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Medicina e salute pubblica Ambiente e salute Appropriatezza in medicina

Il%20cesalpino%20n.%2041

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<strong>Ambiente</strong> e <strong>salute</strong><br />

Un mare di onde elettromagnetiche: possibili<br />

rischi sulla <strong>salute</strong> a breve e lungo term<strong>in</strong>e.<br />

Abstract<br />

L’Agenzia Internazionale di Ricerca sul<br />

Cancro (IARC – Lione), nel 2011 ha <strong>in</strong>serito<br />

fra gli agenti possibili cancerogeni<br />

per l’uomo (2B) i campi elettromagnetici<br />

a radiofrequenza. In particolare un<br />

corposo studio <strong>in</strong>dipendente caso-controllo<br />

condotto da Hardell ha dimostrato<br />

che le radiofrequenze emesse da<br />

telefoni cellulari e cordless possono determ<strong>in</strong>are<br />

un aumento statisticamente<br />

significativo (SS) del rischio di gliomiglioblastomi,<br />

neur<strong>in</strong>omi acustici e men<strong>in</strong>giomi.<br />

Il rischio è maggiore nei soggetti<br />

più giovani (18-25 anni), per ogni<br />

100 ore <strong>in</strong> più di esposizione e per ogni<br />

anno <strong>in</strong> più di latenza. Questo report<br />

che raccoglie quanto è stato esposto da<br />

esperti <strong>in</strong> un Corso di Aggiornamento<br />

Medico tenutosi a Forlì il 31/10/2015,<br />

si rivolge anche ad educatori, <strong>in</strong>segnanti<br />

e genitori per fornire <strong>in</strong>formazioni e<br />

consigli utili per un uso controllato di<br />

telefoni cellulari, cordless e WiFi.<br />

Parole chiave: Radiofrequenze; Campi<br />

Elettromagnetici; Tumori cerebrali.<br />

■ Introduzione<br />

Per le Onde Elettromagnetiche ed i<br />

possibili rischi per la <strong>salute</strong>, si rileva<br />

nel nostro Paese una percezione di preoccupazione<br />

diffusa per una possibile<br />

valutazione elevata del rischio. Anche<br />

se il pericolo sanitario più studiato negli<br />

ultimi anni riguarda soprattutto le<br />

radiazioni emesse dai telefoni cellulari<br />

e cordless, i Campi Elettromagnetici<br />

(CEM), <strong>in</strong>dotti da radiazioni non-ionizzanti<br />

<strong>in</strong> genere, sono stati <strong>in</strong>seriti dalla<br />

IARC di Lione (Agenzia Internazionale di<br />

Ricerca sul Cancro) nel Gruppo 2B ovvero<br />

fra “gli agenti possibili cancerogeni<br />

per l’uomo” (questa categoria comprende<br />

gli agenti per i quali la cancerogenicità<br />

ha sicuramente un supporto di<br />

logica meccanicistica, una evidenza sufficiente<br />

nell’animale e dati di evidenza<br />

ancora limitata nell’uomo) 1 . Sulla base<br />

di queste considerazioni il M<strong>in</strong>istero<br />

della Salute Italiano nel Piano Nazionale<br />

della Prevenzione 2014-2018 riporta<br />

al punto 2.8 (Ridurre le esposizioni<br />

ambientali potenzialmente dannose per<br />

la <strong>salute</strong>) la raccomandazione 2.D (per<br />

esposizione ad agenti fisici quali CEM e<br />

UV): “Realizzare una campagna di comunicazione<br />

per educare a un corretto utilizzo<br />

dei telefoni cellulari con particolare<br />

attenzione al target di età pediatrica”.<br />

Radiazioni Ionizzanti e Non-<br />

Ionizzanti<br />

Le radiazioni si dividono <strong>in</strong>:<br />

A) Ionizzanti (Raggi x, Raggi gamma,<br />

radioattività) che possono creare danni<br />

diretti sul DNA;<br />

B) Non-Ionizzanti, a bassa e ad alta frequenza,<br />

che non sono <strong>in</strong> grado di staccare<br />

s<strong>in</strong>goli elettroni dalla struttura<br />

atomica delle molecole (e qu<strong>in</strong>di non<br />

possono <strong>in</strong>taccare direttamente il DNA)<br />

ed il loro effetto pr<strong>in</strong>cipale è determ<strong>in</strong>are<br />

una oscillazione degli atomi che<br />

porta ad un riscaldamento della materia.<br />

Tuttavia le onde elettromagnetiche a<br />

bassa frequenza (ELF, f<strong>in</strong>o a Hz 104) ed<br />

ancor più quelle a più alta frequenza<br />

possono anche <strong>in</strong>terferire con gli abituali<br />

livelli di correnti di fondo presenti<br />

nel corpo umano. Per questo le norme<br />

nazionali per i CEM a bassa frequenza<br />

garantiscono, <strong>in</strong> genere, che le correnti<br />

elettriche <strong>in</strong>dotte siano ben al di sotto<br />

di tali livelli. Normalmente i livelli di<br />

esposizione massima nella vita quotidiana<br />

sono tipicamente di gran lunga<br />

<strong>in</strong>feriori ai limiti fissati dalle normative.<br />

Fra i possibili effetti sulla <strong>salute</strong> delle<br />

onde ELF <strong>in</strong> prossimità di elettrodotti<br />

ad alta tensione si è <strong>in</strong>dagato riguardo<br />

alle leucemie <strong>in</strong>fantili, ma data la grande<br />

difficoltà a rilevare con certezza tale<br />

rischio, per il numero fortunatamente<br />

Ruggero Ridolfi<br />

Coord<strong>in</strong>atore Commissione “<strong>Ambiente</strong><br />

e Salute” Ord<strong>in</strong>e Medici e Odontoiatri<br />

Forli’-Cesena;<br />

Coord<strong>in</strong>atore ISDE sez. Forlì-Cesena<br />

Per corrispondenza:<br />

ruggero.ridolfi@gmail.com<br />

Il Cesalp<strong>in</strong>o 41/2016 · <strong>Ambiente</strong> e <strong>salute</strong><br />

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