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ollettino dell’associazione il pentagono
In mostra – pagina 15
di Valeria Falleni
In questo mondo c'è bisogno di Supereroi....E' quello
che deve aver pensato anche David Fedi quando ha iniziato
a realizzare opere con Diabolik ed Eva Kant, Superman
ed anche Capitan America, solo i Supereroi ci
potranno salvare da l'abbrutimento culturale che i media
impongono alle masse per uniformare e diffondere la
cultura del nulla.
Fedi, che quando dipingeva si firmava
con il suo nome, mentre quando
scriveva sui muri di Livorno i suoi
pensieri utilizzava il suo alter ego artistico
Zeb, l'irriverente, scanzonato
ma sempre coerente con il suo pensiero,
che esplica chiaramente in
un'intervista realizzata in una scuola
cittadina, con trasporto, ai ragazzi di
non farsi ingannare dai falsi miti e
dalle false promesse create per tenere
buona la massa, e dice loro che la
cosa più importante nella vita è la conoscenza,
solo così l'uomo è libero,
quando può avere un suo pensiero.
Questa è l'impressione che ho ricevuto
nel visitare la mostra "Zeb chi
sei?" realizzata da Livorno in Contemporanea
al primo piano della Biblioteca
Guerrazzi di Villa Fabbricotti.
Difficile dire chi è Zeb, forse impossibile,
è un artista "tradizionale" o uno
street-artist? Le due anime convivono
in lui e vanno di pari passo, sono
indivisibili.
In mostra ci sono dipinti, tecniche miste
ironiche firmate Zeb, progetti di
libri, vignette, fotografie della sua
street-art con le ormai celebri frasi,
cataloghi di mostre, articoli di giornale
e video interviste, a lui ed anche
alle persone che lo hanno conosciuto.
Interessanti anche gli omaggi a Modigliani
con le donne dalle tipiche figure
allungate rivisitate in chiave Fedi,
Modigliani grande artista internazionale,
ma che non è stato apprezzato
dai suoi concittadini.