La Subfornitura N°4 - 2020
La Subfornitura è una rivista pensata per ottimizzare il rapporto tra le aziende di subfornitura tecnica e i loro committenti, dedicando spazio ad offerta e domanda. Il sito web di Interprogetti Editore è gestito da Alkimedia - Web Agency Milano
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SOMMARIO<br />
anno XI - n. 4 Settembre <strong>2020</strong><br />
06<br />
10<br />
20<br />
Nuova sede, tecnologie avanzate e visione 4.0<br />
“Ora misure concrete per risollevare<br />
la metalmeccanica”<br />
Open innovation e circolarità: serve un nuovo modello<br />
di sviluppo<br />
26<br />
Si riparte da BI-MU<br />
30<br />
Misurazione ottica per componenti medicali<br />
e automotive<br />
42<br />
Sicurezza e produttività per i robot cooperativi<br />
Editoriale<br />
• <strong>La</strong> forza di ripartire (A. Bignami) ................................5<br />
Storia di copertina<br />
• Nuova sede, tecnologie avanzate e visione 4.0 ......6<br />
Attualità<br />
• “Ora misure concrete per risollevare la<br />
metalmeccanica” ........................................................10<br />
• Notizie attualità ...........................................................14<br />
• Open innovation e circolarità: serve un nuovo<br />
modello di sviluppo (R. Porro) ...................................20<br />
• Velivoli green e ad alte prestazioni: come cambia<br />
l’aerospaziale ...............................................................24<br />
Appuntamenti<br />
• Si riparte da BI-MU .....................................................26<br />
• Notizie appuntamenti ..................................................28<br />
Macchine<br />
• Misurazione ottica per componenti medicali e<br />
automotive ....................................................................30<br />
Macchine Utensili<br />
• Notizie macchine utensili ...........................................32<br />
Utensili<br />
• Alesatura di precisione ..............................................34<br />
• Notizie utensili ..............................................................36<br />
Attrezzature<br />
• Notizie attrezzature .....................................................37<br />
Componenti<br />
• Notizie componenti .....................................................38<br />
Sicurezza<br />
• Sicurezza e produttività per i robot cooperativi ....42<br />
Software<br />
• Le software house accelerano la digitalizzazione<br />
del Paese ......................................................................44<br />
• Notizie software ...........................................................46<br />
Automazione<br />
• Notizie automazione ....................................................47<br />
Rubriche<br />
• Elenco inserzionisti .....................................................48<br />
2 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
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EDITORIALE<br />
di Alessandro Bignami<br />
LA FORZA DI RIPARTIRE<br />
<strong>La</strong> Lombardia ha pagato finora il prezzo più alto<br />
all’emergenza sanitaria, sia in termini di salute pubblica<br />
e vite umane sia sotto il profilo dei danni economici.<br />
Il virus ha fiaccato gravemente uno dei cuori pulsanti<br />
dell’economica nazionale, con conseguenze che ancora non è<br />
possibile quantificare con precisione. <strong>La</strong> regione settentrionale<br />
è chiamata ora a un grandissimo sforzo per rialzarsi e tornare<br />
ad avere un ruolo da protagonista nella rinascita del Paese.<br />
Ancora una volta, nei mesi scorsi, le aziende lombarde hanno<br />
sorpreso per la capacità di stringere i denti, di non abbattersi<br />
nonostante il calo degli ordini e di resistere alla micidiale onda<br />
d’urto del Covid-19. Tutto ciò nonostante nella prima fase<br />
dell’epidemia siano state sostanzialmente abbandonate a se<br />
stesse nell’approvvigionamento degli introvabili dispositivi di<br />
protezione, con il rischio di chiudere da un momento all’altro<br />
nel caso di un contagio in officina. Dopo un’estate sospesa<br />
tra la necessità di elaborare i traumi di questa primavera e la<br />
preoccupazione per la seconda ondata in autunno, l’economia<br />
si sta lentamente risvegliando e alcune previsioni per fine anno<br />
sono state riviste al positivo. Per la Lombardia la ripresa appare<br />
ancora più lenta, ma l’andamento dei contagi è ora in linea con<br />
il resto del Paese, che a sua volta sta tenendo meglio di molte<br />
altre nazioni, anche vicine. Segno che la guardia è molto alta, un<br />
atteggiamento indispensabile per tornare a vivere e a dedicarsi<br />
alle attività produttive correndo i minori rischi possibili. Quel<br />
preoccupa di più le imprese è però l’andamento dell’export, che<br />
dalla Lombardia nel primo semestre del <strong>2020</strong> è calato del 15,3%<br />
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per una perdita<br />
di fatturato equivalente a 9,7 miliardi di euro. Una tendenza<br />
che sarà difficile invertire nei prossimi mesi, vista l’intensa<br />
circolazione del virus nei principali paesi partner europei, oltre<br />
che in mercati strategici come Usa e India. Ripartire non sarà<br />
facile, ma siamo convinti che Milano e la Lombardia daranno<br />
una spinta decisiva per aprire una nuova fase dello sviluppo<br />
economico del nostro Paese, chiamato a cogliere l’opportunità<br />
dei fondi europei per recuperare il terreno perso negli ultimi<br />
decenni su molti fronti e finalmente valorizzare, come meritano,<br />
le proprie eccellenze produttive.<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 5
STORIA DI COPERTINA<br />
LAVORAZIONI MECCANICHE<br />
Pur nelle difficoltà<br />
dell’emergenza sanitaria,<br />
Agazzi Giancarlo ha<br />
completato il trasferimento<br />
in una struttura più ampia.<br />
L’investimento si colloca<br />
in un esteso programma<br />
di rinnovamento,<br />
che comprende il<br />
potenziamento dei<br />
sistemi di lavorazione<br />
e la creazione di una<br />
infrastruttura informatica<br />
in ottica Industria 4.0.<br />
di Alessandro Bignami<br />
sanitaria non ha fermato<br />
il programma di investimenti e di<br />
L’emergenza<br />
rinnovamento di Agazzi Giancarlo,<br />
specializzata nelle lavorazioni meccaniche<br />
di precisione e nella produzione di particolari<br />
e componenti per macchinari. Pur con le<br />
difficoltà dovute all’imperversare dell’epidemia<br />
negli scorsi mesi, l’azienda ha portato<br />
a termine il trasferimento nella nuova sede,<br />
sempre a Fara Gera d’Adda (BG) e costruita a<br />
poche centinaia di metri da quella precedente.<br />
Oltre all’investimento nell’edificio, Agazzi<br />
ha potenziato l’officina con una fresatrice<br />
di grandi dimensioni e un centro di lavoro<br />
a 5 assi e implementerà nei prossimi mesi<br />
un’infrastruttura informatica che completerà<br />
il percorso di digitalizzazione dei processi<br />
aziendali in ottica 4.0. Tanti, dunque, gli<br />
aspetti da mettere a fuoco con Omar Agazzi,<br />
membro del Consiglio di amministrazione<br />
dell’azienda.<br />
L’emergenza sanitaria è arrivata proprio<br />
nel corso di un passaggio importante<br />
per la vostra azienda, che aveva<br />
da poco iniziato il trasferimento nella<br />
nuova sede...<br />
Nuova sede, tecnologie<br />
avanzate e visione 4.0<br />
Abbiamo affrontato la pandemia con una<br />
produzione in parte già avviata nella nuova<br />
struttura e in parte ancora presente nella<br />
vecchia. In questa fase così complessa ci<br />
siamo dunque trovati a lavorare contemporaneamente<br />
in due stabilimenti. Il trasferimento<br />
è stato inevitabilmente più lento e faticoso.<br />
Oggi però la nuova sede è pienamente operativa.<br />
Dobbiamo solo completare il trasferimento<br />
del magazzino dei prodotti finiti.<br />
Il magazzino rappresenta un tassello<br />
importante per le vostre lavorazioni?<br />
Certamente. Producendo componenti<br />
meccanici, gruppi pre-assiemati, ma anche<br />
macchine per automazione e processi completi,<br />
abbiamo bisogno di un magazzino<br />
con prodotti finiti pronti per essere montati<br />
sui macchinari che costruiamo per i nostri<br />
clienti. Proprio per l’importanza di questa<br />
area, ci siamo concentrati sul miglioramento<br />
del processo di stoccaggio, con l’adozione<br />
di magazzini verticali automatici di nuova<br />
generazione e di un software in grado di<br />
gestire non solo i componenti nei magazzini<br />
verticali, ma anche quelli posti sugli scaffali<br />
e quelli posti nelle aree a terra, con una<br />
mappatura precisa della collocazione fisica<br />
di ogni pezzo. L’implementazione del nuovo<br />
magazzino e del software è piuttosto impegnativa<br />
e richiede il tempo di inserire tutti i<br />
dati necessari.<br />
6 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
www.interprogettied.com
Lo staff di Agazzi<br />
Giancarlo davanti<br />
alla nuova sede<br />
di Fara Gera<br />
d’Adda (BG)<br />
<strong>La</strong> famiglia alla<br />
guida del Gruppo:<br />
il fondatore<br />
Giancarlo Agazzi<br />
insieme ai figli<br />
Omar (primo<br />
da sinistra),<br />
Paola e Flavio<br />
<strong>La</strong> sede più grande consente di alzare<br />
ulteriormente la qualità e l’efficienza<br />
della produzione?<br />
L’edificio di cui ora disponiamo ha un’ampiezza<br />
di 3.400 m 2 , cioè il 50% in più<br />
del precedente. Il maggiore spazio ci<br />
permette di aumentare la capacità produttiva<br />
e di organizzare meglio i processi.<br />
Abbiamo predisposto infatti un layout che<br />
rispecchia più fedelmente la sequenza<br />
delle diverse fasi di lavorazione. Il ciclo<br />
produttivo si sviluppa così in modo lineare<br />
e ordinato. Il miglioramento sarà<br />
evidente più nell’efficienza del sistema<br />
di produzione che nella qualità delle<br />
lavorazioni e dei prodotti, la quale da<br />
tempo viene garantita dalle competenze<br />
dei nostri operatori e dell’alto livello delle<br />
tecnologie impiegate.<br />
Qual è stato l’impatto del lockdown di<br />
questa primavera sulla vostra attività?<br />
Il nostro codice ATECO prevalente è legato<br />
all’industria alimentare, il che ci ha consentito<br />
di non chiudere mai i battenti. <strong>La</strong> prima<br />
fase è stata molto difficile, soprattutto per<br />
la responsabilità a carico delle aziende, che<br />
dovevano garantire i protocolli di sicurezza<br />
in un periodo in cui alcol, mascherine,<br />
guanti e termometri a infrarossi erano praticamente<br />
introvabili. Chi emana leggi al<br />
sabato e alla domenica dovrebbe anche<br />
premunirsi di mettere a disposizione i mezzi<br />
per poterle applicare. Quando ad essere a<br />
rischio è la vita umana, non è accettabile<br />
che un’azienda venga abbandonata a se<br />
stessa. Per quanto ci riguarda, siamo riusciti<br />
a mantenere un alto livello di sicurezza fin<br />
da subito, pur contando sempre e soltanto<br />
sulle nostre forze. Certo, i costi si sono alzati,<br />
soprattutto a causa dell’inefficienza che le<br />
regole anti-Covid generano. Ma la sicurezza<br />
viene prima di tutto.<br />
“<strong>La</strong> nuova sede, più grande del 50%<br />
rispetto alla precedente, ci permette<br />
di aumentare la capacità produttiva<br />
e di organizzare meglio i processi”<br />
Come sta andando l’azienda in questa<br />
fase in cui l’economia italiana cerca<br />
di approdare a una nuova normalità?<br />
Ovviamente c’è stata una riduzione di fatturato<br />
che però, al netto di un calo del 5%<br />
che avevamo già messo in preventivo per<br />
il trasferimento, non ha superato il 10%<br />
nel periodo gennaio-agosto <strong>2020</strong>. Rispetto<br />
ad altre realtà, è una perdita davvero contenuta.<br />
Ora gli ordini stanno gradualmente<br />
riprendendo e prevediamo di mantenere<br />
questo trend fino alla fine dell’anno. Questo<br />
ci darebbe una certa serenità, in attesa che<br />
l’emergenza Covid possa essere messa sotto<br />
controllo in modo stabile.<br />
Da quali settori in questo momento<br />
provengono le maggiori richieste?<br />
Stiamo lavorando molto per le macchine<br />
destinate al packaging alimentare e medicale,<br />
due settori che sono diventati per noi<br />
trainanti, non tanto per aver registrato un<br />
incremento della domanda, quanto per il<br />
calo degli altri, che mostrano un andamento<br />
meno costante.<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 7
STORIA DI COPERTINA<br />
<strong>La</strong>vorazione con la nuova<br />
fresatrice a 5 assi<br />
Avete inoltre fondato una nuova<br />
società per servire i clienti nelle attività<br />
di montaggio.<br />
Alle società Agazzi Giancarlo e Faber, si è<br />
aggiunta recentemente Agazzi Mec Srl, che<br />
si occupa di montaggi di gruppi meccanici e<br />
macchinari, anche composti da parti meccadimensioni<br />
fino a 3500 x 2500 x 1300 mm.<br />
E ora siamo in trattativa per l’acquisto di<br />
un centro di lavoro di medie dimensioni,<br />
sempre a 5 assi in continuo su dimensioni<br />
fino a 3000 x 850 x 900 mm, che arriverà<br />
entro la fine dell’anno. A questi investimenti<br />
si aggiungono quelli per i nuovi magazzini<br />
verticali automatici con il software di<br />
cui accennavo. Stiamo spingendo molto<br />
sull’ammodernamento di strutture e tecnologie,<br />
sempre con una visione globale<br />
proiettata verso l’Industria 4.0. Siamo lontani,<br />
infatti, dalla logica di chi aggiunge uno<br />
strumento avanzato soltanto per sfruttare<br />
l’agevolazione statale del Piano Nazionale<br />
Impresa 4.0. Per noi il percorso verso la<br />
digitalizzazione ha senso solo se interessa<br />
l’intera organizzazione aziendale, inclusa<br />
la produzione. È l’azienda che deve diventare<br />
4.0, non basta che lo siano le singole<br />
tecnologie. In questa ottica, nel corso del<br />
2021 implementeremo un unico software<br />
Il Gruppo produce anche macchine<br />
con il marchio Faber, il nome della<br />
vostra consociata…<br />
Si tratta di macchinari realizzati dalla Faber<br />
Srl, la società del Gruppo gestita da mio fratello<br />
Flavio Agazzi. <strong>La</strong> sua gamma produttiva<br />
comprende trasportatori in depressione e<br />
macchine per la porzionatura dei formaggi<br />
a pasta dura e ora, con successo crescente,<br />
anche linee di macchinari per grattuggiare<br />
e per la pulizia delle forme di formaggio.<br />
Particolari<br />
meccanici<br />
di precisione<br />
niche fornite in conto lavorazione dai nostri<br />
committenti. Attraverso le sue tre società, il<br />
Gruppo occupa oggi circa 60 dipendenti.<br />
Oltre che nella nuova struttura, avete<br />
continuato a investire anche nelle<br />
tecnologie di lavorazione?<br />
Sì, abbiamo portato avanti un duplice sforzo,<br />
culminato nella nuova sede e nella<br />
recente installazione della più grande fresatrice<br />
mai avuta nella nostra officina. Si<br />
tratta di un centro di lavoro a portale con<br />
5 assi in continuo, in grado di lavorare su<br />
“Stiamo lavorando molto per le macchine<br />
destinate al packaging alimentare<br />
e medicale, due settori che sono<br />
diventati trainanti”<br />
per la gestione e il monitoraggio di tutti i<br />
processi, dagli acquisti fino alla spedizione.<br />
Su quali obiettivi vi concentrerete nei<br />
prossimi mesi?<br />
Il primo è portare a compimento la riorganizzazione<br />
dell’azienda e delle sue infrastrutture.<br />
Ormai completata quella “fisica”, con l’apertura<br />
del nuovo stabilimento, ora ci focalizzeremo<br />
sull’infrastruttura digitale e su programmi di<br />
miglioramento in ottica di lean manufacturing<br />
e lean thinking. Il passo immediatamente<br />
successivo, convinti che sarà anche in parte<br />
una naturale conseguenza, sarà l’incremento<br />
di fatturato e degli utili, in modo da raccogliere<br />
i risultati dei corposi investimenti fatti. Ma<br />
non consideriamo questo un punto di arrivo.<br />
Abbiamo in mente tanti interventi e programmi<br />
mirati a compiere ulteriori passi avanti.<br />
8 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
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ATTUALITÀ<br />
ECONOMIA<br />
L’indagine congiunturale<br />
di Federmeccanica disegna<br />
un quadro fosco per la<br />
metalmeccanica italiana,<br />
fra i settori ad aver subito<br />
più pesantemente i danni<br />
economici del lockdown.<br />
Il vicepresidente della<br />
Federazione, Astori:<br />
“Ci aspettiamo una<br />
risposta forte e concreta<br />
da parte della politica”.<br />
“Ora misure concrete<br />
per risollevare<br />
la metalmeccanica”<br />
<strong>La</strong> pandemia da coronavirus ha avuto<br />
forti impatti sull’economia mondiale.<br />
L’Italia, tra tutti i paesi UE, è stata<br />
quella che più di tutti ha risentito degli<br />
effetti economici portati dalla crisi sanitaria:<br />
la chiusura delle industrie, soprattutto, ha<br />
causato gravi danni alla produzione di<br />
molti settori fondamentali, ma anche al<br />
delicato equilibrio dell’interscambio commerciale,<br />
come confermano i dati dell’Indagine<br />
congiunturale di Federmeccanica<br />
sull’Industria Metalmeccanica, presentata lo<br />
scorso giugno e giunta alla sua 154ª edizione.<br />
Nel primo trimestre <strong>2020</strong>, il settore<br />
metalmeccanico ha subito danni consistenti<br />
registrando una contrazione congiunturale<br />
media pari al 47,6% rispetto a gennaiofebbraio<br />
e al 44,1% nel confronto con<br />
l’analogo periodo del 2019. Molte aziende<br />
del comparto temono di perdere quote di<br />
fatturato sul mercato interno ed estero,<br />
mentre solo un’esigua minoranza (il 3%)<br />
pensa di assumere nuovo personale. Il mese<br />
di marzo, per il settore metalmeccanico, è<br />
stato il peggiore, con un calo del 40,3%<br />
(rispetto al mese precedente). Anche negli<br />
interscambi la situazione del comparto è in<br />
bilico, e da gennaio a marzo si è registrato<br />
un calo del 6,1% del fatturato e una riduzione<br />
del 7,4% dei flussi in entrata.<br />
Un diverso approccio governativo, più radi-<br />
cale, ha portato l’Italia a subire perdite<br />
consistenti rispetto ad altri paesi dell’area<br />
UE a 27 con un crollo produttivo e una<br />
maggiore difficoltà di ripresa.<br />
“È estremamente difficile stabilire la reale<br />
portata dello shock da Coronavirus per la<br />
nostra economia - commenta Fabio Astori,<br />
vicepresidente di Federmeccanica - in<br />
quanto le stime sono condizionate dall’incertezza<br />
sulla durata, l’intensità e l’evolu-<br />
zione stessa del Covid-19. Sicuramente<br />
però le ricadute per l’economia globale<br />
saranno molto più gravi di quelle delle crisi<br />
del 2008 e del 2012. Il Fondo Monetario<br />
Internazionale ha stimato per il <strong>2020</strong> una<br />
contrazione del 3,0% con un calo più<br />
marcato per le economie avanzate (-6,1%)<br />
e più contenuto per i mercati emergenti<br />
e i paesi in via di sviluppo (-1,0%). <strong>La</strong><br />
Commissione Europea ha previsto per<br />
10 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
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quest’anno una caduta nell’Eurozona del<br />
7,7%. Per quanto riguarda l’Italia, sia il<br />
Fondo Monetario Internazionale sia la<br />
Commissione Europea prevedono un crollo<br />
del PIL di oltre 9 punti percentuali”.<br />
L’EVOLUZIONE DELL’ECONOMIA<br />
MONDIALE<br />
Ormai non è più una novità. Il Covid-19<br />
ha modificato non solo le nostre abitudini,<br />
ma ha anche dato una scossa all’economia<br />
mondiale. Ancora non è chiaro quale sia<br />
stato l’impatto dello shock e alcuni fattori<br />
come durata, intensità ed evoluzione della<br />
pandemia sono ancora talmente incerti da<br />
confondere le prospettive dei migliori istituti<br />
di ricerca. Comunque, la crisi del 2008<br />
sarà probabilmente un lontano ricordo,<br />
dopo questo inaspettato <strong>2020</strong>. Per elencare<br />
qualche numero, possiamo affidarci ai dati<br />
del Fondo Monetario Internazionale (FMI)<br />
che, insieme alla Commissione Europea, ha<br />
previsto per l’Italia un crollo del PIL pari a<br />
oltre i 9 punti percentuali. <strong>La</strong> previsione<br />
riportata nel Documento di Economia e<br />
Finanza stima invece una caduta annua del<br />
Prodotto Interno Lordo dell’8,0%. Anche<br />
l’Istat ha detto la sua registrando, nel primo<br />
trimestre <strong>2020</strong>, una caduta del PIL del<br />
5,3%, rispetto all’ultimo trimestre del 2019.<br />
LA PRODUZIONE INDUSTRIALE<br />
METALMECCANICA<br />
Tra gli effetti della crisi sanitaria, la chiusura<br />
di molte attività industriali è stata forse il<br />
fattore più disastroso. Anche l’industria<br />
metalmeccanica, come confermano i dati<br />
dell’indagine trimestrale di Federmeccanica,<br />
ha dovuto adattarsi al DPCM del 22<br />
marzo, al DM del 25 marzo e al DPCM del<br />
10 aprile <strong>2020</strong> che imponevano restrizioni<br />
sulle attività industriali.<br />
Considerando il bimestre “di fuoco”, quello<br />
di marzo-aprile, si rileva come il comparto<br />
abbia registrato una contrazione del 47,6%<br />
rispetto a gennaio-febbraio e al 44,1%<br />
rispetto allo stesso periodo del 2019.<br />
Interessante vedere come il settore metalmeccanico<br />
abbia evidenziato nei mesi<br />
di marzo e aprile un impatto negativo<br />
maggiore rispetto all’intero comparto<br />
industriale i cui volumi di produzione<br />
sono scesi del 28,4% a marzo (mentre<br />
l’industria metalmeccanica del -40,3%),<br />
e del 19,1% ad aprile (mentre l’industria<br />
metalmeccanica del -24,0%).<br />
Le difficoltà del bimestre preso in esame<br />
rispetto al precedente (gennaio-febbraio)<br />
vanno dal -60,2% degli altri mezzi di trasporto<br />
al -31,8 % dei computer, radio TV,<br />
strumentazione medicale e di precisione.<br />
Nello specifico, la produzione di macchine<br />
e apparecchi meccanici è diminuita del<br />
45,6%, quella dei prodotti in metallo del<br />
45,1% mentre la produzione di autoveicoli<br />
e rimorchi ha subito una variazione<br />
congiunturale del -74,9% con i volumi<br />
del solo mese di aprile inferiori all’ 86,3%<br />
(rispetto a febbraio).<br />
“L’industria metalmeccanica nel suo complesso<br />
e le attività in cui essa si disaggrega<br />
- prosegue Fabio Astori - hanno riscontrato<br />
risultati peggiori rispetto a quanto osservato<br />
nei principali paesi dell’Eurozona. <strong>La</strong> pandemia<br />
sta avendo sulla nostra economia e<br />
sull’attività produttiva delle nostre imprese<br />
effetti devastanti che potranno determinare<br />
nel lungo periodo un impatto pesantemente<br />
negativo sulla struttura produttiva<br />
del nostro sistema industriale con anche<br />
perdite di quote di mercato. Per questo ci<br />
aspettiamo da parte del Governo e della<br />
politica nel suo complesso una risposta<br />
forte e concreta, che individui le direttrici<br />
strategiche su cui investire i fondi pubblici<br />
e quelli, obiettivamente importanti, che l’Unione<br />
Europea ci metterà a disposizione”.<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 11
ATTUALITÀ<br />
L’INTERSCAMBIO COMMERCIALE<br />
Secondo l’FMI il commercio mondiale<br />
subirà una flessione pari all’11% nel <strong>2020</strong><br />
con un rimbalzo (8,4%) che non sarà<br />
sufficiente a recuperare i volumi di interscambio<br />
che si realizzavano prima della<br />
diffusione del Covid-19.<br />
Anche l’Italia ha subito le conseguenze<br />
portate dal calo dell’interscambio tra i<br />
vari paesi e, nel primo trimestre del <strong>2020</strong>,<br />
i flussi di fatturato indirizzati ai mercati<br />
esteri sono diminuiti dell’1,9% rispetto<br />
all’anno precedente. Le importazioni, dal<br />
canto loro, sono cadute al -5,9%.<br />
Anche in questo caso i risultati sono stati<br />
ancora più negativi per il settore metalmeccanico<br />
che, da gennaio a marzo, ha<br />
registrato un calo del fatturato pari al<br />
6,1% (-8,5% verso l’Unione europea e<br />
-3,3% verso i mercati esterni all’area)<br />
mentre i flussi dall’estero si sono ridotti<br />
del 7,4% (-6,3% le importazioni dai 27<br />
paesi della Ue e -9,1% da quelli extra-Ue).<br />
Nello specifico, la caduta più marcata<br />
negli interscambi del settore si è registrata<br />
durante il mese di marzo <strong>2020</strong>, con contrazioni<br />
del 21,1% per le esportazioni e<br />
del 22,5% per le importazioni.<br />
LE PROSPETTIVE PER IL SETTORE<br />
Le previsioni di Federmeccanica, rispetto a<br />
ciò che sarà il futuro del settore metalmeccanico<br />
e la sua attività produttiva, registrano<br />
un ulteriore peggioramento nel corso del<br />
secondo trimestre del <strong>2020</strong>, rispetto al<br />
primo preso in analisi.<br />
Per questo periodo dell’anno il 71%<br />
delle imprese ha previsto “ulteriori cali<br />
di produzione totale e il 58% di quella<br />
destinata ai mercati esteri”; il 12% si<br />
aspetta di vedere incrementi produttivi<br />
mentre il 34% dichiara di dover ridimensionare,<br />
nel corso dei prossimi sei mesi,<br />
gli attuali livelli occupazionali: solo il<br />
3% delle aziende pensa di aumentarli.<br />
Il saldo negativo è pari a -31%. Il 32%<br />
delle aziende inoltre dichiara una pessima<br />
liquidità, o comunque una situazione<br />
economica poco favorevole.<br />
IL CASO ITALIANO<br />
Nel settore metalmeccanico dell’area UE<br />
a 27 le perdite sono state consistenti: nei<br />
mesi di marzo-aprile la produzione si è<br />
contratta del 28,4% rispetto a gennaiofebbraio<br />
<strong>2020</strong>.<br />
Nello specifico, le produzioni metalmeccaniche<br />
in Francia e Spagna si sono ridotte<br />
rispettivamente del 41,4% e del 39,2%, in<br />
Germania del 27,1%, in Italia del 47,6%.<br />
Sono i dati Eurostat che dimostrano,<br />
osservando gli effetti del Covid-19, come<br />
l’Italia, tra tutti, sia stato il paese più<br />
colpito, con riferimento ai singoli comparti<br />
del metalmeccanico.<br />
Nei prodotti in metallo l’Italia ha segnato<br />
un -45,1% rispetto alla media UE a 27 che<br />
è stata del 24,3%; anche nei computer,<br />
apparecchi radio-Tv e strumenti medicali<br />
e di precisione la contrazione (-31,8%) si<br />
è contrapposta alla leggera flessione della<br />
media dell’area (-2,5%). Cali congiunturali<br />
più marcati rispetto ad altri paesi UE si<br />
sono verificati anche per il comparto di<br />
macchine e apparecchi elettrici (-43,5%)<br />
e di macchine e apparecchi meccanici<br />
(-45,6%). Ma il comparto che più di tutti<br />
ha accusato i colpi del dissesto economico<br />
è stato quello degli autoveicoli e rimorchi:<br />
in Italia (nel periodo marzo-aprile) i volumi<br />
di produzione sono scesi del 74,9% rispetto<br />
ai primi due mesi <strong>2020</strong>, in Francia e<br />
Spagna del 69%, in Germania del 57,5%.<br />
“In questo momento - commenta Stefano<br />
Franchi, Direttore Generale di Federmeccanica<br />
- gli imprenditori vivono nell’incertezza,<br />
non sapendo quello che potrà accadere<br />
domani. Occorre agire tempestivamente<br />
senza ulteriori indugi con misure concrete<br />
per alimentare la domanda e azioni efficaci<br />
per garantire liquidità. È una questione di<br />
sopravvivenza”.<br />
12 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
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ATTUALITÀ<br />
ASSOCIAZIONI<br />
Amaplast, Acimac e Ucima: insieme per potenziare i servizi<br />
I presidenti e i Consigli Generali di Amaplast (Associazione Costruttori<br />
di Macchine e Stampi per Materie Plastiche e Gomma), Acimac (Associazione<br />
Costruttori Italiani Macchine ed Attrezzature per Ceramica)<br />
e Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il<br />
Confezionamento e l’Imballaggio) hanno dato vita a un nuovo progetto<br />
di collaborazione delle tre Associazioni, per migliorare ulteriormente<br />
la qualità dei servizi offerti alle aziende aderenti.<br />
Si tratta di una sinergia che di fatto amplia quella già operativa dal<br />
2011 tra Acimac e Ucima: in concreto, le tre associazioni metteranno a<br />
fattor comune le proprie risorse per fornire ai soci un maggiore livello<br />
di assistenza in diversi ambiti, dalle fiere di filiera alle informazioni di<br />
mercato e statistiche, dalle norme tecniche all’economico-finanziario.<br />
In occasione delle Assemblee annuali, svoltesi rispettivamente il 6<br />
e l’8 luglio <strong>2020</strong>, Ucima e Acimac hanno formalizzato l’affidamento<br />
della propria direzione a Mario Maggiani, già direttore di Amaplast.<br />
“Si tratta di una grande sfida sia per me sia per gli staff delle tre<br />
associazioni, che dovranno condividere le proprie capacità ed esperienze”,<br />
ha dichiarato Mario Maggiani. “Però, in un contesto globale<br />
in continua evoluzione – ancora più rapida negli ultimi tempi, con l’emergenza<br />
determinata dalla diffusione della pandemia di Covid-19 – è<br />
divenuto essenziale fare massa critica, a tutti i livelli. Ecco il perché<br />
della nostra scelta, che punta a proporre alle aziende associate dei<br />
tre settori servizi sempre più specializzati e completi, grazie alla messa<br />
a disposizione di professionalità consolidate”.<br />
Nel complesso, la nuova aggregazione – nel cui ambito ciascuna associazione<br />
manterrà formalmente la propria indipendenza – rappresenta<br />
oltre mille aziende, con 55.000 addetti e un fatturato che supera i 14<br />
miliardi di euro, destinato per il 70% all’export.<br />
NOMINE IN ASSOLOMBARDA<br />
Gianni Quartiroli presidente della Piccola Industria<br />
Gianni Quartiroli assume l’incarico<br />
di presidente della Piccola Industria<br />
di Assolombarda, precedentemente<br />
ricoperto da Alessandro Enginoli, fino<br />
al rinnovo della presidenza per il quadriennio<br />
2021-2025.<br />
Nato a Pavia nel 1949, Gianni Quartiroli<br />
è fondatore e amministratore delegato<br />
di Baselectron Srl, storica azienda<br />
pavese, con sede in San Martino Siccomario,<br />
specializzata nella produzione,<br />
campionatura e vendita di circuiti<br />
stampati per elettronica. Per il biennio<br />
2017-2019 è stato già presidente del<br />
Comitato della Piccola Industria di Confindustria<br />
Pavia.<br />
“Ringrazio tutti i colleghi per la fiducia<br />
e, fin da subito, voglio sottolineare<br />
il mio impegno a proseguire l’importante<br />
lavoro di supporto alla Piccola<br />
Industria, avviato da Alessandro Enginoli”,<br />
ha dichiarato Gianni Quartiroli,<br />
presidente della Piccola Industria di<br />
Assolombarda. “Da anni continuiamo<br />
a ripeterci che le piccole imprese per<br />
essere competitive devono crescere,<br />
devono innovarsi, devono investire. In<br />
questa direzione, dobbiamo lavorare<br />
tutti insieme per promuovere la competitività<br />
dell’economia italiana nel suo<br />
complesso, che può essere rilanciata<br />
solo attraverso un’inflessibile e paziente<br />
opera di sostegno all’innovazione e<br />
alla digitalizzazione, di liberalizzazione<br />
dei mercati, di contenimento dei costi<br />
e di riduzione dei tanti, troppi orpelli<br />
burocratici che gravano sulle nostre<br />
aziende”.<br />
“A Gianni Quartiroli e alla sua squadra<br />
le mie congratulazioni”, ha commentato<br />
Alessandro Enginoli. “Sono certo che<br />
il nuovo presidente, merito delle competenze<br />
professionali e delle qualità<br />
umane che gli sono da tutti riconosciute,<br />
saprà essere all’altezza del ruolo<br />
affidatogli. A lui, dunque, l’augurio di un<br />
buon lavoro con l’auspicio che anche la<br />
Piccola Industria di Assolombarda, che<br />
già oggi conta quasi 4 mila imprese,<br />
possa continuare a crescere portando<br />
quel contributo di innovazione, di saper<br />
fare, di passione, di coraggio e di orgoglio<br />
che rappresenta una grande forza<br />
del nostro tessuto produttivo”.<br />
Tra le priorità indicate da Quartiroli, una<br />
stretta collaborazione tra i territori di<br />
Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia<br />
con l’obiettivo di fare sistema e contribuire<br />
a promuovere, sempre di più, lo<br />
sviluppo e le vocazioni delle rispettive<br />
aree insieme all’attrattività locale e del<br />
suo tessuto produttivo. Oltre all’investimento<br />
nei processi di digitalizzazione e<br />
l’attenzione ai mercati esteri.<br />
14 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
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ATTUALITÀ<br />
INDAGINE ACIMALL<br />
Tecnologie per legno-arredo: trend negativo<br />
Il periodo aprile-giugno <strong>2020</strong> non riserva sorprese<br />
e, purtroppo, l’indagine trimestrale realizzata<br />
dall’Ufficio studi di Acimall – l’associazione confindustriale<br />
delle tecnologie per il legno-arredo –<br />
ribadisce il difficile periodo: il calo degli ordini di<br />
macchine e utensili per la lavorazione del legno è<br />
forte, in linea con l’andamento di tutti i comparti<br />
della meccanica strumentale e dell’intera economia<br />
in generale. Un risultato inevitabile, se si pensa<br />
alla chiusura totale delle fabbriche nel mese di<br />
aprile e alla lenta ripresa delle attività produttive<br />
nel mese di maggio. Un mese di giugno “operativo”<br />
non poteva certo risollevare le sorti del trimestre,<br />
condizionato da un ricorso alla cassa integrazione<br />
e allo smart working che hanno inevitabilmente<br />
mutato i modelli organizzativi delle aziende.<br />
Non resta dunque che attendere il rimbalzo della<br />
domanda che, secondo più fonti, dovrebbe avvenire<br />
nei prossimi mesi sia nelle richieste di tecnologie<br />
dal mercato interno che da oltre confine.<br />
L’indagine trimestrale – come sempre svolta su<br />
un campione statistico rappresentativo dell’intero<br />
settore – mostra che l’industria italiana delle macchine<br />
e degli utensili per la lavorazione del legno<br />
registra un calo del 39,2% degli ordini sull’analogo<br />
periodo dell’anno precedente, sommatoria del<br />
meno 34,2% registrato nella domanda estera e del<br />
crollo del 59,2% della domanda nazionale.<br />
Il carnet ordini è pari a 2,4 mesi (erano 2,6 lo<br />
scorso trimestre) e dall’inizio del <strong>2020</strong> si evidenzia<br />
un aumento dei prezzi dello 0,5 (0,8% a fine marzo<br />
<strong>2020</strong>). In calo anche i fatturati: meno 29,8%.<br />
L’indagine qualitativa parla chiaro e riflette le<br />
attese degli imprenditori: il 7% degli intervistati<br />
indica un trend di produzione positivo (era il 12%<br />
nel trimestre precedente), mentre l’86% indica un<br />
andamento in calo (era il 69% nel gennaio-marzo);<br />
il restante 7% propende per una situazione stabile<br />
(era il 19%).<br />
TRATTAMENTI TERMICI<br />
Carbotempra è una azienda di trattamenti<br />
termici, con impianti di ultima<br />
generazione, dotata di laboratorio per<br />
prove metallurgiche e tecnologiche.<br />
L’azienda è specializzata nella tempra<br />
di acciai per cuscinetti e speciali, nella<br />
cementazione gassosa e carbonitrurazione.<br />
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Con il fuoco<br />
non scherziamo<br />
<strong>La</strong>boratorio metallurgico<br />
Cementazione<br />
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Sottoraffreddamento<br />
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www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 15
ATTUALITÀ<br />
MERCATO<br />
Economia lombarda: cresce la produzione ma cala l’export<br />
Dopo i mesi di massima<br />
e m e r g e n z a s a n i t a r i a , i l<br />
periodo estivo ha concesso<br />
all’economia italiana un graduale<br />
recupero registrando<br />
una diminuzione della produzione<br />
industriale del -8%<br />
a luglio, in miglioramento<br />
rispetto al -14% a giugno e<br />
al -21% a maggio. È quanto<br />
emerso dal Booklet Economia<br />
di Assolombarda, pubblicato<br />
su “Genio & Impresa”<br />
(genioeimpresa.it), il web<br />
magazine dell’associazione<br />
delle imprese che operano<br />
nelle province di Milano,<br />
Lodi, Monza e Brianza e<br />
Pavia. Resta critica, però, la<br />
connessione ai mercati internazionali<br />
che nei primi sei<br />
mesi del <strong>2020</strong> in Lombardia<br />
ha registrato una diminuzione<br />
delle esportazioni del<br />
15,3%, l’equivalente a una<br />
perdita di fatturato pari a 9,7<br />
miliardi di euro. Preoccupa<br />
anche il mercato del lavoro<br />
che tra aprile e maggio<br />
<strong>2020</strong> in Lombardia ha subito<br />
un calo di 110 mila unità, il<br />
saldo trimestrale più negativo<br />
dal terzo trimestre del 2009,<br />
facendo aumentare il ricorso<br />
alla cassa integrazione.<br />
Una lenta ripresa<br />
Rispetto al periodo pre-Covid,<br />
il recupero risulta essere<br />
ancora incompleto e disomogeneo<br />
tra i settori, evidenziato<br />
dal segno meno davanti a<br />
tutti gli indicatori di attività,<br />
ma è evidente che a partire<br />
da maggio le imprese si sono<br />
rimesse in moto e la contrazione<br />
nelle serie mensili delle<br />
diverse variabili economiche si<br />
è ridotta di intensità. In Lombardia<br />
gli indicatori convergono<br />
nel delineare, rispetto alla<br />
media nazionale, sia una caduta<br />
economica più consistente<br />
nel periodo di lockdown, sia<br />
soprattutto un recupero più<br />
lento e graduale da maggio<br />
ad oggi: rispetto allo stesso<br />
periodo del 2019, l’attività produttiva<br />
delle imprese lombarde<br />
ha registrato una diminuzione<br />
pari a -35% a marzo, -45% ad<br />
aprile, -22% a maggio e un<br />
netto miglioramento a giugno<br />
con un -15%.<br />
Se i numeri legati alla produzione<br />
industriale fanno tirare<br />
un sospiro di sollievo, risultano<br />
ancora critici i dati sulle<br />
esportazioni: nel secondo trimestre<br />
<strong>2020</strong> la contrazione<br />
delle esportazioni lombarde<br />
è stata ampia e diffusa<br />
in tutti i settori e province,<br />
seppur con intensità diverse.<br />
Secondo i dati del Centro<br />
Studi Assolombarda, al<br />
calo di marzo (-13,1% rispetto<br />
all’anno prima), è seguita la<br />
pesante contrazione di aprile<br />
(-40,8%), poi più contenuta a<br />
maggio (-29,8%) e a giugno<br />
(-10,1%). Le contrazioni più<br />
ridotte si sono verificate nel<br />
settore alimentare (-3,5%) e<br />
farmaceutico (-12,8%), mentre<br />
i settori più colpiti sono<br />
stati moda (-42%), automotive<br />
(-41,3%), meccanica (-29%) e<br />
metalli (-30,1%). Nel complesso,<br />
nei primi sei mesi del <strong>2020</strong><br />
le esportazioni in Lombardia<br />
sono diminuite del 15,3% su<br />
base annua, che equivale a<br />
una perdita di fatturato pari<br />
a 9,7 miliardi di euro, di cui<br />
nello specifico 3,2 miliardi a<br />
Milano, 634 milioni a Monza<br />
e Brianza, 236 milioni a Pavia<br />
e 121 milioni a Lodi.<br />
Non va meglio per il mercato<br />
del lavoro, dove le ripercussioni<br />
indotte dall’emergenza<br />
sanitaria hanno provocato<br />
un drastico calo dell’occupazione<br />
in Lombardia di<br />
110 mila unità, di cui 23 mila<br />
occupati indipendenti e 87<br />
mila dipendenti. Scende sia il<br />
tasso di occupazione (66,5%)<br />
sia il tasso di disoccupazione<br />
(4,0%), riflesso del considerevole<br />
aumento di persone<br />
che hanno rinunciato alla<br />
ricerca di un impiego. Da<br />
questa analisi, risulta essere<br />
prevedibile l’elevato ricorso<br />
alla cassa integrazione:<br />
tra aprile e luglio sono state<br />
autorizzate 454 milioni di ore<br />
in Lombardia, dato che equivale<br />
al 45% in più rispetto al<br />
record registrato nell’intero<br />
2010. A livello di territori, in<br />
soli quattro mesi sia Lodi (con<br />
8,8 milioni di ore di CIG) sia<br />
soprattutto Milano e Monza<br />
e Brianza (con 182,9 milioni<br />
di ore) raddoppiano le ore<br />
richieste rispetto ai picchi<br />
annuali del 2014 e del 2010<br />
rispettivamente; Pavia (con<br />
13,4 milioni di ore) supera<br />
leggermente il record dell’anno<br />
2009.<br />
Per quanto riguarda gli indicatori<br />
soft, si riconferma la<br />
ripresa in atto, ancora lenta<br />
in Lombardia rispetto al<br />
resto d’Italia. Il traffico dei<br />
veicoli pesanti sulle tangenziali<br />
milanesi, indicativo<br />
dell’intensità di scambi<br />
economici sul territorio, si<br />
attesta a inizio settembre<br />
sui livelli di luglio, ancora<br />
inferiori del 5% circa rispetto<br />
al 2019. Gli spostamenti per<br />
motivi di lavoro rilevati da<br />
Google Maps nei primi giorni<br />
di settembre in Lombardia<br />
continuano ad essere ridotti<br />
del 34% rispetto al periodo<br />
pre-pandemia.<br />
16 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
www.interprogettied.com
Materiali <strong>La</strong>vora:<br />
• Acciaio Inox 304/316/303/307<br />
• Inconel628, Alloy, Monel<br />
• Acciai comuni da costruzione;<br />
• Acciai speciali;<br />
• Acciai automaci e leghe leggere;<br />
• Materiali plasci.<br />
<strong>La</strong>vorazioni eseguite:<br />
• Tornitura da barra fino a Ф65<br />
• Tornitura di ripresa fino a Ф 180<br />
• Fresatura 4/5 assi fino a 800x400x300<br />
• Produzione ingranaggi e dentatura<br />
• Piccoli assemblaggi di precisione<br />
F.lli Locatelli s.r.l.<br />
meccanica di precisione dal 1967<br />
Seori di sbocco:<br />
• Aeronauco e navale<br />
• Costruori di macchine/impian<br />
• Eleromeccanico<br />
• Illuminotecnica<br />
• Raccorderia speciale o ad alta pressione<br />
• Seore Petrolchimico<br />
• Valvole e piccoli gruppi premonta<br />
• Ruote dentate e ingranaggi<br />
• Medicale<br />
• Seore alimentare<br />
F.lli locatelli s.r.l.<br />
Via ghiaie n°25 Paladina (BG)<br />
Info e conta: Tel: 035637913 - Fax: 035637917<br />
E-mail: info@locatelli.bg.it - Sito: www.locatelli.bg.it
ATTUALITÀ<br />
NOMINE<br />
Nuovo direttore commerciale in Creaform<br />
Creaform, esperto nel settore<br />
delle soluzioni di misurazione<br />
3D portatili e automatizzate,<br />
ha nominato nuovo<br />
responsabile commerciale<br />
Marc-Antoine Schneider. Con<br />
base a Grenoble, in Francia,<br />
Marc-Antoine si incaricherà<br />
di gestire a livello globale le<br />
vendite e le strategie e tattiche<br />
di sviluppo aziendale di<br />
Creaform per tutti i mercati<br />
di applicazione.<br />
Durante gli anni trascorsi con<br />
Creaform, Schneider ha sviluppato<br />
e ampliato la rete di<br />
distribuzione dell’azienda in<br />
svariati paesi. Prima di diventare<br />
direttore commerciale, è<br />
stato responsabile commerciale<br />
territoriale EMEA di Creaform<br />
e ha lavorato all’apertura<br />
di filiali in Italia e Spagna. <strong>La</strong>ureato<br />
in Economia aziendale,<br />
Marc-Antoine Schneider è<br />
arrivato in Creaform nel 2008<br />
e ha occupato varie posizioni<br />
nell’ufficio commerciale,<br />
tra cui responsabile vendite<br />
regionale per Europa, Medio<br />
Oriente e Africa.<br />
“È un onore per me entrare a<br />
far parte del gruppo amministrativo<br />
di Creaform. Prevedo<br />
una transizione graduale<br />
quando affronteremo nuove<br />
problematiche di mercato,<br />
e implementeremo il nostro<br />
solido piano commerciale”,<br />
ha dichiarato Schneider. “Promuoverò<br />
la cultura di innovazione<br />
e le strategie di mercato<br />
di Creaform.”<br />
“Siamo lieti che Marc-Antoine<br />
Schneider abbia accettato<br />
la carica”, ha commentato<br />
Fanny Truchon, presidente<br />
di Creaform. “I mesi e gli<br />
anni a venire richiederanno<br />
forti capacità di adattamento<br />
a una nuova realtà. Sono<br />
sicura che Marc-Antoine<br />
ha la lungimiranza e l’agilità<br />
necessarie per assistere<br />
la nostra rete mondiale di<br />
distributori.”.<br />
Marc-Antoine Schneider<br />
PROFILI ISOLANTI<br />
Ensinger al BAU 2021<br />
Con la partecipazione al BAU 2021 (Pad.<br />
B1 Stand 430), Ensinger - specialista dei<br />
profili isolanti per finestre, porte e facciate<br />
ad efficienza energetica - intende rafforzare<br />
i rapporti di dialogo e scambio con<br />
i propri clienti e con il mercato, nel modo<br />
più completo: in presenza e in digitale.<br />
<strong>La</strong> crisi provocata dalla pandemia di coronavirus<br />
è stata profonda e non è ancora superata. Ma,<br />
nonostante tutto, “proprio in questa contingenza sono<br />
possibili cambiamenti che andranno a tracciare il futuro<br />
dell’edilizia”, afferma Matthias Rink, direttore vendite<br />
EMEA insulbar ® per Ensinger. “Lo scambio diretto con partner<br />
esistenti e nuovi è fondamentale. Per questo motivo a<br />
gennaio abbiamo deciso di essere di nuovo presenti alla<br />
fiera di Monaco, BAU 2021 che, in quanto principale evento<br />
internazionale del settore, costituisce una piattaforma di<br />
dialogo unica che estenderemo anche in digitale”.<br />
I temi relativi alle soluzioni sostenibili restano centrali e<br />
dominano i messaggi che Ensinger intende affrontare e<br />
condividere al BAU, con claim come “Sfida del cambiamento<br />
climatico” oppure “Risorse e riciclo”, anche alla<br />
luce del lungo impegno e dell’esperienza storica che<br />
l’azienda ha dimostrato con svariate imprese e partner. È<br />
stata Ensinger a fornire, nel 1977, il primo profilo di serie<br />
Matthias Rink, direttore vendite<br />
EMEA insulbar per Ensinger<br />
al mondo per il taglio termico di telai in<br />
alluminio destinato a finestre, porte e facciate<br />
e oggi offre prodotti praticamente<br />
per ogni esigenza.<br />
Oltre all’ingente assortimento di profili isolanti<br />
insulbar standard, Ensinger propone<br />
anche soluzioni personalizzate e ad alto<br />
contenuto innovativo come i profili antidilatazione<br />
per porte e, soprattutto, sistemi<br />
sostenibili ed efficienti dal punto di vista<br />
energetico come insulbar RE, i profili in<br />
poliammide riciclata al 100%. Inoltre, oltre<br />
ai dati tecnici verificati, Ensinger fornisce<br />
anche la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD), oppure<br />
il certificato “Cradle to Cradle Material Health”.<br />
“I dati sono parte del prodotto da diverso tempo”, aggiunge<br />
Matthias Rink. “<strong>La</strong> trasformazione digitale s’impone<br />
anche nei servizi e nella comunicazione, portando con sé<br />
vantaggi enormi di cui beneficeremo anche dopo la crisi<br />
provocata dal coronavirus. L’esperienza ci dice di puntare<br />
sempre più sul dialogo in presenza, quando possibile, per<br />
cui saremo molto felici di incontrare in piena sicurezza i<br />
visitatori del BAU al nostro stand.<br />
Abbiamo in ogni caso implementato anche degli strumenti<br />
virtuali dedicati, al fine di intensificare lo scambio continuo<br />
con gli interlocutori e i clienti di tutto il mondo”.<br />
Il medesimo approccio costituisce anche il punto centrale<br />
della presenza Ensinger prevista per il prossimo<br />
MADE expo che si terrà dal 17 al 20 marzo 2021 a Fiera<br />
Milano-Rho.<br />
18 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
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ATTUALITÀ<br />
POWER SOLUTIONS<br />
Socomec: nuovi incarichi per Stefano Costa<br />
Stefano Costa ha assunto la carica di 4BA Sales & Service<br />
Managing Director Italy di Socomec e di presidente e amministratore<br />
delegato di Socomec Elettrotecnica, ampliando le sue<br />
responsabilità alla gestione e direzione aziendale, in coerenza<br />
con la visione e gli obiettivi del Gruppo Socomec.<br />
Fin dalla sua fondazione quasi cento anni fa, Socomec ha continuato<br />
a sviluppare la propria competenza per offrire soluzioni<br />
innovative per le prestazioni degli impianti elettrici, in particolare<br />
quando ci sono criticità, con una politica aziendale sempre ispirata<br />
ai principi di trasparenza, responsabilità e sviluppo sostenibile.<br />
Le quattro divisioni dedicate alle tematiche Critical Power<br />
(Power conversion), Power Control & Safety (Power<br />
switching), Energy Efficiency (Power monitoring) ed Expert<br />
Services, lavorano in costante sinergia per garantire ai clienti<br />
massima sicurezza, disponibilità e performance energetiche<br />
delle installazioni elettriche.<br />
“Assumo questo nuovo ruolo nella consapevolezza del grado di<br />
responsabilità che esso comporta”, ha dichiarato Stefano Costa.<br />
“È molto importante porre le basi in modo che dal 2021 vi sia già<br />
un piano coordinato per sostenere questa nuova entità unitaria,<br />
a partire dall’adozione di un CRM unificato (Salesforce), che ci<br />
consentirà di creare la struttura informatica per permettere alle<br />
quattro divisioni di disporre di un unico database. L’obiettivo finale<br />
è quello di creare delle proposte al mercato in base ai diversi<br />
segmenti e alle differenti applicazioni, con offerte che permettano<br />
di proporre ai clienti tutto il nostro portafoglio prodotti disponibile<br />
per le diverse applicazioni richieste.<br />
“Una delle attività che intendo potenziare - ha proseguito Costa- è<br />
‘l’ente di prescrizione’ che promuova tutte le nostre soluzioni a<br />
livello tecnico presso gli studi di progettazione. L’altra necessità di<br />
mercato è la creazione entro il 2021 di ‘un ufficio gare’, che sarà<br />
composto da più persone con diverse competenze specifiche.<br />
<strong>La</strong> finalità è la gestione di tutti gli aspetti burocratici relativi alla<br />
partecipazione ad appalti pubblici, dai piani di sicurezza a quelli<br />
necessari alla preparazione della messa in servizio in cantiere<br />
e a quelli relativi ai contratti di manutenzione”.<br />
Stefano Costa, 4BA<br />
Sales & Service<br />
Managing Director<br />
Italy di Socomec,<br />
presidente e<br />
AD di Socomec<br />
Elettrotecnica<br />
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ATTUALITÀ<br />
L’ANALISI<br />
Lo scambio di idee<br />
innovative e informazioni,<br />
insieme al rispetto<br />
dell’ambiente, possono<br />
aumentare la resilienza<br />
dell’industria italiana.<br />
Ma senza un quadro<br />
normativo chiaro, il nostro<br />
paese rischia di perdere il<br />
treno della ripresa.<br />
Open innovation e<br />
circolarità: serve un nuovo<br />
modello di sviluppo<br />
a cura di Riccardo Porro<br />
<strong>La</strong> pandemia da Coronavirus ha<br />
messo a nudo la fragilità del nostro<br />
modello di sviluppo economico rendendo<br />
evidenti due facce della stessa<br />
medaglia: da un lato, l’evidenza che<br />
nessun settore è abbastanza solido per<br />
resistere a un cambiamento radicale<br />
senza un processo di continua innovazione.<br />
Dall’altro, la necessità di ripensare<br />
all’attuale modello economico in<br />
una logica di maggiore attenzione alla<br />
sostenibilità e al rispetto ambientale.<br />
Il modello di sviluppo a cui siamo abituati<br />
- ovvero quello lineare, fondato<br />
sull’estrazione di materie prime, sulla<br />
produzione ed il consumo di massa e<br />
sullo smaltimento degli scarti una volta<br />
raggiunta la fine della vita del prodotto<br />
– ha mostrato molte crepe specialmente<br />
negli ultimi mesi. Un caso eclatante è<br />
quello del fashion, comparto strategico<br />
per il nostro Paese: dopo aver fatto per<br />
anni offshoring verso l’Asia, la pandemia<br />
ha bloccato intere filiere con la semplice<br />
chiusura delle frontiere. Solo chi ha<br />
saputo riadattare il proprio modello di<br />
sviluppo ha mostrato la resilienza sufficiente<br />
a fronteggiare la crisi, gli altri<br />
sono andati in apnea. In questo senso<br />
un ottimo esempio è quello della filiera<br />
alimentare, che si è salvata grazie a<br />
un sistema decentralizzato, al ricorso a<br />
modelli di economia di prossimità e al<br />
canale digitale dell’e-commerce.<br />
Ora più che mai, è indispensabile ripensare<br />
il ciclo economico in termini di economia<br />
circolare: un sistema pensato per<br />
potersi rigenerare, fondato sulla valorizzazione<br />
degli scarti, l’estensione del ciclo<br />
di vita dei prodotti, la condivisione delle<br />
risorse, l’impiego di materie prime da<br />
riciclo e di energia da fonti rinnovabili.<br />
Ma un cambiamento di rotta di questa<br />
portata, una trasformazione così radicale,<br />
non può gravare sulle spalle delle singole<br />
imprese. Servono, da un lato, sostegno a<br />
livello economico e finanziario, e dall’altro,<br />
la capacità di portare il paradigma<br />
dell’open innovation anche nella circular<br />
economy: vale a dire, fare in modo che le<br />
imprese che hanno bisogno di rinnovarsi<br />
per andare verso la circular economy<br />
possano entrare in contatto con delle<br />
realtà in grado di fornire loro gli strumenti<br />
per farlo.<br />
GREEN ECONOMY: L’ITALIA RISCHIA<br />
DI PERDERE IL VANTAGGIO<br />
L’economia circolare ha la capacità di<br />
creare filiere multidisciplinari integrate<br />
nelle aree locali e di restituire, sempre<br />
20 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
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localmente, risorse ambientali, creando<br />
utile nel processo. Caratteristiche che la<br />
rendono uno dei pilastri del Green New<br />
Deal, la “tabella di marcia” lanciata nel<br />
2019 dall’Unione Europea per rendere<br />
sostenibile la sua economia. E non<br />
potrebbe essere altrimenti dal momento<br />
che il sistema stesso si basa sulla scomparsa<br />
del concetto del rifiuto trasformando<br />
gli scarti in elementi produttivi.<br />
Dal primo Rapporto nazionale 2019 sul<br />
modello dell’economia circolare realizzato<br />
dal Circulary Economy Network, l’Italia è<br />
la numero 1 in Europa in questo ambito:<br />
con un punteggio di 103, batte il Regno<br />
Unito (90 punti), la Germania (88), la<br />
Francia (87) e la Spagna (81). Secondo<br />
il rapporto “<strong>La</strong> bioeconomia in Europa”,<br />
realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche<br />
di Intesa Sanpaolo, in collaborazione con<br />
Assobiotec e il Cluster SPRING, il mercato<br />
è già enorme e in Italia vale circa 345<br />
miliardi di euro e due milioni di occupati:<br />
numeri che ci mettono al terzo posto<br />
in Europa alle spalle di Germania (414<br />
miliardi di euro) e Francia (359 miliardi).<br />
Vuol dire che siamo perlomeno agganciati<br />
al treno di testa. Eppure, rischiamo di<br />
perdere contatto, perché dal punto di<br />
vista normativo la legislazione del settore<br />
è ancora agli albori. Dopo anni di<br />
discussioni, ancora oggi tutto il tema dei<br />
rifiuti viene trattato secondo specifiche<br />
normative su base regionale o comunale,<br />
quando invece l’obiettivo finale sarebbe<br />
quello di far scomparire le discariche per<br />
trasformare gli scarti in materie prime<br />
seconde. Motivo per cui abbiamo bisogno<br />
di un disciplinare chiaro che tratti i rifiuti<br />
come un bene produttivo.<br />
IL FRENO DELLA BUROCRAZIA<br />
<strong>La</strong> mancanza di una normativa centralizzata<br />
genera inevitabilmente grovigli<br />
burocratici che allungano i tempi e spesso<br />
finiscono per dissuadere le imprese<br />
dall’intraprendere la strada della circolarità.<br />
Un caso emblematico è quello<br />
di Fater, l’azienda leader in Italia nei<br />
prodotti assorbenti per la persona (suoi<br />
i marchi Pampers e Lines). Per riuscire a<br />
recuperare pannolini e assorbenti usati,<br />
Riccardo Porro,<br />
Chief Operations<br />
Officer di Cariplo<br />
Factory<br />
Le imprese che<br />
hanno bisogno<br />
di rinnovarsi<br />
per andare<br />
verso la circular<br />
economy devono<br />
poter entrare<br />
in contatto con<br />
delle realtà in<br />
grado di fornire<br />
loro gli strumenti<br />
per farlo<br />
con l’obiettivo di rimettere la cellulosa<br />
nel ciclo produttivo, Fater ha investito<br />
milioni di euro in tecnologia. Ma ha poi<br />
ha dovuto aspettare quasi 7 anni per il<br />
via libera amministrativo.<br />
Oggi però a riaccendere i riflettori sull’economia<br />
circolare sono i piani di rilancio<br />
dell’economia presentati dalla task force<br />
di Vittorio Colao e dal governo. È proprio<br />
dal sostegno da parte delle istituzioni<br />
che in Italia dovrebbe passare il rilancio<br />
dell’economia basato su un modello circolare:<br />
norme chiare, meno burocrazia<br />
e soprattutto un piano di incentivi: non<br />
solo da parte dello Stato, ma anche con<br />
il sostegno del comparto creditizio, come<br />
quello offerto da Intesa Sanpaolo con un<br />
plafond da 5 miliardi di euro.<br />
TRASFORMARE LE FILIERE<br />
PRODUTTIVE<br />
Le risorse economiche così raccolte<br />
andrebbero poi catalizzate per avviare<br />
progetti di innovazione di largo respiro,<br />
attivando i capi filiera delle principali<br />
industrie italiane. Solo così si può pensare<br />
di riuscire a trasformare un intero<br />
ecosistema verso un modello virtuoso di<br />
recupero di materiali, capace di creare<br />
occupazione sul territorio sostenendo la<br />
ripresa economica.<br />
<strong>La</strong> chiave di volta sarebbero investimenti<br />
nel campo dell’innovazione: dotato del<br />
giusto sostegno, il capo filiera avrebbe<br />
la forza di sostenere il cambiamento,<br />
fidelizzando la propria filiera e rendendola<br />
più solida.<br />
Le aziende hanno ormai compreso che<br />
non si tratta di costi, ma di investimenti<br />
premiati dalla Borsa, tuttavia a mancare<br />
sono ancora le competenze per governare<br />
il cambiamento. Ma queste si possono<br />
acquisire attraverso l’open innovation,<br />
che abilita l’accesso alle idee esterne, in<br />
particolare quelle sviluppate da startup<br />
innovative. Perché non si possono avere<br />
al proprio interno tutti gli strumenti per<br />
cambiare. Serve allora, come detto all’inizio,<br />
la capacità di portare il paradigma<br />
dell’open innovation anche nella circular<br />
economy, perché nessuno è in grado di<br />
affrontare da solo la complessità dei temi<br />
e delle frontiere che portano cambiamenti<br />
del genere.<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 21
ATTUALITÀ<br />
CERTIFICAZIONI<br />
Fai Filtri rinnova la ISO 9001:2015<br />
Fai Filtri, azienda italiana che produce elementi filtranti e componenti<br />
per i settori aftermarket, oleodinamica, elettroerosione,<br />
separazione aria/olio e impiantistica industriale, ha ottenuto il<br />
rinnovo della certificazione ISO 9001:2015. Secondo quanto si<br />
legge nelle conclusioni del report “sono stati raggiunti i principali<br />
obiettivi dell’audit”, il sistema di gestione “è considerato efficace<br />
e conforme agli standard” e “durante l’analisi non sono emerse<br />
non conformità”.<br />
DNV GL, uno dei principali enti di certificazione e gestione del<br />
rischio a livello mondiale nonché il primo in Italia per i Sistemi<br />
di Gestione – ha dunque verificato la conformità di Fai Filtri allo<br />
standard e ai requisiti della norma per il Sistema di Gestione<br />
Qualità, confermando il rinnovo della certificazione. Questo<br />
traguardo testimonia ancora una volta la volontà dell’azienda<br />
di continuare a investire sulla sicurezza e sulla qualità dei prodotti<br />
e dei servizi offerti soprattutto in un momento di rilancio<br />
della produzione. Così l’azienda, guidata da Roberto Pasotto,<br />
intende continuare ad assicurare ai propri clienti gli standard<br />
e i requisiti necessari.<br />
L’audit, condotto per via telematica sulla piattaforma Microsoft<br />
Teams, ha dimostrato che Fai Filtri è in grado di raggiungere gli<br />
standard richiesti dalla certificazione e anche di soddisfare i<br />
requisiti legali, normativi e contrattuali applicabili. L’adeguatezza<br />
allo scopo di certificazione è stata valutata considerando fattori<br />
quali la struttura organizzativa, i siti, i processi, e i prodotti/servizi.<br />
Il rinnovo, valido per la progettazione e la produzione di filtri ed<br />
elementi filtranti per fluidi nelle applicazioni industriali, rappresenta<br />
un ulteriore conferma per Fai Filtri, frutto di impegno e<br />
professionalità costanti.<br />
ROBOTICA<br />
Søren E. Nielsen CEO di MiR<br />
Teradyne, proprietaria di Mobile Industrial<br />
Robots (MiR), ha nominato Søren E.<br />
Nielsen presidente di MiR (a partire dal<br />
1° agosto <strong>2020</strong>). Grazie ai 2 anni e mezzo<br />
di esperienza come CTO di MiR, Søren E.<br />
Nielsen ha maturato una vasta conoscenza<br />
dell’azienda e della sua organizzazione.<br />
“Søren E. Nielsen si è dimostrato un’eccellente<br />
guida e attraverso il nuovo incarico<br />
garantirà la continuità della nostra<br />
strategia e la costante crescita commerciale”,<br />
ha commentato Mark Jagiela, CEO<br />
di Teradyne. “MiR è una realtà ancora<br />
giovane, che però offre a migliaia di aziende<br />
in tutto il mondo l’opportunità di ottimizzare<br />
la loro logistica, il che potrebbe<br />
potenzialmente cambiare il modo in cui<br />
funziona il mondo”.<br />
“Il nostro nuovo presidente è un leader<br />
carismatico, in grado di conciliare<br />
l’organizzazione e i processi in modo<br />
pragmatico per portare a termine efficacemente<br />
le attività e far crescere il<br />
nostro business. Ha un raro equilibrio nel<br />
risolvere le esigenze immediate dei clienti<br />
nella vita reale e nel creare una roadmap<br />
ponderata per sviluppare l’innovazione<br />
e la leadership a lungo termine. <strong>La</strong> sua<br />
esperienza aiuterà a valorizzare professionalmente<br />
chi lavora in MiR”.<br />
“Nonostante la situazione attuale, MiR ha<br />
registrato anche nel <strong>2020</strong> una costante<br />
crescita”, ha spiegato Søren E. Nielsen.<br />
“Non abbiamo mai rallentato, e questo ci<br />
ha garantito un vantaggio rispetto agli altri<br />
operatori del settore. I nostri prodotti aiutano<br />
le industrie globali, il settore dell’healthcare<br />
e della logistica, a compensare<br />
le perdite di fatturato aumentando l’efficacia<br />
e l’efficienza con l’utilizzo di robot<br />
flessibili. Con i nostri robot mobili, adatti<br />
ad applicazioni medicali e logistiche le<br />
aziende sono state in grado di compensare<br />
il calo dovuto alla situazione di emergenza.<br />
Rivoluzioniamo la supply chain nella<br />
logistica interna, garantendo al tempo<br />
stesso un miglioramento nell’organizzazione<br />
interna, alleggerendo il personale<br />
dalle attività ripetitive”.<br />
“Durante la pandemia, il nostro tasso di<br />
assunzione è diminuito. Tuttavia, il numero<br />
dei nostri collaboratori è cresciuto sin<br />
dalla fondazione della società. Ciò significa<br />
che siamo stati in grado di consolidare<br />
la nostra organizzazione e di ottimizzare i<br />
processi di produzione”. Ora i dipendenti<br />
sono 220, la maggior parte dei quali si<br />
trova presso la sede centrale di Odense,<br />
in Danimarca.<br />
22 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
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ATTUALITÀ<br />
DISTRETTO AEROSPAZIALE<br />
CAMPANIA<br />
Al fianco di Leonardo,<br />
il DAC contribuisce<br />
a disegnare il futuro<br />
del comparto.<br />
Uno dei progetti<br />
di ricerca in corso, Fusimco,<br />
prevede lo sviluppo<br />
di una fusoliera ibrida<br />
metallo/composito.<br />
<strong>La</strong> Campania si conferma il laboratorio<br />
di riferimento per il comparto<br />
aerospaziale. È qui che prendono vita<br />
progetti destinati a cambiare il volto dei<br />
velivoli, sempre più green e performanti.<br />
Insieme a Mistral e Tabasco, il Distretto<br />
Aerospaziale della Campania (DAC),<br />
guidato da Luigi Carrino, si è fatto promotore<br />
di due altre iniziative in Regione<br />
Campania finalizzate alla nascita degli<br />
aerei di domani. Al suo fianco le principali<br />
realtà produttive del settore regionali e<br />
Velivoli green e ad alte<br />
prestazioni: come cambia<br />
l’aerospaziale<br />
nazionali. A testimonianza del fatto che<br />
i progetti di ricerca made in Campania<br />
sono capaci di attrarre l’attenzione dei<br />
protagonisti del mondo aerospaziale, grazie<br />
alle importanti ripercussioni pratiche<br />
in termini di ottimizzazione dei processi<br />
e dei risultati.<br />
“Questi progetti di sviluppo si collocano<br />
all’interno delle iniziative che il Distretto<br />
pone in essere per venire incontro alle<br />
esigenze dei soci industriali, in particolare<br />
delle piccole e medie aziende”, spiega<br />
Luigi Carrino, presidente del Distretto<br />
Aerospaziale della Campania. “<strong>La</strong> crescita<br />
in termini di competenza tecnologica delle<br />
PMI del settore, supportata dalla conoscenza<br />
dei soci scientifico-accademici, è<br />
associata alla necessità di sostenere i costi<br />
che questo processo di crescita collettiva<br />
richiede. Proprio queste esigenze hanno<br />
spinto alla nascita del Distretto che ha<br />
partner scientifici e industriali. Il Distretto<br />
vuole realizzare delle sinergie che permettano<br />
una crescita complessiva dell’intero<br />
settore per essere maggiormente competitivi<br />
sul mercato globale. Di qui la necessità<br />
di dare supporto alle iniziative di ricerca<br />
e trasferimento tecnologico dei soci del<br />
Distretto Aerospaziale”.<br />
UNA FUSOLIERA INNOVATIVA<br />
E PIÙ LEGGERA<br />
Il primo progetto di ricerca prossimo alla<br />
sua conclusione è Fusimco, che punta allo<br />
24 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
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sviluppo di una fusoliera per un velivolo<br />
regionale turboelica altamente innovativa<br />
realizzata in configurazione ibrida metallo/composito,<br />
ottimizzata in termini di<br />
prestazioni, peso e costi. Si tratta di un<br />
progetto finalizzato all’acquisizione di<br />
vantaggi competitivi dal punto di vista<br />
del prodotto e da quello industriale. Il<br />
progetto si è focalizzato su progettazione<br />
di strutture di fusoliera innovative<br />
e la definizione dei relativi processi di<br />
produzione e assemblaggio.<br />
Il progetto si è focalizzato su studi di<br />
progettazione e produzione di grandi<br />
strutture ibride di fusoliera e dei relativi<br />
sottoinsiemi. Soluzioni che consentano di<br />
ottenere la riduzione del peso complessivo<br />
delle strutture attraverso l’introduzione<br />
di materiali più leggeri, la riduzione del<br />
numero dei componenti e l’ottimizzazione<br />
dei processi di progettazione. Tali<br />
soluzioni sono volte a consentire una<br />
riduzione dei costi e dei tempi di produzione,<br />
attraverso l’ottimizzazione dei<br />
processi di fabbricazione.<br />
Il DAC è il soggetto proponente e si è<br />
avvalso per la realizzazione delle attività<br />
dei seguenti soci: Divisione Velivoli<br />
di Leonardo (Leader di progetto) con<br />
i partner Università degli Studi di Napoli<br />
Federico II, Università degli Studi della<br />
Campania “L. Vanvitelli”, CIRA, DEMA,<br />
Fox Bit, LAER, OMI, ATM, DESÀ, Atitech,<br />
Blue Engineering, SRSED. <strong>La</strong> collaborazione<br />
tra le aziende e i centri di ricerca<br />
porterà benefici importanti sul piano<br />
tecnologico e industriale. Tre le tipologie<br />
di soggetti destinati a beneficiare dei<br />
risultati ottenuti con Fusimco: la grande<br />
industria, le PMI, le Università e i centri<br />
di ricerca.<br />
In particolare, le analisi effettuate hanno<br />
portato all’ottimizzazione della configurazione<br />
in lega di alluminio per la<br />
maggior parte delle sezioni di fusoliera,<br />
non tralasciando però le applicazioni<br />
innovative di composito con particolare<br />
attenzione all’uso di matrici termoplastiche.<br />
Il prossimo obiettivo sarà integrare<br />
le nuove tecnologie e metodologie nei<br />
futuri programmi che consentiranno per<br />
la categoria di velivoli regionali un solido<br />
e duraturo vantaggio competitivo e una<br />
posizione di leader sul mercato mon-<br />
diale rispetto ai concorrenti del settore<br />
dal punto di vista del costo/peso e del<br />
prodotto/processo.<br />
COSTI E IMPATTO<br />
AMBIENTALE RIDOTTI<br />
Con Scavir, invece, la Campania punta alla<br />
nascita del primo velivolo regionale innovativo<br />
e con costi di realizzazione e di esercizio<br />
più bassi, ottenuti tramite elevate prestazioni<br />
operative, semplicità realizzativa e<br />
manutentiva, nel rispetto delle funzionalità<br />
richieste dagli operatori e delle norme sia<br />
di sicurezza che ambientali. Le soluzioni<br />
relative alla configurazione si pongono<br />
nell’ottica di garantire un incremento delle<br />
prestazioni operative e di comfort per i<br />
passeggeri e nel contempo una riduzione<br />
dei costi di realizzazione e gestione in servizio<br />
oltre che una riduzione dell’impatto<br />
ambientale durante tutto il ciclo di vita del<br />
velivolo. Tra i partner al fianco del DAC in<br />
questo progetto sono: Divisione Velivoli<br />
di Leonardo, leader di progetto e che ha<br />
indirizzato gli sviluppi, l’Università Federico<br />
II di Napoli, l’Università degli Studi della<br />
Campania Luigi Vanvitelli, Geven, Magnaghi<br />
Aeronautica, CIRA.<br />
In particolare la Divisione Velivoli di Leonardo<br />
ha definito la configurazione di velivolo<br />
in rispondenza dei Top Level Aircraft Requirements<br />
(TLAR), ottimizzandola da un punto<br />
di vista aerodinamico anche attraverso<br />
prove di Galleria del Vento (WTT) e Galleria<br />
del Ghiaccio (IWT); Magnaghi Aeronautica<br />
si è occupata del dimensionamento cinematico<br />
preliminare del sistema carrello e del<br />
dimensionamento preliminare delle gambe<br />
carrello e sue interfacce velivolo; Geven del<br />
layout con design stilizzato degli interni<br />
oltre che di nuovi concetti modulari di “galleys”<br />
(le cucine di bordo). Il Cira ha avuto<br />
responsabilità di sperimentazione aerodinamica<br />
in galleria del vento, di messa a punto<br />
di modelli di simulazione dell’accrescimento<br />
ghiaccio (2D) oltre che sperimentazione<br />
in galleria del ghiaccio, oltre che curare<br />
l’ottimizzazione delle winglet e lavorare<br />
sulla stima del rumore generato dall’elica.<br />
Infine l‘Università “Federico II” ha curato gli<br />
aspetti aerodinamici della configurazione,<br />
ha studiato le prestazioni acustiche esterne<br />
e l’Università “Luigi Vanvitelli” ha invece<br />
sviluppato studi sui carichi aerodinamici<br />
ed analizzato le caratteristiche di stabilità<br />
e controllo.<br />
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APPUNTAMENTI<br />
32ESIMA EDIZIONE<br />
In un contesto difficile<br />
per la pandemia<br />
non ancora superata,<br />
la biennale consente<br />
al mondo delle macchine<br />
utensili, della robotica<br />
e dell’automazione<br />
di riscoprire il valore<br />
e le opportunità di un<br />
evento in presenza.<br />
A Milano dal 14 al 17<br />
ottobre ospiterà un’ampia<br />
offerta tecnologica per<br />
l’industria manifatturiera.<br />
Si riparte da BI-MU<br />
sentare le principali tendenze in fatto<br />
di tecnologia di produzione e di sistemi<br />
di automazione, additive manufacturing,<br />
robot, automazione, industria 4.0, tecnologie<br />
ausiliarie, tecnologie abilitanti,<br />
IoT, sistemi di visione, software, soluzioni<br />
per la movimentazione industriale e la<br />
gestione del magazzino.<br />
LE AREE DI INNOVAZIONE<br />
E I CONVEGNI<br />
Accanto alle macchine, l’offerta dei settori<br />
collegati sarà presentata - come<br />
è ormai tradizione - in specifiche Aree<br />
di Innovazione tra le quali spiccano<br />
Fabbricafutura, dedicata a sviluppatori<br />
di software e di tecnologie per la connettività,<br />
per la gestione e la sicurezza<br />
dei dati; Robot Planet, dedicata a robot,<br />
industriali e collaborativi, integratori e<br />
sistemi di automazione; BI-MU Additive,<br />
spazio di incontro e confronto tra sviluppatori,<br />
produttori e clienti delle “macchine<br />
utensili del terzo tipo”; BI-MU Logi-<br />
Va in scena dal 14 al 17 ottobre<br />
<strong>2020</strong> nel complesso fieristico<br />
di fieramilano Rho la trentaduesima<br />
edizione di BI-MU, l’evento<br />
italiano di riferimento per il mondo<br />
della macchina utensile, della robotica<br />
e dell’automazione.<br />
Promossa da Ucimu - Sistemi Per Produrre,<br />
l’associazione dei costruttori<br />
italiani di macchine utensili, robot e<br />
automazione, e organizzata da Efim -<br />
Ente Fiere Italiane Macchine, l’edizione<br />
di quest’anno, nonostante il contesto<br />
difficile, presenta una buona adesione<br />
da parte degli espositori, un ampio<br />
repertorio tecnologico e una positiva<br />
aspettativa di partecipazione.<br />
“Quest’anno - afferma Alfredo Mariotti,<br />
direttore generale di Ucimu - la manifestazione<br />
risulta più raccolta rispetto<br />
al solito ma ugualmente interessante,<br />
anche perché abbiamo attivato una serie<br />
di nuove iniziative a corollario dell’esposizione<br />
pensate per offrire un’esperienza<br />
all’altezza delle aspettative di quanti<br />
saranno in fiera”.<br />
A 32.BI-MU gli operatori dell’industria<br />
manifatturiera troveranno un evento<br />
ricco di contenuti e capace di rapprestics,<br />
per logistica e movimentazione, e<br />
SUB4TECH per subfornitura tecnica e<br />
servizi per l’industria.<br />
Sulla scorta del successo della passata<br />
edizione, anche nel <strong>2020</strong> BI-MU abbinerà<br />
alla dimensione espositiva quella<br />
di approfondimento culturale tematico<br />
sviluppato attraverso un programma<br />
di convegni su temi specifici ed eventi<br />
collaterali che ospiteranno confronti con<br />
opinion leader e presentazioni di tecnologie<br />
affini anche a cura degli espositori.<br />
Questo e molto altro sarà il cuore di<br />
BI-MUpiù, l’arena convegni ospitata<br />
all’interno di uno dei padiglioni fieristici.<br />
“Per questa edizione - spiega Mariotti<br />
- abbiamo lavorato con particolare<br />
dedizione all’organizzazione di incontri<br />
focalizzati su temi particolarmente<br />
rilevanti per gli operatori del manifatturiero<br />
coinvolgendo massimi esperti. Il<br />
calendario degli eventi sarà di ulteriore<br />
richiamo per i visitatori che verranno a<br />
32.BI-MU”.<br />
26 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
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Grande novità dell’edizione <strong>2020</strong> della<br />
manifestazione sarà BI-MUpiùDigital,<br />
spazio dimostrativo promosso da Fondazione<br />
Ucimu che rappresenterà le potenzialità<br />
della fabbrica digitale grazie alla<br />
connessione di alcuni macchinari presenti<br />
agli stand dei quali sarà possibile rilevare,<br />
in remoto, attività svolta e funzionamento.<br />
Alla fabbrica digitale è dedicata<br />
anche un’area speciale con dieci tra i più<br />
rilevanti player del mondo IoT.<br />
VOGLIA DI NORMALITÀ NEL<br />
RISPETTO DELLE REGOLE SANITARIE<br />
Da sempre simbolo di competenza e<br />
innovazione - aggiunge il direttore<br />
generale di Ucimu - 32.BI-MU ha un<br />
valore ancora maggiore rispetto alle<br />
normali edizioni: è una mostra bandiera<br />
con la quale vogliamo - nel rispetto<br />
delle distanze reali e dei regolamenti<br />
imposti dalle normative per la sicurezza<br />
sanitaria - dimostrare la coesione delle<br />
imprese del settore. Per questo siamo<br />
molto orgogliosi del lavoro svolto e<br />
della risposta di quanti hanno deciso di<br />
aderire all’evento dimostrando così la<br />
forte volontà di normalità e di rilancio<br />
che tutti vogliono ritrovare”.<br />
“Confermare BI-MU per noi organizzatori,<br />
e partecipare ad essa per i numerosi<br />
espositori che saranno presenti, è un<br />
modo, il migliore, per affermare che<br />
l’Italia è forte e così la sua industria di<br />
comparto. Il paese ha subito un duro<br />
colpo da questa pandemia ma, consapevoli<br />
delle limitazioni e dei regolamenti<br />
che impongono di incontrarsi secondo<br />
nuove modalità e con particolari attenzioni,<br />
abbiamo pensato fosse necessario<br />
dare un segnale forte”.<br />
Anche per questo BI-MU presenterà una<br />
serie di nuovi servizi per valorizzare ancora<br />
di più la presenza di quanti saranno<br />
a 32.BI-MU, servizi pensati per moltiplicare<br />
l’effetto promozionale derivante<br />
dalla partecipazione alla manifestazione.<br />
Tra questi è l’innovativo progetto BI-<br />
MUonline che coinvolgerà, a titolo completamente<br />
gratuito, tutti gli espositori<br />
che vorranno prendervi parte”.<br />
Primo evento di settore dopo lo stop<br />
forzato degli ultimi mesi che ha imposto<br />
la cancellazione o il posticipo di tutte le<br />
fiere internazionali dedicate al comparto<br />
e distribuite in giro per il mondo, dopo<br />
mesi di sospensione degli investimenti<br />
in sistemi di produzione, 32.BI-MU sarà<br />
il luogo adatto per rilanciare il proprio<br />
business, creare nuovi contatti, scoprire<br />
le novità del settore e cominciare a<br />
pensare a nuovi investimenti in vista<br />
anche della ripresa economica prevista<br />
già per l’inizio del 2021”.<br />
Alfredo Mariotti<br />
(Ucimu - Sistemi<br />
per Produrre):<br />
“Confermare<br />
BI-MU è il modo<br />
migliore per<br />
affermare che<br />
l’Italia è forte<br />
e così la sua<br />
industria di<br />
comparto”<br />
“Un primo rimbalzo noi costruttori di<br />
macchine utensili e di tecnologie 4.0<br />
– commenta Massimo Carboniero, presidente<br />
di Ucimu - Sistemi Per Produrre<br />
– lo abbiamo già rilevato in questi<br />
primi mesi dopo il lockdown e si tratta<br />
per lo più di ordini raccolti sul mercato<br />
italiano che si dimostra più ricettivo<br />
e vivace degli altri nostri tradizionali<br />
mercati di sbocco, di area europea e<br />
extra europea”.<br />
“Queste condizioni, insieme al posizionamento<br />
temporale molto a ridosso della<br />
chiusura di anno, fanno pensare che<br />
32.BI-MU coinciderà con il momento in<br />
cui le imprese, dopo il blocco forzato del<br />
consumo, daranno serio riavvio ai nuovi<br />
investimenti in tecnologie di produzione<br />
4.0, spinti anche dalle misure di incentivo<br />
del Piano Transizione 4.0 assicurate dalla<br />
Legge di Bilancio <strong>2020</strong>”.<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 27
APPUNTAMENTI<br />
FASTENER FAIR 2021<br />
Tecnologie di fissaggio<br />
protagoniste a Stoccarda<br />
Lo scorso luglio già l’80% dello spazio a<br />
disposizione degli espositori di Fastener Fair<br />
Stuttgart 2021 è stato prenotato da aziende<br />
desiderose di lanciare e presentare le loro più<br />
recenti tecnologie di fissaggio in occasione del<br />
principale evento internazionale del settore.<br />
Fastener Fair Stuttgart 2021 si svolgerà dal 18<br />
al 20 maggio a Messe Stuttgart, in Germania,<br />
e occuperà un padiglione in più per rispondere<br />
all’aumento della richiesta di spazio espositivo<br />
e per accogliere di nuovo la Bonding & Adhesives<br />
Technology Area nel padiglione 7.<br />
Perni, bulloni e viti in metallo, sistemi di fissaggio<br />
leggeri in plastica e materiali ibridi,<br />
fissaggi mini, micro e ultracompatti o potenti<br />
soluzioni adesive e di incollaggio: la viteria, la<br />
bulloneria e i sistemi di fissaggio sono disponibili<br />
in ogni forma e materiale, e svolgono<br />
una funzione importantissima nel garantire<br />
supporto e mobilità ad attrezzature, macchine<br />
e strutture in una vasta gamma di industrie. I<br />
settori chiave di applicazione comprendono<br />
edilizia, automobilistico e aerospaziale, macchinari<br />
industriali, elettrodomestici e dispositivi<br />
elettronici, dispositivi medici, impianti<br />
elettrici e idrosanitari, industria del mobile e<br />
molti altri ancora.<br />
Prospettive positive per l’economia postpandemia<br />
Negli ultimi 10 anni, Fastener Fair Stuttgart<br />
ha raddoppiato sia il numero di visitatori che<br />
lo spazio espositivo netto, e questa tendenza<br />
positiva sembra proseguire anche il prossimo<br />
anno. Manca meno di un anno all’edizione del<br />
2021 e 623 espositori hanno già prenotato l’80%<br />
dello spazio espositivo disponibile.<br />
“Siamo lieti di vedere che così tante aziende<br />
effettuano le prenotazioni con convinzione<br />
mentre l’industria va avanti per soddisfare<br />
la crescente domanda dell’economia postpandemia”,<br />
ha affermato Liljana Goszdziewski,<br />
Exhibition Director di Fastener Fair Stuttgart.<br />
“Molte imprese si preparano alla nuova crescita<br />
in settori come medico, e-mobility, edilizia<br />
e materiali da costruzione, man mano che la<br />
società si orienta sempre più verso la sostenibilità<br />
e uno stile di vita più sano. Fastener<br />
Fair Stuttgart è l’evento leader dell’industria<br />
internazionale della viteria, bulloneria e sistemi<br />
di fissaggio, e il nostro pieno impegno è teso<br />
a offrire al nostro settore il mercato di cui ha<br />
bisogno per rispondere alla crescente domanda<br />
di fissaggi industriali nei prossimi anni”.<br />
Una fiera dal profilo internazionale<br />
Fastener Fair Stuttgart si è affermata come<br />
principale punto di incontro internazionale<br />
dove produttori, grossisti, distributori e fornitori<br />
possono presentare l’intero spettro di soluzioni<br />
di fissaggio, compresi viteria e fissaggi<br />
industriali, fissaggi per costruzioni, sistemi<br />
d’installazione e assemblaggio, soluzioni per<br />
la distribuzione e lo stoccaggio e tecnologia<br />
per la produzione di viteria.<br />
L’edizione precedente, nel 2019, ha registrato<br />
una partecipazione record di oltre 12.000<br />
visitatori di 88 paesi che cercavano di fare<br />
affari con 987 aziende espositrici ubicate in<br />
uno spazio espositivo netto di 22.200 metri<br />
quadrati. In base al sondaggio sulla fiera,<br />
vi sono stati eccellenti risultati in termini di<br />
qualità e livello internazionale dei visitatori,<br />
nonché per il numero di richieste commerciali<br />
valide ricevute. I visitatori erano per lo più<br />
produttori, grossisti, distributori, fornitori e<br />
ingegneri che intendevano commercializzare<br />
o approvvigionarsi di viteria e fissaggi destinati<br />
a un’ampia gamma di industrie.<br />
<strong>La</strong> Bonding & Adhesives Technology Area<br />
ritorna al padiglione 7<br />
Le tecnologie adesive e di incollaggio sono<br />
diventate un elemento essenziale nel concetto<br />
di costruzione leggera, soprattutto nelle<br />
industrie automobilistica ed elettronica. Visto<br />
il successo riscosso nel 2019, la Bonding and<br />
Adhesive Technology Area sarà presente a<br />
Fastener Fair Stuttgart anche il prossimo anno.<br />
Ubicata nel padiglione 7, proporrà alle aziende<br />
uno spazio dedicato per presentare le loro più<br />
recenti soluzioni adesive e di incollaggio per<br />
le applicazioni industriali nella produzione<br />
manifatturiera.<br />
Edizione 2021 con un padiglione in più<br />
Fastener Fair Stuttgart 2021 avrà a disposizione<br />
un quarto padiglione per soddisfare la richiesta<br />
di maggiore spazio espositivo. <strong>La</strong> fiera occuperà<br />
quindi i padiglioni 1, 3, 5 e 7 di Messe<br />
Stuttgart. I visitatori potranno entrare nell’area<br />
fieristica attraverso gli ingressi Est e Ovest. <strong>La</strong><br />
sede è facilmente raggiungibile per chi arriva<br />
in areo, in auto e con i trasporti pubblici.<br />
28 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
www.interprogettied.com
APPUNTAMENTI<br />
L’AGENDA<br />
32.BI-MU<br />
14-17 ottobre <strong>2020</strong><br />
Milano<br />
www.bimu.it<br />
Mecspe<br />
29-31 ottobre <strong>2020</strong><br />
Parma<br />
www.mecspe.com<br />
Simodec<br />
24-27 novembre <strong>2020</strong><br />
<strong>La</strong> Roche sur Foron, Francia<br />
www.salonifrancesi.com<br />
Subcon<br />
26-28 gennaio 2021<br />
Birmingham, UK<br />
www.subconshow.co.uk<br />
Agazzi PUB_AGAZZi 06/09/11 09.45 Pagina 1<br />
Fornitore Offresi<br />
18-20 febbraio 2021<br />
Erba (CO)<br />
www.fornitoreoffresi.com<br />
MECFOR<br />
25-27 febbraio 2021<br />
Parma<br />
www.ucimu.it<br />
Samoter<br />
3-7 marzo 2021<br />
Verona<br />
www.samoter.it<br />
EuroBLECH<br />
9-12 marzo 2021<br />
Hannover, Germania<br />
www.euroblech.com<br />
Global Industrie<br />
16-21 marzo 2021<br />
Lione, Francia<br />
www.global-industrie.com<br />
<strong>La</strong>miera<br />
17-21 marzo 2021<br />
Milano<br />
www.lamiera.net<br />
Metav<br />
23-26 marzo 2021<br />
Düsseldorf, Germania<br />
www.metav.com<br />
Hannover Messe<br />
12-16 aprile 2021<br />
Hannover, Germania<br />
www.hannovermesse.de<br />
PMTS<br />
13-15 aprile 2021<br />
Cleveland, Ohio, Usa<br />
www.pmts.com<br />
Aluminium<br />
18-20 maggio 2021<br />
Düsseldorf, Germania<br />
www.aluminium-messe.com/en<br />
Fastener Fair Stuttgart<br />
18-20 maggio 2021<br />
Stoccarda, Germania<br />
www.fastenerfair.com<br />
AMB<br />
15-19 settembre 2021<br />
Stoccarda, Germania<br />
www.messe-stuttgart.de/amb/en/<br />
Micronora<br />
21-24 settembre 2021<br />
Besançon, Francia<br />
www.micronora.com<br />
EMO Milano<br />
4-9 ottobre 2021<br />
Milano<br />
www.ucimu.it<br />
IZB<br />
5-7 ottobre 2021<br />
Wolfsburg<br />
www.izb-online.com<br />
OFFICINA MECCANICA DI PRECISIONE<br />
Qualità Professionalità Organizzazione Affidabilità<br />
PRECISION MECHANICAL MACHINING<br />
Quality Expertise Efficiency Reliability<br />
✓ Frese e centri di lavoro CNC<br />
fino a 3000x820x720 mm<br />
✓ Alesatrice con tavola girevole<br />
dim. 1550x1000x1200 mm<br />
✓ Torni a CNC - max Ø 940 mm<br />
✓ Rettifica universale<br />
e tangenziale<br />
✓ Taglio LASER 3000 W<br />
formato 3000x1500 mm<br />
✓ Reparto assemblaggi<br />
meccanici<br />
✓ Sala metrologica di controllo<br />
✓ Ufficio Tecnico per<br />
progettazione e sviluppo disegni<br />
✓ Carpenteria meccanica leggera<br />
tramite la consociata FABER<br />
Sede Principale/Headquarters<br />
✓ Operazioni complementari<br />
di foratura, filettatura, stozzatura<br />
Trattamenti di protezione<br />
superficiale e termici<br />
Sede Taglio <strong>La</strong>ser/<strong>La</strong>ser Cutting Branch<br />
✓ CNC milling machines and<br />
machining centers up to<br />
3000x820x720 mm<br />
✓ Rotary-table boring machine,<br />
capacity 1550x1000x1200 mm<br />
✓ CNC <strong>La</strong>thes - Turning Centers<br />
machining diam. max 940 mm<br />
✓ Universal and Horizontal grinders<br />
✓ LASER cutting machine - 3000 W,<br />
capacity range 3000x1500 mm<br />
✓ Mechanical assembly department<br />
✓ Metrological control room<br />
✓ Engineering Department for project<br />
design and development<br />
✓ Light structural steelwork via the<br />
subsidiary FABER<br />
✓ Additional drilling, threading and<br />
slotting operations<br />
Protective surface and thermal/heat<br />
treatments<br />
Produzione di: Macchine complete di CABLAGGI ELETTRICI E PNEUMATICI<br />
ATTREZZATURE - GRUPPI e COMPONENTI MECCANICI<br />
COSTRUZIONE PROTOTIPI - PICCOLE E MEDIE SERIE<br />
Production: MACHINES complete with ELECTRICAL and PNEUMATIC SYSTEMS<br />
EQUIPMENT - MECHANICAL ASSEMBLIES and COMPONENTS<br />
PROTOTYPE MANUFACTURING – SMALL AND MEDIUM PRODUCTION LOTS<br />
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MACCHINE<br />
SISTEMI DI VISIONE<br />
Da oltre dieci anni<br />
Vicivision è specializzata<br />
nelle macchine di misura<br />
ottica per pezzi torniti<br />
nel settore automotive.<br />
<strong>La</strong> possibilità di misurare<br />
in pochi secondi il profilo<br />
esterno di componenti<br />
cilindrici ha permesso<br />
all’azienda di trovare<br />
riscontri positivi anche<br />
nel medicale, grazie<br />
a una linea specifica<br />
per l’impiantologia dentale.<br />
Misurazione ottica<br />
per componenti medicali<br />
e automotive<br />
re i dettagli più piccoli ad un ampio campo<br />
di lavoro. <strong>La</strong> risoluzione è quella utilizzata<br />
dalle macchine progettate per misurare gli<br />
impianti dentali. Le dimensioni del campo<br />
di misura sono 300 x 60 mm, tipiche di<br />
chi fa minuteria di precisione con torni a<br />
fantina mobile o pluri-mandrino.<br />
UNA SOLUZIONE UNICA PER IMPIANTI<br />
DENTALI E MICRO-MECCANICA<br />
Ne deriva una soluzione unica sul mercato,<br />
che permette ai costruttori di impianti<br />
dentali di avere un unico strumento<br />
capace di misurare anche elementi più<br />
Con una macchina di misura ottica<br />
Vicivision è possibile misurare in<br />
pochi secondi il profilo esterno di<br />
componenti cilindrici: dai diametri alle<br />
lunghezze, dalle filettature agli errori di<br />
forma mettendo in rotazione il pezzo.<br />
Queste caratteristiche hanno permesso<br />
all’azienda di trovare un forte riscontro<br />
internazionale nel settore dell’implantologia<br />
dentale tanto da dedicarvi una linea<br />
di prodotto specifica. Immagini dalla risoluzione<br />
massima, unite all’ergonomia per<br />
operare con piccoli componenti hanno<br />
incontrato le preferenze dei produttori<br />
di impianti dentali e micro-meccanica.<br />
In questo momento tuttavia, con la forte<br />
trasformazione del mercato, rimane difficile<br />
per le officine meccaniche conoscere<br />
quale macchina li potrà accompagnare<br />
nei prossimi anni.<br />
Limitarsi ai piccoli componenti potrebbe<br />
essere una scelta a corto respiro. Una<br />
macchina con campo di misura più ampio<br />
è preferibile a patto che non ci siano<br />
compromessi di risoluzione, accuratezza,<br />
e capacità di rilevare i dettagli più piccoli.<br />
In questo scenario in cui si cerca di avere<br />
“tutto in uno”, Vicivision esordisce con<br />
una novità unica. Si chiama X-360. Un<br />
crossover che unisce la capacità di acquisigrandi<br />
come viti e protesi ortopediche. I<br />
costruttori di micro-meccanica allo stesso<br />
modo potranno contare su una risoluzione<br />
capace di misurare raggi, smussi, gole<br />
e filetti molto piccoli disponendo comunque<br />
di un diametro massimo misurabile<br />
di 60 mm ed una lunghezza di 300 mm.<br />
<strong>La</strong> risoluzione, unica sul mercato, unita ad<br />
un ampio campo di lavoro si completano<br />
poi con l’esclusiva funzione “full image” di<br />
Vicivision. <strong>La</strong> funzione “full image” cattura<br />
con la massima risoluzione tutto il profilo<br />
del pezzo caricato in macchina, visualizzando<br />
ed archiviando tutti i punti acquisiti.<br />
30 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
www.interprogettied.com
X-360 è una<br />
macchina per la<br />
misura ottica che<br />
unisce la capacità<br />
di acquisire i<br />
dettagli più piccoli<br />
ad un ampio<br />
campo di lavoro<br />
<strong>La</strong> funzione<br />
“full image”<br />
cattura con<br />
la massima<br />
risoluzione<br />
l’intero profilo<br />
del pezzo caricato<br />
in macchina,<br />
visualizzando<br />
ed archiviando<br />
tutti i punti<br />
acquisiti<br />
Non solo i punti definiti nel programma di<br />
misura vengono visualizzati ed archiviati<br />
ma tutto il profilo del pezzo. Questa funzione<br />
permette di archiviare l’immagine<br />
e conservarla in caso di contestazioni,<br />
consentendo persino di misurare successivamente<br />
dettagli precedentemente non<br />
richiesti. Chi produce pezzi prototipo nel<br />
medicale potrà spedire i manufatti ed<br />
archiviare tutto il profilo del pezzo, nel<br />
caso fossero necessarie ulteriori analisi.<br />
Le novità non finiscono qui, ma si snodano<br />
attraverso la cura dei dettagli e<br />
l’ergonomia del prodotto. <strong>La</strong> macchina,<br />
costruita con sistema di punta e contropunta<br />
offre un pratico accesso frontale<br />
opportunamente illuminato, per agevolare<br />
le operazioni di carico e scarico anche<br />
dei pezzi più piccoli.<br />
Particolare attenzione su questo modello<br />
è stata posta all’aspetto di pulizia dell’area<br />
di lavoro. I carter di protezione delle<br />
ottiche sono in acciaio inox piuttosto che<br />
in fusioni di alluminio per non trattenere<br />
polvere e agevolare la pulizia periodica.<br />
<strong>La</strong> contropunta superiore è del tipo a<br />
basso attrito di scorrimento. Questo evita<br />
l’effetto di scivolamento fra contropunta<br />
e pezzo in condizioni di basso precarico.<br />
Nel settore dentale, medicale e farmaceutico<br />
capita spesso di caricare elementi in<br />
plastica dove il serraggio deve essere sia<br />
preciso che delicato per non deformare<br />
l’oggetto da misurare.<br />
In alternativa alle contropunte, la macchina<br />
può essere equipaggiata con soluzioni<br />
di serraggio per i pezzi che non presentano<br />
fori di centraggio. Per chi volesse<br />
automatizzare il controllo sono disponibili<br />
opportuni sistemi di fissaggio pneumatici<br />
(sia mandrino che contropunta).<br />
Vicivision, in qualità di fornitore di automazione,<br />
è in grado assistere al pieno le<br />
esigenze di asservimento robotizzato oltre<br />
al collegamento con MES di produzione<br />
e software statistici.<br />
Per le aziende più all’avanguardia è<br />
disponibile il software di comunicazione<br />
VVLinx con moduli di retrazione per i<br />
torni. I dati rilevati dallo strumento di<br />
misura vengono elaborati e inviati sotto<br />
forma di correttore utensili al tornio che<br />
ha prodotto il pezzo per mantenere la<br />
produzione sempre in tolleranza o agevolare<br />
gli attrezzaggi.<br />
In un periodo in cui ancora non hanno<br />
pienamente ripreso fiere ed eventi internazionali,<br />
il lancio del prodotto avverrà<br />
con webinar e live demo. Le dimostrazioni<br />
verranno eseguite a distanza direttamente<br />
sui manufatti inviati alla sede Vicivision<br />
o a qualsiasi punto vendita.<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 31
MACCHINE UTENSILI<br />
TAGLIO METALLI<br />
Segatrice per linee di produzione e finitura tubi<br />
ISTech, azienda produttrice di sistemi automatizzati per il taglio<br />
dei metalli, attiva da oltre 25 anni e specializzata in soluzioni<br />
compatibili con i principi di Industria 4.0, presenta la segatrice<br />
per linee di produzione e lavorazione tubi Power S4 AC.<br />
Progettata per l’inserimento in linee per la produzione e finitura<br />
di tubi, Power S4 AC si distingue per la grande solidità costruttiva.<br />
Le misure di lame adottate (5500 x 34 x 1,1 mm), il sistema<br />
di discesa su colonne e il potente gruppo motore permettono<br />
di ottenere risultati eccellenti anche nel taglio dei materiali<br />
più impegnativi.<br />
Power S4 AC è ideale per tagliare anche materiali con durezze<br />
molto elevate come tubi API. Si tratta di tubi molto resistenti,<br />
generalmente realizzati in acciaio con durezza 55 sulla scala<br />
di Rockwell (HRC).<br />
Il sistema di taglio Power S4 AC garantisce tagli dritti mediante<br />
un tendilama automatico che assicura sempre il corretto tensionamento<br />
del nastro e un sistema di posizionamento automatico<br />
del guidalama che evita deviazioni della lama.<br />
Power S4 AC è stato progettato per lavorare anche con lame in<br />
metallo duro. <strong>La</strong> velocità di taglio è variabile (da 20 a 100 mt/min).<br />
<strong>La</strong> spazzola puliscilama motorizzata tiene il dente della lama<br />
sempre pulito, prolungando la vita dell’impianto. <strong>La</strong> segatrice<br />
è dotata di lubrificatore minimale che deposita un sottilissimo<br />
velo d’olio direttamente sul dente della lama e di evacuatore<br />
trucioli motorizzato. <strong>La</strong> macchina è studiata per essere inserita<br />
in una linea di taglio.<br />
ACCESSORI<br />
Riduzione dell’impatto ambientale degli stabilimenti<br />
Il gruppo D’Andrea, esperto in produzione di accessori di alta<br />
precisione per macchine utensili, votato all’innovazione e alle<br />
soluzioni pioneristiche in un settore competitivo e tecnico,<br />
ha avviato percorsi virtuosi di riduzione dei costi energetici<br />
e di mitigazione degli impatti ambientali per gli stabilimenti<br />
di <strong>La</strong>inate (MI) e Castel del Giudice (IS). Tra questi l’impianto<br />
fotovoltaico sulla copertura del capannone di <strong>La</strong>inate della<br />
potenza di 95.55kWp che dal 2013 ha portato un risparmio<br />
medio annuo di circa 110.000 kWh per un beneficio ambientale<br />
cumulato di oltre 77 tonnellate di petrolio equivalente.<br />
<strong>La</strong> riqualificazione dello stabilimento di Castel del Giudice,<br />
di circa 1.500 m 2 , prevedeva invece un virtuoso intervento<br />
globale per ridurre i consumi energetici e un nuovo impianto<br />
di climatizzazione per incrementare il comfort dei dipendenti.<br />
Per questo D’Andrea Molise Srl ha scelto l’affiancamento di<br />
Consulenza e Risorse, società indipendente nata dall’unione<br />
di un team multidisciplinare con esperienze maturate nei settori<br />
della finanza applicata ai processi aziendali, competenze<br />
trasversali e una rete di partner qualificati.<br />
Consulenza e Risorse ha redatto la diagnosi energetica<br />
ai sensi della UNI EN 16247-3 per la valorizzazione degli<br />
investimenti. Il consumo di energia è stato indicizzato al<br />
quantitativo di acciaio lavorato, concentrandosi sui servizi a<br />
più alti margini di miglioramento e sulla produzione di energia<br />
da fonti rinnovabili. Questo ha portato alla progettazione<br />
preliminare e alla valutazione degli investimenti per due<br />
interventi: un impianto di produzione di energia fotovoltaica<br />
per una potenza di 114 kWp; un impianto ad alta efficienza<br />
con sistemi pompa di calore VRV per il nuovo sistema di<br />
climatizzazione.<br />
Il progetto dell’impianto fotovoltaico è stato in parte cofinanziato<br />
con fondi della programmazione 2014-<strong>2020</strong>, mentre<br />
la sostituzione dell’impianto a metano con il nuovo sistema<br />
VRV è stato candidato sul Conto Termico, lo strumento del<br />
GSE per il riconoscimento di un contributo fino al 65% sulla<br />
spesa per gli interventi di riduzione dei consumi di energia.<br />
L’impianto fotovoltaico controlla ogni coppia di pannelli con<br />
un sistema di comunicazione che ne verifica il reale output<br />
e consente all’inverter della sezione di ottimizzare il profilo<br />
di produzione. L’impianto di climatizzazione con tecnologia<br />
VRV controlla in tempo reale il carico delle 6 unità esterne e<br />
delle 6 unità interne con un sistema di gestione controllabile<br />
da remoto anche dalla sede di <strong>La</strong>inate. I parametri di comfort<br />
di umidità e temperatura sono sotto continuo controllo e le<br />
delicate operazioni sugli impianti a controllo numerico da<br />
parte dei dipendenti avvengono in un clima sicuramente<br />
più favorevole.<br />
32 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
www.interprogettied.com
MACCHINE UTENSILI<br />
LAVORAZIONE PEZZI<br />
Modulo a 2 griffe flessibile e leggero<br />
<strong>La</strong> massima flessibilità per la lavorazione<br />
di una vasta gamma di pezzi e piccoli<br />
lotti, non è solo una semplice illusione: con<br />
il sistema modulare Hainbuch diventa realtà.<br />
Qualunque sia la forma o la dimensione, rotonda cubica<br />
piccola o grande, con il sistema modulare è possibile bloccare<br />
qualsiasi tipo di pezzo. Le varie attrezzature di bloccaggio<br />
intercambiabili possono essere sostituite molto rapidamente. Il<br />
produttore tedesco aveva già ampliato la gamma di accessori<br />
del suo sistema modulare, tuttavia, mancava ancora una cosa:<br />
un adattatore per il bloccaggio di parti cubiche; motivo per cui<br />
Hainbuch ha introdotto sul mercato il modulo a 2 griffe.<br />
I pezzi tondi vengono serrati esternamente con le classiche<br />
pinze. Ma quando queste raggiungono i loro limiti, a causa di un<br />
diametro più grande del pezzo che deve essere bloccato, viene<br />
utilizzato il modulo a 3 griffe. E per le parti cubiche il modulo a 2<br />
griffe può essere utilizzato per il bloccaggio autocentrante nei<br />
centri di lavoro e nelle fresatrici. In soli due minuti, è possibile<br />
passare dal bloccaggio esterno al<br />
bloccaggio autocentrante. Il modulo<br />
a 2 griffe può lavorare in sicurezza<br />
con velocità fino a 1.500 giri/min.<br />
Grazie al suo design piccolo e leggero,<br />
è l’alternativa ideale a un dispositivo autocentrante<br />
grande e pesante. L’unità base in cui<br />
è inserito il modulo a griffe è un mandrino o morsa<br />
Hainbuch. I moduli possono essere sostituiti senza cambiare<br />
il dispositivo di bloccaggio e, grazie all’interfaccia integrata di<br />
cambio rapido Centrex, non è necessario alcun allineamento.<br />
I moduli a 2 e 3 griffe sono i complementi ideali delle pinze e<br />
possono essere sostituiti rapidamente.<br />
<strong>La</strong> soluzione Hainbuch non assomiglia alle ingombranti morse che<br />
si trovano in molti ripiani di officine e le cui dimensioni sono più<br />
uno svantaggio che un vantaggio. In pratica, ciò porta spesso ad<br />
utilizzare un grosso mandrino che regge un piccolo pezzo. E in tal<br />
caso nasce subito un dilemma, perché spesso significa che gli<br />
utensili possono entrare in interferenza col mandrino stesso. Non è<br />
insolito utilizzare utensili speciali ma ciò comporta un rischio molto<br />
elevato di collisione. Al contrario, il sistema modulare Hainbuch<br />
è più efficiente e altrettanto capace di adeguarsi alle esigenze di<br />
flessibilità delle moderne macchine utensili.<br />
TORNI PARALLELI<br />
CNC facile da programmare<br />
Il tornio Speed Evo di Comev<br />
è un tornio parallelo a CNC<br />
conversazionale evoluto, che<br />
si distingue per l’estrema semplicità<br />
di programmazione, con<br />
un controllo esclusivo sviluppato<br />
da Comev e Delectron da<br />
oltre 25 anni.<br />
Veloce, maneggevole e affidabile,<br />
ottimale nella produzione<br />
dal pezzo singolo alla<br />
prototipazione e nella piccola<br />
media serie, costruito con cura<br />
e componenti di prima scelta.<br />
Già ricco di accessori si presta<br />
per personalizzazioni anche<br />
evolute per risolvere quelle<br />
particolari problematiche dove<br />
le macchine di serie non possono<br />
essere utilizzate.<br />
Fusione monoblocco nelle varie<br />
altezze d’asse, alloggia il mandrino<br />
montato su cuscinetti di<br />
altissima precisione per ottenere<br />
una precisione di marcia<br />
e una rugosità di alto livello.<br />
Tre tipi di mandrino cementati<br />
e temprati, finemente rettificati<br />
praticamente esenti da<br />
manutenzione sono alloggiati<br />
in una fusione termicamente<br />
stabile, la rumorosità è ridotta<br />
ai minimi termini.<br />
Dotati di viti a ricircolo di sfere<br />
rettificate ISO 5 precaricate a<br />
gioco 0 e montate su cuscinetti<br />
di precisione, hanno i relativi<br />
motori in asse alle viti stesse<br />
per garantire alta dinamica e<br />
rigidità. <strong>La</strong> serie Speed si fa<br />
notare per le prestazioni in<br />
accelerazione e velocità ai<br />
vertici della categoria.<br />
<strong>La</strong> lubrificazione delle viti e<br />
delle guide è garantita da una<br />
pompa ad alta pressione con<br />
distribuzione multipunto e valvole<br />
dosatrici che garantiscono<br />
una distribuzione uniforme<br />
dell’olio ed una bassa contaminazione<br />
del refrigerante. Tutti i<br />
cavi di alimentazione dei vari<br />
motori e dispositivi sono completamente<br />
protetti da guaine<br />
con grado di protezione IP 67.<br />
Il gruppo carri ben dimensionato<br />
risulta rigido e stabile<br />
nelle varie lavorazioni, dotato<br />
di coda di rondine supplementare<br />
per ricevere supporti o<br />
accessori e tutti i tipi di torretta<br />
possibile.<br />
<strong>La</strong> coda di rondine del carro è<br />
temprata ad induzione e rettificata<br />
con carrello trasversale<br />
rettificato e finemente raschiettato<br />
a mano. Le guide di scorrimento<br />
che agiscono sul banco<br />
sono dotate di materiale antifrizione<br />
incollato ed avvitato,<br />
rettificato e raschiettato. Tutti<br />
i carri e carrelli hanno lardoni<br />
conici di registrazione. I volantini<br />
di comando, continui ed<br />
ad alta risoluzione, all’interno<br />
della macchina consentono l’agevole<br />
manovra, mantenendo<br />
un approccio da tornio convenzionale.<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 33
UTENSILI<br />
LAVORAZIONI MECCANICHE<br />
Kennametal presenta una<br />
nuova linea di utensili<br />
di alesatura pronti<br />
per la digitalizzazione,<br />
che consentono una<br />
regolazione di precisione<br />
molto semplice.<br />
Alesatura di precisione<br />
Una nuova linea di utensili di alesatura<br />
pronti per la digitalizzazione<br />
che rendono molto semplici le<br />
regolazioni di precisione, consentendo<br />
una maggiore produttività nella realizzazione<br />
di alesature in modo prevedibile e<br />
accurato. Il sistema di alesatura di precisione<br />
eBore, presentato da Kennametal, è<br />
costituito da unità di taglio che coprono<br />
una gamma di diametri che vanno da 6<br />
a 1020 mm (da 0,236” a 40,157”) e da<br />
un display digitale opzionale che rende<br />
le regolazioni di precisione semplici come<br />
girare una vite, evitando il rischio dei<br />
costosi errori del passato.<br />
“Per molti pezzi, l’operazione di alesatura<br />
ha spesso costituito il passaggio finale<br />
di una lavorazione e un banale errore<br />
poteva portare allo scarto del pezzo. Il<br />
sistema di alesatura Kennametal eBore<br />
elimina il tradizionale approccio ‘conta<br />
le tacche’ per alesare e riduce costosi<br />
errori”, dichiara Marcus Paul, Global<br />
Product Manager. “Abbiamo riscontrato<br />
un’eccezionale accettazione da parte<br />
degli operatori grazie alla sua semplicità<br />
e facilità d’uso. E poiché lo stesso dispositivo<br />
digitale eBore può essere utilizzato<br />
su più tipi di utensili e su varie macchine,<br />
rientra facilmente nel budget disponibile<br />
per l’acquisto di utensili”.<br />
FACILITÀ D’IMPIEGO<br />
Con il dispositivo digitale eBore di Kennametal,<br />
prendere le misure di un foro stretto<br />
e perdere il conto di quanto è stata<br />
girata la vite di regolazione è un ricordo<br />
del passato. Con un’accuratezza della<br />
regolazione di 0,002 mm (0,00008”),<br />
eBore Universale:<br />
una testa,<br />
configurazioni<br />
multiple, grande<br />
diametro<br />
e profondità<br />
di alesatura.<br />
Il display digitale<br />
eBore consente<br />
una regolazione<br />
precisa del<br />
mandrino,<br />
riducendo i tempi<br />
di configurazione<br />
e i tempi<br />
di inattività<br />
il dispositivo resistente ai trucioli e al<br />
refrigerante tiene traccia del movimento<br />
della barra di alesatura. Basta agganciarlo<br />
in posizione, ruotare la vite di regolazione<br />
della testa dell’alesatura alla quantità<br />
desiderata e l’utensile è pronto per la<br />
successiva operazione di alesatura.<br />
Con eBore non è necessario rimuovere<br />
la testa di alesatura dal mandrino per la<br />
regolazione, né per contare le graduazioni<br />
o prendere appunti. Le preoccupazioni<br />
per il gioco e il movimento dovuti a un<br />
serraggio eccessivo della vite di bloccaggio<br />
della testa di alesatura sono un<br />
ricordo del passato, così come gli infiniti<br />
tagli di prova e “il lieve aumento delle<br />
dimensioni del foro di alesaggio”. Il risultato<br />
è meno scarti, meno tempi di fermo<br />
e configurazioni più veloci. Il dispositivo<br />
si spegne automaticamente dopo 30<br />
secondi e offre oltre 5.000 regolazioni<br />
tra i cambi di batteria.<br />
E se si dimentica di rimuovere la testa di<br />
alesatura prima di accendere il mandrino,<br />
un meccanismo di bloccaggio a sfera e<br />
molla imposta automaticamente il display a<br />
500 giri/min, prevenendo potenziali lesioni.<br />
ALESAGGIO DI DIAMETRI PICCOLI<br />
E MOLTO GRANDI<br />
<strong>La</strong> linea di prodotti eBore è composta<br />
da 4 tipi di utensili, tutti dotati del<br />
passaggio interno per il<br />
refrigerante e copre la<br />
seguente gamma di<br />
diametri:<br />
Garantendo regolazioni<br />
senza errori e un’accuratezza<br />
entro i 2 micron, il dispositivo<br />
digitale eBore di Kennametal<br />
è un accessorio opzionale<br />
del sistema di alesatura<br />
digitale Kennametal<br />
34 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
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- Utensile universale eBore - 6-152 mm<br />
(0.236”-5.984”)<br />
- Utensile di alesatura di precisione<br />
eBore - 20-205 mm (0,787”-8,071”)<br />
- Utensile di finitura con ponte eBore -<br />
200-1020 mm (7.874”-40.157”)<br />
- Utensile di sgrossatura a doppio<br />
tagliente eBore – 19,5-1020 mm<br />
(7.677”-40.157”)<br />
Basato sulla semplicità, il sistema<br />
eBore viene fornito con l’interfaccia<br />
di cambio rapido KM di Kennametal<br />
e può essere facilmente adattato agli<br />
attacchi HSK, PSC, KM4X e ai mandrini<br />
con coni ISO.<br />
I tipi di utensili<br />
eBore, da sinistra<br />
a destra:<br />
eBore universale,<br />
utensile di finitura<br />
eBore, utensile<br />
a ponte eBore,<br />
utensile<br />
a doppio tagliente<br />
eBore<br />
80 anni al servizio delle lavorazioni industriali<br />
Con più di 80 anni di leadership tecnologica nelle lavorazioni<br />
industriali, Kennametal Inc. offre ai propri clienti la massima<br />
produttività grazie alla competenza maturata nella scienza dei<br />
materiali, nella realizzazione di utensili e nelle soluzioni antiusura. Le<br />
aziende dei settori aerospaziale, movimento terra, energia, meccanica<br />
generale e automotive si rivolgono a Kennametal per essere aiutate<br />
a produrre con la massima precisione ed efficienza. Ogni giorno<br />
circa 10.000 dipendenti collaborano con i clienti in oltre 60 Paesi per<br />
renderli sempre più competitivi nei rispettivi mercati di riferimento.<br />
Nell’anno fiscale 2019 Kennametal ha generato un fatturato di quasi<br />
2,4 miliardi di dollari.<br />
Informazione - Advertising - Servizi digitali<br />
Da oltre 30 anni le riviste di riferimento nel B2B<br />
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UTENSILI<br />
LAVORAZIONE DELL’ALLUMINIO<br />
Fresatura a tuffo e profilare<br />
L’ultima generazione di frese Garant Master Alu colpisce per<br />
le sue prestazioni elevate nella lavorazione dell’alluminio. Le<br />
innovative frese ad alte prestazioni sono caratterizzate da una<br />
lunga durata e raggiungono velocità di avanzamento e di taglio<br />
estreme. In breve tempo si possono ottenere ottimali qualità<br />
superficiali, ottenendo così un’efficienza di lavorazione elevata.<br />
L’ampia gamma di prodotti Garant Master Alu offre la soluzione<br />
adatta a ogni tipo di lavorazione, sia che si tratti di finitura,<br />
sgrossatura, foratura. Inoltre, gli utensili HPC sono disponibili<br />
con o senza rivestimento DLC (anche con geometria specifica<br />
per fresature a tuffo e a profilare). Il colore del rivestimento si<br />
basa sul colore del codice ISO, consentendo a tutti i dipendenti<br />
di identificare rapidamente e facilmente il campo di applicazione<br />
della fresa.<br />
<strong>La</strong> geometria dell’utensile è stata progettata appositamente<br />
per fresature a tuffo e a profilare. <strong>La</strong> fresa in metallo duro<br />
integrale Garant Master Alu è disponibile non rivestita o con<br />
rivestimento DLC di ultima generazione in verde (in linea con<br />
il codice ISO).<br />
Gli utensili vengono dotati di un imbocco speciale del rispettivo<br />
diametro che consente di correggere un eventuale squilibrio.<br />
In questo modo viene garantito uno squilibrio minimo di G1,8<br />
e si ottiene la migliore qualità di equilibratura possibile per il<br />
rispettivo diametro con un numero di giri elevato.<br />
Queste in sintesi le caratteristiche delle frese Garant Master Alu:<br />
• Substrato con ottima resistenza alla rottura e alla flessione.<br />
• <strong>La</strong> particolare forma delle cavità per trucioli permette un’immediata<br />
evacuazione dei trucioli verso l’alto. Cavità per trucioli<br />
lucidate per un’evacuazione rapida e sicura dei trucioli.<br />
• Geometria dell’utensile specifica per fresature a tuffo e a<br />
profilare.<br />
• Rivestimento DLC di ultima generazione di colore verde.<br />
• Nocciolo adattato per garantire la massima stabilità.<br />
• Preparazione mirata dei taglienti per garantire la massima<br />
sicurezza dei processi. Si evita quindi la formazione del tagliente<br />
di riporto.<br />
FINITURE DI QUALITÀ<br />
Frese a spallamento retto<br />
Per le aziende metalmeccaniche che hanno difficoltà a ottenere<br />
una finitura superficiale di qualità riducendo al contempo<br />
i consumi energetici della macchina, Seco Tools ha ampliato<br />
la sua linea leader del settore di frese a spallamento retto<br />
con il nuovo Double Turbo. Questa nuova fresa a spallamento<br />
retto di Seco migliora le operazioni di sgrossatura, riducendo<br />
i consumi di energia nella lavorazione di materiali come<br />
acciaio, acciai inossidabili, ghisa e leghe ad alta temperatura<br />
attraverso una geometria di taglio avanzata. Per il massimo<br />
livello di produttività, questi nuovi utensili di fresatura utilizzano<br />
inserti a due lati con quattro taglienti e una qualità di<br />
fresatura Seco Tools all’avanguardia.<br />
Double Turbo soddisfa le esigenze sia delle officine metalmeccaniche<br />
che degli impianti di produzione di massa. Questo<br />
sistema è caratterizzato da una geometria estremamente precisa<br />
con l’angolo dell’elica più positivo possibile per ridurre<br />
la probabilità di mancate corrispondenze della superficie e<br />
consentire un’impressionante precisione dell’angolo di 90°.<br />
Con tale precisione, i tempi del ciclo di finitura sono notevolmente<br />
ridotti o, in alcuni casi, completamente eliminati.<br />
Gli utensili di fresatura Double Turbo sono disponibili in 19<br />
varianti metriche con diametro da 32 mm a 125 mm e varianti<br />
da 16 pollici con dimensioni da 1,25” a 5”.<br />
Gli inserti ZOMX16 hanno geometrie positive elevate per<br />
un’efficace evacuazione dei trucioli e forze di taglio ridotte.<br />
Queste caratteristiche riducono al minimo le vibrazioni per<br />
una maggiore durata dell’utensile e una finitura della superficie<br />
ottimale.<br />
Il design a due lati offre un notevole risparmio del costo per<br />
tagliente. Gli ZOMX16 includono due geometrie, ME10 e M12,<br />
e due raggi di punta, 0,8 e 1,6. Entrambe le qualità PVD e<br />
Duratomic ® CVD sono disponibili.<br />
<strong>La</strong> fresa a spallamento retto Double Turbo utilizza materiali<br />
e risorse con maggiore efficienza, consentendo di ridurre le<br />
emissioni di gas serra (CO 2<br />
). Gli utensili Double Turbo rappresentano<br />
una scelta sostenibile e responsabile per l’azienda<br />
e per l’ambiente.<br />
Per ulteriori informazioni sulle frese Double Turbo e gli inserti<br />
ZOMX16, è possibile contattare il funzionario Seco di zona.<br />
36 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
www.interprogettied.com
ATTREZZATURE<br />
PER PAVIMENTAZIONI RESILIENTI<br />
Fresatura di fughe con scanalatrice a batteria<br />
Groover 500-LP è il nuovo apparecchio<br />
a batteria per la fresatura<br />
di fughe in pavimentazioni<br />
alto-resilienti. Leister, multinazionale<br />
svizzera esperta nel<br />
segmento delle soluzioni per la<br />
saldatura della plastica, ha sviluppato<br />
Groover 500-LP con la<br />
collaborazione di Wolff, azienda<br />
tedesca presente sul mercato da<br />
60 anni e all’avanguardia nella<br />
progettazione e realizzazione di<br />
macchinari per la rimozione dei<br />
rivestimenti delle pavimentazioni.<br />
Alessandro Foce, responsabile<br />
del prodotto per Leister,<br />
descrive le caratteristiche più<br />
interessanti di questa nuova<br />
soluzione.<br />
Per chi è pensata questa novità?<br />
Groover 500-LP è stata progettata<br />
per i posatori che vogliono<br />
coniugare velocità di esecuzione<br />
e praticità. Cercare una presa<br />
di corrente, portare pesanti prolunghe<br />
e districare grovigli di<br />
cavi comporta una perdita di<br />
tempo prezioso. Senza contare<br />
il rischio di inciampare. Con<br />
Groover 500-LP la realizzazione<br />
di fughe nelle pavimentazioni<br />
diventa più semplice, rapida e<br />
sicura.<br />
Un apparecchio cordless è pratico,<br />
ma non crea problemi di<br />
continuità nell’utilizzo?<br />
È sempre difficile dare indicazioni<br />
di durata quando si parla<br />
di attrezzi a batteria. Materiale<br />
da fresare, profondità della<br />
fuga, condizioni della batteria e<br />
temperatura ambiente sono fattori<br />
che possono impattare sulle<br />
prestazioni. Nelle prove da noi<br />
effettuate in cantiere, abbiamo<br />
fresato fino a 300 metri lineari<br />
con una sola batteria. Teniamo<br />
poi presente che Groover 500-LP<br />
è fornita con due batterie e il<br />
tempo necessario per la ricarica<br />
completa è inferiore a un’ora.<br />
Per quali tipi di pavimentazioni<br />
è adatto Groover 500-LP?<br />
Con Groover 500-LP è possibile<br />
fresare fughe in rivestimenti realizzati<br />
in materiali sintetici così<br />
come in materiali naturali (linoleum)<br />
sena dover cambiare lama<br />
di fresatura. <strong>La</strong> nuova lama di<br />
Groover 500-LP è stata progettata<br />
per adattarsi a ogni tipo di applicazione:<br />
funziona in modo ottimale<br />
sia con rivestimenti in PVC, PE o<br />
PUR, sia con coperture naturali<br />
come il linoleum o la gomma.<br />
Oltre alla lama standard in carburo<br />
di tungsteno, Leister mette<br />
a disposizione una lama con<br />
tagliente in diamante policristallino,<br />
per la fresatura di fughe<br />
in rivestimenti di sicurezza. Il<br />
design compatto di Groover 500-<br />
LP la rende la soluzione ideale<br />
sia per grandi che per piccole<br />
superfici, che si tratti di un<br />
ospedale o una scuola oppure di<br />
una pavimentazione di un mezzo<br />
pubblico.<br />
Ci sono avvertenze particolari<br />
per la manutenzione?<br />
Le esigenze di manutenzione di<br />
Groover 500-LP sono minime, un<br />
aspetto che del resto è comune<br />
a tutte le soluzioni Leister. Questo<br />
anche grazie al motore brushless<br />
che, essendo privo di carboncini,<br />
non ne richiede la sostituzione. Il<br />
motore è inoltre molto più silenzioso<br />
rispetto alle normali scanalatrici<br />
alimentate tramite cavo.<br />
Anche il cambio della lama di<br />
fresatura è un evento poco frequente,<br />
perché è stata progettata<br />
per durare a lungo. Quando<br />
occorre, però, si può cambiare<br />
facilmente e in scurezza.<br />
Quali aspetti lo distinguono da<br />
prodotti equivalenti?<br />
L’alimentazione a batteria<br />
è l’elemento più distintivo di<br />
Groover 500-LP, ma ci sono altri<br />
aspetti come la capacità di fresare<br />
fughe a profondità costante<br />
anche in caso di superfici<br />
irregolari. Questo grazie al<br />
rullo dell’apparecchio che con<br />
un particolare meccanismo di<br />
aggiustamento compensa le<br />
irregolarità.<br />
Groover 500-LP è inoltre dotata di<br />
un fermo laterale, utile nel caso<br />
occorra fresare una pavimentazione<br />
priva di giunture, per riparazioni<br />
o per fresare scanalature da<br />
usarsi come punti di riferimento.<br />
Anche la possibilità di ruotare<br />
il tubo per la raccolta della polvere<br />
è interessante: permette di<br />
fresare anche lungo i muri o altri<br />
oggetti a una distanza dai bordi<br />
di appena 25 mm.<br />
Sono disponibili accessori per<br />
Groover 500-LP?<br />
In realtà Groover 500-LP è già<br />
fornito in versione “full optional”,<br />
con accessori che fanno la<br />
differenza in termini di praticità<br />
di utilizzo: come le luci LED per<br />
illuminare l’area di fresatura e<br />
facilitare il lavoro nei punti poco<br />
illuminati, che capitano anche<br />
nei migliori cantieri. O l’adattatore<br />
che permette di collegare<br />
Groover 500-LP, anziché al classico<br />
sacchetto per la raccolta<br />
della polvere, direttamente a un<br />
aspirapolvere.<br />
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COMPONENTI<br />
LAVORAZIONI MECCANICHE<br />
Aste filettate a ricircolo di sfere<br />
L’asta filettata di una vite a ricircolo di sfere<br />
esegue un movimento lineare o rotativo. Tale<br />
movimento viene eseguito tramite il dado.<br />
Allo stesso tempo, l’asta filettata deve essere<br />
alloggiata da qualche parte, oppure in altri<br />
termini, dopo la rullatura del filetto, entrambe<br />
le estremità dell’asta filettata sono sottoposte<br />
a una lavorazione ad asportazione di truciolo<br />
che caratterizza ulteriormente il componente<br />
meccanico come un elemento funzionale<br />
perfettamente adattato e specifico del cliente.<br />
Dopo la rullatura, le aste filettate a ricircolo<br />
di sfere sono indurite a induzione e tagliate<br />
a misura. I componenti tondi altrimenti ancora<br />
grezzi vengono inviati alla torneria per la<br />
lavorazione specifica delle estremità dell’asta<br />
filettata. Ciò che sembra così facile può funzionare<br />
soltanto grazie a un notevole know-how,<br />
come quello di Eichenberger, un livello elevato<br />
di consapevolezza della qualità da parte dei singoli<br />
dipendenti e un parco macchine moderno<br />
per tenere il passo con tali esigenze.<br />
Le aste filettate devono giungere in torneria in<br />
un momento prestabilito e la devono lasciare<br />
con la stessa puntualità. È necessario un adattamento<br />
rapido dei torni. Tempi di attrezzaggio<br />
minimi incidono direttamente sui termini di<br />
consegna e sui costi che il cliente deve sostenere.<br />
Per ogni ordine, il team leader decide<br />
quale macchina soddisfa al meglio requisiti<br />
quali il tempo di ciclo e il campo di tolleranza.<br />
I diversi tipi di aste filettate, associati a piccole<br />
e piccolissime serie, costituiscono una sfida<br />
quotidiana. Inoltre, non si usano quasi più<br />
“semplici” aste filettate. Oltre l’80% delle aste<br />
filettate sono pezzi unici, ma devono passare<br />
attraverso il processo di produzione come un<br />
pezzo di serie.<br />
Le aste filettate a ricircolo di sfere della<br />
Eichenberger vengono rullate e temprate. <strong>La</strong><br />
formatura a freddo del metallo e l’indurimento<br />
induttivo possono modificare le proprietà del<br />
materiale. Tali processi determinano diverse<br />
tensioni, talvolta elevate, sulle aste filettate. Chi<br />
si occupa della rullatura di organi filettati dice<br />
che l’asta filettata “vive”. Quanto possa essere<br />
“vivo” l’acciaio lo dimostra la vite con filettatura<br />
obliqua “Speedy”: un serraggio improprio<br />
può rendere l’asta filettata completamente<br />
inutilizzabile. Per questo motivo Eichenberger<br />
ha investito molto in attrezzature speciali di<br />
serraggio in maniera da garantire un serraggio<br />
ottimale durante il processo di tornitura e da<br />
soddisfare i requisiti elevati di qualità.<br />
SISTEMI DI RIAVVOLGIMENTO<br />
Avvolgicavo con guida elicoidale<br />
Il nuovo avvolgicavo igus con guida elicoidale offre maggiore<br />
sicurezza nelle applicazioni per pannelli di controllo e nei banchi<br />
di montaggio.<br />
Muovere in sicurezza i cavi e avvolgerli velocemente: questo è<br />
il compito della e-spool flex. Questo nuovo sistema di riavvolgimento<br />
cavi permette di guidare, senza interruzioni, cavi e tubi<br />
per alimentazione, fluidi e dati. Un’operazione importante che può<br />
essere gestita in tutta sicurezza nelle postazioni di lavoro manuali<br />
e pannelli di controllo. Per velocizzare la messa in funzione del<br />
sistema, gli sviluppatori hanno scelto una guida elicoidale. In pochi<br />
passaggi il cavo viene inserito all’interno della guida e la e-spool<br />
flex è pronta per l’uso.<br />
In molte situazioni, in produzione, è<br />
necessario disporre di cavi e tubi sufficientemente<br />
lunghi. Troppo spesso,<br />
questi cavi giacciono non protetti sui<br />
pavimenti in mezzo allo stabilimento,<br />
il ché comporta un rischio evidente<br />
di incidente. Per queste situazioni, gli<br />
avvolgicavi con giunto rotante possono<br />
essere una soluzione, ma sono<br />
spesso disponibili solo come pacchetto<br />
completo ed è difficile fargli manutenzione.<br />
Inoltre, per garantire la trasmissione corretta di un elevato<br />
numero di dati o di fluidi, questi sistemi risultano spesso molto<br />
costosi. Così, igus ha sviluppato l’e-spool flex, avvolgicavo con<br />
guida elicoidale. Questo nuovo sistema è privo di giunto rotante e<br />
consente di guidare senza interruzioni i cavi bus e i tubi per l’aria<br />
o per i fluidi. Per agevolare il montaggio, igus ha scelto una guida<br />
elicoidale, in cui viene inserito il cavo o il tubo. <strong>La</strong> guida viene<br />
quindi posizionata in pochi passaggi nell’alloggiamento richiesto<br />
per l’avvolgimento tramite e-spool flex. I cavi possono muoversi<br />
velocemente durante l’impiego “all’esterno” e vengono riposti in<br />
modo veloce e ordinato dopo l’utilizzo.<br />
Estensioni possibili fino a 15 metri<br />
<strong>La</strong> nuova e-spool flex è disponibile in due versioni: una versione<br />
low-cost con una maniglia di avvolgimento o una soluzione automatica<br />
con freno e meccanismo di recupero a molla. <strong>La</strong> e-spool flex è<br />
disponibile in tre dimensioni per cavi con diametro da 5 a 11 millimetri<br />
e un’estensione da 5 a 15 metri. I cavi<br />
possono essere sostituiti in qualunque<br />
momento. <strong>La</strong> e-spool flex può accogliere<br />
un cavo preesistente, in alternativa, igus<br />
offre la soluzione preassemblata con<br />
cavi speciali chainflex appositamente<br />
progettati per applicazioni in movimento.<br />
Grazie ai numerosi test effettuati nel<br />
laboratorio di prova interno di 3.800 metri<br />
quadri, igus offre una garanzia unica di<br />
36 mesi su tutti i cavi.<br />
38 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
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COMPONENTI<br />
AMPLIAMENTO DI GAMMA<br />
Piastre di ingresso cavi<br />
Icotek ha ampliato la sua gamma di piastre di ingresso<br />
cavi con gli articoli KEL-DP 25 versione A e KEL-DP 32<br />
versione A e B.<br />
I nuovi prodotti si adattano alle forature standard M25 e<br />
M32. A seconda del modello, è possibile inserire fino a 13<br />
cavi diversi. Il possibile diametro del cavo da inserire è<br />
compreso tra 5,2 e 8 mm. <strong>La</strong> membrana deve solo essere<br />
forata delicatamente e poi il cavo può essere fatto passare.<br />
Una membrana già forata può essere richiusa con il<br />
tappo icotek ST-B. L’installazione avviene senza attrezzi,<br />
semplicemente inserendolo nel foro. Le ali di centratura<br />
aiutano nello stabilire la posizione corretta del KEL-DP.<br />
I KEL-DP 25 sono disponibili nella versione A (per spessori<br />
di lamiera da 1,5 a 2,5 mm). I KEL-DP 32 sono disponibili<br />
nella versione A (per spessori di lamiera 1,5-2,5 mm) e<br />
nella versione B (per spessori di lamiera 2,8-4,0 mm). Lo<br />
spessore è di 5 mm.<br />
Le nuove piastre di ingresso cavi garantiscono un grado<br />
di protezione IP65 (certificato secondo DIN EN 60529:<br />
2000-09). Altre dimensioni, certificati e campioni gratuiti<br />
dei prodotti possono essere richiesti direttamente al<br />
produttore.<br />
AZIONAMENTI A CREMAGLIERA<br />
Riduttori epicicloidali con pignone montato<br />
Appositamente per gli azionamenti a cremagliera,<br />
Neugart amplia la sua gamma di riduttori epicicloidali<br />
a un’opzione supplementare con pignone<br />
montato di propria produzione.<br />
In concreto si può optare tra due tipi di pignone:<br />
il pignone PK1 è montato sull’albero di uscita<br />
dentato del riduttore, nel quale una dentatura<br />
interna provvede alla necessaria sicurezza del<br />
collegamento conformemente alla norma DIN<br />
5480. Invece il pignone PM1 è progettato per<br />
riduttori con albero di uscita flangiato e con<br />
un’interfaccia meccanica a norma EN ISO 9409-<br />
1. Entrambi i tipi sono disponibili con dentatura<br />
elicoidale, il PK1 anche con dentatura diritta.<br />
Inoltre i pignoni hanno quattro diversi moduli,<br />
con quantità di denti differenti.<br />
L’opzione del pignone è combinabile con otto serie<br />
di riduttori in totale: fra queste è rispettivamente<br />
presente un riduttore epicicloidale coassiale con<br />
albero di uscita (PLHE) e con flangia di uscita<br />
(PFHE) dell’Economy Line, che comprende potenti<br />
riduttori standard di lunga durata, dall’eccellente<br />
rapporto prezzo-prestazioni. Nella Precision Line,<br />
denominazione che identifica l’elevata precisione<br />
dei riduttori epicicloidali di precisione, compaiono<br />
rispettivamente: due riduttori epicicloidali coassiali<br />
con albero di uscita (PSN e PLN) e flangia<br />
di uscita (PSFN e PLFN) nonché un riduttore<br />
epicicloidale angolare (WPLN e WPSFN).<br />
Queste numerose possibilità di combinazione<br />
di tipi di pignoni e riduttori epicicloidali garantiscono<br />
che non ci sia solo una soluzione per le<br />
applicazioni più disparate, ma di regola addirittura<br />
parecchie: quindi la rigidità torsionale nei<br />
riduttori flangiati è più alta che nei riduttori con<br />
albero di uscita.<br />
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COMPONENTI<br />
CONNESSIONI E CABLAGGI<br />
Cavi certificati UL per il mercato USA<br />
Nel panorama mondiale dell’economia, il Nord America rappresenta<br />
di fatto il mercato più importante per il Made in Italy. Secondo<br />
i dati Istat, nel 2019 l’Italia ha esportato negli USA per circa<br />
45,6 miliardi di euro, registrando un aumento del 7,5% rispetto al<br />
2018. Tra i prodotti maggiormente richiesti, sono presenti anche le<br />
macchine industriali e le soluzioni per l’automazione, sempre più<br />
apprezzate per gli elevati livelli di affidabilità e sicurezza. Un’importante<br />
opportunità di business per i costruttori, che si scontra<br />
però con la necessità di adeguare macchine, attrezzature ed<br />
impianti dotati di equipaggiamento elettrico, alle normative locali.<br />
Riconosciuto a livello mondiale, il marchio UL attesta la conformità<br />
dei macchinari industriali alle norme vigenti negli Stati<br />
Uniti e ne verifica l’idoneità in relazione ai potenziali rischi di<br />
incendio, shock elettrico e pericoli meccanici. Questo ne assicura<br />
chiaramente come anche i cavi stiano assumendo un ruolo<br />
sempre più cruciale in presenza di codici e requisiti normativi<br />
differenti, che incidono in maniera determinante sulle installazioni<br />
elettriche dei macchinari”.<br />
I cavi LAPP, oltre che alle numerose certificazioni, contengono<br />
conduttori cordati con dimensioni espresse in AWG e mm², che<br />
li rendono una scelta ideale in tutto il mondo, per ogni tipo di<br />
applicazione. In particolare, possiamo citare:<br />
- ÖLFLEX ® Chain TM: cavo di controllo e comando altamente<br />
flessibile TC-ER, MTW, WTTC, CIC/TC a norma UL. In particolare,<br />
le omologazioni TC-ER e MTW permettono la loro posa diretta sia<br />
nelle macchine che nell’infrastruttura, tutto con un solo cavo,<br />
riducendo le varietà dei componenti e i costi. <strong>La</strong> certificazione<br />
multi-standard offre possibilità di impiego universali: per catene<br />
portacavi o parti in movimento; posa fissa, aperta e diretta su e<br />
tra passerelle e macchina secondo NEC.<br />
- Ölflex Servo 7TCE e Ölflex Servo FD 7TCE: cavi per servomotori<br />
schermati, che rispondono all’esigenza di un controllo di precisione<br />
per quanto riguarda le applicazioni VFD/Servo, statiche e<br />
un accesso rapido al mercato statunitense, oltre che importanti<br />
vantaggi in termini di: fiducia, immagine aziendale e anche<br />
assicurativi. LAPP, esperto in sviluppo e produzione di soluzioni<br />
integrate nella tecnologia di connessione e cablaggio, dedica la<br />
massima attenzione a tali aspetti normativi, omologando i propri<br />
cavi, pressacavi e connettori al fine di offrire un reale valore<br />
aggiunto ai propri clienti che esportano nel mercato americano.<br />
L’attenta valutazione dei requisiti specifici per i cavi può rivestire<br />
un ruolo di cruciale importanza.<br />
“Uno degli aspetti spesso considerati secondari nel processo di<br />
progettazione e installazione di attrezzature e macchine, sia in<br />
un contesto industriale che commerciale, è la selezione del cavo<br />
più idoneo”, ha commentato Gaetano Grasso, Head of Product<br />
Management and Marketing di LAPP. “Questo potrebbe avere<br />
ricadute molto onerose per il costruttore e per tutte le parti<br />
coinvolte nel processo. Dal crescente aumento di cause legali<br />
e di contenziosi con le compagnie assicurative, infatti, emerge<br />
o in posa mobile continua. Ogni cavo è anche Tray Rated (TC),<br />
a garanzia di un utilizzo multifunzionale sia per le macchine che<br />
per le infrastrutture. Progettati per fornire all’utente una riduzione<br />
nel diametro rispetto ad altri cavi UL Listed isolati con materiale<br />
termoindurente di tipo TC, questi cavi dispongono della classificazione<br />
–ER. Il rating TC-ER assicura conformità sia ai requisiti<br />
dell’articolo 336 NEC che NFPA 79, poiché lo stesso cavo può<br />
essere utilizzato per entrambe le installazioni.<br />
- Ölflex Power Multi: cavo di controllo e comando con rivestimento<br />
in speciale PVC, conforme ai più severi standard UL, per<br />
assemblaggi flessibili da 600V. Particolarmente adatto per essere<br />
utilizzato in condizioni estreme, a contatto con oli in ambienti<br />
industriali difficili o all’aperto. L’approvazione “Extra-hard usage<br />
Flexible Cord STOOW” consente di utilizzare il cavo a terra, sul<br />
pavimento, senza protezione e/o come prolunga. Le approvazioni<br />
UL TC-ER lo completano facendone una soluzione ideale per un<br />
ampio ventaglio di utilizzi e località degli USA.<br />
40 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
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COMPONENTI<br />
IN MOSTRA A MECSPE <strong>2020</strong><br />
Componenti intelligenti per soluzioni IoT<br />
L’industria 4.0 spinge il mercato<br />
della componentistica ad una<br />
maggiore digitalizzazione. Nascono<br />
così i componenti intelligenti in<br />
grado di monitorarsi e di controllare<br />
il funzionamento dell’intero<br />
impianto, trasformandosi in preziosi<br />
tasselli nel mosaico dell’Internet<br />
of Things.<br />
I componenti smart realizzati in<br />
contesti che fanno uso di soluzioni<br />
IoT hanno funzionalità di percezione,<br />
interazione e interconnessione,<br />
con la conseguenza di incrementare<br />
gli aspetti adattativi e automatizzati<br />
delle funzioni di produzione.<br />
Una delle caratteristiche principali<br />
degli ambienti di produzione abilitati<br />
all’IoT è la raccolta in tempo<br />
reali dei dati, così come la loro<br />
condivisione tra le varie risorse.<br />
Le tecnologie fondamentali che<br />
supportano le attività di raccolta e<br />
condivisione dei dati in tempo reale<br />
sono il wireless e l’RFID (Radio<br />
Frequency Identification).<br />
L’industria manifatturiera<br />
intelligente<br />
L’industria manifatturiera si pone<br />
l’obiettivo di ottimizzare le attività<br />
di produzione tramite l’impiego<br />
di tecnologie avanzate e<br />
informazioni estese. L’approccio<br />
multidisciplinare costituisce la<br />
base concettuale della produzione<br />
intelligente, che si concretizza<br />
nell’aggiornamento e nella gestione<br />
della produzione e degli aspetti<br />
progettuali, connessi ad una particolare<br />
tipologia di prodotto. Sulla<br />
base di queste osservazioni, vi è<br />
il sempre più crescente ricorso a<br />
materiali avanzati, a modelli decisionali<br />
adattativi, a sensori smart,<br />
all’analisi dei dati e a dispositivi<br />
intelligenti, con lo scopo di facilitare<br />
la gestione dell’intero ciclo<br />
di vita di un prodotto.<br />
<strong>La</strong> sensoristica integrata<br />
<strong>La</strong> sensoristica costituisce un<br />
settore scientifico, con relativo<br />
comparto tecnologico, che si<br />
occupa dello studio, della progettazione<br />
e della realizzazione<br />
di sensori. Il sensore può essere<br />
definito come un dispositivo<br />
che interagisce con il sistema<br />
misurato. In ambito industriale,<br />
la definizione è riferita all’ambito<br />
metrologico, per cui si definisce<br />
sensore quel componente che<br />
fisicamente effettua la trasformazione<br />
della grandezza in ingresso<br />
in un segnale di altra natura.<br />
In settori industriali come quello<br />
energetico, delle attrezzature<br />
industriali e della movimentazione<br />
dei materiali, vi è l’esigenza di<br />
estendere il ciclo di vita di tutti i<br />
componenti critici dei macchinari<br />
e delle attrezzature impiegate. A<br />
tale scopo è opportuno avvalersi<br />
delle possibilità e delle funzionalità<br />
fornite nei contesti di applicazione<br />
dell’IoT.<br />
Il ruolo del fornitore di componenti<br />
I fornitori di componenti più evoluti<br />
implementano nuove tecnologie<br />
di sensoristica di coppie e vibrazioni<br />
per adeguarsi alle prerogative<br />
dell’industria 4.0, specie per<br />
quanto riguarda l’integrazione dei<br />
sistemi di monitoraggio del componente<br />
smart sia in condizioni<br />
operative, sia per le esigenze di<br />
manutenzione predittiva.<br />
R+W è stata una delle prime realtà<br />
industriali ad avvertire la richiesta<br />
di componenti intelligenti da<br />
parte del mercato e ha saputo<br />
rispondere prontamente progettando<br />
il primo giunto smart: AIC,<br />
acronimo di Artificial intelligence<br />
Coupling, che verrà presentato in<br />
occasione di Mecspe <strong>2020</strong>. “Ci<br />
siamo resi conto che l’industria<br />
4.0 per raggiungere il massimo<br />
dell’efficienza deve avere sempre<br />
più componenti in grado di automonitorarsi<br />
e di monitorare il funzionamento<br />
della macchina, dalla<br />
manutenzione a un controllo delle<br />
prestazioni continuo, senza dimenticare<br />
la capacità di prevedere<br />
guasti e rotture delle varie parti<br />
del motore”, spiega Davide Fusari,<br />
Country manager di R+W Italia.<br />
<strong>La</strong> tecnologia sviluppata da R+W<br />
permette di registrare alcuni parametri<br />
di esercizio (temperatura,<br />
vibrazioni, disallineamento della<br />
coppia che sta trasmettendo e<br />
altro) grazie alla sensoristica integrata<br />
nel giunto stesso. Diversi<br />
giunti R+W sono già disponibili in<br />
versione Smart; la gamma di giunti<br />
che possono integrare questa tecnologia<br />
è in fase di ampliamento.<br />
Il risultato, che rappresenta il più<br />
evoluto esempio di componentistica<br />
smart attualmente disponibile,<br />
permette di realizzare macchine<br />
sempre più efficienti, precise e<br />
in grado di controllarsi continuamente<br />
per prevedere eventuali<br />
guasti che andrebbero a impattare<br />
negativamente sulla produttività.<br />
L’innovativa soluzione di R+W,<br />
visibile in anteprima a Mecspe<br />
allo stand H05, pad. 5, fornisce<br />
la flessibilità crescente richiesta<br />
dalle aziende clienti, che in<br />
misura sempre maggiore sono<br />
orientate all’acquisizione dati in<br />
ottica di Industry 4.0.<br />
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SICUREZZA<br />
AUTOMAZIONE<br />
Il sistema di sicurezza sBot<br />
Speed di SICK adatta<br />
la velocità quando<br />
le persone si avvicinano.<br />
In questo modo garantisce<br />
un accesso sicuro alla zona<br />
pericolosa del robot.<br />
Supportando l’efficienza<br />
del processo<br />
e dell’interazione<br />
uomo-macchina.<br />
Sicurezza e produttività<br />
per i robot cooperativi<br />
Robot che rallentano quando una<br />
persona si avvicina, e riprendono<br />
autonomamente il proprio<br />
lavoro non appena la persona si<br />
allontana dalla zona di lavoro: questo,<br />
e molto di più, è possibile grazie al<br />
sistema di sicurezza sBoot Speed di<br />
SICK che porta maggiore sicurezza,<br />
flessibilità e produttività alle applicazioni<br />
di robot cooperativi.<br />
Il sistema di sicurezza sBot Speed è<br />
una soluzione completa pronta per<br />
l’integrazione, costituita da un laser<br />
scanner di sicurezza S300 mini e da<br />
una centralina configurabile di sicurezza<br />
FlexiSoft. Oltre a funzioni di automazione<br />
e sicurezza preconfigurate<br />
e testate, offre schemi di cablaggio,<br />
consentendo un’integrazione semplice<br />
e veloce con il comando del robot. <strong>La</strong><br />
variante di sistema sBot Speed-UR<br />
è ideale per diversi modelli di robot<br />
di Universal Robot (UR), ma sono<br />
disponibili ulteriori varianti per altri<br />
produttori di robot.<br />
terazione uomo-robot, ad esempio<br />
mediante una capacità di adattamento<br />
che consenta di regolare automaticamente<br />
le condizioni di funzionamento<br />
del robot in funzione alla posizione<br />
delle persone nell’ambiente. Questo<br />
previene il rischio di incidenti migliomento<br />
flessibile a condizioni di lavoro<br />
o ambiente variabili. In questa situazione<br />
i sistemi di sicurezza devono<br />
garantire un accesso sicuro alla zona<br />
pericolosa del robot. Contemporaneamente<br />
devono supportare l’efficienza<br />
di processo e la produttività dell’in-<br />
ACCESSO APERTO ALLA ZONA DI<br />
PERICOLO CON PROTEZIONE DELLE<br />
PERSONE<br />
Le applicazioni di robot cooperativi,<br />
in cui uomo e macchina si dividono<br />
lo stesso spazio di lavoro in momenti<br />
diversi, per esempio per processi di<br />
montaggio, consentono un adatta-<br />
42 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
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ando al tempo stesso la produttività,<br />
riducendo i fermi macchina ed ottimizzando<br />
il lavoro.<br />
Ed è proprio questa la filosofia seguita<br />
dal sistema di sicurezza sBot Speed<br />
di SICK. Un laser scanner di sicurezza<br />
S300 mini sorveglia l’area di lavoro<br />
del robot. Lo scanner utilizza due set<br />
di campi dipendenti dalla velocità del<br />
robot, ciascuno costituito da un campo<br />
di preallarme e da un campo protetto.<br />
Se una persona accede nel campo di<br />
preallarme del set di campi 1, durante<br />
una fase di operatività, il robot riduce<br />
la sua velocità. Poiché a questo punto<br />
il robot si muove più lentamente e di<br />
conseguenza presenta un tempo di<br />
fermata più breve in caso di arresto<br />
di emergenza, il sistema di sicurezza<br />
attiva il set di campi 2 con un campo<br />
di protezione più piccolo. Se qualcuno<br />
vi accede, il robot si arresta. Quando<br />
la persona si allontana nuovamente<br />
dall’area di lavoro, il robot riparte<br />
automaticamente, inizialmente solo a<br />
velocità ridotta monitorato con il set di<br />
campi 2, per poi riacquisire la velocità<br />
operativa originaria monitorato dal set<br />
di campi 1.<br />
MINOR NUMERO DI FERMI E<br />
MAGGIORE PRODUTTIVITÀ<br />
Il sistema di sicurezza sBot Speed<br />
consente di adattare le condizioni<br />
di funzionamento dei robot se delle<br />
persone si trovano nella sua area di<br />
lavoro. Rispetto ad un arresto completo<br />
e all’interruzione della produzione,<br />
riduzione di velocità monitorata in<br />
sicurezza significa maggiore produttività<br />
e disponibilità grazie ad una<br />
interazione uomo-robot ottimizzata.<br />
<strong>La</strong> regolazione di frenata ed accelerazione<br />
a due stadi, con riavvio automatico,<br />
riducono l’usura del robot e<br />
degli azionamenti, favorendone così<br />
una maggiore durata.<br />
UN SISTEMA DI SICUREZZA<br />
PRONTO ALL’USO<br />
Con lo sviluppo della soluzione sBot<br />
Speed ottimizzato per robot di marche<br />
e serie diverse, SICK fa un passo avanti<br />
decisivo in termini di integrazione di<br />
Il sistema di<br />
sicurezza sBot<br />
Speed di SICK è<br />
una soluzione<br />
completa pronta<br />
per l’integrazione<br />
costituita da un<br />
laser scanner di<br />
sicurezza S300<br />
mini e da una<br />
centralina di<br />
sicurezza FlexiSoft<br />
a protezione di<br />
applicazioni di<br />
robot cooperative<br />
sistema. <strong>La</strong> variante sBot Speed-UR è<br />
adattata in modo specifico per l’impiego<br />
con robot di Universal Robot delle<br />
serie UR3, UR5 e UR10. Questi aspetti<br />
riguardano per esempio il cablaggio<br />
specifico per UR, la descrizione ed il<br />
collegamento di componenti di sicurezza<br />
supplementari necessari per soddisfare<br />
le norme di sicurezza di riferimento.<br />
Inoltre, gli schemi di collegamento, la<br />
configurazione per la centralina configurabile<br />
di sicurezza, le impostazioni di<br />
parametri legati a UR e il file Sistema<br />
sono contenuti nella documentazione.<br />
L’adattamento specifico per robot UR<br />
riguarda anche le modalità operative<br />
selezionabili “Running mode” e “Programming<br />
mode”. Il sistema di sicurezza<br />
sBot Speed-UR consente a chi si occupa<br />
della messa in funzione o all’operatore,<br />
in fase di messa a punto del robot<br />
o, in caso di modifiche di funzioni, di<br />
programmare il robot e di muoversi in<br />
sicurezza, per esempio per l’apprendimento<br />
di punti di presa.<br />
Il sistema di sicurezza sBot Speed e<br />
la variante di sistema sBot Speed-UR<br />
sono già disponibili, come anche ulteriori<br />
varianti per l’utilizzo con robot di<br />
altri produttori.<br />
Soluzioni per l’automazione industriale<br />
e di processo<br />
SICK Spa, filiale italiana di SICK AG, ha sede a Vimodrone (MI). <strong>La</strong><br />
società, che nasce nel 1996 e conta oggi un team di oltre 120 persone,<br />
dispone di una struttura organizzativa qualificata e competente,<br />
composta da venditori dislocati su tutto il territorio nazionale, agenzie,<br />
tecnici e specialisti di prodotto dedicati a supportare le esigenze del<br />
cliente. Una fitta rete di distributori locali e integratori di sistema è<br />
inoltre in grado di offrire servizi di valutazione, fornitura e assistenza.<br />
SICK AG è affermata oggi a livello mondiale per la produzione di<br />
sensori, fotocellule e prodotti dedicati all’automazione industriale e<br />
di processo. È stata fondata nel 1946 in Germania, vicino Monaco, dal<br />
Dr. Ing. Erwin Sick; attualmente la sede centrale si trova a Waldkirch.<br />
Con oltre 50 filiali e numerosi uffici rappresentativi, SICK è presente<br />
in modo capillare in tutto il mondo. Ad oggi, impiega quasi 10.000<br />
dipendenti e nell’anno fiscale 2019 ha raggiunto un fatturato di 1,8<br />
miliardi di euro.<br />
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SOFTWARE<br />
LO STUDIO<br />
Gli Osservatori<br />
Digital Innovation del<br />
Politecnico di Milano,<br />
in collaborazione con<br />
AssoSoftware, hanno<br />
realizzato uno studio<br />
incentrato sul ruolo<br />
delle software house<br />
di applicativi gestionali<br />
nel percorso<br />
di digitalizzazione<br />
di imprese e pubbliche<br />
amministrazioni.<br />
Le software house accelerano<br />
la digitalizzazione del Paese<br />
Sono 1.346 le software house italiane<br />
mappate dalla Ricerca nel campo<br />
degli applicativi gestionali e rappresentano<br />
complessivamente un fatturato di<br />
14,9 miliardi di euro. Sommando a questo<br />
il valore della relativa rete di vendita (0,9<br />
miliardi), il totale generato è pari a 15,8<br />
miliardi di euro.<br />
Le aziende di questo settore sono per la<br />
maggior parte piccole ma registrano una<br />
produttività significativa pari a 158.834<br />
euro per dipendente, un dato molto positivo<br />
per un settore dove il know-how<br />
del proprio personale ICT specializzato<br />
rappresenta l’asset aziendale prevalente.<br />
Queste alcune delle evidenze emerse<br />
dalla ricerca degli Osservatori Digital<br />
Innovation della School of Management<br />
del Politecnico di Milano in collaborazione<br />
con AssoSoftware, presentata durante<br />
il convegno “Il mercato dei software<br />
gestionali in Italia: opportunità per la<br />
digitalizzazione di imprese e pubbliche<br />
amministrazioni”.<br />
“Nel contesto di un mercato digitale<br />
internazionale che vede il dominio dei<br />
grandi provider di tecnologia, le software<br />
house italiane nel campo degli applicativi<br />
gestionali rappresentano un elemento<br />
chiave per l’economia e la competitività<br />
del Paese, con un giro d’affari di 15,8<br />
miliardi di euro e un capitale umano<br />
di quasi 94.000 dipendenti”, dichiara<br />
Alessandro Perego, direttore degli Osservatori<br />
Digital Innovation. “Il portafoglio<br />
d’offerta è estremamente ricco con circa<br />
5.400 prodotti in grado di supportare i<br />
processi di imprese e pubbliche amministrazioni<br />
lungo tutta la catena del valore,<br />
da quelli chiave di back end e front end<br />
con il cliente, a quelli legati all’amministrazione<br />
e alla gestione del personale. Si<br />
tratta di un comparto di piccole imprese,<br />
molto diffuse sul territorio, a supporto di<br />
una clientela locale ed eterogenea, in cui<br />
tuttavia si notano dinamiche aggregative<br />
di fusione, acquisizione e partnership tra<br />
imprese che promuovono l’arricchimento<br />
e l’innovatività dei prodotti offerti. <strong>La</strong><br />
fotografia resa dalla ricerca evidenzia un<br />
ecosistema molto variegato in risposta<br />
a un sistema paese complesso, con esigenze<br />
eterogenee in termini di processi,<br />
ambiti applicativi, dimensione aziendale<br />
e quindi complessità da gestire e capacità<br />
di spesa”.<br />
“Le evidenze che emergono dalla Ricerca<br />
- afferma Bonfiglio Mariotti, presidente<br />
AssoSoftware - forniscono ulteriore forza<br />
alle motivazioni della nostra richiesta, più<br />
volte avanzata in questi anni al Governo,<br />
di equiparare il trattamento fiscale degli<br />
investimenti in software gestionali effettuati<br />
dalle imprese a quelli previsti invece<br />
dai provvedimenti Industria 4.0 per i software<br />
di automazione o per l’hardware.<br />
Non è più accettabile questa distinzione<br />
che penalizza fortemente tutte le imprese,<br />
creando disparità di trattamento e<br />
ostacolando la digital trasformation del<br />
nostro tessuto imprenditoriale”.<br />
44 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
www.interprogettied.com
Le software house<br />
italiane nel campo<br />
degli applicativi<br />
contano su un<br />
giro d’affari di<br />
15,8 miliardi<br />
di euro e un<br />
capitale umano<br />
di quasi 94.000<br />
dipendenti<br />
sulenza inizialmente individuate tramite i<br />
codici ATECO e selezionando tra queste le<br />
più rilevanti in termini di dimensioni (con<br />
fatturato maggiore di 1 milione di euro e<br />
numero di dipendenti maggiore di 9), la<br />
ricerca ha censito 1.346 software house<br />
con un’offerta di applicativi gestionali, che<br />
rappresentano un fatturato totale di 14,9<br />
miliardi di euro.<br />
Sommando a questo il fatturato generato<br />
dalla relativa rete di vendita prese in<br />
analisi all’interno del censimento (0,9<br />
miliardi), il valore totale generato è pari<br />
a 15,8 miliardi di euro.<br />
Si tratta dunque di un settore relativamente<br />
piccolo se confrontato con altri comparti<br />
dell’economia italiana ma estremamente<br />
rilevante nel campo della digitalizzazione.<br />
Come spesso accade quando si quantifica<br />
la significatività dell’economia generata<br />
dal digitale, questo dato non tiene conto<br />
dell’importante impatto indiretto che<br />
queste aziende producono per il sistema<br />
paese. Infatti, le opportunità di digitalizzazione<br />
offerte dai software gestionali si<br />
rivolgono a tutti i comparti d’impresa e la<br />
loro adozione implica un miglioramento<br />
di efficacia ed efficienza dei processi con<br />
conseguenze anche dirette sul fatturato<br />
delle aziende utilizzatrici.<br />
DIMENSIONI E DISTRIBUZIONE<br />
GEOGRAFICA DELLE SOFTWARE<br />
HOUSE ITALIANE<br />
Le software house italiane operanti nel<br />
mercato degli applicativi gestionali sono<br />
IL MERCATO<br />
Storicamente l’Italia registra un ritardo<br />
nella digitalizzazione rispetto al contesto<br />
europeo, che nel 2019 ci vede al ventiquattresimo<br />
posto su ventotto secondo<br />
le stime della Commissione Europea nel<br />
Digital Economy and Society Index, indicatore<br />
che valuta il livello di digitalizzazione<br />
dei paesi in termini di connettività,<br />
competenze digitali, utilizzo di internet<br />
da parte dei cittadini e adozione delle<br />
tecnologie digitali da parte di imprese e<br />
pubbliche amministrazioni.<br />
Tuttavia, a livello nazionale si osserva una<br />
solida crescita del settore digitale e una<br />
sempre maggiore visione strategica anche<br />
a liello governativo sulla sua importanza per<br />
lo sviluppo economico del sistema paese.<br />
Partendo dalle oltre 27.000 aziende in<br />
Italia legate al software e alla relativa conprincipalmente<br />
di piccole dimensioni: il<br />
74% detiene un numero di dipendenti<br />
compreso tra 10 e 50 e un fatturato<br />
inferiore a 10 milioni di euro.<br />
Nonostante le performance in termini di<br />
fatturato inevitabilmente siano correlate<br />
al personale impiegato, le software house<br />
nel campo degli applicativi gestionali<br />
detengono un buon indice di produttività<br />
pari a 158.834 euro per dipendente.<br />
Si tratta di un dato molto positivo se si pensa<br />
che il know-how del personale rappresenta<br />
l’asset prevalente per questo tipo di aziende,<br />
rispetto, ad esempio, a settori come la<br />
produzione di hardware e il farmaceutico,<br />
dove i costi di produzione hanno un impatto<br />
decisamente maggiore sui risultati.<br />
Il totale dei dipendenti impiegati è 93.964,<br />
per un settore con un notevole impatto<br />
sociale considerato che per la maggior parte<br />
si tratta di personale ICT specializzato, in<br />
grado di sviluppare, implementare e gestire<br />
i software prodotti.<br />
In termini di collocazione geografica, il<br />
43% delle aziende mappate ha sede<br />
nell’area Nord Ovest del paese, seguita<br />
dal 25% nel Nord Est e dal 24% nel<br />
centro. Solo l’8% è collocata nel Sud e<br />
nelle Isole, evidenziando un divario tra le<br />
regioni settentrionali e quelle meridionali<br />
in termini di offerta locale di servizi digitali<br />
alle imprese.<br />
A livello regionale, sono la Lombardia e<br />
il <strong>La</strong>zio a detenere il maggior numero di<br />
software house e a produrre le performance<br />
migliori in termini di fatturato. <strong>La</strong> prima<br />
ospita infatti un fiorente tessuto industriale<br />
caratterizzato da distretti relativi alla produzione<br />
meccanica, metallurgica, tessile,<br />
alimentare e chimica, la seconda invece<br />
ospita la Pubblica Amministrazione centrale.<br />
“È la prima volta che, in Italia, - afferma<br />
Roberto Bellini, direttore generale AssoSoftware<br />
- si può disporre di una fotografia<br />
super partes del settore, un vero e proprio<br />
censimento che permette di disporre di<br />
informazioni accurate sulle aziende, sui<br />
prodotti, sui modelli di business, sulle<br />
tecnologie adottate e sul grado di innovatività<br />
delle soluzioni proposte. Siamo<br />
certi che questa nuova consapevolezza<br />
delle capacità dei produttori di software<br />
potrà essere di ulteriore impulso al rilancio<br />
digitale del nostro Paese”.<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 45
SOFTWARE<br />
PIATTAFORMA DIGITALE<br />
Data analytics e intelligenza artificiale per ottimizzare l’operatività<br />
ABB lancia un software di data analytics<br />
e relativi servizi avanzati che combina dati<br />
operativi con dati di ingegneria e IT per<br />
fornire informazioni utili a supporto del<br />
processo decisionale.<br />
<strong>La</strong> suite ABB Ability Genix Industrial<br />
Analytics and AI è una piattaforma di data<br />
analytics scalabile, con applicazioni e servizi<br />
preconfigurati e semplici da utilizzare.<br />
ABB Abilit Genix raccoglie, contestualizza<br />
e converte i dati operativi, di ingegneria<br />
e informatici in informazioni che aiutano<br />
le aziende a migliorare le proprie attività<br />
operative, ottimizzare la gestione degli<br />
asset e velocizzare i processi di business<br />
in modo sicuro e sostenibile.<br />
Gli studi suggeriscono che solitamente<br />
le imprese industriali sono in grado di<br />
utilizzare solo il 20% dei dati generati,<br />
limitando fortemente la loro capacità di<br />
data analytics. <strong>La</strong> nuova soluzione di ABB<br />
si configura come un punto di convergenza<br />
dei dati digitali in cui i flussi di informazioni,<br />
provenienti da diverse fonti presenti in<br />
impianto e in azienda, vengono integrati in<br />
un unico modello di analisi. L’intelligenza<br />
artificiale trasforma questi dati in informazioni<br />
utili che possono essere utilizzati<br />
per la predizione e l’ottimizzazione delle<br />
performance aziendali.<br />
“Siamo convinti che il percorso di data<br />
analytics nelle industrie di processo, ibride<br />
e del settore dell’energia debba avere<br />
come punto di partenza la tecnologia digitale<br />
esistente, ovvero l’automazione che<br />
controlla i processi produttivi”, ha dichiarato<br />
Peter Terwiesch, presidente di ABB<br />
Industrial Automation. “Vediamo grandi<br />
opportunità per i nostri clienti: potranno<br />
utilizzare al meglio i dati provenienti dalle<br />
attività operative, combinandoli con i dati<br />
di ingegneria e informatici, per prendere<br />
decisioni a più livelli”.<br />
Un aiuto nel prendere decisioni tempestive<br />
ABB Ability Genix è costituita da una<br />
piattaforma e da applicazioni di data<br />
analytics ed è integrata con servizi ABB.<br />
<strong>La</strong> suite aiuta i clienti a determinare<br />
quali asset, processi e profili di rischio<br />
possono essere migliorati e li supporta<br />
nella creazione e nell’implementazione di<br />
queste analisi. ABB Ability Genix include<br />
una libreria di applicazioni così che i<br />
clienti possano sottoscrivere, in base alle<br />
esigenze aziendali, una vasta gamma di<br />
analisi on-demand.<br />
Scalabile dall’impianto produttivo all’azienda,<br />
ABB Ability Genix supporta una<br />
serie di installazioni tra cui cloud, ibrida e<br />
in loco. Grazie alla partnership strategica<br />
di ABB con Microsoft, ABB Ability Genix<br />
si basa su Microsoft Azure per la connessione<br />
e i servizi cloud integrati.<br />
“Combinando i dati provenienti da diverse<br />
fonti, la conoscenza del settore, la<br />
tecnologia e l’intelligenza artificiale, la<br />
suite offre un valore esclusivo ai nostri<br />
clienti”, ha commentato Rajesh Ramachandran,<br />
Chief Digital Officer di ABB<br />
Industrial Automation. “ABB Ability Genix<br />
aiuta i produttori con molti asset e con<br />
processi complessi a prendere decisioni<br />
tempestive e accurate grazie alle analisi<br />
approfondite e l’ottimizzazione dei dati in<br />
modo trasversale a livello di impianto e<br />
di azienda”.<br />
“Abbiamo progettato questa suite in modo<br />
modulare e flessibile per consentire ai<br />
clienti, in diverse fasi del loro percorso<br />
di digitalizzazione, di implementare ABB<br />
Ability Genix per migliorare i risultati di<br />
business, proteggendo al contempo gli<br />
investimenti esistenti”.<br />
Un componente chiave della suite è ABB<br />
Ability Edgenius Operations Data Manager<br />
che collega, raccoglie e analizza i<br />
dati operativi direttamente dall’impianto<br />
produttivo. ABB Ability Edgenius utilizza i<br />
dati generati dal DCS (Distributed Control<br />
System) e dalle apparecchiature di campo<br />
per produrre analisi volte a migliorare i<br />
processi di produzione e l’utilizzo degli<br />
asset. ABB Ability Edgenius può essere<br />
implementato da solo o integrato con ABB<br />
Ability Genix, così che i dati operativi vengano<br />
combinati con altri dati per un’analisi<br />
strategica del business.<br />
“I dati generati dal sistema di automazione<br />
che controlla la produzione in tempo<br />
reale sono di grande valore”, ha aggiunto<br />
Bernhard Eschermann, Chief Technology<br />
Officer di ABB Industrial Automation. “Con<br />
ABB Ability Edgenius, possiamo estrarre in<br />
tempo reale i dati da questi sistemi di controllo<br />
e renderli disponibili per prevedere<br />
i problemi e intervenire. In questo modo,<br />
sarà possibile utilizzare al meglio gli asset<br />
e ottimizzare i processi produttivi”.<br />
46 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
www.interprogettied.com
AUTOMAZIONE<br />
IN MOSTRA A BIE <strong>2020</strong><br />
Robot e macchine per la lavorazione dei metalli<br />
Fanuc ha partecipato a Brescia<br />
Industrial Exhibition <strong>2020</strong>, la fiera<br />
dedicata a lavorazioni e tecnologie<br />
dei metalli che si è tenuta<br />
da poco al Centro Fiera di Montichiari<br />
(BS). BIE è la prima manifestazione<br />
di settore ad aver<br />
ripreso in seguito all’emergenza<br />
Covid-19, e lo ha fatto in ottemperanza<br />
con le disposizioni di<br />
sicurezza vigenti per consentire<br />
ai visitatori di incontrare clienti,<br />
fornitori e partner in massima<br />
sicurezza e con l’obiettivo di<br />
dare nuovo slancio alle proprie<br />
attività produttive.<br />
Fanuc, specialista di fabbrica<br />
che offre un ampio portafoglio<br />
di soluzioni chiavi in mano che<br />
comprende sistemi CNC, Robot,<br />
Robomachines e Servizi IoT, è<br />
stata protagonista di BIE <strong>2020</strong><br />
con uno spazio espositivo innovativo<br />
digitale dedicato alla presentazione<br />
dei suoi prodotti e dei<br />
suoi servizi post-vendita.<br />
I visitatori della manifestazione<br />
hanno visitato in modalità virtuale<br />
su ampi display le macchine<br />
utensili intelligenti di Fanuc: la<br />
gamma di centri di lavoro CNC 5<br />
assi Robodrill, le elettroerosioni<br />
Robocut e le presse a iniezione<br />
100% elettriche Roboshot.<br />
Tutte le macchine sono equipaggiate<br />
con i controlli numerici<br />
Fanuc di ultima generazione,<br />
complete di funzionalità di intelligenza<br />
artificiale e manutenzione<br />
predittiva, IIot-ready grazie<br />
al supporto dei protocolli OPC<br />
UA, MT-Connect ed Euromap 77.<br />
Inoltre, sono predisposte all’utilizzo<br />
della piattaforma intelligent<br />
edge Fanuc Field e all’integrazione<br />
rapida di robot di asservimento<br />
grazie alla disponibilità<br />
del pacchetto software QSSR.<br />
Fanuc ha mostrato insieme con<br />
i tecnici Service First la sua<br />
gamma completa di servizi postvendita:<br />
contratti di manutenzione<br />
preventiva e predittiva,<br />
calibrazione delle macchine ad<br />
opera di personale qualificato,<br />
disponibilità immediata dei<br />
ricambi, assistenza tempestiva<br />
in caso di guasti e formazione<br />
mirata per approfondire il funzionamento<br />
delle soluzioni adottate.<br />
Spazio è stato dato anche<br />
all’assistenza ricambi, che<br />
comprende la presentazione<br />
delle riparazioni originali Fanuc<br />
effettuate nel centro riparazioni<br />
europeo in Lussemburgo, e per<br />
la Fanuc Academy, il servizio di<br />
miglioramento delle competenze<br />
dedicato a studenti, operatori<br />
di macchine, programmatori,<br />
specialisti della manutenzione,<br />
costruttori di macchine utensili,<br />
integratori di sistemi, costruttori<br />
di linee o progettisti.<br />
SU MACCHINE INTELLIGENTI<br />
Moduli I/O per applicazioni gravose<br />
I produttori possono ora sfruttare i vantaggi di progettazione<br />
e produttività dei moduli I/O On-Machine su macchine<br />
intelligenti utilizzate in applicazioni gravose. I nuovi moduli<br />
ArmorBlock I/O Allen-Bradley di Rockwell Automation possono<br />
essere utilizzati in un’ampia gamma di temperature e<br />
offrono un grado di protezione fino a IP69K in applicazioni<br />
dell’industria automobilistica, nella movimentazione dei<br />
materiali, nell’imballaggio e nella saldatura.<br />
I nuovi I/O ArmorBlock possono essere montati ovunque<br />
su una macchina, riducendo così la lunghezza dei cavi e i<br />
costi di cablaggio. Utilizzano una custodia in zinco pressofuso<br />
nichelato, hanno funzionalità QuickConnect e offrono<br />
diagnostica in un blocco I/O digitale universale EtherNet/IP<br />
per ridurre i tempi di messa in servizio e di ricerca guasti.<br />
Tre blocchi hub IO-Link aiutano a ridurre la complessità del<br />
progetto consentendo l’utilizzo di più dispositivi attraverso il<br />
master IO-Link. Inoltre, un connettore di alimentazione M12<br />
con codifica L su alcuni blocchi selezionati supporta una<br />
corrente più elevata, consentendo di collegare a margherita<br />
un numero maggiore di blocchi, con conseguente riduzione<br />
dei costi di cablaggio e di installazione.<br />
Per le aziende che utilizzano blocchi I/O separati per l’ingresso<br />
e l’uscita digitale, i moduli I/O ArmorBlock sono la<br />
scelta ideale. Essi forniscono I/O digitali a 16 canali autoconfigurabili<br />
con possibilità di essere usati come ingresso<br />
o uscita digitale a seconda delle esigenze applicative.<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 47
Pag. 10<br />
ATTUALITÀ<br />
L’impatto della pandemia<br />
sulla metalmeccanica italiana<br />
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Pag. 30<br />
MACCHINE<br />
Tecnologie di misura ottica<br />
per automotive e medicale<br />
Bimestrale - anno XI - n°4 settembre <strong>2020</strong><br />
Pag. 44<br />
DIGITAL INNOVATION<br />
Il ruolo delle<br />
software house<br />
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DIRETTORE RESPONSABILE: Simone Ghioldi<br />
REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com),<br />
Eva De Vecchis (e.devecchis@interoprogettied.com)<br />
VENDITE: Simone Ghioldi (vendite@interprogettied.com)<br />
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Redazione, vendite e abbonamenti<br />
Tel./fax +39 039 5153705<br />
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© Copyright Interprogetti Editori Srl<br />
IN QUESTO NUMERO<br />
ABBIAMO PARLATO DI...<br />
In nero sono indicate le inserzioni pubblicitarie<br />
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ACIMALL 15<br />
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DELECTRON 33<br />
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HAINBUCH 33<br />
HEXAGON<br />
4A COP.<br />
ICOTEK 39<br />
IGUS 38<br />
INTERPROGETTI EDITORI 35<br />
ISTECH 32<br />
KENNAMETAL 34<br />
LAPP 40<br />
LEISTER 37<br />
LEONARDO 24<br />
MEC-NOVA 13<br />
MECFOR<br />
3A COP.<br />
MOLLIFICIO GARDESANO 23<br />
MOLLIFICIO LOMBARDO BATT. 1A COP.<br />
MORETTI 19<br />
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PICCOLA INDUSTRIA 14<br />
POLITECNICO DI MILANO 44<br />
R+W 41<br />
ROCKWELL AUTOMATION 47<br />
SECO TOOLS 36<br />
SICK 42<br />
UCIMA 14<br />
UCIMU - SISTEMI PER PRODURRE 26<br />
VICIVISION 30<br />
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48 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />
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