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Altroconsumo n.303 Maggio 2016

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SPRECO<br />

Donare le eccedenze<br />

diventa più facile<br />

Il varo della legge contro gli sprechi<br />

alimentari è alle battute finali.<br />

Una buona eredità di Expo.<br />

La grande distribuzione è responsabile in<br />

Italia del 13% di tutte le perdite e gli sprechi<br />

di cibo che si verificano in ogni fase della<br />

catena alimentare, dal campo alla nostra<br />

tavola, passando dall’industria alimentare.<br />

Attualmente vengono donate solo otto ogni<br />

cento tonnellate di eccedenze alimentari<br />

prodotte dalle catene di supermercati, il<br />

resto finisce perlopiù nella spazzatura.<br />

Una situazione insostenibile, a cui la nuova<br />

legge al varo in questi giorni vuole porre<br />

rimedio. Obiettivo della norma, approvata<br />

con larga maggioranza alla Camera e ora in<br />

attesa del voto del Senato, è favorire l’uso<br />

consapevole delle risorse e il recupero di<br />

prodotti ancora utilizzabili da parte delle<br />

associazioni di volontariato, sburocratizzando<br />

le procedure per la raccolta e la donazione<br />

non solo di cibo, ma anche di farmaci. L’idea<br />

di fondo è che gli alimenti invenduti e quelli<br />

recuperati dopo essere stati scartati per<br />

motivi estetici o perché vicini alla data di<br />

scadenza, non sono surplus o rifiuti, ma<br />

1,3 mld di<br />

tonnellate cibo<br />

sprecato<br />

ogni anno nel<br />

mondo (Fao)<br />

cibo che può essere consumato da chi ne ha<br />

bisogno. La legge impone agli operatori del<br />

settore alimentare (supermercati, ma anche<br />

imprese agricole) di destinare le eccedenze<br />

a favore di persone indigenti, anche oltre il<br />

termine di conservazione, purché la sicurezza<br />

igienica del cibo sia comunque garantita.<br />

Per incentivare il recupero del cibo, la norma<br />

punta su agevolazioni fiscali per chi dona,<br />

come l’esenzione dall’obbligo di dichiarazione<br />

per quantitativi di cibo inferiore ai 15.000 euro<br />

e lo sconto sulla tassa dei rifiuti proporzionale<br />

alla quantità di cibo donato. Altro punto<br />

importante riguarda la semplificazione:<br />

non solo le onlus, ma tutti gli enti pubblici<br />

e privati non profit potranno recuperare i<br />

prodotti rimasti a terra durante il raccolto,<br />

mentre supermercati, hotel e ristoranti<br />

potranno regalare il pane (e i prodotti della<br />

panificazione non conservati in frigo) che<br />

entro 24 ore dalla produzione non sono stati<br />

venduti. Secondo i dati della nostra ultima<br />

inchiesta (vedi Ac 293, giugno 2015) il pane<br />

è l’alimento fresco che viene maggiormente<br />

sprecato dalle catene di distribuzione (9%).<br />

Di questo soltanto il 10% viene donato. Risolti<br />

anche i problemi di sicurezza degli alimenti<br />

deperibili, in particolare quelli che necessitano<br />

di mantenimento corretto: è stato appena<br />

lanciato un vademecum di buone pratiche<br />

per le associazioni caritative, che ridurrà<br />

il margine di rischio e instaurerà metodi<br />

standard condivisi. Insomma, anche grazie a<br />

Expo, che per sei mesi ha messo in evidenza<br />

questo tema importante, finalmente l’Italia<br />

affronta la questione dello spreco in maniera<br />

concreta ed efficiente. Ma se è vero che la<br />

maggior parte degli sprechi è causato dagli<br />

attori economici, anche a casa si butta molto<br />

cibo. La nuova legge si occupa anche di questo<br />

aspetto, prevedendo alcune misure per<br />

creare più consapevolezza nei consumatori<br />

e coinvolgendo il servizio televisivo pubblico,<br />

con trasmissioni sui corretti comportamenti<br />

per limitare gli sprechi.<br />

ANTIBIOTICI,<br />

RIDURNE L’USO<br />

NEGLI ALLEVAMENTI<br />

L’organizzazione<br />

di consumatori<br />

europei Beuc ha<br />

spronato l’Ue<br />

a restringere l’uso<br />

degli antibiotici<br />

da parte degli<br />

allevatori agli animali<br />

d’allevamento malati.<br />

Per combattere<br />

il grave fenomeno<br />

della resistenza<br />

a questi farmaci,<br />

a rischio<br />

di diventare inefficaci.<br />

TELEFONIA<br />

L’Authority<br />

blocca Tim Prime<br />

Attivare servizi a pagamento non<br />

richiesti di telefonia è diventato<br />

piuttosto comune.<br />

A marzo avevamo segnalato<br />

all’Autorità garante della<br />

concorrenza e del mercato<br />

(Agcm) la pratica commerciale<br />

scorretta di Tim riguardante<br />

un nuovo servizio aggiuntivo<br />

a pagamento, attivato senza<br />

consenso del cliente.<br />

Il caso ora è risolto: l’azienda ad<br />

aprile ha ritirato il servizio Tim<br />

Prime. La decisione è arrivata<br />

dopo che l’Autorità aveva diffidato<br />

Tim dall’attivarlo.<br />

La nostra ultima inchiesta su eccedenze e sprechi delle catene di alimentari è su AC 293, giugno 2015<br />

10 <strong>Altroconsumo</strong> 303 • maggio <strong>2016</strong><br />

www.altroconsumo.it

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