Palazzo de'Rossi - Una storia pistoiese
a cura di Roberto Cadonici fotografie di Aurelio Amendola
a cura di Roberto Cadonici
fotografie di Aurelio Amendola
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TAVOLE VII, VIII
Sezioni del palazzo eseguite secondo i rilievi effettuati
prima dell’ultimo restauro. Studio arch. Adolfo Natalini e
Associati.
Sezione A-A, con profilo in elevato dello scalone.
Sezione D-D, con profilo della “scala a chiocciola segreta”
distinti, in modo raffinato e del tutto inconsueto per l’epoca e la città di Pistoia, in “luogo
comune” (il nostro wc) e “toilette” per la cura e la pulizia del corpo 66 .
Al terzo piano i vani corrispondenti ebbero nel tempo una certa flessibilità nel loro utilizzo,
ma non vi mancarono gli opportuni servizi igienici 67 .
Fra le due serie di coppie di stanze era stato collocato, parallelamente alla direzione longitudinale
della facciata e del relativo assetto viario, lo scalone d’onore, dotato inizialmente solo
di un breve accesso 68 , destinato a connettersi con l’ingresso monumentale previsto (tav. VII,
p. 22).
Senza dubbio Raffaello Ulivi doveva aver dato i disegni, oltre che delle planimetrie e degli
alzati, anche dei principali elementi architettonici che qualificano il palazzo.
Innanzi tutto dello scalone, che al secondo piano termina a doppia rampa aperta sormontata
da volta ribassata, finemente ornata da stucchi e da un medaglione centrale un
tempo dipinto 69 . Illuminato dalla luce radente proveniente dai finestroni aperti sulla testata
minore a sud, che lo penetra d’infilata e ne mette in risalto l’elegantissimo ricamo
degli stucchi oltre che la profondità e lo sviluppo volumetrico, lo scalone rivela la raffinata
sensibilità ambientale di Raffaello Ulivi, che con esso creò un permanente, suggestivo e
segreto spettacolo interno (figg. 18-23).
Ma Raffaello Ulivi aveva disegnato anche le mostre delle finestre che si aprono sugli affacciamenti
del palazzo, di graduata importanza a seconda dei piani (figg. 24, 25). Quelle
che danno luce al piano nobile, più alte, mostrano eleganti forme di transizione, pur senza
che il loro disegno rinunci a divertissements ornamentali che arricchiscono le cornici in
pietra. Quelle ai piani alti, quadrangolari, ripetono, via via con minore aggetto rispetto
alle prime, il fastigio con conchiglione centrale rovesciato affiancato da due brevi volute
rovesce, in uno stile tardo-barocco grazioso e semplificato. In assonanza con quanto
poteva offrire il panorama artistico-monumentale di primo Settecento anche a Pistoia,
come lontana eco dei fasti architettonici romani, fiorentini o settentrionali. Penso al co-
24. Palazzo de’ Rossi, facciata, zona costruita su progetto
di Raffaello Ulivi. Fine stra al “piano nobile”.
25. Palazzo de’ Rossi, facciata, zona costruita su progetto
di Raffaello Ulivi. Fine stra al secondo piano.
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