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BresciaUp Giugno 2021

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SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N°46) ART. 1 COMMA 1. DCB BRESCIA - LE COPIE DISTRIBUITE PRESSO I LOCALI PUBBLICI E AGLI SPONSOR SONO COPIE OMAGGIO.<br />

16-19 GIUGNO<br />

È RIPARTITA LA<br />

1000 MIGLIA<br />

DAL MUSEO ALLA STRADA<br />

GRAZIE AGLI ASCENSORI PER AUTO<br />

DELL’AZIENDA BRESCIANA<br />

GREEN PARK<br />

GIUGNO <strong>2021</strong><br />

€ 3,00<br />

N° 161<br />

www.bresciaup.it


2007 - <strong>2021</strong><br />

Non esiste separazione definitiva<br />

finchè esiste il ricordo.<br />

Isabel Allende


FORSE CI SIAMO…<br />

E NOI SIAMO PRONTI…<br />

di Manuela Prestini<br />

C’è sempre stata La speranza in tutti noi<br />

di tornare alla normalità, a quando non<br />

dovevamo preoccuparci di salutare una<br />

persona con un abbraccio, o di quando si<br />

poteva andare ad una festa senza dover<br />

rispettare le norme oggi previste per la<br />

limitazione dei contagi.<br />

Il tempo è passato inesorabile e più di quanto<br />

ci si poteva immaginare, si sono susseguiti<br />

più o meno periodi meno pesanti, ed ora<br />

eccoci finalmente a delle vere aperture, ai<br />

tanto attesi momenti all’aria aperta senza<br />

dover guardare l’orologio come fosse un<br />

nemico, pronto a scandire i minuti le ore che<br />

passano, ed a riprenderci, all’ora stabilita,<br />

facendoci rientrare nei ranghi, o meglio<br />

nelle proprie abitazioni, inermi davanti<br />

all’impossibilità di cambiare le regole a causa<br />

di un male che ancora non ha chiarezza.<br />

L’entusiasmo degli italiani per questa nuova<br />

fase di ripartenza è tangibile: i ristoranti e le<br />

vie dei centri storici, continuando a rispettare<br />

le regole anti-Covid tornano a riempirsi.<br />

C’è gente che passeggia guardando le<br />

vetrine, chi consuma al bar, anche un<br />

semplice caffè ma con il piacere dello stare<br />

seduti, e non in un bicchiere usa e getta, i<br />

ristoranti tornano a riempirsi anche durante<br />

la settimana, si cominciano a vedere i<br />

primi i turisti , la nostra città in questo è<br />

avvantaggiata grazie all’evento annuale della<br />

Mille Miglia, iniziando già a prenotare le loro<br />

vacanze, spaziando nelle scelte da regione<br />

a regione, le piccole imprese ritornano a<br />

pianificare le proprie attività a lungo termine,<br />

i concerti e gli eventi musicali rimandati<br />

all’anno successivo, vengono anticipati<br />

rispetto all’anno scorso, si comincia a vivere<br />

ed a godere del piacere del poter fare, si<br />

proprio questo, il dire andiamo e facciamo<br />

respirando aria nuova, potendo decidere in<br />

quale locale andare, quali negozi visitare<br />

per acquistare toccando con mano e<br />

provandosi l’eventuale acquisto, girare tra<br />

le vie e rientrare nei musei per riassaporare<br />

con la vista le bellezze da loro custodite,<br />

poter tornare ad essere tifosi presenti e non<br />

dietro uno schermo, ma soprattutto essere<br />

liberi di potersi spostare al di là dei confini<br />

ritrovandosi in famiglia.<br />

Anche noi della redazione siamo in attesa<br />

che si concretizzino questi momenti e poter<br />

ricominciare a pianificare ed organizzare<br />

eventi, fiere ed occasioni di svago, fiori<br />

all’occhiello che si sposano bene nelle righe<br />

delle pagine della rivista.<br />

Le armi giuste le abbiamo la volontà non<br />

manca, così la pazienza nell’attesa, ma<br />

certamente mancherà quel spunto in più<br />

che arrivava da Ema, sempre con noi nei<br />

ricordi del suo entusiasmo in tutto quello che<br />

programmava, concretizzava, e faceva vivere<br />

a tutte quelle persone che ci seguivano, vuoi<br />

in una semplice serata, con quella libertà che<br />

c’era e che ora attendiamo di farvi rivivere.<br />

2<br />

BRESCIAUP


CARTONGESSO DA INTERNI ED ESTERNI, PROGETTAZIONE<br />

E CONSULENZA, INTONACI, CAPPOTTI, PAVIMENTI TECNICI<br />

Via Guido Rossa n 33, 25060 Cellatica (BS)<br />

www.neweffesrl.it


SOMMARIO<br />

07<br />

10<br />

15<br />

18<br />

22<br />

27<br />

30<br />

32<br />

UN PARCHEGGIO SU MISURA<br />

CON I SISTEMI GREEN PARK<br />

A CENA CON JERRY CALÀ<br />

LA FARMACIA AI TEMPI DEL COVID<br />

Farmacia de Michelis Bovezzo<br />

MENEGOLLI WINE<br />

ESTATE <strong>2021</strong>?<br />

Lorenzo Tiezzi<br />

L’ITALIA AGLI EUROPEI<br />

TICKLING, IL PIACERE DEL SOLLETICO<br />

Massimiliano Mori<br />

“CAVE CANEM”<br />

Maria Verderio<br />

07<br />

34<br />

ASSEGNI ALLO SPORTELLO<br />

Roberto Cappiello<br />

39<br />

LUNGA VITA ALLA STRADA DEL VINO<br />

Stefano Bertazzoni<br />

36<br />

LUCA O’CONNOR<br />

Laura Gorini<br />

42<br />

I GEROGLIFICI<br />

Edward Battisti<br />

46<br />

GENITORIALITÀ<br />

Dott.ssa Elisa Simeoni<br />

50<br />

MANO NELLA MANO, INSIEME ADOTTIAMO<br />

Stefano Bertazzoni<br />

10<br />

52<br />

55<br />

MY NEW OLD SNEAKER<br />

Stefano Bertazzoni<br />

10 MOSTRE IMPERDIBILI A MILANO<br />

Pietro Bazzoli<br />

59<br />

È NATA LILIBET DIANA<br />

Maria Verderio<br />

15<br />

63<br />

66<br />

ATLANTIDE VOLLEY<br />

Che splendida annata!<br />

GALATEO IN ALBERGO<br />

Monica Saraiva<br />

70<br />

ABRUZZO ROAD MOVIE<br />

Simone Mor<br />

71<br />

AMORE VINTAGE<br />

Tuly Sigalini<br />

50


IDEATO DA EMANUELE ZARCONE<br />

BRESCIA UP, PERIODICO MENSILE DI INFORMAZIONE<br />

LOCALE ISCRIZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI BRESCIA<br />

N° 37/2007 DELL’8 SETTEMBRE 2007<br />

EDITORE DUESSE ADV<br />

Manuela Prestini | info@duesseadv.it<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Renata Sortino<br />

DIRETTORE EDITORIALE<br />

Emanuele Zarcone | info@bresciaup.it<br />

Manuela Prestini | info@duesseadv.it<br />

MARKETING SPECIALIST<br />

Mauro Bonometti | maurob.bresciaup@gmail.com<br />

ASSISTENTE MARKETING<br />

Martina Moretti | martinamoretti@live.it<br />

PROGETTO GRAFICO<br />

DUESSE ADV | info@duesseadv.it<br />

GRAPHIC DESIGNER<br />

Federico Groppelli | groppelli.federico@gmail.com<br />

WEB & SOCIAL<br />

Selene Zarcone | marketing@duesseadv.it<br />

REDAZIONE E UFFICIO STAMPA<br />

Antonio Russo | info@bresciaup.it<br />

CREATIVE & ART DIRECTOR<br />

Federica Cocco | lafede1@hotmail.com<br />

COLLABORATORI<br />

Massimo Lucidi | Maria Verderio | Chicca Baroni | Edward<br />

Battisti | Rossano Caffi | Roberto Cappiello | Emanuele Lumini<br />

| Simone Mor | Laura Gorini | Caterina Musciarelli | Roberto<br />

Zarrillo | Lorenzo Tiezzi | Alessandro Arrighini | Roberta Colico<br />

| Stefano Bertazzoni | Tully Sigalini | Ricky Modena | Elisa<br />

Simeoni | Sabina Moro | Cesare Palazzo | Monica Saraiva<br />

PHOTOGRAPHERS<br />

Selene Zarcone | Attilio Feder | Cesare Palazzo<br />

Riccardo Guerini | StudioUp | Aldo Pagani<br />

Patrick Merighi | Filippo Venezia | Federica Scaroni<br />

STAMPA<br />

Pixartprinting<br />

REDAZIONE<br />

servizio d<br />

delivery<br />

Via Parma, 10 - Brescia<br />

Tel. 339 683 6770<br />

ABBONAMENTI<br />

www.bresciaup.it | info@bresciaup.it<br />

Scarica il modulo dal sito!


6<br />

BRESCIAUP


UN PARCHEGGIO SU MISURA<br />

CON I SISTEMI GREEN PARK<br />

L’AZIENDA BRESCIANA È PARTNER<br />

DEL MUSEO MILLE MIGLIA<br />

Il legame con Brescia, la passione per<br />

l’automobile e la sua storia. Quale occasione<br />

migliore della Mille Miglia appena conclusa<br />

per raccontare di Green Park, storica azienda<br />

bresciana specializzata nella progettazione<br />

e nella produzione di sistemi di parcheggio,<br />

che recentemente ha aggiornato ai moderni<br />

standard di sicurezza la piattaforma in<br />

funzione presso il Museo della Mille Miglia.<br />

Ascensori per auto, parcheggi meccanizzati,<br />

elevatori, piattaforme e montacarichi<br />

per merci: solo per citarne alcuni, sono i<br />

prodotti con cui Green Park si è posizionata<br />

tra i leader del settore, distinguendosi per<br />

le sue realizzazioni, capaci di integrarsi alla<br />

perfezione in qualsiasi contesto ambientale<br />

ed architettonico. E’ infatti possibile trovare<br />

i sistemi di parcheggio Green Park nei<br />

luoghi più disparati, in Italia o all’estero:<br />

dai condomini e le residenze di città come<br />

Bologna, Milano, Bergamo e Verona, fino a<br />

luoghi di grande valore paesaggistico come<br />

Courmayeur, Livigno, Forte dei Marmi e il<br />

lago di Como. Gli ascensori per auto Green<br />

Park trovano collocazione presso importanti<br />

attività commerciali: l’ultima realizzazione<br />

riguarda il montauto installato presso la<br />

nuova concessionaria Citroen-DS Gozzini<br />

7<br />

BRESCIAUP


di viale della Bornata, proprio all’ingresso<br />

di Brescia. Senza dimenticare le esigenze<br />

del privato che ha bisogno di parcheggiare<br />

in spazi ristretti le sue auto: gli elevatori,<br />

ad esempio, sono molto apprezzati dai<br />

collezionisti di auto d’epoca, che hanno la<br />

necessità di “ricoverare” un numero ampio di<br />

veicoli in un’unica rimessa o garage.<br />

L’impiego in tutti questi scenari è frutto<br />

dell’ampia possibilità di personalizzare ed<br />

adattare i sistemi in base all’impiego per cui<br />

sono destinati e al luogo in cui andranno<br />

installati. Green Park ha cura dell’intero<br />

processo produttivo, dalla progettazione<br />

dei componenti, alla loro realizzazione sino<br />

all’assemblaggio e alla posa. I clienti possono<br />

poi contare su un servizio di assistenza 24h,<br />

che interviene prontamente in caso di ogni<br />

necessità, anche e soprattutto dopo che<br />

il dispositivo è stato installato e messo in<br />

funzione.<br />

Gli ascensori e i parcheggi meccanizzati<br />

Green Park vantano tutti gli optional<br />

necessari al funzionamento in completa<br />

sicurezza: dalle fotocellule, all’impianto di<br />

illuminazione, fino ai monitor per i modelli<br />

con conducente a bordo. Una azienda nata<br />

e cresciuta sul territorio bresciano, cui<br />

si lega con grande orgoglio. La passione<br />

dei proprietari, i fratelli Paolo e Cristian<br />

Poltronieri, li ha spinti a legarsi al nome<br />

della corsa più bella del mondo, sostenendo<br />

il Museo della Mille Miglia di Brescia, di cui<br />

sono diventati partner nel <strong>2021</strong>.<br />

8<br />

BRESCIAUP


A lato il modello di ascensore per<br />

auto installato presso il Museo della<br />

Mille Miglia di Brescia. Consente di<br />

portare le auto dal piano primo in cui<br />

sono esposte al cortile sottostante.<br />

Gli ascensori per auto Green Park<br />

si distinguono per il meccanismo<br />

di sollevamento, che può essere<br />

a pantografo o a colonna, per la<br />

possibilità di trasportare o meno<br />

il conducente a bordo e per la<br />

eventuale dotazione del tetto.<br />

A fianco un modello di parcheggio<br />

meccanizzato Lift Box C1S, installato<br />

nel Principato di Monaco. Da notare<br />

il dettaglio del tetto, rivestito con la<br />

stessa pavimentazione del cortile<br />

circostante.<br />

Sotto l’ascensore per auto Lift<br />

Car C2 con conducente a bordo<br />

installato nella nuova sede della<br />

concessionaria Citroen-DS Gozzini<br />

di Brescia, dove viene utilizzato<br />

per spostare da un piano all’altro i<br />

modelli della Casa francese.<br />

Green Park srl<br />

Via dei Colli 30<br />

25013 Carpenedolo BS<br />

Tel. +39 030 96 98 822<br />

info@greenparksrl.com<br />

www.greenparksrl.com<br />

9<br />

BRESCIAUP


A CENA CON JERRY<br />

Venerdì 11 <strong>Giugno</strong> al Sestino Beach si è svolta<br />

l’iniziativa A CENA CON JERRY, occasione<br />

per ascoltarlo dal vivo durante la Cena in<br />

Musica che lo ha visto cantare e suonare<br />

ripercorrendo mezzo secolo di carriera.<br />

Una cena svoltasi nel pieno rispetto della<br />

normativa, con un pubblico selezionato<br />

che dai tavoli ha potuto godere del grande<br />

coinvolgimento che solo Jerry sa offrire.<br />

L’ironia e la spensieratezza che<br />

contraddistinguono da sempre Jerry Calà<br />

hanno scaldato il cuore del pubblico nelle<br />

2 ore di cena spettacolo durante le quali lo<br />

showman veronese non si è risparmiato.<br />

Sia da adolescente come attore di cabaret,<br />

musicista e cantante, che come protagonista<br />

al cinema, la vita di Jerry Calà è sempre stata<br />

accompagnata da bellissime canzoni che<br />

hanno fatto da colonna sonora ai suoi spettacoli<br />

cominciando dagli albori con il gruppo dei Gatti<br />

di Vicolo Miracoli, proseguendo la sua carriera<br />

artistica con i film, che hanno rilanciato vecchi<br />

successi degli anni ’60 e ’70 e naturalmente<br />

degli anni ’80.<br />

L’attore-cantante, attraverso irresistibili<br />

racconti di vita vissuta, divertenti gag e<br />

canzoni indimenticabili, appare sempre più<br />

trascinante.<br />

Il mix tra musica, comicità ha assicurato il<br />

coinvolgimento del pubblico, come solo Jerry<br />

Calà riesce a fare, mescolando la musica con<br />

il suo effervescente umorismo. Ma non sono<br />

mancate le emozioni, come quando Jerry e<br />

suo figlio Johnny si sono esibiti insieme.<br />

10<br />

BRESCIAUP


Jerry Calà il prossimo 28 giugno compie<br />

70 anni. Inoltre l’attore siciliano, quest’anno<br />

festeggia anche 50 anni di carriera, iniziata<br />

nel 1971 con I Gatti di Vicolo dei Miracoli.<br />

Calà è senza dubbio uno delle icone degli anni<br />

’80, quando i suoi film iniziano a spopolare<br />

nei cinema italiani: “Di quel periodo salvo<br />

l’entusiasmo, la voglia di fare, di buttarsi<br />

anche perdendo dei rischi. Il fenomeno dello<br />

“Yuppismo” si può identificare in canzoni che<br />

avevano però voglia di emergere di inventare”,<br />

ha raccontato l’attore al Quotidiano del Sud.<br />

Ricordando il film “Arrivano i gatti” di Carlo<br />

Vanzina del 1980, Cala ha parlato del periodo<br />

difficile che stanno vivendo gli artisti: “I<br />

personaggi che sceglie la tv sono pescati<br />

dai reality, dai social, non viene prediletto<br />

il talento. Chi vuole intraprendere questo<br />

mestiere deve essere prima di tutto onesto<br />

con se stesso: il sacro fuoco della recitazione<br />

richiede innumerevoli provini e tanto studio”.<br />

gira la testa…”<br />

“Un metro indietro (RMX by T4FUN by Claudio<br />

Tozzo” il remix dell’ultimo brano di JERRY<br />

CALÀ così inevitabilmente attuale!<br />

In “UN METRO INDIETRO” (distribuzione<br />

Baraonda), tutto il ritmo e l’energia di JERRY<br />

CALÀ, che propone in una sua personale<br />

chiave ironica la situazione di oggi che tutti<br />

stiamo vivendo.<br />

JERRY CALÀ porta una ventata di ottimismo<br />

per ritornare a vivere appieno questa estate<br />

<strong>2021</strong>, seppur nel rispetto degli altri, restando<br />

appunto “un metro indietro”.<br />

Scritto e composto da JERRY CALÀ, ha<br />

partecipato alla realizzazione di “UN METRO<br />

UN METRO INDIETRO<br />

“Che distanza c’è tra il mondo di prima, io ti<br />

conosco mascherina, è un carnevale una vita<br />

in vetrina che inquina. Tira su le mani fuori<br />

dall’Amuchina… (…) Tu sei un passo avanti, un<br />

passo avanti, io invece resto un metro indietro,<br />

un metro indietro, rispetto agli altri. E gira gira<br />

Jerry Calà con Michele Fedrizzi e l’attrice e giornalista Michela Rocco di Torrepadula (Miss Italia 1987)<br />

11<br />

BRESCIAUP


INDIETRO” il musicista Emanuele Longo.<br />

Il Brano è stato registrato allo studio di Danti<br />

il frontman ed ex voce dei Two Fingerz e<br />

masterizzato da Marco Zangirolami presso<br />

Noize Studio di Milano e si candida a diventare<br />

il nuovo ballo estivo della Fase 3 con il suo<br />

ritmo travolgente e la sua positività.<br />

Il videoclip è stato realizzato dai disegnatori<br />

Dan&Dav, che hanno reso JERRY un simpatico<br />

cartoon.<br />

Lo scorso mese al palasport di Lonato del<br />

Garda, uno dei punti vaccinali in provincia di<br />

Brescia, si è presentato un “paziente” speciale<br />

per farsi somministrare il richiamo. E’ il<br />

popolare attore JERRY CALÀ che, nonostante<br />

sia di Verona, si è presentato a Lonato visto<br />

che “da quindici anni abito a Padenghe” ha<br />

detto.<br />

JERRY CALÀ, che compirà 70 anni a fine<br />

giugno, ha sottolineato la necessità di fare il<br />

vaccino con coscienza, fiducia ed entusiasmo,<br />

viste le serate che lo tengono sempre<br />

impegnato in giro per l’Italia.<br />

Jerry Calà, lo showman più amato dagli italiani,<br />

musicista, cantante e attore popolarissimo<br />

fin dagli anni 80: i suoi film hanno segnato<br />

un’epoca della commedia italiana. Da<br />

veronese doc, Jerry Calà è anche molto<br />

vicino lago di Garda dove la sua presenza è<br />

nota per il Sestino Beach che gestisce a<br />

Desenzano con Yudi Bueno e Puccio Gallo<br />

dove attualmente si servono solo aperitivi,<br />

pranzi e cene in sicurezza come da normativa.<br />

Caterina Musciarelli<br />

Jerry Calà con il figlio Johnny durante l’esibisione<br />

12<br />

BRESCIAUP


14<br />

BRESCIAUP


FARMACIA DE MICHELIS BOVEZZO<br />

LA FARMACIA AI<br />

TEMPI DEL COVID<br />

Torniamo indietro di un anno, Marzo 2020,<br />

quando ci siamo ritrovati ad affrontare una<br />

pandemia, di cui nessuno si rendeva conto<br />

né della gravità né della vastità. Il Covid ci<br />

ha cambiato la vita, scuole chiuse, lockdown<br />

totale...<br />

Con gli ambulatori medici non più accessibili<br />

al pubblico e con i medici di medicina<br />

generale che inviano le ricette per via<br />

telematica, con gli ospedali stracolmi, la<br />

farmacia è rimasta “il solo luogo accessibile<br />

a tutti”, nella gestione del minor desease,<br />

nel monitoraggio e supporto delle terapie<br />

croniche o semplicemente per regalare<br />

qualche parola di conforto.<br />

Armati di mascherine, camici, plexiglass<br />

di protezione, domeniche e festivi inclusi<br />

non abbiamo mai abbandonato il campo,<br />

compiendo il nostro lavoro con un grande<br />

senso del dovere, con consegne a domicilio<br />

fino a tarda sera per evitare alle persone di<br />

uscire, regalando anche un libro “ il piccolo<br />

principe” durante le consegne a casa,<br />

per regalare un sorriso e curare l’aspetto<br />

psicologico di questa pandemia che non è<br />

indifferente.<br />

Passa l’estate e ci ritroviamo in autunno<br />

ancora di fronte il Covid, siamo tutti più<br />

preparati, abbiamo le mascherine, abbiamo<br />

l’ossigeno, ma i positivi sono ancora tanti e<br />

purtroppo anche i morti.<br />

Abbiamo da gennaio <strong>2021</strong> uno strumento in<br />

15<br />

BRESCIAUP


più che è la possibilità di eseguire tamponi<br />

antigenici rapidi in farmacia.<br />

Anche in questo caso non ci tiriamo indietro<br />

ma allestiamo dei gazebo all’ esterno della<br />

farmacia per evitare il contatto con i clienti<br />

della farmacia.<br />

Che cos’è un tampone antigenico rapido è<br />

un tampone nasale che ricerca le proteine<br />

del virus, i cosiddetti antigeni, e permette<br />

di avere il risultato in 15 minuti. Il servizio<br />

è disponibile su prenotazione per evitare<br />

assembramenti.<br />

Veniamo presi d’assalto, tutti vogliono fare<br />

il tampone, la gente ha paura, il Covid sta<br />

facendo ancora vittime dopo un anno e<br />

anche un banale raffreddore spaventa.<br />

I tamponi di cui siamo dotati sono di terza<br />

generazione che ricercano l’antigene<br />

del virus attraverso un macchinario a<br />

immunofluorescenza, con un’attendibilità<br />

molto elevata.<br />

In caso di positività la farmacia prenota<br />

all’utente un tampone molecolare di<br />

conferma.<br />

La regione Lombardia ha inoltre reso<br />

disponibile presso alcune farmacie<br />

aderenti la possibilità di seguire il tampone<br />

gratuitamente per i ragazzi al di sopra dei 14<br />

anni e per gli insegnanti, prenotando sulla<br />

piattaforma www.prenotasalute.regione.<br />

lombardia.it, questo, ulteriore servizio per<br />

cercare di tamponare i contagi nelle classi<br />

in presenza.<br />

hanno frequentato corsi sia teorici che<br />

pratici per essere abilitati a diventare<br />

“Farmacista vaccinatore”, attendiamo<br />

indicazioni da parte della regione se riterrà<br />

opportuno il coinvolgimento delle farmacie<br />

saremo pronti a svolgere il nostro dovere,<br />

forse si partirà in autunno anche perché in<br />

Lombarda sono presenti dei centri vaccinali<br />

molto organizzati.<br />

La dott.ssa Contenti partecipa come<br />

volontaria presso HUB di Brescia come<br />

vaccinatore nel gruppo rotary.<br />

Concludendo il racconto di questo ultimo<br />

anno vissuto in pandemia, ritengo che la<br />

farmacia non è più solo un luogo in cui non<br />

si trovano solo i farmaci ma dove trovare<br />

servizi a portata di mano senza liste di<br />

attesa, come fare un elettrocardiogramma,<br />

un monitoraggio della pressione arteriosa<br />

con Holter Pressorio, o un monitoraggio<br />

cardiaco con l’Holter cardiaco, un’analisi<br />

della glicemia, del colesterolo, dei trigliceridi,<br />

sono davvero tanti i servizi che puoi trovare<br />

nella nostra farmacia. Quanto è importante<br />

fare prevenzione? Quanto è importante<br />

seguire uno stile di vita corretto? Per noi<br />

è indispensabile, per questo la nostra<br />

missione è trasmettere questo concetto<br />

“PREVENZIONE E PROMOZIONE ALLA<br />

SALUTE” se previeni non curi, se previeni<br />

non ti ammali.<br />

In primavera arriva il vaccino, si inizia<br />

la vaccinazione di massa cominciando<br />

dalle categorie più deboli, gli anziani,<br />

fino a scendere via via con l’età e ad oggi<br />

siamo arrivati con le prenotazioni per gli<br />

adolescenti.<br />

Si parlava di coinvolgere anche le farmacie<br />

nella vaccinazione essendo un presidio<br />

facilmente accessibile a tutti, per accelerare<br />

immunità di gregge.<br />

Tutti i farmacisti presso la nostra farmacia<br />

Dott .ssa Contenti Marzia<br />

presso HuB vaccinale<br />

16<br />

BRESCIAUP


17<br />

BRESCIAUP


MENEGOLLI WINE<br />

Le Cantine Menegolli sono situate a nord di<br />

Verona, nel cuore della Valpolicella, un’area<br />

intrisa di storia e tradizioni.<br />

La cantina si trova a pochi km dal centro<br />

della città. Al loro arrivo, gli enoturisti,<br />

trovano una corte centrale con un pozzo, i<br />

vigneti e gli uliveti sulle colline adiacenti. Nei<br />

piani interrati, sotto l’agriturismo a 5 metri di<br />

profondità, c’è la zona di lavorazione del vino<br />

con il primo affinamento. Più sotto, a quasi 12<br />

metri sotto il livello di campagna, il vino sosta<br />

nel silenzio di una grande bottaia. Oltre 1000<br />

barrique, insieme a 18 botti grandi, fanno del<br />

nostro Valpolicella, un vino di grandissima<br />

armonia; ma il bene più prezioso è l’Amarone<br />

della Valpolicella che matura nella botte più<br />

grande del mondo. Al centro della bottaia<br />

infatti, tra 62 affreschi alle pareti, si trova la<br />

“Superba”, una botte di quasi 430 ettolitri<br />

che ha vinto il Guinness World Records nel<br />

2013. La grande botte impreziosita da un<br />

altorilievo, rappresenta la bellissima città di<br />

Verona con Giulietta affacciata al famoso<br />

balcone, che tende la mano a Romeo.<br />

In questo luogo carico di energia, la famiglia<br />

Menegolli si impegna ogni giorno nella<br />

coltivazione della vite per la produzione di<br />

un vino straordinario, eredità di un territorio<br />

incantato.<br />

Una passione condivisa per indulgenze<br />

esclusive<br />

La collaborazione tra Bugatti e Menegolli<br />

è naturale grazie alla filosofia condivisa<br />

di creare prodotti di altissima qualità<br />

ed eccellenza che uniscono tradizione<br />

e innovazione. Il produttore francese di<br />

supercar di lusso e la famiglia Menegolli<br />

hanno lavorato al loro progetto comune:<br />

la produzione di esclusive bottiglie di<br />

Amarone della Valpolicella a marchio<br />

Bugatti, imbottigliate dalla botte più grande<br />

del mondo che è stata costruita da Luigi<br />

Menegolli nel 2011 ed è attualmente di<br />

proprietà dell’azienda a conduzione familiare.<br />

Cantina Menegolli<br />

Via Tavigiana 8, 37023, Grezzana (Verona)<br />

Tel. +39 045 907 104<br />

info@menegolli.net<br />

18<br />

BRESCIAUP


19<br />

BRESCIAUP<br />

Dario Menegolli e Michela Motoc<br />

Instagram @michela.motoc.official


La bottiglia di Amarone delle cantine<br />

Menegolli targata Bugatti


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BRESCIAUP


ESTATE <strong>2021</strong>?<br />

IL DIVERTIMENTO, PIAN PIANO, RIPARTE...<br />

di Lorenzo Tiezzi<br />

Come balleremo in questa strana estate<br />

2020? Mentre scriviamo, quasi a metà giugno<br />

<strong>2021</strong>, la risposta più logica è che non balleremo<br />

come un tempo. Forse potremo muoverci<br />

un po’ a tempo, con quelle regole che ormai<br />

conosciamo (mascherina, distanziamento),<br />

ma le grandi adunate sono probabilmente rimandate.<br />

Ma non sarà un’estate triste, affatto. Perché<br />

per divertirsi, in fondo, non c’è bisogno di<br />

grandi numeri o di grandi folle. Ciò che conta<br />

davvero sono i sorrisi degli amici, la musica<br />

e qualcosa di buono da bere. Ecco la formula,<br />

ad esempio, dell’Hotel Costez di Cazzago<br />

(BS) che quest’estate riapre all’inizio con formula<br />

bar musicale, quella giusta per ripartire<br />

pian piano.<br />

Sul Garda i locali in cui far tardi, oggi che il<br />

coprifuoco è finalmente solo un ricordo, sono<br />

tanti. E sono senz’altro tanti anche i bresciani<br />

che faranno rotta su Milano Marittima e<br />

sul mitico Papeete. “Il divertimento sta pian<br />

piano ripartendo e lo farà in modo ancora<br />

più netto grazie al coprifuoco sempre meno<br />

stringente”, spiega Icio Franzoni di Royal Management<br />

(nelle foto) una delle realtà di ri-<br />

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BRESCIAUP


ferimento quando si tratta di<br />

bellezza, modelle e hostess<br />

“Funzionano soprattutto gli<br />

aperitivi e le spiagge con un<br />

po’ di intrattenimento. I locali<br />

e le spiagge sembrano già<br />

essere molto frequentati, è<br />

naturale sia così, dopo tanti<br />

mesi pandemia. Speriamo,<br />

pian piano e in sicurezza, di<br />

ripartire anche con il ballo”.<br />

Royal Management ha già<br />

chiuso accordi importanti con<br />

molti dei più importanti club e<br />

spiagge italiani, tra cui ovviamente<br />

c’è il Papeete Beach di<br />

Milano Marittima (RA).<br />

In ambito performance & co<br />

ecco Woodoo, il nuovo evento<br />

di Circo Nero Italia: è un viaggio<br />

spirituale nelle emozioni e<br />

in quelle sensazioni che la vita<br />

moderna in qualche modo reprime.<br />

“È un viaggio affascinante<br />

che ci scava dentro e ci<br />

racconta il ritmo di danze selvagge,<br />

grazie al magnetismo<br />

del fuoco”, spiega lo staff del<br />

collettivo guidato dal fiorentino<br />

Duccio Cantini. Il bello è<br />

che uno show di questo tipo<br />

si può vivere anche da seduti,<br />

mentre ci si gode un’ottima<br />

cena o un aperitivo.<br />

E siccome con un bicchiere<br />

di qualcosa di buono in mano<br />

divertirsi è molto più facile,<br />

ecco Barancli, gin originale<br />

friulano creato dal barman<br />

internazionale Michele Piagno<br />

“Il gusto di Barancli nasce<br />

dal bosco e dalla montagna”<br />

spiega Piagno, affermato<br />

mixologist che da sempre ha<br />

nel cuore la sua terra. “Non si


tratta di una ricetta pensata solo per cocktail<br />

e miscele zuccherine, bensì soprattutto per<br />

abbinamenti insoliti con erbe aromatiche del<br />

territorio, come la salvia del nostro Friuli”.<br />

Addetti ai lavori ed appassionati di divertimento<br />

possono infine fare un po’ di aggiornamento<br />

professionale in diretta Facebook<br />

lunedì 28 e martedì 29 giugno <strong>2021</strong>, grazie<br />

a Meet Music, la manifestazione supportata<br />

da MINI Italia e creata da Luca Guerrieri. I<br />

diversi approfondimenti di Meet Music <strong>2021</strong><br />

partiranno però tutti da un interrogativo comune:<br />

come ripartire nel modo giusto, dopo<br />

la pandemia? I club, le discoteche, i concerti,<br />

lo show biz, devono cambiare pelle dopo il<br />

Covid-19?<br />

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BRESCIAUP


25<br />

BRESCIAUP


26<br />

BRESCIAUP


L’ITALIA<br />

AGLI EUROPEI<br />

Ph. Cesare Palazzo<br />

Modella: Susi Trapletti<br />

GRUPPO A<br />

ROMA - 11/06 | Ore 21.00<br />

TURCHIA - ITALIA<br />

ROMA - 16/06 | Ore 21.00<br />

ITALIA - SVIZZERA<br />

ROMA - 20/06 | Ore 18.00<br />

ITALIA - GALLES<br />

Per maggiori informazioni www.uefa.com


La caricatura del mese<br />

Alessandro<br />

Arrighini<br />

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BRESCIAUP


29<br />

BRESCIAUP


BRESCIA<br />

Love & Sex<br />

TICKLING, IL PIACERE<br />

DEL SOLLETICO<br />

di Massimiliano Mori<br />

Tickling è un termine inglese che significa<br />

fare il solletico. Vi starete chiedendo cosa<br />

centri fare il solletico con questa rubrica,<br />

ma quando si parla di ticking ci si riferisce<br />

ad una specifica pratica legata ad una<br />

forma di eccitazione sessuale che si verifica<br />

quando si viene solleticati o si vede<br />

qualcuno che viene solleticato. Esiste anche<br />

un termine specifico per indicare questo<br />

piacere, knismolagnia. Il solletico è sicuramente<br />

una pratica che tutte le coppie<br />

hanno sperimentato nella loro storia, aiuta<br />

ad entrare in intimità e, soprattutto agli<br />

inizi del rapporto, è un modo per romper<br />

il ghiaccio, iniziare a toccare e conoscere<br />

il partner in un clima giocoso. In questi<br />

casi farsi il solletico diventa una specie di<br />

preliminare divertente che può portare poi<br />

al rapporto sessuale completo. Attraverso<br />

la risata è possibile sbloccare alcuni freni<br />

inibitori e sciogliere alcune resistenze in<br />

modo da rendere il rapporto più intenso<br />

e libero. Solleticarsi a vicenda porta con<br />

sè anche una dinamica di ruoli dove chi<br />

solletica assume un ruolo dominante e chi<br />

subisce assume un ruolo più passivo. Ci<br />

sono vari livelli e vari modi in cui si può<br />

praticare usando semplicemente le mani e<br />

le dita o utilizzando vari strumenti, come<br />

una piuma, per stimolare maggiormente le<br />

varie zone del corpo.<br />

Si parla di ticking vero e proprio (appartenente<br />

al mondo BDSM) quando il partner<br />

30<br />

BRESCIAUP


viene legato per fargli subire questa “tortura”.<br />

Le persone amanti di questa pratica<br />

arrivano a sperimentare un’eccitazione e<br />

una soddisfazione talmente intensa da arrivare<br />

all’orgasmo e non sentire la necessità<br />

successiva di un rapporto sessuale. In<br />

questo caso si accentua la dinamica dei<br />

ruoli e l’eccitazione provata è molto forte<br />

sia per chi riceve (ticklee) sia per chi gestisce<br />

il gioco (tickler).<br />

In generale solletico porta con sé sensazioni<br />

molto intense legate al divertimento,<br />

al piacere ma anche al fastidio. Troppo<br />

solletico diventa fastidioso, insopportabile<br />

e addirittura dannoso. Come in tutte le<br />

cose bisogna trovare la giusta combinazione<br />

sperimentando insieme al partner<br />

le varie situazioni sempre in modo Sano,<br />

Sicuro, Consensuale.<br />

Essendo una pratica poco conosciuta e<br />

poco studiata, ho chiesto ad un appassionato<br />

dell’argomento e gestore della pagina<br />

Instagram Solleticofilia_Italiana di<br />

rispondere ad alcune domande per farci<br />

conoscere la sua storia e comprendere<br />

meglio questo affascinante mondo.<br />

sono vergognato di questa cosa. Mi sono<br />

sentito “diverso” per gran parte della mia<br />

vita e questo modo di vivere la mia passione<br />

mi ha condizionato non poco. Oggi<br />

ho capito che in realtà non è né una malattia<br />

nè un qualcosa di cui vergognarsi.<br />

È solo un modo di vivere il sesso diverso<br />

da quello “convenzionale”. Una volta presa<br />

questa consapevolezza ho iniziato a vivere<br />

molto meglio ed a godermi di più ciò<br />

che questa pratica può dare”.<br />

In conclusione cosa diresti a chi si avvicina<br />

ora a questa pratica o che scopre di avere<br />

questo tipo di preferenza?<br />

“Per chi si approccia a questa pratica per<br />

la prima volta non ho un consiglio preciso<br />

da dare. Penso che ognuno di noi vive la<br />

vita in maniera diversa e che non ci sia un<br />

modo giusto e uno sbagliato di affrontare<br />

la cosa. Posso solo consigliare di non<br />

viverla come un’anomalia. Piuttosto come<br />

una cosa che fa parte di sè e ci rende unici,<br />

che ci distingue dagli altri! La diversità<br />

non è un male. Non lo è mai in nessun<br />

ambito!”.<br />

Quando ti sei accorto di avere questa preferenza<br />

e da quanto tempo la pratichi?<br />

“Mi sono accorto di avere questo fetish<br />

già da quando ero bambino. Sentivo già<br />

da allora che per me il solletico aveva un<br />

valore diverso dal semplice “gioco”. Quando<br />

passavano in tv scene di solletico ne<br />

rimanevo affascinato. Poi con il tempo, ed<br />

anche grazie a internet, sono venuto a conoscenza<br />

del mondo del tickling. La mia<br />

passione aveva finalmente un nome e sapere<br />

che dietro al semplice solletico c’era<br />

un vero e proprio universo nascosto è stata<br />

una vera rivelazione per me. Lo pratico<br />

seriamente da tanto ormai”.<br />

Come hai vissuto questa scoperta e come<br />

la vivi ora?<br />

“Venire a conoscenza del mio fetish però<br />

non è stato facile. Per un lungo periodo ho<br />

pensato di avere una specie di “malattia”,<br />

ho pensato di non essere normale e mi<br />

Per le domande, necessità o consulenze<br />

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31<br />

BRESCIAUP


“CAVE CANEM”<br />

LA MOSTRA FOTOGRAFICA DI CLAUDIO<br />

BARONTINI A LERICI<br />

di Maria Verderio<br />

Gigantografie che raccontano il rapporto tra<br />

cani e padroni: la splendida mostra organizzata<br />

dal Comune di Lerici.<br />

Sulla passeggiata della Venere Azzurra, dal<br />

18 giugno al 3 ottobre <strong>2021</strong> sarà possibile<br />

ammirare splendide gigantografie in bianco<br />

e nero di due metri x tre che raccontano il<br />

rapporto tra personaggi famosi e i loro amici<br />

a quattro zampe.<br />

Cave Canem<br />

La mostra, organizzata dal Comune di Lerici<br />

in Liguria, raccoglie splendide immagini scattate<br />

dal grande fotografo Claudio Barontini.<br />

Sulla passeggiata a mare della Venere Azzurra<br />

sarà possibile ammirare scatti d’autore<br />

che raccontano storie di rapporti privilegiati.<br />

Cani e padroni<br />

Dopo questo anno di Covid, gli amici a quattro<br />

zampe sono stati ottimi alleati per trascorrere<br />

e superare un tempo dilatato. Claudio<br />

Barontini, nota firma della fotografia italiana<br />

e internazionale, ha saputo cogliere alcuni<br />

momenti di queste straordinarie relazioni.<br />

I personaggi noti<br />

Tra i personaggi noti che sono stati ritratti c’è<br />

un bellissimo ritratto di Zeffirelli in compagnia<br />

del suo meticcio o quello di Paolo Conticini<br />

col suo Iago. L’autore delle fotografie è<br />

livornese e ligure d’adozione e ha spesso ritratto<br />

vip nazionali e internazionali fermandoli<br />

in scatti che resteranno eterni, in cui viene<br />

ritratta la loro anima e la loro essenza.<br />

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BRESCIAUP


ASSEGNI ALLO<br />

SPORTELLO<br />

LA BANCA NON HA ALCUN OBBLIGO DI PAGAMENTO<br />

di Roberto Cappiello<br />

Contrariamente a ciò che si crede, l’istituto<br />

di credito deve rendere conto solo al<br />

traente e non ha alcun obbligo verso il<br />

beneficiario.<br />

Sebbene in costante calo da vent’anni a questa<br />

parte, l’utilizzo di assegni bancari resiste<br />

nella pratica quotidiana nonostante l’ostacolo<br />

alla circolazione posto dal divieto di emetterli<br />

in forma libera se non per importi inferiori a<br />

mille euro. Resiste anche l’utilizzo di assegni<br />

post-datati come strumento di pagamento<br />

a termine, nonostante ciò sia proibito dalla<br />

legge ed abbia costituito reato fino al 1999.<br />

L’assegno, infatti, può essere emesso solo a<br />

vista ed emetterlo con data futura comporta<br />

l’evasione dell’imposta di bollo sulle cambiali.<br />

L’unica deroga è per gli assegni fuori piazza,<br />

dove è possibile aggiungere un massimo di<br />

quattro giorni.<br />

Di recente, un servizio della trasmissione televisiva<br />

Striscia La Notizia ha riportato in auge<br />

il tema del pagamento degli assegni bancari<br />

presso lo sportello. Il beneficiario di un assegno<br />

ha infatti impiegato tre ore e l’intervento<br />

della Guardia di Finanza per vedersi riconoscere<br />

la somma riportata sul titolo. Al di là<br />

dell’accaduto, risolto positivamente solo per<br />

via della presenza delle telecamere di un noto<br />

programma tv, la cosa importante da notare<br />

è che i dipendenti della banca avevano pienamente<br />

ragione nel negare il pagamento ad<br />

una persona a loro sconosciuta.<br />

34<br />

BRESCIAUP


Un aspetto a molti ignoto è infatti la mancanza,<br />

in via di principio, di un diritto del portatore<br />

dell’assegno sulla provvista e di un obbligo<br />

cambiario dello sportello. Ovvero, la banca<br />

non ha l’obbligo di pagarlo.<br />

Gli istituti hanno il dovere di attrezzarsi per limitare<br />

le frodi ancora più quando si tratta di<br />

assegni, dove vi è rapporto diretto tra banca<br />

e cliente che lo emette. Vi è assodata giurisprudenza<br />

che prevede come l’obbligazione a<br />

pagare della banca sussista unicamente nei<br />

confronti del proprio cliente perché scaturisce<br />

dal rapporto di provvista e dalla convenzione<br />

di assegno. La banca è tenuta a eseguire il<br />

pagamento su ordine e per conto del cliente<br />

che lo ha emesso e non di chi lo riceve. Di qui<br />

la mancanza, in via di principio, di un diritto<br />

del portatore dell’assegno sulla provvista e di<br />

un obbligo cambiario dello sportello. L’articolo<br />

1992 del Codice civile dispone che il debitore<br />

è liberato dalla sua obbligazione se adempie<br />

la prestazione nei confronti del possessore di<br />

un titolo di credito senza colpa grave.<br />

Anche la Cassazione (es: 5 agosto 1974, n.<br />

7307; 14 marzo 1997, n. 2303; 18 agosto 1997, n.<br />

7658) obbliga la banca a identificare il cliente<br />

mediante le cautele suggerite dalle circostanze<br />

del caso concreto, con particolare riferimento<br />

al luogo del pagamento, alla persona<br />

del presentatore, all’importo e alla natura del<br />

documento. Per non incorrere in tale responsabilità<br />

la banca è tenuta alla verifica dell’integrità<br />

fisica del titolo e in caso di negoziazione<br />

di titoli di non irrilevante valore alla identificazione<br />

del presentatore del titolo di credito<br />

per conoscenza personale o con l’intervento<br />

di un notaio. Non è sufficiente il documento di<br />

identificazione.<br />

Sono opere che trafiggono il buio attraverso<br />

sfumature cangianti: Bruno Bani (1964)<br />

gioca con i riflessi e con i colori per rendere<br />

tangibile il mutamento stesso dell’essere. La<br />

sua capacità.<br />

Roberto Cappiello<br />

Consulente Aduc Brescia<br />

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BRESCIAUP 57


LUCA O’CONNOR<br />

LA RICONFERMA DI UN TALENTO<br />

di Laura Gorini<br />

Ha iniziato a scrivere nel 2011 il giovane Luca<br />

O’Connor, e da allora non si è più fermato! Se<br />

in primis ha iniziato con un romanzo dal titolo<br />

Love, da lui stesso definito con l’aggettivo di<br />

sperimentale, poi si è dato – per così dire – ai<br />

racconti brevi per bambini, un target al quale<br />

è dedicato Harper Evenas e La Stella dei Desideri<br />

(Edizioni WE), che è il primo di numerosi<br />

libri, facenti parte di una raccolta alla quale<br />

l’autore sta lavorando con ingente passione,<br />

dividendosi tra i suoi impegni di professore e<br />

quelli di attore.<br />

Per la verità Harper Evenas e La Stella dei Desideri<br />

è un testo che, più che ai bimbi, si rivolge<br />

a ragazzi e adolescenti, nonché ai loro genitori<br />

e insegnanti, poiché tratta, nel corso della sua<br />

trama, di veri e propri atti di bullismo, che il suo<br />

protagonista subisce per lo più a scuola, da<br />

suoi coetanei. Isolato da essi non viene capito<br />

ne dalla famiglia ne tanto meno nell’ambiente<br />

scolastico. Lui passa per quello strano, maleducato<br />

e scostante, che non ha voglia di fare<br />

nulla, tanto meno di studiare e fare i compiti.<br />

Ma nessuno si chiede se quel ragazzino di dieci<br />

anni sia davvero così o se il suo atteggiamento<br />

nasconda ben altro, magari qualche profonda<br />

sofferenza. E nemmeno i suoi momenti più difficili,<br />

dove preferisce tacere, daranno la scossa<br />

ai suoi genitori per capirlo di più. Ma la sua vita<br />

cambierà quando incontrerà la famosa stella,<br />

quella dei desideri...<br />

Un romanzo dolce e delicato, che tuttavia lascia<br />

anche l’amaro in bocca a tutti coloro che<br />

non tollerano in nessun modo le ingiustizie,<br />

soprattutto la violenza psicologica sui bambini<br />

e sui ragazzi, che sovente non sono compresi,<br />

apprezzati e amati per come sono, oltre che<br />

l’insolenza di tanti altri che vengono etichettati<br />

come svegli, intelligenti e vincenti, quando<br />

invece sono soltanto dei piccoli arroganti<br />

e presuntuosi.<br />

Che altro aggiungere? O’Connor si riconferma<br />

una penna molto interessante del vasto panorama<br />

delle nuove leve della letteratura italiana,<br />

dopo averci già ampiamente convinto con<br />

il romanzo L’Aquila E La Stella, (Edizioni WE) al<br />

quale ha lavorato per ben sette anni.<br />

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BRESCIAUP


LUNGA VITA ALLA<br />

STRADA DEL VINO<br />

di Stefano Bertazzoni<br />

Pubblico delle grandi occasioni quello che<br />

lunedì 7 giugno si è ritrovato a Castenedolo<br />

(Bs) nella sala Civica dei Disciplini, per un<br />

convegno dedicato ai venti anni della Strada<br />

del Vino e dei Sapori Colli dei Longobardi.<br />

Dopo i saluti del sindaco di Castenedolo (Bs)<br />

Pierluigi Bianchini, il giornalista Massimo<br />

Tedeschi è entrato nel merito del convegno<br />

dando subito la parola all’Assessore Regionale<br />

all’Agricoltura, alimentazione e sistemi<br />

verdi, Fabio Rolfi che ha commentato positivamente<br />

l’esperienza delle Strade dei vini. “La<br />

situazione del Covid ci spinge a essere pronti<br />

per quel turismo di prossimità che ricercherà<br />

sempre di più la gente. Per questo le Strade<br />

dei Vini sono lo strumento ideale per favorire<br />

il racconto dei nostri territori”. Con queste parole<br />

l’assessore ha poi indicato alcune linee<br />

progettuali che dovranno tenere conto, nelle<br />

politiche regionali, di queste realtà aggregate<br />

che devono diventare sempre di più un<br />

punto di riferimento e di proposta distintiva.<br />

Il giornalista Paolo Massobrio ha commentato,<br />

immediatamente dopo, che se una Strada<br />

arriva a vent’anni significa che i soggetti che<br />

si sono aggregati l’hanno considerata conveniente,<br />

altrimenti alla prima difficoltà e al<br />

primo contributo mancato sarebbero venuti<br />

meno. Detto questo ha elencato le parole<br />

chiave del turismo enogastronomico delle<br />

terre dei Longobardi, che sono la storia e l’arte,<br />

ivi compreso il racconto del genius loci dei<br />

paesi, quindi il gusto della promozione e poi<br />

il gusto che significa vini distintivi che nelle<br />

quattro espressioni del territorio hanno dimostrato<br />

cosa significa un terroir che trae dal<br />

passato la forza per essere contemporaneo e<br />

poi prodotti, agricoltura, cucina che in ogni<br />

paese dovrebbero avere l’orgoglio di una denominazione<br />

comunale.<br />

39<br />

BRESCIAUP


L’intervento poi del giornalista e formatore<br />

Dario Mariotti ha posto l’accento sulla formazione,<br />

intesa come capacità di coinvolgere<br />

le persone, soprattutto i giovani e incanalare<br />

energie, mentre Gabriele Archetti, professore<br />

ordinario di Storia medievale dell’Università<br />

Cattolica di Brescia, ha fatto un gradito excursus<br />

storico ricordando l’origine del vigneto<br />

della Pusterla che è il più grande in ambito<br />

urbano d’Europa, ma anche sul concetto di<br />

sapore che nel Medioevo evocava un concetto<br />

che aveva a che fare con la salute e lo stile<br />

di vita. Suggestivo l’intervento di Domenico<br />

Pedroni, della Fondazione Provincia di Brescia<br />

Eventi, che ha detto: “La Bellezza sarà la<br />

nostra salvezza” e di Paolo Corvo, docente di<br />

Sociologia presso l’Università degli Studi di<br />

Scienze Gastronomiche, che ha approfondito<br />

il tema del turismo enogastronomico. Quindi<br />

il saluto dei due past president della Strade<br />

del Vino e dei Sapori, Luigi Bandera e Maria<br />

Bigogno, che hanno rimarcato i passaggi di<br />

un lungo cammino.<br />

Flavio Bonardi, il presidente in carica della<br />

Strada del vino e dei Sapori Colli dei Longobardi,<br />

nel suo intervento ha spiegato “La<br />

nostra Associazione assume un ruolo fondamentale<br />

di raccordo e di rete con le istituzioni<br />

regionali, provinciali, comunali e con i consorzi<br />

del Vino. In questi vent’anni la Strada<br />

è cresciuta e oggi più che mai vuole essere<br />

un punto di riferimento per il territorio. Non<br />

siamo nati per “vendere vino o prodotti tipici”,<br />

ma siamo nati ed oggi vogliamo sempre più<br />

“vendere” il Territorio”.<br />

Gli appuntamenti in occasione dei Vent’anni<br />

non finiscono qui: sabato 12 giugno è stata<br />

inaugurata presso il Castello di Brescia la<br />

“Panchina rossa contro la violenza di genere”<br />

ed il prossimo 25 giugno la Strada sarà<br />

a fianco dei festeggiamenti dei dieci anni di<br />

“Brescia Patrimonio dell’Unesco”. Per la fine<br />

dell’anno, poi, è in arrivo una pubblicazione<br />

su questi Vent’anni, che sarà anche una guida<br />

per conoscere i territori.<br />

Gli eventi del Ventennale, si sono potuti realizzare<br />

grazie alla preziosa collaborazione di<br />

Arcomano Assicurazioni, ProGest s.r.l., BCC<br />

del Garda e Autobase Concessionaria d’auto<br />

ed il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia<br />

di Brescia, Fondazione Provincia di<br />

Brescia Eventi e CCIAA di Brescia.<br />

Flavio Bonardi, Presidente dell’Associazione Colli dei Longobardi, Strada del Vino e dei Sapori<br />

40<br />

BRESCIAUP


La vignetta del mese<br />

Riky<br />

Modena<br />

41<br />

BRESCIAUP


I GEROGLIFICI<br />

di Edward Battisti<br />

Difficile per non dire impossibile, sapere da<br />

dove iniziare se si vuole trasmettere qualcosa<br />

dell’antica civiltà egizia.<br />

Potremmo iniziare ad esempio, dalla cosa più<br />

nota, ovvero i geroglifici.<br />

Cosa significa in realtà questa parola? Contrariamente<br />

a quanto si possa pensare, non<br />

è un termine di derivazione egizia, ma greca.<br />

Hièos = santo, Gluphein = imprimere, dunque<br />

scrittura sacra impressa sulle rocce, concetto<br />

inesatto, perché ben sappiamo che i geroglifici<br />

non furono solo incisi, ma trascritti su papiri,<br />

vasi, pareti etc.<br />

Una scrittura sacra dunque e quindi elitaria,<br />

ed anche molto lenta nella sua composizione<br />

e questo fu uno dei suoi limiti.<br />

Dedicata al dio Thoth (Scrittura delle parole<br />

del dio), il dio dalla testa di Ibis, considerato<br />

pertanto l’inventore della scrittura. Si conteranno<br />

almeno 2860 segni, varianti comprese<br />

con raggruppamenti fatti dai moderni Egittologi,<br />

spesso arbitrari.<br />

Si cominciò a scrivere in geroglifico molto<br />

presto, già nel 3000 a.c. Esso è strettamente<br />

derivato dal pittogramma, comune ad altre<br />

forme di scrittura, pensiamo ad esempio alle<br />

incisioni rupestri della Val Camonica, ma in<br />

tempi rapidi (si desume nell’ ambito di non più<br />

di tre Dinastie) se ne distaccò alquanto assumendo<br />

una precisa forma grammaticale, venendo<br />

ben presto affiancato da una scrittura<br />

più rapida (tachigrafica) che i greci definiranno<br />

ieratica o sacerdotale, una sorta di corsivo<br />

dei nostri giorni.<br />

Pochi sanno quale fu l’ultima iscrizione geroglifica<br />

nota, ovvero l’ultima testimonianza originale<br />

di una lingua scritta per più di tre millenni,<br />

ma che rischiò di cadere letteralmente<br />

nell’oblio.<br />

42<br />

BRESCIAUP


Esmet-Akhom, scriba dell’archivio del tempio<br />

di Isi a File, si reca all’altare per scrivere<br />

una invocazione al dio nubiano Mandulis in<br />

un geroglifico già incerto nella scrittura e nel<br />

significato. Siamo nel 394 d.c. e questa si può<br />

considerare la più tarda incisione geroglifica<br />

nota, dopo di che un silenzio di quasi 1500<br />

anni. Già a quei tempi, era diventata ormai<br />

una scrittura conosciuta solo da una ristrettissima<br />

cerchia di persone, questo spiega la<br />

loro rapida scomparsa, sostituiti da forme di<br />

scrittura quali lo ieratico come detto o il più<br />

tardivo demotico per arrivare infine al copto,<br />

ultima testimonianza dell’antica lingua egizia<br />

e fondamentale per la sua comprensione, tutti<br />

più rapidi nello scritto.<br />

Per potere iniziare da qualche parte dunque,<br />

immaginiamo un semplice curioso che si avvicini<br />

titubante, davanti ad una incisione geroglifica<br />

sia essa su pietra o su papiro. Verrà<br />

inevitabilmente attratto da un disegno particolare,<br />

una sorta di ovale con racchiusi dentro<br />

dei disegni.<br />

È il cosìddetto “cartiglio” termine che deriva<br />

dal francese “cartouche” derivato curiosamente<br />

ancora da un nome italiano “cartoccio”<br />

e fu proprio il famoso Champollion ad usare<br />

per primo questo termine e che nel geroglifico<br />

viene espresso da un anello ellittico con<br />

un nodo alla base, adatto ad ospitare un nome<br />

proprio piuttosto lungo e sicuramente importante.<br />

L’evoluzione verso la forma ellittica, parte naturalmente<br />

da quella rotonda, una sorta di sigillo<br />

reale, che rappresenterebbe la capacità<br />

di abbracciare il potere del sole e quindi l’eternità<br />

(shenu = circolo)<br />

Come si arrivò a capire che il cartiglio celasse<br />

un nome, fa parte di una di quelle straordinarie<br />

tappe che caratterizzeranno la decifrazione<br />

dei geroglifici.<br />

Il tutto parte dalla scoperta durante la campagna<br />

napoleonica egizia nel 1799, della celeberrima<br />

stele di Rosetta (Rashìd) nel Delta<br />

dell’Ovest. Tal M. Bouchard, un ingegnere al<br />

servizio di Napoleone, scopre questo masso<br />

di basalto nero (attualmente conservato al<br />

British Museum B.M. No. 24) nei pressi dei residui<br />

di un tempio. La pietra colpì per le sue<br />

dimensioni ragguardevoli e per avere impresse<br />

tre tipi di incisioni, una in greco, le altre due<br />

in geroglifico e demotico. Subito si pensò che<br />

potesse essere un discorso fornito di traduzione,<br />

ed immediatamente si capì quale potesse<br />

essere la sua importanza nella possibilità di<br />

svelare la chiave della decifrazione dei geroglifici.<br />

Per anni si è voluto considerare che l’iscrizione<br />

fosse trilingue, in realtà geroglifico e<br />

demotico sono due forme diverse di scrittura<br />

della medesima lingua, pertanto è più corretto<br />

parlare di iscrizione in tre forme di scritture,<br />

ma di due sole lingue: l’Egizio, ed il Greco.<br />

Si pensò anche che il testo primario fosse<br />

quello Greco, ma si è ormai concordi nel ritenere<br />

che fu dapprima scritto in Demotico, essendo<br />

pertanto il Greco ed il Geroglifico due<br />

traduzioni.<br />

Descrive il Giubileo organizzato da Tolomeo<br />

V Epifane (196 a.c.) a Menfi per celebrare il<br />

primo anniversario della sua incoronazione<br />

avvenuta ufficialmente solo dopo otto anni effettivi<br />

di regno.<br />

Il masso non è completo e parte delle iscrizioni<br />

sono andate perdute. Consta di 14 righe di<br />

geroglifici, 32 di demotico e 54 di Greco.<br />

Va subito precisato che la Stele di Rosetta,<br />

benché il più conosciuto, non rappresenta<br />

l’unico manufatto contenente iscrizioni in più<br />

lingue, ad esempio la Stele di Canopus scritta<br />

durante il regno di Tolomeo Eugenete (247-<br />

222 b.c.) è pure scritta in demotico, greco e<br />

geroglifico, come pure l’obelisco di File.<br />

Fu il fisico Young che nel 1819 dichiarò per<br />

primo, che i nomi contenuti nel cartiglio delle<br />

stele di Rosetta si riferissero a nomi, ed in particolare<br />

al Tolomeo (Ptulmis) del testo greco<br />

(Tolomès).<br />

Confrontando poi i segni di tale nome, che<br />

coincidevano con quelli riscontrati nella petizione<br />

sacerdotale dell’obelisco di File, si<br />

analizzò un secondo cartiglio, che Bankes e<br />

lo stesso Young pensarono si riferisse a quello<br />

di una regina per la presenza di un segno,<br />

costituito da un uovo, determinativo per una<br />

persona di sesso femminile, presente alla fine<br />

43<br />

BRESCIAUP


del cartiglio, ed in particolare della sorella di<br />

Tolomeo, Cleopatra (una delle tante Cleopatra<br />

tolemaiche, quella “famosa” per intenderci fu<br />

Cleopatra VII Filopatore).<br />

Fu così che si riuscì a porre le basi per un abbozzo<br />

di Alfabeto Egizio.<br />

Detta così la cosa sembra semplice, ma il<br />

vero segreto fu quello di elaborare il concetto,<br />

espresso all’inizio e non senza discussioni ancora<br />

da Young, che i geroglifici non avessero<br />

solo un significato alfabetico o unilittero, ma<br />

fonetico. Anzi la maggior parte di essi, aveva<br />

proprio funzione fonetica e solo in piccola parte<br />

rappresentavano invece elementi figurativi<br />

o simbolici.<br />

È chiaro che tutte le frasi avrebbero potute essere<br />

scritte in segni unilitteri, ma immaginiamo<br />

quali interminabili disegni avrebbero dovuto<br />

sobbarcarsi i pur volenterosi scribi, venendo<br />

pertanto gli stessi utilizzati solo per scrivere<br />

pronomi o preposizioni semplici oppure<br />

il nome di città straniere. Parimenti gli scribi,<br />

veri cultori della bellezza estetica, spesso raggruppavano<br />

geroglifici anche di dimensione<br />

diversa, in ipotetici quadrati combinando nella<br />

maniera più adeguata segni orizzontali con altri<br />

verticali per rendere più gradevole l’aspetto<br />

scenico dell’iscrizione.<br />

Per fare questo procedevano senza complimenti<br />

alla riduzione dei disegni o a spostamenti<br />

secondo il concetto della “metatesi”<br />

molto utilizzata ad esempio per i titoli onorifici.<br />

I testi normalmente sono continui, senza punteggiatura<br />

diremmo al giorno d’oggi, anche se<br />

alcuni testi ieratici hanno effettivamente dei<br />

punti soprallineari, ecco la necessità di apporre<br />

dei disegni con significato determinativo,<br />

per precisare il senso di una parola. Cosa rilevata<br />

già a partire dalla IV Dinastia.<br />

I Geroglifici possono essere letti da destra verso<br />

sinistra, dall’ alto in basso e viceversa. Si<br />

dovrà pertanto porre attenzione alla posizione<br />

del viso e del muso degli animali, opposti al<br />

normale verso di lettura.


45<br />

BRESCIAUP


GENITORIALITÀ:<br />

QUALI FUNZIONI DOVREBBE ASSOLVERE UN BUON<br />

GENITORE NELLA RELAZIONE CON IL PROPRIO FIGLIO?<br />

Dott.ssa Elisa Simeoni<br />

La genitorialità è una funzione della vita umana,<br />

una fase evolutiva, parzialmente indipendente<br />

da altre aree della personalità. Di fatto<br />

si può funzionare benissimo nella vita come<br />

partner o come amico, ma non come genitore.<br />

La genitorialità è sia innata che appresa, in<br />

quanto da un lato, la funzione genitoriale è<br />

propria dell’essere umano, ma dall’altro risente<br />

sia del contesto storico nel quale si è inseriti<br />

(che trasmette un determinato modo di essere<br />

genitori) e sia delle esperienze infantili vissute<br />

dal genitore stesso (che vengono riattivate nel<br />

momento in cui si trova ad educare un figlio).<br />

Ad esempio, è possibile ripetere lo stesso modello<br />

educativo ricevuto (se considerato positivo)<br />

oppure trasmettere ai propri figli esattamente<br />

l’opposto (se quel determinato modello<br />

è stato vissuto come negativo).<br />

Premettendo che non esiste il manuale del<br />

buon genitore, è bene tenere in considerazione<br />

le differenti funzioni che un genitore dovrebbe<br />

saper assolvere nella relazione con<br />

il proprio figlio affinchè egli riesca a raggiungere<br />

un buon esito di sviluppo:<br />

1. Funzione protettiva: ovvero fornire protezione<br />

fisica, sicurezza, vicinanza. La capacità<br />

di porsi come base sicura e di accudimento è<br />

necessaria affinchè il bambino riesca ad avviarsi<br />

verso l’esplorazione del mondo. Al contrario,<br />

la mancanza di sicurezza e la paura di<br />

perdere il genitore possono portare il bambino<br />

a manifestare vissuti di ansia e collera. La<br />

funzione protettiva non si esprime solo attraverso<br />

la presenza fisica del genitore ma anche<br />

46<br />

BRESCIAUP


attraverso l’aiuto che fornisce al figlio al fine<br />

di facilitarlo nella relazione con il proprio ambiente<br />

di vita.<br />

2. Funzione affettiva: fa riferimento al desiderio<br />

di vivere emozioni positive con il proprio figlio,<br />

alla capacità di entrare in sintonizzazione<br />

affettiva con lui, senza però esserne inglobato<br />

e soprattutto nella capacità di fornire risposte<br />

contingenti ovvero adeguate alla situazione<br />

(quante volte una madre si lamenta che il figlio<br />

non parla e poi quando parla svolge tre<br />

attività insieme contemporaneamente?). Se i<br />

genitori riusciranno ad essere coerenti tra l’affetto<br />

dichiarato e quello manifestato, il figlio<br />

riuscirà a sviluppare l’empatia e la capacità di<br />

sintonizzarsi affettivamente con gli altri.<br />

3. Funzione regolativa: si riferisce alla capacità<br />

del bambino di regolare i propri stati emotivi<br />

e l’interazione con l’altro, mettendo in atto<br />

delle adeguate risposte comportamentali. Le<br />

strategie per la regolazione dello stato emotivo<br />

sono inizialmente fornite dal caregiver<br />

(solitamente la madre) e sono essenziali per<br />

il buon esito dello sviluppo emotivo del bambino.<br />

Al contrario, delle riposte genitoriali disfunzionali<br />

possono rendere il figlio incapace<br />

nel decodificare le proprie esperienze emotive<br />

interiori, oltre che sentirsi sopraffatto da esse.<br />

4. Funzione normativa: riguarda l’importanza<br />

di dare delle regole, dei limiti e di dire “no”<br />

quando serve, poiché ciò permette al figlio<br />

di comprendere le conseguenze delle azioni<br />

compiute. Per questo è importante saper dare<br />

un’educazione condivisa e coerente.<br />

5. Funzione predittiva: fa riferimento alla stimolazione<br />

delle abilità e delle attività che il<br />

genitore può aiutare a promuovere nel figlio, a<br />

seconda della tappa evolutiva in cui egli si trova,<br />

preparandolo e aiutandolo altresì a comprendere<br />

quale sarà la prossima tappa evolutiva<br />

del suo sviluppo (anche qui, un genitore<br />

potrebbe essere bravo a riconoscere quali attività<br />

possono essere funzionali per un bambino<br />

piccolo ma non essere bravo ad occuparsi<br />

di un adolescente).<br />

6. Funzione rappresentativa: fa riferimento<br />

alla necessità del genitore di modificare<br />

continuamente le proprie rappresentazioni in<br />

base alla crescita del proprio figlio, evitando<br />

di porre richieste irrealistiche. La rappresentazione<br />

che il genitore ha di suo figlio dovrebbe<br />

rispecchiare ciò che il figlio realmente è, non<br />

ciò che vorrebbe che lui sia.<br />

47<br />

BRESCIAUP


7. Funzione significante: fa riferimento alla<br />

capacità del genitore di dare un senso ai bisogni<br />

del bambino, ai suoi gesti casuali, chiamarli<br />

per nome, dare un significato alle sue<br />

emozioni, con l’obiettivo di renderlo gradualmente<br />

in grado di pensare e pensarsi.<br />

8. Funzione fantasmatica: fa riferimento a<br />

come il bambino nasca all’interno dei fantasmi<br />

familiari dei genitori (ogni genitore si interroga<br />

su come sono stati i suoi genitori, come li<br />

avrebbe voluti, come sarà come genitore e di<br />

conseguenza come vorrebbe che il suo bambino<br />

fosse) e quindi alla comparazione del<br />

“bambino ideale fantasticato” con il “bambino<br />

reale”. L’identità del bambino si costruirà proprio<br />

a partire dall’incontro di queste due parti<br />

(il desiderato e il reale), che se espresse in<br />

modo equilibrato, lo aiuteranno a conciliare le<br />

fantasie inerenti a se stesso con il proprio personale<br />

modo di essere nel mondo.<br />

9. Funzione proiettiva: riguarda lo scenario<br />

narcisistico della genitorialità. Ogni genitore<br />

proietta sul figlio molto di se stesso. Si dice infatti<br />

che nel nostro bambino, noi amiamo una<br />

parte di noi (“Quello che io non sono riuscito a<br />

fare lo farà mio figlio”). Questa funzione chiama<br />

il genitore alla necessità di abbandonare<br />

progressivamente l’investimento narcisistico<br />

che aveva proiettato sul figlio, per riconoscerlo<br />

come altro da sé, in modo da lasciarlo libero di<br />

essere se stesso e avviarlo così all’autonomia.<br />

10. Funzione triadica: riguarda la possibilità di<br />

instaurare un’alleanza cooperativa tra i genitori<br />

stessi, per essere squadra, affinchè si possa<br />

lasciare lo spazio anche all’altro genitore per<br />

esserci nella relazione con il bambino.<br />

11. Funzione differenziale: fa riferimento ai<br />

due modi di esprimere la genitorialità: la modalità<br />

materna e la modalità paterna. Due modalità<br />

che devono essere interscambiabili tra<br />

loro e non rigidamente suddivise come in passato<br />

(poiché la madre dovrebbe sempre fare<br />

un po’ il padre così come il padre dovrebbe<br />

sempre fare un po’ la madre...).<br />

12. Funzione trans-generazionale: fa riferimento<br />

al figlio inteso come essere umano immerso<br />

in un continuum di generazioni e alla<br />

necessità che egli si senta parte di una storia<br />

risultata dall’intreccio di due generazioni<br />

(quella materna e quella paterna) che, pertanto,<br />

dovranno essere accessibili.<br />

Dott.ssa Elisa Simeoni Psicologa<br />

Tel: 320 7011095<br />

Ig: @psicologia_benessere_<br />

48<br />

BRESCIAUP


49<br />

BRESCIAUP


Il Presidente di CFA Angelo Bulgarini e la Vice Clotilde Rodondi<br />

MANO NELLA MANO,<br />

INSIEME ADOTTIAMO<br />

di Stefano Bertazzoni<br />

Sia la Costituzione Italiana che la<br />

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani<br />

sanciscono il principio del superiore interesse<br />

del minore. Tra questi interessi vi è il diritto<br />

del bambino a vivere in una famiglia, la<br />

propria famiglia. Qualora ciò non sia possibile<br />

vengono in aiuto l’affido e l’adozione. Due<br />

modalità giuridiche differenti di prendersi<br />

cura del bambino ma con la stessa finalità: far<br />

vivere una normalità al fanciullo che altrimenti<br />

non potrebbe sperimentare. Lo sanno bene<br />

Angelo Bulgarini e Clotilde Rodondi (Titti),<br />

rispettivamente Presidente e Vicepresidente<br />

del Coordinamento Famiglie Affidatarie,<br />

associazione che da molteplici anni si prende<br />

cura dei bambini dati in affido e delle loro<br />

famiglie (affidatarie).<br />

Presidente Bulgarini, cos’è il<br />

Coordinamento Famiglie Affidatarie?<br />

«Il Coordinamento Famiglie Affidatarie<br />

(CFA, ndr) nasce una quindicina di anni fa su<br />

intuizione di Fabrizia Quecchia che, vedendo<br />

il formarsi sul territorio di gruppi di mutuo<br />

aiuto, decise di riunirli sotto uno stesso<br />

coordinamento per soddisfare l’esigenza<br />

di confronto tra le famiglie affidatarie e<br />

riscoprire insieme cosa voglia dire essere<br />

una famiglia affidataria, offrendo loro anche<br />

dei servizi dedicati».<br />

Di cosa vi occupate precisamente?<br />

«Ci occupiamo di affido a trecentosessanta<br />

gradi. Le nostre parole d’ordine sono<br />

informazione e formazione, perché lo stigma<br />

attorno all’affido è ancora elevato. Per questo<br />

è necessario informare adeguatamente<br />

sulle bellezze dell’affido, senza far mancare<br />

il supporto necessario durante tutto il<br />

percorso, partendo proprio da un’iniziale<br />

formazione».<br />

Che differenza c’è con l’adozione?<br />

«Mentre questa ha carattere definitivo,<br />

l’affido è temporaneo e si rende necessario<br />

50<br />

BRESCIAUP


qualora, per gravissimi motivi, la famiglia<br />

d’origine non possa più prendersi cura del<br />

bambino. Ritrovato l’equilibrio famigliare, il<br />

bambino torna dai propri genitori biologici,<br />

con i quali ha sempre mantenuto i contatti<br />

anche durante il periodo dell’affidamento».<br />

Non solo affido, “Mano nella mano,<br />

insieme adottiamo” è il nuovo progetto che<br />

avete lanciato in supporto delle famiglie<br />

adottive…<br />

«La nostra vocazione è l’affido e copre in<br />

maniera prevalente le nostre attività. “Mano<br />

nella mano” è il primo progetto dedicato alle<br />

famiglie adottive».<br />

In cosa consiste?<br />

«È un gruppo di mutuo aiuto nato da<br />

un’esigenza sentita dal territorio, dove le<br />

famiglie adottive si sentivano lasciate sole<br />

nella crescita del bambino. Il nostro scopo è<br />

permettere il confronto tra queste famiglie,<br />

così abbiamo dato vita al progetto».<br />

Quale obiettivo vi siete prefissati?<br />

«In primis accompagnare alla genitorialità,<br />

facendo attenzione anche alle esigenze del<br />

bambino adottato. La serenità dei genitori<br />

adottivi permette al bambino di crescere<br />

ed affrontare meglio la propria condizione.<br />

Inoltre, noi siamo convinti che l’adozione sia<br />

un’esperienza individuale, ma non in solitaria.<br />

Il bisogno di confronto, di ascoltare e di essere<br />

ascoltati nella propria esperienza adottiva, è<br />

qualcosa di sentito oggi. Il gruppo di mutuo<br />

aiuto è un buon veicolo per soddisfare questa<br />

esigenza».<br />

Per maggiori info<br />

Coordinamento Famiglie Affidatarie APS<br />

Via Aldo Moro, 22 – 25124 Brescia<br />

Tel: 334-369-7025<br />

Email: adottivi@cfabrescia.it<br />

www.cfabrescia.it<br />

Per devolvere il 5X1000, C.F. 98122040177<br />

Il Gruppo Famiglie Adottive è un gruppo di mutuo aiuto avviato dal CFA Brescia,<br />

accompagnato da figure professionali con esperienza pluriennale nel settore.<br />

L'obiettivo è offrire alle famiglie adottive un ambiente di confronto e di crescita.<br />

334.3697025 - ✉ adottivi@cfabrescia.it - www.cfabrescia.it


MY NEW OLD<br />

SNEAKER<br />

di Stefano Bertazzoni<br />

Niccolò Campana (22), nato e cresciuto a Brescia,<br />

dopo gli studi classici si trasferisce a Londra<br />

dove si laurea in finanza e management. Attualmente<br />

sta frequentando un master al King’s<br />

College London, senza rinunciare alle passioni<br />

di sempre. L’amore per le scarpe unito agli accessori<br />

di pelle, si è fuso con la dedizione all’arte<br />

e al disegno, creando uno stile del tutto innovativo,<br />

unico. I grandi brand oggi possono essere<br />

superati dalla nuova frontiera della moda: pezzi<br />

unici appositamente personalizzati e realizzati<br />

a mano sull’esigenza della singola persona.<br />

Partiamo dall’origine, chi è Niccolò<br />

Campana?<br />

«Me lo sto chiedendo pure io (ride, ndr). Quello<br />

che posso dire con certezza è che sono un<br />

semplice ragazzo poco più che ventenne che<br />

sta terminando un master all’estero e vive accompagnato<br />

dalle proprie passioni».<br />

Che sono?<br />

«Lo scii, il disegno e la musica, adoro il pianoforte.<br />

Ma anche gli accessori di pelle, scarpe e<br />

cinture, borse e valigette da viaggio e da lavoro».<br />

Proprio questa tua passione, gli accessori<br />

in pelle, l’hai trasformata in un’attività…<br />

«Almeno ci sto provando. Per ora mi diverto<br />

a rimettere a nuovo delle vecchie<br />

sneaker con una personalizzazione<br />

hand-made, disegnandoci sopra trame dedicate<br />

in base al desiderio di ciascuno».<br />

“My new old sneaker”, com’è nata quest’idea?<br />

«Dopo l’acquisto di una camicia con una particolare<br />

fantasia, mi sono reso conto che non<br />

52<br />

BRESCIAUP


spreco. Mi fa male vedere quanto impatta<br />

ogni giorno, sulle nostre vite, lo spreco<br />

di cibo, di energia e di risorse che sarebbe<br />

meglio tutelare anziché sperperare».<br />

Gestire studio e lavoro è parecchio impegnativo.<br />

Dove trovi il tempo anche per<br />

questa nuova impresa?<br />

Uno dei lavori di Niccolò che potete trovare<br />

sul profilo instagram @mynewoldsneaker<br />

avevo una scarpa adeguata da abbinarci. Così<br />

ho acquistato dei pennarelli e mi sono messo<br />

a fare qualche schizzo sulle mie vecchie sneaker<br />

bianche. Il risultato è stato spaziale tanto<br />

che, durante una cena, tutti i miei amici mi<br />

hanno chiesto dove le avessi acquistate. Ho<br />

mostrato loro le mani ancora sporche di colore<br />

e hanno colto il mio lato artistico. Visto l’apprezzamento<br />

mi sono chiesto “perché no?”».<br />

E così sei partito…<br />

«Mi si è presentata davanti un’opportunità, e<br />

ho pensato di coglierla. Ho aperto la pagina<br />

instagram (@mynewoldsneaker, ndr) e grazie<br />

anche all’amica Claudia Zola, che con ogni<br />

singolo scatto fotografico riesce a dare il giusto<br />

valore ai miei progetti, ho iniziato a ricevere<br />

molte richieste per rimettere a nuovo vecchie<br />

sneaker di quanti non le volevano buttare».<br />

«L’idea è sorta in un periodo di forte tensione<br />

e stress causati proprio dagli esami<br />

universitari e dal lavoro. Ma per me disegnare,<br />

in questo caso sulle scarpe, rappresenta<br />

una via di fuga e di ricarica dalla vita<br />

frenetica a cui tutti noi siamo sottoposti.<br />

Al contempo, è proprio da quella frenesia<br />

che riesco a sviluppare le idee migliori».<br />

Quali progetti per il futuro?<br />

«Nel futuro immediato, far crescere quest’impresa.<br />

Attualmente sto testando anche nuove<br />

tipologie di disegno in monocolore. In un futuro<br />

prossimo mi piacerebbe giocare anche<br />

col tessuto, attraverso sia il disegno che gli<br />

inserti, ma non escludo nemmeno il ricamo.<br />

Vedremo cosa mi riserverà il destino».<br />

Come avviene il procedimento di<br />

recupero?<br />

«La prima fase è caratterizzata dal lavaggio.<br />

Poi, una volta asciutta, do sfogo alla<br />

mia creatività realizzando il disegno, con<br />

pennarelli specifici per la pelle, che più<br />

incarna l’idea originale della persona. A<br />

questo punto la scarpa è pronta per essere<br />

nuovamente indossata con uno stile<br />

creato su misura, unico nel suo genere».<br />

Un re-used nel solco della rivoluzione<br />

ecologica alla quale la generazione zeta<br />

guarda con favore…<br />

«Una delle mission che mi sono prefissato<br />

è proprio il recupero di quanto già<br />

possediamo, evitando così ogni inutile<br />

53<br />

BRESCIAUP


54<br />

BRESCIAUP


Credits GRC<br />

10 MOSTRE IMPERDIBILI<br />

A MILANO<br />

di Pietro Bazzoli<br />

È arrivata l’estate anche a Milano: c’è chi<br />

si appresta a mettere il costume da bagno<br />

e spingere parei in valigia; chi - invece - di<br />

sole, acque cristalline e spiagge dorate<br />

ne sentirà parlare per un po’; e chi, come i<br />

galleristi italiani, continua a proporre grandi<br />

mostre. Ecco dieci delle migliori gallerie<br />

milanesi pronte ad accogliere chi, anche<br />

d’estate, non può fare a meno dell’arte<br />

contemporanea.<br />

1) DEP ART GALLERY<br />

Cieli stellati, spazi immensi e la sensazione<br />

di essere avvolti in un cosmo nuovo,<br />

denso di stelle e magia. Natale Addamiano<br />

tratteggia nel suo firmamento l’essenza<br />

stessa dell’essere umano, custodendone<br />

desideri, sogni e speranze, con una pittura<br />

che si rapporta con il buio e la notte, ma che<br />

risulta altrettanto ricca di bagliori e tracce<br />

luminose.<br />

Natale Addamiano<br />

A riveder le stelle…<br />

fino al 25 settembre <strong>2021</strong><br />

2) OSART GALLERY<br />

Il lavoro di Dan Halter si concentra su<br />

tematiche relative all’attualità post coloniale,<br />

ai confini politici, ai fenomeni migratori,<br />

all’instabilità economica e alla situazione<br />

politica e sociale in Africa meridionale e<br />

nel suo paese di origine, lo Zimbabwe.<br />

Money Loves Money<br />

Dan Halter<br />

fino al 31 luglio <strong>2021</strong><br />

55<br />

BRESCIAUP


5) GALLERIA POGGIALI<br />

Credits KINGS e Viasaterna<br />

3) NUOVA GALLERIA MORONE<br />

Nuova Galleria Morone presenta Hypothesis,<br />

un’esposizione dinamica, in continua<br />

evoluzione e divisa in tre atti. Nuova Galleria<br />

Morone si propone di offrire nuove idee e<br />

prospettive collezionistiche, attraverso un<br />

confronto visivo dei vari linguaggi della<br />

contemporaneità.<br />

HYPOTHESIS<br />

fino a luglio <strong>2021</strong><br />

Giocata sui toni e le diverse sfumature di tre<br />

lingue, e ispirata da un quadro di Tancredi –<br />

Senza Titolo (A proposito di Venezia), 1958<br />

– la nuova mostra coinvolge i lavori di tre<br />

giovani artisti che, in modi diversi, hanno<br />

fatto propria la lezione della luce e del colore<br />

della laguna veneziana<br />

REGARDING VENICE<br />

A proposito di Venezia / Guardando a<br />

Venezia<br />

fino al 6 settembre <strong>2021</strong><br />

6) VIASATERNA<br />

La mostra Dancing30 dei Kings, duo artistico<br />

formato da Daniele Innamorato e Federica<br />

Perazzoli, introduce la misteriosa storia<br />

del Club30, una discoteca abbandonata e<br />

senza tempo, situata al numero mancante<br />

di via Leopardi, tra il ventotto e il trentadue.<br />

Un cartello ne rivela la presenza e invita a<br />

entrare, seguendo l’eco della sua musica.<br />

DANCING30<br />

by Kings<br />

fino al 16 luglio <strong>2021</strong><br />

Credits Dep Art Gallery e Bruno Bani<br />

4) GALLERIA GIOVANNI BONELLI<br />

“Lines of Passage” si riferisce sia alle tracce<br />

del percorso individuale degli artisti, intesi<br />

come soggetti errabondi in movimento tra<br />

città, culture e spazi, sia al testo di Arnold<br />

van Gennep sui “Riti di Passaggio” dove il<br />

riferimento è ai riti che, all’interno delle varie<br />

comunità, celebrano e rendono manifeste le<br />

transizioni tra differenti stadi della vita così<br />

come tra differenti condizioni sociali.<br />

Lines of Passage<br />

7) M77 GALLERY<br />

Con questa mostra, M77 ha inteso tornare<br />

alle origini della lunghissima carriera di<br />

Alberto Biasi, valorizzandone soprattutto<br />

gli aspetti gestaltici ed esperienziali e il<br />

ruolo rivoluzionario svolto per introdurre nel<br />

nostro paese il concetto stesso di ambiente/<br />

opera d’arte. Un solo show che tira le fila di<br />

una pratica artistica che corre lungo il filo<br />

invisibile di ciò che si vede e ciò che non si<br />

vede.<br />

ALBERTO BIASI<br />

La Visibilità dell’Invisibile<br />

fino la 19 settembre <strong>2021</strong><br />

fino al 10 luglio <strong>2021</strong><br />

56<br />

BRESCIAUP


8) GALLERIA BIANCONI<br />

Travels With Herodotus: A Journey Through<br />

African Cultures intende dare vita a un<br />

ideale viaggio di esplorazione nell’arte<br />

contemporanea africana. Attraverso il<br />

confronto fra le opere di sei artisti la mostra<br />

delinea, per mezzo di una “esposizione della<br />

ricerca” nel senso erodotiano del temine, un<br />

ritratto articolato, ma al contempo armonico,<br />

della scena artistica di matrice africana.<br />

TRAVELS WITH HERODOTUS<br />

A JOURNEY THROUGH AFRICAN<br />

CULTURES<br />

fino al 16 luglio <strong>2021</strong><br />

9) Galleria Raffaella Cortese<br />

Il disegno è il protagonista e il filo conduttore<br />

delle tre mostre personali di Silvia Bächli,<br />

Jessica Stockholder e Allyson Strafella. Ogni<br />

artista ha sviluppato la propria pratica del<br />

disegno in modo diverso, ma con il desiderio<br />

comune di attraversare i confini del foglio<br />

di carta, così come di superare i limiti della<br />

cornice e della superficie bidimensionale.<br />

Credits KINGS e Viasaterna<br />

Silvia Bächli, Jessica Stockholder e Allyson<br />

Strafella<br />

fino al 28 agosto <strong>2021</strong><br />

10) MIMMO SCOGNAMIGLIO ARTE<br />

CONTEMPORANEA<br />

Credits Mimmo Scognamiglio<br />

arte contemporanea<br />

Lo sciamanesimo può essere definito come<br />

un fenomeno universale che fa riferimento<br />

al rapporto tra sfera umana e spirituale<br />

con la Natura. Come lo sciamanesimo,<br />

anche l’arte può essere un richiamo, un<br />

mezzo attraverso il quale esplorare stati di<br />

coscienza ultraterreni, in comunione con<br />

una forza esterna, uno “spirito”.<br />

SHAMANISM<br />

fino al 2 luglio <strong>2021</strong><br />

Credits Dep Art Gallery e Bruno Bani<br />

57<br />

BRESCIAUP


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Contrada Sant’Urbano, 15 B


È NATA LILIBET DIANA<br />

LA SECONDOGENITA DI HARRY E MEGHAN<br />

di Maria Verderio<br />

Si chiama Lilibet “Lili” Diana e il suo<br />

nome è l’omaggio dei duchi per la<br />

regina e per la principessa del Galles .<br />

Harry e Meghan sono diventati<br />

genitori bis. La notizia è stata data da<br />

pochissimi minuti, ma la bambina è<br />

nata venerdì 4 giugno alle 11.40. Pesa<br />

3.400 grammi e gode di ottima salute.<br />

Anche mamma Meghan sta benissimo.<br />

La piccola è la sorella minore di Archie,<br />

2 anni a maggio. La notizia della nascita<br />

è stata data da un portavoce: “È con<br />

grande gioia che Harry e Meghan, duca e<br />

duchessa di Sussex, danno il benvenuto<br />

nel mondo alla loro figlia, Lilibet “Lili”,<br />

Diana Mountbatten-Windsor. Lili è nata<br />

venerdì 4 giugno alle 11.4o del mattino,<br />

tra le cure dello staff del Santa Barbara<br />

Cottage Hospital di Santa Barbara”.<br />

Mamma e figlia stanno benissimo e sono<br />

già rientrate a casa insieme al marito Harry<br />

e al piccolo Archie. “È stata chiamata Lilibet<br />

per via del soprannome della sua bisnonna,<br />

Sua Maestà la regina, mentre Diana è stato<br />

scelto in onore della sua amata nonna<br />

Diana, la principessa del Galles. Il duca<br />

e la duchessa di Sussex vi ringraziano<br />

per tutti i calorosi auguri e le preghiere<br />

e si godono questo momento speciale<br />

in famiglia”, conclude la nota ufficiale.<br />

Per il momento non è stata diffusa<br />

nessuna fotografia della piccola. Il nome<br />

Lili era già stato previsto da mesi. Un<br />

bellissimo omaggio per la bisnonna,<br />

la regina Elisabetta II che, secondo le<br />

prime voci, potrà incontrare presto la<br />

piccola, in occasione del Battesimo.<br />

59<br />

BRESCIAUP


Modella del mese<br />

MARIKA MORETTI<br />

60<br />

BRESCIAUP


PHOTOGRAPHER<br />

CESARE PALAZZO<br />

HAIR STYLIST<br />

HAIRCONCEPT 10H<br />

AGENZIA<br />

DEEVA<br />

OUTFIT<br />

OFFLOVE BRESCIA e<br />

61<br />

BRESCIAUP


62<br />

BRESCIAUP


ATLANTIDE<br />

VOLLEY<br />

CHE SPLENDIDA ANNATA!<br />

Atlantide Pallavolo Brescia ha raggiunto un<br />

altro importante traguardo all’interno del<br />

suo percorso lungo vent’anni, regalando<br />

alla città e ai suoi tifosi la prima Finale promozione<br />

verso la Superlega, al termine di un<br />

Play Off entusiasmante. Il ringraziamento del<br />

sindaco Del Bono: “Un gruppo di persone<br />

di valore, oltre che di atleti di livello, che si<br />

conferma un riferimento essenziale per i giovani,<br />

verso i quali la società è sempre rivolta”<br />

Il girono dopo una sconfitta che premia l’avversario<br />

con la promozione in Superlega, ci<br />

si aspetterebbe si masticasse amaro in casa<br />

Atlantide e, se un pizzico di rammarico è<br />

certamente presente negli sguardi di atleti<br />

e allenatori, attorno a loro il clima è gioioso<br />

e riconosce l’impresa: lo dimostra l’invito del<br />

sindaco Del Bono a Palazzo Loggia per onorare<br />

i Tucani del volley, arrivato all’indomani del<br />

fischio finale che ha chiuso la stagione concedendo<br />

a Taranto il pass per il grande salto.<br />

Tifosi, stampa e staff hanno festeggiato una<br />

squadra che, nelle parole di Alberto Cisolla,<br />

uno dei suoi protagonisti più illustri, ha condotto<br />

un finale di stagione epico. L’aggettivo<br />

è più che mai azzeccato: la prima società<br />

cittadina, nata nel 2001, sta portando avanti<br />

con determinazione e con il sostegno di<br />

una buona rete di imprenditori locali un<br />

progetto che ogni anno cresce e stupisce.<br />

Pur senza i mezzi di sodalizi più blasonati,<br />

la Consoli Centrale McDonald’s è arrivata<br />

ai Play Off superando le difficoltà organizzative<br />

e sanitarie legate ai rinvii per Covid e<br />

anche qualche infortunio che a metà stagio-<br />

63<br />

BRESCIAUP


ne ha reso più complicato il cammino. Con<br />

una rosa essenziale e con una panchina fatta<br />

di tanti giovani bresciani, i Tucani hanno<br />

stretto i denti e, con coraggio, umiltà e lavoro,<br />

oltre a tanta esperienza e molta tranquillità,<br />

sono arrivati nell’Olimpo delle grandi.<br />

Ottava aI termine della Regular Season, i pronostici<br />

l’hanno sempre data sfavorita, ma la<br />

formazione di coach Zambonardi si è liberata<br />

prima di Castellana Grotte agli Ottavi, poi<br />

della fortissima Bergamo ai Quarti, capolista<br />

indiscussa e candidata alla promozione, e<br />

infine di Siena in semifinale, altra corazzata<br />

costruita per tornare nella massima serie.<br />

Nove match esaltanti per Tiberti e compagni,<br />

che, con una grande intensità dal punto di<br />

vista dell’impegno fisico, hanno fatto approdare<br />

i Tucani alla Finale contro Taranto con<br />

merito, ma di certo con le energie in riserva.<br />

L’epilogo, con Taranto meritatamente promossa,<br />

non è così amaro, e lo testimoniano<br />

le parole del Primo cittadino di Brescia,<br />

Emilio Del Bono: “Il valore straordinario<br />

dell’esperienza di Atlantide è racchiuso non<br />

solo nei suoi successi sportivi, ma nel fatto<br />

di essere il frutto di un percorso che mira<br />

a costruire un radicamento che dura nel<br />

tempo. Il valore di questa società è dato dal<br />

fatto che semina, garantisce un futuro ai<br />

giovani del movimento sportivo ponendosi<br />

come una famiglia e come un riferimento”.<br />

64<br />

BRESCIAUP


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65<br />

BRESCIAUP


GALATEO IN<br />

ALBERGO<br />

PILLOLE DI BON TON PER EVITARE BRUTTE FIGURE<br />

di Monica Saraiva<br />

Essere in vacanza, non significa rilassarsi a tal<br />

punto da dimenticare le buone maniere ma,<br />

purtroppo, capita spesso di incontrare persone<br />

convinte che tutto sia loro dovuto e permesso.<br />

Pagare un servizio non ci dà il diritto<br />

di abusarne tanto meno di essere maleducati.<br />

Nelle strutture ricettive, qualunque essa sia,<br />

dalla più modesta alla più lussuosa, siamo a<br />

casa d’altri dove l’educazione è d’obbligo, sia<br />

per rispetto verso il personale di servizio che<br />

verso gli altri ospiti e, soprattutto, verso noi<br />

stessi e la nostra immagine.<br />

Poiché l’educazione non va mai in vacanza,<br />

eccovi una semplice guida su come comportarci<br />

con savoir-faire in albergo.<br />

Ambienti Comuni<br />

Per ambienti comuni, s’intendono gli spazi che<br />

condividiamo insieme agli altri ospiti, come ad<br />

esempio la hall, i corridoi, gli ascensori, la sala<br />

da pranzo ecc.<br />

In questi ambienti, è bene tenere il cellulare<br />

in modalità silenzioso e utilizzarlo moderatamente.<br />

66<br />

BRESCIAUP


Non si transita in queste aree in pigiama o<br />

camicia da notte, tanto meno in costume<br />

da bagno!<br />

Se viaggiamo con bambini, non possiamo permettere<br />

loro di usare questi spazi come aree<br />

giochi: non si schiamazza, non si corre, non si<br />

usano i rollerblade (sembrerebbe scontato ma<br />

ho visto anche quello).<br />

Bon Ton in Camera<br />

Va rispettato ogni cartello di divieto che troviamo<br />

in stanza: se è vietato fumare, non fumiamo,<br />

nemmeno alla finestra o sul balcone.<br />

Televisione, radio, cellulare così come altri apparecchi<br />

elettronici, vanno usati a basso volume,<br />

lo stesso vale per la nostra voce.<br />

In quasi tutti gli alberghi è vietato ricevere<br />

in camera chiunque non sia stato registrato.<br />

Informiamoci alla reception prima di invitare<br />

qualcuno e atteniamoci alle regole.<br />

Solo perché c’è chi ci riordina la stanza, non<br />

vuol dire che dobbiamo ridurla ad un campo<br />

di battaglia. Accappatoi e asciugamani, una<br />

volta usati, vano lasciati, senza essere piegati,<br />

sul bordo della vasca o del lavandino, affinché<br />

il personale di servizio capisca che sono da<br />

cambiare.<br />

Prima di coricarci, ci leviamo il trucco accuratamente<br />

– il mascara è difficilissimo da togliere<br />

dalle federe.<br />

Tutto ciò che troviamo nella stanza appartiene<br />

all’albergo e non è un souvenir da portare a<br />

casa… se proprio siamo dei cleptomani e non<br />

possiamo fare a meno, ci accontenteremo di<br />

una (solo una) saponetta con il logo dell’hotel,<br />

da conservare nel cassetto della nostra biancheria,<br />

oppure della matita insieme ad un paio<br />

di fogli di carta da lettere.<br />

Galateo a Colazione<br />

Al ristorante dell’albergo, ci si presenta puntuali<br />

e in ordine (vietati costumi da bagno e<br />

ciabatte), e saluteremo gli altri commensali<br />

con un semplice “buongiorno” a bassa voce o<br />

con un cenno del capo.<br />

Se viene servita la colazione a buffet, oltre che<br />

a rispettare la fila, facciamo anche lo sforzo di<br />

non svuotarlo: servirsi oltre il necessario, per<br />

poi portare via “di nascosto” il bottino per il<br />

pranzo al sacco, non è elegante ma, letteralmente,<br />

da morti di fame.<br />

Regole di bon ton nella piscina dell’hotel<br />

…ho visto cose che voi umani non potresti<br />

immaginarvi… persone che, all’apertura della<br />

piscina, si precipitavano ad occupare le sdraio<br />

con i teli da mare, per tutta la famiglia, per poi<br />

tornarsene a letto e ripresentarsi solo dopo<br />

ore. NON SI FA!<br />

Cos’altro non si fa?<br />

• Non si entra in acqua prima di aver fatto la<br />

doccia.<br />

• Non si fa la pipì in acqua (seriamente l’ho<br />

67<br />

BRESCIAUP


scritto? Si l’ho scritto).<br />

• Non si fuma a bordo piscina e non si spengono<br />

le sigarette nel prato.<br />

• Non ci si tuffa a bomba.<br />

• Non si corre e non si urla: è una zona di svago<br />

ma anche di relax, dove ci si sonnecchia<br />

volentieri.<br />

• Qualunque cosa si decida di consumare a<br />

bordo piscina, deve provenire dal bar.<br />

Mance in Albergo: quanto e a chi<br />

In Italia lasciare la mancia non è obbligatorio,<br />

ma un gesto educato e gradito sicuramente<br />

da chi la riceve.<br />

Negli Stati Uniti, ad esempio, la mancia è imposta<br />

e per ciò, la si trova spesso già inclusa<br />

nel conto.<br />

La mancia, in albergo, va lasciata:<br />

• al portiere<br />

• al facchino che trasporta i nostri bagagli<br />

• al cameriere del ristorante<br />

• al cameriere del servizio in camera<br />

• al personale che ci sistema la stanza<br />

Quanto lasciare di mancia è a nostra discrezione<br />

ma, una buon’idea potrebbe essere<br />

quella di una mancia globale, pari al 15% del<br />

conto dell’albergo, consegnata direttamente<br />

in reception, al momento del saldo, destinata<br />

al personale che ci ha servito.<br />

Se vogliamo possiamo, già nei primi giorni del<br />

nostro soggiorno, dare la mancia al cameriere<br />

del servizio in camerea e al personale che ci<br />

sistema la stanza: una “furbizia” che spesso ci<br />

assicura qualche riguardo in più.<br />

Ad ogni modo, la mancia va data con discrezione,<br />

accompagnata da un sentito grazie.


To be continued...<br />

Eventi...<br />

Live<br />

...Musicali


ABRUZZO ROAD MOVIE<br />

SCENA PRIMA<br />

di Simone Mor<br />

Nove Agosto Duemilaventi.<br />

Esterno giorno<br />

L’Estate è sempre occasione per organizzare<br />

un giro in moto che duri qualche giorno<br />

in più della classica uscita in giornata; è<br />

anche un’ottima occasione per abbinare<br />

alla vacanza estiva la passione della moto.<br />

Nonostante il periodo particolare che<br />

abbiamo vissuto, uno spiraglio di apertura<br />

c’è stato e quindi anche quest’anno siamo<br />

riusciti ad organizzarci per una settimana on<br />

the road.<br />

La scelta quest’anno è andata su una regione<br />

italiana, forse non troppo turistica, ma che<br />

merita tantissimo di essere visitata per il suo<br />

territorio, i suoi borghi, la sua storia.<br />

Ulteriore elemento di curiosità su questa<br />

regione, è dato dal fatto che numerosi<br />

paesaggi e borghi di questo territorio sono<br />

stati scelti da tanti registi, come location di<br />

film diventati famosi.<br />

Ne cito alcuni solo per fare degli esempi:<br />

“Lo chiamavano Trinità e Continuavano a<br />

chiamarlo Trinità”<br />

“Così è la vita”<br />

“Ladyhawke”<br />

L’Abruzzo ha ispirato numerose altre<br />

pellicole famose che nei prossimi racconti vi<br />

segnalerò.<br />

70<br />

BRESCIAUP


Tornando al viaggio, noi scegliamo di partire<br />

verso le 7,30 AM, con previsione di arrivo a<br />

Sulmona verso metà pomeriggio.<br />

Sulmona è la cittadina che abbiamo scelto, in<br />

quanto si trova in una posizione dalla quale si<br />

possono raggiungere agevolmente le nostre<br />

mete previste, percorrendo strade poco<br />

trafficate e con un interessante paesaggio da<br />

scoprire.<br />

Il trasferimento iniziale per raggiungere la<br />

nostra destinazione è già viaggio avventura. Il<br />

fatto stesso di salire in moto e dirigersi verso<br />

un luogo nuovo da conoscere, fa apprezzare<br />

anche la strada più noiosa possibile, come per<br />

esempio le lunghe percorrenze in autostrada.<br />

Viaggiare in moto in autostrada non è il<br />

massimo che si possa provare; la strada è<br />

tutta diritta, fa caldo, bisogna stare attenti a<br />

non addormentarsi, e dopo un po’ ci si stanca.<br />

Però ci sono gli autogrill.<br />

La sosta in uno di questi “porti di mare”, è<br />

paragonabile per un motociclista, ad entrare<br />

in un’oasi nel deserto.<br />

Dopo esserci sgranchiti le gambe, prendiamo<br />

da bere ed usciamo all’aperto dove abbiamo<br />

parcheggiato le moto. Le nostre due ruote<br />

sono cariche di bagagli. Chi ha la possibilità di<br />

avere una moto da turismo, con borse laterali<br />

rigide e bauletto, ha tutto abbastanza al sicuro,<br />

mentre chi possiede moto più sportive deve<br />

organizzarsi legando sacche e borsoni sulla<br />

sella oppure utilizzare la borsa serbatoio.<br />

In commercio ci sono varie soluzioni per<br />

trasportare i bagagli, e questi elementi vanno<br />

tenuti in considerazione nel momento in cui<br />

si acquista una moto, perché dipende sempre<br />

dal tipo di utilizzo che si vuol fare della propria<br />

due ruote.<br />

In gergo motociclistico si dice che “moto<br />

chiama moto“.<br />

Mi spiego. Quando si arriva in un posto e si<br />

parcheggia, e non c’è ancora nessun altro<br />

veicolo, capita sovente che dopo poco tempo<br />

altri motociclisti arrivino a parcheggiare nella<br />

stessa zona, e viceversa, quando si deve<br />

parcheggiare, si è quasi sempre attratti dalle<br />

aree in cui sono già presenti altre moto, oltre<br />

che ai parcheggi soliti riservati alle due ruote.<br />

Intanto che ci dissetiamo, scrutiamo quindi le<br />

moto degli altri biker, come se ci trovassimo in<br />

una fiera del motociclo, e come spesso capita<br />

si crea subito una “affinità elettiva“ con gli altri<br />

motociclisti presenti.<br />

Dove stai andando? Ti trovi bene con questa<br />

tipo di moto? Da dove venite? Che giri avete<br />

fatto? Eccetera all’infinito.<br />

Poi si riparte. Ognuno per la sua strada,<br />

ognuno con la sua storia da raccontare.<br />

Nei pressi di Pescara, vicini alla nostra meta<br />

di arrivo, ci fermiamo ad un’altra stazione di<br />

servizio per fare benzina e prendere qualcosa<br />

da bere.<br />

Uscendo dal negozio, scorgiamo due moto<br />

della polizia stradale. Due BMW abbastanza<br />

recenti e ci avviciniamo per veder meglio i<br />

dettagli.<br />

Dopo pochi minuti escono gli agenti di polizia<br />

e vedendoci interessati ai loro veicoli scatta<br />

anche tra loro l’animo di appartenenza al<br />

mondo delle moto.<br />

Ci chiedono: “Dove state andando? Vi trovate<br />

bene con le vostre moto? Da dove venite?”<br />

Eccetera<br />

Gli agenti gentilissimi ci forniscono utili<br />

informazioni sulle strade da percorrere e ci<br />

segnalano anche particolari mete del territorio<br />

da non lasciarci sfuggire.<br />

Forse è proprio questo uno dei motivi che<br />

fa apprezzare il viaggio in motocicletta:<br />

l’appartenenza.<br />

Il motociclista è come se facesse parte di una<br />

grande famiglia allargata, in cui lo spirito di<br />

avventura, condivisione e di libertà, rimangono<br />

elementi cardine del viaggio sulle due ruote<br />

TO BE CONTINUED...<br />

71<br />

BRESCIAUP


IL CANTO DELLE SIRENE<br />

Tuly Sigalini<br />

Amore Vintage<br />

Dove finivano le parole,<br />

iniziavano i tuoi delicati silenzi.<br />

Mi significavano più del verbo,<br />

più della musica della tua voce,<br />

intatto amore dei miei vent’anni.<br />

Ho imparato la luce<br />

guardando i tuoi occhi,<br />

che svelavano la mia grazia di donna.<br />

E le attese, che duravano una eternità,<br />

erano dentro tempi senza fili,<br />

senza tutto ciò che ora sembra unire.<br />

Noi avevamo solo i nostri pensieri,<br />

affamati di semplici desideri,<br />

quelli che il tempo non può cambiare.<br />

Incantata dalle tue mani,<br />

che scrivevano carezze sul mio viso,<br />

cantavo con te la magia delle scoperte,<br />

dell’inventare il tuo viaggiarmi dentro,<br />

in ogni attimo, in ogni respiro.<br />

Del tempo che è passato<br />

reco traccia, sulla pelle, negli occhi,<br />

ma il cuore ti legge come fosse ieri...<br />

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73<br />

BRESCIAUP


Piatto del mese<br />

Piatti tipici, novità, classici rivisitati, piatti dello chef, verranno a rotazione ogni mese messi<br />

sotto giudizio da noi, per assicurarvi che quando si mangia non si scherza.<br />

TOUR del<br />

La parmigiana<br />

Ingredienti:<br />

Melanzane lunghe 4<br />

Salsa di pomodoro 800g<br />

Mozzarella 500g<br />

Cipolla 1<br />

Basilico (circa dieci foglie)<br />

Farina q.b.<br />

Olio di arachide q.b.<br />

Olio extra vergine d’oliva q.b.<br />

Sale fino e grosso q.b.<br />

Zucchero<br />

Procedimento<br />

Pulire la cipolla, affettatela e soffriggetela in una casseruola con un filo di olio extravergine per<br />

2-3’, poi unite la salsa di pomodoro, un pizzico di sale fino e di zucchero. Aggiungete una decina<br />

di foglie di basilico spezzettate e cuocete, a fuoco lento, per circa 40’: per la riuscita della ricetta<br />

è utile che la salsa sia densa e corposa. Sbucciate parzialmente le melanzane: la buccia è la<br />

parte che trattiene più olio ma è anche la più saporita. Spuntatele, e tagliatele per il lungo in<br />

fette spesse 4-5 mm. Sistemate le fette di melanzana, a strati, in uno scolapasta, salatele con<br />

il sale grosso e ponetevi sopra un peso: vanno bene anche dei piatti. Lasciatele spurgare per<br />

30’. Asciugate le melanzane con carta da cucina, eliminando il sale, poi passarle nella farina<br />

e friggetele in olio di arachide caldo per 6-7’, girandole a metà cottura. Sgocciolate via via le<br />

melanzane su carta da cucina e tamponate leggermente con altra carta, per eliminare l’olio in<br />

eccesso. Spennellate con poco olio extravergine il fondo di una teglia (25 x 20 cm, h 6 cm) e<br />

distribuite le melanzane leggermente sovrapposte fra di loro, poi copritele con parte della salsa<br />

al pomodoro. Distribuite sulla salsa 3-4 foglie di basilico spezzettate e 2-3 fette di mozzarella<br />

tagliate. Proseguite fino alla fine degli ingredienti, poi infornate a 180 °C per 35-40’. Sfornate e<br />

lasciate intiepidire prima di servire.<br />

Seguici su<br />

Se hai preso nota dei nostri voti o ti è venuta fame puoi considerarti già parte di queste visite a sorpresa! Quale sarà<br />

il prossimo piatto vittima del nostro tour? Seguici sul profilo instagram @BRESCIAUP, tieni controllate le nostre<br />

stories, se saremo in un ristorante che già conosci avrai la possibilità di dare il tuo giudizio, votando! A PRESTO!<br />

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BRESCIAUP


Cocktail del mese<br />

CUBA LIBRE<br />

COME PREPARARE<br />

UN CUBA LIBRE<br />

PERFETTO<br />

Per preparare il vostro Cuba libre<br />

versate il rum bianco direttamente<br />

nel tumbler alto. Riempite poi il<br />

bicchiere di ghiaccio. Versate la Cola<br />

fino a riempimento del bicchiere.<br />

Fate ora uno squeeze & drop<br />

con uno spicchietto di lime, che<br />

corrisponde a un ottavo: spremete il<br />

lime e lasciatelo cadere nel bicchiere.<br />

Il Cuba libre è pronto. Bevetelo ben<br />

freddo.<br />

INGREDIENTI<br />

• Rum bianco 45ml<br />

• Lime 1<br />

• Ghiaccio<br />

• Coca cola o altra cola<br />

attesa: 8<br />

qualità: 9<br />

presentazione: 10<br />

cordialità: 9<br />

accoglienza: 7<br />

il voto del nostro lettore: 9<br />

Seguici su<br />

SEGUICI SUL PROFILO INSTAGRAM @BRESCIAUP, TIENI CONTROLLATE LE NOSTRE STORIES, SE SAREMO IN<br />

UN LOCALE CHE GIÀ CONOSCI AVRAI LA POSSIBILITÀ DI DARE IL TUO GIUDIZIO, VOTANDO!<br />

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OROSCOPO<br />

Mese di Luglio<br />

ARIETE<br />

Per i nati dell’Ariete, luglio è il periodo<br />

perfetto per avvicinarsi ai loro conoscenti,<br />

grazie principalmente alla posizione di<br />

Venere in Leone, che donerà loro molta<br />

fiducia. Non aver paura di contattare<br />

qualcuno che hai appena conosciuto.<br />

Dopotutto, potrebbe diventare il tuo futuro<br />

partner. Anche se lui/lei non si trasformerà<br />

nell’amore della tua vita, vivrai almeno<br />

un’esperienza emozionante.<br />

CANCRO<br />

A luglio possiederai molta energia e potresti<br />

sentire grandi scariche di adrenalina. Il<br />

Cancro sarà irrequieto e anche il desiderio<br />

di informazioni sarà insolitamente intenso.<br />

Mercurio ti stimolerà e non ti fermerai finché<br />

non avrai soddisfatto i tuoi desideri. Tuttavia,<br />

fai attenzione a non essere sopraffatto da<br />

un’ansia eccessiva.<br />

TORO<br />

Con l’arrivo di luglio, il Toro sarà<br />

maggiormente favorito dalla posizione<br />

di Giove nei Pesci. Grazie a questa<br />

configurazione astrale, ti sentirai soddisfatto<br />

di te stesso e smetterai di preoccuparti<br />

di cose su cui non hai alcun controllo.<br />

Sarai sopraffatto da un senso di armonia<br />

e anche gli altri lo percepiranno. Inoltre,<br />

potrai trasmettere loro la tua sensazione<br />

di benessere. Infine, non aspettarti<br />

cambiamenti significativi nella tua vita<br />

lavorativa.<br />

LEONE<br />

Questo mese per gli appartenenti al segno<br />

del Leone sarà pieno di armonia e calore,<br />

che l’influsso di Venere donerà loro. Farai<br />

un buon uso della tua capacità di stabilire<br />

nuove relazioni, in modo da incontrare<br />

persone interessanti. Inoltre, avrai anche<br />

abbastanza pazienza per ascoltare quelli<br />

che non sono così attraenti.<br />

GEMELLI<br />

Durante questo periodo, Giove avrà un<br />

influsso significativo sui Gemelli. Oltre<br />

alla creatività, ti porterà felicità ed eventi<br />

decisivi. Pertanto, tieni gli occhi aperti a<br />

luglio, perché potresti incontrare l’amore<br />

della tua vita o ci sarà un evento che<br />

capovolgerà la tua esistenza e ti offrirà la<br />

possibilità di realizza molti dei tuoi sogni.<br />

Sfortunatamente, questo pianeta è anche<br />

associato a un desiderio di potere e a<br />

un’eccessiva autostima. Quindi, potresti<br />

provare a intraprendere un compito che, in<br />

realtà, va ben oltre le tue capacità.<br />

VERGINE<br />

Non sarà facile per i Vergine incontrare<br />

nuove persone a luglio. A causa dell’influsso<br />

di Venere, tenderai a sottovalutare coloro<br />

che ti circondano e a condannarli in modo<br />

irragionevole, diventando quindi molto<br />

arrogante. Ma, se giudichi un libro dalla<br />

copertina, potresti perdere persone che<br />

forse potrebbero cambiare la tua vita in<br />

futuro. D’altra parte, mostrerai un affetto<br />

incrollabile verso i tuoi cari.<br />

79<br />

BRESCIAUP


OROSCOPO<br />

Mese di Luglio<br />

BILANCIA<br />

A luglio tutto sarà calmo e filerà liscio come<br />

l’olio e ti sentirai come se avessi compreso<br />

bene ogni cosa. L’influsso della Luna<br />

moltiplicherà le tue emozioni. Tuttavia, sarai<br />

in grado di controllare completamente tutte<br />

le situazioni e trovare l’equilibrio assoluto in<br />

ogni momento. Grazie alla influenza della<br />

Luna, la Bilancia può persino desiderare di<br />

inventare qualche tipo di attività creativa e<br />

impegnarsi in essa.<br />

CAPRICORNO<br />

luglio, i Capricorno sentiranno in modo più<br />

intenso il dovere verso la propria famiglia,<br />

a causa dell’influsso di Giove. Sarai<br />

eccessivamente protettivo nei confronti dei<br />

tuoi cari, il che potrebbe spesso diventare<br />

un peso per loro. Cerca di correggere<br />

questa tendenza, soprattutto se i tuoi figli<br />

sono adolescenti.<br />

SCORPIONE<br />

Si prevedono molti cambiamenti per gli<br />

Scorpioni a luglio. Grazie a Urano, tenderai<br />

ad esplorare l’inesplorato e a sperimentare.<br />

Rimarrai fedele a questa mentalità anche<br />

in futuro, poiché ti aiuterà in molti aspetti<br />

della vita. Sfortunatamente, la tua relazione<br />

sentimentale non procederà bene, a causa<br />

di questo atteggiamento a meno che il tuo<br />

partner non condivida le tue stesse opinioni.<br />

ACQUARIO<br />

A luglio, i nati dell’Acquario saranno in<br />

ottima forma, anche se potrebbero pensare<br />

il contrario. Marte ti donerà la sua energia e<br />

non ci sarà nulla che non potrai fare, quindi<br />

non sottovalutarti.<br />

Sfortunatamente, a causa dell’influsso di<br />

questo pianeta, sarai anche più impulsivo<br />

e irrequieto del solito. Questo ti porterà a<br />

confrontarti con gli altri, che non saranno<br />

in grado di starti dietro. Eviterai queste<br />

persone, anche se in passato siete stati<br />

inseparabili.<br />

SAGITTARIO<br />

A causa dell’influsso di Saturno, i Sagittari<br />

potrebbero rivelarsi testardi a luglio e,<br />

probabilmente, cercheranno di restare<br />

fedeli ai valori tradizionali a tutti i costi.<br />

Proverai a trasmetterli ai tuoi figli e questo<br />

potrebbe significare problemi. Potrebbero<br />

sentire che stai interferendo nelle loro vite<br />

e questo potrebbe ritorcersi facilmente<br />

contro di te.<br />

PESCI<br />

A luglio, gli appartenenti al segno dei<br />

Pesci saranno dominati dalle emozioni.<br />

Percepiranno fortemente il minimo<br />

cambiamento e prenderanno molto sul<br />

serio il comportamento degli altri. Anche un<br />

piccolo problema potrebbe, spesso, essere<br />

sufficiente a farti impazzire per giorni. Ti<br />

potrebbe essere d’aiuto rafforzare il tuo<br />

rapporto con la natura, poiché ultimamente<br />

non hai prestato molta attenzione a questo<br />

aspetto.

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