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Il Quartiere - Anno VI - Numero I (corretto)

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CENNI DI GASTROSOFIA: SE NON È MOLLICA, È PANGRATTATO

L’AFFASCINANTE GENESI DEI PIÙ CARATTERISTICI RIPIENI E POLPETTONI DELL’ESTREMO PONENTE A BASE DI PANE RICICLATO

Laura Parigi

IN CUCINA

La memoria gastronomica

di un lembo di terra

pietrosa e aspra, profumata

e ombreggiata,

in abrìgu (al sole) tra

ulivi, lecci e pini, in ubàgu

(all'ombra) tra castagni

e faggi, bagnata

da acque profonde, preziose

per il gambero

rosso e il pesce azzurro,

denominato dai vecchi

pan de ma, diventa

pura 'poesia' che va al

di là del tempo, ispiratrice

di valori identitari,

legati autenticamente

a pastori, contadini

e pescatori. Sia pure

raffermo, il pane, alimento

che accomuna

davvero tutti, era ed è

utilizzabile in ottime

maniere, tra cui ancora

vivo è l'uso di grattarlo

oppure di bagnarne

la mollica indurita

nell'acqua aromatizzata,

nel brodo vegetale o

nel latte. Contro lo

spreco alimentare causato

dal consumismo

odierno si ricorda con

piacere e curiosità la

saggezza antica di riciclare

con gustosa creatività

gli avanzi, soprattutto

il pane 'vecchio',

che per tradizione

comune, in famiglia

e in società, andava

sempre trasmesso e

c o n d i v i s o .

I nostri anziani ci hanno

insegnato a non buttarlo

mai, dando così vita

a pietanze a base di

pane riciclato: precisamente,

utilizzando pangrattato,

al naturale o

unito al tipico trito di

erbe profumate, e mollica

di pane raffermo,

opportunamente inumidita,

si possono preparare

ripieni o polpette

e polpettoni molto invitanti.

Si tratta di ricette

della società patriarcale,

autoctone e

‘localizzate’, tramandate

di madre in figlia

‘a occhio’ e ‘a orecchio’,

di cui non è sempre facile

poter dare dosi perfettamente

equilibrate,

nel corso del tempo

contaminate di ‘esperienze’

regionali vicine

differenti, relative al

duro lavoro sui monti,

in campagna e in mare,

ricette tutte che conferiscono

un sano e colorato

eclettismo alla cucina

povera ligure. A

turta d'angiùe, concepita

con strati di acciughe

senza lisca e testa,

aperte a ventaglio, disposte

in una tortiera

unta di olio evo del territorio

con il fondo spolverato

della 'farcia' odorosa

di pangrattato e

coperte con altro strato

di pane e aromi, rappresenta

un piatto unico

caratteristico, così

come le cipolle, peperoni

e zucchine, scavati

a barchetta e riempiti

di magro, ricoperte di

un velo di pangrattato

e olio extravergine di

Taggiasca in teglie

grandi di rame (a

Meanzana) o ancora

carciofi di Albenga, privati

delle foglie esterne,

dei gambi, delle spine,

della ‘barba’ interna,

sbollentati, con ripieno

‘verde’ di cipolla,

gambi tritati, prezzemolo,

pane inumidito e

generoso olio evo, cotti

sul fuoco, una volta ricoperti

di pangrattato

e irrorati di olio nostrano.

I cuculli dorati di

patate con pinoli (ricordano

i coccoli del baco

da seta) sono palline

d’impasto grosse quanto

una noce, immerse

nell’albume d’uovo e

poi passate nel pang

r a t t a t o , g i r a t e

nell’olio bollente con la

ramaiola, accompag

n a t e d i s o l i t o

all’agnello impanato o

al forno e gustate calde.

Il latte brusco è

‘piatto’ salato con semola,

uova, aglio, maggiorana

e cipolla, bollito,

fatto raffreddare, tagliato

a rombi e poi trattato

con doppia panatura

ed infine fritto,

dal fantastico cuore cremoso.

Gli stecchi, di origine

genovese, che vengono

preparati anche

nel Ponente, sono una

sorta di spiedini ‘di terra’,

un tempo fatti di

avanzi di cucina, fritti

dopo essere ricoperti

con una miscela di uova,

parmigiano, mollica

di pane, successivamente

passati nel pangrattato

e cotti in olio

bollente. Zucchine

trombette e carciofi in

frisceu (frittella), tagliati

sottilissimi, lessati

e poi fritti con panatura,

si propongono

di buon grado come

aperitivo, antipasto o

contorno sfizioso.

Continua nel numero

di giugno-luglio in

quanto il prossimo sarà

m o n o t e m a t i c o s u l

Piatto tipico della tradizione, tra ripieni e polpettoni

C o r o n a v i r u s .

Laura Parigi,

storica collaboratrice de “Il Quartiere”,

apprezzatissima dai nostri lettori

appassionati di gastronomia e non

Verdure di stagione ripiene

6

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