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SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N°46) ART. 1 COMMA 1. DCB BRESCIA - LE COPIE DISTRIBUITE PRESSO I LOCALI PUBBLICI E AGLI SPONSOR SONO COPIE OMAGGIO.<br />
16-19 GIUGNO<br />
È RIPARTITA LA<br />
1000 MIGLIA<br />
DAL MUSEO ALLA STRADA<br />
GRAZIE AGLI ASCENSORI PER AUTO<br />
DELL’AZIENDA BRESCIANA<br />
GREEN PARK<br />
GIUGNO <strong>2021</strong><br />
€ 3,00<br />
N° 161<br />
www.bresciaup.it
2007 - <strong>2021</strong><br />
Non esiste separazione definitiva<br />
finchè esiste il ricordo.<br />
Isabel Allende
FORSE CI SIAMO…<br />
E NOI SIAMO PRONTI…<br />
di Manuela Prestini<br />
C’è sempre stata La speranza in tutti noi<br />
di tornare alla normalità, a quando non<br />
dovevamo preoccuparci di salutare una<br />
persona con un abbraccio, o di quando si<br />
poteva andare ad una festa senza dover<br />
rispettare le norme oggi previste per la<br />
limitazione dei contagi.<br />
Il tempo è passato inesorabile e più di quanto<br />
ci si poteva immaginare, si sono susseguiti<br />
più o meno periodi meno pesanti, ed ora<br />
eccoci finalmente a delle vere aperture, ai<br />
tanto attesi momenti all’aria aperta senza<br />
dover guardare l’orologio come fosse un<br />
nemico, pronto a scandire i minuti le ore che<br />
passano, ed a riprenderci, all’ora stabilita,<br />
facendoci rientrare nei ranghi, o meglio<br />
nelle proprie abitazioni, inermi davanti<br />
all’impossibilità di cambiare le regole a causa<br />
di un male che ancora non ha chiarezza.<br />
L’entusiasmo degli italiani per questa nuova<br />
fase di ripartenza è tangibile: i ristoranti e le<br />
vie dei centri storici, continuando a rispettare<br />
le regole anti-Covid tornano a riempirsi.<br />
C’è gente che passeggia guardando le<br />
vetrine, chi consuma al bar, anche un<br />
semplice caffè ma con il piacere dello stare<br />
seduti, e non in un bicchiere usa e getta, i<br />
ristoranti tornano a riempirsi anche durante<br />
la settimana, si cominciano a vedere i<br />
primi i turisti , la nostra città in questo è<br />
avvantaggiata grazie all’evento annuale della<br />
Mille Miglia, iniziando già a prenotare le loro<br />
vacanze, spaziando nelle scelte da regione<br />
a regione, le piccole imprese ritornano a<br />
pianificare le proprie attività a lungo termine,<br />
i concerti e gli eventi musicali rimandati<br />
all’anno successivo, vengono anticipati<br />
rispetto all’anno scorso, si comincia a vivere<br />
ed a godere del piacere del poter fare, si<br />
proprio questo, il dire andiamo e facciamo<br />
respirando aria nuova, potendo decidere in<br />
quale locale andare, quali negozi visitare<br />
per acquistare toccando con mano e<br />
provandosi l’eventuale acquisto, girare tra<br />
le vie e rientrare nei musei per riassaporare<br />
con la vista le bellezze da loro custodite,<br />
poter tornare ad essere tifosi presenti e non<br />
dietro uno schermo, ma soprattutto essere<br />
liberi di potersi spostare al di là dei confini<br />
ritrovandosi in famiglia.<br />
Anche noi della redazione siamo in attesa<br />
che si concretizzino questi momenti e poter<br />
ricominciare a pianificare ed organizzare<br />
eventi, fiere ed occasioni di svago, fiori<br />
all’occhiello che si sposano bene nelle righe<br />
delle pagine della rivista.<br />
Le armi giuste le abbiamo la volontà non<br />
manca, così la pazienza nell’attesa, ma<br />
certamente mancherà quel spunto in più<br />
che arrivava da Ema, sempre con noi nei<br />
ricordi del suo entusiasmo in tutto quello che<br />
programmava, concretizzava, e faceva vivere<br />
a tutte quelle persone che ci seguivano, vuoi<br />
in una semplice serata, con quella libertà che<br />
c’era e che ora attendiamo di farvi rivivere.<br />
2<br />
BRESCIAUP
CARTONGESSO DA INTERNI ED ESTERNI, PROGETTAZIONE<br />
E CONSULENZA, INTONACI, CAPPOTTI, PAVIMENTI TECNICI<br />
Via Guido Rossa n 33, 25060 Cellatica (BS)<br />
www.neweffesrl.it
SOMMARIO<br />
07<br />
10<br />
15<br />
18<br />
22<br />
27<br />
30<br />
32<br />
UN PARCHEGGIO SU MISURA<br />
CON I SISTEMI GREEN PARK<br />
A CENA CON JERRY CALÀ<br />
LA FARMACIA AI TEMPI DEL COVID<br />
Farmacia de Michelis Bovezzo<br />
MENEGOLLI WINE<br />
ESTATE <strong>2021</strong>?<br />
Lorenzo Tiezzi<br />
L’ITALIA AGLI EUROPEI<br />
TICKLING, IL PIACERE DEL SOLLETICO<br />
Massimiliano Mori<br />
“CAVE CANEM”<br />
Maria Verderio<br />
07<br />
34<br />
ASSEGNI ALLO SPORTELLO<br />
Roberto Cappiello<br />
39<br />
LUNGA VITA ALLA STRADA DEL VINO<br />
Stefano Bertazzoni<br />
36<br />
LUCA O’CONNOR<br />
Laura Gorini<br />
42<br />
I GEROGLIFICI<br />
Edward Battisti<br />
46<br />
GENITORIALITÀ<br />
Dott.ssa Elisa Simeoni<br />
50<br />
MANO NELLA MANO, INSIEME ADOTTIAMO<br />
Stefano Bertazzoni<br />
10<br />
52<br />
55<br />
MY NEW OLD SNEAKER<br />
Stefano Bertazzoni<br />
10 MOSTRE IMPERDIBILI A MILANO<br />
Pietro Bazzoli<br />
59<br />
È NATA LILIBET DIANA<br />
Maria Verderio<br />
15<br />
63<br />
66<br />
ATLANTIDE VOLLEY<br />
Che splendida annata!<br />
GALATEO IN ALBERGO<br />
Monica Saraiva<br />
70<br />
ABRUZZO ROAD MOVIE<br />
Simone Mor<br />
71<br />
AMORE VINTAGE<br />
Tuly Sigalini<br />
50
IDEATO DA EMANUELE ZARCONE<br />
BRESCIA UP, PERIODICO MENSILE DI INFORMAZIONE<br />
LOCALE ISCRIZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI BRESCIA<br />
N° 37/2007 DELL’8 SETTEMBRE 2007<br />
EDITORE DUESSE ADV<br />
Manuela Prestini | info@duesseadv.it<br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Renata Sortino<br />
DIRETTORE EDITORIALE<br />
Emanuele Zarcone | info@bresciaup.it<br />
Manuela Prestini | info@duesseadv.it<br />
MARKETING SPECIALIST<br />
Mauro Bonometti | maurob.bresciaup@gmail.com<br />
ASSISTENTE MARKETING<br />
Martina Moretti | martinamoretti@live.it<br />
PROGETTO GRAFICO<br />
DUESSE ADV | info@duesseadv.it<br />
GRAPHIC DESIGNER<br />
Federico Groppelli | groppelli.federico@gmail.com<br />
WEB & SOCIAL<br />
Selene Zarcone | marketing@duesseadv.it<br />
REDAZIONE E UFFICIO STAMPA<br />
Antonio Russo | info@bresciaup.it<br />
CREATIVE & ART DIRECTOR<br />
Federica Cocco | lafede1@hotmail.com<br />
COLLABORATORI<br />
Massimo Lucidi | Maria Verderio | Chicca Baroni | Edward<br />
Battisti | Rossano Caffi | Roberto Cappiello | Emanuele Lumini<br />
| Simone Mor | Laura Gorini | Caterina Musciarelli | Roberto<br />
Zarrillo | Lorenzo Tiezzi | Alessandro Arrighini | Roberta Colico<br />
| Stefano Bertazzoni | Tully Sigalini | Ricky Modena | Elisa<br />
Simeoni | Sabina Moro | Cesare Palazzo | Monica Saraiva<br />
PHOTOGRAPHERS<br />
Selene Zarcone | Attilio Feder | Cesare Palazzo<br />
Riccardo Guerini | StudioUp | Aldo Pagani<br />
Patrick Merighi | Filippo Venezia | Federica Scaroni<br />
STAMPA<br />
Pixartprinting<br />
REDAZIONE<br />
servizio d<br />
delivery<br />
Via Parma, 10 - Brescia<br />
Tel. 339 683 6770<br />
ABBONAMENTI<br />
www.bresciaup.it | info@bresciaup.it<br />
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6<br />
BRESCIAUP
UN PARCHEGGIO SU MISURA<br />
CON I SISTEMI GREEN PARK<br />
L’AZIENDA BRESCIANA È PARTNER<br />
DEL MUSEO MILLE MIGLIA<br />
Il legame con Brescia, la passione per<br />
l’automobile e la sua storia. Quale occasione<br />
migliore della Mille Miglia appena conclusa<br />
per raccontare di Green Park, storica azienda<br />
bresciana specializzata nella progettazione<br />
e nella produzione di sistemi di parcheggio,<br />
che recentemente ha aggiornato ai moderni<br />
standard di sicurezza la piattaforma in<br />
funzione presso il Museo della Mille Miglia.<br />
Ascensori per auto, parcheggi meccanizzati,<br />
elevatori, piattaforme e montacarichi<br />
per merci: solo per citarne alcuni, sono i<br />
prodotti con cui Green Park si è posizionata<br />
tra i leader del settore, distinguendosi per<br />
le sue realizzazioni, capaci di integrarsi alla<br />
perfezione in qualsiasi contesto ambientale<br />
ed architettonico. E’ infatti possibile trovare<br />
i sistemi di parcheggio Green Park nei<br />
luoghi più disparati, in Italia o all’estero:<br />
dai condomini e le residenze di città come<br />
Bologna, Milano, Bergamo e Verona, fino a<br />
luoghi di grande valore paesaggistico come<br />
Courmayeur, Livigno, Forte dei Marmi e il<br />
lago di Como. Gli ascensori per auto Green<br />
Park trovano collocazione presso importanti<br />
attività commerciali: l’ultima realizzazione<br />
riguarda il montauto installato presso la<br />
nuova concessionaria Citroen-DS Gozzini<br />
7<br />
BRESCIAUP
di viale della Bornata, proprio all’ingresso<br />
di Brescia. Senza dimenticare le esigenze<br />
del privato che ha bisogno di parcheggiare<br />
in spazi ristretti le sue auto: gli elevatori,<br />
ad esempio, sono molto apprezzati dai<br />
collezionisti di auto d’epoca, che hanno la<br />
necessità di “ricoverare” un numero ampio di<br />
veicoli in un’unica rimessa o garage.<br />
L’impiego in tutti questi scenari è frutto<br />
dell’ampia possibilità di personalizzare ed<br />
adattare i sistemi in base all’impiego per cui<br />
sono destinati e al luogo in cui andranno<br />
installati. Green Park ha cura dell’intero<br />
processo produttivo, dalla progettazione<br />
dei componenti, alla loro realizzazione sino<br />
all’assemblaggio e alla posa. I clienti possono<br />
poi contare su un servizio di assistenza 24h,<br />
che interviene prontamente in caso di ogni<br />
necessità, anche e soprattutto dopo che<br />
il dispositivo è stato installato e messo in<br />
funzione.<br />
Gli ascensori e i parcheggi meccanizzati<br />
Green Park vantano tutti gli optional<br />
necessari al funzionamento in completa<br />
sicurezza: dalle fotocellule, all’impianto di<br />
illuminazione, fino ai monitor per i modelli<br />
con conducente a bordo. Una azienda nata<br />
e cresciuta sul territorio bresciano, cui<br />
si lega con grande orgoglio. La passione<br />
dei proprietari, i fratelli Paolo e Cristian<br />
Poltronieri, li ha spinti a legarsi al nome<br />
della corsa più bella del mondo, sostenendo<br />
il Museo della Mille Miglia di Brescia, di cui<br />
sono diventati partner nel <strong>2021</strong>.<br />
8<br />
BRESCIAUP
A lato il modello di ascensore per<br />
auto installato presso il Museo della<br />
Mille Miglia di Brescia. Consente di<br />
portare le auto dal piano primo in cui<br />
sono esposte al cortile sottostante.<br />
Gli ascensori per auto Green Park<br />
si distinguono per il meccanismo<br />
di sollevamento, che può essere<br />
a pantografo o a colonna, per la<br />
possibilità di trasportare o meno<br />
il conducente a bordo e per la<br />
eventuale dotazione del tetto.<br />
A fianco un modello di parcheggio<br />
meccanizzato Lift Box C1S, installato<br />
nel Principato di Monaco. Da notare<br />
il dettaglio del tetto, rivestito con la<br />
stessa pavimentazione del cortile<br />
circostante.<br />
Sotto l’ascensore per auto Lift<br />
Car C2 con conducente a bordo<br />
installato nella nuova sede della<br />
concessionaria Citroen-DS Gozzini<br />
di Brescia, dove viene utilizzato<br />
per spostare da un piano all’altro i<br />
modelli della Casa francese.<br />
Green Park srl<br />
Via dei Colli 30<br />
25013 Carpenedolo BS<br />
Tel. +39 030 96 98 822<br />
info@greenparksrl.com<br />
www.greenparksrl.com<br />
9<br />
BRESCIAUP
A CENA CON JERRY<br />
Venerdì 11 <strong>Giugno</strong> al Sestino Beach si è svolta<br />
l’iniziativa A CENA CON JERRY, occasione<br />
per ascoltarlo dal vivo durante la Cena in<br />
Musica che lo ha visto cantare e suonare<br />
ripercorrendo mezzo secolo di carriera.<br />
Una cena svoltasi nel pieno rispetto della<br />
normativa, con un pubblico selezionato<br />
che dai tavoli ha potuto godere del grande<br />
coinvolgimento che solo Jerry sa offrire.<br />
L’ironia e la spensieratezza che<br />
contraddistinguono da sempre Jerry Calà<br />
hanno scaldato il cuore del pubblico nelle<br />
2 ore di cena spettacolo durante le quali lo<br />
showman veronese non si è risparmiato.<br />
Sia da adolescente come attore di cabaret,<br />
musicista e cantante, che come protagonista<br />
al cinema, la vita di Jerry Calà è sempre stata<br />
accompagnata da bellissime canzoni che<br />
hanno fatto da colonna sonora ai suoi spettacoli<br />
cominciando dagli albori con il gruppo dei Gatti<br />
di Vicolo Miracoli, proseguendo la sua carriera<br />
artistica con i film, che hanno rilanciato vecchi<br />
successi degli anni ’60 e ’70 e naturalmente<br />
degli anni ’80.<br />
L’attore-cantante, attraverso irresistibili<br />
racconti di vita vissuta, divertenti gag e<br />
canzoni indimenticabili, appare sempre più<br />
trascinante.<br />
Il mix tra musica, comicità ha assicurato il<br />
coinvolgimento del pubblico, come solo Jerry<br />
Calà riesce a fare, mescolando la musica con<br />
il suo effervescente umorismo. Ma non sono<br />
mancate le emozioni, come quando Jerry e<br />
suo figlio Johnny si sono esibiti insieme.<br />
10<br />
BRESCIAUP
Jerry Calà il prossimo 28 giugno compie<br />
70 anni. Inoltre l’attore siciliano, quest’anno<br />
festeggia anche 50 anni di carriera, iniziata<br />
nel 1971 con I Gatti di Vicolo dei Miracoli.<br />
Calà è senza dubbio uno delle icone degli anni<br />
’80, quando i suoi film iniziano a spopolare<br />
nei cinema italiani: “Di quel periodo salvo<br />
l’entusiasmo, la voglia di fare, di buttarsi<br />
anche perdendo dei rischi. Il fenomeno dello<br />
“Yuppismo” si può identificare in canzoni che<br />
avevano però voglia di emergere di inventare”,<br />
ha raccontato l’attore al Quotidiano del Sud.<br />
Ricordando il film “Arrivano i gatti” di Carlo<br />
Vanzina del 1980, Cala ha parlato del periodo<br />
difficile che stanno vivendo gli artisti: “I<br />
personaggi che sceglie la tv sono pescati<br />
dai reality, dai social, non viene prediletto<br />
il talento. Chi vuole intraprendere questo<br />
mestiere deve essere prima di tutto onesto<br />
con se stesso: il sacro fuoco della recitazione<br />
richiede innumerevoli provini e tanto studio”.<br />
gira la testa…”<br />
“Un metro indietro (RMX by T4FUN by Claudio<br />
Tozzo” il remix dell’ultimo brano di JERRY<br />
CALÀ così inevitabilmente attuale!<br />
In “UN METRO INDIETRO” (distribuzione<br />
Baraonda), tutto il ritmo e l’energia di JERRY<br />
CALÀ, che propone in una sua personale<br />
chiave ironica la situazione di oggi che tutti<br />
stiamo vivendo.<br />
JERRY CALÀ porta una ventata di ottimismo<br />
per ritornare a vivere appieno questa estate<br />
<strong>2021</strong>, seppur nel rispetto degli altri, restando<br />
appunto “un metro indietro”.<br />
Scritto e composto da JERRY CALÀ, ha<br />
partecipato alla realizzazione di “UN METRO<br />
UN METRO INDIETRO<br />
“Che distanza c’è tra il mondo di prima, io ti<br />
conosco mascherina, è un carnevale una vita<br />
in vetrina che inquina. Tira su le mani fuori<br />
dall’Amuchina… (…) Tu sei un passo avanti, un<br />
passo avanti, io invece resto un metro indietro,<br />
un metro indietro, rispetto agli altri. E gira gira<br />
Jerry Calà con Michele Fedrizzi e l’attrice e giornalista Michela Rocco di Torrepadula (Miss Italia 1987)<br />
11<br />
BRESCIAUP
INDIETRO” il musicista Emanuele Longo.<br />
Il Brano è stato registrato allo studio di Danti<br />
il frontman ed ex voce dei Two Fingerz e<br />
masterizzato da Marco Zangirolami presso<br />
Noize Studio di Milano e si candida a diventare<br />
il nuovo ballo estivo della Fase 3 con il suo<br />
ritmo travolgente e la sua positività.<br />
Il videoclip è stato realizzato dai disegnatori<br />
Dan&Dav, che hanno reso JERRY un simpatico<br />
cartoon.<br />
Lo scorso mese al palasport di Lonato del<br />
Garda, uno dei punti vaccinali in provincia di<br />
Brescia, si è presentato un “paziente” speciale<br />
per farsi somministrare il richiamo. E’ il<br />
popolare attore JERRY CALÀ che, nonostante<br />
sia di Verona, si è presentato a Lonato visto<br />
che “da quindici anni abito a Padenghe” ha<br />
detto.<br />
JERRY CALÀ, che compirà 70 anni a fine<br />
giugno, ha sottolineato la necessità di fare il<br />
vaccino con coscienza, fiducia ed entusiasmo,<br />
viste le serate che lo tengono sempre<br />
impegnato in giro per l’Italia.<br />
Jerry Calà, lo showman più amato dagli italiani,<br />
musicista, cantante e attore popolarissimo<br />
fin dagli anni 80: i suoi film hanno segnato<br />
un’epoca della commedia italiana. Da<br />
veronese doc, Jerry Calà è anche molto<br />
vicino lago di Garda dove la sua presenza è<br />
nota per il Sestino Beach che gestisce a<br />
Desenzano con Yudi Bueno e Puccio Gallo<br />
dove attualmente si servono solo aperitivi,<br />
pranzi e cene in sicurezza come da normativa.<br />
Caterina Musciarelli<br />
Jerry Calà con il figlio Johnny durante l’esibisione<br />
12<br />
BRESCIAUP
14<br />
BRESCIAUP
FARMACIA DE MICHELIS BOVEZZO<br />
LA FARMACIA AI<br />
TEMPI DEL COVID<br />
Torniamo indietro di un anno, Marzo 2020,<br />
quando ci siamo ritrovati ad affrontare una<br />
pandemia, di cui nessuno si rendeva conto<br />
né della gravità né della vastità. Il Covid ci<br />
ha cambiato la vita, scuole chiuse, lockdown<br />
totale...<br />
Con gli ambulatori medici non più accessibili<br />
al pubblico e con i medici di medicina<br />
generale che inviano le ricette per via<br />
telematica, con gli ospedali stracolmi, la<br />
farmacia è rimasta “il solo luogo accessibile<br />
a tutti”, nella gestione del minor desease,<br />
nel monitoraggio e supporto delle terapie<br />
croniche o semplicemente per regalare<br />
qualche parola di conforto.<br />
Armati di mascherine, camici, plexiglass<br />
di protezione, domeniche e festivi inclusi<br />
non abbiamo mai abbandonato il campo,<br />
compiendo il nostro lavoro con un grande<br />
senso del dovere, con consegne a domicilio<br />
fino a tarda sera per evitare alle persone di<br />
uscire, regalando anche un libro “ il piccolo<br />
principe” durante le consegne a casa,<br />
per regalare un sorriso e curare l’aspetto<br />
psicologico di questa pandemia che non è<br />
indifferente.<br />
Passa l’estate e ci ritroviamo in autunno<br />
ancora di fronte il Covid, siamo tutti più<br />
preparati, abbiamo le mascherine, abbiamo<br />
l’ossigeno, ma i positivi sono ancora tanti e<br />
purtroppo anche i morti.<br />
Abbiamo da gennaio <strong>2021</strong> uno strumento in<br />
15<br />
BRESCIAUP
più che è la possibilità di eseguire tamponi<br />
antigenici rapidi in farmacia.<br />
Anche in questo caso non ci tiriamo indietro<br />
ma allestiamo dei gazebo all’ esterno della<br />
farmacia per evitare il contatto con i clienti<br />
della farmacia.<br />
Che cos’è un tampone antigenico rapido è<br />
un tampone nasale che ricerca le proteine<br />
del virus, i cosiddetti antigeni, e permette<br />
di avere il risultato in 15 minuti. Il servizio<br />
è disponibile su prenotazione per evitare<br />
assembramenti.<br />
Veniamo presi d’assalto, tutti vogliono fare<br />
il tampone, la gente ha paura, il Covid sta<br />
facendo ancora vittime dopo un anno e<br />
anche un banale raffreddore spaventa.<br />
I tamponi di cui siamo dotati sono di terza<br />
generazione che ricercano l’antigene<br />
del virus attraverso un macchinario a<br />
immunofluorescenza, con un’attendibilità<br />
molto elevata.<br />
In caso di positività la farmacia prenota<br />
all’utente un tampone molecolare di<br />
conferma.<br />
La regione Lombardia ha inoltre reso<br />
disponibile presso alcune farmacie<br />
aderenti la possibilità di seguire il tampone<br />
gratuitamente per i ragazzi al di sopra dei 14<br />
anni e per gli insegnanti, prenotando sulla<br />
piattaforma www.prenotasalute.regione.<br />
lombardia.it, questo, ulteriore servizio per<br />
cercare di tamponare i contagi nelle classi<br />
in presenza.<br />
hanno frequentato corsi sia teorici che<br />
pratici per essere abilitati a diventare<br />
“Farmacista vaccinatore”, attendiamo<br />
indicazioni da parte della regione se riterrà<br />
opportuno il coinvolgimento delle farmacie<br />
saremo pronti a svolgere il nostro dovere,<br />
forse si partirà in autunno anche perché in<br />
Lombarda sono presenti dei centri vaccinali<br />
molto organizzati.<br />
La dott.ssa Contenti partecipa come<br />
volontaria presso HUB di Brescia come<br />
vaccinatore nel gruppo rotary.<br />
Concludendo il racconto di questo ultimo<br />
anno vissuto in pandemia, ritengo che la<br />
farmacia non è più solo un luogo in cui non<br />
si trovano solo i farmaci ma dove trovare<br />
servizi a portata di mano senza liste di<br />
attesa, come fare un elettrocardiogramma,<br />
un monitoraggio della pressione arteriosa<br />
con Holter Pressorio, o un monitoraggio<br />
cardiaco con l’Holter cardiaco, un’analisi<br />
della glicemia, del colesterolo, dei trigliceridi,<br />
sono davvero tanti i servizi che puoi trovare<br />
nella nostra farmacia. Quanto è importante<br />
fare prevenzione? Quanto è importante<br />
seguire uno stile di vita corretto? Per noi<br />
è indispensabile, per questo la nostra<br />
missione è trasmettere questo concetto<br />
“PREVENZIONE E PROMOZIONE ALLA<br />
SALUTE” se previeni non curi, se previeni<br />
non ti ammali.<br />
In primavera arriva il vaccino, si inizia<br />
la vaccinazione di massa cominciando<br />
dalle categorie più deboli, gli anziani,<br />
fino a scendere via via con l’età e ad oggi<br />
siamo arrivati con le prenotazioni per gli<br />
adolescenti.<br />
Si parlava di coinvolgere anche le farmacie<br />
nella vaccinazione essendo un presidio<br />
facilmente accessibile a tutti, per accelerare<br />
immunità di gregge.<br />
Tutti i farmacisti presso la nostra farmacia<br />
Dott .ssa Contenti Marzia<br />
presso HuB vaccinale<br />
16<br />
BRESCIAUP
17<br />
BRESCIAUP
MENEGOLLI WINE<br />
Le Cantine Menegolli sono situate a nord di<br />
Verona, nel cuore della Valpolicella, un’area<br />
intrisa di storia e tradizioni.<br />
La cantina si trova a pochi km dal centro<br />
della città. Al loro arrivo, gli enoturisti,<br />
trovano una corte centrale con un pozzo, i<br />
vigneti e gli uliveti sulle colline adiacenti. Nei<br />
piani interrati, sotto l’agriturismo a 5 metri di<br />
profondità, c’è la zona di lavorazione del vino<br />
con il primo affinamento. Più sotto, a quasi 12<br />
metri sotto il livello di campagna, il vino sosta<br />
nel silenzio di una grande bottaia. Oltre 1000<br />
barrique, insieme a 18 botti grandi, fanno del<br />
nostro Valpolicella, un vino di grandissima<br />
armonia; ma il bene più prezioso è l’Amarone<br />
della Valpolicella che matura nella botte più<br />
grande del mondo. Al centro della bottaia<br />
infatti, tra 62 affreschi alle pareti, si trova la<br />
“Superba”, una botte di quasi 430 ettolitri<br />
che ha vinto il Guinness World Records nel<br />
2013. La grande botte impreziosita da un<br />
altorilievo, rappresenta la bellissima città di<br />
Verona con Giulietta affacciata al famoso<br />
balcone, che tende la mano a Romeo.<br />
In questo luogo carico di energia, la famiglia<br />
Menegolli si impegna ogni giorno nella<br />
coltivazione della vite per la produzione di<br />
un vino straordinario, eredità di un territorio<br />
incantato.<br />
Una passione condivisa per indulgenze<br />
esclusive<br />
La collaborazione tra Bugatti e Menegolli<br />
è naturale grazie alla filosofia condivisa<br />
di creare prodotti di altissima qualità<br />
ed eccellenza che uniscono tradizione<br />
e innovazione. Il produttore francese di<br />
supercar di lusso e la famiglia Menegolli<br />
hanno lavorato al loro progetto comune:<br />
la produzione di esclusive bottiglie di<br />
Amarone della Valpolicella a marchio<br />
Bugatti, imbottigliate dalla botte più grande<br />
del mondo che è stata costruita da Luigi<br />
Menegolli nel 2011 ed è attualmente di<br />
proprietà dell’azienda a conduzione familiare.<br />
Cantina Menegolli<br />
Via Tavigiana 8, 37023, Grezzana (Verona)<br />
Tel. +39 045 907 104<br />
info@menegolli.net<br />
18<br />
BRESCIAUP
19<br />
BRESCIAUP<br />
Dario Menegolli e Michela Motoc<br />
Instagram @michela.motoc.official
La bottiglia di Amarone delle cantine<br />
Menegolli targata Bugatti
21<br />
BRESCIAUP
ESTATE <strong>2021</strong>?<br />
IL DIVERTIMENTO, PIAN PIANO, RIPARTE...<br />
di Lorenzo Tiezzi<br />
Come balleremo in questa strana estate<br />
2020? Mentre scriviamo, quasi a metà giugno<br />
<strong>2021</strong>, la risposta più logica è che non balleremo<br />
come un tempo. Forse potremo muoverci<br />
un po’ a tempo, con quelle regole che ormai<br />
conosciamo (mascherina, distanziamento),<br />
ma le grandi adunate sono probabilmente rimandate.<br />
Ma non sarà un’estate triste, affatto. Perché<br />
per divertirsi, in fondo, non c’è bisogno di<br />
grandi numeri o di grandi folle. Ciò che conta<br />
davvero sono i sorrisi degli amici, la musica<br />
e qualcosa di buono da bere. Ecco la formula,<br />
ad esempio, dell’Hotel Costez di Cazzago<br />
(BS) che quest’estate riapre all’inizio con formula<br />
bar musicale, quella giusta per ripartire<br />
pian piano.<br />
Sul Garda i locali in cui far tardi, oggi che il<br />
coprifuoco è finalmente solo un ricordo, sono<br />
tanti. E sono senz’altro tanti anche i bresciani<br />
che faranno rotta su Milano Marittima e<br />
sul mitico Papeete. “Il divertimento sta pian<br />
piano ripartendo e lo farà in modo ancora<br />
più netto grazie al coprifuoco sempre meno<br />
stringente”, spiega Icio Franzoni di Royal Management<br />
(nelle foto) una delle realtà di ri-<br />
22<br />
BRESCIAUP
ferimento quando si tratta di<br />
bellezza, modelle e hostess<br />
“Funzionano soprattutto gli<br />
aperitivi e le spiagge con un<br />
po’ di intrattenimento. I locali<br />
e le spiagge sembrano già<br />
essere molto frequentati, è<br />
naturale sia così, dopo tanti<br />
mesi pandemia. Speriamo,<br />
pian piano e in sicurezza, di<br />
ripartire anche con il ballo”.<br />
Royal Management ha già<br />
chiuso accordi importanti con<br />
molti dei più importanti club e<br />
spiagge italiani, tra cui ovviamente<br />
c’è il Papeete Beach di<br />
Milano Marittima (RA).<br />
In ambito performance & co<br />
ecco Woodoo, il nuovo evento<br />
di Circo Nero Italia: è un viaggio<br />
spirituale nelle emozioni e<br />
in quelle sensazioni che la vita<br />
moderna in qualche modo reprime.<br />
“È un viaggio affascinante<br />
che ci scava dentro e ci<br />
racconta il ritmo di danze selvagge,<br />
grazie al magnetismo<br />
del fuoco”, spiega lo staff del<br />
collettivo guidato dal fiorentino<br />
Duccio Cantini. Il bello è<br />
che uno show di questo tipo<br />
si può vivere anche da seduti,<br />
mentre ci si gode un’ottima<br />
cena o un aperitivo.<br />
E siccome con un bicchiere<br />
di qualcosa di buono in mano<br />
divertirsi è molto più facile,<br />
ecco Barancli, gin originale<br />
friulano creato dal barman<br />
internazionale Michele Piagno<br />
“Il gusto di Barancli nasce<br />
dal bosco e dalla montagna”<br />
spiega Piagno, affermato<br />
mixologist che da sempre ha<br />
nel cuore la sua terra. “Non si
tratta di una ricetta pensata solo per cocktail<br />
e miscele zuccherine, bensì soprattutto per<br />
abbinamenti insoliti con erbe aromatiche del<br />
territorio, come la salvia del nostro Friuli”.<br />
Addetti ai lavori ed appassionati di divertimento<br />
possono infine fare un po’ di aggiornamento<br />
professionale in diretta Facebook<br />
lunedì 28 e martedì 29 giugno <strong>2021</strong>, grazie<br />
a Meet Music, la manifestazione supportata<br />
da MINI Italia e creata da Luca Guerrieri. I<br />
diversi approfondimenti di Meet Music <strong>2021</strong><br />
partiranno però tutti da un interrogativo comune:<br />
come ripartire nel modo giusto, dopo<br />
la pandemia? I club, le discoteche, i concerti,<br />
lo show biz, devono cambiare pelle dopo il<br />
Covid-19?<br />
24<br />
BRESCIAUP
25<br />
BRESCIAUP
26<br />
BRESCIAUP
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ROMA - 20/06 | Ore 18.00<br />
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La caricatura del mese<br />
Alessandro<br />
Arrighini<br />
28<br />
BRESCIAUP
29<br />
BRESCIAUP
BRESCIA<br />
Love & Sex<br />
TICKLING, IL PIACERE<br />
DEL SOLLETICO<br />
di Massimiliano Mori<br />
Tickling è un termine inglese che significa<br />
fare il solletico. Vi starete chiedendo cosa<br />
centri fare il solletico con questa rubrica,<br />
ma quando si parla di ticking ci si riferisce<br />
ad una specifica pratica legata ad una<br />
forma di eccitazione sessuale che si verifica<br />
quando si viene solleticati o si vede<br />
qualcuno che viene solleticato. Esiste anche<br />
un termine specifico per indicare questo<br />
piacere, knismolagnia. Il solletico è sicuramente<br />
una pratica che tutte le coppie<br />
hanno sperimentato nella loro storia, aiuta<br />
ad entrare in intimità e, soprattutto agli<br />
inizi del rapporto, è un modo per romper<br />
il ghiaccio, iniziare a toccare e conoscere<br />
il partner in un clima giocoso. In questi<br />
casi farsi il solletico diventa una specie di<br />
preliminare divertente che può portare poi<br />
al rapporto sessuale completo. Attraverso<br />
la risata è possibile sbloccare alcuni freni<br />
inibitori e sciogliere alcune resistenze in<br />
modo da rendere il rapporto più intenso<br />
e libero. Solleticarsi a vicenda porta con<br />
sè anche una dinamica di ruoli dove chi<br />
solletica assume un ruolo dominante e chi<br />
subisce assume un ruolo più passivo. Ci<br />
sono vari livelli e vari modi in cui si può<br />
praticare usando semplicemente le mani e<br />
le dita o utilizzando vari strumenti, come<br />
una piuma, per stimolare maggiormente le<br />
varie zone del corpo.<br />
Si parla di ticking vero e proprio (appartenente<br />
al mondo BDSM) quando il partner<br />
30<br />
BRESCIAUP
viene legato per fargli subire questa “tortura”.<br />
Le persone amanti di questa pratica<br />
arrivano a sperimentare un’eccitazione e<br />
una soddisfazione talmente intensa da arrivare<br />
all’orgasmo e non sentire la necessità<br />
successiva di un rapporto sessuale. In<br />
questo caso si accentua la dinamica dei<br />
ruoli e l’eccitazione provata è molto forte<br />
sia per chi riceve (ticklee) sia per chi gestisce<br />
il gioco (tickler).<br />
In generale solletico porta con sé sensazioni<br />
molto intense legate al divertimento,<br />
al piacere ma anche al fastidio. Troppo<br />
solletico diventa fastidioso, insopportabile<br />
e addirittura dannoso. Come in tutte le<br />
cose bisogna trovare la giusta combinazione<br />
sperimentando insieme al partner<br />
le varie situazioni sempre in modo Sano,<br />
Sicuro, Consensuale.<br />
Essendo una pratica poco conosciuta e<br />
poco studiata, ho chiesto ad un appassionato<br />
dell’argomento e gestore della pagina<br />
Instagram Solleticofilia_Italiana di<br />
rispondere ad alcune domande per farci<br />
conoscere la sua storia e comprendere<br />
meglio questo affascinante mondo.<br />
sono vergognato di questa cosa. Mi sono<br />
sentito “diverso” per gran parte della mia<br />
vita e questo modo di vivere la mia passione<br />
mi ha condizionato non poco. Oggi<br />
ho capito che in realtà non è né una malattia<br />
nè un qualcosa di cui vergognarsi.<br />
È solo un modo di vivere il sesso diverso<br />
da quello “convenzionale”. Una volta presa<br />
questa consapevolezza ho iniziato a vivere<br />
molto meglio ed a godermi di più ciò<br />
che questa pratica può dare”.<br />
In conclusione cosa diresti a chi si avvicina<br />
ora a questa pratica o che scopre di avere<br />
questo tipo di preferenza?<br />
“Per chi si approccia a questa pratica per<br />
la prima volta non ho un consiglio preciso<br />
da dare. Penso che ognuno di noi vive la<br />
vita in maniera diversa e che non ci sia un<br />
modo giusto e uno sbagliato di affrontare<br />
la cosa. Posso solo consigliare di non<br />
viverla come un’anomalia. Piuttosto come<br />
una cosa che fa parte di sè e ci rende unici,<br />
che ci distingue dagli altri! La diversità<br />
non è un male. Non lo è mai in nessun<br />
ambito!”.<br />
Quando ti sei accorto di avere questa preferenza<br />
e da quanto tempo la pratichi?<br />
“Mi sono accorto di avere questo fetish<br />
già da quando ero bambino. Sentivo già<br />
da allora che per me il solletico aveva un<br />
valore diverso dal semplice “gioco”. Quando<br />
passavano in tv scene di solletico ne<br />
rimanevo affascinato. Poi con il tempo, ed<br />
anche grazie a internet, sono venuto a conoscenza<br />
del mondo del tickling. La mia<br />
passione aveva finalmente un nome e sapere<br />
che dietro al semplice solletico c’era<br />
un vero e proprio universo nascosto è stata<br />
una vera rivelazione per me. Lo pratico<br />
seriamente da tanto ormai”.<br />
Come hai vissuto questa scoperta e come<br />
la vivi ora?<br />
“Venire a conoscenza del mio fetish però<br />
non è stato facile. Per un lungo periodo ho<br />
pensato di avere una specie di “malattia”,<br />
ho pensato di non essere normale e mi<br />
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31<br />
BRESCIAUP
“CAVE CANEM”<br />
LA MOSTRA FOTOGRAFICA DI CLAUDIO<br />
BARONTINI A LERICI<br />
di Maria Verderio<br />
Gigantografie che raccontano il rapporto tra<br />
cani e padroni: la splendida mostra organizzata<br />
dal Comune di Lerici.<br />
Sulla passeggiata della Venere Azzurra, dal<br />
18 giugno al 3 ottobre <strong>2021</strong> sarà possibile<br />
ammirare splendide gigantografie in bianco<br />
e nero di due metri x tre che raccontano il<br />
rapporto tra personaggi famosi e i loro amici<br />
a quattro zampe.<br />
Cave Canem<br />
La mostra, organizzata dal Comune di Lerici<br />
in Liguria, raccoglie splendide immagini scattate<br />
dal grande fotografo Claudio Barontini.<br />
Sulla passeggiata a mare della Venere Azzurra<br />
sarà possibile ammirare scatti d’autore<br />
che raccontano storie di rapporti privilegiati.<br />
Cani e padroni<br />
Dopo questo anno di Covid, gli amici a quattro<br />
zampe sono stati ottimi alleati per trascorrere<br />
e superare un tempo dilatato. Claudio<br />
Barontini, nota firma della fotografia italiana<br />
e internazionale, ha saputo cogliere alcuni<br />
momenti di queste straordinarie relazioni.<br />
I personaggi noti<br />
Tra i personaggi noti che sono stati ritratti c’è<br />
un bellissimo ritratto di Zeffirelli in compagnia<br />
del suo meticcio o quello di Paolo Conticini<br />
col suo Iago. L’autore delle fotografie è<br />
livornese e ligure d’adozione e ha spesso ritratto<br />
vip nazionali e internazionali fermandoli<br />
in scatti che resteranno eterni, in cui viene<br />
ritratta la loro anima e la loro essenza.<br />
32<br />
BRESCIAUP
ASSEGNI ALLO<br />
SPORTELLO<br />
LA BANCA NON HA ALCUN OBBLIGO DI PAGAMENTO<br />
di Roberto Cappiello<br />
Contrariamente a ciò che si crede, l’istituto<br />
di credito deve rendere conto solo al<br />
traente e non ha alcun obbligo verso il<br />
beneficiario.<br />
Sebbene in costante calo da vent’anni a questa<br />
parte, l’utilizzo di assegni bancari resiste<br />
nella pratica quotidiana nonostante l’ostacolo<br />
alla circolazione posto dal divieto di emetterli<br />
in forma libera se non per importi inferiori a<br />
mille euro. Resiste anche l’utilizzo di assegni<br />
post-datati come strumento di pagamento<br />
a termine, nonostante ciò sia proibito dalla<br />
legge ed abbia costituito reato fino al 1999.<br />
L’assegno, infatti, può essere emesso solo a<br />
vista ed emetterlo con data futura comporta<br />
l’evasione dell’imposta di bollo sulle cambiali.<br />
L’unica deroga è per gli assegni fuori piazza,<br />
dove è possibile aggiungere un massimo di<br />
quattro giorni.<br />
Di recente, un servizio della trasmissione televisiva<br />
Striscia La Notizia ha riportato in auge<br />
il tema del pagamento degli assegni bancari<br />
presso lo sportello. Il beneficiario di un assegno<br />
ha infatti impiegato tre ore e l’intervento<br />
della Guardia di Finanza per vedersi riconoscere<br />
la somma riportata sul titolo. Al di là<br />
dell’accaduto, risolto positivamente solo per<br />
via della presenza delle telecamere di un noto<br />
programma tv, la cosa importante da notare<br />
è che i dipendenti della banca avevano pienamente<br />
ragione nel negare il pagamento ad<br />
una persona a loro sconosciuta.<br />
34<br />
BRESCIAUP
Un aspetto a molti ignoto è infatti la mancanza,<br />
in via di principio, di un diritto del portatore<br />
dell’assegno sulla provvista e di un obbligo<br />
cambiario dello sportello. Ovvero, la banca<br />
non ha l’obbligo di pagarlo.<br />
Gli istituti hanno il dovere di attrezzarsi per limitare<br />
le frodi ancora più quando si tratta di<br />
assegni, dove vi è rapporto diretto tra banca<br />
e cliente che lo emette. Vi è assodata giurisprudenza<br />
che prevede come l’obbligazione a<br />
pagare della banca sussista unicamente nei<br />
confronti del proprio cliente perché scaturisce<br />
dal rapporto di provvista e dalla convenzione<br />
di assegno. La banca è tenuta a eseguire il<br />
pagamento su ordine e per conto del cliente<br />
che lo ha emesso e non di chi lo riceve. Di qui<br />
la mancanza, in via di principio, di un diritto<br />
del portatore dell’assegno sulla provvista e di<br />
un obbligo cambiario dello sportello. L’articolo<br />
1992 del Codice civile dispone che il debitore<br />
è liberato dalla sua obbligazione se adempie<br />
la prestazione nei confronti del possessore di<br />
un titolo di credito senza colpa grave.<br />
Anche la Cassazione (es: 5 agosto 1974, n.<br />
7307; 14 marzo 1997, n. 2303; 18 agosto 1997, n.<br />
7658) obbliga la banca a identificare il cliente<br />
mediante le cautele suggerite dalle circostanze<br />
del caso concreto, con particolare riferimento<br />
al luogo del pagamento, alla persona<br />
del presentatore, all’importo e alla natura del<br />
documento. Per non incorrere in tale responsabilità<br />
la banca è tenuta alla verifica dell’integrità<br />
fisica del titolo e in caso di negoziazione<br />
di titoli di non irrilevante valore alla identificazione<br />
del presentatore del titolo di credito<br />
per conoscenza personale o con l’intervento<br />
di un notaio. Non è sufficiente il documento di<br />
identificazione.<br />
Sono opere che trafiggono il buio attraverso<br />
sfumature cangianti: Bruno Bani (1964)<br />
gioca con i riflessi e con i colori per rendere<br />
tangibile il mutamento stesso dell’essere. La<br />
sua capacità.<br />
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BRESCIAUP 57
LUCA O’CONNOR<br />
LA RICONFERMA DI UN TALENTO<br />
di Laura Gorini<br />
Ha iniziato a scrivere nel 2011 il giovane Luca<br />
O’Connor, e da allora non si è più fermato! Se<br />
in primis ha iniziato con un romanzo dal titolo<br />
Love, da lui stesso definito con l’aggettivo di<br />
sperimentale, poi si è dato – per così dire – ai<br />
racconti brevi per bambini, un target al quale<br />
è dedicato Harper Evenas e La Stella dei Desideri<br />
(Edizioni WE), che è il primo di numerosi<br />
libri, facenti parte di una raccolta alla quale<br />
l’autore sta lavorando con ingente passione,<br />
dividendosi tra i suoi impegni di professore e<br />
quelli di attore.<br />
Per la verità Harper Evenas e La Stella dei Desideri<br />
è un testo che, più che ai bimbi, si rivolge<br />
a ragazzi e adolescenti, nonché ai loro genitori<br />
e insegnanti, poiché tratta, nel corso della sua<br />
trama, di veri e propri atti di bullismo, che il suo<br />
protagonista subisce per lo più a scuola, da<br />
suoi coetanei. Isolato da essi non viene capito<br />
ne dalla famiglia ne tanto meno nell’ambiente<br />
scolastico. Lui passa per quello strano, maleducato<br />
e scostante, che non ha voglia di fare<br />
nulla, tanto meno di studiare e fare i compiti.<br />
Ma nessuno si chiede se quel ragazzino di dieci<br />
anni sia davvero così o se il suo atteggiamento<br />
nasconda ben altro, magari qualche profonda<br />
sofferenza. E nemmeno i suoi momenti più difficili,<br />
dove preferisce tacere, daranno la scossa<br />
ai suoi genitori per capirlo di più. Ma la sua vita<br />
cambierà quando incontrerà la famosa stella,<br />
quella dei desideri...<br />
Un romanzo dolce e delicato, che tuttavia lascia<br />
anche l’amaro in bocca a tutti coloro che<br />
non tollerano in nessun modo le ingiustizie,<br />
soprattutto la violenza psicologica sui bambini<br />
e sui ragazzi, che sovente non sono compresi,<br />
apprezzati e amati per come sono, oltre che<br />
l’insolenza di tanti altri che vengono etichettati<br />
come svegli, intelligenti e vincenti, quando<br />
invece sono soltanto dei piccoli arroganti<br />
e presuntuosi.<br />
Che altro aggiungere? O’Connor si riconferma<br />
una penna molto interessante del vasto panorama<br />
delle nuove leve della letteratura italiana,<br />
dopo averci già ampiamente convinto con<br />
il romanzo L’Aquila E La Stella, (Edizioni WE) al<br />
quale ha lavorato per ben sette anni.<br />
36<br />
BRESCIAUP
LUNGA VITA ALLA<br />
STRADA DEL VINO<br />
di Stefano Bertazzoni<br />
Pubblico delle grandi occasioni quello che<br />
lunedì 7 giugno si è ritrovato a Castenedolo<br />
(Bs) nella sala Civica dei Disciplini, per un<br />
convegno dedicato ai venti anni della Strada<br />
del Vino e dei Sapori Colli dei Longobardi.<br />
Dopo i saluti del sindaco di Castenedolo (Bs)<br />
Pierluigi Bianchini, il giornalista Massimo<br />
Tedeschi è entrato nel merito del convegno<br />
dando subito la parola all’Assessore Regionale<br />
all’Agricoltura, alimentazione e sistemi<br />
verdi, Fabio Rolfi che ha commentato positivamente<br />
l’esperienza delle Strade dei vini. “La<br />
situazione del Covid ci spinge a essere pronti<br />
per quel turismo di prossimità che ricercherà<br />
sempre di più la gente. Per questo le Strade<br />
dei Vini sono lo strumento ideale per favorire<br />
il racconto dei nostri territori”. Con queste parole<br />
l’assessore ha poi indicato alcune linee<br />
progettuali che dovranno tenere conto, nelle<br />
politiche regionali, di queste realtà aggregate<br />
che devono diventare sempre di più un<br />
punto di riferimento e di proposta distintiva.<br />
Il giornalista Paolo Massobrio ha commentato,<br />
immediatamente dopo, che se una Strada<br />
arriva a vent’anni significa che i soggetti che<br />
si sono aggregati l’hanno considerata conveniente,<br />
altrimenti alla prima difficoltà e al<br />
primo contributo mancato sarebbero venuti<br />
meno. Detto questo ha elencato le parole<br />
chiave del turismo enogastronomico delle<br />
terre dei Longobardi, che sono la storia e l’arte,<br />
ivi compreso il racconto del genius loci dei<br />
paesi, quindi il gusto della promozione e poi<br />
il gusto che significa vini distintivi che nelle<br />
quattro espressioni del territorio hanno dimostrato<br />
cosa significa un terroir che trae dal<br />
passato la forza per essere contemporaneo e<br />
poi prodotti, agricoltura, cucina che in ogni<br />
paese dovrebbero avere l’orgoglio di una denominazione<br />
comunale.<br />
39<br />
BRESCIAUP
L’intervento poi del giornalista e formatore<br />
Dario Mariotti ha posto l’accento sulla formazione,<br />
intesa come capacità di coinvolgere<br />
le persone, soprattutto i giovani e incanalare<br />
energie, mentre Gabriele Archetti, professore<br />
ordinario di Storia medievale dell’Università<br />
Cattolica di Brescia, ha fatto un gradito excursus<br />
storico ricordando l’origine del vigneto<br />
della Pusterla che è il più grande in ambito<br />
urbano d’Europa, ma anche sul concetto di<br />
sapore che nel Medioevo evocava un concetto<br />
che aveva a che fare con la salute e lo stile<br />
di vita. Suggestivo l’intervento di Domenico<br />
Pedroni, della Fondazione Provincia di Brescia<br />
Eventi, che ha detto: “La Bellezza sarà la<br />
nostra salvezza” e di Paolo Corvo, docente di<br />
Sociologia presso l’Università degli Studi di<br />
Scienze Gastronomiche, che ha approfondito<br />
il tema del turismo enogastronomico. Quindi<br />
il saluto dei due past president della Strade<br />
del Vino e dei Sapori, Luigi Bandera e Maria<br />
Bigogno, che hanno rimarcato i passaggi di<br />
un lungo cammino.<br />
Flavio Bonardi, il presidente in carica della<br />
Strada del vino e dei Sapori Colli dei Longobardi,<br />
nel suo intervento ha spiegato “La<br />
nostra Associazione assume un ruolo fondamentale<br />
di raccordo e di rete con le istituzioni<br />
regionali, provinciali, comunali e con i consorzi<br />
del Vino. In questi vent’anni la Strada<br />
è cresciuta e oggi più che mai vuole essere<br />
un punto di riferimento per il territorio. Non<br />
siamo nati per “vendere vino o prodotti tipici”,<br />
ma siamo nati ed oggi vogliamo sempre più<br />
“vendere” il Territorio”.<br />
Gli appuntamenti in occasione dei Vent’anni<br />
non finiscono qui: sabato 12 giugno è stata<br />
inaugurata presso il Castello di Brescia la<br />
“Panchina rossa contro la violenza di genere”<br />
ed il prossimo 25 giugno la Strada sarà<br />
a fianco dei festeggiamenti dei dieci anni di<br />
“Brescia Patrimonio dell’Unesco”. Per la fine<br />
dell’anno, poi, è in arrivo una pubblicazione<br />
su questi Vent’anni, che sarà anche una guida<br />
per conoscere i territori.<br />
Gli eventi del Ventennale, si sono potuti realizzare<br />
grazie alla preziosa collaborazione di<br />
Arcomano Assicurazioni, ProGest s.r.l., BCC<br />
del Garda e Autobase Concessionaria d’auto<br />
ed il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia<br />
di Brescia, Fondazione Provincia di<br />
Brescia Eventi e CCIAA di Brescia.<br />
Flavio Bonardi, Presidente dell’Associazione Colli dei Longobardi, Strada del Vino e dei Sapori<br />
40<br />
BRESCIAUP
La vignetta del mese<br />
Riky<br />
Modena<br />
41<br />
BRESCIAUP
I GEROGLIFICI<br />
di Edward Battisti<br />
Difficile per non dire impossibile, sapere da<br />
dove iniziare se si vuole trasmettere qualcosa<br />
dell’antica civiltà egizia.<br />
Potremmo iniziare ad esempio, dalla cosa più<br />
nota, ovvero i geroglifici.<br />
Cosa significa in realtà questa parola? Contrariamente<br />
a quanto si possa pensare, non<br />
è un termine di derivazione egizia, ma greca.<br />
Hièos = santo, Gluphein = imprimere, dunque<br />
scrittura sacra impressa sulle rocce, concetto<br />
inesatto, perché ben sappiamo che i geroglifici<br />
non furono solo incisi, ma trascritti su papiri,<br />
vasi, pareti etc.<br />
Una scrittura sacra dunque e quindi elitaria,<br />
ed anche molto lenta nella sua composizione<br />
e questo fu uno dei suoi limiti.<br />
Dedicata al dio Thoth (Scrittura delle parole<br />
del dio), il dio dalla testa di Ibis, considerato<br />
pertanto l’inventore della scrittura. Si conteranno<br />
almeno 2860 segni, varianti comprese<br />
con raggruppamenti fatti dai moderni Egittologi,<br />
spesso arbitrari.<br />
Si cominciò a scrivere in geroglifico molto<br />
presto, già nel 3000 a.c. Esso è strettamente<br />
derivato dal pittogramma, comune ad altre<br />
forme di scrittura, pensiamo ad esempio alle<br />
incisioni rupestri della Val Camonica, ma in<br />
tempi rapidi (si desume nell’ ambito di non più<br />
di tre Dinastie) se ne distaccò alquanto assumendo<br />
una precisa forma grammaticale, venendo<br />
ben presto affiancato da una scrittura<br />
più rapida (tachigrafica) che i greci definiranno<br />
ieratica o sacerdotale, una sorta di corsivo<br />
dei nostri giorni.<br />
Pochi sanno quale fu l’ultima iscrizione geroglifica<br />
nota, ovvero l’ultima testimonianza originale<br />
di una lingua scritta per più di tre millenni,<br />
ma che rischiò di cadere letteralmente<br />
nell’oblio.<br />
42<br />
BRESCIAUP
Esmet-Akhom, scriba dell’archivio del tempio<br />
di Isi a File, si reca all’altare per scrivere<br />
una invocazione al dio nubiano Mandulis in<br />
un geroglifico già incerto nella scrittura e nel<br />
significato. Siamo nel 394 d.c. e questa si può<br />
considerare la più tarda incisione geroglifica<br />
nota, dopo di che un silenzio di quasi 1500<br />
anni. Già a quei tempi, era diventata ormai<br />
una scrittura conosciuta solo da una ristrettissima<br />
cerchia di persone, questo spiega la<br />
loro rapida scomparsa, sostituiti da forme di<br />
scrittura quali lo ieratico come detto o il più<br />
tardivo demotico per arrivare infine al copto,<br />
ultima testimonianza dell’antica lingua egizia<br />
e fondamentale per la sua comprensione, tutti<br />
più rapidi nello scritto.<br />
Per potere iniziare da qualche parte dunque,<br />
immaginiamo un semplice curioso che si avvicini<br />
titubante, davanti ad una incisione geroglifica<br />
sia essa su pietra o su papiro. Verrà<br />
inevitabilmente attratto da un disegno particolare,<br />
una sorta di ovale con racchiusi dentro<br />
dei disegni.<br />
È il cosìddetto “cartiglio” termine che deriva<br />
dal francese “cartouche” derivato curiosamente<br />
ancora da un nome italiano “cartoccio”<br />
e fu proprio il famoso Champollion ad usare<br />
per primo questo termine e che nel geroglifico<br />
viene espresso da un anello ellittico con<br />
un nodo alla base, adatto ad ospitare un nome<br />
proprio piuttosto lungo e sicuramente importante.<br />
L’evoluzione verso la forma ellittica, parte naturalmente<br />
da quella rotonda, una sorta di sigillo<br />
reale, che rappresenterebbe la capacità<br />
di abbracciare il potere del sole e quindi l’eternità<br />
(shenu = circolo)<br />
Come si arrivò a capire che il cartiglio celasse<br />
un nome, fa parte di una di quelle straordinarie<br />
tappe che caratterizzeranno la decifrazione<br />
dei geroglifici.<br />
Il tutto parte dalla scoperta durante la campagna<br />
napoleonica egizia nel 1799, della celeberrima<br />
stele di Rosetta (Rashìd) nel Delta<br />
dell’Ovest. Tal M. Bouchard, un ingegnere al<br />
servizio di Napoleone, scopre questo masso<br />
di basalto nero (attualmente conservato al<br />
British Museum B.M. No. 24) nei pressi dei residui<br />
di un tempio. La pietra colpì per le sue<br />
dimensioni ragguardevoli e per avere impresse<br />
tre tipi di incisioni, una in greco, le altre due<br />
in geroglifico e demotico. Subito si pensò che<br />
potesse essere un discorso fornito di traduzione,<br />
ed immediatamente si capì quale potesse<br />
essere la sua importanza nella possibilità di<br />
svelare la chiave della decifrazione dei geroglifici.<br />
Per anni si è voluto considerare che l’iscrizione<br />
fosse trilingue, in realtà geroglifico e<br />
demotico sono due forme diverse di scrittura<br />
della medesima lingua, pertanto è più corretto<br />
parlare di iscrizione in tre forme di scritture,<br />
ma di due sole lingue: l’Egizio, ed il Greco.<br />
Si pensò anche che il testo primario fosse<br />
quello Greco, ma si è ormai concordi nel ritenere<br />
che fu dapprima scritto in Demotico, essendo<br />
pertanto il Greco ed il Geroglifico due<br />
traduzioni.<br />
Descrive il Giubileo organizzato da Tolomeo<br />
V Epifane (196 a.c.) a Menfi per celebrare il<br />
primo anniversario della sua incoronazione<br />
avvenuta ufficialmente solo dopo otto anni effettivi<br />
di regno.<br />
Il masso non è completo e parte delle iscrizioni<br />
sono andate perdute. Consta di 14 righe di<br />
geroglifici, 32 di demotico e 54 di Greco.<br />
Va subito precisato che la Stele di Rosetta,<br />
benché il più conosciuto, non rappresenta<br />
l’unico manufatto contenente iscrizioni in più<br />
lingue, ad esempio la Stele di Canopus scritta<br />
durante il regno di Tolomeo Eugenete (247-<br />
222 b.c.) è pure scritta in demotico, greco e<br />
geroglifico, come pure l’obelisco di File.<br />
Fu il fisico Young che nel 1819 dichiarò per<br />
primo, che i nomi contenuti nel cartiglio delle<br />
stele di Rosetta si riferissero a nomi, ed in particolare<br />
al Tolomeo (Ptulmis) del testo greco<br />
(Tolomès).<br />
Confrontando poi i segni di tale nome, che<br />
coincidevano con quelli riscontrati nella petizione<br />
sacerdotale dell’obelisco di File, si<br />
analizzò un secondo cartiglio, che Bankes e<br />
lo stesso Young pensarono si riferisse a quello<br />
di una regina per la presenza di un segno,<br />
costituito da un uovo, determinativo per una<br />
persona di sesso femminile, presente alla fine<br />
43<br />
BRESCIAUP
del cartiglio, ed in particolare della sorella di<br />
Tolomeo, Cleopatra (una delle tante Cleopatra<br />
tolemaiche, quella “famosa” per intenderci fu<br />
Cleopatra VII Filopatore).<br />
Fu così che si riuscì a porre le basi per un abbozzo<br />
di Alfabeto Egizio.<br />
Detta così la cosa sembra semplice, ma il<br />
vero segreto fu quello di elaborare il concetto,<br />
espresso all’inizio e non senza discussioni ancora<br />
da Young, che i geroglifici non avessero<br />
solo un significato alfabetico o unilittero, ma<br />
fonetico. Anzi la maggior parte di essi, aveva<br />
proprio funzione fonetica e solo in piccola parte<br />
rappresentavano invece elementi figurativi<br />
o simbolici.<br />
È chiaro che tutte le frasi avrebbero potute essere<br />
scritte in segni unilitteri, ma immaginiamo<br />
quali interminabili disegni avrebbero dovuto<br />
sobbarcarsi i pur volenterosi scribi, venendo<br />
pertanto gli stessi utilizzati solo per scrivere<br />
pronomi o preposizioni semplici oppure<br />
il nome di città straniere. Parimenti gli scribi,<br />
veri cultori della bellezza estetica, spesso raggruppavano<br />
geroglifici anche di dimensione<br />
diversa, in ipotetici quadrati combinando nella<br />
maniera più adeguata segni orizzontali con altri<br />
verticali per rendere più gradevole l’aspetto<br />
scenico dell’iscrizione.<br />
Per fare questo procedevano senza complimenti<br />
alla riduzione dei disegni o a spostamenti<br />
secondo il concetto della “metatesi”<br />
molto utilizzata ad esempio per i titoli onorifici.<br />
I testi normalmente sono continui, senza punteggiatura<br />
diremmo al giorno d’oggi, anche se<br />
alcuni testi ieratici hanno effettivamente dei<br />
punti soprallineari, ecco la necessità di apporre<br />
dei disegni con significato determinativo,<br />
per precisare il senso di una parola. Cosa rilevata<br />
già a partire dalla IV Dinastia.<br />
I Geroglifici possono essere letti da destra verso<br />
sinistra, dall’ alto in basso e viceversa. Si<br />
dovrà pertanto porre attenzione alla posizione<br />
del viso e del muso degli animali, opposti al<br />
normale verso di lettura.
45<br />
BRESCIAUP
GENITORIALITÀ:<br />
QUALI FUNZIONI DOVREBBE ASSOLVERE UN BUON<br />
GENITORE NELLA RELAZIONE CON IL PROPRIO FIGLIO?<br />
Dott.ssa Elisa Simeoni<br />
La genitorialità è una funzione della vita umana,<br />
una fase evolutiva, parzialmente indipendente<br />
da altre aree della personalità. Di fatto<br />
si può funzionare benissimo nella vita come<br />
partner o come amico, ma non come genitore.<br />
La genitorialità è sia innata che appresa, in<br />
quanto da un lato, la funzione genitoriale è<br />
propria dell’essere umano, ma dall’altro risente<br />
sia del contesto storico nel quale si è inseriti<br />
(che trasmette un determinato modo di essere<br />
genitori) e sia delle esperienze infantili vissute<br />
dal genitore stesso (che vengono riattivate nel<br />
momento in cui si trova ad educare un figlio).<br />
Ad esempio, è possibile ripetere lo stesso modello<br />
educativo ricevuto (se considerato positivo)<br />
oppure trasmettere ai propri figli esattamente<br />
l’opposto (se quel determinato modello<br />
è stato vissuto come negativo).<br />
Premettendo che non esiste il manuale del<br />
buon genitore, è bene tenere in considerazione<br />
le differenti funzioni che un genitore dovrebbe<br />
saper assolvere nella relazione con<br />
il proprio figlio affinchè egli riesca a raggiungere<br />
un buon esito di sviluppo:<br />
1. Funzione protettiva: ovvero fornire protezione<br />
fisica, sicurezza, vicinanza. La capacità<br />
di porsi come base sicura e di accudimento è<br />
necessaria affinchè il bambino riesca ad avviarsi<br />
verso l’esplorazione del mondo. Al contrario,<br />
la mancanza di sicurezza e la paura di<br />
perdere il genitore possono portare il bambino<br />
a manifestare vissuti di ansia e collera. La<br />
funzione protettiva non si esprime solo attraverso<br />
la presenza fisica del genitore ma anche<br />
46<br />
BRESCIAUP
attraverso l’aiuto che fornisce al figlio al fine<br />
di facilitarlo nella relazione con il proprio ambiente<br />
di vita.<br />
2. Funzione affettiva: fa riferimento al desiderio<br />
di vivere emozioni positive con il proprio figlio,<br />
alla capacità di entrare in sintonizzazione<br />
affettiva con lui, senza però esserne inglobato<br />
e soprattutto nella capacità di fornire risposte<br />
contingenti ovvero adeguate alla situazione<br />
(quante volte una madre si lamenta che il figlio<br />
non parla e poi quando parla svolge tre<br />
attività insieme contemporaneamente?). Se i<br />
genitori riusciranno ad essere coerenti tra l’affetto<br />
dichiarato e quello manifestato, il figlio<br />
riuscirà a sviluppare l’empatia e la capacità di<br />
sintonizzarsi affettivamente con gli altri.<br />
3. Funzione regolativa: si riferisce alla capacità<br />
del bambino di regolare i propri stati emotivi<br />
e l’interazione con l’altro, mettendo in atto<br />
delle adeguate risposte comportamentali. Le<br />
strategie per la regolazione dello stato emotivo<br />
sono inizialmente fornite dal caregiver<br />
(solitamente la madre) e sono essenziali per<br />
il buon esito dello sviluppo emotivo del bambino.<br />
Al contrario, delle riposte genitoriali disfunzionali<br />
possono rendere il figlio incapace<br />
nel decodificare le proprie esperienze emotive<br />
interiori, oltre che sentirsi sopraffatto da esse.<br />
4. Funzione normativa: riguarda l’importanza<br />
di dare delle regole, dei limiti e di dire “no”<br />
quando serve, poiché ciò permette al figlio<br />
di comprendere le conseguenze delle azioni<br />
compiute. Per questo è importante saper dare<br />
un’educazione condivisa e coerente.<br />
5. Funzione predittiva: fa riferimento alla stimolazione<br />
delle abilità e delle attività che il<br />
genitore può aiutare a promuovere nel figlio, a<br />
seconda della tappa evolutiva in cui egli si trova,<br />
preparandolo e aiutandolo altresì a comprendere<br />
quale sarà la prossima tappa evolutiva<br />
del suo sviluppo (anche qui, un genitore<br />
potrebbe essere bravo a riconoscere quali attività<br />
possono essere funzionali per un bambino<br />
piccolo ma non essere bravo ad occuparsi<br />
di un adolescente).<br />
6. Funzione rappresentativa: fa riferimento<br />
alla necessità del genitore di modificare<br />
continuamente le proprie rappresentazioni in<br />
base alla crescita del proprio figlio, evitando<br />
di porre richieste irrealistiche. La rappresentazione<br />
che il genitore ha di suo figlio dovrebbe<br />
rispecchiare ciò che il figlio realmente è, non<br />
ciò che vorrebbe che lui sia.<br />
47<br />
BRESCIAUP
7. Funzione significante: fa riferimento alla<br />
capacità del genitore di dare un senso ai bisogni<br />
del bambino, ai suoi gesti casuali, chiamarli<br />
per nome, dare un significato alle sue<br />
emozioni, con l’obiettivo di renderlo gradualmente<br />
in grado di pensare e pensarsi.<br />
8. Funzione fantasmatica: fa riferimento a<br />
come il bambino nasca all’interno dei fantasmi<br />
familiari dei genitori (ogni genitore si interroga<br />
su come sono stati i suoi genitori, come li<br />
avrebbe voluti, come sarà come genitore e di<br />
conseguenza come vorrebbe che il suo bambino<br />
fosse) e quindi alla comparazione del<br />
“bambino ideale fantasticato” con il “bambino<br />
reale”. L’identità del bambino si costruirà proprio<br />
a partire dall’incontro di queste due parti<br />
(il desiderato e il reale), che se espresse in<br />
modo equilibrato, lo aiuteranno a conciliare le<br />
fantasie inerenti a se stesso con il proprio personale<br />
modo di essere nel mondo.<br />
9. Funzione proiettiva: riguarda lo scenario<br />
narcisistico della genitorialità. Ogni genitore<br />
proietta sul figlio molto di se stesso. Si dice infatti<br />
che nel nostro bambino, noi amiamo una<br />
parte di noi (“Quello che io non sono riuscito a<br />
fare lo farà mio figlio”). Questa funzione chiama<br />
il genitore alla necessità di abbandonare<br />
progressivamente l’investimento narcisistico<br />
che aveva proiettato sul figlio, per riconoscerlo<br />
come altro da sé, in modo da lasciarlo libero di<br />
essere se stesso e avviarlo così all’autonomia.<br />
10. Funzione triadica: riguarda la possibilità di<br />
instaurare un’alleanza cooperativa tra i genitori<br />
stessi, per essere squadra, affinchè si possa<br />
lasciare lo spazio anche all’altro genitore per<br />
esserci nella relazione con il bambino.<br />
11. Funzione differenziale: fa riferimento ai<br />
due modi di esprimere la genitorialità: la modalità<br />
materna e la modalità paterna. Due modalità<br />
che devono essere interscambiabili tra<br />
loro e non rigidamente suddivise come in passato<br />
(poiché la madre dovrebbe sempre fare<br />
un po’ il padre così come il padre dovrebbe<br />
sempre fare un po’ la madre...).<br />
12. Funzione trans-generazionale: fa riferimento<br />
al figlio inteso come essere umano immerso<br />
in un continuum di generazioni e alla<br />
necessità che egli si senta parte di una storia<br />
risultata dall’intreccio di due generazioni<br />
(quella materna e quella paterna) che, pertanto,<br />
dovranno essere accessibili.<br />
Dott.ssa Elisa Simeoni Psicologa<br />
Tel: 320 7011095<br />
Ig: @psicologia_benessere_<br />
48<br />
BRESCIAUP
49<br />
BRESCIAUP
Il Presidente di CFA Angelo Bulgarini e la Vice Clotilde Rodondi<br />
MANO NELLA MANO,<br />
INSIEME ADOTTIAMO<br />
di Stefano Bertazzoni<br />
Sia la Costituzione Italiana che la<br />
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani<br />
sanciscono il principio del superiore interesse<br />
del minore. Tra questi interessi vi è il diritto<br />
del bambino a vivere in una famiglia, la<br />
propria famiglia. Qualora ciò non sia possibile<br />
vengono in aiuto l’affido e l’adozione. Due<br />
modalità giuridiche differenti di prendersi<br />
cura del bambino ma con la stessa finalità: far<br />
vivere una normalità al fanciullo che altrimenti<br />
non potrebbe sperimentare. Lo sanno bene<br />
Angelo Bulgarini e Clotilde Rodondi (Titti),<br />
rispettivamente Presidente e Vicepresidente<br />
del Coordinamento Famiglie Affidatarie,<br />
associazione che da molteplici anni si prende<br />
cura dei bambini dati in affido e delle loro<br />
famiglie (affidatarie).<br />
Presidente Bulgarini, cos’è il<br />
Coordinamento Famiglie Affidatarie?<br />
«Il Coordinamento Famiglie Affidatarie<br />
(CFA, ndr) nasce una quindicina di anni fa su<br />
intuizione di Fabrizia Quecchia che, vedendo<br />
il formarsi sul territorio di gruppi di mutuo<br />
aiuto, decise di riunirli sotto uno stesso<br />
coordinamento per soddisfare l’esigenza<br />
di confronto tra le famiglie affidatarie e<br />
riscoprire insieme cosa voglia dire essere<br />
una famiglia affidataria, offrendo loro anche<br />
dei servizi dedicati».<br />
Di cosa vi occupate precisamente?<br />
«Ci occupiamo di affido a trecentosessanta<br />
gradi. Le nostre parole d’ordine sono<br />
informazione e formazione, perché lo stigma<br />
attorno all’affido è ancora elevato. Per questo<br />
è necessario informare adeguatamente<br />
sulle bellezze dell’affido, senza far mancare<br />
il supporto necessario durante tutto il<br />
percorso, partendo proprio da un’iniziale<br />
formazione».<br />
Che differenza c’è con l’adozione?<br />
«Mentre questa ha carattere definitivo,<br />
l’affido è temporaneo e si rende necessario<br />
50<br />
BRESCIAUP
qualora, per gravissimi motivi, la famiglia<br />
d’origine non possa più prendersi cura del<br />
bambino. Ritrovato l’equilibrio famigliare, il<br />
bambino torna dai propri genitori biologici,<br />
con i quali ha sempre mantenuto i contatti<br />
anche durante il periodo dell’affidamento».<br />
Non solo affido, “Mano nella mano,<br />
insieme adottiamo” è il nuovo progetto che<br />
avete lanciato in supporto delle famiglie<br />
adottive…<br />
«La nostra vocazione è l’affido e copre in<br />
maniera prevalente le nostre attività. “Mano<br />
nella mano” è il primo progetto dedicato alle<br />
famiglie adottive».<br />
In cosa consiste?<br />
«È un gruppo di mutuo aiuto nato da<br />
un’esigenza sentita dal territorio, dove le<br />
famiglie adottive si sentivano lasciate sole<br />
nella crescita del bambino. Il nostro scopo è<br />
permettere il confronto tra queste famiglie,<br />
così abbiamo dato vita al progetto».<br />
Quale obiettivo vi siete prefissati?<br />
«In primis accompagnare alla genitorialità,<br />
facendo attenzione anche alle esigenze del<br />
bambino adottato. La serenità dei genitori<br />
adottivi permette al bambino di crescere<br />
ed affrontare meglio la propria condizione.<br />
Inoltre, noi siamo convinti che l’adozione sia<br />
un’esperienza individuale, ma non in solitaria.<br />
Il bisogno di confronto, di ascoltare e di essere<br />
ascoltati nella propria esperienza adottiva, è<br />
qualcosa di sentito oggi. Il gruppo di mutuo<br />
aiuto è un buon veicolo per soddisfare questa<br />
esigenza».<br />
Per maggiori info<br />
Coordinamento Famiglie Affidatarie APS<br />
Via Aldo Moro, 22 – 25124 Brescia<br />
Tel: 334-369-7025<br />
Email: adottivi@cfabrescia.it<br />
www.cfabrescia.it<br />
Per devolvere il 5X1000, C.F. 98122040177<br />
Il Gruppo Famiglie Adottive è un gruppo di mutuo aiuto avviato dal CFA Brescia,<br />
accompagnato da figure professionali con esperienza pluriennale nel settore.<br />
L'obiettivo è offrire alle famiglie adottive un ambiente di confronto e di crescita.<br />
334.3697025 - ✉ adottivi@cfabrescia.it - www.cfabrescia.it
MY NEW OLD<br />
SNEAKER<br />
di Stefano Bertazzoni<br />
Niccolò Campana (22), nato e cresciuto a Brescia,<br />
dopo gli studi classici si trasferisce a Londra<br />
dove si laurea in finanza e management. Attualmente<br />
sta frequentando un master al King’s<br />
College London, senza rinunciare alle passioni<br />
di sempre. L’amore per le scarpe unito agli accessori<br />
di pelle, si è fuso con la dedizione all’arte<br />
e al disegno, creando uno stile del tutto innovativo,<br />
unico. I grandi brand oggi possono essere<br />
superati dalla nuova frontiera della moda: pezzi<br />
unici appositamente personalizzati e realizzati<br />
a mano sull’esigenza della singola persona.<br />
Partiamo dall’origine, chi è Niccolò<br />
Campana?<br />
«Me lo sto chiedendo pure io (ride, ndr). Quello<br />
che posso dire con certezza è che sono un<br />
semplice ragazzo poco più che ventenne che<br />
sta terminando un master all’estero e vive accompagnato<br />
dalle proprie passioni».<br />
Che sono?<br />
«Lo scii, il disegno e la musica, adoro il pianoforte.<br />
Ma anche gli accessori di pelle, scarpe e<br />
cinture, borse e valigette da viaggio e da lavoro».<br />
Proprio questa tua passione, gli accessori<br />
in pelle, l’hai trasformata in un’attività…<br />
«Almeno ci sto provando. Per ora mi diverto<br />
a rimettere a nuovo delle vecchie<br />
sneaker con una personalizzazione<br />
hand-made, disegnandoci sopra trame dedicate<br />
in base al desiderio di ciascuno».<br />
“My new old sneaker”, com’è nata quest’idea?<br />
«Dopo l’acquisto di una camicia con una particolare<br />
fantasia, mi sono reso conto che non<br />
52<br />
BRESCIAUP
spreco. Mi fa male vedere quanto impatta<br />
ogni giorno, sulle nostre vite, lo spreco<br />
di cibo, di energia e di risorse che sarebbe<br />
meglio tutelare anziché sperperare».<br />
Gestire studio e lavoro è parecchio impegnativo.<br />
Dove trovi il tempo anche per<br />
questa nuova impresa?<br />
Uno dei lavori di Niccolò che potete trovare<br />
sul profilo instagram @mynewoldsneaker<br />
avevo una scarpa adeguata da abbinarci. Così<br />
ho acquistato dei pennarelli e mi sono messo<br />
a fare qualche schizzo sulle mie vecchie sneaker<br />
bianche. Il risultato è stato spaziale tanto<br />
che, durante una cena, tutti i miei amici mi<br />
hanno chiesto dove le avessi acquistate. Ho<br />
mostrato loro le mani ancora sporche di colore<br />
e hanno colto il mio lato artistico. Visto l’apprezzamento<br />
mi sono chiesto “perché no?”».<br />
E così sei partito…<br />
«Mi si è presentata davanti un’opportunità, e<br />
ho pensato di coglierla. Ho aperto la pagina<br />
instagram (@mynewoldsneaker, ndr) e grazie<br />
anche all’amica Claudia Zola, che con ogni<br />
singolo scatto fotografico riesce a dare il giusto<br />
valore ai miei progetti, ho iniziato a ricevere<br />
molte richieste per rimettere a nuovo vecchie<br />
sneaker di quanti non le volevano buttare».<br />
«L’idea è sorta in un periodo di forte tensione<br />
e stress causati proprio dagli esami<br />
universitari e dal lavoro. Ma per me disegnare,<br />
in questo caso sulle scarpe, rappresenta<br />
una via di fuga e di ricarica dalla vita<br />
frenetica a cui tutti noi siamo sottoposti.<br />
Al contempo, è proprio da quella frenesia<br />
che riesco a sviluppare le idee migliori».<br />
Quali progetti per il futuro?<br />
«Nel futuro immediato, far crescere quest’impresa.<br />
Attualmente sto testando anche nuove<br />
tipologie di disegno in monocolore. In un futuro<br />
prossimo mi piacerebbe giocare anche<br />
col tessuto, attraverso sia il disegno che gli<br />
inserti, ma non escludo nemmeno il ricamo.<br />
Vedremo cosa mi riserverà il destino».<br />
Come avviene il procedimento di<br />
recupero?<br />
«La prima fase è caratterizzata dal lavaggio.<br />
Poi, una volta asciutta, do sfogo alla<br />
mia creatività realizzando il disegno, con<br />
pennarelli specifici per la pelle, che più<br />
incarna l’idea originale della persona. A<br />
questo punto la scarpa è pronta per essere<br />
nuovamente indossata con uno stile<br />
creato su misura, unico nel suo genere».<br />
Un re-used nel solco della rivoluzione<br />
ecologica alla quale la generazione zeta<br />
guarda con favore…<br />
«Una delle mission che mi sono prefissato<br />
è proprio il recupero di quanto già<br />
possediamo, evitando così ogni inutile<br />
53<br />
BRESCIAUP
54<br />
BRESCIAUP
Credits GRC<br />
10 MOSTRE IMPERDIBILI<br />
A MILANO<br />
di Pietro Bazzoli<br />
È arrivata l’estate anche a Milano: c’è chi<br />
si appresta a mettere il costume da bagno<br />
e spingere parei in valigia; chi - invece - di<br />
sole, acque cristalline e spiagge dorate<br />
ne sentirà parlare per un po’; e chi, come i<br />
galleristi italiani, continua a proporre grandi<br />
mostre. Ecco dieci delle migliori gallerie<br />
milanesi pronte ad accogliere chi, anche<br />
d’estate, non può fare a meno dell’arte<br />
contemporanea.<br />
1) DEP ART GALLERY<br />
Cieli stellati, spazi immensi e la sensazione<br />
di essere avvolti in un cosmo nuovo,<br />
denso di stelle e magia. Natale Addamiano<br />
tratteggia nel suo firmamento l’essenza<br />
stessa dell’essere umano, custodendone<br />
desideri, sogni e speranze, con una pittura<br />
che si rapporta con il buio e la notte, ma che<br />
risulta altrettanto ricca di bagliori e tracce<br />
luminose.<br />
Natale Addamiano<br />
A riveder le stelle…<br />
fino al 25 settembre <strong>2021</strong><br />
2) OSART GALLERY<br />
Il lavoro di Dan Halter si concentra su<br />
tematiche relative all’attualità post coloniale,<br />
ai confini politici, ai fenomeni migratori,<br />
all’instabilità economica e alla situazione<br />
politica e sociale in Africa meridionale e<br />
nel suo paese di origine, lo Zimbabwe.<br />
Money Loves Money<br />
Dan Halter<br />
fino al 31 luglio <strong>2021</strong><br />
55<br />
BRESCIAUP
5) GALLERIA POGGIALI<br />
Credits KINGS e Viasaterna<br />
3) NUOVA GALLERIA MORONE<br />
Nuova Galleria Morone presenta Hypothesis,<br />
un’esposizione dinamica, in continua<br />
evoluzione e divisa in tre atti. Nuova Galleria<br />
Morone si propone di offrire nuove idee e<br />
prospettive collezionistiche, attraverso un<br />
confronto visivo dei vari linguaggi della<br />
contemporaneità.<br />
HYPOTHESIS<br />
fino a luglio <strong>2021</strong><br />
Giocata sui toni e le diverse sfumature di tre<br />
lingue, e ispirata da un quadro di Tancredi –<br />
Senza Titolo (A proposito di Venezia), 1958<br />
– la nuova mostra coinvolge i lavori di tre<br />
giovani artisti che, in modi diversi, hanno<br />
fatto propria la lezione della luce e del colore<br />
della laguna veneziana<br />
REGARDING VENICE<br />
A proposito di Venezia / Guardando a<br />
Venezia<br />
fino al 6 settembre <strong>2021</strong><br />
6) VIASATERNA<br />
La mostra Dancing30 dei Kings, duo artistico<br />
formato da Daniele Innamorato e Federica<br />
Perazzoli, introduce la misteriosa storia<br />
del Club30, una discoteca abbandonata e<br />
senza tempo, situata al numero mancante<br />
di via Leopardi, tra il ventotto e il trentadue.<br />
Un cartello ne rivela la presenza e invita a<br />
entrare, seguendo l’eco della sua musica.<br />
DANCING30<br />
by Kings<br />
fino al 16 luglio <strong>2021</strong><br />
Credits Dep Art Gallery e Bruno Bani<br />
4) GALLERIA GIOVANNI BONELLI<br />
“Lines of Passage” si riferisce sia alle tracce<br />
del percorso individuale degli artisti, intesi<br />
come soggetti errabondi in movimento tra<br />
città, culture e spazi, sia al testo di Arnold<br />
van Gennep sui “Riti di Passaggio” dove il<br />
riferimento è ai riti che, all’interno delle varie<br />
comunità, celebrano e rendono manifeste le<br />
transizioni tra differenti stadi della vita così<br />
come tra differenti condizioni sociali.<br />
Lines of Passage<br />
7) M77 GALLERY<br />
Con questa mostra, M77 ha inteso tornare<br />
alle origini della lunghissima carriera di<br />
Alberto Biasi, valorizzandone soprattutto<br />
gli aspetti gestaltici ed esperienziali e il<br />
ruolo rivoluzionario svolto per introdurre nel<br />
nostro paese il concetto stesso di ambiente/<br />
opera d’arte. Un solo show che tira le fila di<br />
una pratica artistica che corre lungo il filo<br />
invisibile di ciò che si vede e ciò che non si<br />
vede.<br />
ALBERTO BIASI<br />
La Visibilità dell’Invisibile<br />
fino la 19 settembre <strong>2021</strong><br />
fino al 10 luglio <strong>2021</strong><br />
56<br />
BRESCIAUP
8) GALLERIA BIANCONI<br />
Travels With Herodotus: A Journey Through<br />
African Cultures intende dare vita a un<br />
ideale viaggio di esplorazione nell’arte<br />
contemporanea africana. Attraverso il<br />
confronto fra le opere di sei artisti la mostra<br />
delinea, per mezzo di una “esposizione della<br />
ricerca” nel senso erodotiano del temine, un<br />
ritratto articolato, ma al contempo armonico,<br />
della scena artistica di matrice africana.<br />
TRAVELS WITH HERODOTUS<br />
A JOURNEY THROUGH AFRICAN<br />
CULTURES<br />
fino al 16 luglio <strong>2021</strong><br />
9) Galleria Raffaella Cortese<br />
Il disegno è il protagonista e il filo conduttore<br />
delle tre mostre personali di Silvia Bächli,<br />
Jessica Stockholder e Allyson Strafella. Ogni<br />
artista ha sviluppato la propria pratica del<br />
disegno in modo diverso, ma con il desiderio<br />
comune di attraversare i confini del foglio<br />
di carta, così come di superare i limiti della<br />
cornice e della superficie bidimensionale.<br />
Credits KINGS e Viasaterna<br />
Silvia Bächli, Jessica Stockholder e Allyson<br />
Strafella<br />
fino al 28 agosto <strong>2021</strong><br />
10) MIMMO SCOGNAMIGLIO ARTE<br />
CONTEMPORANEA<br />
Credits Mimmo Scognamiglio<br />
arte contemporanea<br />
Lo sciamanesimo può essere definito come<br />
un fenomeno universale che fa riferimento<br />
al rapporto tra sfera umana e spirituale<br />
con la Natura. Come lo sciamanesimo,<br />
anche l’arte può essere un richiamo, un<br />
mezzo attraverso il quale esplorare stati di<br />
coscienza ultraterreni, in comunione con<br />
una forza esterna, uno “spirito”.<br />
SHAMANISM<br />
fino al 2 luglio <strong>2021</strong><br />
Credits Dep Art Gallery e Bruno Bani<br />
57<br />
BRESCIAUP
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È NATA LILIBET DIANA<br />
LA SECONDOGENITA DI HARRY E MEGHAN<br />
di Maria Verderio<br />
Si chiama Lilibet “Lili” Diana e il suo<br />
nome è l’omaggio dei duchi per la<br />
regina e per la principessa del Galles .<br />
Harry e Meghan sono diventati<br />
genitori bis. La notizia è stata data da<br />
pochissimi minuti, ma la bambina è<br />
nata venerdì 4 giugno alle 11.40. Pesa<br />
3.400 grammi e gode di ottima salute.<br />
Anche mamma Meghan sta benissimo.<br />
La piccola è la sorella minore di Archie,<br />
2 anni a maggio. La notizia della nascita<br />
è stata data da un portavoce: “È con<br />
grande gioia che Harry e Meghan, duca e<br />
duchessa di Sussex, danno il benvenuto<br />
nel mondo alla loro figlia, Lilibet “Lili”,<br />
Diana Mountbatten-Windsor. Lili è nata<br />
venerdì 4 giugno alle 11.4o del mattino,<br />
tra le cure dello staff del Santa Barbara<br />
Cottage Hospital di Santa Barbara”.<br />
Mamma e figlia stanno benissimo e sono<br />
già rientrate a casa insieme al marito Harry<br />
e al piccolo Archie. “È stata chiamata Lilibet<br />
per via del soprannome della sua bisnonna,<br />
Sua Maestà la regina, mentre Diana è stato<br />
scelto in onore della sua amata nonna<br />
Diana, la principessa del Galles. Il duca<br />
e la duchessa di Sussex vi ringraziano<br />
per tutti i calorosi auguri e le preghiere<br />
e si godono questo momento speciale<br />
in famiglia”, conclude la nota ufficiale.<br />
Per il momento non è stata diffusa<br />
nessuna fotografia della piccola. Il nome<br />
Lili era già stato previsto da mesi. Un<br />
bellissimo omaggio per la bisnonna,<br />
la regina Elisabetta II che, secondo le<br />
prime voci, potrà incontrare presto la<br />
piccola, in occasione del Battesimo.<br />
59<br />
BRESCIAUP
Modella del mese<br />
MARIKA MORETTI<br />
60<br />
BRESCIAUP
PHOTOGRAPHER<br />
CESARE PALAZZO<br />
HAIR STYLIST<br />
HAIRCONCEPT 10H<br />
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OUTFIT<br />
OFFLOVE BRESCIA e<br />
61<br />
BRESCIAUP
62<br />
BRESCIAUP
ATLANTIDE<br />
VOLLEY<br />
CHE SPLENDIDA ANNATA!<br />
Atlantide Pallavolo Brescia ha raggiunto un<br />
altro importante traguardo all’interno del<br />
suo percorso lungo vent’anni, regalando<br />
alla città e ai suoi tifosi la prima Finale promozione<br />
verso la Superlega, al termine di un<br />
Play Off entusiasmante. Il ringraziamento del<br />
sindaco Del Bono: “Un gruppo di persone<br />
di valore, oltre che di atleti di livello, che si<br />
conferma un riferimento essenziale per i giovani,<br />
verso i quali la società è sempre rivolta”<br />
Il girono dopo una sconfitta che premia l’avversario<br />
con la promozione in Superlega, ci<br />
si aspetterebbe si masticasse amaro in casa<br />
Atlantide e, se un pizzico di rammarico è<br />
certamente presente negli sguardi di atleti<br />
e allenatori, attorno a loro il clima è gioioso<br />
e riconosce l’impresa: lo dimostra l’invito del<br />
sindaco Del Bono a Palazzo Loggia per onorare<br />
i Tucani del volley, arrivato all’indomani del<br />
fischio finale che ha chiuso la stagione concedendo<br />
a Taranto il pass per il grande salto.<br />
Tifosi, stampa e staff hanno festeggiato una<br />
squadra che, nelle parole di Alberto Cisolla,<br />
uno dei suoi protagonisti più illustri, ha condotto<br />
un finale di stagione epico. L’aggettivo<br />
è più che mai azzeccato: la prima società<br />
cittadina, nata nel 2001, sta portando avanti<br />
con determinazione e con il sostegno di<br />
una buona rete di imprenditori locali un<br />
progetto che ogni anno cresce e stupisce.<br />
Pur senza i mezzi di sodalizi più blasonati,<br />
la Consoli Centrale McDonald’s è arrivata<br />
ai Play Off superando le difficoltà organizzative<br />
e sanitarie legate ai rinvii per Covid e<br />
anche qualche infortunio che a metà stagio-<br />
63<br />
BRESCIAUP
ne ha reso più complicato il cammino. Con<br />
una rosa essenziale e con una panchina fatta<br />
di tanti giovani bresciani, i Tucani hanno<br />
stretto i denti e, con coraggio, umiltà e lavoro,<br />
oltre a tanta esperienza e molta tranquillità,<br />
sono arrivati nell’Olimpo delle grandi.<br />
Ottava aI termine della Regular Season, i pronostici<br />
l’hanno sempre data sfavorita, ma la<br />
formazione di coach Zambonardi si è liberata<br />
prima di Castellana Grotte agli Ottavi, poi<br />
della fortissima Bergamo ai Quarti, capolista<br />
indiscussa e candidata alla promozione, e<br />
infine di Siena in semifinale, altra corazzata<br />
costruita per tornare nella massima serie.<br />
Nove match esaltanti per Tiberti e compagni,<br />
che, con una grande intensità dal punto di<br />
vista dell’impegno fisico, hanno fatto approdare<br />
i Tucani alla Finale contro Taranto con<br />
merito, ma di certo con le energie in riserva.<br />
L’epilogo, con Taranto meritatamente promossa,<br />
non è così amaro, e lo testimoniano<br />
le parole del Primo cittadino di Brescia,<br />
Emilio Del Bono: “Il valore straordinario<br />
dell’esperienza di Atlantide è racchiuso non<br />
solo nei suoi successi sportivi, ma nel fatto<br />
di essere il frutto di un percorso che mira<br />
a costruire un radicamento che dura nel<br />
tempo. Il valore di questa società è dato dal<br />
fatto che semina, garantisce un futuro ai<br />
giovani del movimento sportivo ponendosi<br />
come una famiglia e come un riferimento”.<br />
64<br />
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65<br />
BRESCIAUP
GALATEO IN<br />
ALBERGO<br />
PILLOLE DI BON TON PER EVITARE BRUTTE FIGURE<br />
di Monica Saraiva<br />
Essere in vacanza, non significa rilassarsi a tal<br />
punto da dimenticare le buone maniere ma,<br />
purtroppo, capita spesso di incontrare persone<br />
convinte che tutto sia loro dovuto e permesso.<br />
Pagare un servizio non ci dà il diritto<br />
di abusarne tanto meno di essere maleducati.<br />
Nelle strutture ricettive, qualunque essa sia,<br />
dalla più modesta alla più lussuosa, siamo a<br />
casa d’altri dove l’educazione è d’obbligo, sia<br />
per rispetto verso il personale di servizio che<br />
verso gli altri ospiti e, soprattutto, verso noi<br />
stessi e la nostra immagine.<br />
Poiché l’educazione non va mai in vacanza,<br />
eccovi una semplice guida su come comportarci<br />
con savoir-faire in albergo.<br />
Ambienti Comuni<br />
Per ambienti comuni, s’intendono gli spazi che<br />
condividiamo insieme agli altri ospiti, come ad<br />
esempio la hall, i corridoi, gli ascensori, la sala<br />
da pranzo ecc.<br />
In questi ambienti, è bene tenere il cellulare<br />
in modalità silenzioso e utilizzarlo moderatamente.<br />
66<br />
BRESCIAUP
Non si transita in queste aree in pigiama o<br />
camicia da notte, tanto meno in costume<br />
da bagno!<br />
Se viaggiamo con bambini, non possiamo permettere<br />
loro di usare questi spazi come aree<br />
giochi: non si schiamazza, non si corre, non si<br />
usano i rollerblade (sembrerebbe scontato ma<br />
ho visto anche quello).<br />
Bon Ton in Camera<br />
Va rispettato ogni cartello di divieto che troviamo<br />
in stanza: se è vietato fumare, non fumiamo,<br />
nemmeno alla finestra o sul balcone.<br />
Televisione, radio, cellulare così come altri apparecchi<br />
elettronici, vanno usati a basso volume,<br />
lo stesso vale per la nostra voce.<br />
In quasi tutti gli alberghi è vietato ricevere<br />
in camera chiunque non sia stato registrato.<br />
Informiamoci alla reception prima di invitare<br />
qualcuno e atteniamoci alle regole.<br />
Solo perché c’è chi ci riordina la stanza, non<br />
vuol dire che dobbiamo ridurla ad un campo<br />
di battaglia. Accappatoi e asciugamani, una<br />
volta usati, vano lasciati, senza essere piegati,<br />
sul bordo della vasca o del lavandino, affinché<br />
il personale di servizio capisca che sono da<br />
cambiare.<br />
Prima di coricarci, ci leviamo il trucco accuratamente<br />
– il mascara è difficilissimo da togliere<br />
dalle federe.<br />
Tutto ciò che troviamo nella stanza appartiene<br />
all’albergo e non è un souvenir da portare a<br />
casa… se proprio siamo dei cleptomani e non<br />
possiamo fare a meno, ci accontenteremo di<br />
una (solo una) saponetta con il logo dell’hotel,<br />
da conservare nel cassetto della nostra biancheria,<br />
oppure della matita insieme ad un paio<br />
di fogli di carta da lettere.<br />
Galateo a Colazione<br />
Al ristorante dell’albergo, ci si presenta puntuali<br />
e in ordine (vietati costumi da bagno e<br />
ciabatte), e saluteremo gli altri commensali<br />
con un semplice “buongiorno” a bassa voce o<br />
con un cenno del capo.<br />
Se viene servita la colazione a buffet, oltre che<br />
a rispettare la fila, facciamo anche lo sforzo di<br />
non svuotarlo: servirsi oltre il necessario, per<br />
poi portare via “di nascosto” il bottino per il<br />
pranzo al sacco, non è elegante ma, letteralmente,<br />
da morti di fame.<br />
Regole di bon ton nella piscina dell’hotel<br />
…ho visto cose che voi umani non potresti<br />
immaginarvi… persone che, all’apertura della<br />
piscina, si precipitavano ad occupare le sdraio<br />
con i teli da mare, per tutta la famiglia, per poi<br />
tornarsene a letto e ripresentarsi solo dopo<br />
ore. NON SI FA!<br />
Cos’altro non si fa?<br />
• Non si entra in acqua prima di aver fatto la<br />
doccia.<br />
• Non si fa la pipì in acqua (seriamente l’ho<br />
67<br />
BRESCIAUP
scritto? Si l’ho scritto).<br />
• Non si fuma a bordo piscina e non si spengono<br />
le sigarette nel prato.<br />
• Non ci si tuffa a bomba.<br />
• Non si corre e non si urla: è una zona di svago<br />
ma anche di relax, dove ci si sonnecchia<br />
volentieri.<br />
• Qualunque cosa si decida di consumare a<br />
bordo piscina, deve provenire dal bar.<br />
Mance in Albergo: quanto e a chi<br />
In Italia lasciare la mancia non è obbligatorio,<br />
ma un gesto educato e gradito sicuramente<br />
da chi la riceve.<br />
Negli Stati Uniti, ad esempio, la mancia è imposta<br />
e per ciò, la si trova spesso già inclusa<br />
nel conto.<br />
La mancia, in albergo, va lasciata:<br />
• al portiere<br />
• al facchino che trasporta i nostri bagagli<br />
• al cameriere del ristorante<br />
• al cameriere del servizio in camera<br />
• al personale che ci sistema la stanza<br />
Quanto lasciare di mancia è a nostra discrezione<br />
ma, una buon’idea potrebbe essere<br />
quella di una mancia globale, pari al 15% del<br />
conto dell’albergo, consegnata direttamente<br />
in reception, al momento del saldo, destinata<br />
al personale che ci ha servito.<br />
Se vogliamo possiamo, già nei primi giorni del<br />
nostro soggiorno, dare la mancia al cameriere<br />
del servizio in camerea e al personale che ci<br />
sistema la stanza: una “furbizia” che spesso ci<br />
assicura qualche riguardo in più.<br />
Ad ogni modo, la mancia va data con discrezione,<br />
accompagnata da un sentito grazie.
To be continued...<br />
Eventi...<br />
Live<br />
...Musicali
ABRUZZO ROAD MOVIE<br />
SCENA PRIMA<br />
di Simone Mor<br />
Nove Agosto Duemilaventi.<br />
Esterno giorno<br />
L’Estate è sempre occasione per organizzare<br />
un giro in moto che duri qualche giorno<br />
in più della classica uscita in giornata; è<br />
anche un’ottima occasione per abbinare<br />
alla vacanza estiva la passione della moto.<br />
Nonostante il periodo particolare che<br />
abbiamo vissuto, uno spiraglio di apertura<br />
c’è stato e quindi anche quest’anno siamo<br />
riusciti ad organizzarci per una settimana on<br />
the road.<br />
La scelta quest’anno è andata su una regione<br />
italiana, forse non troppo turistica, ma che<br />
merita tantissimo di essere visitata per il suo<br />
territorio, i suoi borghi, la sua storia.<br />
Ulteriore elemento di curiosità su questa<br />
regione, è dato dal fatto che numerosi<br />
paesaggi e borghi di questo territorio sono<br />
stati scelti da tanti registi, come location di<br />
film diventati famosi.<br />
Ne cito alcuni solo per fare degli esempi:<br />
“Lo chiamavano Trinità e Continuavano a<br />
chiamarlo Trinità”<br />
“Così è la vita”<br />
“Ladyhawke”<br />
L’Abruzzo ha ispirato numerose altre<br />
pellicole famose che nei prossimi racconti vi<br />
segnalerò.<br />
70<br />
BRESCIAUP
Tornando al viaggio, noi scegliamo di partire<br />
verso le 7,30 AM, con previsione di arrivo a<br />
Sulmona verso metà pomeriggio.<br />
Sulmona è la cittadina che abbiamo scelto, in<br />
quanto si trova in una posizione dalla quale si<br />
possono raggiungere agevolmente le nostre<br />
mete previste, percorrendo strade poco<br />
trafficate e con un interessante paesaggio da<br />
scoprire.<br />
Il trasferimento iniziale per raggiungere la<br />
nostra destinazione è già viaggio avventura. Il<br />
fatto stesso di salire in moto e dirigersi verso<br />
un luogo nuovo da conoscere, fa apprezzare<br />
anche la strada più noiosa possibile, come per<br />
esempio le lunghe percorrenze in autostrada.<br />
Viaggiare in moto in autostrada non è il<br />
massimo che si possa provare; la strada è<br />
tutta diritta, fa caldo, bisogna stare attenti a<br />
non addormentarsi, e dopo un po’ ci si stanca.<br />
Però ci sono gli autogrill.<br />
La sosta in uno di questi “porti di mare”, è<br />
paragonabile per un motociclista, ad entrare<br />
in un’oasi nel deserto.<br />
Dopo esserci sgranchiti le gambe, prendiamo<br />
da bere ed usciamo all’aperto dove abbiamo<br />
parcheggiato le moto. Le nostre due ruote<br />
sono cariche di bagagli. Chi ha la possibilità di<br />
avere una moto da turismo, con borse laterali<br />
rigide e bauletto, ha tutto abbastanza al sicuro,<br />
mentre chi possiede moto più sportive deve<br />
organizzarsi legando sacche e borsoni sulla<br />
sella oppure utilizzare la borsa serbatoio.<br />
In commercio ci sono varie soluzioni per<br />
trasportare i bagagli, e questi elementi vanno<br />
tenuti in considerazione nel momento in cui<br />
si acquista una moto, perché dipende sempre<br />
dal tipo di utilizzo che si vuol fare della propria<br />
due ruote.<br />
In gergo motociclistico si dice che “moto<br />
chiama moto“.<br />
Mi spiego. Quando si arriva in un posto e si<br />
parcheggia, e non c’è ancora nessun altro<br />
veicolo, capita sovente che dopo poco tempo<br />
altri motociclisti arrivino a parcheggiare nella<br />
stessa zona, e viceversa, quando si deve<br />
parcheggiare, si è quasi sempre attratti dalle<br />
aree in cui sono già presenti altre moto, oltre<br />
che ai parcheggi soliti riservati alle due ruote.<br />
Intanto che ci dissetiamo, scrutiamo quindi le<br />
moto degli altri biker, come se ci trovassimo in<br />
una fiera del motociclo, e come spesso capita<br />
si crea subito una “affinità elettiva“ con gli altri<br />
motociclisti presenti.<br />
Dove stai andando? Ti trovi bene con questa<br />
tipo di moto? Da dove venite? Che giri avete<br />
fatto? Eccetera all’infinito.<br />
Poi si riparte. Ognuno per la sua strada,<br />
ognuno con la sua storia da raccontare.<br />
Nei pressi di Pescara, vicini alla nostra meta<br />
di arrivo, ci fermiamo ad un’altra stazione di<br />
servizio per fare benzina e prendere qualcosa<br />
da bere.<br />
Uscendo dal negozio, scorgiamo due moto<br />
della polizia stradale. Due BMW abbastanza<br />
recenti e ci avviciniamo per veder meglio i<br />
dettagli.<br />
Dopo pochi minuti escono gli agenti di polizia<br />
e vedendoci interessati ai loro veicoli scatta<br />
anche tra loro l’animo di appartenenza al<br />
mondo delle moto.<br />
Ci chiedono: “Dove state andando? Vi trovate<br />
bene con le vostre moto? Da dove venite?”<br />
Eccetera<br />
Gli agenti gentilissimi ci forniscono utili<br />
informazioni sulle strade da percorrere e ci<br />
segnalano anche particolari mete del territorio<br />
da non lasciarci sfuggire.<br />
Forse è proprio questo uno dei motivi che<br />
fa apprezzare il viaggio in motocicletta:<br />
l’appartenenza.<br />
Il motociclista è come se facesse parte di una<br />
grande famiglia allargata, in cui lo spirito di<br />
avventura, condivisione e di libertà, rimangono<br />
elementi cardine del viaggio sulle due ruote<br />
TO BE CONTINUED...<br />
71<br />
BRESCIAUP
IL CANTO DELLE SIRENE<br />
Tuly Sigalini<br />
Amore Vintage<br />
Dove finivano le parole,<br />
iniziavano i tuoi delicati silenzi.<br />
Mi significavano più del verbo,<br />
più della musica della tua voce,<br />
intatto amore dei miei vent’anni.<br />
Ho imparato la luce<br />
guardando i tuoi occhi,<br />
che svelavano la mia grazia di donna.<br />
E le attese, che duravano una eternità,<br />
erano dentro tempi senza fili,<br />
senza tutto ciò che ora sembra unire.<br />
Noi avevamo solo i nostri pensieri,<br />
affamati di semplici desideri,<br />
quelli che il tempo non può cambiare.<br />
Incantata dalle tue mani,<br />
che scrivevano carezze sul mio viso,<br />
cantavo con te la magia delle scoperte,<br />
dell’inventare il tuo viaggiarmi dentro,<br />
in ogni attimo, in ogni respiro.<br />
Del tempo che è passato<br />
reco traccia, sulla pelle, negli occhi,<br />
ma il cuore ti legge come fosse ieri...<br />
72<br />
BRESCIAUP
73<br />
BRESCIAUP
Piatto del mese<br />
Piatti tipici, novità, classici rivisitati, piatti dello chef, verranno a rotazione ogni mese messi<br />
sotto giudizio da noi, per assicurarvi che quando si mangia non si scherza.<br />
TOUR del<br />
La parmigiana<br />
Ingredienti:<br />
Melanzane lunghe 4<br />
Salsa di pomodoro 800g<br />
Mozzarella 500g<br />
Cipolla 1<br />
Basilico (circa dieci foglie)<br />
Farina q.b.<br />
Olio di arachide q.b.<br />
Olio extra vergine d’oliva q.b.<br />
Sale fino e grosso q.b.<br />
Zucchero<br />
Procedimento<br />
Pulire la cipolla, affettatela e soffriggetela in una casseruola con un filo di olio extravergine per<br />
2-3’, poi unite la salsa di pomodoro, un pizzico di sale fino e di zucchero. Aggiungete una decina<br />
di foglie di basilico spezzettate e cuocete, a fuoco lento, per circa 40’: per la riuscita della ricetta<br />
è utile che la salsa sia densa e corposa. Sbucciate parzialmente le melanzane: la buccia è la<br />
parte che trattiene più olio ma è anche la più saporita. Spuntatele, e tagliatele per il lungo in<br />
fette spesse 4-5 mm. Sistemate le fette di melanzana, a strati, in uno scolapasta, salatele con<br />
il sale grosso e ponetevi sopra un peso: vanno bene anche dei piatti. Lasciatele spurgare per<br />
30’. Asciugate le melanzane con carta da cucina, eliminando il sale, poi passarle nella farina<br />
e friggetele in olio di arachide caldo per 6-7’, girandole a metà cottura. Sgocciolate via via le<br />
melanzane su carta da cucina e tamponate leggermente con altra carta, per eliminare l’olio in<br />
eccesso. Spennellate con poco olio extravergine il fondo di una teglia (25 x 20 cm, h 6 cm) e<br />
distribuite le melanzane leggermente sovrapposte fra di loro, poi copritele con parte della salsa<br />
al pomodoro. Distribuite sulla salsa 3-4 foglie di basilico spezzettate e 2-3 fette di mozzarella<br />
tagliate. Proseguite fino alla fine degli ingredienti, poi infornate a 180 °C per 35-40’. Sfornate e<br />
lasciate intiepidire prima di servire.<br />
Seguici su<br />
Se hai preso nota dei nostri voti o ti è venuta fame puoi considerarti già parte di queste visite a sorpresa! Quale sarà<br />
il prossimo piatto vittima del nostro tour? Seguici sul profilo instagram @BRESCIAUP, tieni controllate le nostre<br />
stories, se saremo in un ristorante che già conosci avrai la possibilità di dare il tuo giudizio, votando! A PRESTO!<br />
74<br />
BRESCIAUP
75<br />
BRESCIAUP
Cocktail del mese<br />
CUBA LIBRE<br />
COME PREPARARE<br />
UN CUBA LIBRE<br />
PERFETTO<br />
Per preparare il vostro Cuba libre<br />
versate il rum bianco direttamente<br />
nel tumbler alto. Riempite poi il<br />
bicchiere di ghiaccio. Versate la Cola<br />
fino a riempimento del bicchiere.<br />
Fate ora uno squeeze & drop<br />
con uno spicchietto di lime, che<br />
corrisponde a un ottavo: spremete il<br />
lime e lasciatelo cadere nel bicchiere.<br />
Il Cuba libre è pronto. Bevetelo ben<br />
freddo.<br />
INGREDIENTI<br />
• Rum bianco 45ml<br />
• Lime 1<br />
• Ghiaccio<br />
• Coca cola o altra cola<br />
attesa: 8<br />
qualità: 9<br />
presentazione: 10<br />
cordialità: 9<br />
accoglienza: 7<br />
il voto del nostro lettore: 9<br />
Seguici su<br />
SEGUICI SUL PROFILO INSTAGRAM @BRESCIAUP, TIENI CONTROLLATE LE NOSTRE STORIES, SE SAREMO IN<br />
UN LOCALE CHE GIÀ CONOSCI AVRAI LA POSSIBILITÀ DI DARE IL TUO GIUDIZIO, VOTANDO!<br />
76<br />
BRESCIAUP
78<br />
BRESCIAUP
OROSCOPO<br />
Mese di Luglio<br />
ARIETE<br />
Per i nati dell’Ariete, luglio è il periodo<br />
perfetto per avvicinarsi ai loro conoscenti,<br />
grazie principalmente alla posizione di<br />
Venere in Leone, che donerà loro molta<br />
fiducia. Non aver paura di contattare<br />
qualcuno che hai appena conosciuto.<br />
Dopotutto, potrebbe diventare il tuo futuro<br />
partner. Anche se lui/lei non si trasformerà<br />
nell’amore della tua vita, vivrai almeno<br />
un’esperienza emozionante.<br />
CANCRO<br />
A luglio possiederai molta energia e potresti<br />
sentire grandi scariche di adrenalina. Il<br />
Cancro sarà irrequieto e anche il desiderio<br />
di informazioni sarà insolitamente intenso.<br />
Mercurio ti stimolerà e non ti fermerai finché<br />
non avrai soddisfatto i tuoi desideri. Tuttavia,<br />
fai attenzione a non essere sopraffatto da<br />
un’ansia eccessiva.<br />
TORO<br />
Con l’arrivo di luglio, il Toro sarà<br />
maggiormente favorito dalla posizione<br />
di Giove nei Pesci. Grazie a questa<br />
configurazione astrale, ti sentirai soddisfatto<br />
di te stesso e smetterai di preoccuparti<br />
di cose su cui non hai alcun controllo.<br />
Sarai sopraffatto da un senso di armonia<br />
e anche gli altri lo percepiranno. Inoltre,<br />
potrai trasmettere loro la tua sensazione<br />
di benessere. Infine, non aspettarti<br />
cambiamenti significativi nella tua vita<br />
lavorativa.<br />
LEONE<br />
Questo mese per gli appartenenti al segno<br />
del Leone sarà pieno di armonia e calore,<br />
che l’influsso di Venere donerà loro. Farai<br />
un buon uso della tua capacità di stabilire<br />
nuove relazioni, in modo da incontrare<br />
persone interessanti. Inoltre, avrai anche<br />
abbastanza pazienza per ascoltare quelli<br />
che non sono così attraenti.<br />
GEMELLI<br />
Durante questo periodo, Giove avrà un<br />
influsso significativo sui Gemelli. Oltre<br />
alla creatività, ti porterà felicità ed eventi<br />
decisivi. Pertanto, tieni gli occhi aperti a<br />
luglio, perché potresti incontrare l’amore<br />
della tua vita o ci sarà un evento che<br />
capovolgerà la tua esistenza e ti offrirà la<br />
possibilità di realizza molti dei tuoi sogni.<br />
Sfortunatamente, questo pianeta è anche<br />
associato a un desiderio di potere e a<br />
un’eccessiva autostima. Quindi, potresti<br />
provare a intraprendere un compito che, in<br />
realtà, va ben oltre le tue capacità.<br />
VERGINE<br />
Non sarà facile per i Vergine incontrare<br />
nuove persone a luglio. A causa dell’influsso<br />
di Venere, tenderai a sottovalutare coloro<br />
che ti circondano e a condannarli in modo<br />
irragionevole, diventando quindi molto<br />
arrogante. Ma, se giudichi un libro dalla<br />
copertina, potresti perdere persone che<br />
forse potrebbero cambiare la tua vita in<br />
futuro. D’altra parte, mostrerai un affetto<br />
incrollabile verso i tuoi cari.<br />
79<br />
BRESCIAUP
OROSCOPO<br />
Mese di Luglio<br />
BILANCIA<br />
A luglio tutto sarà calmo e filerà liscio come<br />
l’olio e ti sentirai come se avessi compreso<br />
bene ogni cosa. L’influsso della Luna<br />
moltiplicherà le tue emozioni. Tuttavia, sarai<br />
in grado di controllare completamente tutte<br />
le situazioni e trovare l’equilibrio assoluto in<br />
ogni momento. Grazie alla influenza della<br />
Luna, la Bilancia può persino desiderare di<br />
inventare qualche tipo di attività creativa e<br />
impegnarsi in essa.<br />
CAPRICORNO<br />
luglio, i Capricorno sentiranno in modo più<br />
intenso il dovere verso la propria famiglia,<br />
a causa dell’influsso di Giove. Sarai<br />
eccessivamente protettivo nei confronti dei<br />
tuoi cari, il che potrebbe spesso diventare<br />
un peso per loro. Cerca di correggere<br />
questa tendenza, soprattutto se i tuoi figli<br />
sono adolescenti.<br />
SCORPIONE<br />
Si prevedono molti cambiamenti per gli<br />
Scorpioni a luglio. Grazie a Urano, tenderai<br />
ad esplorare l’inesplorato e a sperimentare.<br />
Rimarrai fedele a questa mentalità anche<br />
in futuro, poiché ti aiuterà in molti aspetti<br />
della vita. Sfortunatamente, la tua relazione<br />
sentimentale non procederà bene, a causa<br />
di questo atteggiamento a meno che il tuo<br />
partner non condivida le tue stesse opinioni.<br />
ACQUARIO<br />
A luglio, i nati dell’Acquario saranno in<br />
ottima forma, anche se potrebbero pensare<br />
il contrario. Marte ti donerà la sua energia e<br />
non ci sarà nulla che non potrai fare, quindi<br />
non sottovalutarti.<br />
Sfortunatamente, a causa dell’influsso di<br />
questo pianeta, sarai anche più impulsivo<br />
e irrequieto del solito. Questo ti porterà a<br />
confrontarti con gli altri, che non saranno<br />
in grado di starti dietro. Eviterai queste<br />
persone, anche se in passato siete stati<br />
inseparabili.<br />
SAGITTARIO<br />
A causa dell’influsso di Saturno, i Sagittari<br />
potrebbero rivelarsi testardi a luglio e,<br />
probabilmente, cercheranno di restare<br />
fedeli ai valori tradizionali a tutti i costi.<br />
Proverai a trasmetterli ai tuoi figli e questo<br />
potrebbe significare problemi. Potrebbero<br />
sentire che stai interferendo nelle loro vite<br />
e questo potrebbe ritorcersi facilmente<br />
contro di te.<br />
PESCI<br />
A luglio, gli appartenenti al segno dei<br />
Pesci saranno dominati dalle emozioni.<br />
Percepiranno fortemente il minimo<br />
cambiamento e prenderanno molto sul<br />
serio il comportamento degli altri. Anche un<br />
piccolo problema potrebbe, spesso, essere<br />
sufficiente a farti impazzire per giorni. Ti<br />
potrebbe essere d’aiuto rafforzare il tuo<br />
rapporto con la natura, poiché ultimamente<br />
non hai prestato molta attenzione a questo<br />
aspetto.