12.05.2016 Views

Libro

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Capitolo 6.<br />

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE<br />

L’eresia catara (continua) 156<br />

Dopo la sua lezione magistrale rivolta essenzialmente agli impermeabili, il prof Lamis uscì<br />

dall’Università. Aveva smesso di piovere ed un pallido sole lo accompagnò mentre si dirigeva verso<br />

casa, in via Governo Vecchio. Mentre apriva la porta si sentì un impercettibile click, poi il<br />

professore si cambiò le scarpe, salutò la moglie che ricambiò il suo saluto, poi si sedette a tavola.<br />

“C’era tanta gente oggi a lezione, i miei assistenti devono aver raccontato in giro che avrei<br />

mirabilmente confutato quel tedesco, così, malgrado la giornata piovosa, l’aula era piena”.<br />

“Bravi ragazzi quei tuoi due assistenti. A proposito, il Ciotta ti ha cercato stamattina, appena eri<br />

uscito”<br />

“Sì, sono ancora giovani, ma hanno buona volontà. Certo, non so se faranno carriera. Purtroppo<br />

oggi la critica è completamente esterofila, quei tedeschi poi la fanno da padrone. Forse dovrei<br />

mandarli un po’ a Berlino o magari a Vienna. Anche la lingua del resto è fondamentale, metà della<br />

critica e della filosofia è scritta in tedesco”.<br />

“Certo, dovresti preoccuparti un poco della loro carriera, da noi, se non c’è un protettore, una<br />

cattedra non la si può prendere. E forse dovresti essere meno critico con la critica, se non si fa un<br />

po’ di public relation non si ottiene nulla. ”<br />

“Non mettertici anche tu adesso” esclamò il professore, cui evidentemente l’osservazione della<br />

moglie non aveva fatto piacere. “E poi, dopo la lezione di oggi, è chiaro che la mia fama crescerà e<br />

prima o poi potrò sistemare anche loro”.<br />

“Devi aver avuto una giornata molto stressante, caro. Prendi questi amaretti, che ti piacciono tanto.<br />

Forse è meglio che vada a riposarti”.<br />

“Hai ragione cara. Per fortuna che ci sei tu. Buona notte”.<br />

“Buona notte”.<br />

Si udì un piccolo click.<br />

A qualche miglio di distanza.<br />

“Che disastro, Vannicoli ! Per fortuna non se n’è accorto.”<br />

“Già, per fortuna. E poi noi ci siamo spellati le mani per applaudire”.<br />

“Ora sarà a casa dalla moglie. Chissà cosa si diranno. Del resto, deve essere un tipo strano anche la<br />

moglie, non deve essere facile vivere con lui. Te lo immagini, doversi sorbire una lezione privata<br />

sull’eresia catara. Io in effetti fino a poco fa pensavo che fosse celibe”.<br />

“Ciotta, il professore in realtà è vedovo. La moglie è morta almeno venti anni fa”.<br />

“Ma se le ho parlato proprio stamattina, per dirle appunto che avevo avuto un contrattempo”.<br />

“Le hai parlato al telefono ?”<br />

“Sì, per telefono”<br />

“E cosa ti ha detto ?”<br />

“Mi ha detto appunto che era la moglie e che gli avrebbe detto che avevo chiamato”.<br />

Vannicoli guardò negli occhi il suo collega.<br />

“Ciotta, quella è una macchina di Turing”.<br />

“Una macchina di cosa ?”<br />

“Una macchina di Turing”.<br />

“Ah”<br />

156 L. Pirandello: L’eresia catara. In: Novelle. XII Edizione, Edizioni Scolastiche Mondadori,<br />

Verona, 1956; p. 141-154.<br />

98

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!