Il Gatto e la VolpeCHiUsoiL maRtedìRistoRante - PizzeRiaConosciutissimo ed apprezzato locale di Melzo, condue ampie sale climatizzate, all’insegna dell’ottima cucina, checomprende carne e pesce. Ricchissima la lista delle pizze, apprezzateper la bontà e la digeribilità. Gestito da 25 anni daGino Corvino con le figlie e la collaborazione di MaryMeazzini, è spesso frequentato da molta gente dello spettacolo,che, insieme alla vastissima clientela, ne apprezzano,oltre che all’ottimo cibo, anche l’accoglienza e la cordialità.A conferma della validità del locale, importante e di prestigio lapartecipazione al programma “Cotto e Mangiato” con Tessa Gelisio elo chef Andrea Mainardi1818Via XXIV Maggio, 6 MELZO (MI) - Tel. 02 9550671www.pizzeriailgattoelavolpe.itginocorvino@virgilio.it
L’intervista di...Elisa ManzoniCRIS BRAVE…diversamente coraggioso!Cris Brave, all’anagrafe Cristiano Rossi, originario di Bergamo, è un ragazzoed un artista musicale. Affetto fin dalla nascita da tetraparesi spastica, hafatto della sua limitazione il suo più grande punto di forza. Definendosi “diversamenterapper” ha trovato nella musica, in particolare nel rap, il modomigliore per esprimere e sfogare le proprie emozioni, per parlare della suavita, dei suoi sogni e delle sue paure, raccontando così sé stesso. Orgogliosadi lui, tramite le sue risposte scopriamo insieme la sua coraggiosa persona.1) La musica è stata l’inizio del tuo percorso, con lei hai rotto la barrieracon il mondo esterno e hai fatto sentire la tua voce. Com’è nata questa tuagrande passione?Da piccolo ascoltavo tramite i miei genitori tanta musica. Mi ricordo che mia mammami svegliava e mi cantava una canzone diversa tutte le mattine, da imparare. Miopadre mi ha dato il primo MP3 con all’interno una serie di canzoni, tra cui Baglionie Masini. Piano piano poi, crescendo, da solo mi sono avvicinato a Fedez e a tuttoquel mondo musicale però mi accorgevo che nessuno nelle canzoni parlava al 100%della situazione che vivevo io. Allora, siccome nel rap non c’è bisogno di avere ungrande vocalità, dato che conta il contenuto, ho iniziato a fare freestyle (rap improvvisato)con degli amici e persone che ho conosciuto e da lì sono nati i primi testi perun’esigenza espressiva e anche per dare un punto di vista, che può piacere o meno;infatti per me i punti di vista sono come degli occhiali attraverso cui puoi vedere ilmondo in un altro modo, diverso da come lo vedi tu, se vuoi li metti, guardi e capiscise no puoi fare il contrario.2) Con il passare del tempo, con la tua storia, sei diventato un punto di riferimentoper innumerevoli altre persone. Cosa si prova ad essere un esempioper tutti quanti?È una grande responsabilità, che però non ho cercato. Il mio scopo era ed è quellodi dare un punto di vista. Mi spiego meglio, viviamo in una società, non solo l’Italia,che purtroppo può essere paragonata per certi aspetti all’epoca del Nazismo. Non cisono più il dittatore o i campi di concentramento ma se non fai parte di una certa categoriadi persone, non dico solo quelle con disabilità evidenti, ma in generale, vienipreso in giro. Il mio punto di vista è che siamo tutte persone e che dobbiamo averetutti la possibilità e l’opportunità di vivere la vita e giocarsela, sia nei paesi del terzomondo sia in quelli più sviluppati. Purtroppo, con le persone con disabilità evidentequesta cosa non succede per una serie di fattori tra cui, per esempio, l’assistenza e lafisioterapia a pagamento. A me non interessa parlare di disabilità ma del concetto diessere vivente, senza avere la presunzione di insegnare la vita o altro.Ti dico di più, secondo me la persona con disabilità evidente che ti spiega la vita hastancato, pure a me stesso. Ognuno ha la propria disabilità, alcune non si vedono adocchio nudo subito mentre altre si. Siamo tutte persone, abbiamo tutti le nostre disabilitàe siamo tutti esseri viventi su questa Terra, poi uno, nel rispetto dell’altro, nonledendo la libertà altrui, rispettando le regole, può fare quello che vuole, a parer mio.Vedendo il riscontro molto positivo, non lo nego, mi sono detto: perché non monetizzarequesta cosa? Così da permettermi un futuro più dignitoso che non sia tutta lavita con i genitori e poi con l’istituto. Ecco, questi sono diventati i miei due obiettivi.3) Sei giovane ma hai già fatto grandissime cose; hai collaborato con la band“Plug” nel tuo disco “Broken Heart”, hai realizzato un video da più di 2 milionidi visualizzazioni con i famosi youtuber “The Show” fino ad arrivare algrande concerto in diretta di J-ax e Fedez come special guest. Quali emozionihai provato quel giorno, su un palco così importante come quello di SanSiro di fronte a 80.000 persone?Più che un’emozione è stata una liberazione perché mi sono esercitato per anni perquesta cosa. All’inizio c’era un po’ di tensione ma poi consapevole della mia preparazionee del mio studio, è passata, grazie anche a delle persone che mi hanno datofiducia e mi hanno fornito un team di lavoro per arrivare a questo live. Sono salitosu quel palco ed è andata benissimo. Mi ricordo che Fedez nel backstage e primadi salire sulla pedana, si è sorpreso della mia tranquillità essendo lui una personaabbastanza emotiva e avendo ovviamentepiù responsabilità. Anch’io disolito sono una persona che soffre diattacchi d’ansia ma in quel momentol’emozione e la voglia di esibirmihanno vinto. Dissi a Fedez: “salgosul palco, se sbaglio qualcosa dì chesono autistico alla stampa, così salviil concerto” (ride).morale molto profonda.Conduci “Diversamente comico”con la Nazionale ItalianaComici. Parlaci di questo spettacolo.Sono diversamente comico. Ci sono state 3 edizioni e io sono presente da 2.Come mi è possibile, cerco di essere la spalla del comico che quella sera deve presentare.Cerco di farlo con i miei limiti, perché io ho fatto palco ma non ho mai fattopalco per presentatori, è una palestra molto utile per me, nonostante le mie difficoltà,come i tempi comici giusti. Io sono molto critico su me stesso, cerco sempredi migliorarmi, soprattutto quando si fa per una buona causa. Sono sempre statotrattato come una persona e quindi mi sento sempre un po’ in famiglia.5) Sbirciando nei tuoi profili social ho visto che sei un fedelissimo tifoso diuna grande squadra, quella del Milan, cosa ti aspetti dalla prossima stagione?Con questa domanda viene fuori proprio la mia irrazionalità da tifoso. Ho lavoratocon la società A.C Milan facendo delle storie o delle pubblicità, sono andato a SanSiro quando c’era Patrick Cutrone. Ho avuto l’onore di conoscere Paolo Maldini edè stata una cosa fighissima, una leggenda del calcio.Da tifoso, mi sembra un po’ che il Milan stia subendo, da un po’ di anni, la classicacosa che una persona subisce dai bulletti di quartiere. Ogni cosa che fa il Milan, èsbagliata, non va bene. Un giocatore nel Milan è scarso ma nelle altre squadre èil numero uno. Sono d’accordo con quello che dicono Maldini, Gazidis e tutta lasocietà, cioè che il Milan è sopra di tutto. Abbiamo un simbolo che è il diavolo e ame piace pensare che il diavolo è semplicemente un angelo che non è stato capito.Sono contentissimo di essere tifoso del Milan e penso che se mi fanno i prelievidel sangue, me lo trovano non solo rosso ma anche nero (ride). Quando c’è dacriticare, critico ma devo dire che la società per come si sta comportando, mi stapiacendo moltissimo. Sono super contento.6) Cris Brave e la sua proposta di leggeA novembre, covid permettendo, partirò 6 settimane al Parlamento Europeo perattuare una proposta di legge. Ho conosciuto la parlamentare Chiara Maria Gemma.Oltre a lei anche la cooperativa “Città del Sole” di Bergamo mi è stata moltovicino ed ha investito tempo e risorse su questo progetto. Chiara mi sta aiutandoa far diventare concreta una proposta di legge basata sul voler creare una piattaformao app dove una persona se è autosufficiente può accedere da sola o in casocontrario accede il suo tutore legale.Si prenota una chiamata con una persona apposta, come un “consulente” e questa,in base a tre fattori quali carattere, difficoltà (disabilità o anzianità) e ubicazionedell’abitazione, trova la persona più adatta a te, conforme al profilo psicologicoo alle difficoltà, per cercare di avere un’assistenza pubblica. Si tratta di tutte personecertificate che lo Stato ti offre. In questo modo i ragazzi disabili possono iniziarea sviluppare la propria vita. Io credo che ci sia ancora la possibilità di sviluppareal meglio la vita delle persone, dato che ci sono famiglie che hanno dei problemie ci sono ragazzi che vogliono staccarsi dalle famiglie. La socialità e la sessualitàsono parte fondamentale della vita di una persona e purtroppo tanti ragazzi nonsono messi nelle condizioni di socializzare nè di avere una vita affettiva, essendociancora barriere.CHIUDO QUESTA INTERVISTA DICENDO, NON SOLO AI RAGAZZI DISABILI MA ATUTTI QUANTI, DI NON SENTIRSI SBAGLIATI O IN COLPA QUANDO AVETE FATTOIL POSSIBILE PER FAR CAPIRE UNA COSA O FARE UN PROGETTO.AVETE FATTO IL VOSTRO MASSIMO. POSSIAMO SOLO LAVORARE SU NOI STES-SI, NON SUGLI ALTRI.Elisa Manzoni4) Cris Brave però non si fermaqui. Riesci a trattare la disabilitàin modo dissacrante ed ironico,lasciando però sempre una19