BSstadio_23 giornata_Febbraio 2024

Brescia Stadio
IL MAGAZINE DEL BRESCIA CALCIO
2023 - 2024
23 a
Giornata
PERIODICO SPORTIVO ANNO 2024 - COPIA OMAGGIO I.P.
BRESCIA - CITTADELLA
03/02/2024
GIRONE DI RITORNO

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20 ANNI DI
Brescia Stadio
IL MAGAZINE DEL BRESCIA CALCIO E
NON SOLO...
INDICE
04 IL CAMMINO DEL BRESCIA
05 DIRETTA STADIO
09 LA ROSA AVVERSARIA
10 LE RONDINELLE VOLANO ANCORA
15 IL GIOCATORE DELLA SETTIMANA
22 LA RAGAZZA BIANCO AZZURRA
24 ANGOLO AMARCORD
26 CLASSIFICA SERIE B
28 BRESCIA CALCIO FEMMINILE
30 ATLANTIDE PALLAVOLO
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Periodico sportivo Autoriz. Trib. Brescia 25 / 2003
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IL CAMMINO DEL BRESCIA
2023-2024
ANDATA
RITORNO
1 24/10/2023 0 - 1 BRESCIA - MODENA 2 - 1 13/01/2024 20
2 08/11/2023 1 - 0 PALERMO - BRESCIA 03/03/2024 28
3 28/11/2023 1 - 1 SUDTIROL - BRESCIA 1 - 1 20/01/2024 21
4 02/09/2023 1 - 0 BRESCIA - COSENZA 01/04/2024 31
5 15/09/2023 0 - 2 LECCO - BRESCIA 04/05/2024 37
6 22/09/2023 0 - 0 BRESCIA - VENEZIA 13/04/2024 33
7 26/09/2023 0 - 0 SPEZIA - BRESCIA 27/04/2024 35
8 30/09/2023 1 - 1 BRESCIA - ASCOLI 27/02/2024 27
9 06/10/2023 1 - 1 BRESCIA - FERALPI SALÒ 01/05/2024 36
10 21/10/2023 0 - 1 TERNANA - BRESCIA 20/04/2024 34
11 29/10/2023 1 - 2 BRESCIA - BARI 10/05/2024 38
12 04/11/2023 3 - 2 CITTADELLA - BRESCIA 03/02/2024 23
13 12/11/2023 0 - 3 BRESCIA - CREMONESE 0 - 1 27/01/2024 22
14 25/11/2023 1 - 1 PISA - BRESCIA 06/04/2024 32
15 03/12/2023 3- 1 BRESCIA - SAMPDORIA 17/02/2024 25
16 10/12/2023 1 - 1 REGGIANA - BRESCIA 24/02/2024 26
17 16/12/2023 2 - 0 BRESCIA - COMO 10/02/2024 24
18 23/12/2023 2 - 3 CATANZARO - BRESCIA 16/03/2024 30
19 26/12/2023 0 - 2 BRESCIA - PARMA 09/03/2024 29
DELIZIE DA LECCARSI I BAFFI
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TIFOSERIA BRESCIANA
Poco si scrive e si parla del grande affetto della tifoseria
bresciana per la squadra della propria città. Spesso e
volentieri si fanno paragoni con altre realtà limitrofe,
specialmente con l’Atalanta in un eterno dualismo
che nemmeno il Covid ha cancellato. “Ma a Bergamo
regalano le mogliettine ai neonati” è la frase che spesso
e impropriamente esce dalla bocca di molte persone. E
quando di mezzo non vengono citati i rivali della Dea
si punta il dito sul fattore territoriale: “Brescia non ha
storicità. Si preferisce andare a Milano o Torino a vedere
Milan, Inter o Juve”. Dicerie! Nulla di più sbagliato circola
negli ambienti da bar di paese. Brescia ha una sua
storicità eccome, in termini di tifoseria ed è ammirata
nel panorama nazionale. A smentire le malelingue sono i
numeri, quelli che non mentono mai. Brescia al 12° posto
della graduatoria degli spettatori nelle gare casalinghe.
57140, dato sul quale pesano però le gare a porte
chiuse di inizio stagione. Ma anche in trasferta, a volte
più che tra le mura amiche dello stadio Rigamonti, i tifosi
bresciani si fanno sentire. Secondo una recente statistica
pubblicata da StadiaPostCards.com sulla presenza
media dei tifosi fuori casa il Brescia è al 10° posto con
una media di 4942 spettatori. Prima tifoseria delle realtà
Lombarde della cadetteria. Snocciolando alcuni altri dati
si può percepire l’attaccamento della tifoseria alla propria
squadra. 1917 spettatori a Cremona per il derby, quasi
400 a Catanzaro, 500 a Cittadella, 900 a Modena. Un
amore incondizionato, un sentimento vissuto in maniera
viscerale sin dalle partite giocate al vecchio impianto di
Viale Piave. L’avvento del tifo organizzato ha reso ancor
più marcato tale sentimento. Il primo gruppo di tifosi è
degli anni 60’: i 21+ diventano poi, nel 1979, gli Ultras
Brescia. Oggi come allora il senso di appartenenza è
assai radicato e molto forte. Allo stadio si sta assistendo
ad un cambio generazionale pur mantenendo viva la
tradizione. L’orgoglio bresciano è sinonimo di garanzia
di vittoria, almeno sugli spalti. Un dodicesimo uomo in
campo, in casa e in trasferta.
A cura di Fabio Pettenò
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LA ROSA
AVVERSARIA
CITTADELLA
ALLENATORE : EDOARDO GORINI
PORTIERI
36 Elhan Kastrati
77 Luca Maniero
1 Filippo Veneran
DIFENSORI
4 Matteo Angeli
98 Federico Giraudo
2 Alessandro Salvi
64 Andrea Cecchetto
30 Stefano Negro
6 Edoardo Sottini
24 Lorenzo Carissoni
26 Nicola Pavan
15 Domenico Frare
28 Alessio Rizza
CENTROCAMPISTI
8 Francesco Amatucci
17 Emil Kornvig
16 Alessio Vita
23 Simone Branca
5 Valerio Mastrantonio
20 Giuseppe Carriero
21 Nicholas Saggionetto
27 Andrea Danzi
18 Andrea Tessiore
ATTACCANTI
92 Enrico Baldini
7 Luca Pandolfi
10 Claudio Cassano
11 Filippo pittarello
9 Andrea Magrassi
74 Ahmed Sanogo
32 Tommy Maistrello
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Berlanda e l’ex rondinella Bertuzzo con l’Atalanta
LE RONDINELLE VOLANO ANCORA
Quattro chiacchiere tra un’ex Rondinella e tifosi
che sin da piccoli sognavano quella maglia con la V bianca sul petto
CLAUDIO BERLANDA
07-08-1954
Claudio Berlanda è una bella sorpresa. Accoglie la
nostra voglia di sapere come se ci conoscesse da
sempre. Parliamo in videochiamata perché, bontà sua,
vive in Salento da quando ha smesso di giocare a livello
professionistico nel 1986. Ha due figli, Davide e Tiziano. Il
più giovane, 18 anni all’ultimo anno di superiori, si diletta
a calcio, cresciuto nella scuola di Fabrizio Miccoli. Il figlio
grande, di 43 anni, vive in Inghilterra dove gestisce un
bar.
Berlanda è un uomo cresciuto nei boschi del trentino nel
paesino di Cavedine all’ombra del monte Bondone e finita
la carriera si è trasformato in un uomo di mare avendo
sposato una donna di Lecce, dove ora abita, a due passi
dallo stadio “Via del Mare”. Dopo avere abbandonato il
professionismo, oltre ad occuparsi di vendita di autoveicoli
ha continuato per passione a calcare i campi salentini di
prima categoria per altri 15 anni come giocatore prima
e successivamente come allenatore. Segue le orme
di altri ex giocatori che abbiamo incontrato; predilige il
calcio inglese a quello italiano, ma non ha mai smesso di
seguire le sorti del Brescia mostrandoci subito di essere
al corrente delle più attuali vicende. Nella libreria di casa
vediamo svariate pubblicazioni riguardanti il Brescia
Calcio, compresi gli introvabili “Il volo delle Rondinelle”
e “Il Brescia Addosso”. Di fianco ai libri, in bella mostra,
il Trofeo “Ceramiche Sapra” vinto nel maggio 1976,
premio che veniva assegnato tramite votazione dei tifosi
alla miglior Rondinella del mese.
Da giovane, il calcio neppure gli piaceva e mai avrebbe
pensato di indossare le scarpe coi tacchetti. Inizialmente
pratica atletica in gare di fondo, di velocità e salto in
lungo. Comincia però a giocare a calcio, a Trento.
Mentre disputa il campionato giovanile De Martino,
viene invitato dall’allenatore del Levico sig. Pizzolato a
trasferirsi da loro dove rimane due anni fino a quando
lo stesso allenatore gli richiede di mettersi in luce il più
possibile su invito del dirigente del Brescia Cavalleri che
pensa a lui come obiettivo di mercato per le Rondinelle.
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Il suo impegno gli offre l’opportunità di una prova per
un mese all’ombra del Cidneo. Soggiorna, come altri
giovani calciatori dell’epoca, all’hotel La Comida in via
Triumplina con Ciro Bilardi, altra giovane promessa
biancoazzurra. Emergono ben presto le sue qualità e
viene aggregato alla primavera di Mauro Bicicli al pari
di altri giovani di prospettiva come Bussalino Podavini,
Catterina, Biasotti.
Dopo solo tre partite già si allena con la prima squadra
di Renato Gei. Di lì a poco, il primo viaggio, la prima
convocazione a Brindisi dove dalla panchina vede
schierarsi in campo due formazioni con entrambe
impressa una grande V sulla maglia, il Brescia con
maglia rossa e V bianca, i pugliesi con maglia bianca
e V azzurra. Sei mesi dopo quasi incredulo, fa l’esordio
a Como in serie B. Gei, nella ripresa decide per il
debutto al posto di Botti e gli affida l’avanti lariano Renzo
Rossi. L’emozione è forte per uno che pochi mesi prima
giocava in Prima Categoria e il ricordo di Berlanda va
a Roberto Tancredi, secondo portiere, che compreso il
momento particolare, durante l’intervallo lo chiama con
sé e gli gestisce il riscaldamento prima dell’esordio con
annessi preziosi consigli. Berlanda rimane nelle file delle
Rondinelle quattro stagioni di fila, collezionando tra
campionato e Coppa Italia 65 presenze. Dopo Gei, trova
in panchina Umberto Pinardi che verrà successivamente
sostituito da Antonio Valentin Angelillo perché, a detta di
Pinardi “la serie B con l’asilo non la voglio fare”, rifiutando
così la politica della società che vuole valorizzare i
giovani. E che giovani: Beccalossi, Altobelli, Berlanda,
Bussalino, Podavini …….
Con Angelillo, Claudio Berlanda trova il giusto spazio
e diventa una pedina di rilievo dello scacchiere
biancoazzurro. Il Brescia arriva quarto a un solo punto
dalla promozione, non riuscendo nell’impresa di battere
la capolista Genoa al Rigamonti alla penultima di
campionato, ma a suo dire la promozione viene gettata
alle ortiche quattro giornate prima quando il Brescia, in
vantaggio sul Modena con gol di Altobelli e virtualmente
capolista, spinto dall’entusiasmo del pubblico e l’euforia
degli stessi giocatori non amministra il vantaggio e si
butta a capofitto nell’impresa; a dieci minuti dalla fine
arriva in 120 secondi il ribaltamento dei canarini che alla
fine del campionato risulterà letale. Nella gara col Genoa,
Berlanda ricorda benissimo di aver annullato dal campo
un giovanissimo di belle speranze che rispondeva al
nome di Bruno Conti.
L’ultimo anno di Berlanda con la maglia del Brescia, il
1976, è invece un anno alle soglie del dramma sportivo;
Angelillo viene sostituito a febbraio da Mauro Bicicli e
si salva dalla serie C all’ultima giornata battendo e
scavalcando in classifica il Catania 4-1 in un terribile
“spareggio” tra disperati. Via da Brescia, veste le maglie
di Chieti, Taranto, Giulianova, Alessandria (dove c’era
un fortissimo trasporto di pubblico che portava anche
2.000 persone sugli spalti del Moccagatta anche solo
per seguire gli allenamenti), e Massese.
Beccalossi e Altobelli sono i giocatori che più di tutti gli
altri, e lo dimostrerà la loro carriera, avevano potenziale
Berlanda marca Paolo Rossi a Vicenza - 76/77
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per emergere. Gigi Cagni invece era già un allenatore in campo
Ricorda quando seguiva le indicazioni dell’allenatore e Gigi Cagni
lo esortava a seguire le sue, con metodi piuttosto “convincenti” e
non da meno lo erano Salvi e Fanti. Veri leader in campo pronti
a mangiarti le caviglie se non eseguivi i loro diktat, ma altrettanto
pronti a difendere il “ragazzino” Berlanda e gli alti giovani quando
qualcuno si permetteva di metterli in discussione o criticarli.
Nella sua permanenza a Brescia ricorda le serate con Fiorini,
Colzato e Biancardi alla Trattoria Mezzeria di Piazzale Arnaldo.
I titolari erano talmente affezionati a lui che quando il lunedi il
locale era chiuso lo invitavano a cena a casa loro.
Lezioni di vita da Gian Piero Ghio con cui condivideva un
appartamento, che a dispetto della giovanile indole di Claudio
di darsi al divertimento, lo teneva in riga facendogli fare una vita
da sacerdote.
Berlanda e Altobelli post cena 1976
Della sua carriera non ha rimpianti anche se forse il treno
importante lo ha perso proprio perchè stava bene a Brescia dove
aveva trovato in quel periodo il suo ambiente ottimale. Il dirigente
Govoni lo informò dell’interessamento del Perugia, ma lui rifiutò.
Quel Perugia andò in serie A e l’anno successivo arrivò secondo
in classifica alle spalle della Juventus dopo un campionato senza
sconfitte.
Ha marcato giocatori di importante levatura come Paolo Rossi,
Bruno Conti e Pierino Fanna ma quello che più di tutti lo ha
fatto “impazzire” è Sileno Passalacqua un’ala destra brevilinea,
molto tecnico. Non gli riusciva proprio di marcarlo. A un certo
punto, Altobelli fa il gesto di segnare con la mano la fascia del
campo dicendo “qui, passa l’acqua”. Anche con Nicola Ripa della
Sambenedettese, ha sudato sette camicie.
Il suo più grande difetto è la mancanza di carattere fuori dal
campo. Feroce e spavaldo durante le partite, diventava silenzioso
e timido al di fuori. Questo non gli ha mai permesso di indossare
in nessun club della sua carriera la fascia di capitano. Un lusso
che come ammette lui stesso abbisogna di caratteristiche che
nulla hanno a che vedere con le capacità tecniche.
Noi ci siamo proprio divertiti a parlare con Claudio Berlanda e ci
fa molto piacere che lui ricordi Brescia in maniera così positiva e
lucida. Peccato che lo spazio non ci permetta di scrivere tutti gli
aneddoti che ci ha regalato. Grazie.
A cura di:
Mauro Agretti e Guido Franchi
Berlanda esulta con Bussalino al gol di
Ferrara alla Reggiana
Prima della
RONDINELLA D’ORO
il Brescia Club
Ceramiche Sapra
che era della moglie
di Dino Maggi,
massaggiatore del
Brescia, premiava
ogni mese gli azzurri
con questo trofeo.
Questo è quello
vinto da Berlanda
nel Maggio 76
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GIORNATA
ODIERNA
PROSSIMO
TURNO
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DELLA SETTIMANA
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L’ANGOLO DELL’AMARCORD
ANNO SPORTIVO:
2010/2011
COMPETIZIONE:
SERIE A
GIOCATORE:
VICTOR UGO MARECO
SPONSOR TECNICO:
MASS
SPONSOR MAGLIA:
UBI BANCO DI BRESCIA
NUMERO MAGLIA:
16
Caratteristiche maglia: modello seconda maglia di colore bianco con V blu Royal, retro colletto con
scritta ricamata Brescia Calcio, toppa lega calcio termoapplicata su manica destra, nome/numero
termo applicati.
Le Rondinelle, dopo 5 stagioni in cadetteria,
tornano a riassaporare la serie A nella stagione
2010/2011.
Dopo essere riusciti nell’impresa di superare
il Torino nella doppia finale playoff, la squadra
del presidente Corioni intende festeggiare al
meglio l’anno del centenario del Brescia calcio
(1911-2011) allestendo una rosa interessante
frutto di un mix di esperienza e gioventù, estro
e concretezza.
Vengono ingaggiati Eder e Diamanti per
alimentare al meglio la vena realizzativa
del “nostro” bomber Caracciolo. Per dare
esperienza al gruppo vengono inoltre acquistati
Zebina, Filippini A. e Sereni.
Il resto della rosa è composto tra gli altri dai
veterani Possanzini, Caracciolo, Zoboli, Bega,
Cordova, Budel, Baiocco, Arcari, Zambelli e
Mareco.
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La stagione parte al meglio con 3 vittorie nelle prime
4 giornate. In seguito, complice la sfortuna ed un
calendario non semplicissimo, si susseguono risultati
abbastanza negativi interrotti solo momentaneamente
dalla vittoria ottenuta sulla Samp alla 16^ giornata
di andata. Il cambio alla guida tra Iachini e Beretta
(mister delle Rondinelle per 7 gare) non sortirà gli
effetti sperati ed il primo verrà dopo poco richiamato
per tentare l’impresa, purtroppo rimasta incompiuta.
La maglia oggi protagonista rappresenta il modello da
trasferta di quell’annata. Come per la prima (azzurra)
e terza maglia (arancio), la Mass, sponsor tecnico di
stagione, optò per la produzione di due tipologie di
divise per colore: una di tipo “estivo”, composta da
tessuto leggero e traspirante, ed una di tipo “invernale”
dotata di maggiore spessore, sicuramente più calda e
confortevole nella vestibilità.
Quella oggi riportata è stata indossata da Victor Hugo
Mareco in questa stagione. Il difensore paraguaiano
ha indossato per 211 volte la nostra divisa realizzando
6 reti e vestendo anche la fascia da capitano in alcune
occasioni. È ricordato con affetto dai tifosi biancoazzuri
per la sua grande “carica” agonistica e forza fisica e
per aver sempre apportato il massimo impegno per la
causa delle Rondinelle. Di lui si ricorda in particolare il
gol decisivo siglato di testa a Cittadella nella semifinale
di andata playoff del campionato di serie B 2009/2010,
partita che aprì di fatto al Brescia le porte verso la
finale poi vinta con il Torino.
A cura di Luca Gennari
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CLASSIFICA SERIE B
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BRESCIA - PAVIA 4 - 3
BCF
BRESCIA CALCIO
FEMMINILE
Brescia, 28 gennaio 2024 – Finisce 4 – 3 la sfida tra Brescia Calcio Femminile e Pavia Academy al Centro
Sportivo “Mario Rigamonti” di via Serenissima a Buffalora, con la doppietta di Brayda e le reti di Pasquali e
Stapelfeldt.
BRESCIA – PAVIA: 4 – 3 (0 – 2)
MARCATORI: Codeca 22′ p.t. (rigore), Accoliti 35′ p.t., Brayda 17′ s.t., Pasquali 19′ s.t., Codeca 27′ s.t., Stapelfeldt
30′ s.t., Brayda 45′ s.t.
BRESCIA: Tasselli, Boglioni (dal 30′ s.t. Angoli), Larenza, Ghisi (dall’8′ s.t. Tunoaia), Magri (C), Stapelfeldt (al
44′ s.t. Pedrini), Zazzera (dall’8′ s.t. Pasquali), Nicolini, Morreale, Hjohlman, Fracas (dall’8′ s.t. Brayda)
PANCHINA: Bettineschi, Celestini, Squaratti, Raccagni
ALLENATORE: Nicolini
ESPULSI: nessuno
AMMONITI: nessuno
PAVIA: Migliazza, Accoliti (dal 32′ s.t. Zangrandi), Codeca, Cavicchia, Grumelli, Cavallin (dal41′ s.t. Avallone),
Semplici, Longoni (C, dal 22′ s.t. Zecchino), Contena, Dugo, Asamoah, Migliazza
PANCHINA: Terni, Dubini, Ottina, Aprile, Salterio, Polillo
ALLENATORE: Salterio
ESPULSI: nessuno
AMMONITI: nessuno
ARBITRO: Marco Schmid di Rovereto ASSISTENTI: Riccardo Targa di Padova e Luca Zanin di Vicenza
Fuorigioco: 2 – 0 Angoli: 5 – 3 Recuperi: 1′ p.t., 5′ s.t.
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CLASSIFICA
BS CALCIO FEMMINILE 2024
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ATLANTIDE - CONSAR 2 - 3
ATLANTIDE PALLAVOLO
Brescia, 28 gennaio 2024 – I mille di un San Filippo vibrante accompagnano il bel match che Consoli e
Consar hanno messo in scena nel pomeriggio di domenica. Ravenna sbaglia poco, ma Brescia è paziente
e difende con cura, senza mai allentare la pressione al servizio, e conquista il primo set. Cala l’attacco
di casa, complice un servizio più efficace degli ospiti, che acciuffano il pareggio. L’ingresso di Ferri per
Abrahan ridà vigore ad un terzo set compromesso e aiuta la ripresa nel quarto, trascinato da Cominetti e
Klapwijk. Il tie-break è affare come sempre delicato, deciso dai tre errori al servizio dei tucani contro l’unico
degli ospiti, che si meritano la vittoria.
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