Medicina e salute pubblica Ambiente e salute Appropriatezza in medicina
Il%20cesalpino%20n.%2041
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<strong>Ambiente</strong> e <strong>salute</strong><br />
potenziando e valorizzando le attività <strong>in</strong> corso sia attivano<br />
nuovi progetti 5 .<br />
■ Un’<strong>in</strong>iziativa pilota<br />
L’Istituto Superiore di Sanità contribuisce attivamente<br />
alla realizzazione del Piano di azione nazionale mediante<br />
un progetto di ricerca, avviato <strong>in</strong> accordo con la Prov<strong>in</strong>cia<br />
autonoma di Trento dest<strong>in</strong>ato a coprire il triennio<br />
2014-2017.<br />
L’area della prov<strong>in</strong>cia di Trento presenta realtà agricole<br />
<strong>in</strong>tensive e specializzate, uniche nel loro genere, che<br />
costituiscono la così detta “agricoltura di montagna”: un<br />
esempio è la coltivazione della vite che alimenta una<br />
produzione v<strong>in</strong>icola di riconosciuta eccellenza.<br />
Questa attività agricola, di forte valore economico e con<br />
discipl<strong>in</strong>ari dettagliati, richiede però l’utilizzo di pesticidi,<br />
<strong>in</strong> particolare <strong>in</strong>setticidi e fungicidi, di cui sono ben<br />
note le proprietà tossicologiche. Per tutelare la sicurezza<br />
dei prodotti, la <strong>salute</strong> degli operatori e, più <strong>in</strong> generale,<br />
la salubrità è <strong>in</strong>dispensabile conoscere e rispettare<br />
le normative vigenti <strong>in</strong> materia, riguardanti i pr<strong>in</strong>cipi<br />
attivi ammessi e le modalità di trattamento (quantità,<br />
tempi, etc.) nonché conoscere i pericoli per la <strong>salute</strong><br />
che potrebbero <strong>in</strong>sorgere a seguito di un uso scorretto.<br />
I pr<strong>in</strong>cipi attivi fitosanitari autorizzati appartengono ad<br />
una “lista positiva” di sostanze la cui sicurezza d’uso può<br />
essere sostenuta sulla base dell’ampia documentazione<br />
tossicologica richiesta per l’autorizzazione.<br />
Occorre tuttavia tenere conto di due fattori essenziali. In<br />
primo luogo, la normativa è d<strong>in</strong>amica, <strong>in</strong> quanto l’apporto<br />
di nuovi dati scientifici può determ<strong>in</strong>arne modifiche<br />
significative anche <strong>in</strong> tempi brevi: ad esempio, nel 2013<br />
un parere del Panel PPR ha richiesto un abbassamento<br />
dei livelli di esposizione accettabili per due <strong>in</strong>setticidi<br />
neonicot<strong>in</strong>oidi, acetamiprid e imidacloprid, per i potenziali<br />
effetti sullo sviluppo del sistema nervoso 6 .<br />
Un altro aspetto ancora più importante è che i pesticidi<br />
sono sostanze <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>secamente tossiche, s<strong>in</strong>tetizzate<br />
allo scopo di colpire organismi <strong>in</strong>festanti: anche per le<br />
sostanze autorizzate, pertanto, la conoscenza ed il rispetto<br />
dei limiti e modalità d’uso prescritti sono impresc<strong>in</strong>dibili<br />
per garantire la sicurezza dei prodotti e prevenire<br />
possibili rischi per la <strong>salute</strong>.<br />
Il progetto di ricerca del triennio 2014-2017, è stato preceduto<br />
da una fase sperimentale pilota.<br />
Nel 2011 è stato firmato il primo contratto di ricerca tra<br />
l’Istituto Superiore di Sanità e quattro cant<strong>in</strong>e trent<strong>in</strong>e -<br />
Cant<strong>in</strong>e Ferrari, Mezzacorona, Cant<strong>in</strong>a di Tobl<strong>in</strong>o, La-Vis<br />
- su specifica richiesta del Responsabile scientifico per<br />
le cant<strong>in</strong>e.<br />
Lo scopo della ricerca - conclusasi nel 2013 - è stata è<br />
l’elaborazione – da parte dell’Istituto Superiore di Sanità<br />
- di dossier tossicologici mediante l’analisi critica della<br />
letteratura disponibile nazionale ed <strong>in</strong>ternazionale, delle<br />
banche dati e della letteratura grigia, per fornire un<br />
parere tecnico-scientifico aggiornato. L’approccio utilizzato<br />
è stato desunto direttamente da EFSA 7 .<br />
Tali pareri sono stati poi utilizzati dai tecnici delle Cant<strong>in</strong>e<br />
trent<strong>in</strong>e e dai consulenti e ricercatori della Fondazione<br />
E. Mach, per la “sperimentazione agronomica”<br />
allo scopo di operare una progressiva sostituzione di<br />
fitosanitari ritenuti più critici per la <strong>salute</strong> dell’uomo<br />
come previsto dal testo unico sicurezza D.Lgs. 81/08 agli<br />
art.15 e 225.<br />
Nel corso del progetto pilota sono stati valutati 40 agrofarmaci<br />
e 22 sono risultati ad alto marg<strong>in</strong>e di sicurezza,<br />
11 a medio marg<strong>in</strong>e e 7 a basso marg<strong>in</strong>e, secondo l’approccio<br />
EFSA 7 .<br />
Fra i risultati ottenuti, di rilievo la sostituzione nel 2011<br />
dell’<strong>in</strong>setticida Clorpirifos e di tutti gli esteri fosforici,<br />
noti per i potenziali effetti dannosi soprattutto nell’organismo<br />
<strong>in</strong> via di sviluppo ; nel 2012, sulle stesse basi<br />
si è proceduto alla sostituzione del Mancozeb e di tutti<br />
gli altri ditiocarbammati (Metiram, Prop<strong>in</strong>eb, etc.), sospettati<br />
di agire come Interferenti Endocr<strong>in</strong>i; nel 2013<br />
sono stati sostituiti l’Iprovalicarb per gli effetti riscontrati<br />
sugli organi del sistema endocr<strong>in</strong>o <strong>in</strong> particolare<br />
durante fasi più suscettibili come lo svezzamento e la<br />
fase prepuberale ed il Miclobutanil che, per gli effetti<br />
sul sistema riproduttivo maschile e femm<strong>in</strong>ile, viene<br />
considerato un potenziale Interferente Endocr<strong>in</strong>o.<br />
Tenendo conto dei pr<strong>in</strong>cipali fattori di natura ambientale/climatica,<br />
la sostituzione dei pr<strong>in</strong>cipi attivi non ha<br />
avuto ripercussioni sulla produzione v<strong>in</strong>icola che è risultata<br />
ottima nonostante la mancanza di prodotti considerati<br />
“fondamentali” per la difesa antiperonosporica,<br />
come i ditiocarbammati. La completa esclusione di questo<br />
gruppo di fungicidi dai vigneti trent<strong>in</strong>i, è evidenziata<br />
dalla dim<strong>in</strong>uzione dei residui (Figura 1).<br />
Figura 1: % di campioni di uva alla vendemmia con residui di<br />
ditiocarbammati. Si può osservare come modificando le regole<br />
dell’impiego di questi prodotti la risposta dei viticoltori è molto<br />
buona. Dal 2012 l’impiego è vietato e solo <strong>in</strong> alcuni casi è stato<br />
trovato.<br />
Il Cesalp<strong>in</strong>o 41/2016 · <strong>Ambiente</strong> e <strong>salute</strong><br />
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