Pari diritti, flessibilità di orari, posizioni di leadership, supporto per start up, eliminazione di disparità salariali, opportunità per economie locali e agricole. verde, la blue economy, i servizi alla persona”. È una chiamata alle armi bianche, ma, attenzione, non una resa, bensì il momento di lottare in maniera pacifica, anima e corpo e con strumenti pratici ed efficaci, per un cambiamento che è necessario avvenga. Pari opportunità è il fine ultimo che Isa Maggi si è prefissata: un contesto nazionale in cui non persista alcuna differenza tra regioni, comuni o città d’Italia. La Conferenza Mondiale delle donne, Pechino vent’anni dopo, tenutasi a Milano a settembre, rappresenta una vera e propria sintesi di “gender/azione” che traduce il pensiero in azioni concrete necessarie per ottenere la parità tanto agognata. A tale scopo è nata La Carta dei diritti delle donne, che vede, tra i suoi temi declinati al mondo femminile, pari diritti, flessibilità di orari, posizioni di leadership, supporto per start up, eliminazione di disparità salariali, opportunità per economie locali e agricole. Richieste che è tempo di mettere in pratica attraverso i concetti formulati durante la Conferenza di Pechino del 1995: empowerment (rafforzamento) e gender mainstreaming che valuta le differenze tra uomini e donne in ambito politico, sociale e amministrativo. La valutazione avviene attraverso una “Gender analysis” (raccolta di dati) e da un “Gender budgeting” l’insieme dei programmi realizzati da un governo per l’uguaglianza di genere. Summa del pensiero sono gli Stati Generali delle donne, un gender tour, che dà voce alle donne “le insegnanti, le disoccupate, le precarie, le imprenditrici, le narratrici, le studiose, le donne invisibili, coloro che hanno subito violenza, le mamme, le professioniste, ciascuna con un’istanza ben precisa, raccontata in tre minuti”. Questo è per Isa Maggi il patrimonio da cui partire per una futura progettualità. E sarà raccolto in un libro, scritto da Franco Angeli, che in quattro parole vuole gridare “Solo insieme si può”. EMMA DI LORENZO Il lavoro delle donne costituisce un’importante risorsa culturale per la costruzione di identità, memoria e appartenenza sociale. #3D 24
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