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Magazine Avventista N°20

4. CREDENZE Dalla gratuità alla grazia : Per un’economia del dono 9. INTERVISTA Lucienne Veckringer : Un secolo è da festeggiare! 12. OMAGGI M. Unternaehrer, M. Garcia, A. Broggini, Y. Lador, A. Walther, W. Morosoli 16. TESTIMONIANZA La trasformazione di Jamyle 20. FOCUS Roland Meyer : Ricco erede della Parola 25. Notizie Svizzera

4. CREDENZE Dalla gratuità alla grazia : Per un’economia del dono
9. INTERVISTA Lucienne Veckringer : Un secolo è da festeggiare!
12. OMAGGI M. Unternaehrer, M. Garcia, A. Broggini, Y. Lador, A. Walther, W. Morosoli
16. TESTIMONIANZA La trasformazione di Jamyle
20. FOCUS Roland Meyer : Ricco erede della Parola
25. Notizie Svizzera

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FOCUS<br />

Roland Meyer<br />

RICCO EREDE<br />

DELLA PAROLA<br />

Sant’Agostino ha detto: «Sia sempre in voi la radice dell’amore, perché solo da questa<br />

radice può scaturire l’amore». Probabilmente è quello che è successo con Roland<br />

Meyer. Le sue radici, la famiglia, gli hanno insegnato, attraverso la pratica, a servire<br />

Dio in ogni circostanza, l’amore per la sua chiesa e lo spirito di missione, con lo scopo<br />

di aiutare gli altri. Anche se il nostro albero genealogico non definisce chi saremo,<br />

l’esempio è come un sigillo duraturo. Roland Meyer era circondato da bellissimi e-<br />

sempi. Conosceva o aveva sentito parlare di missionari, professori, pastori, editori<br />

e persino “traghettatori” di persone di origine ebraica durante la seconda guerra<br />

mondiale. Tra di loro, alcuni hanno dato la loro vita in nome dell’amore per il proprio<br />

prossimo.<br />

Vi invitiamo quindi a fare un viaggio indietro nel tempo e a scoprire due famiglie<br />

che hanno influenzato la vita e il lavoro di Roland Meyer…così come della Chiesa<br />

<strong>Avventista</strong> in Svizzera.<br />

La famiglia<br />

Streit-dit-Provins<br />

Henri Streit-dit-Provins è nato nel 1866. Era<br />

il bisnonno materno di Roland. Sua moglie,<br />

Marie, è nata nel 1872. Nel corso degli anni, il<br />

cognome è stato semplificato in “Provin” senza<br />

la “s”. Henri e Marie vivevano nella cittadina<br />

di Le Locle, nel Giura Svizzero, dove gestivano<br />

una piccola impresa di orologeria. Hanno<br />

avuto tre figli, due femmine e un maschio:<br />

Marthe, Esther e Abel, il nonno materno di<br />

Roland. Il messaggio biblico insegnato dagli<br />

avventisti del settimo giorno ha colpito<br />

la famiglia Provin. Tra la fine del XIX<br />

e l’inizio del XX secolo decisero<br />

di vendere la loro azienda<br />

per avviare, a loro spese,<br />

un’attività autonoma di<br />

evangelizzazione. Ben<br />

presto Henri Provin è<br />

stato assunto come<br />

pastore dall’unione<br />

del Léman (l’attuale<br />

FSRT). Ha poi lavorato<br />

nella regione di Yverdon,<br />

poi nel Canton<br />

Vallese, dove ha avuto<br />

esperienze straordinarie<br />

con Dio. La famiglia Provin<br />

rimane il simbolo del sacrificio,<br />

della devozione, del coraggio<br />

e della fede nel servizio della chiesa e nei<br />

confronti del prossimo.<br />

La famiglia<br />

Meyer<br />

Contemporaneamente, nella regione di Losanna,<br />

un’altra famiglia scopre il messaggio<br />

avventista: la famiglia di Frédéric Meyer (il<br />

bisnonno paterno di Roland), nato nel 1854,<br />

e di Pauline Zbinden-Meyer, nata nello stesso<br />

anno. La coppia ha otto figli, quattro dei<br />

quali lavorano per il movimento avventista:<br />

Albert (il nonno paterno di Roland), Paul e<br />

Oscar decidono di diventare pastori mentre<br />

Ernest diventa tipografo. Paul e Oscar<br />

seguono una formazione biblica presso la<br />

scuola missionaria di La Lignère, a Gland,<br />

all’inizio del XX secolo. Come era tradizione<br />

all’epoca, la Svizzera forma pastori che poi<br />

partono all’estero, spesso per far conoscere<br />

la chiesa avventista e il suo messaggio o per<br />

sviluppare e sostenere una realtà avventista<br />

nascente.<br />

Paul, diventato pastore, venne nominato<br />

presidente dell’unione portoghese, e in seguito<br />

lavorò in Francia. Ed è lì che a sua volta<br />

la sua vita ha preso una svolta straordinaria,<br />

soprattutto per l’epoca.<br />

Durante i difficili anni della seconda guerra<br />

mondiale, fu pastore a Lione.<br />

Dopo l’armistizio del 1940<br />

e l’occupazione tedesca<br />

nell’Europa occidentale,<br />

si svilupparono reti di<br />

resistenza, compresa<br />

quella Olanda-Parigi<br />

di Jean Weidner, che<br />

aveva lo scopo di<br />

portare in Svizzera<br />

gli ebrei provenienti<br />

dai Paesi Bassi, dal<br />

Belgio e della Francia,<br />

così come di aiutare<br />

i numerosi piloti alleati<br />

dell’aviazione caduti in<br />

Francia a nascondersi e a ritornare<br />

alle loro basi. Paul Meyer<br />

e sua moglie Martha ospitano e ricevono un<br />

gran numero di rifugiati.<br />

Mentre una stretta collaboratrice di Jean<br />

Weidner stava per prendere il treno per<br />

Lione per compiere una missione a Tolosa,<br />

venne arrestata e portata alla stazione<br />

di polizia. Butta a terra un piccolo taccuino,<br />

raccolto pochi minuti dopo da un uomo ma<br />

sequestrato subito dalla polizia. Viene portata<br />

negli uffici della Gestapo dove viene sottoposta<br />

per giorni a interrogatori e torture<br />

indicibili, di indescrivibile crudeltà. La Gestapo<br />

vuole sapere dove vivono le persone<br />

i cui nomi erano scritti in questo taccuino.<br />

Finisce per crollare e decide di parlare. L’indirizzo<br />

del pastore Paul Meyer a Lione viene<br />

dato alla Gestapo: Paul venne arrestato<br />

dai servizi di Klaus Barbie il 27 marzo 1944.<br />

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