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Novembre 17

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LIVORNOnonstop è...<br />

6<br />

amarcord<br />

Dal 1956 la fantastica storia del Chiosco Balloni e del Giornalino,<br />

il primo foglio in Italia a uscire dopo le partite di calcio.<br />

Quando in Piazza Cavour<br />

sventolava<br />

la bandiera<br />

amaranto...<br />

di Bruno Damari<br />

C’è sempre stato un capannello<br />

di persone intorno al<br />

Chiosco Balloni, in piazza<br />

Cavour, angolo via Sansoni.<br />

Soprattutto la domenica pomeriggio<br />

quando gli sportivi alzavano<br />

lo sguardo sul tabel-<br />

lone, appena fissato sulla<br />

parte alta della struttura, dal<br />

buon Fausto o dalla signora<br />

con l’aiuto di uno scaleo sempre<br />

traballante, per via anche<br />

della ressa, per conoscere<br />

non solo i risultati di calcio<br />

ma soprattutto la sequenza<br />

dei segni 1X2. Per tutti la speranza<br />

era che fosse la volta<br />

23 .9.1956: Il primo numero del Notiziario Sportivo, poi Il Giornalino.<br />

ANNI SESSANTA: Chiosco Balloni in piazza Cavour con gli sportivi in<br />

attesa dell’arrivo de Il Giornalino. Da notare la bandiera amaranto che<br />

veniva innalzata solo quando il Livorno vinceva.<br />

buona. Già, perché un 13 alla<br />

schedina della Sisal (Sport<br />

Italia società a responsabilità<br />

limitata), poi Totocalcio,<br />

poteva cambiare la vita. Parliamo<br />

degli anni Cinquanta/<br />

Sessanta. Il Paese si leccava<br />

ancora le ferite della guerra<br />

mondiale e la schedina rappresentava<br />

il sogno di tante<br />

famiglie per un futuro migliore.<br />

Ma in quel tardo e piovigginoso<br />

pomeriggio del 23 settembre<br />

1956, l’attesa che si<br />

respirava era ancora più trepida.<br />

Si era difatti diffusa la<br />

notizia, già dalla settimana<br />

precedente, dell’uscita di un<br />

“foglio” sul quale, oltre alla<br />

schedina, si poteva leggere<br />

anche il risultato degli amaranto,<br />

ciò che sarebbe stato<br />

una piacevole anteprima per<br />

la massa degli sportivi, specie<br />

se il Livorno giocava fuori<br />

casa. Quel “foglio”, numero<br />

unico con distribuzione in<br />

omaggio, stampato dalla Tipografia<br />

Pozzolini, si chiamava<br />

Notiziario Sportivo e, nel<br />

mezzo della pagina, ecco<br />

scritto in bella evidenza il risultato:<br />

LIVORNO-BIELLE-<br />

SE 1-1. Nient’altro. Neppure<br />

i marcatori. Ma era già qualcosa.<br />

Militando il Livorno in<br />

serie C, non c’erano altre alternative.<br />

O eri presente allo<br />

stadio oppure dovevi attendere<br />

le ore 20.30 passate e<br />

ascoltare Radiosera per conoscere<br />

il risultato, altrimenti<br />

rimandare il tutto al lunedì<br />

mattina con la lettura dei<br />

quotidiani per apprendere<br />

l’esito e l’andamento della<br />

partita.<br />

Quel foglio, che incontrò subito<br />

il favore dei livornesi, ben<br />

presto si organizzò con una<br />

redazione propria e con<br />

l’iscrizione al tribunale di Livorno<br />

nel registro della stampa,<br />

prendendo il nome de Il<br />

Giornalino. L’ideatore fu Giovanni<br />

Lucchesi - “Giovannino”<br />

per gli amici, ma anche il<br />

“rossino” - titolare assieme al<br />

padre Carlo (1901-1979) della<br />

Tipografia Pozzolini. Come<br />

primo direttore responsabile,<br />

venne nominato Renzo Antoni<br />

(1919-1991), livornesissi<br />

segue a pag. 7

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