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BARBIE<br />
E L’EMANCIPAZIONE<br />
DELLA BIONDITUDINE<br />
Arriva la linea faschionistas della bambola più famosa al mondo:<br />
8 tonalità di pelle e 23 di capelli, 14 ovali, 18 colori di occhi e 22 pettinature.<br />
Barbie, da simbolo della donna oggetto, si ripropone sul mercato con un nuovo volto<br />
antirazzista. Basterà toglierle il tacco e cambiarle colore di pelle per decostruire la sua<br />
immagine stereotipata di femminilità?<br />
Diciamoci la verità, con i suoi capelli<br />
biondo platino lunghi fino al sedere,<br />
i suoi occhioni blu e un corpo che è<br />
diventato prototipo della perfezione<br />
estetica e ispirazione per chirurghi<br />
estetici, la povera Barbie non è mai stata<br />
un’icona femminista. Anzi, semmai è<br />
diventata suo malgrado il simbolo di una<br />
“bionditudine” intesa come superficialità<br />
e vanità fini a se stesse. Sarà per questo<br />
che da un po’ di tempo a questa parte,<br />
i suoi genitori, i signori Mattel, hanno<br />
finalmente deciso di regalarle un po’di<br />
credibilità e di spessore.<br />
Le hanno tolto il trucco da occhi e<br />
bocca, le hanno trasformato le caviglie<br />
in maniera da renderle finalmente<br />
possibile indossare anche scarpe senza<br />
tacco, hanno reso le forme del suo<br />
corpo perfetto un po’ meno perfette<br />
e più realistiche, e le hanno creato un<br />
account Instagram con oltre un milione<br />
di followers dal quale la bambola<br />
dispensa perle di saggezza ed eleganza,<br />
confermandosi icona assoluta di stile.<br />
Con la linea Barbie Fashionistas, poi,<br />
la Mattel ha messo insieme, per la<br />
prima, volta, Barbie con otto diverse<br />
tonalità di pelle, 14 ovali, 18 colori<br />
di occhi, 22 pettinature e 23 colori di<br />
capelli. Un manifesto della diversità, ma<br />
anche l’emancipazione definitiva dalla<br />
“bionditudine” di cui sopra.<br />
Addirittura, in un’intervista rilasciata<br />
a V <strong>Magazine</strong>, Barbie ha spiegato<br />
quanto questi piccoli cambiamenti<br />
abbiano significato una rivoluzione per<br />
lei, che si sente finalmente una donna<br />
moderna: “Sono così orgogliosa di<br />
quello che le donne stanno conquistando<br />
in questi giorni – ha detto la bionda<br />
- e il mio obiettivo è di continuare ad<br />
ispirare l’immaginazione dei bambini<br />
rispetto a ciò che vogliono diventare<br />
da grandi, ricordando loro che tutto è<br />
possibile!”. Da questa nuova filosofia è<br />
nato lo spot virale in cui delle bambine<br />
vestono i panni di docenti universitarie,<br />
guide turistiche, veterinarie, allenatrici<br />
e imprenditrici. Davanti a loro i volti<br />
stupiti e increduli della gente ripresi con<br />
delle telecamere nascoste. Per chiudere<br />
con lo slogan: Quando una bambina<br />
gioca con una Barbie, immagina tutto<br />
ciò che può diventare da grande. Potete<br />
diventare tutto ciò che volete”.<br />
E proprio sulla scia di questo slancio<br />
neo femminista che è nata anche Barbie<br />
#3D<br />
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