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VNM Dicembre 2016

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Periodico dell’Associazione Veronesi nel Mondo - Anno XXXXIV - n.3 - Ottobre-<strong>Dicembre</strong> <strong>2016</strong><br />

UN PONTE TRA PASSATO E FUTURO:<br />

a<br />

IL MEETING HA FATTO CENTRO


Confronto e proposte: grande<br />

successo per il nostro meeting<br />

Carissimi Veronesi nel Mondo,<br />

vorrei ringraziare tutti per la meravigliosa riuscita<br />

del nostro meeting internazionale “Verona con<br />

noi, un ponte tra passato e futuro” tenutosi il 15<br />

e 16 ottobre scorso.<br />

E’ stata una bellissima opportunità per ritrovarci<br />

e per discutere assieme della nostra Associazione.<br />

Vorrei sottolineare l’importanza del titolo che<br />

ha sintetizzato l’intenzione di questo incontro: ricordare le<br />

nostre origini, il nostro passato e trovare le soluzioni per il<br />

futuro.<br />

L’emigrazione è oggi tornata ad essere attuale; numerosi<br />

giovani si trasferiscono all’estero in cerca di opportunità, ma<br />

nel meeting è emersa anche un’emigrazione ulteriore, fatta di<br />

anziani che, data la ridotta pensione, cercano opportunità di<br />

una vita dignitosa in paesi dove i costi sono inferiori.<br />

Tutto questo ci deve far riflettere e considerare<br />

l’importanza che l’Associazione Veronesi nel Mondo<br />

può avere: far mantenere un forte legame con<br />

la nostra città, sostenere gli emigrati all’estero e<br />

promuovere il grande patrimonio della nostra terra.<br />

Le diverse autorità intervenute hanno particolarmente<br />

sottolineato che siamo i primi e veri “Ambasciatori<br />

di Verona”, l’importanza del nostro ruolo e<br />

le potenzialità future dell’Associazione.<br />

Il meeting ha riservato interessanti momenti di confronto in<br />

cui sono emersi diversi argomenti che vorrei qui brevemente<br />

riassumere:<br />

• Necessità dell’Associazione di aumentare il numero di<br />

iscritti, aprendo ai soci simpatizzanti costituiti da altri italiani<br />

all’estero e da stranieri particolarmente interessati alla<br />

nostra terra.<br />

• Coinvolgimento dei giovani, futuro della società e dell’Associazione,<br />

in iniziative di loro interesse (Master, vacanze<br />

3


EDITORIALE<br />

studio, occasioni turistiche e di lavoro)<br />

creando con loro un network di contatto, di<br />

comunicazione e di interscambio.<br />

• Strutturare bene l’Associazione, la sede<br />

centrale, i circoli e la comunicazione tra<br />

sede e circoli.<br />

• Necessità di creare riferimenti per le<br />

diverse tematiche, cercando di trasferire<br />

le buone opportunità e idee che qualcuno<br />

sta attuando a tutti gli altri, in modo da<br />

trovare soluzioni che permettano sostegni<br />

finanziari, in un particolare momento in<br />

cui le contribuzioni dalle istituzioni vengono<br />

ormai a mancare. Dobbiamo trovare<br />

iniziative culturali di scambio (convegni,<br />

mostre itineranti, rassegne di arte, musica<br />

e teatro); occasioni commerciali quali<br />

presenze a fiere, appuntamenti di rilievo<br />

nel campo dell’artigianato, dell’enogastronomia ma anche<br />

dell’offerta turistica<br />

• Coinvolgimento di aziende, partner, istituzioni che sicuramente<br />

avranno un loro ritorno, anche culturale e di immagine<br />

• Collaborare con altre Associazioni (numerose sono ad<br />

esempio le associazioni culturali italiane all’estero) e<br />

qualificare la nostra. Particolarmente è stato suggerito di<br />

ufficializzare nei vari paesi la presenza dei nostri circoli alle<br />

diverse autorità locali ed alle istituzioni, tra cui in particolare<br />

Consolati ed Ambasciate.<br />

• Possibilità dell’Associazione di aiutare nell’annoso problema<br />

della burocrazia italiana relativamente alle richieste di<br />

cittadinanza<br />

• Possibilità di istituire all’estero presso i circoli corsi di<br />

lingua italiana, con l’Associazione che potrebbe incaricarsi<br />

della raccolta in Italia di libri per lo studio.<br />

Come vedete i punti sono tutti molto importanti e di grande<br />

impegno.<br />

Avrei anche molto piacere di ricevere indicazioni e suggerimenti<br />

dai circoli che per diversi motivi non hanno potuto<br />

partecipare. Vi garantisco la massima attenzione ad ogni<br />

critica e ad ogni proposta.<br />

Anche chi ha partecipato al meeting e ritenesse di dover ag-<br />

giungere ancora qualcosa, è vivamente pregato di scrivere.<br />

E’ stato veramente bello sentire quante iniziative vengono<br />

svolte nel mondo sotto il simbolo di Verona, quante bei ritrovi<br />

e raduni, quante feste o spettacoli con la veronesità protagonista.<br />

Ribadisco che siamo tutti consapevoli delle difficoltà in cui<br />

il mondo associazionistico si trova ad operare. Ci sono problemi<br />

di natura finanziaria che non permettono il sostegno di<br />

tante iniziative, così come è difficile il reperimento di persone<br />

volontarie e volenterose.<br />

Il meeting però è stato un grandissimo stimolo; tante testimonianze,<br />

anche dalle terre più lontane, hanno dimostrato che<br />

si può fare tanto. Serve prima di tutto tanta buona volontà e<br />

voglia di fare. E queste ai Veronesi nel Mondo non mancano<br />

di sicuro!<br />

Un particolare appello lo rivolgo ai giovani, con particolare<br />

dimestichezza nei nuovi sistemi di comunicazione e conoscenza<br />

dei social: abbiamo bisogno di voi. Vogliamo che la nostra<br />

Associazione possa essere veramente numerosa ed operativa.<br />

Possiamo veramente porci obiettivi importanti, dobbiamo<br />

però fare veramente gruppo ed essere una squadra coesa<br />

dove l’esperienza possa essere unita all’attualità, alla forza<br />

ed all’energia dei giovani.<br />

4


EDITORIALE<br />

Ce la metteremo tutta per iniziare un nuovo corso.<br />

Conto di scrivervi presto, con presentazioni e domande che,<br />

sperando di non disturbarvi troppo, dovranno servire a<br />

mettere in ordine la nostra associazione ed a farla diventare<br />

veramente forte e molto operativa.<br />

Spero anche di potervi leggere presto. Vi ripeto ancora una<br />

volta la preghiera di non esitare nel segnalare i vostri pensieri:<br />

saranno di sicuro importanti per quel ponte che abbiamo<br />

iniziato a costruire.<br />

Ringraziandovi ancora, un forte abbraccio ed un carissimo<br />

saluto.<br />

Fernando Morando<br />

Presidente Associazione Veronesi nel Mondo<br />

L’ORGANIGRAMMA DELL’ASSOCIAZIONE<br />

Presidente Onorario<br />

Claudio Valente<br />

Consiglio di amministrazione<br />

Fernando Morando Presidente<br />

(in rappresentanza della Camera di Commercio)<br />

Benito Marchetti Vicepresidente (Provincia di Verona)<br />

Silvana Delva Vicepresidente (Comune di Verona)<br />

Nicolò Monaldi (Sezione giovani)<br />

Mons. Bruno Fasani (Curia)<br />

Massimo Mariotti (Regione Veneto)<br />

Sergio Ruzzenente (Soci)<br />

Luigino Confente (Circoli)<br />

Amedeo Prezzi<br />

Nicola Guido Vincenzi<br />

Revisori dei Conti:<br />

Luca Angelini<br />

Claudio Girardi<br />

Andrea Dante<br />

Da sinistra in alto: Marchetti, Delva, Monaldi, Fasani, Mariotti<br />

In basso: Ruzzenente, Confente, Prezzi, Vincenzi, Valente<br />

Segretario:<br />

Paolo Marconi<br />

Probiviri:<br />

Giuseppe Riccardo Ceni, Presidente<br />

Giorgio Gioco<br />

Giovanni Rana<br />

5


1. 6


IN QUESTO NUMERO<br />

ANNO 44 N° 3<br />

OTTOBRE-DICEMBRE <strong>2016</strong><br />

Periodico dell’Associazione<br />

Veronesi nel Mondo<br />

Autorizzazione del Tribunale<br />

di Verona del 6/6/1974 n.312<br />

Presidente<br />

Fernando Morando<br />

Direttore responsabile<br />

Mirko Aldinucci<br />

Stampa:<br />

Pixalib<br />

Direzione, redazione,<br />

amministrazione:<br />

Corso Porta Nuova, 96<br />

37122 Verona - Italia -<br />

Tel. 045/597704<br />

Fax 045/4950263<br />

www.veronesinelmondo.eu<br />

info@veronesinelmondo.eu<br />

EDITORIALE<br />

03 Confronto e proposte: grande successo per il<br />

nostro meeting<br />

ENTI E ASSOCIAZIONI<br />

09 Rio Grande do Sul a Venezia<br />

09 Verona tra le capitali del vino<br />

10 In due milioni per il Natale<br />

11 Verona minor Hierusalem<br />

11 Eccellenze per beneficenza<br />

ATTIVITà ASSOCIATIVA<br />

12 Un ponte tra passato e futuro<br />

14 Memorie, obiettivi, sinergie<br />

16 I giovani al centro dei progetti<br />

17 Un nuovo Circolo a New York<br />

18 Bruxelles parla veronese<br />

FOCUS<br />

19 Psicoanalisi italo-argentina<br />

RUBRICHE<br />

21 Tutti i Circoli nel Mondo<br />

22 In breve<br />

7


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ENTI<br />

ISTITUZIONI<br />

Rio Grande do Sul a Venezia<br />

Il presidente della Regione Zaia accoglie delegazione dello Stato brasiliano<br />

Il presidente della Regione del Veneto,<br />

Luca Zaia, ha ricevuto il 21 ottobre<br />

a palazzo Balbi a Venezia una delegazione<br />

istituzionale e del mondo<br />

produttivo dello Stato brasiliano di<br />

Rio Grande do Sul guidata dal governatore<br />

José Ivo Sartori.<br />

La missione riograndese, oltre a raggiungere<br />

Germania e Francia, farà<br />

l’unica tappa italiana a Venezia, a<br />

conferma della storica relazione che<br />

unisce questo Stato, uno dei più importanti<br />

e dinamici del Brasile, al Veneto,<br />

terra dalla quale partirono a più<br />

riprese, dall’Ottocento in poi, molti<br />

dei progenitori degli attuali abitanti<br />

del Rio Grande do Sul. Ma oltre alla<br />

fortissima concentrazione<br />

di discendenti di emigrati<br />

veneti, a caratterizzare il legame<br />

tra le due realtà sono i<br />

rapporti e i frequenti scambi<br />

di natura culturale ed economica,<br />

sanciti anche da un<br />

protocollo di intesa sottoscritto<br />

nel 2001 e rafforzati<br />

dal progetto CO.CA.P finanziato<br />

dall’Unione Europea nel quale la Regione<br />

del Veneto è stata capofila ed<br />

ha avuto come partner anche lo Stato<br />

di Rio Grande do Sul.<br />

“Noi possiamo contare su interlocutori<br />

privilegiati d’oltreoceano che<br />

parlano la nostra stessa lingua – ha<br />

detto Zaia – e per lingua<br />

non intendo solo l’idioma,<br />

che probabilmente in Brasile<br />

è addirittura salvaguardato<br />

nelle sue espressioni<br />

originali più di quanto lo<br />

sia da noi, ma anche le attitudini<br />

e il carattere. Veneti<br />

e riograndesi possiedono,<br />

insomma, lo stesso dna, quello di chi<br />

conosce il significato di lavoro, di sacrificio,<br />

di impresa, di chi accetta le<br />

sfide per migliorarsi, quella comune<br />

origine che ha consentito di creare<br />

comunità capaci di organizzarsi, di<br />

svilupparsi e di diventare un modello<br />

da seguire nei rispettivi Paesi”.<br />

Verona tra le capitali del vino<br />

Unica italiana nelle Great Wines Capitals, la Camera di Commercio firma<br />

Verona entra tra le 10 capitali<br />

mondiali del vino. La<br />

città di Romeo e Giulietta<br />

sarà la rappresentante<br />

italiana dell’enoturismo<br />

nel mondo. Nicola Baldo,<br />

componente di Giunta della<br />

Camera di Commercio<br />

di Verona, ha firmato il documento di<br />

adesione di Verona a Great Wines Capitals,<br />

a Porto, in Portogallo. Verona<br />

diviene quindi unica rappresentante<br />

per l’Italia delle capitali enoturistiche<br />

del mondo. La rete delle Grandi<br />

Capitali dei Vini (Great Wine Capitals<br />

Global Network, Gwc) riunisce<br />

dieci grandi città internazionali che<br />

condividono uno dei loro<br />

principali aspetti economici<br />

e culturali: le loro regioni<br />

vitivinicole, riconosciute a<br />

livello mondiale. È l’unica<br />

rete che lega regioni vitivinicole<br />

della ‘’Vecchia Europa’’<br />

e del ‘’Nuovo Mondo’’.<br />

La rete Gwc vuole favorire gli scambi<br />

commerciali, turistici e accademici<br />

tra le prestigiose regioni vinicole di<br />

Adelaide (Australia), Bilbao - Rioja<br />

(Spagna), Bordeaux (Francia), Città<br />

del Capo (Sudafrica), Magonza (Germania),<br />

Mendoza (Argentina), Oporto<br />

(Portogallo), San Francisco-Napa<br />

Valley (Usa) e Valparaìso-Casablanca<br />

Valley (Cile). La decima capitale<br />

sarà quindi Verona. ‘’La nostra provincia<br />

- ha spiegato Nicola Baldo -<br />

può, infatti, a pieno titolo collocarsi<br />

fra le zone vinicole più importanti al<br />

mondo: Verona è leader in Italia per<br />

le esportazioni di vino, con una quota<br />

del 12% del totale nazionale. Il valore<br />

delle esportazioni nel 2015 ha<br />

raggiunto l’ammontare di 881 milioni<br />

di euro. Il vino rappresenta il 9%<br />

del totale delle esportazioni da Verona.<br />

Sono quattordici le Doc e cinque<br />

le Docg scaligere. Si stimano 8mila<br />

produttori di uva (erano 7.991 nel<br />

2015), per un’area coltivata di quasi<br />

28mila ettari”.<br />

9


In due milioni per il Natale<br />

Verona e provincia protagoniste di un progetto che conta mille eventi<br />

ENTI<br />

ISTITUZIONI<br />

Verona, la città di Giulietta e Romeo,<br />

si veste di una nuova seducente bellezza<br />

nel periodo delle festività natalizie.<br />

Chi la conosce per la vitalità e il fascino<br />

che la caratterizzano nei mesi<br />

estivi, grazie alla sua prossimità al<br />

Lago di Garda e alla stagione lirica in<br />

Arena, dovrà tornare per riscoprirla.<br />

Con la regia di Confcommercio Verona,<br />

sono stati messi in rete oltre<br />

mille eventi che si susseguono nel<br />

mese di dicembre e che spaziano dalle<br />

grandi Mostre di Picasso e i Maya,<br />

ai nuovi itinerari alla scoperta delle<br />

antiche Chiese, ai mercatini che dal<br />

centro della città si snodano fino ai<br />

paesini del Lago di Garda, includendo<br />

quest’anno anche le degustazioni<br />

nelle Cantine della Valpolicella e del<br />

Soave, alcune tra le terre più rinomate<br />

per la qualità dei vitigni a livello<br />

internazionale.<br />

Il Consorzio della Valpolicella ha<br />

sviluppato una app per accompagnare<br />

i turisti alla scoperta dei vini come<br />

l’amarone e il ripasso, del territorio e<br />

dei suoi sapori.<br />

Il fascino del centro storico, dell’Arena,<br />

con la “giga stella” che dall’anfiteatro<br />

atterra in piazza Bra, del<br />

cortile di Giulietta e del suo famoso<br />

Balcone, di piazza delle Erbe e delle<br />

vie dello shopping e di tutti i luoghi<br />

più rinomati della città, si accentua<br />

grazie ai decori luminosi, che rendono<br />

ancora più speciale la bellezza<br />

della città.<br />

Non mancano in città i laboratori per<br />

i bambini e le aperture eccezionali<br />

a dicembre di Gardaland, uno dei<br />

parchi di divertimento più emozionante<br />

in Europa, a meno di mezz’ora<br />

d’auto dal centro della città. Anche<br />

il Villaggio di Natale a Bussolengo<br />

è un appuntamento da non perdere<br />

per le famiglie. Chi ama la vacanza<br />

attiva, dopo una tappa in città, potrà<br />

facilmente raggiungere con un breve<br />

tragitto in auto fino a Malcesine e<br />

poi con la funivia, la cima del Monte<br />

Baldo. Da qui si gode di una delle più<br />

straordinarie viste panoramiche sul<br />

Lago di Garda.<br />

Confcommercio Verona dal 2010<br />

lavora per creare una rete capace di<br />

valorizzare, anche a dicembre, la proposta<br />

turistica della città, che rischiava<br />

altrimenti di essere sottovalutata<br />

perché parcellizzata in una moltitudine<br />

di micro-eventi. Paolo Arena,<br />

Presidente di Confcommercio Verona,<br />

durante la conferenza stampa di<br />

presentazione del progetto ha evidenziato<br />

come nel 2010, quando per la<br />

prima volta i numerosi attori dell’offerta<br />

turistica scaligera sono stati<br />

messi in rete, a Verona a dicembre le<br />

presenze (cioè soggiorni sul territorio<br />

che prevedono il pernottamento) furono<br />

226.800, di cui 155.200 italiani<br />

e 71.600 di stranieri.<br />

“Il flusso è da allora cresciuto sensibilmente<br />

ed in modo progressivo<br />

– ha dichiarato Paolo Arena a commento<br />

dei dati - fino a sfiorare le 300<br />

mila presenze (+37% italiani e 22%<br />

stranieri) dello scorso anno. L’offerta<br />

turistica della città negli anni si è<br />

consolidata e ha richiamato lo scorso<br />

anno, oltre a chi pernotta in città, 2<br />

milioni di visitatori in un mese, con<br />

un picco nei giorni dell’Immacolata.”<br />

Ipotizzando una spesa media di 250<br />

euro a visitatore, l’indotto stimato sul<br />

territorio è di circa 50 milioni di euro.<br />

I dati sui flussi turistici della Regione<br />

Veneto evidenziano la crescita registrata<br />

dalle presenze a dicembre a<br />

Verona dal 2010, crescita che non è<br />

stata ugualmete omogenea in tutti gli<br />

altri mesi dell’anno.<br />

Dallo scorso anno anche due compagnie<br />

aeree sono partnership del progetto:<br />

Volotea e Ryanair.<br />

Gli eventi e i siti di interesse sono<br />

elencati sulla pagina facebook<br />

natale.a.verona e sul sito internet.<br />

www.nataleaverona.it<br />

10


ENTI<br />

ISTITUZIONI<br />

Verona Minor Hierusalem<br />

Percorso ideato dalla Diocesi per aprire chiese di grande valore artistico<br />

Monsignor Giuseppe Zenti, vescovo<br />

di Verona, Carlo Fratta Pasini, presidente<br />

del Banco Popolare e don<br />

Martino Signoretto, vicario episcopale<br />

per la cultura della diocesi di<br />

Verona, hanno presentato il progetto<br />

“Verona Minor Hierusalem. Una città<br />

da valorizzare assieme”, finalizzato a<br />

far scoprire un patrimonio artistico a<br />

molti sconosciuto e per nulla valorizzato.<br />

Ideato e organizzato grazie alla collaborazione<br />

tra la diocesi di Verona e la<br />

Banca Popolare di Verona, il progetto<br />

porterà a rendere disponibili tre percorsi<br />

che apriranno le porte di chiese<br />

dal grande valore storico, artistico e<br />

religioso. In questo modo l’attrattività<br />

turistica e devozionale di Verona<br />

vivrà un significativo incremento nei<br />

confronti sia dei veronesi sia dei turisti<br />

italiani e internazionali.<br />

La riapertura delle chiese sarà resa<br />

possibile grazie alla partecipazione<br />

di centinaia di volontar. Ogni turno<br />

in chiesa vedrà l’affiancamento di<br />

un volontario adulto ad un giovane<br />

perché proprio il valore del tempo<br />

trascorso insieme per un servizio comune<br />

darà la possibilità a ciascuno di<br />

dialogare, creare relazioni personali<br />

o professionali nuove.<br />

Dei tre progetti che compongono il<br />

programma, il primo a essere sta-<br />

to presentato si chiama “Rinascere<br />

dall’acqua. Verona aldilà del fiume”,<br />

un itinerario aperto alla città il 25<br />

novembre. Il percorso si compone<br />

di cinque chiese, ubicate all’esterno<br />

dell’ansa dell’Adige: San Giorgio in<br />

Braida, Santo Stefano, San Siro e Libera,<br />

San Giovanni in Valle e Santa<br />

Maria in Organo. Il visitatore sarà<br />

immerso in una meravigliosa scenografia<br />

disegnata dall’ansa del fiume,<br />

con un lato rivolto al centro storico<br />

e l’altro verso le Torricelle. A questo<br />

primo percorso ne seguiranno altri<br />

due: “L’antica via Postumia e i suoi<br />

tesori” e “Dall’organo di Mozart al<br />

tesoro dei Templari”.<br />

Eccellenze per beneficenza<br />

A Isola della Scala una fiera ha raccolto 32mila euro per il sisma italiano<br />

Sabato 3 e domenica 4 dicembre prossimi<br />

il Palariso di Isola della Scala ha<br />

ospitato la “Fiera delle eccellenze veronesi”,<br />

manifestazione organizzata<br />

da Confcommercio As.co. Verona insieme<br />

al Comune di Isola della Scala<br />

e all’Ente Fiera isolano per raccogliere<br />

fondi a favore delle popolazioni e<br />

delle imprese del Centro Italia colpite<br />

dal sisma.<br />

L’iniziativa è stata presentata in una<br />

conferenza stampa che si è svolta<br />

nella sede della Provincia, presenti<br />

tra gli altri il presidente della Provincia<br />

Antonio Pastorello, il presidente<br />

di Confcommercio As.Co. Verona<br />

Paolo Arena, sindaco e vicesindaco<br />

di Isola della Scala (rispettivamente<br />

Stefano Canazza e Michele Gruppo),<br />

il direttore dell’Ente Fiera isolano<br />

Roberto Bonfante, rappresentanti<br />

delle associazioni e delle imprese<br />

coinvolte nel progetto.<br />

La kermesse ha porposto alcune tra<br />

le migliori pietanze della tradizione<br />

scaligera preparate negli stand gastronomici<br />

aperti al pubblico dalle 18<br />

alle 23 del sabato e dalle 11 alle 22<br />

della domenica.<br />

L’elenco dei piatti “eccellenti” annoverava<br />

formaggi e salumi veronesi,<br />

gnocchi sbatui di malga, risotto all’isolana,<br />

pasta e fasoi, tortellini burro e<br />

salvia, luccio in salsa alla gardesana<br />

con polenta. E ancora pandoro con<br />

crema e sfogliatine e pastafrolla. A<br />

completare il menù un omaggio ad<br />

Amatrice, città simbolo della tragedia,<br />

con la pietanza tipica rivisitata in<br />

chiave veronese: la famosa “amatriciana”<br />

era infatti abbinata al risotto e<br />

non alla pasta.<br />

I prezzi? Cinque euro per primi piatti<br />

e luccio, tre euro per i dolci. L’incasso,<br />

circa 32 mila euro, è stato interamente<br />

devoluto in beneficienza:<br />

il 50% destinato alla Fondazione<br />

Giuseppe Orlando, promossa dalla<br />

Confcommercio nazionale a favore<br />

delle impres; l’altro 50% alle popolazioni<br />

del Centro colpite dal sisma.<br />

11


ATTIVITà<br />

ASSOCIATIVA<br />

Un ponte tra passato e futuro<br />

Resoconto del meeting del 15 e 16 ottobre tra Verona e Valeggio sul Mincio<br />

di Daniele Pagliarini<br />

Il percorso è stato tracciato,<br />

i ponti allacciati<br />

e rinforzati, il cambiamento<br />

è alle porte.<br />

Questo, abusando delle metafore, è<br />

quanto emerso dalla due giorni degli<br />

stati generali di Veronesi nel Mondo,<br />

un meeting che si è tenuto sabato 15 e<br />

domenica 16 ottobre tra Palazzo Barbieri,<br />

sede del Comune di Verona e<br />

il Parco Giardino Sigurtà di Valeggio<br />

sul Mincio.<br />

I lavori si sono aperti il sabato alle<br />

9, quando le autorità hanno preso la<br />

parola per salutare i numerosi presidenti<br />

dei circoli provenienti da<br />

ogni angolo del mondo: «Questa è<br />

un’occasione davvero importante per<br />

mantenere vivo il legame e la collaborazione<br />

con la città - ha detto il<br />

Sindaco, Flavio Tosi – che per primo<br />

ha ringraziato i rappresentanti dei<br />

vari Circoli «per la preziosa attività<br />

che svolgono all’estero, promuovendo<br />

le peculiarità della nostra città e<br />

della provincia».<br />

A ruota e sulla stessa linea anche gli<br />

interventi di Alessandro Montagnoli,<br />

consigliere regionale e Alessio Tacconi,<br />

deputato. Hanno sottolineato<br />

l’importanza dell’evento anche Nicola<br />

Baldo, della Camera di Commercio<br />

e Pierluigi Toffalori, del Consorzio<br />

Zai, entrambi rappresentanti di<br />

enti che sostengono l’Associazione.<br />

A concludere lo spazio dedicato alle<br />

autorità ci hanno pensato Vittorio Di<br />

Dio, consigliere comunale con delega<br />

ai rapporti con l’Associazione<br />

e Fernando Morando, presidente di<br />

Veronesi nel Mondo: ««Non ci basta<br />

più l’associazionismo e il supporto<br />

dei nostro compaesani all’estero –<br />

ha spiegato Vittorio Di Dio – oggi<br />

la nostra associazione deve essere<br />

Nelle immagini di<br />

queste pagine alcuni<br />

momenti della due<br />

giorni che ha riunito<br />

nel Veronese i<br />

rappresentanti dei<br />

Circoli sparsi nel<br />

Mondo, ospitata in<br />

una sede di prestigio<br />

quale l’aula<br />

consiliare di Palazzo<br />

Barbieri, sede del<br />

Comune di Verona<br />

12


ATTIVITà<br />

ASSOCIATIVA<br />

anche uno strumento di promozione<br />

e valorizzazione del territorio, una risorsa<br />

per portare e veicolare nel mondo<br />

l’immagine e le peculiarità della<br />

nostra città e della nostra provincia.<br />

Questo slancio lo chiederemo ai più<br />

giovani che si stanno affacciando<br />

adesso all’interno dei circoli».<br />

«Siamo in un momento di profondo<br />

cambiamento – ha proseguito Fernando<br />

Morando, presidente di Veronesi<br />

nel Mondo – soprattutto legato<br />

ad un inevitabile quanto naturale<br />

passaggio generazionale. Per questo<br />

motivo abbiamo ritenuto opportuno<br />

convocare questo meeting, per poter<br />

progettare il futuro e dare nuova<br />

spinta per valorizzare al meglio questa<br />

risorsa».<br />

Terminata questa prima parte sono<br />

iniziati, quindi, i lavori veri e propri,<br />

in cui i rappresentanti dei vari circoli<br />

hanno innanzitutto presentato le nuove<br />

leve, ma soprattutto hanno posto<br />

l’accento sul cambiamento e sulle<br />

opportunità. In tutti gli interventi, infatti,<br />

il filo comune è stato la richiesta<br />

di un maggior coinvolgimento:<br />

«Noi proveniamo da una regione del<br />

Brasile fondata da veneti, Criciuma,<br />

in cui la richiesta di prodotti provenienti<br />

dai nostri territori d’origine è<br />

all’ordine del giorno. È fondamentale<br />

nella politica economica attuale avere<br />

sul territorio chi può aprire le porte<br />

di questo nuovo mercato, per cui non<br />

aspettiamo altro che le aziende veronesi<br />

e venete si affaccino e sarà anche<br />

compito della nuova generazione fare<br />

in modo che questa Associazione sia<br />

il viatico per favorirne l’ingresso».<br />

Un appello accorato quello di Valter<br />

Fabris, che ha tracciato la via per il<br />

futuro: non solo associazionismo e<br />

supporto degli italiani all’estero, ma<br />

anche promozione e volano per l’economia.<br />

Oggi sono 4 milioni 800 mila i cittadini<br />

italiani che risiedono all’estero<br />

(il 3,7% in più rispetto al 2014),<br />

di cui 450 mila sono veneti; i veronesi<br />

nel mondo oggi iscritti all’AI-<br />

RE- anagrafe degli italiani all’estero,<br />

sono 10.998, circa il 4,3% della popolazione<br />

veronese. Nel 2015 sono<br />

stati 107.529 gli italiani che hanno<br />

espatriato, il 62% in più rispetto<br />

all’anno precedente, di cui 10.374<br />

sono veneti. Numeri importanti, che<br />

fanno capire su quanti potenziali ambasciatori<br />

può contare il tessuto economico<br />

veneto e veronese.<br />

La domenica, invece, le delegazioni<br />

hanno potuto far visita al Parco Giardino<br />

Sigurtà, un’opportunità unica<br />

per poter godere di una delle eccellenze<br />

del nostro territorio: «Dobbiamo<br />

ringraziare il conte, Giuseppe<br />

Inga Sigurtà, che ci ha concesso questa<br />

occasione e molti dei nostri ospiti<br />

porteranno nei loro attuali paesi di<br />

residenza un ricordo indelebile della<br />

giornata» ha concluso Fernando Morando.<br />

Due giorni, quindi, ricchi di spunti e<br />

riflessioni, ma dai quali è emersa la<br />

forte volontà di dare all’Associazione<br />

ancor maggiore centralità nei processi<br />

di scambio tra territori.<br />

L’appuntamento successivo è stato a<br />

New York, a fine novembre, con l’apertura<br />

del nuovo circolo nella Grande<br />

Mela da parte di Raoul Beltrame,<br />

fotografo di Verona.<br />

Daniele Pagliarini<br />

13


Memorie, obiettivi, sinergie<br />

Il meeting ha gettato le basi per un rilancio puntando sulle nuove leve<br />

ATTIVITà<br />

ASSOCIATIVA<br />

di Patrizia<br />

Floder Reitter<br />

I veronesi che hanno<br />

lasciato la loro città<br />

tanti anni fa e i loro<br />

figli, i giovani pronti a raccogliere<br />

un’eredità fatta di fatica, di lavoro, di<br />

profondo legame con la propria terra.<br />

Ma anche con prospettive nuove,<br />

diverse, perché l’emigrazione è cambiata<br />

e l’associazione Veronesi nel<br />

Mondo ne ha preso atto. Per questo,<br />

nel meeting internazionale Un ponte<br />

tra passato e futuro organizzato nella<br />

città scaligera il 15 e 16 ottobre scorsi,<br />

i rappresentanti di numerosi circoli<br />

di veronesi sparsi nel mondo si<br />

sono riuniti per disegnare i prossimi<br />

obiettivi, le nuove sinergie di un’associazione<br />

nata nel 1972 «per fornire<br />

assistenza morale ed eventualmente<br />

materiale ai veronesi emigrati e a<br />

quelli che intendevano rimpatriare».<br />

Oggi i tempi sono cambiati. L’occasione<br />

per discutere, scambiarsi opinioni<br />

e progetti è stata la riunione a<br />

Palazzo Barbieri, in sala Gozzi, sede<br />

del Consiglio comunale, alla presenza<br />

di numerosi rappresentanti dei circoli<br />

di veronesi sparsi nel mondo.<br />

Ad accogliere gli ospiti, diversi esponenti<br />

istituzionali tra cui il sindaco<br />

Flavio Tosi e l’onorevole Alessio<br />

Tacconi, veronese, eletto nella circoscrizione<br />

europea e residente in<br />

Svizzera.<br />

Tante testimonianze, dall’Australia<br />

alla Romania; voci, commenti di<br />

una generazione partita e spesso mai<br />

tornata, come documentano alcuni<br />

filmati sulle tombe di veronesi che,<br />

emigrati alla ricerca di lavoro, poi<br />

non sono più rientrati in Italia.<br />

Gli anziani hanno un forte legame<br />

con la loro città ma i giovani devono<br />

essere coinvolti in iniziative di<br />

loro interesse, per tenere viva l’associazione<br />

e garantirle un futuro. Su<br />

questa tematica si sono concentrati i<br />

vari interventi delle nuove leve, che<br />

accompagnavano i responsabili dei<br />

circoli nel mondo. Master, vacanze<br />

studio, occasioni turistiche e di lavoro:<br />

gli stimoli per attirare le nuove<br />

generazioni nella città dei loro padri<br />

possono essere molte. Non vanno<br />

sprecate, bisogna promuoverle, coinvolgendo<br />

aziende, partner, istituzioni<br />

che sicuramente avranno un loro ritorno.<br />

Anche solo culturale e di immagine.<br />

Il presidente dell’associazione, Fernando<br />

Morando, ha ricordato che «i<br />

nostri avi che se ne sono andati da<br />

Verona e dall’Italia moltissimi anni<br />

fa hanno costruito paesi e città dal<br />

nulla, lavorando giorno e notte ».<br />

Massimo Mariotti, consigliere<br />

dell’associazione, ha lanciato un appello:<br />

«È stata una giornata importante,<br />

creiamo le condizioni perché i<br />

giovani entrino nella nostra associazione.<br />

Il prossimo anno, organizziamo<br />

un meeting incentrato sulle loro<br />

esigenze ed aspettative».<br />

«Ho sentito forte il legame con la<br />

mia terra: è questo il sentimento che<br />

più mi è rimasto nel cuore dopo aver<br />

partecipato, sabato scorso a Verona,<br />

al meeting internazionale dei Vero-<br />

14


ATTIVITà<br />

ASSOCIATIVA<br />

nesi nel Mondo». Così l’onorevole<br />

Alessio Tacconi ha ricordato la sua<br />

partecipazione all’evento organizzato<br />

a Verona. «È stata l’occasione»,<br />

ha aggiunto il deputato eletto nella<br />

Circoscrizione estero Europa, «per<br />

conoscere più da vicino una realtà del<br />

nostro mondo associativo di cui molti<br />

ignorano addirittura l’esistenza, tante<br />

storie di solidarietà e di mutuo soccorso,<br />

il senso di appartenenza ad<br />

una comunità che travalica i confini<br />

del proprio territorio, il legame alla<br />

terra d’origine, alla sua cultura e alle<br />

sue tradizioni”.<br />

Gli incontri in Spagna del consigliere<br />

Mariotti<br />

La settimana precedente al Meeting,<br />

il consigliere dell’associazione, Massimo<br />

Mariotti, rappresentante della<br />

Regione Veneto, ha incontrato alcuni<br />

concittadini residenti in Spagna.<br />

A Málaga, dove è stato inaugurato il<br />

nuovo circolo dei veronesi, il consigliere<br />

Mariotti è stato accolto dal suo<br />

presidente locale, Daniele Pizzolo,<br />

dal direttore di Infoitaliaspagna, Patrizia<br />

Floder Reitter e da amici nonché<br />

simpatizzanti dell’associazione.<br />

A Madrid, l’incontro ha rafforzato i<br />

rapporti già avviati lo scorso anno<br />

e coordinati da Marcello Caprarella.<br />

L’impegno, per tutti, è quello di proseguire<br />

nella campagna di adesione<br />

ai Veronesi nel mondo, per rendere<br />

sempre dinamica la partecipazione e<br />

i contributi di idee, di proposte che<br />

arrivano dall’estero.<br />

Alcuni dati nel mondo e in Spagna<br />

Sono 4 milioni 800 mila i cittadini<br />

italiani che risiedono all’estero (il 3,7<br />

per cento in più rispetto al 2014), di<br />

cui 450 mila sono veneti; i veronesi<br />

nel mondo oggi iscritti all’Aire, l’anagrafe<br />

degli italiani all’estero, sono<br />

10.998, circa il 4,3 per cento della<br />

popolazione veronese. Nel 2015<br />

sono stati 107.529 gli italiani che<br />

sono espatriati , il 62% in più rispetto<br />

all’anno precedente, di cui 10.374<br />

veneti. Il Veneto è la seconda regione<br />

italiana dopo la Lombardia (20.088)<br />

che ha registrato il maggior numero<br />

di partenze per l’estero.<br />

Gli italiani residenti in Spagna sono<br />

141.767, tra Madrid (73.767) e Barcellona<br />

(68.000). Dati aggiornati a<br />

dicembre 2015, forniti dall’Ambasciata<br />

d’Italia. Nel 2015 sono arrivati<br />

nel Paese iberico 18.574 italiani, terzi<br />

come numero di arrivi. Gli italiani in<br />

Spagna tra i 20 e i 49 anni sono73.209.<br />

Tra i 50 anni e oltre i 74, sono 32.512.<br />

I giovani sono più del doppio: questo<br />

significa altre necessità, altre esigenze<br />

non solo su territorio che li ospita<br />

ma anche di relazione con l’Italia e le<br />

regioni di provenienza.<br />

Come ha sottolineato Infoitaliaspagna<br />

presente al Meeting di Verona:<br />

«Sicuramente iniziative culturali di<br />

scambio (convegni, mostre itineranti,<br />

rassegne di arte, musica e teatro);<br />

occasioni commerciali quali presenze<br />

a fiere, appuntamenti di rilievo<br />

nel campo dell’artigianato, dell’enogastronomia<br />

ma anche dell’offerta<br />

turistica, aiuterebbero a rinforzare i<br />

rapporti creando occasioni».<br />

15


ATTIVITà<br />

ASSOCIATIVA<br />

I giovani al centro dei progetti<br />

Incontri periodici con le Comunità di Veronesi per cogliere le nuove istanze<br />

di Nicolò Monaldi<br />

Carissimi giovani veronesi<br />

nel Mondo,<br />

siamo giunti al Santo<br />

Natale e, prima di ogni<br />

cosa, desidero porgere<br />

ad ognuno di Voi i migliori auguri di<br />

un sereno Santo Natale.<br />

Non si sono ancora spenti gli echi del<br />

positivo Meeting dei Veronesi dello<br />

scorso novembre che l’incontro ospitato<br />

nella città scaligera ha già prodotto<br />

i suoi primi frutti nella nascita<br />

del circolo dei Veronesi e New York,<br />

come potrete leggere dalla pagine di<br />

questa edizione. Nel corso della tre<br />

giorni scaligera, mirabilmente organizzata<br />

dalla Presidenza e dai Consiglieri,<br />

molteplici sono stati gli spunti<br />

di riflessione usciti dalle esposizioni<br />

dei vari delegati territoriali, indicazioni<br />

che nei prossimi mesi l’Associazione<br />

tenterà di rendere realtà.<br />

A tal proposito nella relazione finale<br />

sui lavori del Meeting la Presidenza<br />

ha caldeggiato la possibilità di dare<br />

carattere annuale o biennale all’incontro<br />

con le comunità veronesi,<br />

budget permettendo, e che a partire<br />

dalle prossime edizioni il focus possa<br />

essere ancor più incentrato sui giovani,<br />

sulle nuove generazioni e sulle<br />

loro esigenze.<br />

I giovani, insomma, rappresentano il<br />

futuro e l’anello di raccordo essenziale<br />

per mantenere viva la tradizione<br />

scaligera nel mondo, con le sue nuove<br />

necessità umane e professionali.<br />

E’ già questa un’ottima notizia per il<br />

2017 e quindi che sia un anno ricco di<br />

soddisfazioni umane per tutti gli “junior”<br />

dei Veronesi nel Mondo.<br />

Nicolò Monaldi<br />

A destra: il roll up della manifestazione<br />

dello scorso ottobre con i loghi<br />

degli sponsor<br />

VERONA<br />

CON NOI<br />

UN PONTE TRA<br />

PASSATO ATO E FUTURO<br />

Meeting Internazionale – Verona 15 ottobre <strong>2016</strong><br />

L' INIZIO DI UN NUOVO CAMMINO...<br />

ASSOCIAZIONE VERONESI NEL MONDO<br />

AMBASCIATORE DI VERONA NEI 5 CONTINENTI<br />

16


ATTIVITà<br />

ASSOCIATIVA<br />

Un nuovo Circolo a New York<br />

Inaugurato il 22 novembre alla presenza del console, Beltrame presidente<br />

E’ stato inaugurato il 22 novembre al<br />

consolato generale italiano di New<br />

York il nuovo Circolo dei Veronesi<br />

nel Mondo della grande mela, presente<br />

il console italiano Francesco<br />

Genuardi, il presidente dei Veronesi<br />

nel Mondo Fernando Morando,<br />

il consigliere Vincenzi, il segretario<br />

Marconi. Nell’occasione è stato ufficialmente<br />

“investito” il presidente<br />

del Circolo Raoul Beltrame. Sono<br />

almeno una settantina i veronesi che<br />

vivono a New York, con una quarantina<br />

di giovani che lavorano sia nella<br />

ristorazione ad alti livelli che nel<br />

settore dell’informatica. Al console<br />

è stato regalato il libro edito da Damolgraf<br />

Editor “108 Ville della Valpolicella”<br />

di Fulvio Roiter, fotografo<br />

di fama internazionale nonché una<br />

bandiera dell’Hellas Verona, suqadra<br />

di cui Beltrame, cresciuto nella città<br />

scaligera, è tifosissimo.<br />

Dopo l’inaugurazione la delegazionbe<br />

è stata ospite dell’Ice dove il<br />

direttore ha spiegato l’attività dell’Istituto.<br />

Veronesi al 100% anche i pasti:<br />

la delegazione è stata prima ospite<br />

di Melotti a Manhattan e in serata<br />

tutti nel ristorante di Giovanni Rana,<br />

dove si è conclusa la festosa giornata.<br />

17


ATTIVITà<br />

ASSOCIATIVA<br />

Bruxelles parla veronese<br />

Il nuovo Circolo della capitale belga affidato ad Alessandra Zocca<br />

I Veronesi nel Mondo hanno un nuovo<br />

Circolo a Bruxelles. E’ stato ufficialmente<br />

inaugurato il 24 novembre<br />

presso la rappresentanza della Regione<br />

Veneto nella capitale belga, dove<br />

il presidente Fernando Morando ha<br />

consegnato la fascia ad Alessandra<br />

Zocca. Alla festosa cerimonia erano<br />

presenti rappresentanti del Circolo di<br />

Charleroi e una ventina di potenziali<br />

soci e simpatizzanti veronesi. Da Verona,<br />

insieme al presidente Morando,<br />

c’erano il consigliere Massimo Mariotti<br />

e il segretario Paolo Marconi.<br />

LE MEMORIE DI IVANA DE VINCENZI: DA NOGARA A CHARLEROI<br />

Nel 1946, il Belgio aveva bisogno di manodopera per lavorare nelle<br />

miniere, in metallurgia e in vetreria, cosi erano stati creati accordi tra il<br />

governo italiano e il governo belga. Manifesti di colore rosa erano affissi<br />

in tutta Italia spiegando i vantaggi che il Belgio poteva offrire a chi<br />

veniva a lavorare nelle miniere. Così nel 1947, mio papà Romano partì da<br />

Nogara, più precisamente dai Casotti, per emigrare in Belgio dove c’erano<br />

già la sorella Ida, suo marito Piero e le figlie Argentina e Pierina che<br />

erano arrivati prima della guerra. Arrivando, papà trovò aiuto e alloggio<br />

e fece prima il falegname e poi lavorò nell’industria siderurgica, evitando<br />

comunque la miniera. A Nogara aveva lasciato la moglie Armida e il figlio<br />

Vani di 6 anni, che raggiunsero il Belgio il 20 maggio 1948; io nacqui alla<br />

fine del 1949. Partirono in treno da Nogara per Verona, poi per Milano<br />

che non conoscevano raggungendo infine Chatelineau. La vita in Belgio<br />

non era tutta rose e fiori ma piano piano ci siamo integrati, anche bene,<br />

studiando e la vita è diventata più facile.<br />

Ivana De Vincenzi<br />

18


FOCUS<br />

Psicoanalisi italo-argentina<br />

Alessandra Pezzutti, nata a Buenos Aires, ha fondato a Verona l’Arbes<br />

«A Buenos Aires tutti sono in analisi,<br />

o l’hanno fatta oppure la faranno».<br />

È una delle frasi più pronunciate dagli<br />

argentini, o meglio, dai porteños,<br />

come vengono definiti in dialetto gli<br />

abitanti di Buenos Aires. Che, di solito,<br />

poco dopo aggiungono: «il porteño<br />

tipico è un isterico». Sia come<br />

sia, la capitale argentina vanta un primato<br />

che non ha nulla a che vedere<br />

con il calcio, la carne o il tango: è la<br />

città con il maggior numero di psicoanalisti<br />

al mondo in rapporto al numero<br />

di abitanti, uno ogni cento. Ne<br />

abbiamo parlato con Alessandra Pezzutti,<br />

nata a Buenos Aires da papà<br />

italiano e mamma argentina, e oggi<br />

residente a Verona,<br />

Puoi tratteggiare il tuo profilo familiare<br />

per i nostri lettori? Quando<br />

mi chiedono se mi sento più argentina<br />

o più italiana rispondo che esiste<br />

un’identità ben precisa che raccoglie<br />

entrambe radici. Essere un italiano<br />

nato all’estero ricomprende un mix di<br />

sensazioni, emozioni ed esperienze,<br />

quali l’orgoglio di un’italianità che<br />

qui da noi in Italia invece mi pare si<br />

stia perdendo, un forte senso di appartenenza<br />

a due culture e la fierezza<br />

del sacrificio e anche del dono che<br />

gli italiani hanno fatto fuori confine.<br />

Crescere in una famiglia italiana è<br />

assaporare ricordi, sogni e speranze.<br />

I nonni friulani lavoravano, secondo<br />

con la pace nel cuore. Hanno saputo<br />

trasmettere la gioia della realizzazione<br />

nel lavoro e nella famiglia. Freud<br />

diceva che l’essere umano si realizza<br />

nel lavoro e nell’amore, e questo gli<br />

immigranti in Argentina lo sapevano<br />

senza leggere i trattati fruediani,<br />

bensi il buon senso “furlan”. Nelle<br />

scienze sociali è opinione condivisa<br />

che l’identità rappresenti una dimensione<br />

appartenente contemporaneamente<br />

alla sfera individuale e sociale<br />

dell’essere umano. Nel primo caso,<br />

può essere intesa come “l’insieme<br />

delle caratteristiche di ognuno di noi,<br />

in quanto individuo unico e inconfondibile”;<br />

una particolare connotazione<br />

fisica e psicologica che ci identifica e<br />

ci distingue dagli altri per le qualità<br />

che abbiamo. Nel secondo, invece,<br />

l’identità è da intendersi come un<br />

processo che si realizza, giorno dopo<br />

giorno, nel proprio percorso di vita.<br />

Esso è fortemente condizionato dalle<br />

esperienze vissute e interiorizzate.<br />

In Argentina, e soprattutto nella sua<br />

capitale Buenos Aires, la terapia psicologica<br />

è una parte importante della<br />

vita. Considera che con circa 198 psicologi<br />

ogni 100.000 abitanti, molto<br />

probabilmente è il paese che ha il più<br />

alto numero di psicologi pro capite al<br />

mondo e si stima che il 46% di loro<br />

lavorino a Buenos Aires. Poiché la<br />

cultura argentina ritiene che la terapia<br />

sia importante per l’auto-miglioramento<br />

e la buona salute, vi è molta<br />

offerta in risposta a tale domanda.<br />

Andrew Lakoff, un Professore di sociologia<br />

alla University of Southern<br />

California che ha condotto una ricerca<br />

sulla psicoanalisi in Argentina, aggiunge<br />

che il paese possiede una solida<br />

base di conoscenza psicoanalitica<br />

grazie all’emigrazione in Argentina<br />

di alcuni noti psicologi come Enrique<br />

Pichon-Rivière. Inoltre, tra la classe<br />

media istruita di Buenos Aires è<br />

sempre stato associato grande prestigio<br />

all’auto-miglioramento.Quaranta<br />

anni fa, era il 24 marzo, l’anniversario<br />

del colpo di stato di Videla in<br />

Argentina ha costretto la maggior<br />

parte degli intellettuali, e tra questi<br />

tutti i grandi professori di psicanalisi,<br />

all’esilio, come, ad esempio, Jorge<br />

Aleman, che a Madrid scrive un libro<br />

fondamentale Lacan en la razon<br />

postmoderna. Se vuoi, l’Argentina la<br />

puoi vedere come il paese più europeo<br />

dell’America Latina.<br />

Qual e’ stata la tua esperienza nella<br />

formazione universitaria? La<br />

psicoanalisi freudiana era ed è di<br />

gran moda in Argentina. Nel paese<br />

si registra il più alto numero di psicologi<br />

pro capite e la psicoanalisi è<br />

un’opzione di cura standard per i<br />

bambini. C’era grande effervescenza<br />

ed interesse a causa anche del rientro<br />

dall’esilio dei più grandi professori<br />

che hanno trasmesso la passio-<br />

19


FOCUS<br />

ne per la psicoanalisi lacaniana.<br />

Io mi sono laureata nel 1989 in<br />

psicologia all’università di Buenos<br />

Aires. La formazione allora<br />

era fortemente influenzata dalla<br />

corrente antipsichiatrica inglese e<br />

dall’Italia che vedevamo tutti con<br />

ammirazione per via del la legge<br />

Basaglia. Lo stesso, avendo famiglia<br />

a Verona, ho pensato che<br />

poteva completare la mia formazione<br />

un soggiorno di un anno in<br />

Italia, soprattutto perchè nell’ambito<br />

della psicologia Italia era un<br />

gran esempio, desideravo vedere<br />

con i miei occhi l’esperienza della<br />

legge Basaglia. In italia mi aspettava<br />

un grande regalo. La prima<br />

grande sorpresa fu quando presentai<br />

la mia documentazione all’università<br />

di Padova e in giornata mi risposero<br />

che la mia laurea era valida in tutta<br />

Europa. “Riconosciuta a livello internazionale”<br />

. Io pensavo di dover<br />

fare esami tirocini per convalidarla.<br />

A Padova mi hanno consigliato di<br />

mandare la documentazione al Ministero<br />

dell’Università della Ricerca<br />

Scientifica a Roma. Cosi ho fatto e,<br />

dopo meno di un mese ricevo una<br />

lettera con un decreto che certificava<br />

la laurea, il tirocinio e l’esame di stato.<br />

Italia mi aveva adottata, mi sono<br />

sentita cosi accolta che con lavoro,<br />

sforzo e bravi colleghi dai quali ho<br />

imparato questo dolce mestiere, piano<br />

piano ho continuato a lavorare in<br />

Italia, rimandando di anno in anno il<br />

rientro in patria. Ormai sono passati<br />

27 anni da quando ho iniziato a vivere<br />

a Verona, lavoro e amo l’Italia<br />

quanto l’Argentina e la mia identità<br />

e chiarmente italo-argentina oppure<br />

italiana nato all’estero, un altro modo<br />

di essere italiano.<br />

Qual è il tuo impegno oggi? A parte<br />

quello di madre, consulente della<br />

disabilità dell’età adulta da ormai 18<br />

anni presso l’Ulss 22. Nel 2000 insieme<br />

ad un gruppo di altri colleghi<br />

abbiamo intuito la necessità di offrire<br />

alle persone di Verona un luogo nel<br />

quale fermarsi e poter lavorare per<br />

automigliorarsi un po’. Qui è stato<br />

utile l’approccio argentino. Insieme<br />

ad Anita Godi abbiamo così costituito<br />

Arbes, seguendo il motto di Patch<br />

Adams, “Quando curi una persona<br />

puoi vincere o perdere, quando ti<br />

prendi cura di una persona puoi solo<br />

vincere”. Arbes è l’ Associazione per<br />

il benessere psicosociale che, antesignana<br />

in questo a Verona, propone<br />

le proprie iniziative nell’ottica della<br />

prevenzione del disagio e la divulgazione<br />

della cultura del benessere. In<br />

questo contesto, la psicologia del benessere<br />

appare pienamente allineata a<br />

tale orientamento: essa, infatti, persegue<br />

l’idea del “completo star bene”,<br />

che da concetto utopico si trasforma<br />

in possibilità reale.<br />

L’Associazione Arbes per il benessere<br />

psicosociale nasce nel 2000,<br />

come naturale sbocco delle precedenti<br />

esperienze di studio, ricerca e<br />

lavoro dei fondatori per lo sviluppo<br />

della consapevolezza, delle crescita<br />

personale e dell’equilibrio energetico<br />

fisico e mentale. Questi professionisti<br />

che lavoravano nelle Ussl e<br />

Neuro-psichiatrie si accorsero che il<br />

90% delle famiglie italiane aveva bisogno<br />

e desiderio di piccoli sostegni<br />

e accompagnamenti e sul territorio<br />

nessuno forniva questa opportunità<br />

di prevenzione, aiuto e confronto non<br />

ospedalizzato. Oggi abbiamo inaugurato<br />

un nuovo centro a Grezzano di<br />

Mozzecane ed attivato numerosissime<br />

e prestigiose collaborazioni nel<br />

campo della formazione di psicologi<br />

e counselor con le più importanti<br />

e prestigiose Università Italiane,<br />

dalla Bicocca di Milano, Bologna<br />

a Verona, ecc.<br />

I tuoi progetti? Spero di laurearmi<br />

nella scuola di specializzazione<br />

in Biotransenergetica del<br />

Professor Lattuada, riconosciuta<br />

anche dal Miur. La Biotransenergetica<br />

è un atto poetico; suo<br />

intento è insegnare a riconoscere<br />

la sacralità dello slancio creativo<br />

del vivente in ogni sua manifestazione<br />

e conformarsi alle sue leggi.<br />

La Biotransenergetica è una disciplina<br />

psico-spirituale concepita<br />

agli inizi degli anni 80 grazie<br />

ad un incontro d’amore tra Pierluigi<br />

Lattuada, medico psicoterapeuta e<br />

Marlene Silveira, psicologa, psicoterapeuta.<br />

Da allora, in oltre trentamila<br />

ore di lavoro clinico presso il Centro<br />

Om di Milano, Pier Luigi Lattuada<br />

ha perfezionato il modello teorico<br />

e il sistema operativo, creando una<br />

metodologia fondata sulla filosofia<br />

perenne delle antiche tradizioni spirituali<br />

e sostenuti dalle più recenti acquisizioni<br />

della nuova scienza, della<br />

ricerca sugli stati di coscienza, della<br />

visione integrale e della Gnosi Transpersonale.<br />

Cosa puo’ offrire la biotransenergetica?<br />

Padronanza dell’esperienza<br />

interiore (capacità estatica, esplorazione<br />

degli stati di coscienza. Consapevolezza<br />

e amore compassionevole<br />

(persistenza del contatto, qui e ora,<br />

volere il benessere altrui). Sviluppo<br />

della consapevolezza di sé attraverso<br />

l’esperienza interiore. Sviluppo<br />

dell’amore compassionevole attraverso<br />

partecipazione e condivisione.<br />

Superamento dalla storia personale<br />

(libertà dal conosciuto, dalla pienezza<br />

emotiva) e comprensione (padronanza<br />

del transe).. Coraggio dell’imperfezione<br />

(capacità di sbagliare).<br />

Atteggiamento sacro (fiducia, umiltà<br />

e devozione). Partecipazione e condivisione<br />

con l’altro e l’ambiente.<br />

Responsabilità (accettazione della<br />

propria libertà). E molto altro.<br />

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IN BREVE<br />

Festa grande<br />

per i 35 anni di vita<br />

del Circolo<br />

del Lussemburgo<br />

Spadafora,<br />

Balestrazzi<br />

e Marangoni in visita<br />

a Verona<br />

Valentini e Vanini<br />

incontrano Morando<br />

prima di tornare in<br />

Francia e Argentina<br />

Festa grande per il 35mo anniversario<br />

del Circolo del Lussemburgo che<br />

ha richiamato numerosi soci e simpatizzanti.<br />

Insieme al presidente Vito<br />

Spinosa e alla moglie Rosa Arduini<br />

ha partecipato all’evento, coronato<br />

dal taglio di una coreografica torta,<br />

il presidente dei Veronesi nel Mondo<br />

Fernando Morando.<br />

Nelle foto alcuni momenti dei festeggiamenti.<br />

Il Presidente Morando e Massimo<br />

Mariotti hanno recentemente incontrato<br />

Alessandro Spadafora da Debrecen,<br />

Ungheria, in occasione della sua<br />

visita nella sede scaligera. L’incontro<br />

è avvenuto nella sede dei Veronesi<br />

nel Mondo (foto sopra). Sempre a<br />

Verona Morando ha incontrato anche<br />

Franco Balestrazzi, delegato alla costituzione<br />

dell’associazione Veronesi<br />

nel Mondo a Parigi (sotto)<br />

Il secondo semestre del <strong>2016</strong> è stato<br />

caratterizzato da numerosi eventi<br />

e incontri. Tra gli appuntamenti<br />

che hanno interessato i Veronesi nel<br />

Mondo nelle scorse settimane anche<br />

quelli con Giovanna Valentini e<br />

marito, membri del Circolo di Parigi<br />

(in alto) e con Vanini dall’Argentina<br />

(nella foto sotto). A testimoniare la<br />

dimensione sempre più internazionale<br />

dell’associazione.<br />

E a Verona sono passati anche Giuseppina<br />

Marangoni e il marito Ugo,<br />

entrambi sudafricani di Johannesburg,<br />

che qui sotto vediamo insieme<br />

a Morando, Ruzzenente e Marconi<br />

prima del rientro a casa.<br />

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FUNIVIA MALCESINE MONTE BALDO<br />

Lo spettacolo invernale della montagna affacciata sul Lago di Garda<br />

Da oltre mezzo secolo, la Funivia di Malcesine Monte Baldo<br />

è un grande richiamo turistico per i visitatori del Lago di<br />

Garda, il più grande lago italiano che è in provincia di Verona,<br />

e delle montagne di Veneto, Trentino e Lombardia. Nel<br />

2002, l’impianto è stato il primo in Italia a dotarsi di cabine<br />

interamente girevoli per godere il panorama a 360 gradi,<br />

diventando una delle 10 funivie più spettacolari al mondo. I<br />

turisti, infatti, sono ogni anno sempre più numerosi, come<br />

conferma il record assoluto decennale di 500 mila presenze<br />

nel 2015, fra italiani e stranieri.<br />

Ma il Monte Baldo non è solo uno spettacolo estivo, anche<br />

la stagione invernale è importante perché in cima, a quasi<br />

1.800 metri di altezza, si scia sulla neve naturale guardando<br />

lo spettacolo azzurro del Lago di Garda sottostante. Le piste<br />

del Baldo sono servite da 3 skilift e una moderna seggiovia<br />

quadriposto, ci sono inoltre 4 rifugi che accolgono chi pratica<br />

sci, snowboard, ciaspole, trekking, passeggiate e parapendio.<br />

FUNIVIA MALCESINE<br />

MONTE BALDO<br />

Via Navene Vecchia, 12 - 37018 Malcesine (VR)<br />

Tel. +39.045.7400206 - Fax +39.045.7401885<br />

info@funiviedelbaldo.it - www.funiviedelbaldo.it

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