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Ernst Theodor Amadeus Hoffmann - Racconti

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davanti ai miei occhi che non mi è possibile distoglierne lo

sguardo, come sempre è successo quando, sorridendo

dolcemente, lei mi ha fissato. Clara non poteva certo essere

stimata una bellezza: era questa l'opinione di tutti quelli che per

il loro ufficio devono intendersi di bellezza. E tuttavia gli

architetti avrebbero lodato le pure proporzioni della sua figura,

i pittori avrebbero trovato il suo collo, le sue spalle, il suo petto

forse troppo casti, ma si sarebbero certo innamorati dei suoi

meravigliosi capelli da Maddalena e soprattutto li avrebbe

estasiati il suo colorito alla Battoni. Un pittore, un tipo

veramente dotato di fantasia, paragonò un giorno gli occhi di

Clara a un lago di Ruesdael, in cui si rispecchi il puro azzurro

di un cielo senza nubi, la verde distesa di una foresta, i fiori e

l'intera variopinta serena vita di un lussureggiante paesaggio.

Poeti e maestri dell'arte del dire vanno ancora più là: "ma che

lago, ma che specchio! Possiamo guardare questa fanciulla

senza che dal suo aspetto si sprigionino verso di noi canti

meravigliosi e suoni, così che ogni cosa in noi si risveglia?....

Che se poi non diamo inizio a un canto davvero eccelso, la

colpa è della nostra pochezza, e il lieve sorriso di Clara lo dice

chiaramente, che sfiora le sue labbra quando incominciamo a

snocciolarle qualcosa che dovrebbe equivalere a una canzone,

mentre invece si alternano tra loro solo pochi toni e

scombinati....".

Le cose stanno così. Clara aveva la fantasia di un bambino

sereno, francamente semplice, infantile, un animo

profondamente femminile, un intelletto limpido e acuto. Le

persone nebulose e ondeggianti non avevano con lei buon

gioco, poiché senza molto parlare, che questo non si addiceva

alla silenziosa natura di Clara, il suo limpido sguardo diceva

loro insieme a quel sorrisetto ironico: "Miei cari amici, come

potete dunque convincermi che quel vostro mondo di ombre

trapassanti io debba considerarlo mondo di figure vere, dotate

di vita e di movimento?".

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