12.05.2016 Views

Libro

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

“Tuttavia, le nuove possibilità della tecnica al servizio della neurologia possono vantare<br />

un’efficienza particolarmente sottile. L’individuo resta indifeso di fronte alla manipolazione<br />

diretta del cervello, poiché viene privato degli intimi meccanismi di reattività biologica. Nel<br />

corso degli esperimenti, stimolazioni elettriche d’intensità appropriata hanno prevalso<br />

sempre sul libero arbitrio: per fare un esempio, la flessione della mano, suscitata mediante<br />

stimolazione della corteccia motoria, non può essere evitata con un atto di volontà” 321 .<br />

Le affermazioni di Crick e Delgado sono vere? Per ora sembrano un po’ semplicistiche, ma<br />

non è detto che il futuro non si svolga secondo quanto da loro affermato. Ma anche se non<br />

fossero vere, sono per certi aspetti il logico sviluppo del monismo materialista: così per lo<br />

meno sostengono i moderni seguaci di Epicuro. Se non esiste alcun principio spirituale, come<br />

è possibile che nasca il libero arbitrio ? Le risposte date sinora dai monisti sono alquanto<br />

carenti, perché la maggior parte di essi afferma comunque che non siamo predeterminati nelle<br />

nostre scelte. La logica è la logica, quando piace e quando non piace. Vengono in mente i<br />

Demoni di Dostojevski, quando Kirillov, il nichilista teorico assoluto, incalzato dal suo<br />

interlocutore che gli ricorda le ineluttabili conclusioni che ha sempre professato a livello<br />

teorico, riconosce la loro radicalità e si toglie la vita. Per nostra fortuna, non tutti i monisti<br />

materialisti sono così logici, altrimenti l’umanità sarebbe privata di alcuni dei suoi più bei<br />

cervelli.<br />

E’ veramente curioso come questa obiezione terrorizzi così tanto i sociobiologi che questi si<br />

affannano a negare quanto hanno appena affermato. Dopo avere sostenuto che tutti i nostri<br />

comportamenti sono modellati dal vantaggio selettivo, improvvisamente affermano che non è<br />

così e che non siamo determinati. Questo perché? Da un lato, perché è vero, e non possono se<br />

non modulare le loro affermazioni. Dall’altro perché numerose correnti di pensiero ritengono<br />

politicamente scorretto il pensiero che noi siamo determinati nelle nostre azioni. Se ciò fosse,<br />

agire sulle cause sociali della povertà e del disadattamento sarebbe inutile. In realtà non<br />

sarebbe vero neanche questo, perché un’azione di questo genere sarebbe comunque utile;<br />

solamente sarebbe già determinato se essa verrà fatta a noi. A noi sembrerà di batterci per una<br />

giusta causa, sarà anche vero che lo facciamo, ma la nostra azione sarebbe comunque già<br />

determinata, non ne avremmo alcun merito, e soprattutto non avrebbe nessun demerito chi ad<br />

essa si opponesse.<br />

In realtà, l’obiezione vale per i sociobiologi, che in realtà sono comunque degli interazionisti,<br />

in quanto secondo loro tutto si è evoluto per un’interazione tra i geni e l’ambiente esterno nel<br />

corso di miliardi di anni, ma anche per i monisti materialisti in generale, e non è facile trovare<br />

una buona risposta a questa obiezione. Io per lo meno non sono ancora riuscito a leggerne una<br />

buona. Una delle più raffinate critiche alle teorie della sociobiologia fatta da noti studiosi<br />

risolve il problema in questo modo:<br />

“Quello che caratterizza lo sviluppo e le azioni umane è il fatto di rappresentare la<br />

conseguenza di un immenso apparato di cause che interagiscono e che si intersecano. Le<br />

nostre azioni non sono casuali o indipendenti rispetto alla totalità di queste cause in quanto<br />

sistema di intersecazione, dato che siamo esseri materiali che vivono in un mondo<br />

caratterizzato da rapporti di causalità. Ma le nostre azioni, nella misura in cui siamo libere,<br />

sono indipendenti da ogni singola (e anche minimo sottoinsieme) via multipla di causazione:<br />

questo è il significato preciso di libertà in un mondo causale. Quando, al contrario, le nostre<br />

azioni sono prevalentemente sotto il controllo di una singola causa, come è per il treno sul<br />

321 J. Delgado: Genesi e libertà della mente. Boringhieri, Torino, 1973; p.235<br />

183

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!