12.05.2016 Views

Libro

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

seguito a operazioni legate al linguaggio. Anche questi studi hanno confermato che nell’individuo<br />

normale le aree cerebrali classiche sono effettivamente coinvolte nell’uso del linguaggio scritto o<br />

parlato.<br />

Queste tecniche e altre che sicuramente verranno messe a punto nei prossimi anni consentono di<br />

investigare in vivo i fenomeni legati al linguaggio in condizioni normali ma anche patologiche o<br />

comunque inusuali. Neville e colleghi 220 , ad esempio, hanno studiato mediante fMRI tre gruppi di<br />

persone: persone normali che parlavano la loro lingua (inglese), persone sorde dalla nascita che si<br />

esprimevano solo con l’American Sign Language (ASL, il linguaggio dei sordomuti che si basa su<br />

segni eseguiti con le mani) e persone (figli di sordi) che avevano appreso in età infantile ambedue i<br />

linguaggi (inglese e ASL). I primi due gruppi mostrarono attivazione dell’emisfero sinistro quando<br />

processavano il loro rispettivo linguaggio (inglese o ASL). Il secondo e il terzo gruppo, ma non il<br />

primo, mostrarono tuttavia un aumento di attività anche nell’emisfero destro. Questo<br />

apparentemente contrasta con gli studi di lesioni cerebrali nei sordi, in cui, come nei normali,<br />

lesioni nell’emisfero sinistro ma non nel destro alterano la capacità di parlare ASL 221 .<br />

Kim e collaboratori 222 hanno analizzato mediante fMRI l’attivazione di aree cerebrali in pazienti<br />

che parlavano due lingue, analizzandoli a seconda che le avessero apprese alla nascita o<br />

successivamente. Mentre i primi tendevano ad attivare con entrambe le lingue la stessa regione<br />

nell’ambito dell’area di Broca, coloro che avevano acquisito un secondo linguaggio tardivamente,<br />

attivavano zone adiacenti ma non identiche nell’area di Broca. Nell’area di Wernicke, le regioni<br />

attivate erano sempre le stesse. Questi studi, che in fondo sono ancora solo in fase inziale,<br />

dimostrano che sarà possibile spingere lo studio delle funzioni corticali superiori ad un livello di<br />

grande profondità.<br />

L’ asimmetria nella localizzazione del linguaggio, per la quale in circa il 95% dei destrimani e il<br />

70% dei mancini le aree deputate al linguaggio sono poste nell’emisfero sinistro 223 , ha spinto a<br />

cercare se ci fossero differenze anatomiche tra i due emisferi. Queste differenze in effetti esistono,<br />

specialmente a carico di una regione denominata “planum temporale”, sulla faccia superiore del<br />

lobo temporale. Questa asimmetria, che è la più pronunciata riscontrabile nel cervello, fa parte<br />

dell’area di Wernicke, sembra presente anche nei feti, e pertanto non sarebbe una conseguenza<br />

dell’uso del linguaggio bensì appunto una possibile base della localizzazione del linguaggio stesso.<br />

Un’ipotesi è che l’evoluzione del linguaggio sia andata parallela con l’evoluzione di queste<br />

strutture. A questo scopo, l’evoluzione del planum temporale è stata studiata nelle altre specie con<br />

particolare attenzione ai primati. Si ritiene che scimpanzé e uomo si siano separati oltre 5 milioni di<br />

anni fa. Recentemente è stato dimostrato che oltre il 90% degli scimpanzé hanno, come nell’uomo,<br />

il planum temporale sinistro più grande del destro 224 . Questo fa pensare che questa struttura sia<br />

precedente alla comparsa del linguaggio, ma che sia stata cooptata in seguito per il linguaggio.<br />

Un’altra possibilità è che, dal momento che la maggior parte degli umani sono destrimani, e che è<br />

220 H.J. Neville et al: Cerebral organization for language in deaf and hearing subjects: biological<br />

constraints and effects of experience Proc Natl Acad Sci 95:922-929, 1998<br />

221 G. Hickok et al: The neurobiology of sign language and its implications for the neural basis of<br />

language. Nature 381:699-702, 1996<br />

222 K.H. Kim et al: Distinct cortical areas associated with native and second languages. Nature<br />

388:171-174, 1997<br />

223 T. Rasmussen & B. Milner: The role of early left-brain injury in determining lateralization of<br />

cerebral speech functions. Ann NY Acad Sci 299:355-369, 1977<br />

224 P.J. Gannon et al: Asymmetry of chimpanzee planum temporale: humanlike pattern of<br />

Wernicke’s brain language area homolog. Science 279:220-222, 1998<br />

126

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!