Arcobaleno 03/2018
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ARCOBALENO<br />
voci e percorsi delle branche assoraider<br />
Periodico dell’Associazione Italiana di Scautismo Raider - www.assoraider.it N° 3 Anno XXIV - luglio <strong>2018</strong><br />
Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L.353/<strong>03</strong> (conv. in L.27/02/2004) n° 46 art. 1 comma 1 - DCB Cagliari<br />
all’interno:<br />
La Dialettica delle Scelte<br />
Kaa-Pacità<br />
Il Campo Estivo<br />
Il Cammino e la Strada<br />
CFQ <strong>2018</strong><br />
Workshop WFIS ‘18
Associazione Italiana<br />
di Scautismo Raider<br />
“ASSORAIDER”<br />
Sede Centrale<br />
00071 Pomezia (RM) - Italy<br />
Via Cavour, 28/B<br />
Tel. +39 06 9122550<br />
Fax + 39 178 2254948<br />
segreterianazionale@assoraider.it<br />
www.assoraider.it<br />
ARCOBALENO<br />
voci e percorsi delle branche assoraider<br />
ARCOBALENO<br />
è dedicata ai giovani<br />
e a tutti coloro che<br />
intendono reagire<br />
al dilagare di egoismi e<br />
vogliono dimostrare la<br />
possibilità di una<br />
fraternità mondiale<br />
come quella scaut.<br />
La rivista contiene inserti<br />
riservati ai lupetti,<br />
esploratori ed esploratrici,<br />
rover e scolte,<br />
raider e nautici.<br />
<strong>Arcobaleno</strong> - Redazione e Amministrazione c/o Salvatore Roggero:<br />
09122 Cagliari - Via Marini, 11 - naz.pubblicazioni@assoraider.it<br />
Anno XXIV - Numero 3 - Luglio <strong>2018</strong>. Autorizzazione del Tribunale di<br />
Cagliari n. 24 del 23.06.1995. ASSORAIDER - Associazione Italiana di<br />
Scautismo Raider. Iscritta nel Registro degli Operatori di Comunicazione<br />
in data 13/07/2011 con numero 21321 presso Ufficio ROC del Corecom<br />
Lazio. Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale<br />
D.L.353/<strong>03</strong> (conv. in L.27/02/2004) n° 46 art. 1 comma 1 - DCB Cagliari.<br />
Direttore Responsabile: Salvatore Roggero<br />
Direttore di Redazione: Vittorio Sanese<br />
Redazione/Capiredattori:<br />
ARCOBALENO<br />
voci e percorsi delle branche assoraider<br />
arcobaleno@assoraider.it<br />
jaw@assoraider.it<br />
Jedi@assoraider.it<br />
vogliadistrada@assoraider.it<br />
ARCOBALENO<br />
vuole assolvere alla<br />
funzione di collegamento<br />
fra tutti gli iscritti<br />
all’Associazione<br />
nonché con i<br />
genitori dei più<br />
giovani iscritti<br />
perché seguano<br />
quanto viene offerto<br />
ai loro figli in fatto<br />
di formazione del<br />
carattere del<br />
futuro cittadino.<br />
osare@assoraider.it<br />
cfq@assoraider.it<br />
Immagine di Copertina: Reparto Livingstone - Sezione “Deri” Taranto 1<br />
Grafica, realizzazione e allestimento: FB @simonettiantoniografico<br />
Questo numero è stato consegnato alla stampa il 25.06.<strong>2018</strong><br />
La tiratura di questo numero è di 2.500 copie.<br />
Impegnano la responsabilità della rivista solamente gli editoriali e<br />
gli articoli non firmati. Per gli articoli firmati la responsabilità rimane<br />
all’autore. La riproduzione di articoli, foto e disegni pubblicati su<br />
questa rivista è ammessa a condizione che ne venga citata la fonte.<br />
Il materiale inviato ad <strong>Arcobaleno</strong> non si restituisce.<br />
ARCOBALENO è una rivista inviata gratuitamente agli iscritti dell’Assoraider<br />
- Associazione Italiana di Scautismo Raider. Tesseramento<br />
Anno Scaut 2017/<strong>2018</strong> Euro 40,00 - pagamento con bonifico - IBAN:<br />
IT44Y05018<strong>03</strong>200000000137328 - Banca Etica/Filiale di Roma, conto intestato<br />
ad ASSORAIDER Associazione Italiana di Scautismo Raider con<br />
Causale: censimento. Abbonamento annuale alla rivista “ARCOBALENO”<br />
(4 numeri) - Euro 12,00 - Il pagamento dell’abbonamento si può effettuare<br />
con le stesse modalità del tesseramento con Causale: abbonamento riviste.
La Dialettica delle Scelte<br />
... <br />
perché, quale che sia la scelta del verbo, gli scarponi non smettono mai di<br />
tenere il passo, si tratti di solcare l’ingresso della propria sede<br />
<br />
ritirarvelo sia il piatto: ricordo ancora<br />
il lapidario cartello che ci accolse<br />
A<br />
nella sala refettorio di un indimenticabile<br />
Ecorover e il dubbio interpretativo<br />
che ci colse sul momento, acutizzato<br />
dall’espressione sconcertata di una scolta<br />
autoctona – che sarebbe poi diventata<br />
complice di anni e anni di burlate – e che<br />
esclamò perentoria “ma è italiano, cosa<br />
c’è da capire?!”. Il dubbio ci accompagnò<br />
per le restanti giornate e la scoperta<br />
del fatto che dovessimo “provvedere<br />
da noi alle stoviglie”, segnò una tappa<br />
fondamentale del nostro viaggio. E ciò<br />
perché aldilà del significato vi era ormai<br />
un destino che il nostro percorso aveva<br />
incrociato chiuso in quel bizzarro significante:<br />
il senso delle parole che scandiscono<br />
le tappe della nostra crescita<br />
non come vuoti contenitori bensì come<br />
saggi maestri, capaci di invertire il passo<br />
delle nostre scelte o svelarne il più impensabile<br />
destino. Capii qualche anno<br />
dopo che, decennali studi in scuole più<br />
o meno avvezze alle lettere classiche,<br />
nulla potevano in confronto alla potenza<br />
della Strada poiché aldilà del suono<br />
sterile delle lettere, buttate a casaccio<br />
in una frase come tante, si cela un universo.Quell’ignaro<br />
cartello d’oltre mare<br />
segnò dunque il debutto in un melting<br />
pot linguistico che da lì in poi, per anni<br />
e anni, avrebbe abituato il mio orecchio<br />
al fatto che un oggetto si potesse “scen-
dere” o “salire” a seconda della direzione<br />
del “moto a luogo o moto da luogo”; che<br />
“secco” non era un tipo molto magro ma<br />
un amico fraterno con cui, condiviso il<br />
corso preliminare alla scuola, si celebrava<br />
una sorta di patto di sangue, e ancora che<br />
“nè”, “aò” e “eja” non erano strani suoni<br />
gutturali, ma preziosi alleati espressivi<br />
perché in grado di coprire una moltitudine<br />
di vuoti di parole o ancor meglio, economizzarne<br />
l’estensione.<br />
Vi era tuttavia un dilemma letterale che<br />
rimaneva irrisolto, nonostante lo scorrere<br />
del tempo, relativo al dubbio che agli<br />
scaut “ci si andasse” o più sinteticamente<br />
“si fosse”.<br />
Perché se nell’età infantile e adolescenziale<br />
la declinazione appare alquanto<br />
scontata, non di poco conto<br />
è la riflessione nella dimensione di<br />
un raider.<br />
È più spontaneo infatti, tra liane, sentieri<br />
e strade dire di “andare agli scaut” poiché<br />
la ritualità del modo di tenere fede<br />
alla promessa fatta, agevola la scelta: si<br />
va a scuola, a karate, a lezione di piano e<br />
agli scaut (appunto).<br />
E neanche in fondo appare un problema<br />
degno di nota quello definitorio perché,<br />
quale che sia la scelta del verbo, gli scarponi<br />
non smettono mai di tenere il passo,<br />
si tratti di solcare l’ingresso della propria<br />
sede o guadare un fiume. Il difficile arriva<br />
con l’età adulta quando, aldilà se ci sia o<br />
meno un posto dove andare, non si tratta<br />
di informare un coetaneo, variamente<br />
interessato, sul nostro programma settimanale,<br />
ma occorre rendere il conto di<br />
una scelta di vita. Come se non bastasse<br />
infatti, il peso di una spietata responsabilità,<br />
fatta di scelte da fare e decisioni<br />
da prendere che caratterizza la vita personale<br />
di uno scaut che entri nell’età di<br />
raider, si appesantisce di un ulteriore fardello:<br />
l’andare o l’essere scaut?<br />
Perché si può andare in tanti posti, da<br />
soli o in compagnia, vicini o lontani, piacevoli<br />
o da dimenticare, si possono visitare<br />
luoghi, conoscere persone, scegliere<br />
fini, mezzi e compagni di vita ma, una<br />
volta divenuto Raider non vi è scelta: si<br />
può solo Essere – o Non Essere - Scaut.<br />
Solo l’utilizzo di questo verbo ausiliare<br />
infatti, talmente usato, da risultare<br />
ridondante o banale, rende il senso del<br />
nostro impegno: spontaneo, desiderato,<br />
consapevole. Talmente intenso da<br />
sfidare il tempo che non basta, le idee<br />
che spesso avvertono la stanchezza dei<br />
nostri pensieri, sopravvivere a mille partenze<br />
e mille ritorni, sempre uguali ma<br />
comunque diversi, sparsi nelle nostre<br />
giornate come tentativi di svoltare o più<br />
semplicemente, di adempiere a un qualcosa<br />
da fare, dire, rispettare.<br />
Impegni tradotti nell’appunto “riunione<br />
raider”, che campeggia in fondo alle<br />
disordinate pagine delle nostre agende,<br />
e che ci fa infilare quel foulard blu, nel<br />
cruscotto dell’auto o nel bauletto della<br />
moto perché, “se la lezione finisce tardi”<br />
o la “tangenziale come al solito dopo lavoro<br />
è un inferno, alla peggio vado direttamente<br />
agli scaut”.<br />
Eccolo, ritorna il moto a luogo, ma<br />
stavolta è diverso. È solo un incipit<br />
di un pensiero più profondo e tanto<br />
più grande, che spogliatosi di ogni<br />
banalità dinamica, attira a sé l’unico<br />
verbo possibile: l’Essere. L’essere<br />
talmente scaut, da scegliere liberamente<br />
di osare e stavolta, senza<br />
l’ausilio del gruppo o dell’ebrezza<br />
che regala il senso dell’avventura<br />
nell’età giovanile ma con cognizione<br />
di causa, consapevoli che la miscellanea<br />
delle parole cela la dialettica<br />
di una scelta che, adesso, sostituisce<br />
al dubbio tra “l’essere” e “l’andare”,<br />
la certezza dell’Osare.<br />
Raffaella Grisafi
RUBRICHE ALL’INTERNO:<br />
RUBRICHE ALL’INTERNO: Hathi Racconta<br />
Hathi Racconta Gioca pag. con 5 Bagheera<br />
Gioca con Bagheera pag. Baloo 6 Risponde<br />
Baloo Risponde Girnalista pag. 7 del Mese<br />
La Zampa di Akela pag. La 8/9 Zampa di Akela<br />
Disegnando qua e là ... pag. 10<br />
Kaa-pacità<br />
Kaa-pacità pag. 11/12<br />
5<br />
Mowgli era con il branco di Seeonee da molto tempo ormai e aveva vissuto<br />
molte estati lì nella Giungla, ma quell’anno era diverso. Il grande caldo<br />
aveva persino fatto evaporare parte dell’acqua del grande della<br />
Waingunga e molti abitanti della Giungla si erano spostati in altre zone<br />
dal clima più mite. Alcuni dei , suoi fratelli, si erano allontanati per lo<br />
stesso motivo, dopo un ordine di Akela. Mowgli era rimasto quindi molto<br />
solo, la sua unica fonte di compagnia era il vecchio Baloo, che ormai<br />
si muoveva poco ed era sempre molto stanco. Un giorno, proprio mentre<br />
Mowgli si dirigeva verso la tana, dopo aver trascorso il pomeriggio con<br />
Baloo, vide un che zompettava allegramente sul .<br />
Era sicuro che non fosse di quelle parti, così si avvicinò, per capire chi fosse.<br />
Quando l’animale vide il cucciolo ebbe paura e rimase impietrito<br />
sul posto. Mowgli si dispiacque dell’effetto che aveva sortito sull’ ,<br />
così spiegò lui tutta la sua storia e l’ , dapprima intimidito, si trovò<br />
ad essere molto interessato e quando Mowgli ebbe terminato, il piccolo<br />
animale fece un gran sorriso.<br />
“Anche io, cucciolo , ho una storia molto strana: sono stato allevato<br />
da un ed ho passato alcuni anni con un branco di e una<br />
volta ho provato a volare con i , senza riuscirci ovviamente, aahah”<br />
raccontò gioviale , “però, durante tutte queste mie avventure non mi<br />
sono mai sentito solo, né triste, anche quando ero molto lontano da casa e<br />
la mia famiglia non era con me. Sai perché, cucciolo ? ”Mowgli scosse<br />
la testa in senso di diniego. L’ riprese allora ”perché in realtà la mia famiglia<br />
era sempre con me, ovunque andassi, così erano anche i miei amici<br />
e la mia . Finchè pensi a loro e non vedi l’ora che tornino loro saranno<br />
con te e ogni luogo assomiglierà un po’ a tua, perché i tuoi pensieri<br />
renderanno più piacevole e familiare ogni posto in cui sarai. L’estate è solo<br />
una stagione, sii felice e lieto, divertiti con chi è rimasto e gioisci per chi è<br />
andato, fra poco torneranno e sarete ancora e sempre amici”.<br />
Mowgli guardò l’animale che andava via allegramente e capì che era stato<br />
stupido a rattristarsi. L’estate era solo un periodo dell’anno e anche se era<br />
rimasto da solo nella Giungla, non lo era veramente, perché il pensiero dei<br />
suoi amici lo accompagnava ogni giorno. Si voltò allora e cominciò a correre<br />
felice. Doveva divertirsi come poteva con chi era rimasto, per raccontare<br />
tutte le avventure che aveva vissuto ai suoi amici quando fossero tornati!
6<br />
SUDOKU<br />
naturale<br />
...Gioca con<br />
Bagheera<br />
Inserisci<br />
i simboli<br />
a lato<br />
in modo<br />
tale che<br />
in una<br />
riga non<br />
si ripetano<br />
MAI!!<br />
PARTIAMO COL BRANCO IN CACCIA,<br />
FRATELLINO BUONA CACCIA!!!<br />
Lupi, siete pronti ad affrontare una NUOVA AVVENTURA? Ricordate tutto l’occorrente per<br />
cacciare con il branco. Cerchiate tutte le parole che sicuramente conoscete. CALZETTONI,<br />
GAVETTA, ORECCHIE, PONCHO, PROMESSA, SACCO A PELO, TORCIA, UNIFORME.<br />
P<br />
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BRANCO Del pOpOlO liBeRO - Sez. Di ROMA 4
Baloo Risponde<br />
7<br />
Baloo…<br />
Franci sta<br />
piangendo!!<br />
Franci che succede?<br />
Sei inciampato?<br />
No Baloo, mi<br />
mancano tanto<br />
mamma e papà…<br />
Franci è<br />
normale,<br />
è la prima<br />
volta<br />
che dormi con gli<br />
altri fratellini senza<br />
i tuoi genitori,<br />
anche a loro manchi<br />
molto!<br />
Baloo per<br />
favore, posso<br />
chiamarli???<br />
Anche a me<br />
manca Mamma…<br />
anche io voglio<br />
chiamarla!!!<br />
Lupi, i<br />
vostri<br />
genitori<br />
sanno che<br />
se li chiamiamo<br />
vuol dire che c’è<br />
qualcosa che non<br />
va e si preoccupano!<br />
Vogliamo farli<br />
preoccupare?<br />
No Baloo…!!!<br />
Franci non preoccuparti,<br />
se<br />
vuoi andiamo a<br />
giocare insieme<br />
adesso! Così vedi<br />
che mamma non ti<br />
manca più, anche<br />
a me alle prime<br />
vacanze di branco<br />
mancavano tanto i<br />
miei genitori, ma poi<br />
i fratellini mi hanno<br />
preso per mano e<br />
mi hanno portato<br />
a giocare, mi sono<br />
divertito e non ci ho<br />
più pensato!<br />
Bravo<br />
Luca,<br />
vedrete<br />
lupi che non<br />
appena inizierete<br />
a giocare non ci<br />
penserete più, e se<br />
doveste pensarci<br />
ci abbracceremo<br />
forte forte e la tristezza<br />
sparirà!<br />
BRANCO ROCCiA DellA pACe - Deleg. Di OSTiA
8<br />
Giornalista<br />
Branco della Bianca Luna<br />
Sezione di Ittiri<br />
Le favole da<br />
del mese<br />
tutto il Mondo<br />
BRANCO DellA lUNA pieNA - Sez. Di TARANTO 2
Branco<br />
“La Rupe delle Sorti”<br />
Delegazione - Acqui Terme<br />
Giornalista<br />
del mese<br />
Le Olimpiadi dei Lupetti<br />
9
10<br />
La Zampa<br />
Buona Caccia Lupi !!!<br />
O<br />
gni volta rimaniamo sempre più stupiti della vostra<br />
preparazione e della vostra bravura. Riuscite sempre,<br />
con quelle belle zampe forti, a costruire delle<br />
cose che nemmeno noi riusciremmo mai a fare.<br />
Siete stati numerosissimi, ma come sapete dobbiamo comunque<br />
stilare una classifica per decretare il Consiglio di<br />
Akela vincitore di questa avvincente ZAMPA. Per tutti gli<br />
altri un quarto posto meritatissimo dopo il podio, ma che ci<br />
ha comunque permesso di valutare lo splendido lavoro fatto.<br />
Ricordate che avete lavorato per tutto il vostro Branco<br />
e avete creato perla tana dei fantastici raccoglitori<br />
per differenziare i rifiuti, un lavoro davvero egregio<br />
2°<br />
di Akela<br />
che vi rende non solo lupetti valorosi ma anche Buoni Cittadini.<br />
A salire al primo posto sul podio abbiamo il:<br />
- CDA del Branco dei Lupi del Gurgo di Andria.<br />
A pari merito al secondo posto i:<br />
- CDA dei Branchi Alba d’Oro e Giungla Viva di Barletta.<br />
Al terzo posto il:<br />
- CDA del Branco del fiore Rosso di Elmas.<br />
A pari merito al quarto posto gli altri partecipanti … e guardate<br />
che super costruzioni. ….<br />
Bravissimi ...<br />
e alla prossima Zampa !!!<br />
1°<br />
3°<br />
CDA dei Branchi<br />
Giungla Viva e Alba d’Oro - Barletta<br />
CDA del Branco<br />
dei Lupi del Gurgo<br />
Andria<br />
CDA del<br />
Branco del fiore Rosso - Elmas<br />
Pomezia<br />
Branco della Waingunga<br />
Roma 4 - Branco del Popolo Libero<br />
Taranto 1 - Branco<br />
del Fiore Rosso<br />
Messina - Branco<br />
della Grande Quercia<br />
4° 4°<br />
Statte - Branco di Seeonee<br />
Ardea - Branco dell’Antica Rupe<br />
Cirò Marina<br />
Branco della<br />
Waingunga
Kaa-pacità<br />
BBuona caccia a tutti voi lupetti!!! Oggi vi parlerò<br />
di una capacità molto interessssssante.<br />
Conosssscete per caso Giocatore di Squadra???<br />
Ecco oggi vi dirò come un buon giocatore di<br />
squadra potrà creare delle belle cacce per tutto il branco.<br />
11<br />
P<br />
rima di tutto dobbiamo capire che tipo<br />
di caccia vogliamo fare. Ad esempio:una<br />
staffetta, un torneo, un gioco con la<br />
palla o anche una semplice ma sempre divertente<br />
corsa coi sacchi. Mi raccomando queste<br />
sono solo poche idee, ricordate che vi servono<br />
almeno due squadre per poter organizzare<br />
una caccia di qualsiasi tipo.<br />
D<br />
opo aver scelto il tipo di caccia è bene pensare<br />
alle regole. Ogni regola dev’essere pensata<br />
e spiegata alla perfezione senza lasciare nulla<br />
al caso e non dimenticare che bisogna trovare il<br />
modo per rendere interessante ogni caccia con imprevisti<br />
o premi.<br />
E<br />
cco qui pronta la vostra caccia! Ora vi rimane<br />
solo da preparare il materiale occorrente alla<br />
caccia, non dimenticate nulla e cercate di portare<br />
sempre qualcosa in più ;-) Per preparare il campo da<br />
gioco vi consiglio di arrivare prima dei vostri amici.<br />
Così potrete sistemare tutto quanto con l’aiuto di un<br />
Vecchio Lupo e non appena tutti saranno arrivati<br />
spiegherete la vostra fantastica caccia a tutto il branco.<br />
IMPORTANTE:<br />
Ricordate le mie parole a<br />
tutti quanti prima di<br />
cominciare a cacciare<br />
perché un cuore leale ed<br />
una lingua cortese Vi faranno<br />
fare strada nella Giungla!!!<br />
N<br />
on dimenticate che sarete uno degli<br />
arbitri e che conoscete ogni regola a<br />
memoria.Segnate tutti i punti e decretate<br />
il vincitore alla fine della caccia.<br />
Buona Caccia!!
12 Kaa-pacità<br />
Lupiiiii oggi vi racconterò una sssssstoria ...<br />
mmmh anzi ripensandoci bene, facciamo<br />
qualcosa di diverso, perchè non raccontate<br />
voi qualcosa a me???O ancora meglio,<br />
raccontatela a tuuuuutttiiii quantiiiiii!!!! Pensiamo,<br />
pensiamo, come potreste raccontare le vostre<br />
caccie a tutti, ma proprio tutti tutti i vosssstri<br />
fratellini anche delle giungle più lontane???!!! Ma<br />
siiii, un ARTICOLO DI GIORNALE è proprio quello che<br />
ci vuole!!! E Voi la sssssapete sssscrivere???? È sssssemplicissssimo,<br />
basta rispondere alle domande di 5 nostre amiche, le 5 W!!! Con<br />
il loro aiuto sarà facilisssssssimo scrivere l’articolo!!! E giocheremo anche con l’inglese.<br />
La prima è l’amica Who? Chi è il protagonista del nostro<br />
articolo??? Il vostro branco in caccia, un vostro fratellino, un<br />
vecchio lupo,etc..<br />
La seconda è la fedele What? Cosa è successo??<br />
Siete andati in caccia in un luogo fantastico, il fratellino<br />
di tana ha vinto il premio come miglior saltatore del mondo,<br />
il vecchio lupo vi ha portato ha fare un viaggio nello spazio.<br />
La terza è la mitica When? Quando èsuccesso???<br />
Ieri, oggi, nella preistoria, nel medievo.<br />
La quarta è la fantastica Where? Dove è successo??<br />
In tana, in una giungla lontana, in una galassia lontana.<br />
La quinta è la stupenda Why? Perchè è successo???<br />
Avete trovato una mappa del tesoro e dovevate assolutamente<br />
scoprire dove protava, i vecchi lupi volevano tornare in tana ma<br />
siete stati teletrasportati nel passato.<br />
Ma c’è un’altra grande amica che ci aiuterà a scrivere, la bella How??Come è successo???<br />
e qui potete sbizzarirvi a spiegare a tutti come è andata tutta la vostra avventura, e soprattuto<br />
come è andata a finire, perchè noi siamo curiosssissimi di conoscere la fine!!! IMPORTANTE:<br />
dopo aver scrittoil vostro articolo dovrete trovare un TITOLO che parli della vostra storia, ma che<br />
attiri anche l’attenzione dei fratellini, per esempio VIAGGIO NELL’IPERSPAZIO, oppure ANDREA<br />
CAMPIONE DEL MONDO DI BANDIERINA FRANCESE.<br />
E alloraaaaaa...3...2...1...viaaaaaa..........
Mr. Casson, scrivendo nella rivista Teacher’s World, così descrive quel complicato<br />
prodotto della natura che è il ragazzo: “[... ] Ridere, lottare, mangiare!<br />
Ecco i tre elementi indispensabili al mondo del ragazzo. [... ]<br />
Un ragazzo non è un animale da tavolino, e non è fatto per restare sedu-<br />
-<br />
dica,<br />
pieno di allegria, di combattività, di appetito, di audace monelleria,<br />
<br />
Se no, è un anormale. [... ]”
Campo Estivo<br />
14<br />
Il<br />
Finalmente siamo pronti, si parte! Saliamo<br />
sul pullman, sul treno, o sulla<br />
nave, poco importa, ci siamo tutti,<br />
e siamo tutti in uniforme, con un sorriso a<br />
trentadue denti…<br />
No, aspetta un attimo. Forse è il caso di fare<br />
qualche passo indietro…<br />
Come si prepara un Campo Estivo?<br />
Beh, il campo è di certo la conclusione di tutto<br />
l’anno Scaut, quindi è abbastanza intuitivo<br />
che il campo si prepara nel corso di tutto<br />
l’anno precedente. Le Imprese e i materiali<br />
necessari, i progetti, va tutto preparato nel<br />
vostro angolo durante le riunioni che farete<br />
nel corso della primavera, vi dovrete anche<br />
preparare acquisendo le specialità necessarie,<br />
migliorando le vostre capacità come<br />
cuochi, raffinando il meccanismo che sono<br />
gli Incarichi e i Posti d’Azione. Oltre a questo<br />
c’è la preparazione del materiale!<br />
In tanti si ricordano solo a Giugno che sono<br />
finiti i picchetti, o che il telone è strappato,<br />
e a quel punto manca il tempo per trovare i<br />
soldi per sopperire da soli, e dovrete magari<br />
chiedere al Capo Reparto. Non sarebbe meglio<br />
che il magazziniere vi segnali subito le<br />
mancanze, e con tutta calma, dopo il Campo<br />
Invernale cominciate già a prepararvi con<br />
attività di autofinanziamento e di revisione<br />
del materiale? Tutto questo riuscirete a farlo<br />
con le riunioni in sede, ma anche con le<br />
uscite che farete durante l’anno, che altro<br />
non sono se non dei piccoli periodi di prova<br />
del campo vero e proprio. Al campo vivrete<br />
in maniera autonoma insieme alle altre pattuglie,<br />
per cui sarà vitale che i Posti d’Azione<br />
funzionino al meglio, ciascuno di voi, ma tu<br />
in particolare, ha la sua porzione di responsabilità<br />
perché tutto vada per il meglio.<br />
La preparazione è lunga e difficile, non<br />
sempre i pattugliotti sono tutti presenti<br />
e quando ci sono... quanto è difficile farli<br />
lavorare per il fine comune... possibile<br />
non capiscano che se non lavoriamo ora<br />
non coglieremo poi il giusto premio durante<br />
il Campo?
Buona caccia!! dal piede tenero<br />
al Capo Pattuglia il campo estivo sarA’<br />
una buona occasione per GIOCAREEEe!!<br />
15<br />
L’ISOLA DESERTA<br />
Segnate sul terreno - all’aperto - il contorno<br />
di un’isola immaginaria tracciando<br />
un cerchio di circa 4 metri di diametro. lì<br />
vi “abbandonate” la pattuglia naufragata<br />
col materiale che giudicate necessario<br />
per completare l’avventura, tempo a disposizione:<br />
mezz’ora.<br />
Temi dell’avventura<br />
2. Tentare di lanciare un “SOS” in Morse<br />
a mezzo fumate (non è facilissimo).<br />
3. Costruire un “lancia sagola” a molla<br />
secondo il progetto che trovate sotto<br />
(la molla è ricavata da una vecchia<br />
camera d’aria di bicicletta).<br />
b)<br />
a)<br />
e)<br />
1. Preparare un fuoco, tagliare a metà<br />
una grossa patata, scavare l’interno<br />
dei 2 pezzi e in un uno di essi colare<br />
il cun uovo. Ricostruire la patata tenendo<br />
unite le 2 metà con uno stecco<br />
appuntito; cuocerla per 20 minuti.<br />
c)<br />
d)<br />
b)<br />
f)<br />
a) quattro bastoni legati assieme; b) supporti ottenuti da 2 barattoli di latta entro i quali deve girare liberamente<br />
la barra trasversale; c) camera d’aria; d) barra trasversale; e) sasso; f) sagola.<br />
IL RAGNO “CIECO” E ... LE MOSCHE<br />
Ogni partecipante al gioco tiene per una estremità una corda fissata in alto dall’altro<br />
capo. Uno dei partecipanti è bendato e tenta di mettere “fuori gioco” gli altri - toccandoli;<br />
va fuori gioco anche chi si lascia sfuggire ala corda di mano. Ogni partecipante<br />
al gioco fa da ragno - a turno per 10 minuti; vince chi elimina più “mosche”.
18<br />
Il Coraggio di<br />
guardarsi negli occhi<br />
La Pattuglia Giaguaro del Reparto<br />
Hogwarts il giorno 12 maggio <strong>2018</strong><br />
presso Madonna di Pasano a Sava ha<br />
svolto il bivacco di pattuglia. Questa uscita è<br />
la più importante per una pattuglia, perché<br />
si trascorre del tempo solo con i componenti<br />
del gruppo e si instaurano o si migliorano i<br />
rapporti con e fra i pattugliotti; di fatti quando<br />
si svolgono le uscite di reparto si creano<br />
i gruppetti e lo spirito di pattuglia non trova<br />
mai il tempo di crearsi!<br />
Alle ore 16:00 del pomeriggio eravamo tutti<br />
in loco e dopo il nostro forte urlo di pattuglia<br />
ci siamo affrettati a costruire il nostro rifugio<br />
notturno, successivamente per scaricare<br />
l’adrenalina abbiamo giocato a roverino;<br />
dopo esserci divertiti abbiamo iniziato l’attività<br />
fulcro della nostra uscita “L’impresa<br />
pioneristica”.<br />
Nelle riunioni di pattuglia precedenti al bivacco<br />
abbiamo deciso di costruirci una tenda<br />
sopraelevata, ci affascinava molto l’idea<br />
che dopo la realizzazione di questa struttura<br />
avremmo potuto dormirci sopra, perciò<br />
abbiamo selezionato i pali che occorrevano<br />
per la costruzione e ci siamo messi subito a<br />
lavoro; come prima cosa abbiamo creato la<br />
postazione dove ci sarebbero stai i tre letti e<br />
con una legatura a testa e spirito di pattuglia<br />
il primo step è stato superato con facilità.<br />
Il secondo step è stato forse il più divertente<br />
ma il più faticoso consisteva nel trivellare il<br />
terreno, a causa delle pietre questo lavoro è<br />
diventato ancora più duro, e la più brava è<br />
stata Valentina Damasi che con la sua forza<br />
è riuscita a tirar fuori le pietre dalla terra.<br />
Questo lavoro ha occupato tutto il pomeriggio<br />
e non ci siamo resi conto che era già<br />
ora di cena che ci ha permesso di rilassarci<br />
un po’. Subito dopo la mezzoretta di relax,<br />
abbiamo ripreso come da programma le attività<br />
ed era il momento del fantastico gioco<br />
notturno, che consisteva in un nascondino;<br />
anche se alcuni componenti del gruppo avevano<br />
paura del buio, ci siamo fatti forza a<br />
vicenda divertendoci tanto. Il gioco prevedeva<br />
che due si nascondessero mentre gli altri<br />
senza l’utilizzo di torce dovevano trovarli; i<br />
primi dovevano tramite segnali visivi indirizzare<br />
i cercatori verso di loro.<br />
Dopo questo momento di svago abbiamo<br />
svolto la veglia, momento molto bello e importante<br />
che aiuta a conoscerci meglio, capire<br />
la personalità altrui, potersi esprimere<br />
liberamente senza essere giudicati. Ci siamo<br />
sistemati in cerchio seduti su dei tronchi<br />
perché è bello guardarsi negli occhi mentre ci<br />
si parla dato che ora ci si confronta solo dietro<br />
uno schermo. Il tema della nostra veglia<br />
è stato costruttivo perché ci ha insegnato a<br />
saper riconoscere i propri difetti e non solo<br />
quelli degli altri. L’argomento è stato introdotto<br />
da un brano che ha dato il via al nostro<br />
confronto e successivamente tramite un gioco<br />
ognuno doveva dire un pregio e un difetto<br />
di ogni componente della pattuglia; questo<br />
ci ha aiutato a capire ciò che dovremmo piano<br />
piano migliorare di noi stessi. In seguito<br />
a questa bellissima veglia siamo andati tutti
Questa uscita E’ la piu’ importante per una<br />
pattuglia, perche’é si trascorre del tempo solo<br />
con i componenti del gruppo e si instaurano o si<br />
migliorano i rapporti con e fra i pattugliotti.<br />
19<br />
a dormire ma prima di addormentarci<br />
non poteva mancare la lotta per le<br />
caramelle. La sveglia è suonata alle<br />
sette del mattino, il sole era già alto e<br />
subito ci siamo preparati. E dopo aver<br />
fatto colazione abbiamo continuato<br />
la nostra tenda sopraelevata.<br />
Gli ultimi due step sono stati i più<br />
faticosi e lunghi e grazie all’aiuto<br />
delle altre pattuglie abbiamo fissato<br />
i quattro pali portanti e i due per il<br />
telone, dopo di che abbiamo sollevato<br />
la base che è stata fissata tramite<br />
legature ben strette ai quattro pali.<br />
Subito dopo aver ben saldato la base<br />
io e Gabriele ci siamo arrampicati in<br />
cima alla struttura per legare il telone<br />
che ci ha coperti dal sole cocente di mezzo<br />
giorno durante l’ultimo step.<br />
Ormai il gioco era fatto ma mancava un’ultima<br />
cosa da fare cioè le reti che sarebbero<br />
state i supporti sulle quali stenderci. La realizzazione<br />
delle reti è stato un lavoro per<br />
pochi perché ci vuole calma, pazienza e concentrazione<br />
è stato un lavoro mol Una volta<br />
terminata la nostra costruzione siamo subito<br />
corsi a mangiare e dopo un bel pranzetto<br />
rigenerante ci siamo nuovamente recati<br />
alla costruzione e ci siamo stesi sui nostri<br />
bellissimi letti constatando che erano davvero<br />
comodi. Siamo stati tutti molto felici<br />
soddisfatti e orgogliosi di noi stessi per essere<br />
riusciti a concludere il nostro bellissimo<br />
progetto. Quindi una volta conclusa questa<br />
fantastica attività ci siamo lasciati trasportare<br />
dalla voglia di stare insieme e di farci un<br />
po’ di scherzetti perciò in queste situazioni<br />
quando ci sono colori a dita a disposizione è<br />
meglio stare in allerta perché dopo qualche<br />
secondo li abbiamo presi iniziando a dare<br />
un tocco di colore per poi finire nel colorarci<br />
a vicenda. Sembravamo molto carini così e<br />
abbiamo deciso di aspettare un po’ prima di<br />
cancellare quei capolavori.<br />
Dopo una decina di minuti siamo corsi ai vasconi<br />
e li è arrivato il bello perché il colore era<br />
ormai asciutto e non veniva via facilmente<br />
dal corpo e così abbiamo colto l’attimo per<br />
bagnarci e schizzarci a vicenda.<br />
Dopo esserci ripuliti era ormai ora di andare<br />
via abbiamo smontato tutto,raccolto i materiali<br />
e fatto il nostro grido!<br />
È stata un’uscita piena di divertimento e<br />
speriamo che ce ne siano ancora, ora aspettiamo<br />
con ansia il campo estivo.<br />
Giulia Dellisanti VCP Giaguaro
20 mandate le Vostre foto a: arcobaleno@assoraider.it
Reinhold Messner
Il Cammino e la Strada<br />
<br />
<br />
Tutti abbiamo chiara l’importanza<br />
della “Strada” nella metodologia<br />
del roverismo, e ci riferiamo<br />
alla nostra esperienza di scautismo, sia<br />
come rover sia come capi.<br />
Vivere l’esperienza della strada in modo<br />
vero, indica moltissimi aspetti del Cammino,<br />
del Camminare, della Strada, e ne<br />
mette - anche in evidenza - le possibili<br />
contraddizioni, e complessità. La strada<br />
è luogo dove bighellonare stupidamente,<br />
o dove cercare esperienze. Ci sono<br />
persone che camminano verso una meta<br />
precisa e non vogliono esserne distratte,<br />
per loro la strada non è luogo d’incontro<br />
e di confronto ma tragitto necessario<br />
verso il risultato. Ci sono persone per le<br />
quali la strada, la strada vera, quella che<br />
è luogo importante di crescita personale<br />
attraverso la fatica, l’incontro con altri e<br />
la condivisione. Capire perché la Strada<br />
è così importante nel metodo educativo<br />
scaut, soprattutto “Il camminare” è una<br />
componente primaria, ma la strada è faticosa,<br />
richiede pazienza e tenacia; per<br />
questo oltre ad essere una modalità di<br />
vita è un mezzo educativo importante.<br />
In branca R/S la strada è insieme spiritualità<br />
e strumento del metodo. Per<br />
quanto riguarda la spiritualità - nella<br />
storia del Roverismo italiano, di fatto, fra<br />
i quattro elementi del metodo di branca:<br />
strada, ambiente, spiritualità e servizio;<br />
è stata la strada l’elemento attorno al<br />
quale si concentra la figura del rover e<br />
della scolta. Proviamo a riflettere sull’argomento<br />
“da spiritualità della strada a<br />
spiritualità dellaricerca”.<br />
Il camminare parte da un luogo, e ha<br />
come meta un altro luogo. Il secondo è<br />
l’interpretazione della spiritualità della<br />
strada che attribuisce un valore a tutto<br />
ciò che accade nella vita a seconda delle<br />
persone che hai modo di incontrare, delle<br />
storie che nascono, e delle esperienze<br />
che si vivono (vedi il Rover Moot).<br />
Consideriamo ora la strada come strumento<br />
del metodo R/S. Il primo si riferisce<br />
alla strada come “ambiente” della<br />
vita delle compagnie e il secondo riguarda<br />
le uscite, gli hike e le veglie; strumenti<br />
irrinunciabile del metodo R/S.<br />
Lo stile di vita della compagnia e il modo<br />
di stare nel mondo è quello del servizio, il<br />
luogo proprio della vita della compagnia<br />
è la strada. La strada è la sua casa. Quando<br />
nella vita di compagnia si fa “poca<br />
22 VOGLIA DI STRADA
strada”, non è compagnia. Una compagnia<br />
non può decidere se fare strada o<br />
meno! Una compagnia fa strada per sua<br />
natura, altrimenti viene inesorabilmente<br />
condannata ad essere un’altra cosa.<br />
La strada mette il giovane e ognuno di<br />
noi di fronte al fatto reale che la vita realizza<br />
le sue promesse di bellezza a prezzo<br />
di molta fatica. Lo scaut sa bene questo,<br />
lo accetta, lo vive con serenità, non<br />
perde la gioia e giunge alla meta.<br />
Sotto questo profilo la strada concretamente<br />
percorsa è una straordinaria possibilità<br />
di formazione del carattere.<br />
Proprio dove la strada è più dura e verrebbe<br />
voglia di cambiare meta o di tornare<br />
a casa; proprio dove le ragioni del<br />
continuare a camminare vengono meno<br />
e resta solo il passo dopo passo, là succede<br />
che le persone forgiano la loro interiorità.<br />
È sapienza del capo costruire hike che<br />
forzano che spingono più avanti la resistenza<br />
psicologica e spirituale dei rover<br />
e delle scolte.<br />
Ciascuno di noi, può raccontare la sua<br />
storia, ripercorrere la sua vita, sui sentieri<br />
che ha faticosamente, gioiosamente,<br />
tristemente, frettolosamente percorso.<br />
Il cammino e la strada, non sono soltanto<br />
delle metafore ma sono e divengono<br />
scuola di vita. Quando si è piccoli si fa<br />
fatica a capire del perché si deve andare<br />
a fare una passeggiata, perché si deve<br />
far fatica, percorrere sentieri in salita con<br />
la promessa che manca poco per giungere<br />
alla meta, (quante volte mi è capitato<br />
di dirlo ai miei Rover) i piedi che fanno<br />
male, la pioggia o il troppo sole. Lo scaut<br />
è un uomo di frontiera. Ma dove sono<br />
oggi le nuove frontiere, in un mondo<br />
globalizzato? Credo che le vere frontiere,<br />
oggi le troviamo dentro di noi, quasi<br />
come barriere da abbattere, da riconoscere<br />
per andare oltre.<br />
Non possiamo sapere a priori cosa incontreremo,<br />
chi ci accompagnerà lungo<br />
la strada, dove troveremo sollievo alle<br />
nostre fatiche e gioie inaspettate lungo<br />
l’itinerario prefissato, ma tutto dovrà essere<br />
letto nella scoperta e di una avventura<br />
nuova. Le paure, le angosce, i dubbi<br />
di questo procedere sono e divengono il<br />
sale di questa scelta, inizialmente entusiastica<br />
ed appassionante, che a tratti,<br />
diviene faticosa e quasi insopportabile.<br />
Si cerca il bisogno di sicurezza, dei punti<br />
fermi e certezze, che diano un senso a<br />
quanto stiamo facendo, quasi fosse una<br />
ricerca di conferma a ciò che stiamo percorrendo,<br />
con il grosso rischio di fondare<br />
la propria vita su questo bisogno.<br />
Più si diventa adulti, più questa ansia di<br />
trovare certezze e punti di riferimento<br />
stabili e sicuri diventa crescente. Allora<br />
viene spontanea la domanda, ma perché<br />
cammino, ma soprattutto per chi?<br />
La strada è lì che ci aspetta con la sua<br />
durezza e la sua povertà, per darci la<br />
ricchezza di una vita vissuta alla ricerca<br />
di nuovi orizzonti con l’incontro di altri<br />
uomini e di altre esperienze, che inesorabilmente<br />
segneranno la nostra vita<br />
dascaut.<br />
Buona Strada Alce Curioso<br />
VOGLIA DI STRADA 23
Il CAMPO mobile<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
TROVA IL TUO RITMO<br />
TROVA IL TUO RITMO NEI<br />
PRIMI PASSI DI UN HIKE<br />
24 VOGLIA DI STRADA<br />
Ognuno ha<br />
un proprio<br />
ritmo naturale.<br />
Trova il<br />
tuo durante<br />
i primi passi<br />
di un cammino.<br />
Esso<br />
dovrebbe essere<br />
corretto:<br />
mantieni una respirazione ritmica, fai<br />
oscillare le braccia e dai una giusta lunghezza<br />
al passo. Mantenere il ritmo può<br />
essere difficile. I più lenti davanti a te<br />
rallentano il tuo passo. Quelli più veloci<br />
ti mettono fretta. Stare un po’ distanti<br />
l’uno dall’altro aiuta, ma il proprio ritmo<br />
non può essere più veloce di quello<br />
di un qualsiasi componemte più lento<br />
della tua compagnia. È estremamente<br />
importante che la compagnia stia unita.<br />
In caso contrario, quando i primi, più<br />
veloci, vanno troppo oltre nel percorso,<br />
c’è il rischio che quelli più lenti, rimasti<br />
indietro, si possano trovare in pericolo<br />
non potendo ricevere aiuto tempestivamente.<br />
IN SALITA...<br />
In salita fai passi più corti ma mantieni<br />
il tuo ritmo. Se nel percorso incontri<br />
ostacoli non fare forza su di essi, ma<br />
scavalcali. Salire e scendere da pietre e<br />
NEI TRATTI IN SALITA<br />
MOLTO RIPIDI<br />
PROVA IL PASSO-PAUSA<br />
tronchi,<br />
infatti, fa<br />
consumare<br />
maggiori<br />
energie. Nei<br />
tratti ripidi<br />
in salita si<br />
può fare il<br />
cosiddetto<br />
passo-pausa:<br />
ad ogni passo stendi bene il ginocchio<br />
della gamba che restadietro, fino quasi<br />
a fermarti per un secondo, e porta tutto<br />
il peso su questa gamba. Serve a rafforzare<br />
la muscolatura delle gambe e riposarsi<br />
un po’mentre si cammina.
… E IN DISCESA<br />
IN DISCESA, PIEGA<br />
LEGGERMENTE LE<br />
GINOCCHIA E POGGIA<br />
BENE I PIEDI A TERRA<br />
La salita è<br />
premiata con<br />
una meritata<br />
discesa.<br />
Ma, contrariamente<br />
a<br />
quanto si<br />
possa pensare,<br />
la discesa<br />
è spesso più<br />
difficile in quanto è ci sono maggiori<br />
possibilità di procurarsi delle lesioni.<br />
In un percorso in discesa è utile piegare<br />
leggermente le ginocchia in modo che<br />
esse assorbano parte della tensione<br />
scaricata sui piedi e sulle articolazioni<br />
delle gambe. Poggiare i piedi per terra<br />
richiede perciò maggiore attenzione in<br />
modo da avere una più corretta e sicura<br />
aderenza al suolo.<br />
SOSTE<br />
La durata delle soste è varia. In un percorso<br />
sotto il sole e in salita è consigliato<br />
fare una sosta di 5 minuti ogni circa<br />
30 minuti di cammino; giusto il tempo<br />
per riaggiustare lo zaino (solo se è necessario)<br />
e bere un po’ d’acqua.<br />
IN SOSTA: ALLENTA<br />
LE CINTURE E GLI<br />
SPALLACCI<br />
Soste più lunghe<br />
tendono a<br />
irrigidire i muscoli<br />
e dopo<br />
diventa più<br />
difficile riprendere<br />
il ritmo<br />
del percorso.<br />
Non togliere<br />
lo zaino dalla<br />
schiena, ma allenta semplicemente la<br />
cintura e gli spallacci; in modo da evitare<br />
il sollevamento che fa perdere troppe<br />
energie in una sosta così breve.<br />
Siediti e dai ai tuoi piedi un po’ di riposo.<br />
Stai rivolto verso la discesa in modo<br />
che lo zaino, poggiato sul terreno più in<br />
alto di te, non ti pesi. Dopo aver bevuto<br />
un po’ sarai pronto a riprendere il cammino<br />
con un passo costante.<br />
una Mano<br />
d’Aiuto<br />
Un Alpenstock<br />
(bastone da montagna) può<br />
aiutare mentre si guada un piccolo<br />
corso d’acqua o si affrontano<br />
ostacoli lungo il sentiero.<br />
Puoi costruirti un alpenstock in<br />
legno, personalizzato, da portare<br />
con te in ogni hike. Anche<br />
l’uso dell’alpenstock ti aiuta a<br />
mantenere un ritmo costante.<br />
VOGLIA DI STRADA 25
Il RISPettO di se stessi<br />
<br />
Il rispetto di se stessi è un elemento<br />
importante del carattere e un uomo<br />
che non sa rispettare sé stesso (l’ubriacone,<br />
il pigro, il bugiardo, o il mendicante<br />
non sanno farlo) non può aspettarsi<br />
di essere rispettato dagli altri. È qui<br />
che entra in gioco una piccola debolezza;<br />
fondata da quindici secoli, che si avvicina<br />
molto ai nostri cavalieri del medioevo.<br />
L’ideale che li dirige è il Bushido, che<br />
raccomanda ai suoi membri: la povertà<br />
invece della ricchezza; l’umiltà invece<br />
dell’ostentazione; la riservatezza invece<br />
della pubblicità; il sacrificio invece<br />
la mancia. Uno scout deve fare la sua<br />
Buona Azione verso il prossimo per pura<br />
cortesia e buona volontà e non deve accettare<br />
alcun compenso. L’uomo che accetta<br />
una mancia si abbassa al livello di<br />
un mendicante che accetta l’elemosina.<br />
Sono stato terribilmente desolato nel<br />
veder da qualche anno in qua, divenire<br />
cosa normale dare la mancia ai guidatori<br />
di taxi, ai portieri d’albergo, ai camerieri,<br />
ed altri sempre affamati di qualche soldo<br />
dai loro clienti. E pertanto come uomini,<br />
avrebbero vergogna di essere a carico degli<br />
altri e di ricevere la carità.<br />
La mancia apre la via in posizioni meglio<br />
retribuite, alle cosiddette “gratifiche” e,<br />
per le persone ancor più altolocate, ai regali,<br />
alla corruzione. Finora siamo stati<br />
troppo vili e troppo rispettosi di noi stessi<br />
per abbassarci fino a questo punto;<br />
che si possa dire ancora a lungo “non si<br />
corrompe un inglese”. I Samurai sono in<br />
Giappone una confraternita di cavalieri<br />
dell’egoismo; gli interessi dello stato invece<br />
degli interessi personali. Tutto ciò<br />
unito al coraggio, alla fortezza, alla lealtà,<br />
alla moderazione.<br />
Spunti per una Veglia<br />
L’abbandono inteso come<br />
trascuratezza verso chi<br />
dipende da noi (ad esempio<br />
un bambino, un animale, una<br />
pianta, la natura, ecc.) può<br />
essere considerato come di<br />
mancanza di rispetto?<br />
Se per me il valore più<br />
importante è il rispetto,<br />
come posso comportarmi<br />
se sento che qualcuno<br />
si rivolge a me non<br />
rispettandomi, ad esempio<br />
mentendo o comportandosi in<br />
maniera non corretta?<br />
26 VOGLIA DI STRADA
La stagione dei campi è tornata,<br />
le belle giornate ed il caldo ne sono il preludio,<br />
e questo vuol dire che ancora più rapidamente<br />
arriverà il consueto appuntamento per la nostra<br />
Formazione che come gli esami della vita,<br />
<br />
<br />
<br />
Quadri dell’Assoraider
51° CFQ - Corsi Estivi<br />
ADVENTUR CAMP RESORT MONTI ERNICI<br />
COLLEPARDO (FR)<br />
Carissimi, Vi comunico che il 51° Corso<br />
di Formazione Quadri si svolgerà dal<br />
19 al 27 agosto <strong>2018</strong> presso la struttura<br />
“Adventure Park” a Collepardo (FR).<br />
L’accreditamento avverrà nella mattinata<br />
del 19 agosto mentre la Cerimonia di Apertura<br />
avrà inizio con l’Alzabandiera alle 15.30<br />
e alle 17,30 avranno inizio le sessioni.<br />
La cerimonia di chiusura del corso avverrà<br />
alle ore 15.30 del 27 agosto.<br />
Per la partecipazione ai corsi occorre compilare<br />
la scheda, che viene trasmessa a tutte le<br />
Sezioni e Delegazioni, ed effettuare il bonifico<br />
della quota di partecipazione che è pari<br />
ad € 135,00 sul conto corrente associativo<br />
IBAN IT45N05018<strong>03</strong>200000011373289 con<br />
causale: quota partecipazione CFQ.<br />
La scheda compilata in tutte le sue parti a<br />
cura del Presente o Delegato, completa di<br />
foto e copia del bonifico effettuato devono<br />
essere inviate a:<br />
<br />
<br />
entro e non oltre il 20 luglio <strong>2018</strong>.<br />
Gli allievi dovranno essere in perfetta uniforme<br />
scaut e muniti del necessario per dormire<br />
in tenda ed inoltre dovranno essere in<br />
possesso di posate e della tazza per la colazione.<br />
Si ricorda che verrà fatto il rimborso<br />
delle spese di viaggio - secondo tabella dei<br />
rimborsi - per la parte che eccederà i 40,00 €<br />
e, pertanto, occorrerà presentare in segreteria<br />
la copia dei titoli di viaggio.<br />
Vorrei sottolineare l’importanza della scheda<br />
di partecipazione, che va compilata anche<br />
per gli allievi che hanno già partecipato<br />
al CFQ negli anni precedenti. Attraverso la<br />
scheda la scuola e i docenti possono conoscere<br />
i partecipanti ai corsi, la loro esperienza<br />
e l’attività che svolgono in sezione o delegazione.<br />
Confido nella consueta collaborazione<br />
dei Presidenti Commissari e Delegati<br />
per favorire un’ampia partecipazione<br />
ai corsi di formazione che<br />
costituiscono una parte vitale della<br />
nostra vita associativa.<br />
Il Direttore dei Corsi<br />
Loretta Angelini<br />
28 IL MASTIO
Come raggiungere<br />
Collepardo ... e altro<br />
PER CHI VIAGGIA IN TRENO+BUS<br />
Collepardo è raggiungibile in vari modi sia<br />
in treno TRENITALIA (www.trenitalia.com)<br />
sia con i mezzi pubblici gestiti dalla COTRAL<br />
(www.cotralspa.it).<br />
Per chi decidesse di arrivare in treno è consigliabile<br />
arrivare alla stazione di Frosinone e<br />
da lì prendere l’autobus per Collepardo.<br />
PER CHI VIAGGIA IN AUTO<br />
presenta un aspetto tipicamente medievale:<br />
case, vicoli e piazzette sono raggruppati<br />
attorno al Palazzo Comunale ed alla Chiesa<br />
parrocchiale (XV sec.). Tutto intorno una circonvallazione<br />
panoramica, con resti dell’antica<br />
cinta muraria, nella quale si aprono tre<br />
porte e si distaccano sei torri. All’interno interessanti<br />
i portali di molte case, le bifore e<br />
l’antica Rocca dei Colonna (sec. XIV), che si<br />
fregia di un magnifico portale del 1606 costruito<br />
dalla famiglia Tolomei di Siena.<br />
Collepardo è facilmente raggiungibile dal<br />
tratto Roma-Napoli dell’Autostrada del Sole<br />
A1. Uscendo al casello di Anagni, si prende la<br />
superstrada 155 per Fiuggi. Da Fiuggi, dopo<br />
circa 15 km. in direzione di Alatri, si incontra<br />
sulla sinistra il bivio per Collepardo, che<br />
si raggiunge dopo 5 km. di strada provinciale<br />
panoramica.<br />
Uscendo invece al casello di Ferentino, si imbocca<br />
la superstrada per Sora e si esce alla<br />
prima o alla seconda uscita (direzione Alatri).<br />
Raggiunta la statale 155, si supera Alatri<br />
e si trova - questa volta sulla destra - lo<br />
stesso bivio per Collepardo.<br />
Da Frosinone si imbocca direttamente la<br />
statale 155, si supera Alatri e quindi si raggiunge<br />
il medesimo bivio di cui sopra. Collepardo<br />
si può raggiungere anche da Veroli,<br />
dirigendosi verso “Prato di Campoli”: giunti<br />
al bivio di S. Maria Amaseno, si sale per Civita<br />
- S. Nicola e quindi si passa per la Certosa<br />
di Trisulti.<br />
IL PAESE<br />
Collepardo è un piccolo, grazioso paese del<br />
Lazio meridionale: nel suo territorio si possono<br />
ammirare bellezze artistiche e naturali<br />
di grande interesse, che ne fanno una località<br />
di particolare richiamo turistico. Il paese<br />
DA VEDERE NEI DINTORNI<br />
Inserite all’interno del Parco Naturale Regionale<br />
Monti Ausoni e Lago di Fondi, le Grotte<br />
di Pastena sono definite tecnicamente come<br />
“grotte di attraversamento”, completamente<br />
percorribili (il ramo attivo solo da spele-<br />
29 IL MASTIO
ologi) dall’inghiottitoio fino alla risorgenza.<br />
L’inghiottitoio (l’attuale antro d’ingresso) nel<br />
quale si gettano le acque del fosso Mastro,<br />
è conosciuto da sempre dalla popolazione<br />
locale: alto 20 m e largo 12 m, le testimonianze<br />
del suo utilizzo, fin dalla preistoria,<br />
sono numerose. Durante il secondo conflitto<br />
mondiale vi trovarono rifugio centinaia di<br />
profughi, fuggiti dai paesi circostanti.<br />
A circa 1 km dall’abitato di Collepardo, alle<br />
pendici dei monti La Monna e Rotonaria, nel<br />
complesso degli Ernici: è una grandiosa voragine<br />
di origine carsica (diametro superiore<br />
di circa 140 m, perimetro superiore 370 m,<br />
profondità circa 60 m) creatasi a seguito dello<br />
sprofondamento della volta di una grotta.<br />
Attualmente il punto più depresso della cavità<br />
e a -43 m, dove tra grandi massi franati<br />
dalla volta le acque piovane scompaiono in<br />
un cunicolo, impraticabile anche per gli speleologi.<br />
Le pareti strapiombanti presentano<br />
numerose stalattiti interessate ancora da<br />
stillicidio, alcune delle quali sono curve, generate<br />
probabilmente dal vento proveniente<br />
dai cunicoli laterali, che modifica la deposizione<br />
dei cristalli di calcare. Il fondo è coperto<br />
da una ricca e lussureggiante vegetazione,<br />
con alberi alti fino a 20 metri. Secondo<br />
un’antica tradizione e fino a qualche decennio<br />
fa dai pastori vi venivano calate le pecore<br />
e lasciate per mesi a pascolare. La voragine<br />
ha ispirato curiose leggende: una di esse<br />
narra che nel luogo dove è situato il pozzo,<br />
un tempo ci fosse un’aia dove alcuni contadini<br />
miscredenti, non onorando la festività<br />
della Madonna dell’Assunta, vollero battere<br />
il grano anche in questo giorno sacro. Per punirli<br />
la divina provvidenza fece sprofondare<br />
l’aia, dando vita all’enorme cavità.<br />
LA GROTTA DI COLLEPARDO<br />
La Grotta di Collepardo, visitata anche dalla<br />
Regina d’Italia Margherita di Savoia nel<br />
1904, affascina con le maestose volte ricche<br />
IL POZZO D’ANTULLO<br />
di stalattiti multiformi, che spesso si collegano<br />
alle stalattiti che si innalzano verso<br />
di loro, in un processo lentissimo e ancora<br />
attivo (mediamente con una crescita che<br />
varia da minima di 1 mm ogni 20 anni ad 1<br />
mm ogni 3 anni, dell’intensità dello stillicidio,<br />
cioè dalla velocità di gocciolamento<br />
dell’acqua). Lo spettacolo delle stalattiti e<br />
stalagmiti è di un fascino ineguagliabile: per<br />
la singolarità delle forme che riecheggiano<br />
figure umane ed animali, furono denominate<br />
“Grotte dei Bambocci”.<br />
Oltre le grotte, Collepardo è il punto di<br />
partenza ideale per esplorare il paradiso<br />
escursionistico delle Valli di Capo Rio, di<br />
Capo Fiume, del M. Monna, del M. Rotonaria,<br />
di Pizzo Deta, del Ponte dei Santi, del<br />
Lago di Canterna.<br />
Buon CFQ e Buona Caccia<br />
30 IL MASTIO
Campo in Onore<br />
di San Giorgio <strong>2018</strong><br />
Bene, abbiamo chiuso finalmente la<br />
Sede! Anche questa è fatta. Il materiale<br />
è in magazzino centrale, le<br />
tende per fortuna si sono asciugate e quindi<br />
le abbiamo potute riporre nel magazzino di<br />
reparto. Con la spesa è andato tutto bene,<br />
abbiamo mangiato in abbondanza senza<br />
avanzi o sprechi. Certo che è proprio vero,<br />
o che un campo sia di 10 o di 3 giorni, alla<br />
fine lo sforzo di base è lo stesso. Pensandoci<br />
bene, saremmo potuti<br />
restare lì, alla Guardiola,<br />
nella magnifica Murgia,<br />
ancora per una settimana<br />
come se si trattasse di un<br />
campo estivo. Anche i numeri<br />
erano poi quelli di un<br />
campo estivo; i due reparti,<br />
le due compagnie, il raid<br />
e i due Consiglii di Akela,<br />
in totale aravamo 95 partecipanti!<br />
E pensare che<br />
mancavano tutti gli altri<br />
lupetti, ma effettivamente<br />
l’attività era rivolta solo ai<br />
lupetti più grandi. Il branco<br />
al completo ha vissuto già<br />
l’esperienza del San Giorgio a San Severo. Eh<br />
sì perché le date alla fine erano quelle e non<br />
si poteva fare diversamente; così la domenica<br />
mattina sveglia presto e con tre pullman<br />
siamo partiti per San Severo dove ci siamo<br />
incontrati con tutti gli altri fratelli scaut, in<br />
totale circa 450 partecipanti; all’interno di<br />
un bel giardino pubblico, si sono svolte cacce,<br />
attività e percorsi, oltre il servizio per i rover.<br />
Al termine della cerimonia dell’Ammaina<br />
Bandiera, dopo i gridi che hanno squarciato<br />
il cielo, lo scambio dei ricordini e le fotografie<br />
di rito, tutti in viaggio verso la Murgia.<br />
Solo due pullman però, il terzo con i lupetti<br />
più piccoli era diretto a Barletta, per loro<br />
il San Giorgio finiva lì. Una squadra di prodi<br />
logisti è partita in anticipo per predisporre<br />
vasconi, luci e attivare la cucina e all’arrivo di<br />
tutti i ragazzi era tutto pronto. Tutto quello<br />
che si poteva preparare, perché esploratori e<br />
rover dovevano impiantare i loro sottocampi.<br />
Più fortunati i lupetti che dovevano solo<br />
sistemarsi in accantonamento. Insomma il<br />
primo giorno era alle spalle, nei sacchi a pelo<br />
tutti dormivano profondamente.<br />
Il campo era iniziato, ma per metà, perché<br />
non era partita a pieno regime la vita<br />
da campo. Si respirava comunque nell’aria<br />
quell’odore che solo i campi hanno, nel silenzio<br />
della sera, sotto un cielo di stelle godendo<br />
della frescura.<br />
Alza bandiera! Ora sì che iniziamo a ragionare.<br />
Il campo è al 100% del suo ritmo e della<br />
sua vita, attività, cacce, pranzo, siesta e<br />
cena. I fuochi bruciano e le pentole bollono<br />
con i pasti degli esploratori. I consigli di Akela<br />
sono instancabili e le compagnie frizzanti<br />
più del solito. Per noi, cambusa, cucina e<br />
approvvigionamenti… non un momento di<br />
sosta.<br />
31 ASSONOTIZIE
Questo campo di San Giorgio è stato fortemente<br />
voluto da tutto il Tecnico di Sezione,<br />
per avere un momento per stare tutti insieme,<br />
svolgere delle attività link per i ragazzi<br />
che da una branca all’altra sarebbero passati,<br />
e poi per fare una specie di “prova generale”<br />
in vista del campo.<br />
Il clima ci è stato di aiuto, mettendo alla prova<br />
tutti con un temporale degno di nota. Dal<br />
cielo acqua a catinelle e torrenti che si formavano<br />
ovunque. Il tutto è durato un paio d’ore<br />
con tanto di mancanza di corrente. Programmi<br />
di riserva per il maltempo, verifica della<br />
tenuta delle tende (solo 2 si sono leggermente<br />
allagate, come da migliore tradizione)<br />
cena a lume di candela… Scherzi a parte<br />
si è fatto fronte all’imprevisto nel miglior<br />
modo possibile e la corrente è tornata molto<br />
presto. Tutto è volato in un batti baleno,<br />
ammaina bandiera con i genitori che sembravano<br />
la stampa internazionale, brevetti,<br />
promesse e categorie consegnate ai meritevoli;<br />
tutto da smontare e portare a casa.<br />
Un mini campo<br />
ci voleva, abbiamo<br />
potuto<br />
testare l’efficienza<br />
dei due<br />
nuovi reparti,<br />
nati dal James<br />
Cook, far lavorare<br />
le compagnie<br />
insieme<br />
in attività di<br />
a n i m a z i o n e ,<br />
creatività e canto. La Sezione ha vissuto una<br />
bella esperienza ma già si programmano le<br />
successive, perché non ci possiamo fermare<br />
mai. La voglia di scautismo chiama.<br />
Grillo Loquace<br />
S. Giorgio Calabria <strong>2018</strong><br />
Nei giorni 21 e 22 Aprile, la Sezione di<br />
Cirò Marina e le Delegazioni di Catanzaro<br />
e Borgia, si sono ritrovate<br />
presso la sede della sezione di Cirò Marina,<br />
per festeggiare insieme il San Giorgio. I ragazzi<br />
di Borgia e Catanzaro sono arrivati il 21<br />
pomeriggio e, dopo i saluti, tutto il gruppo<br />
si è spostato verso il palazzetto dello sport<br />
32 ASSONOTIZIE<br />
dove, mentre le compagnie di Cirò e Catanzaro<br />
organizzavano i vari giochi per l’indomani,<br />
reparto e lupi invece si preparavano<br />
ad animare il fuoco. La mattina del 22 le tre<br />
sezioni sono ritornate nuovamente alla sede<br />
di Cirò Marina sita nel parco giochi, dove si<br />
sono svolte le attività. Esploratori e Lupetti<br />
sono stati divisi in 8 squadre da 10, mentre<br />
la compagnia, aiutata dai capi, si è impegnata<br />
per far si che tutti potessero divertirsi<br />
durante lo svolgimento dei giochi. Dopo il<br />
pranzo, portato dai genitori, ha avuto luogo<br />
il quadrato con la consegna dei fazzolettoni,<br />
il rinnovo della promessa e dove la sezione di<br />
Cirò Marina ha consegnato alle altre due un<br />
ricordino delle due giornate. Dopo l’ammaina<br />
bandiera e le consuete foto di rito, tutti<br />
ci siamo lasciati con l’augurio di ritrovarci al<br />
più presto.<br />
Compagnia Excalibur<br />
Sezione Cirò Marina
Workshop Spagna<br />
Madrid <strong>2018</strong><br />
Quest’anno l’annuale Workshop<br />
della WFIS si celebrerá<br />
a Madrid. Abbiamo scelto un<br />
posto molto speciale per tutti coloro<br />
che conoscono la cultura spagnola:<br />
Alcalá de Henares.<br />
Cittá natale di Miguel de Cervantes,<br />
scrittore di uno dei libri piú famosi e<br />
pubblicati nella storia “Don Quijote<br />
de la Mancha” (Don Chisciotte).<br />
Da parte di ASIM (Asociación Scouts Independientes<br />
de Madrid) vi invitiamo a partecipare<br />
a questo evento, e ci auguriamo<br />
che le attività offerte siano interessanti e<br />
divertenti! Il termine ultimo per l’iscrizione<br />
al Workshp è fissato al 14 Settembre <strong>2018</strong>.<br />
Non appena riceveremo la richiesta di participazione,<br />
manderemo tutte le informazioni<br />
dettagliate sul Workshop.<br />
L’idea del Workshop è quella di poter condividere<br />
le proprie conoscenze in modo che,<br />
una volta tornati a casa, si possano riproporre<br />
le stesse attività ai castori, lupetti, esploratori<br />
e rover. Il workshop è organizzato in 3<br />
giorni: venerdi arrivo, sabato (laboratori, visita<br />
culturale e fuoco) e domenica (mercato<br />
scout, scambio di distintivi e arrivederci).<br />
giornata di accoglienza.<br />
ci si potrà muovere tra i distinti laboratori<br />
organizzati durante la mattina ed il<br />
pomeriggio, e poter usufruire di una visita<br />
culturale della città.<br />
Come visita culturale abbiamo organizzato<br />
un tour della città di Alcalá de Henares,<br />
che ci porterà alla scoperte delle sue strade<br />
e dei suoi posti più emblematici. Ci saranno<br />
due turni durante la mattina e due turni nel<br />
pomeriggio. In serata vogliamo organizzare<br />
un fuoco di bivacco dove poter condividere il<br />
nostro repertorio Scout. Qualsiasi strumento<br />
musicale è ben accetto!<br />
Dopo colazione ci sarà un piccolo<br />
Mercato Scout dove si potranno acquistare<br />
33 ASSONOTIZIE
oggetti da atri gruppi e scambiare distintivi.<br />
A metà mattinata ci sarà la cerimonia<br />
di chiusura con relativa foto di tutti i partecipanti.<br />
Il costo del workshop è di 65€ per<br />
persona. Questa quota di partecipazione<br />
include alloggio, vitto e tutto il materiale<br />
per il workshop. È importante che si indichi<br />
“Workshop Madrid” come oggetto del bonifico<br />
bancario<br />
Nombre Banco: Bankia<br />
IBAN: ES38 2<strong>03</strong>8 1027 5260 0095 2906<br />
Destinatario: Asociacion de Scouts Independientes<br />
de Madrid).<br />
Qualsiasi comunicazione relazionata con la<br />
partecipazione al Workshop si realizzarà con<br />
la seguente mail:<br />
workshop.madrid18@gmail.com<br />
Non vediamo l’ora di ricevere la tua iscrizione<br />
e darti il benvenuto a Madrid! Ulteriori informazioni<br />
su: <br />
Alcalá de Henares si trova 30 km a nord-est di Madrid e 25 km dall’aeroporto Adolfo Suárez-Barajas. Alcalá<br />
de Henares è una città importante per la sua storia. In questa città puoi trovare resti preistorici e insediamenti<br />
romani (s. AC), arabi e ebrei (s. XIV)). Uno dei principali monumenti urbani è la sua università (1293),<br />
che si estende in tutta la città. Lo scrittore Miguel de Cervantes, autore di El Quijote, nacque (1547) ad<br />
Alcalá de Henares.<br />
<br />
<br />
Delegazione di:<br />
Crotone<br />
crotone@assoraider.it<br />
34 ASSONOTIZIE<br />
Delegazione di:<br />
San Secondo Parmense<br />
parma@assoraider.it<br />
Delegazione di:<br />
Siracusa<br />
siracusa@assoraider.it<br />
Delegazione di:<br />
Vaiano Cremasco<br />
vaianocremasco@assoraider.it
Le "Curiosi Cub"<br />
dai Voli di Chil<br />
CARI LUPI, eccolo è pronto!!!<br />
Siamo orgogliosi di annunciarvi l’arrivo del primo libro di storie scritto proprio dai Vostri<br />
Vecchi Lupi. È il racconto di un bambino e del suo cagnolino che si trovano catapultati in<br />
<br />
dei Pittori più famosi del mondo. Un mix tra avventura e cultura alla portata dei più piccoli.<br />
Chiedetene una copia ai Vostri Vecchi Lupi e provvederanno ad acquistarla… saremo velocissimi<br />
con le spedizioni!!!<br />
Buona Caccia e Buona lettura!
Vogliamo che gli uomini della prossima<br />
generazione siano di più ampie vedute e<br />
che si considerino reciprocamente come<br />
<br />
parte del mondo, quale che possa essere<br />
il loro credo religioso, il colore della<br />
casta.<br />
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