BSstadio_30 giornata_Marzo 2024

Brescia Stadio
IL MAGAZINE DEL BRESCIA CALCIO
2023 - 2024
30 a
Giornata
PERIODICO SPORTIVO ANNO 2024 - COPIA OMAGGIO I.P.
BRESCIA - CATANZARO
16/03/2024
GIRONE DI RITORNO

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Brescia Stadio

20 ANNI DI
Brescia Stadio
IL MAGAZINE DEL BRESCIA CALCIO E
NON SOLO...
INDICE
04 IL CAMMINO DEL BRESCIA
05 DIRETTA STADIO
09 LA ROSA AVVERSARIA
10 LE RONDINELLE VOLANO ANCORA
15 IL GIOCATORE DELLA SETTIMANA
22 LA RAGAZZA BIANCO AZZURRA
24 ANGOLO AMARCORD
26 CLASSIFICA SERIE B
28 ATLANTIDE PALLAVOLO
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IL CAMMINO DEL BRESCIA
2023-2024
ANDATA
RITORNO
1 24/10/2023 0 - 1 BRESCIA - MODENA 2 - 1 13/01/2024 20
2 08/11/2023 1 - 0 PALERMO - BRESCIA 2 - 4 02/03/2024 28
3 28/11/2023 1 - 1 SUDTIROL - BRESCIA 1 - 1 20/01/2024 21
4 02/09/2023 1 - 0 BRESCIA - COSENZA 01/04/2024 31
5 15/09/2023 0 - 2 LECCO - BRESCIA 04/05/2024 37
6 22/09/2023 0 - 0 BRESCIA - VENEZIA 14/04/2024 33
7 26/09/2023 0 - 0 SPEZIA - BRESCIA 27/04/2024 35
8 30/09/2023 1 - 1 BRESCIA - ASCOLI 1 - 1 27/02/2024 27
9 06/10/2023 1 - 1 BRESCIA - FERALPI SALÒ 01/05/2024 36
10 21/10/2023 0 - 1 TERNANA - BRESCIA 20/04/2024 34
11 29/10/2023 1 - 2 BRESCIA - BARI 10/05/2024 38
12 04/11/2023 3 - 2 CITTADELLA - BRESCIA 0 - 2 03/02/2024 23
13 12/11/2023 0 - 3 BRESCIA - CREMONESE 0 - 1 27/01/2024 22
14 25/11/2023 1 - 1 PISA - BRESCIA 06/04/2024 32
15 03/12/2023 3- 1 BRESCIA - SAMPDORIA 1 - 1 17/02/2024 25
16 10/12/2023 1 - 1 REGGIANA - BRESCIA 0 - 0 24/02/2024 26
17 16/12/2023 2 - 0 BRESCIA - COMO 0 - 1 10/02/2024 24
18 23/12/2023 2 - 3 CATANZARO - BRESCIA 16/03/2024 30
19 26/12/2023 0 - 2 BRESCIA - PARMA 1 - 2 08/03/2024 29
DELIZIE DA LECCARSI I BAFFI
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MA È UN BRESCIA DA PLAYOFF?
Questa la domanda che serpeggia nei pensieri dei tifosi
e tiene banco nei bar di città e provincia. Se giocassimo
ad essere dei detective...tre indizi fanno una prova!
Primo: la squadra di Rolando Maran è attualmente
settima in classifica e al momento qualificata per gli
spareggi promozione.
Finisse oggi il campionato Bisoli e compagni sarebbero
pronti per affrontare la pole promozione partendo alla
stegua di una Aston Martin, in stile Fernando Alonso
utilizzando un paragone da Formula 1, rispetto alla
griglia di partenza.
Secondo: la formazione biancazzurra viene da una
prestazione maiuscola sul campo della capolista.
Il Parma ha vinto, ha preso i tre punti in palio al Tardini
ma le rondinelle non sono uscite ridimensionate come
era accaduto nella gara d’andata.
Contro la capolista il Brescia avrebbe meritato miglior
sorte se solo non fosse inciampata in errori grossolani
(quello di Papetto per l’1-1 e l’applauso di Huard valso il
secondo cartellino giallo) e avesse trovato un arbitraggio
migliore.
Terzo: Non meno importante è la consapevolezza
acquisita dalla squadra telecomandata alla perfezione
in panchina da un allenatore esperto e preparato. Vero
è che al cospetto di altre compagini alla rosa manca
qualcosa, ma altrettanto vero è che il gruppo con il
giusto spirito riesce quasi sempre a superare le difficoltà
e questo, in un finale intenso di stagione come lo sono i
playoff, può fare la differenza.
E anche la condizione atletica è mentale sembra essere
incoraggiante.
A cura di Fabio Pettenò
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LA ROSA
AVVERSARIA
CATANZARO
ALLENATORE : VINCENZO VIVARINI
PORTIERI
1 Andrea Fulignati
12 Vincenzo Grimaldi
16 Andrea Sala
22 Edoardo Borrelli
DIFENSORI
4 Matias Antonini
14 Stefano Scognamillo
23 Nicolò Brighenti
32 Luka Krajnc
44 Kevin Miranda
72 Davide Veroli
92 Mario Situm
CENTROCAMPISTI
8 Luca Verna
10 Jacopo Petriccione
18 Andrea Ghion
20 Simone Pontisso
21 Marco Pompetti
24 Dimitrios Sounas
27 Jari Vandeputte
33 Andrea Oliveri
ATTACCANTI
7 Luca D’Andrea
9 Pietro Iemmello
17 Enrico Brignola
19 Matteo Stoppa
28 Tommaso Biasci
32 Cristiano Belpanno
70 Giuseppe Ambrosino
99 Alfredo Donnarumma
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67/68 Troja - Fumagalli - Salvi - Brotto - Gilardoni
LE RONDINELLE VOLANO ANCORA
Quattro chiacchiere tra un’ex Rondinella e tifosi
che sin da piccoli sognavano quella maglia con la V bianca sul petto
EGIDIO SALVI
Nato a Brescia il 01-09-1945
A un certo punto della cena tiro fuori dalla borsa una
maglia del Brescia del 1963-64 del suo esordio con
le Rondinelle e la passo ad Egidio: la ricordi era fatta
cosi ?? e lui presa in mano quasi accarezzando la V
bianca si è proprio questa ma dimmi Egidio ti sei pentito
di non averne tenuta almeno una per anno a ricordo
di quelle stagioni e lui sempre con voce emozionata si
Mauro mi sono pentito ma ai tempi a testimoniare che
ero stato un giocatore bastavano le foto detto questo
prima di continuare la chiacchierata rassicuro Salvi
con un tranquillo Egidio a Brescia oltre a me e Guido ci
sono tantissimi collezionisti e amanti della storia delle
Rondinelle ci penseranno loro a rendervi per sempre
immortali perché la maglia con la V bianca sul petto
merita il giusto rispetto !
È l’epoca di Maghini “il mago dei mobili fini”, dell’omino
infilato nel tubo della candela Lodge che fa il giro a
piedi sulla pista di atletica. Chi ha qualche annetto
ricorda sicuramente le sue lunghe cavalcate sulla fascia
coi calzettoni abbassati a emulare il suo idolo Omar
Sivori, il suo innamoramento per la palla tanto da far
ballare il dirimpettaio di turno, “avevo mezzo stadio a
favore e mezzo contro perché non sempre i dribbling
si vincono….”, secondo per numero di presenze con la
maglia del Brescia alle spalle del solo Stefano Bonometti.
Egidio Salvi, originario della “Baia del re” di via Chiusure,
ha militato nelle rondinelle per 16 stagioni. Vanta anche
3 panchine in serie A in un momento di grande difficoltà
della stagione 1997-98 dopo l’esonero di Paolo Ferrario
dove, dopo la sconfitta iniziale a Firenze, ottiene due
vittorie contro Napoli e Parma che però non bastano a
raggiungere il miracolo-salvezza. Il ruolo è quello di ala
da un’intuizione del mister Renato Gei perché ai suoi
albori Egidio nasce “numero 10”. È uno che in campo
per la sua tipologia di gioco ha preso tante “legnate”.
Un giorno gli tolsero Giacinto Facchetti che faticava a
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contenerlo e gli misero di guardia il “tenero” Burnich;
“ma c’era meno cattiveria di oggi. In 17 anni di carriera
non ho mai preso una gomitata. Ma forse (ride) pe
merito della mia statura. E anche le sceneggiate di oggi
due minuti per terra con le mani sul volto ai miei tempi
non erano di moda. Oggi i giocatori fanno di tutto per
mettere in difficoltà l’arbitro invece di aiutarlo”. Egidio
Salvi, quella maglia azzurra con la V bianca non se l’è
mai tolta; ancora oggi te lo ritrovi in gennaio a vedere la
Primavera al San Filippo. Allo stadio no, non lo si vede
più, ma in tv non si perde una partita della sua squadra
del cuore. Ha disputato anche un campionato nel Napoli
con 16 presenze nella stagione 68-69 in una squadra
dove farsi spazio era difficilissimo per i nomi altisonanti
quali Canè, Josè Altafini, Omar Sivori, Claudio Sala,
Antonio Juliano, Aristide Guarneri e Ottavio Bianchi “un
eccellente mediano, di quelli alla Tardelli che ti garantiva
7-8 gol a stagione”.
Ha smesso di allenare le giovanili nel Brescia nel 2014 in
concomitanza con un temporaneo ma serio problema di
salute nell’epoca del trio dirigenziale Triboldi, Sagramola
e Castagnini; un intervento d’urgenza nel quale il
primario, forse per stemperare la situazione…..”mi
avevano preso per i capelli e lui mi parlava di calcio….”
Lo incontriamo in una pizzeria cittadina accompagnato
da un’altra ex rondinella di lusso nonché suo amico e
compagno di squadra Giorgio Fanti col quale tra un
boccone e l’altro si scambia divertenti frecciatine e
la serata vola via tra aneddoti e racconti difficilmente
sintetizzabili.
C’è un inizio. È lui stesso che nel 1957 legge sul giornale
l’avviso della leva calcistica coordinata dall’ungherese
Netsky al vecchio Stadium di viale Piave. I selezionati si
affrontano in un torneo sul campo di San Francesco da
Paola dove ogni squadra porta il nome di un giocatore
del Brescia. Salvi viene inserito nella compagine meno
dotata calcisticamente che non si merita nemmeno il
nome di un giocatore, ma quello dedicato al “calzolaio”,
un artigiano che nel retro della tribuna di viale Piave
ha una bottega che si occupa anche delle scarpe della
squadra quando i tacchetti bucano le suole. Eliminata
in un amen la sua squadra, Egidio in virtù delle sue
qualità viene inserito in un’altra compagine e alla fine
è premiato come miglior giocatore del torneo. Inizia
così la “scalata” nelle file del Brescia; a soli 12 anni da
via Chiusure prende regolarmente il pulmino e va agli
allenamenti nel vecchio Stadium. Siamo nell’epoca del
“quintetto primavera” formato da Vigni, Nova, Sacchella,
Favini e Bersellini, che in 5 non contano 100 anni. Siamo
nel periodo del pallone con la camera d’aria e le cuciture
col laccio di cuoio in rilievo che ben ricorda chi le colpiva
di testa.
L’esordio in prima squadro avviene a Trieste sul finire
della stagione 63-64 Recita il giornale locale: “…a metà
campo poi, si faceva sentire il lavoro di Vicini e Salvi
e la giovanissima recluta stava all’altezza dei compagni
con calma e profitto, prodigandosi, con la freschezza del
gioco e la continuità dell’azione lungo la fascia centrale,
servendo ottimi palloni agli uomini di punta…..”.
Mettere in fila gli aneddoti di questa lunga carriera è
difficile. Innanzitutto sottolinea la fraterna amicizia avuta
col “portierone” Ernesto Galli. Ricorda Gigi Riva, col
quale andava a fare le sabbiature a Grado; la popolarità
del centravanti cagliaritano era talmente radicata
che Riva non poteva uscire dall’hotel dove erano
sistematicamente in attesa fans pronti a prenderlo “in
ostaggio”.
La stravaganza di Zigoni, un personaggio che tutti i
giorni ne inventava una, che si presentava in pelliccia
in panchina. Zigo-gol parcheggiava il Porsche davanti
al cancello d’ingresso inscenando teatrali diatribe col
custode dello stadio.
73/74 Brescia - Lazio 2-0 Salvi con Wilson
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Ricorda il sindaco Bruno Boni che sotto il muro della tribuna
si faceva calciare le bordare da Gigi De Paoli, provocandolo
ripetutamente “centravanti da strapazzo, mi faccia vedere se sa
calciare forte” fino al maldestro giorno nel quale la “bomba” andò
a segno e il sindaco fu ingessato in ospedale all’arto superiore.
Con orgoglio rammenta il gol sentato col Milan davanti a 35.000
spettatori che permette al Brescia di espugnare lo stadio di
San Siro, exploit che gli vale anche una vignetta giornalistica di
Carmelo Silva, l’uomo che “disegnava” i gol per le più importanti
edizioni sportive dell’epoca. E ancora, il rigore del vantaggio
sul Catania nella drammatica e vincente partita spareggio per
salvarsi dalla serie C dove scavalca il portiere dei siciliani Zelico
Petrovic con il “cucchiaio”. “Non ero io il rigorista, ma mi sono
preso la responsabilità quando ho visto che nessuno degli
incaricati trovava la giusta determinazione per calciare”. Brescia
salvo dalla serie C dopo il 4-1 finale.
79/80 Salvi - Bertoni - Maselli - Zigoni Promozione in Serie A
A Brindisi, da capitano, è stato espulso quattro giornate perché,
innervosito dal fatto che il guardalinee continuava a sbandierargli
contro, a un certo punto gli ha tirato da notevole distanza una
pallonata “so mìa nàt a ciapal dèbù?”. Preso in pieno senza la
reale intenzione….
Qualche strizza di troppo con i trasferimenti sugli aerei dell’epoca,
al pari di Zigoni, Galli e Botti. Di ritorno da una trasferta in Bulgaria
girarono per un tempo infinito sopra i cieli di Roma senza il
permesso di atterrare. Per le trasferte al sud talvolta optava per i
il treno notturno con il vagone letto.
Rivera come singolo e l’Inter di Jair, Mazzola, Peirò, Suarez,
Corso come squadra, sono quelli che più di tutti l’hanno
impressionato nell’arco della sua carriera.
Racconta la simpatica rabbia di insegnare da mister ad un
giovane Hamsik le tecniche scoprendo che dopo due esercizi le
eseguiva meglio di lui “alùra, rànget”.
79/80 Brescia Ternana 1-0 Promossi in serie A
Oggi è amareggiato che non esistano più luoghi d’aggregazione
come gli oratori dell’epoca “da dove vengo io”, dove si imparava
a usare il pallone e a socializzare con gli altri. “Oggi è un calcio
troppo atletico; se non sei fisicamente preparato a giocare a ritmi
altissimi, la bravura non serve a nulla. Ci sarebbe tanto altro da
racontare, ma lo spazio non lo consente. Un grazie a Egidio.
Abbiamo trascorso la cena di fronte una persona normale che
per noi che l’abbiamo vissuto sul campo, non sarà mai una
persona qualsiasi. Grazie capitano!
A cura di:
Mauro Agretti e Guido Franchi
75 76 Salvi premiato in campo
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GIORNATA
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L’ANGOLO DELL’AMARCORD
ANNO SPORTIVO:
2020/2021
COMPETIZIONE:
SERIE B
GIOCATORE:
ALFREDO DONNARUMMA
SPONSOR TECNICO:
KAPPA
SPONSOR MAGLIA:
UBI BANCO DI BRESCIA
NUMERO MAGLIA:
9
Caratteristiche maglia: modello prima maglia di colore blu royal con V bianca, colletto a scomparsa,
scudetto Brescia calcio cucito sul cuore, toppa lega calcio termoapplicata su manica destra, nome e
numero termo applicati, scritta Brescia FC sul retro colletto stampata.
Nella stagione 2020/21 il Brescia si appresta
ad affrontare il 62esimo campionato di serie B
della sua storia.
L’annata precedente in serie A è terminata in
modo alquanto rocambolesco: la pandemia
ha infatti snaturato il regolare svolgimento
del campionato e, dopo l’interruzione imposta
dall’emergenza, il Brescia non riesce ad
agguantare la salvezza.
Il ritorno nel campionato cadetto non coincide
però con il ritorno al pubblico: anche per questa
stagione infatti le regole imposte vieteranno ai
tifosi ed appassionati di calcio di recarsi allo
stadio per sostenere la propria squadra del
cuore.
Il Brescia inizia il campionato in modo
altalenante: la prima vittoria arriva alla terza
di campionato contro il Lecce con un sonoro
3-0. La prima vittoria esterna viene invece
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ottenuta a Ferrara contro la Spal in una partita in cui
le Rondinelle riescono a ribaltare il risultato (2 volte
in svantaggio) grazie al gol siglato dall’islandese
Bjarnason all’87esimo.
Nella prima parte di stagione il Brescia fatica comunque
ad esprimere le sue potenzialità. L’ingaggio di mister
Pep Clotet coincide con la vera svolta di stagione:
l’allenatore spagnolo riesce a “smuovere” i giocatori
biancoblu e, dopo il pareggio al 93esimo al Via del
Mare di Lecce, arrivano 10 vittorie in 17 partite (con
solo 3 sconfitte) che proiettano le Rondinelle al settimo
posto, in piena zona playoff.
Il post stagione regolare vedrà quindi il Brescia sfidare
in gara secca il Cittadella: al Tombolato finirà 1-0 per
gli amaranto nonostante un Brescia volitivo e grintoso.
La divisa oggi presentata è stata indossata da Alfredo
Donnarumma nella gara contro il Lecce di inizio
stagione.
La punta campana durante questa stagione realizzerà
7 reti che sommate alle 7 messe a segno in serie
A ed alle 25 del campionato di serie B 2018/19
(l’anno concluso con il ritorno in massima serie ed
in cui agguanterà il premio di miglior realizzatore del
campionato) aggiorneranno il suo bottino totale con la
nostra maglia a 39 reti in 88 presenze.
A cura di Luca Gennari
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CLASSIFICA SERIE B
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ATLANTIDE PALLAVOLO
BRESCIA DOMA I LUPI E VOLA AI PLAY-OFF
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Brescia 10 marzo 2024 – Un San Filippo tinto di rosa – grazie alle amiche di Cuore di Donna e UOSE- e pieno
di tifosi non intimiditi dal meteo sostiene i tucani nel match combattuto che garantisce i Play-off con due
giornate di anticipo e sancisce la costante crescita di Ferri, nominato MVP My Spritz. Brescia non gioca la
sua miglior pallavolo, ma raddrizza una gara iniziata con meno sicurezza del dovuto e porta a casa il risultato
che serve.
BRESCIA: Erati 15, Braghini (L) ne, Sarzi Sartori , Tiberti 2, Bettinzoli ne, Ferri 15, Cominetti 1, Franzoni,
Ghirardi ne, Candeli 6, Klapwijk 27, Mijatovic ne, Pesaresi (L), Abrahan 18. All. Zambonardi e Iervolino.
SANTA CROCE: Gabbriellini ne, Coscione 1, Parodi 4, Brucini 1, Cargioli 8, Russo 2, Colli 10, Petratti ne,
Gatto 4, Giannini, Loreti (L), Allik 27, Mati 12, Lawrence 10. All. Bulleri.
Muri: Brescia 12 Santa Croce 8
Ace/batt sbagliate: Brescia 8/19; Santa Croce 6/13
Attacco: Brescia 53%, Santa Croce 52%
Ricezione: Brescia 47% (27%), Santa Croce 48% (33%)
Arbitri del match: Serena Salvati, Luca Grassia.
Durata: 25’ 29’ 28’ 31’ 15’. Totale: 2h 08.
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