Picerno - Leonessa della Basilicata

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CHIESA DEL SALVATORE La Chiesa del Salvatore si trova su una delle cime di Monte Li Foj, a circa 1000 m di altitudine, in contrada “Corte del Salvatore”, a sei km dal centro abitato. Essa si innalza su una serie di grotte, che secondo i racconti popolari, sono state rifugio di briganti. piccole finestre. Il portale d’ingresso in pietra lavorata è preceduto da un atrio coperto delimitato da una cancellata. All’interno dell’atrio, sulla facciata esterna della chiesa, vi è un grande Crocefisso e degli affreschi risalenti al XIII - XIV sec., fino al sisma dell’80 vi era un bassorilievo in Storicamente queste grotte hanno rappresentato il primo nucleo dell’eremo Virginiano del XII -XIII sec.. 1 L’impianto è stato notevolmente rimaneggiato ed ampliato con la Cappella del SS. Salvatore e le celle dei monaci virginiani, poste alla destra della stessa che prendono luce da gesso riproducente la “Mater Salvatoris”, opera dell’artista picernese Aristide Tancredi. All’interno della chiesa, ad una sola navata, vi era un grande altare in legno sul quale si innalzava una magnifica pala in legno intagliato e decorato da pitture, oggi poco visibili. La pala è stata trasferita nella Chiesa Madre. 1 Fonte: Architetto Filomena Carleo 30
Nella pala vi sono le stame lignee di San Giuseppe, quella della Vergine col Bambino e quella di San Giovanni, chiamati dal popolo picernese “Ssandonn” r Uu Salvator” (Santoni del Salvatore). Anche la balaustra che separava i due ambienti della chiesa, ed oggi inesistente, era in legno. Una piccola nicchia laterale presenta un affresco molto danneggiato, in un’altra era collocata la statua di San Gerardo Maiella, in cartapesta e stoffa, opera dell’artigiano picernese Francesco Caivano, morto giovanissimo. Tracce di affreschi del XIII-XIV sec. sono presenti su tutte le pareti della chiesa. In prossimità della chiesa, fino a qualche tempo fa si stagliavano tre croci simboleggianti la Passione di Cristo sul Golgota. Rocco Langone nato a Picerno il 28-11-1885, al suo rientro dalla I Guerra Mondiale, a proprie spese, le innalzò per voto e quotidianamente si recava ad alimentare la lampada posta ai piedi della croce centrale, presso la quale sostava a pregare. PICERNO 31
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