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5° Numero 3d Magazine

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L’ABBRONZATURA IERI E OGGI.<br />

DALLE CREDENZE POPOLARI ALLA REALTÀ.<br />

Nell’ottocento la carnagione diafana era simbolo di aristocrazia,<br />

oggi la pelle abbronzata è un’ossessione.<br />

Seguiamo i consigli del dottor Diego Della Porta<br />

per non eccedere in nessun senso.<br />

Il rapporto dell’uomo con l’abbronzatura<br />

non è stato sempre univoco.<br />

Nell’ottocento le signore di buona<br />

società passeggiavano con l’ombrellino<br />

perché la pelle diafana era sinonimo di<br />

aristocrazia, mentre le donne del popolo<br />

erano abbronzate in quanto costrette a<br />

lavorare nei campi o comunque al sole.<br />

Quando agli inizi del ‘900 Coco Chanel,<br />

tornata a Parigi dopo una vacanza in<br />

Costa Azzurra, fu notata da tutti per la<br />

sua carnagione dorata, l’abbronzatura<br />

divenne moda.<br />

Cadde così l’impero del candore della<br />

pelle femminile tanto decantato dai poeti<br />

del Dolce Stil Novo.<br />

Oggi l’abbronzatura da moda è quasi<br />

diventata un’ossessione fino, in alcuni<br />

casi, ad una vera e propria dipendenza<br />

psicologica dal sole, tanto che - per<br />

ottenere e mantenere il colore ambrato<br />

dell’ambita “tintarella” - non si rinuncia<br />

ad ore d’esposizione solare e all’utilizzo<br />

spropositato dei lettini abbronzanti.<br />

Bisognerebbe ricordare tuttavia che,<br />

nonostante il piacere di vedere la propria<br />

pelle ambrata tutto l’anno, il danno<br />

cumulativo determinato dalla radiazione<br />

UV può essere responsabile di fenomeni<br />

quali l’invecchiamento cutaneo precoce<br />

(rughe, lassità cutanea, macchie), e dei<br />

tumori della pelle.<br />

Quali sono, dunque, le regole<br />

da ricordare e i miti da sfatare<br />

sull’esposizione solare?<br />

L’abbronzatura non è sinonimo di<br />

salute, perché la pelle abbronzata non si<br />

difende in maniera più efficace dal sole.<br />

È vero che l’abbronzatura rappresenta<br />

un nostro sistema di difesa dal danno<br />

dei raggi UV e che una cute chiara offre<br />

una scarsissima capacità di protezione,<br />

ma l’esposizione protratta e non protetta,<br />

anche di una pelle abbronzata provoca i<br />

danni da foto esposizione.<br />

Allora come comportarsi? Naturalmente<br />

la prima regola, la più intuitiva, è quella<br />

di esporsi al sole con una adeguata<br />

protezione solare ed esporsi in maniera<br />

moderata perché i prodotti solari<br />

non sono concepiti per consentire<br />

una maggiore esposizione, ma per<br />

aumentare la protezione durante<br />

l’esposizione “inevitabile” al sole. Il<br />

medico estetico, dal canto suo, può<br />

aiutarci nella prevenzione, cioè prima<br />

dell’abbronzatura e dopo essa, nel porre<br />

rimedio ai danni che il sole ha inflitto<br />

sulla pelle.<br />

Può quindi, con un check up cutaneo<br />

personalizzato, prescrivere - prima<br />

dell’estate - una cosmesi che protegga la<br />

pelle, fatta non solo della “crema” solare,<br />

#3D<br />

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