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Anno 1 - n. 2 - Maggio 2018<br />
Cultura<br />
“Di notte in Castello e in<br />
Villa”: tre giorni e tre notti<br />
tra cultura, musica e sapori<br />
a pagina 40<br />
Economia<br />
Latteria Praddis:<br />
quando tornare indietro<br />
vuol dire andare avanti<br />
a pagina 36<br />
Idee & Storie<br />
UTI Approvati il bilancio di prevezione e il progranna triennale delle opere pubbliche<br />
Progetti e cantieri: via libera dei sindaci<br />
Tra i lavori previsti, le nuove piste ciclabili, interventi agli impianti di illuminazione pubblica, riqualificazione<br />
energentica, videosorveglianza, estensione della fibra ottica, manutenzione del patrimonio malghivo<br />
La prof Messina:<br />
«Il modello Friuli<br />
dà stabilità<br />
alle Unioni»<br />
a pagina 8<br />
PRIMO PIANO<br />
Il 3 aprile 2018 , nel municipio<br />
di Clauzetto, i sindaci<br />
dell’UTI hanno approvato il<br />
bilancio di previsione 2018-2020<br />
e il programma triennale delle<br />
opere pubbliche.<br />
I primi cittadini hanno ribadito<br />
che «solo attraverso un’azione<br />
condivisa, solo stando assieme è<br />
possibile uno sviluppo omogeneo<br />
su tutto il territorio».<br />
a pagina 3<br />
Elezioni Regionali<br />
Fedriga è il nuovo<br />
presidente,<br />
il sindaco Bidoli<br />
eletto in Consiglio<br />
a pagina 5<br />
Aldo Colonnello:<br />
una vita a servizio<br />
della cultura<br />
e delle comunità<br />
a pagina 37<br />
Turismo. In arrivo<br />
“il Treno delle storie”<br />
a pagina 7<br />
Economia A sostegno del Made in Friuli<br />
Quattro coltellerie insieme<br />
A Maniago nasce “Mikita”<br />
Quattro coltellerie di Maniago mettono assieme le forze e nasce Mikita<br />
(Maniago innovation knives Italy), la prima rete d’impresa che<br />
riunisce aziende con l'obiettivo di creare una filiera evoluta che sostenga<br />
la forza qualitativa del made in Friuli e in particolare made in<br />
Maniago. Le protagoniste sono Lionsteel, Oreste Frati-Coltellerie<br />
Fox, Tecnocut e Mercury, quattro delle aziende più importanti e storiche<br />
del Maniaghese, che insieme vantano oltre 200 anni di esperienza.<br />
Imprese che hanno siglato un contratto di rete con cui si impegnano<br />
a condividere promozione, produzione e commercializzazione<br />
di prodotti di coltelleria.<br />
a pagina 33<br />
Sanità L’impegno del direttore Antonio Gabrieli<br />
Portiamo i servizi nelle zone periferiche<br />
Il distretto punta a fare uscire i<br />
servizi dall'ospedale e a portarli<br />
quanto più possibile vicino alle<br />
persone. Chi abita nelle aree periferiche<br />
ha minori opportunità<br />
anche in ambito sanitario: bisogna<br />
cercare di colmare il divario.<br />
a pagina 44<br />
Scuola di montagna<br />
Un mondo<br />
in aula<br />
per crescere<br />
insieme<br />
a pagina 36
2- Maggio 2018<br />
Unione delle Valli e delle Dolomiti Friulane<br />
Il bando attività 2.3.a.3. aree interne<br />
“Dolomiti Friulane” del POR FESR 2014-<br />
2020 dà attuazione ad uno degli interventi<br />
di sviluppo locale previsti dalla Strategia<br />
per l’area interna delle Dolomiti Friulane.<br />
Si tratta, nel suo complesso, di un’azione<br />
di supporto della competitività ed innovazione<br />
tecnologica delle PMI, con sede legale<br />
od unità operativa sita nell’area interna<br />
Dolomiti Friulane (territorio delimitato<br />
come da DGR 597/2015), tanto nell’area<br />
strategica quanto in quella progettuale.<br />
Nello specifico, s’intende dare sostegno<br />
agli investimenti tecnologici al fine di rafforzare<br />
la capacità competitiva e d’innovazione<br />
delle PMI operanti nelle Dolomiti<br />
Friulane, con la finalità di sostenere gli investimenti<br />
tecnologici. Si tratta di contributi<br />
a fondo perduto per sostenere la competitività<br />
e l’innovazione tecnologica<br />
delle PMI delle Dolomiti Friulane, finanziando<br />
la realizzazione di investimenti<br />
tecnologici in conformità al bando approvato<br />
con deliberazione della Giunta regionale<br />
21 marzo 2018, n. 756.<br />
I contributi sono concessi nel rispetto di<br />
quanto previsto dal regolamento (UE)<br />
n.1407/2013 (de minimis).<br />
Gli aiuti sono destinati alle microimprese<br />
e alle piccole e medie imprese (PMI),<br />
come definite dall’Allegato I al regolamento<br />
(UE) n. 651/2014.<br />
BANDI<br />
POR FESR<br />
2014-2020<br />
Il bando attività 2.3.b.3. aree interne<br />
“Dolomiti Friulane” del POR FESR 2014-<br />
2020 dà attuazione ad uno degli interventi<br />
di sviluppo locale previsti dalla Strategia<br />
per l’area interna delle Dolomiti Friulane.<br />
Si tratta di un’azione di supporto delle<br />
PMI con sede legale od unità operativa<br />
sita nell’area interna delle Dolomiti Friulane<br />
(territorio delimitato come da DGR<br />
597/2015), ), tanto nell’area strategica<br />
quanto in quella progettuale, finalizzata al<br />
sostegno ICT (Information and Communication<br />
Technologies) nell’attività e nei<br />
processi produttivi delle PMI. In particolare,<br />
la misura si sostanzia in aiuti alle<br />
PMI per il consolidamento in chiave innovativa<br />
delle stesse, mediante l’introduzione<br />
di servizi e tecnologie basate sull’ICT<br />
per il commercio elettronico, il<br />
cloud computing, la manifattura digitale e<br />
la sicurezza informatica. Si mira, inoltre,<br />
a sostenere l’introduzione di soluzioni ed<br />
applicazioni digitali che consentano di<br />
realizzare un’automazione dei diversi processi<br />
aziendali. In aggiunta, le imprese turistiche<br />
potranno introdurre servizi e tecnologie<br />
basate sull’ICT, con preferenza ai<br />
progetti che incrementano il livello qualitativo<br />
dei servizi forniti alla clientela. Si<br />
tratta di contributi a fondo perduto per la<br />
realizzazione nel territorio regionale dell’area<br />
interna Dolomiti Friulane di progetti<br />
di investimento da parte delle PMI,<br />
in tecnologie dell’informazione e della comunicazione,<br />
finalizzati al consolidamento<br />
delle imprese stesse in chiave innovativa,<br />
anche mediante l’introduzione e<br />
lo sviluppo di nuovi sistemi avanzati di<br />
informatizzazione nonché attraverso l’implementazione<br />
dei sistemi esistenti in funzione<br />
della trasformazione digitale dei<br />
processi produttivi<br />
Gli aiuti sono destinati alle microimprese<br />
e alle piccole e medie imprese (PMI),<br />
come definite dall’Allegato I al regolamento<br />
(UE) n. 651/2014.<br />
Per tutti due i bandi<br />
I contributi sono concessi dal Servizio coordinamento<br />
politiche per la montagna<br />
mediante procedimento a bando ai sensi<br />
dell’articolo 36, comma 3, della legge regionale<br />
7/2000. La domanda potrà essere<br />
presentata dalle ore 12:00:00 di mercoledì<br />
2 maggio 2018 fino alle ore<br />
12:00:00 di giovedì 21 giugno 2018 per<br />
via telematica esclusivamente tramite il<br />
sistema informatico guidato di compilazione<br />
e di inoltro denominato Front end<br />
generalizzato (FEG) a cui si accederà<br />
dalla sezione del sito internet della Regione<br />
INFORMAZIONI:<br />
Servizio coordinamento politiche<br />
per la montagna<br />
titolare di posizione organizzativa<br />
Andrea Saccardo<br />
indirizzo UDINE - Via Sabbadini, 31<br />
telefono 0432 555328<br />
fax 0432 555052<br />
e-mail andrea.saccardo@regione.fvg.it<br />
Laura Maria Cucchiaro<br />
Indirizzo UDINE - Via Sabbadini, 31<br />
Telefono 0432 555394<br />
Fax 0432 555052<br />
e-mail<br />
lauramaria.cucchiaro@regione.fvg.it<br />
Al via i lavori della pista ciclabile<br />
tra gli abitati di Paludea e Travesio<br />
Alla presenza del presidente dell’Unione Intercomunale delle Valli e<br />
delle Dolomiti Friulane, Andrea Carli, e del sindaco del Comune di Castelnovo<br />
del Friuli, Juri Del Toso, il 19 aprile scorso sono stati consegnati<br />
all’impresa Forner Giuseppe Srl di Roveredo in Piano i lavori per<br />
la costruzione del tratto della pista ciclabile tra l’abitato di Paludea e<br />
quello di Travesio.<br />
L’opera, inserito nel Piano delle opere pubbliche dell’Uti, rappresenta<br />
un strategico collegamento ciclo pedonale con il vicino Comune di Travesio,<br />
fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Castelnovo<br />
del Friuli. L’intervento, del valore complessivo di 200 mila euro (100<br />
mila euro stanziati dalla Regione; altrettanti dall’UTI), si svilupperà per<br />
circa 1200 metri dall’area “Ai Pioppi” di Paludea fino alla località Zancan,<br />
e permetterà il transito in sicurezza di cicli e pedoni, in un percorso<br />
di grande pregio paesaggistico, che costeggia il torrente Cosa con Travesio.
Maggio 2018 -3<br />
PRIMO PIANO Importante seduta dei primi cittadini il 23 aprile scorso al municipio di Clauzetto<br />
Il 23 aprile 2018 presso il Comune di<br />
Clauzetto, “Balcone del Friuli”, si è<br />
svolta l’Assemblea dei Sindaci dell’UTI<br />
delle Valli e delle Dolomiti Friulane.<br />
Fra i punti discussi all’ordine del giorno<br />
approvati in toto all’unanimità dei presenti,<br />
importanti e fondamentali per lo<br />
sviluppo dell’Ente sono stati il bilancio di<br />
previsione 2018-2020 e il programma<br />
triennale delle opere pubbliche che prevede,<br />
solo per citare alcuni dei vari cantieri<br />
prossimi all’avvio, la realizzazione di<br />
piste ciclabili, il completamento del tratto<br />
ciclabile FVG3 e dei lavori relativi agli<br />
impianti di pubblica illuminazione, gli interventi<br />
di riqualificazione energetica, i<br />
progetti Interreg (“Emotionway” e “Pro<br />
Bike”), la videosorveglianza, la tutela e la<br />
promozione di beni e di attività culturali<br />
(“Di notte in Castello e in Villa” e “Dolomiti<br />
Days”), l’estensione delle reti in Fibra<br />
Ottica, la valorizzazione e la manutenzione<br />
del patrimonio malghivo (“La Via<br />
delle Malghe”).<br />
Si tratta di interventi in linea con gli indirizzi<br />
strategici che sono stati individuati<br />
Sì dell’assemblea dei Sindaci<br />
al bilancio di previsione<br />
e al programma triennale<br />
delle opere pubbliche<br />
Tra i cantieri al via: la realizzazione delle piste ciclabili, degli impianti di illuminazione<br />
pubblica, la riqualificazione energentica e la videosorveglianza<br />
nel Piano dell’Unione per il triennio<br />
2018-2020: l’impresa sostenibile del<br />
bello, del buono e del ben fatto; il paesaggio<br />
delle Valli e Dolomiti Friulane, con la<br />
sua natura, la storia e la cultura in cui<br />
rientrano i temi della mobilità sostenibile,<br />
del turismo, delle nuove forme dell’abitare<br />
e del vivere, della salute e dell’inclusione;<br />
infine, un’UTI distribuita, collegata,<br />
collaborativa e cooperativa, finalizzata<br />
al raggiungimento di una sana e<br />
buona gestione delle funzioni e dei servizi<br />
comunali.<br />
È emerso quale obiettivo comune la promozione<br />
di un modello di amministrazione<br />
condivisa, con la consapevolezza<br />
che il destino delle imprese è legato a<br />
quello del proprio territorio e che l’amicizia<br />
civile è motore di sviluppo.<br />
I sindaci hanno ribadito che “Solo attraverso<br />
un’azione condivisa, solo stando assieme<br />
è possibile uno sviluppo omogeneo<br />
su tutto il territorio”; “il percorso ormai è<br />
tracciato ed è un percorso positivo”. E ancora:<br />
“L’unione fa la forza e non solo per<br />
i servizi ma anche perché permette ai sindaci<br />
che hanno iniziato a progettare assieme<br />
di destinare comuni risorse per un<br />
obiettivo unico: generare le condizioni<br />
che rendano il nostro territorio la terra<br />
delle opportunità per tutti”.
4 - Maggio 2018<br />
PRIMO PIANO / ELEZIONI<br />
Istituzioni e cittadini<br />
Lucia D’Andrea, ex sindaco di Sequals:<br />
«Il bilancio di cinque anni di mandato»<br />
Lucia D’Andrea<br />
Lucia D'Andrea, 52 anni, dirigente<br />
scolastica dell'Istituto superiore<br />
d'istruzione “Il Tagliamento” di<br />
Spilimbergo, sindaco di Sequals dalla primavera<br />
2013. Il punto sui grandi risultati<br />
ottenuti dall'amministrazione uscente durante<br />
il suo mandato da prima cittadina:<br />
«I grandi risultati ottenuti dall'amministrazione<br />
uscente, che sono i veri motivi<br />
della mia candidatura esplicitati nel programma<br />
di cinque anni fa, sono fondamentalmente<br />
cinque – spiega –. Il Comune<br />
di Sequals ha definitivamente azzerato<br />
l'idea di costruire l'autostrada Cimpello-Sequals-Gemona,<br />
abbiamo impedito<br />
la proliferazione delle antenne della<br />
telefonia mobile, aderito all'Unione territoriale<br />
intercomunale delle Valli e delle<br />
Dolomiti Friulane e, da sindaco, sono entrata<br />
nell'ufficio di presidenza». D'Andrea<br />
rimarca come «la partecipazione alle attività<br />
dell’Uti abbia consentito di portare<br />
a casa finanziamenti per l'ente e per le associazioni<br />
altrimenti impensabili». Il pensiero<br />
del sindaco va anche a quanto fatto<br />
per la casa di riposo, trasformata in<br />
azienda di servizi alla persona, fondendosi<br />
con quella di Cavasso-Fanna, «garantendo<br />
così alla residenza per anziani<br />
una direzione e una conseguente gestione<br />
funzionale ed efficiente dei servizi». Un<br />
cenno non può non andare al trofeo Carnera<br />
«che abbiamo rilanciato riportandolo<br />
al rango che gli è proprio, procurando finanziamenti<br />
esterni che hanno consentito<br />
al Comune di non spendere un euro e di<br />
organizzare eventi collaterali di indiscutibile<br />
livello». Fra gli altri successi ottenuti<br />
«l'amministrazione da me condotta –<br />
rileva D'Andrea – ha affrontato la spinosa<br />
questione della chiusura dell'ufficio postale<br />
di Lestans e ha vinto, insieme con<br />
altre amministrazioni, i cittadini e le associazioni,<br />
la battaglia con Poste italiane,<br />
garantendo la riapertura del servizio». Attenzione<br />
anche per il sociale e per la sicurezza<br />
stradale. «Abbiamo promosso<br />
l'attivazione dell’Unità educativa territoriale<br />
a Casa Mander, realizzando un vero<br />
progetto di integrazione sociale, e, in sinergia<br />
con la Regione, abbiamo risolto<br />
l'annosa questione della pericolosità della<br />
strada regionale 464, con il rifacimento<br />
della rotonda. Quando cinque anni fa si è<br />
iniziata questa avventura c'erano da affrontare<br />
urgenze in un clima di lacerazione<br />
sociale, con il Comune che usciva<br />
da un commissariamento. Esse sono state<br />
risolte con successo. Ora posso tornare a<br />
svolgere unicamente il mio ruolo di dirigente<br />
scolastica: la strada è stata tracciata.<br />
Buon viaggio a chi dovrà tenere le<br />
redini e a tutti i cittadini di Sequals», conclude<br />
D'Andrea.
Maggio 2018 - 5<br />
PRIMO PIANO / ELEZIONI<br />
Il candidato del centrodestra vince le elezioni del 29 aprile scorso con oltre 306mila voti, pari al 57,09%<br />
Massimiliano Fedriga<br />
è il nuovo presidente<br />
della Regione Friuli<br />
Venezia Giulia<br />
Il candidato del centrodestra,<br />
Massimiliano Fedriga, ha<br />
vinto le elezioni regionali del<br />
29 aprile 2018 per la presidenza<br />
della Regione Friuli Venezia<br />
Giulia. Fedriga ha ottenuto oltre<br />
306mila voti, pari al 57,09%<br />
delle preferenze. Dietro Fedriga<br />
(a distanza) si piazza il candidato<br />
del centrosinistra, Sergio Bolzonello,<br />
con il 26,8% dei voti,<br />
mentre Alessandro Fraleoni Morgera,<br />
sostenuto da M5S, si ferma<br />
all'11,6 per cento. In coda il candidato<br />
del Patto per l'Autonomia,<br />
Sergio Ceccotti, con poco più del<br />
4% di preferenze.<br />
Secondo i risultati di lista il<br />
primo partito è la Lega con il<br />
34,91 per cento. Seguono il Pd<br />
con il 18,11%, Forza Italia con il<br />
12,06% e il Movimento 5 Stelle<br />
con il 7,06%. L'affluenza alle<br />
urne, aperte dalle 7 alle 23, è<br />
stata pari 49,63%, in calo rispetto<br />
a quella registrata nelle<br />
consultazioni regionali del 2013<br />
(50,48%).<br />
Se si confrontano questi risultati<br />
con l'esito delle politiche del 4<br />
marzo scorso, il centrodestra con<br />
Fedriga sale dal 43% a oltre il<br />
62%, mantenendo i rapporti di<br />
forza al suo interno - così come<br />
alle politiche, la Lega triplica i<br />
voti di Forza Italia, che si attesta<br />
intorno al 12%. Tiene il Pd, che<br />
resta intorno al 18%, mentre è<br />
uno scivolone quello dei Cinquestelle,<br />
che scendono dal 24,6%<br />
delle recenti politiche a poco più<br />
del 7%.<br />
Tessera della Lega Nord a 15 anni autorizzata dai genitori<br />
Massimiliano Fedriga è nato a Verona nel 1980<br />
ma è cresciuto a Trieste, dove vive attualmente.<br />
Nel 1995, a 15 anni, si iscrive alla Lega Nord,<br />
grazie a un'autorizzazione firmata dai genitori.<br />
E’ laureato in scienze della comunicazione e ha<br />
poi conseguito anche un master in Gestione e<br />
analisi della comunicazione. È un volto noto al<br />
pubblico televisivo per aver rappresentato diverse<br />
volte la Lega in talk show e telegiornali.<br />
Nel 2003 diventa segretario provinciale della<br />
Lega a Trieste, e la sua scalata prosegue con<br />
l’elezione nel 2008 alla Camera dei deputati,<br />
confermata nel 2013 quando diventa anche capogruppo<br />
della Lega a Montecitorio. Dal 2014<br />
è segretario regionale della Lega in Friuli Venezia<br />
Giulia. Nelle ultime elezioni politiche del 4<br />
marzo è stato rieletto alla Camera attraverso il<br />
listino proporzionale.<br />
In Parlamento è stato membro della commissione<br />
XI che si occupa di politiche di lavoro e<br />
politiche sociali. Nell’ottobre 2015, in Parlamento,<br />
ha avuto una sospensione di 15 giorni<br />
per continue intemperanze e battibecchi con la<br />
presidente della Camera, Laura Boldrini. Era la<br />
prima volta che una sanzione veniva comminata<br />
a un presidente di gruppo.<br />
Bidoli eletto in Consiglio regionale<br />
«Il mio impegno per il territorio»<br />
Giampaolo Bidoli,<br />
sindaco di Tramonti di Sotto,<br />
è stato eletto in Consiglio regionale<br />
con la lista “Patto per l’autonomia”<br />
Dopo vent'anni da amministratore<br />
comunale a Tramonti di Sotto,<br />
diventa consigliere regionale e<br />
detiene persino un primato: è l'unico a<br />
rappresentare la montagna dello Spilimberghese<br />
e del Maniaghese, dopo anni di<br />
vuoto. Giampaolo Bidoli è riuscito a<br />
piantare la bandiera del Patto per l'autonomia,<br />
partito di cui è tra i fondatori, all'interno<br />
del consiglio regionale, risultando<br />
il più votato della circoscrizione di<br />
Pordenone. Un traguardo non da poco<br />
per un progetto che è appena nato. In<br />
ambito amministrativo Bidoli ha fatto la<br />
gavetta: cinque anni da consigliere di<br />
maggioranza, altrettanti da assessore,<br />
con una parentesi da vicesindaco, un<br />
primo mandato da sindaco e poi il secondo.<br />
Quest'ultimo si sarebbe dovuto<br />
chiudere il prossimo anno, ma la carica<br />
è incompatibile con quella di consigliere<br />
in Regione: Bidoli sarà quindi costretto<br />
a dimettersi. Salvo cambi dell'ultima<br />
ora, passerà il testimone all'attuale vicesindaco<br />
Rosetta Facchin, che condurrà il<br />
Comune sino a scadenza di mandato e<br />
quindi alle elezioni del 2019. Il bagaglio<br />
di Bidoli è ampio: non soltanto<br />
esprienza nell'amministrazione pubblica,<br />
ma anche nel mondo delle associazioni,<br />
nella promozione turistica del territorio<br />
e nell'organizzazioni di eventi sportivi e<br />
culturali. Da quattro anni è presidente<br />
dell'Ecomuseo Lis Aganis, di cui è stato<br />
socio fondatore. Ora la soddisfazione di<br />
sedere in consiglio regionale. All'opposizione,<br />
è vero, ma per Bidoli non è importante<br />
quale parte dell'emiciclo occupi:<br />
a lui sta a cuore dare gambe a progetti<br />
concreti per valorizzare in primis la<br />
"sua" montagna. «Vengo dalla montagna<br />
e so quali ne sono le problematiche,<br />
avendo anche amministrato un comune<br />
valligiano - ha commentato -. Lavorerò<br />
prima di tutto sui settori che conosco<br />
meglio, perché li ho vissuti nel mio percorso<br />
formativo. Il mio obiettivo comunque<br />
è fare la differenza: non intendo limitarmi<br />
a portare all'attenzione della Regione<br />
le questioni della montagna, ma<br />
allargare il raggio. Auspico, però, che<br />
con questo nuovo esecutivo l'assessorato<br />
alla montagna ci sia davvero e non solamente<br />
sulla carta». Bidoli vuole dare il<br />
proprio contributo in materia di Uti.<br />
«Una riforma non da stravolgere, ma cui<br />
è necessario apportare modifiche - ha<br />
detto -. Da amministratore la vivo e conosco<br />
punti di forza e debolezza». Il<br />
neoconsigliere regionale punta a mettere<br />
mano anche ai contratti idroelettrici in<br />
essere con Edison, in scadenza nel 2021.<br />
«Va rimesso in discussione il fatto che la<br />
Regione possa intervenire sui rinnovi<br />
delle intese per ottenere prima di tutto<br />
maggiori ricadute sul territorio - ha spiegato<br />
-. Benefici in termini economici, di<br />
sostegno ai municipi e riduzione dei costi<br />
dell'energia». Altro cavallo di battaglia<br />
di Bidoli sarà l'abbattimento della<br />
fiscalità per le aziende che investono in<br />
area montana: qualche progetto analogo<br />
è riuscito a metterlo in atto nel suo Comune,<br />
ma c'è tanto da fare. «C'è poi una<br />
sfida importante: valorizzare il patrimonio<br />
turistico e culturale della regione –<br />
ha aggiunto –. Le attività devono essere<br />
coordinate: un singolo territorio non può<br />
lavorare solamente pro domo sua, ma in<br />
sinergia con gli altri». Infine la promozione<br />
dei prodotti locali, dalla pitina di<br />
"casa sua" ad altre eccellenze. «Prodotti<br />
che meritano adeguata promozione considerati<br />
anche gli importanti risultati che<br />
stanno ottenendo in termini economici -<br />
ha concluso -. Un progetto ben strutturato<br />
può creare pure interessanti opportunità<br />
di lavoro». Bidoli, insomma, è carico<br />
di entusiasmo per la nuova avventura<br />
che lo attende.
6 - Maggio 2018<br />
Alleanza Territoriale per lo Sviluppo<br />
IL PUNTO La riattivazione della linea ferroviaria Sacile-Gemona apre nuovi ed importanti scenari<br />
Lo sviluppo (sostenibile) sale in carrozza<br />
Si punta ad intercettare un turismo slow ed intelligente, che utilizza la mobilità dolce per arrivare a muoversi sul<br />
territorio, che cerca pesaggi e luoghi suggestivi, patrimoni storici ed artistici, che ama fare sport all’aria aperta<br />
La riattivazione della linea ferroviaria<br />
Sacile – Gemona non è stata<br />
un risultato per niente scontato;<br />
dal luglio 2012 (momento in cui a causa<br />
di una frana nel comune di Meduno, il<br />
servizio fu sospeso) al dicembre 2017<br />
(momento della riapertura della tratta Sacile-Maniago),<br />
c’è stato un costante impegno<br />
da parte della Regione, ma anche<br />
di amministrazioni locali, associazioni e<br />
comitati, che ha consentito di raggiungere<br />
questo risultato straordinario: il<br />
punto di partenza per l’avvio di un processo<br />
di sviluppo a medio - lungo termine,<br />
che interesserà tutto il territorio attraversato<br />
dalla linea.<br />
Il primo impulso al progetto di riattivazione<br />
fu dato dalle Comunità Montana<br />
del Friuli Occidentale e del Gemonese<br />
che, insieme alla Fondazione CRUP<br />
(oggi Fondazione Friuli), commissionarono<br />
a fine 2014 a Ferrovie Udine-Cividale<br />
lo Studio di fattibilità inerente la<br />
riattivazione della linea; tale studio<br />
venne presentato l’anno successivo.<br />
Un secondo momento cruciale fu la<br />
firma del Protocollo di Pinzano (febbraio<br />
2016): attraverso tale atto le amministrazioni<br />
comunali diedero mandato di rappresentanza<br />
alla Regione per la trattativa<br />
con RFI, impegnandosi contestualmente<br />
nella definizione e successiva attuazione<br />
del “progetto di territorio”, un documento<br />
di co-progettazione territoriale, la<br />
cui redazione è stata affidata al GAL<br />
Montagna Leader, con il compito di definire<br />
le strategie e le azioni per lo sviluppo<br />
del sistema territoriale legato alla<br />
linea, prevedendo una forte connessione<br />
con i Piani di Sviluppo delle UTI “Livenza<br />
Cansiglio Cavallo” e “Valli e Dolomiti<br />
Friulane”, e una reale integrazione<br />
con il tessuto imprenditoriale e associativo<br />
del territorio. Il progetto definisce un<br />
quadro generale degli interventi, le risorse<br />
umane e finanziarie, le modalità organizzative,<br />
i tempi e gli strumenti affinché<br />
la riapertura della Linea si inserisca<br />
in un contesto preparato anche ad accogliere<br />
ed attrarre nuovi fruitori attraverso<br />
una serie di proposte, manifestazioni e<br />
pacchetti turistici focalizzati sui patrimoni<br />
locali aggregati in un’ottica di sistema.<br />
L’ambito di intervento è quello del turismo<br />
sostenibile, slow ed intelligente,<br />
guardando a turisti che utilizzano la mobilità<br />
dolce per arrivare e muoversi sul<br />
territorio, che cercano paesaggi e luoghi<br />
suggestivi, patrimoni storici ed artistici,<br />
che amano fare sport in ambiente. Settori<br />
chiave da valorizzare e portare a sistema<br />
sono: la governance, marketing, promozione<br />
e commercializzazione, le stazioni<br />
ferroviarie; le altre infrastrutture “verdi”<br />
e naturalmente i servizi turistici, essendo<br />
la Sacile-Gemona l’unica linea in Friuli<br />
classificata fra le 18 linee turistiche italiane.<br />
L’attività di ascolto e rielaborazione dei<br />
dati da parte del GAL, che funge da catalizzatore<br />
di idee e proposte, è servita a<br />
definire un progetto aderente alle potenzialità<br />
e agli stimoli provenienti dall’area<br />
di riferimento, mentre la sinergia sviluppata<br />
con la Direzione regionale Infrastrutture<br />
e Trasporti e Promoturismo<br />
FVG consentirà di attivare entro l’anno<br />
delle tariffe promozionali per chi utilizza<br />
la Sacile-Gemona a scopo turistico, un<br />
calendario di treni storici dalla primavera<br />
2018 sino a Maniago e da fine estate<br />
lungo tutta la tratta sino a Gemona e una<br />
FVG Card territoriale.
Maggio 2018 -7<br />
Udine-Maniago, è in arrivo il “Treno delle storie”<br />
La partenza è prevista per il 20 maggio. Saranno treni a vapore e diesel composti da sedici convogli, alcuni con la<br />
possibilità di portare le biciclette. Il primo convoglio partità il 20 maggio, ed il servizio proseguirà fino a novembre<br />
Treni storici pronti a partire lungo la ferrovia<br />
Pedemontana: il via è fissato il<br />
20 maggio. A percorrere i binari da<br />
Udine a Maniago sarà il "Treno delle storie".<br />
Sedici i convogli che si muoveranno lungo la<br />
linea sino a novembre: l'annuncio nel convegno<br />
"Turismo sostenibile, un valore aggiunto<br />
per il territorio", ospitato al Coricama di Maniago.<br />
Un incontro dedicato alla ferrovia Sacile-Gemona<br />
e alle nuove prospettive per il<br />
territorio legate al treno, organizzato da museo,<br />
Uti, Comune di Maniago e Circolo per le<br />
antiche vie di Montereale Valcellina.<br />
«Il Comune di Meduno è capofila del progetto<br />
di promozione turistica e sta lavorando assieme<br />
a Regione, Fondazione Fs, Montagna<br />
Leader e ai sindaci dei territori interessati dal<br />
passaggio della linea: l'obiettivo è definire il<br />
programma dei 16 treni storici che saranno attivi<br />
dal 20 maggio a inizio novembre - è stato<br />
spiegato al convegno -. Si tratterà di treni a<br />
vapore e diesel, alcuni con possibilità di portare<br />
le biciclette. Per motivi tecnici sono già<br />
state fissate le date dei primi due appuntamenti:<br />
oltre al 20 maggio, il 24 giugno con il<br />
treno dei sapori, che fermerà a Budoia e Montereale<br />
Valcellina per degustazioni».<br />
Il progetto, come ha precisato Montagna Leader,<br />
contempla la valorizzazione di treni e tematiche<br />
che possono coinvolgere il pubblico.<br />
Da qui il "Treno delle storie", pensato per le<br />
famiglie, con attività di lettura e racconto, il<br />
"Treno dei sapori" per la valorizzazione dei<br />
prodotti locali, della musica abbinato alla "Festa<br />
del coltello", in scena a luglio a Maniago,<br />
e il convoglio dello sport, attivo a inizio agosto,<br />
in occasione dei mondiali di paraciclismo,<br />
che saranno ospitati dalla città del coltello. A<br />
breve verranno contattati tutti i Municipi interessati<br />
dalla tratta, per definire assieme il programma<br />
<strong>completo</strong>, cercando di incentivare il<br />
coinvolgimento di enti e associazioni che operano<br />
nei territori attraversati dalla linea. «Alcune<br />
idee sono già emerse durante il primo incontro:<br />
un treno dedicato agli alpini, uno sul<br />
Pordenone, un itinerario sulla Grande Guerra,<br />
così come l'idea di collegare il treno alle manifestazioni<br />
del territorio – ha concluso Montagna<br />
Leader –. Il servizio domenicale dei<br />
convogli è comunque garantito dal 25 marzo<br />
anche con servizio di porta biciclette». Al convegno<br />
maniaghese hanno partecipato tra gli<br />
altri Enzo Volponi del servizio di trasporto<br />
pubblico regionale, il direttore di Trenitalia<br />
Fvg Elisa Nanetti, Rfi, Promoturismo Fvg,<br />
Consorzio turismo Pordenone, il direttore l'Uti<br />
delle Valli e delle Dolomiti friulane Luciano<br />
Gallo, Fiab, l'Istituto Torricelli e la Roncadin<br />
di Meduno.<br />
Foto Dennis Orlando - Archivio Fondazione FS<br />
IL “TRENO DELLE STORIE” DOMENICA 20 MAGGIO<br />
2018<br />
DA UDINE A MANIAGO CON IL PRIMO VIAGGIO IN TRENO STORICO SULLA “PEDEMONTANA”<br />
Itinerario del treno storico<br />
Udine<br />
Pordenone<br />
Sacile<br />
Aviano<br />
Maniago<br />
Programma turistico<br />
Corsa di andata<br />
treno 96449<br />
08.54 part.<br />
10.54<br />
11.55<br />
12.48<br />
13.20 arr.<br />
Corsa di ritorno<br />
treno 96451<br />
20.24 arr.<br />
18.37<br />
18.18<br />
17.29<br />
17.00 part.<br />
Biglietti ferroviari<br />
Viaggio su treno storico con locomotiva a vapore Gr. 728<br />
e carrozze degli anni ‘30 “Centoporte”, serie 31.000 e 32.000<br />
ADULTO<br />
RAGAZZO<br />
Tariffa unica, corsa di andata e ritorno €15 €7,5<br />
• La tariffa ragazzo è destinata a viaggiatori 4-12 anni non compiuti;<br />
• È prevista la gratuità per i bambini 0-4 anni non compiuti accompagnati da almeno un adulto<br />
pagante e senza garanzia di posto a sedere;<br />
• Il titolo di viaggio del treno storico non è utilizzabile sui treni regionali.<br />
A Sacile e ad Aviano, durante la soste del treno, ci saranno momenti di animazione culturale. Ad Aviano nel piazzale della Stazione saranno presenti stand con prodotti<br />
tipici e dell’artigianato locale. A Maniago si potrà pranzare presso locali convenzionati e a seguire scegliere fra le tre proposte di visita alla Città: il Museo dell’Arte fabbrile<br />
e delle Coltellerie o il Castello di Maniago o il Battiferro Beltrame. Informazioni e prenotazioni ristoranti e visite guidate gratuite alla Città di Maniago: Museo dell'Arte<br />
fabbrile e delle coltellerie tel. 0427 709063 e-mail coricama@maniago.it<br />
Al ritorno, durante la sosta turistica a Casarsa, è prevista una visita guidata gratuita al Centro Culturale Pier Paolo Pasolini.<br />
In collaborazione con<br />
Comune di Sacile Comune di Casarsa Comune di Maniago Comune di Aviano Comune di Meduno<br />
Biglietti in vendita dal 12 maggio attraverso tutti i canali Trenitalia:<br />
www.trenitalia.com • app Trenitalia • biglietterie e self service di stazione • agenzie di viaggio abilitate<br />
Informazioni 06.44103520<br />
prenotazioni@fondazionefs.it www.fondazionefs.it FondazioneFsItaliane
8 - Maggio 2018<br />
Idee & Storie<br />
Icampanili svettano, presidiano, legano.<br />
Creano identità, appartenenza, coesione.<br />
Ma il mondo corre, spariglia, rompe steccati,<br />
accorcia distanze. Di contro moltiplica<br />
le contraddizioni, i limiti, l’inadeguatezza di<br />
confini amministrativi che segnano i territori<br />
ma non la vita delle persone. A rimettere, sia<br />
pur parzialmente, le cose a posto con un ferale<br />
addio alle Provincia, s’era incaricata la<br />
riforma costituzionale, seppellita dal referendum<br />
del 4 dicembre 2016. Da allora, ad eccezione<br />
del Friuli Venezia Giulia, si è come<br />
sospesi, alla ricerca di equilibri nuovi, tra deleghe<br />
che ballano, denari che mancano e carriere<br />
che scricchiolano.<br />
Scenari che Patrizia Messina scruta, scava,<br />
approfondisce da una vita, con un occhio ai<br />
nostri municipi e l’altro a quanto sperimentano<br />
in giro per l’Europa.<br />
Partiamo da casa nostra, dalla Regione<br />
Friuli, professoressa Messina.<br />
Il Friuli è l’unica regione che ha avuto il coraggio<br />
di eliminare le province, sostituite con<br />
le UTI, le Unioni territoriali intercomunali<br />
per lo sviluppo. Che sono obbligatorie, e non<br />
è poca cosa.<br />
E qual è il vantaggio del modello friulano<br />
rispetto alle Unioni di altre regioni?<br />
La stabilità. Cioè queste unioni sono definite<br />
in modo stabile e sono obbligatorie; si può<br />
entrare ed uscire, però hanno il grossissimo<br />
vantaggio della stabilità e non dipendono dagli<br />
umori delle giunte comunali o dal loro colore<br />
politico.<br />
In Veneto, invece?<br />
Non sono obbligatorie, ma reti a legame debole<br />
in cui tutto dipende dalla volontà politica<br />
dei singoli sindaci e degli amministratori<br />
locali.<br />
Con quali effetti?<br />
Ci si metta nei panni di un direttore di<br />
un’Unione dei Comuni che vuole ragionare<br />
con la logica strategica dello sviluppo: per<br />
poter garantire risultati ha bisogno di avere<br />
una stabilità, una prospettiva di tempo e di<br />
continuità nel modo di gestire le relazioni.<br />
Ma se ogni due-tre anni ci sono le elezioni e<br />
cambia la squadra, è come un allenatore di<br />
calcio a cui cambiano continuamente il<br />
gruppo, con giocatori che non può neppure<br />
scegliere. E’ come la tela di Penelope: la cuci<br />
da un lato e la scuci da un’altra.<br />
Nessuna nostalgia per le “vecchie” Province?<br />
Quello della Provincia non è sicuramente un<br />
ambito né omogeneo né adeguato ad elaborare<br />
strategie di sviluppo. Nel contesto della<br />
governance europea multilivello, che attribuisce<br />
un ruolo rilevante alle regioni e alle reti<br />
di città, le province di matrice napoleonica risultano<br />
essere oggi un livello di governo inadeguato,<br />
che finisce con l’appesantire la<br />
struttura amministrativa, soprattutto nei paesi<br />
mediterranei.<br />
Cosa resta?<br />
Può essere valorizzata la gestione associata di<br />
alcuni servizi, come lo sportello unico per le<br />
imprese, o per la europrogettazione.<br />
Nel Triveneto la città metropolitana è stata<br />
collocata a Venezia. E’ una scelta che condivide?<br />
La Città metropolitana di Venezia gestisce un<br />
territorio che va da Portogruaro e San Donà<br />
di Piave, fino a Cona, Cavarzere e Chioggia<br />
L’intervista<br />
CHI È<br />
Messina: «Il modello Friuli<br />
dà stabilità e certezze<br />
alle Unioni dei Comuni»<br />
Le UTI hanno il grossissimo vantaggio di non dipendere<br />
dagli umori delle giunte comunali o dal loro colore politico<br />
Patrizia Messina, 57<br />
anni, è professore di<br />
Scienza politica all’Università<br />
degli Studi di<br />
Padova, Dipartimento<br />
di Scienze Politiche<br />
Giuridiche e Studi Internazionali,<br />
dove insegna<br />
Governo locale e Politiche<br />
europee per lo sviluppo<br />
locale. E' direttore<br />
del Master in Governo<br />
delle reti di sviluppo<br />
locale. E' direttore<br />
del Centro interdipartimentale<br />
di Studi<br />
Regionali "Giorgio<br />
Lago". Fa parte del<br />
Centro di competene regionale<br />
sul riordino territoriale<br />
della Regione<br />
Veneto.<br />
Ha coordinato numerosi<br />
progetti di ricerca sugli<br />
Studi regionali in prospettiva<br />
europea. Tra le<br />
principali pubblicazioni:<br />
"Modi di regolazione<br />
dello sviluppo locale.<br />
Una comparazione<br />
per contesti di<br />
Veneto ed Emilia Romagna"<br />
(Padova University<br />
Press, 2012);<br />
"Oltre le Province. Enti<br />
intermedi in Italia e in<br />
Europa (PUP, 2014);<br />
Politiche e istituzioni<br />
per lo sviluppo del territorio:<br />
il caso del Veneto<br />
(PUP, 2016); “Città o<br />
Area metropolitana? Il<br />
caso del Veneto nel contesto<br />
europeo, in “Economia<br />
e Società Regionale"<br />
(1, 2013).<br />
Patrizia Messina, professoressa all’Università di Padova<br />
che non ha certo le caratteristiche dell’area<br />
metropolitana, ma piuttosto quelle di aree<br />
rurali, finora riconosciute come GAL -<br />
Gruppi di Azione Locale per lo sviluppo rurale.<br />
Quindi?<br />
Come mostrano diverse ricerche che analizzano<br />
i flussi pendolari, di merci, di capitali,<br />
non è certo questo il territorio regionale che<br />
ha bisogno di essere governato come area<br />
metropolitana. La città metropolitana insomma<br />
è nel posto sbagliato.<br />
Quale sarebbe il posto giusto?<br />
Basta guardare una cartina dei flussi pendolari:<br />
da Padova a Mestre, il Miranese, Treviso,<br />
l’Alta Padovana, la Pedemontana, arrivando<br />
anche a Vicenza: una delle zone con<br />
la maggiore concentrazione di piccole e medie<br />
imprese, tra le più grandi d’Europa.<br />
Le Regioni sembrano impotenti a queste<br />
Unioni: necessari nuovi<br />
approcci partecipativi<br />
Referendum: non si può<br />
pensare che tutti sappiano<br />
cos’è una fusione<br />
e qual è la posta in gioco<br />
dinamiche.<br />
Le Regioni italiane non stanno favorendo le<br />
città metropolitane. In altri Paesi, ad esempio<br />
in Francia, dove non ci sono le regioni,<br />
le città metropolitane stanno diventando invece<br />
un punto di riferimento per lo sviluppo<br />
del Paese. Ma in questo caso esse sono state<br />
pensate come grandi unioni di comuni per<br />
lo sviluppo, fuori dai confini delle province<br />
napoleoniche.<br />
Le Unioni e ancor più le fusioni faticano<br />
a decollare.<br />
Questo è un problema nazionale, e riguarda<br />
l’utilizzo del referendum consultivo per la<br />
fusione dei Comuni. Soprattutto per quelli<br />
piccoli, che vivono il referendum come uno<br />
scoglio insormontabile.<br />
Cosa temono?<br />
Innanzitutto di perdere identità e autonomia.<br />
Non è così?<br />
Allo stato dei fatti, quella dell’autonomia<br />
per i piccoli comuni è una dimensione più<br />
simbolica che reale con evidenti problemi di<br />
sostenibilità istituzionale. In realtà molto dipende<br />
da come viene spiegato ai cittadini il<br />
progetto per lo sviluppo del territorio collegato<br />
al ridisegno istituzionale. Questo significa<br />
rispondere ad interrogativi del tipo: a<br />
che cosa serve questa fusione? Serve a migliorare<br />
la qualità della rete dei servizi? A
Maggio 2018 - 9<br />
di Cristiano Pizzo<br />
Cristiano Pizzo, 45 anni, dirigente<br />
della CISL del pordenonese con<br />
deleghe all'industria e artigianato.<br />
Responsabile per la CISL dell'Uti<br />
delle Valli e Dolomiti Friulane.<br />
Già segretario generale della FIM<br />
(metalmeccanici) di Pordenone<br />
e del FVG<br />
La Cisl nel giugno 2017 ha svolto<br />
uno storico congresso regionale.<br />
Storico per la decisione di “regionalizzare”<br />
attività e strutture, centralizzando<br />
le cariche politiche con l’obiettivo<br />
di restituire al territorio risorse economiche<br />
e operatori allo scopo di aumentare la<br />
propria “forza lavoro” locale.<br />
Un passo importante per un sindacato che<br />
rivoluziona il proprio modo di agire mettendolo<br />
più a disposizione del territorio.<br />
Proprio nello stesso periodo, aprile 2017,<br />
si è svolta la ormai famosa “carica dei<br />
101” a Malnisio di Montereale V. con oltre<br />
250 portatori d’interesse locali a sostegno<br />
di progetti per valorizzare le specificità<br />
territoriali.<br />
La Cils del FVG ritiene importante un impegno<br />
di tutti a sostegno del recupero<br />
delle vocazioni della montagna friulana e,<br />
allo scopo, ha creato il Dipartimento della<br />
Montagna a livello regionale come momento<br />
di discussione e proposta sul tema.<br />
E così, a Maniago nella propria sede in<br />
Borgo Coricama, la Cisl e la propria categoria<br />
dei pensionati (la Fnp) si è riunita<br />
più volte coordinata dal responsabile per<br />
l’Uti Cristiano Pizzo (Cisl) e Angelo<br />
Siega (Fnp) per studiare il Piano dell’Unione<br />
ed elaborare delle proposte a sostegno<br />
delle attività dell’Unione.<br />
L’UTI è una comunità che deve avere la<br />
consapevolezza che facendo sistema può<br />
veramente raggiungere gli obiettivi del rilancio<br />
di un intero territorio, montagna<br />
compresa.<br />
Diventa allora evidente che il tessuto produttivo<br />
da sostenere è quello dell’artigianato<br />
e della piccola impresa agricola montana,<br />
la zootecnia e il piccolo e qualificato<br />
commercio locale oltre alle attrazioni<br />
sportive e turistiche, il tutto con un “sistema”<br />
di studio e formazione direttamente<br />
collegato a percorsi scolastici dedicati<br />
sviluppando percorsi di studio già in<br />
essere in alcuni istituti.<br />
L’intervento<br />
Pizzo: «Facendo sistema<br />
obiettivi raggiungibili<br />
per rilanciare il territorio»<br />
La Cisl pordenonese ha ritenuto di riassumere<br />
le proprie proposte in cinque “T”<br />
con il fine di dare un contributo.<br />
La tecnologia, ad esempio, deve diventare<br />
la colonna portante del “sistema montagna”<br />
sia dal punto di vista dell’obiettivo<br />
di consolidare la residenza della popolazione<br />
(e incentivare il trasferimento in<br />
montagna) sia del punto di vista degli<br />
operatori economici, intervenendo con la<br />
diffusione e miglioramento della “connettività”<br />
internet ad alta velocità.<br />
Utilizzo mirato della fiscalità (tasse) come<br />
sostegno alle aziende attualmente già insediate<br />
e come incentivo a nuovi insediamenti<br />
soprattutto artigianali. Incentivi e<br />
contributi ai cittadini a fondo perduto per<br />
la costruzione e la ristrutturazione di immobili<br />
da destinarsi a prima abitazione.<br />
Aggiungendo premi di insediamento su<br />
spese di gestione (luce, gas, telefono…).<br />
I trasporti e le infrastrutture non sono solo<br />
strade e ciclovie bensì anche, e soprattutto,<br />
un trasporto mirato alla mobilità degli<br />
studenti e legato alla creazione di collegamenti<br />
verso le valli e tra le valli, nonchè<br />
percorsi pedonali.<br />
Infrastrutture “pensate” sulle reali esigenze<br />
della popolazione attraverso forme<br />
di trasporto flessibili con l’incentivazione<br />
alla nascita di Start up di servizio, bus dedicati,<br />
taxi collettivi e car sharing anche<br />
come risposta al fabbisogno sociale e assistenziale.<br />
Un turismo attivo e sostenibile nella logica<br />
della valorizzazione delle peculiarità<br />
dell’ambiente montano considerato. L’attrattività<br />
deve essere progettata nella logica<br />
anche di un turismo “giovanile” che<br />
incontra quelle attività, anche di sport<br />
estremi già in essere, con il valore aggiunto<br />
delle caratteristiche “smart” che<br />
tanto interessano soprattutto alcune fasce<br />
di età.<br />
Fondamentale la riorganizzazione dei servizi<br />
turistici (vedi albergo diffuso) e delle<br />
attrazioni territoriali come il cicloturismo,<br />
volo libero, canoismo, canyoning e alla<br />
mobilità elettrica anche con un’operazione<br />
di marketing specifica per la montagna<br />
(Unesco). Tutela e assistenza alle famiglie,<br />
giovani ed anziani, con il supporto<br />
del Distretto Sanitario locale attraverso il<br />
Distretto S. regionale previsti dalla L. n.17<br />
del 2014. Case di comunità per i servizi<br />
agli anziani e di supporto agli handycap.<br />
Sono queste le linee guida che, come Cisl,<br />
abbiamo pensato di individuare come<br />
prioritarie. Adesso sarà utile partecipare<br />
costruttivamente al confronto con gli altri<br />
soggetti senza dimenticare che la montagna<br />
non può aspettare. Infatti, come diceva<br />
Albert Einstein: “le soluzioni fuori<br />
tempo non sono soluzioni”.<br />
pagare meno tasse? Ad avere maggiori<br />
collegamenti con le aree urbane?<br />
Invece?<br />
Tutto questo non viene spiegato ai cittadini,<br />
e i sindaci stessi, ho avuto modo<br />
di vederlo, sono perplessi, perché non<br />
riescono loro stessi a capire qual è il<br />
valore aggiunto che può dare la fusione.<br />
Così si schierano in difesa dell’identità<br />
locale, che però non viene<br />
messa in discussione dalla fusione, anche<br />
perché la legge prevede che possano<br />
essere mantenute le municipalità.<br />
Ci sono gli incentivi finanziari…<br />
Si, ma non si può fare una fusione o<br />
una unione di comuni solo in funzione<br />
degli incentivi finanziari che ti danno<br />
lo Stato e la Regione. Che cosa rende<br />
conveniente un simile cambiamento<br />
istituzionale? Che cosa cambia nei<br />
fatti? Qual è il progetto politico che lo<br />
sostiene? Tutto questo il referendum<br />
non lo affronta quasi mai, servirebbe<br />
piuttosto un confronto sotto forma di<br />
dibattito pubblico partecipato per mettere<br />
in luce i pro e i contro in modo trasparente.<br />
Altre strade<br />
Si dovrebbero trovare quindi dei modi<br />
alternativi alla consultazione popolare,<br />
da proporre anche in via sperimentale, soprattutto<br />
per i piccoli comuni.<br />
Ad esempio?<br />
Approcci partecipativi, dove si coinvolge la<br />
cittadinanza spiegando di cosa si sta parlando.<br />
Non si può pensare che tutti sappiano<br />
cos’è una fusione, e che tutti siano chiamati<br />
ad un referendum sapendo qual è la posta in<br />
gioco.<br />
Quale legante consiglia?<br />
Io sono convinta che lo spazio urbano si costruisce<br />
con delle reti di servizi; gestendo in<br />
modo organico e funzionale i servizi alle persone<br />
e alle imprese. Spesso i cittadini non<br />
sanno qual è il confine amministrativo del<br />
loro Comune, ma sanno esattamente dove arriva<br />
il capolinea dell’autobus. È lì che finisce<br />
lo spazio urbano.<br />
Che è la rete dei servizi che crea lo spazio urbano,<br />
non i confini amministrativi.<br />
Come si può uscirne?<br />
Con un salto culturale. Con attori locali formati,<br />
che non si limitino alla gestione ordinaria,<br />
ma entrino in una logica generativa dei<br />
processi. Servirebbe una cultura di rete, ma<br />
questo richiede un fortissimo investimento<br />
nella formazione e incentivi mirati a favorirla.<br />
Partita aperta?<br />
Assolutamente aperta. E’ un percorso culturale,<br />
di coraggio, di capacità di mettersi in<br />
gioco, perché di sicuro se si continua a fare<br />
quello che si è fatto, non si sta fermi, ma si<br />
torna indietro.<br />
Quale contributo può dare l’università?<br />
Come Centro Studi Regionali, l’Università di<br />
Padova lavora da una decina d’anni su questo<br />
tema. Sia sul campo della formazione, che è<br />
un percorso lento ma fondamentale, perché<br />
le reti le fanno le persone, sia con la ricerca<br />
applicata, in chiave comparata, che può offrire<br />
una spinta importante per l’innovazione<br />
istituzionale.<br />
Guardando al nostro territorio, ma cercando<br />
di vedere anche cosa fanno gli altri paesi.<br />
Perché il problema del riordino territoriale<br />
non è un tema solo veneto e neppure solo italiano,<br />
ma certamente europeo.<br />
Che ne deduce?<br />
Serve un salto culturale<br />
E’ necessario che gli attori<br />
locale no si limitino<br />
alla gestione ordinaria<br />
ma entrino in una logica<br />
generativa dei processi<br />
Il Friuli<br />
è l’unica<br />
Regione<br />
che ha avuto<br />
il coraggio<br />
di eliminare<br />
le Province,<br />
sostituendole<br />
con Unioni<br />
comunali<br />
intercomunali<br />
(UTI)
Maggio 2018 - 11<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
ANDREIS<br />
ANDREIS<br />
Sentieri: 50 chilometri<br />
di mobilità lenta e di<br />
straordinaria bellezza<br />
Sono disponibili percorsi con diverse<br />
funzioni: per il Nordic Walking, storici,<br />
che collegano i Comuni limitrofi<br />
Sentieri per tutti ad Andreis. Ci<br />
sono oltre cinquanta chilometri<br />
di percorsi, alcuni adatti per il<br />
Nordic Walking, altri storici, altri ancora<br />
sono percorsi Cai collegati anche<br />
alla sentieristica dei comuni vicini. Gli<br />
itinerari del Nordic Walking si sviluppano<br />
su otto anelli con partenza dal<br />
Nordic training center, presso il chiosco<br />
dell’area sportiva. Un pannello esplicativo<br />
evidenzia le caratteristiche di ogni<br />
percorso.<br />
I sentieri permettono il raggiungimento<br />
delle borgate che distano al massimo<br />
tre chilometri dal capoluogo. Per ogni<br />
sentiero sono indicati lunghezza, altimetria,<br />
grado di difficoltà e note di tipo<br />
paesaggistico. Il fatto che il paese sia<br />
circondato da montagne tra i 1.000 e i<br />
2.000 metri solcate da sentieri, anche<br />
di epoca antica, consente di arrivare in<br />
punti di osservazione da cui godere di<br />
un’ampia vista sulle montagne circostanti,<br />
ma anche di allungare lo sguardo<br />
su Dolomiti bellunesi, Alpi Giulie e<br />
Carniche e mare Adriatico.<br />
Tre sono i percorsi più estremi e impegnativi,<br />
adatti a escursionisti esperti.<br />
Bivacco dell’ Asta e monte Taront.<br />
L’anello che porta al bivacco dell’Asta,<br />
a 1.370 metri di quota, utilizza anche i<br />
sentieri Cai 976 e 977. L’accesso al circuito<br />
può essere effettuato dal capoluogo<br />
o dalla borgata di Alcheda. Il<br />
percorso presenta un dislivello di circa<br />
1.000 metri e il tempo stimato varia tra<br />
le 5 e 6 ore di marcia. Percorrendolo si<br />
possono ammirare il lago di Barcis, il<br />
monte Cavallo e il Col Nudo. Il bivacco<br />
dell’Asta, di recente costruzione,<br />
consente una splendida vista sulle<br />
rocce del Resettum.<br />
Sentiero del monte Fara, la cui cima<br />
(1330 metri) può essere raggiunta percorrendo<br />
diversi sentieri. Quello maggiormente<br />
consigliato è il percorso Andreis,<br />
Bosplans, forcella Croce e sentiero<br />
Cai 983 per arrivare alla cima.<br />
L'itinerario è impegnativo e immerso in<br />
un bosco prevalentemente di faggio.<br />
Dalla vetta si ha una ampia vista su<br />
Maniago, Montereale Valcellina, sulla<br />
pianura pordenonese e sulle cime del<br />
monte Cavallo.<br />
Sentiero del monte Raut. La cima del<br />
Raut (2.025 metri) può essere raggiunta<br />
sia partendo a piedi da Andreis<br />
che attraverso una serie di sentieri di<br />
antica percorrenza, sia, anche, in maniera<br />
più facile, partendo dalla forcella<br />
di Pala Barzana (840 metri), che si può<br />
raggiungere in auto dalla provinciale di<br />
Pala Barzana. Raggiunta Pala Barzana,<br />
il sentiero si sviluppa su un primo tratto<br />
boscoso e poi ghiaioso sino ai ruderi di<br />
una vecchia casera. Oltrepassata quest'ultima,<br />
si percorre un tratto su prato<br />
e poi su ghiaione sino ad una strettoia<br />
attrezzata con corda metallica. Superata<br />
Forcella Capra (1824 metri) in 30 minuti<br />
si arriva alla cima del Raut da cui<br />
si possono ammirare il mare Adriatico<br />
compreseTrieste e Venezia, Dolomiti,<br />
Alpi Carniche e Giulie.<br />
Tra bivio Molassa e l’ex strada per Andreis<br />
Ciclopedonale aperta per vistare<br />
il percorso della Forra del Cellina<br />
Dal 1° maggio ha riaperto esclusivamente al traffico ciclopedonale<br />
la strada comunale ex 251, nel tratto compreso tra l'intersezione<br />
bivio Molassa e l’ex strada per Andreis. Un provvedimento<br />
assunto dal comandante del corpo intercomunale di polizia<br />
locale dell'Unione delle Valli e Dolomiti Friulane, Luigino<br />
Cancian, su richiesta del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane.<br />
L'obiettivo è la ripresa delle visite guidate lungo il percorso<br />
della Forra del Cellina. Gli orari di apertura sono stati stabiliti<br />
dall'ente Parco e messi nero su bianco in appositi cartelli<br />
appesi ai cancelli d'ingresso del percorso.<br />
Novità<br />
per Malga Fara,<br />
riaperta<br />
dal 25 aprile<br />
Dal 25 aprile ha riaperto la Malga<br />
Fara. La struttura, negli anni, ha<br />
subito modifiche e ampliamenti. Oggi<br />
si presenta con un fabbricato a<br />
disposizione del conduttore, una<br />
tettoia aperta per la sosta anche degli<br />
escursionisti e una stalla per il<br />
ricovero del bestiame.<br />
La malga è accessibile da diversi sentieri<br />
e una pista forestale. Nel 2017 il<br />
Comune di Andreis, proprietario della<br />
malga e dei terreni circostanti, ha dato<br />
in affitto al Consorzio delle Valli e<br />
delle Dolomiti friulane struttura e<br />
pascolo.<br />
La malga è gestita da un socio del<br />
Consorzio, Matteo Bellomo, la cui<br />
attività è rivolta al pascolo di ovini e<br />
caprini e alla gestione di un piccolo<br />
ristoro per escursionisti.<br />
Dalla malga si possono ammirare<br />
Andreis e Barcis ma soprattutto la<br />
corona di montagne che proteggono<br />
Andreis e il gruppo del monte<br />
Cavallo, Col Nudo e Crep Nudo.<br />
Malga Fara<br />
Una copia dell’<strong>ECO</strong><br />
la trovi sempre<br />
nel municipio<br />
del tuo Comune
12 - Maggio 2018<br />
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BARCIS<br />
BARCIS<br />
Grazie all’impegno di un ragazzo<br />
di Andreis che ha raccolto la sfida<br />
Riapre dopo quattro anni<br />
il complesso agrituristico<br />
Malga Valli di Barcis<br />
Forra del Cellina<br />
Passeggiata<br />
sul ponte tibetano<br />
con vista<br />
sul canyon<br />
A Barcis merita di essere percorso<br />
il ponte tibetano sulla<br />
Forra del Cellina. Un'opera<br />
realizzata dal Comune, con<br />
fondi regionali, e destinata al<br />
potenziamento dell'offerta turistica.<br />
La struttura è gestita in<br />
sinergia con il Parco Naturale<br />
delle Dolomiti Friulane, che si<br />
occupa della riserva naturale<br />
Forra del Cellina. Il manufatto<br />
è lungo 55 metri. Il percorso<br />
permette di attraversare la<br />
Forra e godere di una vista<br />
unica dell'ambiente e del canyon.<br />
Il biglietto d'ingresso<br />
comprende il noleggio dell'attrezzatura<br />
(imbragatura,<br />
casco<br />
e ganci), che<br />
permetterà ai visitatori<br />
un attraversamento<br />
in<br />
sicurezza. Turisti<br />
che saranno<br />
comunque seguiti<br />
da personale<br />
addestrato e<br />
competente.<br />
Maggio è il mese della<br />
svolta per il complesso<br />
agrituristico<br />
Malga Valli di Barcis: dopo<br />
quattro anni di chiusura, la struttura<br />
tornerà a vivere con una<br />
proposta gastronomica tipica<br />
della zona e sui pascoli risuonerà<br />
qualche campanaccio.<br />
Un progetto che diventa realtà<br />
grazie all’impegno di un ragazzo<br />
di Andreis che ha raccolto<br />
una sfida importante, conscio<br />
che la vita in montagna è dura,<br />
ma che con passione riuscirà a<br />
realizzarsi. Un prezzo, quello<br />
della fatica, che vale la pena di<br />
pagare per vivere in un territorio<br />
unico, incontaminato e di incomparabile<br />
bellezza, che risveglia<br />
i sentimenti attraverso le<br />
sfumature delle stagioni, i colori<br />
dei prati e la maestosità delle<br />
cime.<br />
Il Comune di Barcis, plaudendo<br />
all'iniziativa della riapertura del<br />
complesso agrituristico, proprone<br />
una considerazione più<br />
ampia e al contempo amara: il<br />
sindaco Claudio Traina non ha<br />
dubbi sul fatto che il rischio di<br />
un lento declino delle poche realtà<br />
malghive ancora attive sia<br />
reale. L’impegno a valorizzare<br />
questa realtà spetta prima di<br />
tutto alle amministrazioni e agli<br />
enti preposti, che devono supportare<br />
gli operatori e stimolare<br />
le categorie economiche e i consumatori,<br />
affinché venga dato il<br />
giusto valore agli sforzi di chi<br />
ancora oggi porta avanti questa<br />
secolare tradizione e ne custodisce<br />
egli antichi manufatti. Anche<br />
la storia del Valli - Caolana<br />
sinora non è stata facile.<br />
Il Municipio è proprietario di<br />
quattro strutture: malga Caolana<br />
e malga Valli, rispettivamente ai<br />
piedi del monte Piz e del monte<br />
Colossere, raggiungibili con la<br />
strada comunale Barcis-Piancavallo,<br />
e casera Montelonga e<br />
Pala, raggiungibili dal paese attraverso<br />
i sentieri Cai 970 e 971.<br />
Le prime due conservano la loro<br />
antica funzione, anche se soltanto<br />
la Caolana è ancora completamente<br />
funzionale alla monticazione<br />
estiva del bestiame, in<br />
quanto completa di stalla e caseificio.<br />
Il sindaco Claudio Traina plaude<br />
alla notizia, ma avverte che la strada<br />
per scongiurare un lento declino<br />
delle poche realtà malghive<br />
è ancora lunga e in salita<br />
La Valli, invece, è stata trasformata<br />
in complesso agrituristico<br />
e conserva un pascolo che è attraversato<br />
da una pista per sci di<br />
fondo. La Montelonga e la Pala,<br />
invece, da anni non sono più<br />
usate come malghe. Quest’anno<br />
la Caolana, dopo anni di abbandono,<br />
verrà pascolata da ovini.<br />
La Valli è la malga rimasta attiva<br />
più a lungo, gestita sino alla<br />
metà degli anni Ottanta da malgari<br />
del paese. A fine anni Novanta,<br />
con un contributo pubblico<br />
concesso nell’ambito del<br />
progetto “Malga pilota per la<br />
montagna friulana”, la stalla è<br />
stata trasformata in ristorante da<br />
60 posti e sono state ristrutturate<br />
le casere Valli e Caolana. Così è<br />
nato il complesso agrituristico<br />
Valli - Caolana, gestito con<br />
buoni risultati per qualche anno,<br />
ma poi entrato in crisi.<br />
Ora si apre un nuovo capitolo.<br />
Riaperta la vecchia strada della Valcellina,<br />
in una delle più belle riserve naturali della Regione<br />
Ad aprile ha riaperto i battenti la vecchia strada della Valcellina. Un percorso<br />
ricco di fascino in una delle più belle e spettacolari riserve naturali del Friuli<br />
Venezia Giulia. Le acque cristalline e i profondi canyon scavati nelle rocce<br />
rendono indimenticabile e incantevole questo tratto di strada che un tempo era<br />
l’unico collegamento della valle con la pianura.<br />
Oggi è meta di visitatori da ogni parte del mondo, curiosi di vedere con i propri<br />
occhi quei colori che si riflettono in un ambiente unico tra acqua, cielo e<br />
rocce. A maggio i turisti potranno accedervi tutti i sabati e le domeniche. Sarà<br />
aperta ogni fine settimana anche a giugno e luglio. Da sabato 21 luglio a domenica<br />
2 settembre, sarà percorribile tutti i giorni. A settembre, invece, porte<br />
aperte solamente nei weekend.
CIMOLAIS<br />
CIMOLAIS<br />
Maggio 2018 - 13<br />
Riaperto<br />
il parco<br />
faunistico<br />
Pianpinedo<br />
35 ettari<br />
di biodiversità<br />
Ad aprile ha riaperto il<br />
parco faunistico Pianpinedo,<br />
il cui accesso al pubblico<br />
è gestito dal Parco<br />
Naturale Dolomiti Friulane.<br />
Ubicato in località piana di<br />
Pinedo, tra Cimolais e<br />
Claut, ricopre un’area recintata<br />
di 35 ettari. Realizzato<br />
con la finalità di salvaguardare<br />
il mantenimento e l’incolumità<br />
di ogni specie animale,<br />
assicurandone una<br />
vita il più possibile vicina<br />
alla condizione selvatica sia<br />
in termini di socializzazione<br />
che di spazi, il parco si propone<br />
come occasione unica<br />
per entrare in contatto diretto<br />
con la natura e vuole<br />
trasmettere, a grandi e piccoli,<br />
l’importanza del rispetto<br />
degli animali e del<br />
loro ambiente naturale.Gli<br />
animali ospitati sono cervi,<br />
caprioli, stambecchi e camosci.<br />
Il parco rappresenta<br />
uno splendido esempio di<br />
biodiversità, in quanto proprio<br />
in quest’area si ripropone<br />
in modo del tutto naturale<br />
il microclima delle<br />
alte vette dolomitiche e risulta<br />
a tutti gli effetti un<br />
compendio del territorio del<br />
Parco Naturale Dolomiti<br />
Friulane.<br />
Il sindaco Protti denuncia:<br />
«Nessuna scelta strategica,<br />
la montagna sta morendo»<br />
Per il primo cittadino di Cimolais è necessario un regime<br />
fiscale differenziato, unire le forze e superare i campanili»<br />
«La Montagna sta morendo:<br />
quarant'anni di sedicenti<br />
politiche non<br />
hanno giovato a niente. Nemmeno<br />
la tanto decantata riforma<br />
regionale degli enti locali, allo<br />
stato attuale, sta dando frutti visibili,<br />
poiché i piccoli comuni<br />
stanno pagando lo scotto dell’accentramento<br />
dei servizi. Cimolais<br />
è l’emblema della desertificazione:<br />
le attività commerciali<br />
e produttive stanno<br />
scomparendo e con esse anche<br />
gli esseri umani». È il grido<br />
d'allarme lanciato dal sindaco<br />
di Cimolais, Davide Protti, preoccupato<br />
per il futuro della<br />
Montagna Valcellinese. Ma<br />
quali azioni, secondo il primo<br />
cittadino, si dovrebbero mettere<br />
in campo affinché si registri<br />
un'inversione di rotta? «Inutile<br />
prendersi per i fondelli, se non<br />
si ottiene un regime fiscale differenziato<br />
e agevolato, non si<br />
va tanto lontano. A onor del<br />
vero vi sono alcuni amministratori<br />
che da tempo stanno cercando<br />
di perseguire tale obiettivo,<br />
ma per il suo ottenimento<br />
occorre continuare a battere il<br />
tasto reiteratamente, nella speranza<br />
che ai “piani superiori” ci<br />
possa essere un risveglio delle<br />
coscienze in merito alle vere<br />
esigenze della Montagna.<br />
Opere pubbliche e politiche turistiche,<br />
prese singolarmente,<br />
sono un mero palliativo, medi-<br />
Grandi eventi<br />
Appuntamento l’8 luglio<br />
con la 35 a marcia “La cimoliana”<br />
L'8 luglio è in calendario la 35a edizione della marcia "La cimoliana",<br />
organizzata dalla Pro loco. Tre i percorsi da 6, 14 e 28 chilometri,<br />
sino al rifugio Pordenone, ai piedi del Campanile di Val<br />
Montanaia, patrimonio dell'umanità. La partenza è fissata al mattino<br />
dalla piazza comunale.<br />
Negli anni, la marcia ha fatto il boom di presenze: oltre mille i<br />
partecipanti provenienti dal Triveneto. Sono numerosi i complimenti<br />
rivolti all'organizzazione, anche per l'opportunità che viene<br />
concessa a chi si iscrive alla marcia di godere a pieno la Val Cimoliana.<br />
L'amministrazione comunale ringrazia i volontari che<br />
coordinano l'evento, allestiscono e gestiscono i ristori, preparano<br />
il pranzo e il necessario per organizzare al meglio una manifestazione<br />
così importante, nonché quanti, come Protezione civile e<br />
Soccorso alpino, garantiscono la sicurezza stradale e in montagna.<br />
cine che possono giovare ad un<br />
paziente già in salute di suo, ma<br />
che certo da sole non sono in<br />
grado di invertire il declino di un<br />
malato grave». Il sindaco ha ricordato<br />
che in Valcellina i costi<br />
per riscaldamento e trasporti incidono<br />
pesantemente sulle tasche<br />
di famiglie e imprese. Tutto<br />
viene a costare di più. «In Montagna<br />
non paghiamo meno tasse<br />
pro capite della Pianura e della<br />
Pedemontana. Rispetto a queste<br />
realtà i servizi sono pressoché<br />
inesistenti. Il quadro è desolante:<br />
non sono pessimista, ma realista.<br />
Nelle condizioni attuali, per decidere<br />
di rimanere a vivere e fare<br />
impresa in montagna, e per montagna<br />
intendo quella vera, dove<br />
vi è una spaventosa emorragia<br />
demografica, o si è un po’ pazzi<br />
oppure si è davvero coraggiosi».<br />
Inoltre, secondo Protti, è necessario<br />
unire le forze. Fusione tra<br />
Comuni? Non è un’ipotesi illogica,<br />
se riferita a comunità contigue<br />
con un territorio omogeneo.<br />
«Non è la panacea a tutti i mali –<br />
ha aggiunto Protti – ma è necessario<br />
intraprendere una strada di<br />
sempre maggior integrazione ed<br />
interazione tra i nostri piccoli comuni.<br />
Poi si potrà eventualmente<br />
arrivare ad una fusione. La cosa<br />
importante è che le persone possano<br />
trovare un valido motivo<br />
per voler rimanere sul territorio.<br />
Il resto è superfluo. Una fusione<br />
che non tenga conto di questo<br />
aspetto non migliora nulla, se<br />
non il fatto di risparmiare qualche<br />
soldino. Diciamo che sarebbe<br />
solo una bara un po' più<br />
spaziosa». I Comuni della Valcellina<br />
stanno attivamente collaborando<br />
su vari fronti, come mai<br />
prima d’ora. L'auspicio di Protti<br />
è che gli interessi di queste piccole<br />
comunità possano sempre di<br />
più collimare, fino ad arrivare,<br />
forse, ad una fusione che tenga<br />
però conto dei diversi campanili<br />
che animano le vallate.<br />
Una copia dell’<strong>ECO</strong><br />
la trovi sempre<br />
nel municipio<br />
del tuo Comune
14 - Maggio 2018<br />
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CLAUT<br />
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CLAUT<br />
Viabilità<br />
Stanziati<br />
260 mila euro<br />
per riqualificare<br />
le strade interne<br />
Forcella clautana: il Comune punta<br />
a valorizzare la strada degli alpini<br />
L’intervento prevede il livellamento e la regolarizzazione del sedime<br />
e la realizzazione di adeguate opere di sostegno nei tratti più critici<br />
Il Comune di Claut ha deciso<br />
di investire sulla riqualificazione<br />
delle strade interne e ha<br />
individuato i punti più critici.<br />
Gli interventi riguarderanno le<br />
vie Roma, Pinedo, Despolei,<br />
don Bortolotto e Barcelona.<br />
Altri lavori sono in programma<br />
nelle due distinte<br />
strade del paese in ricordo<br />
della famiglia Giordani. Spazio<br />
quindi agli interventi in<br />
piazza San Giorgio, sulla<br />
quale si affaccia la parrocchiale,<br />
e sulle piazze XXIV<br />
Maggio e IV Novembre, nelle<br />
quali saranno allestite due<br />
nuove fontane. Per questa<br />
prima operazione di rinnovamento,<br />
il Municipio mette sul<br />
piatto 260 mila euro. Il piccolo<br />
comune della Valcellina<br />
potrà contare su impianti di illuminazione<br />
ecosostenibili a<br />
led e marciapiedi privi di barriere<br />
architettoniche. Altre<br />
opere riguarderanno il consolidamento<br />
anche di una piccola<br />
scarpata che presenta segni<br />
di instabilità.<br />
Il Comune di Claut valorizza l’itinerario<br />
storico della strada degli alpini di Forcella<br />
clautana. Un percorso oggi usato come percorso<br />
escursionistico, che collega l’alta Val Silisia<br />
(Tramonti di Sopra) con l’alta valle del<br />
Cellina (Claut), ma che è stato costruito all'inizio<br />
del secolo scorso. A crearlo è stato l'8° reggimento<br />
alpini tra il 1910 e il 1912, a scopo<br />
strategico e militare. Nel corso della Prima<br />
Guerra Mondiale, la strada è stata interessata<br />
dal passaggio di truppe italiane e austro-tedesche.<br />
Sulla Forcella clautana, in particolare, ha<br />
avuto luogo un duro scontro a fuoco nel novembre<br />
1917. Successivamente la strada è caduta<br />
in disuso ed è stata soltanto parzialmente<br />
coinvolta dall’intervento di realizzazione di<br />
una strada forestale che avrebbe dovuto collegare<br />
la via forestale del Pradut (Claut) con<br />
quella di Tranconere (Frisanco), passando per<br />
la Forcella. Nel 1990 l’itinerario ha subito un<br />
intervento da parte dei volontari delle associazioni<br />
di Tramonti di Sopra, Claut e dei paesi limitrofi.<br />
In seguito è di nuovo caduta in abbandono.<br />
Nel 1998 il Parco delle Dolomiti Friulane ha<br />
approvato il piano della sentieristica, con il<br />
quale ha stabilito di recuperare e conservare<br />
anche questo itinerario, che è stato subito interessato<br />
da un importante lavoro di pulitura<br />
dalla vegetazione e opere di recupero della sagoma<br />
originaria e di sostegno per ripristinare<br />
il transito. Dal 2005 l’itinerario è percorribile<br />
in assetto escursionistico. Il tracciato della<br />
strada degli alpini ha uno sviluppo complessivo<br />
di circa 12 chilometri, compresi tra la casera<br />
Casavento (Claut) e la località Tranconere,<br />
con un dislivello di 480 metri nel versante<br />
di Claut e 830 metri in quello di Tramonti<br />
di Sopra. La sistemazione contemplata<br />
dal progetto è limitata solamente alla parte corrispondente<br />
al versante e alla proprietà del comune<br />
di Claut.<br />
Con il nuovo piano del Municipio, progettato<br />
da Eugenio Granziera, si intende programmare<br />
la sistemazione dei punti maggiormente assoggettati<br />
all’azione degli agenti atmosferici e di<br />
frane, nei quali sono emersi tratti erosi e interessati<br />
da accumuli sempre più importanti.<br />
L’intervento prevede il livellamento e la regolarizzazione<br />
del sedime e la realizzazione di<br />
adeguate opere di sostegno nei tratti considerati<br />
più critici. Contemplata anche la sistemazione<br />
dell’area della Forcella clautana. Le lavorazioni<br />
saranno eseguite con l’utilizzo di<br />
mezzi meccanici di piccole dimensioni e a<br />
mano, con l’uso di attrezzi manuali, impiegando<br />
materiali reperibili in loco, tra cui il legno<br />
e la pietra.<br />
Formazione<br />
Tre serate<br />
per i concorsi<br />
dell’Unione<br />
L’amministrazione comunale<br />
di Claut, in collaborazione con<br />
l’UTI, organizza a maggio e<br />
giugno un corso di preparazione<br />
ai concorsi dell’Unione,<br />
indirizzato principalmente ai<br />
residenti in Valcellina. Il corso<br />
si compone di tre serate di due<br />
ore ciascuna, indicativamente<br />
nelle giornate di lunedì e venerdì<br />
dalle 18 alle 20. Il programma<br />
contempla basi di diritto<br />
costituzionale, diritto amministrativo,<br />
normativa degli<br />
enti locali, con particolare riferimento<br />
al Friuli, e normativa<br />
anticorruzione. Il corso si terrà<br />
nella sala congressi del comune<br />
di Claut. Le lezioni saranno<br />
gratuite. I docenti sono<br />
l'avvocato Gianandrea Grava e<br />
la dottoressa Elena De Valerio.<br />
Una copia dell’<strong>ECO</strong><br />
la trovi sempre<br />
nel municipio<br />
del tuo Comune
Maggio 2018 - 15<br />
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ERTO E<br />
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CASSO<br />
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ERTO E CASSO<br />
Un territorio<br />
da scoprire<br />
Una delle perle del comune di Erto e<br />
Casso è la Val Zemola, conosciuta<br />
anche perché ambientazione scelta<br />
da Mauro Corona per molti racconti. Uno<br />
scrigno di natura e storia, come l'ha definita<br />
Italo Filippin, che l'amministrazione comunale<br />
intende promuovere al meglio. Una valle<br />
nella quale domina il monte Duranno, testimone<br />
di memorabili imprese sin dagli albori<br />
dell’alpinismo.<br />
La conca è solcata da ruscelli, tra cui Ge’ de<br />
Bedin, Ge’de Rodisdegre, Ge’de Pethei,<br />
Ge’de Bothia, Ge’della Galvana, che confluiscono<br />
al centro della valle in località Le<br />
grave, dove nasce il torrente Zemola, che nel<br />
suo corso inferiore si incassa in una profonda<br />
e stretta gola rocciosa, sono la palestra ideale<br />
per praticare lo sport del torrentismo.<br />
La fauna alpina è ben rappresentata: camosci,<br />
stambecchi, cervi, caprioli, volpi, martore,<br />
tassi e donnole. Di recente è comparso<br />
il lupo e spesso vi transita anche l’orso<br />
bruno. Ai vertici dell’ecosistema c’è l’aquila<br />
reale, facile da scorgere sulle praterie della<br />
Palazza e Buscada, a caccia delle marmotte.<br />
Ci sono poi il gallo forcello, il raro gallo cedrone,<br />
la pernice bianca, la conturnice, il picchio<br />
nero e altri uccelli nidificatori.<br />
La notte si può udire il tipico canto del gufo<br />
reale, della civetta capogrosso, dell’allocco e<br />
della civetta nana. Uno spettacolo da non perdere<br />
a settembre e ottobre sono i bramiti dei<br />
cervi, che fanno rimbalzare l’eco sulle pareti<br />
rocciose del Buscada e del Porgeit. Numerosi<br />
e interessanti sono sentieri e itinerari, tra cui<br />
quello che porta al Rifugio Maniago, alla<br />
base del monte Duranno.<br />
Il percorso alpinistico Zandonella dal Rifugio<br />
Maniago raggiunge cima della Spalla, cima<br />
Ruditia, forcella Pagnac sino a casera Bedin<br />
di Sopra. Percorrendolo si può godere della<br />
visione delle più famose cime dolomitiche<br />
(Pelmo, Tofane, Antelao e Marmarole).<br />
Il Comune ricorda che, prima di affrontare<br />
questi impegnativi percorsi è bene informarsi<br />
sulle condizioni del terreno e sullo stato di<br />
manutenzione, non sempre ottimali. I punti<br />
dove ci si può rifocillare, gustando i tipici e<br />
spartani piatti locali, nonché pernottare sono<br />
Val Zemola, scrigno<br />
di natura e di storia<br />
Numerosi i sentieri e itinerari, tra cui quello che porta<br />
al rifugio Maniago, alla base del monte Duranno<br />
casera Mela, cava Buscada, Rifugio Maniago<br />
e malga Ferrera. Altri ricoveri di emergenza<br />
sono casera Galvana e Bedin, strutture non<br />
gestite e sempre aperte.<br />
Un consiglio agli escursionisti: quando lungo<br />
il cammino si incontrano persone, soprattutto<br />
Ambiente<br />
La diga del Vajont è il terzo sito in<br />
Friuli per numero di visitatori: lo<br />
scorso anno le presenze sul coronamento<br />
sono state 60 mila, senza contare<br />
i normali visitatori e i frequentatori<br />
della famosa palestra di arrampicata<br />
sita nelle immediate vicinanze.<br />
A breve l’amministrazione comunale<br />
convocherà una riunione con i diversi<br />
attori interessati: il Parco Naturale<br />
delle Dolomiti Friulane, Friuli<br />
Venezia Giulia Strade, la Gsm che<br />
anziani, lavoratori, boscaioli e pastori, bisogna<br />
fermarli e incoraggiarli a raccontare. Si<br />
avrà così la possibilità di ascoltare vecchie<br />
storie. In questa valle, come mette in luce<br />
Italo Filippin, si è scritta nel passato tanta<br />
storia locale.<br />
Riqualificazione della diga del Vajont: 410 mila euro<br />
garantiti dalla Regione tramite l’Uti<br />
attualmente gestisce i parcheggi, la<br />
Fondazione Vajont, le guide naturalistiche<br />
e gli informatori della memoria<br />
per pianificare gli interventi e accelerare<br />
le procedure.<br />
Questo sito è la porta del Parco e<br />
della Regione: il sindaco di Erto e<br />
Casso ha messo in evidenza che “è<br />
nostro compito fare in modo che le<br />
migliaia di visitatori possano conoscere<br />
anche le altre bellezze del territorio”.<br />
Suggestivi<br />
giochi d’acqua<br />
tra le rocce<br />
al Pisàndol<br />
Dal Pian de la Dìasa,<br />
proseguendo verso nordest<br />
e costeggiando Al gè<br />
de tèr, ci si trova di fronte<br />
a uno spettacolo naturale:<br />
una cascata d’acqua perenne<br />
circondata e in<br />
parte nascosta da alte pareti<br />
rocciose. È formata<br />
da due salti, alti entrambi<br />
circa venti metri. Non è<br />
consigliabile proseguire<br />
oltre alla prima cascata in<br />
quanto il sentiero è abbondonato<br />
e pericoloso.<br />
Nelle vicinanze si può<br />
ammirare una ricca e interessante<br />
flora: Arenaria<br />
Huteri, Pinguicola Alpina,<br />
Raponzolo di roccia, Pianella<br />
della Madonna e<br />
Licopodium, l’erba colina<br />
che in passato era utilizzata<br />
per filtrare il latte.<br />
Sotto le cascate nidifica il<br />
raro merlo acquaiolo.<br />
Non hai ricevuto l’Eco<br />
nella tua cassetta della posta?<br />
lo trovi nel municipio<br />
del tuo Comune
MONTEREALE VALCELLINA<br />
Maggio 2018 - 17<br />
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MONTEREALE<br />
VALCELLINA<br />
Ottenuti 50mila euro con il programma Miur “La mia scuola accogliente”<br />
Trionfo nazionale<br />
per l’Istituto Turoldo<br />
Trionfo nazionale per l'istituto Turoldo di Montereale Valcellina, che<br />
è riuscito a portare a casa 50 mila euro sbaragliando la concorrenza<br />
di altre scuole nell'ambito del programma Miur "#La mia scuola accogliente".<br />
L'istituto, presieduto dalla dirigente Carla Fabbro, ha ottenuto<br />
il finanziamento per il progetto "Ricreando gli spazi del sapere".<br />
Nato da un percorso collettivo, con il mondo della scuola e gli<br />
insegnanti coordinati dalla docente di lettere Barbara Pavani, il piano<br />
ha coinvolto le associazioni di volontariato monterealine. I fondi ministeriali<br />
saranno investiti per riqualificare e rendere maggiormente<br />
accoglienti l’ingresso della scuola media, l’aula magna, la biblioteca<br />
e orto scolastico, curato dagli alunni delle elementari. Non è la prima<br />
volta, comunque, che la scuola di Montereale ottiene riconoscimenti<br />
a livello nazionale.<br />
“Laudate dominum”. Maggio<br />
di concerti, con protagonisti<br />
gli organi delle nostre chiese<br />
Valorizzare il patrimonio organistico<br />
custodito nelle chiese del territorio:<br />
è questo l'obiettivo di "Laudate dominum",<br />
rassegna organistica di Montereale<br />
Valcellina che nasce nel 2017 per iniziativa<br />
dell’assessore alla cultura Paolo Tomasella.<br />
Una manifestazione sostenuta da<br />
subito e con entusiasmo dal parroco locale,<br />
don Renzo De Ros, e consegnata nelle<br />
mani dell’associazione musicale Fadiesis di<br />
Pordenone, con sede staccata anche a Montereale<br />
Valcellina, di cui è direttore artistico<br />
Gianni Fassetta.<br />
Punto cardine della rassegna, come ha spiegato<br />
Tomasella, è la volontà di rivalutare<br />
gli organi presenti nel territorio comunale,<br />
uno per ogni frazione, di notevole valore<br />
storico-musicale, ma "dormienti" dal punto<br />
di vista concertistico da numerosi anni.<br />
«Il 2018 è l'anno della seconda edizione di<br />
"Laudate dominum" – ha fatto sapere l'amministrazione<br />
comunale –. Sono in programma<br />
diverse e importanti novità. Si cercherà<br />
di fare conoscere al pubblico un organo<br />
non soltanto “solistico”, ma “cameristico”,<br />
che si proporrà in duo o addirittura<br />
in trio con un repertorio entusiasmante».<br />
Il programma contempla quattro appuntamenti,<br />
in calendario tutti i venerdì di maggio.<br />
Si parte il 4, alle 20.45, dove nella<br />
chiesa parrocchiale di Malnisio verrà proposto<br />
il "Concerto per organo e fisarmonica".<br />
Saranno protagonisti Davide Toffolo<br />
all'organo e Gianni Fassetta alla fisarmonica.<br />
Seconda serata l'11 maggio, alle<br />
20.45, nella chiesa parrocchiale di Grizzo,<br />
spazio al "Concerto d'organo" con Raimondo<br />
Mazzon. Il 18 maggio, alle 20.45,<br />
nella chiesa parrocchiale di Montereale<br />
Valcellina, "Concerto per due organi e<br />
La gestione è affidata<br />
all’associazione musicale<br />
Fadiesis di Pordenone,<br />
con sede staccata<br />
a Montereale.<br />
Il direttore artistico<br />
è Gianni Fassetta<br />
corno" coi Triottocento. Quarta e ultima serata<br />
il 25 maggio 2018, sempre nello stesso<br />
orario, ma location differente: la chiesa<br />
parrocchiale di San Leonardo Valcellina<br />
ospiterà il "Concerto per voce e organo"<br />
con Laura Rizzetto, mezzosoprano e alto, e<br />
Silvio Celeghin all'organo.<br />
Quanto all'associazione Fadiesis, è nata a<br />
Pordenone nel 2008 intorno a un innovativo<br />
progetto di riposizionamento della fisarmonica.<br />
Il sodalizio è cresciuto con<br />
molte iniziative musicali e culturali di ampio<br />
respiro, radicate nel territorio del Friuli<br />
Venezia Giulia e finalizzate a collaborazioni<br />
oltre confine regionale e nazionale:<br />
da Matera al Giappone. Oggi l’associazione<br />
conta su una scuola di musica, un’accademia<br />
fisarmonicistica e un’accademia<br />
d’archi e, dal 2017, sull’orchestra da camera<br />
fadiesis, destinata a diventare un riferimento<br />
nel panorama musicale regionale e<br />
italiano. Il sodalizio rimane fedele al suo<br />
spirito originario: aggregare esperienze attraverso<br />
la musica, intesa come linguaggio<br />
che fa crescere la persona in una serena e<br />
coinvolgente dimensione d’insieme.<br />
Cantiere<br />
da 115mila euro<br />
nella sede<br />
della Protezione<br />
civile<br />
Cantiere da 115 mila euro<br />
nella sede della Protezione<br />
civile di Montereale Valcellina.<br />
La giunta ha approvato<br />
il progetto preliminare. L'investimento<br />
verrà coperto per<br />
100 mila con contributo regionale<br />
e per la parte restante<br />
con fondi comunali. Il<br />
complesso della Protezione<br />
civile si compone di un fabbricato<br />
adibito a sede del sodalizio,<br />
con sala riunioni,<br />
spogliatoio e servizi, più due<br />
corpi staccati adibiti a magazzino<br />
e autorimessa. La<br />
squadra locale, composta da<br />
oltre 40 volontari, è attiva<br />
anche nel mondo scolastico,<br />
con lezioni ed esercitazioni<br />
che hanno coinvolto docenti<br />
e alunni a Montereale e in<br />
altre località della<br />
Valcellina.<br />
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del tuo Comune
18 - Maggio 2018<br />
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FRISANCO<br />
Appuntamenti<br />
Esperienze del corpo,<br />
della mente e dell’anima<br />
alle giornate di Avellana<br />
L’associazione Avellanae, esperienze<br />
per il benessere del corpo, della mente<br />
e dell'anima, si propone, come è nel significato<br />
più antico e mitologico della<br />
pianta e del frutto del nocciolo, di accrescere<br />
la conoscenza e la saggezza<br />
riconciliandosi con la natura.<br />
Come la verga del rabdomante, per<br />
l’appunto fatta di legno di nocciolo,<br />
così è intento del sodalizio riportare<br />
alla luce metodi e tecniche di millenaria<br />
storia per il mantenimento dello<br />
stato di salute.<br />
Il ramo di nocciolo con attorcigliati<br />
due serpenti è simbolo della medicina,<br />
antica saggezza unita alla scienza al<br />
servizio dell’uomo e di tutto ciò che lo<br />
circonda nel rispetto reciproco.<br />
L’esigenza di comprendere l’uomo<br />
nella sua interezza, di corpo, intelletto<br />
e spirito, in armonia e in disarmonia,<br />
muove l’uomo a divenire guaritore di<br />
se stesso attingendo alla grande fonte<br />
che è la natura in cui è immerso e che<br />
gli offre oltre che il nutrimento e i rimedi<br />
per curarsi, anche calore, luce,<br />
colori, suoni, odori, movimento ed<br />
emozioni.<br />
Le giornate di Avellana di Frisanco -<br />
giunte alla quarta edizione: quest'anno<br />
si svolgeranno il 16 e 17 giugno, sempre<br />
in collaborazione con il Comune -<br />
saranno momento di conoscenza e di<br />
approfondimento, di incontro e di confronto,<br />
ma soprattutto di esperienza e<br />
verifica, perché di questo c’è bisogno<br />
per accrescere la saggezza.<br />
Nella splendida cornice di un Palazzo<br />
Pognici trasformato per l'occasione, ci<br />
saranno operatori del settore, conferenze,<br />
laboratori per adulti e bambini,<br />
esibizioni all’aperto, musica e molto<br />
altro ancora.<br />
Nel segno di naturalità e spiritualità.<br />
FRISANCO<br />
Il 23 giugno, in contemporanea con i borghi del club “Più belli d’Italia”<br />
Al solo lume di candela,<br />
“La notte romantica”<br />
nella magia di Poffabro<br />
Sono terminati da poco i lavori di sistemazione<br />
dell'area adiacente all'ex asilo di<br />
Poffabro e pertanto, l'ambulatorio medico<br />
a servizio del Borgo, finalmente, può riaprire.<br />
La giunta comunale, con delibera del 16<br />
febbraio scorso, ha anche approvato lo<br />
schema della nuova convenzione con la<br />
quale si stabilisce che l'ente rinnova la locazione<br />
al dottor Vincenzo Mussari del locale<br />
già adibito ad ambulatorio medico<br />
presso le ex scuole di Frisanco.<br />
Nella convenzione vengono indicati i costi<br />
relativi all'affitto ed alle utenze, che<br />
ammontano a 720 euro annui per l'affitto<br />
a cui si somma il 45% del costo delle<br />
utenze complessivamente pagate dall'ente<br />
per l'intero edificio (considerato che l'uso<br />
non è esclusivo) stimate in 770 euro annui<br />
con conguaglio alla fine di ogni biennio.<br />
"La volontà dell'amministrazione – spiega<br />
il sindaco Sandro Rovedo – è quella che<br />
il dottor Mussari sia presente anche nell'ambulatorio<br />
di Poffabro, proprio per fornire<br />
un servizio alle persone che abitano il<br />
borgo senza rendere necessario un loro<br />
Nella notte più lunga dell'anno, con<br />
migliaia di candele e atmosfere da<br />
romanzo, i borghi più belli del nostro<br />
Paese celebrano l'amore. Si tratta della<br />
terza edizione de "La notte romantica" organizzata<br />
dall'associazione dei Borghi più<br />
belli d'Italia: una manifestazione partita<br />
sotto i migliori auspici tanto che ha riscosso<br />
unanimi consensi.<br />
Spettacoli di teatro, musica, danza, mostre,<br />
tra le strade e le piazze di borghi medioevali<br />
che per l’occasione saranno interamente<br />
illuminati a lume di candela. Tutto<br />
questo (e molto altro), sarà la Notte Romantica<br />
dei Borghi, il prossimo 23 giugno<br />
in 200 tra i borghi del club dei «Più belli<br />
d’Italia».<br />
Un’idea diversa per trascorrere la magica<br />
notte di San Giovanni e organizzare un<br />
weekend alla scoperta del patrimonio culturale<br />
custodito da questi piccoli paesi vivendoli<br />
in un’atmosfera ancora più speciale,<br />
con un finale ad effetto a mezzanotte<br />
quando la serata si concluderà con una sorpresa<br />
che le amministrazioni civiche interessate<br />
non possono ancora svelare ma che<br />
assicurano essere l'ennesimo tocco ad effetto<br />
di un progetto già di per se pieno di<br />
buoni sentimenti.<br />
L’anno scorso, alla sua seconda edizione,<br />
l’evento ha attirato oltre un milione di visitatori,<br />
con un successo tale da spingere<br />
altri paesi ad imitarlo. Infatti, già dal 2017<br />
la Notte Romantica si svolge contemporaneamente<br />
in Belgio nei paesi che fanno<br />
parte de Le plus Beaux Villages de Wallonie<br />
e in Spagna nei Los Pueblos Mas Bonitos,<br />
che insieme ai Borghi più belli d’Italia<br />
aderiscono alla Federazione Mondiale<br />
Les Plus Beaux Villages de la Terre.<br />
Tra le realtà locali che fanno parte del network<br />
c'è Frisanco, inserito in questo club<br />
ristretto grazie alle incomparabili bellezze<br />
di Poffabro. Nella perla della Valcolvera si<br />
sta attrezzando un programma di primo livello<br />
che vuole fare della "Notte Romantica"<br />
l'ennesimo pretesto per una pacifica<br />
invasione di visitatori. In questo caso –<br />
come ha spiegato il vice sindaco Gianluca<br />
Coghetto – ci si potrà addentrare all'interno<br />
del borgo con le associazioni locali a fare<br />
da ciceroni e che accoglieranno gli ospiti<br />
con dei "ricchi" aperitivi.<br />
Per quanto riguarda la proposta di intrattenimento,<br />
ci si affiderà all'Ensemble Fadiesis<br />
con due violini, viola, violoncello, fisarmonica.<br />
"Sarà una serata elegante ma popolare<br />
– ha ricordato il componente della<br />
Giunta municipale valligiana –, con musiche<br />
conosciute: Brahms, Mendelssohn,<br />
Morricone, Rota, Piazzolla.<br />
La conformazione di Poffabro, la cui<br />
piazza principale si erge al limitare del<br />
borgo vero e proprio, ci ha suggerito delle<br />
location più raccolte, che permetteranno ai<br />
convenuti di apprezzare ancora più in profondità<br />
lo spirito che si può vivere in Valcolvera.<br />
Provare per credere: nella notte<br />
più lunga dell'anno il romanticismo la farà<br />
da padrone, facendo fare un tuffo nel passato<br />
al visitatore che potrà immaginarsi<br />
nella Poffabro di tanti anni fa, dove tutto,<br />
in realtà, era identico ad oggi, perchè la sua<br />
bellezza è immutevole".<br />
Servizi. L’iniziativa punta ad agevolare la permanenza delle persone<br />
Conclusi i lavori nell’area ex asilo,<br />
a Poffabro riapre l’ambulatorio medico<br />
spostamento nel capoluogo". Per giovare<br />
di questo servizio, la convenzione precisa<br />
che non sono previste corresponsioni per<br />
locazioni o utenze che rimarranno a carico<br />
del bilancio comunale.<br />
L'iniziativa rientra fra le politiche attuate<br />
dall'amministrazione civica della Val Colvera<br />
che punta ad agevolare la permanenza<br />
delle persone garantendo o agevolando<br />
l'accesso ai principali servizi.<br />
Una copia dell’<strong>ECO</strong><br />
la trovi sempre<br />
nel municipio<br />
del tuo Comune
Maggio 2018 - 19<br />
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MEDUNO<br />
MEDUNO<br />
Iniziativa promossa dal circolo culturale Tiziana Marsiglio di Meduno<br />
Workshop sull’area<br />
di decollo del Valinis<br />
Sei progettisti under 35, provenienti da tutta Italia, si sono occupati<br />
di valorizzare l'area di decollo del monte Valinis. Quattro giorni di<br />
lavoro per produrre manufatti in grado di esaltare l’alto valore storico<br />
dello spazio che sorge sulla cima del rilievo, meta di sportivi da ogni<br />
parte del mondo.<br />
Un omaggio anche a Ugo Zannier, che negli anni Trenta ha costruito<br />
il primo aereo a vela della Regione, un aliante chiamato "Il Friuli", e<br />
testato la possibilità di decollare dal Valinis. Il gruppo di giovani era<br />
composto da architetti e designer.<br />
Il workshop di progettazione e autocostruzione è stato promosso dal<br />
circolo culturale Tiziana Marsiglio di Meduno, in collaborazione con<br />
la società Flyve, nell’ambito degli eventi collaterali organizzati per<br />
lo "Spring meeting", campionato italiano di deltaplano ospitato a Meduno<br />
dal 25 aprile al 1° maggio, e i mondiali del 2019.<br />
La Roncandin più forte del fuoco<br />
chiude il bilancio 2017 in crescita<br />
Sui conti hanno pesato i danni provocati dall’incendio che lo scorso settembre ha<br />
distrutto quattro delle sei linee produttive e 6mila metri quadrati dello stabilimento<br />
L'incendio dello scorso settembre non<br />
ha fermato la crescita della Roncadin<br />
di Meduno: l'azienda, che conta 540<br />
dipendenti, ha chiuso il fatturato 2017 a 128<br />
milioni di euro. I 20 milioni ricevuti come<br />
anticipo dall’assicurazione sono stati sì importanti,<br />
ma anche senza questa somma il risultato<br />
sarebbe stato positivo.<br />
Il bilancio si sarebbe chiuso infatti a 108 milioni,<br />
meno dei 110 milioni previsti, ma comunque<br />
in crescita rispetto al 2016, quando<br />
si è arrivati a 94 milioni. Sui conti del 2017<br />
hanno pesato le spese aggiuntive resesi necessarie<br />
in seguito all’incendio che ha distrutto<br />
quattro delle sei linee produttive e 6<br />
mila metri quadrati di stabilimento.<br />
Per fare fronte alla situazione di emergenza è<br />
stato fondamentale il sostegno di Reale mutua,<br />
Assinord partners e Company brokers,<br />
che hanno accettato di versare un anticipo di<br />
20 milioni di euro sul rimborso assicurativo.<br />
Una somma che ha permesso a Roncadin di<br />
chiudere in attivo di 8 milioni di euro.<br />
L'azienda tiene a fare una precisazione: non<br />
Niente dividendi.<br />
Gli utili, ha annunciato<br />
l’azienda, saranno<br />
reivestiti in attività<br />
e nella ricostruzione<br />
ci saranno dividendi per i soci, in quanto l’intera<br />
somma sarà reinvestita in attività e per la<br />
ricostruzione.<br />
Sul rimborso assicurativo l'impresa è soggetta<br />
a imposte per quasi 3 milioni: i vertici<br />
aziendali sono rammaricati per il fatto di non<br />
poter impiegare anche quella somma per la<br />
ricostruzione. Terminata quest'ultima fase, e<br />
dunque entro un quinquennio, l'obiettivo dei<br />
Roncadin è il raddoppio: raggiungere 200<br />
milioni di euro di fatturato e produrre un milione<br />
di pizze al giorno.<br />
L'impresa ha ricordato che il 2017 era iniziato<br />
in maniera più che positiva, col lancio<br />
delle pizze a marchio Roncadin nei supermercati<br />
italiani, e proseguito con l’inaugurazione,<br />
a inizio settembre, della sesta linea. A<br />
maggio 2017 era stato record di fatturato: più<br />
12% rispetto allo stesso mese del 2016. L’incendio<br />
del 22 settembre ha segnato una brusca<br />
battuta d’arresto e ha richiesto uno sforzo<br />
eccezionale da parte di tutti, come hanno<br />
messo in evidenza più volte Edoardo Roncadin,<br />
presidente dell'impresa, e Dario Roncadin,<br />
amministratore delegato. «Essere ripartiti<br />
in quattro giorni, con le linee superstiti sfruttate<br />
al massimo e i dipendenti al lavoro a ciclo<br />
continuo 24 ore e su 7 giorni è stata la<br />
nostra salvezza – hanno ricordato i Roncadin<br />
– In questo modo abbiamo mantenuto<br />
adeguati livelli di produzione, trattenuto ordini<br />
e clienti e salvaguardato l’occupazione.<br />
I prossimi mesi saranno tutti incentrati sulla<br />
ricostruzione». Gli sforzi messi in campo dall’azienda<br />
e i sacrifici chiesti ai dipendenti per<br />
la ripartenza stanno dando i propri frutti. Ora<br />
Roncadin può progettare il futuro su basi solide.<br />
Progetto Susan<br />
Prosegue l’aiuto<br />
all’ospedale<br />
in Burkina Faso<br />
E' entrato in funzione l'impianto<br />
fotovoltaico del laboratorio<br />
analisi dell'ospedale<br />
modulare che l'associazione<br />
Progetto Susan sta realizzando<br />
in Gon-Boussougou,<br />
in Burkina Faso. I lavori per<br />
il laboratorio sono partiti nel<br />
2013, ma l'ospedale già nel<br />
2012 aveva inaugurato il<br />
centro maternità, in cui nascono<br />
5 bambini al giorno e<br />
che rappresenta un punto di<br />
riferimento per i residenti.<br />
Come ha ricordato il vertice<br />
del sodalizio, Andrea Cecchini,<br />
anche quest'anno è<br />
possibile donare il 5 per<br />
mille all'associazione: sono<br />
sufficienti una firma e l'inserimento<br />
del codice<br />
90010130939 nelle onlus.<br />
Negli ultimi tempi si è registrato<br />
un calo drastico delle<br />
donazioni.<br />
Non hai ricevuto l’Eco<br />
nella tua cassetta della posta?<br />
lo trovi nel municipio<br />
del tuo Comune
20 - Maggio 2018<br />
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TRAMONTI<br />
DI SOPRA<br />
TRAMONTI DI SOPRA<br />
Libri, mostre, mercatini<br />
per conoscere i segreti<br />
delle erbe e degli infusi<br />
Caduta massi<br />
Via libera<br />
della Regione<br />
agli interventi<br />
della Protezione<br />
Civile<br />
La Regione ha dato l'ok<br />
agli interventi urgenti di<br />
Protezione civile per la<br />
mitigazione del rischio di<br />
caduta massi lungo la viabilità<br />
della strada 552 del<br />
passo Rest. Sul piatto 86<br />
mila euro. Il progetto contempla<br />
il disgaggio dei<br />
massi instabili sul versante<br />
a monte a salvaguardia del<br />
transito e della pubblica<br />
incolumità. A occuparsi<br />
dell'intervento sarà Fvg<br />
strade.<br />
«L’intervento urgente per<br />
la mitigazione del rischio<br />
di caduta massi consiste<br />
principalmente nel disgaggio<br />
dell’area di distacco e<br />
dei diedri rocciosi isolati<br />
dalle discontinuità nell’ammasso<br />
roccioso posto<br />
lungo la parete del monte<br />
Feletta – ha spiegato la<br />
Regione – e in altre opere<br />
accessorie di completamento<br />
dei lavori, che saranno<br />
decise in fase esecutiva».<br />
Appuntamenti il 26 e 27 maggio<br />
nelle piazze di Tramonti di Sopra<br />
Fine settimana all'insegna delle<br />
erbe e del benessere sabato 26 e<br />
domenica 27 maggio nelle piazze<br />
di Tramonti di Sopra. La festaquest'anno<br />
vede la collaborazione<br />
di Aboca editore, che in<br />
anteprima nazionale alle 15.45 di<br />
domenica, nella sala polifunzionale,<br />
presenterà il libro "Per virtù<br />
d'erbe e d'incanti. La medicina<br />
delle streghe" di Erika Maderna.<br />
L'autrice è accompagna da Stefania<br />
La Badessa, l'esperta di medicina<br />
naturale fitoterapia della<br />
trasmissione di Raiuno "Tempo e<br />
denaro". La manifestazione si<br />
apre sabato, alle 20.30, con<br />
l'inaugurazione della mostra "Fili<br />
di fiori e di ferro" dell'artista medunese<br />
Eva Di Silvestro.<br />
A seguire in piazza il concerto<br />
con i solisti della Filarmonica<br />
friulana: due violini, viola e violoncello.<br />
Si esibiranno Alessio<br />
Venier, Valentina Pacini, Federica<br />
Tirelli e Anna Molaro. Non<br />
mancherà la degustazione di infusi<br />
profumati con erbe, spezie e<br />
frutta a cura di una docente di<br />
Slow Food. Domenica il clou:<br />
per la parte del benessere, ci saranno<br />
operatori e associazioni attivi<br />
in quest'ambito a disposizione<br />
dei partecipanti in forma<br />
gratuita. Per la parte dedicata alle<br />
erbe mostra su 250 tipi di erbe<br />
spontanee a cura di Adriano<br />
Bruna, Roberto Mazzoli Chiasais<br />
e Paolo Siega Vignut. Alle 9 si<br />
parte per l'escursione alla ricerca<br />
delle erbe spontanee con Adriano<br />
Bruna, Paolo Siega Vignut e Livio<br />
Poldini, botanico di fama internazionale.<br />
L'uscita sarà preceduta<br />
dalla ginnastica qigong con<br />
l'associazione Terra, uomo, cielo.<br />
Al rientro ci sarà un momento di<br />
relax con massaggio sonoro di<br />
gong con Rosella e Gianni De<br />
Simoi, introdotto da una meditazione<br />
guidata da Raul Zoia. Una<br />
buona occasione per conoscere il<br />
manuale "Anch'io posso meditare".<br />
In mattinata ci saranno anche laboratori<br />
per la preparazione di<br />
sambuco e per imparare a fare<br />
La manifestazione apre i festeggiamenti<br />
estivi con un cartellone dove spicca<br />
la “Festa della pitina” e “Luci in diga”<br />
Pitina ad un passo dall’Indicazione geografica protetta<br />
Atteso a settimane il riconoscimenti Igp da Bruxelles<br />
Pitina sempre pià vicina all'Igp (Indicazione<br />
geografica protetta). Lo scorso<br />
gennaio il salume della montagna pordenonese<br />
ha superato l'ultimo e il più importante<br />
esame per potersi fregiare del<br />
logo comunitario, ossia quello della<br />
Commissione europea.<br />
E' stata infatti pubblicata sulla Gazzetta<br />
ufficiale dell'Ue la domanda di registrazione<br />
tra i prodotti a indicazione geografica<br />
protetta. Un passaggio che sancisce<br />
estratti di frutta e<br />
verdura, nonché laboratori<br />
esperienziali<br />
gusto-olfattivi<br />
per bambini e<br />
adulti. Alle 13.45<br />
Slow Food curerà il<br />
"Master of food: il<br />
tè", con Matilde<br />
Coniglio che decanterà<br />
le proprietà di<br />
questo prodotto.<br />
Spazio poi alla degustazione<br />
guidata.<br />
Nel pomeriggio laboratorio<br />
per bambini<br />
con Lisetta Totis<br />
"Creo con i fiori<br />
e le erbe" (i bimbi<br />
che vogliono partecipare<br />
dovranno<br />
portare una maglietta<br />
bianca e pezzo di stoffa<br />
bianco). Variegata l'offerta culinaria:<br />
piatti tipici della tradizione<br />
locale a base di erbe, a cura della<br />
Pro loco, e street food e degustazione<br />
bio-veg dal mondo con la<br />
"Piccola cucina clandestina di<br />
Alessandro". Menù speciale per i<br />
più piccoli. Nelle piazze mercatino<br />
dedicato a erbe e benessere,<br />
con la partecipazione anche dello<br />
Spugnificio Rosenfeld di Muggia,<br />
il più antico d'Europa.<br />
L'evento, patrocinato da Uti, Regione<br />
Fvg, Unesco, Friulovest<br />
banca, Parco, Ecomuseo, Ersa e<br />
Arpe Fvg, apre i festeggiamenti<br />
estivi, tra cui la "Festa della pitina"<br />
e "Luci in diga".<br />
l'approvazione da parte della Commissione<br />
e il nulla osta alla definitiva registrazione,<br />
che arriverà, se non ci saranno<br />
opposizioni da parte di terzi. A fine aprile<br />
sono scaduti i termini per presentare<br />
eventuali ricorsi. Non ci dovrebbero essere<br />
problemi, ma è comunque opportuno<br />
attendere da Bruxelles la comunicazione<br />
ufficiale, ossia la pubblicazione definitiva.<br />
Le previsioni indicano di ancora<br />
un mese di attesa.<br />
Una copia dell’<strong>ECO</strong><br />
la trovi sempre<br />
nel municipio<br />
del tuo Comune
Maggio 2018 - 21<br />
TRAMONTI<br />
DI SOTTO<br />
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TRAMONTI DI SOTTO<br />
Per favorire la nascita di destinazioni<br />
d’eccellenza per il turismo culturale<br />
Progetto “Stream”: l’arte<br />
strumento di rigenerazione<br />
urbana e sociale<br />
Tramonti di Mezzo<br />
Dal 13 al 15 luglio<br />
c’è “Artinval”<br />
festival dell’arte<br />
e dell’artigianato<br />
Dal 13 al 15 luglio Tramonti<br />
di Mezzo ospiterà "Artinval".<br />
Saranno i cortili e le antiche<br />
case in sasso del piccolo<br />
borgo frazione di Tramonti di<br />
Sotto ad accogliere il festival<br />
dell'arte e dell'artigianato con<br />
un ricco mercatino, workshop<br />
e laboratori d'intreccio e tessitura,<br />
musica e spettacoli.<br />
Dopo Verona, toccherà a Tramonti<br />
di Mezzo ospitare la seconda<br />
edizione del "Simposio<br />
nazionale dei cestai d'Italia".<br />
A luglio tornerà anche "Il filo<br />
di mosaico", laboratorio artistico<br />
di mosaico en plein air<br />
per potenziare il lungo filo di<br />
mosaico che si snoda lungo le<br />
vie di Tramonti di Sotto.<br />
Arte come strumento efficace<br />
di rigenerazione<br />
urbana e sociale: Tramonti<br />
di Sotto ci crede ed è entrato<br />
a fare parte del progetto<br />
"Stream" (sostenere turismo sostenibile,<br />
rigenerazione urbana<br />
e promozione delle arti in aree<br />
montane) al fianco del comune<br />
di Sarmede, capofila di progetto,<br />
Unpli provinciale di Treviso,<br />
Fondazione Tiziano e Cadore<br />
di Pieve di Cadore e due<br />
Municipi della Carinzia, ossia<br />
St. Veit e Gmund.<br />
Un progetto che ha ricevuto un<br />
finanziamento europeo e nasce<br />
dalla volontà di aumentare il<br />
potenziale turistico dell’area<br />
transfrontaliera, mettendo in<br />
rete risorse culturali italiane e<br />
austriache. L’obiettivo è il rilancio<br />
di piccoli centri storici, valorizzando<br />
i siti di interesse e<br />
creando prodotti innovativi che<br />
aumentino la fruibilità del patrimonio<br />
culturale e il suo potenziale<br />
in termini di attrattività turistica.<br />
"Stream" intende favorire<br />
la nascita di destinazioni di<br />
eccellenza per il turismo culturale<br />
in aree rurali e montane: la<br />
sfida è identificare le leve in<br />
grado di differenziare e destagionalizzare<br />
l’offerta turistica.<br />
La rivitalizzazione in chiave artistica<br />
dei piccoli centri storici,<br />
come la sinergia tra settori economici<br />
tradizionali e le industrie<br />
creative, favoriscono lo<br />
sviluppo di offerta e stimolano<br />
una maggiore propensione al<br />
consumo della popolazione residente,<br />
creando un circolo virtuoso<br />
a beneficio di collettività<br />
e occupazione. Il Comune di<br />
Tramonti di Sotto, che sta progettando<br />
con realtà del territorio<br />
attività di promozione turistica<br />
e rivalutazione socio-abitativa<br />
per invertire lo spopolamento<br />
della valle, conta su un’esperienza<br />
pluriennale nella gestione<br />
di eventi internazionali<br />
per la rivitalizzazione del territorio.<br />
È noto per il "Festinval",<br />
che ospita musicisti e turisti europei,<br />
per “Il filo del mosaico”<br />
e “Artinval”.<br />
Il Municipio collabora con Ecomuseo<br />
Lis aganis, associazione<br />
di promozione sociale Ubik Art,<br />
Consorzio Arcometa, che riunisce<br />
le Pro loco dello Spilimberghese,<br />
e Consorzio delle Valli e<br />
delle Dolomiti friulane, con cui<br />
stanno nascendo progetti per<br />
sviluppare in Val Tramontina attività<br />
economiche e di promozione<br />
turistica, ma anche di rivalutazione<br />
sociale e abitativa.<br />
L’organizzazione è in piena fase<br />
operativa, grazie a una prima<br />
tavola rotonda transfrontaliera<br />
nella quale sono stati condivisi<br />
metodi e procedure per la pianificazione<br />
delle attività di rilancio<br />
e valorizzazione territoriale<br />
e la definizione di un calendario<br />
di eventi culturali che portino a<br />
mobilità e scambio di artisti<br />
nell’area di progetto.<br />
Dal 25 aprile in località Sottoriva<br />
riapre “Il bosco delle Agane”<br />
Il 25 aprile ha riaperto i battenti l'area picnic "Il bosco delle Agane", un ampio<br />
spazio ombreggiato e verdeggiante in località Sottoriva, lungo il torrente Meduna,<br />
a due passi dal centro abitato e dal campeggio Valtramontina.<br />
L'area, servita da parcheggio, è dotata di bagni appena rinnovati, un percorso<br />
vita per tenersi in forma in modo divertente, panchine, gazebi e punti fuoco per<br />
poter cucinare all'aria aperta. Ogni domenica, per tutta l'estate, l'area sarà animata<br />
con giochi, spettacoli, bolle di sapone, truccabimbi e laboratori.<br />
Dal 18 maggio è attivo anche il campeggio, con alla guida la precedente gestione,<br />
che ha vinto il bando di gara comunale. L'area sta allargando la sua utenza<br />
soprattutto a un pubblico d'oltralpe, che cerca luoghi incontaminati e lontani dal<br />
chiasso e dalla ressa.<br />
Dove trovi L’<strong>ECO</strong>:<br />
Comune di Tramonti di Sotto<br />
Bar Terrazza Antares - Campone<br />
Osteria da Caterina<br />
Forno Sociale<br />
Alimentari Mirella
22 - Maggio 2018<br />
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CASTELNOVO<br />
DEL<br />
FRIULI<br />
CASTELNOVO DEL FRIULI<br />
A Villa Sulis nasce<br />
il museo statale<br />
della ceramica<br />
Da semplice raccolta comunale<br />
a museo statale, con tanto di<br />
riconoscimento del ministero<br />
dei Beni e delle attività culturali. È il<br />
futuro che attende le ceramiche custodite<br />
a Villa Sulis, storica dimora situata<br />
a Costa, borgata di Castelnovo del<br />
Friuli. «È un sogno che diventa realtà<br />
– spiega il sindaco Juri Del Toso –. A<br />
Udine, alla presenza del dottor Roberto<br />
Micheli della Soprintendenza Archeologia,<br />
Belle Arti e Paesaggio del Friuli<br />
Venezia Giulia, ho firmato il verbale di<br />
accettazione del decreto con cui il ministero<br />
dei Beni culturali, dopo meticolosa<br />
dedizione da parte dell’amministrazione<br />
comunale, riconosce la raccolta<br />
delle ceramiche di Castelnovo del<br />
Friuli quale deposito di materiali archeologici<br />
di proprietà dello Stato».<br />
Il che equivale a dire che, molto presto,<br />
si concretizzerà l’idea dell’amministrazione<br />
castellana di fare di Villa Sulis<br />
un vero e proprio museo della ceramica,<br />
il quale, una volta costituito,<br />
rappresenterà una sorta di “unicum”<br />
sul territorio regionale. Un risultato<br />
straordinario, come ricorda Del Toso,<br />
che parte da lontano.<br />
L’amministrazione castellana punta a<br />
fare del centro culturale di proprietà<br />
comunale un museo della ceramica.<br />
Questo, considerando il fatto che la<br />
struttura da anni ospita diversi eventi<br />
culturali (mostre, convegni e iniziative<br />
di vario genere) legati alla tradizione<br />
locale e alle tematiche della ceramica.<br />
Perdipiù è sede dell’associazione<br />
Scuola per la ceramica (sostenuta<br />
dall’associazione Lis Aganis e presente<br />
nel web con un proprio profilo Facebook).<br />
Non soltanto: al primo piano della residenza<br />
signorile del sedicesimo secolo<br />
è allestita la mostra permanente “Scodelle:<br />
la ceramica di Castelnovo del<br />
Friuli” dedicata alla ceramica rinascimentale<br />
e costituita dai reperti risalenti<br />
al 1500, rinvenuti in ambito comunale.<br />
Il materiale presentato si pone a testimonianza<br />
di una radicata tradizione ceramista<br />
del territorio castellano, il<br />
quale, avendo consistente disponibilità<br />
di materie prime e una ricca e documentata<br />
presenza di magistri scodellari,<br />
probabilmente era anche sede di<br />
una fornace.<br />
«A oggi la mostra risulta disorganica.<br />
Come amministrazione e su indicazione<br />
della Sovrintendenza ci siamo<br />
posti l’obiettivo di regolarizzarla e di<br />
renderla fruibile al pubblico», conclude<br />
Servizi<br />
Del Toso. Per queste ragioni l’amministrazione<br />
comunale ha affidato a una<br />
giovane professionista – la spilimberghese<br />
Irene Sarcinelli, laureata a pieni<br />
voti in Scienze dell’antichità all’università<br />
Cà Foscari di Venezia, con master<br />
in digital humanities conseguito<br />
nell’ateneo lagunare – la curatela della<br />
raccolta, comprensiva di oltre cinquemila<br />
frammenti, dei quali solamente<br />
138 esposti.<br />
L’area Ai Pioppi in concessione<br />
alla Pro loco per altri tre anni<br />
Il sindaco<br />
Juri Del Toso<br />
e Roberto<br />
Michieli<br />
della<br />
Soprintendenza<br />
archeologica<br />
del Friuli<br />
Venezia Giulia<br />
Quasi 45 anni di vita e un ruolo di primo piano nel panorama associazionistico locale.<br />
Per questa ragione, l'amministrazione presieduta dal sindaco Juri Del Toso<br />
ha deciso di rinnovare, per un triennio, la convenzione per la concessione in uso<br />
dell'area ricreativa Ai Pioppi, a Paludea, alla Pro loco Val Cosa, prevedendo nel<br />
contempo la possibilità di un eventuale rinnovo.<br />
Sino al 2021, quindi, nessun cambio di casa per il sodalizio castellano che si prepara<br />
a festeggiare il 45° compleanno essendo nato nel 1974. La Pro Val Cosa potrà<br />
contare inoltre su una sede riqualificata essendo stati eseguiti lavori di messa a<br />
norma per il superamento delle barriere architettoniche.<br />
Devozione mariana<br />
Inaugurato<br />
il nuovo capitello<br />
votivo a borgo<br />
Martinero<br />
Con la benedizione di don Gabriele<br />
Cercato, parroco di Castelnovo del<br />
Friuli - Paludea, alla presenza del sindaco<br />
Juri Del Toso, è stato inaugurato a<br />
Martiners, borgata del Comune di Castelnovo<br />
del Friuli, un nuovo capitello<br />
votivo. “L’iniziativa proposta dagli abitanti<br />
della borgata” precisa il primo<br />
cittadino “ha subito trovato la giunta<br />
favorevole alla realizzazione dell’opera,<br />
tant’è che nell’area abbiamo<br />
fatto eseguire dal servizio manutentivo<br />
comunale, interventi di sistemazione e<br />
di manutenzione che vanno dalla pulizia<br />
dei muri allo spostamento della<br />
piazzola ecologica”. Il capitello poggia<br />
su un muro ed ha al suo interno la Madonna<br />
Immacolata. Un riquadro in pietra<br />
ed una cornice in ferro completano<br />
l’opera. Sulla sommità si trova il crocifisso<br />
realizzato con due antiche<br />
cerniere ed il Cristo raffigurato da un<br />
chiodo antico fatto e lavorato a mano.<br />
Una copia dell’<strong>ECO</strong><br />
la trovi sempre<br />
nel municipio<br />
del tuo Comune
Maggio 2018 - 23<br />
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CLAUZETTO<br />
CLAUZETTO<br />
Il bilancio<br />
Grotte riaperte<br />
a Pasquetta<br />
Ottimo bilancio<br />
nelle festività<br />
Sono state poco più di 661 le persone<br />
che, complice la bella giornata,<br />
non hanno perso l’occasione di trascorrere<br />
Pasquetta visitando le grotte<br />
di Pradis, riaperte al pubblico dopo<br />
qualche mese di pausa. Ad accoglierli<br />
una squadra di guide speciali,<br />
composta dai giovani che hanno frequentato<br />
il corso di formazione promosso<br />
dal Comune in collaborazione<br />
con Lis Aganis.<br />
«E’ stata senza dubbio una riapertura<br />
positiva, – è stato il commento del<br />
sindaco di Clauzetto Flavio Del Missier<br />
– che ripaga l’amministrazione<br />
comunale degli sforzi fatti per rispettare<br />
una tradizione consolidata: la<br />
riapertura delle grotte e del museo il<br />
lunedì dell’Angelo». Una riapertura<br />
accompagnata da importanti novità.<br />
Durante la chisura invernale, infatti,<br />
sono stati eseguiti dei lavori di ampliamento<br />
dei percorsi, della loro<br />
messa in sicurezza, e costruito un<br />
nuovo ingresso con annessa biglietteria.<br />
Grotte e museo sono aperti la domenica<br />
e nei giorni festivi dalle 10 alle<br />
18.<br />
“Festa del Perdon”:<br />
rinnovata la tradizione<br />
del Preziosissimo sangue<br />
Fra dimostrazioni di antichi mestieri,<br />
mercatino artigiano, spettacoli vari,<br />
specialità enogastronomiche tipiche,<br />
la novità delle “passeggiate” alla scoperta<br />
del territorio oltre, ovviamente ai<br />
momenti devozionali legati alla reliquia<br />
del Preziosissimo Sangue, la Festa del<br />
Perdon è un appuntamento che non passa<br />
mai di moda. Evento di punta tra le manifestazioni<br />
proposte dalle comunità della<br />
Val Cosa, promosso dalla Pro loco di<br />
Clauzetto in collaborazione con l’amministrazione<br />
comunale, e stato riproposto<br />
sabato 12 e domenica 13 maggio. Momento<br />
clou della kermesse, come vuole<br />
una tradizione ormai consolidata, quello<br />
della processione in onore alla reliquia del<br />
Preziosissimo sangue, custodita<br />
nella chiesa di San Giacomo<br />
sin dal 1755. Giunta<br />
da Costantinopoli, dono di<br />
una persona di alto rango a<br />
un umile servitore di Clauzetto,<br />
fu poi destinata alla<br />
fine del 1700 alla parrocchia<br />
di San Giacomo tramite il<br />
mediatore don Cavalluti. E’<br />
ritenuta un dono prezioso per<br />
ottenere grazia, sollievo dalle<br />
malattie e remissione dei peccati. Ad<br />
Formazione<br />
Al via il 26 maggio<br />
un nuovo corso per<br />
intagliatori del legno<br />
L'ecomuseo Lis Aganis e l'Associazione<br />
intagliatori di Clauzetto, con il patrocinio<br />
del Comune, organizzano un corso d'intaglio<br />
del legno. L'iniziativa, alla sua dodicesima<br />
edizione, rientra nel progetto "Antichi<br />
saperi per nuovi mestieri", avviato<br />
dal Comune della Val Cosa allo scopo non<br />
solo di mantenere viva l'importante esperienza<br />
dell'artigianato locale, ma con l’impegno<br />
per cercare i fondi necessari per sostenerlo<br />
e farlo rientrare tra le iniziative di<br />
formazione sostenuta.<br />
Le lezioni avranno luogo a partire dal 26<br />
maggio a Palazzo Gerometta, a Pradis di<br />
Sopra, ogni sabato, dalle 14.30 alle 17.30,<br />
per un totale di 13 incontri (40 ore). Il costo,<br />
comprensivo di materiali e attrezzi è<br />
di 140 euro per gli uomini, 100 euro per le<br />
donne e gratuito per i ragazzi sotto i 14<br />
anni. Richiesta la quota di 20 euro per motivi<br />
assicurativi contro gli infortuni. Per<br />
info chiamare il numero 0427 764425.<br />
aprire i due giorni di festa, sabato 12<br />
maggio, con ritrovo alle 16.45 nel piazzale<br />
della Chiesa di San Giacomo, è stato<br />
“Passiparole...sui passi dei pellegrini”:<br />
una passeggiata con visita alla chiesa a<br />
cura degli esperti di arte e storia locale<br />
Isabella Reale e Vieri dei Rossi e realizzata<br />
in collaborazione con l'Ecomuseo Lis<br />
Aganis.<br />
Domenica 15 le celebrazioni della Festa<br />
del Perdon sono entrate nel vivo fin dal<br />
mattino, alle 10.15, sul sagrato della<br />
chiesa con la commemorazione alla lapide<br />
a ricordo del Rastrellamento del Perdòn<br />
Grant del 1944 (il 21 maggio del<br />
1944, durante le celebrazioni, reparti militari<br />
nazifascisti circondarono la chiesa di<br />
San Giacomo e operarono un feroce rastrellamento<br />
portando via circa 200 uomini,<br />
dei quali 25 clauzettani, furono giudicati<br />
abili e deportati nei campi di lavoro<br />
in Germania, Polonia e Cecoslovacchia),<br />
seguita, la scenografica processione in<br />
onore del Preziosissimo Sangue per le vie<br />
del paese e la messa, che ogni anno vedono<br />
la partecipazione di centinaia di persone.<br />
Per tutta la giornata oltre ad ammirare la<br />
reliquia del Preziosissimo Sangue, è stata<br />
aperta l'antica Fiera del Perdon con artigianato<br />
e prodotti tipici, mentre, nel pomeriggio,<br />
lo spazio è stato riservato agli<br />
spettacoli per grandi e piccini. Novità di<br />
questa edizione sono state poi le escursioni<br />
a cura della Pro Clauzetto alla scoperta<br />
dei doni, ed in particolare delle erbe,<br />
che la natura ci regala assieme ad Adriano<br />
Bruna, esperto botanico e a Liana Cozzi,<br />
specializzata in cucina delle erbe.<br />
Durante l’intera giornate è stato possibile<br />
assaggiare le specialità enogastronomiche<br />
tipiche, tra cui la tradizionale Balote.<br />
Non hai ricevuto l’Eco<br />
nella tua cassetta della posta?<br />
lo trovi nel municipio<br />
del tuo Comune
24 - Maggio 2018<br />
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PINZANO AL<br />
TAGLIAMENTO<br />
PINZANO AL TAGLIAMENTO<br />
Giovani alla riscoperta<br />
del territorio<br />
con “Natura(L)Mente”<br />
Giovani, volontariato e ambiente:<br />
sono questi gli ingredienti<br />
di "Natura(l)mente",<br />
progetto che nasce dalla passata esperienza<br />
dell'associazione giovanile giuliana<br />
#MaidireMai-#NikoliReciNikoli<br />
e che, nell'ultimo fine settimana di<br />
aprile, ha fatto tappa in Val d'Arzino.<br />
“Scopo primario dell'iniziativa è promuovere<br />
una riscoperta del territorio<br />
della Regione da parte delle fasce giovanili<br />
della popolazione, innescando<br />
processi di attivazione di forme di turismo<br />
solidale, equo e legato alle comunità”<br />
spiega il vicesindaco di Pinzano<br />
al Tagliamento, Emiliano De Biasio,<br />
particolarmente fiero che la seconda<br />
edizione dell'iniziativa abbia<br />
avuto come base proprio Pinzano, aggregando<br />
giovani provenienti dalle<br />
esperienze di servizio civile promosse<br />
da Arci Servizio Civile nel Friuli Venezia<br />
Giulia.<br />
“Gli obiettivi che #MaidireMai-#NikoliReciNikoli<br />
persegue sono quelli di<br />
promuovere iniziative e progetti sul<br />
territorio, per sensibilizzare la cittadinanza<br />
giovanile a dare il proprio contributo<br />
nel miglioramento graduale degli<br />
spazi comuni e promuovere la cooperazione,<br />
la partecipazione, il confronto<br />
critico” sottolinea il vice sindaco<br />
pinzanese. In questa direzione,<br />
#MaidireMai #NikoliReciNikoli ha<br />
realizzato, gli scorsi anni, i progetti<br />
“Giovani protagonisti”, “Creattivamente”<br />
e "Giovani e Responsabili", all’interno<br />
dei quali sono stati realizzati<br />
cicli di incontri, festival, rassegne e<br />
molte altre iniziative. Così, dal 27 al<br />
30 aprile, "Natura(l)mente" ha coinvolto<br />
la pedemontana pordenonese e in<br />
particolare i Comuni di Pinzano al Tagliamento<br />
e Castelnovo del Friuli. La<br />
tre giorni si è aperta con un incontro<br />
con i giovani in sala Somsi, a Pinzano:<br />
lo stesso De Biasio e il presidente di<br />
Arci Servizio Civile del Friuli Venezia<br />
Giulia Giuliano Gelci hanno illustrato<br />
l’iniziativa. Quindi è stato proiettato il<br />
film “Life in four elements”. Il documentario,<br />
frutto di un lavoro di riprese<br />
durato quattro anni, che cattura una serie<br />
di spettacolari sequenze e di storie<br />
emozionanti legate ai quattro elementi<br />
che vengono raccontati attraverso un<br />
rapporto totalizzante che altrettanti uomini<br />
e donne intrattengono con questi.<br />
Il film ha ricevuto la Genziana d'argento<br />
per il miglior contributo tecnicoartistico<br />
al Trento Film Festival 2017.<br />
Il fine settimana di attività è proseguito<br />
con laboratori di giochi tradizionali<br />
con utilizzo di materiale di riciclo, un<br />
laboratorio di danze popolari della<br />
zona nordest del Brasile, escursioni<br />
guidate di conoscenza del territorio, assaggi<br />
della cucina tradizionale locale,<br />
l’incontro “Opportunità del Servizio<br />
Civile sul Territorio” con testimonianze<br />
di ex volontari, e per concludere<br />
una “festa di comunità” con animazione<br />
e musica dal vivo con la<br />
banda Forró Sem Fronteira.<br />
Protezione civile: numerosi interventi<br />
per la sicurezza di un territorio fragile<br />
Il territorio delle colline di Pinzano è<br />
estremamente fragile e delicato. C’è la<br />
continua necessità di manutenzioni e rimedi<br />
alle frequenti frane. Diverse sono<br />
le opere di Protezione civile portate a<br />
termine nei mesi scorsi in diversi punti<br />
del territorio comunale: alcuni consolidamenti<br />
a frane a Costa Beorchia, la ricostruzione<br />
di un muro di sostegno all’inizio<br />
della strada che porta a Colle, la<br />
riparazione del ciglio della strada “vecchia”<br />
di Costa Beorchia, franato un<br />
anno fa. Altri interventi, più rilevanti,<br />
sono stati avviati a cura degli uffici comunali<br />
e presto partiranno i lavori. In<br />
particolare sono già a buon punto le pratiche<br />
per l’avvio del consolidamento di<br />
una parete rocciosa a Manazzons, che<br />
desta preoccupazione, ed il canale di<br />
convogliamento delle acque meteoriche<br />
a nord dell’abitato di Valeriano, atteso<br />
da molto tempo perché eviterà che durante<br />
i violenti acquazzoni le acque provenienti<br />
dai campi giungano in paese.La<br />
squadra comunale di protezione civile e<br />
l’ufficio tecnico, con solerzia e costanza<br />
tengono monitorate le varie fragilità.<br />
Le diverse minacce alla integrità della<br />
viabilità pubblica sono all’attenzione<br />
dell’Amministrazione comunale e della<br />
Direzione centrale della Protezione civile.<br />
Alan Beggin,<br />
campione<br />
di downhill,<br />
dà il buon esempio<br />
e pulisce i sentieri<br />
Ospite d'eccezione per l'X team "Piero<br />
Bicya", associazione sportiva con base<br />
a Pinzano che, dal 1998, anno di fondazione<br />
del team, con rinnovato entusiasmo,<br />
continua nell'organizzazione di<br />
gare e manifestazioni nell'ambito della<br />
mountain bike potendo contare anche su<br />
un tracciato "fatto in casa" immerso<br />
nella meravigliosa natura della Val d'Arzino.<br />
Con grande entusiasmo e passione,<br />
i soci volontari hanno ripreso e<br />
sistemato numerosi sentieri ormai dimenticati<br />
e soffocati da rovi e sterpaglie,<br />
costruendo ponti e passerelle, rifacendo<br />
muretti di contenimento e pavimentazione<br />
in pietra. Un tracciato che,<br />
per essere sempre al meglio, necessita<br />
di manutenzioni almeno settimanali.<br />
Come ogni domenica, gli appassionati<br />
delle "ruote grasse" si sono ritrovati per<br />
manutenere i sentieri della Val d'Arzino:<br />
alla ricognizione della pista si è unito<br />
anche il pluricampione italiano di downhill<br />
Alan Beggin che, assieme ai ragazzi<br />
del team 3 Stars si è dato un gran<br />
da fare nel dare una mano agli amici<br />
friulani.<br />
Non hai ricevuto l’Eco<br />
nella tua cassetta della posta?<br />
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del tuo Comune
Maggio 2018 - 25<br />
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VITO<br />
D’ASIO<br />
VITO D’ASIO<br />
Università della terza età<br />
di Spilimbergo:<br />
tre lezioni per scoprire<br />
gli aspetti culturali<br />
della Val d’Arzino<br />
L’Università della terza età di Spilimbergo (Ute)<br />
nel programma didattico dell'anno accademico<br />
appena concluso ha inserito lo svolgimento di tre<br />
lezioni volte a scoprire e approfondire gli aspetti<br />
culturali della Val d'Arzino. Le lezioni, tenutesi<br />
all’auditorium di Casiacco, sono iniziate il 7 marzo<br />
con relatore Tito Pasqualis intervenuto sul tema<br />
“Una Valle si racconta”, illustrando alcuni spaccati<br />
della vita passata della nostra valle. Il 14 marzo è<br />
stata la volta del sindaco di Vito d'Asio Pietro Gerometta<br />
raccontare l’epopea della Lima di Anduins:<br />
un interessante spaccato di un trentennio della vita<br />
di una comunità e delle vicende delle famiglie<br />
Lualdi. A chiudere il ciclo di lezioni, lo scorso 21<br />
marzo è stata Maria Sferrazza Paqualis, che ha<br />
intrattenuto i numerosi intervenuti sul tema<br />
“La Gente della Pieve”.<br />
Asd Arzino promosso in Seconda categoria<br />
E’ un sogno che inseguiva da quindici anni<br />
Un sogno lungo quindici anni: è quello dell'Asd Arzino,<br />
la formazione calcistica del Comune di Vito<br />
d'Asio che, dopo una marcia trionfale di cinquantasette<br />
punti in 24 partite, ha centrato in largo anticipo il salto<br />
di categoria.<br />
Dopo tanti anni in Terza, la formazione gialloblu guidata<br />
dal mister Cristian Barazzutti disputerà il prossimo<br />
campionato di calcio in Seconda categoria. Obiettivo<br />
che la formazione della Val d'Arzino inseguiva dal lontano<br />
2003. Una favola diventata realtà per gli appassionati<br />
tifosi ma che non stupisce più di tanto la giovane<br />
presidente del sodalizio sportivo, Anna Gerometta, 32<br />
anni, di cui gli ultimi quattro al timone della società:<br />
“Ci aspettavamo di giocare un campionato di vertice e<br />
puntavamo alla promozione. I giocatori sono di valore<br />
e perciò siamo partiti con l’intento di stare tra le prime<br />
quattro”. Tutto secondo copione, insomma. Ora c'é da<br />
pensare al futuro e al campionato che verrà.<br />
Approvato il bilancio di previsione<br />
In arrivo importanti opere pubbliche<br />
Con l’approvazione del bilancio di previsione<br />
2018 prenderanno il via due importanti<br />
opere pubbliche nel territorio comunale<br />
di Vito d'Asio. Ad annunciarlo è lo<br />
stesso sindaco Pietro Gerometta, confermando<br />
la riqualificazione di Piazza Fontana<br />
a Vito d’Asio e il parcheggio Maciles<br />
ad Anduins. “Inoltre, sono stati avviati i<br />
primi studi progettuali per la realizzazione<br />
di un campeggio a San Francesco, ed è<br />
stato richiesto all’Uti il finanziamento per<br />
modificare la viabilità interna della frazione<br />
di Vito d’Asio” afferma il primo cittadino.<br />
Rispetto alla riqualificazione di<br />
Piazza Fontana, “l’intervento, come criterio<br />
generale intende essere un lavoro di<br />
semplificazione, di pulizia di tutti quegli<br />
elementi che rendono poco leggibile l’insieme”<br />
chiarisce Gerometta. E aggiunge:<br />
“La piazzetta non è grande, ma nella sua<br />
semplicità merita di essere portata in luce<br />
e valorizzata a dovere. In particolare si intende<br />
operare su tutta la superficie, definita<br />
dalle tre vie di accesso, in modo da<br />
creare un unico piano inclinato senza gradini<br />
e cambiamenti di quota, seguendo<br />
soltanto la pendenza naturale; inglobando<br />
il marciapiede esistente che costeggia il<br />
centro sociale. In questo modo, la superficie<br />
della piazza diventa tutt’una, si recupera<br />
l’idea di “salotto di un tempo”, ritorna<br />
ad essere una piazza chiostro, una<br />
piazza cortile, che si lega indissolubilmente<br />
con gli edifici, i cortili e le funzioni<br />
che la circondano”. “Il disegno della pavimentazione<br />
rifiuta qualsiasi intervento vistoso,<br />
preferendo la ricerca di una sobria<br />
geometria dettata dalla fontana, la quale<br />
viene valorizzata soltanto da una soglia in<br />
acciaio tipo Corten, con l’inserimento di<br />
una poesia in friulano che recita “Tu ievas<br />
la matina e tu iuatz il mont e il planc, un<br />
sospir dal cor cj ven, tu sos Furlan” afferma<br />
il sindaco. E conclude: “I materiali<br />
proposti sono quelli legati alla nostra tradizione,<br />
l’acciottolato in sasso a spacco e<br />
inserti in pietra locale tipo Pradis o Torreano.<br />
La circolazione veicolare rimane<br />
soltanto di passaggio, oppure limitata alle<br />
funzioni religiose, l’intento è di ripristinare<br />
la completa pedonalità del luogo”.<br />
L’amministrazione Gerometta ha incaricato<br />
inoltre l’ufficio tecnico comunale di<br />
redigere un progetto per ricavare un parcheggio<br />
pubblico in frazione di Anduins.<br />
Il progetto riguarda la realizzazione di un<br />
parcheggio in località Maciles, e a completare<br />
l’attuale disponibilità di aree di sosta<br />
in corrispondenza delle attività commerciali<br />
e sanitarie presenti. Sette i posti<br />
auto previsti, più uno per i diversamente<br />
abili. Il termine dei lavori è previsto a fine<br />
giugno.<br />
Una copia dell’<strong>ECO</strong><br />
la trovi sempre<br />
nel municipio<br />
del tuo Comune
26 - Maggio 2018<br />
SEQUALS<br />
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SEQUALS<br />
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Elezioni<br />
Amministrative<br />
29 aprile 2018<br />
Enrico Odorico, 72 anni, dirigente<br />
d'azienda in pensione, è il nuovo<br />
sindaco di Sequals. Alle elezioni<br />
amministrative del 29 aprile scorso, con il<br />
sostegno della lista “Democrazia civica”,<br />
ha ottenuto il 50,22%o delle preferenze,<br />
pari a 577 voti (su 1.149 votanti). Matteo<br />
Moretto, 47 anni, avvocato, vicesindaco<br />
uscente, e candidato sindaco per la lista<br />
"Intant bundì", ha raccolto il 44,21% (508<br />
voti); a Noris Pascut, 44 anni, operaio metalmeccanico,<br />
candidato sindaco per Casa-<br />
Pound Italia, è andato il 5,57 delle preferenze,<br />
pari a 64 voti.<br />
Il nuovo consiglio comunale è composto<br />
da Serena Guarino, Gianni Lunari, Guido<br />
Vuerich, Francesco Serra, Antonella La<br />
Placa, Sandro Montico, Giulio Crovato (per<br />
la maggioranza); Matteo Moretto, Fabiana<br />
Visentin, Dario Zamparo, Marco De Lillo<br />
(per la minoranza).<br />
La nuova giunta è composta da Enrico<br />
Odorico, sindaco, referente Personale, Bilancio,<br />
Patrimonio, Finanza e quanto non<br />
espressamente delegato; Gianni Lunari:<br />
assessore, vice sindaco, con delega alla Vigilanza<br />
e sicurezza, Attività produttive e<br />
Tributi; Serena Guarino, assessore, delega<br />
all’Istruzione e Politiche per le famiglie;<br />
Sandro Montico, assessore, delega ai Lavori<br />
pubblici, Edilizia privata, Manutenzione<br />
immobili; Francesco Serra, assessore,<br />
delega alla Cultura, Tempo libero, Turismo,<br />
Sviluppo rete museale; Francesco<br />
Bombasaro, consigliere delegato, con delega<br />
alle Infrastrutture tecnologiche, Urbanistica,<br />
Protezione civile; Antonella La<br />
Placa, consigliere delegato, con delega alle<br />
Analisi economiche, Solidarietà sociale,<br />
Casa di riposo; Guido Vuerich, consigliere<br />
delegato, con delega all’Associazionismo,<br />
Volontariato, Attività sportive, Manutenzione<br />
urbana. Capogruppo di maggioranza<br />
è Giulio Crovato.<br />
Dopo nove anni torna alla guida dell’amministrazione comunale con il 50,22%<br />
dei consensi. «E’ la conferma che i progetti di allora mantengono la loro attualità»<br />
Enrico Odorico è il nuovo sindaco<br />
Enrico<br />
Odorico,<br />
72 anni,<br />
dirigente<br />
d’azienda<br />
in pensione,<br />
il 29 aprile<br />
scorso<br />
è ritornato<br />
alla guida<br />
del Comune<br />
di Sequals<br />
In campo l’intero gruppo consiliare<br />
Priorità: scuola, decoro, rete museale<br />
Una manciata di giorni sono bastati<br />
al neo sindaco Enrico Odorico<br />
per ufficializzare una squadra<br />
che non solo mette in campo l’intero<br />
gruppo consiliare, ma che annuncia, a<br />
metà legislatura, una radicale staffetta: i<br />
quattro assessori sostituiranno i consiglieri<br />
delegati; i consiglieri delegati diventeranno<br />
a loro volta assessori.<br />
Un approccio, insomma, fortemente innovativo<br />
sul piano metodologico, che punta<br />
a premiare la competenza, il coinvolgi-<br />
Fresco di restauro, il fucile da caccia<br />
di Primo Carnera ritorna a casa<br />
Il fucile di Primo Carnera, restaurato dall'armaiolo sequalsese Andrea Zecchinon,<br />
ha fatto ritorno a Villa Carnera. L’arma con cui Primo Carnera andava a<br />
caccia con gli amici, aveva seguito la vendita della sua abitazione, acquistata<br />
dalla famiglia Micoli.<br />
Ora Fabiola Micoli ha voluta donare questo preziosa testimonianza della vita<br />
del grande campione alla comunità di Sequals.<br />
Oggi, grazie al restauro, realizzato gratuitamente dal giovane Andrea Zecchinon,<br />
è così nuovamente possibile ammirare l'arma conservata nella teca<br />
antisfondamento della villa. Si tratta di un fucile semiautomatico americano<br />
della Browning, modello Auto-5, calibro 12, con il monogramma in oro<br />
(Primo Carnera) inciso sul calcio. Il cimelio va ad arricchire la casa-museo<br />
del campione dei pesi massimi, il "gigante buono" che, partendo dal Friuli<br />
povero del dopoguerra, arrivò a combattere sui ring più ambiti, conquistando<br />
il titolo di campione mondiale dei pesi massimi di boxe nel 1933.<br />
mento e la partecipazione a tempo pieno<br />
degli eletti nell’intero processo amministrativo.<br />
«Una scelta – spiega il primo cittadino<br />
– che si basa su un accordo che intende<br />
coinvolgere tutto il corpo eletto con<br />
precise deleghe che tengono altamente in<br />
considerazione il consenso degli elettori,<br />
le specifiche conoscenze, competenze e<br />
impegni personali di ogni delegato, e che<br />
prevede a metà mandato una rotazione<br />
delle varie posizioni, nel rispetto delle conoscenze<br />
e competenze acquisite. Ciò garantirà<br />
una piena continuazione nell'azione<br />
di attenta gestione e nello stesso<br />
tempo il pieno e costante coinvolgimento<br />
ed impegno di tutti i componenti di questa<br />
meravigliosa squadra che si appresta<br />
a governare la nostra intera comunità per<br />
i prossimi cinque anni».<br />
Sul piano amministrativo, Enrico Odorico<br />
intende riprendere quei progetti che<br />
sei anni fa erano stati bruscamente interrotti<br />
dal commissariamento, e che oggi,<br />
con i loro voti, i cittadini ne confermano<br />
l’attualità e la bontà. «Il primo obiettivo<br />
– informa il sindaco – riguarda la mensa<br />
scolastica. Dall’inizio da settembre intendiamo<br />
ripristinare un nostro servizio<br />
mensa, almeno per quanto riguarda i cibi<br />
caldi».<br />
Una seconda priorità, che i cittadini sentono<br />
particolarmente, riguarda la pulizia<br />
e il decoro urbano, che attualmente lascia<br />
molto a desiderare. Terzo aspetto, la gestione<br />
dell’ingente patrimonio comunale:<br />
«Una ricchezza – sottolinea il sindaco –<br />
che ci farà diventare poveri, perché non<br />
produce reddito ma solo spese». Considerazioni<br />
che lo portano ad imboccare la<br />
strada di una rete museale, in grado di ribaltare<br />
l’approccio turistico: oggi subìto,<br />
domani da guidare e promuovere. «Un<br />
importante passo in questa direzione –<br />
anticipa il sindaco – riguarda Villa Ciani,<br />
che ospita il Craf, il Centro di ricerca e<br />
archiviazione della fotografia e la biblioteca.<br />
«La Libera Accademia di Belle Arti<br />
di Firenze (Laba), con la quale trattengo<br />
rapporti da lungo tempo – anticipa il sindaco<br />
– guarda con grande interesse la<br />
possibilità di portare a Villa Ciani una<br />
propria sede secondaria».<br />
Non hai ricevuto l’Eco<br />
nella tua cassetta della posta?<br />
lo trovi nel municipio<br />
del tuo Comune
Maggio 2018 - 27<br />
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TRAVESIO<br />
TRAVESIO<br />
Iniziativa di successo per il ventiduenne travesiano, fresco laureato<br />
in Diritto per le imprese e le istituzioni all’Università di Udine<br />
Francesco: internet troppo lenta<br />
Il Comune delibera<br />
l’installazione di due ripetitori<br />
Toppo di Travesio<br />
Spinto dai social<br />
decolla<br />
l’ufficio turistico<br />
Ha un approccio “social”, punta<br />
a promuovere tutti i comuni limitrofi<br />
e fa del turista non un<br />
semplice visitatore, ma parte attiva<br />
all’interno degli eventi: è<br />
l’ufficio turistico di palazzo<br />
Wassermann, a Toppo di Travesio,<br />
nato da una convenzione<br />
tra Arcometa e il municipio.<br />
Aperto tutti i giorni, oltre a fornire<br />
informazioni a quanti raggiungono<br />
l’ufficio, porta avanti<br />
un’azione di promozione virale,<br />
a partire dalla pagina Facebook<br />
“Arcometa - Consorzio tra le<br />
Pro loco”. «Puntiamo al turismo<br />
di nuova generazione secondo<br />
le linee guida di Promoturismo<br />
Fvg – spiega il presidente<br />
di Arcometa Christian De<br />
Rosa – utilizzando la pubblicità<br />
sui social e individuando canali<br />
tematici per catturare un pubblico<br />
sempre più propenso a un<br />
turismo emozionale».<br />
Francesco Ros<br />
La sua “Costituzione europea” ha ricevuto<br />
il plauso dei vertici delle<br />
principali istituzioni del pianeta.<br />
Eppure è un impegno a 360 gradi e, soprattutto,<br />
in continua evoluzione su tematiche<br />
anche molto differenti fra loro quello<br />
che Francesco Ros, travesiano, 22 anni e<br />
fresco di laurea in Diritto per le imprese e<br />
le istituzioni all'Università degli Studi di<br />
Udine, sta conducendo negli ultimi anni.<br />
In particolare lasciata per un attimo la passione<br />
per la politica e la scrittura, Ros ha<br />
deciso di dedicarsi ad una problematica<br />
che da tempo affligge la Val Cosa e in particolare<br />
il comune di residenza del giovane,<br />
ovvero la lentezza della connessione<br />
internet. “Nel nostro comune siamo arretrati<br />
per quel che riguarda la connessione<br />
a internet e quindi molti miei concittadini,<br />
me compreso, faticano a connettersi o<br />
hanno una connessione troppo lenta”,<br />
spiega Ros.<br />
Della situazione il giovane scrittore ha informato<br />
a suo tempo, oltre che il primo cittadino<br />
di Travesio Diego Franz, anche la<br />
Telecom e recentemente la Regione. “Visto<br />
che non ci si può soltanto lamentare,<br />
ma credo che se ci sono problemi, ci si<br />
deve impegnare in prima persona a risolverli.<br />
Dopo avere trovato comprensione<br />
nel sindaco, che ringrazio per avermi rice-<br />
Gara di matematica: studenti travesiani<br />
sugli scudi ai Giochi del Mediterraneo<br />
La Scuola Secondaria di Primo<br />
Grado dell’Istituto Comprensivo<br />
di Travesio ha partecipato<br />
anche quest’anno ai Giochi<br />
Matematici del Mediterraneo,<br />
giunti all’ottava edizione ed organizzati<br />
dall’Associazione Italiana<br />
per la Promozione della<br />
Matematica (AIPM) con lo<br />
scopo di mettere a confronto<br />
allievi provenienti da diverse<br />
scuole sul territorio nazionale,<br />
in uno spirito di lealtà e sana<br />
competizione. Gli allievi Samuel<br />
Cicutto e Giulio Bit, si<br />
sono qualificati superando le<br />
diverse fasi previste dalla competizione,<br />
approdando alla Finale<br />
Nazionale di Palermo.<br />
Giunti nel capoluogo siculo,<br />
vuto, consapevole che una istituzione come<br />
il Comune su problematiche del genere abbia<br />
le mani legate, mi sono premurato di contattare<br />
la Regione, presentando un progetto che<br />
ho elaborato in tema di innovazione digitale<br />
e ampliamento della connessione”.<br />
Ebbene, proprio all'alba del suo ventiduesimo<br />
compleanno, il giovane Francesco ha<br />
avuto la risposta da tanto attesa: “Il Comune<br />
di Travesio, ha deliberato, l'installazione di<br />
due ripetitori entro fine maggio, per la zona.<br />
In particolare uno sarà installato a Toppo ed<br />
un altro a Usago. Sarà coperta anche via<br />
Zancan, nel capoluogo. La ditta che fornirà<br />
il servizio è la Wirelessgroup, che già si è occupata<br />
di coprire tutto il Comune di Castelnovo<br />
del Friuli ma anche municipalità contermini”<br />
spiega Ros, emozionato per il risultato<br />
portato a caso, cui ha indubbiamente<br />
contribuito.<br />
“Dopo anni ed anni di lettere e richieste di<br />
incontri sapere che a Travesio arriverà internet<br />
a 30 mega di velocità mi rincuora” osserva<br />
Ros. “Sono emozionato perché credo,<br />
nel mio piccolo, di avervi contribuito. Molte<br />
famiglie, residenti nel mio Comune, potranno<br />
di qui a breve accedere ad internet<br />
nella maniera più veloce possibile e con<br />
meno rischi di trovarsi sconnessi rispetto al<br />
passato. Un'occasione per noi giovani, ma<br />
anche un'opportunità per chi in Val Cosa ci<br />
lavora, per le nostre aziende e, mi auguro,<br />
per quelle che verranno ad insediarsi” conclude<br />
Ros.<br />
accompagnati dai genitori e<br />
dalle insegnanti Chiara Filippetto<br />
ed Eugenia Capozzi, i ragazzi<br />
hanno ottenuto ottimi risultati<br />
nelle rispettive categorie:<br />
Samuel Cicutto, al suo<br />
esordio alle nazionali, si è<br />
piazzato al quindicesimo posto<br />
mentre Giulio Bit, veterano<br />
della competizione, al terzo.<br />
All’evento hanno partecipato<br />
720 studenti provenienti da<br />
tutta Italia, eccellenze selezionate<br />
tra 185.000 partecipanti.<br />
Una copia dell’<strong>ECO</strong><br />
la trovi sempre<br />
nel municipio<br />
del tuo Comune
28 - Maggio 2018<br />
ARBA<br />
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ARBA<br />
Graphistudio: design,<br />
ricerca e sintesi, tra<br />
innovazione e tradizione<br />
Leader della fotografia digitale, con una sede di rappresentanza<br />
a Pielungo, nel castello Ceconi, conta<br />
180 dipendenti, il 70% donne. Esporta in 150 nazioni<br />
Graphistudio è design, ricerca e<br />
sintesi tra innovazione e tradizione.<br />
L'azienda di Arba, che<br />
conta 180 dipendenti, il 70% dei quali<br />
rappresentato da donne, è motivo di<br />
vanto per il comune in cui ha deciso di<br />
insediarsi, e non soltanto.<br />
Con uno stile profondamente italiano,<br />
ma con lo sguardo da sempre rivolto<br />
al mondo, l'azienda leader nell'ambito<br />
della fotografia digitale ha saputo imporre<br />
nuovi trend internazionali, ispirando<br />
decine di migliaia di fotografi.<br />
Grazie alle continue innovazioni, la<br />
società è riuscita a proporsi come first<br />
mover nel mercato della fotografia<br />
matrimoniale.<br />
Graphistudio è stata la prima in Italia<br />
e nel mondo a introdurre la tecnologia<br />
della stampa digitale nel mercato della<br />
fotografia matrimoniale e di ritratto e<br />
oggi esporta in oltre 150 nazioni.<br />
Ma qual è la vision dell'impresa?<br />
«Combinare l’unicità della rilegatura<br />
fatta a mano, le più avanzate tecnologie<br />
digitali sulla stampa e la creatività<br />
di grafici professionisti: questa è<br />
l’idea dalla quale il libro ha avuto origine<br />
e ha trovato il suo naturale sviluppo<br />
nel mercato matrimoniale, diventando<br />
l’album libro®», hanno<br />
spiegato i vertici aziendali. Graphistudio<br />
è una realtà che ama il made in<br />
Italy, base delle proprie creazioni.<br />
«Chi ama il Made in Italy cerca stile,<br />
eleganza, cura dei dettagli – hanno<br />
messo in luce i rappresentanti della<br />
società. Questa è l'idea di qualità cui<br />
Graphistudio fa riferimento quando<br />
progetta i suoi libri, conosciuti nel<br />
mondo come uno degli esempi più riusciti<br />
del made in Italy». La storia di<br />
Graphistudio nasce a Maniago. Il fondatore<br />
è Tullio Tramontina, da sempre<br />
fonte creativa, vision e marketing.<br />
Tramontina lavora assieme ai soci<br />
Maurizio Corazza, macchina operativa<br />
della produzione, e Enzo Piazza, curatore<br />
della parte tecnologica e degli<br />
aspetti grafici. Un team che lavora<br />
all’unisono e ha saputo fare del proprio<br />
marchio un simbolo.<br />
Nel 2002 il trasferimento nella nuovasede<br />
di Arba, all'interno di uno stabilimento<br />
di 5 mila metri quadrati, che<br />
qualche anno dopo è stato raddoppiato.<br />
L’azienda usufruisce di sedi commerciali<br />
negli Stati Uniti, in Inghilterra,<br />
Francia, Spagna, Russia e Australia.<br />
La società ha anche una sede di rappresentanza<br />
che trova spazio a Pielungo,<br />
nel castello Ceconi.<br />
Al suo interno, quotidianamente vengono<br />
ricevuti clienti provenienti da<br />
tutto il mondo. Si ospitano anche workshop<br />
di livello internazionale con i<br />
più quotati fotografi di matrimonio e<br />
di ritratto.<br />
La Pro loco ha rinnovato il direttivo<br />
Laura Agnolutto è il nuovo presidente<br />
Novità nella Pro loco di Arba, che ha rinnovato il direttivo. Accanto ai “vecchi”<br />
componenti Laura Agnolutto, Michele Cossu, Andrea Ferrarin, Fausto Ferrarin,<br />
Gabriele Ferrarin, Gabriele Formenton, Loretta Miotto, Luigi Mucciolo, Grazia<br />
Salvante e Dario Toffolo, sono stati nominati anche<br />
Nadia David, Samuele Rosa, Andrea Toffolo,<br />
Federica Toffolo e Stefano Toffolo.<br />
Il nuovo gruppo ha già provveduto a nominare al<br />
suo interno presidente Laura Agnolutto, vicepresidente<br />
Gabriele Formenton e segretario Dario<br />
Toffolo, ed è al lavoro per perfezionare il programma<br />
della nuova edizione della “Fiesta sot il<br />
Crupisignâr”, già predisposta dal precedente direttivo,<br />
in programma da sabato 28 luglio, per tre weekend, sino a domenica 12<br />
agosto.<br />
I progetti del Comune<br />
Dopo l’acquisizione<br />
della Centa asilo”<br />
si punta a riqualificare<br />
l’intera area<br />
L’area festeggiamenti di Arba si rinnova:<br />
l'anno scorso il Comune ha acquisito<br />
dalla parrocchia la proprietà<br />
dello spazio attrezzato della “Centa<br />
asilo” nel quale, ad agosto, la Pro loco<br />
organizza da 35 anni la “Fiesta sot il<br />
Crupisignâr”.<br />
L'acquisto è il primo passo per procedere<br />
con interventi di riqualificazione<br />
dell'impianto comunale, struttura indispensabile<br />
per attività ludiche, sportive<br />
e ricreative e centro di aggregazione. Il<br />
Municipio ha reperito i fondi per progettazione<br />
definitiva e la realizzazione<br />
dei primi lotti, che potranno partire a<br />
sagra 2018 conclusa e riguarderanno la<br />
costruzione dei nuovi bagni, accessibili<br />
pure a persone diversamente abili, e di<br />
un locale attrezzato a cucina.<br />
Si confida di predisporre, a breve, anche<br />
l’intervento che porterà alla costruzione<br />
di una nuova pista polifunzionale<br />
coperta, che potrà essere trasformata in<br />
struttura chiusa e utilizzabile tutto<br />
l’anno come centro polifunzionale,<br />
adatto a ospitare anche le attività sociali.<br />
Un progetto ambizioso ma necessario.<br />
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del tuo Comune
Maggio 2018 - 29<br />
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MANIAGO<br />
Il mercatino delle cose vecchie e usate è<br />
sbarcato a Maniago. Con il supporto<br />
dell’amministrazione comunale e della<br />
Pro Loco, sabato 28 aprile si è tenuto in<br />
piazza Italia il primo mercato dell’antiquariato<br />
e del vintage, così come accadrà in futuro,<br />
ogni quarto sabato del mese nei dodici<br />
mesi l'anno.<br />
L'esordio è stato convincente e per le prossime<br />
edizioni sono attesi molti espositori e<br />
hobbisti che allestiranno, nella zona pedonale,<br />
il mercato dell’antiquariato ribattezzato<br />
“A Maniago oggetti e cose d’altri<br />
tempi”.<br />
Il mercatino è organizzato dall’Associazione<br />
Volontari del Friuli Venezia Giulia con il patrocino<br />
del Comune di Maniago e la collaborazione<br />
della Pro Maniago ed ha lo scopo<br />
di incentivare lo sviluppo turistico e commerciale<br />
della città delle lame.<br />
Gli espositori e hobbisti che arriveranno a<br />
Maniago da tutto il Friuli Venezia Giulia,<br />
ma anche dal vicino Veneto, sono in numero<br />
consistente e allestiranno le loro bancarelle<br />
in piazza Italia con le più svariate mercanzie<br />
e oggetti di antiquariato e cose rare, tanto da<br />
invogliare molti collezionisti e amanti del<br />
vintage a frugare tra i banchi e trovare l’oggetto<br />
particolare, così da respirare per una<br />
giornata quell’odore di antico che solo le<br />
cose d’altri tempi sanno regalare.<br />
“Abbiamo voluto avviare un mercato dell’antiquariato<br />
con cadenza mensile – affermano<br />
l’assessore Cristina Querin e il presidente<br />
della Pro Maniago Michele Forniz –<br />
per dare impulso e vivacità alla nostra città<br />
attraverso un evento periodico, che guarda<br />
con particolare attenzione al mondo del<br />
commercio. Ci auguriamo che la promozione<br />
dell’evento possa alimentare flussi di<br />
visitatori, grazie a un’iniziativa nuova che<br />
siamo certi sarà di successo”.<br />
Per i visitatori che arriveranno a Maniago<br />
inr questa occasione, l’Ufficio Turistico è<br />
aperto tutti i giorni della settimana presso il<br />
L’iniziativa punta<br />
a dare impulso<br />
e vivacità a Maniago,<br />
guardando con particolare<br />
attenzione al mondo<br />
del commercio<br />
MANIAGO<br />
Debutta con successo<br />
il mercatino delle cose<br />
vecchie e usate<br />
L’hanno chiamato “A Maniago oggetti e cose<br />
d’altri tempi”. Si terrà ogni quarto sabato del mese<br />
Museo delle coltellerie in via Maestri del<br />
Lavoro 1: in questa sede si potranno avere<br />
tutte le informazioni sulle bellezze che offre<br />
la cittadina e il territorio delle Valli e delle<br />
Dolomiti Friulane.<br />
Per tutti gli espositori e hobbisti interessati<br />
a partecipare con le loro bancarelle, è necessario<br />
contattare il numero 338 6322205 e<br />
chiedere informazioni a Valter.<br />
Si tratta dell'ennesima iniziativa per rilanciare<br />
anche il comparto commerciale, che<br />
sta conoscendo una crescita significativa:<br />
La società Pescatori Sportivi<br />
festeggia i sessant’anni<br />
"Nonostante le difficoltà del settore il saldo<br />
delle attività 2017 è stato positivo sia per i<br />
pubblici esercizi che per le attività commerciali<br />
– ha certificato Querin –. Si nota un<br />
certo ricambio generazionale per molti versi<br />
anche auspicabile vista l'età media degli<br />
operatori commerciali maniaghesi.<br />
Un modo diverso e più dinamico di stare nel<br />
mercato con l'utilizzo di strumenti di promozione<br />
web e di operazioni di marketing<br />
integrato alla portata anche delle piccole attività<br />
nità se la si sa cogliere".<br />
Appuntamenti<br />
Di notte<br />
in castello<br />
e in villa<br />
Tre imperdibili appuntamenti ricchi<br />
di attività quelli del 28 aprile,<br />
26 maggio e 9 giugno nelle Valli<br />
e Dolomiti Friulane nell’ambito<br />
del progetto "Di notte in castello<br />
e in villa" promosso dall'Uti.<br />
Seguendo quella linea immaginaria<br />
che è la ferrovia Sacile–<br />
Gemona si è deciso di realizzare<br />
tre giornate e tre notti ad ingresso<br />
gratuito dedicate alla scoperta<br />
del territorio e per unire<br />
idealmente in un percorso culturale<br />
castelli e ville. Un cammino<br />
dedicato a luoghi e spazi del presente<br />
e del passato attraverso<br />
passeggiate culturali alla scoperta<br />
dei castelli di Maniago, Solimbergo,<br />
Pinzano e Travesio;<br />
spettacoli teatrali, musicali e scenici;<br />
degustazioni di prodotti locali;<br />
attività laboratoriali e creative<br />
adatte alle famiglie ed ai più<br />
piccoli.<br />
L’esordio del 28 aprile è stato<br />
dedicato alla scoperta del Castello<br />
di Maniago. Il secondo<br />
appuntamento è previsto per sabato<br />
26 maggio alle 16 al Castello<br />
di Solimbergo con una<br />
passeggiata culturale e visita alla<br />
chiesa di Salimbergo, in occasione<br />
del 250° anniversario.<br />
Gran finale sabato 9 giugno tra<br />
Pinzano e Castelnovo con<br />
un’escursione guidata con Alberta<br />
Maria Bulfon e il concerto<br />
Tambors de Topolò.<br />
La società mandamentale Pescatori<br />
Sportivi di Maniago<br />
compie 60 anni e propone una<br />
lunga serie di appuntamenti per<br />
celebrare l'ambita ricorrenza.<br />
Iniziative ed eventi che non saranno<br />
solamente un mero momento<br />
di festa e d’intrattenimento,<br />
ma tenderanno a trasmettere<br />
e far conoscere alla comunità<br />
e, in particolare ai giovani,<br />
la valenza di una società<br />
sportiva anche come momento<br />
di svago, di presenza volontaristica,<br />
di solidarietà, d’impegno<br />
umanitario e sociale, in particolare<br />
per l’operatività a favore<br />
della tutela dell’ittiofauna, delle<br />
acque interne e dell’ambiente,<br />
oltre che di amicizia, di collaborazione<br />
e di solidarietà.<br />
Si potranno vedere, assieme<br />
agli acquari dell’Ente Tutela<br />
Patrimonio Ittico del Friuli Venezia<br />
Giulia, e varie attrezzature<br />
di pesca e di allevamento<br />
pesci, anche la Mostra dedicata<br />
alla “Pesca Sportiva in Filatelia”<br />
che Guerrino Massaro ha<br />
allestito appositamente al Coricama<br />
per questo traguardo.<br />
Nel mondo filatelico tramite i<br />
francobolli, ogni Stato presenta<br />
la propria storia, cultura, geografia<br />
e le proprie ricchezze interne.<br />
Ebbene, in questa esposizione<br />
è stata presentata la Pesca<br />
Sportiva (limitata alle acque interne)<br />
con documenti provenienti<br />
da tutti i cinque continenti,<br />
a testimonianza del fatto<br />
che questa passione coinvolge il<br />
mondo intero.
30 - Maggio 2018<br />
VAJONT<br />
VAJONT<br />
Agiugno lo Spazio cre@tivo Vajont<br />
spegnerà la sua prima<br />
candelina. Un luogo pensato<br />
per accogliere bambini, ragazzi e<br />
adulti e per svolgere attività creative e<br />
artistiche, ma anche ludiche, di animazione,<br />
informative, formative e di promozione<br />
della lettura. Uno spazio<br />
aperto il sabato dalle 10 alle 12.<br />
Il piano nasce all'interno di un progetto<br />
più ampio, proposto dall'associazione<br />
Lago e accolto dall'attuale amministrazione<br />
comunale di Vajont per offrire un<br />
nuovo servizio alla comunità e anche<br />
ai residenti nell'Unione territoriale. Nel<br />
corso di questo primo anno, a fruirne<br />
maggiormente sono stati i cittadini più<br />
giovani: i bambini della scuola dell'infanzia<br />
e della primaria, dai 5 agli 11<br />
anni, per molti dei quali recarsi allo<br />
Spazio cre@tivo il sabato mattina è diventato<br />
un appuntamento fisso.<br />
L'apertura e le attività sono curate e<br />
gestite dalle operatrici dell'associazione<br />
Lago. Sono stati svolti laboratori<br />
per favorire l'uso della manualità e<br />
della creatività, proposte letture animate<br />
e ad alta voce e momenti di<br />
gioco, sopratutto di gruppo, per favorire<br />
socialità, condivisione e sana competizione.<br />
Lo Spazio si trova nella sede<br />
della biblioteca di Vajont, al piano<br />
terra del Municipio. All'interno ci sono<br />
materiali per dipingere, tagliare, creare<br />
e disegnare, giochi da tavolo e libri<br />
della biblioteca da prendere in prestito.<br />
In mostra ci sono pure i lavoretti creati<br />
dai bimbi con materiale naturale e di<br />
riciclo. Quanto ai giochi, i piccoli<br />
ospiti si sono divertiti a cercare uova<br />
nascoste in biblioteca, superare prove<br />
di abilità manuale, allenare la memoria<br />
trovando parole a tema, hanno sperimentato<br />
giochi di collaborazione e<br />
gruppo, si sono divertiti a fare salti e<br />
capriole sui cuscini, hanno potuto<br />
ascoltare storie di animali e personaggi<br />
realmente esistiti. Gli alunni dell'asilo<br />
di Vajont hanno partecipato a una visita<br />
guidata speciale in biblioteca e<br />
nello Spazio cre@tivo con tanto di letture<br />
animate a tema. In programma ci<br />
Spazio cre@tivo Vajont:<br />
un soffio di entusiasmo<br />
sulla prima candelina<br />
L’esperienza ha coinvolto tutte le fasce della popolazione,<br />
ma i più entusiasti sono stati i bambini<br />
Vacanze insieme<br />
sono nuove attività e tanti laboratori:<br />
lavori con l'acquerello, attività di lettura<br />
e gioco in lingua inglese, la riscoperta<br />
di "giochi di un tempo", l'esplorazione<br />
del paese, la scoperta di storie<br />
che parlano di tradizioni e vicende del<br />
territorio, viste con occhi nuovi e diversi,<br />
e la preparazione e l'organizzazione<br />
di momenti di giocoe animazione<br />
anche al di fuori dello Spazio.<br />
L'obiettivo è ampliare l'offerta sul<br />
fronte degli orari di apertura, dei servizi<br />
e delle attività. Si intende puntare<br />
alla creazione di collaborazioni soprattutto<br />
con le scuole.<br />
Ogni occasione, insomma, è buona per<br />
crescere e lo Spazio cre@tivo vorrebbe<br />
cogliere questa opportunità.<br />
Aperte le iscrizioni per i soggiorni marini<br />
a Bibione dal 25 agosto all’8 settembre<br />
Sono aperte le iscrizioni per i soggiorni marini a Bibione, aperte anche a persone<br />
residenti in altro Comune della nostra Unione Territoriale purchè in possesso dei<br />
requisiti di età ( come per la gita) presso l'hotel Montreal di Bibione dal 25 agosto<br />
all'8 settembre 2018. Il costo è di euro 60 al giorno per persona in pensione completa<br />
e camera doppia. I ragazzi hanno uno sconto del 20% sul totaler del soggiorno.<br />
Per i residenti il costo finale verrà calcolato in base ai redditi dichiarati per l'anno<br />
2017 a fronte di presentazione di dichiarazione 730 o modello CUD. Per tutti gli<br />
altri si intende il pagamento totale del soggiorno a carico del soggiornante.<br />
Associazione<br />
Asd Vajont:<br />
appuntamento<br />
annuale<br />
con l’Udinese<br />
A inizio aprile, a Vajont, si è disputata<br />
la partita Udinese-Milan del<br />
campionato nazionale under 17. Alla<br />
regia dell'evento c'è l'associazione Asd<br />
Vajont, guidata dal presidente<br />
Demetrio Rovere.<br />
Ogni anno il<br />
sodalizio organizza in paese una<br />
partita con l'Udinese: una collaborazione<br />
consolidata, quindi, che sta<br />
regalando importanti soddisfazioni.<br />
L'anno scorso Vajont ha ospitato<br />
Udinese-Torino del campionato<br />
nazionale primavera.<br />
Al match calcistico fa seguito un<br />
momento conviviale organizzato<br />
dall'Asd Vajont in collaborazione con<br />
la Pro loco.<br />
L'associazione è nata nel 1979 ed è<br />
molto attiva. Conta 200 soci e 130<br />
tesserati: 100 sono bambini, gli altri<br />
sono i componenti della prima squadra<br />
che gioca in prima categoria.<br />
Demetrio Rovere è presidente dal<br />
2012 e il<br />
responsabile del settore giovanile è<br />
Paolo Scaramuzza.<br />
Non hai ricevuto l’Eco<br />
nella tua cassetta della posta?<br />
lo trovi nel municipio<br />
del tuo Comune
Maggio 2018 - 31<br />
VIVARO<br />
Lo sport<br />
prezioso<br />
strumento<br />
di promozione<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
VIVARO<br />
Si è svolta a Vivaro la prima gara<br />
stagionale societaria di pesca. Alla<br />
competizione hanno partecipato 25<br />
soci appartenenti a tutte le diverse<br />
categorie.<br />
Si è trattato di una bella giornata all'insegna<br />
della pesca, che ha anche<br />
anche un'occasione conviviale nella<br />
magnifica cornice del laghetto di Vivaro.<br />
Un ringraziamento particolare va ai<br />
partecipanti e al presidente, nonché<br />
tuttofare, Roberto Rocco, per la<br />
buona riuscita della manifestazione,<br />
è stato indirizzato dall'amministrazione<br />
civica, sempre vicina alle<br />
istanze del territorio, e ben consapevole<br />
che attraverso lo sport, si promuove<br />
l’intera area magredile. Le<br />
prossime gare stagionali si svolgeranno<br />
il 20 maggio, il 24 giugno, il<br />
2 settembre e il 7 ottobre.<br />
Cambiando sport, ma restando in<br />
un'ottica di valorizzazione territoriale,<br />
si è tenuta lo scorso 11 marzo,<br />
nella palestra di Basaldella di Vivaro,<br />
la fase invernale del torneo regionale<br />
"Trofeo Pinocchio” di tiro<br />
con l'arco. Una trentina i giovanissimi<br />
arcieri impegnati in questa<br />
competizione. I portacolori del Curtis<br />
Vadi, sezione di Basaldella,<br />
hanno ottenuto ottimi risultati:<br />
Giada Fiorot si è aggiudicata l'oro<br />
nella categoria Ragazzi Femminile,<br />
mentre il bronzo è andato a Natasha<br />
Neri. Asia Ciaramella si è piazzata<br />
al quinto posto tra i Giovanissimi e<br />
nei pari età maschile Alessandro<br />
Spitz ha conquistato l'argento.<br />
La vittoria di Giada Fiorot la proietta<br />
di diritto alla fase nazionale del<br />
Trofeo Pinocchio, che si terrà ad<br />
Ascoli Piceno il 14 giugno. Notevole<br />
la soddisfazione dell'allenatore<br />
Lorenzo Artusi e del presidente della<br />
società Carmine Fiorito.<br />
Turismo. “PassiParole<br />
Incontriamoci nei Magredi”<br />
Finora 9.500 le notti prenotate da turisti provenienti<br />
dall’Europa, Stati Uniti, Australia e Canada<br />
Fenomeno albergo diffuso. Il turismo in<br />
maggiore crescita nel Friuli occidentale è<br />
quello legato ai piccoli centri, fuori dai<br />
movimenti di massa e attento alle offerte esperienziali<br />
genuine che vengono proposte all'ospite:<br />
un trend positivo che traina gli alberghi<br />
diffusi, vera eccellenza regionale (qui sono infatti<br />
sorti i primi esempi in Italia) nel campo<br />
dell’accoglienza integrata con le comunità ospitanti.<br />
Si tratta di un gruppo di privati che mette a disposizione<br />
alcuni immobili con stanze da letto<br />
dislocati in varie parti del paese, tutti gestiti da<br />
una reception centrale. Il visitatore può quindi<br />
soggiornare in case ricche di storia e inserite<br />
nella realtà che sta<br />
ammirando.<br />
Ecco l'esperienza<br />
della nostra struttura,<br />
utilizzata come paradigma<br />
del momento<br />
positivo che sta vivendo<br />
il settore turistico<br />
locale.<br />
Tra montagna e pianura,<br />
l’albergo diffuso<br />
Magredi di Vivaro<br />
ha scelto di costituirsi<br />
nel 2014<br />
sotto forma di cooperativa,<br />
unendo 7 soci<br />
per un totale di 19<br />
appartamenti (alcuni<br />
frutto di recupero moderno di antiche strutture<br />
caratteristiche come fienili e case coloniche)<br />
con 84 posti letto. Il bilancio del 2016 è estremamente<br />
positivo: “Siamo in crescita – spiega<br />
il presidente Giuseppe Cesaratto – grazie anche<br />
alla presenza costante sui portali di prenotazioni<br />
internazionali quali booking.com ed<br />
expedia.com. Abbiamo avuto turisti da tutto il<br />
mondo: dall’Europa con la maggior parte degli<br />
arrivi da Germania, Francia e Svizzera, ma anche<br />
da Stati Uniti, Australia e Canada”.<br />
Sono oltre 9.500 le notti prenotate dall’anno di<br />
apertura, con un profilo di turista alquanto variegato.<br />
“Abbiamo avuto – ha concluso Cesaratto – sia<br />
ospiti di passaggio interessati a un punto di appoggio<br />
per muoversi verso altre mete come Venezia,<br />
sia persone propense a mini vacanze di 3-<br />
4 giorni per visitare il Friuli come anche per<br />
soggiorni di 1 o 2 settimane. In quest'ultimo<br />
caso si tratta di persone legate affettivamente al<br />
territorio, come emigranti o loro discendenti o<br />
degli ex carristi della caserma dismessa di Vivaro<br />
che si ritrovano ogni anno e scelgono sempre<br />
di pernottare da noi. Il tutto senza dimenticare<br />
il turismo business legato alle fiere o alle<br />
esigenze delle aziende della zona”.<br />
Proprio a beneficio di questo tipo di utenza è<br />
stata creata e lanciata da poco la Mappa dei Magredi,<br />
disponibile in tutte le realtà locali. In quest’ottica<br />
va vista anche<br />
la manifestazione<br />
andata in scena<br />
lo scorso 22 aprile: si<br />
tratta di “PassiParole-Incontriamoci<br />
nei Magredi”, una<br />
camminata nell’area<br />
magredile che ha<br />
coinvolto oltre 200<br />
persone. Di queste,<br />
ben 92 hanno partecipato<br />
anche al<br />
pranzo comunitario e<br />
una sessantina sono<br />
stati gli utenti dei laboratori<br />
che sono<br />
stati proposti.<br />
“Siamo veramente soddisfatti - ha commentato<br />
l’assessore Laura Tommasini -: la ricetta vincente<br />
per promuovere al meglio la nostra splendida<br />
località è fare squadra. A Vivaro in questo<br />
senso siamo molto fortunati perchè qualsiasi gelosia<br />
è stata messa da parte anteporvi<br />
la volontà di valorizzare i nostri straordinari<br />
ambiti naturali. La soddisfazione più grande arriva<br />
dai commenti dei nostri ospiti che paragonano<br />
i Magredi a zone esotiche e che si stupiscono<br />
di aver trovato simili habitat così vicini a<br />
casa loro, senza dover volare per mezzo mondo.<br />
E’ questo il nostro futuro: pubblicizzare al meglio<br />
ciò che la natura ci ha regalato e che spetta<br />
a noi conservare”.<br />
VIABILITÀ<br />
Nuova<br />
circonvallazione<br />
per l’intero<br />
territorio<br />
Una circonvallazione al servizio<br />
dell'intero territorio<br />
mandamentale: sarà realizzata<br />
grazie a 1,56 milioni di<br />
euro della Regione che ha appena<br />
comunicato al Comune<br />
di Vivaro, guidato dal sindaco<br />
Mauro Candido, che il<br />
contributo per la realizzazione<br />
dei lavori è pari al<br />
100% della spesa ammissibile.<br />
L'intervento prevede essenzialmente<br />
la costruzione della<br />
cosiddetta "Circonvallazione<br />
Sud" dell’abitato di Vivaro<br />
mediante la ricalibratura del<br />
percorso dell’attuale via di<br />
Viera ed il suo ricongiungimento<br />
con una rotatoria all'ex<br />
strada provinciale 27 “Vivarina”,<br />
in corrispondenza<br />
dell’area “Laghetto della Natura”.<br />
E' inoltre previsto l’adeguamento<br />
di una porzione della<br />
viabilità secondaria che si affaccia<br />
su quella principale.<br />
"Siamo veramente soddisfatti<br />
dell'esito dell'istruttoria –<br />
hanno commentato dal palazzo<br />
comunale – perché rappresenta<br />
un passo avanti decisivo<br />
nel miglioramento<br />
della viabilità dell'intero territorio.<br />
Dopo i ponti su Meduna e<br />
Cellina arriva ora il completamento<br />
degli altri assi principali,<br />
al servizio di una Vivarina<br />
sempre più collegamento<br />
centrale tra l'area produttiva<br />
di Maniago e la Cimpello-Sequals".
32 - Maggio 2018<br />
Economia<br />
www. nipmaniago.it<br />
Nip Evolution: nati<br />
per crescere insieme<br />
Un piano progettuale che punta a fornire<br />
un riscontro alle esigenze delle aziende<br />
Conoscersi, fare rete, confrontarsi<br />
su nuovi progetti e condividere<br />
esperienze e bisogni: questi gli<br />
obiettivi di "Nip Evolution”, l'iniziativa<br />
promossa dal Consorzio Industriale Nip,<br />
in programma tutti i secondi martedì del<br />
mese nella sede dell'ente. Un piano progettuale<br />
che nasce per fornire un riscontro<br />
alle esigenze delle aziende: sono stati gli<br />
imprenditori, in particolare quelli di nuova<br />
generazione, a manifestare al Nip la necessità<br />
di conoscersi, dialogare e scambiarsi<br />
esperienze e buone pratiche. Pronta<br />
la risposta del Consorzio, che ha messo in<br />
campo un progetto ad hoc. Una prova tangibile<br />
del fatto che l'ente, gestore delle<br />
zone industriali di Erto e Casso, Maniago,<br />
Meduno, Montereale, Pinedo, punta a diventare<br />
per le aziende un punto di riferimento<br />
in cui gli imprenditori possono trovare<br />
anche strumenti concreti a supporto<br />
del business, dello sviluppo e del rafforzamento<br />
imprenditoriale.<br />
Due sono i partner che il Nip ha deciso di<br />
coinvolgere nello sviluppo del progetto:<br />
Gemeaz-Elior, società del Gruppo Elior,<br />
leader nella ristorazione collettiva, che gestisce<br />
il servizio di ristorazione nel centro<br />
servizi di Maniago, e Mod-o, gruppo multidisciplinare<br />
dinamico e innovativo che si<br />
occupa di design, formazione, coworking<br />
e comunicazione. Gli imprenditori che<br />
hanno aderito sono una trentina: tutti<br />
E’ uno spazio<br />
dove gli imprenditori<br />
si conoscono, dialogano<br />
e si scambiano<br />
esperienze<br />
e buone pratiche<br />
hanno rilevato necessità di trovare un momento<br />
di confronto, linguaggi per esprimere<br />
il valore del proprio prodotto, ricevere<br />
il giusto riconoscimento e avere strumenti<br />
concreti e innovativi.<br />
«Nell’ottica della riorganizzazione del<br />
Nip – spiega il presidente del Consorzio<br />
Stefano Dametto – attività e progetti<br />
nuovi che stiamo potenziando nascono dal<br />
confronto quotidiano con le imprese.<br />
Stiamo instaurando rapporti sempre più<br />
intensi con le aziende, che cominciano a<br />
manifestarci le principali necessità. La necessità<br />
di confrontarsi e conoscersi tra colleghi<br />
imprenditori è il bisogno alla base di<br />
"Nip Evolution".<br />
Dal costante confronto con le aziende abbiamo<br />
raccolto il bisogno di organizzare<br />
un percorso formativo che potesse anche<br />
rafforzare le relazioni tra le realtà produttive<br />
e in particolare con la nuova generazione<br />
imprenditoriale. Non a caso tra i<br />
temi che stiamo approfondendo di più figurano<br />
leadership e passaggio generazionale.<br />
Se il Nip vuole essere un valore per<br />
il territorio, deve saper rispondere ai bisogni<br />
delle aziende: stiamo procedendo in<br />
questa direzione». Rosario Ambrosino,<br />
amministratore delegato di Gemeaz-Elior,<br />
e il co-fondatore di Mod-o Gianni Barbon<br />
si sono detti «onorati di fare parte di questa<br />
squadra di lavoro: l’iniziativa rappresenta<br />
una buona pratica locale che può essere<br />
condivisa a livello nazionale».<br />
Giulia Sacchi<br />
Le nostre<br />
AZIENDALI<br />
e KM.Ø<br />
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RENAULT KADJAR 1.5DCI EDC<br />
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Maggio 2018 33<br />
Economia / Rete di imprese<br />
Quattro coltellerie di Maniago<br />
mettono assieme<br />
le forze e nasce Mikita<br />
(Maniago innovation knives<br />
Italy), la prima rete d’impresa<br />
che riunisce aziende con l'obiettivo<br />
di creare una filiera evoluta<br />
che sostenga la forza qualitativa<br />
del made in Friuli e in particolare<br />
made in Maniago. Le protagoniste<br />
sono Lionsteel, Oreste Frati-<br />
Coltellerie Fox, Tecnocut e Mercury,<br />
quattro delle aziende più<br />
importanti e storiche del Maniaghese,<br />
che insieme vantano oltre<br />
200 anni di esperienza. Imprese<br />
che hanno siglato un contratto di<br />
rete con cui si impegnano a condividere<br />
promozione, produzione<br />
e commercializzazione di prodotti<br />
di coltelleria. Sono state<br />
supportate nella costituzione<br />
della rete dal Cluster Comet e<br />
hanno deciso di collocare la sede<br />
di Mikita nel Consorzio Nip di<br />
Maniago e coinvolgere nel comitato<br />
di gestione, in qualità di tecnico<br />
esterno, il direttore Saverio<br />
Maisto. Il comitato è composto<br />
dal presidente Gianni Pauletta<br />
(Lionsteel), dal vicepresidente<br />
Quattro coltellerie insieme<br />
A Maniago nasce Mikita<br />
L’obiettivo dell’inizioativa è di creare una filiera evoluta<br />
che sostenga la forza qualitativa del made in Friuli<br />
Gabriele Frati (Fox), da Sergio<br />
Del Ben (Mercury) e Giovanni<br />
Miniutti (Tecnocut).<br />
Tutte le aziende di Mikita hanno<br />
la caratteristica comune di produrre<br />
coltelli sportivi e coltelli<br />
Edc (Every day carry), ovvero<br />
prodotti da usare nella vita quotidiana.<br />
Mettendosi in rete hanno<br />
creato una struttura di oltre 100<br />
dipendenti, che rappresenta la<br />
più importante realtà nel settore<br />
della coltelleria del Friuli e tra le<br />
principali a livello internazionale.<br />
Con Mikita potranno presentarsi<br />
come una realtà strutturata<br />
e consolidata a livello dimensionale,<br />
senza però compromettere<br />
le competenze artigianali,<br />
che da sempre contraddistinguono<br />
in tutto il mondo le caratteristiche<br />
tecniche dei loro<br />
prodotti. Mikita è composta da<br />
aziende che hanno realizzato dei<br />
percorsi molto simili: in primis<br />
hanno saputo affrontare e superare<br />
il passaggio generazionale<br />
riconfigurando la propria struttura.<br />
E questo anche attraverso<br />
investimenti che hanno permesso<br />
un costante efficientamento produttivo<br />
con lo sguardo rivolto<br />
alle tematiche di industria 4.0.<br />
La finalità condivisa è quella di<br />
consolidare e rafforzare le loro<br />
propensioni commerciali verso i<br />
mercati esteri.<br />
«Sono soddisfatto del primo traguardo<br />
raggiunto – ha dichiarato<br />
Pauletta –. Un’aggregazione tra<br />
aziende concorrenti dello stesso<br />
comune, nel raggio di 150 metri<br />
quadrati, sino a ieri non era pensabile.<br />
Quella che per molti può<br />
essere vista come concorrenza o<br />
una minaccia per noi è, e sarà,<br />
maggior forza e potenza produttiva,<br />
comunicativa e distributiva.<br />
Abbiamo avuto un prezioso supporto<br />
da parte di Comet e Nip,<br />
che ringraziamo, ma quello che<br />
mi rende più fiducioso è l’entusiasmo<br />
con il quale i miei colleghi<br />
di rete hanno aderito al progetto<br />
e sottoscritto l’atto notarile».<br />
Giulia Sacchi
34 - Maggio 2018<br />
Economia / Turismo<br />
Fenomeno albergo diffuso. Il turismo<br />
in maggiore crescita nel Friuli occidentale<br />
è quello legato ai piccoli<br />
centri, fuori dai movimenti di massa e attento<br />
alle offerte esperienziali genuine che<br />
vengono proposte all'ospite: un trend positivo<br />
che traina gli alberghi diffusi, vera<br />
eccellenza regionale (qui sono infatti sorti<br />
i primi esempi in Italia) nel campo dell’accoglienza<br />
integrata con le comunità<br />
ospitanti.<br />
Si tratta di un gruppo di privati che mette<br />
a disposizione alcuni immobili con stanze<br />
da letto dislocati in varie parti del paese,<br />
tutti gestiti da una reception centrale. Il visitatore<br />
può quindi soggiornare in case<br />
ricche di storia e inserite nella realtà che<br />
sta ammirando.<br />
Ecco l'esperienza della nostra struttura,<br />
utilizzata come paradigma del momento<br />
positivo che sta vivendo il settore turistico<br />
locale.<br />
Tra montagna e pianura, l’albergo diffuso<br />
Magredi di Vivaro ha scelto di costituirsi<br />
nel 2014 sotto forma di cooperativa,<br />
unendo 7 soci per un totale di 19 appartamenti<br />
(alcuni frutto di recupero moderno<br />
di antiche strutture caratteristiche come<br />
fienili e case coloniche) con 84 posti letto.<br />
Il bilancio del 2016 è estremamente positivo:<br />
“Siamo in crescita - spiega il presidente<br />
Giuseppe Cesaratto - grazie anche<br />
“Albergo diffuso”<br />
formula vincente<br />
per scoprire i Magredi<br />
alla presenza costante sui portali di prenotazioni<br />
internazionali quali booking.com<br />
ed expedia.com. Abbiamo avuto turisti da<br />
tutto il mondo: dall’Europa con la maggior<br />
parte degli arrivi da Germania, Francia<br />
e Svizzera, ma anche da Stati Uniti,<br />
Australia e Canada”.<br />
Sono oltre 9.500 mila le notti prenotate<br />
dall’anno di apertura, con un profilo di turista<br />
alquanto variegato.<br />
“Abbiamo avuto - ha concluso Cesaratto<br />
- sia ospiti di passaggio interessati a un<br />
punto di appoggio per muoversi verso altre<br />
mete come Venezia, sia persone interessate<br />
a mini vacanze di 3-4 giorni per<br />
visitare il Friuli come anche per vacanze<br />
di 1 o 2 settimane. In quest'ultimo caso si<br />
tratta di persone legate affettivamente al<br />
territorio, come emigranti o loro discendenti<br />
o degli ex carristi della caserma dismessa<br />
di Vivaro che si ritrovano ogni<br />
anno e scelgono sempre di pernottare da<br />
noi. Il tutto senza dimenticare il turismo<br />
business legato alle fiere o alle esigenze<br />
delle aziende della zona”.<br />
Proprio a beneficio di questo tipo di<br />
utenza è stata creata e lanciata da poco la<br />
Mappa dei Magredi, disponibile in tutte le<br />
realtà locali. In quest’ottica va vista anche<br />
la manifestazione andata in scena lo<br />
scorso 22 aprile: si tratta di Passiparole,<br />
una camminata nell’area magredile che ha<br />
coinvolto oltre 200 persone. Di queste,<br />
ben 92 hanno partecipato anche al pranzo<br />
comunitario e una sessantina sono stati gli<br />
utenti dei laboratori che sono stati proposti.<br />
“Siamo veramente soddisfatti - ha commentato<br />
l’assessore Laura Tommasini -: la<br />
ricetta vincente per promuovere al meglio<br />
la nostra splendida località è fare squadra.<br />
A Vivaro in questo senso siamo molto fortunati<br />
perchè qualsiasi gelosia è stata<br />
messa da parte anteponendo la volontà di<br />
valorizzare i nostri straordinari ambiti naturali.<br />
La soddisfazione più grande arriva<br />
dai commenti dei nostri ospiti che paragonano<br />
i Magredi a zone esotiche e che si<br />
stupiscono di aver trovato simili habitat<br />
così vicini a casa loro, senza dover volare<br />
per mezzo mondo. E’ questo il nostro futuro:<br />
pubblicizzare al meglio ciò che la<br />
natura ci ha regalato e che noi dobbiamo<br />
conservare per le nuove generazioni”.<br />
REDAZIONALE<br />
Due Ancore<br />
il made in Italy<br />
che batte la crisi<br />
L’antica coltelleria di Maniago sta continuando<br />
a conquistare i più importanti negozi del mondo<br />
E' una delle più antiche coltellerie di<br />
Maniago e ha saputo cogliere nella<br />
crisi un'opportunità per cambiare<br />
rotta e salvare l'attività fondata nel<br />
1885. Stiamo parlando della Due Ancore<br />
di Andrea Girolami, i cui coltelli<br />
stanno continuando a conquistare i<br />
più importanti negozi del mondo.<br />
Una realtà che sta puntando sulla<br />
valorizzazione del made in Italy e<br />
sulla diffusione della cultura e del lifestyle<br />
italiani, affiancandosi alle eccellenze<br />
del food e dell'arredo. Ne<br />
sono testimonianza le recenti partecipazioni<br />
alla fiera Pitti taste di Firenze<br />
e al Salone del mobile di Milano,<br />
dove i coltelli Due Ancore sono<br />
stati esposti in alcune delle più prestigiose<br />
cucine artigianali italiane. La<br />
storia di questa impresa merita di essere<br />
raccontata. Le origini risalgono<br />
al 1885, quando Giovanni Beltrame<br />
ha acquistato il battiferro di via Dei<br />
fabbri. Il marchio Due Ancore è stato<br />
registrato per la prima volta nel<br />
1912. Nel Novecento la produzione<br />
si è concentrata su articoli per agricoltura,<br />
edilizia e coltelleria professionale.<br />
A inizio 2000 l'azienda era il più<br />
grosso produttore al mondo di mannaie<br />
da macelleria di alta qualità,<br />
ma, a causa di drastici cambiamenti<br />
nella lavorazione delle carni e della<br />
concorrenza dei competitor asiatici,<br />
il mercato si è ridimensionato in maniera<br />
importante.<br />
Dopo un secolo, Andrea Girolami,<br />
quarta generazione, ha imposto<br />
un'inversione di rotta, introducendo<br />
prodotti innovativi e di design. Pur<br />
mantenendo una vocazione artigianale<br />
legata a territorio e produzione<br />
delle lame, ha puntato su creatività,<br />
made in Italy ed ecosostenibilità, creando<br />
il marchio Lamami e imponendolo<br />
nei più prestigiosi negozi del<br />
mondo. «Nel 2010 ho capito che serviva<br />
una svolta: scoprendomi designer<br />
e innovatore, nel 2012 ho<br />
ideato Lamami – ha spiegato Girolami<br />
–, con cui ho dato un netto taglio<br />
al passato, dismettendo la vecchia<br />
produzione.<br />
Lamami non è soltanto un brand,<br />
ma un’innovazione che ha rivitalizzato<br />
il settore del coltello da cucina<br />
e tavola, morto a causa della robotizzazione<br />
dell'industria alimentare e<br />
della concorrenza cinese e portoghese».<br />
Lamami è una collezione di<br />
libri che contengono combinazioni di<br />
coltelli e oggetti destinati alla degustazione<br />
del cibo: si va dal più classico<br />
pane e salame ai più sofisticati<br />
formaggio, miele e pere o mojito. La<br />
gamma comprende ormai una quarantina<br />
di libri, ideati per esportare la<br />
cultura del made in Italy al fianco<br />
delle eccellenze del food. In seguito<br />
sono stati realizzati B\Steak, un coltello<br />
da carne che si ispira alla lama<br />
di un bisturi, e Gù, una pinza multiuso<br />
da cucina, entrambi contenuti<br />
in un packaging accattivante ed ecosostenibile.<br />
Tutte le fasi di lavorazione,<br />
compreso il packaging, vengono<br />
realizzate a chilometro zero all'interno<br />
del distretto maniaghese.
Maggio 2018 - 35<br />
Economia / Turismo<br />
Ridare nuova vita<br />
e funzioni ai siti<br />
abbandonati<br />
o sottoutilizzati<br />
Il punto in un convegno a Malnisio<br />
Cicloturismo: offerta<br />
turistica vincente<br />
Comuni dell’Uti candidati alla Bandiera<br />
Arancione del Touring Club Italiano<br />
Si è svolta il 12 marzo, nella sede dell’UTI delle Valli<br />
e delle Dolomiti friulane, la riunione informativa<br />
sulle modalità di candidatura per l’assegnazione<br />
della bandiera arancione, marchio di qualità che il Touring<br />
club dal 1998 seleziona e certifica tra i Comuni candidati<br />
come borghi eccellenti dell’entroterra italiano. Il viaggiatore<br />
– è stata la premessa – ha modificato le sue aspettative,<br />
riducendo i tempi di permanenza, utilizzando il fine<br />
settimana, privilegiando brevi spostamenti e ponendo attenzione<br />
alla spesa. Lo definiscono “turismo esperenziale”,<br />
e l’offerta turistica non può che adeguarsi, proponendo<br />
itinerari legati a percorsi enogastronomici, sportivi,<br />
culturali e artistici.<br />
Uno scenario che l’UTI condivide. In questo contesto,<br />
Giuseppe Damiani, responsabile Attività turistiche, ha ricordato<br />
come l’Unione si stia concentrando su un’offerta<br />
cicloturistica, supportata anche dalla recente riattivazione<br />
della linea ferroviaria Sacile-Gemona, dagli imminenti<br />
mondiali di paraciclismo e dalla vetrina televisiva che negli<br />
ultimi anni ha messo in luce nel nostro territorio competizioni<br />
ciclistiche di respiro internazionale.<br />
«E’ fondamentale, quindi, ragionare ad obiettivi precisi e<br />
condivisi per coinvolgere tutti i Comuni interessati – ha<br />
concluso Damiani -, offrendo collaborazione e supporto,<br />
oltre a concentrare gli investimenti economici su obiettivi<br />
mirati».<br />
Una metodologia condivisa dal Touring Club, che sta per<br />
iniziare la raccolta della documentazione propedeutica<br />
all’assegnazione triennale delle “bandiere arancioni”; un<br />
marchio di qualità che segnala l’impegno di un territorio<br />
a individuare un prodotto turistico, a migliorarlo e condividerlo<br />
con il tessuto produttivo locale. L’analisi del Touring<br />
si articolerà su cinque macro aree: accoglienza, ricettività<br />
e servizi complementari, fattori di attrazione turistica,<br />
qualità ambientale, struttura e qualità della località.<br />
E’ stato ribadito, sia da parte dell’UTI che del Touring, che<br />
nonostante la bandiera arancione sia assegnata al singolo<br />
Comune, il progetto turistico comprenderà tutto l’ambito<br />
dell’Unione, condividendone le strutture turistiche e i servizi<br />
che non possono essere presenti in ogni Comune di<br />
un territorio vasto, montuoso, a bassa densità abitativa.<br />
Già Bandiera arancione, Maniago ha portato la sua esperienza<br />
a testimonianza di un modello che funziona, sottolineando<br />
come non solo sia cresciuto l’afflusso turistico,<br />
ma individuando nel turista del Touring un viaggiatore attento,<br />
informato, e non ultimo, propenso all’acquisto.<br />
Molti sono i siti abbandonati o sottoutilizzati,<br />
presenti nella regione dolomitica<br />
e fuori da essa, che costituiscono<br />
a loro volta un potenziale residuale rigenerabile<br />
per il territorio a cui appartengono, la<br />
cui funzione va responsabilmente ridefinita.<br />
Su questo tema si è tenuto venerdì 20 aprile il<br />
convegno “Direct Current Method” o “Dolomiti<br />
Contemporanee a Malnisio”; un appuntamento<br />
stimolante e ricco di interventi costruttivi,<br />
che indicano come per un progetto di<br />
riuso di un sito servano buone idee che siano<br />
anche concretizzabili, creatività, visione e capacità<br />
a fare rete.<br />
Un convegno, insomma, che ha rappresentato<br />
un momento di riflessione e anche un’occasione<br />
per discutere e ragionare insieme sul<br />
tema del riuso. Per farlo si sono scelti esempi<br />
concreti di rigenerazione, tra cui la centrale di<br />
Malnisio, dove la cultura rispettando la natura<br />
è stata capace di rilanciare il sito e far sì che<br />
ospitasse diversi eventi quali il Malnisio<br />
CHI C’ERA<br />
Science Festival. Citati altri esempi in cui l'arte<br />
contemporanea è alla base della strategia di rigenerazione<br />
degli spazi: le ex scuole elementari<br />
di Casso, trasformate nel 2012 nel Nuovo<br />
Spazio Di Casso, un Centro per la Cultura contemporanea<br />
di paesaggio e territorio, l’ex Villaggio<br />
Eni di Corte di Cadore, sul quale, nel<br />
2014, è stata attivata la piattaforma di rigenerazione<br />
di Progetto Borca. Dal dibattito è<br />
emerso come non esista una ricetta unica, ma<br />
la chiave di un buon restauro è valutare il singolo<br />
caso, definnire in modo chiaro che uso<br />
funzionale ridare a quel sito, unire azione politica<br />
e far sentire la comunità parte del progetto,<br />
avere cura delle proprie risorse lavorando<br />
attivamente su di esse e mettersi in<br />
gioco per il proprio territorio. Riuso di un sito<br />
significa, quindi, riallacciarlo al tessuto urbano<br />
e riagganciarlo alla vita reale, connettendo le<br />
persone con i valori culturali che le circondano.<br />
Al convegno hanno partecipato: il sindaco di<br />
Montereale Valcellina Igor Alzetta, il direttore<br />
dell’UTI Luciano Gallo, Eleonora Gobbato,<br />
codirettrice del Malnisio Science Festival,<br />
Gianluca D’Incà Levis curatore di Dolomiti<br />
Contemporanee, Antonio de Rossi, Lorenzo<br />
Barbasetti di Prun cuoco e ideatore di<br />
Prometheus lab per l’esplorazione dell’edibile,<br />
Cristina Natoli MiBACT e AIPAI; Dino e<br />
Virginia Sommadossi di Centrale Fies; Paolo<br />
Paoletti del Lanificio Paoletti e Tommaso Anfodillo,<br />
coordinatore Centro Studi Ambiente<br />
Alpino UniPd TESAF.
36 - Maggio 2018<br />
Economia / Tra innovazione e tradizione<br />
Latteria<br />
Pradis<br />
Foto di Elisabetta Fachin<br />
Quando tornare<br />
indietro vuol dire<br />
andare avanti<br />
La Val Cosa è stupenda e Clauzetto è<br />
sicuramente un paese meraviglioso<br />
immerso nel verde della montagna,<br />
una montagna che purtroppo si sta spopolando,<br />
riducendo al minimo se non addirittura<br />
annullando il ricambio generazionale.<br />
Mille le motivazioni, le difficoltà logistiche<br />
e qualche volta gli impedimenti burocratici<br />
dietro a questo processo, che fanno sì che le<br />
piccole realtà ed aziende chiudano i battenti.<br />
Qui però si parla del successo di un progetto<br />
che ha fatto delle problematiche relative alla<br />
vita di montagna la sua ragione d’essere, non<br />
senza alcuni disagi, ma sempre affrontati con<br />
determinazione e senza distogliere lo<br />
sguardo dall'obbiettivo. Narciso Trevisanut<br />
lavora come autista delle poste a Bagnarola<br />
di Sesto al Reghena quando decide di cambiare<br />
radicalmente la sua vita e con la moglie,<br />
originaria della Val Cosa, si trasferisce<br />
a Clauzetto a prendersi cura dei capi bovini<br />
del suocero. Allora la produzione di latte locale<br />
veniva trattata nella latteria del posto,<br />
detta turnaria poiché basata su turni gestiti<br />
dai produttori per l’utilizzo della struttura.<br />
La svolta arriva quando la struttura viene<br />
chiusa e Trevisanut si trova ad affrontare una<br />
nuova sfida e a dover scegliere se mettere la<br />
parola fine alla sua attività o prendere il toro<br />
(o la mucca, diremmo in questo caso) per le<br />
corna. Spinto dalla moglie, Trevisanut decide<br />
di rimettere in funzione l’antica Latteria<br />
di Pradis, nonostante il periodo non particolarmente<br />
favorevole visti i prezzi ridotti dei<br />
prodotti caseari ed il conseguente basso margine<br />
di profitto. Viene stabilito un piano di<br />
azione con l’Azienda Sanitaria Locale, basato<br />
su controlli periodici per rendere la latteria<br />
conforme alle regole vigenti, e che prevede<br />
lavori di sanificazione, tra cui portare<br />
l’acqua calda allo stabilimento. È un investimento<br />
ingente di tempo e denaro che Trevisanut<br />
intraprende per salvare mucche ed è<br />
proprio così che si iniziano a produrre i<br />
primi formaggi. I notevoli sacrifici sono stati<br />
ben presto ripagati dal supporto e dall’incoraggiamento<br />
degli abitanti della zona, un<br />
successo che non sarebbe stato possibile<br />
senza l’intervento e l’aiuto di Federico Segatto,<br />
socio dell’attività casearia, che lascia<br />
il suo lavoro di casaro a Fontanafredda per<br />
affiancare Trevisanut nell’avventura montana.<br />
Oggi sono cinque le aziende agricole<br />
che forniscono latte alla latteria di Pradis e<br />
anche se la produzione è quantitativamente<br />
più limitata rispetto ad altre latterie, la qualità<br />
finale è sicuramente più elevata grazie<br />
all’eccellenza della materia prima. Ma non<br />
solo. Nella lavorazione risiede l’altro grande<br />
merito, vengono utilizzati strumenti e procedure<br />
nel rispetto delle vecchie tradizioni: per<br />
esempio il latte, di cui già abbiamo citato la<br />
qualità, non viene pastorizzato, ma lavorato<br />
direttamente a crudo. Anche la caseificazione<br />
avviene nella maniera più naturale<br />
possibile, evitando i fermenti selezionati in<br />
favore di batteri autoctoni sviluppati spontaneamente<br />
e diariamente che conferiscono un<br />
gusto speciale e unico al prodotto. Si crea<br />
inoltre un circolo virtuoso di cura della montagna<br />
che giova a tutta la comunità ed al territorio<br />
grazie ai capi di bestiame che raggiungono<br />
e ripuliscono zone montane inaccessibili<br />
ai grandi allevamenti. La chiave del<br />
successo della Latteria di Pradis non è quindi<br />
da cercarsi lontano, anzi, sta proprio nel riportare<br />
alla luce la qualità e la tradizione che<br />
appartengono alla montagna, nell’usufruire<br />
di quello che ci offre la nostra terra. Ed è<br />
proprio Trevisanut ad illustrarci come la sua<br />
attività non abbia nulla da invidiare ad altre<br />
realtà con una produzione più elevata, spiegandoci<br />
che a livello di rendita nel lungo termine<br />
i risultati sono praticamente equiparabili<br />
e che le piccole economie montane possono<br />
fruttare e ripagare ampiamente sacrifici<br />
ed investimenti iniziali e soprattutto che le<br />
difficoltà del nostro territorio non sono necessariamente<br />
problemi, ma possono trasformarsi<br />
in opportunità.<br />
REDAZIONALE<br />
Campagna Amica:<br />
un mercato<br />
a misura<br />
di consumatore<br />
È tra uno dei primi mercati di Campagna<br />
Amica nati in provincia di Pordenone.<br />
È il mercato di Campagna<br />
Amica a Maniago. Dal 2010, tutti i<br />
sabati mattina, nel parcheggio antistante<br />
a via Regina Elena i produttori<br />
agricoli offrono prodotti a chilometro<br />
zero legati al territorio.<br />
Un mercato nato da una richiesta di<br />
Coldiretti e frutto della sensibilità<br />
dell’Amministrazione comunale. Da<br />
queste condizioni si è consolidato un<br />
concreto rapporto di collaborazione.<br />
Il risultato è che dal 2010 l’associazione<br />
ha in gestione il mercato e<br />
quindi in coordinamento delle<br />
aziende.<br />
Al mercato c’è la presenza costante<br />
di sette aziende che propongono varie<br />
tipologie di prodotti agricoli quali<br />
ortaggi, carne coniglio, salumi, vino<br />
e formaggi.<br />
Un mercato locale, del territorio, che<br />
soddisfa la domanda della pedemontana<br />
e non solo, ma anche punto di<br />
incontro e di socializzazione. Un<br />
modo per consolidare il rapporto tra<br />
produttore e consumatore.<br />
Il fatto di averlo indirizzato nella giornata<br />
del sabato rientra nel fatto di<br />
avvicinare i consumatori che possono<br />
fare la spesa nel fine settimana.<br />
Da rilevare inoltre che le aziende<br />
sono insediate nelle casette in legno<br />
del Comune messe a disposizione<br />
dell’Ersa attraverso un’apposita convenzione.<br />
Strutture che ben si adattano<br />
a questo tipo di attività e che<br />
sono anche una bella cornice dal<br />
punto estetico.<br />
Le imprese presenti sono estremamente<br />
soddisfatte perché il mercato<br />
di Campagna Amica a Maniago risponde<br />
in maniera adeguata al concetto<br />
delle vendita diretta di prodotti<br />
stagionali, quello che sempre di più<br />
il consumatore richiede.
Maggio 2018 - 37<br />
Cultura / L’intervista<br />
Aldo Colonnello<br />
l’insegnante imparante<br />
a servizio della cultura<br />
e del suo territorio<br />
Ci sono dettagli che racchiudono una<br />
storia, che sintetizzano un approccio,<br />
che segnano una biografia. Di<br />
indizi, nella chiacchierata con “l’Eco, Aldo<br />
Colonello ne dissemina tanti, ma in quell’autodefinizione<br />
di “insegnante imparante”<br />
c’è il timbro dell’insaziabilità dello studioso<br />
e della curiosità dell’educatore, dell’umiltà<br />
del maestro che rimane allievo, e<br />
che per questo sa assaporare la grandezza<br />
del dare e la gioia del condividere.<br />
Insegnante, animatore didattico, fondatore<br />
della biblioteca civica di Montereale e del<br />
Circolo culturale Menocchio, scrittore, e<br />
chissà quant’altro, in una vita che racchiude<br />
cento storie e altrettante, pagando dazio alla<br />
tirannia del tempo, c’è da scommettere ha<br />
lasciato per strada.<br />
C’è un filo rosso, Aldo Colonnello, che<br />
lega tutte queste esperienze?<br />
La convinzione che conta quello che fai per<br />
gli altri. Poi succeda quel che succeda. Poi,<br />
che bisogna prendersi le proprie responsabilità,<br />
e avere la forza di dire di no a sé<br />
stessi e anche agli altri.<br />
Altrimenti?<br />
Se non dici dei “no” ti adegui a quello che<br />
c’è, all’esistente. Se invece proponi qualcosa<br />
di nuovo, permetti agli altri di fare meglio<br />
quello che hai fatto tu.<br />
E’ questa la molla che la spinge?<br />
Sì. Nella scuola ho visto che bastava una<br />
minima differenza sul piano economico per<br />
condizionare il futuro dei ragazzi. Allora mi<br />
son detto: bisogna fare qualcosa, in modo<br />
che i ragazzi respirino anche quell’aria,<br />
quelle proposte che nel loro ambiente non<br />
ci sono.<br />
Da dove ha cominciato?<br />
Quando sono arrivato a Montereale come<br />
insegnante elementare, come insegnante<br />
imparante, mi sono occupato della biblioteca<br />
come servizio pubblico, cercando di<br />
mettere in circolazione delle idee, che magari<br />
non erano nel momento accolte da<br />
tutti. Infatti la nostra biblioteca di Montereale<br />
si chiama biblioteca civica, della civis,<br />
della comunità, di tutti.<br />
La passione per l’archeologia è diventata<br />
anche ricerca delle radici, del passato?<br />
Sì. E’ un’esperienza nata casualmente, dal<br />
ritrovamento di alcuni reperti e dal fortunato<br />
incontro con delle archeologhe bravissime.<br />
Nel 1989 ha promosso la nascita del Circolo<br />
culturale Menocchio, al secolo Domenico<br />
Scandella: un mugnaio di Montereale<br />
Valcellina morto sul rogo dell’inquisizione<br />
nel 1599.<br />
La figura di Menocchio era stata scoperta<br />
casualmente da Carlo Ginzburg. Durante la<br />
sua ricerca sui benandanti, nell’archivio di<br />
Udine si imbatté su due grossi faldoni che<br />
documentavano un processo ad un mugnaio,<br />
condannato al rogo. Una vicenda che<br />
poi raccolse nel libro “Il formaggio e i<br />
vermi. Il cosmo di un mugnaio del ´500”.<br />
Cosa trovò in Menocchio da intestargli il<br />
circolo culturale?<br />
Menocchio era stato rappresentativo di tutta<br />
la comunità. Nel circolo c’era la biblioteca,<br />
e lui era uno che leggeva, che rileggeva,<br />
che pensava, che discuteva. Aveva fatto non<br />
solo il mugnaio, ma anche il contadino, il<br />
falegname, il muratore, il maestro di scuola,<br />
l’amministratore della chiesa… Una metodologia<br />
che il circolo culturale fece proprio.<br />
Concretamente?<br />
Occupandosi di inquisizione, di storia moderna,<br />
di archeologia, di poesia…, per trovare<br />
anche nelle piccole cose le tracce della<br />
complessità. Perché l’universale vive nel<br />
particolare.<br />
Approccio impegnativo.<br />
Ma importante, perché molte volte si dice:<br />
«Ma non c’è nulla!».<br />
Invece?<br />
Non c’è nulla perché non si interrogano le<br />
cose, non si dà voce alle cose in modo che<br />
ne vengano fuori le persone che hanno lasciato<br />
qualcosa. Se quella roba lì c’è è perché<br />
qualcuno ha fatto qualcosa, qualcuno<br />
l’ha conservata, qualcuno l’ha pensata,<br />
qualcuno l’ha scambiata.<br />
Cosa impedisce che questo avvenga?<br />
.Il chiudersi nelle proprie idee. Ed è questa<br />
difficoltà a mettersi insieme uno dei limiti<br />
delle piccole comunità.<br />
Teme l’omologazione?<br />
Sì, perché è la diversità delle idee che ci fa<br />
andare avanti. Ed insieme si capisce meglio.<br />
Bisognerebbe cominciare a capire che<br />
la diversità è un valore. Da usare non come<br />
contrapposizione ma come strumento propositivo<br />
sul quale costruire insieme un futuro<br />
diverso, continuamente nuovo.<br />
In molte persone la diversità genera<br />
paura.<br />
E’ una tendenza che deriva anche da quello<br />
che racconta la televisione: cioè il bisogno<br />
di sentirsi sicuri, di essere come gli altri. In<br />
fondo, è la difficoltà a gestire la complessità<br />
del reale, della vita. E la diversità è una<br />
complessità. Una complessità che secondo<br />
me, invece, genera ricchezza.<br />
Pessimista?<br />
No, anche se guardando quello che avviene<br />
nel mondo mi verrebbe da dire di sì.<br />
Qual è il rischio maggiore?<br />
Quello che chiamo l’auto-colonialismo,<br />
l’imitare quello che fanno gli altri. La nostra<br />
montagna non può imitare la citta; è un<br />
qualcosa di diverso.<br />
E’ un appello a difendere la propria<br />
identità?<br />
A difendere la propria varietà, la propria diversità,<br />
la propria ricchezza nelle piccole<br />
cose. E nelle piccole cose c’è anche chi fa<br />
il proprio mestiere, qualunque sia, purché<br />
lo faccia bene e sempre meglio.<br />
Quale contributo può dare l’Uti?<br />
Credo che l’Uti possa avere veramente questa<br />
funzione di imparare a guardare le piccole<br />
cose, a mettere i piedi sui luoghi e a<br />
guardare al particolare; a vedere quali sono<br />
le possibilità di innovazione anche dal<br />
punto di vista economico, magari delle piccole<br />
economie di nicchia, che però vivono<br />
se si fanno insieme. Perché se ognuno fa da<br />
sé non fa per tre.<br />
Francesco Cassandro
38 - Maggio 2018<br />
Cultura<br />
Biblioteche di Comunità:<br />
non solo libri, ma motore<br />
culturale dei territori<br />
Dal mese di gennaio 2018, l’UTI delle<br />
Valli e Dolomiti Friulane coordina il<br />
neo costituito Sistema Bibliotecario<br />
delle Valli e delle Dolomiti Friulane del<br />
quale fanno parte le biblioteche di Arba,<br />
Barcis, Cavasso Nuovo, Castelnovo del<br />
Friuli, Claut, Clauzetto, Cimolais, Erto e<br />
Casso, Fanna, Maniago, Meduno, Montereale<br />
Valcellina, Pinzano al Tagliamento, Vajont,<br />
Vivaro, Tramonti di Sopra, Travesio,<br />
Sequals, Vito d’Asio, Aviano, Budoia, Caneva<br />
e Polcenigo.<br />
Fra le finalità e gli obiettivi che il Sistema si<br />
propone di raggiungere vi è quello di attivare<br />
un servizio in cui le biblioteche siano aperte<br />
alle persone, convergenti, inclusive, capaci<br />
di utilizzare le opportunità offerte dalla tecnologia<br />
per realizzare un progetto culturale<br />
di ampio valore sociale.<br />
“Biblioteca di comunità” è una biblioteca attenta<br />
ai nuovi modi di fare cultura, aperta<br />
alla comunità, ne accresce la base sociale,<br />
avvicina le persone ai servizi offerti e viene<br />
incontro alle esigenze personalizzate di un<br />
territorio culturalmente molto avanzato.<br />
Il Friuli Venezia Giulia è la Regione dove si<br />
E’ una biblioteca<br />
attenta ai nuovi modi<br />
di far cultura<br />
e aperta alla comunità<br />
legge di più, con 13 punti percentuali in più<br />
rispetto alla media nazionale (56,4% rispetto<br />
a un 43%); è la Regione con una percentuale<br />
maggiore di lettori di uno o più libri al mese<br />
(17,9% vs 13,9%); dove si leggono più e-<br />
book (9,4% vs 9,1%); dove si usano di più<br />
le nuove tecnologie (il 38,2% della popolazione<br />
regionale vs 34,1% di quella nazionale).<br />
Le biblioteche del sistema sono in linea con<br />
i dati regionali, vantano, nel 2017, un numero<br />
elevato di prestiti, 73.000 – una media<br />
di 1,30 libri per abitante – con 320.000 documenti<br />
cartacei a catalogo, e una biblioteca<br />
digitale, per il prestito gratuito di oltre<br />
25.000 e-book, la consultazione di un’edicola<br />
con 7.000 testate italiane e straniere, audiolibri<br />
e banche dati.<br />
Paolo Ambrosini, vice presidente vicario di<br />
ALI - Venezia Giulia, osserva che “oggi più<br />
che mai, in un momento di crisi e smarrimento,<br />
il mondo del libro può ripartire dall’esempio<br />
virtuoso del Friuli”; così il Sistema<br />
Bibliotecario delle Valli e Dolomiti<br />
Friulane intende perseguire, da una parte,<br />
l’obiettivo condiviso di far crescere la lettura,<br />
dall’altra vuole porsi come volano culturale<br />
per creare sinergie fra gli operatori del<br />
libro, il mondo della formazione, i diversi<br />
soggetti pubblici e privati, alimentando un<br />
cambiamento che tenga conto delle nuove<br />
tendenze, ma sappia stare vicino alle comunità<br />
locali, interpretandone i bisogni, dando<br />
risposte alle richieste di formazione anche e<br />
non necessariamente legate al libro cartaceo.<br />
Per rinforzare l’attrattiva della lettura, contagiando<br />
soprattutto i non lettori, è necessario<br />
che le biblioteche diventino un punto di<br />
riferimento per le molte attività culturali promosse<br />
sul territorio, favoriscano la creazione<br />
di reti e promuovano la collaborazione con<br />
strutture e servizi socio-culturali, con particolare<br />
riguardo agli istituti culturali e alle<br />
scuole.<br />
Le biblioteche debbono divenire “piazze del<br />
sapere”, come le ha definite Antonella<br />
Agnoli, dove, insieme alla tradizionale consultazione<br />
di testi, si possa accedere ad altri<br />
servizi, anche tecnologici, a laboratori didattici<br />
e di supporto inclusivo per chi ha maggiore<br />
difficoltà ad avvicinarsi al mondo dei<br />
libri; un luogo vivace dove accanto al fruscio<br />
delle pagine sfogliate si possa accostare il<br />
cinguettio del tweet letterariori di un cellulare;<br />
ad una lettura silenziosa, le voci dei<br />
partecipanti a un laboratorio; luoghi aperti,<br />
vivi ed ospitali, nodo e veicolo, oggi come<br />
domani, di tante proposte culturali del territorio.<br />
Le biblioteche si pongono come presidio<br />
pubblico che, in presenza di una rivoluzione<br />
digitale, riescono ad assecondare i gusti di<br />
tutti e, in particolare, dei giovani; le biblioteche,<br />
come altri servizi, sono chiamate ad<br />
evolversi, appropriandosi del cambiamento,<br />
e diventare luogo attivo che vive e respira<br />
cultura, punto di riferimento per l’intera comunità.<br />
Rita Bressa
Maggio 2018 - 39<br />
Cultura / Ecomuseo regionale delle Dolomiti friulane<br />
Si punta sulle erbe tintoree,<br />
progetto di sviluppo di filiera corta,<br />
che promette ricadute economiche<br />
L’Ecomuseo delle Dolomiti friulane-Lis<br />
Aganis punta sulle erbe<br />
tintoree: col contributo dell’esperta<br />
Ennia Visentin, sta coordinando un progetto<br />
di sviluppo di filiera corta nell’area<br />
pedemontana pordenonese in collaborazione<br />
con l’Ersa. Questo neonato percorso<br />
può rappresentare uno strumento di crescita<br />
economica attraverso la creazione di<br />
nuove imprese o il miglioramento di<br />
quelle esistenti nelle aree rurali.<br />
Il ruolo anche formativo coordinato dalla<br />
possibile presenza di realtà scolastiche<br />
rappresenta un passo importante per un<br />
percorso di sperimentazione dei processi<br />
di coltivazione e trasformazione delle<br />
piante coloranti e la valutazione delle loro<br />
potenzialità produttive. Recupero e riscoperta<br />
di tali piante presenti in regione possono<br />
rafforzare il legame tra territorio, tradizione<br />
storica e culturale, saperi e conoscenze,<br />
ponendo le basi per nuove potenzialità<br />
economiche, in un’ottica di valorizzazione<br />
del patrimonio locale.<br />
Dal progetto all'evento: il 26 maggio, il<br />
palazzo Toppo Wassermann di Travesio,<br />
ospiterà dalle 10 il convegno su "Colori e<br />
tecniche tintoree". Maria Beatrice Bertone,<br />
storica del tessuto antico,<br />
parlerà dei colori dei tessuti in Friuli dal<br />
Medioevo all’Età moderna. Spazio poi<br />
alla discussione su tinture naturali su carte<br />
orientali, alla presentazione del progetto<br />
pilota in concorso per "Friuli Innovation"<br />
della classe 3A di chimica materiali e analisi<br />
dell’istituto Malignani di Udine e all'appuntamento<br />
con Ennia Visentin, che<br />
argomenterà sul tema "Naturale = sicuro?<br />
Tossicità della piante tintoree". Dalle 16<br />
esposizione di preziosi reperti dalla collezione<br />
di Maria Beatrice Bertone e dimostrazione<br />
di tinture naturali su carte orientali<br />
Hanji e Washi. Non mancheranno i laboratori<br />
didattici. Alle 19 cena con porchetta<br />
a cura di associazioni locali e<br />
alle 20.45 spettacolo con i Bràul al castello<br />
di Toppo. A seguire esibizione con<br />
il fuoco. Il gruppo Bràul nasce nel 1995<br />
nell’area della Pedemontana occidentale<br />
con l’intento di innovare la musica tradizionale<br />
della regione.<br />
Tra i cd pubblicati "La corte di Lunas" nel<br />
1997, "Ciaràndis" nel 2001, "La farina dal<br />
diàul" nel 2005 e l’ultimo progetto “Vòus<br />
dai libris”, dove ritornano con una nuova<br />
proposta musicale che ripercorre i vent’anni<br />
di attività del gruppo. Si presentano<br />
con una rivisitazione di brani storici e con<br />
la presentazione di nuovi temi inediti, caratterizzati<br />
da uno spirito di innovazione<br />
e sperimentazione musicale diventando<br />
così un punto di rinnovamento del folk<br />
friulano. I protagonisti sono Gabriella De<br />
Cesco alla voce e alle percussioni, Lucia<br />
Clonfero al violino, violino elettrico e alla<br />
voce, Giacomo Traina alla chitarra acustica,<br />
bouzouki e alla voce, Claudio Mucin<br />
al violino e violino elettrico e Claudio<br />
Mazzer a chitarra classica, bouzouki, percussioni,<br />
flauti e voce<br />
Impianti sportivi della Maniago nuoto e Cittadella dello sport<br />
Punto di riferimento<br />
per tante famiglie<br />
REDAZIONALE<br />
Gli impianti sportivi della Maniago<br />
nuoto e della Cittadella dello sport di<br />
via Marco Polo rappresentano sempre<br />
più un riferimento per le famiglie<br />
non soltanto della città del coltello,<br />
ma anche dei comuni contermini.<br />
Questo durante l'anno, ma pure nei<br />
mesi estivi, quando vengono proposti<br />
i punti verdi. Anche per l'estate<br />
2018 sarà garantito un ricco servizio<br />
alle famiglie: l'offerta ludico-sportiva<br />
rivolta a bambini e ragazzi è variegata<br />
e di grande qualità. Si inizia con<br />
il “Campo sportivo” che la Maniago<br />
nuoto organizza dall’11 al 22 giugno.<br />
La sede è quella della piscina comunale,<br />
nella quale viene fatta l’accoglienza<br />
al mattino e l’uscita al termine<br />
della giornata. Il tema è ludicosportivo<br />
con numerose proposte da<br />
istruttori qualificati ed esperti. In acqua<br />
sarà possibile divertirsi su nuovo<br />
percorso gonfiabile galleggiante, provare<br />
l'esperienza della canoa, del<br />
sub, della pallanuoto e di giochi in libertà.<br />
Nell’ampia area verde ci sarà<br />
la possibilità di giocare a calcio, basket,<br />
beach volley e provare il circuito<br />
mountain bike. Spazio anche<br />
alle lezioni di tennis. A mezza mattina<br />
colazione con frutta e gelato. Ma<br />
il pezzo forte dell’estate è rappresentato<br />
dal centro estivo organizzato in<br />
collaborazione con l’amministrazione<br />
comunale di Maniago, che garantisce<br />
il servizio mensa e i trasporti per<br />
le uscite sul territorio. Il centro si articola<br />
in cinque settimane, dal 25 giugno<br />
al 27 luglio, dalle 8 (pre-accoglienza<br />
7.30) alle 17. L’ estate ragazzi<br />
2018 avrà come titolo “Obiettivo<br />
divertimento”: saranno proposte<br />
attività di laboratorio legate alla fotografia.<br />
A fare la parte del leone, secondo<br />
una collaudata programmazione<br />
(si è arrivati alla settima edizione),<br />
gioco e sport, con il coinvolgimento<br />
delle strutture della Cittadella<br />
dello sport. Sede ottimale dell’iniziativa<br />
il Palazzetto per accoglienza,<br />
mensa e attività laboratoriali.<br />
Sono previste uscite didattiche e gite<br />
che le coordinatrici del centro stanno<br />
programmando. Lo staff di animatori<br />
è un’ulteriore garanzia di sicurezza e<br />
affidabilità. La terza proposta della<br />
Maniago nuoto si rivolge alle gite dei<br />
centri estivi della provincia che, da<br />
anni, scelgono la società e la Cittadella<br />
dello sport per una giornata a<br />
tutto sport e divertimento. I ragazzi<br />
dei centri estivi, una volta raggiunta<br />
la piscina comunale, vengono presi<br />
in carico dallo staff tecnico e accompagnati<br />
lungo un un percorso ludico<br />
in piscina, al tennis club e nell’area<br />
verde attrezzata. Pranzo al sacco<br />
nell’area pic-nic e giochi organizzati<br />
concludono la proposta. Da anni<br />
nella città del coltello arrivano pure i<br />
partecipanti ai centri estivi della provincia<br />
di Udine.
40 - Maggio 2018<br />
Cultura<br />
“Di notte in Castello e in Villa”<br />
Tre giorni e tre notti<br />
tra cultura, musica e sapori<br />
“Di notte in Villa e in castello” è un<br />
progetto culturale ideato e curato<br />
dall’UTI per promuovere il territorio<br />
e le sue ricchezze culturali, paesaggistiche<br />
e storiche attraverso la creazione di una<br />
serie di appuntamenti curati in sinergia<br />
con le realtà locali. “Vivere” i luoghi attraverso<br />
una partecipazione attiva: camminate<br />
culturali ai castelli e siti archeologici,<br />
laboratori creativi rivolti alle famiglie, degustazioni<br />
a cura dei produttori locali,<br />
spettacoli teatrali e musicali in location<br />
inusuali.<br />
Un modo per apprezzare spazi e luoghi<br />
ricchi di storia e peculiarità dei castelli<br />
che vanno da Maniago, a Meduno, a Solimbergo,<br />
a Toppo, a Pinzano al Tagliamento<br />
e a Castelnovo del Friuli; un modo<br />
diverso per riscoprire e assaporare antiche<br />
e nuove realtà. Il progetto ha ottenuto il<br />
sostegno della Regione Friuli Venezia<br />
Prima tappa, il 28 aprile,<br />
a Maniago. A seguire,<br />
il 26 maggio al Castello<br />
di Solimbergo, il 9 giugno<br />
a Pinzano al Tagliamento<br />
e Castelnuovo del Friuli<br />
Giulia e si propone di seguire quella linea<br />
immaginaria che è la Sacile – Gemona durante<br />
tre giornate e tre notti che vogliono<br />
unire idealmente tutte le location.<br />
Il primo appuntamento del 28 Aprile ha<br />
visto la partecipazione, in tutti le attività<br />
previste, di un nutrito numero di persone;<br />
alla passeggiata al Castello di Maniago ha<br />
partecipato il Sindaco del Comune Andrea<br />
Carli, Presidente dell’UTI, che ha commentato<br />
molto positivamente l’evento:<br />
“Valorizzare il nostro patrimonio storico -<br />
artistico attraverso eventi culturali condivisi<br />
è un obiettivo programmatico che i<br />
Sindaci si sono dati e al quale credono<br />
fermamente; ci fa molto piacere che questo<br />
primo appuntamento abbia suscitato<br />
un buon l’interesse sia nelle persone residenti<br />
nel territorio che fra gli appassionati<br />
provenienti da diverse località friulane”.<br />
Molta importanza è stata data al coinvolgimento<br />
degli Enti e delle realtà associative<br />
locali, in primis i Comuni, l’Ecomuseo<br />
Lis Aganis, i due Consorzi Pro Loco<br />
Arcometa e Dolomiti Friulane e Magredi,<br />
le Pro Loco di Maniago, Travesio e Castelnuovo<br />
del Friuli, la Soms di Solimbergo,<br />
che, riunite intorno ad un tavolo<br />
partecipato, hanno definito il programma<br />
e le modalità di realizzazione dello stesso.<br />
Un esempio virtuoso di condivisione della<br />
promozione culturale del territorio dell’UTI<br />
delle Valli e delle Dolomiti Friulane<br />
Per ulteriori informazioni iscrizioni ed<br />
aggiornamenti restate sintonizzati sullanostra<br />
pagina social @NotiziarioValliDolomitiFriulane.<br />
Ufficio Cultura
Maggio 2018 41<br />
Parco Naturale delle Dolomiti Friulane<br />
Per gli amanti della natura,<br />
dopo la recente inaugurazione<br />
è disponibile un altro<br />
gioiello della Valcellina accanto<br />
al Campanile di Valmontanaia:<br />
si tratta della grotta “Landre<br />
Scur” (tradotto dal dialetto<br />
locale “grotta scura, buia”) che si<br />
apre in Val de Crode, sul versante<br />
settentrionale del massiccio<br />
del Monte Ressetùm, a 1.113<br />
metri di quota.<br />
Si trova all’interno del Parco Naturale<br />
delle Dolomiti Friulane,<br />
entro i confini amministrativi del<br />
Comune di Claut.<br />
La cavità è siglata al Catasto regionale<br />
delle Grotte con il numero<br />
127/125Fr con la denominazione<br />
“Landri Scur”. Ciò che<br />
più colpisce di questa grotta è<br />
l’imponenza della sua apertura:<br />
20 metri di altezza per altrettanti<br />
di larghezza. L’imboccatura, che<br />
va restringendosi verso l’interno,<br />
ha una profondità di 40 metri,<br />
dopodiché la grotta prosegue con<br />
una complessa rete di cunicoli,<br />
pozzi e camini nel massiccio calcareo<br />
del monte Ressetùm. Considerati<br />
i suoi 4,3 chilometri di<br />
sviluppo con andamento prevalentemente<br />
orizzontale, il Landre<br />
Scur è la grotta più emblematica<br />
della Valcellina nonché la più<br />
rappresentativa del carsismo del<br />
massiccio Ressetùm-Frate.<br />
Con la fattiva collaborazione dei<br />
gruppi speleo di Sacile e di Pordenone,<br />
è stato realizzato un pieghevole<br />
illustrativo che fornisce<br />
ogni informazione riguardante la<br />
grotta e il percorso di accesso: il<br />
materiale è disponibile sul sito<br />
Grotta “Landre Scur”,<br />
la grotta misteriosa<br />
per gli amanti della natura<br />
Si apre in Val de Crode, sul versante settentrionale del<br />
massiccio del Monte Ressetùn, a 1.113 metri di quota<br />
internet e in tutti i Centri visite<br />
del Parco. Per chi volesse percorrerlo<br />
autonomamente, si parte<br />
dal parcheggio nei pressi di Casera<br />
Casavento e si può rientrare<br />
lungo la pista forestale di Pian de<br />
Crode.<br />
È importante ricordare che solo<br />
la prima parte è fruibile da tutti:<br />
la cavità continua poi con un<br />
percorso di numerosi chilometri<br />
all’interno delle viscere della<br />
terra. In futuro, il Landre sarà<br />
un’occasione per far conoscere il<br />
mondo ipogeo alle scuole implementando<br />
la frequentazione turistica<br />
grazie al fatto che gli ospiti<br />
potranno accedere senza difficoltà<br />
fino alla prima sala.<br />
Questo itinerario fa dell’area un<br />
ulteriore luogo di attrazione all’interno<br />
del Parco Naturale Dolomiti<br />
Friulane. Il sentiero è stato<br />
realizzato con fondi del PSR<br />
2007-2013 concessi al Comune<br />
di Claut all’interno di un progetto<br />
integrato che ha riguardato<br />
anche i Comuni di Cimolais ed<br />
Erto e Casso. I lavori sono stati<br />
affidati alla ditta Acquaviva di<br />
Prato Carnico che ha realizzato il<br />
percorso principale. Il completamento<br />
è stato a cura del Parco<br />
con personale della Coop di Barcis.<br />
Notevole soddisfazione per la<br />
fruizione di questa ennesima<br />
perla della Valcellina è stata<br />
espressa dal presidente del<br />
Parco, Gianandrea Grava, che è<br />
proprio di Claut e per questo motivo<br />
è ancora più orgoglioso del<br />
rilancio, in chiave promozionale,<br />
garantito dalla fruizione della<br />
grotta. Dall'apertura sono stati in<br />
tanti coloro che hanno voluto<br />
provare l’emozione di una visita<br />
di raro impatto.<br />
Cimolais. Montain bike a pedalata assistita,<br />
un prezioso “aiutino” per andare lontani<br />
Il nostro territorio è caratterizzato da lunghe<br />
vallate che, con pendenze più o meno importanti,<br />
conducono a malghe, rifugi e luoghi di<br />
grande bellezza. Chi frequenta le valli Cimoliana,<br />
Settimana o la Val Zemola, ad esempio,<br />
sa che quasi sempre l’unico mezzo per percorrerle<br />
sono le auto private con conseguente<br />
impatto ambientale e paesaggistico. Ecco, le<br />
bici elettriche a pedalata assistita sono la soluzione<br />
più silenziosa, non inquinante e, diciamolo,<br />
divertente per gli escursionisti che<br />
vogliono scoprire le terre alte.<br />
In effetti bisogna chiarire un equivoco: non<br />
sono la soluzione facile per ciclisti pigri ma<br />
un mezzo di trasporto alternativo per chi super<br />
ciclista non è. Un mezzo che, nel totale rispetto<br />
della natura, permette a chi di solito va<br />
a piedi o al cicloturista amatoriale di raggiungere<br />
posti più lontani e più in alto. Se si supera<br />
il pregiudizio iniziale per cui la bici è fatica<br />
o non vale, si scopre un nuovo modo di<br />
andare in salita: più dolce, rispettoso e sostenibile<br />
(e sopportabile fisicamente!). Diverse<br />
guide naturalistiche del Parco lo usano ormai<br />
come mezzo principale di spostamento: scarponi,<br />
zaino e attrezzatura fotografica non<br />
sono più un problema; possono salire fino a<br />
malghe e rifugi dove lasciano la bici e poi iniziano<br />
a camminare.<br />
Non sono motorini, si deve pedalare ma la<br />
sensazione che si prova è quella che le pendenze<br />
si appianino e di essere allenati come<br />
un professionista.<br />
Impronte<br />
di dinosario:<br />
meta<br />
per bambini<br />
e famiglie<br />
L’opportunità di promozione<br />
fornita dall’apertura<br />
del Landre Scur è duplice<br />
perché l’area è la medesima<br />
delle Impronte di dinosauro<br />
di Casera Casavento. Per<br />
giungere a quest’ultimo sito<br />
si deve arrivare fino a Lesis<br />
di Claut. Qui si può decidere<br />
se proseguire a piedi<br />
per circa 5 chilometri, su<br />
una pista forestale a transito<br />
regolamentato, o pagare un<br />
ticket per parcheggiare<br />
l’auto alla fine della strada<br />
allo sbocco della Val di<br />
Gere. L’itinerario escursionistico,<br />
indicato dal numero<br />
Cai 966, gode di un’evidente<br />
e chiara segnaletica<br />
curata in tutta la zona delle<br />
montagne del Gruppo del<br />
Pramaggiore. Dopo qualche<br />
centinaio di metri su una<br />
semplice carrareccia, adatta<br />
anche ai bambini, si raggiunge<br />
Casera Casavento a<br />
quota 980 metri, adibita a rifugio<br />
e ad agriturismo. Pochi<br />
passi e alla fine del sentiero<br />
un’ulteriore segnaletica<br />
indica il masso sul<br />
quale si sono fossilizzate le<br />
impronte di un dinosauro<br />
vissuto all’incirca 200 milioni<br />
di anni fa, nel Triassico<br />
superiore. Era probabilmente<br />
un teropode, cioè un<br />
dinosauro bipede e carnivoro.<br />
L’impronta più grande<br />
ed intera di tre dita è lunga<br />
35 cm e larga 23. Si è fossilizzata<br />
in una roccia costituita<br />
da dolomie chiare stratificate<br />
appartenenti alla formazione<br />
dolomia principale.<br />
Oltre all’impronta più evidente,<br />
quella del piede sinistro,<br />
sul masso si intravvedono<br />
anche altre due impronte:<br />
quella della mano sinistra<br />
e del piede destro.<br />
Generalmente le tracce si<br />
osservano meglio nel momento<br />
in cui la luce del sole<br />
le illumina in modo radente.
42 - Maggio 2018<br />
Cultura / Tavolo Educativo Don Milani<br />
Quanto tempo e quale tempo per le relazioni?<br />
Sembra che i ragazzi oggi non<br />
sappiano più relazionarsi e<br />
non sappiano stare in gruppo,<br />
indipendentemente che sia<br />
un’attività fisica (come nello<br />
sport) o mentale (come a<br />
scuola) o amicale. Insegnanti,<br />
allenatori, genitori si ritrovano<br />
con una certa fatica a “tenere”<br />
i ragazzi, soprattutto se in<br />
gruppo. Per non fermarci a<br />
dati di fatto o giudizi affrettati,<br />
ho posto questa domanda: ma<br />
noi adulti quando e come abbiamo<br />
imparato a stare in<br />
gruppo? Molte persone ricordano<br />
che hanno imparato a<br />
“stare insieme” senza che alcuno<br />
glielo avesse insegnato<br />
ma semplicemente perché stavano<br />
insieme, nel tempo libero<br />
e in famiglia (considerando<br />
che le famiglie una<br />
volta erano più numerose). Allora<br />
deve essere importante<br />
capire quanto tempo “libero”<br />
hanno i ragazzi oggi o quanto<br />
tempo passano “insieme” in<br />
famiglia. Cosa facilita e cosa<br />
ostacola il tempo insieme?<br />
Quanto tempo dedichiamo alle<br />
relazioni e come lo passiamo?<br />
Al Tavolo ci facciamo queste<br />
domande provando a pensarci<br />
insieme, da qui è nato l’ultimo<br />
incontro svolto il 4 marzo.<br />
Dario Donei<br />
prete e psicologo,<br />
coordinatore del progetto<br />
Carichiamo le giornate di tanti impegni senza darci un tempo<br />
adeguato per imparare a stare insieme, a fare comunità<br />
Tanti impegni,<br />
poco spazio per vivere<br />
Settimana tipo<br />
(168 ore) Ragazzi oggi<br />
Sonno<br />
Scuola/Lavoro<br />
Sport<br />
Attività extra<br />
(musica, catechismo,<br />
associaz.)<br />
Tecnologia<br />
(TV, PC, videogiochi,<br />
cellulare)<br />
53-60 ore - 36%<br />
50 ore - 30%<br />
4 ore - 2%<br />
(media tra chi fa<br />
e chi non fa)<br />
La nostra vita dipende anche dai tempi<br />
e dai luoghi in cui viviamo. Si creano<br />
così dei contesti che possono essere<br />
più o meno a “misura d’uomo”, che facilitano<br />
od ostacolano.<br />
Il sociologo Z. Bauman ha evidenziato come<br />
questi nostri contesti siano diventati sempre<br />
più “liquidi”, ovvero possiamo fare molte più<br />
cose e in modo più libero di prima ma proprio<br />
per questo stabiliamo relazioni più frettolose<br />
e le nostre agende sono sempre più<br />
piene e organizzate. Il tavolo di comunità che<br />
Don Dario Donei ha avviato coinvolgendo<br />
chi con i giovani e i bambini lavora, sull’ampio<br />
territorio tra Maniago e Spilimbergo, si è<br />
focalizzato anche sui ritmi di vita, per riflettere<br />
su come questi influiscano sulle nostre<br />
capacità relazionali.<br />
All’ultimo incontro del tavolo abbiamo provato<br />
a ricostruire 3 “agende”: la settimana<br />
tipo dei “ragazzi di oggi”, degli “adulti di<br />
oggi” e dei “ragazzi di ieri” (quando noi<br />
adulti eravamo ragazzi!). Senza alcuna pretesa<br />
statistica, giocando fra ricordi, esperienze<br />
professionali e familiari, ci siamo domandati<br />
per ciascun agenda quanto tempo in<br />
una settimana viene dedicato a: sonno, lavoro<br />
o scuola, attività sportiva, attività extra (musica,<br />
catechismo, volontariato,…), uso della<br />
tecnologia (TV, PC, videogiochi, cellulare),<br />
tempo in famiglia, tempo libero. Nella tabella<br />
si vedono le ore ipotizzate e il “peso” percentuale<br />
in una settimana tipo. I risultati sono<br />
stati curiosi e allo stesso tempo emblematici<br />
di profondo cambiamento sociale e culturale<br />
avvenuto nelle tre ultime generazioni. Come<br />
vivono oggi i bambini il tempo? La qualità,<br />
oltre che la quantità del tempo come si è modificata?<br />
La prima considerazione, amara, è che i ragazzi<br />
e gli adulti di oggi hanno tempi simili,<br />
dormono circa il 30% della giornata (e ci si<br />
chiede quanto il sonno oggi sia vero riposo)<br />
mentre una volta da ragazzi si faceva meno e<br />
si dormiva circa un 10% in più. Poi vengono<br />
i doveri: la scuola e il lavoro. Ragazzi e<br />
adulti di oggi passano lo stesso tempo a<br />
scuola come a lavoro, circa il 30% delle ore,<br />
sintomo di una società che per conciliare lavoro<br />
e famiglia, ha alzato l’asticella di occupazione<br />
dei bambini per adeguarla ai tempi<br />
degli adulti. Se ciò sia un progresso o una<br />
sconfitta lo scopriremo quando questa generazione<br />
di bambini sarà a sua volta adulta.<br />
30-40 anni invece si dedicava il 15% a<br />
scuola, e poi occupava il tempo diversamente.<br />
Il resto del tempo è diviso oggi, come<br />
allora, in attività organizzate, tempo libero e<br />
famiglia. Ma la vera novità è l’“invasione”<br />
della tecnologia nel tempo libero, sia per i ragazzi<br />
che per gli adulti, riducendo tempi di<br />
condivisione e di conoscenza di se e degli<br />
altri in modo diretto, fisico, esperienziale. Si<br />
passa dalle poche ore canoniche della tivvù<br />
dei ragazzi, un misero 4%, ad un ben più importante<br />
13% (dato forse sottostimato) in cui<br />
i ragazzi social-izzano senza parlarsi, arrabbiarsi,<br />
abbracciarsi, se non virtualmente. Infine<br />
rimane la famiglia (tempo dedicato ai legami<br />
non alle occupazioni domestiche), e anche<br />
qui i tempi coincidono: 6% sia per gli<br />
adulti che per i ragazzi, un tempo sempre più<br />
ristretto rosicchiato dai vari impegni, veri o<br />
presunti, perché siamo sempre più bisognosi<br />
di strutturazione, forse incapaci di annoiarci<br />
insieme, ma capacissimi di organizzare<br />
agende degne di un top manager. Resta una<br />
domanda aperta che condividiamo su come<br />
sia possibile fare comunità a queste condizioni:<br />
sarà possibile immaginare dei legami<br />
sociali senza darci un tempo adeguato per<br />
imparare a stare insieme?<br />
Andrea Satta,<br />
direttore Coop.<br />
Laboratorio Scuola<br />
Ragazzi<br />
“una volta”<br />
3 ore - 2%<br />
2 ore - 1% 3 ore - 2%<br />
21 ore - 13%<br />
probabilmente di più<br />
considerando i tempi<br />
al cellulare in famiglia,<br />
tempi morti, amicizie,…<br />
Famiglia 10 ore - 6%<br />
20 ore - 12% di cui giochi<br />
Tempo libero senza tecnologia 4-6%<br />
(città o paese)<br />
Igiene personale e<br />
cura propria immagine<br />
70 ore - 42%<br />
24 ore - 14%<br />
7 ore - 4%<br />
30 ore – 18%<br />
(anche in senso allargato<br />
quindi zii, cugini,<br />
parenti vari)<br />
31 ore - 18%<br />
Adulti oggi<br />
40-50 ore - 30%<br />
non sempre però<br />
sonno è anche riposo<br />
50 ore - 30% forse più alta,<br />
considerando anche fattori<br />
come turni, ritmi più variabili,<br />
lavoro di entrambi i coniugi<br />
Vedi tempo libero<br />
Vedi tempo libero<br />
Vedi tempo libero<br />
40 ore - 24% di cui<br />
30 h gestione casa/figli 18%<br />
10h tempo insieme 6%<br />
18 ore - 11% comprensive<br />
di sport, attività ricreative<br />
o sociali, volontariato,<br />
telefonate/social, amicizie<br />
8 ore - 5%<br />
Condividiamo alcune riflessioni<br />
nate dal confronto a partire dai<br />
dati emersi nei lavori di gruppo<br />
(vedi tabella e articolo precedente):<br />
1. Saper rinunciare. Se un adulto<br />
vuole dedicarsi a educare i figli o<br />
dei ragazzi, questo richiede fatica<br />
e impegno, non è frutto del caso<br />
ma di una scelta. Ciò comporta<br />
per un adulto la motivazione e la<br />
capacità di rinunciare a qualcosa<br />
di sé per il bene dei figli/ragazzi.<br />
2. Stanchi e preoccupati. Alcune<br />
difficoltà della vita degli adulti<br />
oggi riguardano una stanchezza<br />
diffusa (alla fine i “no” diventano<br />
“si” per esasperazione), la frammentazione<br />
e la frenesia dei ritmi<br />
di vita (tutto accelerato e multitasking),<br />
la paura di lasciare anche<br />
del tempo libero ai ragazzi perché<br />
non si sa mai cosa potrebbe accadere<br />
(ansie e paure varie, litigi, se<br />
si fanno male, ...).<br />
3. Disinvestimento nell’educazione.<br />
Una certa indifferenza e incomprensione<br />
di una parte significativa<br />
di adulti rispetto a temi<br />
educativi, non sembra però giustificata<br />
dai ritmi di vita, ma prevalentemente<br />
da disinteresse o fatiche<br />
relazionali. Ci sono adulti<br />
che passano più ore dei figli sui<br />
social network, o nella cura della<br />
propria immagine (fitness, etc...).<br />
4. Adulti oggi, adulti ieri. In passato<br />
era più forte il senso del<br />
ruolo e del dovere di dedicarsi a<br />
lavoro, famiglia, figli e società.<br />
Oggi invece la figura dell'adulto<br />
è più sfumata, meno autorevole e<br />
più instabile, può percepire i bisogni<br />
del figlio come "alternativi"<br />
ai propri (tempo sottratto a sé)<br />
col rischio di “riempire” di attività<br />
il figlio perché non disturbi<br />
troppo, oppure i figli vengono caricati<br />
troppo di attese e aspettative,<br />
per cui successi e fallimenti<br />
dei ragazzi vengono confusi con<br />
successi e fallimenti di noi adulti.<br />
Per partecipare o ricevere<br />
informazioni sul lavoro del<br />
Tavolo scrivere a nessunoindietro@gmail.com
Maggio 2018 - 43<br />
Montagna Leader<br />
Cammino di San Cristoforo. Tra Tagliamento e Piave<br />
costeggiando le Dolomiti nell’arte e nel paesaggio<br />
Si snoda per circa 450 chilometri, ed è di facile accessibilità per tutte le fasce d’età e possibilità motorie<br />
Il Cammino di San Cristoforo,<br />
iniziativa proposta dalla<br />
dottoressa Luisa Cappellozza<br />
e dall’architetto Giorgio Viel, accolta<br />
e sostenuta dal GAL Montagna<br />
Leader, dalle curie di Concordia<br />
Pordenone, Vittorio Veneto,<br />
Belluno-Feltre, dalla Regione<br />
FVG tramite l’assessorato<br />
al turismo, dalle UTI Valli e Dolomiti<br />
friulane e Livenza Cansiglio<br />
Cavallo e Friulovest Banca,<br />
è da considerarsi una risorsa da<br />
portare a sistema per strutturare<br />
e promuovere un’offerta che sia<br />
attrattiva per un turismo slow, an<br />
plein air, responsabile e sostenibile<br />
sul territorio.<br />
La rilevanza del tracciato è notevole<br />
da molteplici punti di vista:<br />
storico culturale in quanto la peculiarità<br />
del Cammino è rappresentata<br />
dalla presenza di un diffuso<br />
patrimonio costituito da 133<br />
chiese distribuite fra Veneto e<br />
Friuli; si tratta di edifici che presentano<br />
strutture architettoniche<br />
di origine Medievale e Rinascimentale<br />
e le opere di arte sacra<br />
contenute nell’ interno si declinano<br />
in affreschi, sculture, manufatti<br />
e tele di pregio artistico e<br />
tradizionale.<br />
Anche dal punto di vista paesaggistico<br />
ambientale si rilevano eccellenze<br />
in grado di catalizzare<br />
l’interesse dei pellegrini. Sono<br />
presenti e facilmente raggiungibili<br />
i Siti UNESCO Palù del Livenza<br />
e Dolomiti Friulane e le<br />
aree SIC Magredi, Torbiera di<br />
Sequals, Monte Cjaurlec e Tagliamento.<br />
Dal punto di vista<br />
storico culturale si segnala inoltre<br />
la presenza di una significativa<br />
rete dei Castelli delle Pedemontana<br />
e degli itinerari tematici<br />
dell’ecomuseo regionale Lis<br />
Aganis.<br />
Il Cammino tutelerà e valorizzerà<br />
questi immensi patrimoni,<br />
promuovendo forme di mobilità<br />
“dolce” da praticare a piedi, ma<br />
anche in bicicletta, o con il supporto<br />
del treno, attraverso la linea<br />
ferroviaria Sacile-Gemona.<br />
Il Cammino, che si snoda tra Tagliamento<br />
e Piave per un totale<br />
di circa 450 chilometri, disegna<br />
un grande anello in cui inizio e<br />
termine non sono predeterminati,<br />
per consentire ai viaggiatori di<br />
programmare il proprio itinerario<br />
secondo le loro specifiche esigenze<br />
o interessi. Le 6 tappe proposte<br />
sono indicative e regolate<br />
anche dalla presenza di strutture<br />
ricettive. Individuato su viabilità<br />
esistente, in buono stato di conservazione,<br />
ad eccezione di brevi<br />
segmenti di sentiero, risulta praticabile<br />
in tutti i mesi dell’anno,<br />
è di facile accessibilità per tutte<br />
le fasce d’ età e le possibilità motorie.<br />
A partire da est, il Cammino ha<br />
inizio, dal Duomo di Spilimbergo<br />
lungo la Romea Strata<br />
“Allemagna”. Lo stesso prosegue,<br />
entrando nel territorio dei<br />
Comuni di: Pinzano al Tagliamento,<br />
Vito d’Asio, Clauzetto,<br />
Travesio, Castelnovo, Sequals,<br />
Arba, Meduno, Tramonti di<br />
Sotto (variante), Cavasso Nuovo,<br />
Fanna, Frisanco, Maniago, Montereale<br />
Valcellina, Aviano, Budoia,<br />
Polcenigo. Raggiunge poi<br />
Caneva, in prossimità del fiume<br />
Livenza ed entra in territorio veneto.<br />
Il progetto è stato avviato grazie<br />
ai finanziamenti ottenuti a valere<br />
su L.R. 21/2016 Art. 62 “Disciplina<br />
delle politiche regionali nel<br />
settore turistico e dell’attrattività<br />
del territorio regionale”, e un<br />
contributo dell’Istituto di credito<br />
Friulovest Banca, che hanno<br />
consentito di creare anche gli<br />
strumenti informativi per la sua<br />
promozione: un sito web dedicato<br />
(che sarà on-line entro<br />
l’estate) www.camminodisancristoforo.com<br />
un depliant generale<br />
sul progetto e una mappa stile<br />
“Tabacco”.<br />
Oltre ai partner promotori e associati,<br />
via via che il progetto si<br />
viene delineando diventa fondamentale<br />
ampliare la rete degli attori<br />
coinvolti, cercando di coinvolgere<br />
associazioni e privati, in<br />
un’ottica di reciproco scambio e<br />
vantaggio portati dalla partecipazione<br />
al progetto.<br />
Dunque, dopo aver avviato la<br />
parte “strutturale” del Cammino,<br />
stanno partendo gli interventi di<br />
informazione, promozione e
44 - Maggio 2018<br />
Salute / Distretto sanitario<br />
La nostra “cartella clinica” stilata dal dottor Antonio Gabrielli<br />
«Cambiare lo stile di vita,<br />
portare i servizi sanitari<br />
nelle zone periferiche»<br />
Antonio<br />
Gabrielli,<br />
direttore<br />
del Distretto<br />
sanitario<br />
dell’Unione<br />
delle Valli<br />
e delle<br />
Dolomiti<br />
friulane<br />
Tassi elevati di mortalità per malattie<br />
del sistema circolatorio, tumori<br />
e apparato respiratorio, abuso di alcol<br />
e fumo, diffusione di sostanze stupefacenti,<br />
vita sedentaria e alimentazione<br />
non corretta. E' la fotografia del distretto<br />
sanitario delle Valli e delle Dolomiti friulane<br />
scattata dal direttore Antonio Gabrielli.<br />
Il distretto dell'Unione è il più vasto<br />
della provincia (si va dall’area pedemontana<br />
alle valli, dalla Valcellina alla<br />
Val Tramontina, dalla Val D’Arzino alla<br />
Val Cosa) e si caratterizza per una forte<br />
dispersione della popolazione, prevalentemente<br />
anziana, di cui una percentuale importante<br />
vive in comuni che non raggiungono<br />
i mille abitanti.<br />
Lo stato di salute dei residenti è peggiore<br />
rispetto a quello del resto della provincia.<br />
Si evidenziano, tra l'altro, indici ancora<br />
bassi di adesione alle campagne di screening<br />
dei tumori e vaccinazione. Ma cosa<br />
si può fare affinché si possa registrare<br />
un'inversione di rotta? «I servizi sanitari<br />
sono sì importanti, ma fondamentale è<br />
cambiare la maniera di interpretare la salute:<br />
i cittadini devono essere responsabili<br />
e coinvolti nel modo di vedere la propria<br />
salute - spiega Gabrielli -. Non soltanto<br />
prevenzione, ma anche promozione della<br />
salute. La prevenzione può essere primaria,<br />
come quella che si fa con i vaccini, e<br />
impedisce lo sviluppo di una malattia, ma<br />
anche secondaria e terziaria, come lo<br />
screening mammografico, il pap-test e la<br />
diagnosi precoce dei tumori del colon. In<br />
questi ultimi due casi, permette di intercettare<br />
in fasi molto precoci, e quindi curabili,<br />
malattie importanti e potenzialmente<br />
mortali. Ma oggi è fondamentale<br />
ragionare e coinvolgere i cittadini nella<br />
promozione della salute, cioè spingerli ad<br />
assumere quei comportamenti che permettono<br />
di non ammalarsi. Bisogna ragionare<br />
sui modi di migliorare lo stato di salute e<br />
non arrivare alla patologia. La salute dipende<br />
da fattori biologici, ma sono soprattutto<br />
i fattori ambientali e gli stili di<br />
vita a incidere maggiormente».<br />
Cosa pensa di fare il distretto sanitario all'interno<br />
del territorio dell'Uti? «Il territorio<br />
dell'Unione si caratterizza per un'alta<br />
percentuale di residenti anziani, spesso<br />
soli, con difficoltà nell'accesso ai servizi<br />
sanitari - mette in luce Gabrielli -. Abbiamo<br />
in mente di portare i servizi sanitari<br />
nelle zone periferiche: un progetto che si<br />
sta già concretizzando. Si pensi che tre<br />
anni fa abbiamo portato, per la prima<br />
volta, a Claut il camper per la realizzazione<br />
degli esami mammografici».<br />
Dalla Valcellina alla Val Cosa, si punta a<br />
potenziare i servizi sanitari prima di tutto<br />
nelle aree montane. «Vorremo effettuare<br />
anche i pap-test nei comuni periferici, in<br />
giornate prestabilite - aggiunge -. Abbiamo<br />
già iniziato a eseguire l'elettrocardiogramma<br />
a domicilio per pazienti selezionati<br />
e seguiti dalla cardiologia di San<br />
Vito».<br />
Il distretto punta, insomma, a fare uscire i<br />
servizi dall'ospedale e a portarli quanto<br />
più possibile vicino alle persone. Chi abita<br />
nelle aree periferiche ha minori opportunità<br />
anche in ambito sanitario: bisogna<br />
cercare di colmare il divario». Ma i progetti<br />
non finiscono qui. «Il nostro obiettivo<br />
è sviluppare la telemedicina - conclude<br />
Gabrielli - e ridurre, per quanto possibile,<br />
le necessità di spostamento delle<br />
persone per gli accertamenti di salute». Il<br />
direttore ricorda che le donne che hanno<br />
ricevuto l’invito a effettuare lo screening<br />
mammografico potranno presentarsi dal<br />
12 maggio al 1° giugno in ospedale a Maniago,<br />
il 5 e 6 giugno a Claut, dall'8 al 26<br />
giugno a Spilimbergo e dal 26 al 28 giugno<br />
in biblioteca a Paludea.<br />
dall’ 11 al 22<br />
giugno<br />
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COMUNE di MANIAGO<br />
Centro Estivo Comunale<br />
Città di Maniago<br />
Città delle Coltellerie<br />
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Maggio 2018 45<br />
Sociale<br />
Incontri con i genitori promossi dal Servizio sociale dell’Uti<br />
in collaborazione con la cooperativa “Laboratorio Scuola”<br />
Come costruire una buona<br />
relazione di attaccamento<br />
per dare sicurezza ai bambini<br />
Si sono concluse il 19 aprile scorso le<br />
serate informative promosse dal<br />
Servizio sociale dell'UTI delle Valli<br />
e delle Dolomiti Friulane, in collaborazione<br />
con il Centro Minori e Famiglie "MI<br />
FA" gestito dalla cooperativa Laboratorio<br />
Scuola a Maniago. Scopo dell’iniziativa è<br />
stato quello di avviare un momento di incontro<br />
a sostegno e supporto della genitorialità<br />
nel complesso percorso che tutti i<br />
genitori si trovano ad affrontare nella crescita<br />
dei propri bambini e ragazzi.<br />
L’obiettivo è quello di poter contribuire ad<br />
attivare nei genitori una maggiore capacità<br />
di cura dei propri figli, a partire dalle<br />
proprie risorse e dall’incontro con personale<br />
qualificato che può dare un sostegno<br />
tramite un’informazione competente e mirata.<br />
L’esito delle serate è stato anche la possibilità<br />
per le famiglie presenti che per qualsiasi<br />
motivo si trovano in temporanea difficoltà<br />
nella relazione con i propri figli di<br />
avvicinarsi serenamente agli operatori del<br />
SSC o di altro servizio di cura e accompagnamento<br />
ricevendo da questi le indicazioni<br />
e gli orientamenti necessari.<br />
Le serate si sono rivolte a tutti i genitori<br />
dei bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni e<br />
sono state quest’anno organizzate in tre<br />
Comuni dell'UTI per dare la massima possibilità<br />
di partecipazione alle famiglie interessate.<br />
Gradito dai partecipanti è stato questo movimenti<br />
di avvicinamento territoriale e le<br />
serate si sono tenute orario dalle 17.30<br />
alle 19.30: il 15 febbraio presso l’Istituto<br />
Serate informative sul tempo<br />
del bambino e il tempo dell’adulto<br />
Si sono svolte all’asilo Nido Arcobaleno di Maniago le serate informative per i genitori<br />
dal titolo “Il tempo del bambino e il tempo dell’adulto”.<br />
La prima serata, tenuta mercoledì 18 aprile 2, è stata presentata dalla dottoressa<br />
Dolcet, psicologa, per anni responsabile del Consultorio Familiare di Maniago e Spilimbergo,<br />
e da Lus Mirella, infermiera pediatrica presso lo stesso. La serata si è concentrata<br />
sull’importanza di rispettare, dare fiducia, conoscere il bambino nelle sue<br />
capacità e bisogni, ma anche sul rispettare le proprie necessità di mamma e di coppia.<br />
Si è parlato anche della qualità del tempo offerto ai propri bambini come momento<br />
unico da vivere con intensità e presenza.<br />
Queste sono alcune condizioni preziose che facilitano il percorso di crescita del piccolo<br />
ed è un momento unico ed irripetibile.<br />
Gli incontri sono stati pensati e sostenuti dal lavoro in rete fatto con il Servizio Sociale<br />
dell’ Unione Territoriale Intercomunale delle Valli e Dolomiti Friulane, con i<br />
servizi Consultorio Familiare e Neuropsichiatria Infantile dell’ Azienda per l’Assistenza<br />
Sanitaria n.5, e dal Comune di Maniago.<br />
Il tema è stato tratta da pecialisti della prima infanzia (3-36 mesi) sotto diverse angolazioni.<br />
Nell’incontro dell’ 8 maggio ha partecipato la dottoressa Eleonora Biasotto,<br />
pediatra del Servizio Prevenzione dell’ AAS5; in quello di mercoledì 16<br />
maggi, la dottoressa Carla Severini, pedagogista ad indirizzo psicomotorio e montessoriano.<br />
Comprensivo di Meduno; il 15 marzo<br />
2018 presso la sala Polifunzionale del Comune<br />
di Claut; il 19 aprile 2018 presso la<br />
scuola materna di Casiacco (frazione di<br />
Anduins).<br />
Il titolo delle serate è stato per ciascun incontro<br />
"Una buona relazione di attaccamento<br />
per dare sicurezza di bambini". Il<br />
focus dell'incontro è stato quello di offrire<br />
degli spunti di approfondimento sulle dinamiche<br />
di attaccamento genitori-figli, offrendo<br />
ai genitori la possibilità di confronto<br />
sulla tematica di come costruire la<br />
sicurezza nei bambini a partire da una<br />
buona relazione con le figure di riferimento<br />
affettivo<br />
Le psicologhe dott.ssa Tiziana Grimaldi<br />
e dott.ssa Stefania Arsieni hanno gestito<br />
le tre serate facendo un affondo sulle dinamiche<br />
relazionali genitori-figli che contribuiscono<br />
a costruire un “attaccamento<br />
sicuro”: condizione che prelude ad una<br />
crescita armoniosa e serena dell’essere<br />
umano, e quali siano invece le condizioni<br />
che portano ad “attaccamenti insicuri o indifferenziati”<br />
che possono preludere in seguito<br />
a comportamenti di sofferenza e<br />
problematici nei minori.<br />
Sono stati spiegati anche elementi di neurofisiologia<br />
per dimostrare quanto la relazione<br />
genitore-figlio abbia dei risvolti anche<br />
fisiologici nell’evoluzione del cervello<br />
umano.<br />
La partecipazione ai tre eventi ha visto :<br />
11 partecipanti alla serata di Meduno, 17<br />
partecipanti alla serata tenutasi a Claut e<br />
17 partecipanti alla serata tenutasi a Casiacco.<br />
Per i genitori è stato possibile lasciare i<br />
propri bambini (13 a Claut e 17 a Casiacco)<br />
con gli educatori della coop. Laboratori<br />
Scuola che hanno offerto l’organizzazione<br />
di laboratori manuali e giochi<br />
all’aperto per la durata dell'incontro.<br />
Gli incontri di quest’anno fanno seguito<br />
alle tre serate organizzate nel 2017 presso<br />
la Biblioteca comunale di Maniago e<br />
l’asilo nido Arcobaleno di Maniago dove<br />
sono stati trattati anche i temi del gioco<br />
nelle sue varie forme e il tema di come riconoscere<br />
ed affrontare le paure dei bambini.<br />
Paola Busetti<br />
Responsabile<br />
del Servizio Sociale<br />
dei Comuni
46 - Maggio 2018<br />
Scuola<br />
Scuola di montagna:<br />
il mondo in un’aula<br />
per crescere insieme<br />
Quando ho sentito parlare di pluriclasse<br />
il mio pensiero è corso subito<br />
alla mia esperienza scolastica<br />
e mille domande si son formate nella mia<br />
testa: come riusciranno a coniugare le esigenze<br />
educative di bimbi con 5 anni di<br />
differenza? I bambini, tra loro, come si<br />
rapportano? Quante maestre ci sono?<br />
Tutte queste domande sono svanite appena<br />
ho messo piede in quel concentrato<br />
di mondo che è la Scuola Giovanni Minin,<br />
fatta di età ma anche di nazionalità<br />
diverse, per un totale di 6 bambini alle<br />
elementari, divisi in 4 classi (assente la 3)<br />
e 3 alla materna. In mezzo ad un panorama<br />
da mozzare il fiato, 9 piccoli volti<br />
sereni e collaborativi, seguiti passo passo<br />
da 4 maestre attente, mai invasive e giustamente<br />
orgogliosissime del loro tesoro.<br />
Un tesoro chiamato futuro che si forma<br />
giorno per giorno sotto i loro occhi complici<br />
e propositivi. I bambini, oltre alla<br />
formazione scolastica, si nutrono di esperienze<br />
uniche e di un valore immenso,<br />
che forse per loro sono “normali” ma per<br />
noi sono eccezionali.<br />
Culture ed età si mescolano in un'unica<br />
famiglia insegnando la tolleranza, il rispetto,<br />
la solidarietà, la pazienza, l’accoglienza.<br />
Una realtà piccola, ma ricca di<br />
sorprese con una tradizione consolidata di<br />
attività creative e riconoscimenti, dove<br />
mosaici, murales, libri illustrati e lavori<br />
d’arte fatti da bambini colorano le pareti<br />
della scuola e raccontano a chi vi entra diverse<br />
storie, che vanno dall’andamento<br />
delle stagioni, ai segni zodiacali fino ai<br />
mestieri di un tempo. Oltre all’arte, gli<br />
alunni si dedicano con passione e bravura<br />
alla musica realizzando durante l’anno alcuni<br />
spettacoli, tra cui quello per la festa<br />
della mamma, che quest’anno prevede<br />
l’esecuzione della Cenerentola di Rossini.<br />
Non solo, scrivono anche canzoni per ricordare<br />
fatti importanti o imparare nuove<br />
cose come accade con la canzone “Occhio<br />
al semaforo”di Marco Anzovino, dedicata<br />
all’alimentazione, allo star bene e<br />
all’educazione motoria. Come in tutte le<br />
scuole, non mancano poi le gite, durante<br />
le quali visitare mostre, andare all’opera<br />
e come nel caso della visita al Museo<br />
della Grande Guerra a Gorizia riscoprire<br />
i valori della pace attraverso la conoscenza<br />
della guerra. Gioco, insegnamento,<br />
creatività, collaborazione e autonomia<br />
sono le parole che caratterizzano<br />
l’esperienza dei bambini in una scuola<br />
come quella di Tramonti di Sotto dove oltre<br />
al programma didattico, che viene<br />
sempre portato a termine gli alunni e le<br />
maestre si dedicano con passione, impegno<br />
e bravura a diverse discipline creando<br />
dei lavori che possano durare nel tempo e<br />
costituire un ricordo da conservare per<br />
tutta la vita.<br />
Giulia Pavani<br />
Elisabetta Fachin<br />
IL PROGETTO La Fabbrica delle Idee lancia una proposta agli studenti delle scuole primarie e secondarie<br />
«Creiamo in 3D<br />
un modello virtuale<br />
della nostra città»<br />
L’iniziativa offrirà offrire ai giovani un’ulteriore<br />
possibilità per orientarsi nel mondo del lavoro<br />
La Fabbrica delle Idee lancia il<br />
progetto 3D city-Maniago, una<br />
proposta per coinvolgere gli studenti<br />
delle scuole primarie e secondarie<br />
nella creazione di un modello virtuale<br />
della propria città.<br />
Oggi siamo abituati alla parola “3D”. La<br />
sentiamo e l’utilizziamo quotidianamente,<br />
ma molti di noi (soprattutto i giovani),<br />
non ne comprendono le potenzialità<br />
e le innumerevoli utilità. I contenuti<br />
virtuali e i modelli 3D che ogni giorno<br />
utilizziamo sono frutto di una continua<br />
ricerca e di duro lavoro da parte di persone<br />
capaci e competenti, figure professionali<br />
che sono sempre più richieste dal<br />
mercato.<br />
3D vuol dire settore manifatturiero, industriale<br />
e artigianale. Vuol dire istruzione,<br />
turismo, intrattenimento, videogames,<br />
comunicazione, gestione del territorio,<br />
GIS e BIM: tutti settori che richiedono<br />
un continuo sviluppo e competenza.<br />
Perché allora non dare ai giovani la possibilità<br />
di essere un passo avanti rispetto<br />
al mercato del lavoro?<br />
Attraverso varie fasi interdisciplinari che<br />
andranno dal rilievo metrico/fotografico,<br />
all’educazione artistica, fino all’utilizzo<br />
di programmi CAD/CAM, gli studenti si<br />
avvicineranno ad un modo di operare<br />
che sarà la base per l’inserimento nel<br />
mondo del lavoro.<br />
La necessità di cooperare in gruppi e di<br />
condivisione dei contenuti sarà fondamentale<br />
per la riuscita del progetto, che<br />
infatti avrà come obiettivo un database<br />
condivisibile e utilizzabile per svariati<br />
fini: Didattici, turistici, amministrativi,<br />
ludici.<br />
Dopo aver eseguito dei rilievi su campo<br />
insieme all’insegnante di educazione tecnica,<br />
gli studenti riporteranno su appositi<br />
layouts quanto rilevato. Questi elaborati,<br />
a seconda se raffiguranti la realtà dei<br />
luoghi o quello che si vorrebbe realizzare,<br />
costituiranno l’inizio del percorso<br />
che porterà ad una ricostruzione virtuale<br />
della Maniago dei giorni nostri, oppure<br />
della Maniago al tempo del medioevo.<br />
La particolarità del progetto infatti farà<br />
sì che a seconda dell’obiettivo da raggiungere<br />
si affrontino varie fasi di studio<br />
che andranno dalla ricerca storica, fino<br />
allo studio paesaggistico e urbanistico.<br />
Abbiamo pensato a 3D city come ad una<br />
tela bianca sulla quale ogni studente può<br />
dare libero sfogo alla propria creatività<br />
apprendendo nel contempo le basi per<br />
confrontarsi con il mondo del lavoro”<br />
commentano gli ideatori del progetto.<br />
Verranno interessate varie discipline,<br />
quali tecnologia, educazione artistica, informatica,<br />
storia, archivistica.<br />
Un operatore specializzato insegnerà ai<br />
ragazzi le tecniche e le procedure da utilizzare,<br />
e affiancherà i docenti durante le<br />
fasi di lavoro delle varie discipline.<br />
La condivisione oggi è lo strumento che<br />
ci permette di emergere come comunità,<br />
perché sempre più spesso i social e la<br />
tecnologia portano i giovani ad isolarsi.<br />
Far comprendere che il lavoro di ogni<br />
studente accresca il lavoro del gruppo è<br />
fondamentale, come lo è il corretto utilizzo<br />
delle nuove tecnologie.<br />
Un progetto, quindi, creato ad hoc per i<br />
giovani che darà loro un ulteriore possibilità<br />
per orientarsi nel mondo lavorativo.<br />
Questo infatti consentirà agli studenti<br />
di svolgere vari compiti assimilabili<br />
a varie figure professionali: geometra/architetto,<br />
fotografo, grafico; disegnatore<br />
CAD; operatore CAM; operatore<br />
video, ecc.<br />
3D City farà nascere percorsi di condivisione<br />
intercomunali, che coinvolgeranno<br />
varie realtà del territorio dell’UTI delle<br />
Valli e delle Dolomiti Friulane, dando<br />
inizio ad una crescita innovativo-professionale<br />
che gioverà ai singoli e soprattutto<br />
alla comunità.
Maggio 2018 - 47<br />
Ambiente<br />
Servizio raccolta rifiuti:<br />
tutte le notizie utili<br />
in una semplice APP<br />
Tra le informazioni disponibili, il calendario di<br />
raccolta, il vocabolario dei rifiuti, l’ubicazione<br />
e gli orari degli ecocentri comunali<br />
Nell'ottica di un servizio sempre<br />
più semplice ed efficace, l'UTI<br />
delle Valli e delle Dolomiti Friulane<br />
in collaborazione con la SNUA ha<br />
predisposto un’applicazione per Smartphone<br />
e Tablet, sia per i sistemi Android<br />
che Apple, dedicata al Servizio Raccolta<br />
Rifiuti e rivolta a tutti i cittadini dei 21<br />
Comuni aderenti al servizio.<br />
Questo strumento si inserisce anche nelle<br />
progettualità dell’Unione tese a trovare<br />
sempre nuovi modi per dialogare e migliorare<br />
la comunicazione tra amministrazione<br />
e cittadini, veicolando allo stesso<br />
tempo un numero sempre maggiore di informazioni<br />
utili, corrette e sempre aggiornate.<br />
Le attuali tecnologie, alla portata di<br />
tutti, possono essere lo strumento più<br />
adatto per instaurare un rapporto con gli<br />
interlocutori, fornire loro informazioni in<br />
modo semplice e veloce e ridurre così la<br />
distanza tra ente gestore e utente. In questo<br />
senso, l’applicazione rappresenta e<br />
vuole essere un ulteriore supporto per il<br />
cittadino, un mezzo per informarlo ed aiutarlo<br />
nell’avvolte arduo e incerto compito<br />
di differenziare i rifiuti.<br />
Da qui nasce l’esigenza di utilizzare l’<br />
“APP rifiuti” e strutturarla secondo le logiche<br />
della semplicità e utilizzando un’interfaccia<br />
semplice e intuitiva. L’applicazione<br />
è organizzata per accedere facilmente<br />
ad una serie di informazioni, suddivise<br />
e classificate per ciascuno dei 21<br />
Comuni coinvolti, quali il calendario di<br />
raccolta, il vocabolario dei rifiuti consultabile<br />
in ordine alfabetico, l’ubicazione e<br />
gli orari dei centri di raccolta comunali ed<br />
altre importanti notizie legate al servizio.<br />
L’APP è anche pensata e programmata<br />
per notificare e ricordare all’utente che<br />
tipo di raccolta verrà effettuata il giorno<br />
successivo, oltre che permettergli di inviare<br />
segnalazioni su eventuali rifiuti abbandonati<br />
e/o disservizi subiti.<br />
Quanto prima sarà disponibile anche il<br />
pulsante relativo allo “Sportello<br />
Utente/Cittadino”, una sezione in cui trovare<br />
tutte le informazioni relative a indirizzi,<br />
orari e modalità di erogazione dei<br />
servizi per cui lo stesso sportello è preposto.<br />
La nuova “App Rifiuti” è scaricabile<br />
direttamente e gratuitamente dagli store<br />
per dispositivi Android (Google Play<br />
Store) e per dispositivi iOS (Apple Store).<br />
Dopo essere entrati nel proprio store da<br />
Tablet o Smartphone è sufficiente digitare<br />
nel campo di ricerca la parola “SNUA”.<br />
In alternativa basta collegarsi al sito web<br />
di SNUA (http://www.snua.it/ita/app-rifiuti-305.asp)<br />
e andare nella sezione<br />
“download”, dove sono presenti i link che<br />
portano direttamente ai relativi store.<br />
Giorgio Guerra
48 - Maggio 2018<br />
Sentinelle del territorio<br />
Il Circolo di Studio “Comunicare: piattaforma<br />
territoriale dell’UTI delle<br />
Valli e delle Dolomiti Friulane” è un<br />
progetto realizzato dall’Unione territoriale<br />
intercomunale delle Valli e delle Dolomiti<br />
Friulane in collaborazione con IAL FVG<br />
di Pordenone, cofinanziato dal Fondo Sociale<br />
Europeo e con la consulenza tecnica<br />
di AssoMentori, l’associazione dei mentori<br />
professionisti italiana.<br />
Insieme ad un’altra iniziativa attualmente<br />
attiva a Caneva, si tratta di un progetto pilota<br />
innovativo di attuazione nel Friuli<br />
Occidentale del modello di Circolo di Studio,<br />
nato all’inizio del secolo scorso nei<br />
paesi scandinavi e importato nella nostra<br />
regione solo qualche anno fa dalla vicina<br />
Slovenia.<br />
Il Circolo di Maniago, che ha avviato le<br />
sue attività il 15 febbraio 2018 e prevede<br />
di concluderle alla fine di maggio, è costituito<br />
da giovani provenienti o professionalmente<br />
attivi in una decina di comuni<br />
dell’UTI e/o inseriti nelle attività dell’Associazione<br />
Lis Aganis - Ecomuseo Regionale<br />
delle Dolomiti Friulane; sebbene eterogeneo<br />
per età e percorsi formativi pregressi<br />
si riunisce in incontri settimanali al<br />
fine di perseguire obiettivi comuni, ovvero<br />
la raccolta di informazioni attinenti i<br />
luoghi dell’UTI e la condivisione dei propri<br />
saperi in un’ottica di crescita personale<br />
e collettiva in grado di innescare opportunità<br />
di sviluppo sul e per il territorio<br />
stesso. In questo percorso educativo occupa<br />
uno spazio importante la figura del<br />
mentore: Cristiano Abbate è il cosiddetto<br />
facilitatore, col compito di mediare, coordinare<br />
e organizzare il Circolo permettendogli<br />
di lavorare in modo più efficace.<br />
Il direttore dell’UTI Luciano Gallo ha fortemente<br />
sostenuto l’iniziativa come utile<br />
tassello nel processo di costruzione di<br />
quell’Unione distribuita, collegata, collaborativa,<br />
cooperativa e partecipata alla<br />
quale si impegna sin dal suo insediamento.<br />
Sotto la supervisione del direttore di IAL<br />
Dino Del Savio e del responsabile del progetto<br />
Alessandro Comel, i lavori vedono<br />
gli interventi, in qualità di esperti, di Francesco<br />
Cassandro, direttore dell’Eco delle<br />
Il Circolo di studio<br />
addestra giovani<br />
“Sentinelle<br />
del territorio”<br />
Valli e delle Dolomiti Friulane, e di<br />
Marco Malandrino, responsabile dei Sistemi<br />
informativi e tecnologie dell’informazione<br />
e della comunicazione dell’UTI.<br />
I partecipanti al Circolo si propongono di<br />
istituire un gruppo di “Sentinelle del territorio”<br />
che, partendo dal nucleo dei partecipanti<br />
attuali, si possa espandere a tutti<br />
coloro che siano interessati e disponibili:<br />
l’intento è avere una rete di Sentinelle distribuita<br />
sul territorio in maniera omogenea<br />
e capillare. A tal proposito potranno<br />
venire in aiuto per incontri futuri le varie<br />
sedi delle biblioteche: sono infatti presenti<br />
in ogni comune dell’ente e potrebbero essere<br />
prese in considerazione quale base di<br />
appoggio per il lavoro della Sentinella. Le<br />
biblioteche infatti sono risorse preziosissime:<br />
per gli spazi organizzati e le sedi attrezzate<br />
sono luoghi conosciuti dalla popolazione<br />
e contenitori ricchi di risorse<br />
culturali sia materiali sia umane, soprattutto<br />
sono punto di relazione e interazione<br />
sociale.<br />
In un'ottica di scambio reciproco e veicolo<br />
di saperi, conoscenze e informazioni, di<br />
confronti costruttivi e riflessioni, anche la<br />
collaborazione stessa tra sentinelle e operatori<br />
delle biblioteche e operatori culturali<br />
in generale potrebbe essere un valore<br />
aggiunto e rappresentare un'occasione di<br />
valorizzazione per entrambi, nonché per<br />
lo stesso sistema di rete e la comunità<br />
tutta, che crediamo ne gioverebbe positivamente.<br />
In un contesto in cui tutto può essere visto<br />
come "nuovo" (la riorganizzazione territoriale<br />
dei nostri paesi aderenti all'UTI), anche<br />
la figura della Sentinella può essere<br />
interpretata come una novità in cui, nel<br />
domandarsi chi sia e cosa faccia, si possono<br />
scorgere allo stesso tempo dei punti<br />
di debolezza perché i temi di cui parlare,<br />
di cui occuparsi e da comunicare sono<br />
molteplici per quantità e qualità e il territorio<br />
da raccontare, incuriosire e informare<br />
è molto vasto (e ciò potrebbe spaventare),<br />
che dei punti di forza, e sono<br />
esattamente gli stessi solo osservati in ottica<br />
opposta, ovvero in maniera proattiva<br />
come sinonimo di opportunità e ricchezza.<br />
Quindi la Sentinella ha il “dono” di raccontare<br />
il territorio utilizzando gli strumenti<br />
di comunicazione già a disposizione<br />
dell’UTI e sviluppandone di nuovi (social<br />
media e carta stampata) per rispondere<br />
alle diverse esigenze degli utenti: raccontare<br />
peculiarità e piccole meraviglie che il<br />
territorio delle Dolomiti Friulane possiede,<br />
ma anche portare all'attenzione<br />
eventuali carenze o criticità, far conoscere<br />
realtà poco note, far emergere temi poco<br />
discussi, divulgare informazioni poco conosciute,<br />
far vedere cose note o abituali da<br />
nuovi punti di vista.<br />
La Sentinella volge uno sguardo positivo<br />
verso questa realtà molteplice cercando di<br />
stimolare riflessioni costruttive o di farne<br />
letture il più possibile adeguate, utili a capirla<br />
meglio, scoprirla e apprezzarla.<br />
La costruzione o il rafforzamento di<br />
un'identità è cosa non semplice e un processo<br />
lungo. La conoscenza di luoghi, tradizioni,<br />
storia, cultura e gente dei territori<br />
in cui si vive è condizione base per iniziare<br />
questo tipo di lavoro. E crediamo<br />
che le “Sentinelle del territorio" debbano<br />
averla o aspirare ad acquisirla.<br />
Non da ultimo, crediamo sia condizione<br />
imprescindibile avere la giusta disponibilità,<br />
propensione e interesse a volerne sapere<br />
di più, a esplorare, approfondire – la<br />
curiosità come necessità – e a farsi coinvolgere<br />
in ciò che di bello e grande possono<br />
dare questo territorio e le sue risorse.<br />
In pratica, provare una forma d'amore<br />
verso la propria terra, che già lo è per nascita<br />
o la si fa diventare tale, e che serve<br />
per generare quell'attaccamento o senso di<br />
appartenenza utile a sentirsi parte di un<br />
tutto, che ci accoglie e ci fa sentire a casa.
Maggio 2018 - 49<br />
Sicurezza<br />
Sicurezza e incolumità:<br />
le nuove regole<br />
per le manifestazioni<br />
pubbliche<br />
Collaborazione ed integrazione sono alla base<br />
di questo nuovo modello organizzativo<br />
Con l’avvicinarsi del periodo estivo<br />
iniziano a prospettarsi diversi appuntamenti<br />
culturali, sportivi e ludici,<br />
ma non tutti sanno cosa fare per prepararsi<br />
al meglio a organizzare una manifestazione<br />
sicura e quali sono le nuove direttive in merito.<br />
Si è assistito ad un giro di vite del Ministero<br />
dell’Interno sulle manifestazioni pubbliche<br />
dopo i fatti di Torino, dove la reazione<br />
della folla dovuta a un falso allarme<br />
ha provocato il ferimento di migliaio di persone<br />
stipate in un luogo che si è dimostrato<br />
inadeguato a gestire una tale situazione.<br />
Centrale, quindi, il tema della sicurezza integrata<br />
e in particolare due aspetti, quello<br />
della safety, intesa come l'insieme delle misure<br />
a tutela dell’incolumità delle persone, e<br />
della security, che attiene ai servizi di ordine<br />
e sicurezza pubblica sul campo.<br />
In relazione al primo aspetto le condizioni<br />
di sicurezza da accertare riguardano la capienza<br />
delle aree in cui si svolgerà l’evento,<br />
percorsi separati di accesso e deflusso,<br />
piano di emergenza ed evacuazione, spazi di<br />
soccorso riservati ai mezzi e punti di primo<br />
intervento.<br />
Per quanto concerne la security i criteri da<br />
considerare riguardano, invece, sopralluoghi,<br />
attività di prevenzione e controllo del<br />
territorio, costante livello di attenzione degli<br />
operatori e mirata attività informativa per<br />
valutare la minaccia e predisporre un efficace<br />
dispositivo di ordine pubblico.<br />
Garantire la sicurezza e l’incolumità può risultare<br />
un argomento complesso, anche alla<br />
luce della nuova circolare Gabrielli, che necessita<br />
di una corretta interpretazione soprattutto<br />
per evitare, nel caso di eventi minori,<br />
ingorghi burocratici che ricadrebbero<br />
poi sulla buona riuscita delle manifestazioni<br />
stesse. Quindi, sicurezza, prevenzione, organizzazione,<br />
controllo e classificazione del rischio<br />
devono essere commisurate e adeguate<br />
alla realtà specifica sulla quale si è<br />
chiamati ad operare.<br />
Collaborazione e integrazione sono, dunque,<br />
Avviso di selezione<br />
di quattro agenti<br />
di Polizia Locale<br />
È indetta una selezione pubblica per l’assunzione di<br />
quattro Agenti di Polizia Locale da assumere a tempo<br />
pieno e determinato per esigenze stagionali presso il servizio di Polizia Locale e<br />
Polizia Amministrativa locale dell’UTI delle Valli e delle Dolomiti Friulane. L’assunzione<br />
avrà una durata di quattro mesi a decorrere dal giorno 11 giugno 2018.<br />
Si tratta di una grande opportunità da non lasciarsi sfuggire per i giovani del territorio<br />
e non. La domanda di partecipazione dovrà pervenire entro le ore 12.00 del<br />
giorno 25 maggio 2018.<br />
Il bando e la relativa modulistica sono pubblicati integralmente all’Albo Pretorio<br />
dell’UTI, sul sito istituzionale dell’Ente (www.vallidolomitifriulane.utifvg.it), nonché<br />
sul sito della Regione Friuli Venezia Giulia alla sezione Concorsi degli Enti<br />
Pubblici del FVG. La graduatoria finale della prova selettiva verrà affissa all’Albo<br />
Pretorio on-line e sul sito istituzionale dell’UTI, con valore di notifica a tutti gli<br />
effetti.<br />
Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Gestione del Personale: tel. 0427.707281 –<br />
0427.707227; ilaria.avanzato@vallidolomitifriulane.utifvg.it; valentina.franceschina@vallidolomitifriulane.utifvg.it<br />
alla base di questo nuovo modello organizzativo,<br />
che vede alle fondamenta del processo<br />
di prevenzione la sensibilizzazione<br />
degli organizzatori degli eventi, per poi interessare<br />
gli uffici comunali preposti all’autorizzazione<br />
delle manifestazioni, quali il<br />
SUAP, e le strutture competenti in materia<br />
di vigilanza in un percorso che può risultare<br />
efficace solo se integrato e coordinato.
50 - Maggio 2018<br />
Sport<br />
Al 4LANDER c’è un’attività per tutti; un luogo<br />
dove benessere, sport, cucina genuina<br />
e accoglienza si fondono in un mix perfetto<br />
La forza di un sogno:<br />
Furlandia,<br />
dove il tempo non c’è<br />
Arrivando da Clauzetto o da Tramonti<br />
di Sotto quel che si apre<br />
davanti agli occhi è un bosco<br />
fatato. Ci si aspetta che da un momento<br />
all’altro fate e folletti volteggino tra le<br />
fronde scarne dei faggi in primavera.<br />
Siamo a Pradis, piccolo paese di forse<br />
300 anime che gorgoglia storia da ogni<br />
anfratto. Qui, una decina d’anni fa, è<br />
nata nasce una sorta di fiaba. Una fiaba<br />
fatta di uomini, una fiaba fatta di futuro<br />
e di sogni concreti. Un uomo e una<br />
donna, che dopo un lungo errare deciso<br />
e condiviso hanno stabilito a Pradis la<br />
loro casa, integrandosi ben presto nella<br />
piccola comunità, ma senza dimenticare<br />
i propri sogni.<br />
Dopo anni trascorsi tra le braccia del<br />
mondo il loro cammino li ferma in un<br />
piccolissimo angolo di paradiso, senza<br />
tempo e senza spazio. Una scelta, la<br />
loro, incomprensibile a occhi comuni<br />
ma è sufficiente visitare quei luoghi incantati<br />
per comprendere la profondità e<br />
il coraggio della loro svolta.<br />
Iniziano con umiltà questa nuova vita in<br />
quel che sarà la loro terra, un passo<br />
dopo l’altro il mosaico si forma seguendo<br />
la linea originale e mai abbandonata<br />
del benessere. Il benessere dell’anima<br />
che li ha visti prima cittadini del<br />
mondo e poi “culla” per chi ha deciso di<br />
intraprendere un percorso nel suo infinito<br />
mondo interiore.<br />
Ricordati di respirare<br />
Sembrerebbe una banalità, tutti respirano<br />
per vivere, ma quanti ne sono consapevoli?<br />
Vivere, non sopravvivere è<br />
tutto qui. La ricchezza di un respiro illumina<br />
la vita, una vita che si è scelti di<br />
vivere.<br />
Non si misura in denaro, ma forse non è<br />
questo il luogo adatto per discuterne,<br />
quindi, ritorniamo al “sogno concreto”<br />
di una coppia coraggiosa. Nasce così:<br />
con la voglia di respirare la vita a pieni<br />
polmoni.<br />
La svolta<br />
Un’attività perfetta per il territorio integrando<br />
nella loro offerta turistica: percorsi<br />
di Canyoning, percorsi spirituali<br />
che vanno dal Reiki alla Riconnessione<br />
Healing fino ai ritiri di silenzio per misurarsi<br />
con la natura e ritrovare sé stessi,<br />
il “Furlander Trail” sempre accessibile<br />
con una segnaletica particolare per rendere<br />
il tracciato visibile sia di giorno che<br />
di notte e accessibile a chi è deuteranope<br />
o protanope, il ristorante “il Furletto” e<br />
il Balins.<br />
Il ristorante presenta una zona picnic<br />
dalla caratteristica struttura in legno e<br />
pietra, inserito in un meraviglioso scenario<br />
naturale, fatto di roccia, alberi e<br />
acqua in cui si serve una cucina semplice,<br />
tipica della montagna e con prodotti<br />
locali. In questi luoghi vi è, inoltre<br />
la possibilità di pernottare al Balins, tipica<br />
casa di pietra e legno dove ci sono<br />
14 posti letto e ogni stanza ha un proprio<br />
nome: Lilith, Thor, Artù e Ginevra<br />
ti aspettano per un dolce sonno, mentre<br />
Merlino è la sala colazione e zona cucina<br />
e Morgana è la sala del relax e delle<br />
coccole in cui tenere delle sedute rilassanti<br />
e rigeneranti.<br />
A breve sarà ristrutturata anche la vecchia<br />
stalla nei pressi del vasto giardino<br />
vicino al Balins per avere uno spazio più<br />
vasto per fare attività di gruppo e ritiri<br />
con un numero più ampio di persone.<br />
La casa, oltre ad essere spettacolare, è<br />
anche situata nella borgata Zuanes tra<br />
Pradis di Sotto e Clauzetto costituita da<br />
case fatte di legno e pietra, immerse nel<br />
bosco e nel silenzio dove tutto si ferma<br />
e i ritmi frenetici della città sembrano<br />
scomparsi come se si fosse attraversata<br />
una linea invisibile che separa il resto<br />
del mondo da questo luogo incantato.<br />
Una storia che sembra quasi una favola<br />
e l’esempio che basta amare un territorio<br />
per valorizzarlo e promuoverlo al meglio.
Maggio 2018 - 51<br />
Appuntamenti<br />
REDAZIONALE<br />
“Lingua & Sport”:<br />
proposta estiva<br />
dello Jouf Ski Team<br />
Apertura dei battenti il 3 luglio al lago<br />
di Barcis per i ragazzi tra i 6 e i 15 anni.<br />
Le iscrizioni dal 14 maggio al 16 giugno<br />
al negozio “Piazza Sport” di Maniago<br />
Apertura dei battenti il 3 luglio per il terzo<br />
anno del Campus Estivo “Lingua & Sport”,<br />
proposta estiva dello Jouf Ski Team, presso<br />
il lago di Barcis.<br />
Per cinque settimane, i ragazzi di età compresa<br />
tra i 6 e i 15 anni, potranno partecipare<br />
alle attività proposte dal Campus: giochi di<br />
squadra, pallavolo, calcio, zumba e tante altre<br />
discipline sportive e ricreative inserite in<br />
un percorso di potenziamento della lingua inglese.<br />
Il progetto nasce da un gruppo di ragazzi<br />
maniaghesi convinti dell’importanza<br />
della riscoperta dei territori del Friuli, scenari<br />
che non hanno nulla da invidiare a zone più<br />
quotate dalle mode del mercato pubblicitario<br />
e che i ragazzi del Campus hanno modo di<br />
conoscere attra-verso la settimanale gita a<br />
tema.<br />
Gli insegnanti che accompagneranno i ragazzi<br />
sono tutti istruttori qualificati, a partire<br />
dagli stessi organizzatori: Laura e Martina<br />
Piazza, Luca Rugo e Loris Simonetti, i quali<br />
sono impegnati durante tutto l’anno con attività<br />
legate al mondo dello sport. Laura è<br />
maestra e allenatrice di sci e ha collaborato<br />
con varie palestre nel pordenonese, Martina<br />
è calciatrice e pre-paratrice atletica, Luca è<br />
un calciatore mentre Loris è l’allenatore della<br />
categoria giovani del Liceo Bachmann di Tarvisio.<br />
Lo sport è dunque un filo conduttore del progetto<br />
del Campus Estivo “Lin-gua & Sport”,<br />
che, anche per quest’anno, pianifica l’intera<br />
giornata dei suoi ospiti: dal trasporto, punto<br />
d’incontro presso il Bar Coricama di Maniago,<br />
alle attività con istruttori specializzati,<br />
che si svolgeranno dalle 09.30 alle ore 17.30<br />
in una cornice incantevole.<br />
L’ultima settimana del Campus gli organizzatori<br />
offriranno la possibilità ai ragazzi di dormire<br />
in una struttura di Barcis per una vera<br />
full immersion.<br />
Le iscrizioni saranno possibili dal 14 maggio<br />
al 30 giugno presso il negozio “Piazza Sport”<br />
di Ma-niago, mentre gli organizzatori invitano<br />
gli interessati all’open day che si terrà il 16<br />
giugno a Barcis dalle 10.00 e sono disponibili<br />
per informazioni allo 0427 71439.
52 - Maggio 2018<br />
Agenda<br />
GIOVEDI<br />
17<br />
Maniago<br />
• Festa di Primavera Dandolo 2018 - Circondati<br />
dalla natura alle ore 20.30 di giovedì 17<br />
maggio si parlerà di erbe velenose con gli<br />
esperti Siega Vignut Paolo e Bruna Adriano.<br />
Conclude la serata una degustazione per tutti i<br />
partecipanti.<br />
Maniago<br />
• Officina della Ginnastica presenta: MEE-<br />
TING di ginnastica artistica alle ore 18.00 nel<br />
Palazzetto dello sport a Maniago. Ingresso libero.<br />
18<br />
MAGGIO<br />
VENERDI MAGGIO<br />
Maniago<br />
• Festa di Primavera Dandolo 2018 - Circondati<br />
dalla natura, alle ore 20.30 si parlerà di erbe<br />
commestibili con gli esperti Siega Vignut Paolo<br />
e Bruna Adriano.<br />
Conclude la serata una degustazione per tutti i<br />
partecipanti.<br />
Travesio<br />
• Nell’Auditorium Comunale di Travesio in via<br />
Centro Studi, la Compagnia Teatrale Barabàn<br />
presenta "CUANT CHE IL SORELI AL<br />
JEVE DI CHE ALTRE BANDE" di Luciano<br />
Rocco, regia Paola Ferraro. In questa opera, che<br />
a tratti echeggia commedie di eduardiana me-<br />
moria, i personaggi si aggirano per la casa del<br />
benestante proprietario terriero Toni, come avvoltoi<br />
pronti ad appropriarsi dei suoi beni.<br />
Un crescendo di colpi di scena esilaranti porta<br />
ad una conclusione sorprendente, dando a tutti<br />
(personaggi e pubblico) la possibilità di riflettere<br />
sui propri valori a volte inquinati da avidità<br />
e egoismo. In collaborazione con Travesio-<br />
TuttoTeatro.<br />
SABATO I<br />
19<br />
MAGGIO<br />
Maniago<br />
• Festa di Primavera Dandolo 2018 - Specialità<br />
del weekend: spaghetti cozze e vongole, calamari,<br />
fritto misto e sardelle. Alle ore 21.00 serata<br />
danzante con l’orchestra Annalisa Group.<br />
Maniago<br />
• Il 19 e 20 maggio, con partenza ed arrivo a<br />
Maniago (Piazza Italia) è in programma il<br />
32esimo Rally Piancavallo.<br />
Pinzano al Tagliamento<br />
• Settimana della Cultura Friulana 2018. Le<br />
Confraternite, il Pordenone e l’arte sacra sull’antica<br />
via dei pellegrini e dei mercanti.<br />
Convegno e inaugurazione mostra alle ore<br />
18.00 nell’Oratorio della Pieve di Santo Stefano<br />
Protomartire presso la Chiesa di Santa Maria dei<br />
Battuti nella Piazza di Valeriano.<br />
Intervengono Alberta Bulfon, Roberto Castenetto,<br />
Angelo Crosato, Miriam Davide e Giancarlo<br />
Magri. Seguirà nella vicina chiesa di S.<br />
Maria dei Battuti l’inaugurazione di una mostra<br />
documentaria, curata da Laura Guaia-<br />
nuzzi, e che si potrà visitare fino al 3 giugno,<br />
tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00.<br />
Clauzetto<br />
• La Pro Loco di Clauzetto organizza “Le erbe<br />
nei sapori della tradizione sul balcone del<br />
Friuli”, due giornate a spasso tra i doni della natura<br />
in compagnia di Adriano Bruna, esperto botanico,<br />
e Liana Cozzi, ex titolare della storia<br />
osteria “Dal Cjco” e specializzata in cucina delle<br />
erbe. L’appuntamento è alle 13,45 al municipio<br />
di Clauzetto, sul tema: “Alla ricerca di piante<br />
commestibili del nostro territorio”.<br />
DOMENICA<br />
20<br />
MAGGIO<br />
Maniago<br />
• Il "treno delle storie” effettua domenica 20<br />
maggio il primo viaggio storico sulla "Pedemontana",<br />
da Udine a Maniago. La tariffa unica, corsa<br />
di andata e ritorno, è di 15 euro per gli adulti, 7,5<br />
euro per i ragazzi. Biglietti in vendita dal 12 maggio<br />
attraverso tutti i canali Trenitalia.<br />
A Sacile e ad Aviano, durante la soste del treno, ci<br />
saranno momenti di animazione culturale. Ad<br />
Aviano nel piazzale della stazione saranno presenti<br />
stand con prodotti tipici e dell’artigianato locale.<br />
A Maniago si potrà pranzare presso locali<br />
convenzionati e a seguire scegliere fra le tre proposte<br />
di visita alla Città: il Museo dell’Arte fabbrile<br />
e delle Coltellerie o il Castello di Maniago o<br />
il Battiferro Beltrame.<br />
Info e prenotazioni ristoranti e visite guidate gratuite<br />
alla Città di Maniago: Museo dell'Arte fabbrile<br />
e delle coltellerie tel. 0427 709063 email coricama@maniago.it<br />
Al ritorno, durante la sosta tu-
COMUNE<br />
DI CIMOLAIS<br />
Maggio 2018 - 53<br />
ristica a Casarsa, è prevista una visita guidata gratuita<br />
al Centro Culturale Pier Paolo Pasolini.<br />
Maniago<br />
• Festa di Primavera Dandolo 2018 - 3 a primavera<br />
tra i Magredi in collaborazione con Blade<br />
Runners - Maniago. Le iscrizioni si effettuano<br />
sul posto dalle ore 8.00.<br />
La quota di partecipazione è a offerta libera e<br />
comprende il pranzo a base di pastasciutta. Disponibili<br />
in loco spogliatoi e docce. La partenza della<br />
marcia non competitiva è fissata per le ore 8.30.<br />
Il ricavato sarà devoluto alla “Lega Handicap” di<br />
Maniago. Conclude la giornata alle ore 19.00<br />
l’esibizione di ballo con il gruppo sportivo Danza<br />
Mania.<br />
Tramonti di Sopra<br />
• Settimana della Cultura Friulana 2018 - I Signori<br />
della Notte, partigiani della Osoppo. Storie<br />
di Resistenza tra sentieri e casere. Presentazione<br />
alle ore 17.30 nella Sala Polifunzionale in<br />
Via Monte Rest. “Dove andavano i partigiani<br />
quando salivano in montagna?” Un viaggio a<br />
piedi nei luoghi delle Brigate Osoppo oggi, tra<br />
valli e casere, sentieri e boschi, osservando e<br />
ascoltando le storie di testimoni e partigiani.<br />
Da Tolmezzo alla Val d'Arzino, da Verzegnis alla<br />
Val Tramontina, da Piancavallo alle Prealpi, fino<br />
a Porzûs, questo volume ripercorre le vicende<br />
della Osoppo e dei suoi luoghi nella Resistenza<br />
friulana. di Fabio Marson (Edizioni Biblioteca<br />
dell’Immagine, 2018).<br />
Maniago<br />
• A.S.D. SpazioSport di Maniago organizza uno<br />
stage di Parkour domenica 20 maggio, dalle<br />
16.00 alle 18.00, nella palestra del Liceo "Torricelli"<br />
di Maniago. Istruttore Davide Palazzi.<br />
Info e iscrizioni: cell. 331 9451133<br />
spaziosportmaniago@gmail.com<br />
Vivaro<br />
• Nell’ambito del progetto “Magredi oggi -<br />
L’opera della natura e il lavoro dell’uomo”, il Circolo<br />
d’arte e cultura “Per le antiche vie” propone<br />
un incontro con il pittore Andrea Mazzoli, magistrale<br />
cantore dei Magredi.<br />
Il ritrovo è fissato alle ore 9,00, con rientro stimato<br />
per le 14,30. In caso di maltempo sono previste<br />
delle dare alternative.<br />
Spilimbergo<br />
• Domenica 20 maggio, con partenza alle ore 10<br />
da IIS Il Tagliamento - visita a “Spilimbergo<br />
dentro e fuori le<br />
mura”. Itinerario:<br />
centro storico<br />
della città,<br />
7ª EDIZIONE<br />
Scuola Mosaicisti<br />
del Friuli,<br />
Molino di<br />
Mezzo. Organizza:<br />
Associazione<br />
Lis Aganis<br />
- Ecomuseo delle<br />
Dolomiti Friulane,<br />
in collaborazione<br />
con IIS<br />
Il Tagliamento,<br />
Centro diurno<br />
per disabili ASS<br />
n. 5<br />
info@ecomuseolisaganis.it<br />
- 393<br />
949 4762.<br />
Difficoltà: facile<br />
per tutti (adatto a<br />
carrozzine).<br />
Tempo di percorrenza:<br />
2,5 ore.<br />
CERIMONIA<br />
DI PREMIAZIONE<br />
CONCORSO<br />
LETTERARIO<br />
NAZIONALE<br />
evento in collaborazione con<br />
PORDENONELEGGE<br />
Ospite<br />
PAOLO COGNETTI<br />
PROGRAMMA<br />
16.00 apertura<br />
16.15 interventi autorità<br />
16.30 lettura racconti<br />
16.45 interviene PAOLO COGNETTI<br />
«Qualunque cosa sia il destino,<br />
abita nelle montagne<br />
che abbiamo sopra la testa»<br />
Paolo Cognetti presenta<br />
Le otto montagne (Einaudi),<br />
Romanzo vincitore del Premio Strega 2017<br />
conduce Valentina Gasparet,<br />
curatrice di pordenonelegge.it<br />
18.00 premiazione<br />
a seguire degustazione di prodotti locali<br />
INFO:<br />
Servizio Cultura Uti<br />
delle Valli e delle Dolomiti Friulane<br />
tel. 0427 86369 - Viale Venezia 18/a<br />
33085 Maniago (PN)<br />
www.utivallidolomitifriuane.utifvg.it<br />
cultura@vallidolomiti friulane.utifvg.it<br />
notiziario www.vallidolomitifriulane.it<br />
FB @NotiziarioValliDolomitiFriulane<br />
Responsabile Rita Bressa<br />
Referente per l’iniziativa Luisa Perini<br />
www.festivalgiovanidolomiti.it<br />
FB @FestivaldeiGiovanidelleDolomiti<br />
LUOGO ED INDIRIZZO DELL’EVENTO:<br />
Sede Parco Naturale<br />
delle Dolomiti Friulane Via Roma 4<br />
Cimolais (PN)<br />
“Lo spazio (in) finito”<br />
2017 - 2018<br />
Clauzetto<br />
• La Pro Loco di Clausetto organizza “Le erbe<br />
nei sapori della tradizione sul balcone del<br />
Friuli”, due giornate a spasso tra i doni della natura<br />
in compagnia di Adriano Bruna, esperto botanico,<br />
e Liana Cozzi, ex titolare della storia osteria<br />
“Dal Cjco” e specializzata in cucina delle erbe.<br />
L’appuntamento è alle 9,45 al municipio di Clausetto,<br />
sule tema: “Nei luoghi delle erbe di stagione”.<br />
Durante il percorso si potranno degustare e imparare<br />
a utilizzare in cucina le erbe più diffuse. Si<br />
potrà inoltre visitare l’antica Pieve di San Martino.<br />
MARTEDI<br />
22<br />
MAGGIO<br />
Aviano<br />
• Nell’ambito del progetto “Cammino di San<br />
Cristoforo”, venerdì 22 maggio, dalle ore 15,00<br />
alle ore 17.00, nella sala della Palazzina Ferro di<br />
Aviano, si svolgerà il terzo incontro “La costruzione<br />
dell’offerta per il turismo dei Cammini”.<br />
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi al<br />
GAL Montagna Leader chiamando<br />
lo 0427 71775 o inviando una mail a<br />
gal@montagnaleader.org<br />
da VENERDI<br />
a VENERDI<br />
21<br />
LUNEDI MAGGIO<br />
Maniago<br />
• La Regione Friuli Venezia Giulia, in collaborazione<br />
con l’UTI delle Valli e delle Dolomiti<br />
Friulane e la Fondazione Dolomiti Unesco, organizza<br />
per lunedì 21 maggio dalle ore 17.00<br />
alle ore 19.00 nella Sala Convegni in Via Venezia<br />
18/A presso la sede UTI un incontro intitolato<br />
“Politiche abitative e montagna. Problemi,<br />
ipotesi e soluzioni per una migliore vivibilità<br />
residenziale”.<br />
25<br />
27<br />
MAGGIO<br />
MAGGIO<br />
Maniago<br />
• Festa di Primavera e gara dei boscaioli a<br />
Maniago.<br />
Tre giornate di festa, con chioschi, mercatini, raduni<br />
di vespe e la gara dei boscaioli. Venerdì 25<br />
maggio, alle ore 18.00, apertura ufficiale chioschi<br />
e mercatino locale con dj set.<br />
Sabato 26 maggio, alle ore 09.00 apertura ristori<br />
e attivazione mercatino locale, coro di<br />
“gruppo corale di Maniago libero” e attività di<br />
montain bike e tracking floro faunistiche a cura<br />
de Lis Fedis Neris e associazioni locali. Alle ore<br />
12.00, pranzo il ristoro de Lis Fedis Neris. Ore<br />
13.00: ricevimento, raduno/mostra Mini Cooper<br />
e vespa. Alle ore 15.30, muli al lavoro. Prove in<br />
opera con animali da lavoro. Inizio dei concerti<br />
live alle ore 18.00.<br />
Domenica 27 maggio, alle ore 9.00, Val Piccola,<br />
colazioni con il ristoro de Lis Fedis Neris<br />
a braci aperte! Ci saranno anche gruppi di camminata<br />
e accompagnamento su itinerario in Val<br />
Piccola con ritrovo alle ore 10.00 nel parcheggio<br />
del castello. Alle ore 11.0,0 “gara dei boscaioli”<br />
per poi proseguire i festeggiamenti alle ore<br />
12.00. Per informazioni e prenotazioni: Mike:<br />
3479414934. In caso di mal tempo l’evento sarà<br />
rinviato ad ottobre.<br />
VENERDI<br />
Montereale Valcellina<br />
• 2 a edizione Laudate dominum, rassegna organistica<br />
nei luoghi di culto. Venerdì 25 maggio<br />
alle ore 20.45 nella chiesa parrocchiale di San<br />
Leonardo Valcellina si terrà il Concerto per voce<br />
e organo con Laura Rizzetto, mezzosoprano,<br />
alto e Silvio Celeghin all’organo.<br />
26<br />
SABATO MAGGIO<br />
Claut<br />
• Il CAI di Claut organizza per sabato 26 maggio<br />
una gita didattica in collaborazione con<br />
l’Istituto comprensivo<br />
Solimbergo e Travesio<br />
• “Di notte in Castello e in Villa”. Sabato 26<br />
maggio alle ore 16.00 presso il Castello di Solimbergo,<br />
passeggiata culturale a cura dell’Ecomuseo<br />
Lis Aganis con Moreno Baccichet. Il ritrovo<br />
è in Piazza di Solimbergo. Segue alle ore<br />
16.30 l’animazione<br />
musicale<br />
25<br />
MAGGIO<br />
UTI DELLE VALLI E DELLE DOLOMITI FRIULANE<br />
con il sostegno della<br />
L’UTI delle Valli e delle Dolomiti Friulane<br />
presenta<br />
28 aprile<br />
Castello di Maniago<br />
& Castello di Meduno<br />
26 maggio<br />
Castello di Solimbergo<br />
& Castello di Toppo<br />
9 giugno<br />
Castello di Pinzano al Tagliamento<br />
& Villa Sulis di Castelnovo del Friuli<br />
del Duo Ceccato<br />
Busatto. Alle<br />
17.30, conclusione<br />
il percorso<br />
presso la Chiesa<br />
di Solimbergo<br />
con una visita<br />
guidata a cura di<br />
Lara Zilli. A seguire,<br />
degustazione<br />
prodotti tipici<br />
della Via dei<br />
Saperi e dei Sapori<br />
organizzata<br />
dalla SOMS di<br />
Solimbergo.<br />
Alle 18.00, trasferimento<br />
a Palazzo<br />
Wassermann<br />
Toppo di<br />
Travesio per “Di<br />
tutti i colori”, laboratorio<br />
dedicato ai più piccoli a cura dell’Ecomuseo<br />
Lis Aganis.<br />
Un momento di gioco per sperimentare, immaginare<br />
e colorare con le piante tintoree e realizzare<br />
delle lanterne che li guideranno nella salita<br />
del Castello di Toppo di Travesio. Ci sarà poi un<br />
mercatino di prodotti tipici locali e la Cena a<br />
cura del Consorzio Arcometa e Pro Travesio alle<br />
ore 19.00. La serata si conclude con alle ore<br />
21.45 il concerto BRAUL e lo spettacolo di<br />
fuoco Ensamble Feu nel Castello di Toppo di<br />
Travesio.<br />
Teatro e giocoleria si fondono a ritmo di tamburi<br />
e cornamuse per regalare ai presenti uno spettacolo<br />
magico, unico ed emozionante. In caso di<br />
pioggia lo spettacolo si sposterà presso l’auditorium<br />
Comunale di Travesio.<br />
Per prenotarsi alle escursioni guidate chiamare<br />
lo 0427 86369 / Ecomuseo Lis Aganis 393<br />
9494762.
54 - Maggio 2018<br />
Agenda<br />
26<br />
SABATO MAGGIO<br />
Maniago<br />
• Sabato 26 maggio 2018, dalle ore 9.15 alle ore<br />
13.00, si terrà presso il Cinema Manzoni di Maniago,<br />
in via Regina Elena, un “Incontro Amministratori<br />
di sostegno del territorio di Pordenone<br />
e del Portogruarese”.<br />
26<br />
SABATO MAGGIO<br />
27<br />
DOMENICA MAGGIO<br />
Andreis<br />
• Festa del “Prin tai de fen”, sabato 26 maggio.<br />
Alle ore 20.45 spettacolo di musica e parole<br />
con i Parcèno.<br />
Domenica 27 maggio presso la base scout di<br />
Andreis, in Bosplans, già da 15 anni. Dopo la<br />
messa in paese ad Andreis alle 10.00, ci sarà 'alzabandiera<br />
sul prato della base scout. In seguito,<br />
verso le 11.30 l'inaugurazione della Sala del<br />
Consiglio, nuova struttura costruita in quest'ultimo<br />
anno vicino alla casa, per ospitare riunioni,<br />
attività di gruppo, convegni.<br />
27<br />
DOMENICA MAGGIO<br />
Montereale Valcellina<br />
• Fino a domenica 27 maggio, nella sede del<br />
Circiolo Arci “Tina Merlin” di Montereale Valcellina,<br />
si può visitare la mostra “Cosmosi,<br />
storie minime di nuomini novunques”.<br />
La mostra potrà essere visitata nei seguenti<br />
giorni:<br />
- martedì dalle ore 18.30 alle ore 20.30<br />
- venerdì dalle ore 18.30 alle ore 20.30<br />
- sabato dalle ore 16.30 alle ore 20.30<br />
- domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle<br />
16.30 alle ore 20.30.<br />
Per informazioni: www.arcitinamerlin.it<br />
oppure arcitinamerlin@gmail.com<br />
Durante le settimane di apertura della mostra fotografica<br />
saranno organizzati anche degli appuntamenti<br />
correlati.<br />
DOMENICA 27 MAGGIO 2018<br />
LESTANS di SEQUALS<br />
L’A.S.D. “Chei dala mandorla” con la collaborazione dell’A.S.D. “Il Progetto”,<br />
Bar Al Capriccio, A.F.D.S. sezione di Lestans, Gruppo A.N.A sezione di Lestans ed il patrocinio del<br />
Comune di Sequals organizzano la<br />
16^ MARCIA DEL MESTRI<br />
Maniago<br />
• La Lega Italiana Handicap di Maniago organizza<br />
per domenica 27 maggio la tradizionale<br />
gita sociale che quest'anno ha come meta la<br />
città di Verona verso la quale partiranno due pullman.<br />
Ogni anno l'associazione promuove una<br />
gita alla quale sono invitati a partecipare persone<br />
con disabilità, familiari, amici, soci e tutti coloro<br />
che vogliano condividere una giornata di svago.<br />
Si cerca così di agevolare l'inserimento e la mobilità<br />
di persone che, pur convivendo quotidianamente<br />
con problemi anche gravi, hanno l'opportunità<br />
di visitare luoghi ricchi di attrattive storiche,<br />
artistiche o paesaggistiche.<br />
SABATO<br />
2<br />
GIUGNO<br />
Montereale<br />
2-3-4 giugno, in occasione della giornata nazionale<br />
dello Sport, La Polisportiva Montereale organizza<br />
la tradizionale “Festa dello Sport”.<br />
Castelnovo del Friuli<br />
Partenza ore 8,30-9,30, dalla località Paludea,<br />
area “Ai Pioppi”, la Pro loco “Val Cosa” organizza<br />
la 33° “Marcia dal Vin”, manifestazione<br />
podistica ludico motoria a passo aperta a tutti,<br />
marcia trekking di 7, 14, 21 chilometri.<br />
DOMENICA<br />
3<br />
GIUGNO<br />
Cimolais<br />
• In occasione dell’anniversario della Grande<br />
Guerra, il CAI di Cimolais organizza per domenica<br />
3 giugno trekking al Cristo Pensante posto<br />
sulla Cima Castellazzo del passo Rolle. Iscrizione<br />
obbligatoria entro e non oltre il 13 maggio<br />
2018.<br />
Per informazioni caicimolais@libero.it<br />
3314402117 – 3402345751<br />
Vivaro<br />
• Nell’ambito del progetto “Magredi oggi -<br />
L’opera della natura e il lavoro dell’uomo”, il<br />
Circolo d’arte e cultura “Per le antiche vie” propone<br />
un incontro con il pittore Andrea Mazzoli,<br />
magistrale cantore dei Magredi. Il ritrovo è<br />
fissato alle ore 9,00, con rientro stimato per le<br />
14,30. In caso di maltempo sono previste delle<br />
dare alternative.<br />
Monterale<br />
• Il 2-3-4 giugno in occasione della giornata nazionale<br />
dello Sport, la Polisportiva Montereale<br />
organizza la tradizionale “Festa dello Sport”.<br />
SABATO<br />
9<br />
GIUGNO<br />
Pinzano e Castelnovo Friuli<br />
• Ecomuseo Lis Aganis propone sabato 9 giugno<br />
un’escorsione guidata con Alberta Maria Bulfon<br />
a Pinzano al Tagliamento e Castelnovo del<br />
Friuli. Il ritrovo, alle 16,00, è presso l’azienda<br />
agricola Ronco Margherita. Al termine della passeggiata<br />
i partecipanti potranno prendere parte a<br />
una degustazione prodotti tipici Via dei Saperi e<br />
dei Sapori.<br />
Al pomeriggio, a Villa Sulis a Castelnovo del<br />
Friul, è prevista la visita al mercatino e ai prodotti<br />
tipici della via dei Saperi e dei Sapori. Dalle<br />
ore 17.00 per gli amanti della lettura ci sarà la<br />
presentazione del libro “Ciliegine sotto spirito”<br />
di Fiorella Marcuzzi.<br />
Sequals<br />
• 16 a marcia dei maestri. L’A.S.D. “Chei dala<br />
mandorla” con la collaborazione dell’A.S.D. “Il<br />
Progetto”, Bar Al Capriccio, A.F.D.S. sezione di<br />
Lestans, Gruppo A.N.A sezione di Lestans ed il<br />
patrocinio del Comune di Sequals.
Maggio 2018 - 55<br />
Segue alle 18.00 il laboratorio per bambini a<br />
cura della Scuola per la Ceramica di Villa Sulis<br />
e una visita guidata alla Raccolta Archeologica<br />
“Le ceramiche di Castelnovo”. Dopo una pausa<br />
alle 19.00 per assaporare dei prodotti locali si<br />
passa al concerto Tambours de Topolo’.<br />
Per prenotarsi alle escursioni guidate<br />
chiamare 0427 86369<br />
Ecomuseo Lis Aganis 393 9494762.<br />
DOMENICA<br />
10<br />
GIUGNO<br />
Maniago<br />
• Visita a Bologna. Ore 6.00 ritrovo dei partecipanti<br />
e partenza in pullman G.T. dalla Stazione<br />
FS di Maniago. Ore 11.00 arrivo al Parco Agroalimentare<br />
FICO; accoglienza ed inizio del percorso<br />
guidato dagli Ambasciatori della Biodiversità,<br />
figure professionali qualificate che faranno<br />
da ”Narratori” del parco (durata 1h).<br />
Pranzo libero a carico dei partecipanti. Pomeriggio<br />
a disposizione per visitare liberamente il<br />
parco. Ore 19.00 partenza per rientro a Maniago.<br />
da VENERDI<br />
a DOMENICA<br />
Barcis<br />
• 34 a BARCIS MOTONAUTICA - 2018.<br />
Per tutti i dettagli e gli aggiornamenti consultare<br />
il sito della Federazione Italiana Motonautica<br />
FVG http://www.fim.fvg.it/eventi.php<br />
DOMENICA<br />
17<br />
GIUGNO<br />
Vivaro<br />
• Sagra di San Zuan. Iniziano i festeggiamenti<br />
della Pro Loco di Vivaro con il concerto della<br />
Banda A. Cesaratto di Vivaro alle ore 20.45 in<br />
Piazza Umberto I e l’apertura dei chioschi.<br />
Cimolais<br />
• Il CAI di Cimolais organizza domenica 17 giugno<br />
un’escursione naturalistica del gruppo dei<br />
Monfalconi. Casera Valmenon. Ritrovo ore 7.00<br />
presso il cortile della sede sociale.<br />
Per informazioni caicimolais@libero.it<br />
3314402117 – 3402345751<br />
Maniago<br />
• Officina della Ginnastica presenta: Meeting di<br />
ginnastica artistica. Domenica 17 giugno 2018<br />
dalle ore 18.00 presso il Palazzetto dello sport a<br />
Maniago. Ingresso libero.<br />
VENERDI<br />
15<br />
17<br />
22<br />
GIUGNO<br />
GIUGNO<br />
Aviano<br />
• Nell’ambito del progetto Cammino di San Cristoforo,<br />
venerdì 22 giugno Montagna Leader<br />
propone il terzo ed ultimo incontro. Il pomeriggio,<br />
dalle ore 15.00 alle ore 17.00, nella sala di<br />
Palazzo Ferro a Aviano, sarò dedicato a “La costruzione<br />
dell’offerta per un turismo dei<br />
Cammini”, con N. Gasperi di Natourism, laboratorio<br />
di progettazione partecipata e incubatore<br />
d’impresa. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi<br />
al GAL Montagna Leader chiamando lo<br />
0427 71775 o inviando una mail<br />
a gal@montagnaleader.org<br />
Montereale<br />
• 22 a Tradizionale Festa della Birra con la Pro<br />
Loco di San Leonardo Valcellina. Suona "Spar-<br />
kle Haze" che presenta il suo album d'esordio.<br />
Maniago<br />
• La società Pescatori sportivi di Maniago<br />
presenta in Piazza Italia gli atleti della nazionale<br />
italiana di paraciclismo che partecipa ai<br />
campionati mondiali. Un’ora prima, alle 17, si<br />
aprirà il chiosco; alle 19,00 è in programma la<br />
cena con menù a base di pesce.<br />
SABATO<br />
DOMENICA<br />
23<br />
24<br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Francesco Cassandro<br />
EDITORE<br />
Fabbrica delle Idee Sr<br />
www.fabbricadelleidee.biz<br />
info@fabbricadelleidee.biz<br />
GIUGNO<br />
Claut<br />
• Mini CAI Claut - Monte Fara.<br />
Vivaro<br />
• Sagra di San Zuan - Si apre la cucina con<br />
gnocchi e panini caldi durante la serata in cui<br />
suoneranno i “Tickin’out reloaded”<br />
Monterale<br />
• 23 giugno Tradizionale Festa della Birra con<br />
la Pro Loco di San Leonardo Valcellina e la musica<br />
dei "Free Sound" rock cover band.<br />
Maniago<br />
• La società Pescatori sportivi di Maniago propone<br />
la “Festa del pescatore”. Il chiosco sarà<br />
aperto alle 17,30; la cena del “sessantesimo” con<br />
menù a base di pesce è fissata alle 19,00. Dalle<br />
20,30 la serata trascorrerà tra musica e balli.<br />
GIUGNO<br />
Vivaro<br />
• Sagra di San Zuan - Alle ore 18.00 non mancate<br />
alla partita di scacchi viventi, animati dai<br />
bambini della scuola Primaria di Vivaro. Chiosco<br />
e cucina aperti con menù classico. Dopo<br />
cena seguirà la proiezione del film sugli “aneddoti<br />
del paese in Friulano”, sempre a cura delle<br />
maestre e degli alunni della scuola Primaria di<br />
Vivaro. Segue una serata con Dj.<br />
Barcis<br />
• 34esima edizione della Marcia "La panoramica"<br />
a Barcis. La manifestazione podistica ludico-motoria<br />
a passo libero è aperta a tutti e prevede<br />
diversi percorsi da 6/ 13/ 18/ 24 e 31 km.<br />
Maniago<br />
• La società Pescatori sportivi di Maniago conclude<br />
la “Festa del pescatore” con due momenti:<br />
alle 10,00, con l’apertura dei chioschi, e<br />
DIREZIONE, REDAZIONE,<br />
AMMINISTRAZIONE, PUBBLICITÀ<br />
Via Violis 12, 33085 Maniago (PN)<br />
Telefono 393 133 1331<br />
Hanno collaborato:<br />
Cristiano Abbate e il gruppo Sentinelle, Rita<br />
Bressa, Paola Busetti, Alessandro Comel, Debora<br />
Del Basso, Don Dario Donei, Elisabetta<br />
Fachin, Margherita Grizzo,Giorgio Guerra,<br />
cotillons per ragazzi; alle 12,00 con il pranzo a<br />
base di pesce.<br />
GIOVEDI<br />
VENERDI<br />
Elisa Lunari, Giulia Pavani, Luisa Perini, Giulia<br />
Sacchi, Guglielmo Zisa.<br />
REGISTRAZIONE<br />
Tribunale di Pordenone<br />
28<br />
29<br />
STAMPA<br />
Centro Stampa Quotidiani S.p.A.<br />
Via dell'Industria, 52<br />
25030 Erbusco (BS)<br />
GIUGNO<br />
Montereale Valcellina<br />
• PASSIparole camminate in notturna - Montereale<br />
Valcellina<br />
• Alle ore 21 a San Leonardo Valcellina ,con partenza<br />
da piazza San Rocco, “SPIRITU SANT,<br />
CAMMINO TRA STORIE E ARTE DEVO-<br />
ZIONALE”. Itinerario: via Pordenone, carrareccia<br />
verso l’Oratorio di Spirito Santo, interpoderali,<br />
via della Madonna nei pressi del lavatoio,<br />
piazza S. Rocco.<br />
Oganizza: Associazione culturale “Progetto Pellegrin”<br />
- progettopellegrin@gmail.com / 333 310<br />
1381<br />
GIUGNO<br />
Travesio<br />
• Venerdì 29 giugno alle ore 20,00 a Usago di<br />
Travesio si parte dall’area festeggiamenti in via<br />
della Stazione per PASSIparole camminate in<br />
notturna: IL CAMMINO DI SAN PIETRO.<br />
Itinerario: passeggiata panoramica verso il “Puntic”,<br />
piccolo ponte intrecciato di massi e laterizi<br />
sul torrente Cosa in località Molevana. Il sito è<br />
ricco di storia, per secoli è stato attraversato da<br />
fedeli e pellegrini che intendevano raggiungere<br />
la pieve di San Pietro. Oggi, il sentiero verso il<br />
“Puntic” permette di scoprire le bellezze naturali<br />
del territorio circostante.<br />
Organizza: Pro Loco Travesio in collaborazione<br />
con Lis Aganis prolocotravesio@gmail.com /<br />
389 923 5085<br />
Chiuso il 16 maggio 2018<br />
La tiratura di questo numero è di 15.884 copie