29.07.2016 Views

Altroconsumo n.303 Maggio 2016

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ATTUALITÀ<br />

Privacy online<br />

Alla salute di Big Data<br />

Ricerche su Google, "mi piace" sui social, app per lo stato fisico: ogni giorno<br />

produciamo una quantità immensa di dati sul nostro benessere, che vanno dove?<br />

Hai qualche chilo in più e scarichi<br />

un'app per controllare quante calorie<br />

assumi o per tracciare i tuoi<br />

percorsi quando vai a correre. Soffri<br />

di cuore e ne usi una per il controllo di<br />

pressione o battiti cardiaci. Hai un disturbo e<br />

ti informi online su cosa può essere, oppure<br />

scrivi su un forum di persone che soffrono<br />

della tua stessa malattia. Chi pensa che le<br />

informazioni sul proprio stile di vita e benessere<br />

che si possono dedurre da queste azioni<br />

non interessino a nessuno, si sta sbagliando.<br />

Anche il mondo della salute — dalle aziende<br />

farmaceutiche ai produttori di rimedi di<br />

vario tipo, fino al sistema sanitario e alla ricerca<br />

scientifica — si è accorto dell'enorme<br />

potenziale dei big data, l'immensa, veloce,<br />

quantità di dati di varia natura e affidabilità<br />

IN SINTESI<br />

Che cosa sono i<br />

big data e perché<br />

sono diventati così<br />

importanti anche nel<br />

campo della salute<br />

Che cosa succede<br />

con le informazioni<br />

sulla salute che<br />

derivano da ricerche e<br />

app. Quali regole?<br />

che produciamo ogni giorno, anche attraverso<br />

quello che facciamo sul web e con i<br />

nostri smartphone: con una ricerca su Google,<br />

un acquisto online, guardando un video<br />

su Youtube, scrivendo un post su Facebook,<br />

pubblicando una foto o scaricando un'app.<br />

«I big data stanno diventando molto importanti,<br />

anche nel campo della salute — dice<br />

Antonietta Mira, co-direttore dell'Istituto<br />

Interdisciplinare di Data Science presso<br />

l'Università della Svizzera italiana —, costa<br />

poco generarli perché avviene in automatico<br />

attraverso i dispositivi a cui affidiamo<br />

quotidianamente le nostre vite, costa poco<br />

immagazzinarli e relativamente poco analizzarli,<br />

anche se servono adeguate metodologie<br />

statistiche altrimenti è facile, dai big<br />

data, generare big errors. Altro elemento<br />

12 <strong>Altroconsumo</strong> 303 • maggio <strong>2016</strong><br />

www.altroconsumo.it

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!