Storie e luoghi della Grande Guerra
Storie e luoghi della Grande Guerra - Esedra editrice - Biblioteche Valle del Sacco - Progetto finanziato dalla Regione Lazio (LR.n.26/2009) - Associazione culturale Progetto Arkés
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4. I <strong>luoghi</strong> e le condizioni del fronte italiano<br />
Dai loro campi, per molti unico orizzonte <strong>della</strong> vita, in migliaia<br />
vennero scaraventati a centinaia di chilometri lontano dalle loro<br />
case e dalla loro quotidianità; si ritrovarono in <strong>luoghi</strong> sconosciuti,<br />
tra gente sconosciuta; erano tutti italiani ma spesso non riuscivano<br />
neanche a capirsi. Partirono con l’illusione di tornare presto<br />
alle loro incombenze e ai loro affetti, ma quasi subito fu chiaro che<br />
il conflitto sarebbe stato lungo e che a lungo sarebbero rimasti<br />
nell’asprezza di quei <strong>luoghi</strong> sconosciuti.<br />
4.1 Le Dolomiti<br />
Montagne incastonate tra il Trentino, l’Alto Adige, il Veneto e il<br />
Friuli Venezia Giulia si trovavano per buona parte all’interno dell’Impero<br />
asburgico ma molto vicine al confine con il Regno d’Italia.<br />
Così, il Cadore e la linea delle Dolomiti bellunesi si trasformarono<br />
in un campo di battaglia. Il Massiccio delle Tofane, il Lagazuoi, il Col<br />
di Lana, il Monte Piana e le Tre Cime di Lavaredo furono il teatro<br />
delle sanguinose battaglie che si combatterono sulle loro cime per<br />
difendere il confine.<br />
Leonardo Paterna Baldizzi, destinato al contingente <strong>della</strong> fortificazione<br />
di Col Sant’Anna (Venas di Cadore), così descrive il territorio<br />
23 :<br />
Col Sant’Anna, Col Piccolino, Col Mao è tutta una serie di colline che<br />
domina la vallata del Boite e la strada di Alemagna – la Nazionale –<br />
che, dopo 16 Km circa porta a Cortina d’Ampezzo oramai italiana, e a<br />
12 Km all’antica linea di divisione politica <strong>della</strong> nostra Italia e dell’Austria.<br />
San Vito è l’ultimo comune formato da varie frazioni – Vallesella<br />
sede del Municipio, Costa, Resinego, Chiapuzza e Serdes. Il confine<br />
politico scende dal Monte Arapis (3205) a (1116) nella Valle del Boite<br />
e risale alla Rocchetta (2495) per ridiscendere dopo il Montezonia nella<br />
Valle del Cordevole.<br />
Questa collina dove io vivo, a 1355 m., si precipita con un fitto bosco<br />
verso ponente nella Valle del Ruvinian, – un torrente che si forma al<br />
Nord sulle propaggini dell’Antelao (3263) a m. 2090, e va a gettarsi<br />
nel Boite, che a sua volta, a Perarolo, si getta nel fiume Piave – e da<br />
questo lato difende con la sua batteria da 75 A, da me comandata,<br />
23<br />
Leonardo Paterna Baldizzi, diario 16, p. 36.<br />
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