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La Subfornitura N°4 - 2020

La Subfornitura è una rivista pensata per ottimizzare il rapporto tra le aziende di subfornitura tecnica e i loro committenti, dedicando spazio ad offerta e domanda. Il sito web di Interprogetti Editore è gestito da Alkimedia - Web Agency Milano

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SOMMARIO<br />

anno XI - n. 4 Settembre <strong>2020</strong><br />

06<br />

10<br />

20<br />

Nuova sede, tecnologie avanzate e visione 4.0<br />

“Ora misure concrete per risollevare<br />

la metalmeccanica”<br />

Open innovation e circolarità: serve un nuovo modello<br />

di sviluppo<br />

26<br />

Si riparte da BI-MU<br />

30<br />

Misurazione ottica per componenti medicali<br />

e automotive<br />

42<br />

Sicurezza e produttività per i robot cooperativi<br />

Editoriale<br />

• <strong>La</strong> forza di ripartire (A. Bignami) ................................5<br />

Storia di copertina<br />

• Nuova sede, tecnologie avanzate e visione 4.0 ......6<br />

Attualità<br />

• “Ora misure concrete per risollevare la<br />

metalmeccanica” ........................................................10<br />

• Notizie attualità ...........................................................14<br />

• Open innovation e circolarità: serve un nuovo<br />

modello di sviluppo (R. Porro) ...................................20<br />

• Velivoli green e ad alte prestazioni: come cambia<br />

l’aerospaziale ...............................................................24<br />

Appuntamenti<br />

• Si riparte da BI-MU .....................................................26<br />

• Notizie appuntamenti ..................................................28<br />

Macchine<br />

• Misurazione ottica per componenti medicali e<br />

automotive ....................................................................30<br />

Macchine Utensili<br />

• Notizie macchine utensili ...........................................32<br />

Utensili<br />

• Alesatura di precisione ..............................................34<br />

• Notizie utensili ..............................................................36<br />

Attrezzature<br />

• Notizie attrezzature .....................................................37<br />

Componenti<br />

• Notizie componenti .....................................................38<br />

Sicurezza<br />

• Sicurezza e produttività per i robot cooperativi ....42<br />

Software<br />

• Le software house accelerano la digitalizzazione<br />

del Paese ......................................................................44<br />

• Notizie software ...........................................................46<br />

Automazione<br />

• Notizie automazione ....................................................47<br />

Rubriche<br />

• Elenco inserzionisti .....................................................48<br />

2 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


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EDITORIALE<br />

di Alessandro Bignami<br />

LA FORZA DI RIPARTIRE<br />

<strong>La</strong> Lombardia ha pagato finora il prezzo più alto<br />

all’emergenza sanitaria, sia in termini di salute pubblica<br />

e vite umane sia sotto il profilo dei danni economici.<br />

Il virus ha fiaccato gravemente uno dei cuori pulsanti<br />

dell’economica nazionale, con conseguenze che ancora non è<br />

possibile quantificare con precisione. <strong>La</strong> regione settentrionale<br />

è chiamata ora a un grandissimo sforzo per rialzarsi e tornare<br />

ad avere un ruolo da protagonista nella rinascita del Paese.<br />

Ancora una volta, nei mesi scorsi, le aziende lombarde hanno<br />

sorpreso per la capacità di stringere i denti, di non abbattersi<br />

nonostante il calo degli ordini e di resistere alla micidiale onda<br />

d’urto del Covid-19. Tutto ciò nonostante nella prima fase<br />

dell’epidemia siano state sostanzialmente abbandonate a se<br />

stesse nell’approvvigionamento degli introvabili dispositivi di<br />

protezione, con il rischio di chiudere da un momento all’altro<br />

nel caso di un contagio in officina. Dopo un’estate sospesa<br />

tra la necessità di elaborare i traumi di questa primavera e la<br />

preoccupazione per la seconda ondata in autunno, l’economia<br />

si sta lentamente risvegliando e alcune previsioni per fine anno<br />

sono state riviste al positivo. Per la Lombardia la ripresa appare<br />

ancora più lenta, ma l’andamento dei contagi è ora in linea con<br />

il resto del Paese, che a sua volta sta tenendo meglio di molte<br />

altre nazioni, anche vicine. Segno che la guardia è molto alta, un<br />

atteggiamento indispensabile per tornare a vivere e a dedicarsi<br />

alle attività produttive correndo i minori rischi possibili. Quel<br />

preoccupa di più le imprese è però l’andamento dell’export, che<br />

dalla Lombardia nel primo semestre del <strong>2020</strong> è calato del 15,3%<br />

rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per una perdita<br />

di fatturato equivalente a 9,7 miliardi di euro. Una tendenza<br />

che sarà difficile invertire nei prossimi mesi, vista l’intensa<br />

circolazione del virus nei principali paesi partner europei, oltre<br />

che in mercati strategici come Usa e India. Ripartire non sarà<br />

facile, ma siamo convinti che Milano e la Lombardia daranno<br />

una spinta decisiva per aprire una nuova fase dello sviluppo<br />

economico del nostro Paese, chiamato a cogliere l’opportunità<br />

dei fondi europei per recuperare il terreno perso negli ultimi<br />

decenni su molti fronti e finalmente valorizzare, come meritano,<br />

le proprie eccellenze produttive.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 5


STORIA DI COPERTINA<br />

LAVORAZIONI MECCANICHE<br />

Pur nelle difficoltà<br />

dell’emergenza sanitaria,<br />

Agazzi Giancarlo ha<br />

completato il trasferimento<br />

in una struttura più ampia.<br />

L’investimento si colloca<br />

in un esteso programma<br />

di rinnovamento,<br />

che comprende il<br />

potenziamento dei<br />

sistemi di lavorazione<br />

e la creazione di una<br />

infrastruttura informatica<br />

in ottica Industria 4.0.<br />

di Alessandro Bignami<br />

sanitaria non ha fermato<br />

il programma di investimenti e di<br />

L’emergenza<br />

rinnovamento di Agazzi Giancarlo,<br />

specializzata nelle lavorazioni meccaniche<br />

di precisione e nella produzione di particolari<br />

e componenti per macchinari. Pur con le<br />

difficoltà dovute all’imperversare dell’epidemia<br />

negli scorsi mesi, l’azienda ha portato<br />

a termine il trasferimento nella nuova sede,<br />

sempre a Fara Gera d’Adda (BG) e costruita a<br />

poche centinaia di metri da quella precedente.<br />

Oltre all’investimento nell’edificio, Agazzi<br />

ha potenziato l’officina con una fresatrice<br />

di grandi dimensioni e un centro di lavoro<br />

a 5 assi e implementerà nei prossimi mesi<br />

un’infrastruttura informatica che completerà<br />

il percorso di digitalizzazione dei processi<br />

aziendali in ottica 4.0. Tanti, dunque, gli<br />

aspetti da mettere a fuoco con Omar Agazzi,<br />

membro del Consiglio di amministrazione<br />

dell’azienda.<br />

L’emergenza sanitaria è arrivata proprio<br />

nel corso di un passaggio importante<br />

per la vostra azienda, che aveva<br />

da poco iniziato il trasferimento nella<br />

nuova sede...<br />

Nuova sede, tecnologie<br />

avanzate e visione 4.0<br />

Abbiamo affrontato la pandemia con una<br />

produzione in parte già avviata nella nuova<br />

struttura e in parte ancora presente nella<br />

vecchia. In questa fase così complessa ci<br />

siamo dunque trovati a lavorare contemporaneamente<br />

in due stabilimenti. Il trasferimento<br />

è stato inevitabilmente più lento e faticoso.<br />

Oggi però la nuova sede è pienamente operativa.<br />

Dobbiamo solo completare il trasferimento<br />

del magazzino dei prodotti finiti.<br />

Il magazzino rappresenta un tassello<br />

importante per le vostre lavorazioni?<br />

Certamente. Producendo componenti<br />

meccanici, gruppi pre-assiemati, ma anche<br />

macchine per automazione e processi completi,<br />

abbiamo bisogno di un magazzino<br />

con prodotti finiti pronti per essere montati<br />

sui macchinari che costruiamo per i nostri<br />

clienti. Proprio per l’importanza di questa<br />

area, ci siamo concentrati sul miglioramento<br />

del processo di stoccaggio, con l’adozione<br />

di magazzini verticali automatici di nuova<br />

generazione e di un software in grado di<br />

gestire non solo i componenti nei magazzini<br />

verticali, ma anche quelli posti sugli scaffali<br />

e quelli posti nelle aree a terra, con una<br />

mappatura precisa della collocazione fisica<br />

di ogni pezzo. L’implementazione del nuovo<br />

magazzino e del software è piuttosto impegnativa<br />

e richiede il tempo di inserire tutti i<br />

dati necessari.<br />

6 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


Lo staff di Agazzi<br />

Giancarlo davanti<br />

alla nuova sede<br />

di Fara Gera<br />

d’Adda (BG)<br />

<strong>La</strong> famiglia alla<br />

guida del Gruppo:<br />

il fondatore<br />

Giancarlo Agazzi<br />

insieme ai figli<br />

Omar (primo<br />

da sinistra),<br />

Paola e Flavio<br />

<strong>La</strong> sede più grande consente di alzare<br />

ulteriormente la qualità e l’efficienza<br />

della produzione?<br />

L’edificio di cui ora disponiamo ha un’ampiezza<br />

di 3.400 m 2 , cioè il 50% in più<br />

del precedente. Il maggiore spazio ci<br />

permette di aumentare la capacità produttiva<br />

e di organizzare meglio i processi.<br />

Abbiamo predisposto infatti un layout che<br />

rispecchia più fedelmente la sequenza<br />

delle diverse fasi di lavorazione. Il ciclo<br />

produttivo si sviluppa così in modo lineare<br />

e ordinato. Il miglioramento sarà<br />

evidente più nell’efficienza del sistema<br />

di produzione che nella qualità delle<br />

lavorazioni e dei prodotti, la quale da<br />

tempo viene garantita dalle competenze<br />

dei nostri operatori e dell’alto livello delle<br />

tecnologie impiegate.<br />

Qual è stato l’impatto del lockdown di<br />

questa primavera sulla vostra attività?<br />

Il nostro codice ATECO prevalente è legato<br />

all’industria alimentare, il che ci ha consentito<br />

di non chiudere mai i battenti. <strong>La</strong> prima<br />

fase è stata molto difficile, soprattutto per<br />

la responsabilità a carico delle aziende, che<br />

dovevano garantire i protocolli di sicurezza<br />

in un periodo in cui alcol, mascherine,<br />

guanti e termometri a infrarossi erano praticamente<br />

introvabili. Chi emana leggi al<br />

sabato e alla domenica dovrebbe anche<br />

premunirsi di mettere a disposizione i mezzi<br />

per poterle applicare. Quando ad essere a<br />

rischio è la vita umana, non è accettabile<br />

che un’azienda venga abbandonata a se<br />

stessa. Per quanto ci riguarda, siamo riusciti<br />

a mantenere un alto livello di sicurezza fin<br />

da subito, pur contando sempre e soltanto<br />

sulle nostre forze. Certo, i costi si sono alzati,<br />

soprattutto a causa dell’inefficienza che le<br />

regole anti-Covid generano. Ma la sicurezza<br />

viene prima di tutto.<br />

“<strong>La</strong> nuova sede, più grande del 50%<br />

rispetto alla precedente, ci permette<br />

di aumentare la capacità produttiva<br />

e di organizzare meglio i processi”<br />

Come sta andando l’azienda in questa<br />

fase in cui l’economia italiana cerca<br />

di approdare a una nuova normalità?<br />

Ovviamente c’è stata una riduzione di fatturato<br />

che però, al netto di un calo del 5%<br />

che avevamo già messo in preventivo per<br />

il trasferimento, non ha superato il 10%<br />

nel periodo gennaio-agosto <strong>2020</strong>. Rispetto<br />

ad altre realtà, è una perdita davvero contenuta.<br />

Ora gli ordini stanno gradualmente<br />

riprendendo e prevediamo di mantenere<br />

questo trend fino alla fine dell’anno. Questo<br />

ci darebbe una certa serenità, in attesa che<br />

l’emergenza Covid possa essere messa sotto<br />

controllo in modo stabile.<br />

Da quali settori in questo momento<br />

provengono le maggiori richieste?<br />

Stiamo lavorando molto per le macchine<br />

destinate al packaging alimentare e medicale,<br />

due settori che sono diventati per noi<br />

trainanti, non tanto per aver registrato un<br />

incremento della domanda, quanto per il<br />

calo degli altri, che mostrano un andamento<br />

meno costante.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 7


STORIA DI COPERTINA<br />

<strong>La</strong>vorazione con la nuova<br />

fresatrice a 5 assi<br />

Avete inoltre fondato una nuova<br />

società per servire i clienti nelle attività<br />

di montaggio.<br />

Alle società Agazzi Giancarlo e Faber, si è<br />

aggiunta recentemente Agazzi Mec Srl, che<br />

si occupa di montaggi di gruppi meccanici e<br />

macchinari, anche composti da parti meccadimensioni<br />

fino a 3500 x 2500 x 1300 mm.<br />

E ora siamo in trattativa per l’acquisto di<br />

un centro di lavoro di medie dimensioni,<br />

sempre a 5 assi in continuo su dimensioni<br />

fino a 3000 x 850 x 900 mm, che arriverà<br />

entro la fine dell’anno. A questi investimenti<br />

si aggiungono quelli per i nuovi magazzini<br />

verticali automatici con il software di<br />

cui accennavo. Stiamo spingendo molto<br />

sull’ammodernamento di strutture e tecnologie,<br />

sempre con una visione globale<br />

proiettata verso l’Industria 4.0. Siamo lontani,<br />

infatti, dalla logica di chi aggiunge uno<br />

strumento avanzato soltanto per sfruttare<br />

l’agevolazione statale del Piano Nazionale<br />

Impresa 4.0. Per noi il percorso verso la<br />

digitalizzazione ha senso solo se interessa<br />

l’intera organizzazione aziendale, inclusa<br />

la produzione. È l’azienda che deve diventare<br />

4.0, non basta che lo siano le singole<br />

tecnologie. In questa ottica, nel corso del<br />

2021 implementeremo un unico software<br />

Il Gruppo produce anche macchine<br />

con il marchio Faber, il nome della<br />

vostra consociata…<br />

Si tratta di macchinari realizzati dalla Faber<br />

Srl, la società del Gruppo gestita da mio fratello<br />

Flavio Agazzi. <strong>La</strong> sua gamma produttiva<br />

comprende trasportatori in depressione e<br />

macchine per la porzionatura dei formaggi<br />

a pasta dura e ora, con successo crescente,<br />

anche linee di macchinari per grattuggiare<br />

e per la pulizia delle forme di formaggio.<br />

Particolari<br />

meccanici<br />

di precisione<br />

niche fornite in conto lavorazione dai nostri<br />

committenti. Attraverso le sue tre società, il<br />

Gruppo occupa oggi circa 60 dipendenti.<br />

Oltre che nella nuova struttura, avete<br />

continuato a investire anche nelle<br />

tecnologie di lavorazione?<br />

Sì, abbiamo portato avanti un duplice sforzo,<br />

culminato nella nuova sede e nella<br />

recente installazione della più grande fresatrice<br />

mai avuta nella nostra officina. Si<br />

tratta di un centro di lavoro a portale con<br />

5 assi in continuo, in grado di lavorare su<br />

“Stiamo lavorando molto per le macchine<br />

destinate al packaging alimentare<br />

e medicale, due settori che sono<br />

diventati trainanti”<br />

per la gestione e il monitoraggio di tutti i<br />

processi, dagli acquisti fino alla spedizione.<br />

Su quali obiettivi vi concentrerete nei<br />

prossimi mesi?<br />

Il primo è portare a compimento la riorganizzazione<br />

dell’azienda e delle sue infrastrutture.<br />

Ormai completata quella “fisica”, con l’apertura<br />

del nuovo stabilimento, ora ci focalizzeremo<br />

sull’infrastruttura digitale e su programmi di<br />

miglioramento in ottica di lean manufacturing<br />

e lean thinking. Il passo immediatamente<br />

successivo, convinti che sarà anche in parte<br />

una naturale conseguenza, sarà l’incremento<br />

di fatturato e degli utili, in modo da raccogliere<br />

i risultati dei corposi investimenti fatti. Ma<br />

non consideriamo questo un punto di arrivo.<br />

Abbiamo in mente tanti interventi e programmi<br />

mirati a compiere ulteriori passi avanti.<br />

8 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


ATTUALITÀ<br />

ECONOMIA<br />

L’indagine congiunturale<br />

di Federmeccanica disegna<br />

un quadro fosco per la<br />

metalmeccanica italiana,<br />

fra i settori ad aver subito<br />

più pesantemente i danni<br />

economici del lockdown.<br />

Il vicepresidente della<br />

Federazione, Astori:<br />

“Ci aspettiamo una<br />

risposta forte e concreta<br />

da parte della politica”.<br />

“Ora misure concrete<br />

per risollevare<br />

la metalmeccanica”<br />

<strong>La</strong> pandemia da coronavirus ha avuto<br />

forti impatti sull’economia mondiale.<br />

L’Italia, tra tutti i paesi UE, è stata<br />

quella che più di tutti ha risentito degli<br />

effetti economici portati dalla crisi sanitaria:<br />

la chiusura delle industrie, soprattutto, ha<br />

causato gravi danni alla produzione di<br />

molti settori fondamentali, ma anche al<br />

delicato equilibrio dell’interscambio commerciale,<br />

come confermano i dati dell’Indagine<br />

congiunturale di Federmeccanica<br />

sull’Industria Metalmeccanica, presentata lo<br />

scorso giugno e giunta alla sua 154ª edizione.<br />

Nel primo trimestre <strong>2020</strong>, il settore<br />

metalmeccanico ha subito danni consistenti<br />

registrando una contrazione congiunturale<br />

media pari al 47,6% rispetto a gennaiofebbraio<br />

e al 44,1% nel confronto con<br />

l’analogo periodo del 2019. Molte aziende<br />

del comparto temono di perdere quote di<br />

fatturato sul mercato interno ed estero,<br />

mentre solo un’esigua minoranza (il 3%)<br />

pensa di assumere nuovo personale. Il mese<br />

di marzo, per il settore metalmeccanico, è<br />

stato il peggiore, con un calo del 40,3%<br />

(rispetto al mese precedente). Anche negli<br />

interscambi la situazione del comparto è in<br />

bilico, e da gennaio a marzo si è registrato<br />

un calo del 6,1% del fatturato e una riduzione<br />

del 7,4% dei flussi in entrata.<br />

Un diverso approccio governativo, più radi-<br />

cale, ha portato l’Italia a subire perdite<br />

consistenti rispetto ad altri paesi dell’area<br />

UE a 27 con un crollo produttivo e una<br />

maggiore difficoltà di ripresa.<br />

“È estremamente difficile stabilire la reale<br />

portata dello shock da Coronavirus per la<br />

nostra economia - commenta Fabio Astori,<br />

vicepresidente di Federmeccanica - in<br />

quanto le stime sono condizionate dall’incertezza<br />

sulla durata, l’intensità e l’evolu-<br />

zione stessa del Covid-19. Sicuramente<br />

però le ricadute per l’economia globale<br />

saranno molto più gravi di quelle delle crisi<br />

del 2008 e del 2012. Il Fondo Monetario<br />

Internazionale ha stimato per il <strong>2020</strong> una<br />

contrazione del 3,0% con un calo più<br />

marcato per le economie avanzate (-6,1%)<br />

e più contenuto per i mercati emergenti<br />

e i paesi in via di sviluppo (-1,0%). <strong>La</strong><br />

Commissione Europea ha previsto per<br />

10 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

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quest’anno una caduta nell’Eurozona del<br />

7,7%. Per quanto riguarda l’Italia, sia il<br />

Fondo Monetario Internazionale sia la<br />

Commissione Europea prevedono un crollo<br />

del PIL di oltre 9 punti percentuali”.<br />

L’EVOLUZIONE DELL’ECONOMIA<br />

MONDIALE<br />

Ormai non è più una novità. Il Covid-19<br />

ha modificato non solo le nostre abitudini,<br />

ma ha anche dato una scossa all’economia<br />

mondiale. Ancora non è chiaro quale sia<br />

stato l’impatto dello shock e alcuni fattori<br />

come durata, intensità ed evoluzione della<br />

pandemia sono ancora talmente incerti da<br />

confondere le prospettive dei migliori istituti<br />

di ricerca. Comunque, la crisi del 2008<br />

sarà probabilmente un lontano ricordo,<br />

dopo questo inaspettato <strong>2020</strong>. Per elencare<br />

qualche numero, possiamo affidarci ai dati<br />

del Fondo Monetario Internazionale (FMI)<br />

che, insieme alla Commissione Europea, ha<br />

previsto per l’Italia un crollo del PIL pari a<br />

oltre i 9 punti percentuali. <strong>La</strong> previsione<br />

riportata nel Documento di Economia e<br />

Finanza stima invece una caduta annua del<br />

Prodotto Interno Lordo dell’8,0%. Anche<br />

l’Istat ha detto la sua registrando, nel primo<br />

trimestre <strong>2020</strong>, una caduta del PIL del<br />

5,3%, rispetto all’ultimo trimestre del 2019.<br />

LA PRODUZIONE INDUSTRIALE<br />

METALMECCANICA<br />

Tra gli effetti della crisi sanitaria, la chiusura<br />

di molte attività industriali è stata forse il<br />

fattore più disastroso. Anche l’industria<br />

metalmeccanica, come confermano i dati<br />

dell’indagine trimestrale di Federmeccanica,<br />

ha dovuto adattarsi al DPCM del 22<br />

marzo, al DM del 25 marzo e al DPCM del<br />

10 aprile <strong>2020</strong> che imponevano restrizioni<br />

sulle attività industriali.<br />

Considerando il bimestre “di fuoco”, quello<br />

di marzo-aprile, si rileva come il comparto<br />

abbia registrato una contrazione del 47,6%<br />

rispetto a gennaio-febbraio e al 44,1%<br />

rispetto allo stesso periodo del 2019.<br />

Interessante vedere come il settore metalmeccanico<br />

abbia evidenziato nei mesi<br />

di marzo e aprile un impatto negativo<br />

maggiore rispetto all’intero comparto<br />

industriale i cui volumi di produzione<br />

sono scesi del 28,4% a marzo (mentre<br />

l’industria metalmeccanica del -40,3%),<br />

e del 19,1% ad aprile (mentre l’industria<br />

metalmeccanica del -24,0%).<br />

Le difficoltà del bimestre preso in esame<br />

rispetto al precedente (gennaio-febbraio)<br />

vanno dal -60,2% degli altri mezzi di trasporto<br />

al -31,8 % dei computer, radio TV,<br />

strumentazione medicale e di precisione.<br />

Nello specifico, la produzione di macchine<br />

e apparecchi meccanici è diminuita del<br />

45,6%, quella dei prodotti in metallo del<br />

45,1% mentre la produzione di autoveicoli<br />

e rimorchi ha subito una variazione<br />

congiunturale del -74,9% con i volumi<br />

del solo mese di aprile inferiori all’ 86,3%<br />

(rispetto a febbraio).<br />

“L’industria metalmeccanica nel suo complesso<br />

e le attività in cui essa si disaggrega<br />

- prosegue Fabio Astori - hanno riscontrato<br />

risultati peggiori rispetto a quanto osservato<br />

nei principali paesi dell’Eurozona. <strong>La</strong> pandemia<br />

sta avendo sulla nostra economia e<br />

sull’attività produttiva delle nostre imprese<br />

effetti devastanti che potranno determinare<br />

nel lungo periodo un impatto pesantemente<br />

negativo sulla struttura produttiva<br />

del nostro sistema industriale con anche<br />

perdite di quote di mercato. Per questo ci<br />

aspettiamo da parte del Governo e della<br />

politica nel suo complesso una risposta<br />

forte e concreta, che individui le direttrici<br />

strategiche su cui investire i fondi pubblici<br />

e quelli, obiettivamente importanti, che l’Unione<br />

Europea ci metterà a disposizione”.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 11


ATTUALITÀ<br />

L’INTERSCAMBIO COMMERCIALE<br />

Secondo l’FMI il commercio mondiale<br />

subirà una flessione pari all’11% nel <strong>2020</strong><br />

con un rimbalzo (8,4%) che non sarà<br />

sufficiente a recuperare i volumi di interscambio<br />

che si realizzavano prima della<br />

diffusione del Covid-19.<br />

Anche l’Italia ha subito le conseguenze<br />

portate dal calo dell’interscambio tra i<br />

vari paesi e, nel primo trimestre del <strong>2020</strong>,<br />

i flussi di fatturato indirizzati ai mercati<br />

esteri sono diminuiti dell’1,9% rispetto<br />

all’anno precedente. Le importazioni, dal<br />

canto loro, sono cadute al -5,9%.<br />

Anche in questo caso i risultati sono stati<br />

ancora più negativi per il settore metalmeccanico<br />

che, da gennaio a marzo, ha<br />

registrato un calo del fatturato pari al<br />

6,1% (-8,5% verso l’Unione europea e<br />

-3,3% verso i mercati esterni all’area)<br />

mentre i flussi dall’estero si sono ridotti<br />

del 7,4% (-6,3% le importazioni dai 27<br />

paesi della Ue e -9,1% da quelli extra-Ue).<br />

Nello specifico, la caduta più marcata<br />

negli interscambi del settore si è registrata<br />

durante il mese di marzo <strong>2020</strong>, con contrazioni<br />

del 21,1% per le esportazioni e<br />

del 22,5% per le importazioni.<br />

LE PROSPETTIVE PER IL SETTORE<br />

Le previsioni di Federmeccanica, rispetto a<br />

ciò che sarà il futuro del settore metalmeccanico<br />

e la sua attività produttiva, registrano<br />

un ulteriore peggioramento nel corso del<br />

secondo trimestre del <strong>2020</strong>, rispetto al<br />

primo preso in analisi.<br />

Per questo periodo dell’anno il 71%<br />

delle imprese ha previsto “ulteriori cali<br />

di produzione totale e il 58% di quella<br />

destinata ai mercati esteri”; il 12% si<br />

aspetta di vedere incrementi produttivi<br />

mentre il 34% dichiara di dover ridimensionare,<br />

nel corso dei prossimi sei mesi,<br />

gli attuali livelli occupazionali: solo il<br />

3% delle aziende pensa di aumentarli.<br />

Il saldo negativo è pari a -31%. Il 32%<br />

delle aziende inoltre dichiara una pessima<br />

liquidità, o comunque una situazione<br />

economica poco favorevole.<br />

IL CASO ITALIANO<br />

Nel settore metalmeccanico dell’area UE<br />

a 27 le perdite sono state consistenti: nei<br />

mesi di marzo-aprile la produzione si è<br />

contratta del 28,4% rispetto a gennaiofebbraio<br />

<strong>2020</strong>.<br />

Nello specifico, le produzioni metalmeccaniche<br />

in Francia e Spagna si sono ridotte<br />

rispettivamente del 41,4% e del 39,2%, in<br />

Germania del 27,1%, in Italia del 47,6%.<br />

Sono i dati Eurostat che dimostrano,<br />

osservando gli effetti del Covid-19, come<br />

l’Italia, tra tutti, sia stato il paese più<br />

colpito, con riferimento ai singoli comparti<br />

del metalmeccanico.<br />

Nei prodotti in metallo l’Italia ha segnato<br />

un -45,1% rispetto alla media UE a 27 che<br />

è stata del 24,3%; anche nei computer,<br />

apparecchi radio-Tv e strumenti medicali<br />

e di precisione la contrazione (-31,8%) si<br />

è contrapposta alla leggera flessione della<br />

media dell’area (-2,5%). Cali congiunturali<br />

più marcati rispetto ad altri paesi UE si<br />

sono verificati anche per il comparto di<br />

macchine e apparecchi elettrici (-43,5%)<br />

e di macchine e apparecchi meccanici<br />

(-45,6%). Ma il comparto che più di tutti<br />

ha accusato i colpi del dissesto economico<br />

è stato quello degli autoveicoli e rimorchi:<br />

in Italia (nel periodo marzo-aprile) i volumi<br />

di produzione sono scesi del 74,9% rispetto<br />

ai primi due mesi <strong>2020</strong>, in Francia e<br />

Spagna del 69%, in Germania del 57,5%.<br />

“In questo momento - commenta Stefano<br />

Franchi, Direttore Generale di Federmeccanica<br />

- gli imprenditori vivono nell’incertezza,<br />

non sapendo quello che potrà accadere<br />

domani. Occorre agire tempestivamente<br />

senza ulteriori indugi con misure concrete<br />

per alimentare la domanda e azioni efficaci<br />

per garantire liquidità. È una questione di<br />

sopravvivenza”.<br />

12 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

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ATTUALITÀ<br />

ASSOCIAZIONI<br />

Amaplast, Acimac e Ucima: insieme per potenziare i servizi<br />

I presidenti e i Consigli Generali di Amaplast (Associazione Costruttori<br />

di Macchine e Stampi per Materie Plastiche e Gomma), Acimac (Associazione<br />

Costruttori Italiani Macchine ed Attrezzature per Ceramica)<br />

e Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il<br />

Confezionamento e l’Imballaggio) hanno dato vita a un nuovo progetto<br />

di collaborazione delle tre Associazioni, per migliorare ulteriormente<br />

la qualità dei servizi offerti alle aziende aderenti.<br />

Si tratta di una sinergia che di fatto amplia quella già operativa dal<br />

2011 tra Acimac e Ucima: in concreto, le tre associazioni metteranno a<br />

fattor comune le proprie risorse per fornire ai soci un maggiore livello<br />

di assistenza in diversi ambiti, dalle fiere di filiera alle informazioni di<br />

mercato e statistiche, dalle norme tecniche all’economico-finanziario.<br />

In occasione delle Assemblee annuali, svoltesi rispettivamente il 6<br />

e l’8 luglio <strong>2020</strong>, Ucima e Acimac hanno formalizzato l’affidamento<br />

della propria direzione a Mario Maggiani, già direttore di Amaplast.<br />

“Si tratta di una grande sfida sia per me sia per gli staff delle tre<br />

associazioni, che dovranno condividere le proprie capacità ed esperienze”,<br />

ha dichiarato Mario Maggiani. “Però, in un contesto globale<br />

in continua evoluzione – ancora più rapida negli ultimi tempi, con l’emergenza<br />

determinata dalla diffusione della pandemia di Covid-19 – è<br />

divenuto essenziale fare massa critica, a tutti i livelli. Ecco il perché<br />

della nostra scelta, che punta a proporre alle aziende associate dei<br />

tre settori servizi sempre più specializzati e completi, grazie alla messa<br />

a disposizione di professionalità consolidate”.<br />

Nel complesso, la nuova aggregazione – nel cui ambito ciascuna associazione<br />

manterrà formalmente la propria indipendenza – rappresenta<br />

oltre mille aziende, con 55.000 addetti e un fatturato che supera i 14<br />

miliardi di euro, destinato per il 70% all’export.<br />

NOMINE IN ASSOLOMBARDA<br />

Gianni Quartiroli presidente della Piccola Industria<br />

Gianni Quartiroli assume l’incarico<br />

di presidente della Piccola Industria<br />

di Assolombarda, precedentemente<br />

ricoperto da Alessandro Enginoli, fino<br />

al rinnovo della presidenza per il quadriennio<br />

2021-2025.<br />

Nato a Pavia nel 1949, Gianni Quartiroli<br />

è fondatore e amministratore delegato<br />

di Baselectron Srl, storica azienda<br />

pavese, con sede in San Martino Siccomario,<br />

specializzata nella produzione,<br />

campionatura e vendita di circuiti<br />

stampati per elettronica. Per il biennio<br />

2017-2019 è stato già presidente del<br />

Comitato della Piccola Industria di Confindustria<br />

Pavia.<br />

“Ringrazio tutti i colleghi per la fiducia<br />

e, fin da subito, voglio sottolineare<br />

il mio impegno a proseguire l’importante<br />

lavoro di supporto alla Piccola<br />

Industria, avviato da Alessandro Enginoli”,<br />

ha dichiarato Gianni Quartiroli,<br />

presidente della Piccola Industria di<br />

Assolombarda. “Da anni continuiamo<br />

a ripeterci che le piccole imprese per<br />

essere competitive devono crescere,<br />

devono innovarsi, devono investire. In<br />

questa direzione, dobbiamo lavorare<br />

tutti insieme per promuovere la competitività<br />

dell’economia italiana nel suo<br />

complesso, che può essere rilanciata<br />

solo attraverso un’inflessibile e paziente<br />

opera di sostegno all’innovazione e<br />

alla digitalizzazione, di liberalizzazione<br />

dei mercati, di contenimento dei costi<br />

e di riduzione dei tanti, troppi orpelli<br />

burocratici che gravano sulle nostre<br />

aziende”.<br />

“A Gianni Quartiroli e alla sua squadra<br />

le mie congratulazioni”, ha commentato<br />

Alessandro Enginoli. “Sono certo che<br />

il nuovo presidente, merito delle competenze<br />

professionali e delle qualità<br />

umane che gli sono da tutti riconosciute,<br />

saprà essere all’altezza del ruolo<br />

affidatogli. A lui, dunque, l’augurio di un<br />

buon lavoro con l’auspicio che anche la<br />

Piccola Industria di Assolombarda, che<br />

già oggi conta quasi 4 mila imprese,<br />

possa continuare a crescere portando<br />

quel contributo di innovazione, di saper<br />

fare, di passione, di coraggio e di orgoglio<br />

che rappresenta una grande forza<br />

del nostro tessuto produttivo”.<br />

Tra le priorità indicate da Quartiroli, una<br />

stretta collaborazione tra i territori di<br />

Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia<br />

con l’obiettivo di fare sistema e contribuire<br />

a promuovere, sempre di più, lo<br />

sviluppo e le vocazioni delle rispettive<br />

aree insieme all’attrattività locale e del<br />

suo tessuto produttivo. Oltre all’investimento<br />

nei processi di digitalizzazione e<br />

l’attenzione ai mercati esteri.<br />

14 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

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ATTUALITÀ<br />

INDAGINE ACIMALL<br />

Tecnologie per legno-arredo: trend negativo<br />

Il periodo aprile-giugno <strong>2020</strong> non riserva sorprese<br />

e, purtroppo, l’indagine trimestrale realizzata<br />

dall’Ufficio studi di Acimall – l’associazione confindustriale<br />

delle tecnologie per il legno-arredo –<br />

ribadisce il difficile periodo: il calo degli ordini di<br />

macchine e utensili per la lavorazione del legno è<br />

forte, in linea con l’andamento di tutti i comparti<br />

della meccanica strumentale e dell’intera economia<br />

in generale. Un risultato inevitabile, se si pensa<br />

alla chiusura totale delle fabbriche nel mese di<br />

aprile e alla lenta ripresa delle attività produttive<br />

nel mese di maggio. Un mese di giugno “operativo”<br />

non poteva certo risollevare le sorti del trimestre,<br />

condizionato da un ricorso alla cassa integrazione<br />

e allo smart working che hanno inevitabilmente<br />

mutato i modelli organizzativi delle aziende.<br />

Non resta dunque che attendere il rimbalzo della<br />

domanda che, secondo più fonti, dovrebbe avvenire<br />

nei prossimi mesi sia nelle richieste di tecnologie<br />

dal mercato interno che da oltre confine.<br />

L’indagine trimestrale – come sempre svolta su<br />

un campione statistico rappresentativo dell’intero<br />

settore – mostra che l’industria italiana delle macchine<br />

e degli utensili per la lavorazione del legno<br />

registra un calo del 39,2% degli ordini sull’analogo<br />

periodo dell’anno precedente, sommatoria del<br />

meno 34,2% registrato nella domanda estera e del<br />

crollo del 59,2% della domanda nazionale.<br />

Il carnet ordini è pari a 2,4 mesi (erano 2,6 lo<br />

scorso trimestre) e dall’inizio del <strong>2020</strong> si evidenzia<br />

un aumento dei prezzi dello 0,5 (0,8% a fine marzo<br />

<strong>2020</strong>). In calo anche i fatturati: meno 29,8%.<br />

L’indagine qualitativa parla chiaro e riflette le<br />

attese degli imprenditori: il 7% degli intervistati<br />

indica un trend di produzione positivo (era il 12%<br />

nel trimestre precedente), mentre l’86% indica un<br />

andamento in calo (era il 69% nel gennaio-marzo);<br />

il restante 7% propende per una situazione stabile<br />

(era il 19%).<br />

TRATTAMENTI TERMICI<br />

Carbotempra è una azienda di trattamenti<br />

termici, con impianti di ultima<br />

generazione, dotata di laboratorio per<br />

prove metallurgiche e tecnologiche.<br />

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www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 15


ATTUALITÀ<br />

MERCATO<br />

Economia lombarda: cresce la produzione ma cala l’export<br />

Dopo i mesi di massima<br />

e m e r g e n z a s a n i t a r i a , i l<br />

periodo estivo ha concesso<br />

all’economia italiana un graduale<br />

recupero registrando<br />

una diminuzione della produzione<br />

industriale del -8%<br />

a luglio, in miglioramento<br />

rispetto al -14% a giugno e<br />

al -21% a maggio. È quanto<br />

emerso dal Booklet Economia<br />

di Assolombarda, pubblicato<br />

su “Genio & Impresa”<br />

(genioeimpresa.it), il web<br />

magazine dell’associazione<br />

delle imprese che operano<br />

nelle province di Milano,<br />

Lodi, Monza e Brianza e<br />

Pavia. Resta critica, però, la<br />

connessione ai mercati internazionali<br />

che nei primi sei<br />

mesi del <strong>2020</strong> in Lombardia<br />

ha registrato una diminuzione<br />

delle esportazioni del<br />

15,3%, l’equivalente a una<br />

perdita di fatturato pari a 9,7<br />

miliardi di euro. Preoccupa<br />

anche il mercato del lavoro<br />

che tra aprile e maggio<br />

<strong>2020</strong> in Lombardia ha subito<br />

un calo di 110 mila unità, il<br />

saldo trimestrale più negativo<br />

dal terzo trimestre del 2009,<br />

facendo aumentare il ricorso<br />

alla cassa integrazione.<br />

Una lenta ripresa<br />

Rispetto al periodo pre-Covid,<br />

il recupero risulta essere<br />

ancora incompleto e disomogeneo<br />

tra i settori, evidenziato<br />

dal segno meno davanti a<br />

tutti gli indicatori di attività,<br />

ma è evidente che a partire<br />

da maggio le imprese si sono<br />

rimesse in moto e la contrazione<br />

nelle serie mensili delle<br />

diverse variabili economiche si<br />

è ridotta di intensità. In Lombardia<br />

gli indicatori convergono<br />

nel delineare, rispetto alla<br />

media nazionale, sia una caduta<br />

economica più consistente<br />

nel periodo di lockdown, sia<br />

soprattutto un recupero più<br />

lento e graduale da maggio<br />

ad oggi: rispetto allo stesso<br />

periodo del 2019, l’attività produttiva<br />

delle imprese lombarde<br />

ha registrato una diminuzione<br />

pari a -35% a marzo, -45% ad<br />

aprile, -22% a maggio e un<br />

netto miglioramento a giugno<br />

con un -15%.<br />

Se i numeri legati alla produzione<br />

industriale fanno tirare<br />

un sospiro di sollievo, risultano<br />

ancora critici i dati sulle<br />

esportazioni: nel secondo trimestre<br />

<strong>2020</strong> la contrazione<br />

delle esportazioni lombarde<br />

è stata ampia e diffusa<br />

in tutti i settori e province,<br />

seppur con intensità diverse.<br />

Secondo i dati del Centro<br />

Studi Assolombarda, al<br />

calo di marzo (-13,1% rispetto<br />

all’anno prima), è seguita la<br />

pesante contrazione di aprile<br />

(-40,8%), poi più contenuta a<br />

maggio (-29,8%) e a giugno<br />

(-10,1%). Le contrazioni più<br />

ridotte si sono verificate nel<br />

settore alimentare (-3,5%) e<br />

farmaceutico (-12,8%), mentre<br />

i settori più colpiti sono<br />

stati moda (-42%), automotive<br />

(-41,3%), meccanica (-29%) e<br />

metalli (-30,1%). Nel complesso,<br />

nei primi sei mesi del <strong>2020</strong><br />

le esportazioni in Lombardia<br />

sono diminuite del 15,3% su<br />

base annua, che equivale a<br />

una perdita di fatturato pari<br />

a 9,7 miliardi di euro, di cui<br />

nello specifico 3,2 miliardi a<br />

Milano, 634 milioni a Monza<br />

e Brianza, 236 milioni a Pavia<br />

e 121 milioni a Lodi.<br />

Non va meglio per il mercato<br />

del lavoro, dove le ripercussioni<br />

indotte dall’emergenza<br />

sanitaria hanno provocato<br />

un drastico calo dell’occupazione<br />

in Lombardia di<br />

110 mila unità, di cui 23 mila<br />

occupati indipendenti e 87<br />

mila dipendenti. Scende sia il<br />

tasso di occupazione (66,5%)<br />

sia il tasso di disoccupazione<br />

(4,0%), riflesso del considerevole<br />

aumento di persone<br />

che hanno rinunciato alla<br />

ricerca di un impiego. Da<br />

questa analisi, risulta essere<br />

prevedibile l’elevato ricorso<br />

alla cassa integrazione:<br />

tra aprile e luglio sono state<br />

autorizzate 454 milioni di ore<br />

in Lombardia, dato che equivale<br />

al 45% in più rispetto al<br />

record registrato nell’intero<br />

2010. A livello di territori, in<br />

soli quattro mesi sia Lodi (con<br />

8,8 milioni di ore di CIG) sia<br />

soprattutto Milano e Monza<br />

e Brianza (con 182,9 milioni<br />

di ore) raddoppiano le ore<br />

richieste rispetto ai picchi<br />

annuali del 2014 e del 2010<br />

rispettivamente; Pavia (con<br />

13,4 milioni di ore) supera<br />

leggermente il record dell’anno<br />

2009.<br />

Per quanto riguarda gli indicatori<br />

soft, si riconferma la<br />

ripresa in atto, ancora lenta<br />

in Lombardia rispetto al<br />

resto d’Italia. Il traffico dei<br />

veicoli pesanti sulle tangenziali<br />

milanesi, indicativo<br />

dell’intensità di scambi<br />

economici sul territorio, si<br />

attesta a inizio settembre<br />

sui livelli di luglio, ancora<br />

inferiori del 5% circa rispetto<br />

al 2019. Gli spostamenti per<br />

motivi di lavoro rilevati da<br />

Google Maps nei primi giorni<br />

di settembre in Lombardia<br />

continuano ad essere ridotti<br />

del 34% rispetto al periodo<br />

pre-pandemia.<br />

16 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


Materiali <strong>La</strong>vora:<br />

• Acciaio Inox 304/316/303/307<br />

• Inconel628, Alloy, Monel<br />

• Acciai comuni da costruzione;<br />

• Acciai speciali;<br />

• Acciai automaci e leghe leggere;<br />

• Materiali plasci.<br />

<strong>La</strong>vorazioni eseguite:<br />

• Tornitura da barra fino a Ф65<br />

• Tornitura di ripresa fino a Ф 180<br />

• Fresatura 4/5 assi fino a 800x400x300<br />

• Produzione ingranaggi e dentatura<br />

• Piccoli assemblaggi di precisione<br />

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meccanica di precisione dal 1967<br />

Seori di sbocco:<br />

• Aeronauco e navale<br />

• Costruori di macchine/impian<br />

• Eleromeccanico<br />

• Illuminotecnica<br />

• Raccorderia speciale o ad alta pressione<br />

• Seore Petrolchimico<br />

• Valvole e piccoli gruppi premonta<br />

• Ruote dentate e ingranaggi<br />

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ATTUALITÀ<br />

NOMINE<br />

Nuovo direttore commerciale in Creaform<br />

Creaform, esperto nel settore<br />

delle soluzioni di misurazione<br />

3D portatili e automatizzate,<br />

ha nominato nuovo<br />

responsabile commerciale<br />

Marc-Antoine Schneider. Con<br />

base a Grenoble, in Francia,<br />

Marc-Antoine si incaricherà<br />

di gestire a livello globale le<br />

vendite e le strategie e tattiche<br />

di sviluppo aziendale di<br />

Creaform per tutti i mercati<br />

di applicazione.<br />

Durante gli anni trascorsi con<br />

Creaform, Schneider ha sviluppato<br />

e ampliato la rete di<br />

distribuzione dell’azienda in<br />

svariati paesi. Prima di diventare<br />

direttore commerciale, è<br />

stato responsabile commerciale<br />

territoriale EMEA di Creaform<br />

e ha lavorato all’apertura<br />

di filiali in Italia e Spagna. <strong>La</strong>ureato<br />

in Economia aziendale,<br />

Marc-Antoine Schneider è<br />

arrivato in Creaform nel 2008<br />

e ha occupato varie posizioni<br />

nell’ufficio commerciale,<br />

tra cui responsabile vendite<br />

regionale per Europa, Medio<br />

Oriente e Africa.<br />

“È un onore per me entrare a<br />

far parte del gruppo amministrativo<br />

di Creaform. Prevedo<br />

una transizione graduale<br />

quando affronteremo nuove<br />

problematiche di mercato,<br />

e implementeremo il nostro<br />

solido piano commerciale”,<br />

ha dichiarato Schneider. “Promuoverò<br />

la cultura di innovazione<br />

e le strategie di mercato<br />

di Creaform.”<br />

“Siamo lieti che Marc-Antoine<br />

Schneider abbia accettato<br />

la carica”, ha commentato<br />

Fanny Truchon, presidente<br />

di Creaform. “I mesi e gli<br />

anni a venire richiederanno<br />

forti capacità di adattamento<br />

a una nuova realtà. Sono<br />

sicura che Marc-Antoine<br />

ha la lungimiranza e l’agilità<br />

necessarie per assistere<br />

la nostra rete mondiale di<br />

distributori.”.<br />

Marc-Antoine Schneider<br />

PROFILI ISOLANTI<br />

Ensinger al BAU 2021<br />

Con la partecipazione al BAU 2021 (Pad.<br />

B1 Stand 430), Ensinger - specialista dei<br />

profili isolanti per finestre, porte e facciate<br />

ad efficienza energetica - intende rafforzare<br />

i rapporti di dialogo e scambio con<br />

i propri clienti e con il mercato, nel modo<br />

più completo: in presenza e in digitale.<br />

<strong>La</strong> crisi provocata dalla pandemia di coronavirus<br />

è stata profonda e non è ancora superata. Ma,<br />

nonostante tutto, “proprio in questa contingenza sono<br />

possibili cambiamenti che andranno a tracciare il futuro<br />

dell’edilizia”, afferma Matthias Rink, direttore vendite<br />

EMEA insulbar ® per Ensinger. “Lo scambio diretto con partner<br />

esistenti e nuovi è fondamentale. Per questo motivo a<br />

gennaio abbiamo deciso di essere di nuovo presenti alla<br />

fiera di Monaco, BAU 2021 che, in quanto principale evento<br />

internazionale del settore, costituisce una piattaforma di<br />

dialogo unica che estenderemo anche in digitale”.<br />

I temi relativi alle soluzioni sostenibili restano centrali e<br />

dominano i messaggi che Ensinger intende affrontare e<br />

condividere al BAU, con claim come “Sfida del cambiamento<br />

climatico” oppure “Risorse e riciclo”, anche alla<br />

luce del lungo impegno e dell’esperienza storica che<br />

l’azienda ha dimostrato con svariate imprese e partner. È<br />

stata Ensinger a fornire, nel 1977, il primo profilo di serie<br />

Matthias Rink, direttore vendite<br />

EMEA insulbar per Ensinger<br />

al mondo per il taglio termico di telai in<br />

alluminio destinato a finestre, porte e facciate<br />

e oggi offre prodotti praticamente<br />

per ogni esigenza.<br />

Oltre all’ingente assortimento di profili isolanti<br />

insulbar standard, Ensinger propone<br />

anche soluzioni personalizzate e ad alto<br />

contenuto innovativo come i profili antidilatazione<br />

per porte e, soprattutto, sistemi<br />

sostenibili ed efficienti dal punto di vista<br />

energetico come insulbar RE, i profili in<br />

poliammide riciclata al 100%. Inoltre, oltre<br />

ai dati tecnici verificati, Ensinger fornisce<br />

anche la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD), oppure<br />

il certificato “Cradle to Cradle Material Health”.<br />

“I dati sono parte del prodotto da diverso tempo”, aggiunge<br />

Matthias Rink. “<strong>La</strong> trasformazione digitale s’impone<br />

anche nei servizi e nella comunicazione, portando con sé<br />

vantaggi enormi di cui beneficeremo anche dopo la crisi<br />

provocata dal coronavirus. L’esperienza ci dice di puntare<br />

sempre più sul dialogo in presenza, quando possibile, per<br />

cui saremo molto felici di incontrare in piena sicurezza i<br />

visitatori del BAU al nostro stand.<br />

Abbiamo in ogni caso implementato anche degli strumenti<br />

virtuali dedicati, al fine di intensificare lo scambio continuo<br />

con gli interlocutori e i clienti di tutto il mondo”.<br />

Il medesimo approccio costituisce anche il punto centrale<br />

della presenza Ensinger prevista per il prossimo<br />

MADE expo che si terrà dal 17 al 20 marzo 2021 a Fiera<br />

Milano-Rho.<br />

18 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

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ATTUALITÀ<br />

POWER SOLUTIONS<br />

Socomec: nuovi incarichi per Stefano Costa<br />

Stefano Costa ha assunto la carica di 4BA Sales & Service<br />

Managing Director Italy di Socomec e di presidente e amministratore<br />

delegato di Socomec Elettrotecnica, ampliando le sue<br />

responsabilità alla gestione e direzione aziendale, in coerenza<br />

con la visione e gli obiettivi del Gruppo Socomec.<br />

Fin dalla sua fondazione quasi cento anni fa, Socomec ha continuato<br />

a sviluppare la propria competenza per offrire soluzioni<br />

innovative per le prestazioni degli impianti elettrici, in particolare<br />

quando ci sono criticità, con una politica aziendale sempre ispirata<br />

ai principi di trasparenza, responsabilità e sviluppo sostenibile.<br />

Le quattro divisioni dedicate alle tematiche Critical Power<br />

(Power conversion), Power Control & Safety (Power<br />

switching), Energy Efficiency (Power monitoring) ed Expert<br />

Services, lavorano in costante sinergia per garantire ai clienti<br />

massima sicurezza, disponibilità e performance energetiche<br />

delle installazioni elettriche.<br />

“Assumo questo nuovo ruolo nella consapevolezza del grado di<br />

responsabilità che esso comporta”, ha dichiarato Stefano Costa.<br />

“È molto importante porre le basi in modo che dal 2021 vi sia già<br />

un piano coordinato per sostenere questa nuova entità unitaria,<br />

a partire dall’adozione di un CRM unificato (Salesforce), che ci<br />

consentirà di creare la struttura informatica per permettere alle<br />

quattro divisioni di disporre di un unico database. L’obiettivo finale<br />

è quello di creare delle proposte al mercato in base ai diversi<br />

segmenti e alle differenti applicazioni, con offerte che permettano<br />

di proporre ai clienti tutto il nostro portafoglio prodotti disponibile<br />

per le diverse applicazioni richieste.<br />

“Una delle attività che intendo potenziare - ha proseguito Costa- è<br />

‘l’ente di prescrizione’ che promuova tutte le nostre soluzioni a<br />

livello tecnico presso gli studi di progettazione. L’altra necessità di<br />

mercato è la creazione entro il 2021 di ‘un ufficio gare’, che sarà<br />

composto da più persone con diverse competenze specifiche.<br />

<strong>La</strong> finalità è la gestione di tutti gli aspetti burocratici relativi alla<br />

partecipazione ad appalti pubblici, dai piani di sicurezza a quelli<br />

necessari alla preparazione della messa in servizio in cantiere<br />

e a quelli relativi ai contratti di manutenzione”.<br />

Stefano Costa, 4BA<br />

Sales & Service<br />

Managing Director<br />

Italy di Socomec,<br />

presidente e<br />

AD di Socomec<br />

Elettrotecnica<br />

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ATTUALITÀ<br />

L’ANALISI<br />

Lo scambio di idee<br />

innovative e informazioni,<br />

insieme al rispetto<br />

dell’ambiente, possono<br />

aumentare la resilienza<br />

dell’industria italiana.<br />

Ma senza un quadro<br />

normativo chiaro, il nostro<br />

paese rischia di perdere il<br />

treno della ripresa.<br />

Open innovation e<br />

circolarità: serve un nuovo<br />

modello di sviluppo<br />

a cura di Riccardo Porro<br />

<strong>La</strong> pandemia da Coronavirus ha<br />

messo a nudo la fragilità del nostro<br />

modello di sviluppo economico rendendo<br />

evidenti due facce della stessa<br />

medaglia: da un lato, l’evidenza che<br />

nessun settore è abbastanza solido per<br />

resistere a un cambiamento radicale<br />

senza un processo di continua innovazione.<br />

Dall’altro, la necessità di ripensare<br />

all’attuale modello economico in<br />

una logica di maggiore attenzione alla<br />

sostenibilità e al rispetto ambientale.<br />

Il modello di sviluppo a cui siamo abituati<br />

- ovvero quello lineare, fondato<br />

sull’estrazione di materie prime, sulla<br />

produzione ed il consumo di massa e<br />

sullo smaltimento degli scarti una volta<br />

raggiunta la fine della vita del prodotto<br />

– ha mostrato molte crepe specialmente<br />

negli ultimi mesi. Un caso eclatante è<br />

quello del fashion, comparto strategico<br />

per il nostro Paese: dopo aver fatto per<br />

anni offshoring verso l’Asia, la pandemia<br />

ha bloccato intere filiere con la semplice<br />

chiusura delle frontiere. Solo chi ha<br />

saputo riadattare il proprio modello di<br />

sviluppo ha mostrato la resilienza sufficiente<br />

a fronteggiare la crisi, gli altri<br />

sono andati in apnea. In questo senso<br />

un ottimo esempio è quello della filiera<br />

alimentare, che si è salvata grazie a<br />

un sistema decentralizzato, al ricorso a<br />

modelli di economia di prossimità e al<br />

canale digitale dell’e-commerce.<br />

Ora più che mai, è indispensabile ripensare<br />

il ciclo economico in termini di economia<br />

circolare: un sistema pensato per<br />

potersi rigenerare, fondato sulla valorizzazione<br />

degli scarti, l’estensione del ciclo<br />

di vita dei prodotti, la condivisione delle<br />

risorse, l’impiego di materie prime da<br />

riciclo e di energia da fonti rinnovabili.<br />

Ma un cambiamento di rotta di questa<br />

portata, una trasformazione così radicale,<br />

non può gravare sulle spalle delle singole<br />

imprese. Servono, da un lato, sostegno a<br />

livello economico e finanziario, e dall’altro,<br />

la capacità di portare il paradigma<br />

dell’open innovation anche nella circular<br />

economy: vale a dire, fare in modo che le<br />

imprese che hanno bisogno di rinnovarsi<br />

per andare verso la circular economy<br />

possano entrare in contatto con delle<br />

realtà in grado di fornire loro gli strumenti<br />

per farlo.<br />

GREEN ECONOMY: L’ITALIA RISCHIA<br />

DI PERDERE IL VANTAGGIO<br />

L’economia circolare ha la capacità di<br />

creare filiere multidisciplinari integrate<br />

nelle aree locali e di restituire, sempre<br />

20 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

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localmente, risorse ambientali, creando<br />

utile nel processo. Caratteristiche che la<br />

rendono uno dei pilastri del Green New<br />

Deal, la “tabella di marcia” lanciata nel<br />

2019 dall’Unione Europea per rendere<br />

sostenibile la sua economia. E non<br />

potrebbe essere altrimenti dal momento<br />

che il sistema stesso si basa sulla scomparsa<br />

del concetto del rifiuto trasformando<br />

gli scarti in elementi produttivi.<br />

Dal primo Rapporto nazionale 2019 sul<br />

modello dell’economia circolare realizzato<br />

dal Circulary Economy Network, l’Italia è<br />

la numero 1 in Europa in questo ambito:<br />

con un punteggio di 103, batte il Regno<br />

Unito (90 punti), la Germania (88), la<br />

Francia (87) e la Spagna (81). Secondo<br />

il rapporto “<strong>La</strong> bioeconomia in Europa”,<br />

realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche<br />

di Intesa Sanpaolo, in collaborazione con<br />

Assobiotec e il Cluster SPRING, il mercato<br />

è già enorme e in Italia vale circa 345<br />

miliardi di euro e due milioni di occupati:<br />

numeri che ci mettono al terzo posto<br />

in Europa alle spalle di Germania (414<br />

miliardi di euro) e Francia (359 miliardi).<br />

Vuol dire che siamo perlomeno agganciati<br />

al treno di testa. Eppure, rischiamo di<br />

perdere contatto, perché dal punto di<br />

vista normativo la legislazione del settore<br />

è ancora agli albori. Dopo anni di<br />

discussioni, ancora oggi tutto il tema dei<br />

rifiuti viene trattato secondo specifiche<br />

normative su base regionale o comunale,<br />

quando invece l’obiettivo finale sarebbe<br />

quello di far scomparire le discariche per<br />

trasformare gli scarti in materie prime<br />

seconde. Motivo per cui abbiamo bisogno<br />

di un disciplinare chiaro che tratti i rifiuti<br />

come un bene produttivo.<br />

IL FRENO DELLA BUROCRAZIA<br />

<strong>La</strong> mancanza di una normativa centralizzata<br />

genera inevitabilmente grovigli<br />

burocratici che allungano i tempi e spesso<br />

finiscono per dissuadere le imprese<br />

dall’intraprendere la strada della circolarità.<br />

Un caso emblematico è quello<br />

di Fater, l’azienda leader in Italia nei<br />

prodotti assorbenti per la persona (suoi<br />

i marchi Pampers e Lines). Per riuscire a<br />

recuperare pannolini e assorbenti usati,<br />

Riccardo Porro,<br />

Chief Operations<br />

Officer di Cariplo<br />

Factory<br />

Le imprese che<br />

hanno bisogno<br />

di rinnovarsi<br />

per andare<br />

verso la circular<br />

economy devono<br />

poter entrare<br />

in contatto con<br />

delle realtà in<br />

grado di fornire<br />

loro gli strumenti<br />

per farlo<br />

con l’obiettivo di rimettere la cellulosa<br />

nel ciclo produttivo, Fater ha investito<br />

milioni di euro in tecnologia. Ma ha poi<br />

ha dovuto aspettare quasi 7 anni per il<br />

via libera amministrativo.<br />

Oggi però a riaccendere i riflettori sull’economia<br />

circolare sono i piani di rilancio<br />

dell’economia presentati dalla task force<br />

di Vittorio Colao e dal governo. È proprio<br />

dal sostegno da parte delle istituzioni<br />

che in Italia dovrebbe passare il rilancio<br />

dell’economia basato su un modello circolare:<br />

norme chiare, meno burocrazia<br />

e soprattutto un piano di incentivi: non<br />

solo da parte dello Stato, ma anche con<br />

il sostegno del comparto creditizio, come<br />

quello offerto da Intesa Sanpaolo con un<br />

plafond da 5 miliardi di euro.<br />

TRASFORMARE LE FILIERE<br />

PRODUTTIVE<br />

Le risorse economiche così raccolte<br />

andrebbero poi catalizzate per avviare<br />

progetti di innovazione di largo respiro,<br />

attivando i capi filiera delle principali<br />

industrie italiane. Solo così si può pensare<br />

di riuscire a trasformare un intero<br />

ecosistema verso un modello virtuoso di<br />

recupero di materiali, capace di creare<br />

occupazione sul territorio sostenendo la<br />

ripresa economica.<br />

<strong>La</strong> chiave di volta sarebbero investimenti<br />

nel campo dell’innovazione: dotato del<br />

giusto sostegno, il capo filiera avrebbe<br />

la forza di sostenere il cambiamento,<br />

fidelizzando la propria filiera e rendendola<br />

più solida.<br />

Le aziende hanno ormai compreso che<br />

non si tratta di costi, ma di investimenti<br />

premiati dalla Borsa, tuttavia a mancare<br />

sono ancora le competenze per governare<br />

il cambiamento. Ma queste si possono<br />

acquisire attraverso l’open innovation,<br />

che abilita l’accesso alle idee esterne, in<br />

particolare quelle sviluppate da startup<br />

innovative. Perché non si possono avere<br />

al proprio interno tutti gli strumenti per<br />

cambiare. Serve allora, come detto all’inizio,<br />

la capacità di portare il paradigma<br />

dell’open innovation anche nella circular<br />

economy, perché nessuno è in grado di<br />

affrontare da solo la complessità dei temi<br />

e delle frontiere che portano cambiamenti<br />

del genere.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 21


ATTUALITÀ<br />

CERTIFICAZIONI<br />

Fai Filtri rinnova la ISO 9001:2015<br />

Fai Filtri, azienda italiana che produce elementi filtranti e componenti<br />

per i settori aftermarket, oleodinamica, elettroerosione,<br />

separazione aria/olio e impiantistica industriale, ha ottenuto il<br />

rinnovo della certificazione ISO 9001:2015. Secondo quanto si<br />

legge nelle conclusioni del report “sono stati raggiunti i principali<br />

obiettivi dell’audit”, il sistema di gestione “è considerato efficace<br />

e conforme agli standard” e “durante l’analisi non sono emerse<br />

non conformità”.<br />

DNV GL, uno dei principali enti di certificazione e gestione del<br />

rischio a livello mondiale nonché il primo in Italia per i Sistemi<br />

di Gestione – ha dunque verificato la conformità di Fai Filtri allo<br />

standard e ai requisiti della norma per il Sistema di Gestione<br />

Qualità, confermando il rinnovo della certificazione. Questo<br />

traguardo testimonia ancora una volta la volontà dell’azienda<br />

di continuare a investire sulla sicurezza e sulla qualità dei prodotti<br />

e dei servizi offerti soprattutto in un momento di rilancio<br />

della produzione. Così l’azienda, guidata da Roberto Pasotto,<br />

intende continuare ad assicurare ai propri clienti gli standard<br />

e i requisiti necessari.<br />

L’audit, condotto per via telematica sulla piattaforma Microsoft<br />

Teams, ha dimostrato che Fai Filtri è in grado di raggiungere gli<br />

standard richiesti dalla certificazione e anche di soddisfare i<br />

requisiti legali, normativi e contrattuali applicabili. L’adeguatezza<br />

allo scopo di certificazione è stata valutata considerando fattori<br />

quali la struttura organizzativa, i siti, i processi, e i prodotti/servizi.<br />

Il rinnovo, valido per la progettazione e la produzione di filtri ed<br />

elementi filtranti per fluidi nelle applicazioni industriali, rappresenta<br />

un ulteriore conferma per Fai Filtri, frutto di impegno e<br />

professionalità costanti.<br />

ROBOTICA<br />

Søren E. Nielsen CEO di MiR<br />

Teradyne, proprietaria di Mobile Industrial<br />

Robots (MiR), ha nominato Søren E.<br />

Nielsen presidente di MiR (a partire dal<br />

1° agosto <strong>2020</strong>). Grazie ai 2 anni e mezzo<br />

di esperienza come CTO di MiR, Søren E.<br />

Nielsen ha maturato una vasta conoscenza<br />

dell’azienda e della sua organizzazione.<br />

“Søren E. Nielsen si è dimostrato un’eccellente<br />

guida e attraverso il nuovo incarico<br />

garantirà la continuità della nostra<br />

strategia e la costante crescita commerciale”,<br />

ha commentato Mark Jagiela, CEO<br />

di Teradyne. “MiR è una realtà ancora<br />

giovane, che però offre a migliaia di aziende<br />

in tutto il mondo l’opportunità di ottimizzare<br />

la loro logistica, il che potrebbe<br />

potenzialmente cambiare il modo in cui<br />

funziona il mondo”.<br />

“Il nostro nuovo presidente è un leader<br />

carismatico, in grado di conciliare<br />

l’organizzazione e i processi in modo<br />

pragmatico per portare a termine efficacemente<br />

le attività e far crescere il<br />

nostro business. Ha un raro equilibrio nel<br />

risolvere le esigenze immediate dei clienti<br />

nella vita reale e nel creare una roadmap<br />

ponderata per sviluppare l’innovazione<br />

e la leadership a lungo termine. <strong>La</strong> sua<br />

esperienza aiuterà a valorizzare professionalmente<br />

chi lavora in MiR”.<br />

“Nonostante la situazione attuale, MiR ha<br />

registrato anche nel <strong>2020</strong> una costante<br />

crescita”, ha spiegato Søren E. Nielsen.<br />

“Non abbiamo mai rallentato, e questo ci<br />

ha garantito un vantaggio rispetto agli altri<br />

operatori del settore. I nostri prodotti aiutano<br />

le industrie globali, il settore dell’healthcare<br />

e della logistica, a compensare<br />

le perdite di fatturato aumentando l’efficacia<br />

e l’efficienza con l’utilizzo di robot<br />

flessibili. Con i nostri robot mobili, adatti<br />

ad applicazioni medicali e logistiche le<br />

aziende sono state in grado di compensare<br />

il calo dovuto alla situazione di emergenza.<br />

Rivoluzioniamo la supply chain nella<br />

logistica interna, garantendo al tempo<br />

stesso un miglioramento nell’organizzazione<br />

interna, alleggerendo il personale<br />

dalle attività ripetitive”.<br />

“Durante la pandemia, il nostro tasso di<br />

assunzione è diminuito. Tuttavia, il numero<br />

dei nostri collaboratori è cresciuto sin<br />

dalla fondazione della società. Ciò significa<br />

che siamo stati in grado di consolidare<br />

la nostra organizzazione e di ottimizzare i<br />

processi di produzione”. Ora i dipendenti<br />

sono 220, la maggior parte dei quali si<br />

trova presso la sede centrale di Odense,<br />

in Danimarca.<br />

22 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

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ATTUALITÀ<br />

DISTRETTO AEROSPAZIALE<br />

CAMPANIA<br />

Al fianco di Leonardo,<br />

il DAC contribuisce<br />

a disegnare il futuro<br />

del comparto.<br />

Uno dei progetti<br />

di ricerca in corso, Fusimco,<br />

prevede lo sviluppo<br />

di una fusoliera ibrida<br />

metallo/composito.<br />

<strong>La</strong> Campania si conferma il laboratorio<br />

di riferimento per il comparto<br />

aerospaziale. È qui che prendono vita<br />

progetti destinati a cambiare il volto dei<br />

velivoli, sempre più green e performanti.<br />

Insieme a Mistral e Tabasco, il Distretto<br />

Aerospaziale della Campania (DAC),<br />

guidato da Luigi Carrino, si è fatto promotore<br />

di due altre iniziative in Regione<br />

Campania finalizzate alla nascita degli<br />

aerei di domani. Al suo fianco le principali<br />

realtà produttive del settore regionali e<br />

Velivoli green e ad alte<br />

prestazioni: come cambia<br />

l’aerospaziale<br />

nazionali. A testimonianza del fatto che<br />

i progetti di ricerca made in Campania<br />

sono capaci di attrarre l’attenzione dei<br />

protagonisti del mondo aerospaziale, grazie<br />

alle importanti ripercussioni pratiche<br />

in termini di ottimizzazione dei processi<br />

e dei risultati.<br />

“Questi progetti di sviluppo si collocano<br />

all’interno delle iniziative che il Distretto<br />

pone in essere per venire incontro alle<br />

esigenze dei soci industriali, in particolare<br />

delle piccole e medie aziende”, spiega<br />

Luigi Carrino, presidente del Distretto<br />

Aerospaziale della Campania. “<strong>La</strong> crescita<br />

in termini di competenza tecnologica delle<br />

PMI del settore, supportata dalla conoscenza<br />

dei soci scientifico-accademici, è<br />

associata alla necessità di sostenere i costi<br />

che questo processo di crescita collettiva<br />

richiede. Proprio queste esigenze hanno<br />

spinto alla nascita del Distretto che ha<br />

partner scientifici e industriali. Il Distretto<br />

vuole realizzare delle sinergie che permettano<br />

una crescita complessiva dell’intero<br />

settore per essere maggiormente competitivi<br />

sul mercato globale. Di qui la necessità<br />

di dare supporto alle iniziative di ricerca<br />

e trasferimento tecnologico dei soci del<br />

Distretto Aerospaziale”.<br />

UNA FUSOLIERA INNOVATIVA<br />

E PIÙ LEGGERA<br />

Il primo progetto di ricerca prossimo alla<br />

sua conclusione è Fusimco, che punta allo<br />

24 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

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sviluppo di una fusoliera per un velivolo<br />

regionale turboelica altamente innovativa<br />

realizzata in configurazione ibrida metallo/composito,<br />

ottimizzata in termini di<br />

prestazioni, peso e costi. Si tratta di un<br />

progetto finalizzato all’acquisizione di<br />

vantaggi competitivi dal punto di vista<br />

del prodotto e da quello industriale. Il<br />

progetto si è focalizzato su progettazione<br />

di strutture di fusoliera innovative<br />

e la definizione dei relativi processi di<br />

produzione e assemblaggio.<br />

Il progetto si è focalizzato su studi di<br />

progettazione e produzione di grandi<br />

strutture ibride di fusoliera e dei relativi<br />

sottoinsiemi. Soluzioni che consentano di<br />

ottenere la riduzione del peso complessivo<br />

delle strutture attraverso l’introduzione<br />

di materiali più leggeri, la riduzione del<br />

numero dei componenti e l’ottimizzazione<br />

dei processi di progettazione. Tali<br />

soluzioni sono volte a consentire una<br />

riduzione dei costi e dei tempi di produzione,<br />

attraverso l’ottimizzazione dei<br />

processi di fabbricazione.<br />

Il DAC è il soggetto proponente e si è<br />

avvalso per la realizzazione delle attività<br />

dei seguenti soci: Divisione Velivoli<br />

di Leonardo (Leader di progetto) con<br />

i partner Università degli Studi di Napoli<br />

Federico II, Università degli Studi della<br />

Campania “L. Vanvitelli”, CIRA, DEMA,<br />

Fox Bit, LAER, OMI, ATM, DESÀ, Atitech,<br />

Blue Engineering, SRSED. <strong>La</strong> collaborazione<br />

tra le aziende e i centri di ricerca<br />

porterà benefici importanti sul piano<br />

tecnologico e industriale. Tre le tipologie<br />

di soggetti destinati a beneficiare dei<br />

risultati ottenuti con Fusimco: la grande<br />

industria, le PMI, le Università e i centri<br />

di ricerca.<br />

In particolare, le analisi effettuate hanno<br />

portato all’ottimizzazione della configurazione<br />

in lega di alluminio per la<br />

maggior parte delle sezioni di fusoliera,<br />

non tralasciando però le applicazioni<br />

innovative di composito con particolare<br />

attenzione all’uso di matrici termoplastiche.<br />

Il prossimo obiettivo sarà integrare<br />

le nuove tecnologie e metodologie nei<br />

futuri programmi che consentiranno per<br />

la categoria di velivoli regionali un solido<br />

e duraturo vantaggio competitivo e una<br />

posizione di leader sul mercato mon-<br />

diale rispetto ai concorrenti del settore<br />

dal punto di vista del costo/peso e del<br />

prodotto/processo.<br />

COSTI E IMPATTO<br />

AMBIENTALE RIDOTTI<br />

Con Scavir, invece, la Campania punta alla<br />

nascita del primo velivolo regionale innovativo<br />

e con costi di realizzazione e di esercizio<br />

più bassi, ottenuti tramite elevate prestazioni<br />

operative, semplicità realizzativa e<br />

manutentiva, nel rispetto delle funzionalità<br />

richieste dagli operatori e delle norme sia<br />

di sicurezza che ambientali. Le soluzioni<br />

relative alla configurazione si pongono<br />

nell’ottica di garantire un incremento delle<br />

prestazioni operative e di comfort per i<br />

passeggeri e nel contempo una riduzione<br />

dei costi di realizzazione e gestione in servizio<br />

oltre che una riduzione dell’impatto<br />

ambientale durante tutto il ciclo di vita del<br />

velivolo. Tra i partner al fianco del DAC in<br />

questo progetto sono: Divisione Velivoli<br />

di Leonardo, leader di progetto e che ha<br />

indirizzato gli sviluppi, l’Università Federico<br />

II di Napoli, l’Università degli Studi della<br />

Campania Luigi Vanvitelli, Geven, Magnaghi<br />

Aeronautica, CIRA.<br />

In particolare la Divisione Velivoli di Leonardo<br />

ha definito la configurazione di velivolo<br />

in rispondenza dei Top Level Aircraft Requirements<br />

(TLAR), ottimizzandola da un punto<br />

di vista aerodinamico anche attraverso<br />

prove di Galleria del Vento (WTT) e Galleria<br />

del Ghiaccio (IWT); Magnaghi Aeronautica<br />

si è occupata del dimensionamento cinematico<br />

preliminare del sistema carrello e del<br />

dimensionamento preliminare delle gambe<br />

carrello e sue interfacce velivolo; Geven del<br />

layout con design stilizzato degli interni<br />

oltre che di nuovi concetti modulari di “galleys”<br />

(le cucine di bordo). Il Cira ha avuto<br />

responsabilità di sperimentazione aerodinamica<br />

in galleria del vento, di messa a punto<br />

di modelli di simulazione dell’accrescimento<br />

ghiaccio (2D) oltre che sperimentazione<br />

in galleria del ghiaccio, oltre che curare<br />

l’ottimizzazione delle winglet e lavorare<br />

sulla stima del rumore generato dall’elica.<br />

Infine l‘Università “Federico II” ha curato gli<br />

aspetti aerodinamici della configurazione,<br />

ha studiato le prestazioni acustiche esterne<br />

e l’Università “Luigi Vanvitelli” ha invece<br />

sviluppato studi sui carichi aerodinamici<br />

ed analizzato le caratteristiche di stabilità<br />

e controllo.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 25


APPUNTAMENTI<br />

32ESIMA EDIZIONE<br />

In un contesto difficile<br />

per la pandemia<br />

non ancora superata,<br />

la biennale consente<br />

al mondo delle macchine<br />

utensili, della robotica<br />

e dell’automazione<br />

di riscoprire il valore<br />

e le opportunità di un<br />

evento in presenza.<br />

A Milano dal 14 al 17<br />

ottobre ospiterà un’ampia<br />

offerta tecnologica per<br />

l’industria manifatturiera.<br />

Si riparte da BI-MU<br />

sentare le principali tendenze in fatto<br />

di tecnologia di produzione e di sistemi<br />

di automazione, additive manufacturing,<br />

robot, automazione, industria 4.0, tecnologie<br />

ausiliarie, tecnologie abilitanti,<br />

IoT, sistemi di visione, software, soluzioni<br />

per la movimentazione industriale e la<br />

gestione del magazzino.<br />

LE AREE DI INNOVAZIONE<br />

E I CONVEGNI<br />

Accanto alle macchine, l’offerta dei settori<br />

collegati sarà presentata - come<br />

è ormai tradizione - in specifiche Aree<br />

di Innovazione tra le quali spiccano<br />

Fabbricafutura, dedicata a sviluppatori<br />

di software e di tecnologie per la connettività,<br />

per la gestione e la sicurezza<br />

dei dati; Robot Planet, dedicata a robot,<br />

industriali e collaborativi, integratori e<br />

sistemi di automazione; BI-MU Additive,<br />

spazio di incontro e confronto tra sviluppatori,<br />

produttori e clienti delle “macchine<br />

utensili del terzo tipo”; BI-MU Logi-<br />

Va in scena dal 14 al 17 ottobre<br />

<strong>2020</strong> nel complesso fieristico<br />

di fieramilano Rho la trentaduesima<br />

edizione di BI-MU, l’evento<br />

italiano di riferimento per il mondo<br />

della macchina utensile, della robotica<br />

e dell’automazione.<br />

Promossa da Ucimu - Sistemi Per Produrre,<br />

l’associazione dei costruttori<br />

italiani di macchine utensili, robot e<br />

automazione, e organizzata da Efim -<br />

Ente Fiere Italiane Macchine, l’edizione<br />

di quest’anno, nonostante il contesto<br />

difficile, presenta una buona adesione<br />

da parte degli espositori, un ampio<br />

repertorio tecnologico e una positiva<br />

aspettativa di partecipazione.<br />

“Quest’anno - afferma Alfredo Mariotti,<br />

direttore generale di Ucimu - la manifestazione<br />

risulta più raccolta rispetto<br />

al solito ma ugualmente interessante,<br />

anche perché abbiamo attivato una serie<br />

di nuove iniziative a corollario dell’esposizione<br />

pensate per offrire un’esperienza<br />

all’altezza delle aspettative di quanti<br />

saranno in fiera”.<br />

A 32.BI-MU gli operatori dell’industria<br />

manifatturiera troveranno un evento<br />

ricco di contenuti e capace di rapprestics,<br />

per logistica e movimentazione, e<br />

SUB4TECH per subfornitura tecnica e<br />

servizi per l’industria.<br />

Sulla scorta del successo della passata<br />

edizione, anche nel <strong>2020</strong> BI-MU abbinerà<br />

alla dimensione espositiva quella<br />

di approfondimento culturale tematico<br />

sviluppato attraverso un programma<br />

di convegni su temi specifici ed eventi<br />

collaterali che ospiteranno confronti con<br />

opinion leader e presentazioni di tecnologie<br />

affini anche a cura degli espositori.<br />

Questo e molto altro sarà il cuore di<br />

BI-MUpiù, l’arena convegni ospitata<br />

all’interno di uno dei padiglioni fieristici.<br />

“Per questa edizione - spiega Mariotti<br />

- abbiamo lavorato con particolare<br />

dedizione all’organizzazione di incontri<br />

focalizzati su temi particolarmente<br />

rilevanti per gli operatori del manifatturiero<br />

coinvolgendo massimi esperti. Il<br />

calendario degli eventi sarà di ulteriore<br />

richiamo per i visitatori che verranno a<br />

32.BI-MU”.<br />

26 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

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Grande novità dell’edizione <strong>2020</strong> della<br />

manifestazione sarà BI-MUpiùDigital,<br />

spazio dimostrativo promosso da Fondazione<br />

Ucimu che rappresenterà le potenzialità<br />

della fabbrica digitale grazie alla<br />

connessione di alcuni macchinari presenti<br />

agli stand dei quali sarà possibile rilevare,<br />

in remoto, attività svolta e funzionamento.<br />

Alla fabbrica digitale è dedicata<br />

anche un’area speciale con dieci tra i più<br />

rilevanti player del mondo IoT.<br />

VOGLIA DI NORMALITÀ NEL<br />

RISPETTO DELLE REGOLE SANITARIE<br />

Da sempre simbolo di competenza e<br />

innovazione - aggiunge il direttore<br />

generale di Ucimu - 32.BI-MU ha un<br />

valore ancora maggiore rispetto alle<br />

normali edizioni: è una mostra bandiera<br />

con la quale vogliamo - nel rispetto<br />

delle distanze reali e dei regolamenti<br />

imposti dalle normative per la sicurezza<br />

sanitaria - dimostrare la coesione delle<br />

imprese del settore. Per questo siamo<br />

molto orgogliosi del lavoro svolto e<br />

della risposta di quanti hanno deciso di<br />

aderire all’evento dimostrando così la<br />

forte volontà di normalità e di rilancio<br />

che tutti vogliono ritrovare”.<br />

“Confermare BI-MU per noi organizzatori,<br />

e partecipare ad essa per i numerosi<br />

espositori che saranno presenti, è un<br />

modo, il migliore, per affermare che<br />

l’Italia è forte e così la sua industria di<br />

comparto. Il paese ha subito un duro<br />

colpo da questa pandemia ma, consapevoli<br />

delle limitazioni e dei regolamenti<br />

che impongono di incontrarsi secondo<br />

nuove modalità e con particolari attenzioni,<br />

abbiamo pensato fosse necessario<br />

dare un segnale forte”.<br />

Anche per questo BI-MU presenterà una<br />

serie di nuovi servizi per valorizzare ancora<br />

di più la presenza di quanti saranno<br />

a 32.BI-MU, servizi pensati per moltiplicare<br />

l’effetto promozionale derivante<br />

dalla partecipazione alla manifestazione.<br />

Tra questi è l’innovativo progetto BI-<br />

MUonline che coinvolgerà, a titolo completamente<br />

gratuito, tutti gli espositori<br />

che vorranno prendervi parte”.<br />

Primo evento di settore dopo lo stop<br />

forzato degli ultimi mesi che ha imposto<br />

la cancellazione o il posticipo di tutte le<br />

fiere internazionali dedicate al comparto<br />

e distribuite in giro per il mondo, dopo<br />

mesi di sospensione degli investimenti<br />

in sistemi di produzione, 32.BI-MU sarà<br />

il luogo adatto per rilanciare il proprio<br />

business, creare nuovi contatti, scoprire<br />

le novità del settore e cominciare a<br />

pensare a nuovi investimenti in vista<br />

anche della ripresa economica prevista<br />

già per l’inizio del 2021”.<br />

Alfredo Mariotti<br />

(Ucimu - Sistemi<br />

per Produrre):<br />

“Confermare<br />

BI-MU è il modo<br />

migliore per<br />

affermare che<br />

l’Italia è forte<br />

e così la sua<br />

industria di<br />

comparto”<br />

“Un primo rimbalzo noi costruttori di<br />

macchine utensili e di tecnologie 4.0<br />

– commenta Massimo Carboniero, presidente<br />

di Ucimu - Sistemi Per Produrre<br />

– lo abbiamo già rilevato in questi<br />

primi mesi dopo il lockdown e si tratta<br />

per lo più di ordini raccolti sul mercato<br />

italiano che si dimostra più ricettivo<br />

e vivace degli altri nostri tradizionali<br />

mercati di sbocco, di area europea e<br />

extra europea”.<br />

“Queste condizioni, insieme al posizionamento<br />

temporale molto a ridosso della<br />

chiusura di anno, fanno pensare che<br />

32.BI-MU coinciderà con il momento in<br />

cui le imprese, dopo il blocco forzato del<br />

consumo, daranno serio riavvio ai nuovi<br />

investimenti in tecnologie di produzione<br />

4.0, spinti anche dalle misure di incentivo<br />

del Piano Transizione 4.0 assicurate dalla<br />

Legge di Bilancio <strong>2020</strong>”.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 27


APPUNTAMENTI<br />

FASTENER FAIR 2021<br />

Tecnologie di fissaggio<br />

protagoniste a Stoccarda<br />

Lo scorso luglio già l’80% dello spazio a<br />

disposizione degli espositori di Fastener Fair<br />

Stuttgart 2021 è stato prenotato da aziende<br />

desiderose di lanciare e presentare le loro più<br />

recenti tecnologie di fissaggio in occasione del<br />

principale evento internazionale del settore.<br />

Fastener Fair Stuttgart 2021 si svolgerà dal 18<br />

al 20 maggio a Messe Stuttgart, in Germania,<br />

e occuperà un padiglione in più per rispondere<br />

all’aumento della richiesta di spazio espositivo<br />

e per accogliere di nuovo la Bonding & Adhesives<br />

Technology Area nel padiglione 7.<br />

Perni, bulloni e viti in metallo, sistemi di fissaggio<br />

leggeri in plastica e materiali ibridi,<br />

fissaggi mini, micro e ultracompatti o potenti<br />

soluzioni adesive e di incollaggio: la viteria, la<br />

bulloneria e i sistemi di fissaggio sono disponibili<br />

in ogni forma e materiale, e svolgono<br />

una funzione importantissima nel garantire<br />

supporto e mobilità ad attrezzature, macchine<br />

e strutture in una vasta gamma di industrie. I<br />

settori chiave di applicazione comprendono<br />

edilizia, automobilistico e aerospaziale, macchinari<br />

industriali, elettrodomestici e dispositivi<br />

elettronici, dispositivi medici, impianti<br />

elettrici e idrosanitari, industria del mobile e<br />

molti altri ancora.<br />

Prospettive positive per l’economia postpandemia<br />

Negli ultimi 10 anni, Fastener Fair Stuttgart<br />

ha raddoppiato sia il numero di visitatori che<br />

lo spazio espositivo netto, e questa tendenza<br />

positiva sembra proseguire anche il prossimo<br />

anno. Manca meno di un anno all’edizione del<br />

2021 e 623 espositori hanno già prenotato l’80%<br />

dello spazio espositivo disponibile.<br />

“Siamo lieti di vedere che così tante aziende<br />

effettuano le prenotazioni con convinzione<br />

mentre l’industria va avanti per soddisfare<br />

la crescente domanda dell’economia postpandemia”,<br />

ha affermato Liljana Goszdziewski,<br />

Exhibition Director di Fastener Fair Stuttgart.<br />

“Molte imprese si preparano alla nuova crescita<br />

in settori come medico, e-mobility, edilizia<br />

e materiali da costruzione, man mano che la<br />

società si orienta sempre più verso la sostenibilità<br />

e uno stile di vita più sano. Fastener<br />

Fair Stuttgart è l’evento leader dell’industria<br />

internazionale della viteria, bulloneria e sistemi<br />

di fissaggio, e il nostro pieno impegno è teso<br />

a offrire al nostro settore il mercato di cui ha<br />

bisogno per rispondere alla crescente domanda<br />

di fissaggi industriali nei prossimi anni”.<br />

Una fiera dal profilo internazionale<br />

Fastener Fair Stuttgart si è affermata come<br />

principale punto di incontro internazionale<br />

dove produttori, grossisti, distributori e fornitori<br />

possono presentare l’intero spettro di soluzioni<br />

di fissaggio, compresi viteria e fissaggi<br />

industriali, fissaggi per costruzioni, sistemi<br />

d’installazione e assemblaggio, soluzioni per<br />

la distribuzione e lo stoccaggio e tecnologia<br />

per la produzione di viteria.<br />

L’edizione precedente, nel 2019, ha registrato<br />

una partecipazione record di oltre 12.000<br />

visitatori di 88 paesi che cercavano di fare<br />

affari con 987 aziende espositrici ubicate in<br />

uno spazio espositivo netto di 22.200 metri<br />

quadrati. In base al sondaggio sulla fiera,<br />

vi sono stati eccellenti risultati in termini di<br />

qualità e livello internazionale dei visitatori,<br />

nonché per il numero di richieste commerciali<br />

valide ricevute. I visitatori erano per lo più<br />

produttori, grossisti, distributori, fornitori e<br />

ingegneri che intendevano commercializzare<br />

o approvvigionarsi di viteria e fissaggi destinati<br />

a un’ampia gamma di industrie.<br />

<strong>La</strong> Bonding & Adhesives Technology Area<br />

ritorna al padiglione 7<br />

Le tecnologie adesive e di incollaggio sono<br />

diventate un elemento essenziale nel concetto<br />

di costruzione leggera, soprattutto nelle<br />

industrie automobilistica ed elettronica. Visto<br />

il successo riscosso nel 2019, la Bonding and<br />

Adhesive Technology Area sarà presente a<br />

Fastener Fair Stuttgart anche il prossimo anno.<br />

Ubicata nel padiglione 7, proporrà alle aziende<br />

uno spazio dedicato per presentare le loro più<br />

recenti soluzioni adesive e di incollaggio per<br />

le applicazioni industriali nella produzione<br />

manifatturiera.<br />

Edizione 2021 con un padiglione in più<br />

Fastener Fair Stuttgart 2021 avrà a disposizione<br />

un quarto padiglione per soddisfare la richiesta<br />

di maggiore spazio espositivo. <strong>La</strong> fiera occuperà<br />

quindi i padiglioni 1, 3, 5 e 7 di Messe<br />

Stuttgart. I visitatori potranno entrare nell’area<br />

fieristica attraverso gli ingressi Est e Ovest. <strong>La</strong><br />

sede è facilmente raggiungibile per chi arriva<br />

in areo, in auto e con i trasporti pubblici.<br />

28 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


APPUNTAMENTI<br />

L’AGENDA<br />

32.BI-MU<br />

14-17 ottobre <strong>2020</strong><br />

Milano<br />

www.bimu.it<br />

Mecspe<br />

29-31 ottobre <strong>2020</strong><br />

Parma<br />

www.mecspe.com<br />

Simodec<br />

24-27 novembre <strong>2020</strong><br />

<strong>La</strong> Roche sur Foron, Francia<br />

www.salonifrancesi.com<br />

Subcon<br />

26-28 gennaio 2021<br />

Birmingham, UK<br />

www.subconshow.co.uk<br />

Agazzi PUB_AGAZZi 06/09/11 09.45 Pagina 1<br />

Fornitore Offresi<br />

18-20 febbraio 2021<br />

Erba (CO)<br />

www.fornitoreoffresi.com<br />

MECFOR<br />

25-27 febbraio 2021<br />

Parma<br />

www.ucimu.it<br />

Samoter<br />

3-7 marzo 2021<br />

Verona<br />

www.samoter.it<br />

EuroBLECH<br />

9-12 marzo 2021<br />

Hannover, Germania<br />

www.euroblech.com<br />

Global Industrie<br />

16-21 marzo 2021<br />

Lione, Francia<br />

www.global-industrie.com<br />

<strong>La</strong>miera<br />

17-21 marzo 2021<br />

Milano<br />

www.lamiera.net<br />

Metav<br />

23-26 marzo 2021<br />

Düsseldorf, Germania<br />

www.metav.com<br />

Hannover Messe<br />

12-16 aprile 2021<br />

Hannover, Germania<br />

www.hannovermesse.de<br />

PMTS<br />

13-15 aprile 2021<br />

Cleveland, Ohio, Usa<br />

www.pmts.com<br />

Aluminium<br />

18-20 maggio 2021<br />

Düsseldorf, Germania<br />

www.aluminium-messe.com/en<br />

Fastener Fair Stuttgart<br />

18-20 maggio 2021<br />

Stoccarda, Germania<br />

www.fastenerfair.com<br />

AMB<br />

15-19 settembre 2021<br />

Stoccarda, Germania<br />

www.messe-stuttgart.de/amb/en/<br />

Micronora<br />

21-24 settembre 2021<br />

Besançon, Francia<br />

www.micronora.com<br />

EMO Milano<br />

4-9 ottobre 2021<br />

Milano<br />

www.ucimu.it<br />

IZB<br />

5-7 ottobre 2021<br />

Wolfsburg<br />

www.izb-online.com<br />

OFFICINA MECCANICA DI PRECISIONE<br />

Qualità Professionalità Organizzazione Affidabilità<br />

PRECISION MECHANICAL MACHINING<br />

Quality Expertise Efficiency Reliability<br />

✓ Frese e centri di lavoro CNC<br />

fino a 3000x820x720 mm<br />

✓ Alesatrice con tavola girevole<br />

dim. 1550x1000x1200 mm<br />

✓ Torni a CNC - max Ø 940 mm<br />

✓ Rettifica universale<br />

e tangenziale<br />

✓ Taglio LASER 3000 W<br />

formato 3000x1500 mm<br />

✓ Reparto assemblaggi<br />

meccanici<br />

✓ Sala metrologica di controllo<br />

✓ Ufficio Tecnico per<br />

progettazione e sviluppo disegni<br />

✓ Carpenteria meccanica leggera<br />

tramite la consociata FABER<br />

Sede Principale/Headquarters<br />

✓ Operazioni complementari<br />

di foratura, filettatura, stozzatura<br />

Trattamenti di protezione<br />

superficiale e termici<br />

Sede Taglio <strong>La</strong>ser/<strong>La</strong>ser Cutting Branch<br />

✓ CNC milling machines and<br />

machining centers up to<br />

3000x820x720 mm<br />

✓ Rotary-table boring machine,<br />

capacity 1550x1000x1200 mm<br />

✓ CNC <strong>La</strong>thes - Turning Centers<br />

machining diam. max 940 mm<br />

✓ Universal and Horizontal grinders<br />

✓ LASER cutting machine - 3000 W,<br />

capacity range 3000x1500 mm<br />

✓ Mechanical assembly department<br />

✓ Metrological control room<br />

✓ Engineering Department for project<br />

design and development<br />

✓ Light structural steelwork via the<br />

subsidiary FABER<br />

✓ Additional drilling, threading and<br />

slotting operations<br />

Protective surface and thermal/heat<br />

treatments<br />

Produzione di: Macchine complete di CABLAGGI ELETTRICI E PNEUMATICI<br />

ATTREZZATURE - GRUPPI e COMPONENTI MECCANICI<br />

COSTRUZIONE PROTOTIPI - PICCOLE E MEDIE SERIE<br />

Production: MACHINES complete with ELECTRICAL and PNEUMATIC SYSTEMS<br />

EQUIPMENT - MECHANICAL ASSEMBLIES and COMPONENTS<br />

PROTOTYPE MANUFACTURING – SMALL AND MEDIUM PRODUCTION LOTS<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 29


MACCHINE<br />

SISTEMI DI VISIONE<br />

Da oltre dieci anni<br />

Vicivision è specializzata<br />

nelle macchine di misura<br />

ottica per pezzi torniti<br />

nel settore automotive.<br />

<strong>La</strong> possibilità di misurare<br />

in pochi secondi il profilo<br />

esterno di componenti<br />

cilindrici ha permesso<br />

all’azienda di trovare<br />

riscontri positivi anche<br />

nel medicale, grazie<br />

a una linea specifica<br />

per l’impiantologia dentale.<br />

Misurazione ottica<br />

per componenti medicali<br />

e automotive<br />

re i dettagli più piccoli ad un ampio campo<br />

di lavoro. <strong>La</strong> risoluzione è quella utilizzata<br />

dalle macchine progettate per misurare gli<br />

impianti dentali. Le dimensioni del campo<br />

di misura sono 300 x 60 mm, tipiche di<br />

chi fa minuteria di precisione con torni a<br />

fantina mobile o pluri-mandrino.<br />

UNA SOLUZIONE UNICA PER IMPIANTI<br />

DENTALI E MICRO-MECCANICA<br />

Ne deriva una soluzione unica sul mercato,<br />

che permette ai costruttori di impianti<br />

dentali di avere un unico strumento<br />

capace di misurare anche elementi più<br />

Con una macchina di misura ottica<br />

Vicivision è possibile misurare in<br />

pochi secondi il profilo esterno di<br />

componenti cilindrici: dai diametri alle<br />

lunghezze, dalle filettature agli errori di<br />

forma mettendo in rotazione il pezzo.<br />

Queste caratteristiche hanno permesso<br />

all’azienda di trovare un forte riscontro<br />

internazionale nel settore dell’implantologia<br />

dentale tanto da dedicarvi una linea<br />

di prodotto specifica. Immagini dalla risoluzione<br />

massima, unite all’ergonomia per<br />

operare con piccoli componenti hanno<br />

incontrato le preferenze dei produttori<br />

di impianti dentali e micro-meccanica.<br />

In questo momento tuttavia, con la forte<br />

trasformazione del mercato, rimane difficile<br />

per le officine meccaniche conoscere<br />

quale macchina li potrà accompagnare<br />

nei prossimi anni.<br />

Limitarsi ai piccoli componenti potrebbe<br />

essere una scelta a corto respiro. Una<br />

macchina con campo di misura più ampio<br />

è preferibile a patto che non ci siano<br />

compromessi di risoluzione, accuratezza,<br />

e capacità di rilevare i dettagli più piccoli.<br />

In questo scenario in cui si cerca di avere<br />

“tutto in uno”, Vicivision esordisce con<br />

una novità unica. Si chiama X-360. Un<br />

crossover che unisce la capacità di acquisigrandi<br />

come viti e protesi ortopediche. I<br />

costruttori di micro-meccanica allo stesso<br />

modo potranno contare su una risoluzione<br />

capace di misurare raggi, smussi, gole<br />

e filetti molto piccoli disponendo comunque<br />

di un diametro massimo misurabile<br />

di 60 mm ed una lunghezza di 300 mm.<br />

<strong>La</strong> risoluzione, unica sul mercato, unita ad<br />

un ampio campo di lavoro si completano<br />

poi con l’esclusiva funzione “full image” di<br />

Vicivision. <strong>La</strong> funzione “full image” cattura<br />

con la massima risoluzione tutto il profilo<br />

del pezzo caricato in macchina, visualizzando<br />

ed archiviando tutti i punti acquisiti.<br />

30 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


X-360 è una<br />

macchina per la<br />

misura ottica che<br />

unisce la capacità<br />

di acquisire i<br />

dettagli più piccoli<br />

ad un ampio<br />

campo di lavoro<br />

<strong>La</strong> funzione<br />

“full image”<br />

cattura con<br />

la massima<br />

risoluzione<br />

l’intero profilo<br />

del pezzo caricato<br />

in macchina,<br />

visualizzando<br />

ed archiviando<br />

tutti i punti<br />

acquisiti<br />

Non solo i punti definiti nel programma di<br />

misura vengono visualizzati ed archiviati<br />

ma tutto il profilo del pezzo. Questa funzione<br />

permette di archiviare l’immagine<br />

e conservarla in caso di contestazioni,<br />

consentendo persino di misurare successivamente<br />

dettagli precedentemente non<br />

richiesti. Chi produce pezzi prototipo nel<br />

medicale potrà spedire i manufatti ed<br />

archiviare tutto il profilo del pezzo, nel<br />

caso fossero necessarie ulteriori analisi.<br />

Le novità non finiscono qui, ma si snodano<br />

attraverso la cura dei dettagli e<br />

l’ergonomia del prodotto. <strong>La</strong> macchina,<br />

costruita con sistema di punta e contropunta<br />

offre un pratico accesso frontale<br />

opportunamente illuminato, per agevolare<br />

le operazioni di carico e scarico anche<br />

dei pezzi più piccoli.<br />

Particolare attenzione su questo modello<br />

è stata posta all’aspetto di pulizia dell’area<br />

di lavoro. I carter di protezione delle<br />

ottiche sono in acciaio inox piuttosto che<br />

in fusioni di alluminio per non trattenere<br />

polvere e agevolare la pulizia periodica.<br />

<strong>La</strong> contropunta superiore è del tipo a<br />

basso attrito di scorrimento. Questo evita<br />

l’effetto di scivolamento fra contropunta<br />

e pezzo in condizioni di basso precarico.<br />

Nel settore dentale, medicale e farmaceutico<br />

capita spesso di caricare elementi in<br />

plastica dove il serraggio deve essere sia<br />

preciso che delicato per non deformare<br />

l’oggetto da misurare.<br />

In alternativa alle contropunte, la macchina<br />

può essere equipaggiata con soluzioni<br />

di serraggio per i pezzi che non presentano<br />

fori di centraggio. Per chi volesse<br />

automatizzare il controllo sono disponibili<br />

opportuni sistemi di fissaggio pneumatici<br />

(sia mandrino che contropunta).<br />

Vicivision, in qualità di fornitore di automazione,<br />

è in grado assistere al pieno le<br />

esigenze di asservimento robotizzato oltre<br />

al collegamento con MES di produzione<br />

e software statistici.<br />

Per le aziende più all’avanguardia è<br />

disponibile il software di comunicazione<br />

VVLinx con moduli di retrazione per i<br />

torni. I dati rilevati dallo strumento di<br />

misura vengono elaborati e inviati sotto<br />

forma di correttore utensili al tornio che<br />

ha prodotto il pezzo per mantenere la<br />

produzione sempre in tolleranza o agevolare<br />

gli attrezzaggi.<br />

In un periodo in cui ancora non hanno<br />

pienamente ripreso fiere ed eventi internazionali,<br />

il lancio del prodotto avverrà<br />

con webinar e live demo. Le dimostrazioni<br />

verranno eseguite a distanza direttamente<br />

sui manufatti inviati alla sede Vicivision<br />

o a qualsiasi punto vendita.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 31


MACCHINE UTENSILI<br />

TAGLIO METALLI<br />

Segatrice per linee di produzione e finitura tubi<br />

ISTech, azienda produttrice di sistemi automatizzati per il taglio<br />

dei metalli, attiva da oltre 25 anni e specializzata in soluzioni<br />

compatibili con i principi di Industria 4.0, presenta la segatrice<br />

per linee di produzione e lavorazione tubi Power S4 AC.<br />

Progettata per l’inserimento in linee per la produzione e finitura<br />

di tubi, Power S4 AC si distingue per la grande solidità costruttiva.<br />

Le misure di lame adottate (5500 x 34 x 1,1 mm), il sistema<br />

di discesa su colonne e il potente gruppo motore permettono<br />

di ottenere risultati eccellenti anche nel taglio dei materiali<br />

più impegnativi.<br />

Power S4 AC è ideale per tagliare anche materiali con durezze<br />

molto elevate come tubi API. Si tratta di tubi molto resistenti,<br />

generalmente realizzati in acciaio con durezza 55 sulla scala<br />

di Rockwell (HRC).<br />

Il sistema di taglio Power S4 AC garantisce tagli dritti mediante<br />

un tendilama automatico che assicura sempre il corretto tensionamento<br />

del nastro e un sistema di posizionamento automatico<br />

del guidalama che evita deviazioni della lama.<br />

Power S4 AC è stato progettato per lavorare anche con lame in<br />

metallo duro. <strong>La</strong> velocità di taglio è variabile (da 20 a 100 mt/min).<br />

<strong>La</strong> spazzola puliscilama motorizzata tiene il dente della lama<br />

sempre pulito, prolungando la vita dell’impianto. <strong>La</strong> segatrice<br />

è dotata di lubrificatore minimale che deposita un sottilissimo<br />

velo d’olio direttamente sul dente della lama e di evacuatore<br />

trucioli motorizzato. <strong>La</strong> macchina è studiata per essere inserita<br />

in una linea di taglio.<br />

ACCESSORI<br />

Riduzione dell’impatto ambientale degli stabilimenti<br />

Il gruppo D’Andrea, esperto in produzione di accessori di alta<br />

precisione per macchine utensili, votato all’innovazione e alle<br />

soluzioni pioneristiche in un settore competitivo e tecnico,<br />

ha avviato percorsi virtuosi di riduzione dei costi energetici<br />

e di mitigazione degli impatti ambientali per gli stabilimenti<br />

di <strong>La</strong>inate (MI) e Castel del Giudice (IS). Tra questi l’impianto<br />

fotovoltaico sulla copertura del capannone di <strong>La</strong>inate della<br />

potenza di 95.55kWp che dal 2013 ha portato un risparmio<br />

medio annuo di circa 110.000 kWh per un beneficio ambientale<br />

cumulato di oltre 77 tonnellate di petrolio equivalente.<br />

<strong>La</strong> riqualificazione dello stabilimento di Castel del Giudice,<br />

di circa 1.500 m 2 , prevedeva invece un virtuoso intervento<br />

globale per ridurre i consumi energetici e un nuovo impianto<br />

di climatizzazione per incrementare il comfort dei dipendenti.<br />

Per questo D’Andrea Molise Srl ha scelto l’affiancamento di<br />

Consulenza e Risorse, società indipendente nata dall’unione<br />

di un team multidisciplinare con esperienze maturate nei settori<br />

della finanza applicata ai processi aziendali, competenze<br />

trasversali e una rete di partner qualificati.<br />

Consulenza e Risorse ha redatto la diagnosi energetica<br />

ai sensi della UNI EN 16247-3 per la valorizzazione degli<br />

investimenti. Il consumo di energia è stato indicizzato al<br />

quantitativo di acciaio lavorato, concentrandosi sui servizi a<br />

più alti margini di miglioramento e sulla produzione di energia<br />

da fonti rinnovabili. Questo ha portato alla progettazione<br />

preliminare e alla valutazione degli investimenti per due<br />

interventi: un impianto di produzione di energia fotovoltaica<br />

per una potenza di 114 kWp; un impianto ad alta efficienza<br />

con sistemi pompa di calore VRV per il nuovo sistema di<br />

climatizzazione.<br />

Il progetto dell’impianto fotovoltaico è stato in parte cofinanziato<br />

con fondi della programmazione 2014-<strong>2020</strong>, mentre<br />

la sostituzione dell’impianto a metano con il nuovo sistema<br />

VRV è stato candidato sul Conto Termico, lo strumento del<br />

GSE per il riconoscimento di un contributo fino al 65% sulla<br />

spesa per gli interventi di riduzione dei consumi di energia.<br />

L’impianto fotovoltaico controlla ogni coppia di pannelli con<br />

un sistema di comunicazione che ne verifica il reale output<br />

e consente all’inverter della sezione di ottimizzare il profilo<br />

di produzione. L’impianto di climatizzazione con tecnologia<br />

VRV controlla in tempo reale il carico delle 6 unità esterne e<br />

delle 6 unità interne con un sistema di gestione controllabile<br />

da remoto anche dalla sede di <strong>La</strong>inate. I parametri di comfort<br />

di umidità e temperatura sono sotto continuo controllo e le<br />

delicate operazioni sugli impianti a controllo numerico da<br />

parte dei dipendenti avvengono in un clima sicuramente<br />

più favorevole.<br />

32 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


MACCHINE UTENSILI<br />

LAVORAZIONE PEZZI<br />

Modulo a 2 griffe flessibile e leggero<br />

<strong>La</strong> massima flessibilità per la lavorazione<br />

di una vasta gamma di pezzi e piccoli<br />

lotti, non è solo una semplice illusione: con<br />

il sistema modulare Hainbuch diventa realtà.<br />

Qualunque sia la forma o la dimensione, rotonda cubica<br />

piccola o grande, con il sistema modulare è possibile bloccare<br />

qualsiasi tipo di pezzo. Le varie attrezzature di bloccaggio<br />

intercambiabili possono essere sostituite molto rapidamente. Il<br />

produttore tedesco aveva già ampliato la gamma di accessori<br />

del suo sistema modulare, tuttavia, mancava ancora una cosa:<br />

un adattatore per il bloccaggio di parti cubiche; motivo per cui<br />

Hainbuch ha introdotto sul mercato il modulo a 2 griffe.<br />

I pezzi tondi vengono serrati esternamente con le classiche<br />

pinze. Ma quando queste raggiungono i loro limiti, a causa di un<br />

diametro più grande del pezzo che deve essere bloccato, viene<br />

utilizzato il modulo a 3 griffe. E per le parti cubiche il modulo a 2<br />

griffe può essere utilizzato per il bloccaggio autocentrante nei<br />

centri di lavoro e nelle fresatrici. In soli due minuti, è possibile<br />

passare dal bloccaggio esterno al<br />

bloccaggio autocentrante. Il modulo<br />

a 2 griffe può lavorare in sicurezza<br />

con velocità fino a 1.500 giri/min.<br />

Grazie al suo design piccolo e leggero,<br />

è l’alternativa ideale a un dispositivo autocentrante<br />

grande e pesante. L’unità base in cui<br />

è inserito il modulo a griffe è un mandrino o morsa<br />

Hainbuch. I moduli possono essere sostituiti senza cambiare<br />

il dispositivo di bloccaggio e, grazie all’interfaccia integrata di<br />

cambio rapido Centrex, non è necessario alcun allineamento.<br />

I moduli a 2 e 3 griffe sono i complementi ideali delle pinze e<br />

possono essere sostituiti rapidamente.<br />

<strong>La</strong> soluzione Hainbuch non assomiglia alle ingombranti morse che<br />

si trovano in molti ripiani di officine e le cui dimensioni sono più<br />

uno svantaggio che un vantaggio. In pratica, ciò porta spesso ad<br />

utilizzare un grosso mandrino che regge un piccolo pezzo. E in tal<br />

caso nasce subito un dilemma, perché spesso significa che gli<br />

utensili possono entrare in interferenza col mandrino stesso. Non è<br />

insolito utilizzare utensili speciali ma ciò comporta un rischio molto<br />

elevato di collisione. Al contrario, il sistema modulare Hainbuch<br />

è più efficiente e altrettanto capace di adeguarsi alle esigenze di<br />

flessibilità delle moderne macchine utensili.<br />

TORNI PARALLELI<br />

CNC facile da programmare<br />

Il tornio Speed Evo di Comev<br />

è un tornio parallelo a CNC<br />

conversazionale evoluto, che<br />

si distingue per l’estrema semplicità<br />

di programmazione, con<br />

un controllo esclusivo sviluppato<br />

da Comev e Delectron da<br />

oltre 25 anni.<br />

Veloce, maneggevole e affidabile,<br />

ottimale nella produzione<br />

dal pezzo singolo alla<br />

prototipazione e nella piccola<br />

media serie, costruito con cura<br />

e componenti di prima scelta.<br />

Già ricco di accessori si presta<br />

per personalizzazioni anche<br />

evolute per risolvere quelle<br />

particolari problematiche dove<br />

le macchine di serie non possono<br />

essere utilizzate.<br />

Fusione monoblocco nelle varie<br />

altezze d’asse, alloggia il mandrino<br />

montato su cuscinetti di<br />

altissima precisione per ottenere<br />

una precisione di marcia<br />

e una rugosità di alto livello.<br />

Tre tipi di mandrino cementati<br />

e temprati, finemente rettificati<br />

praticamente esenti da<br />

manutenzione sono alloggiati<br />

in una fusione termicamente<br />

stabile, la rumorosità è ridotta<br />

ai minimi termini.<br />

Dotati di viti a ricircolo di sfere<br />

rettificate ISO 5 precaricate a<br />

gioco 0 e montate su cuscinetti<br />

di precisione, hanno i relativi<br />

motori in asse alle viti stesse<br />

per garantire alta dinamica e<br />

rigidità. <strong>La</strong> serie Speed si fa<br />

notare per le prestazioni in<br />

accelerazione e velocità ai<br />

vertici della categoria.<br />

<strong>La</strong> lubrificazione delle viti e<br />

delle guide è garantita da una<br />

pompa ad alta pressione con<br />

distribuzione multipunto e valvole<br />

dosatrici che garantiscono<br />

una distribuzione uniforme<br />

dell’olio ed una bassa contaminazione<br />

del refrigerante. Tutti i<br />

cavi di alimentazione dei vari<br />

motori e dispositivi sono completamente<br />

protetti da guaine<br />

con grado di protezione IP 67.<br />

Il gruppo carri ben dimensionato<br />

risulta rigido e stabile<br />

nelle varie lavorazioni, dotato<br />

di coda di rondine supplementare<br />

per ricevere supporti o<br />

accessori e tutti i tipi di torretta<br />

possibile.<br />

<strong>La</strong> coda di rondine del carro è<br />

temprata ad induzione e rettificata<br />

con carrello trasversale<br />

rettificato e finemente raschiettato<br />

a mano. Le guide di scorrimento<br />

che agiscono sul banco<br />

sono dotate di materiale antifrizione<br />

incollato ed avvitato,<br />

rettificato e raschiettato. Tutti<br />

i carri e carrelli hanno lardoni<br />

conici di registrazione. I volantini<br />

di comando, continui ed<br />

ad alta risoluzione, all’interno<br />

della macchina consentono l’agevole<br />

manovra, mantenendo<br />

un approccio da tornio convenzionale.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 33


UTENSILI<br />

LAVORAZIONI MECCANICHE<br />

Kennametal presenta una<br />

nuova linea di utensili<br />

di alesatura pronti<br />

per la digitalizzazione,<br />

che consentono una<br />

regolazione di precisione<br />

molto semplice.<br />

Alesatura di precisione<br />

Una nuova linea di utensili di alesatura<br />

pronti per la digitalizzazione<br />

che rendono molto semplici le<br />

regolazioni di precisione, consentendo<br />

una maggiore produttività nella realizzazione<br />

di alesature in modo prevedibile e<br />

accurato. Il sistema di alesatura di precisione<br />

eBore, presentato da Kennametal, è<br />

costituito da unità di taglio che coprono<br />

una gamma di diametri che vanno da 6<br />

a 1020 mm (da 0,236” a 40,157”) e da<br />

un display digitale opzionale che rende<br />

le regolazioni di precisione semplici come<br />

girare una vite, evitando il rischio dei<br />

costosi errori del passato.<br />

“Per molti pezzi, l’operazione di alesatura<br />

ha spesso costituito il passaggio finale<br />

di una lavorazione e un banale errore<br />

poteva portare allo scarto del pezzo. Il<br />

sistema di alesatura Kennametal eBore<br />

elimina il tradizionale approccio ‘conta<br />

le tacche’ per alesare e riduce costosi<br />

errori”, dichiara Marcus Paul, Global<br />

Product Manager. “Abbiamo riscontrato<br />

un’eccezionale accettazione da parte<br />

degli operatori grazie alla sua semplicità<br />

e facilità d’uso. E poiché lo stesso dispositivo<br />

digitale eBore può essere utilizzato<br />

su più tipi di utensili e su varie macchine,<br />

rientra facilmente nel budget disponibile<br />

per l’acquisto di utensili”.<br />

FACILITÀ D’IMPIEGO<br />

Con il dispositivo digitale eBore di Kennametal,<br />

prendere le misure di un foro stretto<br />

e perdere il conto di quanto è stata<br />

girata la vite di regolazione è un ricordo<br />

del passato. Con un’accuratezza della<br />

regolazione di 0,002 mm (0,00008”),<br />

eBore Universale:<br />

una testa,<br />

configurazioni<br />

multiple, grande<br />

diametro<br />

e profondità<br />

di alesatura.<br />

Il display digitale<br />

eBore consente<br />

una regolazione<br />

precisa del<br />

mandrino,<br />

riducendo i tempi<br />

di configurazione<br />

e i tempi<br />

di inattività<br />

il dispositivo resistente ai trucioli e al<br />

refrigerante tiene traccia del movimento<br />

della barra di alesatura. Basta agganciarlo<br />

in posizione, ruotare la vite di regolazione<br />

della testa dell’alesatura alla quantità<br />

desiderata e l’utensile è pronto per la<br />

successiva operazione di alesatura.<br />

Con eBore non è necessario rimuovere<br />

la testa di alesatura dal mandrino per la<br />

regolazione, né per contare le graduazioni<br />

o prendere appunti. Le preoccupazioni<br />

per il gioco e il movimento dovuti a un<br />

serraggio eccessivo della vite di bloccaggio<br />

della testa di alesatura sono un<br />

ricordo del passato, così come gli infiniti<br />

tagli di prova e “il lieve aumento delle<br />

dimensioni del foro di alesaggio”. Il risultato<br />

è meno scarti, meno tempi di fermo<br />

e configurazioni più veloci. Il dispositivo<br />

si spegne automaticamente dopo 30<br />

secondi e offre oltre 5.000 regolazioni<br />

tra i cambi di batteria.<br />

E se si dimentica di rimuovere la testa di<br />

alesatura prima di accendere il mandrino,<br />

un meccanismo di bloccaggio a sfera e<br />

molla imposta automaticamente il display a<br />

500 giri/min, prevenendo potenziali lesioni.<br />

ALESAGGIO DI DIAMETRI PICCOLI<br />

E MOLTO GRANDI<br />

<strong>La</strong> linea di prodotti eBore è composta<br />

da 4 tipi di utensili, tutti dotati del<br />

passaggio interno per il<br />

refrigerante e copre la<br />

seguente gamma di<br />

diametri:<br />

Garantendo regolazioni<br />

senza errori e un’accuratezza<br />

entro i 2 micron, il dispositivo<br />

digitale eBore di Kennametal<br />

è un accessorio opzionale<br />

del sistema di alesatura<br />

digitale Kennametal<br />

34 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

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- Utensile universale eBore - 6-152 mm<br />

(0.236”-5.984”)<br />

- Utensile di alesatura di precisione<br />

eBore - 20-205 mm (0,787”-8,071”)<br />

- Utensile di finitura con ponte eBore -<br />

200-1020 mm (7.874”-40.157”)<br />

- Utensile di sgrossatura a doppio<br />

tagliente eBore – 19,5-1020 mm<br />

(7.677”-40.157”)<br />

Basato sulla semplicità, il sistema<br />

eBore viene fornito con l’interfaccia<br />

di cambio rapido KM di Kennametal<br />

e può essere facilmente adattato agli<br />

attacchi HSK, PSC, KM4X e ai mandrini<br />

con coni ISO.<br />

I tipi di utensili<br />

eBore, da sinistra<br />

a destra:<br />

eBore universale,<br />

utensile di finitura<br />

eBore, utensile<br />

a ponte eBore,<br />

utensile<br />

a doppio tagliente<br />

eBore<br />

80 anni al servizio delle lavorazioni industriali<br />

Con più di 80 anni di leadership tecnologica nelle lavorazioni<br />

industriali, Kennametal Inc. offre ai propri clienti la massima<br />

produttività grazie alla competenza maturata nella scienza dei<br />

materiali, nella realizzazione di utensili e nelle soluzioni antiusura. Le<br />

aziende dei settori aerospaziale, movimento terra, energia, meccanica<br />

generale e automotive si rivolgono a Kennametal per essere aiutate<br />

a produrre con la massima precisione ed efficienza. Ogni giorno<br />

circa 10.000 dipendenti collaborano con i clienti in oltre 60 Paesi per<br />

renderli sempre più competitivi nei rispettivi mercati di riferimento.<br />

Nell’anno fiscale 2019 Kennametal ha generato un fatturato di quasi<br />

2,4 miliardi di dollari.<br />

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UTENSILI<br />

LAVORAZIONE DELL’ALLUMINIO<br />

Fresatura a tuffo e profilare<br />

L’ultima generazione di frese Garant Master Alu colpisce per<br />

le sue prestazioni elevate nella lavorazione dell’alluminio. Le<br />

innovative frese ad alte prestazioni sono caratterizzate da una<br />

lunga durata e raggiungono velocità di avanzamento e di taglio<br />

estreme. In breve tempo si possono ottenere ottimali qualità<br />

superficiali, ottenendo così un’efficienza di lavorazione elevata.<br />

L’ampia gamma di prodotti Garant Master Alu offre la soluzione<br />

adatta a ogni tipo di lavorazione, sia che si tratti di finitura,<br />

sgrossatura, foratura. Inoltre, gli utensili HPC sono disponibili<br />

con o senza rivestimento DLC (anche con geometria specifica<br />

per fresature a tuffo e a profilare). Il colore del rivestimento si<br />

basa sul colore del codice ISO, consentendo a tutti i dipendenti<br />

di identificare rapidamente e facilmente il campo di applicazione<br />

della fresa.<br />

<strong>La</strong> geometria dell’utensile è stata progettata appositamente<br />

per fresature a tuffo e a profilare. <strong>La</strong> fresa in metallo duro<br />

integrale Garant Master Alu è disponibile non rivestita o con<br />

rivestimento DLC di ultima generazione in verde (in linea con<br />

il codice ISO).<br />

Gli utensili vengono dotati di un imbocco speciale del rispettivo<br />

diametro che consente di correggere un eventuale squilibrio.<br />

In questo modo viene garantito uno squilibrio minimo di G1,8<br />

e si ottiene la migliore qualità di equilibratura possibile per il<br />

rispettivo diametro con un numero di giri elevato.<br />

Queste in sintesi le caratteristiche delle frese Garant Master Alu:<br />

• Substrato con ottima resistenza alla rottura e alla flessione.<br />

• <strong>La</strong> particolare forma delle cavità per trucioli permette un’immediata<br />

evacuazione dei trucioli verso l’alto. Cavità per trucioli<br />

lucidate per un’evacuazione rapida e sicura dei trucioli.<br />

• Geometria dell’utensile specifica per fresature a tuffo e a<br />

profilare.<br />

• Rivestimento DLC di ultima generazione di colore verde.<br />

• Nocciolo adattato per garantire la massima stabilità.<br />

• Preparazione mirata dei taglienti per garantire la massima<br />

sicurezza dei processi. Si evita quindi la formazione del tagliente<br />

di riporto.<br />

FINITURE DI QUALITÀ<br />

Frese a spallamento retto<br />

Per le aziende metalmeccaniche che hanno difficoltà a ottenere<br />

una finitura superficiale di qualità riducendo al contempo<br />

i consumi energetici della macchina, Seco Tools ha ampliato<br />

la sua linea leader del settore di frese a spallamento retto<br />

con il nuovo Double Turbo. Questa nuova fresa a spallamento<br />

retto di Seco migliora le operazioni di sgrossatura, riducendo<br />

i consumi di energia nella lavorazione di materiali come<br />

acciaio, acciai inossidabili, ghisa e leghe ad alta temperatura<br />

attraverso una geometria di taglio avanzata. Per il massimo<br />

livello di produttività, questi nuovi utensili di fresatura utilizzano<br />

inserti a due lati con quattro taglienti e una qualità di<br />

fresatura Seco Tools all’avanguardia.<br />

Double Turbo soddisfa le esigenze sia delle officine metalmeccaniche<br />

che degli impianti di produzione di massa. Questo<br />

sistema è caratterizzato da una geometria estremamente precisa<br />

con l’angolo dell’elica più positivo possibile per ridurre<br />

la probabilità di mancate corrispondenze della superficie e<br />

consentire un’impressionante precisione dell’angolo di 90°.<br />

Con tale precisione, i tempi del ciclo di finitura sono notevolmente<br />

ridotti o, in alcuni casi, completamente eliminati.<br />

Gli utensili di fresatura Double Turbo sono disponibili in 19<br />

varianti metriche con diametro da 32 mm a 125 mm e varianti<br />

da 16 pollici con dimensioni da 1,25” a 5”.<br />

Gli inserti ZOMX16 hanno geometrie positive elevate per<br />

un’efficace evacuazione dei trucioli e forze di taglio ridotte.<br />

Queste caratteristiche riducono al minimo le vibrazioni per<br />

una maggiore durata dell’utensile e una finitura della superficie<br />

ottimale.<br />

Il design a due lati offre un notevole risparmio del costo per<br />

tagliente. Gli ZOMX16 includono due geometrie, ME10 e M12,<br />

e due raggi di punta, 0,8 e 1,6. Entrambe le qualità PVD e<br />

Duratomic ® CVD sono disponibili.<br />

<strong>La</strong> fresa a spallamento retto Double Turbo utilizza materiali<br />

e risorse con maggiore efficienza, consentendo di ridurre le<br />

emissioni di gas serra (CO 2<br />

). Gli utensili Double Turbo rappresentano<br />

una scelta sostenibile e responsabile per l’azienda<br />

e per l’ambiente.<br />

Per ulteriori informazioni sulle frese Double Turbo e gli inserti<br />

ZOMX16, è possibile contattare il funzionario Seco di zona.<br />

36 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


ATTREZZATURE<br />

PER PAVIMENTAZIONI RESILIENTI<br />

Fresatura di fughe con scanalatrice a batteria<br />

Groover 500-LP è il nuovo apparecchio<br />

a batteria per la fresatura<br />

di fughe in pavimentazioni<br />

alto-resilienti. Leister, multinazionale<br />

svizzera esperta nel<br />

segmento delle soluzioni per la<br />

saldatura della plastica, ha sviluppato<br />

Groover 500-LP con la<br />

collaborazione di Wolff, azienda<br />

tedesca presente sul mercato da<br />

60 anni e all’avanguardia nella<br />

progettazione e realizzazione di<br />

macchinari per la rimozione dei<br />

rivestimenti delle pavimentazioni.<br />

Alessandro Foce, responsabile<br />

del prodotto per Leister,<br />

descrive le caratteristiche più<br />

interessanti di questa nuova<br />

soluzione.<br />

Per chi è pensata questa novità?<br />

Groover 500-LP è stata progettata<br />

per i posatori che vogliono<br />

coniugare velocità di esecuzione<br />

e praticità. Cercare una presa<br />

di corrente, portare pesanti prolunghe<br />

e districare grovigli di<br />

cavi comporta una perdita di<br />

tempo prezioso. Senza contare<br />

il rischio di inciampare. Con<br />

Groover 500-LP la realizzazione<br />

di fughe nelle pavimentazioni<br />

diventa più semplice, rapida e<br />

sicura.<br />

Un apparecchio cordless è pratico,<br />

ma non crea problemi di<br />

continuità nell’utilizzo?<br />

È sempre difficile dare indicazioni<br />

di durata quando si parla<br />

di attrezzi a batteria. Materiale<br />

da fresare, profondità della<br />

fuga, condizioni della batteria e<br />

temperatura ambiente sono fattori<br />

che possono impattare sulle<br />

prestazioni. Nelle prove da noi<br />

effettuate in cantiere, abbiamo<br />

fresato fino a 300 metri lineari<br />

con una sola batteria. Teniamo<br />

poi presente che Groover 500-LP<br />

è fornita con due batterie e il<br />

tempo necessario per la ricarica<br />

completa è inferiore a un’ora.<br />

Per quali tipi di pavimentazioni<br />

è adatto Groover 500-LP?<br />

Con Groover 500-LP è possibile<br />

fresare fughe in rivestimenti realizzati<br />

in materiali sintetici così<br />

come in materiali naturali (linoleum)<br />

sena dover cambiare lama<br />

di fresatura. <strong>La</strong> nuova lama di<br />

Groover 500-LP è stata progettata<br />

per adattarsi a ogni tipo di applicazione:<br />

funziona in modo ottimale<br />

sia con rivestimenti in PVC, PE o<br />

PUR, sia con coperture naturali<br />

come il linoleum o la gomma.<br />

Oltre alla lama standard in carburo<br />

di tungsteno, Leister mette<br />

a disposizione una lama con<br />

tagliente in diamante policristallino,<br />

per la fresatura di fughe<br />

in rivestimenti di sicurezza. Il<br />

design compatto di Groover 500-<br />

LP la rende la soluzione ideale<br />

sia per grandi che per piccole<br />

superfici, che si tratti di un<br />

ospedale o una scuola oppure di<br />

una pavimentazione di un mezzo<br />

pubblico.<br />

Ci sono avvertenze particolari<br />

per la manutenzione?<br />

Le esigenze di manutenzione di<br />

Groover 500-LP sono minime, un<br />

aspetto che del resto è comune<br />

a tutte le soluzioni Leister. Questo<br />

anche grazie al motore brushless<br />

che, essendo privo di carboncini,<br />

non ne richiede la sostituzione. Il<br />

motore è inoltre molto più silenzioso<br />

rispetto alle normali scanalatrici<br />

alimentate tramite cavo.<br />

Anche il cambio della lama di<br />

fresatura è un evento poco frequente,<br />

perché è stata progettata<br />

per durare a lungo. Quando<br />

occorre, però, si può cambiare<br />

facilmente e in scurezza.<br />

Quali aspetti lo distinguono da<br />

prodotti equivalenti?<br />

L’alimentazione a batteria<br />

è l’elemento più distintivo di<br />

Groover 500-LP, ma ci sono altri<br />

aspetti come la capacità di fresare<br />

fughe a profondità costante<br />

anche in caso di superfici<br />

irregolari. Questo grazie al<br />

rullo dell’apparecchio che con<br />

un particolare meccanismo di<br />

aggiustamento compensa le<br />

irregolarità.<br />

Groover 500-LP è inoltre dotata di<br />

un fermo laterale, utile nel caso<br />

occorra fresare una pavimentazione<br />

priva di giunture, per riparazioni<br />

o per fresare scanalature da<br />

usarsi come punti di riferimento.<br />

Anche la possibilità di ruotare<br />

il tubo per la raccolta della polvere<br />

è interessante: permette di<br />

fresare anche lungo i muri o altri<br />

oggetti a una distanza dai bordi<br />

di appena 25 mm.<br />

Sono disponibili accessori per<br />

Groover 500-LP?<br />

In realtà Groover 500-LP è già<br />

fornito in versione “full optional”,<br />

con accessori che fanno la<br />

differenza in termini di praticità<br />

di utilizzo: come le luci LED per<br />

illuminare l’area di fresatura e<br />

facilitare il lavoro nei punti poco<br />

illuminati, che capitano anche<br />

nei migliori cantieri. O l’adattatore<br />

che permette di collegare<br />

Groover 500-LP, anziché al classico<br />

sacchetto per la raccolta<br />

della polvere, direttamente a un<br />

aspirapolvere.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 37


COMPONENTI<br />

LAVORAZIONI MECCANICHE<br />

Aste filettate a ricircolo di sfere<br />

L’asta filettata di una vite a ricircolo di sfere<br />

esegue un movimento lineare o rotativo. Tale<br />

movimento viene eseguito tramite il dado.<br />

Allo stesso tempo, l’asta filettata deve essere<br />

alloggiata da qualche parte, oppure in altri<br />

termini, dopo la rullatura del filetto, entrambe<br />

le estremità dell’asta filettata sono sottoposte<br />

a una lavorazione ad asportazione di truciolo<br />

che caratterizza ulteriormente il componente<br />

meccanico come un elemento funzionale<br />

perfettamente adattato e specifico del cliente.<br />

Dopo la rullatura, le aste filettate a ricircolo<br />

di sfere sono indurite a induzione e tagliate<br />

a misura. I componenti tondi altrimenti ancora<br />

grezzi vengono inviati alla torneria per la<br />

lavorazione specifica delle estremità dell’asta<br />

filettata. Ciò che sembra così facile può funzionare<br />

soltanto grazie a un notevole know-how,<br />

come quello di Eichenberger, un livello elevato<br />

di consapevolezza della qualità da parte dei singoli<br />

dipendenti e un parco macchine moderno<br />

per tenere il passo con tali esigenze.<br />

Le aste filettate devono giungere in torneria in<br />

un momento prestabilito e la devono lasciare<br />

con la stessa puntualità. È necessario un adattamento<br />

rapido dei torni. Tempi di attrezzaggio<br />

minimi incidono direttamente sui termini di<br />

consegna e sui costi che il cliente deve sostenere.<br />

Per ogni ordine, il team leader decide<br />

quale macchina soddisfa al meglio requisiti<br />

quali il tempo di ciclo e il campo di tolleranza.<br />

I diversi tipi di aste filettate, associati a piccole<br />

e piccolissime serie, costituiscono una sfida<br />

quotidiana. Inoltre, non si usano quasi più<br />

“semplici” aste filettate. Oltre l’80% delle aste<br />

filettate sono pezzi unici, ma devono passare<br />

attraverso il processo di produzione come un<br />

pezzo di serie.<br />

Le aste filettate a ricircolo di sfere della<br />

Eichenberger vengono rullate e temprate. <strong>La</strong><br />

formatura a freddo del metallo e l’indurimento<br />

induttivo possono modificare le proprietà del<br />

materiale. Tali processi determinano diverse<br />

tensioni, talvolta elevate, sulle aste filettate. Chi<br />

si occupa della rullatura di organi filettati dice<br />

che l’asta filettata “vive”. Quanto possa essere<br />

“vivo” l’acciaio lo dimostra la vite con filettatura<br />

obliqua “Speedy”: un serraggio improprio<br />

può rendere l’asta filettata completamente<br />

inutilizzabile. Per questo motivo Eichenberger<br />

ha investito molto in attrezzature speciali di<br />

serraggio in maniera da garantire un serraggio<br />

ottimale durante il processo di tornitura e da<br />

soddisfare i requisiti elevati di qualità.<br />

SISTEMI DI RIAVVOLGIMENTO<br />

Avvolgicavo con guida elicoidale<br />

Il nuovo avvolgicavo igus con guida elicoidale offre maggiore<br />

sicurezza nelle applicazioni per pannelli di controllo e nei banchi<br />

di montaggio.<br />

Muovere in sicurezza i cavi e avvolgerli velocemente: questo è<br />

il compito della e-spool flex. Questo nuovo sistema di riavvolgimento<br />

cavi permette di guidare, senza interruzioni, cavi e tubi<br />

per alimentazione, fluidi e dati. Un’operazione importante che può<br />

essere gestita in tutta sicurezza nelle postazioni di lavoro manuali<br />

e pannelli di controllo. Per velocizzare la messa in funzione del<br />

sistema, gli sviluppatori hanno scelto una guida elicoidale. In pochi<br />

passaggi il cavo viene inserito all’interno della guida e la e-spool<br />

flex è pronta per l’uso.<br />

In molte situazioni, in produzione, è<br />

necessario disporre di cavi e tubi sufficientemente<br />

lunghi. Troppo spesso,<br />

questi cavi giacciono non protetti sui<br />

pavimenti in mezzo allo stabilimento,<br />

il ché comporta un rischio evidente<br />

di incidente. Per queste situazioni, gli<br />

avvolgicavi con giunto rotante possono<br />

essere una soluzione, ma sono<br />

spesso disponibili solo come pacchetto<br />

completo ed è difficile fargli manutenzione.<br />

Inoltre, per garantire la trasmissione corretta di un elevato<br />

numero di dati o di fluidi, questi sistemi risultano spesso molto<br />

costosi. Così, igus ha sviluppato l’e-spool flex, avvolgicavo con<br />

guida elicoidale. Questo nuovo sistema è privo di giunto rotante e<br />

consente di guidare senza interruzioni i cavi bus e i tubi per l’aria<br />

o per i fluidi. Per agevolare il montaggio, igus ha scelto una guida<br />

elicoidale, in cui viene inserito il cavo o il tubo. <strong>La</strong> guida viene<br />

quindi posizionata in pochi passaggi nell’alloggiamento richiesto<br />

per l’avvolgimento tramite e-spool flex. I cavi possono muoversi<br />

velocemente durante l’impiego “all’esterno” e vengono riposti in<br />

modo veloce e ordinato dopo l’utilizzo.<br />

Estensioni possibili fino a 15 metri<br />

<strong>La</strong> nuova e-spool flex è disponibile in due versioni: una versione<br />

low-cost con una maniglia di avvolgimento o una soluzione automatica<br />

con freno e meccanismo di recupero a molla. <strong>La</strong> e-spool flex è<br />

disponibile in tre dimensioni per cavi con diametro da 5 a 11 millimetri<br />

e un’estensione da 5 a 15 metri. I cavi<br />

possono essere sostituiti in qualunque<br />

momento. <strong>La</strong> e-spool flex può accogliere<br />

un cavo preesistente, in alternativa, igus<br />

offre la soluzione preassemblata con<br />

cavi speciali chainflex appositamente<br />

progettati per applicazioni in movimento.<br />

Grazie ai numerosi test effettuati nel<br />

laboratorio di prova interno di 3.800 metri<br />

quadri, igus offre una garanzia unica di<br />

36 mesi su tutti i cavi.<br />

38 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

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COMPONENTI<br />

AMPLIAMENTO DI GAMMA<br />

Piastre di ingresso cavi<br />

Icotek ha ampliato la sua gamma di piastre di ingresso<br />

cavi con gli articoli KEL-DP 25 versione A e KEL-DP 32<br />

versione A e B.<br />

I nuovi prodotti si adattano alle forature standard M25 e<br />

M32. A seconda del modello, è possibile inserire fino a 13<br />

cavi diversi. Il possibile diametro del cavo da inserire è<br />

compreso tra 5,2 e 8 mm. <strong>La</strong> membrana deve solo essere<br />

forata delicatamente e poi il cavo può essere fatto passare.<br />

Una membrana già forata può essere richiusa con il<br />

tappo icotek ST-B. L’installazione avviene senza attrezzi,<br />

semplicemente inserendolo nel foro. Le ali di centratura<br />

aiutano nello stabilire la posizione corretta del KEL-DP.<br />

I KEL-DP 25 sono disponibili nella versione A (per spessori<br />

di lamiera da 1,5 a 2,5 mm). I KEL-DP 32 sono disponibili<br />

nella versione A (per spessori di lamiera 1,5-2,5 mm) e<br />

nella versione B (per spessori di lamiera 2,8-4,0 mm). Lo<br />

spessore è di 5 mm.<br />

Le nuove piastre di ingresso cavi garantiscono un grado<br />

di protezione IP65 (certificato secondo DIN EN 60529:<br />

2000-09). Altre dimensioni, certificati e campioni gratuiti<br />

dei prodotti possono essere richiesti direttamente al<br />

produttore.<br />

AZIONAMENTI A CREMAGLIERA<br />

Riduttori epicicloidali con pignone montato<br />

Appositamente per gli azionamenti a cremagliera,<br />

Neugart amplia la sua gamma di riduttori epicicloidali<br />

a un’opzione supplementare con pignone<br />

montato di propria produzione.<br />

In concreto si può optare tra due tipi di pignone:<br />

il pignone PK1 è montato sull’albero di uscita<br />

dentato del riduttore, nel quale una dentatura<br />

interna provvede alla necessaria sicurezza del<br />

collegamento conformemente alla norma DIN<br />

5480. Invece il pignone PM1 è progettato per<br />

riduttori con albero di uscita flangiato e con<br />

un’interfaccia meccanica a norma EN ISO 9409-<br />

1. Entrambi i tipi sono disponibili con dentatura<br />

elicoidale, il PK1 anche con dentatura diritta.<br />

Inoltre i pignoni hanno quattro diversi moduli,<br />

con quantità di denti differenti.<br />

L’opzione del pignone è combinabile con otto serie<br />

di riduttori in totale: fra queste è rispettivamente<br />

presente un riduttore epicicloidale coassiale con<br />

albero di uscita (PLHE) e con flangia di uscita<br />

(PFHE) dell’Economy Line, che comprende potenti<br />

riduttori standard di lunga durata, dall’eccellente<br />

rapporto prezzo-prestazioni. Nella Precision Line,<br />

denominazione che identifica l’elevata precisione<br />

dei riduttori epicicloidali di precisione, compaiono<br />

rispettivamente: due riduttori epicicloidali coassiali<br />

con albero di uscita (PSN e PLN) e flangia<br />

di uscita (PSFN e PLFN) nonché un riduttore<br />

epicicloidale angolare (WPLN e WPSFN).<br />

Queste numerose possibilità di combinazione<br />

di tipi di pignoni e riduttori epicicloidali garantiscono<br />

che non ci sia solo una soluzione per le<br />

applicazioni più disparate, ma di regola addirittura<br />

parecchie: quindi la rigidità torsionale nei<br />

riduttori flangiati è più alta che nei riduttori con<br />

albero di uscita.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 39


COMPONENTI<br />

CONNESSIONI E CABLAGGI<br />

Cavi certificati UL per il mercato USA<br />

Nel panorama mondiale dell’economia, il Nord America rappresenta<br />

di fatto il mercato più importante per il Made in Italy. Secondo<br />

i dati Istat, nel 2019 l’Italia ha esportato negli USA per circa<br />

45,6 miliardi di euro, registrando un aumento del 7,5% rispetto al<br />

2018. Tra i prodotti maggiormente richiesti, sono presenti anche le<br />

macchine industriali e le soluzioni per l’automazione, sempre più<br />

apprezzate per gli elevati livelli di affidabilità e sicurezza. Un’importante<br />

opportunità di business per i costruttori, che si scontra<br />

però con la necessità di adeguare macchine, attrezzature ed<br />

impianti dotati di equipaggiamento elettrico, alle normative locali.<br />

Riconosciuto a livello mondiale, il marchio UL attesta la conformità<br />

dei macchinari industriali alle norme vigenti negli Stati<br />

Uniti e ne verifica l’idoneità in relazione ai potenziali rischi di<br />

incendio, shock elettrico e pericoli meccanici. Questo ne assicura<br />

chiaramente come anche i cavi stiano assumendo un ruolo<br />

sempre più cruciale in presenza di codici e requisiti normativi<br />

differenti, che incidono in maniera determinante sulle installazioni<br />

elettriche dei macchinari”.<br />

I cavi LAPP, oltre che alle numerose certificazioni, contengono<br />

conduttori cordati con dimensioni espresse in AWG e mm², che<br />

li rendono una scelta ideale in tutto il mondo, per ogni tipo di<br />

applicazione. In particolare, possiamo citare:<br />

- ÖLFLEX ® Chain TM: cavo di controllo e comando altamente<br />

flessibile TC-ER, MTW, WTTC, CIC/TC a norma UL. In particolare,<br />

le omologazioni TC-ER e MTW permettono la loro posa diretta sia<br />

nelle macchine che nell’infrastruttura, tutto con un solo cavo,<br />

riducendo le varietà dei componenti e i costi. <strong>La</strong> certificazione<br />

multi-standard offre possibilità di impiego universali: per catene<br />

portacavi o parti in movimento; posa fissa, aperta e diretta su e<br />

tra passerelle e macchina secondo NEC.<br />

- Ölflex Servo 7TCE e Ölflex Servo FD 7TCE: cavi per servomotori<br />

schermati, che rispondono all’esigenza di un controllo di precisione<br />

per quanto riguarda le applicazioni VFD/Servo, statiche e<br />

un accesso rapido al mercato statunitense, oltre che importanti<br />

vantaggi in termini di: fiducia, immagine aziendale e anche<br />

assicurativi. LAPP, esperto in sviluppo e produzione di soluzioni<br />

integrate nella tecnologia di connessione e cablaggio, dedica la<br />

massima attenzione a tali aspetti normativi, omologando i propri<br />

cavi, pressacavi e connettori al fine di offrire un reale valore<br />

aggiunto ai propri clienti che esportano nel mercato americano.<br />

L’attenta valutazione dei requisiti specifici per i cavi può rivestire<br />

un ruolo di cruciale importanza.<br />

“Uno degli aspetti spesso considerati secondari nel processo di<br />

progettazione e installazione di attrezzature e macchine, sia in<br />

un contesto industriale che commerciale, è la selezione del cavo<br />

più idoneo”, ha commentato Gaetano Grasso, Head of Product<br />

Management and Marketing di LAPP. “Questo potrebbe avere<br />

ricadute molto onerose per il costruttore e per tutte le parti<br />

coinvolte nel processo. Dal crescente aumento di cause legali<br />

e di contenziosi con le compagnie assicurative, infatti, emerge<br />

o in posa mobile continua. Ogni cavo è anche Tray Rated (TC),<br />

a garanzia di un utilizzo multifunzionale sia per le macchine che<br />

per le infrastrutture. Progettati per fornire all’utente una riduzione<br />

nel diametro rispetto ad altri cavi UL Listed isolati con materiale<br />

termoindurente di tipo TC, questi cavi dispongono della classificazione<br />

–ER. Il rating TC-ER assicura conformità sia ai requisiti<br />

dell’articolo 336 NEC che NFPA 79, poiché lo stesso cavo può<br />

essere utilizzato per entrambe le installazioni.<br />

- Ölflex Power Multi: cavo di controllo e comando con rivestimento<br />

in speciale PVC, conforme ai più severi standard UL, per<br />

assemblaggi flessibili da 600V. Particolarmente adatto per essere<br />

utilizzato in condizioni estreme, a contatto con oli in ambienti<br />

industriali difficili o all’aperto. L’approvazione “Extra-hard usage<br />

Flexible Cord STOOW” consente di utilizzare il cavo a terra, sul<br />

pavimento, senza protezione e/o come prolunga. Le approvazioni<br />

UL TC-ER lo completano facendone una soluzione ideale per un<br />

ampio ventaglio di utilizzi e località degli USA.<br />

40 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

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COMPONENTI<br />

IN MOSTRA A MECSPE <strong>2020</strong><br />

Componenti intelligenti per soluzioni IoT<br />

L’industria 4.0 spinge il mercato<br />

della componentistica ad una<br />

maggiore digitalizzazione. Nascono<br />

così i componenti intelligenti in<br />

grado di monitorarsi e di controllare<br />

il funzionamento dell’intero<br />

impianto, trasformandosi in preziosi<br />

tasselli nel mosaico dell’Internet<br />

of Things.<br />

I componenti smart realizzati in<br />

contesti che fanno uso di soluzioni<br />

IoT hanno funzionalità di percezione,<br />

interazione e interconnessione,<br />

con la conseguenza di incrementare<br />

gli aspetti adattativi e automatizzati<br />

delle funzioni di produzione.<br />

Una delle caratteristiche principali<br />

degli ambienti di produzione abilitati<br />

all’IoT è la raccolta in tempo<br />

reali dei dati, così come la loro<br />

condivisione tra le varie risorse.<br />

Le tecnologie fondamentali che<br />

supportano le attività di raccolta e<br />

condivisione dei dati in tempo reale<br />

sono il wireless e l’RFID (Radio<br />

Frequency Identification).<br />

L’industria manifatturiera<br />

intelligente<br />

L’industria manifatturiera si pone<br />

l’obiettivo di ottimizzare le attività<br />

di produzione tramite l’impiego<br />

di tecnologie avanzate e<br />

informazioni estese. L’approccio<br />

multidisciplinare costituisce la<br />

base concettuale della produzione<br />

intelligente, che si concretizza<br />

nell’aggiornamento e nella gestione<br />

della produzione e degli aspetti<br />

progettuali, connessi ad una particolare<br />

tipologia di prodotto. Sulla<br />

base di queste osservazioni, vi è<br />

il sempre più crescente ricorso a<br />

materiali avanzati, a modelli decisionali<br />

adattativi, a sensori smart,<br />

all’analisi dei dati e a dispositivi<br />

intelligenti, con lo scopo di facilitare<br />

la gestione dell’intero ciclo<br />

di vita di un prodotto.<br />

<strong>La</strong> sensoristica integrata<br />

<strong>La</strong> sensoristica costituisce un<br />

settore scientifico, con relativo<br />

comparto tecnologico, che si<br />

occupa dello studio, della progettazione<br />

e della realizzazione<br />

di sensori. Il sensore può essere<br />

definito come un dispositivo<br />

che interagisce con il sistema<br />

misurato. In ambito industriale,<br />

la definizione è riferita all’ambito<br />

metrologico, per cui si definisce<br />

sensore quel componente che<br />

fisicamente effettua la trasformazione<br />

della grandezza in ingresso<br />

in un segnale di altra natura.<br />

In settori industriali come quello<br />

energetico, delle attrezzature<br />

industriali e della movimentazione<br />

dei materiali, vi è l’esigenza di<br />

estendere il ciclo di vita di tutti i<br />

componenti critici dei macchinari<br />

e delle attrezzature impiegate. A<br />

tale scopo è opportuno avvalersi<br />

delle possibilità e delle funzionalità<br />

fornite nei contesti di applicazione<br />

dell’IoT.<br />

Il ruolo del fornitore di componenti<br />

I fornitori di componenti più evoluti<br />

implementano nuove tecnologie<br />

di sensoristica di coppie e vibrazioni<br />

per adeguarsi alle prerogative<br />

dell’industria 4.0, specie per<br />

quanto riguarda l’integrazione dei<br />

sistemi di monitoraggio del componente<br />

smart sia in condizioni<br />

operative, sia per le esigenze di<br />

manutenzione predittiva.<br />

R+W è stata una delle prime realtà<br />

industriali ad avvertire la richiesta<br />

di componenti intelligenti da<br />

parte del mercato e ha saputo<br />

rispondere prontamente progettando<br />

il primo giunto smart: AIC,<br />

acronimo di Artificial intelligence<br />

Coupling, che verrà presentato in<br />

occasione di Mecspe <strong>2020</strong>. “Ci<br />

siamo resi conto che l’industria<br />

4.0 per raggiungere il massimo<br />

dell’efficienza deve avere sempre<br />

più componenti in grado di automonitorarsi<br />

e di monitorare il funzionamento<br />

della macchina, dalla<br />

manutenzione a un controllo delle<br />

prestazioni continuo, senza dimenticare<br />

la capacità di prevedere<br />

guasti e rotture delle varie parti<br />

del motore”, spiega Davide Fusari,<br />

Country manager di R+W Italia.<br />

<strong>La</strong> tecnologia sviluppata da R+W<br />

permette di registrare alcuni parametri<br />

di esercizio (temperatura,<br />

vibrazioni, disallineamento della<br />

coppia che sta trasmettendo e<br />

altro) grazie alla sensoristica integrata<br />

nel giunto stesso. Diversi<br />

giunti R+W sono già disponibili in<br />

versione Smart; la gamma di giunti<br />

che possono integrare questa tecnologia<br />

è in fase di ampliamento.<br />

Il risultato, che rappresenta il più<br />

evoluto esempio di componentistica<br />

smart attualmente disponibile,<br />

permette di realizzare macchine<br />

sempre più efficienti, precise e<br />

in grado di controllarsi continuamente<br />

per prevedere eventuali<br />

guasti che andrebbero a impattare<br />

negativamente sulla produttività.<br />

L’innovativa soluzione di R+W,<br />

visibile in anteprima a Mecspe<br />

allo stand H05, pad. 5, fornisce<br />

la flessibilità crescente richiesta<br />

dalle aziende clienti, che in<br />

misura sempre maggiore sono<br />

orientate all’acquisizione dati in<br />

ottica di Industry 4.0.<br />

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SICUREZZA<br />

AUTOMAZIONE<br />

Il sistema di sicurezza sBot<br />

Speed di SICK adatta<br />

la velocità quando<br />

le persone si avvicinano.<br />

In questo modo garantisce<br />

un accesso sicuro alla zona<br />

pericolosa del robot.<br />

Supportando l’efficienza<br />

del processo<br />

e dell’interazione<br />

uomo-macchina.<br />

Sicurezza e produttività<br />

per i robot cooperativi<br />

Robot che rallentano quando una<br />

persona si avvicina, e riprendono<br />

autonomamente il proprio<br />

lavoro non appena la persona si<br />

allontana dalla zona di lavoro: questo,<br />

e molto di più, è possibile grazie al<br />

sistema di sicurezza sBoot Speed di<br />

SICK che porta maggiore sicurezza,<br />

flessibilità e produttività alle applicazioni<br />

di robot cooperativi.<br />

Il sistema di sicurezza sBot Speed è<br />

una soluzione completa pronta per<br />

l’integrazione, costituita da un laser<br />

scanner di sicurezza S300 mini e da<br />

una centralina configurabile di sicurezza<br />

FlexiSoft. Oltre a funzioni di automazione<br />

e sicurezza preconfigurate<br />

e testate, offre schemi di cablaggio,<br />

consentendo un’integrazione semplice<br />

e veloce con il comando del robot. <strong>La</strong><br />

variante di sistema sBot Speed-UR<br />

è ideale per diversi modelli di robot<br />

di Universal Robot (UR), ma sono<br />

disponibili ulteriori varianti per altri<br />

produttori di robot.<br />

terazione uomo-robot, ad esempio<br />

mediante una capacità di adattamento<br />

che consenta di regolare automaticamente<br />

le condizioni di funzionamento<br />

del robot in funzione alla posizione<br />

delle persone nell’ambiente. Questo<br />

previene il rischio di incidenti migliomento<br />

flessibile a condizioni di lavoro<br />

o ambiente variabili. In questa situazione<br />

i sistemi di sicurezza devono<br />

garantire un accesso sicuro alla zona<br />

pericolosa del robot. Contemporaneamente<br />

devono supportare l’efficienza<br />

di processo e la produttività dell’in-<br />

ACCESSO APERTO ALLA ZONA DI<br />

PERICOLO CON PROTEZIONE DELLE<br />

PERSONE<br />

Le applicazioni di robot cooperativi,<br />

in cui uomo e macchina si dividono<br />

lo stesso spazio di lavoro in momenti<br />

diversi, per esempio per processi di<br />

montaggio, consentono un adatta-<br />

42 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

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ando al tempo stesso la produttività,<br />

riducendo i fermi macchina ed ottimizzando<br />

il lavoro.<br />

Ed è proprio questa la filosofia seguita<br />

dal sistema di sicurezza sBot Speed<br />

di SICK. Un laser scanner di sicurezza<br />

S300 mini sorveglia l’area di lavoro<br />

del robot. Lo scanner utilizza due set<br />

di campi dipendenti dalla velocità del<br />

robot, ciascuno costituito da un campo<br />

di preallarme e da un campo protetto.<br />

Se una persona accede nel campo di<br />

preallarme del set di campi 1, durante<br />

una fase di operatività, il robot riduce<br />

la sua velocità. Poiché a questo punto<br />

il robot si muove più lentamente e di<br />

conseguenza presenta un tempo di<br />

fermata più breve in caso di arresto<br />

di emergenza, il sistema di sicurezza<br />

attiva il set di campi 2 con un campo<br />

di protezione più piccolo. Se qualcuno<br />

vi accede, il robot si arresta. Quando<br />

la persona si allontana nuovamente<br />

dall’area di lavoro, il robot riparte<br />

automaticamente, inizialmente solo a<br />

velocità ridotta monitorato con il set di<br />

campi 2, per poi riacquisire la velocità<br />

operativa originaria monitorato dal set<br />

di campi 1.<br />

MINOR NUMERO DI FERMI E<br />

MAGGIORE PRODUTTIVITÀ<br />

Il sistema di sicurezza sBot Speed<br />

consente di adattare le condizioni<br />

di funzionamento dei robot se delle<br />

persone si trovano nella sua area di<br />

lavoro. Rispetto ad un arresto completo<br />

e all’interruzione della produzione,<br />

riduzione di velocità monitorata in<br />

sicurezza significa maggiore produttività<br />

e disponibilità grazie ad una<br />

interazione uomo-robot ottimizzata.<br />

<strong>La</strong> regolazione di frenata ed accelerazione<br />

a due stadi, con riavvio automatico,<br />

riducono l’usura del robot e<br />

degli azionamenti, favorendone così<br />

una maggiore durata.<br />

UN SISTEMA DI SICUREZZA<br />

PRONTO ALL’USO<br />

Con lo sviluppo della soluzione sBot<br />

Speed ottimizzato per robot di marche<br />

e serie diverse, SICK fa un passo avanti<br />

decisivo in termini di integrazione di<br />

Il sistema di<br />

sicurezza sBot<br />

Speed di SICK è<br />

una soluzione<br />

completa pronta<br />

per l’integrazione<br />

costituita da un<br />

laser scanner di<br />

sicurezza S300<br />

mini e da una<br />

centralina di<br />

sicurezza FlexiSoft<br />

a protezione di<br />

applicazioni di<br />

robot cooperative<br />

sistema. <strong>La</strong> variante sBot Speed-UR è<br />

adattata in modo specifico per l’impiego<br />

con robot di Universal Robot delle<br />

serie UR3, UR5 e UR10. Questi aspetti<br />

riguardano per esempio il cablaggio<br />

specifico per UR, la descrizione ed il<br />

collegamento di componenti di sicurezza<br />

supplementari necessari per soddisfare<br />

le norme di sicurezza di riferimento.<br />

Inoltre, gli schemi di collegamento, la<br />

configurazione per la centralina configurabile<br />

di sicurezza, le impostazioni di<br />

parametri legati a UR e il file Sistema<br />

sono contenuti nella documentazione.<br />

L’adattamento specifico per robot UR<br />

riguarda anche le modalità operative<br />

selezionabili “Running mode” e “Programming<br />

mode”. Il sistema di sicurezza<br />

sBot Speed-UR consente a chi si occupa<br />

della messa in funzione o all’operatore,<br />

in fase di messa a punto del robot<br />

o, in caso di modifiche di funzioni, di<br />

programmare il robot e di muoversi in<br />

sicurezza, per esempio per l’apprendimento<br />

di punti di presa.<br />

Il sistema di sicurezza sBot Speed e<br />

la variante di sistema sBot Speed-UR<br />

sono già disponibili, come anche ulteriori<br />

varianti per l’utilizzo con robot di<br />

altri produttori.<br />

Soluzioni per l’automazione industriale<br />

e di processo<br />

SICK Spa, filiale italiana di SICK AG, ha sede a Vimodrone (MI). <strong>La</strong><br />

società, che nasce nel 1996 e conta oggi un team di oltre 120 persone,<br />

dispone di una struttura organizzativa qualificata e competente,<br />

composta da venditori dislocati su tutto il territorio nazionale, agenzie,<br />

tecnici e specialisti di prodotto dedicati a supportare le esigenze del<br />

cliente. Una fitta rete di distributori locali e integratori di sistema è<br />

inoltre in grado di offrire servizi di valutazione, fornitura e assistenza.<br />

SICK AG è affermata oggi a livello mondiale per la produzione di<br />

sensori, fotocellule e prodotti dedicati all’automazione industriale e<br />

di processo. È stata fondata nel 1946 in Germania, vicino Monaco, dal<br />

Dr. Ing. Erwin Sick; attualmente la sede centrale si trova a Waldkirch.<br />

Con oltre 50 filiali e numerosi uffici rappresentativi, SICK è presente<br />

in modo capillare in tutto il mondo. Ad oggi, impiega quasi 10.000<br />

dipendenti e nell’anno fiscale 2019 ha raggiunto un fatturato di 1,8<br />

miliardi di euro.<br />

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SOFTWARE<br />

LO STUDIO<br />

Gli Osservatori<br />

Digital Innovation del<br />

Politecnico di Milano,<br />

in collaborazione con<br />

AssoSoftware, hanno<br />

realizzato uno studio<br />

incentrato sul ruolo<br />

delle software house<br />

di applicativi gestionali<br />

nel percorso<br />

di digitalizzazione<br />

di imprese e pubbliche<br />

amministrazioni.<br />

Le software house accelerano<br />

la digitalizzazione del Paese<br />

Sono 1.346 le software house italiane<br />

mappate dalla Ricerca nel campo<br />

degli applicativi gestionali e rappresentano<br />

complessivamente un fatturato di<br />

14,9 miliardi di euro. Sommando a questo<br />

il valore della relativa rete di vendita (0,9<br />

miliardi), il totale generato è pari a 15,8<br />

miliardi di euro.<br />

Le aziende di questo settore sono per la<br />

maggior parte piccole ma registrano una<br />

produttività significativa pari a 158.834<br />

euro per dipendente, un dato molto positivo<br />

per un settore dove il know-how<br />

del proprio personale ICT specializzato<br />

rappresenta l’asset aziendale prevalente.<br />

Queste alcune delle evidenze emerse<br />

dalla ricerca degli Osservatori Digital<br />

Innovation della School of Management<br />

del Politecnico di Milano in collaborazione<br />

con AssoSoftware, presentata durante<br />

il convegno “Il mercato dei software<br />

gestionali in Italia: opportunità per la<br />

digitalizzazione di imprese e pubbliche<br />

amministrazioni”.<br />

“Nel contesto di un mercato digitale<br />

internazionale che vede il dominio dei<br />

grandi provider di tecnologia, le software<br />

house italiane nel campo degli applicativi<br />

gestionali rappresentano un elemento<br />

chiave per l’economia e la competitività<br />

del Paese, con un giro d’affari di 15,8<br />

miliardi di euro e un capitale umano<br />

di quasi 94.000 dipendenti”, dichiara<br />

Alessandro Perego, direttore degli Osservatori<br />

Digital Innovation. “Il portafoglio<br />

d’offerta è estremamente ricco con circa<br />

5.400 prodotti in grado di supportare i<br />

processi di imprese e pubbliche amministrazioni<br />

lungo tutta la catena del valore,<br />

da quelli chiave di back end e front end<br />

con il cliente, a quelli legati all’amministrazione<br />

e alla gestione del personale. Si<br />

tratta di un comparto di piccole imprese,<br />

molto diffuse sul territorio, a supporto di<br />

una clientela locale ed eterogenea, in cui<br />

tuttavia si notano dinamiche aggregative<br />

di fusione, acquisizione e partnership tra<br />

imprese che promuovono l’arricchimento<br />

e l’innovatività dei prodotti offerti. <strong>La</strong><br />

fotografia resa dalla ricerca evidenzia un<br />

ecosistema molto variegato in risposta<br />

a un sistema paese complesso, con esigenze<br />

eterogenee in termini di processi,<br />

ambiti applicativi, dimensione aziendale<br />

e quindi complessità da gestire e capacità<br />

di spesa”.<br />

“Le evidenze che emergono dalla Ricerca<br />

- afferma Bonfiglio Mariotti, presidente<br />

AssoSoftware - forniscono ulteriore forza<br />

alle motivazioni della nostra richiesta, più<br />

volte avanzata in questi anni al Governo,<br />

di equiparare il trattamento fiscale degli<br />

investimenti in software gestionali effettuati<br />

dalle imprese a quelli previsti invece<br />

dai provvedimenti Industria 4.0 per i software<br />

di automazione o per l’hardware.<br />

Non è più accettabile questa distinzione<br />

che penalizza fortemente tutte le imprese,<br />

creando disparità di trattamento e<br />

ostacolando la digital trasformation del<br />

nostro tessuto imprenditoriale”.<br />

44 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


Le software house<br />

italiane nel campo<br />

degli applicativi<br />

contano su un<br />

giro d’affari di<br />

15,8 miliardi<br />

di euro e un<br />

capitale umano<br />

di quasi 94.000<br />

dipendenti<br />

sulenza inizialmente individuate tramite i<br />

codici ATECO e selezionando tra queste le<br />

più rilevanti in termini di dimensioni (con<br />

fatturato maggiore di 1 milione di euro e<br />

numero di dipendenti maggiore di 9), la<br />

ricerca ha censito 1.346 software house<br />

con un’offerta di applicativi gestionali, che<br />

rappresentano un fatturato totale di 14,9<br />

miliardi di euro.<br />

Sommando a questo il fatturato generato<br />

dalla relativa rete di vendita prese in<br />

analisi all’interno del censimento (0,9<br />

miliardi), il valore totale generato è pari<br />

a 15,8 miliardi di euro.<br />

Si tratta dunque di un settore relativamente<br />

piccolo se confrontato con altri comparti<br />

dell’economia italiana ma estremamente<br />

rilevante nel campo della digitalizzazione.<br />

Come spesso accade quando si quantifica<br />

la significatività dell’economia generata<br />

dal digitale, questo dato non tiene conto<br />

dell’importante impatto indiretto che<br />

queste aziende producono per il sistema<br />

paese. Infatti, le opportunità di digitalizzazione<br />

offerte dai software gestionali si<br />

rivolgono a tutti i comparti d’impresa e la<br />

loro adozione implica un miglioramento<br />

di efficacia ed efficienza dei processi con<br />

conseguenze anche dirette sul fatturato<br />

delle aziende utilizzatrici.<br />

DIMENSIONI E DISTRIBUZIONE<br />

GEOGRAFICA DELLE SOFTWARE<br />

HOUSE ITALIANE<br />

Le software house italiane operanti nel<br />

mercato degli applicativi gestionali sono<br />

IL MERCATO<br />

Storicamente l’Italia registra un ritardo<br />

nella digitalizzazione rispetto al contesto<br />

europeo, che nel 2019 ci vede al ventiquattresimo<br />

posto su ventotto secondo<br />

le stime della Commissione Europea nel<br />

Digital Economy and Society Index, indicatore<br />

che valuta il livello di digitalizzazione<br />

dei paesi in termini di connettività,<br />

competenze digitali, utilizzo di internet<br />

da parte dei cittadini e adozione delle<br />

tecnologie digitali da parte di imprese e<br />

pubbliche amministrazioni.<br />

Tuttavia, a livello nazionale si osserva una<br />

solida crescita del settore digitale e una<br />

sempre maggiore visione strategica anche<br />

a liello governativo sulla sua importanza per<br />

lo sviluppo economico del sistema paese.<br />

Partendo dalle oltre 27.000 aziende in<br />

Italia legate al software e alla relativa conprincipalmente<br />

di piccole dimensioni: il<br />

74% detiene un numero di dipendenti<br />

compreso tra 10 e 50 e un fatturato<br />

inferiore a 10 milioni di euro.<br />

Nonostante le performance in termini di<br />

fatturato inevitabilmente siano correlate<br />

al personale impiegato, le software house<br />

nel campo degli applicativi gestionali<br />

detengono un buon indice di produttività<br />

pari a 158.834 euro per dipendente.<br />

Si tratta di un dato molto positivo se si pensa<br />

che il know-how del personale rappresenta<br />

l’asset prevalente per questo tipo di aziende,<br />

rispetto, ad esempio, a settori come la<br />

produzione di hardware e il farmaceutico,<br />

dove i costi di produzione hanno un impatto<br />

decisamente maggiore sui risultati.<br />

Il totale dei dipendenti impiegati è 93.964,<br />

per un settore con un notevole impatto<br />

sociale considerato che per la maggior parte<br />

si tratta di personale ICT specializzato, in<br />

grado di sviluppare, implementare e gestire<br />

i software prodotti.<br />

In termini di collocazione geografica, il<br />

43% delle aziende mappate ha sede<br />

nell’area Nord Ovest del paese, seguita<br />

dal 25% nel Nord Est e dal 24% nel<br />

centro. Solo l’8% è collocata nel Sud e<br />

nelle Isole, evidenziando un divario tra le<br />

regioni settentrionali e quelle meridionali<br />

in termini di offerta locale di servizi digitali<br />

alle imprese.<br />

A livello regionale, sono la Lombardia e<br />

il <strong>La</strong>zio a detenere il maggior numero di<br />

software house e a produrre le performance<br />

migliori in termini di fatturato. <strong>La</strong> prima<br />

ospita infatti un fiorente tessuto industriale<br />

caratterizzato da distretti relativi alla produzione<br />

meccanica, metallurgica, tessile,<br />

alimentare e chimica, la seconda invece<br />

ospita la Pubblica Amministrazione centrale.<br />

“È la prima volta che, in Italia, - afferma<br />

Roberto Bellini, direttore generale AssoSoftware<br />

- si può disporre di una fotografia<br />

super partes del settore, un vero e proprio<br />

censimento che permette di disporre di<br />

informazioni accurate sulle aziende, sui<br />

prodotti, sui modelli di business, sulle<br />

tecnologie adottate e sul grado di innovatività<br />

delle soluzioni proposte. Siamo<br />

certi che questa nuova consapevolezza<br />

delle capacità dei produttori di software<br />

potrà essere di ulteriore impulso al rilancio<br />

digitale del nostro Paese”.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 45


SOFTWARE<br />

PIATTAFORMA DIGITALE<br />

Data analytics e intelligenza artificiale per ottimizzare l’operatività<br />

ABB lancia un software di data analytics<br />

e relativi servizi avanzati che combina dati<br />

operativi con dati di ingegneria e IT per<br />

fornire informazioni utili a supporto del<br />

processo decisionale.<br />

<strong>La</strong> suite ABB Ability Genix Industrial<br />

Analytics and AI è una piattaforma di data<br />

analytics scalabile, con applicazioni e servizi<br />

preconfigurati e semplici da utilizzare.<br />

ABB Abilit Genix raccoglie, contestualizza<br />

e converte i dati operativi, di ingegneria<br />

e informatici in informazioni che aiutano<br />

le aziende a migliorare le proprie attività<br />

operative, ottimizzare la gestione degli<br />

asset e velocizzare i processi di business<br />

in modo sicuro e sostenibile.<br />

Gli studi suggeriscono che solitamente<br />

le imprese industriali sono in grado di<br />

utilizzare solo il 20% dei dati generati,<br />

limitando fortemente la loro capacità di<br />

data analytics. <strong>La</strong> nuova soluzione di ABB<br />

si configura come un punto di convergenza<br />

dei dati digitali in cui i flussi di informazioni,<br />

provenienti da diverse fonti presenti in<br />

impianto e in azienda, vengono integrati in<br />

un unico modello di analisi. L’intelligenza<br />

artificiale trasforma questi dati in informazioni<br />

utili che possono essere utilizzati<br />

per la predizione e l’ottimizzazione delle<br />

performance aziendali.<br />

“Siamo convinti che il percorso di data<br />

analytics nelle industrie di processo, ibride<br />

e del settore dell’energia debba avere<br />

come punto di partenza la tecnologia digitale<br />

esistente, ovvero l’automazione che<br />

controlla i processi produttivi”, ha dichiarato<br />

Peter Terwiesch, presidente di ABB<br />

Industrial Automation. “Vediamo grandi<br />

opportunità per i nostri clienti: potranno<br />

utilizzare al meglio i dati provenienti dalle<br />

attività operative, combinandoli con i dati<br />

di ingegneria e informatici, per prendere<br />

decisioni a più livelli”.<br />

Un aiuto nel prendere decisioni tempestive<br />

ABB Ability Genix è costituita da una<br />

piattaforma e da applicazioni di data<br />

analytics ed è integrata con servizi ABB.<br />

<strong>La</strong> suite aiuta i clienti a determinare<br />

quali asset, processi e profili di rischio<br />

possono essere migliorati e li supporta<br />

nella creazione e nell’implementazione di<br />

queste analisi. ABB Ability Genix include<br />

una libreria di applicazioni così che i<br />

clienti possano sottoscrivere, in base alle<br />

esigenze aziendali, una vasta gamma di<br />

analisi on-demand.<br />

Scalabile dall’impianto produttivo all’azienda,<br />

ABB Ability Genix supporta una<br />

serie di installazioni tra cui cloud, ibrida e<br />

in loco. Grazie alla partnership strategica<br />

di ABB con Microsoft, ABB Ability Genix<br />

si basa su Microsoft Azure per la connessione<br />

e i servizi cloud integrati.<br />

“Combinando i dati provenienti da diverse<br />

fonti, la conoscenza del settore, la<br />

tecnologia e l’intelligenza artificiale, la<br />

suite offre un valore esclusivo ai nostri<br />

clienti”, ha commentato Rajesh Ramachandran,<br />

Chief Digital Officer di ABB<br />

Industrial Automation. “ABB Ability Genix<br />

aiuta i produttori con molti asset e con<br />

processi complessi a prendere decisioni<br />

tempestive e accurate grazie alle analisi<br />

approfondite e l’ottimizzazione dei dati in<br />

modo trasversale a livello di impianto e<br />

di azienda”.<br />

“Abbiamo progettato questa suite in modo<br />

modulare e flessibile per consentire ai<br />

clienti, in diverse fasi del loro percorso<br />

di digitalizzazione, di implementare ABB<br />

Ability Genix per migliorare i risultati di<br />

business, proteggendo al contempo gli<br />

investimenti esistenti”.<br />

Un componente chiave della suite è ABB<br />

Ability Edgenius Operations Data Manager<br />

che collega, raccoglie e analizza i<br />

dati operativi direttamente dall’impianto<br />

produttivo. ABB Ability Edgenius utilizza i<br />

dati generati dal DCS (Distributed Control<br />

System) e dalle apparecchiature di campo<br />

per produrre analisi volte a migliorare i<br />

processi di produzione e l’utilizzo degli<br />

asset. ABB Ability Edgenius può essere<br />

implementato da solo o integrato con ABB<br />

Ability Genix, così che i dati operativi vengano<br />

combinati con altri dati per un’analisi<br />

strategica del business.<br />

“I dati generati dal sistema di automazione<br />

che controlla la produzione in tempo<br />

reale sono di grande valore”, ha aggiunto<br />

Bernhard Eschermann, Chief Technology<br />

Officer di ABB Industrial Automation. “Con<br />

ABB Ability Edgenius, possiamo estrarre in<br />

tempo reale i dati da questi sistemi di controllo<br />

e renderli disponibili per prevedere<br />

i problemi e intervenire. In questo modo,<br />

sarà possibile utilizzare al meglio gli asset<br />

e ottimizzare i processi produttivi”.<br />

46 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


AUTOMAZIONE<br />

IN MOSTRA A BIE <strong>2020</strong><br />

Robot e macchine per la lavorazione dei metalli<br />

Fanuc ha partecipato a Brescia<br />

Industrial Exhibition <strong>2020</strong>, la fiera<br />

dedicata a lavorazioni e tecnologie<br />

dei metalli che si è tenuta<br />

da poco al Centro Fiera di Montichiari<br />

(BS). BIE è la prima manifestazione<br />

di settore ad aver<br />

ripreso in seguito all’emergenza<br />

Covid-19, e lo ha fatto in ottemperanza<br />

con le disposizioni di<br />

sicurezza vigenti per consentire<br />

ai visitatori di incontrare clienti,<br />

fornitori e partner in massima<br />

sicurezza e con l’obiettivo di<br />

dare nuovo slancio alle proprie<br />

attività produttive.<br />

Fanuc, specialista di fabbrica<br />

che offre un ampio portafoglio<br />

di soluzioni chiavi in mano che<br />

comprende sistemi CNC, Robot,<br />

Robomachines e Servizi IoT, è<br />

stata protagonista di BIE <strong>2020</strong><br />

con uno spazio espositivo innovativo<br />

digitale dedicato alla presentazione<br />

dei suoi prodotti e dei<br />

suoi servizi post-vendita.<br />

I visitatori della manifestazione<br />

hanno visitato in modalità virtuale<br />

su ampi display le macchine<br />

utensili intelligenti di Fanuc: la<br />

gamma di centri di lavoro CNC 5<br />

assi Robodrill, le elettroerosioni<br />

Robocut e le presse a iniezione<br />

100% elettriche Roboshot.<br />

Tutte le macchine sono equipaggiate<br />

con i controlli numerici<br />

Fanuc di ultima generazione,<br />

complete di funzionalità di intelligenza<br />

artificiale e manutenzione<br />

predittiva, IIot-ready grazie<br />

al supporto dei protocolli OPC<br />

UA, MT-Connect ed Euromap 77.<br />

Inoltre, sono predisposte all’utilizzo<br />

della piattaforma intelligent<br />

edge Fanuc Field e all’integrazione<br />

rapida di robot di asservimento<br />

grazie alla disponibilità<br />

del pacchetto software QSSR.<br />

Fanuc ha mostrato insieme con<br />

i tecnici Service First la sua<br />

gamma completa di servizi postvendita:<br />

contratti di manutenzione<br />

preventiva e predittiva,<br />

calibrazione delle macchine ad<br />

opera di personale qualificato,<br />

disponibilità immediata dei<br />

ricambi, assistenza tempestiva<br />

in caso di guasti e formazione<br />

mirata per approfondire il funzionamento<br />

delle soluzioni adottate.<br />

Spazio è stato dato anche<br />

all’assistenza ricambi, che<br />

comprende la presentazione<br />

delle riparazioni originali Fanuc<br />

effettuate nel centro riparazioni<br />

europeo in Lussemburgo, e per<br />

la Fanuc Academy, il servizio di<br />

miglioramento delle competenze<br />

dedicato a studenti, operatori<br />

di macchine, programmatori,<br />

specialisti della manutenzione,<br />

costruttori di macchine utensili,<br />

integratori di sistemi, costruttori<br />

di linee o progettisti.<br />

SU MACCHINE INTELLIGENTI<br />

Moduli I/O per applicazioni gravose<br />

I produttori possono ora sfruttare i vantaggi di progettazione<br />

e produttività dei moduli I/O On-Machine su macchine<br />

intelligenti utilizzate in applicazioni gravose. I nuovi moduli<br />

ArmorBlock I/O Allen-Bradley di Rockwell Automation possono<br />

essere utilizzati in un’ampia gamma di temperature e<br />

offrono un grado di protezione fino a IP69K in applicazioni<br />

dell’industria automobilistica, nella movimentazione dei<br />

materiali, nell’imballaggio e nella saldatura.<br />

I nuovi I/O ArmorBlock possono essere montati ovunque<br />

su una macchina, riducendo così la lunghezza dei cavi e i<br />

costi di cablaggio. Utilizzano una custodia in zinco pressofuso<br />

nichelato, hanno funzionalità QuickConnect e offrono<br />

diagnostica in un blocco I/O digitale universale EtherNet/IP<br />

per ridurre i tempi di messa in servizio e di ricerca guasti.<br />

Tre blocchi hub IO-Link aiutano a ridurre la complessità del<br />

progetto consentendo l’utilizzo di più dispositivi attraverso il<br />

master IO-Link. Inoltre, un connettore di alimentazione M12<br />

con codifica L su alcuni blocchi selezionati supporta una<br />

corrente più elevata, consentendo di collegare a margherita<br />

un numero maggiore di blocchi, con conseguente riduzione<br />

dei costi di cablaggio e di installazione.<br />

Per le aziende che utilizzano blocchi I/O separati per l’ingresso<br />

e l’uscita digitale, i moduli I/O ArmorBlock sono la<br />

scelta ideale. Essi forniscono I/O digitali a 16 canali autoconfigurabili<br />

con possibilità di essere usati come ingresso<br />

o uscita digitale a seconda delle esigenze applicative.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 47


Pag. 10<br />

ATTUALITÀ<br />

L’impatto della pandemia<br />

sulla metalmeccanica italiana<br />

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Pag. 30<br />

MACCHINE<br />

Tecnologie di misura ottica<br />

per automotive e medicale<br />

Bimestrale - anno XI - n°4 settembre <strong>2020</strong><br />

Pag. 44<br />

DIGITAL INNOVATION<br />

Il ruolo delle<br />

software house<br />

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Il movimento è il futuro di ogni città.<br />

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DIRETTORE RESPONSABILE: Simone Ghioldi<br />

REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com),<br />

Eva De Vecchis (e.devecchis@interoprogettied.com)<br />

VENDITE: Simone Ghioldi (vendite@interprogettied.com)<br />

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INTERPROGETTI EDITORI S.R.L.<br />

Via Statale 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC)<br />

Redazione, vendite e abbonamenti<br />

Tel./fax +39 039 5153705<br />

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© Copyright Interprogetti Editori Srl<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

ABBIAMO PARLATO DI...<br />

In nero sono indicate le inserzioni pubblicitarie<br />

ABB 46<br />

ACIMAC 14<br />

ACIMALL 15<br />

AGAZZI GIANCARLO 1A COP., 6, 29<br />

AMAPLAST 14<br />

ASSOSOFTWARE 44<br />

ASSOBIOTEC 21<br />

ASSOLOMBARDA 14, 16<br />

BI-MU 26<br />

CARBOTEMPRA 15<br />

CARIPLO FACTORY 20<br />

CHIARI BRUNO 1<br />

CLUSTER SPRING 21<br />

COMEV 33<br />

D’ANDREA MOLISE 32<br />

DAC 24<br />

DELECTRON 33<br />

EICHENBERGER 38<br />

EIOM 4<br />

EURAL GNUTTI 3<br />

F.LLI LOCATELLI 17<br />

FANUC 47<br />

FEDERMECCANICA 10<br />

FIXI LOMBARDIA<br />

2A COP.<br />

FLUORTECNO 9<br />

HAINBUCH 33<br />

HEXAGON<br />

4A COP.<br />

ICOTEK 39<br />

IGUS 38<br />

INTERPROGETTI EDITORI 35<br />

ISTECH 32<br />

KENNAMETAL 34<br />

LAPP 40<br />

LEISTER 37<br />

LEONARDO 24<br />

MEC-NOVA 13<br />

MECFOR<br />

3A COP.<br />

MOLLIFICIO GARDESANO 23<br />

MOLLIFICIO LOMBARDO BATT. 1A COP.<br />

MORETTI 19<br />

NEUGART 39<br />

PICCOLA INDUSTRIA 14<br />

POLITECNICO DI MILANO 44<br />

R+W 41<br />

ROCKWELL AUTOMATION 47<br />

SECO TOOLS 36<br />

SICK 42<br />

UCIMA 14<br />

UCIMU - SISTEMI PER PRODURRE 26<br />

VICIVISION 30<br />

Le rubriche e le notizie sono a cura della redazione. È vietata la riproduzione, anche parziale,<br />

di articoli, fotografie e disegni senza autorizzazione scritta.<br />

TARIFFE ABBONAMENTI<br />

Italia: spedizione ordinaria € 61,00, contrassegno € 65,00<br />

Estero: spedizione ordinaria € 89,50, spedizione prioritaria Europa € 101,00<br />

spedizione prioritaria Africa, America, Asia € 125,00 spedizione prioritaria Oceania € 140,00<br />

Una copia € 8,00<br />

L’Iva sugli abbonamenti possono essere sottoscritti, nonché sulla vendita dei fascicoli separati, è<br />

assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 primo comma lettera C del 26/10/72 n.633 e successive<br />

modificazioni e integrazioni. Pertanto non può essere rilasciata fattura.<br />

Testata in corso di certificazione di tiratura e diffusione in conformità al regolamento CSST<br />

Certificazione Stampa Specializzata Tecnica<br />

Registrazione al Tribunale di Milano n. 260 in data 07/05/2010<br />

Direttore responsabile: Simone Ghioldi<br />

Finito di stampare il 30/09/<strong>2020</strong> presso Aziende Grafiche Printing S.r.l.<br />

Via Milano, 5 - 20068 Peschiera Borromeo (MI)<br />

Informativa ai sensi dell’art. 13 d. lgs. 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche<br />

informatiche, per l’invio della rivista e per svolgere le attività a ciò connesse. Titolare del<br />

trattamento è Interprogetti Editori S.r.l. - Via Statale 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC).<br />

Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti<br />

alla registrazione, modifica, elaborazione dati e loro stampa, al confezionamento e spedizione<br />

delle riviste, al call center, alla gestione amministrativa e contabile.<br />

Ai sensi dell’art. 7 d. lgs. 196/2003 è possibile esercitare i relativi diritti tra cui consultare,<br />

modificare, aggiornare e controllare i dati, nonché richiedere elenco completo ed aggiornato,<br />

rivolgendosi al titolare al succitato indirizzo.<br />

Informativa dell’editore al pubblico ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n° 196 e<br />

dell’art. 2 comma 2 del Codice deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio<br />

dell’attività giornalistica.<br />

Interprogetti Editori - titolare del trattamento - rende noto che presso i propri locali siti in <strong>La</strong><br />

Valletta Brianza (LC), Via Statale 39, vengono conservati gli archivi personali e di immagini<br />

fotografiche cui i giornalisti, praticanti, pubblicisti e altri soggetti (che occasionalmente redigono<br />

articoli o saggi) che collaborano con il predetto titolare attingono nello svolgimento della propria<br />

attività giornalistica per le finalità di informazione connesse allo svolgimento della stessa.<br />

I soggetti che possono conoscere i predetti fati sono esclusivamente i predetti professionisti,<br />

nonché gli addetti preposti alla stampa ed alla realizzazione editoriale della testata. Ai sensi<br />

dell’art.7 d. lgs. 196/2003 si possono esercitare i relativi diritti, tra cui consultare, modificare,<br />

cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al predetto titolare.<br />

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 138 d. lgs. 196/2003, non è esercitabile il diritto di conoscere<br />

l’origine dei dati personali ai sensi dell’art. 7, comma 2, lettera a), d. lgs 196/2003, in virtù delle<br />

norme sul segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia.<br />

48 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2020</strong><br />

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