FRANCIOSI Famiglia e persone in Roma antica - Tesi in diritto
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<strong>Famiglia</strong> e <strong>persone</strong> <strong>in</strong> <strong>Roma</strong> <strong>antica</strong><br />
CAPITOLO OTTAVO<br />
I <strong>Roma</strong>ni <strong>in</strong>dicano la cittad<strong>in</strong>anza col term<strong>in</strong>e civitas da civis che serve ad <strong>in</strong>dicare il<br />
complesso dei cives e come societas il complesso dei socii. Però questo temr<strong>in</strong>e fa<br />
riferimento anche all’urbs cioè al luogo dove vivono i cives.<br />
La cittad<strong>in</strong>anza è l’appartenenza alla comunità politica alla città stato e civis è chi vi<br />
appartiene. Pertanto questo term<strong>in</strong>e risale alla creazione della città stato . La<br />
tradizione afferma che la sua creazione risale a Romolo e secondo marrone alla metà<br />
dell’ottavo secolo . Però questa periodizzazione nasce dal compromesso di una serie di<br />
date tutte diverse proposte da varie ricostruzioni storiche. In realtà le fonti dimostrano<br />
che la formazione delle classi e la creazione di un ord<strong>in</strong>amento precede la formazione<br />
dello stato. Ma allora quando <strong>Roma</strong> presenta per la prima volta i caratteri di uno stato?<br />
Lo stato nasce da un certo grado di sviluppo delle forze produttive e dalla scissione<br />
della società gentilizia e tribale <strong>in</strong> classi sociali antagoniste. Solo a partire dal VII<br />
sec.a.C. nell’area di <strong>Roma</strong> si registrano i segni di una differenziazione economica tra gli<br />
abitanti . però questa differenza di ricchezza non deve necessariamente aver<br />
determ<strong>in</strong>ato subito un conflitto di classe, né il conflitto di classe fa nascere subito uno<br />
stato che sia <strong>in</strong> grado di gestirlo. Questo processo evolutivo aroma viene accelerato dallo<br />
spostamento nella valle del Foro di comunità etrusche che portavano con sé attività<br />
economiche nuove (commercio e artigianato9 e l’esperienza delle città stato etrusche.<br />
Le vecchie comunità romane per un certo tempo coesistono con le nuove comunità ma<br />
risentono degli effetti di questa novità. Fu così che nacquero le classi sociali dist<strong>in</strong>te e<br />
contrapposte e l’esigenza della creazione di uno Stato. Il primo <strong>in</strong>dice rivelatore della<br />
creazione di uno stato è determ<strong>in</strong>ato dalla edificazione di opere pubbliche come dice<br />
Cicerone e risale al periodo compreso tra il 625 e il 575 a.C.. pertanto ne consegue che<br />
la città stato non ha niente a che vedere con Romolo o altre figure mitiche e si<br />
connette ai sovrani etruschi. Al limite tutti quelli che la tradizione ricorda come re che<br />
precedono i Tarqu<strong>in</strong>ii sono solo capi di leghe politico religiose .<br />
A differenza di quanto afferma Mommsen non è vero che lo stato romano riconosceva la<br />
cittad<strong>in</strong>anza solo ai gentiles e perciò ai patrizi perché la gens ha preceduto la<br />
formazione dello stato condizionandone la nascita. Quando la gens da comunità basata<br />
sulla solidarietà si trasforma <strong>in</strong> organismo stratificato nel quale si dist<strong>in</strong>guono i gentiles<br />
dai clientes così da diventare un organismo aristocratico-patrizio i sottogruppi egemoni<br />
non si staccano dalla gens ma la trasformano accentrando nelle loro mani il potere e<br />
perfezionando le istituzioni gentilizie nelle quali sono rappresentati . E’ <strong>in</strong> questo<br />
contesto che la plebe , una massa di orig<strong>in</strong>e composita com<strong>in</strong>cia ad avanzare le sue<br />
rivendicazioni. La plebe è fuori dalla gens ed entra <strong>in</strong> conflitto con essa pertanto lo<br />
stato creato dai Tarqu<strong>in</strong>ii <strong>in</strong>terviene per regolare mediare tali conflitti. E’ uno stato<br />
autoritario e tirannico guidato da personaggi <strong>in</strong>fluenti espressione delle classi egemoni<br />
che mediano il rapporto tra cives appartenenti a strati sociali diversi. Qu<strong>in</strong>di la plebe<br />
non era fatta da soggetti privi della cittad<strong>in</strong>anza romana. Contestualmente il regime<br />
<strong>in</strong>augurato dai Tarqu<strong>in</strong>i determ<strong>in</strong>a un flusso migratorio delle altre popolazioni italiche<br />
verso <strong>Roma</strong> F<strong>in</strong>o a d una certa epoca costoro vengono accolti e diventano cives perché<br />
la cittad<strong>in</strong>anza si identifica con al residenza stabile sul territorio romano e con la<br />
partecipazione attiva alla vita della comunità. Però con il passar del tempo i conf<strong>in</strong>i<br />
com<strong>in</strong>ciano a chiudersi perché il legame con il territorio diventa strutturale cioè è<br />
costitutivo dello stato. Qu<strong>in</strong>di si com<strong>in</strong>cia a dist<strong>in</strong>guere le <strong>persone</strong> <strong>in</strong> cives e peregr<strong>in</strong>i e i<br />
TESI IN DIRITTO<br />
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