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ECO completo maggio18

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Anno 1 - n. 2 - Maggio 2018<br />

Cultura<br />

“Di notte in Castello e in<br />

Villa”: tre giorni e tre notti<br />

tra cultura, musica e sapori<br />

a pagina 40<br />

Economia<br />

Latteria Praddis:<br />

quando tornare indietro<br />

vuol dire andare avanti<br />

a pagina 36<br />

Idee & Storie<br />

UTI Approvati il bilancio di prevezione e il progranna triennale delle opere pubbliche<br />

Progetti e cantieri: via libera dei sindaci<br />

Tra i lavori previsti, le nuove piste ciclabili, interventi agli impianti di illuminazione pubblica, riqualificazione<br />

energentica, videosorveglianza, estensione della fibra ottica, manutenzione del patrimonio malghivo<br />

La prof Messina:<br />

«Il modello Friuli<br />

dà stabilità<br />

alle Unioni»<br />

a pagina 8<br />

PRIMO PIANO<br />

Il 3 aprile 2018 , nel municipio<br />

di Clauzetto, i sindaci<br />

dell’UTI hanno approvato il<br />

bilancio di previsione 2018-2020<br />

e il programma triennale delle<br />

opere pubbliche.<br />

I primi cittadini hanno ribadito<br />

che «solo attraverso un’azione<br />

condivisa, solo stando assieme è<br />

possibile uno sviluppo omogeneo<br />

su tutto il territorio».<br />

a pagina 3<br />

Elezioni Regionali<br />

Fedriga è il nuovo<br />

presidente,<br />

il sindaco Bidoli<br />

eletto in Consiglio<br />

a pagina 5<br />

Aldo Colonnello:<br />

una vita a servizio<br />

della cultura<br />

e delle comunità<br />

a pagina 37<br />

Turismo. In arrivo<br />

“il Treno delle storie”<br />

a pagina 7<br />

Economia A sostegno del Made in Friuli<br />

Quattro coltellerie insieme<br />

A Maniago nasce “Mikita”<br />

Quattro coltellerie di Maniago mettono assieme le forze e nasce Mikita<br />

(Maniago innovation knives Italy), la prima rete d’impresa che<br />

riunisce aziende con l'obiettivo di creare una filiera evoluta che sostenga<br />

la forza qualitativa del made in Friuli e in particolare made in<br />

Maniago. Le protagoniste sono Lionsteel, Oreste Frati-Coltellerie<br />

Fox, Tecnocut e Mercury, quattro delle aziende più importanti e storiche<br />

del Maniaghese, che insieme vantano oltre 200 anni di esperienza.<br />

Imprese che hanno siglato un contratto di rete con cui si impegnano<br />

a condividere promozione, produzione e commercializzazione<br />

di prodotti di coltelleria.<br />

a pagina 33<br />

Sanità L’impegno del direttore Antonio Gabrieli<br />

Portiamo i servizi nelle zone periferiche<br />

Il distretto punta a fare uscire i<br />

servizi dall'ospedale e a portarli<br />

quanto più possibile vicino alle<br />

persone. Chi abita nelle aree periferiche<br />

ha minori opportunità<br />

anche in ambito sanitario: bisogna<br />

cercare di colmare il divario.<br />

a pagina 44<br />

Scuola di montagna<br />

Un mondo<br />

in aula<br />

per crescere<br />

insieme<br />

a pagina 36


2- Maggio 2018<br />

Unione delle Valli e delle Dolomiti Friulane<br />

Il bando attività 2.3.a.3. aree interne<br />

“Dolomiti Friulane” del POR FESR 2014-<br />

2020 dà attuazione ad uno degli interventi<br />

di sviluppo locale previsti dalla Strategia<br />

per l’area interna delle Dolomiti Friulane.<br />

Si tratta, nel suo complesso, di un’azione<br />

di supporto della competitività ed innovazione<br />

tecnologica delle PMI, con sede legale<br />

od unità operativa sita nell’area interna<br />

Dolomiti Friulane (territorio delimitato<br />

come da DGR 597/2015), tanto nell’area<br />

strategica quanto in quella progettuale.<br />

Nello specifico, s’intende dare sostegno<br />

agli investimenti tecnologici al fine di rafforzare<br />

la capacità competitiva e d’innovazione<br />

delle PMI operanti nelle Dolomiti<br />

Friulane, con la finalità di sostenere gli investimenti<br />

tecnologici. Si tratta di contributi<br />

a fondo perduto per sostenere la competitività<br />

e l’innovazione tecnologica<br />

delle PMI delle Dolomiti Friulane, finanziando<br />

la realizzazione di investimenti<br />

tecnologici in conformità al bando approvato<br />

con deliberazione della Giunta regionale<br />

21 marzo 2018, n. 756.<br />

I contributi sono concessi nel rispetto di<br />

quanto previsto dal regolamento (UE)<br />

n.1407/2013 (de minimis).<br />

Gli aiuti sono destinati alle microimprese<br />

e alle piccole e medie imprese (PMI),<br />

come definite dall’Allegato I al regolamento<br />

(UE) n. 651/2014.<br />

BANDI<br />

POR FESR<br />

2014-2020<br />

Il bando attività 2.3.b.3. aree interne<br />

“Dolomiti Friulane” del POR FESR 2014-<br />

2020 dà attuazione ad uno degli interventi<br />

di sviluppo locale previsti dalla Strategia<br />

per l’area interna delle Dolomiti Friulane.<br />

Si tratta di un’azione di supporto delle<br />

PMI con sede legale od unità operativa<br />

sita nell’area interna delle Dolomiti Friulane<br />

(territorio delimitato come da DGR<br />

597/2015), ), tanto nell’area strategica<br />

quanto in quella progettuale, finalizzata al<br />

sostegno ICT (Information and Communication<br />

Technologies) nell’attività e nei<br />

processi produttivi delle PMI. In particolare,<br />

la misura si sostanzia in aiuti alle<br />

PMI per il consolidamento in chiave innovativa<br />

delle stesse, mediante l’introduzione<br />

di servizi e tecnologie basate sull’ICT<br />

per il commercio elettronico, il<br />

cloud computing, la manifattura digitale e<br />

la sicurezza informatica. Si mira, inoltre,<br />

a sostenere l’introduzione di soluzioni ed<br />

applicazioni digitali che consentano di<br />

realizzare un’automazione dei diversi processi<br />

aziendali. In aggiunta, le imprese turistiche<br />

potranno introdurre servizi e tecnologie<br />

basate sull’ICT, con preferenza ai<br />

progetti che incrementano il livello qualitativo<br />

dei servizi forniti alla clientela. Si<br />

tratta di contributi a fondo perduto per la<br />

realizzazione nel territorio regionale dell’area<br />

interna Dolomiti Friulane di progetti<br />

di investimento da parte delle PMI,<br />

in tecnologie dell’informazione e della comunicazione,<br />

finalizzati al consolidamento<br />

delle imprese stesse in chiave innovativa,<br />

anche mediante l’introduzione e<br />

lo sviluppo di nuovi sistemi avanzati di<br />

informatizzazione nonché attraverso l’implementazione<br />

dei sistemi esistenti in funzione<br />

della trasformazione digitale dei<br />

processi produttivi<br />

Gli aiuti sono destinati alle microimprese<br />

e alle piccole e medie imprese (PMI),<br />

come definite dall’Allegato I al regolamento<br />

(UE) n. 651/2014.<br />

Per tutti due i bandi<br />

I contributi sono concessi dal Servizio coordinamento<br />

politiche per la montagna<br />

mediante procedimento a bando ai sensi<br />

dell’articolo 36, comma 3, della legge regionale<br />

7/2000. La domanda potrà essere<br />

presentata dalle ore 12:00:00 di mercoledì<br />

2 maggio 2018 fino alle ore<br />

12:00:00 di giovedì 21 giugno 2018 per<br />

via telematica esclusivamente tramite il<br />

sistema informatico guidato di compilazione<br />

e di inoltro denominato Front end<br />

generalizzato (FEG) a cui si accederà<br />

dalla sezione del sito internet della Regione<br />

INFORMAZIONI:<br />

Servizio coordinamento politiche<br />

per la montagna<br />

titolare di posizione organizzativa<br />

Andrea Saccardo<br />

indirizzo UDINE - Via Sabbadini, 31<br />

telefono 0432 555328<br />

fax 0432 555052<br />

e-mail andrea.saccardo@regione.fvg.it<br />

Laura Maria Cucchiaro<br />

Indirizzo UDINE - Via Sabbadini, 31<br />

Telefono 0432 555394<br />

Fax 0432 555052<br />

e-mail<br />

lauramaria.cucchiaro@regione.fvg.it<br />

Al via i lavori della pista ciclabile<br />

tra gli abitati di Paludea e Travesio<br />

Alla presenza del presidente dell’Unione Intercomunale delle Valli e<br />

delle Dolomiti Friulane, Andrea Carli, e del sindaco del Comune di Castelnovo<br />

del Friuli, Juri Del Toso, il 19 aprile scorso sono stati consegnati<br />

all’impresa Forner Giuseppe Srl di Roveredo in Piano i lavori per<br />

la costruzione del tratto della pista ciclabile tra l’abitato di Paludea e<br />

quello di Travesio.<br />

L’opera, inserito nel Piano delle opere pubbliche dell’Uti, rappresenta<br />

un strategico collegamento ciclo pedonale con il vicino Comune di Travesio,<br />

fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Castelnovo<br />

del Friuli. L’intervento, del valore complessivo di 200 mila euro (100<br />

mila euro stanziati dalla Regione; altrettanti dall’UTI), si svilupperà per<br />

circa 1200 metri dall’area “Ai Pioppi” di Paludea fino alla località Zancan,<br />

e permetterà il transito in sicurezza di cicli e pedoni, in un percorso<br />

di grande pregio paesaggistico, che costeggia il torrente Cosa con Travesio.


Maggio 2018 -3<br />

PRIMO PIANO Importante seduta dei primi cittadini il 23 aprile scorso al municipio di Clauzetto<br />

Il 23 aprile 2018 presso il Comune di<br />

Clauzetto, “Balcone del Friuli”, si è<br />

svolta l’Assemblea dei Sindaci dell’UTI<br />

delle Valli e delle Dolomiti Friulane.<br />

Fra i punti discussi all’ordine del giorno<br />

approvati in toto all’unanimità dei presenti,<br />

importanti e fondamentali per lo<br />

sviluppo dell’Ente sono stati il bilancio di<br />

previsione 2018-2020 e il programma<br />

triennale delle opere pubbliche che prevede,<br />

solo per citare alcuni dei vari cantieri<br />

prossimi all’avvio, la realizzazione di<br />

piste ciclabili, il completamento del tratto<br />

ciclabile FVG3 e dei lavori relativi agli<br />

impianti di pubblica illuminazione, gli interventi<br />

di riqualificazione energetica, i<br />

progetti Interreg (“Emotionway” e “Pro<br />

Bike”), la videosorveglianza, la tutela e la<br />

promozione di beni e di attività culturali<br />

(“Di notte in Castello e in Villa” e “Dolomiti<br />

Days”), l’estensione delle reti in Fibra<br />

Ottica, la valorizzazione e la manutenzione<br />

del patrimonio malghivo (“La Via<br />

delle Malghe”).<br />

Si tratta di interventi in linea con gli indirizzi<br />

strategici che sono stati individuati<br />

Sì dell’assemblea dei Sindaci<br />

al bilancio di previsione<br />

e al programma triennale<br />

delle opere pubbliche<br />

Tra i cantieri al via: la realizzazione delle piste ciclabili, degli impianti di illuminazione<br />

pubblica, la riqualificazione energentica e la videosorveglianza<br />

nel Piano dell’Unione per il triennio<br />

2018-2020: l’impresa sostenibile del<br />

bello, del buono e del ben fatto; il paesaggio<br />

delle Valli e Dolomiti Friulane, con la<br />

sua natura, la storia e la cultura in cui<br />

rientrano i temi della mobilità sostenibile,<br />

del turismo, delle nuove forme dell’abitare<br />

e del vivere, della salute e dell’inclusione;<br />

infine, un’UTI distribuita, collegata,<br />

collaborativa e cooperativa, finalizzata<br />

al raggiungimento di una sana e<br />

buona gestione delle funzioni e dei servizi<br />

comunali.<br />

È emerso quale obiettivo comune la promozione<br />

di un modello di amministrazione<br />

condivisa, con la consapevolezza<br />

che il destino delle imprese è legato a<br />

quello del proprio territorio e che l’amicizia<br />

civile è motore di sviluppo.<br />

I sindaci hanno ribadito che “Solo attraverso<br />

un’azione condivisa, solo stando assieme<br />

è possibile uno sviluppo omogeneo<br />

su tutto il territorio”; “il percorso ormai è<br />

tracciato ed è un percorso positivo”. E ancora:<br />

“L’unione fa la forza e non solo per<br />

i servizi ma anche perché permette ai sindaci<br />

che hanno iniziato a progettare assieme<br />

di destinare comuni risorse per un<br />

obiettivo unico: generare le condizioni<br />

che rendano il nostro territorio la terra<br />

delle opportunità per tutti”.


4 - Maggio 2018<br />

PRIMO PIANO / ELEZIONI<br />

Istituzioni e cittadini<br />

Lucia D’Andrea, ex sindaco di Sequals:<br />

«Il bilancio di cinque anni di mandato»<br />

Lucia D’Andrea<br />

Lucia D'Andrea, 52 anni, dirigente<br />

scolastica dell'Istituto superiore<br />

d'istruzione “Il Tagliamento” di<br />

Spilimbergo, sindaco di Sequals dalla primavera<br />

2013. Il punto sui grandi risultati<br />

ottenuti dall'amministrazione uscente durante<br />

il suo mandato da prima cittadina:<br />

«I grandi risultati ottenuti dall'amministrazione<br />

uscente, che sono i veri motivi<br />

della mia candidatura esplicitati nel programma<br />

di cinque anni fa, sono fondamentalmente<br />

cinque – spiega –. Il Comune<br />

di Sequals ha definitivamente azzerato<br />

l'idea di costruire l'autostrada Cimpello-Sequals-Gemona,<br />

abbiamo impedito<br />

la proliferazione delle antenne della<br />

telefonia mobile, aderito all'Unione territoriale<br />

intercomunale delle Valli e delle<br />

Dolomiti Friulane e, da sindaco, sono entrata<br />

nell'ufficio di presidenza». D'Andrea<br />

rimarca come «la partecipazione alle attività<br />

dell’Uti abbia consentito di portare<br />

a casa finanziamenti per l'ente e per le associazioni<br />

altrimenti impensabili». Il pensiero<br />

del sindaco va anche a quanto fatto<br />

per la casa di riposo, trasformata in<br />

azienda di servizi alla persona, fondendosi<br />

con quella di Cavasso-Fanna, «garantendo<br />

così alla residenza per anziani<br />

una direzione e una conseguente gestione<br />

funzionale ed efficiente dei servizi». Un<br />

cenno non può non andare al trofeo Carnera<br />

«che abbiamo rilanciato riportandolo<br />

al rango che gli è proprio, procurando finanziamenti<br />

esterni che hanno consentito<br />

al Comune di non spendere un euro e di<br />

organizzare eventi collaterali di indiscutibile<br />

livello». Fra gli altri successi ottenuti<br />

«l'amministrazione da me condotta –<br />

rileva D'Andrea – ha affrontato la spinosa<br />

questione della chiusura dell'ufficio postale<br />

di Lestans e ha vinto, insieme con<br />

altre amministrazioni, i cittadini e le associazioni,<br />

la battaglia con Poste italiane,<br />

garantendo la riapertura del servizio». Attenzione<br />

anche per il sociale e per la sicurezza<br />

stradale. «Abbiamo promosso<br />

l'attivazione dell’Unità educativa territoriale<br />

a Casa Mander, realizzando un vero<br />

progetto di integrazione sociale, e, in sinergia<br />

con la Regione, abbiamo risolto<br />

l'annosa questione della pericolosità della<br />

strada regionale 464, con il rifacimento<br />

della rotonda. Quando cinque anni fa si è<br />

iniziata questa avventura c'erano da affrontare<br />

urgenze in un clima di lacerazione<br />

sociale, con il Comune che usciva<br />

da un commissariamento. Esse sono state<br />

risolte con successo. Ora posso tornare a<br />

svolgere unicamente il mio ruolo di dirigente<br />

scolastica: la strada è stata tracciata.<br />

Buon viaggio a chi dovrà tenere le<br />

redini e a tutti i cittadini di Sequals», conclude<br />

D'Andrea.


Maggio 2018 - 5<br />

PRIMO PIANO / ELEZIONI<br />

Il candidato del centrodestra vince le elezioni del 29 aprile scorso con oltre 306mila voti, pari al 57,09%<br />

Massimiliano Fedriga<br />

è il nuovo presidente<br />

della Regione Friuli<br />

Venezia Giulia<br />

Il candidato del centrodestra,<br />

Massimiliano Fedriga, ha<br />

vinto le elezioni regionali del<br />

29 aprile 2018 per la presidenza<br />

della Regione Friuli Venezia<br />

Giulia. Fedriga ha ottenuto oltre<br />

306mila voti, pari al 57,09%<br />

delle preferenze. Dietro Fedriga<br />

(a distanza) si piazza il candidato<br />

del centrosinistra, Sergio Bolzonello,<br />

con il 26,8% dei voti,<br />

mentre Alessandro Fraleoni Morgera,<br />

sostenuto da M5S, si ferma<br />

all'11,6 per cento. In coda il candidato<br />

del Patto per l'Autonomia,<br />

Sergio Ceccotti, con poco più del<br />

4% di preferenze.<br />

Secondo i risultati di lista il<br />

primo partito è la Lega con il<br />

34,91 per cento. Seguono il Pd<br />

con il 18,11%, Forza Italia con il<br />

12,06% e il Movimento 5 Stelle<br />

con il 7,06%. L'affluenza alle<br />

urne, aperte dalle 7 alle 23, è<br />

stata pari 49,63%, in calo rispetto<br />

a quella registrata nelle<br />

consultazioni regionali del 2013<br />

(50,48%).<br />

Se si confrontano questi risultati<br />

con l'esito delle politiche del 4<br />

marzo scorso, il centrodestra con<br />

Fedriga sale dal 43% a oltre il<br />

62%, mantenendo i rapporti di<br />

forza al suo interno - così come<br />

alle politiche, la Lega triplica i<br />

voti di Forza Italia, che si attesta<br />

intorno al 12%. Tiene il Pd, che<br />

resta intorno al 18%, mentre è<br />

uno scivolone quello dei Cinquestelle,<br />

che scendono dal 24,6%<br />

delle recenti politiche a poco più<br />

del 7%.<br />

Tessera della Lega Nord a 15 anni autorizzata dai genitori<br />

Massimiliano Fedriga è nato a Verona nel 1980<br />

ma è cresciuto a Trieste, dove vive attualmente.<br />

Nel 1995, a 15 anni, si iscrive alla Lega Nord,<br />

grazie a un'autorizzazione firmata dai genitori.<br />

E’ laureato in scienze della comunicazione e ha<br />

poi conseguito anche un master in Gestione e<br />

analisi della comunicazione. È un volto noto al<br />

pubblico televisivo per aver rappresentato diverse<br />

volte la Lega in talk show e telegiornali.<br />

Nel 2003 diventa segretario provinciale della<br />

Lega a Trieste, e la sua scalata prosegue con<br />

l’elezione nel 2008 alla Camera dei deputati,<br />

confermata nel 2013 quando diventa anche capogruppo<br />

della Lega a Montecitorio. Dal 2014<br />

è segretario regionale della Lega in Friuli Venezia<br />

Giulia. Nelle ultime elezioni politiche del 4<br />

marzo è stato rieletto alla Camera attraverso il<br />

listino proporzionale.<br />

In Parlamento è stato membro della commissione<br />

XI che si occupa di politiche di lavoro e<br />

politiche sociali. Nell’ottobre 2015, in Parlamento,<br />

ha avuto una sospensione di 15 giorni<br />

per continue intemperanze e battibecchi con la<br />

presidente della Camera, Laura Boldrini. Era la<br />

prima volta che una sanzione veniva comminata<br />

a un presidente di gruppo.<br />

Bidoli eletto in Consiglio regionale<br />

«Il mio impegno per il territorio»<br />

Giampaolo Bidoli,<br />

sindaco di Tramonti di Sotto,<br />

è stato eletto in Consiglio regionale<br />

con la lista “Patto per l’autonomia”<br />

Dopo vent'anni da amministratore<br />

comunale a Tramonti di Sotto,<br />

diventa consigliere regionale e<br />

detiene persino un primato: è l'unico a<br />

rappresentare la montagna dello Spilimberghese<br />

e del Maniaghese, dopo anni di<br />

vuoto. Giampaolo Bidoli è riuscito a<br />

piantare la bandiera del Patto per l'autonomia,<br />

partito di cui è tra i fondatori, all'interno<br />

del consiglio regionale, risultando<br />

il più votato della circoscrizione di<br />

Pordenone. Un traguardo non da poco<br />

per un progetto che è appena nato. In<br />

ambito amministrativo Bidoli ha fatto la<br />

gavetta: cinque anni da consigliere di<br />

maggioranza, altrettanti da assessore,<br />

con una parentesi da vicesindaco, un<br />

primo mandato da sindaco e poi il secondo.<br />

Quest'ultimo si sarebbe dovuto<br />

chiudere il prossimo anno, ma la carica<br />

è incompatibile con quella di consigliere<br />

in Regione: Bidoli sarà quindi costretto<br />

a dimettersi. Salvo cambi dell'ultima<br />

ora, passerà il testimone all'attuale vicesindaco<br />

Rosetta Facchin, che condurrà il<br />

Comune sino a scadenza di mandato e<br />

quindi alle elezioni del 2019. Il bagaglio<br />

di Bidoli è ampio: non soltanto<br />

esprienza nell'amministrazione pubblica,<br />

ma anche nel mondo delle associazioni,<br />

nella promozione turistica del territorio<br />

e nell'organizzazioni di eventi sportivi e<br />

culturali. Da quattro anni è presidente<br />

dell'Ecomuseo Lis Aganis, di cui è stato<br />

socio fondatore. Ora la soddisfazione di<br />

sedere in consiglio regionale. All'opposizione,<br />

è vero, ma per Bidoli non è importante<br />

quale parte dell'emiciclo occupi:<br />

a lui sta a cuore dare gambe a progetti<br />

concreti per valorizzare in primis la<br />

"sua" montagna. «Vengo dalla montagna<br />

e so quali ne sono le problematiche,<br />

avendo anche amministrato un comune<br />

valligiano - ha commentato -. Lavorerò<br />

prima di tutto sui settori che conosco<br />

meglio, perché li ho vissuti nel mio percorso<br />

formativo. Il mio obiettivo comunque<br />

è fare la differenza: non intendo limitarmi<br />

a portare all'attenzione della Regione<br />

le questioni della montagna, ma<br />

allargare il raggio. Auspico, però, che<br />

con questo nuovo esecutivo l'assessorato<br />

alla montagna ci sia davvero e non solamente<br />

sulla carta». Bidoli vuole dare il<br />

proprio contributo in materia di Uti.<br />

«Una riforma non da stravolgere, ma cui<br />

è necessario apportare modifiche - ha<br />

detto -. Da amministratore la vivo e conosco<br />

punti di forza e debolezza». Il<br />

neoconsigliere regionale punta a mettere<br />

mano anche ai contratti idroelettrici in<br />

essere con Edison, in scadenza nel 2021.<br />

«Va rimesso in discussione il fatto che la<br />

Regione possa intervenire sui rinnovi<br />

delle intese per ottenere prima di tutto<br />

maggiori ricadute sul territorio - ha spiegato<br />

-. Benefici in termini economici, di<br />

sostegno ai municipi e riduzione dei costi<br />

dell'energia». Altro cavallo di battaglia<br />

di Bidoli sarà l'abbattimento della<br />

fiscalità per le aziende che investono in<br />

area montana: qualche progetto analogo<br />

è riuscito a metterlo in atto nel suo Comune,<br />

ma c'è tanto da fare. «C'è poi una<br />

sfida importante: valorizzare il patrimonio<br />

turistico e culturale della regione –<br />

ha aggiunto –. Le attività devono essere<br />

coordinate: un singolo territorio non può<br />

lavorare solamente pro domo sua, ma in<br />

sinergia con gli altri». Infine la promozione<br />

dei prodotti locali, dalla pitina di<br />

"casa sua" ad altre eccellenze. «Prodotti<br />

che meritano adeguata promozione considerati<br />

anche gli importanti risultati che<br />

stanno ottenendo in termini economici -<br />

ha concluso -. Un progetto ben strutturato<br />

può creare pure interessanti opportunità<br />

di lavoro». Bidoli, insomma, è carico<br />

di entusiasmo per la nuova avventura<br />

che lo attende.


6 - Maggio 2018<br />

Alleanza Territoriale per lo Sviluppo<br />

IL PUNTO La riattivazione della linea ferroviaria Sacile-Gemona apre nuovi ed importanti scenari<br />

Lo sviluppo (sostenibile) sale in carrozza<br />

Si punta ad intercettare un turismo slow ed intelligente, che utilizza la mobilità dolce per arrivare a muoversi sul<br />

territorio, che cerca pesaggi e luoghi suggestivi, patrimoni storici ed artistici, che ama fare sport all’aria aperta<br />

La riattivazione della linea ferroviaria<br />

Sacile – Gemona non è stata<br />

un risultato per niente scontato;<br />

dal luglio 2012 (momento in cui a causa<br />

di una frana nel comune di Meduno, il<br />

servizio fu sospeso) al dicembre 2017<br />

(momento della riapertura della tratta Sacile-Maniago),<br />

c’è stato un costante impegno<br />

da parte della Regione, ma anche<br />

di amministrazioni locali, associazioni e<br />

comitati, che ha consentito di raggiungere<br />

questo risultato straordinario: il<br />

punto di partenza per l’avvio di un processo<br />

di sviluppo a medio - lungo termine,<br />

che interesserà tutto il territorio attraversato<br />

dalla linea.<br />

Il primo impulso al progetto di riattivazione<br />

fu dato dalle Comunità Montana<br />

del Friuli Occidentale e del Gemonese<br />

che, insieme alla Fondazione CRUP<br />

(oggi Fondazione Friuli), commissionarono<br />

a fine 2014 a Ferrovie Udine-Cividale<br />

lo Studio di fattibilità inerente la<br />

riattivazione della linea; tale studio<br />

venne presentato l’anno successivo.<br />

Un secondo momento cruciale fu la<br />

firma del Protocollo di Pinzano (febbraio<br />

2016): attraverso tale atto le amministrazioni<br />

comunali diedero mandato di rappresentanza<br />

alla Regione per la trattativa<br />

con RFI, impegnandosi contestualmente<br />

nella definizione e successiva attuazione<br />

del “progetto di territorio”, un documento<br />

di co-progettazione territoriale, la<br />

cui redazione è stata affidata al GAL<br />

Montagna Leader, con il compito di definire<br />

le strategie e le azioni per lo sviluppo<br />

del sistema territoriale legato alla<br />

linea, prevedendo una forte connessione<br />

con i Piani di Sviluppo delle UTI “Livenza<br />

Cansiglio Cavallo” e “Valli e Dolomiti<br />

Friulane”, e una reale integrazione<br />

con il tessuto imprenditoriale e associativo<br />

del territorio. Il progetto definisce un<br />

quadro generale degli interventi, le risorse<br />

umane e finanziarie, le modalità organizzative,<br />

i tempi e gli strumenti affinché<br />

la riapertura della Linea si inserisca<br />

in un contesto preparato anche ad accogliere<br />

ed attrarre nuovi fruitori attraverso<br />

una serie di proposte, manifestazioni e<br />

pacchetti turistici focalizzati sui patrimoni<br />

locali aggregati in un’ottica di sistema.<br />

L’ambito di intervento è quello del turismo<br />

sostenibile, slow ed intelligente,<br />

guardando a turisti che utilizzano la mobilità<br />

dolce per arrivare e muoversi sul<br />

territorio, che cercano paesaggi e luoghi<br />

suggestivi, patrimoni storici ed artistici,<br />

che amano fare sport in ambiente. Settori<br />

chiave da valorizzare e portare a sistema<br />

sono: la governance, marketing, promozione<br />

e commercializzazione, le stazioni<br />

ferroviarie; le altre infrastrutture “verdi”<br />

e naturalmente i servizi turistici, essendo<br />

la Sacile-Gemona l’unica linea in Friuli<br />

classificata fra le 18 linee turistiche italiane.<br />

L’attività di ascolto e rielaborazione dei<br />

dati da parte del GAL, che funge da catalizzatore<br />

di idee e proposte, è servita a<br />

definire un progetto aderente alle potenzialità<br />

e agli stimoli provenienti dall’area<br />

di riferimento, mentre la sinergia sviluppata<br />

con la Direzione regionale Infrastrutture<br />

e Trasporti e Promoturismo<br />

FVG consentirà di attivare entro l’anno<br />

delle tariffe promozionali per chi utilizza<br />

la Sacile-Gemona a scopo turistico, un<br />

calendario di treni storici dalla primavera<br />

2018 sino a Maniago e da fine estate<br />

lungo tutta la tratta sino a Gemona e una<br />

FVG Card territoriale.


Maggio 2018 -7<br />

Udine-Maniago, è in arrivo il “Treno delle storie”<br />

La partenza è prevista per il 20 maggio. Saranno treni a vapore e diesel composti da sedici convogli, alcuni con la<br />

possibilità di portare le biciclette. Il primo convoglio partità il 20 maggio, ed il servizio proseguirà fino a novembre<br />

Treni storici pronti a partire lungo la ferrovia<br />

Pedemontana: il via è fissato il<br />

20 maggio. A percorrere i binari da<br />

Udine a Maniago sarà il "Treno delle storie".<br />

Sedici i convogli che si muoveranno lungo la<br />

linea sino a novembre: l'annuncio nel convegno<br />

"Turismo sostenibile, un valore aggiunto<br />

per il territorio", ospitato al Coricama di Maniago.<br />

Un incontro dedicato alla ferrovia Sacile-Gemona<br />

e alle nuove prospettive per il<br />

territorio legate al treno, organizzato da museo,<br />

Uti, Comune di Maniago e Circolo per le<br />

antiche vie di Montereale Valcellina.<br />

«Il Comune di Meduno è capofila del progetto<br />

di promozione turistica e sta lavorando assieme<br />

a Regione, Fondazione Fs, Montagna<br />

Leader e ai sindaci dei territori interessati dal<br />

passaggio della linea: l'obiettivo è definire il<br />

programma dei 16 treni storici che saranno attivi<br />

dal 20 maggio a inizio novembre - è stato<br />

spiegato al convegno -. Si tratterà di treni a<br />

vapore e diesel, alcuni con possibilità di portare<br />

le biciclette. Per motivi tecnici sono già<br />

state fissate le date dei primi due appuntamenti:<br />

oltre al 20 maggio, il 24 giugno con il<br />

treno dei sapori, che fermerà a Budoia e Montereale<br />

Valcellina per degustazioni».<br />

Il progetto, come ha precisato Montagna Leader,<br />

contempla la valorizzazione di treni e tematiche<br />

che possono coinvolgere il pubblico.<br />

Da qui il "Treno delle storie", pensato per le<br />

famiglie, con attività di lettura e racconto, il<br />

"Treno dei sapori" per la valorizzazione dei<br />

prodotti locali, della musica abbinato alla "Festa<br />

del coltello", in scena a luglio a Maniago,<br />

e il convoglio dello sport, attivo a inizio agosto,<br />

in occasione dei mondiali di paraciclismo,<br />

che saranno ospitati dalla città del coltello. A<br />

breve verranno contattati tutti i Municipi interessati<br />

dalla tratta, per definire assieme il programma<br />

<strong>completo</strong>, cercando di incentivare il<br />

coinvolgimento di enti e associazioni che operano<br />

nei territori attraversati dalla linea. «Alcune<br />

idee sono già emerse durante il primo incontro:<br />

un treno dedicato agli alpini, uno sul<br />

Pordenone, un itinerario sulla Grande Guerra,<br />

così come l'idea di collegare il treno alle manifestazioni<br />

del territorio – ha concluso Montagna<br />

Leader –. Il servizio domenicale dei<br />

convogli è comunque garantito dal 25 marzo<br />

anche con servizio di porta biciclette». Al convegno<br />

maniaghese hanno partecipato tra gli<br />

altri Enzo Volponi del servizio di trasporto<br />

pubblico regionale, il direttore di Trenitalia<br />

Fvg Elisa Nanetti, Rfi, Promoturismo Fvg,<br />

Consorzio turismo Pordenone, il direttore l'Uti<br />

delle Valli e delle Dolomiti friulane Luciano<br />

Gallo, Fiab, l'Istituto Torricelli e la Roncadin<br />

di Meduno.<br />

Foto Dennis Orlando - Archivio Fondazione FS<br />

IL “TRENO DELLE STORIE” DOMENICA 20 MAGGIO<br />

2018<br />

DA UDINE A MANIAGO CON IL PRIMO VIAGGIO IN TRENO STORICO SULLA “PEDEMONTANA”<br />

Itinerario del treno storico<br />

Udine<br />

Pordenone<br />

Sacile<br />

Aviano<br />

Maniago<br />

Programma turistico<br />

Corsa di andata<br />

treno 96449<br />

08.54 part.<br />

10.54<br />

11.55<br />

12.48<br />

13.20 arr.<br />

Corsa di ritorno<br />

treno 96451<br />

20.24 arr.<br />

18.37<br />

18.18<br />

17.29<br />

17.00 part.<br />

Biglietti ferroviari<br />

Viaggio su treno storico con locomotiva a vapore Gr. 728<br />

e carrozze degli anni ‘30 “Centoporte”, serie 31.000 e 32.000<br />

ADULTO<br />

RAGAZZO<br />

Tariffa unica, corsa di andata e ritorno €15 €7,5<br />

• La tariffa ragazzo è destinata a viaggiatori 4-12 anni non compiuti;<br />

• È prevista la gratuità per i bambini 0-4 anni non compiuti accompagnati da almeno un adulto<br />

pagante e senza garanzia di posto a sedere;<br />

• Il titolo di viaggio del treno storico non è utilizzabile sui treni regionali.<br />

A Sacile e ad Aviano, durante la soste del treno, ci saranno momenti di animazione culturale. Ad Aviano nel piazzale della Stazione saranno presenti stand con prodotti<br />

tipici e dell’artigianato locale. A Maniago si potrà pranzare presso locali convenzionati e a seguire scegliere fra le tre proposte di visita alla Città: il Museo dell’Arte fabbrile<br />

e delle Coltellerie o il Castello di Maniago o il Battiferro Beltrame. Informazioni e prenotazioni ristoranti e visite guidate gratuite alla Città di Maniago: Museo dell'Arte<br />

fabbrile e delle coltellerie tel. 0427 709063 e-mail coricama@maniago.it<br />

Al ritorno, durante la sosta turistica a Casarsa, è prevista una visita guidata gratuita al Centro Culturale Pier Paolo Pasolini.<br />

In collaborazione con<br />

Comune di Sacile Comune di Casarsa Comune di Maniago Comune di Aviano Comune di Meduno<br />

Biglietti in vendita dal 12 maggio attraverso tutti i canali Trenitalia:<br />

www.trenitalia.com • app Trenitalia • biglietterie e self service di stazione • agenzie di viaggio abilitate<br />

Informazioni 06.44103520<br />

prenotazioni@fondazionefs.it www.fondazionefs.it FondazioneFsItaliane


8 - Maggio 2018<br />

Idee & Storie<br />

Icampanili svettano, presidiano, legano.<br />

Creano identità, appartenenza, coesione.<br />

Ma il mondo corre, spariglia, rompe steccati,<br />

accorcia distanze. Di contro moltiplica<br />

le contraddizioni, i limiti, l’inadeguatezza di<br />

confini amministrativi che segnano i territori<br />

ma non la vita delle persone. A rimettere, sia<br />

pur parzialmente, le cose a posto con un ferale<br />

addio alle Provincia, s’era incaricata la<br />

riforma costituzionale, seppellita dal referendum<br />

del 4 dicembre 2016. Da allora, ad eccezione<br />

del Friuli Venezia Giulia, si è come<br />

sospesi, alla ricerca di equilibri nuovi, tra deleghe<br />

che ballano, denari che mancano e carriere<br />

che scricchiolano.<br />

Scenari che Patrizia Messina scruta, scava,<br />

approfondisce da una vita, con un occhio ai<br />

nostri municipi e l’altro a quanto sperimentano<br />

in giro per l’Europa.<br />

Partiamo da casa nostra, dalla Regione<br />

Friuli, professoressa Messina.<br />

Il Friuli è l’unica regione che ha avuto il coraggio<br />

di eliminare le province, sostituite con<br />

le UTI, le Unioni territoriali intercomunali<br />

per lo sviluppo. Che sono obbligatorie, e non<br />

è poca cosa.<br />

E qual è il vantaggio del modello friulano<br />

rispetto alle Unioni di altre regioni?<br />

La stabilità. Cioè queste unioni sono definite<br />

in modo stabile e sono obbligatorie; si può<br />

entrare ed uscire, però hanno il grossissimo<br />

vantaggio della stabilità e non dipendono dagli<br />

umori delle giunte comunali o dal loro colore<br />

politico.<br />

In Veneto, invece?<br />

Non sono obbligatorie, ma reti a legame debole<br />

in cui tutto dipende dalla volontà politica<br />

dei singoli sindaci e degli amministratori<br />

locali.<br />

Con quali effetti?<br />

Ci si metta nei panni di un direttore di<br />

un’Unione dei Comuni che vuole ragionare<br />

con la logica strategica dello sviluppo: per<br />

poter garantire risultati ha bisogno di avere<br />

una stabilità, una prospettiva di tempo e di<br />

continuità nel modo di gestire le relazioni.<br />

Ma se ogni due-tre anni ci sono le elezioni e<br />

cambia la squadra, è come un allenatore di<br />

calcio a cui cambiano continuamente il<br />

gruppo, con giocatori che non può neppure<br />

scegliere. E’ come la tela di Penelope: la cuci<br />

da un lato e la scuci da un’altra.<br />

Nessuna nostalgia per le “vecchie” Province?<br />

Quello della Provincia non è sicuramente un<br />

ambito né omogeneo né adeguato ad elaborare<br />

strategie di sviluppo. Nel contesto della<br />

governance europea multilivello, che attribuisce<br />

un ruolo rilevante alle regioni e alle reti<br />

di città, le province di matrice napoleonica risultano<br />

essere oggi un livello di governo inadeguato,<br />

che finisce con l’appesantire la<br />

struttura amministrativa, soprattutto nei paesi<br />

mediterranei.<br />

Cosa resta?<br />

Può essere valorizzata la gestione associata di<br />

alcuni servizi, come lo sportello unico per le<br />

imprese, o per la europrogettazione.<br />

Nel Triveneto la città metropolitana è stata<br />

collocata a Venezia. E’ una scelta che condivide?<br />

La Città metropolitana di Venezia gestisce un<br />

territorio che va da Portogruaro e San Donà<br />

di Piave, fino a Cona, Cavarzere e Chioggia<br />

L’intervista<br />

CHI È<br />

Messina: «Il modello Friuli<br />

dà stabilità e certezze<br />

alle Unioni dei Comuni»<br />

Le UTI hanno il grossissimo vantaggio di non dipendere<br />

dagli umori delle giunte comunali o dal loro colore politico<br />

Patrizia Messina, 57<br />

anni, è professore di<br />

Scienza politica all’Università<br />

degli Studi di<br />

Padova, Dipartimento<br />

di Scienze Politiche<br />

Giuridiche e Studi Internazionali,<br />

dove insegna<br />

Governo locale e Politiche<br />

europee per lo sviluppo<br />

locale. E' direttore<br />

del Master in Governo<br />

delle reti di sviluppo<br />

locale. E' direttore<br />

del Centro interdipartimentale<br />

di Studi<br />

Regionali "Giorgio<br />

Lago". Fa parte del<br />

Centro di competene regionale<br />

sul riordino territoriale<br />

della Regione<br />

Veneto.<br />

Ha coordinato numerosi<br />

progetti di ricerca sugli<br />

Studi regionali in prospettiva<br />

europea. Tra le<br />

principali pubblicazioni:<br />

"Modi di regolazione<br />

dello sviluppo locale.<br />

Una comparazione<br />

per contesti di<br />

Veneto ed Emilia Romagna"<br />

(Padova University<br />

Press, 2012);<br />

"Oltre le Province. Enti<br />

intermedi in Italia e in<br />

Europa (PUP, 2014);<br />

Politiche e istituzioni<br />

per lo sviluppo del territorio:<br />

il caso del Veneto<br />

(PUP, 2016); “Città o<br />

Area metropolitana? Il<br />

caso del Veneto nel contesto<br />

europeo, in “Economia<br />

e Società Regionale"<br />

(1, 2013).<br />

Patrizia Messina, professoressa all’Università di Padova<br />

che non ha certo le caratteristiche dell’area<br />

metropolitana, ma piuttosto quelle di aree<br />

rurali, finora riconosciute come GAL -<br />

Gruppi di Azione Locale per lo sviluppo rurale.<br />

Quindi?<br />

Come mostrano diverse ricerche che analizzano<br />

i flussi pendolari, di merci, di capitali,<br />

non è certo questo il territorio regionale che<br />

ha bisogno di essere governato come area<br />

metropolitana. La città metropolitana insomma<br />

è nel posto sbagliato.<br />

Quale sarebbe il posto giusto?<br />

Basta guardare una cartina dei flussi pendolari:<br />

da Padova a Mestre, il Miranese, Treviso,<br />

l’Alta Padovana, la Pedemontana, arrivando<br />

anche a Vicenza: una delle zone con<br />

la maggiore concentrazione di piccole e medie<br />

imprese, tra le più grandi d’Europa.<br />

Le Regioni sembrano impotenti a queste<br />

Unioni: necessari nuovi<br />

approcci partecipativi<br />

Referendum: non si può<br />

pensare che tutti sappiano<br />

cos’è una fusione<br />

e qual è la posta in gioco<br />

dinamiche.<br />

Le Regioni italiane non stanno favorendo le<br />

città metropolitane. In altri Paesi, ad esempio<br />

in Francia, dove non ci sono le regioni,<br />

le città metropolitane stanno diventando invece<br />

un punto di riferimento per lo sviluppo<br />

del Paese. Ma in questo caso esse sono state<br />

pensate come grandi unioni di comuni per<br />

lo sviluppo, fuori dai confini delle province<br />

napoleoniche.<br />

Le Unioni e ancor più le fusioni faticano<br />

a decollare.<br />

Questo è un problema nazionale, e riguarda<br />

l’utilizzo del referendum consultivo per la<br />

fusione dei Comuni. Soprattutto per quelli<br />

piccoli, che vivono il referendum come uno<br />

scoglio insormontabile.<br />

Cosa temono?<br />

Innanzitutto di perdere identità e autonomia.<br />

Non è così?<br />

Allo stato dei fatti, quella dell’autonomia<br />

per i piccoli comuni è una dimensione più<br />

simbolica che reale con evidenti problemi di<br />

sostenibilità istituzionale. In realtà molto dipende<br />

da come viene spiegato ai cittadini il<br />

progetto per lo sviluppo del territorio collegato<br />

al ridisegno istituzionale. Questo significa<br />

rispondere ad interrogativi del tipo: a<br />

che cosa serve questa fusione? Serve a migliorare<br />

la qualità della rete dei servizi? A


Maggio 2018 - 9<br />

di Cristiano Pizzo<br />

Cristiano Pizzo, 45 anni, dirigente<br />

della CISL del pordenonese con<br />

deleghe all'industria e artigianato.<br />

Responsabile per la CISL dell'Uti<br />

delle Valli e Dolomiti Friulane.<br />

Già segretario generale della FIM<br />

(metalmeccanici) di Pordenone<br />

e del FVG<br />

La Cisl nel giugno 2017 ha svolto<br />

uno storico congresso regionale.<br />

Storico per la decisione di “regionalizzare”<br />

attività e strutture, centralizzando<br />

le cariche politiche con l’obiettivo<br />

di restituire al territorio risorse economiche<br />

e operatori allo scopo di aumentare la<br />

propria “forza lavoro” locale.<br />

Un passo importante per un sindacato che<br />

rivoluziona il proprio modo di agire mettendolo<br />

più a disposizione del territorio.<br />

Proprio nello stesso periodo, aprile 2017,<br />

si è svolta la ormai famosa “carica dei<br />

101” a Malnisio di Montereale V. con oltre<br />

250 portatori d’interesse locali a sostegno<br />

di progetti per valorizzare le specificità<br />

territoriali.<br />

La Cils del FVG ritiene importante un impegno<br />

di tutti a sostegno del recupero<br />

delle vocazioni della montagna friulana e,<br />

allo scopo, ha creato il Dipartimento della<br />

Montagna a livello regionale come momento<br />

di discussione e proposta sul tema.<br />

E così, a Maniago nella propria sede in<br />

Borgo Coricama, la Cisl e la propria categoria<br />

dei pensionati (la Fnp) si è riunita<br />

più volte coordinata dal responsabile per<br />

l’Uti Cristiano Pizzo (Cisl) e Angelo<br />

Siega (Fnp) per studiare il Piano dell’Unione<br />

ed elaborare delle proposte a sostegno<br />

delle attività dell’Unione.<br />

L’UTI è una comunità che deve avere la<br />

consapevolezza che facendo sistema può<br />

veramente raggiungere gli obiettivi del rilancio<br />

di un intero territorio, montagna<br />

compresa.<br />

Diventa allora evidente che il tessuto produttivo<br />

da sostenere è quello dell’artigianato<br />

e della piccola impresa agricola montana,<br />

la zootecnia e il piccolo e qualificato<br />

commercio locale oltre alle attrazioni<br />

sportive e turistiche, il tutto con un “sistema”<br />

di studio e formazione direttamente<br />

collegato a percorsi scolastici dedicati<br />

sviluppando percorsi di studio già in<br />

essere in alcuni istituti.<br />

L’intervento<br />

Pizzo: «Facendo sistema<br />

obiettivi raggiungibili<br />

per rilanciare il territorio»<br />

La Cisl pordenonese ha ritenuto di riassumere<br />

le proprie proposte in cinque “T”<br />

con il fine di dare un contributo.<br />

La tecnologia, ad esempio, deve diventare<br />

la colonna portante del “sistema montagna”<br />

sia dal punto di vista dell’obiettivo<br />

di consolidare la residenza della popolazione<br />

(e incentivare il trasferimento in<br />

montagna) sia del punto di vista degli<br />

operatori economici, intervenendo con la<br />

diffusione e miglioramento della “connettività”<br />

internet ad alta velocità.<br />

Utilizzo mirato della fiscalità (tasse) come<br />

sostegno alle aziende attualmente già insediate<br />

e come incentivo a nuovi insediamenti<br />

soprattutto artigianali. Incentivi e<br />

contributi ai cittadini a fondo perduto per<br />

la costruzione e la ristrutturazione di immobili<br />

da destinarsi a prima abitazione.<br />

Aggiungendo premi di insediamento su<br />

spese di gestione (luce, gas, telefono…).<br />

I trasporti e le infrastrutture non sono solo<br />

strade e ciclovie bensì anche, e soprattutto,<br />

un trasporto mirato alla mobilità degli<br />

studenti e legato alla creazione di collegamenti<br />

verso le valli e tra le valli, nonchè<br />

percorsi pedonali.<br />

Infrastrutture “pensate” sulle reali esigenze<br />

della popolazione attraverso forme<br />

di trasporto flessibili con l’incentivazione<br />

alla nascita di Start up di servizio, bus dedicati,<br />

taxi collettivi e car sharing anche<br />

come risposta al fabbisogno sociale e assistenziale.<br />

Un turismo attivo e sostenibile nella logica<br />

della valorizzazione delle peculiarità<br />

dell’ambiente montano considerato. L’attrattività<br />

deve essere progettata nella logica<br />

anche di un turismo “giovanile” che<br />

incontra quelle attività, anche di sport<br />

estremi già in essere, con il valore aggiunto<br />

delle caratteristiche “smart” che<br />

tanto interessano soprattutto alcune fasce<br />

di età.<br />

Fondamentale la riorganizzazione dei servizi<br />

turistici (vedi albergo diffuso) e delle<br />

attrazioni territoriali come il cicloturismo,<br />

volo libero, canoismo, canyoning e alla<br />

mobilità elettrica anche con un’operazione<br />

di marketing specifica per la montagna<br />

(Unesco). Tutela e assistenza alle famiglie,<br />

giovani ed anziani, con il supporto<br />

del Distretto Sanitario locale attraverso il<br />

Distretto S. regionale previsti dalla L. n.17<br />

del 2014. Case di comunità per i servizi<br />

agli anziani e di supporto agli handycap.<br />

Sono queste le linee guida che, come Cisl,<br />

abbiamo pensato di individuare come<br />

prioritarie. Adesso sarà utile partecipare<br />

costruttivamente al confronto con gli altri<br />

soggetti senza dimenticare che la montagna<br />

non può aspettare. Infatti, come diceva<br />

Albert Einstein: “le soluzioni fuori<br />

tempo non sono soluzioni”.<br />

pagare meno tasse? Ad avere maggiori<br />

collegamenti con le aree urbane?<br />

Invece?<br />

Tutto questo non viene spiegato ai cittadini,<br />

e i sindaci stessi, ho avuto modo<br />

di vederlo, sono perplessi, perché non<br />

riescono loro stessi a capire qual è il<br />

valore aggiunto che può dare la fusione.<br />

Così si schierano in difesa dell’identità<br />

locale, che però non viene<br />

messa in discussione dalla fusione, anche<br />

perché la legge prevede che possano<br />

essere mantenute le municipalità.<br />

Ci sono gli incentivi finanziari…<br />

Si, ma non si può fare una fusione o<br />

una unione di comuni solo in funzione<br />

degli incentivi finanziari che ti danno<br />

lo Stato e la Regione. Che cosa rende<br />

conveniente un simile cambiamento<br />

istituzionale? Che cosa cambia nei<br />

fatti? Qual è il progetto politico che lo<br />

sostiene? Tutto questo il referendum<br />

non lo affronta quasi mai, servirebbe<br />

piuttosto un confronto sotto forma di<br />

dibattito pubblico partecipato per mettere<br />

in luce i pro e i contro in modo trasparente.<br />

Altre strade<br />

Si dovrebbero trovare quindi dei modi<br />

alternativi alla consultazione popolare,<br />

da proporre anche in via sperimentale, soprattutto<br />

per i piccoli comuni.<br />

Ad esempio?<br />

Approcci partecipativi, dove si coinvolge la<br />

cittadinanza spiegando di cosa si sta parlando.<br />

Non si può pensare che tutti sappiano<br />

cos’è una fusione, e che tutti siano chiamati<br />

ad un referendum sapendo qual è la posta in<br />

gioco.<br />

Quale legante consiglia?<br />

Io sono convinta che lo spazio urbano si costruisce<br />

con delle reti di servizi; gestendo in<br />

modo organico e funzionale i servizi alle persone<br />

e alle imprese. Spesso i cittadini non<br />

sanno qual è il confine amministrativo del<br />

loro Comune, ma sanno esattamente dove arriva<br />

il capolinea dell’autobus. È lì che finisce<br />

lo spazio urbano.<br />

Che è la rete dei servizi che crea lo spazio urbano,<br />

non i confini amministrativi.<br />

Come si può uscirne?<br />

Con un salto culturale. Con attori locali formati,<br />

che non si limitino alla gestione ordinaria,<br />

ma entrino in una logica generativa dei<br />

processi. Servirebbe una cultura di rete, ma<br />

questo richiede un fortissimo investimento<br />

nella formazione e incentivi mirati a favorirla.<br />

Partita aperta?<br />

Assolutamente aperta. E’ un percorso culturale,<br />

di coraggio, di capacità di mettersi in<br />

gioco, perché di sicuro se si continua a fare<br />

quello che si è fatto, non si sta fermi, ma si<br />

torna indietro.<br />

Quale contributo può dare l’università?<br />

Come Centro Studi Regionali, l’Università di<br />

Padova lavora da una decina d’anni su questo<br />

tema. Sia sul campo della formazione, che è<br />

un percorso lento ma fondamentale, perché<br />

le reti le fanno le persone, sia con la ricerca<br />

applicata, in chiave comparata, che può offrire<br />

una spinta importante per l’innovazione<br />

istituzionale.<br />

Guardando al nostro territorio, ma cercando<br />

di vedere anche cosa fanno gli altri paesi.<br />

Perché il problema del riordino territoriale<br />

non è un tema solo veneto e neppure solo italiano,<br />

ma certamente europeo.<br />

Che ne deduce?<br />

Serve un salto culturale<br />

E’ necessario che gli attori<br />

locale no si limitino<br />

alla gestione ordinaria<br />

ma entrino in una logica<br />

generativa dei processi<br />

Il Friuli<br />

è l’unica<br />

Regione<br />

che ha avuto<br />

il coraggio<br />

di eliminare<br />

le Province,<br />

sostituendole<br />

con Unioni<br />

comunali<br />

intercomunali<br />

(UTI)


Maggio 2018 - 11<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

ANDREIS<br />

ANDREIS<br />

Sentieri: 50 chilometri<br />

di mobilità lenta e di<br />

straordinaria bellezza<br />

Sono disponibili percorsi con diverse<br />

funzioni: per il Nordic Walking, storici,<br />

che collegano i Comuni limitrofi<br />

Sentieri per tutti ad Andreis. Ci<br />

sono oltre cinquanta chilometri<br />

di percorsi, alcuni adatti per il<br />

Nordic Walking, altri storici, altri ancora<br />

sono percorsi Cai collegati anche<br />

alla sentieristica dei comuni vicini. Gli<br />

itinerari del Nordic Walking si sviluppano<br />

su otto anelli con partenza dal<br />

Nordic training center, presso il chiosco<br />

dell’area sportiva. Un pannello esplicativo<br />

evidenzia le caratteristiche di ogni<br />

percorso.<br />

I sentieri permettono il raggiungimento<br />

delle borgate che distano al massimo<br />

tre chilometri dal capoluogo. Per ogni<br />

sentiero sono indicati lunghezza, altimetria,<br />

grado di difficoltà e note di tipo<br />

paesaggistico. Il fatto che il paese sia<br />

circondato da montagne tra i 1.000 e i<br />

2.000 metri solcate da sentieri, anche<br />

di epoca antica, consente di arrivare in<br />

punti di osservazione da cui godere di<br />

un’ampia vista sulle montagne circostanti,<br />

ma anche di allungare lo sguardo<br />

su Dolomiti bellunesi, Alpi Giulie e<br />

Carniche e mare Adriatico.<br />

Tre sono i percorsi più estremi e impegnativi,<br />

adatti a escursionisti esperti.<br />

Bivacco dell’ Asta e monte Taront.<br />

L’anello che porta al bivacco dell’Asta,<br />

a 1.370 metri di quota, utilizza anche i<br />

sentieri Cai 976 e 977. L’accesso al circuito<br />

può essere effettuato dal capoluogo<br />

o dalla borgata di Alcheda. Il<br />

percorso presenta un dislivello di circa<br />

1.000 metri e il tempo stimato varia tra<br />

le 5 e 6 ore di marcia. Percorrendolo si<br />

possono ammirare il lago di Barcis, il<br />

monte Cavallo e il Col Nudo. Il bivacco<br />

dell’Asta, di recente costruzione,<br />

consente una splendida vista sulle<br />

rocce del Resettum.<br />

Sentiero del monte Fara, la cui cima<br />

(1330 metri) può essere raggiunta percorrendo<br />

diversi sentieri. Quello maggiormente<br />

consigliato è il percorso Andreis,<br />

Bosplans, forcella Croce e sentiero<br />

Cai 983 per arrivare alla cima.<br />

L'itinerario è impegnativo e immerso in<br />

un bosco prevalentemente di faggio.<br />

Dalla vetta si ha una ampia vista su<br />

Maniago, Montereale Valcellina, sulla<br />

pianura pordenonese e sulle cime del<br />

monte Cavallo.<br />

Sentiero del monte Raut. La cima del<br />

Raut (2.025 metri) può essere raggiunta<br />

sia partendo a piedi da Andreis<br />

che attraverso una serie di sentieri di<br />

antica percorrenza, sia, anche, in maniera<br />

più facile, partendo dalla forcella<br />

di Pala Barzana (840 metri), che si può<br />

raggiungere in auto dalla provinciale di<br />

Pala Barzana. Raggiunta Pala Barzana,<br />

il sentiero si sviluppa su un primo tratto<br />

boscoso e poi ghiaioso sino ai ruderi di<br />

una vecchia casera. Oltrepassata quest'ultima,<br />

si percorre un tratto su prato<br />

e poi su ghiaione sino ad una strettoia<br />

attrezzata con corda metallica. Superata<br />

Forcella Capra (1824 metri) in 30 minuti<br />

si arriva alla cima del Raut da cui<br />

si possono ammirare il mare Adriatico<br />

compreseTrieste e Venezia, Dolomiti,<br />

Alpi Carniche e Giulie.<br />

Tra bivio Molassa e l’ex strada per Andreis<br />

Ciclopedonale aperta per vistare<br />

il percorso della Forra del Cellina<br />

Dal 1° maggio ha riaperto esclusivamente al traffico ciclopedonale<br />

la strada comunale ex 251, nel tratto compreso tra l'intersezione<br />

bivio Molassa e l’ex strada per Andreis. Un provvedimento<br />

assunto dal comandante del corpo intercomunale di polizia<br />

locale dell'Unione delle Valli e Dolomiti Friulane, Luigino<br />

Cancian, su richiesta del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane.<br />

L'obiettivo è la ripresa delle visite guidate lungo il percorso<br />

della Forra del Cellina. Gli orari di apertura sono stati stabiliti<br />

dall'ente Parco e messi nero su bianco in appositi cartelli<br />

appesi ai cancelli d'ingresso del percorso.<br />

Novità<br />

per Malga Fara,<br />

riaperta<br />

dal 25 aprile<br />

Dal 25 aprile ha riaperto la Malga<br />

Fara. La struttura, negli anni, ha<br />

subito modifiche e ampliamenti. Oggi<br />

si presenta con un fabbricato a<br />

disposizione del conduttore, una<br />

tettoia aperta per la sosta anche degli<br />

escursionisti e una stalla per il<br />

ricovero del bestiame.<br />

La malga è accessibile da diversi sentieri<br />

e una pista forestale. Nel 2017 il<br />

Comune di Andreis, proprietario della<br />

malga e dei terreni circostanti, ha dato<br />

in affitto al Consorzio delle Valli e<br />

delle Dolomiti friulane struttura e<br />

pascolo.<br />

La malga è gestita da un socio del<br />

Consorzio, Matteo Bellomo, la cui<br />

attività è rivolta al pascolo di ovini e<br />

caprini e alla gestione di un piccolo<br />

ristoro per escursionisti.<br />

Dalla malga si possono ammirare<br />

Andreis e Barcis ma soprattutto la<br />

corona di montagne che proteggono<br />

Andreis e il gruppo del monte<br />

Cavallo, Col Nudo e Crep Nudo.<br />

Malga Fara<br />

Una copia dell’<strong>ECO</strong><br />

la trovi sempre<br />

nel municipio<br />

del tuo Comune


12 - Maggio 2018<br />

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BARCIS<br />

BARCIS<br />

Grazie all’impegno di un ragazzo<br />

di Andreis che ha raccolto la sfida<br />

Riapre dopo quattro anni<br />

il complesso agrituristico<br />

Malga Valli di Barcis<br />

Forra del Cellina<br />

Passeggiata<br />

sul ponte tibetano<br />

con vista<br />

sul canyon<br />

A Barcis merita di essere percorso<br />

il ponte tibetano sulla<br />

Forra del Cellina. Un'opera<br />

realizzata dal Comune, con<br />

fondi regionali, e destinata al<br />

potenziamento dell'offerta turistica.<br />

La struttura è gestita in<br />

sinergia con il Parco Naturale<br />

delle Dolomiti Friulane, che si<br />

occupa della riserva naturale<br />

Forra del Cellina. Il manufatto<br />

è lungo 55 metri. Il percorso<br />

permette di attraversare la<br />

Forra e godere di una vista<br />

unica dell'ambiente e del canyon.<br />

Il biglietto d'ingresso<br />

comprende il noleggio dell'attrezzatura<br />

(imbragatura,<br />

casco<br />

e ganci), che<br />

permetterà ai visitatori<br />

un attraversamento<br />

in<br />

sicurezza. Turisti<br />

che saranno<br />

comunque seguiti<br />

da personale<br />

addestrato e<br />

competente.<br />

Maggio è il mese della<br />

svolta per il complesso<br />

agrituristico<br />

Malga Valli di Barcis: dopo<br />

quattro anni di chiusura, la struttura<br />

tornerà a vivere con una<br />

proposta gastronomica tipica<br />

della zona e sui pascoli risuonerà<br />

qualche campanaccio.<br />

Un progetto che diventa realtà<br />

grazie all’impegno di un ragazzo<br />

di Andreis che ha raccolto<br />

una sfida importante, conscio<br />

che la vita in montagna è dura,<br />

ma che con passione riuscirà a<br />

realizzarsi. Un prezzo, quello<br />

della fatica, che vale la pena di<br />

pagare per vivere in un territorio<br />

unico, incontaminato e di incomparabile<br />

bellezza, che risveglia<br />

i sentimenti attraverso le<br />

sfumature delle stagioni, i colori<br />

dei prati e la maestosità delle<br />

cime.<br />

Il Comune di Barcis, plaudendo<br />

all'iniziativa della riapertura del<br />

complesso agrituristico, proprone<br />

una considerazione più<br />

ampia e al contempo amara: il<br />

sindaco Claudio Traina non ha<br />

dubbi sul fatto che il rischio di<br />

un lento declino delle poche realtà<br />

malghive ancora attive sia<br />

reale. L’impegno a valorizzare<br />

questa realtà spetta prima di<br />

tutto alle amministrazioni e agli<br />

enti preposti, che devono supportare<br />

gli operatori e stimolare<br />

le categorie economiche e i consumatori,<br />

affinché venga dato il<br />

giusto valore agli sforzi di chi<br />

ancora oggi porta avanti questa<br />

secolare tradizione e ne custodisce<br />

egli antichi manufatti. Anche<br />

la storia del Valli - Caolana<br />

sinora non è stata facile.<br />

Il Municipio è proprietario di<br />

quattro strutture: malga Caolana<br />

e malga Valli, rispettivamente ai<br />

piedi del monte Piz e del monte<br />

Colossere, raggiungibili con la<br />

strada comunale Barcis-Piancavallo,<br />

e casera Montelonga e<br />

Pala, raggiungibili dal paese attraverso<br />

i sentieri Cai 970 e 971.<br />

Le prime due conservano la loro<br />

antica funzione, anche se soltanto<br />

la Caolana è ancora completamente<br />

funzionale alla monticazione<br />

estiva del bestiame, in<br />

quanto completa di stalla e caseificio.<br />

Il sindaco Claudio Traina plaude<br />

alla notizia, ma avverte che la strada<br />

per scongiurare un lento declino<br />

delle poche realtà malghive<br />

è ancora lunga e in salita<br />

La Valli, invece, è stata trasformata<br />

in complesso agrituristico<br />

e conserva un pascolo che è attraversato<br />

da una pista per sci di<br />

fondo. La Montelonga e la Pala,<br />

invece, da anni non sono più<br />

usate come malghe. Quest’anno<br />

la Caolana, dopo anni di abbandono,<br />

verrà pascolata da ovini.<br />

La Valli è la malga rimasta attiva<br />

più a lungo, gestita sino alla<br />

metà degli anni Ottanta da malgari<br />

del paese. A fine anni Novanta,<br />

con un contributo pubblico<br />

concesso nell’ambito del<br />

progetto “Malga pilota per la<br />

montagna friulana”, la stalla è<br />

stata trasformata in ristorante da<br />

60 posti e sono state ristrutturate<br />

le casere Valli e Caolana. Così è<br />

nato il complesso agrituristico<br />

Valli - Caolana, gestito con<br />

buoni risultati per qualche anno,<br />

ma poi entrato in crisi.<br />

Ora si apre un nuovo capitolo.<br />

Riaperta la vecchia strada della Valcellina,<br />

in una delle più belle riserve naturali della Regione<br />

Ad aprile ha riaperto i battenti la vecchia strada della Valcellina. Un percorso<br />

ricco di fascino in una delle più belle e spettacolari riserve naturali del Friuli<br />

Venezia Giulia. Le acque cristalline e i profondi canyon scavati nelle rocce<br />

rendono indimenticabile e incantevole questo tratto di strada che un tempo era<br />

l’unico collegamento della valle con la pianura.<br />

Oggi è meta di visitatori da ogni parte del mondo, curiosi di vedere con i propri<br />

occhi quei colori che si riflettono in un ambiente unico tra acqua, cielo e<br />

rocce. A maggio i turisti potranno accedervi tutti i sabati e le domeniche. Sarà<br />

aperta ogni fine settimana anche a giugno e luglio. Da sabato 21 luglio a domenica<br />

2 settembre, sarà percorribile tutti i giorni. A settembre, invece, porte<br />

aperte solamente nei weekend.


CIMOLAIS<br />

CIMOLAIS<br />

Maggio 2018 - 13<br />

Riaperto<br />

il parco<br />

faunistico<br />

Pianpinedo<br />

35 ettari<br />

di biodiversità<br />

Ad aprile ha riaperto il<br />

parco faunistico Pianpinedo,<br />

il cui accesso al pubblico<br />

è gestito dal Parco<br />

Naturale Dolomiti Friulane.<br />

Ubicato in località piana di<br />

Pinedo, tra Cimolais e<br />

Claut, ricopre un’area recintata<br />

di 35 ettari. Realizzato<br />

con la finalità di salvaguardare<br />

il mantenimento e l’incolumità<br />

di ogni specie animale,<br />

assicurandone una<br />

vita il più possibile vicina<br />

alla condizione selvatica sia<br />

in termini di socializzazione<br />

che di spazi, il parco si propone<br />

come occasione unica<br />

per entrare in contatto diretto<br />

con la natura e vuole<br />

trasmettere, a grandi e piccoli,<br />

l’importanza del rispetto<br />

degli animali e del<br />

loro ambiente naturale.Gli<br />

animali ospitati sono cervi,<br />

caprioli, stambecchi e camosci.<br />

Il parco rappresenta<br />

uno splendido esempio di<br />

biodiversità, in quanto proprio<br />

in quest’area si ripropone<br />

in modo del tutto naturale<br />

il microclima delle<br />

alte vette dolomitiche e risulta<br />

a tutti gli effetti un<br />

compendio del territorio del<br />

Parco Naturale Dolomiti<br />

Friulane.<br />

Il sindaco Protti denuncia:<br />

«Nessuna scelta strategica,<br />

la montagna sta morendo»<br />

Per il primo cittadino di Cimolais è necessario un regime<br />

fiscale differenziato, unire le forze e superare i campanili»<br />

«La Montagna sta morendo:<br />

quarant'anni di sedicenti<br />

politiche non<br />

hanno giovato a niente. Nemmeno<br />

la tanto decantata riforma<br />

regionale degli enti locali, allo<br />

stato attuale, sta dando frutti visibili,<br />

poiché i piccoli comuni<br />

stanno pagando lo scotto dell’accentramento<br />

dei servizi. Cimolais<br />

è l’emblema della desertificazione:<br />

le attività commerciali<br />

e produttive stanno<br />

scomparendo e con esse anche<br />

gli esseri umani». È il grido<br />

d'allarme lanciato dal sindaco<br />

di Cimolais, Davide Protti, preoccupato<br />

per il futuro della<br />

Montagna Valcellinese. Ma<br />

quali azioni, secondo il primo<br />

cittadino, si dovrebbero mettere<br />

in campo affinché si registri<br />

un'inversione di rotta? «Inutile<br />

prendersi per i fondelli, se non<br />

si ottiene un regime fiscale differenziato<br />

e agevolato, non si<br />

va tanto lontano. A onor del<br />

vero vi sono alcuni amministratori<br />

che da tempo stanno cercando<br />

di perseguire tale obiettivo,<br />

ma per il suo ottenimento<br />

occorre continuare a battere il<br />

tasto reiteratamente, nella speranza<br />

che ai “piani superiori” ci<br />

possa essere un risveglio delle<br />

coscienze in merito alle vere<br />

esigenze della Montagna.<br />

Opere pubbliche e politiche turistiche,<br />

prese singolarmente,<br />

sono un mero palliativo, medi-<br />

Grandi eventi<br />

Appuntamento l’8 luglio<br />

con la 35 a marcia “La cimoliana”<br />

L'8 luglio è in calendario la 35a edizione della marcia "La cimoliana",<br />

organizzata dalla Pro loco. Tre i percorsi da 6, 14 e 28 chilometri,<br />

sino al rifugio Pordenone, ai piedi del Campanile di Val<br />

Montanaia, patrimonio dell'umanità. La partenza è fissata al mattino<br />

dalla piazza comunale.<br />

Negli anni, la marcia ha fatto il boom di presenze: oltre mille i<br />

partecipanti provenienti dal Triveneto. Sono numerosi i complimenti<br />

rivolti all'organizzazione, anche per l'opportunità che viene<br />

concessa a chi si iscrive alla marcia di godere a pieno la Val Cimoliana.<br />

L'amministrazione comunale ringrazia i volontari che<br />

coordinano l'evento, allestiscono e gestiscono i ristori, preparano<br />

il pranzo e il necessario per organizzare al meglio una manifestazione<br />

così importante, nonché quanti, come Protezione civile e<br />

Soccorso alpino, garantiscono la sicurezza stradale e in montagna.<br />

cine che possono giovare ad un<br />

paziente già in salute di suo, ma<br />

che certo da sole non sono in<br />

grado di invertire il declino di un<br />

malato grave». Il sindaco ha ricordato<br />

che in Valcellina i costi<br />

per riscaldamento e trasporti incidono<br />

pesantemente sulle tasche<br />

di famiglie e imprese. Tutto<br />

viene a costare di più. «In Montagna<br />

non paghiamo meno tasse<br />

pro capite della Pianura e della<br />

Pedemontana. Rispetto a queste<br />

realtà i servizi sono pressoché<br />

inesistenti. Il quadro è desolante:<br />

non sono pessimista, ma realista.<br />

Nelle condizioni attuali, per decidere<br />

di rimanere a vivere e fare<br />

impresa in montagna, e per montagna<br />

intendo quella vera, dove<br />

vi è una spaventosa emorragia<br />

demografica, o si è un po’ pazzi<br />

oppure si è davvero coraggiosi».<br />

Inoltre, secondo Protti, è necessario<br />

unire le forze. Fusione tra<br />

Comuni? Non è un’ipotesi illogica,<br />

se riferita a comunità contigue<br />

con un territorio omogeneo.<br />

«Non è la panacea a tutti i mali –<br />

ha aggiunto Protti – ma è necessario<br />

intraprendere una strada di<br />

sempre maggior integrazione ed<br />

interazione tra i nostri piccoli comuni.<br />

Poi si potrà eventualmente<br />

arrivare ad una fusione. La cosa<br />

importante è che le persone possano<br />

trovare un valido motivo<br />

per voler rimanere sul territorio.<br />

Il resto è superfluo. Una fusione<br />

che non tenga conto di questo<br />

aspetto non migliora nulla, se<br />

non il fatto di risparmiare qualche<br />

soldino. Diciamo che sarebbe<br />

solo una bara un po' più<br />

spaziosa». I Comuni della Valcellina<br />

stanno attivamente collaborando<br />

su vari fronti, come mai<br />

prima d’ora. L'auspicio di Protti<br />

è che gli interessi di queste piccole<br />

comunità possano sempre di<br />

più collimare, fino ad arrivare,<br />

forse, ad una fusione che tenga<br />

però conto dei diversi campanili<br />

che animano le vallate.<br />

Una copia dell’<strong>ECO</strong><br />

la trovi sempre<br />

nel municipio<br />

del tuo Comune


14 - Maggio 2018<br />

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CLAUT<br />

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CLAUT<br />

Viabilità<br />

Stanziati<br />

260 mila euro<br />

per riqualificare<br />

le strade interne<br />

Forcella clautana: il Comune punta<br />

a valorizzare la strada degli alpini<br />

L’intervento prevede il livellamento e la regolarizzazione del sedime<br />

e la realizzazione di adeguate opere di sostegno nei tratti più critici<br />

Il Comune di Claut ha deciso<br />

di investire sulla riqualificazione<br />

delle strade interne e ha<br />

individuato i punti più critici.<br />

Gli interventi riguarderanno le<br />

vie Roma, Pinedo, Despolei,<br />

don Bortolotto e Barcelona.<br />

Altri lavori sono in programma<br />

nelle due distinte<br />

strade del paese in ricordo<br />

della famiglia Giordani. Spazio<br />

quindi agli interventi in<br />

piazza San Giorgio, sulla<br />

quale si affaccia la parrocchiale,<br />

e sulle piazze XXIV<br />

Maggio e IV Novembre, nelle<br />

quali saranno allestite due<br />

nuove fontane. Per questa<br />

prima operazione di rinnovamento,<br />

il Municipio mette sul<br />

piatto 260 mila euro. Il piccolo<br />

comune della Valcellina<br />

potrà contare su impianti di illuminazione<br />

ecosostenibili a<br />

led e marciapiedi privi di barriere<br />

architettoniche. Altre<br />

opere riguarderanno il consolidamento<br />

anche di una piccola<br />

scarpata che presenta segni<br />

di instabilità.<br />

Il Comune di Claut valorizza l’itinerario<br />

storico della strada degli alpini di Forcella<br />

clautana. Un percorso oggi usato come percorso<br />

escursionistico, che collega l’alta Val Silisia<br />

(Tramonti di Sopra) con l’alta valle del<br />

Cellina (Claut), ma che è stato costruito all'inizio<br />

del secolo scorso. A crearlo è stato l'8° reggimento<br />

alpini tra il 1910 e il 1912, a scopo<br />

strategico e militare. Nel corso della Prima<br />

Guerra Mondiale, la strada è stata interessata<br />

dal passaggio di truppe italiane e austro-tedesche.<br />

Sulla Forcella clautana, in particolare, ha<br />

avuto luogo un duro scontro a fuoco nel novembre<br />

1917. Successivamente la strada è caduta<br />

in disuso ed è stata soltanto parzialmente<br />

coinvolta dall’intervento di realizzazione di<br />

una strada forestale che avrebbe dovuto collegare<br />

la via forestale del Pradut (Claut) con<br />

quella di Tranconere (Frisanco), passando per<br />

la Forcella. Nel 1990 l’itinerario ha subito un<br />

intervento da parte dei volontari delle associazioni<br />

di Tramonti di Sopra, Claut e dei paesi limitrofi.<br />

In seguito è di nuovo caduta in abbandono.<br />

Nel 1998 il Parco delle Dolomiti Friulane ha<br />

approvato il piano della sentieristica, con il<br />

quale ha stabilito di recuperare e conservare<br />

anche questo itinerario, che è stato subito interessato<br />

da un importante lavoro di pulitura<br />

dalla vegetazione e opere di recupero della sagoma<br />

originaria e di sostegno per ripristinare<br />

il transito. Dal 2005 l’itinerario è percorribile<br />

in assetto escursionistico. Il tracciato della<br />

strada degli alpini ha uno sviluppo complessivo<br />

di circa 12 chilometri, compresi tra la casera<br />

Casavento (Claut) e la località Tranconere,<br />

con un dislivello di 480 metri nel versante<br />

di Claut e 830 metri in quello di Tramonti<br />

di Sopra. La sistemazione contemplata<br />

dal progetto è limitata solamente alla parte corrispondente<br />

al versante e alla proprietà del comune<br />

di Claut.<br />

Con il nuovo piano del Municipio, progettato<br />

da Eugenio Granziera, si intende programmare<br />

la sistemazione dei punti maggiormente assoggettati<br />

all’azione degli agenti atmosferici e di<br />

frane, nei quali sono emersi tratti erosi e interessati<br />

da accumuli sempre più importanti.<br />

L’intervento prevede il livellamento e la regolarizzazione<br />

del sedime e la realizzazione di<br />

adeguate opere di sostegno nei tratti considerati<br />

più critici. Contemplata anche la sistemazione<br />

dell’area della Forcella clautana. Le lavorazioni<br />

saranno eseguite con l’utilizzo di<br />

mezzi meccanici di piccole dimensioni e a<br />

mano, con l’uso di attrezzi manuali, impiegando<br />

materiali reperibili in loco, tra cui il legno<br />

e la pietra.<br />

Formazione<br />

Tre serate<br />

per i concorsi<br />

dell’Unione<br />

L’amministrazione comunale<br />

di Claut, in collaborazione con<br />

l’UTI, organizza a maggio e<br />

giugno un corso di preparazione<br />

ai concorsi dell’Unione,<br />

indirizzato principalmente ai<br />

residenti in Valcellina. Il corso<br />

si compone di tre serate di due<br />

ore ciascuna, indicativamente<br />

nelle giornate di lunedì e venerdì<br />

dalle 18 alle 20. Il programma<br />

contempla basi di diritto<br />

costituzionale, diritto amministrativo,<br />

normativa degli<br />

enti locali, con particolare riferimento<br />

al Friuli, e normativa<br />

anticorruzione. Il corso si terrà<br />

nella sala congressi del comune<br />

di Claut. Le lezioni saranno<br />

gratuite. I docenti sono<br />

l'avvocato Gianandrea Grava e<br />

la dottoressa Elena De Valerio.<br />

Una copia dell’<strong>ECO</strong><br />

la trovi sempre<br />

nel municipio<br />

del tuo Comune


Maggio 2018 - 15<br />

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ERTO E<br />

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CASSO<br />

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ERTO E CASSO<br />

Un territorio<br />

da scoprire<br />

Una delle perle del comune di Erto e<br />

Casso è la Val Zemola, conosciuta<br />

anche perché ambientazione scelta<br />

da Mauro Corona per molti racconti. Uno<br />

scrigno di natura e storia, come l'ha definita<br />

Italo Filippin, che l'amministrazione comunale<br />

intende promuovere al meglio. Una valle<br />

nella quale domina il monte Duranno, testimone<br />

di memorabili imprese sin dagli albori<br />

dell’alpinismo.<br />

La conca è solcata da ruscelli, tra cui Ge’ de<br />

Bedin, Ge’de Rodisdegre, Ge’de Pethei,<br />

Ge’de Bothia, Ge’della Galvana, che confluiscono<br />

al centro della valle in località Le<br />

grave, dove nasce il torrente Zemola, che nel<br />

suo corso inferiore si incassa in una profonda<br />

e stretta gola rocciosa, sono la palestra ideale<br />

per praticare lo sport del torrentismo.<br />

La fauna alpina è ben rappresentata: camosci,<br />

stambecchi, cervi, caprioli, volpi, martore,<br />

tassi e donnole. Di recente è comparso<br />

il lupo e spesso vi transita anche l’orso<br />

bruno. Ai vertici dell’ecosistema c’è l’aquila<br />

reale, facile da scorgere sulle praterie della<br />

Palazza e Buscada, a caccia delle marmotte.<br />

Ci sono poi il gallo forcello, il raro gallo cedrone,<br />

la pernice bianca, la conturnice, il picchio<br />

nero e altri uccelli nidificatori.<br />

La notte si può udire il tipico canto del gufo<br />

reale, della civetta capogrosso, dell’allocco e<br />

della civetta nana. Uno spettacolo da non perdere<br />

a settembre e ottobre sono i bramiti dei<br />

cervi, che fanno rimbalzare l’eco sulle pareti<br />

rocciose del Buscada e del Porgeit. Numerosi<br />

e interessanti sono sentieri e itinerari, tra cui<br />

quello che porta al Rifugio Maniago, alla<br />

base del monte Duranno.<br />

Il percorso alpinistico Zandonella dal Rifugio<br />

Maniago raggiunge cima della Spalla, cima<br />

Ruditia, forcella Pagnac sino a casera Bedin<br />

di Sopra. Percorrendolo si può godere della<br />

visione delle più famose cime dolomitiche<br />

(Pelmo, Tofane, Antelao e Marmarole).<br />

Il Comune ricorda che, prima di affrontare<br />

questi impegnativi percorsi è bene informarsi<br />

sulle condizioni del terreno e sullo stato di<br />

manutenzione, non sempre ottimali. I punti<br />

dove ci si può rifocillare, gustando i tipici e<br />

spartani piatti locali, nonché pernottare sono<br />

Val Zemola, scrigno<br />

di natura e di storia<br />

Numerosi i sentieri e itinerari, tra cui quello che porta<br />

al rifugio Maniago, alla base del monte Duranno<br />

casera Mela, cava Buscada, Rifugio Maniago<br />

e malga Ferrera. Altri ricoveri di emergenza<br />

sono casera Galvana e Bedin, strutture non<br />

gestite e sempre aperte.<br />

Un consiglio agli escursionisti: quando lungo<br />

il cammino si incontrano persone, soprattutto<br />

Ambiente<br />

La diga del Vajont è il terzo sito in<br />

Friuli per numero di visitatori: lo<br />

scorso anno le presenze sul coronamento<br />

sono state 60 mila, senza contare<br />

i normali visitatori e i frequentatori<br />

della famosa palestra di arrampicata<br />

sita nelle immediate vicinanze.<br />

A breve l’amministrazione comunale<br />

convocherà una riunione con i diversi<br />

attori interessati: il Parco Naturale<br />

delle Dolomiti Friulane, Friuli<br />

Venezia Giulia Strade, la Gsm che<br />

anziani, lavoratori, boscaioli e pastori, bisogna<br />

fermarli e incoraggiarli a raccontare. Si<br />

avrà così la possibilità di ascoltare vecchie<br />

storie. In questa valle, come mette in luce<br />

Italo Filippin, si è scritta nel passato tanta<br />

storia locale.<br />

Riqualificazione della diga del Vajont: 410 mila euro<br />

garantiti dalla Regione tramite l’Uti<br />

attualmente gestisce i parcheggi, la<br />

Fondazione Vajont, le guide naturalistiche<br />

e gli informatori della memoria<br />

per pianificare gli interventi e accelerare<br />

le procedure.<br />

Questo sito è la porta del Parco e<br />

della Regione: il sindaco di Erto e<br />

Casso ha messo in evidenza che “è<br />

nostro compito fare in modo che le<br />

migliaia di visitatori possano conoscere<br />

anche le altre bellezze del territorio”.<br />

Suggestivi<br />

giochi d’acqua<br />

tra le rocce<br />

al Pisàndol<br />

Dal Pian de la Dìasa,<br />

proseguendo verso nordest<br />

e costeggiando Al gè<br />

de tèr, ci si trova di fronte<br />

a uno spettacolo naturale:<br />

una cascata d’acqua perenne<br />

circondata e in<br />

parte nascosta da alte pareti<br />

rocciose. È formata<br />

da due salti, alti entrambi<br />

circa venti metri. Non è<br />

consigliabile proseguire<br />

oltre alla prima cascata in<br />

quanto il sentiero è abbondonato<br />

e pericoloso.<br />

Nelle vicinanze si può<br />

ammirare una ricca e interessante<br />

flora: Arenaria<br />

Huteri, Pinguicola Alpina,<br />

Raponzolo di roccia, Pianella<br />

della Madonna e<br />

Licopodium, l’erba colina<br />

che in passato era utilizzata<br />

per filtrare il latte.<br />

Sotto le cascate nidifica il<br />

raro merlo acquaiolo.<br />

Non hai ricevuto l’Eco<br />

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lo trovi nel municipio<br />

del tuo Comune


MONTEREALE VALCELLINA<br />

Maggio 2018 - 17<br />

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MONTEREALE<br />

VALCELLINA<br />

Ottenuti 50mila euro con il programma Miur “La mia scuola accogliente”<br />

Trionfo nazionale<br />

per l’Istituto Turoldo<br />

Trionfo nazionale per l'istituto Turoldo di Montereale Valcellina, che<br />

è riuscito a portare a casa 50 mila euro sbaragliando la concorrenza<br />

di altre scuole nell'ambito del programma Miur "#La mia scuola accogliente".<br />

L'istituto, presieduto dalla dirigente Carla Fabbro, ha ottenuto<br />

il finanziamento per il progetto "Ricreando gli spazi del sapere".<br />

Nato da un percorso collettivo, con il mondo della scuola e gli<br />

insegnanti coordinati dalla docente di lettere Barbara Pavani, il piano<br />

ha coinvolto le associazioni di volontariato monterealine. I fondi ministeriali<br />

saranno investiti per riqualificare e rendere maggiormente<br />

accoglienti l’ingresso della scuola media, l’aula magna, la biblioteca<br />

e orto scolastico, curato dagli alunni delle elementari. Non è la prima<br />

volta, comunque, che la scuola di Montereale ottiene riconoscimenti<br />

a livello nazionale.<br />

“Laudate dominum”. Maggio<br />

di concerti, con protagonisti<br />

gli organi delle nostre chiese<br />

Valorizzare il patrimonio organistico<br />

custodito nelle chiese del territorio:<br />

è questo l'obiettivo di "Laudate dominum",<br />

rassegna organistica di Montereale<br />

Valcellina che nasce nel 2017 per iniziativa<br />

dell’assessore alla cultura Paolo Tomasella.<br />

Una manifestazione sostenuta da<br />

subito e con entusiasmo dal parroco locale,<br />

don Renzo De Ros, e consegnata nelle<br />

mani dell’associazione musicale Fadiesis di<br />

Pordenone, con sede staccata anche a Montereale<br />

Valcellina, di cui è direttore artistico<br />

Gianni Fassetta.<br />

Punto cardine della rassegna, come ha spiegato<br />

Tomasella, è la volontà di rivalutare<br />

gli organi presenti nel territorio comunale,<br />

uno per ogni frazione, di notevole valore<br />

storico-musicale, ma "dormienti" dal punto<br />

di vista concertistico da numerosi anni.<br />

«Il 2018 è l'anno della seconda edizione di<br />

"Laudate dominum" – ha fatto sapere l'amministrazione<br />

comunale –. Sono in programma<br />

diverse e importanti novità. Si cercherà<br />

di fare conoscere al pubblico un organo<br />

non soltanto “solistico”, ma “cameristico”,<br />

che si proporrà in duo o addirittura<br />

in trio con un repertorio entusiasmante».<br />

Il programma contempla quattro appuntamenti,<br />

in calendario tutti i venerdì di maggio.<br />

Si parte il 4, alle 20.45, dove nella<br />

chiesa parrocchiale di Malnisio verrà proposto<br />

il "Concerto per organo e fisarmonica".<br />

Saranno protagonisti Davide Toffolo<br />

all'organo e Gianni Fassetta alla fisarmonica.<br />

Seconda serata l'11 maggio, alle<br />

20.45, nella chiesa parrocchiale di Grizzo,<br />

spazio al "Concerto d'organo" con Raimondo<br />

Mazzon. Il 18 maggio, alle 20.45,<br />

nella chiesa parrocchiale di Montereale<br />

Valcellina, "Concerto per due organi e<br />

La gestione è affidata<br />

all’associazione musicale<br />

Fadiesis di Pordenone,<br />

con sede staccata<br />

a Montereale.<br />

Il direttore artistico<br />

è Gianni Fassetta<br />

corno" coi Triottocento. Quarta e ultima serata<br />

il 25 maggio 2018, sempre nello stesso<br />

orario, ma location differente: la chiesa<br />

parrocchiale di San Leonardo Valcellina<br />

ospiterà il "Concerto per voce e organo"<br />

con Laura Rizzetto, mezzosoprano e alto, e<br />

Silvio Celeghin all'organo.<br />

Quanto all'associazione Fadiesis, è nata a<br />

Pordenone nel 2008 intorno a un innovativo<br />

progetto di riposizionamento della fisarmonica.<br />

Il sodalizio è cresciuto con<br />

molte iniziative musicali e culturali di ampio<br />

respiro, radicate nel territorio del Friuli<br />

Venezia Giulia e finalizzate a collaborazioni<br />

oltre confine regionale e nazionale:<br />

da Matera al Giappone. Oggi l’associazione<br />

conta su una scuola di musica, un’accademia<br />

fisarmonicistica e un’accademia<br />

d’archi e, dal 2017, sull’orchestra da camera<br />

fadiesis, destinata a diventare un riferimento<br />

nel panorama musicale regionale e<br />

italiano. Il sodalizio rimane fedele al suo<br />

spirito originario: aggregare esperienze attraverso<br />

la musica, intesa come linguaggio<br />

che fa crescere la persona in una serena e<br />

coinvolgente dimensione d’insieme.<br />

Cantiere<br />

da 115mila euro<br />

nella sede<br />

della Protezione<br />

civile<br />

Cantiere da 115 mila euro<br />

nella sede della Protezione<br />

civile di Montereale Valcellina.<br />

La giunta ha approvato<br />

il progetto preliminare. L'investimento<br />

verrà coperto per<br />

100 mila con contributo regionale<br />

e per la parte restante<br />

con fondi comunali. Il<br />

complesso della Protezione<br />

civile si compone di un fabbricato<br />

adibito a sede del sodalizio,<br />

con sala riunioni,<br />

spogliatoio e servizi, più due<br />

corpi staccati adibiti a magazzino<br />

e autorimessa. La<br />

squadra locale, composta da<br />

oltre 40 volontari, è attiva<br />

anche nel mondo scolastico,<br />

con lezioni ed esercitazioni<br />

che hanno coinvolto docenti<br />

e alunni a Montereale e in<br />

altre località della<br />

Valcellina.<br />

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del tuo Comune


18 - Maggio 2018<br />

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FRISANCO<br />

Appuntamenti<br />

Esperienze del corpo,<br />

della mente e dell’anima<br />

alle giornate di Avellana<br />

L’associazione Avellanae, esperienze<br />

per il benessere del corpo, della mente<br />

e dell'anima, si propone, come è nel significato<br />

più antico e mitologico della<br />

pianta e del frutto del nocciolo, di accrescere<br />

la conoscenza e la saggezza<br />

riconciliandosi con la natura.<br />

Come la verga del rabdomante, per<br />

l’appunto fatta di legno di nocciolo,<br />

così è intento del sodalizio riportare<br />

alla luce metodi e tecniche di millenaria<br />

storia per il mantenimento dello<br />

stato di salute.<br />

Il ramo di nocciolo con attorcigliati<br />

due serpenti è simbolo della medicina,<br />

antica saggezza unita alla scienza al<br />

servizio dell’uomo e di tutto ciò che lo<br />

circonda nel rispetto reciproco.<br />

L’esigenza di comprendere l’uomo<br />

nella sua interezza, di corpo, intelletto<br />

e spirito, in armonia e in disarmonia,<br />

muove l’uomo a divenire guaritore di<br />

se stesso attingendo alla grande fonte<br />

che è la natura in cui è immerso e che<br />

gli offre oltre che il nutrimento e i rimedi<br />

per curarsi, anche calore, luce,<br />

colori, suoni, odori, movimento ed<br />

emozioni.<br />

Le giornate di Avellana di Frisanco -<br />

giunte alla quarta edizione: quest'anno<br />

si svolgeranno il 16 e 17 giugno, sempre<br />

in collaborazione con il Comune -<br />

saranno momento di conoscenza e di<br />

approfondimento, di incontro e di confronto,<br />

ma soprattutto di esperienza e<br />

verifica, perché di questo c’è bisogno<br />

per accrescere la saggezza.<br />

Nella splendida cornice di un Palazzo<br />

Pognici trasformato per l'occasione, ci<br />

saranno operatori del settore, conferenze,<br />

laboratori per adulti e bambini,<br />

esibizioni all’aperto, musica e molto<br />

altro ancora.<br />

Nel segno di naturalità e spiritualità.<br />

FRISANCO<br />

Il 23 giugno, in contemporanea con i borghi del club “Più belli d’Italia”<br />

Al solo lume di candela,<br />

“La notte romantica”<br />

nella magia di Poffabro<br />

Sono terminati da poco i lavori di sistemazione<br />

dell'area adiacente all'ex asilo di<br />

Poffabro e pertanto, l'ambulatorio medico<br />

a servizio del Borgo, finalmente, può riaprire.<br />

La giunta comunale, con delibera del 16<br />

febbraio scorso, ha anche approvato lo<br />

schema della nuova convenzione con la<br />

quale si stabilisce che l'ente rinnova la locazione<br />

al dottor Vincenzo Mussari del locale<br />

già adibito ad ambulatorio medico<br />

presso le ex scuole di Frisanco.<br />

Nella convenzione vengono indicati i costi<br />

relativi all'affitto ed alle utenze, che<br />

ammontano a 720 euro annui per l'affitto<br />

a cui si somma il 45% del costo delle<br />

utenze complessivamente pagate dall'ente<br />

per l'intero edificio (considerato che l'uso<br />

non è esclusivo) stimate in 770 euro annui<br />

con conguaglio alla fine di ogni biennio.<br />

"La volontà dell'amministrazione – spiega<br />

il sindaco Sandro Rovedo – è quella che<br />

il dottor Mussari sia presente anche nell'ambulatorio<br />

di Poffabro, proprio per fornire<br />

un servizio alle persone che abitano il<br />

borgo senza rendere necessario un loro<br />

Nella notte più lunga dell'anno, con<br />

migliaia di candele e atmosfere da<br />

romanzo, i borghi più belli del nostro<br />

Paese celebrano l'amore. Si tratta della<br />

terza edizione de "La notte romantica" organizzata<br />

dall'associazione dei Borghi più<br />

belli d'Italia: una manifestazione partita<br />

sotto i migliori auspici tanto che ha riscosso<br />

unanimi consensi.<br />

Spettacoli di teatro, musica, danza, mostre,<br />

tra le strade e le piazze di borghi medioevali<br />

che per l’occasione saranno interamente<br />

illuminati a lume di candela. Tutto<br />

questo (e molto altro), sarà la Notte Romantica<br />

dei Borghi, il prossimo 23 giugno<br />

in 200 tra i borghi del club dei «Più belli<br />

d’Italia».<br />

Un’idea diversa per trascorrere la magica<br />

notte di San Giovanni e organizzare un<br />

weekend alla scoperta del patrimonio culturale<br />

custodito da questi piccoli paesi vivendoli<br />

in un’atmosfera ancora più speciale,<br />

con un finale ad effetto a mezzanotte<br />

quando la serata si concluderà con una sorpresa<br />

che le amministrazioni civiche interessate<br />

non possono ancora svelare ma che<br />

assicurano essere l'ennesimo tocco ad effetto<br />

di un progetto già di per se pieno di<br />

buoni sentimenti.<br />

L’anno scorso, alla sua seconda edizione,<br />

l’evento ha attirato oltre un milione di visitatori,<br />

con un successo tale da spingere<br />

altri paesi ad imitarlo. Infatti, già dal 2017<br />

la Notte Romantica si svolge contemporaneamente<br />

in Belgio nei paesi che fanno<br />

parte de Le plus Beaux Villages de Wallonie<br />

e in Spagna nei Los Pueblos Mas Bonitos,<br />

che insieme ai Borghi più belli d’Italia<br />

aderiscono alla Federazione Mondiale<br />

Les Plus Beaux Villages de la Terre.<br />

Tra le realtà locali che fanno parte del network<br />

c'è Frisanco, inserito in questo club<br />

ristretto grazie alle incomparabili bellezze<br />

di Poffabro. Nella perla della Valcolvera si<br />

sta attrezzando un programma di primo livello<br />

che vuole fare della "Notte Romantica"<br />

l'ennesimo pretesto per una pacifica<br />

invasione di visitatori. In questo caso –<br />

come ha spiegato il vice sindaco Gianluca<br />

Coghetto – ci si potrà addentrare all'interno<br />

del borgo con le associazioni locali a fare<br />

da ciceroni e che accoglieranno gli ospiti<br />

con dei "ricchi" aperitivi.<br />

Per quanto riguarda la proposta di intrattenimento,<br />

ci si affiderà all'Ensemble Fadiesis<br />

con due violini, viola, violoncello, fisarmonica.<br />

"Sarà una serata elegante ma popolare<br />

– ha ricordato il componente della<br />

Giunta municipale valligiana –, con musiche<br />

conosciute: Brahms, Mendelssohn,<br />

Morricone, Rota, Piazzolla.<br />

La conformazione di Poffabro, la cui<br />

piazza principale si erge al limitare del<br />

borgo vero e proprio, ci ha suggerito delle<br />

location più raccolte, che permetteranno ai<br />

convenuti di apprezzare ancora più in profondità<br />

lo spirito che si può vivere in Valcolvera.<br />

Provare per credere: nella notte<br />

più lunga dell'anno il romanticismo la farà<br />

da padrone, facendo fare un tuffo nel passato<br />

al visitatore che potrà immaginarsi<br />

nella Poffabro di tanti anni fa, dove tutto,<br />

in realtà, era identico ad oggi, perchè la sua<br />

bellezza è immutevole".<br />

Servizi. L’iniziativa punta ad agevolare la permanenza delle persone<br />

Conclusi i lavori nell’area ex asilo,<br />

a Poffabro riapre l’ambulatorio medico<br />

spostamento nel capoluogo". Per giovare<br />

di questo servizio, la convenzione precisa<br />

che non sono previste corresponsioni per<br />

locazioni o utenze che rimarranno a carico<br />

del bilancio comunale.<br />

L'iniziativa rientra fra le politiche attuate<br />

dall'amministrazione civica della Val Colvera<br />

che punta ad agevolare la permanenza<br />

delle persone garantendo o agevolando<br />

l'accesso ai principali servizi.<br />

Una copia dell’<strong>ECO</strong><br />

la trovi sempre<br />

nel municipio<br />

del tuo Comune


Maggio 2018 - 19<br />

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MEDUNO<br />

MEDUNO<br />

Iniziativa promossa dal circolo culturale Tiziana Marsiglio di Meduno<br />

Workshop sull’area<br />

di decollo del Valinis<br />

Sei progettisti under 35, provenienti da tutta Italia, si sono occupati<br />

di valorizzare l'area di decollo del monte Valinis. Quattro giorni di<br />

lavoro per produrre manufatti in grado di esaltare l’alto valore storico<br />

dello spazio che sorge sulla cima del rilievo, meta di sportivi da ogni<br />

parte del mondo.<br />

Un omaggio anche a Ugo Zannier, che negli anni Trenta ha costruito<br />

il primo aereo a vela della Regione, un aliante chiamato "Il Friuli", e<br />

testato la possibilità di decollare dal Valinis. Il gruppo di giovani era<br />

composto da architetti e designer.<br />

Il workshop di progettazione e autocostruzione è stato promosso dal<br />

circolo culturale Tiziana Marsiglio di Meduno, in collaborazione con<br />

la società Flyve, nell’ambito degli eventi collaterali organizzati per<br />

lo "Spring meeting", campionato italiano di deltaplano ospitato a Meduno<br />

dal 25 aprile al 1° maggio, e i mondiali del 2019.<br />

La Roncandin più forte del fuoco<br />

chiude il bilancio 2017 in crescita<br />

Sui conti hanno pesato i danni provocati dall’incendio che lo scorso settembre ha<br />

distrutto quattro delle sei linee produttive e 6mila metri quadrati dello stabilimento<br />

L'incendio dello scorso settembre non<br />

ha fermato la crescita della Roncadin<br />

di Meduno: l'azienda, che conta 540<br />

dipendenti, ha chiuso il fatturato 2017 a 128<br />

milioni di euro. I 20 milioni ricevuti come<br />

anticipo dall’assicurazione sono stati sì importanti,<br />

ma anche senza questa somma il risultato<br />

sarebbe stato positivo.<br />

Il bilancio si sarebbe chiuso infatti a 108 milioni,<br />

meno dei 110 milioni previsti, ma comunque<br />

in crescita rispetto al 2016, quando<br />

si è arrivati a 94 milioni. Sui conti del 2017<br />

hanno pesato le spese aggiuntive resesi necessarie<br />

in seguito all’incendio che ha distrutto<br />

quattro delle sei linee produttive e 6<br />

mila metri quadrati di stabilimento.<br />

Per fare fronte alla situazione di emergenza è<br />

stato fondamentale il sostegno di Reale mutua,<br />

Assinord partners e Company brokers,<br />

che hanno accettato di versare un anticipo di<br />

20 milioni di euro sul rimborso assicurativo.<br />

Una somma che ha permesso a Roncadin di<br />

chiudere in attivo di 8 milioni di euro.<br />

L'azienda tiene a fare una precisazione: non<br />

Niente dividendi.<br />

Gli utili, ha annunciato<br />

l’azienda, saranno<br />

reivestiti in attività<br />

e nella ricostruzione<br />

ci saranno dividendi per i soci, in quanto l’intera<br />

somma sarà reinvestita in attività e per la<br />

ricostruzione.<br />

Sul rimborso assicurativo l'impresa è soggetta<br />

a imposte per quasi 3 milioni: i vertici<br />

aziendali sono rammaricati per il fatto di non<br />

poter impiegare anche quella somma per la<br />

ricostruzione. Terminata quest'ultima fase, e<br />

dunque entro un quinquennio, l'obiettivo dei<br />

Roncadin è il raddoppio: raggiungere 200<br />

milioni di euro di fatturato e produrre un milione<br />

di pizze al giorno.<br />

L'impresa ha ricordato che il 2017 era iniziato<br />

in maniera più che positiva, col lancio<br />

delle pizze a marchio Roncadin nei supermercati<br />

italiani, e proseguito con l’inaugurazione,<br />

a inizio settembre, della sesta linea. A<br />

maggio 2017 era stato record di fatturato: più<br />

12% rispetto allo stesso mese del 2016. L’incendio<br />

del 22 settembre ha segnato una brusca<br />

battuta d’arresto e ha richiesto uno sforzo<br />

eccezionale da parte di tutti, come hanno<br />

messo in evidenza più volte Edoardo Roncadin,<br />

presidente dell'impresa, e Dario Roncadin,<br />

amministratore delegato. «Essere ripartiti<br />

in quattro giorni, con le linee superstiti sfruttate<br />

al massimo e i dipendenti al lavoro a ciclo<br />

continuo 24 ore e su 7 giorni è stata la<br />

nostra salvezza – hanno ricordato i Roncadin<br />

– In questo modo abbiamo mantenuto<br />

adeguati livelli di produzione, trattenuto ordini<br />

e clienti e salvaguardato l’occupazione.<br />

I prossimi mesi saranno tutti incentrati sulla<br />

ricostruzione». Gli sforzi messi in campo dall’azienda<br />

e i sacrifici chiesti ai dipendenti per<br />

la ripartenza stanno dando i propri frutti. Ora<br />

Roncadin può progettare il futuro su basi solide.<br />

Progetto Susan<br />

Prosegue l’aiuto<br />

all’ospedale<br />

in Burkina Faso<br />

E' entrato in funzione l'impianto<br />

fotovoltaico del laboratorio<br />

analisi dell'ospedale<br />

modulare che l'associazione<br />

Progetto Susan sta realizzando<br />

in Gon-Boussougou,<br />

in Burkina Faso. I lavori per<br />

il laboratorio sono partiti nel<br />

2013, ma l'ospedale già nel<br />

2012 aveva inaugurato il<br />

centro maternità, in cui nascono<br />

5 bambini al giorno e<br />

che rappresenta un punto di<br />

riferimento per i residenti.<br />

Come ha ricordato il vertice<br />

del sodalizio, Andrea Cecchini,<br />

anche quest'anno è<br />

possibile donare il 5 per<br />

mille all'associazione: sono<br />

sufficienti una firma e l'inserimento<br />

del codice<br />

90010130939 nelle onlus.<br />

Negli ultimi tempi si è registrato<br />

un calo drastico delle<br />

donazioni.<br />

Non hai ricevuto l’Eco<br />

nella tua cassetta della posta?<br />

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del tuo Comune


20 - Maggio 2018<br />

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TRAMONTI<br />

DI SOPRA<br />

TRAMONTI DI SOPRA<br />

Libri, mostre, mercatini<br />

per conoscere i segreti<br />

delle erbe e degli infusi<br />

Caduta massi<br />

Via libera<br />

della Regione<br />

agli interventi<br />

della Protezione<br />

Civile<br />

La Regione ha dato l'ok<br />

agli interventi urgenti di<br />

Protezione civile per la<br />

mitigazione del rischio di<br />

caduta massi lungo la viabilità<br />

della strada 552 del<br />

passo Rest. Sul piatto 86<br />

mila euro. Il progetto contempla<br />

il disgaggio dei<br />

massi instabili sul versante<br />

a monte a salvaguardia del<br />

transito e della pubblica<br />

incolumità. A occuparsi<br />

dell'intervento sarà Fvg<br />

strade.<br />

«L’intervento urgente per<br />

la mitigazione del rischio<br />

di caduta massi consiste<br />

principalmente nel disgaggio<br />

dell’area di distacco e<br />

dei diedri rocciosi isolati<br />

dalle discontinuità nell’ammasso<br />

roccioso posto<br />

lungo la parete del monte<br />

Feletta – ha spiegato la<br />

Regione – e in altre opere<br />

accessorie di completamento<br />

dei lavori, che saranno<br />

decise in fase esecutiva».<br />

Appuntamenti il 26 e 27 maggio<br />

nelle piazze di Tramonti di Sopra<br />

Fine settimana all'insegna delle<br />

erbe e del benessere sabato 26 e<br />

domenica 27 maggio nelle piazze<br />

di Tramonti di Sopra. La festaquest'anno<br />

vede la collaborazione<br />

di Aboca editore, che in<br />

anteprima nazionale alle 15.45 di<br />

domenica, nella sala polifunzionale,<br />

presenterà il libro "Per virtù<br />

d'erbe e d'incanti. La medicina<br />

delle streghe" di Erika Maderna.<br />

L'autrice è accompagna da Stefania<br />

La Badessa, l'esperta di medicina<br />

naturale fitoterapia della<br />

trasmissione di Raiuno "Tempo e<br />

denaro". La manifestazione si<br />

apre sabato, alle 20.30, con<br />

l'inaugurazione della mostra "Fili<br />

di fiori e di ferro" dell'artista medunese<br />

Eva Di Silvestro.<br />

A seguire in piazza il concerto<br />

con i solisti della Filarmonica<br />

friulana: due violini, viola e violoncello.<br />

Si esibiranno Alessio<br />

Venier, Valentina Pacini, Federica<br />

Tirelli e Anna Molaro. Non<br />

mancherà la degustazione di infusi<br />

profumati con erbe, spezie e<br />

frutta a cura di una docente di<br />

Slow Food. Domenica il clou:<br />

per la parte del benessere, ci saranno<br />

operatori e associazioni attivi<br />

in quest'ambito a disposizione<br />

dei partecipanti in forma<br />

gratuita. Per la parte dedicata alle<br />

erbe mostra su 250 tipi di erbe<br />

spontanee a cura di Adriano<br />

Bruna, Roberto Mazzoli Chiasais<br />

e Paolo Siega Vignut. Alle 9 si<br />

parte per l'escursione alla ricerca<br />

delle erbe spontanee con Adriano<br />

Bruna, Paolo Siega Vignut e Livio<br />

Poldini, botanico di fama internazionale.<br />

L'uscita sarà preceduta<br />

dalla ginnastica qigong con<br />

l'associazione Terra, uomo, cielo.<br />

Al rientro ci sarà un momento di<br />

relax con massaggio sonoro di<br />

gong con Rosella e Gianni De<br />

Simoi, introdotto da una meditazione<br />

guidata da Raul Zoia. Una<br />

buona occasione per conoscere il<br />

manuale "Anch'io posso meditare".<br />

In mattinata ci saranno anche laboratori<br />

per la preparazione di<br />

sambuco e per imparare a fare<br />

La manifestazione apre i festeggiamenti<br />

estivi con un cartellone dove spicca<br />

la “Festa della pitina” e “Luci in diga”<br />

Pitina ad un passo dall’Indicazione geografica protetta<br />

Atteso a settimane il riconoscimenti Igp da Bruxelles<br />

Pitina sempre pià vicina all'Igp (Indicazione<br />

geografica protetta). Lo scorso<br />

gennaio il salume della montagna pordenonese<br />

ha superato l'ultimo e il più importante<br />

esame per potersi fregiare del<br />

logo comunitario, ossia quello della<br />

Commissione europea.<br />

E' stata infatti pubblicata sulla Gazzetta<br />

ufficiale dell'Ue la domanda di registrazione<br />

tra i prodotti a indicazione geografica<br />

protetta. Un passaggio che sancisce<br />

estratti di frutta e<br />

verdura, nonché laboratori<br />

esperienziali<br />

gusto-olfattivi<br />

per bambini e<br />

adulti. Alle 13.45<br />

Slow Food curerà il<br />

"Master of food: il<br />

tè", con Matilde<br />

Coniglio che decanterà<br />

le proprietà di<br />

questo prodotto.<br />

Spazio poi alla degustazione<br />

guidata.<br />

Nel pomeriggio laboratorio<br />

per bambini<br />

con Lisetta Totis<br />

"Creo con i fiori<br />

e le erbe" (i bimbi<br />

che vogliono partecipare<br />

dovranno<br />

portare una maglietta<br />

bianca e pezzo di stoffa<br />

bianco). Variegata l'offerta culinaria:<br />

piatti tipici della tradizione<br />

locale a base di erbe, a cura della<br />

Pro loco, e street food e degustazione<br />

bio-veg dal mondo con la<br />

"Piccola cucina clandestina di<br />

Alessandro". Menù speciale per i<br />

più piccoli. Nelle piazze mercatino<br />

dedicato a erbe e benessere,<br />

con la partecipazione anche dello<br />

Spugnificio Rosenfeld di Muggia,<br />

il più antico d'Europa.<br />

L'evento, patrocinato da Uti, Regione<br />

Fvg, Unesco, Friulovest<br />

banca, Parco, Ecomuseo, Ersa e<br />

Arpe Fvg, apre i festeggiamenti<br />

estivi, tra cui la "Festa della pitina"<br />

e "Luci in diga".<br />

l'approvazione da parte della Commissione<br />

e il nulla osta alla definitiva registrazione,<br />

che arriverà, se non ci saranno<br />

opposizioni da parte di terzi. A fine aprile<br />

sono scaduti i termini per presentare<br />

eventuali ricorsi. Non ci dovrebbero essere<br />

problemi, ma è comunque opportuno<br />

attendere da Bruxelles la comunicazione<br />

ufficiale, ossia la pubblicazione definitiva.<br />

Le previsioni indicano di ancora<br />

un mese di attesa.<br />

Una copia dell’<strong>ECO</strong><br />

la trovi sempre<br />

nel municipio<br />

del tuo Comune


Maggio 2018 - 21<br />

TRAMONTI<br />

DI SOTTO<br />

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TRAMONTI DI SOTTO<br />

Per favorire la nascita di destinazioni<br />

d’eccellenza per il turismo culturale<br />

Progetto “Stream”: l’arte<br />

strumento di rigenerazione<br />

urbana e sociale<br />

Tramonti di Mezzo<br />

Dal 13 al 15 luglio<br />

c’è “Artinval”<br />

festival dell’arte<br />

e dell’artigianato<br />

Dal 13 al 15 luglio Tramonti<br />

di Mezzo ospiterà "Artinval".<br />

Saranno i cortili e le antiche<br />

case in sasso del piccolo<br />

borgo frazione di Tramonti di<br />

Sotto ad accogliere il festival<br />

dell'arte e dell'artigianato con<br />

un ricco mercatino, workshop<br />

e laboratori d'intreccio e tessitura,<br />

musica e spettacoli.<br />

Dopo Verona, toccherà a Tramonti<br />

di Mezzo ospitare la seconda<br />

edizione del "Simposio<br />

nazionale dei cestai d'Italia".<br />

A luglio tornerà anche "Il filo<br />

di mosaico", laboratorio artistico<br />

di mosaico en plein air<br />

per potenziare il lungo filo di<br />

mosaico che si snoda lungo le<br />

vie di Tramonti di Sotto.<br />

Arte come strumento efficace<br />

di rigenerazione<br />

urbana e sociale: Tramonti<br />

di Sotto ci crede ed è entrato<br />

a fare parte del progetto<br />

"Stream" (sostenere turismo sostenibile,<br />

rigenerazione urbana<br />

e promozione delle arti in aree<br />

montane) al fianco del comune<br />

di Sarmede, capofila di progetto,<br />

Unpli provinciale di Treviso,<br />

Fondazione Tiziano e Cadore<br />

di Pieve di Cadore e due<br />

Municipi della Carinzia, ossia<br />

St. Veit e Gmund.<br />

Un progetto che ha ricevuto un<br />

finanziamento europeo e nasce<br />

dalla volontà di aumentare il<br />

potenziale turistico dell’area<br />

transfrontaliera, mettendo in<br />

rete risorse culturali italiane e<br />

austriache. L’obiettivo è il rilancio<br />

di piccoli centri storici, valorizzando<br />

i siti di interesse e<br />

creando prodotti innovativi che<br />

aumentino la fruibilità del patrimonio<br />

culturale e il suo potenziale<br />

in termini di attrattività turistica.<br />

"Stream" intende favorire<br />

la nascita di destinazioni di<br />

eccellenza per il turismo culturale<br />

in aree rurali e montane: la<br />

sfida è identificare le leve in<br />

grado di differenziare e destagionalizzare<br />

l’offerta turistica.<br />

La rivitalizzazione in chiave artistica<br />

dei piccoli centri storici,<br />

come la sinergia tra settori economici<br />

tradizionali e le industrie<br />

creative, favoriscono lo<br />

sviluppo di offerta e stimolano<br />

una maggiore propensione al<br />

consumo della popolazione residente,<br />

creando un circolo virtuoso<br />

a beneficio di collettività<br />

e occupazione. Il Comune di<br />

Tramonti di Sotto, che sta progettando<br />

con realtà del territorio<br />

attività di promozione turistica<br />

e rivalutazione socio-abitativa<br />

per invertire lo spopolamento<br />

della valle, conta su un’esperienza<br />

pluriennale nella gestione<br />

di eventi internazionali<br />

per la rivitalizzazione del territorio.<br />

È noto per il "Festinval",<br />

che ospita musicisti e turisti europei,<br />

per “Il filo del mosaico”<br />

e “Artinval”.<br />

Il Municipio collabora con Ecomuseo<br />

Lis aganis, associazione<br />

di promozione sociale Ubik Art,<br />

Consorzio Arcometa, che riunisce<br />

le Pro loco dello Spilimberghese,<br />

e Consorzio delle Valli e<br />

delle Dolomiti friulane, con cui<br />

stanno nascendo progetti per<br />

sviluppare in Val Tramontina attività<br />

economiche e di promozione<br />

turistica, ma anche di rivalutazione<br />

sociale e abitativa.<br />

L’organizzazione è in piena fase<br />

operativa, grazie a una prima<br />

tavola rotonda transfrontaliera<br />

nella quale sono stati condivisi<br />

metodi e procedure per la pianificazione<br />

delle attività di rilancio<br />

e valorizzazione territoriale<br />

e la definizione di un calendario<br />

di eventi culturali che portino a<br />

mobilità e scambio di artisti<br />

nell’area di progetto.<br />

Dal 25 aprile in località Sottoriva<br />

riapre “Il bosco delle Agane”<br />

Il 25 aprile ha riaperto i battenti l'area picnic "Il bosco delle Agane", un ampio<br />

spazio ombreggiato e verdeggiante in località Sottoriva, lungo il torrente Meduna,<br />

a due passi dal centro abitato e dal campeggio Valtramontina.<br />

L'area, servita da parcheggio, è dotata di bagni appena rinnovati, un percorso<br />

vita per tenersi in forma in modo divertente, panchine, gazebi e punti fuoco per<br />

poter cucinare all'aria aperta. Ogni domenica, per tutta l'estate, l'area sarà animata<br />

con giochi, spettacoli, bolle di sapone, truccabimbi e laboratori.<br />

Dal 18 maggio è attivo anche il campeggio, con alla guida la precedente gestione,<br />

che ha vinto il bando di gara comunale. L'area sta allargando la sua utenza<br />

soprattutto a un pubblico d'oltralpe, che cerca luoghi incontaminati e lontani dal<br />

chiasso e dalla ressa.<br />

Dove trovi L’<strong>ECO</strong>:<br />

Comune di Tramonti di Sotto<br />

Bar Terrazza Antares - Campone<br />

Osteria da Caterina<br />

Forno Sociale<br />

Alimentari Mirella


22 - Maggio 2018<br />

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CASTELNOVO<br />

DEL<br />

FRIULI<br />

CASTELNOVO DEL FRIULI<br />

A Villa Sulis nasce<br />

il museo statale<br />

della ceramica<br />

Da semplice raccolta comunale<br />

a museo statale, con tanto di<br />

riconoscimento del ministero<br />

dei Beni e delle attività culturali. È il<br />

futuro che attende le ceramiche custodite<br />

a Villa Sulis, storica dimora situata<br />

a Costa, borgata di Castelnovo del<br />

Friuli. «È un sogno che diventa realtà<br />

– spiega il sindaco Juri Del Toso –. A<br />

Udine, alla presenza del dottor Roberto<br />

Micheli della Soprintendenza Archeologia,<br />

Belle Arti e Paesaggio del Friuli<br />

Venezia Giulia, ho firmato il verbale di<br />

accettazione del decreto con cui il ministero<br />

dei Beni culturali, dopo meticolosa<br />

dedizione da parte dell’amministrazione<br />

comunale, riconosce la raccolta<br />

delle ceramiche di Castelnovo del<br />

Friuli quale deposito di materiali archeologici<br />

di proprietà dello Stato».<br />

Il che equivale a dire che, molto presto,<br />

si concretizzerà l’idea dell’amministrazione<br />

castellana di fare di Villa Sulis<br />

un vero e proprio museo della ceramica,<br />

il quale, una volta costituito,<br />

rappresenterà una sorta di “unicum”<br />

sul territorio regionale. Un risultato<br />

straordinario, come ricorda Del Toso,<br />

che parte da lontano.<br />

L’amministrazione castellana punta a<br />

fare del centro culturale di proprietà<br />

comunale un museo della ceramica.<br />

Questo, considerando il fatto che la<br />

struttura da anni ospita diversi eventi<br />

culturali (mostre, convegni e iniziative<br />

di vario genere) legati alla tradizione<br />

locale e alle tematiche della ceramica.<br />

Perdipiù è sede dell’associazione<br />

Scuola per la ceramica (sostenuta<br />

dall’associazione Lis Aganis e presente<br />

nel web con un proprio profilo Facebook).<br />

Non soltanto: al primo piano della residenza<br />

signorile del sedicesimo secolo<br />

è allestita la mostra permanente “Scodelle:<br />

la ceramica di Castelnovo del<br />

Friuli” dedicata alla ceramica rinascimentale<br />

e costituita dai reperti risalenti<br />

al 1500, rinvenuti in ambito comunale.<br />

Il materiale presentato si pone a testimonianza<br />

di una radicata tradizione ceramista<br />

del territorio castellano, il<br />

quale, avendo consistente disponibilità<br />

di materie prime e una ricca e documentata<br />

presenza di magistri scodellari,<br />

probabilmente era anche sede di<br />

una fornace.<br />

«A oggi la mostra risulta disorganica.<br />

Come amministrazione e su indicazione<br />

della Sovrintendenza ci siamo<br />

posti l’obiettivo di regolarizzarla e di<br />

renderla fruibile al pubblico», conclude<br />

Servizi<br />

Del Toso. Per queste ragioni l’amministrazione<br />

comunale ha affidato a una<br />

giovane professionista – la spilimberghese<br />

Irene Sarcinelli, laureata a pieni<br />

voti in Scienze dell’antichità all’università<br />

Cà Foscari di Venezia, con master<br />

in digital humanities conseguito<br />

nell’ateneo lagunare – la curatela della<br />

raccolta, comprensiva di oltre cinquemila<br />

frammenti, dei quali solamente<br />

138 esposti.<br />

L’area Ai Pioppi in concessione<br />

alla Pro loco per altri tre anni<br />

Il sindaco<br />

Juri Del Toso<br />

e Roberto<br />

Michieli<br />

della<br />

Soprintendenza<br />

archeologica<br />

del Friuli<br />

Venezia Giulia<br />

Quasi 45 anni di vita e un ruolo di primo piano nel panorama associazionistico locale.<br />

Per questa ragione, l'amministrazione presieduta dal sindaco Juri Del Toso<br />

ha deciso di rinnovare, per un triennio, la convenzione per la concessione in uso<br />

dell'area ricreativa Ai Pioppi, a Paludea, alla Pro loco Val Cosa, prevedendo nel<br />

contempo la possibilità di un eventuale rinnovo.<br />

Sino al 2021, quindi, nessun cambio di casa per il sodalizio castellano che si prepara<br />

a festeggiare il 45° compleanno essendo nato nel 1974. La Pro Val Cosa potrà<br />

contare inoltre su una sede riqualificata essendo stati eseguiti lavori di messa a<br />

norma per il superamento delle barriere architettoniche.<br />

Devozione mariana<br />

Inaugurato<br />

il nuovo capitello<br />

votivo a borgo<br />

Martinero<br />

Con la benedizione di don Gabriele<br />

Cercato, parroco di Castelnovo del<br />

Friuli - Paludea, alla presenza del sindaco<br />

Juri Del Toso, è stato inaugurato a<br />

Martiners, borgata del Comune di Castelnovo<br />

del Friuli, un nuovo capitello<br />

votivo. “L’iniziativa proposta dagli abitanti<br />

della borgata” precisa il primo<br />

cittadino “ha subito trovato la giunta<br />

favorevole alla realizzazione dell’opera,<br />

tant’è che nell’area abbiamo<br />

fatto eseguire dal servizio manutentivo<br />

comunale, interventi di sistemazione e<br />

di manutenzione che vanno dalla pulizia<br />

dei muri allo spostamento della<br />

piazzola ecologica”. Il capitello poggia<br />

su un muro ed ha al suo interno la Madonna<br />

Immacolata. Un riquadro in pietra<br />

ed una cornice in ferro completano<br />

l’opera. Sulla sommità si trova il crocifisso<br />

realizzato con due antiche<br />

cerniere ed il Cristo raffigurato da un<br />

chiodo antico fatto e lavorato a mano.<br />

Una copia dell’<strong>ECO</strong><br />

la trovi sempre<br />

nel municipio<br />

del tuo Comune


Maggio 2018 - 23<br />

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CLAUZETTO<br />

CLAUZETTO<br />

Il bilancio<br />

Grotte riaperte<br />

a Pasquetta<br />

Ottimo bilancio<br />

nelle festività<br />

Sono state poco più di 661 le persone<br />

che, complice la bella giornata,<br />

non hanno perso l’occasione di trascorrere<br />

Pasquetta visitando le grotte<br />

di Pradis, riaperte al pubblico dopo<br />

qualche mese di pausa. Ad accoglierli<br />

una squadra di guide speciali,<br />

composta dai giovani che hanno frequentato<br />

il corso di formazione promosso<br />

dal Comune in collaborazione<br />

con Lis Aganis.<br />

«E’ stata senza dubbio una riapertura<br />

positiva, – è stato il commento del<br />

sindaco di Clauzetto Flavio Del Missier<br />

– che ripaga l’amministrazione<br />

comunale degli sforzi fatti per rispettare<br />

una tradizione consolidata: la<br />

riapertura delle grotte e del museo il<br />

lunedì dell’Angelo». Una riapertura<br />

accompagnata da importanti novità.<br />

Durante la chisura invernale, infatti,<br />

sono stati eseguiti dei lavori di ampliamento<br />

dei percorsi, della loro<br />

messa in sicurezza, e costruito un<br />

nuovo ingresso con annessa biglietteria.<br />

Grotte e museo sono aperti la domenica<br />

e nei giorni festivi dalle 10 alle<br />

18.<br />

“Festa del Perdon”:<br />

rinnovata la tradizione<br />

del Preziosissimo sangue<br />

Fra dimostrazioni di antichi mestieri,<br />

mercatino artigiano, spettacoli vari,<br />

specialità enogastronomiche tipiche,<br />

la novità delle “passeggiate” alla scoperta<br />

del territorio oltre, ovviamente ai<br />

momenti devozionali legati alla reliquia<br />

del Preziosissimo Sangue, la Festa del<br />

Perdon è un appuntamento che non passa<br />

mai di moda. Evento di punta tra le manifestazioni<br />

proposte dalle comunità della<br />

Val Cosa, promosso dalla Pro loco di<br />

Clauzetto in collaborazione con l’amministrazione<br />

comunale, e stato riproposto<br />

sabato 12 e domenica 13 maggio. Momento<br />

clou della kermesse, come vuole<br />

una tradizione ormai consolidata, quello<br />

della processione in onore alla reliquia del<br />

Preziosissimo sangue, custodita<br />

nella chiesa di San Giacomo<br />

sin dal 1755. Giunta<br />

da Costantinopoli, dono di<br />

una persona di alto rango a<br />

un umile servitore di Clauzetto,<br />

fu poi destinata alla<br />

fine del 1700 alla parrocchia<br />

di San Giacomo tramite il<br />

mediatore don Cavalluti. E’<br />

ritenuta un dono prezioso per<br />

ottenere grazia, sollievo dalle<br />

malattie e remissione dei peccati. Ad<br />

Formazione<br />

Al via il 26 maggio<br />

un nuovo corso per<br />

intagliatori del legno<br />

L'ecomuseo Lis Aganis e l'Associazione<br />

intagliatori di Clauzetto, con il patrocinio<br />

del Comune, organizzano un corso d'intaglio<br />

del legno. L'iniziativa, alla sua dodicesima<br />

edizione, rientra nel progetto "Antichi<br />

saperi per nuovi mestieri", avviato<br />

dal Comune della Val Cosa allo scopo non<br />

solo di mantenere viva l'importante esperienza<br />

dell'artigianato locale, ma con l’impegno<br />

per cercare i fondi necessari per sostenerlo<br />

e farlo rientrare tra le iniziative di<br />

formazione sostenuta.<br />

Le lezioni avranno luogo a partire dal 26<br />

maggio a Palazzo Gerometta, a Pradis di<br />

Sopra, ogni sabato, dalle 14.30 alle 17.30,<br />

per un totale di 13 incontri (40 ore). Il costo,<br />

comprensivo di materiali e attrezzi è<br />

di 140 euro per gli uomini, 100 euro per le<br />

donne e gratuito per i ragazzi sotto i 14<br />

anni. Richiesta la quota di 20 euro per motivi<br />

assicurativi contro gli infortuni. Per<br />

info chiamare il numero 0427 764425.<br />

aprire i due giorni di festa, sabato 12<br />

maggio, con ritrovo alle 16.45 nel piazzale<br />

della Chiesa di San Giacomo, è stato<br />

“Passiparole...sui passi dei pellegrini”:<br />

una passeggiata con visita alla chiesa a<br />

cura degli esperti di arte e storia locale<br />

Isabella Reale e Vieri dei Rossi e realizzata<br />

in collaborazione con l'Ecomuseo Lis<br />

Aganis.<br />

Domenica 15 le celebrazioni della Festa<br />

del Perdon sono entrate nel vivo fin dal<br />

mattino, alle 10.15, sul sagrato della<br />

chiesa con la commemorazione alla lapide<br />

a ricordo del Rastrellamento del Perdòn<br />

Grant del 1944 (il 21 maggio del<br />

1944, durante le celebrazioni, reparti militari<br />

nazifascisti circondarono la chiesa di<br />

San Giacomo e operarono un feroce rastrellamento<br />

portando via circa 200 uomini,<br />

dei quali 25 clauzettani, furono giudicati<br />

abili e deportati nei campi di lavoro<br />

in Germania, Polonia e Cecoslovacchia),<br />

seguita, la scenografica processione in<br />

onore del Preziosissimo Sangue per le vie<br />

del paese e la messa, che ogni anno vedono<br />

la partecipazione di centinaia di persone.<br />

Per tutta la giornata oltre ad ammirare la<br />

reliquia del Preziosissimo Sangue, è stata<br />

aperta l'antica Fiera del Perdon con artigianato<br />

e prodotti tipici, mentre, nel pomeriggio,<br />

lo spazio è stato riservato agli<br />

spettacoli per grandi e piccini. Novità di<br />

questa edizione sono state poi le escursioni<br />

a cura della Pro Clauzetto alla scoperta<br />

dei doni, ed in particolare delle erbe,<br />

che la natura ci regala assieme ad Adriano<br />

Bruna, esperto botanico e a Liana Cozzi,<br />

specializzata in cucina delle erbe.<br />

Durante l’intera giornate è stato possibile<br />

assaggiare le specialità enogastronomiche<br />

tipiche, tra cui la tradizionale Balote.<br />

Non hai ricevuto l’Eco<br />

nella tua cassetta della posta?<br />

lo trovi nel municipio<br />

del tuo Comune


24 - Maggio 2018<br />

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PINZANO AL<br />

TAGLIAMENTO<br />

PINZANO AL TAGLIAMENTO<br />

Giovani alla riscoperta<br />

del territorio<br />

con “Natura(L)Mente”<br />

Giovani, volontariato e ambiente:<br />

sono questi gli ingredienti<br />

di "Natura(l)mente",<br />

progetto che nasce dalla passata esperienza<br />

dell'associazione giovanile giuliana<br />

#MaidireMai-#NikoliReciNikoli<br />

e che, nell'ultimo fine settimana di<br />

aprile, ha fatto tappa in Val d'Arzino.<br />

“Scopo primario dell'iniziativa è promuovere<br />

una riscoperta del territorio<br />

della Regione da parte delle fasce giovanili<br />

della popolazione, innescando<br />

processi di attivazione di forme di turismo<br />

solidale, equo e legato alle comunità”<br />

spiega il vicesindaco di Pinzano<br />

al Tagliamento, Emiliano De Biasio,<br />

particolarmente fiero che la seconda<br />

edizione dell'iniziativa abbia<br />

avuto come base proprio Pinzano, aggregando<br />

giovani provenienti dalle<br />

esperienze di servizio civile promosse<br />

da Arci Servizio Civile nel Friuli Venezia<br />

Giulia.<br />

“Gli obiettivi che #MaidireMai-#NikoliReciNikoli<br />

persegue sono quelli di<br />

promuovere iniziative e progetti sul<br />

territorio, per sensibilizzare la cittadinanza<br />

giovanile a dare il proprio contributo<br />

nel miglioramento graduale degli<br />

spazi comuni e promuovere la cooperazione,<br />

la partecipazione, il confronto<br />

critico” sottolinea il vice sindaco<br />

pinzanese. In questa direzione,<br />

#MaidireMai #NikoliReciNikoli ha<br />

realizzato, gli scorsi anni, i progetti<br />

“Giovani protagonisti”, “Creattivamente”<br />

e "Giovani e Responsabili", all’interno<br />

dei quali sono stati realizzati<br />

cicli di incontri, festival, rassegne e<br />

molte altre iniziative. Così, dal 27 al<br />

30 aprile, "Natura(l)mente" ha coinvolto<br />

la pedemontana pordenonese e in<br />

particolare i Comuni di Pinzano al Tagliamento<br />

e Castelnovo del Friuli. La<br />

tre giorni si è aperta con un incontro<br />

con i giovani in sala Somsi, a Pinzano:<br />

lo stesso De Biasio e il presidente di<br />

Arci Servizio Civile del Friuli Venezia<br />

Giulia Giuliano Gelci hanno illustrato<br />

l’iniziativa. Quindi è stato proiettato il<br />

film “Life in four elements”. Il documentario,<br />

frutto di un lavoro di riprese<br />

durato quattro anni, che cattura una serie<br />

di spettacolari sequenze e di storie<br />

emozionanti legate ai quattro elementi<br />

che vengono raccontati attraverso un<br />

rapporto totalizzante che altrettanti uomini<br />

e donne intrattengono con questi.<br />

Il film ha ricevuto la Genziana d'argento<br />

per il miglior contributo tecnicoartistico<br />

al Trento Film Festival 2017.<br />

Il fine settimana di attività è proseguito<br />

con laboratori di giochi tradizionali<br />

con utilizzo di materiale di riciclo, un<br />

laboratorio di danze popolari della<br />

zona nordest del Brasile, escursioni<br />

guidate di conoscenza del territorio, assaggi<br />

della cucina tradizionale locale,<br />

l’incontro “Opportunità del Servizio<br />

Civile sul Territorio” con testimonianze<br />

di ex volontari, e per concludere<br />

una “festa di comunità” con animazione<br />

e musica dal vivo con la<br />

banda Forró Sem Fronteira.<br />

Protezione civile: numerosi interventi<br />

per la sicurezza di un territorio fragile<br />

Il territorio delle colline di Pinzano è<br />

estremamente fragile e delicato. C’è la<br />

continua necessità di manutenzioni e rimedi<br />

alle frequenti frane. Diverse sono<br />

le opere di Protezione civile portate a<br />

termine nei mesi scorsi in diversi punti<br />

del territorio comunale: alcuni consolidamenti<br />

a frane a Costa Beorchia, la ricostruzione<br />

di un muro di sostegno all’inizio<br />

della strada che porta a Colle, la<br />

riparazione del ciglio della strada “vecchia”<br />

di Costa Beorchia, franato un<br />

anno fa. Altri interventi, più rilevanti,<br />

sono stati avviati a cura degli uffici comunali<br />

e presto partiranno i lavori. In<br />

particolare sono già a buon punto le pratiche<br />

per l’avvio del consolidamento di<br />

una parete rocciosa a Manazzons, che<br />

desta preoccupazione, ed il canale di<br />

convogliamento delle acque meteoriche<br />

a nord dell’abitato di Valeriano, atteso<br />

da molto tempo perché eviterà che durante<br />

i violenti acquazzoni le acque provenienti<br />

dai campi giungano in paese.La<br />

squadra comunale di protezione civile e<br />

l’ufficio tecnico, con solerzia e costanza<br />

tengono monitorate le varie fragilità.<br />

Le diverse minacce alla integrità della<br />

viabilità pubblica sono all’attenzione<br />

dell’Amministrazione comunale e della<br />

Direzione centrale della Protezione civile.<br />

Alan Beggin,<br />

campione<br />

di downhill,<br />

dà il buon esempio<br />

e pulisce i sentieri<br />

Ospite d'eccezione per l'X team "Piero<br />

Bicya", associazione sportiva con base<br />

a Pinzano che, dal 1998, anno di fondazione<br />

del team, con rinnovato entusiasmo,<br />

continua nell'organizzazione di<br />

gare e manifestazioni nell'ambito della<br />

mountain bike potendo contare anche su<br />

un tracciato "fatto in casa" immerso<br />

nella meravigliosa natura della Val d'Arzino.<br />

Con grande entusiasmo e passione,<br />

i soci volontari hanno ripreso e<br />

sistemato numerosi sentieri ormai dimenticati<br />

e soffocati da rovi e sterpaglie,<br />

costruendo ponti e passerelle, rifacendo<br />

muretti di contenimento e pavimentazione<br />

in pietra. Un tracciato che,<br />

per essere sempre al meglio, necessita<br />

di manutenzioni almeno settimanali.<br />

Come ogni domenica, gli appassionati<br />

delle "ruote grasse" si sono ritrovati per<br />

manutenere i sentieri della Val d'Arzino:<br />

alla ricognizione della pista si è unito<br />

anche il pluricampione italiano di downhill<br />

Alan Beggin che, assieme ai ragazzi<br />

del team 3 Stars si è dato un gran<br />

da fare nel dare una mano agli amici<br />

friulani.<br />

Non hai ricevuto l’Eco<br />

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lo trovi nel municipio<br />

del tuo Comune


Maggio 2018 - 25<br />

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VITO<br />

D’ASIO<br />

VITO D’ASIO<br />

Università della terza età<br />

di Spilimbergo:<br />

tre lezioni per scoprire<br />

gli aspetti culturali<br />

della Val d’Arzino<br />

L’Università della terza età di Spilimbergo (Ute)<br />

nel programma didattico dell'anno accademico<br />

appena concluso ha inserito lo svolgimento di tre<br />

lezioni volte a scoprire e approfondire gli aspetti<br />

culturali della Val d'Arzino. Le lezioni, tenutesi<br />

all’auditorium di Casiacco, sono iniziate il 7 marzo<br />

con relatore Tito Pasqualis intervenuto sul tema<br />

“Una Valle si racconta”, illustrando alcuni spaccati<br />

della vita passata della nostra valle. Il 14 marzo è<br />

stata la volta del sindaco di Vito d'Asio Pietro Gerometta<br />

raccontare l’epopea della Lima di Anduins:<br />

un interessante spaccato di un trentennio della vita<br />

di una comunità e delle vicende delle famiglie<br />

Lualdi. A chiudere il ciclo di lezioni, lo scorso 21<br />

marzo è stata Maria Sferrazza Paqualis, che ha<br />

intrattenuto i numerosi intervenuti sul tema<br />

“La Gente della Pieve”.<br />

Asd Arzino promosso in Seconda categoria<br />

E’ un sogno che inseguiva da quindici anni<br />

Un sogno lungo quindici anni: è quello dell'Asd Arzino,<br />

la formazione calcistica del Comune di Vito<br />

d'Asio che, dopo una marcia trionfale di cinquantasette<br />

punti in 24 partite, ha centrato in largo anticipo il salto<br />

di categoria.<br />

Dopo tanti anni in Terza, la formazione gialloblu guidata<br />

dal mister Cristian Barazzutti disputerà il prossimo<br />

campionato di calcio in Seconda categoria. Obiettivo<br />

che la formazione della Val d'Arzino inseguiva dal lontano<br />

2003. Una favola diventata realtà per gli appassionati<br />

tifosi ma che non stupisce più di tanto la giovane<br />

presidente del sodalizio sportivo, Anna Gerometta, 32<br />

anni, di cui gli ultimi quattro al timone della società:<br />

“Ci aspettavamo di giocare un campionato di vertice e<br />

puntavamo alla promozione. I giocatori sono di valore<br />

e perciò siamo partiti con l’intento di stare tra le prime<br />

quattro”. Tutto secondo copione, insomma. Ora c'é da<br />

pensare al futuro e al campionato che verrà.<br />

Approvato il bilancio di previsione<br />

In arrivo importanti opere pubbliche<br />

Con l’approvazione del bilancio di previsione<br />

2018 prenderanno il via due importanti<br />

opere pubbliche nel territorio comunale<br />

di Vito d'Asio. Ad annunciarlo è lo<br />

stesso sindaco Pietro Gerometta, confermando<br />

la riqualificazione di Piazza Fontana<br />

a Vito d’Asio e il parcheggio Maciles<br />

ad Anduins. “Inoltre, sono stati avviati i<br />

primi studi progettuali per la realizzazione<br />

di un campeggio a San Francesco, ed è<br />

stato richiesto all’Uti il finanziamento per<br />

modificare la viabilità interna della frazione<br />

di Vito d’Asio” afferma il primo cittadino.<br />

Rispetto alla riqualificazione di<br />

Piazza Fontana, “l’intervento, come criterio<br />

generale intende essere un lavoro di<br />

semplificazione, di pulizia di tutti quegli<br />

elementi che rendono poco leggibile l’insieme”<br />

chiarisce Gerometta. E aggiunge:<br />

“La piazzetta non è grande, ma nella sua<br />

semplicità merita di essere portata in luce<br />

e valorizzata a dovere. In particolare si intende<br />

operare su tutta la superficie, definita<br />

dalle tre vie di accesso, in modo da<br />

creare un unico piano inclinato senza gradini<br />

e cambiamenti di quota, seguendo<br />

soltanto la pendenza naturale; inglobando<br />

il marciapiede esistente che costeggia il<br />

centro sociale. In questo modo, la superficie<br />

della piazza diventa tutt’una, si recupera<br />

l’idea di “salotto di un tempo”, ritorna<br />

ad essere una piazza chiostro, una<br />

piazza cortile, che si lega indissolubilmente<br />

con gli edifici, i cortili e le funzioni<br />

che la circondano”. “Il disegno della pavimentazione<br />

rifiuta qualsiasi intervento vistoso,<br />

preferendo la ricerca di una sobria<br />

geometria dettata dalla fontana, la quale<br />

viene valorizzata soltanto da una soglia in<br />

acciaio tipo Corten, con l’inserimento di<br />

una poesia in friulano che recita “Tu ievas<br />

la matina e tu iuatz il mont e il planc, un<br />

sospir dal cor cj ven, tu sos Furlan” afferma<br />

il sindaco. E conclude: “I materiali<br />

proposti sono quelli legati alla nostra tradizione,<br />

l’acciottolato in sasso a spacco e<br />

inserti in pietra locale tipo Pradis o Torreano.<br />

La circolazione veicolare rimane<br />

soltanto di passaggio, oppure limitata alle<br />

funzioni religiose, l’intento è di ripristinare<br />

la completa pedonalità del luogo”.<br />

L’amministrazione Gerometta ha incaricato<br />

inoltre l’ufficio tecnico comunale di<br />

redigere un progetto per ricavare un parcheggio<br />

pubblico in frazione di Anduins.<br />

Il progetto riguarda la realizzazione di un<br />

parcheggio in località Maciles, e a completare<br />

l’attuale disponibilità di aree di sosta<br />

in corrispondenza delle attività commerciali<br />

e sanitarie presenti. Sette i posti<br />

auto previsti, più uno per i diversamente<br />

abili. Il termine dei lavori è previsto a fine<br />

giugno.<br />

Una copia dell’<strong>ECO</strong><br />

la trovi sempre<br />

nel municipio<br />

del tuo Comune


26 - Maggio 2018<br />

SEQUALS<br />

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SEQUALS<br />

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Elezioni<br />

Amministrative<br />

29 aprile 2018<br />

Enrico Odorico, 72 anni, dirigente<br />

d'azienda in pensione, è il nuovo<br />

sindaco di Sequals. Alle elezioni<br />

amministrative del 29 aprile scorso, con il<br />

sostegno della lista “Democrazia civica”,<br />

ha ottenuto il 50,22%o delle preferenze,<br />

pari a 577 voti (su 1.149 votanti). Matteo<br />

Moretto, 47 anni, avvocato, vicesindaco<br />

uscente, e candidato sindaco per la lista<br />

"Intant bundì", ha raccolto il 44,21% (508<br />

voti); a Noris Pascut, 44 anni, operaio metalmeccanico,<br />

candidato sindaco per Casa-<br />

Pound Italia, è andato il 5,57 delle preferenze,<br />

pari a 64 voti.<br />

Il nuovo consiglio comunale è composto<br />

da Serena Guarino, Gianni Lunari, Guido<br />

Vuerich, Francesco Serra, Antonella La<br />

Placa, Sandro Montico, Giulio Crovato (per<br />

la maggioranza); Matteo Moretto, Fabiana<br />

Visentin, Dario Zamparo, Marco De Lillo<br />

(per la minoranza).<br />

La nuova giunta è composta da Enrico<br />

Odorico, sindaco, referente Personale, Bilancio,<br />

Patrimonio, Finanza e quanto non<br />

espressamente delegato; Gianni Lunari:<br />

assessore, vice sindaco, con delega alla Vigilanza<br />

e sicurezza, Attività produttive e<br />

Tributi; Serena Guarino, assessore, delega<br />

all’Istruzione e Politiche per le famiglie;<br />

Sandro Montico, assessore, delega ai Lavori<br />

pubblici, Edilizia privata, Manutenzione<br />

immobili; Francesco Serra, assessore,<br />

delega alla Cultura, Tempo libero, Turismo,<br />

Sviluppo rete museale; Francesco<br />

Bombasaro, consigliere delegato, con delega<br />

alle Infrastrutture tecnologiche, Urbanistica,<br />

Protezione civile; Antonella La<br />

Placa, consigliere delegato, con delega alle<br />

Analisi economiche, Solidarietà sociale,<br />

Casa di riposo; Guido Vuerich, consigliere<br />

delegato, con delega all’Associazionismo,<br />

Volontariato, Attività sportive, Manutenzione<br />

urbana. Capogruppo di maggioranza<br />

è Giulio Crovato.<br />

Dopo nove anni torna alla guida dell’amministrazione comunale con il 50,22%<br />

dei consensi. «E’ la conferma che i progetti di allora mantengono la loro attualità»<br />

Enrico Odorico è il nuovo sindaco<br />

Enrico<br />

Odorico,<br />

72 anni,<br />

dirigente<br />

d’azienda<br />

in pensione,<br />

il 29 aprile<br />

scorso<br />

è ritornato<br />

alla guida<br />

del Comune<br />

di Sequals<br />

In campo l’intero gruppo consiliare<br />

Priorità: scuola, decoro, rete museale<br />

Una manciata di giorni sono bastati<br />

al neo sindaco Enrico Odorico<br />

per ufficializzare una squadra<br />

che non solo mette in campo l’intero<br />

gruppo consiliare, ma che annuncia, a<br />

metà legislatura, una radicale staffetta: i<br />

quattro assessori sostituiranno i consiglieri<br />

delegati; i consiglieri delegati diventeranno<br />

a loro volta assessori.<br />

Un approccio, insomma, fortemente innovativo<br />

sul piano metodologico, che punta<br />

a premiare la competenza, il coinvolgi-<br />

Fresco di restauro, il fucile da caccia<br />

di Primo Carnera ritorna a casa<br />

Il fucile di Primo Carnera, restaurato dall'armaiolo sequalsese Andrea Zecchinon,<br />

ha fatto ritorno a Villa Carnera. L’arma con cui Primo Carnera andava a<br />

caccia con gli amici, aveva seguito la vendita della sua abitazione, acquistata<br />

dalla famiglia Micoli.<br />

Ora Fabiola Micoli ha voluta donare questo preziosa testimonianza della vita<br />

del grande campione alla comunità di Sequals.<br />

Oggi, grazie al restauro, realizzato gratuitamente dal giovane Andrea Zecchinon,<br />

è così nuovamente possibile ammirare l'arma conservata nella teca<br />

antisfondamento della villa. Si tratta di un fucile semiautomatico americano<br />

della Browning, modello Auto-5, calibro 12, con il monogramma in oro<br />

(Primo Carnera) inciso sul calcio. Il cimelio va ad arricchire la casa-museo<br />

del campione dei pesi massimi, il "gigante buono" che, partendo dal Friuli<br />

povero del dopoguerra, arrivò a combattere sui ring più ambiti, conquistando<br />

il titolo di campione mondiale dei pesi massimi di boxe nel 1933.<br />

mento e la partecipazione a tempo pieno<br />

degli eletti nell’intero processo amministrativo.<br />

«Una scelta – spiega il primo cittadino<br />

– che si basa su un accordo che intende<br />

coinvolgere tutto il corpo eletto con<br />

precise deleghe che tengono altamente in<br />

considerazione il consenso degli elettori,<br />

le specifiche conoscenze, competenze e<br />

impegni personali di ogni delegato, e che<br />

prevede a metà mandato una rotazione<br />

delle varie posizioni, nel rispetto delle conoscenze<br />

e competenze acquisite. Ciò garantirà<br />

una piena continuazione nell'azione<br />

di attenta gestione e nello stesso<br />

tempo il pieno e costante coinvolgimento<br />

ed impegno di tutti i componenti di questa<br />

meravigliosa squadra che si appresta<br />

a governare la nostra intera comunità per<br />

i prossimi cinque anni».<br />

Sul piano amministrativo, Enrico Odorico<br />

intende riprendere quei progetti che<br />

sei anni fa erano stati bruscamente interrotti<br />

dal commissariamento, e che oggi,<br />

con i loro voti, i cittadini ne confermano<br />

l’attualità e la bontà. «Il primo obiettivo<br />

– informa il sindaco – riguarda la mensa<br />

scolastica. Dall’inizio da settembre intendiamo<br />

ripristinare un nostro servizio<br />

mensa, almeno per quanto riguarda i cibi<br />

caldi».<br />

Una seconda priorità, che i cittadini sentono<br />

particolarmente, riguarda la pulizia<br />

e il decoro urbano, che attualmente lascia<br />

molto a desiderare. Terzo aspetto, la gestione<br />

dell’ingente patrimonio comunale:<br />

«Una ricchezza – sottolinea il sindaco –<br />

che ci farà diventare poveri, perché non<br />

produce reddito ma solo spese». Considerazioni<br />

che lo portano ad imboccare la<br />

strada di una rete museale, in grado di ribaltare<br />

l’approccio turistico: oggi subìto,<br />

domani da guidare e promuovere. «Un<br />

importante passo in questa direzione –<br />

anticipa il sindaco – riguarda Villa Ciani,<br />

che ospita il Craf, il Centro di ricerca e<br />

archiviazione della fotografia e la biblioteca.<br />

«La Libera Accademia di Belle Arti<br />

di Firenze (Laba), con la quale trattengo<br />

rapporti da lungo tempo – anticipa il sindaco<br />

– guarda con grande interesse la<br />

possibilità di portare a Villa Ciani una<br />

propria sede secondaria».<br />

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lo trovi nel municipio<br />

del tuo Comune


Maggio 2018 - 27<br />

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TRAVESIO<br />

TRAVESIO<br />

Iniziativa di successo per il ventiduenne travesiano, fresco laureato<br />

in Diritto per le imprese e le istituzioni all’Università di Udine<br />

Francesco: internet troppo lenta<br />

Il Comune delibera<br />

l’installazione di due ripetitori<br />

Toppo di Travesio<br />

Spinto dai social<br />

decolla<br />

l’ufficio turistico<br />

Ha un approccio “social”, punta<br />

a promuovere tutti i comuni limitrofi<br />

e fa del turista non un<br />

semplice visitatore, ma parte attiva<br />

all’interno degli eventi: è<br />

l’ufficio turistico di palazzo<br />

Wassermann, a Toppo di Travesio,<br />

nato da una convenzione<br />

tra Arcometa e il municipio.<br />

Aperto tutti i giorni, oltre a fornire<br />

informazioni a quanti raggiungono<br />

l’ufficio, porta avanti<br />

un’azione di promozione virale,<br />

a partire dalla pagina Facebook<br />

“Arcometa - Consorzio tra le<br />

Pro loco”. «Puntiamo al turismo<br />

di nuova generazione secondo<br />

le linee guida di Promoturismo<br />

Fvg – spiega il presidente<br />

di Arcometa Christian De<br />

Rosa – utilizzando la pubblicità<br />

sui social e individuando canali<br />

tematici per catturare un pubblico<br />

sempre più propenso a un<br />

turismo emozionale».<br />

Francesco Ros<br />

La sua “Costituzione europea” ha ricevuto<br />

il plauso dei vertici delle<br />

principali istituzioni del pianeta.<br />

Eppure è un impegno a 360 gradi e, soprattutto,<br />

in continua evoluzione su tematiche<br />

anche molto differenti fra loro quello<br />

che Francesco Ros, travesiano, 22 anni e<br />

fresco di laurea in Diritto per le imprese e<br />

le istituzioni all'Università degli Studi di<br />

Udine, sta conducendo negli ultimi anni.<br />

In particolare lasciata per un attimo la passione<br />

per la politica e la scrittura, Ros ha<br />

deciso di dedicarsi ad una problematica<br />

che da tempo affligge la Val Cosa e in particolare<br />

il comune di residenza del giovane,<br />

ovvero la lentezza della connessione<br />

internet. “Nel nostro comune siamo arretrati<br />

per quel che riguarda la connessione<br />

a internet e quindi molti miei concittadini,<br />

me compreso, faticano a connettersi o<br />

hanno una connessione troppo lenta”,<br />

spiega Ros.<br />

Della situazione il giovane scrittore ha informato<br />

a suo tempo, oltre che il primo cittadino<br />

di Travesio Diego Franz, anche la<br />

Telecom e recentemente la Regione. “Visto<br />

che non ci si può soltanto lamentare,<br />

ma credo che se ci sono problemi, ci si<br />

deve impegnare in prima persona a risolverli.<br />

Dopo avere trovato comprensione<br />

nel sindaco, che ringrazio per avermi rice-<br />

Gara di matematica: studenti travesiani<br />

sugli scudi ai Giochi del Mediterraneo<br />

La Scuola Secondaria di Primo<br />

Grado dell’Istituto Comprensivo<br />

di Travesio ha partecipato<br />

anche quest’anno ai Giochi<br />

Matematici del Mediterraneo,<br />

giunti all’ottava edizione ed organizzati<br />

dall’Associazione Italiana<br />

per la Promozione della<br />

Matematica (AIPM) con lo<br />

scopo di mettere a confronto<br />

allievi provenienti da diverse<br />

scuole sul territorio nazionale,<br />

in uno spirito di lealtà e sana<br />

competizione. Gli allievi Samuel<br />

Cicutto e Giulio Bit, si<br />

sono qualificati superando le<br />

diverse fasi previste dalla competizione,<br />

approdando alla Finale<br />

Nazionale di Palermo.<br />

Giunti nel capoluogo siculo,<br />

vuto, consapevole che una istituzione come<br />

il Comune su problematiche del genere abbia<br />

le mani legate, mi sono premurato di contattare<br />

la Regione, presentando un progetto che<br />

ho elaborato in tema di innovazione digitale<br />

e ampliamento della connessione”.<br />

Ebbene, proprio all'alba del suo ventiduesimo<br />

compleanno, il giovane Francesco ha<br />

avuto la risposta da tanto attesa: “Il Comune<br />

di Travesio, ha deliberato, l'installazione di<br />

due ripetitori entro fine maggio, per la zona.<br />

In particolare uno sarà installato a Toppo ed<br />

un altro a Usago. Sarà coperta anche via<br />

Zancan, nel capoluogo. La ditta che fornirà<br />

il servizio è la Wirelessgroup, che già si è occupata<br />

di coprire tutto il Comune di Castelnovo<br />

del Friuli ma anche municipalità contermini”<br />

spiega Ros, emozionato per il risultato<br />

portato a caso, cui ha indubbiamente<br />

contribuito.<br />

“Dopo anni ed anni di lettere e richieste di<br />

incontri sapere che a Travesio arriverà internet<br />

a 30 mega di velocità mi rincuora” osserva<br />

Ros. “Sono emozionato perché credo,<br />

nel mio piccolo, di avervi contribuito. Molte<br />

famiglie, residenti nel mio Comune, potranno<br />

di qui a breve accedere ad internet<br />

nella maniera più veloce possibile e con<br />

meno rischi di trovarsi sconnessi rispetto al<br />

passato. Un'occasione per noi giovani, ma<br />

anche un'opportunità per chi in Val Cosa ci<br />

lavora, per le nostre aziende e, mi auguro,<br />

per quelle che verranno ad insediarsi” conclude<br />

Ros.<br />

accompagnati dai genitori e<br />

dalle insegnanti Chiara Filippetto<br />

ed Eugenia Capozzi, i ragazzi<br />

hanno ottenuto ottimi risultati<br />

nelle rispettive categorie:<br />

Samuel Cicutto, al suo<br />

esordio alle nazionali, si è<br />

piazzato al quindicesimo posto<br />

mentre Giulio Bit, veterano<br />

della competizione, al terzo.<br />

All’evento hanno partecipato<br />

720 studenti provenienti da<br />

tutta Italia, eccellenze selezionate<br />

tra 185.000 partecipanti.<br />

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28 - Maggio 2018<br />

ARBA<br />

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ARBA<br />

Graphistudio: design,<br />

ricerca e sintesi, tra<br />

innovazione e tradizione<br />

Leader della fotografia digitale, con una sede di rappresentanza<br />

a Pielungo, nel castello Ceconi, conta<br />

180 dipendenti, il 70% donne. Esporta in 150 nazioni<br />

Graphistudio è design, ricerca e<br />

sintesi tra innovazione e tradizione.<br />

L'azienda di Arba, che<br />

conta 180 dipendenti, il 70% dei quali<br />

rappresentato da donne, è motivo di<br />

vanto per il comune in cui ha deciso di<br />

insediarsi, e non soltanto.<br />

Con uno stile profondamente italiano,<br />

ma con lo sguardo da sempre rivolto<br />

al mondo, l'azienda leader nell'ambito<br />

della fotografia digitale ha saputo imporre<br />

nuovi trend internazionali, ispirando<br />

decine di migliaia di fotografi.<br />

Grazie alle continue innovazioni, la<br />

società è riuscita a proporsi come first<br />

mover nel mercato della fotografia<br />

matrimoniale.<br />

Graphistudio è stata la prima in Italia<br />

e nel mondo a introdurre la tecnologia<br />

della stampa digitale nel mercato della<br />

fotografia matrimoniale e di ritratto e<br />

oggi esporta in oltre 150 nazioni.<br />

Ma qual è la vision dell'impresa?<br />

«Combinare l’unicità della rilegatura<br />

fatta a mano, le più avanzate tecnologie<br />

digitali sulla stampa e la creatività<br />

di grafici professionisti: questa è<br />

l’idea dalla quale il libro ha avuto origine<br />

e ha trovato il suo naturale sviluppo<br />

nel mercato matrimoniale, diventando<br />

l’album libro®», hanno<br />

spiegato i vertici aziendali. Graphistudio<br />

è una realtà che ama il made in<br />

Italy, base delle proprie creazioni.<br />

«Chi ama il Made in Italy cerca stile,<br />

eleganza, cura dei dettagli – hanno<br />

messo in luce i rappresentanti della<br />

società. Questa è l'idea di qualità cui<br />

Graphistudio fa riferimento quando<br />

progetta i suoi libri, conosciuti nel<br />

mondo come uno degli esempi più riusciti<br />

del made in Italy». La storia di<br />

Graphistudio nasce a Maniago. Il fondatore<br />

è Tullio Tramontina, da sempre<br />

fonte creativa, vision e marketing.<br />

Tramontina lavora assieme ai soci<br />

Maurizio Corazza, macchina operativa<br />

della produzione, e Enzo Piazza, curatore<br />

della parte tecnologica e degli<br />

aspetti grafici. Un team che lavora<br />

all’unisono e ha saputo fare del proprio<br />

marchio un simbolo.<br />

Nel 2002 il trasferimento nella nuovasede<br />

di Arba, all'interno di uno stabilimento<br />

di 5 mila metri quadrati, che<br />

qualche anno dopo è stato raddoppiato.<br />

L’azienda usufruisce di sedi commerciali<br />

negli Stati Uniti, in Inghilterra,<br />

Francia, Spagna, Russia e Australia.<br />

La società ha anche una sede di rappresentanza<br />

che trova spazio a Pielungo,<br />

nel castello Ceconi.<br />

Al suo interno, quotidianamente vengono<br />

ricevuti clienti provenienti da<br />

tutto il mondo. Si ospitano anche workshop<br />

di livello internazionale con i<br />

più quotati fotografi di matrimonio e<br />

di ritratto.<br />

La Pro loco ha rinnovato il direttivo<br />

Laura Agnolutto è il nuovo presidente<br />

Novità nella Pro loco di Arba, che ha rinnovato il direttivo. Accanto ai “vecchi”<br />

componenti Laura Agnolutto, Michele Cossu, Andrea Ferrarin, Fausto Ferrarin,<br />

Gabriele Ferrarin, Gabriele Formenton, Loretta Miotto, Luigi Mucciolo, Grazia<br />

Salvante e Dario Toffolo, sono stati nominati anche<br />

Nadia David, Samuele Rosa, Andrea Toffolo,<br />

Federica Toffolo e Stefano Toffolo.<br />

Il nuovo gruppo ha già provveduto a nominare al<br />

suo interno presidente Laura Agnolutto, vicepresidente<br />

Gabriele Formenton e segretario Dario<br />

Toffolo, ed è al lavoro per perfezionare il programma<br />

della nuova edizione della “Fiesta sot il<br />

Crupisignâr”, già predisposta dal precedente direttivo,<br />

in programma da sabato 28 luglio, per tre weekend, sino a domenica 12<br />

agosto.<br />

I progetti del Comune<br />

Dopo l’acquisizione<br />

della Centa asilo”<br />

si punta a riqualificare<br />

l’intera area<br />

L’area festeggiamenti di Arba si rinnova:<br />

l'anno scorso il Comune ha acquisito<br />

dalla parrocchia la proprietà<br />

dello spazio attrezzato della “Centa<br />

asilo” nel quale, ad agosto, la Pro loco<br />

organizza da 35 anni la “Fiesta sot il<br />

Crupisignâr”.<br />

L'acquisto è il primo passo per procedere<br />

con interventi di riqualificazione<br />

dell'impianto comunale, struttura indispensabile<br />

per attività ludiche, sportive<br />

e ricreative e centro di aggregazione. Il<br />

Municipio ha reperito i fondi per progettazione<br />

definitiva e la realizzazione<br />

dei primi lotti, che potranno partire a<br />

sagra 2018 conclusa e riguarderanno la<br />

costruzione dei nuovi bagni, accessibili<br />

pure a persone diversamente abili, e di<br />

un locale attrezzato a cucina.<br />

Si confida di predisporre, a breve, anche<br />

l’intervento che porterà alla costruzione<br />

di una nuova pista polifunzionale<br />

coperta, che potrà essere trasformata in<br />

struttura chiusa e utilizzabile tutto<br />

l’anno come centro polifunzionale,<br />

adatto a ospitare anche le attività sociali.<br />

Un progetto ambizioso ma necessario.<br />

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Maggio 2018 - 29<br />

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MANIAGO<br />

Il mercatino delle cose vecchie e usate è<br />

sbarcato a Maniago. Con il supporto<br />

dell’amministrazione comunale e della<br />

Pro Loco, sabato 28 aprile si è tenuto in<br />

piazza Italia il primo mercato dell’antiquariato<br />

e del vintage, così come accadrà in futuro,<br />

ogni quarto sabato del mese nei dodici<br />

mesi l'anno.<br />

L'esordio è stato convincente e per le prossime<br />

edizioni sono attesi molti espositori e<br />

hobbisti che allestiranno, nella zona pedonale,<br />

il mercato dell’antiquariato ribattezzato<br />

“A Maniago oggetti e cose d’altri<br />

tempi”.<br />

Il mercatino è organizzato dall’Associazione<br />

Volontari del Friuli Venezia Giulia con il patrocino<br />

del Comune di Maniago e la collaborazione<br />

della Pro Maniago ed ha lo scopo<br />

di incentivare lo sviluppo turistico e commerciale<br />

della città delle lame.<br />

Gli espositori e hobbisti che arriveranno a<br />

Maniago da tutto il Friuli Venezia Giulia,<br />

ma anche dal vicino Veneto, sono in numero<br />

consistente e allestiranno le loro bancarelle<br />

in piazza Italia con le più svariate mercanzie<br />

e oggetti di antiquariato e cose rare, tanto da<br />

invogliare molti collezionisti e amanti del<br />

vintage a frugare tra i banchi e trovare l’oggetto<br />

particolare, così da respirare per una<br />

giornata quell’odore di antico che solo le<br />

cose d’altri tempi sanno regalare.<br />

“Abbiamo voluto avviare un mercato dell’antiquariato<br />

con cadenza mensile – affermano<br />

l’assessore Cristina Querin e il presidente<br />

della Pro Maniago Michele Forniz –<br />

per dare impulso e vivacità alla nostra città<br />

attraverso un evento periodico, che guarda<br />

con particolare attenzione al mondo del<br />

commercio. Ci auguriamo che la promozione<br />

dell’evento possa alimentare flussi di<br />

visitatori, grazie a un’iniziativa nuova che<br />

siamo certi sarà di successo”.<br />

Per i visitatori che arriveranno a Maniago<br />

inr questa occasione, l’Ufficio Turistico è<br />

aperto tutti i giorni della settimana presso il<br />

L’iniziativa punta<br />

a dare impulso<br />

e vivacità a Maniago,<br />

guardando con particolare<br />

attenzione al mondo<br />

del commercio<br />

MANIAGO<br />

Debutta con successo<br />

il mercatino delle cose<br />

vecchie e usate<br />

L’hanno chiamato “A Maniago oggetti e cose<br />

d’altri tempi”. Si terrà ogni quarto sabato del mese<br />

Museo delle coltellerie in via Maestri del<br />

Lavoro 1: in questa sede si potranno avere<br />

tutte le informazioni sulle bellezze che offre<br />

la cittadina e il territorio delle Valli e delle<br />

Dolomiti Friulane.<br />

Per tutti gli espositori e hobbisti interessati<br />

a partecipare con le loro bancarelle, è necessario<br />

contattare il numero 338 6322205 e<br />

chiedere informazioni a Valter.<br />

Si tratta dell'ennesima iniziativa per rilanciare<br />

anche il comparto commerciale, che<br />

sta conoscendo una crescita significativa:<br />

La società Pescatori Sportivi<br />

festeggia i sessant’anni<br />

"Nonostante le difficoltà del settore il saldo<br />

delle attività 2017 è stato positivo sia per i<br />

pubblici esercizi che per le attività commerciali<br />

– ha certificato Querin –. Si nota un<br />

certo ricambio generazionale per molti versi<br />

anche auspicabile vista l'età media degli<br />

operatori commerciali maniaghesi.<br />

Un modo diverso e più dinamico di stare nel<br />

mercato con l'utilizzo di strumenti di promozione<br />

web e di operazioni di marketing<br />

integrato alla portata anche delle piccole attività<br />

nità se la si sa cogliere".<br />

Appuntamenti<br />

Di notte<br />

in castello<br />

e in villa<br />

Tre imperdibili appuntamenti ricchi<br />

di attività quelli del 28 aprile,<br />

26 maggio e 9 giugno nelle Valli<br />

e Dolomiti Friulane nell’ambito<br />

del progetto "Di notte in castello<br />

e in villa" promosso dall'Uti.<br />

Seguendo quella linea immaginaria<br />

che è la ferrovia Sacile–<br />

Gemona si è deciso di realizzare<br />

tre giornate e tre notti ad ingresso<br />

gratuito dedicate alla scoperta<br />

del territorio e per unire<br />

idealmente in un percorso culturale<br />

castelli e ville. Un cammino<br />

dedicato a luoghi e spazi del presente<br />

e del passato attraverso<br />

passeggiate culturali alla scoperta<br />

dei castelli di Maniago, Solimbergo,<br />

Pinzano e Travesio;<br />

spettacoli teatrali, musicali e scenici;<br />

degustazioni di prodotti locali;<br />

attività laboratoriali e creative<br />

adatte alle famiglie ed ai più<br />

piccoli.<br />

L’esordio del 28 aprile è stato<br />

dedicato alla scoperta del Castello<br />

di Maniago. Il secondo<br />

appuntamento è previsto per sabato<br />

26 maggio alle 16 al Castello<br />

di Solimbergo con una<br />

passeggiata culturale e visita alla<br />

chiesa di Salimbergo, in occasione<br />

del 250° anniversario.<br />

Gran finale sabato 9 giugno tra<br />

Pinzano e Castelnovo con<br />

un’escursione guidata con Alberta<br />

Maria Bulfon e il concerto<br />

Tambors de Topolò.<br />

La società mandamentale Pescatori<br />

Sportivi di Maniago<br />

compie 60 anni e propone una<br />

lunga serie di appuntamenti per<br />

celebrare l'ambita ricorrenza.<br />

Iniziative ed eventi che non saranno<br />

solamente un mero momento<br />

di festa e d’intrattenimento,<br />

ma tenderanno a trasmettere<br />

e far conoscere alla comunità<br />

e, in particolare ai giovani,<br />

la valenza di una società<br />

sportiva anche come momento<br />

di svago, di presenza volontaristica,<br />

di solidarietà, d’impegno<br />

umanitario e sociale, in particolare<br />

per l’operatività a favore<br />

della tutela dell’ittiofauna, delle<br />

acque interne e dell’ambiente,<br />

oltre che di amicizia, di collaborazione<br />

e di solidarietà.<br />

Si potranno vedere, assieme<br />

agli acquari dell’Ente Tutela<br />

Patrimonio Ittico del Friuli Venezia<br />

Giulia, e varie attrezzature<br />

di pesca e di allevamento<br />

pesci, anche la Mostra dedicata<br />

alla “Pesca Sportiva in Filatelia”<br />

che Guerrino Massaro ha<br />

allestito appositamente al Coricama<br />

per questo traguardo.<br />

Nel mondo filatelico tramite i<br />

francobolli, ogni Stato presenta<br />

la propria storia, cultura, geografia<br />

e le proprie ricchezze interne.<br />

Ebbene, in questa esposizione<br />

è stata presentata la Pesca<br />

Sportiva (limitata alle acque interne)<br />

con documenti provenienti<br />

da tutti i cinque continenti,<br />

a testimonianza del fatto<br />

che questa passione coinvolge il<br />

mondo intero.


30 - Maggio 2018<br />

VAJONT<br />

VAJONT<br />

Agiugno lo Spazio cre@tivo Vajont<br />

spegnerà la sua prima<br />

candelina. Un luogo pensato<br />

per accogliere bambini, ragazzi e<br />

adulti e per svolgere attività creative e<br />

artistiche, ma anche ludiche, di animazione,<br />

informative, formative e di promozione<br />

della lettura. Uno spazio<br />

aperto il sabato dalle 10 alle 12.<br />

Il piano nasce all'interno di un progetto<br />

più ampio, proposto dall'associazione<br />

Lago e accolto dall'attuale amministrazione<br />

comunale di Vajont per offrire un<br />

nuovo servizio alla comunità e anche<br />

ai residenti nell'Unione territoriale. Nel<br />

corso di questo primo anno, a fruirne<br />

maggiormente sono stati i cittadini più<br />

giovani: i bambini della scuola dell'infanzia<br />

e della primaria, dai 5 agli 11<br />

anni, per molti dei quali recarsi allo<br />

Spazio cre@tivo il sabato mattina è diventato<br />

un appuntamento fisso.<br />

L'apertura e le attività sono curate e<br />

gestite dalle operatrici dell'associazione<br />

Lago. Sono stati svolti laboratori<br />

per favorire l'uso della manualità e<br />

della creatività, proposte letture animate<br />

e ad alta voce e momenti di<br />

gioco, sopratutto di gruppo, per favorire<br />

socialità, condivisione e sana competizione.<br />

Lo Spazio si trova nella sede<br />

della biblioteca di Vajont, al piano<br />

terra del Municipio. All'interno ci sono<br />

materiali per dipingere, tagliare, creare<br />

e disegnare, giochi da tavolo e libri<br />

della biblioteca da prendere in prestito.<br />

In mostra ci sono pure i lavoretti creati<br />

dai bimbi con materiale naturale e di<br />

riciclo. Quanto ai giochi, i piccoli<br />

ospiti si sono divertiti a cercare uova<br />

nascoste in biblioteca, superare prove<br />

di abilità manuale, allenare la memoria<br />

trovando parole a tema, hanno sperimentato<br />

giochi di collaborazione e<br />

gruppo, si sono divertiti a fare salti e<br />

capriole sui cuscini, hanno potuto<br />

ascoltare storie di animali e personaggi<br />

realmente esistiti. Gli alunni dell'asilo<br />

di Vajont hanno partecipato a una visita<br />

guidata speciale in biblioteca e<br />

nello Spazio cre@tivo con tanto di letture<br />

animate a tema. In programma ci<br />

Spazio cre@tivo Vajont:<br />

un soffio di entusiasmo<br />

sulla prima candelina<br />

L’esperienza ha coinvolto tutte le fasce della popolazione,<br />

ma i più entusiasti sono stati i bambini<br />

Vacanze insieme<br />

sono nuove attività e tanti laboratori:<br />

lavori con l'acquerello, attività di lettura<br />

e gioco in lingua inglese, la riscoperta<br />

di "giochi di un tempo", l'esplorazione<br />

del paese, la scoperta di storie<br />

che parlano di tradizioni e vicende del<br />

territorio, viste con occhi nuovi e diversi,<br />

e la preparazione e l'organizzazione<br />

di momenti di giocoe animazione<br />

anche al di fuori dello Spazio.<br />

L'obiettivo è ampliare l'offerta sul<br />

fronte degli orari di apertura, dei servizi<br />

e delle attività. Si intende puntare<br />

alla creazione di collaborazioni soprattutto<br />

con le scuole.<br />

Ogni occasione, insomma, è buona per<br />

crescere e lo Spazio cre@tivo vorrebbe<br />

cogliere questa opportunità.<br />

Aperte le iscrizioni per i soggiorni marini<br />

a Bibione dal 25 agosto all’8 settembre<br />

Sono aperte le iscrizioni per i soggiorni marini a Bibione, aperte anche a persone<br />

residenti in altro Comune della nostra Unione Territoriale purchè in possesso dei<br />

requisiti di età ( come per la gita) presso l'hotel Montreal di Bibione dal 25 agosto<br />

all'8 settembre 2018. Il costo è di euro 60 al giorno per persona in pensione completa<br />

e camera doppia. I ragazzi hanno uno sconto del 20% sul totaler del soggiorno.<br />

Per i residenti il costo finale verrà calcolato in base ai redditi dichiarati per l'anno<br />

2017 a fronte di presentazione di dichiarazione 730 o modello CUD. Per tutti gli<br />

altri si intende il pagamento totale del soggiorno a carico del soggiornante.<br />

Associazione<br />

Asd Vajont:<br />

appuntamento<br />

annuale<br />

con l’Udinese<br />

A inizio aprile, a Vajont, si è disputata<br />

la partita Udinese-Milan del<br />

campionato nazionale under 17. Alla<br />

regia dell'evento c'è l'associazione Asd<br />

Vajont, guidata dal presidente<br />

Demetrio Rovere.<br />

Ogni anno il<br />

sodalizio organizza in paese una<br />

partita con l'Udinese: una collaborazione<br />

consolidata, quindi, che sta<br />

regalando importanti soddisfazioni.<br />

L'anno scorso Vajont ha ospitato<br />

Udinese-Torino del campionato<br />

nazionale primavera.<br />

Al match calcistico fa seguito un<br />

momento conviviale organizzato<br />

dall'Asd Vajont in collaborazione con<br />

la Pro loco.<br />

L'associazione è nata nel 1979 ed è<br />

molto attiva. Conta 200 soci e 130<br />

tesserati: 100 sono bambini, gli altri<br />

sono i componenti della prima squadra<br />

che gioca in prima categoria.<br />

Demetrio Rovere è presidente dal<br />

2012 e il<br />

responsabile del settore giovanile è<br />

Paolo Scaramuzza.<br />

Non hai ricevuto l’Eco<br />

nella tua cassetta della posta?<br />

lo trovi nel municipio<br />

del tuo Comune


Maggio 2018 - 31<br />

VIVARO<br />

Lo sport<br />

prezioso<br />

strumento<br />

di promozione<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

VIVARO<br />

Si è svolta a Vivaro la prima gara<br />

stagionale societaria di pesca. Alla<br />

competizione hanno partecipato 25<br />

soci appartenenti a tutte le diverse<br />

categorie.<br />

Si è trattato di una bella giornata all'insegna<br />

della pesca, che ha anche<br />

anche un'occasione conviviale nella<br />

magnifica cornice del laghetto di Vivaro.<br />

Un ringraziamento particolare va ai<br />

partecipanti e al presidente, nonché<br />

tuttofare, Roberto Rocco, per la<br />

buona riuscita della manifestazione,<br />

è stato indirizzato dall'amministrazione<br />

civica, sempre vicina alle<br />

istanze del territorio, e ben consapevole<br />

che attraverso lo sport, si promuove<br />

l’intera area magredile. Le<br />

prossime gare stagionali si svolgeranno<br />

il 20 maggio, il 24 giugno, il<br />

2 settembre e il 7 ottobre.<br />

Cambiando sport, ma restando in<br />

un'ottica di valorizzazione territoriale,<br />

si è tenuta lo scorso 11 marzo,<br />

nella palestra di Basaldella di Vivaro,<br />

la fase invernale del torneo regionale<br />

"Trofeo Pinocchio” di tiro<br />

con l'arco. Una trentina i giovanissimi<br />

arcieri impegnati in questa<br />

competizione. I portacolori del Curtis<br />

Vadi, sezione di Basaldella,<br />

hanno ottenuto ottimi risultati:<br />

Giada Fiorot si è aggiudicata l'oro<br />

nella categoria Ragazzi Femminile,<br />

mentre il bronzo è andato a Natasha<br />

Neri. Asia Ciaramella si è piazzata<br />

al quinto posto tra i Giovanissimi e<br />

nei pari età maschile Alessandro<br />

Spitz ha conquistato l'argento.<br />

La vittoria di Giada Fiorot la proietta<br />

di diritto alla fase nazionale del<br />

Trofeo Pinocchio, che si terrà ad<br />

Ascoli Piceno il 14 giugno. Notevole<br />

la soddisfazione dell'allenatore<br />

Lorenzo Artusi e del presidente della<br />

società Carmine Fiorito.<br />

Turismo. “PassiParole<br />

Incontriamoci nei Magredi”<br />

Finora 9.500 le notti prenotate da turisti provenienti<br />

dall’Europa, Stati Uniti, Australia e Canada<br />

Fenomeno albergo diffuso. Il turismo in<br />

maggiore crescita nel Friuli occidentale è<br />

quello legato ai piccoli centri, fuori dai<br />

movimenti di massa e attento alle offerte esperienziali<br />

genuine che vengono proposte all'ospite:<br />

un trend positivo che traina gli alberghi<br />

diffusi, vera eccellenza regionale (qui sono infatti<br />

sorti i primi esempi in Italia) nel campo<br />

dell’accoglienza integrata con le comunità ospitanti.<br />

Si tratta di un gruppo di privati che mette a disposizione<br />

alcuni immobili con stanze da letto<br />

dislocati in varie parti del paese, tutti gestiti da<br />

una reception centrale. Il visitatore può quindi<br />

soggiornare in case ricche di storia e inserite<br />

nella realtà che sta<br />

ammirando.<br />

Ecco l'esperienza<br />

della nostra struttura,<br />

utilizzata come paradigma<br />

del momento<br />

positivo che sta vivendo<br />

il settore turistico<br />

locale.<br />

Tra montagna e pianura,<br />

l’albergo diffuso<br />

Magredi di Vivaro<br />

ha scelto di costituirsi<br />

nel 2014<br />

sotto forma di cooperativa,<br />

unendo 7 soci<br />

per un totale di 19<br />

appartamenti (alcuni<br />

frutto di recupero moderno di antiche strutture<br />

caratteristiche come fienili e case coloniche)<br />

con 84 posti letto. Il bilancio del 2016 è estremamente<br />

positivo: “Siamo in crescita – spiega<br />

il presidente Giuseppe Cesaratto – grazie anche<br />

alla presenza costante sui portali di prenotazioni<br />

internazionali quali booking.com ed<br />

expedia.com. Abbiamo avuto turisti da tutto il<br />

mondo: dall’Europa con la maggior parte degli<br />

arrivi da Germania, Francia e Svizzera, ma anche<br />

da Stati Uniti, Australia e Canada”.<br />

Sono oltre 9.500 le notti prenotate dall’anno di<br />

apertura, con un profilo di turista alquanto variegato.<br />

“Abbiamo avuto – ha concluso Cesaratto – sia<br />

ospiti di passaggio interessati a un punto di appoggio<br />

per muoversi verso altre mete come Venezia,<br />

sia persone propense a mini vacanze di 3-<br />

4 giorni per visitare il Friuli come anche per<br />

soggiorni di 1 o 2 settimane. In quest'ultimo<br />

caso si tratta di persone legate affettivamente al<br />

territorio, come emigranti o loro discendenti o<br />

degli ex carristi della caserma dismessa di Vivaro<br />

che si ritrovano ogni anno e scelgono sempre<br />

di pernottare da noi. Il tutto senza dimenticare<br />

il turismo business legato alle fiere o alle<br />

esigenze delle aziende della zona”.<br />

Proprio a beneficio di questo tipo di utenza è<br />

stata creata e lanciata da poco la Mappa dei Magredi,<br />

disponibile in tutte le realtà locali. In quest’ottica<br />

va vista anche<br />

la manifestazione<br />

andata in scena<br />

lo scorso 22 aprile: si<br />

tratta di “PassiParole-Incontriamoci<br />

nei Magredi”, una<br />

camminata nell’area<br />

magredile che ha<br />

coinvolto oltre 200<br />

persone. Di queste,<br />

ben 92 hanno partecipato<br />

anche al<br />

pranzo comunitario e<br />

una sessantina sono<br />

stati gli utenti dei laboratori<br />

che sono<br />

stati proposti.<br />

“Siamo veramente soddisfatti - ha commentato<br />

l’assessore Laura Tommasini -: la ricetta vincente<br />

per promuovere al meglio la nostra splendida<br />

località è fare squadra. A Vivaro in questo<br />

senso siamo molto fortunati perchè qualsiasi gelosia<br />

è stata messa da parte anteporvi<br />

la volontà di valorizzare i nostri straordinari<br />

ambiti naturali. La soddisfazione più grande arriva<br />

dai commenti dei nostri ospiti che paragonano<br />

i Magredi a zone esotiche e che si stupiscono<br />

di aver trovato simili habitat così vicini a<br />

casa loro, senza dover volare per mezzo mondo.<br />

E’ questo il nostro futuro: pubblicizzare al meglio<br />

ciò che la natura ci ha regalato e che spetta<br />

a noi conservare”.<br />

VIABILITÀ<br />

Nuova<br />

circonvallazione<br />

per l’intero<br />

territorio<br />

Una circonvallazione al servizio<br />

dell'intero territorio<br />

mandamentale: sarà realizzata<br />

grazie a 1,56 milioni di<br />

euro della Regione che ha appena<br />

comunicato al Comune<br />

di Vivaro, guidato dal sindaco<br />

Mauro Candido, che il<br />

contributo per la realizzazione<br />

dei lavori è pari al<br />

100% della spesa ammissibile.<br />

L'intervento prevede essenzialmente<br />

la costruzione della<br />

cosiddetta "Circonvallazione<br />

Sud" dell’abitato di Vivaro<br />

mediante la ricalibratura del<br />

percorso dell’attuale via di<br />

Viera ed il suo ricongiungimento<br />

con una rotatoria all'ex<br />

strada provinciale 27 “Vivarina”,<br />

in corrispondenza<br />

dell’area “Laghetto della Natura”.<br />

E' inoltre previsto l’adeguamento<br />

di una porzione della<br />

viabilità secondaria che si affaccia<br />

su quella principale.<br />

"Siamo veramente soddisfatti<br />

dell'esito dell'istruttoria –<br />

hanno commentato dal palazzo<br />

comunale – perché rappresenta<br />

un passo avanti decisivo<br />

nel miglioramento<br />

della viabilità dell'intero territorio.<br />

Dopo i ponti su Meduna e<br />

Cellina arriva ora il completamento<br />

degli altri assi principali,<br />

al servizio di una Vivarina<br />

sempre più collegamento<br />

centrale tra l'area produttiva<br />

di Maniago e la Cimpello-Sequals".


32 - Maggio 2018<br />

Economia<br />

www. nipmaniago.it<br />

Nip Evolution: nati<br />

per crescere insieme<br />

Un piano progettuale che punta a fornire<br />

un riscontro alle esigenze delle aziende<br />

Conoscersi, fare rete, confrontarsi<br />

su nuovi progetti e condividere<br />

esperienze e bisogni: questi gli<br />

obiettivi di "Nip Evolution”, l'iniziativa<br />

promossa dal Consorzio Industriale Nip,<br />

in programma tutti i secondi martedì del<br />

mese nella sede dell'ente. Un piano progettuale<br />

che nasce per fornire un riscontro<br />

alle esigenze delle aziende: sono stati gli<br />

imprenditori, in particolare quelli di nuova<br />

generazione, a manifestare al Nip la necessità<br />

di conoscersi, dialogare e scambiarsi<br />

esperienze e buone pratiche. Pronta<br />

la risposta del Consorzio, che ha messo in<br />

campo un progetto ad hoc. Una prova tangibile<br />

del fatto che l'ente, gestore delle<br />

zone industriali di Erto e Casso, Maniago,<br />

Meduno, Montereale, Pinedo, punta a diventare<br />

per le aziende un punto di riferimento<br />

in cui gli imprenditori possono trovare<br />

anche strumenti concreti a supporto<br />

del business, dello sviluppo e del rafforzamento<br />

imprenditoriale.<br />

Due sono i partner che il Nip ha deciso di<br />

coinvolgere nello sviluppo del progetto:<br />

Gemeaz-Elior, società del Gruppo Elior,<br />

leader nella ristorazione collettiva, che gestisce<br />

il servizio di ristorazione nel centro<br />

servizi di Maniago, e Mod-o, gruppo multidisciplinare<br />

dinamico e innovativo che si<br />

occupa di design, formazione, coworking<br />

e comunicazione. Gli imprenditori che<br />

hanno aderito sono una trentina: tutti<br />

E’ uno spazio<br />

dove gli imprenditori<br />

si conoscono, dialogano<br />

e si scambiano<br />

esperienze<br />

e buone pratiche<br />

hanno rilevato necessità di trovare un momento<br />

di confronto, linguaggi per esprimere<br />

il valore del proprio prodotto, ricevere<br />

il giusto riconoscimento e avere strumenti<br />

concreti e innovativi.<br />

«Nell’ottica della riorganizzazione del<br />

Nip – spiega il presidente del Consorzio<br />

Stefano Dametto – attività e progetti<br />

nuovi che stiamo potenziando nascono dal<br />

confronto quotidiano con le imprese.<br />

Stiamo instaurando rapporti sempre più<br />

intensi con le aziende, che cominciano a<br />

manifestarci le principali necessità. La necessità<br />

di confrontarsi e conoscersi tra colleghi<br />

imprenditori è il bisogno alla base di<br />

"Nip Evolution".<br />

Dal costante confronto con le aziende abbiamo<br />

raccolto il bisogno di organizzare<br />

un percorso formativo che potesse anche<br />

rafforzare le relazioni tra le realtà produttive<br />

e in particolare con la nuova generazione<br />

imprenditoriale. Non a caso tra i<br />

temi che stiamo approfondendo di più figurano<br />

leadership e passaggio generazionale.<br />

Se il Nip vuole essere un valore per<br />

il territorio, deve saper rispondere ai bisogni<br />

delle aziende: stiamo procedendo in<br />

questa direzione». Rosario Ambrosino,<br />

amministratore delegato di Gemeaz-Elior,<br />

e il co-fondatore di Mod-o Gianni Barbon<br />

si sono detti «onorati di fare parte di questa<br />

squadra di lavoro: l’iniziativa rappresenta<br />

una buona pratica locale che può essere<br />

condivisa a livello nazionale».<br />

Giulia Sacchi<br />

Le nostre<br />

AZIENDALI<br />

e KM.Ø<br />

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Maggio 2018 33<br />

Economia / Rete di imprese<br />

Quattro coltellerie di Maniago<br />

mettono assieme<br />

le forze e nasce Mikita<br />

(Maniago innovation knives<br />

Italy), la prima rete d’impresa<br />

che riunisce aziende con l'obiettivo<br />

di creare una filiera evoluta<br />

che sostenga la forza qualitativa<br />

del made in Friuli e in particolare<br />

made in Maniago. Le protagoniste<br />

sono Lionsteel, Oreste Frati-<br />

Coltellerie Fox, Tecnocut e Mercury,<br />

quattro delle aziende più<br />

importanti e storiche del Maniaghese,<br />

che insieme vantano oltre<br />

200 anni di esperienza. Imprese<br />

che hanno siglato un contratto di<br />

rete con cui si impegnano a condividere<br />

promozione, produzione<br />

e commercializzazione di prodotti<br />

di coltelleria. Sono state<br />

supportate nella costituzione<br />

della rete dal Cluster Comet e<br />

hanno deciso di collocare la sede<br />

di Mikita nel Consorzio Nip di<br />

Maniago e coinvolgere nel comitato<br />

di gestione, in qualità di tecnico<br />

esterno, il direttore Saverio<br />

Maisto. Il comitato è composto<br />

dal presidente Gianni Pauletta<br />

(Lionsteel), dal vicepresidente<br />

Quattro coltellerie insieme<br />

A Maniago nasce Mikita<br />

L’obiettivo dell’inizioativa è di creare una filiera evoluta<br />

che sostenga la forza qualitativa del made in Friuli<br />

Gabriele Frati (Fox), da Sergio<br />

Del Ben (Mercury) e Giovanni<br />

Miniutti (Tecnocut).<br />

Tutte le aziende di Mikita hanno<br />

la caratteristica comune di produrre<br />

coltelli sportivi e coltelli<br />

Edc (Every day carry), ovvero<br />

prodotti da usare nella vita quotidiana.<br />

Mettendosi in rete hanno<br />

creato una struttura di oltre 100<br />

dipendenti, che rappresenta la<br />

più importante realtà nel settore<br />

della coltelleria del Friuli e tra le<br />

principali a livello internazionale.<br />

Con Mikita potranno presentarsi<br />

come una realtà strutturata<br />

e consolidata a livello dimensionale,<br />

senza però compromettere<br />

le competenze artigianali,<br />

che da sempre contraddistinguono<br />

in tutto il mondo le caratteristiche<br />

tecniche dei loro<br />

prodotti. Mikita è composta da<br />

aziende che hanno realizzato dei<br />

percorsi molto simili: in primis<br />

hanno saputo affrontare e superare<br />

il passaggio generazionale<br />

riconfigurando la propria struttura.<br />

E questo anche attraverso<br />

investimenti che hanno permesso<br />

un costante efficientamento produttivo<br />

con lo sguardo rivolto<br />

alle tematiche di industria 4.0.<br />

La finalità condivisa è quella di<br />

consolidare e rafforzare le loro<br />

propensioni commerciali verso i<br />

mercati esteri.<br />

«Sono soddisfatto del primo traguardo<br />

raggiunto – ha dichiarato<br />

Pauletta –. Un’aggregazione tra<br />

aziende concorrenti dello stesso<br />

comune, nel raggio di 150 metri<br />

quadrati, sino a ieri non era pensabile.<br />

Quella che per molti può<br />

essere vista come concorrenza o<br />

una minaccia per noi è, e sarà,<br />

maggior forza e potenza produttiva,<br />

comunicativa e distributiva.<br />

Abbiamo avuto un prezioso supporto<br />

da parte di Comet e Nip,<br />

che ringraziamo, ma quello che<br />

mi rende più fiducioso è l’entusiasmo<br />

con il quale i miei colleghi<br />

di rete hanno aderito al progetto<br />

e sottoscritto l’atto notarile».<br />

Giulia Sacchi


34 - Maggio 2018<br />

Economia / Turismo<br />

Fenomeno albergo diffuso. Il turismo<br />

in maggiore crescita nel Friuli occidentale<br />

è quello legato ai piccoli<br />

centri, fuori dai movimenti di massa e attento<br />

alle offerte esperienziali genuine che<br />

vengono proposte all'ospite: un trend positivo<br />

che traina gli alberghi diffusi, vera<br />

eccellenza regionale (qui sono infatti sorti<br />

i primi esempi in Italia) nel campo dell’accoglienza<br />

integrata con le comunità<br />

ospitanti.<br />

Si tratta di un gruppo di privati che mette<br />

a disposizione alcuni immobili con stanze<br />

da letto dislocati in varie parti del paese,<br />

tutti gestiti da una reception centrale. Il visitatore<br />

può quindi soggiornare in case<br />

ricche di storia e inserite nella realtà che<br />

sta ammirando.<br />

Ecco l'esperienza della nostra struttura,<br />

utilizzata come paradigma del momento<br />

positivo che sta vivendo il settore turistico<br />

locale.<br />

Tra montagna e pianura, l’albergo diffuso<br />

Magredi di Vivaro ha scelto di costituirsi<br />

nel 2014 sotto forma di cooperativa,<br />

unendo 7 soci per un totale di 19 appartamenti<br />

(alcuni frutto di recupero moderno<br />

di antiche strutture caratteristiche come<br />

fienili e case coloniche) con 84 posti letto.<br />

Il bilancio del 2016 è estremamente positivo:<br />

“Siamo in crescita - spiega il presidente<br />

Giuseppe Cesaratto - grazie anche<br />

“Albergo diffuso”<br />

formula vincente<br />

per scoprire i Magredi<br />

alla presenza costante sui portali di prenotazioni<br />

internazionali quali booking.com<br />

ed expedia.com. Abbiamo avuto turisti da<br />

tutto il mondo: dall’Europa con la maggior<br />

parte degli arrivi da Germania, Francia<br />

e Svizzera, ma anche da Stati Uniti,<br />

Australia e Canada”.<br />

Sono oltre 9.500 mila le notti prenotate<br />

dall’anno di apertura, con un profilo di turista<br />

alquanto variegato.<br />

“Abbiamo avuto - ha concluso Cesaratto<br />

- sia ospiti di passaggio interessati a un<br />

punto di appoggio per muoversi verso altre<br />

mete come Venezia, sia persone interessate<br />

a mini vacanze di 3-4 giorni per<br />

visitare il Friuli come anche per vacanze<br />

di 1 o 2 settimane. In quest'ultimo caso si<br />

tratta di persone legate affettivamente al<br />

territorio, come emigranti o loro discendenti<br />

o degli ex carristi della caserma dismessa<br />

di Vivaro che si ritrovano ogni<br />

anno e scelgono sempre di pernottare da<br />

noi. Il tutto senza dimenticare il turismo<br />

business legato alle fiere o alle esigenze<br />

delle aziende della zona”.<br />

Proprio a beneficio di questo tipo di<br />

utenza è stata creata e lanciata da poco la<br />

Mappa dei Magredi, disponibile in tutte le<br />

realtà locali. In quest’ottica va vista anche<br />

la manifestazione andata in scena lo<br />

scorso 22 aprile: si tratta di Passiparole,<br />

una camminata nell’area magredile che ha<br />

coinvolto oltre 200 persone. Di queste,<br />

ben 92 hanno partecipato anche al pranzo<br />

comunitario e una sessantina sono stati gli<br />

utenti dei laboratori che sono stati proposti.<br />

“Siamo veramente soddisfatti - ha commentato<br />

l’assessore Laura Tommasini -: la<br />

ricetta vincente per promuovere al meglio<br />

la nostra splendida località è fare squadra.<br />

A Vivaro in questo senso siamo molto fortunati<br />

perchè qualsiasi gelosia è stata<br />

messa da parte anteponendo la volontà di<br />

valorizzare i nostri straordinari ambiti naturali.<br />

La soddisfazione più grande arriva<br />

dai commenti dei nostri ospiti che paragonano<br />

i Magredi a zone esotiche e che si<br />

stupiscono di aver trovato simili habitat<br />

così vicini a casa loro, senza dover volare<br />

per mezzo mondo. E’ questo il nostro futuro:<br />

pubblicizzare al meglio ciò che la<br />

natura ci ha regalato e che noi dobbiamo<br />

conservare per le nuove generazioni”.<br />

REDAZIONALE<br />

Due Ancore<br />

il made in Italy<br />

che batte la crisi<br />

L’antica coltelleria di Maniago sta continuando<br />

a conquistare i più importanti negozi del mondo<br />

E' una delle più antiche coltellerie di<br />

Maniago e ha saputo cogliere nella<br />

crisi un'opportunità per cambiare<br />

rotta e salvare l'attività fondata nel<br />

1885. Stiamo parlando della Due Ancore<br />

di Andrea Girolami, i cui coltelli<br />

stanno continuando a conquistare i<br />

più importanti negozi del mondo.<br />

Una realtà che sta puntando sulla<br />

valorizzazione del made in Italy e<br />

sulla diffusione della cultura e del lifestyle<br />

italiani, affiancandosi alle eccellenze<br />

del food e dell'arredo. Ne<br />

sono testimonianza le recenti partecipazioni<br />

alla fiera Pitti taste di Firenze<br />

e al Salone del mobile di Milano,<br />

dove i coltelli Due Ancore sono<br />

stati esposti in alcune delle più prestigiose<br />

cucine artigianali italiane. La<br />

storia di questa impresa merita di essere<br />

raccontata. Le origini risalgono<br />

al 1885, quando Giovanni Beltrame<br />

ha acquistato il battiferro di via Dei<br />

fabbri. Il marchio Due Ancore è stato<br />

registrato per la prima volta nel<br />

1912. Nel Novecento la produzione<br />

si è concentrata su articoli per agricoltura,<br />

edilizia e coltelleria professionale.<br />

A inizio 2000 l'azienda era il più<br />

grosso produttore al mondo di mannaie<br />

da macelleria di alta qualità,<br />

ma, a causa di drastici cambiamenti<br />

nella lavorazione delle carni e della<br />

concorrenza dei competitor asiatici,<br />

il mercato si è ridimensionato in maniera<br />

importante.<br />

Dopo un secolo, Andrea Girolami,<br />

quarta generazione, ha imposto<br />

un'inversione di rotta, introducendo<br />

prodotti innovativi e di design. Pur<br />

mantenendo una vocazione artigianale<br />

legata a territorio e produzione<br />

delle lame, ha puntato su creatività,<br />

made in Italy ed ecosostenibilità, creando<br />

il marchio Lamami e imponendolo<br />

nei più prestigiosi negozi del<br />

mondo. «Nel 2010 ho capito che serviva<br />

una svolta: scoprendomi designer<br />

e innovatore, nel 2012 ho<br />

ideato Lamami – ha spiegato Girolami<br />

–, con cui ho dato un netto taglio<br />

al passato, dismettendo la vecchia<br />

produzione.<br />

Lamami non è soltanto un brand,<br />

ma un’innovazione che ha rivitalizzato<br />

il settore del coltello da cucina<br />

e tavola, morto a causa della robotizzazione<br />

dell'industria alimentare e<br />

della concorrenza cinese e portoghese».<br />

Lamami è una collezione di<br />

libri che contengono combinazioni di<br />

coltelli e oggetti destinati alla degustazione<br />

del cibo: si va dal più classico<br />

pane e salame ai più sofisticati<br />

formaggio, miele e pere o mojito. La<br />

gamma comprende ormai una quarantina<br />

di libri, ideati per esportare la<br />

cultura del made in Italy al fianco<br />

delle eccellenze del food. In seguito<br />

sono stati realizzati B\Steak, un coltello<br />

da carne che si ispira alla lama<br />

di un bisturi, e Gù, una pinza multiuso<br />

da cucina, entrambi contenuti<br />

in un packaging accattivante ed ecosostenibile.<br />

Tutte le fasi di lavorazione,<br />

compreso il packaging, vengono<br />

realizzate a chilometro zero all'interno<br />

del distretto maniaghese.


Maggio 2018 - 35<br />

Economia / Turismo<br />

Ridare nuova vita<br />

e funzioni ai siti<br />

abbandonati<br />

o sottoutilizzati<br />

Il punto in un convegno a Malnisio<br />

Cicloturismo: offerta<br />

turistica vincente<br />

Comuni dell’Uti candidati alla Bandiera<br />

Arancione del Touring Club Italiano<br />

Si è svolta il 12 marzo, nella sede dell’UTI delle Valli<br />

e delle Dolomiti friulane, la riunione informativa<br />

sulle modalità di candidatura per l’assegnazione<br />

della bandiera arancione, marchio di qualità che il Touring<br />

club dal 1998 seleziona e certifica tra i Comuni candidati<br />

come borghi eccellenti dell’entroterra italiano. Il viaggiatore<br />

– è stata la premessa – ha modificato le sue aspettative,<br />

riducendo i tempi di permanenza, utilizzando il fine<br />

settimana, privilegiando brevi spostamenti e ponendo attenzione<br />

alla spesa. Lo definiscono “turismo esperenziale”,<br />

e l’offerta turistica non può che adeguarsi, proponendo<br />

itinerari legati a percorsi enogastronomici, sportivi,<br />

culturali e artistici.<br />

Uno scenario che l’UTI condivide. In questo contesto,<br />

Giuseppe Damiani, responsabile Attività turistiche, ha ricordato<br />

come l’Unione si stia concentrando su un’offerta<br />

cicloturistica, supportata anche dalla recente riattivazione<br />

della linea ferroviaria Sacile-Gemona, dagli imminenti<br />

mondiali di paraciclismo e dalla vetrina televisiva che negli<br />

ultimi anni ha messo in luce nel nostro territorio competizioni<br />

ciclistiche di respiro internazionale.<br />

«E’ fondamentale, quindi, ragionare ad obiettivi precisi e<br />

condivisi per coinvolgere tutti i Comuni interessati – ha<br />

concluso Damiani -, offrendo collaborazione e supporto,<br />

oltre a concentrare gli investimenti economici su obiettivi<br />

mirati».<br />

Una metodologia condivisa dal Touring Club, che sta per<br />

iniziare la raccolta della documentazione propedeutica<br />

all’assegnazione triennale delle “bandiere arancioni”; un<br />

marchio di qualità che segnala l’impegno di un territorio<br />

a individuare un prodotto turistico, a migliorarlo e condividerlo<br />

con il tessuto produttivo locale. L’analisi del Touring<br />

si articolerà su cinque macro aree: accoglienza, ricettività<br />

e servizi complementari, fattori di attrazione turistica,<br />

qualità ambientale, struttura e qualità della località.<br />

E’ stato ribadito, sia da parte dell’UTI che del Touring, che<br />

nonostante la bandiera arancione sia assegnata al singolo<br />

Comune, il progetto turistico comprenderà tutto l’ambito<br />

dell’Unione, condividendone le strutture turistiche e i servizi<br />

che non possono essere presenti in ogni Comune di<br />

un territorio vasto, montuoso, a bassa densità abitativa.<br />

Già Bandiera arancione, Maniago ha portato la sua esperienza<br />

a testimonianza di un modello che funziona, sottolineando<br />

come non solo sia cresciuto l’afflusso turistico,<br />

ma individuando nel turista del Touring un viaggiatore attento,<br />

informato, e non ultimo, propenso all’acquisto.<br />

Molti sono i siti abbandonati o sottoutilizzati,<br />

presenti nella regione dolomitica<br />

e fuori da essa, che costituiscono<br />

a loro volta un potenziale residuale rigenerabile<br />

per il territorio a cui appartengono, la<br />

cui funzione va responsabilmente ridefinita.<br />

Su questo tema si è tenuto venerdì 20 aprile il<br />

convegno “Direct Current Method” o “Dolomiti<br />

Contemporanee a Malnisio”; un appuntamento<br />

stimolante e ricco di interventi costruttivi,<br />

che indicano come per un progetto di<br />

riuso di un sito servano buone idee che siano<br />

anche concretizzabili, creatività, visione e capacità<br />

a fare rete.<br />

Un convegno, insomma, che ha rappresentato<br />

un momento di riflessione e anche un’occasione<br />

per discutere e ragionare insieme sul<br />

tema del riuso. Per farlo si sono scelti esempi<br />

concreti di rigenerazione, tra cui la centrale di<br />

Malnisio, dove la cultura rispettando la natura<br />

è stata capace di rilanciare il sito e far sì che<br />

ospitasse diversi eventi quali il Malnisio<br />

CHI C’ERA<br />

Science Festival. Citati altri esempi in cui l'arte<br />

contemporanea è alla base della strategia di rigenerazione<br />

degli spazi: le ex scuole elementari<br />

di Casso, trasformate nel 2012 nel Nuovo<br />

Spazio Di Casso, un Centro per la Cultura contemporanea<br />

di paesaggio e territorio, l’ex Villaggio<br />

Eni di Corte di Cadore, sul quale, nel<br />

2014, è stata attivata la piattaforma di rigenerazione<br />

di Progetto Borca. Dal dibattito è<br />

emerso come non esista una ricetta unica, ma<br />

la chiave di un buon restauro è valutare il singolo<br />

caso, definnire in modo chiaro che uso<br />

funzionale ridare a quel sito, unire azione politica<br />

e far sentire la comunità parte del progetto,<br />

avere cura delle proprie risorse lavorando<br />

attivamente su di esse e mettersi in<br />

gioco per il proprio territorio. Riuso di un sito<br />

significa, quindi, riallacciarlo al tessuto urbano<br />

e riagganciarlo alla vita reale, connettendo le<br />

persone con i valori culturali che le circondano.<br />

Al convegno hanno partecipato: il sindaco di<br />

Montereale Valcellina Igor Alzetta, il direttore<br />

dell’UTI Luciano Gallo, Eleonora Gobbato,<br />

codirettrice del Malnisio Science Festival,<br />

Gianluca D’Incà Levis curatore di Dolomiti<br />

Contemporanee, Antonio de Rossi, Lorenzo<br />

Barbasetti di Prun cuoco e ideatore di<br />

Prometheus lab per l’esplorazione dell’edibile,<br />

Cristina Natoli MiBACT e AIPAI; Dino e<br />

Virginia Sommadossi di Centrale Fies; Paolo<br />

Paoletti del Lanificio Paoletti e Tommaso Anfodillo,<br />

coordinatore Centro Studi Ambiente<br />

Alpino UniPd TESAF.


36 - Maggio 2018<br />

Economia / Tra innovazione e tradizione<br />

Latteria<br />

Pradis<br />

Foto di Elisabetta Fachin<br />

Quando tornare<br />

indietro vuol dire<br />

andare avanti<br />

La Val Cosa è stupenda e Clauzetto è<br />

sicuramente un paese meraviglioso<br />

immerso nel verde della montagna,<br />

una montagna che purtroppo si sta spopolando,<br />

riducendo al minimo se non addirittura<br />

annullando il ricambio generazionale.<br />

Mille le motivazioni, le difficoltà logistiche<br />

e qualche volta gli impedimenti burocratici<br />

dietro a questo processo, che fanno sì che le<br />

piccole realtà ed aziende chiudano i battenti.<br />

Qui però si parla del successo di un progetto<br />

che ha fatto delle problematiche relative alla<br />

vita di montagna la sua ragione d’essere, non<br />

senza alcuni disagi, ma sempre affrontati con<br />

determinazione e senza distogliere lo<br />

sguardo dall'obbiettivo. Narciso Trevisanut<br />

lavora come autista delle poste a Bagnarola<br />

di Sesto al Reghena quando decide di cambiare<br />

radicalmente la sua vita e con la moglie,<br />

originaria della Val Cosa, si trasferisce<br />

a Clauzetto a prendersi cura dei capi bovini<br />

del suocero. Allora la produzione di latte locale<br />

veniva trattata nella latteria del posto,<br />

detta turnaria poiché basata su turni gestiti<br />

dai produttori per l’utilizzo della struttura.<br />

La svolta arriva quando la struttura viene<br />

chiusa e Trevisanut si trova ad affrontare una<br />

nuova sfida e a dover scegliere se mettere la<br />

parola fine alla sua attività o prendere il toro<br />

(o la mucca, diremmo in questo caso) per le<br />

corna. Spinto dalla moglie, Trevisanut decide<br />

di rimettere in funzione l’antica Latteria<br />

di Pradis, nonostante il periodo non particolarmente<br />

favorevole visti i prezzi ridotti dei<br />

prodotti caseari ed il conseguente basso margine<br />

di profitto. Viene stabilito un piano di<br />

azione con l’Azienda Sanitaria Locale, basato<br />

su controlli periodici per rendere la latteria<br />

conforme alle regole vigenti, e che prevede<br />

lavori di sanificazione, tra cui portare<br />

l’acqua calda allo stabilimento. È un investimento<br />

ingente di tempo e denaro che Trevisanut<br />

intraprende per salvare mucche ed è<br />

proprio così che si iniziano a produrre i<br />

primi formaggi. I notevoli sacrifici sono stati<br />

ben presto ripagati dal supporto e dall’incoraggiamento<br />

degli abitanti della zona, un<br />

successo che non sarebbe stato possibile<br />

senza l’intervento e l’aiuto di Federico Segatto,<br />

socio dell’attività casearia, che lascia<br />

il suo lavoro di casaro a Fontanafredda per<br />

affiancare Trevisanut nell’avventura montana.<br />

Oggi sono cinque le aziende agricole<br />

che forniscono latte alla latteria di Pradis e<br />

anche se la produzione è quantitativamente<br />

più limitata rispetto ad altre latterie, la qualità<br />

finale è sicuramente più elevata grazie<br />

all’eccellenza della materia prima. Ma non<br />

solo. Nella lavorazione risiede l’altro grande<br />

merito, vengono utilizzati strumenti e procedure<br />

nel rispetto delle vecchie tradizioni: per<br />

esempio il latte, di cui già abbiamo citato la<br />

qualità, non viene pastorizzato, ma lavorato<br />

direttamente a crudo. Anche la caseificazione<br />

avviene nella maniera più naturale<br />

possibile, evitando i fermenti selezionati in<br />

favore di batteri autoctoni sviluppati spontaneamente<br />

e diariamente che conferiscono un<br />

gusto speciale e unico al prodotto. Si crea<br />

inoltre un circolo virtuoso di cura della montagna<br />

che giova a tutta la comunità ed al territorio<br />

grazie ai capi di bestiame che raggiungono<br />

e ripuliscono zone montane inaccessibili<br />

ai grandi allevamenti. La chiave del<br />

successo della Latteria di Pradis non è quindi<br />

da cercarsi lontano, anzi, sta proprio nel riportare<br />

alla luce la qualità e la tradizione che<br />

appartengono alla montagna, nell’usufruire<br />

di quello che ci offre la nostra terra. Ed è<br />

proprio Trevisanut ad illustrarci come la sua<br />

attività non abbia nulla da invidiare ad altre<br />

realtà con una produzione più elevata, spiegandoci<br />

che a livello di rendita nel lungo termine<br />

i risultati sono praticamente equiparabili<br />

e che le piccole economie montane possono<br />

fruttare e ripagare ampiamente sacrifici<br />

ed investimenti iniziali e soprattutto che le<br />

difficoltà del nostro territorio non sono necessariamente<br />

problemi, ma possono trasformarsi<br />

in opportunità.<br />

REDAZIONALE<br />

Campagna Amica:<br />

un mercato<br />

a misura<br />

di consumatore<br />

È tra uno dei primi mercati di Campagna<br />

Amica nati in provincia di Pordenone.<br />

È il mercato di Campagna<br />

Amica a Maniago. Dal 2010, tutti i<br />

sabati mattina, nel parcheggio antistante<br />

a via Regina Elena i produttori<br />

agricoli offrono prodotti a chilometro<br />

zero legati al territorio.<br />

Un mercato nato da una richiesta di<br />

Coldiretti e frutto della sensibilità<br />

dell’Amministrazione comunale. Da<br />

queste condizioni si è consolidato un<br />

concreto rapporto di collaborazione.<br />

Il risultato è che dal 2010 l’associazione<br />

ha in gestione il mercato e<br />

quindi in coordinamento delle<br />

aziende.<br />

Al mercato c’è la presenza costante<br />

di sette aziende che propongono varie<br />

tipologie di prodotti agricoli quali<br />

ortaggi, carne coniglio, salumi, vino<br />

e formaggi.<br />

Un mercato locale, del territorio, che<br />

soddisfa la domanda della pedemontana<br />

e non solo, ma anche punto di<br />

incontro e di socializzazione. Un<br />

modo per consolidare il rapporto tra<br />

produttore e consumatore.<br />

Il fatto di averlo indirizzato nella giornata<br />

del sabato rientra nel fatto di<br />

avvicinare i consumatori che possono<br />

fare la spesa nel fine settimana.<br />

Da rilevare inoltre che le aziende<br />

sono insediate nelle casette in legno<br />

del Comune messe a disposizione<br />

dell’Ersa attraverso un’apposita convenzione.<br />

Strutture che ben si adattano<br />

a questo tipo di attività e che<br />

sono anche una bella cornice dal<br />

punto estetico.<br />

Le imprese presenti sono estremamente<br />

soddisfatte perché il mercato<br />

di Campagna Amica a Maniago risponde<br />

in maniera adeguata al concetto<br />

delle vendita diretta di prodotti<br />

stagionali, quello che sempre di più<br />

il consumatore richiede.


Maggio 2018 - 37<br />

Cultura / L’intervista<br />

Aldo Colonnello<br />

l’insegnante imparante<br />

a servizio della cultura<br />

e del suo territorio<br />

Ci sono dettagli che racchiudono una<br />

storia, che sintetizzano un approccio,<br />

che segnano una biografia. Di<br />

indizi, nella chiacchierata con “l’Eco, Aldo<br />

Colonello ne dissemina tanti, ma in quell’autodefinizione<br />

di “insegnante imparante”<br />

c’è il timbro dell’insaziabilità dello studioso<br />

e della curiosità dell’educatore, dell’umiltà<br />

del maestro che rimane allievo, e<br />

che per questo sa assaporare la grandezza<br />

del dare e la gioia del condividere.<br />

Insegnante, animatore didattico, fondatore<br />

della biblioteca civica di Montereale e del<br />

Circolo culturale Menocchio, scrittore, e<br />

chissà quant’altro, in una vita che racchiude<br />

cento storie e altrettante, pagando dazio alla<br />

tirannia del tempo, c’è da scommettere ha<br />

lasciato per strada.<br />

C’è un filo rosso, Aldo Colonnello, che<br />

lega tutte queste esperienze?<br />

La convinzione che conta quello che fai per<br />

gli altri. Poi succeda quel che succeda. Poi,<br />

che bisogna prendersi le proprie responsabilità,<br />

e avere la forza di dire di no a sé<br />

stessi e anche agli altri.<br />

Altrimenti?<br />

Se non dici dei “no” ti adegui a quello che<br />

c’è, all’esistente. Se invece proponi qualcosa<br />

di nuovo, permetti agli altri di fare meglio<br />

quello che hai fatto tu.<br />

E’ questa la molla che la spinge?<br />

Sì. Nella scuola ho visto che bastava una<br />

minima differenza sul piano economico per<br />

condizionare il futuro dei ragazzi. Allora mi<br />

son detto: bisogna fare qualcosa, in modo<br />

che i ragazzi respirino anche quell’aria,<br />

quelle proposte che nel loro ambiente non<br />

ci sono.<br />

Da dove ha cominciato?<br />

Quando sono arrivato a Montereale come<br />

insegnante elementare, come insegnante<br />

imparante, mi sono occupato della biblioteca<br />

come servizio pubblico, cercando di<br />

mettere in circolazione delle idee, che magari<br />

non erano nel momento accolte da<br />

tutti. Infatti la nostra biblioteca di Montereale<br />

si chiama biblioteca civica, della civis,<br />

della comunità, di tutti.<br />

La passione per l’archeologia è diventata<br />

anche ricerca delle radici, del passato?<br />

Sì. E’ un’esperienza nata casualmente, dal<br />

ritrovamento di alcuni reperti e dal fortunato<br />

incontro con delle archeologhe bravissime.<br />

Nel 1989 ha promosso la nascita del Circolo<br />

culturale Menocchio, al secolo Domenico<br />

Scandella: un mugnaio di Montereale<br />

Valcellina morto sul rogo dell’inquisizione<br />

nel 1599.<br />

La figura di Menocchio era stata scoperta<br />

casualmente da Carlo Ginzburg. Durante la<br />

sua ricerca sui benandanti, nell’archivio di<br />

Udine si imbatté su due grossi faldoni che<br />

documentavano un processo ad un mugnaio,<br />

condannato al rogo. Una vicenda che<br />

poi raccolse nel libro “Il formaggio e i<br />

vermi. Il cosmo di un mugnaio del ´500”.<br />

Cosa trovò in Menocchio da intestargli il<br />

circolo culturale?<br />

Menocchio era stato rappresentativo di tutta<br />

la comunità. Nel circolo c’era la biblioteca,<br />

e lui era uno che leggeva, che rileggeva,<br />

che pensava, che discuteva. Aveva fatto non<br />

solo il mugnaio, ma anche il contadino, il<br />

falegname, il muratore, il maestro di scuola,<br />

l’amministratore della chiesa… Una metodologia<br />

che il circolo culturale fece proprio.<br />

Concretamente?<br />

Occupandosi di inquisizione, di storia moderna,<br />

di archeologia, di poesia…, per trovare<br />

anche nelle piccole cose le tracce della<br />

complessità. Perché l’universale vive nel<br />

particolare.<br />

Approccio impegnativo.<br />

Ma importante, perché molte volte si dice:<br />

«Ma non c’è nulla!».<br />

Invece?<br />

Non c’è nulla perché non si interrogano le<br />

cose, non si dà voce alle cose in modo che<br />

ne vengano fuori le persone che hanno lasciato<br />

qualcosa. Se quella roba lì c’è è perché<br />

qualcuno ha fatto qualcosa, qualcuno<br />

l’ha conservata, qualcuno l’ha pensata,<br />

qualcuno l’ha scambiata.<br />

Cosa impedisce che questo avvenga?<br />

.Il chiudersi nelle proprie idee. Ed è questa<br />

difficoltà a mettersi insieme uno dei limiti<br />

delle piccole comunità.<br />

Teme l’omologazione?<br />

Sì, perché è la diversità delle idee che ci fa<br />

andare avanti. Ed insieme si capisce meglio.<br />

Bisognerebbe cominciare a capire che<br />

la diversità è un valore. Da usare non come<br />

contrapposizione ma come strumento propositivo<br />

sul quale costruire insieme un futuro<br />

diverso, continuamente nuovo.<br />

In molte persone la diversità genera<br />

paura.<br />

E’ una tendenza che deriva anche da quello<br />

che racconta la televisione: cioè il bisogno<br />

di sentirsi sicuri, di essere come gli altri. In<br />

fondo, è la difficoltà a gestire la complessità<br />

del reale, della vita. E la diversità è una<br />

complessità. Una complessità che secondo<br />

me, invece, genera ricchezza.<br />

Pessimista?<br />

No, anche se guardando quello che avviene<br />

nel mondo mi verrebbe da dire di sì.<br />

Qual è il rischio maggiore?<br />

Quello che chiamo l’auto-colonialismo,<br />

l’imitare quello che fanno gli altri. La nostra<br />

montagna non può imitare la citta; è un<br />

qualcosa di diverso.<br />

E’ un appello a difendere la propria<br />

identità?<br />

A difendere la propria varietà, la propria diversità,<br />

la propria ricchezza nelle piccole<br />

cose. E nelle piccole cose c’è anche chi fa<br />

il proprio mestiere, qualunque sia, purché<br />

lo faccia bene e sempre meglio.<br />

Quale contributo può dare l’Uti?<br />

Credo che l’Uti possa avere veramente questa<br />

funzione di imparare a guardare le piccole<br />

cose, a mettere i piedi sui luoghi e a<br />

guardare al particolare; a vedere quali sono<br />

le possibilità di innovazione anche dal<br />

punto di vista economico, magari delle piccole<br />

economie di nicchia, che però vivono<br />

se si fanno insieme. Perché se ognuno fa da<br />

sé non fa per tre.<br />

Francesco Cassandro


38 - Maggio 2018<br />

Cultura<br />

Biblioteche di Comunità:<br />

non solo libri, ma motore<br />

culturale dei territori<br />

Dal mese di gennaio 2018, l’UTI delle<br />

Valli e Dolomiti Friulane coordina il<br />

neo costituito Sistema Bibliotecario<br />

delle Valli e delle Dolomiti Friulane del<br />

quale fanno parte le biblioteche di Arba,<br />

Barcis, Cavasso Nuovo, Castelnovo del<br />

Friuli, Claut, Clauzetto, Cimolais, Erto e<br />

Casso, Fanna, Maniago, Meduno, Montereale<br />

Valcellina, Pinzano al Tagliamento, Vajont,<br />

Vivaro, Tramonti di Sopra, Travesio,<br />

Sequals, Vito d’Asio, Aviano, Budoia, Caneva<br />

e Polcenigo.<br />

Fra le finalità e gli obiettivi che il Sistema si<br />

propone di raggiungere vi è quello di attivare<br />

un servizio in cui le biblioteche siano aperte<br />

alle persone, convergenti, inclusive, capaci<br />

di utilizzare le opportunità offerte dalla tecnologia<br />

per realizzare un progetto culturale<br />

di ampio valore sociale.<br />

“Biblioteca di comunità” è una biblioteca attenta<br />

ai nuovi modi di fare cultura, aperta<br />

alla comunità, ne accresce la base sociale,<br />

avvicina le persone ai servizi offerti e viene<br />

incontro alle esigenze personalizzate di un<br />

territorio culturalmente molto avanzato.<br />

Il Friuli Venezia Giulia è la Regione dove si<br />

E’ una biblioteca<br />

attenta ai nuovi modi<br />

di far cultura<br />

e aperta alla comunità<br />

legge di più, con 13 punti percentuali in più<br />

rispetto alla media nazionale (56,4% rispetto<br />

a un 43%); è la Regione con una percentuale<br />

maggiore di lettori di uno o più libri al mese<br />

(17,9% vs 13,9%); dove si leggono più e-<br />

book (9,4% vs 9,1%); dove si usano di più<br />

le nuove tecnologie (il 38,2% della popolazione<br />

regionale vs 34,1% di quella nazionale).<br />

Le biblioteche del sistema sono in linea con<br />

i dati regionali, vantano, nel 2017, un numero<br />

elevato di prestiti, 73.000 – una media<br />

di 1,30 libri per abitante – con 320.000 documenti<br />

cartacei a catalogo, e una biblioteca<br />

digitale, per il prestito gratuito di oltre<br />

25.000 e-book, la consultazione di un’edicola<br />

con 7.000 testate italiane e straniere, audiolibri<br />

e banche dati.<br />

Paolo Ambrosini, vice presidente vicario di<br />

ALI - Venezia Giulia, osserva che “oggi più<br />

che mai, in un momento di crisi e smarrimento,<br />

il mondo del libro può ripartire dall’esempio<br />

virtuoso del Friuli”; così il Sistema<br />

Bibliotecario delle Valli e Dolomiti<br />

Friulane intende perseguire, da una parte,<br />

l’obiettivo condiviso di far crescere la lettura,<br />

dall’altra vuole porsi come volano culturale<br />

per creare sinergie fra gli operatori del<br />

libro, il mondo della formazione, i diversi<br />

soggetti pubblici e privati, alimentando un<br />

cambiamento che tenga conto delle nuove<br />

tendenze, ma sappia stare vicino alle comunità<br />

locali, interpretandone i bisogni, dando<br />

risposte alle richieste di formazione anche e<br />

non necessariamente legate al libro cartaceo.<br />

Per rinforzare l’attrattiva della lettura, contagiando<br />

soprattutto i non lettori, è necessario<br />

che le biblioteche diventino un punto di<br />

riferimento per le molte attività culturali promosse<br />

sul territorio, favoriscano la creazione<br />

di reti e promuovano la collaborazione con<br />

strutture e servizi socio-culturali, con particolare<br />

riguardo agli istituti culturali e alle<br />

scuole.<br />

Le biblioteche debbono divenire “piazze del<br />

sapere”, come le ha definite Antonella<br />

Agnoli, dove, insieme alla tradizionale consultazione<br />

di testi, si possa accedere ad altri<br />

servizi, anche tecnologici, a laboratori didattici<br />

e di supporto inclusivo per chi ha maggiore<br />

difficoltà ad avvicinarsi al mondo dei<br />

libri; un luogo vivace dove accanto al fruscio<br />

delle pagine sfogliate si possa accostare il<br />

cinguettio del tweet letterariori di un cellulare;<br />

ad una lettura silenziosa, le voci dei<br />

partecipanti a un laboratorio; luoghi aperti,<br />

vivi ed ospitali, nodo e veicolo, oggi come<br />

domani, di tante proposte culturali del territorio.<br />

Le biblioteche si pongono come presidio<br />

pubblico che, in presenza di una rivoluzione<br />

digitale, riescono ad assecondare i gusti di<br />

tutti e, in particolare, dei giovani; le biblioteche,<br />

come altri servizi, sono chiamate ad<br />

evolversi, appropriandosi del cambiamento,<br />

e diventare luogo attivo che vive e respira<br />

cultura, punto di riferimento per l’intera comunità.<br />

Rita Bressa


Maggio 2018 - 39<br />

Cultura / Ecomuseo regionale delle Dolomiti friulane<br />

Si punta sulle erbe tintoree,<br />

progetto di sviluppo di filiera corta,<br />

che promette ricadute economiche<br />

L’Ecomuseo delle Dolomiti friulane-Lis<br />

Aganis punta sulle erbe<br />

tintoree: col contributo dell’esperta<br />

Ennia Visentin, sta coordinando un progetto<br />

di sviluppo di filiera corta nell’area<br />

pedemontana pordenonese in collaborazione<br />

con l’Ersa. Questo neonato percorso<br />

può rappresentare uno strumento di crescita<br />

economica attraverso la creazione di<br />

nuove imprese o il miglioramento di<br />

quelle esistenti nelle aree rurali.<br />

Il ruolo anche formativo coordinato dalla<br />

possibile presenza di realtà scolastiche<br />

rappresenta un passo importante per un<br />

percorso di sperimentazione dei processi<br />

di coltivazione e trasformazione delle<br />

piante coloranti e la valutazione delle loro<br />

potenzialità produttive. Recupero e riscoperta<br />

di tali piante presenti in regione possono<br />

rafforzare il legame tra territorio, tradizione<br />

storica e culturale, saperi e conoscenze,<br />

ponendo le basi per nuove potenzialità<br />

economiche, in un’ottica di valorizzazione<br />

del patrimonio locale.<br />

Dal progetto all'evento: il 26 maggio, il<br />

palazzo Toppo Wassermann di Travesio,<br />

ospiterà dalle 10 il convegno su "Colori e<br />

tecniche tintoree". Maria Beatrice Bertone,<br />

storica del tessuto antico,<br />

parlerà dei colori dei tessuti in Friuli dal<br />

Medioevo all’Età moderna. Spazio poi<br />

alla discussione su tinture naturali su carte<br />

orientali, alla presentazione del progetto<br />

pilota in concorso per "Friuli Innovation"<br />

della classe 3A di chimica materiali e analisi<br />

dell’istituto Malignani di Udine e all'appuntamento<br />

con Ennia Visentin, che<br />

argomenterà sul tema "Naturale = sicuro?<br />

Tossicità della piante tintoree". Dalle 16<br />

esposizione di preziosi reperti dalla collezione<br />

di Maria Beatrice Bertone e dimostrazione<br />

di tinture naturali su carte orientali<br />

Hanji e Washi. Non mancheranno i laboratori<br />

didattici. Alle 19 cena con porchetta<br />

a cura di associazioni locali e<br />

alle 20.45 spettacolo con i Bràul al castello<br />

di Toppo. A seguire esibizione con<br />

il fuoco. Il gruppo Bràul nasce nel 1995<br />

nell’area della Pedemontana occidentale<br />

con l’intento di innovare la musica tradizionale<br />

della regione.<br />

Tra i cd pubblicati "La corte di Lunas" nel<br />

1997, "Ciaràndis" nel 2001, "La farina dal<br />

diàul" nel 2005 e l’ultimo progetto “Vòus<br />

dai libris”, dove ritornano con una nuova<br />

proposta musicale che ripercorre i vent’anni<br />

di attività del gruppo. Si presentano<br />

con una rivisitazione di brani storici e con<br />

la presentazione di nuovi temi inediti, caratterizzati<br />

da uno spirito di innovazione<br />

e sperimentazione musicale diventando<br />

così un punto di rinnovamento del folk<br />

friulano. I protagonisti sono Gabriella De<br />

Cesco alla voce e alle percussioni, Lucia<br />

Clonfero al violino, violino elettrico e alla<br />

voce, Giacomo Traina alla chitarra acustica,<br />

bouzouki e alla voce, Claudio Mucin<br />

al violino e violino elettrico e Claudio<br />

Mazzer a chitarra classica, bouzouki, percussioni,<br />

flauti e voce<br />

Impianti sportivi della Maniago nuoto e Cittadella dello sport<br />

Punto di riferimento<br />

per tante famiglie<br />

REDAZIONALE<br />

Gli impianti sportivi della Maniago<br />

nuoto e della Cittadella dello sport di<br />

via Marco Polo rappresentano sempre<br />

più un riferimento per le famiglie<br />

non soltanto della città del coltello,<br />

ma anche dei comuni contermini.<br />

Questo durante l'anno, ma pure nei<br />

mesi estivi, quando vengono proposti<br />

i punti verdi. Anche per l'estate<br />

2018 sarà garantito un ricco servizio<br />

alle famiglie: l'offerta ludico-sportiva<br />

rivolta a bambini e ragazzi è variegata<br />

e di grande qualità. Si inizia con<br />

il “Campo sportivo” che la Maniago<br />

nuoto organizza dall’11 al 22 giugno.<br />

La sede è quella della piscina comunale,<br />

nella quale viene fatta l’accoglienza<br />

al mattino e l’uscita al termine<br />

della giornata. Il tema è ludicosportivo<br />

con numerose proposte da<br />

istruttori qualificati ed esperti. In acqua<br />

sarà possibile divertirsi su nuovo<br />

percorso gonfiabile galleggiante, provare<br />

l'esperienza della canoa, del<br />

sub, della pallanuoto e di giochi in libertà.<br />

Nell’ampia area verde ci sarà<br />

la possibilità di giocare a calcio, basket,<br />

beach volley e provare il circuito<br />

mountain bike. Spazio anche<br />

alle lezioni di tennis. A mezza mattina<br />

colazione con frutta e gelato. Ma<br />

il pezzo forte dell’estate è rappresentato<br />

dal centro estivo organizzato in<br />

collaborazione con l’amministrazione<br />

comunale di Maniago, che garantisce<br />

il servizio mensa e i trasporti per<br />

le uscite sul territorio. Il centro si articola<br />

in cinque settimane, dal 25 giugno<br />

al 27 luglio, dalle 8 (pre-accoglienza<br />

7.30) alle 17. L’ estate ragazzi<br />

2018 avrà come titolo “Obiettivo<br />

divertimento”: saranno proposte<br />

attività di laboratorio legate alla fotografia.<br />

A fare la parte del leone, secondo<br />

una collaudata programmazione<br />

(si è arrivati alla settima edizione),<br />

gioco e sport, con il coinvolgimento<br />

delle strutture della Cittadella<br />

dello sport. Sede ottimale dell’iniziativa<br />

il Palazzetto per accoglienza,<br />

mensa e attività laboratoriali.<br />

Sono previste uscite didattiche e gite<br />

che le coordinatrici del centro stanno<br />

programmando. Lo staff di animatori<br />

è un’ulteriore garanzia di sicurezza e<br />

affidabilità. La terza proposta della<br />

Maniago nuoto si rivolge alle gite dei<br />

centri estivi della provincia che, da<br />

anni, scelgono la società e la Cittadella<br />

dello sport per una giornata a<br />

tutto sport e divertimento. I ragazzi<br />

dei centri estivi, una volta raggiunta<br />

la piscina comunale, vengono presi<br />

in carico dallo staff tecnico e accompagnati<br />

lungo un un percorso ludico<br />

in piscina, al tennis club e nell’area<br />

verde attrezzata. Pranzo al sacco<br />

nell’area pic-nic e giochi organizzati<br />

concludono la proposta. Da anni<br />

nella città del coltello arrivano pure i<br />

partecipanti ai centri estivi della provincia<br />

di Udine.


40 - Maggio 2018<br />

Cultura<br />

“Di notte in Castello e in Villa”<br />

Tre giorni e tre notti<br />

tra cultura, musica e sapori<br />

“Di notte in Villa e in castello” è un<br />

progetto culturale ideato e curato<br />

dall’UTI per promuovere il territorio<br />

e le sue ricchezze culturali, paesaggistiche<br />

e storiche attraverso la creazione di una<br />

serie di appuntamenti curati in sinergia<br />

con le realtà locali. “Vivere” i luoghi attraverso<br />

una partecipazione attiva: camminate<br />

culturali ai castelli e siti archeologici,<br />

laboratori creativi rivolti alle famiglie, degustazioni<br />

a cura dei produttori locali,<br />

spettacoli teatrali e musicali in location<br />

inusuali.<br />

Un modo per apprezzare spazi e luoghi<br />

ricchi di storia e peculiarità dei castelli<br />

che vanno da Maniago, a Meduno, a Solimbergo,<br />

a Toppo, a Pinzano al Tagliamento<br />

e a Castelnovo del Friuli; un modo<br />

diverso per riscoprire e assaporare antiche<br />

e nuove realtà. Il progetto ha ottenuto il<br />

sostegno della Regione Friuli Venezia<br />

Prima tappa, il 28 aprile,<br />

a Maniago. A seguire,<br />

il 26 maggio al Castello<br />

di Solimbergo, il 9 giugno<br />

a Pinzano al Tagliamento<br />

e Castelnuovo del Friuli<br />

Giulia e si propone di seguire quella linea<br />

immaginaria che è la Sacile – Gemona durante<br />

tre giornate e tre notti che vogliono<br />

unire idealmente tutte le location.<br />

Il primo appuntamento del 28 Aprile ha<br />

visto la partecipazione, in tutti le attività<br />

previste, di un nutrito numero di persone;<br />

alla passeggiata al Castello di Maniago ha<br />

partecipato il Sindaco del Comune Andrea<br />

Carli, Presidente dell’UTI, che ha commentato<br />

molto positivamente l’evento:<br />

“Valorizzare il nostro patrimonio storico -<br />

artistico attraverso eventi culturali condivisi<br />

è un obiettivo programmatico che i<br />

Sindaci si sono dati e al quale credono<br />

fermamente; ci fa molto piacere che questo<br />

primo appuntamento abbia suscitato<br />

un buon l’interesse sia nelle persone residenti<br />

nel territorio che fra gli appassionati<br />

provenienti da diverse località friulane”.<br />

Molta importanza è stata data al coinvolgimento<br />

degli Enti e delle realtà associative<br />

locali, in primis i Comuni, l’Ecomuseo<br />

Lis Aganis, i due Consorzi Pro Loco<br />

Arcometa e Dolomiti Friulane e Magredi,<br />

le Pro Loco di Maniago, Travesio e Castelnuovo<br />

del Friuli, la Soms di Solimbergo,<br />

che, riunite intorno ad un tavolo<br />

partecipato, hanno definito il programma<br />

e le modalità di realizzazione dello stesso.<br />

Un esempio virtuoso di condivisione della<br />

promozione culturale del territorio dell’UTI<br />

delle Valli e delle Dolomiti Friulane<br />

Per ulteriori informazioni iscrizioni ed<br />

aggiornamenti restate sintonizzati sullanostra<br />

pagina social @NotiziarioValliDolomitiFriulane.<br />

Ufficio Cultura


Maggio 2018 41<br />

Parco Naturale delle Dolomiti Friulane<br />

Per gli amanti della natura,<br />

dopo la recente inaugurazione<br />

è disponibile un altro<br />

gioiello della Valcellina accanto<br />

al Campanile di Valmontanaia:<br />

si tratta della grotta “Landre<br />

Scur” (tradotto dal dialetto<br />

locale “grotta scura, buia”) che si<br />

apre in Val de Crode, sul versante<br />

settentrionale del massiccio<br />

del Monte Ressetùm, a 1.113<br />

metri di quota.<br />

Si trova all’interno del Parco Naturale<br />

delle Dolomiti Friulane,<br />

entro i confini amministrativi del<br />

Comune di Claut.<br />

La cavità è siglata al Catasto regionale<br />

delle Grotte con il numero<br />

127/125Fr con la denominazione<br />

“Landri Scur”. Ciò che<br />

più colpisce di questa grotta è<br />

l’imponenza della sua apertura:<br />

20 metri di altezza per altrettanti<br />

di larghezza. L’imboccatura, che<br />

va restringendosi verso l’interno,<br />

ha una profondità di 40 metri,<br />

dopodiché la grotta prosegue con<br />

una complessa rete di cunicoli,<br />

pozzi e camini nel massiccio calcareo<br />

del monte Ressetùm. Considerati<br />

i suoi 4,3 chilometri di<br />

sviluppo con andamento prevalentemente<br />

orizzontale, il Landre<br />

Scur è la grotta più emblematica<br />

della Valcellina nonché la più<br />

rappresentativa del carsismo del<br />

massiccio Ressetùm-Frate.<br />

Con la fattiva collaborazione dei<br />

gruppi speleo di Sacile e di Pordenone,<br />

è stato realizzato un pieghevole<br />

illustrativo che fornisce<br />

ogni informazione riguardante la<br />

grotta e il percorso di accesso: il<br />

materiale è disponibile sul sito<br />

Grotta “Landre Scur”,<br />

la grotta misteriosa<br />

per gli amanti della natura<br />

Si apre in Val de Crode, sul versante settentrionale del<br />

massiccio del Monte Ressetùn, a 1.113 metri di quota<br />

internet e in tutti i Centri visite<br />

del Parco. Per chi volesse percorrerlo<br />

autonomamente, si parte<br />

dal parcheggio nei pressi di Casera<br />

Casavento e si può rientrare<br />

lungo la pista forestale di Pian de<br />

Crode.<br />

È importante ricordare che solo<br />

la prima parte è fruibile da tutti:<br />

la cavità continua poi con un<br />

percorso di numerosi chilometri<br />

all’interno delle viscere della<br />

terra. In futuro, il Landre sarà<br />

un’occasione per far conoscere il<br />

mondo ipogeo alle scuole implementando<br />

la frequentazione turistica<br />

grazie al fatto che gli ospiti<br />

potranno accedere senza difficoltà<br />

fino alla prima sala.<br />

Questo itinerario fa dell’area un<br />

ulteriore luogo di attrazione all’interno<br />

del Parco Naturale Dolomiti<br />

Friulane. Il sentiero è stato<br />

realizzato con fondi del PSR<br />

2007-2013 concessi al Comune<br />

di Claut all’interno di un progetto<br />

integrato che ha riguardato<br />

anche i Comuni di Cimolais ed<br />

Erto e Casso. I lavori sono stati<br />

affidati alla ditta Acquaviva di<br />

Prato Carnico che ha realizzato il<br />

percorso principale. Il completamento<br />

è stato a cura del Parco<br />

con personale della Coop di Barcis.<br />

Notevole soddisfazione per la<br />

fruizione di questa ennesima<br />

perla della Valcellina è stata<br />

espressa dal presidente del<br />

Parco, Gianandrea Grava, che è<br />

proprio di Claut e per questo motivo<br />

è ancora più orgoglioso del<br />

rilancio, in chiave promozionale,<br />

garantito dalla fruizione della<br />

grotta. Dall'apertura sono stati in<br />

tanti coloro che hanno voluto<br />

provare l’emozione di una visita<br />

di raro impatto.<br />

Cimolais. Montain bike a pedalata assistita,<br />

un prezioso “aiutino” per andare lontani<br />

Il nostro territorio è caratterizzato da lunghe<br />

vallate che, con pendenze più o meno importanti,<br />

conducono a malghe, rifugi e luoghi di<br />

grande bellezza. Chi frequenta le valli Cimoliana,<br />

Settimana o la Val Zemola, ad esempio,<br />

sa che quasi sempre l’unico mezzo per percorrerle<br />

sono le auto private con conseguente<br />

impatto ambientale e paesaggistico. Ecco, le<br />

bici elettriche a pedalata assistita sono la soluzione<br />

più silenziosa, non inquinante e, diciamolo,<br />

divertente per gli escursionisti che<br />

vogliono scoprire le terre alte.<br />

In effetti bisogna chiarire un equivoco: non<br />

sono la soluzione facile per ciclisti pigri ma<br />

un mezzo di trasporto alternativo per chi super<br />

ciclista non è. Un mezzo che, nel totale rispetto<br />

della natura, permette a chi di solito va<br />

a piedi o al cicloturista amatoriale di raggiungere<br />

posti più lontani e più in alto. Se si supera<br />

il pregiudizio iniziale per cui la bici è fatica<br />

o non vale, si scopre un nuovo modo di<br />

andare in salita: più dolce, rispettoso e sostenibile<br />

(e sopportabile fisicamente!). Diverse<br />

guide naturalistiche del Parco lo usano ormai<br />

come mezzo principale di spostamento: scarponi,<br />

zaino e attrezzatura fotografica non<br />

sono più un problema; possono salire fino a<br />

malghe e rifugi dove lasciano la bici e poi iniziano<br />

a camminare.<br />

Non sono motorini, si deve pedalare ma la<br />

sensazione che si prova è quella che le pendenze<br />

si appianino e di essere allenati come<br />

un professionista.<br />

Impronte<br />

di dinosario:<br />

meta<br />

per bambini<br />

e famiglie<br />

L’opportunità di promozione<br />

fornita dall’apertura<br />

del Landre Scur è duplice<br />

perché l’area è la medesima<br />

delle Impronte di dinosauro<br />

di Casera Casavento. Per<br />

giungere a quest’ultimo sito<br />

si deve arrivare fino a Lesis<br />

di Claut. Qui si può decidere<br />

se proseguire a piedi<br />

per circa 5 chilometri, su<br />

una pista forestale a transito<br />

regolamentato, o pagare un<br />

ticket per parcheggiare<br />

l’auto alla fine della strada<br />

allo sbocco della Val di<br />

Gere. L’itinerario escursionistico,<br />

indicato dal numero<br />

Cai 966, gode di un’evidente<br />

e chiara segnaletica<br />

curata in tutta la zona delle<br />

montagne del Gruppo del<br />

Pramaggiore. Dopo qualche<br />

centinaio di metri su una<br />

semplice carrareccia, adatta<br />

anche ai bambini, si raggiunge<br />

Casera Casavento a<br />

quota 980 metri, adibita a rifugio<br />

e ad agriturismo. Pochi<br />

passi e alla fine del sentiero<br />

un’ulteriore segnaletica<br />

indica il masso sul<br />

quale si sono fossilizzate le<br />

impronte di un dinosauro<br />

vissuto all’incirca 200 milioni<br />

di anni fa, nel Triassico<br />

superiore. Era probabilmente<br />

un teropode, cioè un<br />

dinosauro bipede e carnivoro.<br />

L’impronta più grande<br />

ed intera di tre dita è lunga<br />

35 cm e larga 23. Si è fossilizzata<br />

in una roccia costituita<br />

da dolomie chiare stratificate<br />

appartenenti alla formazione<br />

dolomia principale.<br />

Oltre all’impronta più evidente,<br />

quella del piede sinistro,<br />

sul masso si intravvedono<br />

anche altre due impronte:<br />

quella della mano sinistra<br />

e del piede destro.<br />

Generalmente le tracce si<br />

osservano meglio nel momento<br />

in cui la luce del sole<br />

le illumina in modo radente.


42 - Maggio 2018<br />

Cultura / Tavolo Educativo Don Milani<br />

Quanto tempo e quale tempo per le relazioni?<br />

Sembra che i ragazzi oggi non<br />

sappiano più relazionarsi e<br />

non sappiano stare in gruppo,<br />

indipendentemente che sia<br />

un’attività fisica (come nello<br />

sport) o mentale (come a<br />

scuola) o amicale. Insegnanti,<br />

allenatori, genitori si ritrovano<br />

con una certa fatica a “tenere”<br />

i ragazzi, soprattutto se in<br />

gruppo. Per non fermarci a<br />

dati di fatto o giudizi affrettati,<br />

ho posto questa domanda: ma<br />

noi adulti quando e come abbiamo<br />

imparato a stare in<br />

gruppo? Molte persone ricordano<br />

che hanno imparato a<br />

“stare insieme” senza che alcuno<br />

glielo avesse insegnato<br />

ma semplicemente perché stavano<br />

insieme, nel tempo libero<br />

e in famiglia (considerando<br />

che le famiglie una<br />

volta erano più numerose). Allora<br />

deve essere importante<br />

capire quanto tempo “libero”<br />

hanno i ragazzi oggi o quanto<br />

tempo passano “insieme” in<br />

famiglia. Cosa facilita e cosa<br />

ostacola il tempo insieme?<br />

Quanto tempo dedichiamo alle<br />

relazioni e come lo passiamo?<br />

Al Tavolo ci facciamo queste<br />

domande provando a pensarci<br />

insieme, da qui è nato l’ultimo<br />

incontro svolto il 4 marzo.<br />

Dario Donei<br />

prete e psicologo,<br />

coordinatore del progetto<br />

Carichiamo le giornate di tanti impegni senza darci un tempo<br />

adeguato per imparare a stare insieme, a fare comunità<br />

Tanti impegni,<br />

poco spazio per vivere<br />

Settimana tipo<br />

(168 ore) Ragazzi oggi<br />

Sonno<br />

Scuola/Lavoro<br />

Sport<br />

Attività extra<br />

(musica, catechismo,<br />

associaz.)<br />

Tecnologia<br />

(TV, PC, videogiochi,<br />

cellulare)<br />

53-60 ore - 36%<br />

50 ore - 30%<br />

4 ore - 2%<br />

(media tra chi fa<br />

e chi non fa)<br />

La nostra vita dipende anche dai tempi<br />

e dai luoghi in cui viviamo. Si creano<br />

così dei contesti che possono essere<br />

più o meno a “misura d’uomo”, che facilitano<br />

od ostacolano.<br />

Il sociologo Z. Bauman ha evidenziato come<br />

questi nostri contesti siano diventati sempre<br />

più “liquidi”, ovvero possiamo fare molte più<br />

cose e in modo più libero di prima ma proprio<br />

per questo stabiliamo relazioni più frettolose<br />

e le nostre agende sono sempre più<br />

piene e organizzate. Il tavolo di comunità che<br />

Don Dario Donei ha avviato coinvolgendo<br />

chi con i giovani e i bambini lavora, sull’ampio<br />

territorio tra Maniago e Spilimbergo, si è<br />

focalizzato anche sui ritmi di vita, per riflettere<br />

su come questi influiscano sulle nostre<br />

capacità relazionali.<br />

All’ultimo incontro del tavolo abbiamo provato<br />

a ricostruire 3 “agende”: la settimana<br />

tipo dei “ragazzi di oggi”, degli “adulti di<br />

oggi” e dei “ragazzi di ieri” (quando noi<br />

adulti eravamo ragazzi!). Senza alcuna pretesa<br />

statistica, giocando fra ricordi, esperienze<br />

professionali e familiari, ci siamo domandati<br />

per ciascun agenda quanto tempo in<br />

una settimana viene dedicato a: sonno, lavoro<br />

o scuola, attività sportiva, attività extra (musica,<br />

catechismo, volontariato,…), uso della<br />

tecnologia (TV, PC, videogiochi, cellulare),<br />

tempo in famiglia, tempo libero. Nella tabella<br />

si vedono le ore ipotizzate e il “peso” percentuale<br />

in una settimana tipo. I risultati sono<br />

stati curiosi e allo stesso tempo emblematici<br />

di profondo cambiamento sociale e culturale<br />

avvenuto nelle tre ultime generazioni. Come<br />

vivono oggi i bambini il tempo? La qualità,<br />

oltre che la quantità del tempo come si è modificata?<br />

La prima considerazione, amara, è che i ragazzi<br />

e gli adulti di oggi hanno tempi simili,<br />

dormono circa il 30% della giornata (e ci si<br />

chiede quanto il sonno oggi sia vero riposo)<br />

mentre una volta da ragazzi si faceva meno e<br />

si dormiva circa un 10% in più. Poi vengono<br />

i doveri: la scuola e il lavoro. Ragazzi e<br />

adulti di oggi passano lo stesso tempo a<br />

scuola come a lavoro, circa il 30% delle ore,<br />

sintomo di una società che per conciliare lavoro<br />

e famiglia, ha alzato l’asticella di occupazione<br />

dei bambini per adeguarla ai tempi<br />

degli adulti. Se ciò sia un progresso o una<br />

sconfitta lo scopriremo quando questa generazione<br />

di bambini sarà a sua volta adulta.<br />

30-40 anni invece si dedicava il 15% a<br />

scuola, e poi occupava il tempo diversamente.<br />

Il resto del tempo è diviso oggi, come<br />

allora, in attività organizzate, tempo libero e<br />

famiglia. Ma la vera novità è l’“invasione”<br />

della tecnologia nel tempo libero, sia per i ragazzi<br />

che per gli adulti, riducendo tempi di<br />

condivisione e di conoscenza di se e degli<br />

altri in modo diretto, fisico, esperienziale. Si<br />

passa dalle poche ore canoniche della tivvù<br />

dei ragazzi, un misero 4%, ad un ben più importante<br />

13% (dato forse sottostimato) in cui<br />

i ragazzi social-izzano senza parlarsi, arrabbiarsi,<br />

abbracciarsi, se non virtualmente. Infine<br />

rimane la famiglia (tempo dedicato ai legami<br />

non alle occupazioni domestiche), e anche<br />

qui i tempi coincidono: 6% sia per gli<br />

adulti che per i ragazzi, un tempo sempre più<br />

ristretto rosicchiato dai vari impegni, veri o<br />

presunti, perché siamo sempre più bisognosi<br />

di strutturazione, forse incapaci di annoiarci<br />

insieme, ma capacissimi di organizzare<br />

agende degne di un top manager. Resta una<br />

domanda aperta che condividiamo su come<br />

sia possibile fare comunità a queste condizioni:<br />

sarà possibile immaginare dei legami<br />

sociali senza darci un tempo adeguato per<br />

imparare a stare insieme?<br />

Andrea Satta,<br />

direttore Coop.<br />

Laboratorio Scuola<br />

Ragazzi<br />

“una volta”<br />

3 ore - 2%<br />

2 ore - 1% 3 ore - 2%<br />

21 ore - 13%<br />

probabilmente di più<br />

considerando i tempi<br />

al cellulare in famiglia,<br />

tempi morti, amicizie,…<br />

Famiglia 10 ore - 6%<br />

20 ore - 12% di cui giochi<br />

Tempo libero senza tecnologia 4-6%<br />

(città o paese)<br />

Igiene personale e<br />

cura propria immagine<br />

70 ore - 42%<br />

24 ore - 14%<br />

7 ore - 4%<br />

30 ore – 18%<br />

(anche in senso allargato<br />

quindi zii, cugini,<br />

parenti vari)<br />

31 ore - 18%<br />

Adulti oggi<br />

40-50 ore - 30%<br />

non sempre però<br />

sonno è anche riposo<br />

50 ore - 30% forse più alta,<br />

considerando anche fattori<br />

come turni, ritmi più variabili,<br />

lavoro di entrambi i coniugi<br />

Vedi tempo libero<br />

Vedi tempo libero<br />

Vedi tempo libero<br />

40 ore - 24% di cui<br />

30 h gestione casa/figli 18%<br />

10h tempo insieme 6%<br />

18 ore - 11% comprensive<br />

di sport, attività ricreative<br />

o sociali, volontariato,<br />

telefonate/social, amicizie<br />

8 ore - 5%<br />

Condividiamo alcune riflessioni<br />

nate dal confronto a partire dai<br />

dati emersi nei lavori di gruppo<br />

(vedi tabella e articolo precedente):<br />

1. Saper rinunciare. Se un adulto<br />

vuole dedicarsi a educare i figli o<br />

dei ragazzi, questo richiede fatica<br />

e impegno, non è frutto del caso<br />

ma di una scelta. Ciò comporta<br />

per un adulto la motivazione e la<br />

capacità di rinunciare a qualcosa<br />

di sé per il bene dei figli/ragazzi.<br />

2. Stanchi e preoccupati. Alcune<br />

difficoltà della vita degli adulti<br />

oggi riguardano una stanchezza<br />

diffusa (alla fine i “no” diventano<br />

“si” per esasperazione), la frammentazione<br />

e la frenesia dei ritmi<br />

di vita (tutto accelerato e multitasking),<br />

la paura di lasciare anche<br />

del tempo libero ai ragazzi perché<br />

non si sa mai cosa potrebbe accadere<br />

(ansie e paure varie, litigi, se<br />

si fanno male, ...).<br />

3. Disinvestimento nell’educazione.<br />

Una certa indifferenza e incomprensione<br />

di una parte significativa<br />

di adulti rispetto a temi<br />

educativi, non sembra però giustificata<br />

dai ritmi di vita, ma prevalentemente<br />

da disinteresse o fatiche<br />

relazionali. Ci sono adulti<br />

che passano più ore dei figli sui<br />

social network, o nella cura della<br />

propria immagine (fitness, etc...).<br />

4. Adulti oggi, adulti ieri. In passato<br />

era più forte il senso del<br />

ruolo e del dovere di dedicarsi a<br />

lavoro, famiglia, figli e società.<br />

Oggi invece la figura dell'adulto<br />

è più sfumata, meno autorevole e<br />

più instabile, può percepire i bisogni<br />

del figlio come "alternativi"<br />

ai propri (tempo sottratto a sé)<br />

col rischio di “riempire” di attività<br />

il figlio perché non disturbi<br />

troppo, oppure i figli vengono caricati<br />

troppo di attese e aspettative,<br />

per cui successi e fallimenti<br />

dei ragazzi vengono confusi con<br />

successi e fallimenti di noi adulti.<br />

Per partecipare o ricevere<br />

informazioni sul lavoro del<br />

Tavolo scrivere a nessunoindietro@gmail.com


Maggio 2018 - 43<br />

Montagna Leader<br />

Cammino di San Cristoforo. Tra Tagliamento e Piave<br />

costeggiando le Dolomiti nell’arte e nel paesaggio<br />

Si snoda per circa 450 chilometri, ed è di facile accessibilità per tutte le fasce d’età e possibilità motorie<br />

Il Cammino di San Cristoforo,<br />

iniziativa proposta dalla<br />

dottoressa Luisa Cappellozza<br />

e dall’architetto Giorgio Viel, accolta<br />

e sostenuta dal GAL Montagna<br />

Leader, dalle curie di Concordia<br />

Pordenone, Vittorio Veneto,<br />

Belluno-Feltre, dalla Regione<br />

FVG tramite l’assessorato<br />

al turismo, dalle UTI Valli e Dolomiti<br />

friulane e Livenza Cansiglio<br />

Cavallo e Friulovest Banca,<br />

è da considerarsi una risorsa da<br />

portare a sistema per strutturare<br />

e promuovere un’offerta che sia<br />

attrattiva per un turismo slow, an<br />

plein air, responsabile e sostenibile<br />

sul territorio.<br />

La rilevanza del tracciato è notevole<br />

da molteplici punti di vista:<br />

storico culturale in quanto la peculiarità<br />

del Cammino è rappresentata<br />

dalla presenza di un diffuso<br />

patrimonio costituito da 133<br />

chiese distribuite fra Veneto e<br />

Friuli; si tratta di edifici che presentano<br />

strutture architettoniche<br />

di origine Medievale e Rinascimentale<br />

e le opere di arte sacra<br />

contenute nell’ interno si declinano<br />

in affreschi, sculture, manufatti<br />

e tele di pregio artistico e<br />

tradizionale.<br />

Anche dal punto di vista paesaggistico<br />

ambientale si rilevano eccellenze<br />

in grado di catalizzare<br />

l’interesse dei pellegrini. Sono<br />

presenti e facilmente raggiungibili<br />

i Siti UNESCO Palù del Livenza<br />

e Dolomiti Friulane e le<br />

aree SIC Magredi, Torbiera di<br />

Sequals, Monte Cjaurlec e Tagliamento.<br />

Dal punto di vista<br />

storico culturale si segnala inoltre<br />

la presenza di una significativa<br />

rete dei Castelli delle Pedemontana<br />

e degli itinerari tematici<br />

dell’ecomuseo regionale Lis<br />

Aganis.<br />

Il Cammino tutelerà e valorizzerà<br />

questi immensi patrimoni,<br />

promuovendo forme di mobilità<br />

“dolce” da praticare a piedi, ma<br />

anche in bicicletta, o con il supporto<br />

del treno, attraverso la linea<br />

ferroviaria Sacile-Gemona.<br />

Il Cammino, che si snoda tra Tagliamento<br />

e Piave per un totale<br />

di circa 450 chilometri, disegna<br />

un grande anello in cui inizio e<br />

termine non sono predeterminati,<br />

per consentire ai viaggiatori di<br />

programmare il proprio itinerario<br />

secondo le loro specifiche esigenze<br />

o interessi. Le 6 tappe proposte<br />

sono indicative e regolate<br />

anche dalla presenza di strutture<br />

ricettive. Individuato su viabilità<br />

esistente, in buono stato di conservazione,<br />

ad eccezione di brevi<br />

segmenti di sentiero, risulta praticabile<br />

in tutti i mesi dell’anno,<br />

è di facile accessibilità per tutte<br />

le fasce d’ età e le possibilità motorie.<br />

A partire da est, il Cammino ha<br />

inizio, dal Duomo di Spilimbergo<br />

lungo la Romea Strata<br />

“Allemagna”. Lo stesso prosegue,<br />

entrando nel territorio dei<br />

Comuni di: Pinzano al Tagliamento,<br />

Vito d’Asio, Clauzetto,<br />

Travesio, Castelnovo, Sequals,<br />

Arba, Meduno, Tramonti di<br />

Sotto (variante), Cavasso Nuovo,<br />

Fanna, Frisanco, Maniago, Montereale<br />

Valcellina, Aviano, Budoia,<br />

Polcenigo. Raggiunge poi<br />

Caneva, in prossimità del fiume<br />

Livenza ed entra in territorio veneto.<br />

Il progetto è stato avviato grazie<br />

ai finanziamenti ottenuti a valere<br />

su L.R. 21/2016 Art. 62 “Disciplina<br />

delle politiche regionali nel<br />

settore turistico e dell’attrattività<br />

del territorio regionale”, e un<br />

contributo dell’Istituto di credito<br />

Friulovest Banca, che hanno<br />

consentito di creare anche gli<br />

strumenti informativi per la sua<br />

promozione: un sito web dedicato<br />

(che sarà on-line entro<br />

l’estate) www.camminodisancristoforo.com<br />

un depliant generale<br />

sul progetto e una mappa stile<br />

“Tabacco”.<br />

Oltre ai partner promotori e associati,<br />

via via che il progetto si<br />

viene delineando diventa fondamentale<br />

ampliare la rete degli attori<br />

coinvolti, cercando di coinvolgere<br />

associazioni e privati, in<br />

un’ottica di reciproco scambio e<br />

vantaggio portati dalla partecipazione<br />

al progetto.<br />

Dunque, dopo aver avviato la<br />

parte “strutturale” del Cammino,<br />

stanno partendo gli interventi di<br />

informazione, promozione e


44 - Maggio 2018<br />

Salute / Distretto sanitario<br />

La nostra “cartella clinica” stilata dal dottor Antonio Gabrielli<br />

«Cambiare lo stile di vita,<br />

portare i servizi sanitari<br />

nelle zone periferiche»<br />

Antonio<br />

Gabrielli,<br />

direttore<br />

del Distretto<br />

sanitario<br />

dell’Unione<br />

delle Valli<br />

e delle<br />

Dolomiti<br />

friulane<br />

Tassi elevati di mortalità per malattie<br />

del sistema circolatorio, tumori<br />

e apparato respiratorio, abuso di alcol<br />

e fumo, diffusione di sostanze stupefacenti,<br />

vita sedentaria e alimentazione<br />

non corretta. E' la fotografia del distretto<br />

sanitario delle Valli e delle Dolomiti friulane<br />

scattata dal direttore Antonio Gabrielli.<br />

Il distretto dell'Unione è il più vasto<br />

della provincia (si va dall’area pedemontana<br />

alle valli, dalla Valcellina alla<br />

Val Tramontina, dalla Val D’Arzino alla<br />

Val Cosa) e si caratterizza per una forte<br />

dispersione della popolazione, prevalentemente<br />

anziana, di cui una percentuale importante<br />

vive in comuni che non raggiungono<br />

i mille abitanti.<br />

Lo stato di salute dei residenti è peggiore<br />

rispetto a quello del resto della provincia.<br />

Si evidenziano, tra l'altro, indici ancora<br />

bassi di adesione alle campagne di screening<br />

dei tumori e vaccinazione. Ma cosa<br />

si può fare affinché si possa registrare<br />

un'inversione di rotta? «I servizi sanitari<br />

sono sì importanti, ma fondamentale è<br />

cambiare la maniera di interpretare la salute:<br />

i cittadini devono essere responsabili<br />

e coinvolti nel modo di vedere la propria<br />

salute - spiega Gabrielli -. Non soltanto<br />

prevenzione, ma anche promozione della<br />

salute. La prevenzione può essere primaria,<br />

come quella che si fa con i vaccini, e<br />

impedisce lo sviluppo di una malattia, ma<br />

anche secondaria e terziaria, come lo<br />

screening mammografico, il pap-test e la<br />

diagnosi precoce dei tumori del colon. In<br />

questi ultimi due casi, permette di intercettare<br />

in fasi molto precoci, e quindi curabili,<br />

malattie importanti e potenzialmente<br />

mortali. Ma oggi è fondamentale<br />

ragionare e coinvolgere i cittadini nella<br />

promozione della salute, cioè spingerli ad<br />

assumere quei comportamenti che permettono<br />

di non ammalarsi. Bisogna ragionare<br />

sui modi di migliorare lo stato di salute e<br />

non arrivare alla patologia. La salute dipende<br />

da fattori biologici, ma sono soprattutto<br />

i fattori ambientali e gli stili di<br />

vita a incidere maggiormente».<br />

Cosa pensa di fare il distretto sanitario all'interno<br />

del territorio dell'Uti? «Il territorio<br />

dell'Unione si caratterizza per un'alta<br />

percentuale di residenti anziani, spesso<br />

soli, con difficoltà nell'accesso ai servizi<br />

sanitari - mette in luce Gabrielli -. Abbiamo<br />

in mente di portare i servizi sanitari<br />

nelle zone periferiche: un progetto che si<br />

sta già concretizzando. Si pensi che tre<br />

anni fa abbiamo portato, per la prima<br />

volta, a Claut il camper per la realizzazione<br />

degli esami mammografici».<br />

Dalla Valcellina alla Val Cosa, si punta a<br />

potenziare i servizi sanitari prima di tutto<br />

nelle aree montane. «Vorremo effettuare<br />

anche i pap-test nei comuni periferici, in<br />

giornate prestabilite - aggiunge -. Abbiamo<br />

già iniziato a eseguire l'elettrocardiogramma<br />

a domicilio per pazienti selezionati<br />

e seguiti dalla cardiologia di San<br />

Vito».<br />

Il distretto punta, insomma, a fare uscire i<br />

servizi dall'ospedale e a portarli quanto<br />

più possibile vicino alle persone. Chi abita<br />

nelle aree periferiche ha minori opportunità<br />

anche in ambito sanitario: bisogna<br />

cercare di colmare il divario». Ma i progetti<br />

non finiscono qui. «Il nostro obiettivo<br />

è sviluppare la telemedicina - conclude<br />

Gabrielli - e ridurre, per quanto possibile,<br />

le necessità di spostamento delle<br />

persone per gli accertamenti di salute». Il<br />

direttore ricorda che le donne che hanno<br />

ricevuto l’invito a effettuare lo screening<br />

mammografico potranno presentarsi dal<br />

12 maggio al 1° giugno in ospedale a Maniago,<br />

il 5 e 6 giugno a Claut, dall'8 al 26<br />

giugno a Spilimbergo e dal 26 al 28 giugno<br />

in biblioteca a Paludea.<br />

dall’ 11 al 22<br />

giugno<br />

In collaborazione con il<br />

COMUNE di MANIAGO<br />

Centro Estivo Comunale<br />

Città di Maniago<br />

Città delle Coltellerie<br />

dal lunedì al venerdì:<br />

solo mattino<br />

8.30 - 12.30<br />

solo pomeriggio<br />

14.00 - 18.00<br />

tutto il giorno<br />

con pranzo<br />

al sacco<br />

8.30 - 18.00<br />

Per prenotazioni e informazioni:<br />

info@maniagonuoto.it • tel. 0427 709262<br />

hai dai 6 ai 13 anni<br />

e vuoi divertirti?!<br />

I nostri istruttori ti aspettano<br />

per due settimane<br />

di puro divertimento con:<br />

giochi in acqua<br />

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pallanuoto<br />

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lettura fumetti<br />

visione cartoons<br />

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ozio attivo…<br />

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Maggio 2018 45<br />

Sociale<br />

Incontri con i genitori promossi dal Servizio sociale dell’Uti<br />

in collaborazione con la cooperativa “Laboratorio Scuola”<br />

Come costruire una buona<br />

relazione di attaccamento<br />

per dare sicurezza ai bambini<br />

Si sono concluse il 19 aprile scorso le<br />

serate informative promosse dal<br />

Servizio sociale dell'UTI delle Valli<br />

e delle Dolomiti Friulane, in collaborazione<br />

con il Centro Minori e Famiglie "MI<br />

FA" gestito dalla cooperativa Laboratorio<br />

Scuola a Maniago. Scopo dell’iniziativa è<br />

stato quello di avviare un momento di incontro<br />

a sostegno e supporto della genitorialità<br />

nel complesso percorso che tutti i<br />

genitori si trovano ad affrontare nella crescita<br />

dei propri bambini e ragazzi.<br />

L’obiettivo è quello di poter contribuire ad<br />

attivare nei genitori una maggiore capacità<br />

di cura dei propri figli, a partire dalle<br />

proprie risorse e dall’incontro con personale<br />

qualificato che può dare un sostegno<br />

tramite un’informazione competente e mirata.<br />

L’esito delle serate è stato anche la possibilità<br />

per le famiglie presenti che per qualsiasi<br />

motivo si trovano in temporanea difficoltà<br />

nella relazione con i propri figli di<br />

avvicinarsi serenamente agli operatori del<br />

SSC o di altro servizio di cura e accompagnamento<br />

ricevendo da questi le indicazioni<br />

e gli orientamenti necessari.<br />

Le serate si sono rivolte a tutti i genitori<br />

dei bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni e<br />

sono state quest’anno organizzate in tre<br />

Comuni dell'UTI per dare la massima possibilità<br />

di partecipazione alle famiglie interessate.<br />

Gradito dai partecipanti è stato questo movimenti<br />

di avvicinamento territoriale e le<br />

serate si sono tenute orario dalle 17.30<br />

alle 19.30: il 15 febbraio presso l’Istituto<br />

Serate informative sul tempo<br />

del bambino e il tempo dell’adulto<br />

Si sono svolte all’asilo Nido Arcobaleno di Maniago le serate informative per i genitori<br />

dal titolo “Il tempo del bambino e il tempo dell’adulto”.<br />

La prima serata, tenuta mercoledì 18 aprile 2, è stata presentata dalla dottoressa<br />

Dolcet, psicologa, per anni responsabile del Consultorio Familiare di Maniago e Spilimbergo,<br />

e da Lus Mirella, infermiera pediatrica presso lo stesso. La serata si è concentrata<br />

sull’importanza di rispettare, dare fiducia, conoscere il bambino nelle sue<br />

capacità e bisogni, ma anche sul rispettare le proprie necessità di mamma e di coppia.<br />

Si è parlato anche della qualità del tempo offerto ai propri bambini come momento<br />

unico da vivere con intensità e presenza.<br />

Queste sono alcune condizioni preziose che facilitano il percorso di crescita del piccolo<br />

ed è un momento unico ed irripetibile.<br />

Gli incontri sono stati pensati e sostenuti dal lavoro in rete fatto con il Servizio Sociale<br />

dell’ Unione Territoriale Intercomunale delle Valli e Dolomiti Friulane, con i<br />

servizi Consultorio Familiare e Neuropsichiatria Infantile dell’ Azienda per l’Assistenza<br />

Sanitaria n.5, e dal Comune di Maniago.<br />

Il tema è stato tratta da pecialisti della prima infanzia (3-36 mesi) sotto diverse angolazioni.<br />

Nell’incontro dell’ 8 maggio ha partecipato la dottoressa Eleonora Biasotto,<br />

pediatra del Servizio Prevenzione dell’ AAS5; in quello di mercoledì 16<br />

maggi, la dottoressa Carla Severini, pedagogista ad indirizzo psicomotorio e montessoriano.<br />

Comprensivo di Meduno; il 15 marzo<br />

2018 presso la sala Polifunzionale del Comune<br />

di Claut; il 19 aprile 2018 presso la<br />

scuola materna di Casiacco (frazione di<br />

Anduins).<br />

Il titolo delle serate è stato per ciascun incontro<br />

"Una buona relazione di attaccamento<br />

per dare sicurezza di bambini". Il<br />

focus dell'incontro è stato quello di offrire<br />

degli spunti di approfondimento sulle dinamiche<br />

di attaccamento genitori-figli, offrendo<br />

ai genitori la possibilità di confronto<br />

sulla tematica di come costruire la<br />

sicurezza nei bambini a partire da una<br />

buona relazione con le figure di riferimento<br />

affettivo<br />

Le psicologhe dott.ssa Tiziana Grimaldi<br />

e dott.ssa Stefania Arsieni hanno gestito<br />

le tre serate facendo un affondo sulle dinamiche<br />

relazionali genitori-figli che contribuiscono<br />

a costruire un “attaccamento<br />

sicuro”: condizione che prelude ad una<br />

crescita armoniosa e serena dell’essere<br />

umano, e quali siano invece le condizioni<br />

che portano ad “attaccamenti insicuri o indifferenziati”<br />

che possono preludere in seguito<br />

a comportamenti di sofferenza e<br />

problematici nei minori.<br />

Sono stati spiegati anche elementi di neurofisiologia<br />

per dimostrare quanto la relazione<br />

genitore-figlio abbia dei risvolti anche<br />

fisiologici nell’evoluzione del cervello<br />

umano.<br />

La partecipazione ai tre eventi ha visto :<br />

11 partecipanti alla serata di Meduno, 17<br />

partecipanti alla serata tenutasi a Claut e<br />

17 partecipanti alla serata tenutasi a Casiacco.<br />

Per i genitori è stato possibile lasciare i<br />

propri bambini (13 a Claut e 17 a Casiacco)<br />

con gli educatori della coop. Laboratori<br />

Scuola che hanno offerto l’organizzazione<br />

di laboratori manuali e giochi<br />

all’aperto per la durata dell'incontro.<br />

Gli incontri di quest’anno fanno seguito<br />

alle tre serate organizzate nel 2017 presso<br />

la Biblioteca comunale di Maniago e<br />

l’asilo nido Arcobaleno di Maniago dove<br />

sono stati trattati anche i temi del gioco<br />

nelle sue varie forme e il tema di come riconoscere<br />

ed affrontare le paure dei bambini.<br />

Paola Busetti<br />

Responsabile<br />

del Servizio Sociale<br />

dei Comuni


46 - Maggio 2018<br />

Scuola<br />

Scuola di montagna:<br />

il mondo in un’aula<br />

per crescere insieme<br />

Quando ho sentito parlare di pluriclasse<br />

il mio pensiero è corso subito<br />

alla mia esperienza scolastica<br />

e mille domande si son formate nella mia<br />

testa: come riusciranno a coniugare le esigenze<br />

educative di bimbi con 5 anni di<br />

differenza? I bambini, tra loro, come si<br />

rapportano? Quante maestre ci sono?<br />

Tutte queste domande sono svanite appena<br />

ho messo piede in quel concentrato<br />

di mondo che è la Scuola Giovanni Minin,<br />

fatta di età ma anche di nazionalità<br />

diverse, per un totale di 6 bambini alle<br />

elementari, divisi in 4 classi (assente la 3)<br />

e 3 alla materna. In mezzo ad un panorama<br />

da mozzare il fiato, 9 piccoli volti<br />

sereni e collaborativi, seguiti passo passo<br />

da 4 maestre attente, mai invasive e giustamente<br />

orgogliosissime del loro tesoro.<br />

Un tesoro chiamato futuro che si forma<br />

giorno per giorno sotto i loro occhi complici<br />

e propositivi. I bambini, oltre alla<br />

formazione scolastica, si nutrono di esperienze<br />

uniche e di un valore immenso,<br />

che forse per loro sono “normali” ma per<br />

noi sono eccezionali.<br />

Culture ed età si mescolano in un'unica<br />

famiglia insegnando la tolleranza, il rispetto,<br />

la solidarietà, la pazienza, l’accoglienza.<br />

Una realtà piccola, ma ricca di<br />

sorprese con una tradizione consolidata di<br />

attività creative e riconoscimenti, dove<br />

mosaici, murales, libri illustrati e lavori<br />

d’arte fatti da bambini colorano le pareti<br />

della scuola e raccontano a chi vi entra diverse<br />

storie, che vanno dall’andamento<br />

delle stagioni, ai segni zodiacali fino ai<br />

mestieri di un tempo. Oltre all’arte, gli<br />

alunni si dedicano con passione e bravura<br />

alla musica realizzando durante l’anno alcuni<br />

spettacoli, tra cui quello per la festa<br />

della mamma, che quest’anno prevede<br />

l’esecuzione della Cenerentola di Rossini.<br />

Non solo, scrivono anche canzoni per ricordare<br />

fatti importanti o imparare nuove<br />

cose come accade con la canzone “Occhio<br />

al semaforo”di Marco Anzovino, dedicata<br />

all’alimentazione, allo star bene e<br />

all’educazione motoria. Come in tutte le<br />

scuole, non mancano poi le gite, durante<br />

le quali visitare mostre, andare all’opera<br />

e come nel caso della visita al Museo<br />

della Grande Guerra a Gorizia riscoprire<br />

i valori della pace attraverso la conoscenza<br />

della guerra. Gioco, insegnamento,<br />

creatività, collaborazione e autonomia<br />

sono le parole che caratterizzano<br />

l’esperienza dei bambini in una scuola<br />

come quella di Tramonti di Sotto dove oltre<br />

al programma didattico, che viene<br />

sempre portato a termine gli alunni e le<br />

maestre si dedicano con passione, impegno<br />

e bravura a diverse discipline creando<br />

dei lavori che possano durare nel tempo e<br />

costituire un ricordo da conservare per<br />

tutta la vita.<br />

Giulia Pavani<br />

Elisabetta Fachin<br />

IL PROGETTO La Fabbrica delle Idee lancia una proposta agli studenti delle scuole primarie e secondarie<br />

«Creiamo in 3D<br />

un modello virtuale<br />

della nostra città»<br />

L’iniziativa offrirà offrire ai giovani un’ulteriore<br />

possibilità per orientarsi nel mondo del lavoro<br />

La Fabbrica delle Idee lancia il<br />

progetto 3D city-Maniago, una<br />

proposta per coinvolgere gli studenti<br />

delle scuole primarie e secondarie<br />

nella creazione di un modello virtuale<br />

della propria città.<br />

Oggi siamo abituati alla parola “3D”. La<br />

sentiamo e l’utilizziamo quotidianamente,<br />

ma molti di noi (soprattutto i giovani),<br />

non ne comprendono le potenzialità<br />

e le innumerevoli utilità. I contenuti<br />

virtuali e i modelli 3D che ogni giorno<br />

utilizziamo sono frutto di una continua<br />

ricerca e di duro lavoro da parte di persone<br />

capaci e competenti, figure professionali<br />

che sono sempre più richieste dal<br />

mercato.<br />

3D vuol dire settore manifatturiero, industriale<br />

e artigianale. Vuol dire istruzione,<br />

turismo, intrattenimento, videogames,<br />

comunicazione, gestione del territorio,<br />

GIS e BIM: tutti settori che richiedono<br />

un continuo sviluppo e competenza.<br />

Perché allora non dare ai giovani la possibilità<br />

di essere un passo avanti rispetto<br />

al mercato del lavoro?<br />

Attraverso varie fasi interdisciplinari che<br />

andranno dal rilievo metrico/fotografico,<br />

all’educazione artistica, fino all’utilizzo<br />

di programmi CAD/CAM, gli studenti si<br />

avvicineranno ad un modo di operare<br />

che sarà la base per l’inserimento nel<br />

mondo del lavoro.<br />

La necessità di cooperare in gruppi e di<br />

condivisione dei contenuti sarà fondamentale<br />

per la riuscita del progetto, che<br />

infatti avrà come obiettivo un database<br />

condivisibile e utilizzabile per svariati<br />

fini: Didattici, turistici, amministrativi,<br />

ludici.<br />

Dopo aver eseguito dei rilievi su campo<br />

insieme all’insegnante di educazione tecnica,<br />

gli studenti riporteranno su appositi<br />

layouts quanto rilevato. Questi elaborati,<br />

a seconda se raffiguranti la realtà dei<br />

luoghi o quello che si vorrebbe realizzare,<br />

costituiranno l’inizio del percorso<br />

che porterà ad una ricostruzione virtuale<br />

della Maniago dei giorni nostri, oppure<br />

della Maniago al tempo del medioevo.<br />

La particolarità del progetto infatti farà<br />

sì che a seconda dell’obiettivo da raggiungere<br />

si affrontino varie fasi di studio<br />

che andranno dalla ricerca storica, fino<br />

allo studio paesaggistico e urbanistico.<br />

Abbiamo pensato a 3D city come ad una<br />

tela bianca sulla quale ogni studente può<br />

dare libero sfogo alla propria creatività<br />

apprendendo nel contempo le basi per<br />

confrontarsi con il mondo del lavoro”<br />

commentano gli ideatori del progetto.<br />

Verranno interessate varie discipline,<br />

quali tecnologia, educazione artistica, informatica,<br />

storia, archivistica.<br />

Un operatore specializzato insegnerà ai<br />

ragazzi le tecniche e le procedure da utilizzare,<br />

e affiancherà i docenti durante le<br />

fasi di lavoro delle varie discipline.<br />

La condivisione oggi è lo strumento che<br />

ci permette di emergere come comunità,<br />

perché sempre più spesso i social e la<br />

tecnologia portano i giovani ad isolarsi.<br />

Far comprendere che il lavoro di ogni<br />

studente accresca il lavoro del gruppo è<br />

fondamentale, come lo è il corretto utilizzo<br />

delle nuove tecnologie.<br />

Un progetto, quindi, creato ad hoc per i<br />

giovani che darà loro un ulteriore possibilità<br />

per orientarsi nel mondo lavorativo.<br />

Questo infatti consentirà agli studenti<br />

di svolgere vari compiti assimilabili<br />

a varie figure professionali: geometra/architetto,<br />

fotografo, grafico; disegnatore<br />

CAD; operatore CAM; operatore<br />

video, ecc.<br />

3D City farà nascere percorsi di condivisione<br />

intercomunali, che coinvolgeranno<br />

varie realtà del territorio dell’UTI delle<br />

Valli e delle Dolomiti Friulane, dando<br />

inizio ad una crescita innovativo-professionale<br />

che gioverà ai singoli e soprattutto<br />

alla comunità.


Maggio 2018 - 47<br />

Ambiente<br />

Servizio raccolta rifiuti:<br />

tutte le notizie utili<br />

in una semplice APP<br />

Tra le informazioni disponibili, il calendario di<br />

raccolta, il vocabolario dei rifiuti, l’ubicazione<br />

e gli orari degli ecocentri comunali<br />

Nell'ottica di un servizio sempre<br />

più semplice ed efficace, l'UTI<br />

delle Valli e delle Dolomiti Friulane<br />

in collaborazione con la SNUA ha<br />

predisposto un’applicazione per Smartphone<br />

e Tablet, sia per i sistemi Android<br />

che Apple, dedicata al Servizio Raccolta<br />

Rifiuti e rivolta a tutti i cittadini dei 21<br />

Comuni aderenti al servizio.<br />

Questo strumento si inserisce anche nelle<br />

progettualità dell’Unione tese a trovare<br />

sempre nuovi modi per dialogare e migliorare<br />

la comunicazione tra amministrazione<br />

e cittadini, veicolando allo stesso<br />

tempo un numero sempre maggiore di informazioni<br />

utili, corrette e sempre aggiornate.<br />

Le attuali tecnologie, alla portata di<br />

tutti, possono essere lo strumento più<br />

adatto per instaurare un rapporto con gli<br />

interlocutori, fornire loro informazioni in<br />

modo semplice e veloce e ridurre così la<br />

distanza tra ente gestore e utente. In questo<br />

senso, l’applicazione rappresenta e<br />

vuole essere un ulteriore supporto per il<br />

cittadino, un mezzo per informarlo ed aiutarlo<br />

nell’avvolte arduo e incerto compito<br />

di differenziare i rifiuti.<br />

Da qui nasce l’esigenza di utilizzare l’<br />

“APP rifiuti” e strutturarla secondo le logiche<br />

della semplicità e utilizzando un’interfaccia<br />

semplice e intuitiva. L’applicazione<br />

è organizzata per accedere facilmente<br />

ad una serie di informazioni, suddivise<br />

e classificate per ciascuno dei 21<br />

Comuni coinvolti, quali il calendario di<br />

raccolta, il vocabolario dei rifiuti consultabile<br />

in ordine alfabetico, l’ubicazione e<br />

gli orari dei centri di raccolta comunali ed<br />

altre importanti notizie legate al servizio.<br />

L’APP è anche pensata e programmata<br />

per notificare e ricordare all’utente che<br />

tipo di raccolta verrà effettuata il giorno<br />

successivo, oltre che permettergli di inviare<br />

segnalazioni su eventuali rifiuti abbandonati<br />

e/o disservizi subiti.<br />

Quanto prima sarà disponibile anche il<br />

pulsante relativo allo “Sportello<br />

Utente/Cittadino”, una sezione in cui trovare<br />

tutte le informazioni relative a indirizzi,<br />

orari e modalità di erogazione dei<br />

servizi per cui lo stesso sportello è preposto.<br />

La nuova “App Rifiuti” è scaricabile<br />

direttamente e gratuitamente dagli store<br />

per dispositivi Android (Google Play<br />

Store) e per dispositivi iOS (Apple Store).<br />

Dopo essere entrati nel proprio store da<br />

Tablet o Smartphone è sufficiente digitare<br />

nel campo di ricerca la parola “SNUA”.<br />

In alternativa basta collegarsi al sito web<br />

di SNUA (http://www.snua.it/ita/app-rifiuti-305.asp)<br />

e andare nella sezione<br />

“download”, dove sono presenti i link che<br />

portano direttamente ai relativi store.<br />

Giorgio Guerra


48 - Maggio 2018<br />

Sentinelle del territorio<br />

Il Circolo di Studio “Comunicare: piattaforma<br />

territoriale dell’UTI delle<br />

Valli e delle Dolomiti Friulane” è un<br />

progetto realizzato dall’Unione territoriale<br />

intercomunale delle Valli e delle Dolomiti<br />

Friulane in collaborazione con IAL FVG<br />

di Pordenone, cofinanziato dal Fondo Sociale<br />

Europeo e con la consulenza tecnica<br />

di AssoMentori, l’associazione dei mentori<br />

professionisti italiana.<br />

Insieme ad un’altra iniziativa attualmente<br />

attiva a Caneva, si tratta di un progetto pilota<br />

innovativo di attuazione nel Friuli<br />

Occidentale del modello di Circolo di Studio,<br />

nato all’inizio del secolo scorso nei<br />

paesi scandinavi e importato nella nostra<br />

regione solo qualche anno fa dalla vicina<br />

Slovenia.<br />

Il Circolo di Maniago, che ha avviato le<br />

sue attività il 15 febbraio 2018 e prevede<br />

di concluderle alla fine di maggio, è costituito<br />

da giovani provenienti o professionalmente<br />

attivi in una decina di comuni<br />

dell’UTI e/o inseriti nelle attività dell’Associazione<br />

Lis Aganis - Ecomuseo Regionale<br />

delle Dolomiti Friulane; sebbene eterogeneo<br />

per età e percorsi formativi pregressi<br />

si riunisce in incontri settimanali al<br />

fine di perseguire obiettivi comuni, ovvero<br />

la raccolta di informazioni attinenti i<br />

luoghi dell’UTI e la condivisione dei propri<br />

saperi in un’ottica di crescita personale<br />

e collettiva in grado di innescare opportunità<br />

di sviluppo sul e per il territorio<br />

stesso. In questo percorso educativo occupa<br />

uno spazio importante la figura del<br />

mentore: Cristiano Abbate è il cosiddetto<br />

facilitatore, col compito di mediare, coordinare<br />

e organizzare il Circolo permettendogli<br />

di lavorare in modo più efficace.<br />

Il direttore dell’UTI Luciano Gallo ha fortemente<br />

sostenuto l’iniziativa come utile<br />

tassello nel processo di costruzione di<br />

quell’Unione distribuita, collegata, collaborativa,<br />

cooperativa e partecipata alla<br />

quale si impegna sin dal suo insediamento.<br />

Sotto la supervisione del direttore di IAL<br />

Dino Del Savio e del responsabile del progetto<br />

Alessandro Comel, i lavori vedono<br />

gli interventi, in qualità di esperti, di Francesco<br />

Cassandro, direttore dell’Eco delle<br />

Il Circolo di studio<br />

addestra giovani<br />

“Sentinelle<br />

del territorio”<br />

Valli e delle Dolomiti Friulane, e di<br />

Marco Malandrino, responsabile dei Sistemi<br />

informativi e tecnologie dell’informazione<br />

e della comunicazione dell’UTI.<br />

I partecipanti al Circolo si propongono di<br />

istituire un gruppo di “Sentinelle del territorio”<br />

che, partendo dal nucleo dei partecipanti<br />

attuali, si possa espandere a tutti<br />

coloro che siano interessati e disponibili:<br />

l’intento è avere una rete di Sentinelle distribuita<br />

sul territorio in maniera omogenea<br />

e capillare. A tal proposito potranno<br />

venire in aiuto per incontri futuri le varie<br />

sedi delle biblioteche: sono infatti presenti<br />

in ogni comune dell’ente e potrebbero essere<br />

prese in considerazione quale base di<br />

appoggio per il lavoro della Sentinella. Le<br />

biblioteche infatti sono risorse preziosissime:<br />

per gli spazi organizzati e le sedi attrezzate<br />

sono luoghi conosciuti dalla popolazione<br />

e contenitori ricchi di risorse<br />

culturali sia materiali sia umane, soprattutto<br />

sono punto di relazione e interazione<br />

sociale.<br />

In un'ottica di scambio reciproco e veicolo<br />

di saperi, conoscenze e informazioni, di<br />

confronti costruttivi e riflessioni, anche la<br />

collaborazione stessa tra sentinelle e operatori<br />

delle biblioteche e operatori culturali<br />

in generale potrebbe essere un valore<br />

aggiunto e rappresentare un'occasione di<br />

valorizzazione per entrambi, nonché per<br />

lo stesso sistema di rete e la comunità<br />

tutta, che crediamo ne gioverebbe positivamente.<br />

In un contesto in cui tutto può essere visto<br />

come "nuovo" (la riorganizzazione territoriale<br />

dei nostri paesi aderenti all'UTI), anche<br />

la figura della Sentinella può essere<br />

interpretata come una novità in cui, nel<br />

domandarsi chi sia e cosa faccia, si possono<br />

scorgere allo stesso tempo dei punti<br />

di debolezza perché i temi di cui parlare,<br />

di cui occuparsi e da comunicare sono<br />

molteplici per quantità e qualità e il territorio<br />

da raccontare, incuriosire e informare<br />

è molto vasto (e ciò potrebbe spaventare),<br />

che dei punti di forza, e sono<br />

esattamente gli stessi solo osservati in ottica<br />

opposta, ovvero in maniera proattiva<br />

come sinonimo di opportunità e ricchezza.<br />

Quindi la Sentinella ha il “dono” di raccontare<br />

il territorio utilizzando gli strumenti<br />

di comunicazione già a disposizione<br />

dell’UTI e sviluppandone di nuovi (social<br />

media e carta stampata) per rispondere<br />

alle diverse esigenze degli utenti: raccontare<br />

peculiarità e piccole meraviglie che il<br />

territorio delle Dolomiti Friulane possiede,<br />

ma anche portare all'attenzione<br />

eventuali carenze o criticità, far conoscere<br />

realtà poco note, far emergere temi poco<br />

discussi, divulgare informazioni poco conosciute,<br />

far vedere cose note o abituali da<br />

nuovi punti di vista.<br />

La Sentinella volge uno sguardo positivo<br />

verso questa realtà molteplice cercando di<br />

stimolare riflessioni costruttive o di farne<br />

letture il più possibile adeguate, utili a capirla<br />

meglio, scoprirla e apprezzarla.<br />

La costruzione o il rafforzamento di<br />

un'identità è cosa non semplice e un processo<br />

lungo. La conoscenza di luoghi, tradizioni,<br />

storia, cultura e gente dei territori<br />

in cui si vive è condizione base per iniziare<br />

questo tipo di lavoro. E crediamo<br />

che le “Sentinelle del territorio" debbano<br />

averla o aspirare ad acquisirla.<br />

Non da ultimo, crediamo sia condizione<br />

imprescindibile avere la giusta disponibilità,<br />

propensione e interesse a volerne sapere<br />

di più, a esplorare, approfondire – la<br />

curiosità come necessità – e a farsi coinvolgere<br />

in ciò che di bello e grande possono<br />

dare questo territorio e le sue risorse.<br />

In pratica, provare una forma d'amore<br />

verso la propria terra, che già lo è per nascita<br />

o la si fa diventare tale, e che serve<br />

per generare quell'attaccamento o senso di<br />

appartenenza utile a sentirsi parte di un<br />

tutto, che ci accoglie e ci fa sentire a casa.


Maggio 2018 - 49<br />

Sicurezza<br />

Sicurezza e incolumità:<br />

le nuove regole<br />

per le manifestazioni<br />

pubbliche<br />

Collaborazione ed integrazione sono alla base<br />

di questo nuovo modello organizzativo<br />

Con l’avvicinarsi del periodo estivo<br />

iniziano a prospettarsi diversi appuntamenti<br />

culturali, sportivi e ludici,<br />

ma non tutti sanno cosa fare per prepararsi<br />

al meglio a organizzare una manifestazione<br />

sicura e quali sono le nuove direttive in merito.<br />

Si è assistito ad un giro di vite del Ministero<br />

dell’Interno sulle manifestazioni pubbliche<br />

dopo i fatti di Torino, dove la reazione<br />

della folla dovuta a un falso allarme<br />

ha provocato il ferimento di migliaio di persone<br />

stipate in un luogo che si è dimostrato<br />

inadeguato a gestire una tale situazione.<br />

Centrale, quindi, il tema della sicurezza integrata<br />

e in particolare due aspetti, quello<br />

della safety, intesa come l'insieme delle misure<br />

a tutela dell’incolumità delle persone, e<br />

della security, che attiene ai servizi di ordine<br />

e sicurezza pubblica sul campo.<br />

In relazione al primo aspetto le condizioni<br />

di sicurezza da accertare riguardano la capienza<br />

delle aree in cui si svolgerà l’evento,<br />

percorsi separati di accesso e deflusso,<br />

piano di emergenza ed evacuazione, spazi di<br />

soccorso riservati ai mezzi e punti di primo<br />

intervento.<br />

Per quanto concerne la security i criteri da<br />

considerare riguardano, invece, sopralluoghi,<br />

attività di prevenzione e controllo del<br />

territorio, costante livello di attenzione degli<br />

operatori e mirata attività informativa per<br />

valutare la minaccia e predisporre un efficace<br />

dispositivo di ordine pubblico.<br />

Garantire la sicurezza e l’incolumità può risultare<br />

un argomento complesso, anche alla<br />

luce della nuova circolare Gabrielli, che necessita<br />

di una corretta interpretazione soprattutto<br />

per evitare, nel caso di eventi minori,<br />

ingorghi burocratici che ricadrebbero<br />

poi sulla buona riuscita delle manifestazioni<br />

stesse. Quindi, sicurezza, prevenzione, organizzazione,<br />

controllo e classificazione del rischio<br />

devono essere commisurate e adeguate<br />

alla realtà specifica sulla quale si è<br />

chiamati ad operare.<br />

Collaborazione e integrazione sono, dunque,<br />

Avviso di selezione<br />

di quattro agenti<br />

di Polizia Locale<br />

È indetta una selezione pubblica per l’assunzione di<br />

quattro Agenti di Polizia Locale da assumere a tempo<br />

pieno e determinato per esigenze stagionali presso il servizio di Polizia Locale e<br />

Polizia Amministrativa locale dell’UTI delle Valli e delle Dolomiti Friulane. L’assunzione<br />

avrà una durata di quattro mesi a decorrere dal giorno 11 giugno 2018.<br />

Si tratta di una grande opportunità da non lasciarsi sfuggire per i giovani del territorio<br />

e non. La domanda di partecipazione dovrà pervenire entro le ore 12.00 del<br />

giorno 25 maggio 2018.<br />

Il bando e la relativa modulistica sono pubblicati integralmente all’Albo Pretorio<br />

dell’UTI, sul sito istituzionale dell’Ente (www.vallidolomitifriulane.utifvg.it), nonché<br />

sul sito della Regione Friuli Venezia Giulia alla sezione Concorsi degli Enti<br />

Pubblici del FVG. La graduatoria finale della prova selettiva verrà affissa all’Albo<br />

Pretorio on-line e sul sito istituzionale dell’UTI, con valore di notifica a tutti gli<br />

effetti.<br />

Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Gestione del Personale: tel. 0427.707281 –<br />

0427.707227; ilaria.avanzato@vallidolomitifriulane.utifvg.it; valentina.franceschina@vallidolomitifriulane.utifvg.it<br />

alla base di questo nuovo modello organizzativo,<br />

che vede alle fondamenta del processo<br />

di prevenzione la sensibilizzazione<br />

degli organizzatori degli eventi, per poi interessare<br />

gli uffici comunali preposti all’autorizzazione<br />

delle manifestazioni, quali il<br />

SUAP, e le strutture competenti in materia<br />

di vigilanza in un percorso che può risultare<br />

efficace solo se integrato e coordinato.


50 - Maggio 2018<br />

Sport<br />

Al 4LANDER c’è un’attività per tutti; un luogo<br />

dove benessere, sport, cucina genuina<br />

e accoglienza si fondono in un mix perfetto<br />

La forza di un sogno:<br />

Furlandia,<br />

dove il tempo non c’è<br />

Arrivando da Clauzetto o da Tramonti<br />

di Sotto quel che si apre<br />

davanti agli occhi è un bosco<br />

fatato. Ci si aspetta che da un momento<br />

all’altro fate e folletti volteggino tra le<br />

fronde scarne dei faggi in primavera.<br />

Siamo a Pradis, piccolo paese di forse<br />

300 anime che gorgoglia storia da ogni<br />

anfratto. Qui, una decina d’anni fa, è<br />

nata nasce una sorta di fiaba. Una fiaba<br />

fatta di uomini, una fiaba fatta di futuro<br />

e di sogni concreti. Un uomo e una<br />

donna, che dopo un lungo errare deciso<br />

e condiviso hanno stabilito a Pradis la<br />

loro casa, integrandosi ben presto nella<br />

piccola comunità, ma senza dimenticare<br />

i propri sogni.<br />

Dopo anni trascorsi tra le braccia del<br />

mondo il loro cammino li ferma in un<br />

piccolissimo angolo di paradiso, senza<br />

tempo e senza spazio. Una scelta, la<br />

loro, incomprensibile a occhi comuni<br />

ma è sufficiente visitare quei luoghi incantati<br />

per comprendere la profondità e<br />

il coraggio della loro svolta.<br />

Iniziano con umiltà questa nuova vita in<br />

quel che sarà la loro terra, un passo<br />

dopo l’altro il mosaico si forma seguendo<br />

la linea originale e mai abbandonata<br />

del benessere. Il benessere dell’anima<br />

che li ha visti prima cittadini del<br />

mondo e poi “culla” per chi ha deciso di<br />

intraprendere un percorso nel suo infinito<br />

mondo interiore.<br />

Ricordati di respirare<br />

Sembrerebbe una banalità, tutti respirano<br />

per vivere, ma quanti ne sono consapevoli?<br />

Vivere, non sopravvivere è<br />

tutto qui. La ricchezza di un respiro illumina<br />

la vita, una vita che si è scelti di<br />

vivere.<br />

Non si misura in denaro, ma forse non è<br />

questo il luogo adatto per discuterne,<br />

quindi, ritorniamo al “sogno concreto”<br />

di una coppia coraggiosa. Nasce così:<br />

con la voglia di respirare la vita a pieni<br />

polmoni.<br />

La svolta<br />

Un’attività perfetta per il territorio integrando<br />

nella loro offerta turistica: percorsi<br />

di Canyoning, percorsi spirituali<br />

che vanno dal Reiki alla Riconnessione<br />

Healing fino ai ritiri di silenzio per misurarsi<br />

con la natura e ritrovare sé stessi,<br />

il “Furlander Trail” sempre accessibile<br />

con una segnaletica particolare per rendere<br />

il tracciato visibile sia di giorno che<br />

di notte e accessibile a chi è deuteranope<br />

o protanope, il ristorante “il Furletto” e<br />

il Balins.<br />

Il ristorante presenta una zona picnic<br />

dalla caratteristica struttura in legno e<br />

pietra, inserito in un meraviglioso scenario<br />

naturale, fatto di roccia, alberi e<br />

acqua in cui si serve una cucina semplice,<br />

tipica della montagna e con prodotti<br />

locali. In questi luoghi vi è, inoltre<br />

la possibilità di pernottare al Balins, tipica<br />

casa di pietra e legno dove ci sono<br />

14 posti letto e ogni stanza ha un proprio<br />

nome: Lilith, Thor, Artù e Ginevra<br />

ti aspettano per un dolce sonno, mentre<br />

Merlino è la sala colazione e zona cucina<br />

e Morgana è la sala del relax e delle<br />

coccole in cui tenere delle sedute rilassanti<br />

e rigeneranti.<br />

A breve sarà ristrutturata anche la vecchia<br />

stalla nei pressi del vasto giardino<br />

vicino al Balins per avere uno spazio più<br />

vasto per fare attività di gruppo e ritiri<br />

con un numero più ampio di persone.<br />

La casa, oltre ad essere spettacolare, è<br />

anche situata nella borgata Zuanes tra<br />

Pradis di Sotto e Clauzetto costituita da<br />

case fatte di legno e pietra, immerse nel<br />

bosco e nel silenzio dove tutto si ferma<br />

e i ritmi frenetici della città sembrano<br />

scomparsi come se si fosse attraversata<br />

una linea invisibile che separa il resto<br />

del mondo da questo luogo incantato.<br />

Una storia che sembra quasi una favola<br />

e l’esempio che basta amare un territorio<br />

per valorizzarlo e promuoverlo al meglio.


Maggio 2018 - 51<br />

Appuntamenti<br />

REDAZIONALE<br />

“Lingua & Sport”:<br />

proposta estiva<br />

dello Jouf Ski Team<br />

Apertura dei battenti il 3 luglio al lago<br />

di Barcis per i ragazzi tra i 6 e i 15 anni.<br />

Le iscrizioni dal 14 maggio al 16 giugno<br />

al negozio “Piazza Sport” di Maniago<br />

Apertura dei battenti il 3 luglio per il terzo<br />

anno del Campus Estivo “Lingua & Sport”,<br />

proposta estiva dello Jouf Ski Team, presso<br />

il lago di Barcis.<br />

Per cinque settimane, i ragazzi di età compresa<br />

tra i 6 e i 15 anni, potranno partecipare<br />

alle attività proposte dal Campus: giochi di<br />

squadra, pallavolo, calcio, zumba e tante altre<br />

discipline sportive e ricreative inserite in<br />

un percorso di potenziamento della lingua inglese.<br />

Il progetto nasce da un gruppo di ragazzi<br />

maniaghesi convinti dell’importanza<br />

della riscoperta dei territori del Friuli, scenari<br />

che non hanno nulla da invidiare a zone più<br />

quotate dalle mode del mercato pubblicitario<br />

e che i ragazzi del Campus hanno modo di<br />

conoscere attra-verso la settimanale gita a<br />

tema.<br />

Gli insegnanti che accompagneranno i ragazzi<br />

sono tutti istruttori qualificati, a partire<br />

dagli stessi organizzatori: Laura e Martina<br />

Piazza, Luca Rugo e Loris Simonetti, i quali<br />

sono impegnati durante tutto l’anno con attività<br />

legate al mondo dello sport. Laura è<br />

maestra e allenatrice di sci e ha collaborato<br />

con varie palestre nel pordenonese, Martina<br />

è calciatrice e pre-paratrice atletica, Luca è<br />

un calciatore mentre Loris è l’allenatore della<br />

categoria giovani del Liceo Bachmann di Tarvisio.<br />

Lo sport è dunque un filo conduttore del progetto<br />

del Campus Estivo “Lin-gua & Sport”,<br />

che, anche per quest’anno, pianifica l’intera<br />

giornata dei suoi ospiti: dal trasporto, punto<br />

d’incontro presso il Bar Coricama di Maniago,<br />

alle attività con istruttori specializzati,<br />

che si svolgeranno dalle 09.30 alle ore 17.30<br />

in una cornice incantevole.<br />

L’ultima settimana del Campus gli organizzatori<br />

offriranno la possibilità ai ragazzi di dormire<br />

in una struttura di Barcis per una vera<br />

full immersion.<br />

Le iscrizioni saranno possibili dal 14 maggio<br />

al 30 giugno presso il negozio “Piazza Sport”<br />

di Ma-niago, mentre gli organizzatori invitano<br />

gli interessati all’open day che si terrà il 16<br />

giugno a Barcis dalle 10.00 e sono disponibili<br />

per informazioni allo 0427 71439.


52 - Maggio 2018<br />

Agenda<br />

GIOVEDI<br />

17<br />

Maniago<br />

• Festa di Primavera Dandolo 2018 - Circondati<br />

dalla natura alle ore 20.30 di giovedì 17<br />

maggio si parlerà di erbe velenose con gli<br />

esperti Siega Vignut Paolo e Bruna Adriano.<br />

Conclude la serata una degustazione per tutti i<br />

partecipanti.<br />

Maniago<br />

• Officina della Ginnastica presenta: MEE-<br />

TING di ginnastica artistica alle ore 18.00 nel<br />

Palazzetto dello sport a Maniago. Ingresso libero.<br />

18<br />

MAGGIO<br />

VENERDI MAGGIO<br />

Maniago<br />

• Festa di Primavera Dandolo 2018 - Circondati<br />

dalla natura, alle ore 20.30 si parlerà di erbe<br />

commestibili con gli esperti Siega Vignut Paolo<br />

e Bruna Adriano.<br />

Conclude la serata una degustazione per tutti i<br />

partecipanti.<br />

Travesio<br />

• Nell’Auditorium Comunale di Travesio in via<br />

Centro Studi, la Compagnia Teatrale Barabàn<br />

presenta "CUANT CHE IL SORELI AL<br />

JEVE DI CHE ALTRE BANDE" di Luciano<br />

Rocco, regia Paola Ferraro. In questa opera, che<br />

a tratti echeggia commedie di eduardiana me-<br />

moria, i personaggi si aggirano per la casa del<br />

benestante proprietario terriero Toni, come avvoltoi<br />

pronti ad appropriarsi dei suoi beni.<br />

Un crescendo di colpi di scena esilaranti porta<br />

ad una conclusione sorprendente, dando a tutti<br />

(personaggi e pubblico) la possibilità di riflettere<br />

sui propri valori a volte inquinati da avidità<br />

e egoismo. In collaborazione con Travesio-<br />

TuttoTeatro.<br />

SABATO I<br />

19<br />

MAGGIO<br />

Maniago<br />

• Festa di Primavera Dandolo 2018 - Specialità<br />

del weekend: spaghetti cozze e vongole, calamari,<br />

fritto misto e sardelle. Alle ore 21.00 serata<br />

danzante con l’orchestra Annalisa Group.<br />

Maniago<br />

• Il 19 e 20 maggio, con partenza ed arrivo a<br />

Maniago (Piazza Italia) è in programma il<br />

32esimo Rally Piancavallo.<br />

Pinzano al Tagliamento<br />

• Settimana della Cultura Friulana 2018. Le<br />

Confraternite, il Pordenone e l’arte sacra sull’antica<br />

via dei pellegrini e dei mercanti.<br />

Convegno e inaugurazione mostra alle ore<br />

18.00 nell’Oratorio della Pieve di Santo Stefano<br />

Protomartire presso la Chiesa di Santa Maria dei<br />

Battuti nella Piazza di Valeriano.<br />

Intervengono Alberta Bulfon, Roberto Castenetto,<br />

Angelo Crosato, Miriam Davide e Giancarlo<br />

Magri. Seguirà nella vicina chiesa di S.<br />

Maria dei Battuti l’inaugurazione di una mostra<br />

documentaria, curata da Laura Guaia-<br />

nuzzi, e che si potrà visitare fino al 3 giugno,<br />

tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00.<br />

Clauzetto<br />

• La Pro Loco di Clauzetto organizza “Le erbe<br />

nei sapori della tradizione sul balcone del<br />

Friuli”, due giornate a spasso tra i doni della natura<br />

in compagnia di Adriano Bruna, esperto botanico,<br />

e Liana Cozzi, ex titolare della storia<br />

osteria “Dal Cjco” e specializzata in cucina delle<br />

erbe. L’appuntamento è alle 13,45 al municipio<br />

di Clauzetto, sul tema: “Alla ricerca di piante<br />

commestibili del nostro territorio”.<br />

DOMENICA<br />

20<br />

MAGGIO<br />

Maniago<br />

• Il "treno delle storie” effettua domenica 20<br />

maggio il primo viaggio storico sulla "Pedemontana",<br />

da Udine a Maniago. La tariffa unica, corsa<br />

di andata e ritorno, è di 15 euro per gli adulti, 7,5<br />

euro per i ragazzi. Biglietti in vendita dal 12 maggio<br />

attraverso tutti i canali Trenitalia.<br />

A Sacile e ad Aviano, durante la soste del treno, ci<br />

saranno momenti di animazione culturale. Ad<br />

Aviano nel piazzale della stazione saranno presenti<br />

stand con prodotti tipici e dell’artigianato locale.<br />

A Maniago si potrà pranzare presso locali<br />

convenzionati e a seguire scegliere fra le tre proposte<br />

di visita alla Città: il Museo dell’Arte fabbrile<br />

e delle Coltellerie o il Castello di Maniago o<br />

il Battiferro Beltrame.<br />

Info e prenotazioni ristoranti e visite guidate gratuite<br />

alla Città di Maniago: Museo dell'Arte fabbrile<br />

e delle coltellerie tel. 0427 709063 email coricama@maniago.it<br />

Al ritorno, durante la sosta tu-


COMUNE<br />

DI CIMOLAIS<br />

Maggio 2018 - 53<br />

ristica a Casarsa, è prevista una visita guidata gratuita<br />

al Centro Culturale Pier Paolo Pasolini.<br />

Maniago<br />

• Festa di Primavera Dandolo 2018 - 3 a primavera<br />

tra i Magredi in collaborazione con Blade<br />

Runners - Maniago. Le iscrizioni si effettuano<br />

sul posto dalle ore 8.00.<br />

La quota di partecipazione è a offerta libera e<br />

comprende il pranzo a base di pastasciutta. Disponibili<br />

in loco spogliatoi e docce. La partenza della<br />

marcia non competitiva è fissata per le ore 8.30.<br />

Il ricavato sarà devoluto alla “Lega Handicap” di<br />

Maniago. Conclude la giornata alle ore 19.00<br />

l’esibizione di ballo con il gruppo sportivo Danza<br />

Mania.<br />

Tramonti di Sopra<br />

• Settimana della Cultura Friulana 2018 - I Signori<br />

della Notte, partigiani della Osoppo. Storie<br />

di Resistenza tra sentieri e casere. Presentazione<br />

alle ore 17.30 nella Sala Polifunzionale in<br />

Via Monte Rest. “Dove andavano i partigiani<br />

quando salivano in montagna?” Un viaggio a<br />

piedi nei luoghi delle Brigate Osoppo oggi, tra<br />

valli e casere, sentieri e boschi, osservando e<br />

ascoltando le storie di testimoni e partigiani.<br />

Da Tolmezzo alla Val d'Arzino, da Verzegnis alla<br />

Val Tramontina, da Piancavallo alle Prealpi, fino<br />

a Porzûs, questo volume ripercorre le vicende<br />

della Osoppo e dei suoi luoghi nella Resistenza<br />

friulana. di Fabio Marson (Edizioni Biblioteca<br />

dell’Immagine, 2018).<br />

Maniago<br />

• A.S.D. SpazioSport di Maniago organizza uno<br />

stage di Parkour domenica 20 maggio, dalle<br />

16.00 alle 18.00, nella palestra del Liceo "Torricelli"<br />

di Maniago. Istruttore Davide Palazzi.<br />

Info e iscrizioni: cell. 331 9451133<br />

spaziosportmaniago@gmail.com<br />

Vivaro<br />

• Nell’ambito del progetto “Magredi oggi -<br />

L’opera della natura e il lavoro dell’uomo”, il Circolo<br />

d’arte e cultura “Per le antiche vie” propone<br />

un incontro con il pittore Andrea Mazzoli, magistrale<br />

cantore dei Magredi.<br />

Il ritrovo è fissato alle ore 9,00, con rientro stimato<br />

per le 14,30. In caso di maltempo sono previste<br />

delle dare alternative.<br />

Spilimbergo<br />

• Domenica 20 maggio, con partenza alle ore 10<br />

da IIS Il Tagliamento - visita a “Spilimbergo<br />

dentro e fuori le<br />

mura”. Itinerario:<br />

centro storico<br />

della città,<br />

7ª EDIZIONE<br />

Scuola Mosaicisti<br />

del Friuli,<br />

Molino di<br />

Mezzo. Organizza:<br />

Associazione<br />

Lis Aganis<br />

- Ecomuseo delle<br />

Dolomiti Friulane,<br />

in collaborazione<br />

con IIS<br />

Il Tagliamento,<br />

Centro diurno<br />

per disabili ASS<br />

n. 5<br />

info@ecomuseolisaganis.it<br />

- 393<br />

949 4762.<br />

Difficoltà: facile<br />

per tutti (adatto a<br />

carrozzine).<br />

Tempo di percorrenza:<br />

2,5 ore.<br />

CERIMONIA<br />

DI PREMIAZIONE<br />

CONCORSO<br />

LETTERARIO<br />

NAZIONALE<br />

evento in collaborazione con<br />

PORDENONELEGGE<br />

Ospite<br />

PAOLO COGNETTI<br />

PROGRAMMA<br />

16.00 apertura<br />

16.15 interventi autorità<br />

16.30 lettura racconti<br />

16.45 interviene PAOLO COGNETTI<br />

«Qualunque cosa sia il destino,<br />

abita nelle montagne<br />

che abbiamo sopra la testa»<br />

Paolo Cognetti presenta<br />

Le otto montagne (Einaudi),<br />

Romanzo vincitore del Premio Strega 2017<br />

conduce Valentina Gasparet,<br />

curatrice di pordenonelegge.it<br />

18.00 premiazione<br />

a seguire degustazione di prodotti locali<br />

INFO:<br />

Servizio Cultura Uti<br />

delle Valli e delle Dolomiti Friulane<br />

tel. 0427 86369 - Viale Venezia 18/a<br />

33085 Maniago (PN)<br />

www.utivallidolomitifriuane.utifvg.it<br />

cultura@vallidolomiti friulane.utifvg.it<br />

notiziario www.vallidolomitifriulane.it<br />

FB @NotiziarioValliDolomitiFriulane<br />

Responsabile Rita Bressa<br />

Referente per l’iniziativa Luisa Perini<br />

www.festivalgiovanidolomiti.it<br />

FB @FestivaldeiGiovanidelleDolomiti<br />

LUOGO ED INDIRIZZO DELL’EVENTO:<br />

Sede Parco Naturale<br />

delle Dolomiti Friulane Via Roma 4<br />

Cimolais (PN)<br />

“Lo spazio (in) finito”<br />

2017 - 2018<br />

Clauzetto<br />

• La Pro Loco di Clausetto organizza “Le erbe<br />

nei sapori della tradizione sul balcone del<br />

Friuli”, due giornate a spasso tra i doni della natura<br />

in compagnia di Adriano Bruna, esperto botanico,<br />

e Liana Cozzi, ex titolare della storia osteria<br />

“Dal Cjco” e specializzata in cucina delle erbe.<br />

L’appuntamento è alle 9,45 al municipio di Clausetto,<br />

sule tema: “Nei luoghi delle erbe di stagione”.<br />

Durante il percorso si potranno degustare e imparare<br />

a utilizzare in cucina le erbe più diffuse. Si<br />

potrà inoltre visitare l’antica Pieve di San Martino.<br />

MARTEDI<br />

22<br />

MAGGIO<br />

Aviano<br />

• Nell’ambito del progetto “Cammino di San<br />

Cristoforo”, venerdì 22 maggio, dalle ore 15,00<br />

alle ore 17.00, nella sala della Palazzina Ferro di<br />

Aviano, si svolgerà il terzo incontro “La costruzione<br />

dell’offerta per il turismo dei Cammini”.<br />

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi al<br />

GAL Montagna Leader chiamando<br />

lo 0427 71775 o inviando una mail a<br />

gal@montagnaleader.org<br />

da VENERDI<br />

a VENERDI<br />

21<br />

LUNEDI MAGGIO<br />

Maniago<br />

• La Regione Friuli Venezia Giulia, in collaborazione<br />

con l’UTI delle Valli e delle Dolomiti<br />

Friulane e la Fondazione Dolomiti Unesco, organizza<br />

per lunedì 21 maggio dalle ore 17.00<br />

alle ore 19.00 nella Sala Convegni in Via Venezia<br />

18/A presso la sede UTI un incontro intitolato<br />

“Politiche abitative e montagna. Problemi,<br />

ipotesi e soluzioni per una migliore vivibilità<br />

residenziale”.<br />

25<br />

27<br />

MAGGIO<br />

MAGGIO<br />

Maniago<br />

• Festa di Primavera e gara dei boscaioli a<br />

Maniago.<br />

Tre giornate di festa, con chioschi, mercatini, raduni<br />

di vespe e la gara dei boscaioli. Venerdì 25<br />

maggio, alle ore 18.00, apertura ufficiale chioschi<br />

e mercatino locale con dj set.<br />

Sabato 26 maggio, alle ore 09.00 apertura ristori<br />

e attivazione mercatino locale, coro di<br />

“gruppo corale di Maniago libero” e attività di<br />

montain bike e tracking floro faunistiche a cura<br />

de Lis Fedis Neris e associazioni locali. Alle ore<br />

12.00, pranzo il ristoro de Lis Fedis Neris. Ore<br />

13.00: ricevimento, raduno/mostra Mini Cooper<br />

e vespa. Alle ore 15.30, muli al lavoro. Prove in<br />

opera con animali da lavoro. Inizio dei concerti<br />

live alle ore 18.00.<br />

Domenica 27 maggio, alle ore 9.00, Val Piccola,<br />

colazioni con il ristoro de Lis Fedis Neris<br />

a braci aperte! Ci saranno anche gruppi di camminata<br />

e accompagnamento su itinerario in Val<br />

Piccola con ritrovo alle ore 10.00 nel parcheggio<br />

del castello. Alle ore 11.0,0 “gara dei boscaioli”<br />

per poi proseguire i festeggiamenti alle ore<br />

12.00. Per informazioni e prenotazioni: Mike:<br />

3479414934. In caso di mal tempo l’evento sarà<br />

rinviato ad ottobre.<br />

VENERDI<br />

Montereale Valcellina<br />

• 2 a edizione Laudate dominum, rassegna organistica<br />

nei luoghi di culto. Venerdì 25 maggio<br />

alle ore 20.45 nella chiesa parrocchiale di San<br />

Leonardo Valcellina si terrà il Concerto per voce<br />

e organo con Laura Rizzetto, mezzosoprano,<br />

alto e Silvio Celeghin all’organo.<br />

26<br />

SABATO MAGGIO<br />

Claut<br />

• Il CAI di Claut organizza per sabato 26 maggio<br />

una gita didattica in collaborazione con<br />

l’Istituto comprensivo<br />

Solimbergo e Travesio<br />

• “Di notte in Castello e in Villa”. Sabato 26<br />

maggio alle ore 16.00 presso il Castello di Solimbergo,<br />

passeggiata culturale a cura dell’Ecomuseo<br />

Lis Aganis con Moreno Baccichet. Il ritrovo<br />

è in Piazza di Solimbergo. Segue alle ore<br />

16.30 l’animazione<br />

musicale<br />

25<br />

MAGGIO<br />

UTI DELLE VALLI E DELLE DOLOMITI FRIULANE<br />

con il sostegno della<br />

L’UTI delle Valli e delle Dolomiti Friulane<br />

presenta<br />

28 aprile<br />

Castello di Maniago<br />

& Castello di Meduno<br />

26 maggio<br />

Castello di Solimbergo<br />

& Castello di Toppo<br />

9 giugno<br />

Castello di Pinzano al Tagliamento<br />

& Villa Sulis di Castelnovo del Friuli<br />

del Duo Ceccato<br />

Busatto. Alle<br />

17.30, conclusione<br />

il percorso<br />

presso la Chiesa<br />

di Solimbergo<br />

con una visita<br />

guidata a cura di<br />

Lara Zilli. A seguire,<br />

degustazione<br />

prodotti tipici<br />

della Via dei<br />

Saperi e dei Sapori<br />

organizzata<br />

dalla SOMS di<br />

Solimbergo.<br />

Alle 18.00, trasferimento<br />

a Palazzo<br />

Wassermann<br />

Toppo di<br />

Travesio per “Di<br />

tutti i colori”, laboratorio<br />

dedicato ai più piccoli a cura dell’Ecomuseo<br />

Lis Aganis.<br />

Un momento di gioco per sperimentare, immaginare<br />

e colorare con le piante tintoree e realizzare<br />

delle lanterne che li guideranno nella salita<br />

del Castello di Toppo di Travesio. Ci sarà poi un<br />

mercatino di prodotti tipici locali e la Cena a<br />

cura del Consorzio Arcometa e Pro Travesio alle<br />

ore 19.00. La serata si conclude con alle ore<br />

21.45 il concerto BRAUL e lo spettacolo di<br />

fuoco Ensamble Feu nel Castello di Toppo di<br />

Travesio.<br />

Teatro e giocoleria si fondono a ritmo di tamburi<br />

e cornamuse per regalare ai presenti uno spettacolo<br />

magico, unico ed emozionante. In caso di<br />

pioggia lo spettacolo si sposterà presso l’auditorium<br />

Comunale di Travesio.<br />

Per prenotarsi alle escursioni guidate chiamare<br />

lo 0427 86369 / Ecomuseo Lis Aganis 393<br />

9494762.


54 - Maggio 2018<br />

Agenda<br />

26<br />

SABATO MAGGIO<br />

Maniago<br />

• Sabato 26 maggio 2018, dalle ore 9.15 alle ore<br />

13.00, si terrà presso il Cinema Manzoni di Maniago,<br />

in via Regina Elena, un “Incontro Amministratori<br />

di sostegno del territorio di Pordenone<br />

e del Portogruarese”.<br />

26<br />

SABATO MAGGIO<br />

27<br />

DOMENICA MAGGIO<br />

Andreis<br />

• Festa del “Prin tai de fen”, sabato 26 maggio.<br />

Alle ore 20.45 spettacolo di musica e parole<br />

con i Parcèno.<br />

Domenica 27 maggio presso la base scout di<br />

Andreis, in Bosplans, già da 15 anni. Dopo la<br />

messa in paese ad Andreis alle 10.00, ci sarà 'alzabandiera<br />

sul prato della base scout. In seguito,<br />

verso le 11.30 l'inaugurazione della Sala del<br />

Consiglio, nuova struttura costruita in quest'ultimo<br />

anno vicino alla casa, per ospitare riunioni,<br />

attività di gruppo, convegni.<br />

27<br />

DOMENICA MAGGIO<br />

Montereale Valcellina<br />

• Fino a domenica 27 maggio, nella sede del<br />

Circiolo Arci “Tina Merlin” di Montereale Valcellina,<br />

si può visitare la mostra “Cosmosi,<br />

storie minime di nuomini novunques”.<br />

La mostra potrà essere visitata nei seguenti<br />

giorni:<br />

- martedì dalle ore 18.30 alle ore 20.30<br />

- venerdì dalle ore 18.30 alle ore 20.30<br />

- sabato dalle ore 16.30 alle ore 20.30<br />

- domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle<br />

16.30 alle ore 20.30.<br />

Per informazioni: www.arcitinamerlin.it<br />

oppure arcitinamerlin@gmail.com<br />

Durante le settimane di apertura della mostra fotografica<br />

saranno organizzati anche degli appuntamenti<br />

correlati.<br />

DOMENICA 27 MAGGIO 2018<br />

LESTANS di SEQUALS<br />

L’A.S.D. “Chei dala mandorla” con la collaborazione dell’A.S.D. “Il Progetto”,<br />

Bar Al Capriccio, A.F.D.S. sezione di Lestans, Gruppo A.N.A sezione di Lestans ed il patrocinio del<br />

Comune di Sequals organizzano la<br />

16^ MARCIA DEL MESTRI<br />

Maniago<br />

• La Lega Italiana Handicap di Maniago organizza<br />

per domenica 27 maggio la tradizionale<br />

gita sociale che quest'anno ha come meta la<br />

città di Verona verso la quale partiranno due pullman.<br />

Ogni anno l'associazione promuove una<br />

gita alla quale sono invitati a partecipare persone<br />

con disabilità, familiari, amici, soci e tutti coloro<br />

che vogliano condividere una giornata di svago.<br />

Si cerca così di agevolare l'inserimento e la mobilità<br />

di persone che, pur convivendo quotidianamente<br />

con problemi anche gravi, hanno l'opportunità<br />

di visitare luoghi ricchi di attrattive storiche,<br />

artistiche o paesaggistiche.<br />

SABATO<br />

2<br />

GIUGNO<br />

Montereale<br />

2-3-4 giugno, in occasione della giornata nazionale<br />

dello Sport, La Polisportiva Montereale organizza<br />

la tradizionale “Festa dello Sport”.<br />

Castelnovo del Friuli<br />

Partenza ore 8,30-9,30, dalla località Paludea,<br />

area “Ai Pioppi”, la Pro loco “Val Cosa” organizza<br />

la 33° “Marcia dal Vin”, manifestazione<br />

podistica ludico motoria a passo aperta a tutti,<br />

marcia trekking di 7, 14, 21 chilometri.<br />

DOMENICA<br />

3<br />

GIUGNO<br />

Cimolais<br />

• In occasione dell’anniversario della Grande<br />

Guerra, il CAI di Cimolais organizza per domenica<br />

3 giugno trekking al Cristo Pensante posto<br />

sulla Cima Castellazzo del passo Rolle. Iscrizione<br />

obbligatoria entro e non oltre il 13 maggio<br />

2018.<br />

Per informazioni caicimolais@libero.it<br />

3314402117 – 3402345751<br />

Vivaro<br />

• Nell’ambito del progetto “Magredi oggi -<br />

L’opera della natura e il lavoro dell’uomo”, il<br />

Circolo d’arte e cultura “Per le antiche vie” propone<br />

un incontro con il pittore Andrea Mazzoli,<br />

magistrale cantore dei Magredi. Il ritrovo è<br />

fissato alle ore 9,00, con rientro stimato per le<br />

14,30. In caso di maltempo sono previste delle<br />

dare alternative.<br />

Monterale<br />

• Il 2-3-4 giugno in occasione della giornata nazionale<br />

dello Sport, la Polisportiva Montereale<br />

organizza la tradizionale “Festa dello Sport”.<br />

SABATO<br />

9<br />

GIUGNO<br />

Pinzano e Castelnovo Friuli<br />

• Ecomuseo Lis Aganis propone sabato 9 giugno<br />

un’escorsione guidata con Alberta Maria Bulfon<br />

a Pinzano al Tagliamento e Castelnovo del<br />

Friuli. Il ritrovo, alle 16,00, è presso l’azienda<br />

agricola Ronco Margherita. Al termine della passeggiata<br />

i partecipanti potranno prendere parte a<br />

una degustazione prodotti tipici Via dei Saperi e<br />

dei Sapori.<br />

Al pomeriggio, a Villa Sulis a Castelnovo del<br />

Friul, è prevista la visita al mercatino e ai prodotti<br />

tipici della via dei Saperi e dei Sapori. Dalle<br />

ore 17.00 per gli amanti della lettura ci sarà la<br />

presentazione del libro “Ciliegine sotto spirito”<br />

di Fiorella Marcuzzi.<br />

Sequals<br />

• 16 a marcia dei maestri. L’A.S.D. “Chei dala<br />

mandorla” con la collaborazione dell’A.S.D. “Il<br />

Progetto”, Bar Al Capriccio, A.F.D.S. sezione di<br />

Lestans, Gruppo A.N.A sezione di Lestans ed il<br />

patrocinio del Comune di Sequals.


Maggio 2018 - 55<br />

Segue alle 18.00 il laboratorio per bambini a<br />

cura della Scuola per la Ceramica di Villa Sulis<br />

e una visita guidata alla Raccolta Archeologica<br />

“Le ceramiche di Castelnovo”. Dopo una pausa<br />

alle 19.00 per assaporare dei prodotti locali si<br />

passa al concerto Tambours de Topolo’.<br />

Per prenotarsi alle escursioni guidate<br />

chiamare 0427 86369<br />

Ecomuseo Lis Aganis 393 9494762.<br />

DOMENICA<br />

10<br />

GIUGNO<br />

Maniago<br />

• Visita a Bologna. Ore 6.00 ritrovo dei partecipanti<br />

e partenza in pullman G.T. dalla Stazione<br />

FS di Maniago. Ore 11.00 arrivo al Parco Agroalimentare<br />

FICO; accoglienza ed inizio del percorso<br />

guidato dagli Ambasciatori della Biodiversità,<br />

figure professionali qualificate che faranno<br />

da ”Narratori” del parco (durata 1h).<br />

Pranzo libero a carico dei partecipanti. Pomeriggio<br />

a disposizione per visitare liberamente il<br />

parco. Ore 19.00 partenza per rientro a Maniago.<br />

da VENERDI<br />

a DOMENICA<br />

Barcis<br />

• 34 a BARCIS MOTONAUTICA - 2018.<br />

Per tutti i dettagli e gli aggiornamenti consultare<br />

il sito della Federazione Italiana Motonautica<br />

FVG http://www.fim.fvg.it/eventi.php<br />

DOMENICA<br />

17<br />

GIUGNO<br />

Vivaro<br />

• Sagra di San Zuan. Iniziano i festeggiamenti<br />

della Pro Loco di Vivaro con il concerto della<br />

Banda A. Cesaratto di Vivaro alle ore 20.45 in<br />

Piazza Umberto I e l’apertura dei chioschi.<br />

Cimolais<br />

• Il CAI di Cimolais organizza domenica 17 giugno<br />

un’escursione naturalistica del gruppo dei<br />

Monfalconi. Casera Valmenon. Ritrovo ore 7.00<br />

presso il cortile della sede sociale.<br />

Per informazioni caicimolais@libero.it<br />

3314402117 – 3402345751<br />

Maniago<br />

• Officina della Ginnastica presenta: Meeting di<br />

ginnastica artistica. Domenica 17 giugno 2018<br />

dalle ore 18.00 presso il Palazzetto dello sport a<br />

Maniago. Ingresso libero.<br />

VENERDI<br />

15<br />

17<br />

22<br />

GIUGNO<br />

GIUGNO<br />

Aviano<br />

• Nell’ambito del progetto Cammino di San Cristoforo,<br />

venerdì 22 giugno Montagna Leader<br />

propone il terzo ed ultimo incontro. Il pomeriggio,<br />

dalle ore 15.00 alle ore 17.00, nella sala di<br />

Palazzo Ferro a Aviano, sarò dedicato a “La costruzione<br />

dell’offerta per un turismo dei<br />

Cammini”, con N. Gasperi di Natourism, laboratorio<br />

di progettazione partecipata e incubatore<br />

d’impresa. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi<br />

al GAL Montagna Leader chiamando lo<br />

0427 71775 o inviando una mail<br />

a gal@montagnaleader.org<br />

Montereale<br />

• 22 a Tradizionale Festa della Birra con la Pro<br />

Loco di San Leonardo Valcellina. Suona "Spar-<br />

kle Haze" che presenta il suo album d'esordio.<br />

Maniago<br />

• La società Pescatori sportivi di Maniago<br />

presenta in Piazza Italia gli atleti della nazionale<br />

italiana di paraciclismo che partecipa ai<br />

campionati mondiali. Un’ora prima, alle 17, si<br />

aprirà il chiosco; alle 19,00 è in programma la<br />

cena con menù a base di pesce.<br />

SABATO<br />

DOMENICA<br />

23<br />

24<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Francesco Cassandro<br />

EDITORE<br />

Fabbrica delle Idee Sr<br />

www.fabbricadelleidee.biz<br />

info@fabbricadelleidee.biz<br />

GIUGNO<br />

Claut<br />

• Mini CAI Claut - Monte Fara.<br />

Vivaro<br />

• Sagra di San Zuan - Si apre la cucina con<br />

gnocchi e panini caldi durante la serata in cui<br />

suoneranno i “Tickin’out reloaded”<br />

Monterale<br />

• 23 giugno Tradizionale Festa della Birra con<br />

la Pro Loco di San Leonardo Valcellina e la musica<br />

dei "Free Sound" rock cover band.<br />

Maniago<br />

• La società Pescatori sportivi di Maniago propone<br />

la “Festa del pescatore”. Il chiosco sarà<br />

aperto alle 17,30; la cena del “sessantesimo” con<br />

menù a base di pesce è fissata alle 19,00. Dalle<br />

20,30 la serata trascorrerà tra musica e balli.<br />

GIUGNO<br />

Vivaro<br />

• Sagra di San Zuan - Alle ore 18.00 non mancate<br />

alla partita di scacchi viventi, animati dai<br />

bambini della scuola Primaria di Vivaro. Chiosco<br />

e cucina aperti con menù classico. Dopo<br />

cena seguirà la proiezione del film sugli “aneddoti<br />

del paese in Friulano”, sempre a cura delle<br />

maestre e degli alunni della scuola Primaria di<br />

Vivaro. Segue una serata con Dj.<br />

Barcis<br />

• 34esima edizione della Marcia "La panoramica"<br />

a Barcis. La manifestazione podistica ludico-motoria<br />

a passo libero è aperta a tutti e prevede<br />

diversi percorsi da 6/ 13/ 18/ 24 e 31 km.<br />

Maniago<br />

• La società Pescatori sportivi di Maniago conclude<br />

la “Festa del pescatore” con due momenti:<br />

alle 10,00, con l’apertura dei chioschi, e<br />

DIREZIONE, REDAZIONE,<br />

AMMINISTRAZIONE, PUBBLICITÀ<br />

Via Violis 12, 33085 Maniago (PN)<br />

Telefono 393 133 1331<br />

Hanno collaborato:<br />

Cristiano Abbate e il gruppo Sentinelle, Rita<br />

Bressa, Paola Busetti, Alessandro Comel, Debora<br />

Del Basso, Don Dario Donei, Elisabetta<br />

Fachin, Margherita Grizzo,Giorgio Guerra,<br />

cotillons per ragazzi; alle 12,00 con il pranzo a<br />

base di pesce.<br />

GIOVEDI<br />

VENERDI<br />

Elisa Lunari, Giulia Pavani, Luisa Perini, Giulia<br />

Sacchi, Guglielmo Zisa.<br />

REGISTRAZIONE<br />

Tribunale di Pordenone<br />

28<br />

29<br />

STAMPA<br />

Centro Stampa Quotidiani S.p.A.<br />

Via dell'Industria, 52<br />

25030 Erbusco (BS)<br />

GIUGNO<br />

Montereale Valcellina<br />

• PASSIparole camminate in notturna - Montereale<br />

Valcellina<br />

• Alle ore 21 a San Leonardo Valcellina ,con partenza<br />

da piazza San Rocco, “SPIRITU SANT,<br />

CAMMINO TRA STORIE E ARTE DEVO-<br />

ZIONALE”. Itinerario: via Pordenone, carrareccia<br />

verso l’Oratorio di Spirito Santo, interpoderali,<br />

via della Madonna nei pressi del lavatoio,<br />

piazza S. Rocco.<br />

Oganizza: Associazione culturale “Progetto Pellegrin”<br />

- progettopellegrin@gmail.com / 333 310<br />

1381<br />

GIUGNO<br />

Travesio<br />

• Venerdì 29 giugno alle ore 20,00 a Usago di<br />

Travesio si parte dall’area festeggiamenti in via<br />

della Stazione per PASSIparole camminate in<br />

notturna: IL CAMMINO DI SAN PIETRO.<br />

Itinerario: passeggiata panoramica verso il “Puntic”,<br />

piccolo ponte intrecciato di massi e laterizi<br />

sul torrente Cosa in località Molevana. Il sito è<br />

ricco di storia, per secoli è stato attraversato da<br />

fedeli e pellegrini che intendevano raggiungere<br />

la pieve di San Pietro. Oggi, il sentiero verso il<br />

“Puntic” permette di scoprire le bellezze naturali<br />

del territorio circostante.<br />

Organizza: Pro Loco Travesio in collaborazione<br />

con Lis Aganis prolocotravesio@gmail.com /<br />

389 923 5085<br />

Chiuso il 16 maggio 2018<br />

La tiratura di questo numero è di 15.884 copie

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