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Giornale dei Navigli n. 6 - 11 febbraio 2022

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Venerdì <strong>11</strong> Febbraio <strong>2022</strong> L'ALTRA COPERTINA 3<br />

E D I TO R I A L E<br />

Siamo alla fine della quarta ondata in Lombardia<br />

Precipitano (in positivo) il numero <strong>dei</strong> nuovi casi giornalieri e l'occupazione <strong>dei</strong> reparti ordinari e<br />

terapie intensive. Ancora pochi giorni di attesa per vedere una discesa sensibile anche <strong>dei</strong> decessi.<br />

CORSICO (dad) Le prime avvisaglie<br />

sono arrivate a fine ottobre quando,<br />

mentre in molti Paesi vicini si assisteva<br />

già ad un netto rialzo <strong>dei</strong><br />

casi, in Italia le cose andavano bene;<br />

benissimo se ci soffermavamo al<br />

nostro "grande orticello", quello della<br />

Lombardia.<br />

Le ragioni sono molteplici ma,<br />

prima fra tutte, stavamo godendo<br />

degli effetti della seconda dose, fatta<br />

in massa tra giugno e luglio, che<br />

riusciva a proteggere egregiamente<br />

rispetto alla variante Delta. Un rialzo<br />

di casi è iniziato tra fine ottobre e<br />

le prime settimane di novembre, ma<br />

comunque con numeri decisamente<br />

contenuti.<br />

La "variabile variante Omicron"<br />

Poi la seconda dose ha cominciato<br />

ad essere in "data di scadenza",<br />

non proteggendo più egregiamente<br />

dal contagio, e a questo si è affacciata<br />

una nuova variabile: la variante<br />

Omicron. Una "nuova malattia",<br />

ora sappiamo, capace di infettare<br />

con una facilità incredibile e<br />

anche individui coperti dalla dose<br />

booster. La buona notizia, e non da<br />

poco, è che questa variante, seppur<br />

molto contagiosa, attacca principalmente<br />

le alte vie respiratorie e quindi<br />

non causa le ormai famose polmoniti<br />

che tante vittime hanno mietuto<br />

nei due anni precedenti.<br />

Delta e Omicron hanno convissuto<br />

per un po' e l'effetto sui decessi<br />

lo vediamo ancora in questi giorni,<br />

ma l'esplosione di casi a cui abbiamo<br />

assistito fino alla metà del<br />

mese di gennaio è ormai acqua<br />

pa ssat a.<br />

Lunedì 7 <strong>febbraio</strong>, complice anche<br />

il dato "falsato" del lunedì con<br />

pochi tamponi effettuati di domenica,<br />

in Lombardia si sono registrati<br />

3<strong>11</strong>6 nuovi casi. Forse eravamo presi<br />

dalla fine <strong>dei</strong> festeggiamenti, ma<br />

negli stessi giorni di un mese fa la<br />

Lombardia aveva toccato quota<br />

55mila nuovi casi in un solo giorn<br />

o. . .<br />

La progressione della discesa <strong>dei</strong><br />

casi in Lombardia continua spedita,<br />

ben riscontrabile nelle variazioni<br />

percentuali dell'incidenza settimanale:<br />

-40,2% al giorno 7 <strong>febbraio</strong>.<br />

(grafici da Pillole di Ottimismo, a<br />

cura del dott. Spada).<br />

Ricoveri ordinari: numeri in discesa<br />

Ancora da zona gialla i parametri<br />

(anche se queste "zone colorate"<br />

quasi sicuramente verranno abbandonate<br />

lasciando il passo alla sola<br />

zona rossa) per quanto riguarda<br />

le ospedalizzazioni<br />

nei reparti ordinari (la soglia<br />

limite della zona gialla<br />

è attualmente fissata tra il<br />

15 e il 30%): in Lombardia,<br />

secondo l'ultimo bollettino,<br />

i reparti ordinari sono<br />

occupati al 24,5%, in calo<br />

consolidato del 15% nell'ultima<br />

settimana. La settimana<br />

precedente (lo<br />

scorso 31 gennaio l'occupazione<br />

era al 28,85%, in<br />

calo del 12%).<br />

In forte calo anche l'occupazione<br />

nelle terapie intensive<br />

I reparti di terapia intensiva, vedono<br />

anch'essi una forte discesa<br />

delle occupazioni per malati Covid.<br />

Qui, complice anche l'aumento di<br />

posti letto disponibili, non si è mai<br />

raggiunta in questa quarta ondata la<br />

soglia per la zona arancione (fissata<br />

tra il 10 e il 20%). Nell'ultimo bollettino<br />

le terapie intensive sono occupate<br />

nella nostra regione all'<strong>11</strong>,4%,<br />

in calo del 18% rispetto ai<br />

sette giorni precedenti. Una settimana<br />

fa l'occupazione era al<br />

13,9%, in calo del 5%.<br />

Il bilancio della settimana<br />

La discesa è sempre più rapida,<br />

sia come numero di nuovi casi che<br />

come ospedalizzazioni. Ora attendiamo<br />

solo un netto calo anche per<br />

quanto riguarda i decessi giornalieri.<br />

Il calo c'è, ma non è ancora<br />

vistoso come per gli altri parametr<br />

i<br />

Ė' ora tempo di aprire, anche<br />

mentalmente, tutto. Togliere inutili<br />

restrizioni, figlie di altri tempi, senza<br />

avere più di troppi timori (accogliamo<br />

il primo passo con favore: via<br />

le mascherine all'aperto in tutta<br />

Italia da venerdì <strong>11</strong> <strong>febbraio</strong>).<br />

Ne va della nostra salute, mentale<br />

ancor prima che fisica.<br />

Andrea Demarchi<br />

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