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Giro della Corsica in kayak

Questo libro è il racconto dell'avventura fatta nell'estate 2014. E' il diario di viaggio del periplo della Corsica a bordo di un kayak. E' la realizzazione di un ancestrale sogno di libertà. A raccontarlo, oltre le parole, ci sono centinaia di fotografie scattate da terra e da mare ai luoghi più belli dell'isola francese

Questo libro è il racconto dell'avventura fatta nell'estate 2014. E' il diario di viaggio del periplo della Corsica a bordo di un kayak. E' la realizzazione di un ancestrale sogno di libertà. A raccontarlo, oltre le parole, ci sono centinaia di fotografie scattate da terra e da mare ai luoghi più belli dell'isola francese

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di arrivare domani <strong>in</strong> matt<strong>in</strong>ata a Bastia stanno fallendo<br />

miseramente. Vedo tutto nero. Ma non mi voglio<br />

arrendere al dest<strong>in</strong>o e decido di scrutare attentamente il<br />

mare alla ricerca del m<strong>in</strong>imo accenno di scaduta del<br />

vento. Passano le ore ma le raffiche sono sempre<br />

impetuose e <strong>in</strong>izio piano piano a rassegnarmi all’idea di<br />

passare la notte <strong>in</strong> porto. Verso le 19 la svolta; cala<br />

leggermente l’<strong>in</strong>tensit{ delle raffiche. Con il cuore a<br />

mille prendo l’ardita decisione di ripartire. Mi assicuro<br />

<strong>della</strong> fuoriuscita dello skeg e percorro i 50m f<strong>in</strong>o<br />

all’uscita dal porto neanche fossero gli ultimi metri<br />

prima di una cascata. Quando esco vengo <strong>in</strong>vestito da<br />

un vento che ricorda quello generato da un treno <strong>in</strong><br />

corsa. La punta del <strong>kayak</strong> si gira da sola e la mia schiena<br />

diventa una vela. Dopo pochi metri il gps segna<br />

l’<strong>in</strong>credibile velocit{ di 6 nodi! La poppa del <strong>kayak</strong> viene<br />

ripetutamente alzata da onde enormi che schiumano<br />

proprio sotto di me. Ogni volta che succede parto <strong>in</strong><br />

surfata e uso la pagaia esclusivamente per stabilizzare il<br />

<strong>kayak</strong>. Se mi capovolgo è la f<strong>in</strong>e. Non lo voglio<br />

nemmeno immag<strong>in</strong>are. La terra sfila alla mia s<strong>in</strong>istra a<br />

velocità pazzesca. Perdo la cognizione del tempo. La<br />

battaglia dura un’ora. Poi, esausto, decido di atterrare.<br />

Ho percorso più di 10km nella più folle corsa <strong>in</strong> <strong>kayak</strong><br />

che abbia mai fatto. Ho Bastia a 35 km. Se anticipo la<br />

sveglia, domani posso farcela ad arrivare <strong>in</strong> tempo per<br />

prendere il traghetto. Lotto con la tenda per una buona<br />

mezz’oretta f<strong>in</strong>o a che non riesco a bloccarla sulla<br />

sabbia. Senza le canne di bambù come picchetti non ce<br />

l’avrei potuta fare. Metto la sveglia alle 5 e nonostante il<br />

frastuono <strong>della</strong> tenda sbattuta dal vento, piombo <strong>in</strong> un<br />

sonno profondissimo.<br />

10 AGOSTO: LA FOLLE CAVALCATA A 6 NODI<br />

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