BSstadio_30 giornata_Marzo 2024
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67/68 Troja - Fumagalli - Salvi - Brotto - Gilardoni<br />
LE RONDINELLE VOLANO ANCORA<br />
Quattro chiacchiere tra un’ex Rondinella e tifosi<br />
che sin da piccoli sognavano quella maglia con la V bianca sul petto<br />
EGIDIO SALVI<br />
Nato a Brescia il 01-09-1945<br />
A un certo punto della cena tiro fuori dalla borsa una<br />
maglia del Brescia del 1963-64 del suo esordio con<br />
le Rondinelle e la passo ad Egidio: la ricordi era fatta<br />
cosi ?? e lui presa in mano quasi accarezzando la V<br />
bianca si è proprio questa ma dimmi Egidio ti sei pentito<br />
di non averne tenuta almeno una per anno a ricordo<br />
di quelle stagioni e lui sempre con voce emozionata si<br />
Mauro mi sono pentito ma ai tempi a testimoniare che<br />
ero stato un giocatore bastavano le foto detto questo<br />
prima di continuare la chiacchierata rassicuro Salvi<br />
con un tranquillo Egidio a Brescia oltre a me e Guido ci<br />
sono tantissimi collezionisti e amanti della storia delle<br />
Rondinelle ci penseranno loro a rendervi per sempre<br />
immortali perché la maglia con la V bianca sul petto<br />
merita il giusto rispetto !<br />
È l’epoca di Maghini “il mago dei mobili fini”, dell’omino<br />
infilato nel tubo della candela Lodge che fa il giro a<br />
piedi sulla pista di atletica. Chi ha qualche annetto<br />
ricorda sicuramente le sue lunghe cavalcate sulla fascia<br />
coi calzettoni abbassati a emulare il suo idolo Omar<br />
Sivori, il suo innamoramento per la palla tanto da far<br />
ballare il dirimpettaio di turno, “avevo mezzo stadio a<br />
favore e mezzo contro perché non sempre i dribbling<br />
si vincono….”, secondo per numero di presenze con la<br />
maglia del Brescia alle spalle del solo Stefano Bonometti.<br />
Egidio Salvi, originario della “Baia del re” di via Chiusure,<br />
ha militato nelle rondinelle per 16 stagioni. Vanta anche<br />
3 panchine in serie A in un momento di grande difficoltà<br />
della stagione 1997-98 dopo l’esonero di Paolo Ferrario<br />
dove, dopo la sconfitta iniziale a Firenze, ottiene due<br />
vittorie contro Napoli e Parma che però non bastano a<br />
raggiungere il miracolo-salvezza. Il ruolo è quello di ala<br />
da un’intuizione del mister Renato Gei perché ai suoi<br />
albori Egidio nasce “numero 10”. È uno che in campo<br />
per la sua tipologia di gioco ha preso tante “legnate”.<br />
Un giorno gli tolsero Giacinto Facchetti che faticava a<br />
10<br />
Brescia Stadio