Giornale dei Navigli n. 6 - 11 febbraio 2022
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CRONACA Venerdì <strong>11</strong> Febbraio <strong>2022</strong><br />
CORSICO<br />
Le fiaccole in memoria di Pietro<br />
Sanua, luci di speranza<br />
CORSICO ( df g) Le parole più forti,<br />
quelle che stringono il cuore e la<br />
gola, arrivano da Frances ca, moglie<br />
di Pierin o e mamma di Lorenzo.<br />
“Era sempre indaffarato – ha ricordato<br />
il marito –, sempre con qualcosa<br />
da fare. Ma mica per lui, per gli<br />
altri. Manca, manca tantissimo,<br />
manca sempre”. Le si rompe la voce,<br />
ricorda quell’alba gelida di 27 anni<br />
fa, quando hanno ucciso Pietro in<br />
via Di Vittorio, mentre stava andando<br />
ad allestire la bancarella di frutta<br />
e verdura al mercato. Si emoziona<br />
Francesca, poi l’applauso lunghissimo<br />
di centinaia di persone la riscalda.<br />
È l’abbraccio di una comunità<br />
che non vuole dimenticare. È<br />
l’abbraccio a Lorenzo, che vuole e<br />
merita giustizia.<br />
L'intervento del capo della Dda<br />
milanese Alessandra Dolci<br />
Il senso della comunità, dell’importanza<br />
dello stare insieme, dalla<br />
stessa parte, lo ha ribadito anche il<br />
capo della Dda milanese Ale ssandra<br />
Dolci, durante l’intervento organizzato<br />
dopo la fiaccolata. Ha lanciato<br />
anche un appello a “d e nu n -<br />
ciare. Non vedo la fila fuori dalla<br />
caserma <strong>dei</strong> carabinieri. Bisogna essere<br />
responsabili. I cittadini devono<br />
sapere che c’è chi è disposto ad<br />
ascoltarli, affinché possano avere fiducia<br />
e denunciare. Non chiniamo<br />
la testa, non assecondiamo una vita<br />
comoda, non fa per noi.<br />
Dobbiamo impegnarci e la presenza<br />
di questa sera, l’evoluzione di<br />
un movimento antimafia che fa la<br />
sua parte, che partecipa, che ricorda,<br />
che si impegna, è tanto. È abbastanza?<br />
Non lo so. Ma di certo è<br />
questo che mi dà lo stimolo per<br />
andare avanti”.<br />
Le parole di Nando Della Chiesa<br />
La pensa così anche il professore<br />
Nando Dalla Chiesa, docente<br />
al l’Università Statale di Milano e<br />
presidente onorario di Libera, associazione<br />
che da anni si batte con<br />
progetti e iniziative contro le mafie.<br />
“Noi siamo qui, al fianco di Lorenzo<br />
e di mamma Francesca. È questa la<br />
nostra lotta: esserci, sempre. Questa<br />
è l’antimafia dai piedi scalzi, lontana<br />
da quella a puri fini auto pubblicitari<br />
–Dalla Chiesa si riferisce all’i nte r -<br />
vento di Saviano a Sanremo, ndr –.<br />
L’antimafia delle fiaccole e della vic<br />
i na n z a”.<br />
Un omicidio senza ancora<br />
nessun colpevole<br />
Dalla Chiesa ha inoltre raccontato<br />
il contesto dell’omicidio Sanua, maturato<br />
in una Milano in cui le procedure,<br />
i controlli amministrativi<br />
erano sciatti, superficiali. Avvenuto<br />
con il benestare <strong>dei</strong> mafiosi, perché<br />
nessuno poteva permettersi di premere<br />
un grilletto senza la benedizione<br />
della ‘ndrangheta. Un omicidio<br />
di mafia, non ci sono dubbi, ma<br />
non ci sono neanche i colpevoli. Il<br />
fascicolo è stato riaperto dopo anni<br />
proprio dal numero uno della Dda<br />
Alessandra Dolci.<br />
Si indaga ancora<br />
Si indaga su ogni dettaglio rimasto<br />
inesplorato, ogni indizio. Ogni collegamento<br />
alle famiglie di mafia,<br />
ogni nome. A partire da quello di<br />
Gaetano Suraci, con cui Pietro Sanua<br />
aveva avuto una lite al mercato.<br />
Un nome legato alla famiglia Sergi.<br />
Forse, non era andata giù alla 'ndrina<br />
quella “mancanza di rispetto”,<br />
di ossequio, quella testa alzata contro<br />
le ingiustizie, così come l’impegno<br />
del sindacalista contro il racket<br />
che gestiva le piazzole degli ambu<br />
la nt i .<br />
Il sindaco: Tutti meritiamo<br />
che sia fatta giustizia<br />
“La famiglia merita giustizia, verità.<br />
La meritano loro ma anche noi<br />
che siamo dalla parte di chi ha speso<br />
la propria vita a combattere la<br />
‘ndrangheta - ha detto il sindaco<br />
Stefano Martino Ventura -. Ma la<br />
merita soprattutto Pietro, un uomo<br />
coraggioso, un uomo di Stato che per<br />
noi rimane esempio e testimonianza<br />
di ciò che vogliamo essere, tutti i<br />
g i o r n i”.<br />
Il figlio Lorenzo: Un vuoto immenso<br />
che voi collaborate a riempire<br />
Verità, giustizia. Parole enormi<br />
che anche L orenzo ripete, come un<br />
mantra, come chi non si vuole arrendere.<br />
“Al funerale di mio padre<br />
c’erano migliaia di persone –ha raccontato<br />
il figlio, che era sullo stesso<br />
furgone, di fianco al padre, quando<br />
lo hanno ammazzato a colpi di fucile<br />
–. Lo conoscevano tutti mio papà,<br />
sapevano quello che faceva, come lo<br />
faceva. Contro chi lo faceva. Forse<br />
per questo poi sono spariti, sono<br />
rimasti i pochi che ci sono sempre<br />
stati, al nostro fianco. Un vuoto immenso<br />
che questa comunità, Libera,<br />
tutte le realtà dell’antimafia, hanno<br />
contribuito a riempire. Io credo che<br />
lo Stato ci sia, sempre, la magistratura,<br />
le forze dell’ordine che lavorano<br />
con impegno. Le amministrazioni<br />
che anche quest’anno sono<br />
qui. Ci siamo noi, ci siete voi tutti,<br />
che non volete chinare la testa”.<br />
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