contiene - Il Mattino di Bolzano
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14.speednews Exibart.onpaper<br />
Pellegrinaggio obbligato.<br />
Nel 2009 aprirà al pubblico<br />
il castello <strong>di</strong> Vauvenargues,<br />
sepolcro <strong>di</strong> Picasso<br />
Finora i tanti viaggiatori sguinzagliati per la<br />
Provenza sulle orme degli artisti che vi hanno<br />
vissuto, e alla ricerca delle loro tracce, erano<br />
costretti a fermarsi davanti a quelle enormi<br />
cancellate, invariabilmente serrate. È sempre<br />
rimasto off limits per tutti il castello <strong>di</strong><br />
Vauvenargues,<br />
nei pressi <strong>di</strong> Aixen-Provence,<br />
il cui<br />
giar<strong>di</strong>no accoglie,<br />
dal 10 aprile<br />
1973, le spoglie <strong>di</strong><br />
Pablo Picasso.<br />
Così aveva voluto<br />
l'ultima moglie<br />
dell'artista,<br />
Jacqueline Roque, e questo ha sempre rispettato<br />
l'attuale proprietaria Catherine Hutin, figlia<br />
della Roque. Ma nel 2009 le legioni <strong>di</strong> amanti<br />
del grande catalano avranno un motivo per<br />
tornare in Francia: in occasione della mostra<br />
Da Cézanne a Picasso, in programma tra giugno<br />
e settembre al Museo Granet <strong>di</strong> Aix-en-<br />
Provence, sarà possibile accedere anche al<br />
castello, che Picasso acquistò nel 1958 e dove<br />
visse dal 1959 al 1965. A dare l'annuncio il<br />
<strong>di</strong>rettore generale della Reunión de los<br />
Museos Nacionales, Thomas Grenon, in occasione<br />
dell'inaugurazione al madrileno Centro<br />
Reina Sofía <strong>di</strong> una grande mostra dell'artista.<br />
Ma i "picassisti" <strong>di</strong> tutto il mondo dovranno<br />
afferrare al volo la chance: alla fine della<br />
mostra citata, i cancelli torneranno inesorabilmente<br />
a chiudersi...<br />
Karim Rashid firma per<br />
Bombay Sapphire. E il gin<br />
vola a ducentomila dollari a<br />
bottiglia...<br />
Eccedere con i superalcolici, si sa, è sicuramente<br />
pericoloso per la salute. Ma in certi casi può<br />
<strong>di</strong>ventare<br />
molto vessatorio<br />
anche per il<br />
conto in<br />
banca. Ora poi<br />
può capitare <strong>di</strong><br />
imbattersi in<br />
una bottiglia <strong>di</strong><br />
gin, e giunti<br />
alla cassa sentirsi<br />
chiedere...<br />
duecentomila dollari. Sì, perché il noto designer<br />
Karim Rashid ha firmato una serie <strong>di</strong> cinque preziosissime<br />
bottiglie per Bombay Sapphire,<br />
azienda da sempre legata a doppio filo con la<br />
promozione delle arti visive e della creatività tout<br />
court. Realizzate con la collaborazione dei gioiellieri<br />
Garrard e del cristallo Baccarat, le bottiglie -<br />
raccolte nella serie Revelation - sono realizzate<br />
appunto in cristallo lavorato a mano, e decorate<br />
con zaffiri e <strong>di</strong>amanti.<br />
Parigi, è Guy Cogeval il nuovo<br />
<strong>di</strong>rettore del Musee d'Orsay<br />
Nel suo curriculum figura anche un lungo soggiorno<br />
in Italia, come pensionnaire dell'Accademia <strong>di</strong><br />
Francia a Villa Me<strong>di</strong>ci, a Roma. Dopo aver esor<strong>di</strong>to<br />
come conservatore proprio al Musee d'Orsay,<br />
Guy Cogeval vi è stato ora richiamato per ricoprire<br />
la carica <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore, in sostituzione <strong>di</strong> Serge<br />
Lemoine. Sotto la sua <strong>di</strong>rezione l'Orsay ha incrementato,<br />
dal 2001, i visitatori da 1.7 a 3.2 milioni,<br />
arrivando ad allestire se<strong>di</strong>ci mostre temporanee in<br />
un anno. Specialista <strong>di</strong> Édouard Vuillard, Cogeval<br />
vanta esperienze al Musée des Beaux-Arts de<br />
Lyon, è stato professore <strong>di</strong> storia dell'arte<br />
dell'Ottocento all'École du Louvre, poi ancora conservatore<br />
allo stesso<br />
musée du Louvre, come<br />
vice<strong>di</strong>rettore dei servizi<br />
culturali. Direttore del<br />
Musée des monuments<br />
français fra il 1992 e il<br />
1998, negli ultimi nove<br />
anni era stato alla testa del<br />
Musée des beaux-arts de<br />
Montréal, in Canada.<br />
Guy Cogeval<br />
GEAGRAFIE <strong>di</strong>ario per immagini <strong>di</strong> gea casolaro<br />
Alcamo - 2007<br />
L'arte pubblica a Roma? Che la si butti tutta nelle foibe<br />
<strong>Il</strong> raffronto è impietoso, e forse anche inconcludente, eppure balza agli occhi e non possiamo ignorarlo. In Inghilterra - dovendo realizzare<br />
un'opera <strong>di</strong> arte pubblica, nella fattispecie una megascultura per il nuovo snodo ferroviario internazionale del Kent - si mobilitano<br />
con un concorso big internazionali del calibro <strong>di</strong> Richard Deacon,<br />
Christopher le Brun, Daniel Buren, e ben due Turner Prize winners, Mark<br />
Wallinger e Rachel Whiteread.<br />
E a Roma, la lanciatissima nel contemporaneo Roma? Gli ultimi nomi che<br />
tornano alla memoria in tema <strong>di</strong> arte pubblica capitolina sono quelli <strong>di</strong><br />
Bruno Liberatore, autore della scultura Assalto all'Olimpo nei giar<strong>di</strong>ni <strong>di</strong><br />
Piazzale Clo<strong>di</strong>o, voluta dalla British American Tobacco, e <strong>di</strong> Giuseppe<br />
Spagnulo, con il <strong>di</strong>battutissimo monumento ai caduti <strong>di</strong> Nassirya nei giar<strong>di</strong>ni<br />
al lato della basilica <strong>di</strong> San Paolo fuori le Mura costato un milione <strong>di</strong><br />
euro. Ovvero quanto basta per mandare avanti un anno un buon centro<br />
d'arte contemporanea. Per carità, artisti professionisti, ma forse non proprio in linea con la Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona,<br />
o con l'obelisco <strong>di</strong> Santa Maria sopra Minerva, <strong>di</strong> Bernini. Forse non in linea con una città "trendy", come ama definirla il primo citta<strong>di</strong>no<br />
uscente. Solo le ultime tappe <strong>di</strong> una via crucis che configura come patetica l'offerta <strong>di</strong> arte pubblica in città. Un calvario che vede<br />
tra i degni decoratori della Città Eterna nomi <strong>di</strong> grande... richiamo internazionale come Clau<strong>di</strong>o Palmieri (piazza Lo<strong>di</strong>), Igor Mitoraj<br />
(piazza Montegrappa), Sandro Sanna (piazza Re <strong>di</strong> Roma). Citta<strong>di</strong>ni e appassionati potranno recarsi agli in<strong>di</strong>rizzi in<strong>di</strong>cati per valutare<br />
con i loro occhi il buon gusto della nostra classe <strong>di</strong>rigente.<br />
Ma il capolavoro i lungimiranti amministratori capitolini lo hanno tirato fuori proprio in questi giorni, con l'inaugurazione del monumento<br />
de<strong>di</strong>cato alle vittime delle foibe. Autore? Giuseppe Mannino. Non lo conoscete? Beh, se guardate bene il suo curriculum è stato<br />
ad<strong>di</strong>rittura presidente del consiglio comunale <strong>di</strong> Roma.<br />
Nella capitale d'Italia non ci si contenta <strong>di</strong> deturpare l'assetto urbano con interventi che risulterebbero osceni anche nella periferia <strong>di</strong><br />
Lamezia Terme, ma contestualmente si marchia la città con una subalternità clamorosa rispetto a qualsivoglia altra capitale europea<br />
e occidentale. Condannandola ad un irrecuperabile gap anche in termini <strong>di</strong> arredo urbano e <strong>di</strong> arte pubblica. Per commemorare degnamente<br />
gli italiani infoibati, non sarebbe una cattiva idea caricare su un autotreno tutta la pessima qualità artistica vomitata nelle strade<br />
<strong>di</strong> Roma in questi ultimi anni e gettarla in qualche crepaccio carsico. I martiri delle foibe apprezzerebbero la provvidenziale performance<br />
in loro onore. Per contrappasso, laddove si gettarono gli italiani più coraggiosi commettendo un crimine, oggi si seppelliscono<br />
gli esempi dell'Italia più becera iniziando una nuova liberazione. (m. t.)<br />
Barack, Hillary o Neocon? L'artworld<br />
Usa si schiera… mano al portafogli<br />
Mentre continua la corsa alla Casa Bianca,<br />
gli art ad<strong>di</strong>ct degli States - come da usanza<br />
invalsa da tempo - <strong>di</strong>chiarano pubblicamente<br />
i loro preferiti, ed anche i contributi elettorali<br />
elargiti, del resto pubblicati nel FundRace<br />
2008. Stando alle rivelazioni del portale artnet.com,<br />
a New York City circa ventisei milioni<br />
<strong>di</strong> dollari sono andati ai can<strong>di</strong>dati democratici,<br />
contro gli 8.2 milioni per i repubblicani.<br />
Fra i fans democratici Agnes Gund, presidente<br />
emerito del Museum of Modern Art, ha<br />
contribuito a favore <strong>di</strong> Hillary Clinton (tremila<br />
dollari), John Edwards (duemila), Barack<br />
Agnes Gund<br />
Obama (duemila) e Bill Richardson (duemila).<br />
Bipartisan Leonard Lauder, con quattromilaseicento<br />
dollari a Rudy Giuliani e millesettecento a John McCain,<br />
bilanciati dai quattromiladuecento a Hillary Clinton e duemila a Joe<br />
Biden. Clintoniani <strong>di</strong> ferro il collezionista Peter Brant, l'esperta <strong>di</strong><br />
Christie's Amy Cappellazzo, i galleristi Matthew Marks, Lawrence<br />
Salander, Sundaram Tagore. Per Obama invece Cecily Brown,<br />
Chuck Close, Eric Fischl, il collezionista Peter Norton, il gallerista<br />
Andrea Rosen. John McCain può contare su William Acquavella,<br />
mentre il collezionista Aby Rosen sostiene John Edwards, e lo squalo<br />
Larry Gagosian Christopher Dodd.<br />
Galliani e Giuseppe Ver<strong>di</strong>, l'eccellenza<br />
emiliana trionfa all'Opéra <strong>di</strong> Parigi<br />
Omar Galliani arriva a Parigi. <strong>Il</strong> <strong>di</strong>rettore del Teatro dell'Opéra<br />
National de Paris, Gerard Mortier, ha infatti scelto la sua opera<br />
Nuove anatomie per rappresentare dal punto <strong>di</strong> vista iconografico<br />
la nuova produzione Luisa Miller - melodramma tragico in<br />
tre atti del librettista Salvatore Cammarano tratto dal dramma<br />
Kabale und Liebe (Amore e raggiro) <strong>di</strong> Friedrich Schiller, composto<br />
da Giuseppe Ver<strong>di</strong> nel 1849 - andato in scena per la<br />
prima volta a Parigi in lingua italiana lo scorso febbraio. Un prestigioso<br />
riconoscimento che ancora una volta mette l'artista al<br />
centro dell'attenzione internazionale,<br />
dopo il tour cinese, la Biennale <strong>di</strong><br />
Venezia e la mostra al Gabinetto dei<br />
Disegni e delle Stampe degli Uffizi <strong>di</strong><br />
Firenze. Più volte esposta e premiata<br />
sia in Asia che in Europa, l'opera ora<br />
arriva trionfalmente in uno dei più prestigiosi<br />
teatri mon<strong>di</strong>ali per rappresentare<br />
il lavoro <strong>di</strong> un altro italiano,<br />
Giuseppe Ver<strong>di</strong>, unito all'artista dalla<br />
stessa terra d'origine, l'Emilia, e ora<br />
anche da un volto femminile in cui<br />
qualcuno ha rintracciato i caratteri espressivi della stessa Luisa<br />
Miller, protagonista del dramma ver<strong>di</strong>ano. (francesca baboni)