You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
A R T I C O L O
Ballarini e l’ottocento ritrovato
Se uno si affida al sentimento, il tempo passato è più facile ritrovarlo.
E come un intreccio di venti, il contrasto in noi stessi ci fa variare
tra memorie diverse. E così lo stile gli vien dietro.
Ognuno si accorge che c’è un Ballarini dei piccoli quadri, ritratti
critici, umoristici, di personaggi e d’atmosfera, vedutine e scenette deliziose
del quotidiano, agrodolci o solo patetiche: gli sposi, la coppia in
vacanza, le anziane, i marinai, le donne appoggiate al muro, il curato e la
perpetua, donne, ombrelli e mutande nel vento e così via. Vi domina un
azzurrino e verde ma soprattutto un personale rosa o rosso-rosa.
E proprio per contrasto vien fuori l’altro che è in una dimensione più
lontana e più grande e perciò meno critica, più storica ma colma di significati.
Talora ottocentesca, quasi preraffaellita, o neogotica nel guerriero
caduto in una terra erbosa e solitaria e definitiva, soprattutto di aria
romantica, come con evidenza nel violinista, tra cupi cipressi e un biancore
di scena o nelle sequenze degli zingari, specie donne con volti scuri,
gonne verdi e bianche, fuochi e cavalli, passi di danza o come la zingara
sporca o morata e nuda in un cielo rosa, o la bella giovane triste e amorosa,
immersa nella malinconia del paesaggio, quasi un segno di una libertà
illusoria, amara e dolorosa.
Proprio perché è una ricerca nel tempo sentimentale, c’è una pittura
rupestre e la ricerca del simbolo, come nella grande barca di legno, spezzata
alla riva del mare, con l’onda che la penetra e la sommerge, o nella
tempesta di mare sulla scogliera dove regge l'urto un capanno di pescatori.
Ma lo stesso simbolo è nei grandi quadri di querce di variate colorazioni,
con le vecchie che guardano bianche lenzuola ad asciugarsi nei
prati, una grande natura per piccole cose. Le diverse e contrastanti suggestioni
di Ballarini, si uniscono così tra uomini e natura, tra il piccolo e il
grande, il prossimo e il distante. Questo dialogo in contrasto non ha bisogno
di una definizione: è come se per dipingere abbia bisogno di un’altalena.
O anche di ascoltare più voci e alternandole ritrovare un nuovo sentimento.
Il piacere buono di dipingere e di vivere. Un sentimento da
vedersi con gli occhi, con colori grandeggianti, tumultuanti o un piccolo
alone d’oro.
34