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2022-04 LNG 434

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la nostra gente

Periodico rolese d'ispirazione cattolica N° 4 (434—ANNO XLIV) del 15/05/2022

Tariffa R.O.C.:Poste Italiane Spa-spedizione abb. postale-D.L.353/2003(conv.in L.27/02/04 N°46)

art.1,comma 1,- CN/MO Periodico mensile Direttore Guido Folloni - Autorizzazione del Trib. di

RE n. 495 del 16/10/1983 - Proprietario: "La Nostra Gente a.p.s." via N. Sauro,67 42047 Rolo,

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20 maggio 2012: il lungo

terremoto dell’Emilia

Quella

scossa che all’alba del 20 maggio 2012 diede inizio al lungo terremoto

dell’Emilia non l’abbiamo più dimenticata: l’intera regione venne squassata

da un boato, ci svegliammo tutti di colpo con la certezza che qualcosa di grave fosse accaduto

benché qui a Rolo le nostre case fossero intatte: ai primi controlli effettuati in un mattino

livido pareva che ci fossimo inspiegabilmente salvati, mentre le notizie che giungevano dai

paesi vicini del modenese erano sempre più drammatiche. Ne eravamo talmente convinti che

nei giorni successivi la Protezione Civile del nostro distretto si recò a portare aiuti nel mirandolese

e cominciammo a pensare di organizzare iniziative a sostegno dei comuni colpiti. Pensavamo

che le zone colpite le avremmo aiutate noi stessi emiliani, che la regione forte e generosa

sarebbe riuscita a rialzarsi in pochi giorni. Anche nei comuni più danneggiati si riaprirono

le aziende e le scuole. Si doveva ripartire.

Fu una convinzione di pochi giorni: la settimana successiva le terribili scosse di magnitudo 5.9

C’è sempre tempo

per rivolgersi alla

Divina Misericordia

l tempo pasquale che adesso viviamo, tramite

le sue feste, liturgie e celebrazioni,

I

spiega il profondo senso della fede cristiana e

indica le direzioni in cui ogni cristiano dovrebbe

andare nel suo cammino verso Dio. Una di

quelle direzioni è la coraggiosa testimonianza

della vita cristiana – personale e comunitaria.

Come, negli Atti degli Apostoli, dice san Pietro

messo davanti al Sinedrio: “Noi non possiamo

non parlare delle cose che abbiamo visto e

udito”.

Segue a pagina 2

Segue a pagina 9

FUSIONE

ROLO—REGGIOLO?

S

ono alcuni mesi che, tra alti e bassi, si

sentono voci di una possibile fusione

tra Rolo e Reggiolo, il nostro giornale si è

subito messo in prima linea per promuovere

una discussione aperta e pubblica

sull’argomento e per questo oggi ospitiamo

il Sindaco di Reggiolo, Arch. Roberto

Angeli al quale abbiamo chiesto di aiutare

a chiarire i motivi per i quali è importante

continuare a parlarne.

Segue a pagina 7

EVENTI

ALL’INTERNO

Ed altro ancora...

NEGOZI DI PAESE p.12-13

UN PASSO NEL FUTURO p. 14-15

MUSICA Pag.19

ARIOLAS Pag.20

PAGINE DI PAGE Pag.16-17 Pag 11

SINDACO e ALBO pretorio p.8

SPORT pag 22-23


la nostra gente pag 2

C’è sempre tempo per rivolgersi alla Divina Misericordia

Tuttavia, la consapevolezza del profondo

senso della fede e delle direzioni

in cui dovremmo camminare,

non sempre bastano perché quello

che ci può mancare è la forza, grazie

alla quale possiamo fare un passo

avanti. Spesso ci sentiamo troppo

piccoli, non adatti, deboli. “Che testimonianza

può dare la mia vita”, ci

chiediamo.

Il nostro Signore sa che questa sensazione

di essere piccoli e non adatti ci

frena molto, allora ci manda un’arma

molto forte – la sua Misericordia.

L’idea della Divina Misericordia era

già presente nelle pagine della Bibbia

del Vecchio Testamento, però solo

Gesù l’ha rivelata pienamente. Ha

rivelato che Dio ci ama indipendentemente

da quello che facciamo, perché

è il nostro Padre. Il Padre non

ama i suoi figli perché si comportano

come vuole lui, ma li ama perché sono

i suoi figli; soltanto per questo

motivo è in grado di perdonarli tutte

le loro debolezze.

Questo infinito amore, perdono e

accoglienza che caratterizzano la Divina

Misericordia, ci rendono forti e

coraggiosi figli di Dio, capaci di professare

la nostra fede, senza paura,

perché ci sentiamo amati e sostenuti

dal nostro Padre.

Questa visione di un Dio che è capace

di perdonarci ed accoglierci sempre

nel corso dei secoli si è persa. È stata

sostituita dalla visione del Dio giusto

che ci punisce severamente.

All’inizio del XX secolo, nei tempi delle

guerre terribili e sconosciute

nella storia del mondo,

Gesù stesso ha deciso di

ricordarci il vero volto di

Dio, volto misericordioso. Si

è rivelato nella vita di una

suora polacca – Faustina

Kowalska, con un messaggio

molto forte. “Figlia mia,

parla al mondo della mia

Segue dalla prima pagina ???

misericordia, del mio amore. Di’ all’Umanità

sofferente che si accosti al

mio Cuore misericordioso ed Io la

riempirò di pace. Di’, figlia mia, che

sono puro Amore e la Misericordia in

persona” (Diario, 1074).”

Suor Faustina scriveva tutto quello

che le diceva Gesù durante le visioni.

Così è nato il Diario che è diventato la

base per il contemporaneo culto della

Divina Misericordia. Suor Faustina

ha descritto 5 forme del culto della

Misericordia:

Festa della Misericordia –

dall’anno 2000 ogni anno la seconda

domenica di Pasqua è dedicata

alla Divina Misericordia.

Questa è stata la volontà di Gesù.

Ora della Misericordia – ogni

venerdì alle ore 15:00, cioè nel

ricordo del momento della sua

morte, Gesù apre il suo cuore a

tutti quelli che vogliono accostarsi

a Lui.

Coroncina della Misericordia – è

la preghiera basata sulla corona

di rosario, ma rivolta alla Divina

Misericordia. Tutti i testi della

preghiera provengono dal Diario

di suor Faustina.

Quadro “Gesù confido in Te” – è

un quadro dipinto secondo le

indicazioni di Gesù trasmesse da

suor Faustina. È stata lei a guidare

la mano dell’artista per dipingere

la rappresentazione migliore

di Gesù che ha visto.

Diffondere l’idea della Misericordia

– ogni persona che parlerà

(pubblicamente o in privato) di

Gesù che è misericordioso a tutti

quelli che né hanno bisogno, sperimenterà

anche lei la sua Misericordia,

amore e perdono.

Queste forme di culto della Misericordia

oggi sono presenti nella Chiesa

e la nutrono. Adesso anche noi possiamo

sentirci chiamati a iniziare a

diffondere questo messaggio a ogni

persona, soprattutto a tutti quelli che

si sentono persi in questo mondo o

non riescono a trovare un ristoro nella

loro vita.

Che Gesù Misericordioso ci benedica

tutti in questi tempi poco sicuri. Solo

Lui è la nostra speranza!

Don Michele


la nostra gente pag 3

Spazio AGESCI

Settimana Comunitaria

FATTI IN CHIESA

bbiamo bisogno di capire

cosa sia davvero una A

comunità e cosa comporti

vivere insieme agli altri. Queste

sono state le motivazioni

che ci hanno portato come

clan a intraprendere la cosiddetta

"settimana comunitaria"

alla ricerca di risposte

che potessero soddisfare la

nostra curiosità. La settimana

si è svolta in oratorio dalla

sera di domenica 4 aprile a

sabato 9 dopo pranzo. In

questo periodo di tempo

abbiamo avuto la possibilità

di conoscerci meglio, di legare

e stare insieme, comprendendo

e vivendo ogni membro

della comunità, nei suoi

impegni e nelle sue necessità

ma anche nelle attività e nei

momenti divertenti. A rendere

questo percorso più interessante

sono state proprio

le attività che, mirate ed efficaci,

hanno agito smuovendo

qualcosa in noi, dando risposta

a qualche domanda e

creandone 100 ancora.

Questo ci ha permesso di

tornare a casa già pronti

mentalmente e nello spirito

alla route che stavamo per

affrontare.

Infatti Giovedì 14 aprile ci

siamo messi in viaggio verso

Recco, in provincia di Genova,

per trascorrere insieme il

triduo pasquale. Sono stati 3

giorni di strada, di fatica, ma

anche di riflessione e di unità,

che ci hanno lasciato tanto e

che abbiamo potuto godere

baciati dal bel tempo. Stanchi

ma soddisfatti, sabato eravamo

pronti per accettare Gesù

nella veglia pasquale a cui

abbiamo preso parte a Rolo

una volta tornati.

La route, la strada vissuta in

comunione con gli altri, è

un'esperienza che lascia dentro

di noi qualcosa d'importante,

col potere di farci riflettere

su noi stessi e che ci

insegna, quasi magicamente,

a capirci e a migliorarci sempre

di più.

24/04 battezzata Cucchiarini Maria Lucia di

Antonio e Francesca Fabbri

- UN NOTEVOLE lavoro, di fatica

e di precisione, prima della

domenica delle palme, un bel

gruppo di volontari ha provveduto

a pulire, oliare e profumare

i banchi della chiesa, trasportarli

da Villa Resti Ferrari al loro

posto; legno massiccio, pesanti,

trasportati a due a due in mattinata,

nel pomeriggio il gruppo

scout ha trasportato quelli piccoli,

sistemandoli bene, il giorno

dopo era tutto un profumo

di pulito e di essenze. GRAZIE a

quanti hanno reso possibile il

trasloco.

- NELLA VEGLIA Pasquale i riti

del fuoco e della luce rendono

sempre l’atmosfera speciale e

le foto aiutano a riprodurla per

i lettori.

- SABATO DI PASQUA una novità

dell’est europeo: la benedizione

delle uova, su questo

argomento il bel commento di

Marinella.

“Che bella idea la benedizione

delle uova pasquali. Questa

mattina il nostro parroco ci ha

invitato in chiesa per compiere

questo rito. E’ stato molto coinvolgente

e ha trasmesso serenità

ai presenti. Ognuno si era

adoperato nei giorni precedenti

per abbellire le proprie uova:

Chi aveva un cestino pieno di

ovetti decorati, come un’opera

d’arte.

Chi ha ricordato i tempi passati,

quando, nei giorni precedenti la

Pasqua, si cuocevano le uova

con erbe dei campi per renderle

verdi.

Chi li ha abbelliti usando i colori

della pastiera.

Chi non aveva nulla, non ricordando.

Ecco, questo ha fatto scattare la

condivisione, perché: “Se non ti

sei portate le uova, due te le

posso dare io”, un gesto reciproco

che ha fatto bene al cuore.

Don Michele ci ha ricordato

che le uova sono simbolo di

resurrezione e di ciclicità della

vita- Allora grazie parroco, anche

questa volta ci hai fatto

felici.”

Sacramento BATTESIMO

1/5/22 batezzato Leonardo Lucchini di

Andrea e Chiara Coppelli


la nostra gente pag 4

Continua la collaborazione con “Erostraniero il giornale”

in questo scambio di intenti culturali e sociali. dal n° 30 – di maggio22

TESSERE LE RELAZIONI

Famiglie unipersonali

La nostra realtà, le prospettive

Hands Games

Tamburi che suonano all’impazzata, gilet tradizionali

in pelle con frange e ricami, vici che

modulano una specie di cantilena, gruppi di

persone in ginocchio posti gli uni di fronte agli

alti…

Non è una cerimonia religiosa ma la settimana

degli "Hands games", che si è svolta nella comunità

di Whati la settimana dopo Pasqua.

Era un evento atteso da due anni, perciò ha

richiamato molte persone nello sperduto villaggio,

anche da luoghi piuttosto lontani: e

tutto per un semplice gioco, cui semplicità

infantile merita un pensiero. Infatti quanto

accade durante questo torneo non è altro che

la sfida a squadre per indovinare chi nasconde

nelle mani una biglia; e tuttavia i gesti, i suoni,

le atmosfere danno un’aura di grande serietà

alla cosa.

Così gli "Hands games", nati come forma sociale

per sublimare scontri violenti fra bande e

gruppi contrapposti -così mi è stato raccontato

da un anziano-, ci ricordano che l’unico

campo sul quale le "guerre" hanno senso è

quello ludico. Scontri che servono non per

conquistare, ma per diventare più amici, per

stringersi la mano alla fine di tutto e tornare

felici alle proprie case.

Chissà che in questo non ci sia una lezione per

tutti coloro che si ostinano stupidamente a

fare la guerra?

Un caro saluto a tutte e tutti i rolesi.

Luca

S

ono stati tre nelle ultime due

settimane i cosiddetti “drammi

della solitudine”, così sono chiamati i

decessi di persone anziane che vivono

sole, molto spesso ritrovate nelle loro

case già decedute da giorni. Si tratta

di un fenomeno preoccupante e molto

triste che riguarda persone anziane

la cui famiglia è spesso lontana dalla

loro casa o che sono rimaste sole senza

marito o moglie da qualche tempo,

oppresse dalla solitudine e apparentemente

dimenticate.

Secondo un sondaggio ISTAT del 2018

le persone over 65 che in Italia abitano

sole costituiscono il 28% della loro

fascia di età; molto spesso conducono

una vita serena, frequentando centri

anziani e viaggiando, ma, buona parte

di queste persone soffre la solitudine.

La loro sofferenza si è accentuata in

seguito alla Pandemia e le ha costrette

a troncare per lunghi mesi i

rapporti con gli altri e molti di questi

anziani si sono anche ammalati di

Covid.

Durante il periodo del lockdown, per

dare sostegno alle persone con più di

75 anni, è stato attivato a Carpi un

servizio telefonico che ha interessato

8000 persone per aiutare gli anziani

che si sentivano soli, dando loro la

possibilità di fare la spesa e reperire i

contatti per i bisogni primari.

Sempre a Carpi, (in cui a fronte di una

popolazione di 71730 abitanti, ben

16802 sono over 65) dal 2018 è presente

il “Progetto Fragili”, un sistema

di tutoraggio degli over 75 che aveva

interessato i residenti in Via Belgrado

e poi esteso anche agli anziani residenti

in Viale de Amicis e Via S. Chiara.

Con questo progetto si vuole provvedere

al reinserimento sociale di

persone spesso sole che grazie a questa

iniziativa sono riuscite e riusciranno

a partecipare ad incontri formativi

e ad attività ludiche, migliorando così

la loro vita considerevolmente. Ovviamente

noi non possiamo stare fermi

come comunità, bisogna che ci sia un

impegno attivo da parte di tutti per

aiutare anche nel nostro piccolo (con

attività di volontariato ad esempio)

queste persone più anziane,

che sono la memoria della società

e che vanno rispettate,

aiutate e ringraziate.

Marco Giubertoni,

16 anni studente

Liceo Classico

Corso di Correggio, classe 2^b


La

nostra scuola è

sempre stata attenta

a sostenere e valorizzare il

territorio in cui abitano i

bambini che la frequentano,

partecipando alle iniziative

del Comune, collaborando

con “Rolo in Festa” e con

persone sensibili al mondo

dell’infanzia, seguendo il

lavoro della Biblioteca e passeggiando

per il paese in vari

periodi dell’anno.

Il progetto “Ri-abitare i luoghi”,

pensato dal coordinamento

pedagogico del distretto

di Correggio, ci è

sembrato una buona occasione

per dare ancora più

RI-ABITARE I LUOGHI

risalto a questo ambito di

lavoro e ricerca con i bambini

delle sezioni dei 4 e 5 anni.

Si tratta, infatti, di un particolare

percorso di approfondimento

sulla relazione tra

infanzia e senso di appartenenza

ai luoghi: il paese, il

territorio e il paesaggio di cui

si è parte.

Ogni sezione ha scelto un

luogo del paese che ritiene

particolarmente significativo

e, con varie modalità e strategie,

ha dato l’avvio alle

indagini cercando di interpretare

il punto di vista dei

bambini e di valorizzare il

loro sguardo empatico

nell’entrare in contatto con il

luogo scelto.

Il gruppo dei bambini della

sezione dei 4 anni, durante

le numerose passeggiate nei

luoghi del paese, ha manifestato

una decisa preferenza

per gli spazi connessi alla

natura. L’argine del canale

Naviglio, che si trova nei

pressi della scuola, e che già i

bambini conoscevano molto

bene, è stato adottato come

luogo speciale da osservare e

vivere, poiché in grado di

suscitare nei bambini un forte

senso di interesse e di

benessere. Sono state proposte

uscite esplorative, a

piccolo, medio e grande

gruppo dove, di volta in volta,

le osservazioni si concentravano

sulla dimensione

emotiva, sul movimento del

corpo, sulle caratteristiche

naturali e sui cambiamenti

osservabili. Gli aspetti che

hanno maggiormente catturato

l’attenzione dei bambini

sono stati gli elementi caratteristici

del paesaggio e le

sensazioni legate alla relazione

con esso. Gli alberi, il canale,

i ponti, l’erba, il vento,

la nostra gente pag 5

LEGAMI TRA IL TERRITORIO E I BAMBINI CHE LO ABITANO

PERCORSO DI RICERCA E APPROFONDIMENTO ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA

la luce, le ombre, le impronte,

i colori, i suoni e i profumi

sono stati oggetto delle ricerche

e delle riflessioni del

gruppo che sta creando una

vera e propria carta d’identità

di quel luogo: un documento

condivisibile e fruibile

da tutta la cittadinanza che

potrà visitare l’argine seguendo

le indicazioni e gli

sguardi dei bambini della

sezione. L’ambiente naturale

dell’argine, lontano dal

centro del paese, ma fortemente

connesso ad esso ha

creato grande entusiasmo e

un forte senso del luogo, un

legame con il posto che è la

loro casa, tanto che molti dei

bambini hanno iniziato a

frequentarlo anche con la

famiglia. Le esperienze didattiche,

educative, di vita

proposte in natura hanno

aiutato inoltre a coltivare un

importante atteggiamento di

responsabilità nei confronti

dell’ambiente e del proprio

paese.

Le insegnanti della Scuola

dell’Infanzia Statale

“Sinfonia” di Rolo


la nostra gente pag 6

Sintesi delle comunicazioni del Sindaco in coda al

C o n s i g l i o C o m u n a l e : d e l 2 1 A p r i l e : e 2 8 A p r i l e :

Guerra in Ucraina:

Sono stati ospitati finora 9

profughi ucraini ma solo 5

attualmente, di cui 2 minori,

sono ancora presenti

nella nostra comunità

Non sono ancora stati definiti

a livello statale dei termini

con i quali verrà dato

ristoro a chi ha affrontato

in modo autonomo i costi

di questa ospitalità ma si

spera che a breve vengano

resi operativi questi protocolli

e arrivino i contributi

da distribuire.

Si ringraziano coloro i quali

si sono spesi, e si stanno

spendendo per questa causa.

Pandemia:

Si sta assistendo ad una uscita

disordinata e apparentemente

incontrollata dalle

restrizioni a causa della

mancanza di protocolli

chiari.

Attualmente nel territorio

abbiamo mediamente tra i

40/50 positivi quasi tutti asintomatici.

Il Comune si è al momento

accollato un sostanzioso aumento

dei costi relativi alla

refezione scolastica

Per cercare di contenere i

costi energetici comunali si è

provveduto ad una variazione

degli orari di accensione e

spegnimento della illuminazione

pubblica.

E’ stato prorogato il termine

per la presentazione delle

domande di affitto di Villa

Cerillo

Personale Comunale:

Si è dimesso l’addetto l’URP,

assunto da poche settimane,

ma dal 2 Maggio ci sarà quello

nuovo

Tra pochi gg ci sarà l’ingresso

di un nuovo addetto all’Ufficio

Tecnico

Si sta perfezionando il contratto

per il nuovo Responsabile

dell’Ufficio Tecnico.

Sabato 21 Maggio sarà dedicato

alla memoria del terremoto

del 2012 e alla restituzione

in riconoscenza verso

tutti coloro i quali hanno contribuito

a superare questi

difficili 10 anni.

Dal 1 Giugno prenderà servizio

Responsabile Ufficio Tecnico

Il 21 maggio sarà organizzata

giornata di eventi nella ricorrenza

del decennale del terremoto

Tra il 20 e il 29 Maggio sarà

svolto un Consiglio Comunale

aperto per discutere sullo

stato della ricostruzione

Verrà installa una fontanella

allo sgambatoio cani

Al nostro Museo della Tarsia

è stato assegnato il titolo di

“Museo Nazionale” come

conferma dell’ottimo lavoro

fatto in questi anni per la sua

valorizzazione

VANDALISMI – Per due settimane

consecutive anonimi vandali hanno

tagliato i fili, disinnescato le spine di

collegamento dei vari microfoni in

chiesa, sia all’altare, che all’ambone

che alla pedana del sacerdote; in un

secondo momento è stato rubato il

microfono. Non ci sono parole per

raccontare la sorpresa, l’amarezza e

lo sconcerto.

BILANCIO ARCI – Si è tenuta l’assemblea

di bilancio e di rinnovo cariche

del Circolo Arci di via Livello. E’ stato

FATTI E NOTIZIE

riconfermato presidente: RUINI

MASSIMILIANO. Voci insistenti raccontano

che la struttura: la pista utilizzata

per il pattinaggio sarà drasticamente

migliorata, restiamo in attesa

degli eventi, perché la notizia circola

da anni, senza risultati concreti.

TENSOSTRUTTURA TENNIS – In estate,

indicativamente da metà giugno a

metà luglio, sarà rifatto il fondo del

campo tennis e calcetto, in pratica

sarà tolto l’attuale di erba sintetica e

sostituito con uno idoneo agli sport e

alle feste che lì vengono organizzate:

Primi di Rolo, Fiera S. Simone, ultimo

dell’anno, con anche una particolare

protezione del cordolo perimetrale

ora in cemento.

ECCIDIO DELLA RIGHETTA – In occasione

della ricorrenza del 77° anniversario,

la scuola primaria ha organizzato

una mostra di disegni degli

alunni per ricordare l’evento ed il

momento attuale dell’invasione russa

dell’Ucraina.

SABATO 30 APRILE è stato inaugurato

LATANA TATTOO & MISTIC

LAB., in Corso Roma 1, negli

ambienti dove prima c’era

Ines Parrucchieri. Una nuova

attività che amplia le offerte

del nostro paese verso la

popolazione e vivacizza il

centro, sulla scia di VIVIRO-

LO.


la nostra gente pag 7

FUSIONE: ROLO—REGGIOLO? Segue dalla prima pagina

Noi pensiamo che non si conosca la procedura, lunga e complessa, che dovrebbe essere seguita

prima di prendere una decisione in merito e che questa decisione dovrebbe essere comunque

presa dai cittadini e non dalle amministrazioni.

V

iviamo in un periodo storico

dove i comuni sono sempre di

più alle prese con difficoltà nella gestione

di fondi, personale e investimenti

e purtroppo le difficoltà maggiori

le risentono quei comuni piccoli

come i nostri. I limiti di spesa, insieme

al blocco delle assunzioni ed il

ritardo dei rinnovi contrattuali, hanno

contribuito a danneggiare la qualità

del capitale umano delle amministrazioni

stesse in termini di mancato

aggiornamento professionale e

sviluppo di nuove competenze andando

a pesare sulla qualità dei servizi

dei cittadini e burocratizzando i

processi.

Abbiamo bisogno allora di un

“cambio di paradigma” dobbiamo

inventarci un nuovo modo di amministrare

i comuni e dobbiamo farlo

con strategia e lungimiranza per arrivare

pronti alle prossime sfide.

In questi mesi si è parlato tanto di

fusione dei comuni di Rolo e Reggiolo,

sono stati fatti diversi incontri

anche tra le giunte per conoscere

meglio i servizi e le peculiarità dei

due comuni. Un percorso che ha

iniziato a muoversi creando interesse,

a volte anche negativo, tra i cittadini

e che ora secondo me avrebbe

bisogno di essere maggiormente

capito e studiato.

Fare una fusione tra due comuni,

non è un’impresa facile e non sempre

porta i benefici che ci si aspettava,

ma sicuramente impone un passo

in avanti nel pensiero delle persone

e delle amministrazioni, obbliga

tutti a fermarsi a pensare e mettersi

in discussione.

Questo credo sia uno di quegli esercizi

più importanti che ogni amministrazione

debba fare, soprattutto

in questo periodo storico.

Il mettersi in discussione ci

fa capire gli errori che stiamo

compiendo e ci dà la possibilità

di costruire una nuova strategia

per migliorare la qualità delle

nostre comunità.

Unire due comuni comunque

non si può farlo al bar o tramite un

questionario sui social, c’è bisogno

prima di tutto di capire, fare attente

valutazioni e soprattutto mettere al

centro le comunità che devono essere

parte attiva nella decisione.

Capire cosa vuol dire fare una fusione

tra Rolo e Reggiolo onestamente

non lo so nemmeno io! Però sicuramente

mi piacerebbe provare a

comprendere meglio il tema, tentare

di fare uno studio, con il supporto

della Regione, credo possa essere

una base di partenza importante per

permettere alle due amministrazione

di avere maggiori informazioni

che probabilmente anche ai cittadini

potrebbero interessare.

Fare uno studio sulla fusione non

vuol dire obbligatoriamente unire i

due comuni, ma significherebbe

mettersi almeno in discussione e

ragionare sui punti di forza e di debolezza

che potrebbe portare una

iniziativa come questa. La conoscenza

credo sia il primo passo per ogni

processo politico e amministrativo,

solo la conoscenza ci può permettere

di prendere delle decisioni consapevoli

e che abbiano la capacità di

essere difese e spiegate ai cittadini.

Le nostre comunità non saranno mai

pronte a parlare di fusione se non

alziamo il livello della discussione

con la conoscenza, mettiamoci allora

in discussione senza paure e timori,

proviamo a studiare meglio il percorso

e poi decidere se continuare o

meno processo.

Arch. Roberto Angeli

Sindaco di Reggiolo


Notizie dal Comune

A l b o P r e t o r i o

249 Appalto per lavori di rifacimento

della pavimentazione indoor

tendone geodetico zona sportiva

248 Assunzioni di 1 istruttori amministrativi

contabile e di un istruttore

direttivo tecnico a tempo pieno

ed indeterminato

247 Comando temporaneo a tempo parziale del Responsabile

U.T.

246 Fornitura ed installazione progetto “ri-abitare i luoghi” da

posizionare sull’argine del cavo naviglio

243 Referendum popolari di domenica 12 giugno 2022 - convocazione

dei comizi

240 Finanziata la taratura dei contatori impianto fotovoltaico

presso l’APEA Rolo-Fabbrico

235 Progetto di fattibilita tecnico-economica per la riqualificazione

del campo da calcio con erba sintetica

233 Contratto di locazione capannone in via xxv aprile, impegno

di spesa per canone anno 2022.

229 Proroga del termine di scadenza per la presentazione delle

offerte del bando di gara per la concessione in locazione di

immobile di proprieta comunale denominato “Villa Cerillo”

227 Prevenzione e controllo delle malattie trasmesse da insetti

vettori e, in particolare, di zanzara tigre

226 Esame di stato sessione 2022 periti agrari e periti agrari

laureati

225 Referendum popolari, costituzione dell'ufficio elettorale

223 Variazione n. 4 al bilancio di previsione

222 Approvazione schema di comodato d’uso gratuito dei locali

scuola dell’infanzia a favore della Parrocchia

221 Adesione servizio civile universale anno 2022

220 Rendicontazione obiettivi PEG anno 2021 area economico

finanziaria

213 Affidamento servizio di supporto amministrativo al RUP

nell’ambito istruttoria delle pratiche edilizie MUDE

210 Realizzazione di alimentazione elettrica spargisale su

nuovo mezzo operativo full-electric con cassone.

205 Sostituzione centralina impianto di irrigazione al servizio

dell’area verde nido infanzia aiuole di via Galilei.

199 Ricostruzione spallette loculi e risanamento intonaci ammalorati

presso cimitero

197 Nuovo allacciamento all’acquedotto per fontana pubblica

nei pressi dell’area sgambamento cani

194 Nomina responsabile ufficio elettorale comunale

191 Recupero e rifunzionalizzazione di Palazzo Davolio - approvazione

di variante suppletiva n.1

190 Proroga tecnica al contratto servizio di refezione scolastica

a favore della ditta cir food

184 Affidamento servizio di somministrazione pasti ai dipendenti

comunali fino al1/03/2024, mediante affidamento diretto

a "al leon d'oro” di Rondini Paola

A

dieci anni dal

sisma dell’Emilia

del 20 e 29 maggio

2012 la regione

Emilia Romagna insieme

al Comitato della

Ricostruzione composto da

tutti i sindaci del cratere

ha voluto progettare un

calendario di iniziative a

Rolo per ricordare quanto

accaduto 10 anni fa nella

nostra terra.

Agli ormai consueti convegni

di studio ed approfondimento

nelle materie

dedicate quali ad esempio

rischio geologico, antisismica,

appalti pubblici e

protezione civile si affiancheranno

specifici eventi

di commemorazione nazionale

con ospiti delle massime

istituzioni.

In questo quadro a Rolo

l’amministrazione comunale

insieme al contributo

di Roloinfesta vuole ritrovare

i tanti volontari e benefattori

che aiutarono la

nostra comunità a riprendersi

dalla grande ferita

che fu il sisma. Lo faremo il

prossimo 21 maggio con

una serie di iniziative che

culmineranno con un momento

alla presenza del

Presidente e Commissario

alla ricostruzione Stefano

Bonaccini.

la nostra gente pag 8

DECENNALE DEL

SISMA 2012

In quel frangente ospiteremo

con un pranzo di ringraziamento

i tanti volontari

e benefattori il cui aiuto

fu indispensabile per

rialzarci e ripartire come

singoli e come comunità.

In quei giorni fu grande la

paura ma ancora più grande

fu l’impegno messo in

campo dalla macchina dei

soccorsi che sotto la guida

dell’amministrazione comunale

seppe gestire la

prima emergenza con azioni

tempestive e risolutorie.

Per fare il punto sullo stato

della ricostruzione l’amministrazione

comunale ha

valutato di organizzare, in

una serata tra il 20 ed il 29

maggio, un momento

aperto a tutta la cittadinanza

per analizzare puntualmente

lo stato di avanzamento

dei lavori pubblici

e lo stato della ricostruzione

privata che ormai è

quasi giunta al termine.

Ci vediamo sabato 21 maggio

alle 10.30 in Corso

Repubblica per l’avvio delle

celebrazioni, celebrazioni

che si concluderanno la

sera in zona sportiva con la

tradizionale cucina delle

razdore di Roloinfesta ed i

concerti rock di “Campo

5.9 Loves Rolo”

Luca Nasi Sindaco


la nostra gente pag 9

20 maggio 2012: il lungo terremoto dell’Emilia

(segue dalla prima pagina)

PROGRAMMA 10 ANNI

Quest’anno ricorre il decennale dagli

eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012

che hanno duramente colpito il nostro

Comune.

Nonostante il tempo trascorso Rolo

non ha dimenticato gli aiuti spontanei

e generosi che sono giunti la tante

parti d"Italia.

Sabato 21 maggio 2022

presso la zona Sportiva di Via Pertini,

dove per 60 giorni fu allestito il Campo

di Protezione Civile Rolo 1, vorremmo

incontrare tutti quelli che ci

sono stati vicini per ringraziare e festeggiare

insieme.

Programma

Ore 10.30 — Saluti e Visita al cantiere

del Piano Organico — Corso Repubblica;

Sotto i portici del centro mostra fotografica

“Dieci anni dopo”

Ore 12.00 — Celebrazione e Ringraziamento

ai volontari e benefattori alla

presenza del Presidente della Regione

Emilia Romagna Stefano Bonaccini e

Autorità invitate;

Ore 12.30 — Pranzo di ringraziamento

offerto da Roloinfesta presso Zona

Sportiva ai Volontari e Benefattori;

Ore 19.00 — Santa Messa per la Commemorazione

degli eventi del Maggio-

Giugno 2012;

Ore 20.00 - Cena anteprima “I primi

di Rolo” presso Zona Sportiva a cura

di Roloinfesta;

Dalle ore 18.00 alle 21.30 Concerto

"Campo 5.9 - LovesRolo” insieme a:

Le Cagne Pelose, Disco Lemon, Ridillo.

del 29 maggio e del 3 giugno fecero crollare,

assieme agli edifici più antichi, tutte

le nostre certezze. A Rolo, uno dei comuni

più vicini all’epicentro, non abbiamo

assistito a crolli disastrosi, ma è ancora

impressa nella memoria di molti l'immagine

terribile della nostra Torre che oscillava

avanti e indietro mentre cadevano i

vasi di pietra che ornavano la facciata

della chiesa. In poche ore ci rendemmo

conto che quasi nessun edificio pubblico

del nostro paese era intatto: inagibili

scuola primaria e secondaria, palestra,

teatro, campanile, chiesa, scuola materna

parrocchiale. Danni al municipio e al

centro civico. 83 abitazioni danneggiate,

con il coinvolgimento di 152 persone, 12

aziende danneggiate, tra le quali la Latteria

Tullia, il cui magazzino di 35.000 forme

di Parmigiano crollato è divenuto un

simbolo del sisma.

Di quelle prime ore convulse del 29 maggio

ricordo la prontezza e lo spirito di

servizio con cui molti dipendenti comunali,

tecnici del paese, volontari, si misero

a disposizione e allestirono insieme ad

alcuni amministratori il Campo di emergenza

nella tensostruttura del campo da

tennis e attorno ad essa i ragazzi dell’Agesci

impiantarono le loro tende per

offrire un primo riparo a chi non poteva o

non voleva tornare a casa. Molti parcheggiarono

le loro auto nei dintorni del

campo e in quella serata furono più di

300 le persone ospitate in maniera frugale

ma dignitosa, mentre con difficoltà la

Protezione civile nazionale inviava materiali

adeguati, in un’area che ormai contava

più di 30 comuni coinvolti.

In quelle ore fu fondamentale il ruolo di

alcune persone che ricoprivano incarichi

strategici e che voglio ricordare a tutti: il

sindaco Vanna Scaltriti, che si trovò a

Campo di emergenza

prendere decisioni importanti e difficili in

poche ore, nominata subito, come i suoi

colleghi, commissario locale per l’emergenza.

Il vice sindaco Giorgio Carrubba

che divenne il responsabile del campo di

accoglienza, mentre l’assessore ai lavori

pubblici, l’ architetto Ricardo Sala, in

quelle ore prese una decisione che probabilmente

ha salvato la nostra bella

chiesa parrocchiale, facendo installare

una struttura che ha permesso alla facciata

e al campanile di non crollare con le

successive fortissime scosse del 3 giugno,

Da sinistra : Sala, sindaco Scaltriti

di spalle, don Callisto, Carrubba

a differenza di molte altre.

Capimmo tutti che l’Emilia non ce l’avrebbe

fatta da sola e in un incontro

drammatico col Presidente Napolitano, a

Bologna, i Sindaci lanciarono un grido di

aiuto a tutto il Paese, che rispose con una

grandissima generosità. La nostra piccola

realtà in quei mesi ha ricevuto la solidarietà

di moltissimi cittadini di tante regioni

e intere comunità si sono mobilitate,

interessandosi a noi per antichi legami

familiari o più recenti amicizie. In particolare

il comune di Predazzo, meta di villeggiatura

di alcuni rolesi, il quartiere veronese

di Chievo, legato da amicizia con

una famiglia rolese, il comune di Cogliate,

in cui viveva un vecchio emigrato rolese.

Questi legami casuali hanno dato il

via a un percorso di solidarietà e di amicizia

che dura nel tempo ancor oggi dopo

dieci anni, eredità positiva di un momento

difficile per la nostra comunità.

A distanza di dieci anni, riparate ormai

tutte le abitazioni e iniziati i lavori degli

edifici pubblici, di quei giorni lontani,

oltre il ricordo della paura provata, dei

momenti drammatici vissuti, rimane proprio

l’esperienza della grande solidarietà

sperimentata, delle feste all’aperto nel

campo sportivo, dei concerti, delle tante

iniziative organizzate per ripartire, delle

scuole riaperte in 40 giorni, della generosità

con cui centinaia di volontari si sono

spesi per noi. Il 21 maggio 2022 cercheremo

di dire il nostro “Grazie” ancora

una volta a tutti loro, perché non ci hanno

lasciato soli.

Daniela Camurri


Le

Guerre Mondiali

hanno chiamato al

fronte i giovani uomini per

combattere e difendere la

Patria.

Chapeau ai “MILITE IGNOTO”,

chapeau ai Partigiani, Chapeau

alle Staffette e Chapeau

a tutti quei giovani italiani

partiti prima per il servizio di

leva e poi richiamati alle armi

per combattere.

Le famiglie numerose avevano

lontani al fronte tre o

quattro figli maschi, uomini,

fidanzati, mariti con figli, la

mia stirpe paterna era una di

quelle.

IAGO nato il 7 luglio del 1914,

richiamato a difendere la Patria

nel 1940 ed inviato in

Grecia all'isola di Rodi, morirà

nell'affondamento del piroscafo

Oria causato da una

tempesta di mare.

IAGO, 12 febbraio del 1944,

insieme a 3885 giovani soldati

come lui, 43 ufficiali e 118

sottufficiali viene imbarcato

su una “nave carretta” con

destinazione ai campi di prigionia

in Germania. Questa la

dolorosa sorte dei soldati

italiani militari a Rodi, partiti

che erano alleati delle truppe

tedesche, a seguito dell'armistizio

dell’8 Settembre1943

diventano loro prigionieri.

IAGO, lascia la moglie Prassede

giovanissima e due figli

Ninetto di quattro anni e Violetta

di due anni, che non

vedrà mai crescere.

OTELLO nato il 23 luglio del

1915, assolve il servizio di

leva nel 1936/1937 nell'ospedale

di Verona, richiamato

alle armi dal 1940 al 1943

viene mandato in Africa

settentrionale in un ospedale

da campo, da lì inizia una frenetica

comunicazione epistolare

con la fidanzata Aurelia

Aleotti che diventerà al suo

ritorno la desiderata moglie.

Il figlio di OTELLO, a distanza

di ottanta anni dopo avere

letto ed interpretato le missive,

le uniscono in una unica

pubblicazione molto interessante

e completa. (Lettere ad

Aurelia).

FAUSTO nato il 14 giugno

1920, raccontava di avere

vissuto la seconda guerra

mondiale ma solo dopo la sua

morte nel 1990, noi nipoti

(amati come fossimo figli)

abbiamo saputo che era stato

mandato in Grecia e poi arrivato

in Germania nei campi di

lavoro e classificato fra IMI

(Internati Militari Italiani).

Rientrato a piedi dai suoli

germanici, non ci aveva mai

raccontato nulla della sua

esperienza.

La nostra famiglia, come tante

altre, ha

“pagato “con

grandi dolori

quegli anni

bellici con il

risultato di un

figlio disperso

nelle acque

dell'Egeo e di

nipoti orfani

che hanno

cercato per

tutta una vita il padre che non

hanno potuto conoscere.

Nessun trionfo il 25 Aprile del

1945 a casa Sgarbi, perché nel

cuore si presagiva un mancato

rientro attraverso il piroscafo,

mezzo di trasporto comune

ai tre fratelli alle loro

partenze.

Non avere resti di Iago, su cui

portare fiori e versare lacrime

fu grande dolore che in famiglia

abbiamo sempre condiviso

ad ogni ricorrenza patriottica.

Eravamo, anche per questo,

tutti molto emozionati il 4

novembre del 2021 quando,

noi nipoti e figli, siamo andati

a ritirare due Medaglie al Valore

con sopra incisi in una il

nome di

Sgarbi Iago e l'altra di Sgarbi

Fausto.

Grazie alla Presidenza della

Repubblica Italiana che riconosce

il VALORE a colui che

della guerra ne ha parlato

poco e a colui che alla guerra

la nostra gente pag 10

# 25 APRILE # PACE # LIBERTA'

Festeggiamo il 25 Aprile 1945, come il giorno in cui per la prima volta la Nostra Italia fu liberata

dal fascismo e dal nazismo. Fine delle oppressioni nemiche, fine delle paure di essere

uccisi, fine delle umiliazioni, fine delle separazioni.

MEDAGLIE AL VALORE CONFERITE DALLA PRESIDENZA DELLA

REPUBBLICA ITALIANA AI FRATELLI SGARBI IAGO e SGARBI FAUSTO

con la motivazione. “è un’onorificenza di altissimo valore e significato....

la testimonianza delle più nobili tradizioni della società civile

italiana che sono orgoglio per la nazione e inestimabile patrimonio

morale. L'esempio del Vostro Caro e la preziosa eredità che ha

lasciato, consentono di avere maggiore fiducia nel futuro e costruirlo

con più solide fondamenta."

ha dato tutto: vita, figli e l’amore.

Otello non ha medaglie, ma

con le sue lettere ci ha dato

una splendida ricostruzione di

fatti famigliari e avvenimento

storici realmente accaduti

visti dagli occhi e dal cuore di

un giovane che partecipando

alla seconda guerra mondiale

fa il suo dovere di soldato

Con il 25 aprile 1945 si SPERA-

VA veramente di proclamare

la PACE e bandire la guerra,

evitare di uccidere ancora

giovani, evitare ancora nuovi

orfani, evitare ancora nuovi

dolori insanabili.

Oggi noi siamo così duri di

comprendonio dal capire che:

l'esperienza passata ci deve

servire da lezione?

Se quei soldati fossero fra noi,

direbbero di sicuro:

“emmia mia patii assèè”??

Paola e i cugini Sgarbi fu Giovanni


la nostra gente pag 11

REFERENDUM 12 GIUGNO 2022

Il 12 giugno 2022 si terranno 5 Referendum

abrogativi in materia di giustizia.

Le operazioni di voto inizieranno domenica

12 alle ore 7 e termineranno alle

ore 23.

Gli elettori potranno votare nei seggi

dislocati all'interno dei plessi scolastici

cittadini.

Nella diciottesima tornata referendaria

abrogativa nella storia della Repubblica

Italiana (tante sono le occasioni per le

quali gli elettori sono stati chiamati alle

urne dal 1974) si voterà per abrogare o

mantenere in vigore i testi di legge relativi

a:

Incandidabilità dopo la condanna – il

referendum chiede di abrogare la

parte della Legge Severino che prevede

l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari,

membri del governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori

locali nel caso di condanna per reati gravi

Separazione delle carriere – questo quesito del referendum chiede lo stop delle

cosiddette “porte girevoli”, impedendo al magistrato durante la sua carriera

la possibilità di passare dal ruolo di giudice (che appunto giudica in un

procedimento) a quello di pubblico ministero (coordina le indagini e sostiene

la parte accusatoria) e viceversa

Riforma Consiglio Superiore della Magistratura – si chiede che non ci sia più

l’obbligo di un magistrato di raccogliere da 25 a 50 firme per presentare la

propria candidatura al Consiglio Superiore della Magistratura

Custodia cautelare durante le indagini – si chiede di togliere la “reiterazione

del reato” dai motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare

in carcere o i domiciliari per una persona durante le indagini e quindi prima

del processo

Valutazione degli avvocati sui magistrati – il quesito chiede che gli avvocati,

parte di Consigli giudiziari, possano votare in merito alla valutazione dell’operato

dei magistrati e della loro professionalità

Si vota nella giornata di domenica 12 giugno 2022 dalle ore 7:00 alle ore 23:00.

Possono votare tutti i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali del Comune e

che avranno compiuto il 18° anno di età il 12 giugno 2022.

L’elettore deve presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la

tessera elettorale.

In caso di esaurimento spazi, smarrimento o deterioramento, è possibile

richiedere una nuova tessera presso l’Ufficio Elettorale.

Nel prossimo numero, che uscirà a ridosso del weekend elettorale, pubblicheremo

approfondimenti per dare un contributo ad una miglior comprensione

dei quesiti referendari e per aiutare a effettuare una scelta consapevole.

LA BICE “80”

I l 5 maggio

poteva essere

un giorno

come un altro,

ma per noi,

famiglia, è stato

un giorno

molto importante...

il 5

maggio la nostra

Bice ha

compiuto i

suoi primi 80

anni!!!

Ah la Bice, per noi sei mamma, nonna,

suocera, ma per tutti gli altri sei LA BICE,

da sempre il punto di riferimento di Rolo,

un po’ l’amica e la nonna di tutti, per più

di 40 anni (e tutt’ora) al servizio del paese,

sempre presente e disponibile con

tutti. Ne hai passate tante, hai cresciuto 3

figli meravigliosi nonostante avessi

un’attività che ti riempisse gran parte della

giornata, hai accudito, e continui a farlo,

5 splendidi nipoti.

Sei la persona più forte che ci possa essere

nel mondo, sempre pronta, disponibile,

razionale, severa al punto giusto, allegra,

e soprattutto sempre in movimento.

Chiunque, credo, pagherebbe per arrivare

alla tua età con il tuo spirito e la tua grinta,

sembri più una quarant’enne!!!

Grazie da parte di Fabrizia, Emanuele e

Roberto, per essere la mamma migliore

del mondo.

Grazie da parte di Savina, Eddi, Penelope,

Viola e Alice, per essere la nostra nonna,

per averci cresciuto e insegnato ogni giorno.

Grazie da parte di Enrico, Anna e Silvia

per essere un po’ una seconda mamma e

la suocera che tutti vorrebbero.

Grazie di essere la NOSTRA

BICE e tantissimi auguri di

buon compleanno da tutti

noi.

Ti amiamo immensamente!!

La tua famiglia.


la nostra gente pag 12

NEGOZI DI PAESE,

UN MONDO CHE SCOMPARE O UN VALORE ECONOMICO,

Continua il nostro percorso iniziato con il N. di settembre 21 tra i Commercianti di Rolo per

capire il perché la Grande Distribuzione e l’E. Commerce sembra stiano contribuendo a sostituirsi

ai negozi di Paese e di Vicinato con l’effetto di attivare una progressiva loro scomparsa.

Per aiutare i cittadini a prendere coscienza di queste problematiche in questo numero abbiamo

intervistato : Gandolfi Ferramenta e ….

GANDOLFI FERRAMENTA-CASALINGHI-Art. REGALO

La

nostra attività nasce il 07

ottobre del 1970 quando

nostro padre, Carlo, acquista la Ferramenta

del sig. Sergio Foroni proprio

di fronte al Municipio. Sapendo

eseguire con competenza molti lavori

inerenti ai vari prodotti tipici di una

ferramenta come quelli di riparazione,

montaggio di accessori per finestre

ed altro nelle case, ha saputo far

crescere non solo il negozio ma anche

una attività artigianale proficua

di manutenzione e riparazione; in più

con il boom dei fusti di kerosene per

le stufe e con le bombole del gas il

lavoro è cresciuto sempre di più; così

nel 1978 ha acquistato tutto l’immobile

attuale in Via Garibaldi ed è iniziata

anche la mia collaborazione.

Nel 2000 è entrata mia sorella e con

la vendita degli articoli da regalo

l’attività ha trovato la sua piena realizzazione.

Anni buoni alternati a

momenti difficili ma, con grande caparbietà,

abbiamo saputo continuare

questa attività.

Poi improvvisamente è arrivata la

Pandemia da Covid19, imprevedibile

come le conseguenze che ha portato.

Salute, economia, rapporti sociali

scombussolati.

Noi, come attività, da subito siamo

stati considerati “essenziali” e così ci

siamo ritrovati per assurdo ad aumentare

le nostre vendite.

Tutti in casa e per questo si è approfittato

di eseguire tutte quelle manutenzioni

che il lavoro sempre di corsa

faceva dimenticare o semplicemente

posticipare.

Certo che, sia prima di questa pandemia

che ora, come tutti i piccoli negozi,

anche il nostro risente del cambiamento

di come vengono fatti gli

acquisti dalle persone. Le vendite on

line, il costo minore comprando

all’ingrosso, rendono sempre più superfluo

l’opportunità del “riparare”

anziché gettare e ricomprare, come

al contrario sembra

la scelta per

la maggiore. In

questo momento,

però, ci siamo

sentiti come

“PRESIDIO di

sicurezza e competenza”

e speriamo

che anche

i cittadini capiscano

di questo

valore che i piccoli

negozi posso

operare sul territorio.

Ecco perché incitiamo la popolazione

a non farli morire, e qui anche l’Amministrazione

Comunale potrebbe

sentirsi più collaboratore che controllore.

Vedere entrare in negozio i vari Assessori

interessati al Commercio per

sentire di persona problemi, iniziative,

opportunità e quindi cercarne

soluzioni e realizzazioni sicuramente

sarebbe quel valore aggiunto per

rendere sempre più il Negozio di Paese

Risorsa per i Cittadini.

Roberta e Roberto Gandolfi


la nostra gente pag 13

DI VICINATO:

SOCIALE E PERSINO SENTINELLA DEL TERRITORIO?

TABACCHERIA-“THANK YOU FOR SMOKING”

Disponibilità a braccetto con tecnologia…e il thank you è vicendevole!

ennaio 2010 inizia la

Il 1 g

mia attività.

Perché una tabaccheria e poi con

quel nome: “THANK YOU FOR SMO-

KING”?

Io sono di Carpi e appena diplomato

ho saputo per caso che a Rolo era in

vendita una licenza di Tabaccheria,

quindi di prodotti e affini del Monopolio

di Stato, arricchita di altre attività

commerciali. Volevo da subito

un impiego che mi desse indipendenza

economica ma anche sicurezza per

il futuro. In quegli anni il settore tessile,

l’attività principale carpigiana,

ma non solo, stava attraversando un

momento difficile, infatti poi a novembre

2011 si insediò il Governo

Monti.

E così ho preso subito i contatti con

la sig.ra Grazia Favia, la titolare

dell’attività, che nonostante gli anni

difficili il suo negozio aveva ottenuto

buoni risultati. E così ho preso la decisione.

Con l’aiuto dei miei genitori

e un buon finanziamento ho rilevato

l’attività. Thank you for smoking…

Grazie a voi che fumate… Provocatorio?

Non solo, ma anche satirico…

infatti Thank you for smoking è il titolo

di un famoso film commedia nera

americana del 2005 di Jason Reitman.

E’ La storia di un uomo che difende i

diritti dei fumatori e dei produttori di

sigarette, cercando allo stesso tempo

di essere un modello per il figlio dodicenne.

“Da subito” ho investito in tecnologia

per offrire le tante possibilità di servizio

ai cittadini sfruttando le reti informatiche

delle lotterie, quali il pagamento

del bollo auto, canone Rai o

multe ma anche pagamento di bollette

o rilascio dei certificati trasformando

da subito la rivendita in un

vero e proprio centro servizi di pubblica

utilità. Ma “Da subito” però, ho

subito in un anno due rapine a mano

armata, ma per fortuna senza alcuna

conseguenza fisica.

Se da un lato l’avvio era stato ottimo

da quello psichico sono stato messo

a dura prova. Infatti quell’attimo è un

momento che rischia di non finire

mai, di restare imprigionati in quell’istante.

E devo ringraziare i

clienti se ciò non è avvenuto.

Il negozio sempre con

un bel via e vai mi dava e

mi da sicurezza.

Il bel numero di clienti sempre

in amento sono stati

l’antidoto. Infatti le rapine

di giorno non sono più capitate;

al contrario ho subito

altri due tentativi notturni

andati male grazie agli allarmi

ed un terzo grazie al

pronto intervento dei carabinieri

e sempre comunque

poi individuati gli autori

grazie alle telecamere di

vigilanza inserite dall’Amministrazione

sulla strada.

Da sempre considerata la nostra attività

“indispensabile”, nel periodo

della Pandemia effettivamente sono

sempre stato aperto e questo mi ha

permesso di arrivare sino ad oggi

senza grossi cali di lavoro. Un aspetto

comunque di grande apprensione

per il futuro è lo stato di via Roma

che proprio nel tratto davanti al negozio

presenta notevoli tratti di asfalto

degradato e crea notevole disagio

ai clienti. Capisco che la strada è provinciale

e quindi non dipendente dal

Comune. L’auspicio è che una voce in

più che lo fa notare forse può far migliorare

la situazione.

Stefano


la nostra gente pag 14

CHIARA GALEAZZI: Laurea triennale Scienze

delle Comunicazione UniMo-Re

IL 21 APRILE, presso l’Università Modena e Reggio, Facoltà di Scienze della Comunicazione,

a Reggio Emilia, ha conseguito la laurea triennale CHIARA GALEAZ-

ZI discutendo la tesi: “Il caso Bracky, quando sociologia, comunicazione, marketing

s’incontrano nell’innovazione di prodotto”. Complimenti cordiali alla neo

dottoressa, da estendere alla mamma, alla famiglia e a tutta la famiglia allargata

Galeazzi. Auguri di buon proseguimento, ancora felicitazioni. Ci sarà stato un

sorriso in più lassù.

UN PASSO

Il simbolo di una laurea? Il Tocco e l’alloro. Il Tocco, dal francese toque, cappello tondo con la tesa in alto. Alloro dal

latino (coronam) laurea (m) cioè " (corona) d’alloro”. Non a caso l'alloro era un simbolo di saggezza, intelligenza ed

onore utilizzato anche per ogni forma di vittoria. Quindi una persona laureata è simbolo di virtù e sapienza e per questo

merita l'incoronazione con l'alloro. Laureato quindi alla “costruzione” del futuro.

CHIARA GALEAZZI : Costruire il futuro passo per passo con le proprie “mani” e i propri sforzi

L

aurea: Scienze della comunicazione.

Università: Unimore, Dipartimento

di Comunicazione ed Economia.

Titolo tesi: Il Caso Bracky: quando

Sociologia, Comunicazione e Marketing

si incontrano nell’Innovazione

di prodotto

Se pensiamo al fatto che un Laureato

venga “incoronato” con la corona

d’alloro, la quale viene considerata

simbolo di saggezza ed intelligenza,

soprattutto in riguardo all’atto stesso

di porre la coroncina sulla testa del

Laureato, si potrebbe attuare la riflessione

per la quale la corona d’alloro

rappresenti simbolicamente una

vera e propria vittoria ed il raggiungimento

di un traguardo, ma anche un

passo in più nella costruzione del

proprio futuro.

Possiamo considerarla una vittoria, in

quanto viene guadagnata tramite i

propri sforzi, lo studio costante e

l’impegno, ma anche come un passo

in più nella costruzione del proprio

futuro in quanto rappresenta un piccolo

tassello del percorso che porta

alla realizzazione del proprio futuro,

soprattutto in termini lavorativi. Personalmente

ritengo che aver compiuto

questo percorso molto importante

rappresenti un tassello fondamentale,

il quale mi aiuterà a capire quale

strada intraprendere.

Penso che il futuro venga costruito

passo per passo con le proprie

“mani” e i propri sforzi. Sicuramente

l’Università ha accresciuto la mia conoscenza

a livello culturale e scolastica,

non solo, ritengo che sia stata di

fondamentale importanza nella mia

crescita personale a livello caratteriale,

soprattutto grazie alla possibilità

di aver svolto un tirocinio curriculare,

il quale mi ha permesso di mettere

mano al mondo del lavoro, portando

le conoscenze acquisite durante i

corsi universitari e mettendole in

pratica, ma anche capire se l’ambito

nel quale ho intrapreso i miei studi

sia quello più idoneo a me ed in linea

con le mie aspettative verso il mio

lavoro futuro.

Oltre a questo, ritengo che il mio futuro

sia ancora da stabilire. Aver

ottenuto la Laurea è certamente un

traguardo ed una vittoria, ma è solamente

il punto di partenza di un

cammino ancora più lungo, il quale

mi porterà sicuramente ad intraprendere

un altro corso di studi a livello

magistrale.

Ci tenevo a consigliare a tutti i ragazzi

che non sanno se continuare o meno

i propri studi dopo le scuole superiori,

di provare a valutare l’opzione

dell’Università, in quanto la considero

un’esperienza di grande importanza

che arricchisce la persona in tanti

aspetti e modi diversi.

Chiara Galeazzi


la nostra gente pag 15

GIULIO ALDROVANDI: Laurea magistrale in Scienze

e Tecnologie Agrarie Università Cattolica di Piacenza

GIOVEDI’ 7 aprile, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Scienze

Agrarie ed Alimentari di Piacenza, Corso di Scienze e Tecnologie Agrarie, Curriculum

in Produzioni Animali, ha conseguito il dottorato GIULIO ALDROVANDI, col massimo

dei voti. Molti cordiali complimenti a lui e a tutta la famiglia, in particolare Enzo e

Paola, ma con speciale riconoscenza alle nonne Odette Ferrari Suini e Pasqua, che

era orgogliosissima del nipote. Giulio per la nostra gente è anche animatore del

gruppo scout, ed ultimamente assessore esterno alla condizione giovanile dell’amministrazione

pubblica. Ancora felicitazioni ed auguri.

NEL FUTURO

Questa rubrica rappresenta uno spazio per intervistare i neodottori della nostra comunità. Complimenti per questo

importante risultato. Ora la porta è aperta davanti a voi sul futuro, il VOSTRO futuro:

Quale sarà il vostro contributo per la sua costruzione ?

GIULIO ALDROVANDI : Non solo teoria ma sperimentazione per una agricoltura sostenibile

I

l 7 Aprile mi sono laureato nel corso

di laurea magistrale in Scienze e

Tecnologie Agrarie nel curriculum

Produzioni Animali all’Università

Cattolica di Piacenza.

La mia tesi, dal titolo “Alla ricerca di

varianti geniche deleterie nel bovino

da latte”, ha indagato il genoma bovino

(l’insieme di tutte le informazioni

genetiche di un organismo) con il

fine di ricercare una sua correlazione

con alcune mutazioni conosciute come

letali per l’uomo e per il topo.

La genetica è infatti uno dei tre pilastri,

insieme ad alimentazione e management,

che ha permesso, negli

ultimi decenni, di ottenere un forte

aumento della produzione di latte e

di carne mitigando al contempo l’impatto

ambientale dell’allevamento.

Quest’ultima, infatti, è una delle principali

questioni che dovrà affrontare

la zootecnia bovina nel prossimo futuro,

anche grazie all’aiuto delle nuove

generazioni di allevatori che rispetto

alle precedenti avranno una

miglior formazione scientifica e una

maggior sensibilità ambientale.

Ritengo, personalmente, molto interessanti

le possibilità offerte dal

PNRR che aprono alla trasformazione

dell’azienda agricola in un prosumer

energetico, cioè in un produttore e,

allo stesso tempo, consumatore di

energia.

Le aziende agricole potranno infatti,

grazie a fotovoltaico e a biogas a partire

da deiezioni bovine, diventare

dei produttori netti di energia rinnovabile

riducendo fortemente l’emissione

di gas climalteranti.

Un ulteriore contributo che vorrei

dare in futuro è quello di sensibilizzare

maggiormente il consumatore su

temi caldi, come biologico e OGM,

Mi piacerebbe, inoltre, contribuire in

futuro a sensibilizzare il consumatore

su temi caldi, come l’effetto degli

allevamenti sul cambiamento climatico

o gli OGM, in cui il dibattito è

spesso politico o ideologico e non

permette, a chi è esterno al settore,

di farsi una propria idea sull’argomento.

A questo fine, insieme alla redazione

della Nostra Gente, abbiamo pensato

alla realizzazione di una piccola rubrica

che si occuperà di sostenibilità

ambientale e questioni scientifiche

legate all’agricoltura cercando però

di essere comprensibile a tutti i lettori

di questo mensile.

Giulio Aldrovandi


la nostra gente pag 16

PAGINE

E’ possibile essere costruttori di Pace ognuno nel proprio quotidiano?

ANNA MAZZALI, studentessa universitaria Corso di Laurea Scienze

della Formazione, 23 anni, aiuto Capo Reparto Agesci Rolo 1°.

La pace è una questione di educazione

LORENZO FUSARI

studente universitario Corso di Lau-

D

urante l’ultima uscita, in una competizione

ludica, un ragazzo è accidentalmente

caduto e ho notato che un

amico a lui vicino si è fermato, l’ha aiutato

a sollevarsi e sono ripartiti insieme.

Ciò mi ha fatto riflettere. «Se metti te

stesso al servizio degli altri giorno per

giorno, nelle piccole come nelle grandi

cose, ti renderai conto di star sviluppando

in te quella scintilla d'amore, finché

diventerà talmente forte da sollevarti al

di sopra di tutte le difficoltà e le noie

della vita» diceva Baden Powell, che

invitava gli scout e le guide a «lasciare

questo mondo un po’ meglio di come lo

abbiamo trovato». Affidandoci alle parole

di BP, ricordiamo che. Lo scopo di

noi capi è quello di sensibilizzare per

poter sviluppare nei ragazzi un pensiero

critico riguardo alla loro impronta nella

vita quotidiana. Il nostro mandato è

quello di aiutarli ad essere responsabili

della parola data, rendendo la loro promessa

un intervento concreto nella realtà

per poter essere veri costruttori di

pace. La vita comunitaria, esperienza

educativa indispensabile, è la concretizzazione

dei valori che vogliamo trasmettere.

Non ci si rivolge genericamente

al gruppo, ma si ha fiducia nella persona

e nelle potenzialità che esprime. Ci

auguriamo che ogni ragazzo possa conoscere

le proprie abilità per sentirsi valorizzato

e mettersi a disposizione del

prossimo, in associazione e all’esterno

di questa. Ciò sviluppa naturalmente un

senso di cooperazione e solidarietà in

cui il più giovane è accompagnato dal

più esperto e il più grande si fa piccolo

per accompagnare il giovane. Questa

mentalità improntata sulla collaborazione

e sul dialogo la concretizziamo anche

attraverso il gioco, incisivo per formare

persone che abbiano coraggio e sappiano

superare limiti, paure o invidie. Perché

la paura e l’invidia sono all’origine

di tanti conflitti.

Uno scout, allora, è un vero operatore

di pace quando ascolta, aspetta e tende

la mano al suo vicino, chiunque esso sia.

Anna Mazzali

S

ono Lorenzo Fusari, studio scienze

politiche all’Università Alma Mater di

Bologna. Da quando ho 19 anni sono consigliere

comunale per cui ho avuto la fortuna

di poter affiancare lo studio e le

riflessioni teoriche sulla politica ad attività

più pragmatiche. Il tema della guerra è

piuttosto onnipresente nei vari corsi del

mio indirizzo.

La guerra è parte integrante della storia

dell’uomo, forse il vero unico filo conduttore

dall’alba dei tempi ad oggi. Sul

perché la condizione umana sia tale da

confluire sempre nella guerra si sono interrogati

molteplici studiosi nel corso della

storia. Ma la letteratura della guerra riconduce

sempre all’antropologia, e si sviluppa

con un percorso dicotomico. La corrente

del Realismo, che considera la guerra parte

integrante dell’uomo, espressione della

sua natura conflittuale e dunque elemento

imprescindibile dell’essere umano. D’altra

parte si sviluppa la corrente dell’Idealismo,

secondo cui la natura umana non è immu-


la nostra gente pag 17

DI PACE

Lo chiediamo ad alcuni giovani, chi impegnato in politica e chi nell’associazionismo.

rea Scienze Politiche Alma Mater

UniBo, 22 anni, Consigliere Comunale

Rolo

tabile, bensì si evolve, e in quanto tale può

migliorare per raggiungere obiettivi primari

quale la pacifica coesistenza degli individui;

la guerra rimane però “il problema”

per entrambe le correnti.

E questo perché la guerra è oggettivamente

un male da un punto di vista umano,

economico, culturale. Eppure la guerra

non ha mai realmente abbandonato la

storia, e come studioso di scienze politiche

non posso essere sconvolto da un avvenimento

così comune e persistente per l’umanità.

La suggestiva distinzione tra guerra

giusta e ingiusta di Sant’Agostino,

tutt’ora in auge nello statuto NATO, è di

difficile applicazione nella prassi e questo

spiega la difficoltà della questione. Dunque

ciò che quotidianamente si può e si deve

fare rispetto alla guerra e alla pace è semplicemente

riflettere in modo profondo su

questi temi, studiarne le conseguenze. Ciò

che posso allora auspicarmi è che le relazioni

internazionali continuino un processo

volto a non concepire più in nessun modo

la guerra come strumento di azione politica,

ma perché questo avvenga è necessario

che le persone siano informate e di

rimando interessate a tali tematiche, poiché

questo obiettivo può essere raggiunto

solo se l’opinione pubblica tende unitariamente

verso tali scopi. Dunque nel nostro

piccolo parlare di questi temi senza pregiudizi

e preconcetti è fondamentale, così

come lo è unire tante persone sotto l’egida

della pace.

Lorenzo Fusari

ELENA NASI da PARIGI studentessa universitaria, anni 21 presso Alma

Mater Unibo, Facoltà di Giurisprudenza, corso di laurea con doppio

titolo italo-francese.

Una guerra ingiustificata e una comunità internazionale

paralizzata

I

l mio percorso di studi

mi ha portato a frequentare

questo anno

accademico a Parigi.

Alcuni giorni dopo lo

scoppio della guerra in

Ucraina, durante una

conferenza con esperti di

diritto

internazionale,

sono emerse due importanti

riflessioni su questo conflitto: ci troviamo

di fronte a una guerra totalmente

ingiustificata e la comunità internazionale

appare come paralizzata.

Sul fatto che si tratti di una guerra ingiustificata

(oltre che ingiusta) siamo tutti d’accordo.

Purtroppo però tendiamo a non ammettere

che, per la prima volta e dopo tanto

tempo, ci troviamo di fronte a una paralisi

della comunità internazionale: stiamo

sostenendo l’Ucraina inviando armi e imponendo

sanzioni economiche alla Russia,

ma i fatti dimostrano che in realtà siamo

ben lungi dal trovare una soluzione. Ciò

che è più preoccupante, però, è che se ci

interroghiamo sul motivo per il quale oggi

siamo arrivati a una situazione così tragica,

scopriamo che in realtà è quasi un decennio

che la comunità internazionale

ignora questo problema: è dal 2013 che la

Russia ha iniziato gli attacchi contro l’Ucraina

che hanno portato all’annessione

della Crimea nel 2014. E il tutto, senza che

alcuno Stato abbia alzato un dito. Sostanzialmente,

abbiamo dato

alla Russia carta bianca

per 8 anni, lasciandole il

tempo per preparare

questa “operazione speciale”.

E oggi nessun

membro della comunità

internazionale lo ammette;

ma la verità è che

questa guerra è anche

responsabilità nostra, responsabilità di un

mondo occidentale che per troppo tempo

si è girato dall’altra parte, fingendo di non

vedere il problema, guardando solo ed

esclusivamente ai propri interessi.

Allora, di fronte alle atrocità che si ripercuotono

ogni giorno, mi sembra di vedere

oggi la rappresentazione degli orrori della

Seconda Guerra che tanto abbiamo studiato:

ma davvero non abbiamo imparato

niente dagli errori della Storia? Davvero

abbiamo lavorato così duramente per

costruire un’Organizzazione delle Nazioni

Unite e una UE per arrivare ad essere paralizzati

e inermi davanti ad un solo Stato?

Mi è stato chiesto di allegare una foto di

Parigi: credo che l’immagine del famoso

simbolo della città, illuminato con la bandiera

dell’Europa in occasione del semestre

di presidenza francese dell’UE, possa

rappresentare la speranza di poter credere

ancora a lungo nei valori fondanti di

quest’Unione, primo tra tutti la pace.

Elena Nasi


la nostra gente pag 18

A S S O C I A Z I O N I S M O

Continua la nostra campagna, siamo all’appuntamento n°3, di supporto alla valorizzazione dell’associazionismo

locale cercando di dare il nostro contributo alla visibilità del duro impegno, spesso invisibile,

dei tanti concittadini volontari, colonne portanti della vitalità di una piccola comunità come la

nostra. Questo numero ospitiamo “ARIOLAS CSI (ASD)”

“Lo sport insegna che per la vittoria non basta il talento, ci vuole il lavoro e il sacrificio quotidiano. Nello

sport come nella vita”

(Pietro Mennea, atleta)

R

ispondere alle domande di

Giorgio mi è facile e difficile

nello stesso tempo; facile per

aver vissuto tutti i 58 anni di

attività del gruppo sportivo, difficile perché

bisognerebbe riuscire a condensare

tutti questi anni in poche essenziali momenti.

L’Ariolas nasce, spontaneamente, nell’autunno

inverno 1964 dall’Azione Cattolica

Aspiranti: Bandini Giuseppe, Bassi Riccardo,

Contini Enrico, Tasselli Rino, Campari

Roberto tutti allora quindicenni: consulente

ecclesiastico era Don Umberto Borghi.

Pensammo al nome, adottando quello

antico di Rolo, e allo statuto poi le prime

difficoltà: l’affiliazione al CSI a Carpi, i primi

cartellini (tutti scritti a mano), un unico

pallone da calcio, non potere giocare a

Rolo, la difficoltà delle trasferte in bici e in

treno.

L’esperienza CSI a Rolo era iniziata nei

primi anni ‘50 con l’US Fulgor, affiliata a

Reggio Emilia, fino al 1963. Dalla prima

squadra di calcio a 7 giocatori

“Pulcini” (Classi 1952-1953), ben presto

se n’è aggiunta una seconda di Esordienti

(Classi 1954 – 1955), poi è stato tutto un

susseguirsi di attività: pallavolo, giornalino

“Ariolas” ciclostilato, poi l’atletica leggera

ed in tempi successivi il basket.

Vennero poi i primi congressi per eleggere

i responsabili e per tendere allo sport

per tutti, compresi i primi gruppi femminili,

i Giochi della Gioventù. Nei campionati

c.s.i. 1958

della FIGC tante sconfitte, ma anche soddisfazioni.

Un secondo momento di

crescita è stato l’arrivo del

cappellano don Claudio

Pontiroli, esperto, trascinatore

della pallavolo.

Sulla pista di cemento si

giocava a pallacanestro,

poi in palestra la pallavolo.

Nel 1989 il gruppo di calcio

esce per formare la nuova

A.C. Rolo, per cui la nostra

attività prevalente era la pallavolo.

Nel 1979 abbiamo fondato il nostro giornalino

“La Nostra Gente”, assieme agli

altri gruppi che orbitavano nella parrocchia:

Scout, Oratorio, Azione Cattolica,

Coltivatori Diretti, Artigiani e Commercianti,

Movimento Cooperativo.

Attualmente, con due anni di difficoltà

alle spalle, dovute al Covid, il Consiglio

Direttivo è formato da 18 consiglieri,

composto normalmente da 2 rappresentanti

per ogni squadra, gli associati

sono 250 tesserati nelle diverse attività

e i volontari si occupano della gestione

della palestra, del tendone da tennis, il

campo di calcetto e il pattinaggio oltre

alle varie ginnastiche: aerobica, adulti,

anziani: I volontari che consentono queste

attività, sono comunque “un pelo

La prima affiliazione

sopra il livello dell’acqua”, cioè “contati e

maturi” in costante ricerca di risorse fresche

che ne facilitino il rinnovamento.

Particolare attenzione abbiamo dato

all’autonomia finanziaria, infatti, fin dal

primo anno nel quale Don Borghi pagò

personalmente affiliazione ed iscrizione al

campionato, si è sempre speso un po’

meno delle entrate e, ad oggi, il fondo di

garanzia che ci siamo costruiti negli anni

ci consentirebbe di coprire i costi per un

eventuale anno d’attività senza entrate.

La sala dei trofei

Coen


la nostra gente pag 19

Tutta colpa degli ZAMPOGNARI !

Intervista a: Stefano Nigrelli, ragazzo noto in paese per il suo impegno si trova agli onori locali

grazie alla recentissima uscita per l’etichetta discografica carpigiana Sheratan Records di

“Wonder”, il suo primo disco assieme a Luis e gli Istanti.

LNG: Hai già una lunga catena di studi

e esperienze alle spalle, dico bene?

Dici bene! Sono circa 13 anni che suono

e studio musica. Ho iniziato nella

scuola di musica del paese, suonavo il

sax, ma ben presto l’ho mollato per la

batteria e non l’ho più lasciata. A 19

anni mi sono iscritto al MMI (Modern

Music Institute), dove a breve conseguirò

il diploma di modern drums,

mentre studio canto alla scuola Music

Mania sempre di Carpi. Ho fatto parte

di vari gruppi con alterne fortune e

da fine 2019 sono nei Luis e gli Istanti.

LNG: Come nasce e si evolve la

band?

La band nasce dall’incontro tra Luigi

Paolillo (Luis) e Frank Morri, chitarrista

e produttore. Inizialmente giravano

i locali con un tributo a Dalla e

Battisti. I primi brani inediti sono del

2016 quando ha preso vita il progetto,

inizialmente come Luis solista,

poi vennero esperienze con suonatori

turnisti e infine con una vera e propria

band, io compreso: Luis e gli

Istanti.

LNG: Credo che tu sia pieno di orgoglio

e adrenalina per “Wonder”, raccontane

la storia

E’ una storia travagliata: Gran parte

dei brani erano pronti ancora prima

che si formasse la band quindi sono

stati rielaborati e arricchiti con le parti

eseguite dai nuovi membri. La pandemia

ci ha impedito di pubblicare

l’album e dal 2020 ci siamo concentrati

sulla realizzazione di videoclip e

sulla scrittura di brani nuovi, alcuni

dei quali sono in Wonder, come Estate

2021, che è nato dall’entusiasmante

vittoria agli Europei.

LNG: e arriviamo agli zampognari…

Gli zampognari sono le comparse di

una storia, quella raccontata nel brano

“Solo per un briciolo d’amore”,

che è la storia da cui è poi partito

tutto. Intorno al Natale del 2016 Luigi

era stato lasciato dalla ragazza, così,

per provare a riconquistarla, assieme

a Frank si presentò in piazza a Modena,

dove lei lavorava, per farle una

serenata ma la piazza era piena di

zampognari e artisti di strada che facevano

un gran baccano. Nonostante

gli sforzi furono sovrastati, tanto che,

come dice il testo, a un certo punto

gli prese quasi la voglia di prenderli a

botte ma la serata finì così e così arrivò

l’ispirazione per scrivere quello

che sarebbe stato il primo di tanti

altri brani.

LNG: Prossimi progetti, tuoi e della

band?

Il programma è di sfruttare l’estate

per promuovere “Wonder” live e sui

social mentre stiamo preparando brani

nuovi, alcuni dei quali quasi pronti,

che potremmo pubblicare presto. Tra

i miei progetti personali c’è il diploma,

l’esperienza nel mondo del songwriting,

e provare a mettere a terra

un mio progetto parallelo come solista.

LNG: Infine: dove possiamo trovare

“Wonder”?

In qualsiasi luogo virtuale in cui sia

possibile ascoltare musica, da Spotify

a Apple Music, passando per YouTube

e Amazon…e ovviamente ai nostri

concerti, spero presto a Rolo!

Ascolta Wonder

Gio


LA SAGGEZZA DEL TEMPO, I NONNI:

la storia di una famiglia, di una comunità, perché sono un “popolo” di alberi le cui

radici continuano a portare frutto, nonostante la vecchiaia.

Iniziamo con questo numero un filo diretto tra i lettori di LNG ed i nonni, anello di congiunzione

tra le generazioni, disponibili a raccontare di fede, di nipoti, di tradizioni, di

emigrazione, di vita.

la nostra gente pag 20

ESSERE NONNI

Cosa

vuol dire ESSERE NONNI?

ESSERE NONNI vuol dire

essere un “grande” uomo, ma piccolo

come un bambino perché devi giocare

come un bambino, ma pure adulto per

rapportarti ancora con i figli ora adulti

anche loro.

ESSERE NONNI vuol dire avere un cuore

per amare tanto, una pazienza che non

ha fine, due braccia aperte pronte a coccolare

e consolare e un sorriso per rasserenare

e incoraggiare gli uni, i nipoti, ma

anche gli altri, i figli.

ESSERE NONNI è avere la casa sempre in

disordine e renderti conto che non ti

interessa più nulla.

ESSERE NONNI vuol dire avere il tempo

per ascoltare, per giocare, per inventare

favole, per viziare.

Mio marito ed io in pochi anni siamo

diventati nonni di cinque nipoti e ci siamo

accorti che il bene non si divide, ma

si moltiplica. Siamo diventati molto più

pazienti e, quando ci sono i bambini,

siamo a loro completa disposizione; e poi

che bello quando vengono nel lettone!!

Uno dei nostri giochi preferiti è fare lo

gnocco fritto e allora preparo cinque

assettine, cinque cannelline, metto ai

miei nipoti i loro cappelli da cuoco con il

loro nome ed io sono la chef……non vi

dico la farina che cade a terra, ma vi garantisco

che sono diventati bravissimi a

tirare la pasta e a fare diverse forme che

devono essere rigorosamente fritte e

mangiate. Questi momenti insieme, dove

il gioco unisce e i bambini interagiscono

con te, adulto complice, facendo qualcosa

che li diverte, crea un rapporto di sinergia

indissolubile. I loro occhi incrociano

i tuoi e sanno che possono fidarsi . Per

questo essere nonni vuol dire donare

saggezza e ricevere allegria, perché anche

se hai male un ginocchio o sei triste,

vedere i nipoti devi sfoderare il sorriso

più accattivante che ci sia, perché pensi

solo alla loro felicità.

ESSERE NONNI vuol dire nascondere una

lacrima di commozione nel sentire

“Nonna ti voglio bene“ ma anche far

capire con uno sguardo: “Noi ci siamo

sempre”.

VALERIA

A

che punto siamo? Siamo fermi a…

“La guerra continua”! Putin sembra

attendere il giorno d’aver distrutto tutto,

per sedersi, padrone, al tavolo della pace

e far girare il mondo secondo l’ORDINE

che la sua mente partorirà e che lui indentifica

con quello della Grande Madre

Russia. E’ inaccettabile. Zelensky – Ucraina-

chiede armi all’occidente, perché

vuole “vincere la Guerra”. Ma le armi

sanno solo distruggere e seminare altro

odio. Le guerre odierne, come del resto

quelle del secolo XX, creano solo il “Tutti

perdenti”. Papa Francesco ce lo ripete

ogni giorno: “Se vuoi la pace, prepara la

pace”. Non lo ascoltano: non è una novità;

i capi dei popoli non hanno ascoltato

neppure i suoi predecessori (A parte Gorbaciov

e Kennedy-Kruscev: al tempo della

crisi di Cuba accolsero l’appello di papa

Giovanni XXIII, nel 1961) Timidi tentativi

d'avviare un dialogo tra Russia e Ucraina

hanno fatto in questi giorni l’Europa

(Telefonata Macron-Putin), poi il turco

Erdogan che ha ospitato i delegati russi e

ucraini, ma il risultato è stato nullo. Da

ultimo il segretario dell’ONU Guterres ha

voluto incontrare sia Putin che Zelensky.

Il capo russo l’ha accolto in modo gelido,

collocandolo a uno dei due capi del lunghissimo

tavolo, come per scongiurare il

contagio da covid o di qualche lebbra.

Già lo scenario esprimeva indifferenza o

rifiuto di qualsiasi voglia di trattativa,

piuttosto che desiderio di aprire la strada

almeno alla sospensione temporanea

degl’incessanti bombardamenti russi.

Questo clima era capace di scoraggiare

anche il più consumato diplomatico. Poi

Guterres si è recato da Zelensky e ha

visitato la desolata Ucraina. In visita a

Borodianka egli ha confessato: “Quando

ho visto i palazzi distrutti ho immaginato

la mia famiglia in una di queste case ora

distrutte. Ho visto i miei nipoti correre

fuori nel panico e parte della mia famiglia

uccisa. La guerra è un’assurdità nel

XXI secolo”. E quanto alle prospettive

future, Guterres ha dichiarato: “La guerra

finirà quando la Federazione Russa deciderà

di finirla e quando ci sarà, dopo un

cessate il fuoco, la possibilità di un accordo

politico serio”. Questo lo sfogo. Pieno

di amaro realismo, del segretario dell’O-

NU. Speriamo che tutti i responsabili civili

e religiosi del mondo lo raccolgano nella

sua drammatica portata e agiscano di

fronte alla sfida in unità d’intenti.

Nell’immediato la prima cosa da fare,

capi e popoli, operatori e cittadini è questa:

“TUTTI DOBBIAMO REAGIRE ALLA

TENTAZIONE DELLO SCORAGGIAMEN-

TO". In questo momento, da semplice

credente e cittadino, mi sento di suggerire

quattro corretti atteggiamenti: a noi

tutti e a ciascuno.

1.LA PREGHIERA: personale e organizzata

in comunità, con qualche adorazione

eucaristica per implorare la pace dal Signore

Misericordioso.

2.L’INFORMAZIONE, dobbiamo conoscere

bene la realtà, sia amara che confortevole,

del mondo in cui viviamo.

3.L’AIUTO agli ucraini attraverso i canali

civili e religiosi, già all’opera.

4.L’AUSPICIO che le associazioni di volontariato

organizzino nelle città e paesi

di tutto il mondo, manifestazioni popolari

aperte a tutti i cittadini di ogni età, condizione,

fede, unite nel chiedere la pace e

la lotta ad ogni violenza, anche silenziosa,

a orari fissi, settimanali, mensili. Le

autorità garantiscano spazi, servizio d’ordine

e permessi se dovuti. Ogni persona

porti il suo mattone alla costruzione di un

mondo di pace.

Don Callisto


la nostra gente pag 21

NARRAZIONE in medias res…

…Narrazione nel mezzo dell’argomento

l’espressione di Orazio, poeta latino, per descrivere l’arte

narrativa di Omero che racconta Iliade e Odissea partendo

a metà degli avvenimenti.

Nel gergo attuale, espressione per dire che si entra subito

in argomento. E’ da tempo che osservo come sia all’opposto

la narrazione di quanto mi appare nella vita quotidiana

dalla narrazione politico/mediatica, Social e quindi

dalla visione del quotidiano che ha una certa parte dei

miei concittadini. Raccolta rifiuti… bravi questi ragazzi che

ogni mattina svotano i nostri contenitori nell’automezzo

al quale in ogni stagione si aggrappano e davanti ad ogni

casa scendono per poi risalirvi una volta adempiuto il lavoro.

Non è sera e mi sembrano quasi tutti… di origine

per lo più del centr’Africa, visto il nero intenso della pelle.

Di questo periodo spesso le strade sono interrotte per la

messa a terra di cavi... e qui rimango sorpreso… sempre

tanti ragazzi neri di pelle ma anche tanti all’apparenza di

origine slava perché bianchi e quasi sempre biondi. Mi

fermo e lo chiedo…infatti. Come infatti ho notato che i

tecnici dell’Enel sono quasi sempre degli autoctoni, indigeni,

insomma italiani…eppure i lavori “grossi” sono eseguiti

da ditte appaltatrici e così su e giù per le scale, guida

alle macchine movimento terra, trapani e cesoie sono

sempre ragazzi africani o slavi.

Da giovane studente impegnavo parte delle vacanze al

lavoro di raccolta della frutta e dell’uva.

Ora l’uva è una macchina che esegue il lavoro ma quella

dei frutti…persino dalla Polonia vengono, come nel centro

sud sono per lo più africani per la raccolta dei pomodori,

dei fiori, dell’orto; ma anche in Trentino, in Piemonte

sempre di più sono… comunque STRANIERI. E nell’edilizia?

Due muratori su cinque è straniero…senza contare

gli irregolari leggo su Internet. E le badanti che accudiscono

i nostri anziani? Qui tutti concordano… dall’est Europa.

E poi sempre più spesso quando apro la porta ad un arrivo

di un pacco Amazon… chi me lo consegna? Spesso ragazzi

di origine Pakistana e/o comunque stranieri come

negli Hotel le addette alle pulizie e alla cucina.

Ma la sorpresa è massima quando in una malga in Alto

Adige a più di 2000 metri vedo che il cuoco è Indiano… e

comunque gli indiani sono bravissimi come bovari e i Cinesi

nell’tessile abbigliamento tanto che orami un distretto

toscano parla solo cinese… Eppure accendendo la

Tv, leggendo i giornali, sentendo comizi, da tempo sento

una narrazione opposta alla mia verificata sul campo; una

narrazione di pochissime parole ma di grande impatto,

visto l’incasso di chi le pronuncia: <<Prima gli Italiani. Siamo

Invasi da… Neri suppongo perché gli stranieri Bianchi

osservo che non sono considerati stranieri…>>.

E allora una sola osservazione: “Ma se non ci fossero loro,

chi eseguirebbe il lavoro: 1)Raccolta rifiuti, 2)

Manutenzione strade, luce, gas, acqua, 3)Agricoltura, 4)

Edilizia, 5)Anziani, 6)Logistica, 7)Allevamento, 8)

Ristorazione, 9)Tessile/Abbigliamento…

Prima gli Italiani…a fare questi lavori?

Forse all’estero!”

FOTO denucia

Gian Paolo Camurri

Visto l'esempio precedente dell’ Amministrazione comunale, i

privati stanno tagliando le piante querce !. . Invito coloro che

vedono lo scempio di inviare proteste al sindaco. Remo B.


la nostra gente pag 22

Ferrovia dimenticata Rolo-Mirandola,

opere tra San Possidonio e Mirandola

Nel dopoguerra

venne scavato

il canale Sabbioncello

costeggiando il tracciato

ferroviario da Concordia

verso San Possidonio,

dove la ferrovia lambiva

a nord il paese senza

entrare nel centro abitato.

Il casello di via F.lli Cervi è stato

ampliato e trasformato in una moderna

abitazione; li vicino sorge la

stazione, identica a quelle di Moglia

e Novi ed anch’essa privata ed

abitata.

La linea proseguiva costeggiando a

nord la via di S. Martino Carano,

dove vediamo il primo ponte sopravvissuto

di fianco alla provinciale

SP11 su via Magonza ed il secondo

dopo circa un chilometro all’altezza

del civico 131. Da notare nella

foto l’ampiezza dell’arco di questo

ponte non più in uso, ben superiore

agli altri ponti di ugual foggia

sopravvissuti.

Il successivo casello su via Clelia

appare conservato ed adibito ad

abitazione privata; poco avanti, sul

lato opposto della strada si trova il

sito dell’ex cimitero militare della II

Guerra Mondiale dove furono sepolte

le spoglie di soldati dapprima

americani e poi di varie nazionalità

fino al 1961. Il terreno è oggi un

podere coltivato, e solo un cartello

arrugginito tiene viva la memoria.

Una sosta ed un pensiero sono

d’obbligo.

Proseguendo verso San Martino

Carano, poco prima dell’abitato in

località Marazza si imbocca una via

cieca che dopo circa 500metri raggiunge

i ruderi di un terzo ponte,

oggi perso nelle campagne. Rimane

ancora leggibile il tracciato ferroviario

segnato da un filare di piante,

che muore poco più avanti contro

l’attuale tangenziale di Mirandola.

Dobbiamo tornare indietro a San

Martino Carano e prendere il sottopasso

per ritornare sul lato opposto

della tangenziale nuovamente

in linea col tracciato della ferrovia;

qui ci troviamo nella strada di accesso

al parcheggio multipiano del

grande centro commerciale.

Le strade e le rotonde moderne

hanno in pratica ricalcato il vecchio

percorso dei binari, che continua

poi sotto l’attuale ciclabile che costeggia

la via Agnini proveniente da

Concordia fin quasi al semaforo

dell’incrocio con la statale del

Brennero.

Siamo ormai quasi al capolinea, che

raggiungeremo nella prossima

puntata.

Fausto

KARATE

In aprile pioggia di medaglie dorate per la

nostra squadra di kata nell'ultima tappa

provinciale CSI a Mantova:

Walid El Alaoui doppio primo posto

Caterina Bellesia prima classificata

Mikhail Bigi primo classificato

Quindi coronati di diritto, dopo quattro

tappe, anche con il titolo di campioni provinciali

CSI Mantova

RISULTATI SPORTIVI

CALCETTO “A”

Ariolas – Green W. 2-4

(5^ in classifica punti 22)

CALCETTO “B”

Ariolas – AS Blesga 1-9

Ariolas –Massese 3-2

Ariolas –Blesga 0-2

(4^ in classifica punti 27 –

PALLAVOLO U. 13 F.

Arena – Ariolas 3-0

Ariolas – S. Ilario 2-1

Gavassa – Ariolas 2-1

JUNIORES U. 19 F

Terre Matildiche – Rio 0-3

Appennino Volley – Rio 3-2

Rio – Terre Matildiche 3-0

S. Maurizio – Rio 1-3


la nostra gente pag 23

20° G.P. della Righetta

Trionfa la Ciclistica Novese

M

iglior successo non poteva

avere il 20° Gran Premio

della Righetta, manifestazione

d’apertura della stagione

ciclistica per Giovanissimi con la

quale l’Amministrazione comunale

di Rolo, qui rappresentata

dal sindaco Luca Nasi e l’Associazione

di volontariato

“RoloinFesta presieduta

dall’onnipresente Giorgio Rossi,

volevano ricordare a 77 anni di

distanza (15 aprile 1945) l’atroce

eccidio nel quale furono uccisi

dai nazi-fascisti ben sette

partigiani. Oltre centotrenta

partecipanti hanno onorato

questo evento perfettamente

organizzato dalla Ciclistica Novese,

presieduta da Sauro Benzi,in

una splendida giornata

primaverile. A contendersi il

trofeo una decina di società provenienti

dalle provincie di Reggio,

Modena, Parma, Mantova e

Bologna. Al termine delle sei gare

in programma è stata la Ciclistica

Novese, diretta da Gabriele Lodi,

ad avere la meglio sulle altre concorrenti.

Alle sue spalle si sono classificate

rispettivamente la S. C. Cavriago

(RE) e l’Allgor Tatobike (MN). Il

successo della Novese, è maturato

grazie ai numerosi piazzamenti e alle

quattro vittorie ottenute (tre delle

quali dalle ragazze). In particolare si

sono distinte le rolesi Giulia Bani

(cat. 12 anni) prima classificata, Ilaria

Scinteie (cat. 7 anni) e Valentina Tasselli

( cat.11 anni) rispettivamente

seconda e terza. Bene anche i maschi

Tommaso Pugliese (cat. 9

anni) secondo classificato e

Tommaso Ruse (cat. 8 anni)

quinto. Le altre vittorie sono

arrivate per merito di

Kiara Bombarda (cat. 7 anni),

Chiara Delle Carbonare

(10 anni) e Denny Cazzarò

(cat. 11anni). Nessun incidente

ha turbato il bel po-

Foto in alto: il podio con sindaco che premia il

D.S. Gabriele Lodi

Foto bassa: Giulia Bani al centro, a destra Ilaria

Scinteie a sinistra Denny Cazzarò

meriggio di uno sport che in un momento

di transizione ecologica, come

quello che stiamo vivendo, vuole

anche stimolare i giovani ad usare la

bicicletta come mezzo di spostamento

sostenibile. Le premiazioni, alla

presenza del presidente del Comitato

provinciale di Modena della Federazione

ciclistica Enzo Varini, hanno

accomunato vinti e vincitori in un

unico urlo di gioia che ci ha fatto dimenticare,

almeno per un po’, le restrizioni

da covid e la guerra in Ucraina.

OTTIMI RISULTATI

PATTINATRICI DELLA

MAGIC ROLLER ROLO

DOMENICA 10 APRILE 2022 A CASTEL MAG-

GIORE SI SONO CONCLUSE LE FASI 2 REGIO-

NALI UISP DELLE NOSTRE ATLETE.

PARTIAMO DA MAGNANI GRETA (CLASSE

2010) CON UN OTTIMO PROGRAMMA GARA

SI AGGIUDICA UN BELLISSIMO 5° POSTO SU

40 ATLETE GAREGGIANTI NELLA SUA CATE-

GORIA STRAPPANDO IL PASS PER I NAZIONA-

LI. LA COMPAGNA RAZZINI VERA (CLASSE

2009) ANCHE LEI CON UN BEL PROGRAMMA

SI PIAZZA 9° E VA VERSO I NAZIONALI; SEM-

PRE NELLA STESSA CATEGORIA LA COMPA-

GNA BANI GIULIA (CLASSE 2010) CHIUDE A

METÀ CLASSIFICA PIAZZANDOSI 24°; PER

TERMINARE UN'ALTRA ATLETA CAPRARI

ANNA (CLASSE 2007) GUADAGNA UN BEL

14° POSTO NELLA SUA CATEGORIA.

L'INSEGNANTE CROTTI MARIA GIULIA E LA

DIRIGENTE DAOLIO CLAUDIA SONO MOLTO

ORGOGLIOSE E CONTENTE DEI RISULTATI

OTTENUTI DALLE ATLETE.

ORA DI NUOVO AL LAVORO PER AFFRONTA-

RE I CAMPIONATI NAZIONALI CHE SI TER-

RANNO A GIUGNO NELLA PROVINCIA DI

BOLOGNA. NOI TUTTI AUGURIAMO LORO

UN GRANDE IN BOCCA AL LUPO.

Lunedì 25 aprile al trofeo di

primavera la nostra piccola

atleta Guaitoli Lara è salita

sul primo scalino del podio

disputando la sua prima

gara , direi che come esordio

è stato super !!! Sempre

fortissimo il Magic Roller

Rolo !!!


I N F A M I G L I A

la nostra gente pag 24

Imparare ad essere famiglia lo si impara ogni giorno con l’ascolto, camminando insieme,

affrontando conflitti e difficoltà. Il nostro intento è quello di essere mezzo

almeno di riflessione

LNG e Andrea Santini, collaboratore.

Adolescenti tra disagio e indifferenza…

dolescente… Il vocabolario Treccani

A specifica: “Chi vive l’ultima fase

dell’età evolutiva, interposta tra la fanciullezza

e l’età adulta, caratterizzata da

una serie di modificazioni somatiche,

neuro-endocrine e psichiche”. E noi? I

media sempre più spesso ci mettono in

prima pagina le <<gesta>> frequenti di

bande di adolescenti scatenati che picchiano,

assaltano, distruggono; che il

disagio in questa età è sempre più grande

e si tramuta spesso in crisi d’ansia,

disturbi alimentari, dipendenza da internet,

autolesionismo, aggressività gratuita

e che questo tempo di Pandemia sicuramente

ha fatto crescere. Infatti sempre

più numerose sono le richieste di aiuto

che i tanti sportelli scolastici ricevono per

una elevata conflittualità nel gruppo classe,

bullismo, cyberbullismo ma anche nei

vari consultori per fobia sociale, crisi

d’ansia, attacchi di panico soprattutto fra

le ragazze. Crescono così i casi di vero e

proprio "ritiro sociale", che vanno oltre

l’abbandono scolastico. Ragazzi che si

chiudono nella loro stanza, rifiutano ogni

contatto col mondo esterno, vivono solo

di relazioni virtuali. Eppure solo qualche

giorno fa, il Lunedì dell’Angelo scorso, 80

mila adolescenti con i loro educatori si

sono ritrovati in Piazza san Pietro insieme

a papa Francesco: <<Una lezione di

Info Carlo 338 4077179-Giulia 393 8752534

gioia e di vita la vostra>> le sue parole

dopo l’incontro; “un esperienza indimenticabile”

le loro “perchè siamo stanchi di

adulti in cattedra, incapaci di entusiasmo.

Le nostre domande il papa le ha

accolte e ci ha aiutato senza…

pontificare”. Il commento di molti giornalisti:

<<Ha stupito la loro scioltezza di

dover parlare di fronte al Papa e alla

Piazza piena, le loro testimonianze sono

state commoventi e capaci di offrire seri

spunti di riflessione>>. Allora sorge spontaneo:

Forse, o necessariamente, è giunto

il tempo che non solo ci si accorga di

questa situazione ma che possano nascere

CORDATE EDUCATIVE che individuino

percorsi che coinvolgano la famiglia, non

RINGRAZIAMENTO

Desideriamo

ringraziare quanti

hanno partecipato

al nostro

lutto e hanno

ricordato anche

in questi mesi la

nostra mamma

sia nella preghiera

che con generose

offerte. È

bello pensare

che ci sia un filo

che lega la vita di nostra madre, e quella di chi

le ha voluto bene, ai piccoli pazienti oncologici

e alle loro famiglie, e che anche le esperienze

di dolore possano contribuire a generare speranza.

Vogliamo condividere un pensiero espresso

da una carissima concittadina: " Certe persone

non le dimenticherai mai, mai. Elisa è una

di queste. Amica di famiglia, cliente affezionata,

magliaia precisa e puntuale. Elegante e

raffinata nei comportamenti, chiacchierare

con lei era molto piacevole e interessante. Mi

ha sempre raccontato momenti di vita vissuta

con la semplicità e la normalità delle persone

intelligenti. La terrò sempre nel cuore".

Marzia e Stefano Boccaletti

solo il singolo adolescente. Questo renderebbe

più efficaci gli interventi soprattutto

con il lavoro interdisciplinare.

Lo psicologo, il pedagogista, l’assistente

sociale, il mediatore familiare: è con

sguardo plurale che dobbiamo leggere e

affrontare il disagio degli adolescenti. Ed

è questa integrazione di professionalità e

competenze diverse, uno dei contributi

che si possono offrire alla "Cordata educativa"

che verrebbe chiamata anzitutto

a offrire opportunità di formazione agli

educatori impegnati nelle parrocchie,

negli oratori, nelle società sportive, nelle

scuole del territorio. La sfida è alta

MA URGENTE

LNG

NOVITA’ IN FAMIGLIA

NATI

Alì Zaira

Nasi Emanuele Alessandro

PUBBLICAZIONI

Malagoni Renzo e

Randon Anna

Suardi Alberto e

Galeazzi Sara

Paderni Cristian e

Ferretti Claudia

MATRIMONI

Panizza Gianni e

Pedrazzoli Patrizia

Errahali Yassine e

Ghoufiri Nora

MORTI

Chiavolelli Ilva Bertani a. 86

Marani Fiorino a. 89

Vitale Francesco a. 75

Marani

Fiorino

Chiavolelli

Ilva

chiuso il 8/5 prossimo 12/6

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