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L'Era dei RAEE - 10 Anni di Ecodom

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La prima lavatrice<br />

domestica era in legno<br />

e fu realizzata a mano<br />

nel 1874.<br />

essere trasformata e riadattata: fanghi per farne<br />

concime, stracci per carta <strong>di</strong> giornale, ossa per bottoni,<br />

giocattoli, pezzi degli scacchi, sapone, materiali<br />

e<strong>di</strong>li e persino per estrarne il “nero animale” un<br />

carbone per sbiancare la melassa delle barbabietole<br />

per l’industria europea dello zucchero. Senza contare<br />

i metalli, il vetro, il sughero, le scarpe vecchie,<br />

la stessa carta usata… All’improvviso però c’era <strong>di</strong>sponibilità<br />

anche <strong>di</strong> materie prime vergini, apparentemente<br />

migliori, meno costose e più facilmente<br />

accessibili.<br />

Pensiamo alla celluloide (e più in là alla plastica). Un<br />

materiale <strong>di</strong> sintesi chimica si sostituiva in una infinità<br />

<strong>di</strong> usi a prodotti naturali come l’avorio o l’osso.<br />

Nell’arco <strong>di</strong> pochi decenni, al passaggio fra Ottocento<br />

e Novecento i rifiuti stavano <strong>di</strong>ventando materiali<br />

inutili: sconvenienti da riutilizzare, pericolosi da tenere<br />

vicino. Nascevano le <strong>di</strong>scariche, si nutriva quel<br />

senso, anche psicologico, <strong>di</strong> rimozione del rifiuto dai<br />

nostri cicli industriali.<br />

Allo stesso tempo le nuove materie dell’industria,<br />

così come le nuove merci, non facevano la fine <strong>dei</strong><br />

vecchi utensili che, composti <strong>di</strong> legno e metallo,<br />

seguivano il destino naturale <strong>di</strong> tutti gli alti scarti,<br />

quin<strong>di</strong> o si reintegravano nel ciclo naturale o venivano<br />

riciclati e riutilizzati in nuove forme all’interno<br />

della stessa economia citta<strong>di</strong>na.<br />

Pensiamo in particolare agli elettrodomestici. Lavatrici,<br />

forni, piani cottura, buoni al massimo per riutilizzare<br />

i motori, le lamiere e quello che più facilmente<br />

può essere estratto. E insieme a loro tostapane, con<strong>di</strong>zionatori,<br />

televisori, computer, calcolatrici e cellulari.<br />

Ciò che la rivoluzione industriale aveva reso via via<br />

sempre più facile da avere e da consumare, si trasformava<br />

rapidamente in rifiuto e il<br />

rifiuto, salvo pochi casi, era destinato<br />

a non essere più rigenerato. A<br />

<strong>di</strong>ventare, poco a poco, un problema<br />

per la salute e per l’ambiente.<br />

8 - L’era <strong>dei</strong> <strong>RAEE</strong>

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