In punta di sellino n. 1 - ottobre 2023
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In punta di sellino n. 1 - ottobre 2023
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N. 1 - Ottobre <strong>2023</strong><br />
SPECIALE CICLOTURISMO<br />
LOMBARDIA A PEDALI<br />
Sulle strade del Trittico<br />
L’INTERVISTA<br />
Roberto Peia,<br />
“LA MIA AFRICA”<br />
FOOD VALLEY: i percorsi da scoprire in bicicletta<br />
DESTINAZIONE LOIRA: il para<strong>di</strong>so dei cicloturisti<br />
CICLISTA 2.0: tutte le app per pedalare
2<br />
in <strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong><br />
L’INTERVISTA<br />
“Ho voluto la bicicletta!”<br />
Da giornalista a impren<strong>di</strong>tore il passo è breve, specie se il personaggio in questione ha<br />
una passione sfrenata per le due ruote. Così fonda Urban Bike Messengers e, a ruota,<br />
Upcycle, il primo bike cafè d’Italia. <strong>In</strong>tervista a Roberto Peia<br />
Roberto Peia, 67 anni già compiuti, e<br />
ancora una gran voglia <strong>di</strong> pedalare! Per<br />
la Milano ciclistica è una sorta <strong>di</strong> istituzione,<br />
un giovane pensionato adrenalinico,<br />
un pedalatore <strong>di</strong> lungo corso, “ciclista”<br />
per passione e necessità. Come si<br />
ricava da questa intervista, condotta “in<br />
<strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong>”.<br />
Come iniziò a pedalare?<br />
Quando lavoravo come giornalista a<br />
Largo Consumo ebbi la possibilità <strong>di</strong><br />
vincere una mountain bike. La provai.<br />
<strong>In</strong>iziai a girare a Borgo Taro dove trascorrevo<br />
le vacanze. Su e giù per colline<br />
e sentieri. Ci presi gusto. Nel 2007 fondai<br />
Urban Bike Messengers, la prima compagnia<br />
italiana <strong>di</strong> corrieri in bici.<br />
Come le venne questa idea?<br />
Era scaduto il mio contratto giornalistico,<br />
mi guardai in giro e vi<strong>di</strong> che cosa<br />
facevano negli Stati Uniti. Il servizio <strong>di</strong><br />
corrieri in bicicletta era una realtà consolidata<br />
in America e anche in altri Paesi.<br />
Mi sono chiesto: se funziona da loro<br />
perché non può andare bene anche da<br />
noi? L’idea piacque, l’attività ebbe subito<br />
successo. All’inizio eravamo in due persone,<br />
siamo arrivati a una quin<strong>di</strong>cina <strong>di</strong><br />
collaboratori. A me è capitato <strong>di</strong> pedalare<br />
anche 150 chilometri al giorno per<br />
effettuare le consegne, poi c’era il lavoro<br />
amministrativo che assorbiva il resto<br />
del tempo, magari la sera. L’attività ha<br />
continuato a svilupparsi e a ingran<strong>di</strong>rsi<br />
anche perché ho investito molto nella<br />
comunicazione. Molti giornali hanno<br />
iniziato a scrivere <strong>di</strong> noi e le aziende<br />
hanno cominciato a cercarci. Conclusa<br />
l’esperienza con Urban Bike Messengers,<br />
anche per <strong>di</strong>versità <strong>di</strong> vedute con gli altri<br />
soci, ho fondato Upcycle, il primo bike<br />
cafè d’Italia. Si tratta <strong>di</strong> un locale milanese<br />
aperto a tutti e dove gli appassionati<br />
della bici possono riunirsi e con<strong>di</strong>videre<br />
la propria passione. Organizziamo<br />
serate a tema de<strong>di</strong>cate al mondo a due<br />
ruote. Anche in questo caso abbiamo<br />
preso esempio da alcune realtà <strong>di</strong> successo<br />
all’estero. Per Upcycle ci siamo infatti<br />
ispirati a Mum no hands, un noto<br />
locale <strong>di</strong> Londra, punto <strong>di</strong> riferimento<br />
per gli appassionati della bicicletta.<br />
Come si definirebbe come ciclista?<br />
Sono curioso e uso la bici per incontrare<br />
luoghi e persone. Ho compiuto <strong>di</strong>versi<br />
viaggi in Italia e quando sono andato in<br />
pensione ho voluto regalarmi una pedalata<br />
più lunga e impegnativa: partire da<br />
Milano e arrivare fino in Sierra Leone.<br />
Ho pedalato per tutta la costa me<strong>di</strong>terranea<br />
della Francia e della Spagna. Ho<br />
alloggiato presso amici. Poi mi sono imbarcato<br />
per il Marocco e ho continuato<br />
sulla costa atlantica. Arrivato in Senegal<br />
l’ho attraversato trasversalmente da<br />
nord-ovest a sud-est fin quasi al confine<br />
con il Mali, passando dalla regione<br />
<strong>di</strong> Kedougou, poi sono entrato in Guinea<br />
Conakry. Sono quin<strong>di</strong> tornato sulla<br />
costa atlantica e sono sceso fino a Freetown,<br />
dove ho visitato l’ospedale del<br />
Cuamm, un’associazione <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci che<br />
operano in con<strong>di</strong>zioni molto <strong>di</strong>fficili.<br />
Poi il mio viaggio è proseguito all’interno<br />
dell’Africa. Ho percorso in tutto circa<br />
6.800 chilometri in sella alla mia bici.<br />
Che esperienza è stata?<br />
Non ho voluto fare il turista, ho cercato<br />
<strong>di</strong> incontrare le persone, vivere come loro.<br />
Per un tratto mi sono fatto accompagnare<br />
nella città da una persona del posto<br />
<strong>di</strong> mia conoscenza. Ho toccato con<br />
mano le conseguenze negative della<br />
guerra in Ucraina, i cui effetti raggiungono<br />
l’Africa. Ma non ho voluto pedalare<br />
solo per il gusto <strong>di</strong> farlo. Obiettivo del<br />
Roberto Peia con<br />
due volontarie del<br />
Cuamm a Freetown in<br />
Sierra Leone.<br />
mio pedalare era anche sostenere tre<br />
associazioni variamente impegnate:<br />
Cuamm - me<strong>di</strong>ci con l’Africa, Senegol,<br />
che si adopera per migliorare le con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>di</strong> vita dell’infanzia, e World Bicycle<br />
Relief, la ONG che dona biciclette<br />
in molti Paesi africani, a infermiere, maestre<br />
e a chi ne ha bisogno.<br />
Che futuro ha la bici?<br />
Roseo. La pandemia ha fatto riscoprire<br />
l’uso della bicicletta, le aziende del<br />
settore vanno bene. Un tempo arrivavano<br />
gli stranieri in Italia per pedalare sui<br />
nostri percorsi cicloturistici, oggi è boom<br />
Roberto Peia durante il suo itineraio in Africa.<br />
A destra: una delle scuole visitate da Peia durante il suo viaggio.<br />
fra gli italiani. Ci sono molti comprensori<br />
che stanno iniziando a intuire le enormi<br />
potenzialità dell’uso della bici anche<br />
per le positive ricadute economiche.<br />
Molte stazioni turistiche invernali hanno<br />
investito nelle due ruote per sfruttare<br />
il periodo estivo: pensiamo al noleggio<br />
delle bici, ai bike hotels e alle piste <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>scesa per le mountain bike. Ci sono<br />
alcune manifestazioni come l’Eroica <strong>di</strong><br />
Gaiole in Chianti, che hanno fatto scoprire<br />
paesaggi e percorsi straor<strong>di</strong>nari.<br />
Credo che anche nelle città la bici abbia<br />
un grande futuro. Dobbiamo guardare<br />
agli esempi che arrivano dall’estero. La<br />
sindaca <strong>di</strong> Parigi Anne Hidalgo in <strong>di</strong>eci<br />
anni ha rivoluzionato la città: con le<br />
sue politiche a favore <strong>di</strong> una mobilità<br />
con meno auto, ha favorito la presenza<br />
<strong>di</strong> più bici nelle strade, più verde e più<br />
piste ciclabili. Quella su Rue de Rivoli<br />
ne è l’esempio lampante. La strada, che<br />
collega piazza della Bastiglia con piazza<br />
della Concor<strong>di</strong>a, è stata ri<strong>di</strong>segnata<br />
destinando ai mezzi della micromobilità,<br />
soprattutto le biciclette, buona parte<br />
della carreggiata, ricavando nuovo spazio<br />
per i pedoni e una sola corsia riservata<br />
a mezzi <strong>di</strong> emergenza, taxi, bus e<br />
autorizzati. <strong>In</strong> Italia c’è un futuro per le<br />
biciclette anche nelle città, ma dobbiamo<br />
fare ancora un po’ <strong>di</strong> strada”. Possibilmente<br />
in sella a una bicicletta.<br />
Angelo De Lorenzi
Tendenza bici<br />
EDITORIALE | <strong>di</strong> Angelo De Lorenzi<br />
in <strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong> 3<br />
Sono tutte belle le storie della<br />
bicicletta. Al mezzo a due ruote<br />
siamo legati fin dai tempi della<br />
nostra infanzia quando abbiamo<br />
iniziato a pedalare senza rotelle. La<br />
bici è sinonimo <strong>di</strong> vacanze e libertà, <strong>di</strong><br />
cimento e passione. La bicicletta era il<br />
mezzo or<strong>di</strong>nario per andare al lavoro.<br />
Il ciclismo è <strong>di</strong>ventato presto una<br />
sfida e uno sport appassionante. Ecco<br />
perché inventare un nuovo giornale<br />
sull’argomento non ci è sembrato tempo<br />
sprecato. <strong>In</strong> Punta <strong>di</strong> Sellino non è solo<br />
un giornale: quello che state leggendo è<br />
il primo numero, ma è un progetto che<br />
va da una rubrica on line, sempre accesa<br />
sull’attualità, al prodotto cartaceo più<br />
tra<strong>di</strong>zionale, che sfodera una grafica<br />
accattivante e propone articoli <strong>di</strong><br />
approfon<strong>di</strong>mento. <strong>In</strong>somma, proprio<br />
come la bicicletta, strumento <strong>di</strong> fattura<br />
antica e tra<strong>di</strong>zionale, che sa rinnovarsi<br />
e sorprendere a ogni generazione.<br />
Ogni numero sarà monografico, lo<br />
de<strong>di</strong>cheremo a un argomento specifico<br />
perché il mondo della bici ha tante<br />
sfaccettature. Quello che avete fra le<br />
mani è de<strong>di</strong>cato al cicloturismo, una<br />
realtà vivace e <strong>di</strong>namica, un mondo<br />
effervescente e pieno <strong>di</strong> novità. Quin<strong>di</strong><br />
spazio alle proposte <strong>di</strong> itinerari, il<br />
racconto sulle ciclabili assieme ad<br />
articoli <strong>di</strong> servizio e <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento<br />
affrontare al meglio i nostri viaggi su due<br />
ruote sia in Italia, sia all’estero.<br />
Chi pedala, si sa, viaggia due volte. Si<br />
sposta con le gambe e insieme con le ali<br />
della fantasia. Va e pensa, si ferma ad<br />
ammirare i paesaggi, ascolta i fruscii della<br />
natura. Pedala spesso in compagnia.<br />
<strong>In</strong> un mondo che si <strong>di</strong>rige verso l’intelligenza<br />
artificiale e si fa guidare dalle<br />
macchine, noi noi vogliamo rinunciare<br />
all’idea <strong>di</strong> andare <strong>In</strong> Punta <strong>di</strong> Sellino,<br />
alla velocità che più ci appartiene, con le<br />
nostre fatiche, ma anche con l’orgoglio<br />
<strong>di</strong> riuscire a centrare gli obiettivi, ancorché<br />
piccoli e limitati.<br />
<strong>In</strong> Punta <strong>di</strong> Sellino sarà sempre più attento<br />
a ciò che accade per riferire ai lettori,<br />
con le antenne ben <strong>punta</strong>te. Avanza,<br />
per esempio, il settore delle e-bike;<br />
sono biciclette democratiche che offrono<br />
una chance in più a chi non è <strong>di</strong>versamente<br />
giovane, ma ha ancora voglia<br />
<strong>di</strong> pedalare. Le bici elettriche permettono<br />
<strong>di</strong> pedalare anche a chi non ha tempo<br />
<strong>di</strong> allenarsi o non vuole fare troppa<br />
fatica. Ne parleremo.<br />
Senza tralasciare <strong>di</strong> ricordare che il mondo<br />
del biking costituisce un comparto in<br />
forte ascesa e rappresenta un’occasione<br />
<strong>di</strong> sviluppo per tutta l’economia italiana:<br />
nel 2022 in Italia il cicloturismo ha<br />
generato un giro d’affari <strong>di</strong> 7,4 miliar<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> euro, mentre la produzione italiana<br />
<strong>di</strong> biciclette e componentistica ha quasi<br />
raggiunto 2 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> fatturato.<br />
Da parte nostra ci teniamo a ricordarti<br />
che il prossimo numero del giornale<br />
sarà de<strong>di</strong>cato alla mobilità dolce, ovvero<br />
alla possibilità <strong>di</strong> muoversi in città<br />
anche con le bici. Un’alternativa all’automobile:<br />
meno inquinante, più rispettosa<br />
dell’ambiente, attenta alla sensibilità<br />
<strong>di</strong> un numero crescente <strong>di</strong> persone.<br />
Dove trovare il giornale? Nei luoghi<br />
dove si incontrano gli appassionati delle<br />
due ruote e poi, sempre scaricabile on<br />
line, in formato Pdf, dai nostri siti <strong>di</strong> riferimento:<br />
www.nordmilano24.it,<br />
www.ilgiornaledeinavigli.it,<br />
www.prima<strong>di</strong>tuttomilano.it.<br />
Se vuoi con<strong>di</strong>videre informazioni o per<br />
saperne <strong>di</strong> più scrivi a:<br />
in<strong>punta</strong><strong>di</strong><strong>sellino</strong>@gmail.com
4<br />
in <strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong><br />
L’EVENTO<br />
Il Trittico, su e giù per le strade <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a<br />
Tre corse <strong>di</strong> antico lignaggio, ma sempre attuali e che si <strong>di</strong>sputano in rapida successione:<br />
Coppa Agostoni (28 settembre), Coppa Bernocchi (2 <strong>ottobre</strong>) e Tre Valli Varesine<br />
(3 <strong>ottobre</strong>). Tre gare in linea, tre storie. Tre gran<strong>di</strong> sfide <strong>di</strong> ciclismo in terra lombarda<br />
Era il ciclismo d’agosto, a due passi da<br />
casa, a km zero. Era la consolazione <strong>di</strong><br />
chi non andava in vacanza, ma poteva<br />
godersi lo spettacolo dei corridori sulle<br />
proprie strade. Erano le gare <strong>di</strong> selezione<br />
per la Nazionale Azzurra, per<br />
alcuni ciclisti rappresentavano l’ultima<br />
possibilità <strong>di</strong> far parte della squadra in<br />
procinto <strong>di</strong> partecipare alla prova iridata.<br />
La salita del Lissolo, in Brianza, era<br />
una vetrina <strong>di</strong> stile per Gianni Bugno,<br />
che non aveva mai bisogno <strong>di</strong> alzarsi sul<br />
<strong>sellino</strong>, anche nei tratti più duri. Poi il<br />
cambiamento <strong>di</strong> data ha stravolto molte<br />
cose, ma non ha intaccato il fascino<br />
<strong>di</strong> queste corse. Oggi le gare del Trittico<br />
Lombardo si svolgono a fine estate,<br />
dopo i Campionati Mon<strong>di</strong>ali d’agosto e<br />
prima del Giro <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a, la classica<br />
delle foglie morte, prelu<strong>di</strong>o del termine<br />
della stagione ciclistica e per questo<br />
venata <strong>di</strong> un filo <strong>di</strong> melanconia come<br />
tutte le cose che finiscono. Trittico perché<br />
sono tre gare che si recitano come<br />
una giaculatoria. Coppa Agostoni (28<br />
settembre), Coppa Bernocchi (2 <strong>ottobre</strong>)<br />
e Tre Valli Varesine (3 <strong>ottobre</strong>). Tre<br />
è il numero perfetto. La prima gara esalta<br />
la Brianza a forte vocazione ciclistica:<br />
partenza e arrivo da Lissone, poi su e<br />
giù in un circuito che è la vetrina ideale<br />
per corridori capaci <strong>di</strong> resistere e attaccare<br />
negli strappi brevi e secchi della<br />
gara. L’albo d’oro della corsa annovera<br />
corridori <strong>di</strong> classe: Tafi, Jalabert, Casagrande<br />
e Pozzato, solo per fare qualche<br />
nome. Nel 2021 vinse Gianni Moscon.<br />
La Coppa Bernocchi è alla portata <strong>di</strong><br />
corridori dotati <strong>di</strong> un ottimo spunto.<br />
Quest’anno la corsa partirà da Parabiago,<br />
per celebrare il centenario della vittoria<br />
del primo campione del mondo<br />
italiano <strong>di</strong> ciclismo su strada, Libero Ferrario,<br />
che nel 1923 conquistò il titolo ai<br />
Campionati Mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> Zurigo. Non solo,<br />
nello stesso anno il campione nato e<br />
vissuto a Parabiago vinse anche la Coppa<br />
Bernocchi. Hanno vinto la gara corridori<br />
importanti e ruote veloci: Viviani, Nibali,<br />
Colbrelli e il muggiorese Giacomo<br />
Nizzolo. Nel 2021 trionfò Remco Evenepoel,<br />
il fenomeno belga. Lo scorso anno<br />
ha vinto Davide Ballerini. La corsa propone<br />
lo spettacolare Circuito della Valle<br />
dell’Olona: qui i corridori si trovano<br />
ad affrontare, ad ogni giro, il “Piccolo<br />
Stelvio“, una salita lunga 1.685 metri,<br />
per un <strong>di</strong>slivello <strong>di</strong> 120 metri ed una<br />
pendenza me<strong>di</strong>a del 7,1%, con un massimo<br />
del 14% nel tratto più impervio.<br />
La premiazione della Bernocchi<br />
e<strong>di</strong>zione 2022.<br />
I corridori impegnati sui tornanti<br />
del Piccolo Stelvio nella Valle Olona.<br />
Spazio anche alle donne<br />
La Tre Valli Varesine è il gran finale del<br />
Trittico Lombardo. Organizzata dalla Società<br />
Ciclistica Alfredo Binda, è sempre<br />
stato un ap<strong>punta</strong>mento internazionale<br />
<strong>di</strong> altissimo livello agonistico,<br />
che ha visto partecipare i più forti corridori<br />
<strong>di</strong> sempre da Bartali a Coppi, Motta,<br />
Gimon<strong>di</strong>, Saronni, Moser e più <strong>di</strong><br />
recente Nibali, Philippe Gilbert, Sonny<br />
Colbrelli, Thibaut Pinot, Alejandro<br />
Valverde. Lo scorso anno ha vinto Tadej<br />
Pogacar, il fenomeno sloveno, molto<br />
genio e un pizzico <strong>di</strong> sregolatezza.<br />
La corsa è anche una vetrina per il ciclismo<br />
femminile. La Società Ciclistica Alfredo<br />
Binda dal 2021 organizza infatti la<br />
Tre Valli Varesine Women’s Race che<br />
quest’anno, martedì 3 <strong>ottobre</strong>, vedrà <strong>di</strong>sputarsi<br />
la 3° e<strong>di</strong>zione. Lo scorso anno la<br />
competizione ha visto trionfare la nostra<br />
fuoriclasse Elisa Longo Borghini, in fuga<br />
con un tempo da record. Seconda la<br />
statunitense Veronica Ewers e terza l’iberica<br />
Ane Santesteban.<br />
Angelo De Lorenzi<br />
COPPA BERNOCCHI, CHE SPETTACOLO IL CIRCUITO<br />
NELLA VALLE DELL’OLONA!<br />
Alejandro Valverde,<br />
vincitore del Trittico Lombardo 2022.<br />
Il po<strong>di</strong>o della Coppa Agostoni dello scorso anno<br />
quando vinse l’olandese Sjoerd Bax.<br />
La Coppa Bernocchi è una corsa <strong>di</strong> grande e lunga tra<strong>di</strong>zione, che si corre da oltre<br />
un secolo: “Quest’anno siamo arrivati infatti alla 104esima e<strong>di</strong>zione – spiega Luca<br />
Roveda, Presidente della Us Legnanese ASD, società organizzatrice della gara – e<br />
non ci siamo fermati nemmeno durante la guerra. Nel palmarès della corsa abbiamo<br />
nomi che hanno fatto la storia del ciclismo, come Coppi, Bartali, Gimon<strong>di</strong>,<br />
Nibali ed Evenepoel. La corsa prevede un circuito <strong>di</strong> 16 chilometri nella Valle<br />
dell’Olona da ripetere 8 volte: è uno spettacolo per chi viene a vedere la gara!”. “La<br />
Bernocchi ha un rapporto molto stretto con il territorio – aggiunge Roveda – che<br />
si è rafforzato negli ultimi tempi con il coinvolgimento dei Comuni dove passa<br />
la gara. Abbiamo istituito i traguar<strong>di</strong> volanti con premi ai corridori per ravvivare<br />
la gare nei comuni <strong>di</strong> Parabiago, Nerviano, San Vittore Olona, Cerro Maggiore<br />
e Busto Arsizio e coinvolgiamo anche quest’anno le scuole del territorio che<br />
chiudono il giorno della gara per permettere ai ragazzi <strong>di</strong> assistere al transito dei<br />
corridori sul circuito”. “Siamo un gruppo <strong>di</strong> volontari ed è la passione per il ciclismo<br />
che ci anima”.
in <strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong> 5<br />
LO SPONSOR<br />
“Amiamo il ciclismo, sport dall’animo popolare”<br />
Il Gruppo Banco BPM da anni è main sponsor delle gare del Trittico Lombardo.<br />
Marco Aldeghi, responsabile della Direzione Territoriale Milano e Lombar<strong>di</strong>a Nord,<br />
racconta le ragioni <strong>di</strong> questa scelta<br />
Il ciclismo è spesso andato a braccetto<br />
con gli sponsor e viceversa: un connubio<br />
perfetto, un matrimonio riuscito e<br />
un sodalizio destinato a in<strong>di</strong>viduare forme<br />
via via più innovative <strong>di</strong> coinvolgimento.<br />
Un importante istituto <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to,<br />
Banco BPM, è il main sponsor delle<br />
gare del Trittico Lombardo, ovvero la<br />
Coppa Agostoni, la Coppa Bernocchi e<br />
la Tre Valli Varesine. Parliamo <strong>di</strong> questo<br />
impegno e coinvolgimento con Marco<br />
Aldeghi, responsabile della Direzione<br />
Territoriale Milano e Lombar<strong>di</strong>a Nord<br />
del Gruppo Banco BPM.<br />
Qual è il motivo che vi ha spinto a<br />
essere il main sponsor delle gare del<br />
Trittico Lombardo?<br />
Quando abbiamo iniziato a prendere in<br />
considerazione la possibilità <strong>di</strong> comunicare<br />
il ruolo della nostra banca attraverso<br />
il sostegno al ciclismo ci siamo subito<br />
entusiasmati al progetto. Il nostro<br />
claim, infatti, è essere banca <strong>di</strong> territorio,<br />
cioè una banca vicina alla comunità,<br />
alle famiglie, alla piccola e me<strong>di</strong>a impresa.<br />
Siamo molto ra<strong>di</strong>cati nei territori<br />
interessati dalle tre gare: Lissone con<br />
tutto il comparto del mobile e la Brianza<br />
manifatturiera, Legnano storica area<br />
della Banca <strong>di</strong> Legnano, il triangolo industriale<br />
Gallarate-Busto-Varese. Ci<br />
piace scendere sulle strade ad aspettare<br />
i corridori con i nostri striscioni assieme<br />
alle persone che vivono qui. Attraverso<br />
la sponsorizzazione <strong>di</strong> queste gare<br />
vogliamo che la gente ci incontri, veda<br />
i nostri marchi, prenda confidenza con<br />
quell’immagine <strong>di</strong> banca popolare che<br />
ci contrad<strong>di</strong>stingue.<br />
Durante il Covid sembrava fossimo tutti<br />
avviati unicamente verso i servizi online,<br />
ora nonostante i servizi online siano<br />
stati implementati sta tornando<br />
sempre più in auge la<br />
banca <strong>di</strong> prossimità,<br />
perché quando si ha bisogno<br />
<strong>di</strong> fare un’operazione<br />
importante, come<br />
un mutuo o una consulenza<br />
per un prestito<br />
aziendale, il cliente sente<br />
la necessità <strong>di</strong> costruire<br />
un rapporto fiduciario<br />
con la persona.<br />
Marco Aldeghi, responsabile della Direzione<br />
Territoriale Milano e Lombar<strong>di</strong>a<br />
Nord del Gruppo Banco BPM.<br />
<strong>In</strong> quale tipo <strong>di</strong> sponsorizzazione<br />
credete?<br />
Deve costituire un investimento in grado<br />
<strong>di</strong> garantire un ritorno sociale. Le<br />
sponsorizzazioni, per come le inten<strong>di</strong>amo<br />
noi, devono supportare lo sport, i<br />
giovani, le persone <strong>di</strong>versamente abili,<br />
le donne e tutta la comunità. Chie<strong>di</strong>amo<br />
agli organizzatori <strong>di</strong> allestire anche gare<br />
femminili o per gli atleti <strong>di</strong>versamente<br />
abili e qualcuno in<br />
poco tempo è riuscito<br />
a organizzare queste<br />
competizioni che prima<br />
non c’erano. Sotto<br />
il marchio del Trittico<br />
Lombardo, infatti, operiamo<br />
affinché, accanto<br />
alle gare dei professionisti,<br />
ci siano anche<br />
le competizioni aperte<br />
ai giovani così come le<br />
gare femminili e affinché<br />
si <strong>di</strong>a attenzione a<br />
una vision green, tramite l’utilizzo <strong>di</strong> auto<br />
elettriche da parte degli organizzatori.<br />
<strong>In</strong> altre parole, facciamo in modo che<br />
le attività siano in linea con quelle della<br />
nostra banca. Per raggiungere questo<br />
obiettivo chie<strong>di</strong>amo agli organizzatori<br />
delle singole gare un impegno annuo e<br />
continuativo.<br />
VARESE IN BICI<br />
Il Progetto Binda <strong>2023</strong>: un anno <strong>di</strong> pedalate<br />
Tante iniziative a partire dalla primavera sino ad autunno inoltrato<br />
nel segno delle due ruote, grazie alla passione e all’intraprendenza<br />
<strong>di</strong> una società che ama profondamente il ciclismo<br />
Alfredo Binda.<br />
La Società Ciclistica Alfredo Binda,<br />
organizzatrice della Tre Valli Varesine,<br />
promuove, a partire dalla primavera,<br />
una ricca serie <strong>di</strong> iniziative legate<br />
al mondo del ciclismo. Il calendario<br />
delle manifestazioni ha coinvolto tutte<br />
le categorie, dai giovanissimi ai gran<strong>di</strong><br />
campioni del ciclismo internazionali.<br />
Ecco i prossimi ap<strong>punta</strong>menti: sabato<br />
30 settembre è in programma la 2° Tre<br />
Valli Varesine Gravel Experience, su<br />
un percorso misto asfalto e sterrato<br />
aperto a tutti con bici da strada, mountain<br />
bike e biciclette elettriche. Il 30<br />
settembre si <strong>di</strong>sputerà la crono della<br />
Gran Fondo Tre Valli Varesine <strong>2023</strong><br />
che precede la 7° e<strong>di</strong>zione della Gran<br />
Fondo Tre Valli Varesine Uci Gran<br />
Fondo World Series <strong>di</strong>domenica 1°<br />
<strong>ottobre</strong>, ap<strong>punta</strong>mento internazionale<br />
per chi ambisce alla qualificazione al<br />
Campionato del Mondo <strong>di</strong> Gran Fondo<br />
2024. Il gran finale domenica 3 <strong>ottobre</strong><br />
con la Tre Valli Varesine riservata alle<br />
donne giunta quest’anno alla terza<br />
e<strong>di</strong>zione e la 102ª e<strong>di</strong>zione della corsa<br />
riservata ai professionisti, con partenza<br />
alle 12 da Busto Arsizio.<br />
«Lo scorso anno per noi della S.C. Binda<br />
è stata la “tempesta perfetta” – afferma<br />
Renzo Oldani, Presidente della<br />
Società Ciclistica Alfredo Binda – La<br />
stagione si è conclusa con oltre 2.800<br />
iscritti alla Gran Fondo provenienti da<br />
tutta Italia e una forte partecipazione<br />
internazionale con 25 Paesi del Mondo<br />
rappresentati. La seconda e<strong>di</strong>zione<br />
della Tre Valli Varesine Women’s Race<br />
| e-work ha visto in gara le 125 migliori<br />
atlete al mondo.<br />
La 101ª Tre Valli Varesine – UCI Pro-<br />
Series ha visto protagonisti i più forti<br />
professionisti <strong>di</strong> ciclismo posizionandosi<br />
al 10° posto del ranking mon<strong>di</strong>ale,<br />
prima <strong>di</strong> molte gare blasonate.<br />
E come se non bastasse il Comitato<br />
<strong>di</strong>rettivo dell’AIOCC al completo con<br />
Christian Prudhomme Direttore Generale<br />
del Tour de France a dare il via<br />
alla gara. Il nostro obiettivo quest’anno<br />
è mantenere standard qualitativi<br />
così elevati. Questo è possibile solo<br />
con un solido lavoro <strong>di</strong> squadra tra<br />
l’instancabile staff della S.C. Binda, i<br />
volontari, le istituzioni, le aziende, le<br />
associazioni e le Forze dell’Or<strong>di</strong>ne animati<br />
tutti da una fortissima passione<br />
per il nostro sport e un grande amore<br />
per il nostro territorio».
6 in <strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong><br />
ITINERARI IN LOMBARDIA<br />
Varesotto, nella terra dei campioni<br />
Attorno a Varese si snodano itinerari percorsi anche dai miti del ciclismo, come<br />
Alfredo Binda, il primo Campionissimo. Sono da provare gli otto chilometri della salita<br />
del Brinzio, l’ascesa impegnativa del Cuvignone e quella del Campo dei Fiori<br />
Più <strong>di</strong> cento chilometri <strong>di</strong> piste ciclabili<br />
da un lago all’altro. Su strada le salite<br />
più <strong>di</strong>verse, con caratteristiche pronte a<br />
sod<strong>di</strong>sfare i ciclisti più esigenti. Panorami<br />
mozzafiato, con esplosioni <strong>di</strong> verde in<br />
estate. L’alto Varesotto è davvero il para<strong>di</strong>so<br />
delle due ruote, luogo ideale per<br />
gite o allenamenti. Sul versante nord del<br />
Campo dei Fiori la strada che sale da<br />
Rancio in Valcuvia a Brinzio, per esempio,<br />
è storicamente <strong>di</strong>ventata una meta<br />
cult. Quegli otto chilometri sono stati inseriti<br />
nel tracciato <strong>di</strong> tantissime e<strong>di</strong>zioni<br />
della classica <strong>di</strong> casa, la Tre Valli Varesine,<br />
nel percorso del Giro <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a<br />
e <strong>di</strong> tappe del Giro d’Italia. Una volta<br />
nelle corse era determinante, ma oggi<br />
telai in carbonio e ruote speciali hanno<br />
<strong>di</strong>a) e del Montello (1,15 km. al 6,5%) e<br />
arrivo all’Ippodromo, come avvenuto<br />
nell’in<strong>di</strong>menticabile Mon<strong>di</strong>ale varesino<br />
del 1951. Questa e<strong>di</strong>zione vide prevalere<br />
lo svizzero “nasone” Kubler che beffò<br />
gli azzurri Magni e Bevilacqua (Bartali<br />
fu protagonista <strong>di</strong> una ritardata rimonta<br />
mentre Coppi, febbricitante, non partecipò).<br />
Lasciato l’Ippodromo, il percorso<br />
si snodava verso Sant’Ambrogio, la<br />
Rasa e Brinzio, imboccando in <strong>di</strong>scesa<br />
la strada che sale dal fondovalle (insomma,<br />
l’ultimo tratto della salita del Brinzio<br />
al contrario).<br />
Mentre il percorso dei Mon<strong>di</strong>ali 2008<br />
poco si presta a passeggiate per via<br />
dell’attraversamento urbano, quello dei<br />
Mon<strong>di</strong>ali 1951 non presenta soverchie<br />
ri (partenza a Masnago, Varese) e il Cuvignone,<br />
già palestra del grande Alfredo<br />
Binda negli anni ’20 e ’30 (tra l’altro<br />
lui abitava proprio all’inizio dell’ascesa,<br />
nel centro <strong>di</strong> Cittiglio).<br />
La palestra <strong>di</strong> allenamento<br />
<strong>di</strong> Ivan Basso<br />
Si tratta <strong>di</strong> due scalate che valgono i<br />
passi dolomitici e possono essere affrontate<br />
solo se ben allenati: hanno pendenze<br />
con punte del 10-11% e circa <strong>di</strong>eci km<br />
<strong>di</strong> lunghezza. Entrambe hanno un punto<br />
<strong>di</strong> riferimento interme<strong>di</strong>o: Vararo<br />
per il Cuvignone e il Sacro Monte per il<br />
Campo dei Fiori. <strong>In</strong> cima, quest’ultima<br />
offre un bellissimo panorama sui laghi,<br />
proprio al termine della strada. Il passo<br />
del Cuvignone è invece immerso nel bosco<br />
e da lì in poi la strada prosegue verso<br />
nuovi orizzonti, nuove <strong>di</strong>scese e salite,<br />
percorsi da scegliere su misura <strong>di</strong><br />
ciascuno in un ambiente che per il ciclista<br />
esperto equivale a una scorpacciata.<br />
Chissà se Ivan Basso, due volte vincitore<br />
del Giro d’Italia, aveva il tempo e la possibilità<br />
<strong>di</strong> godersi il paesaggio quando<br />
affrontava queste salite in allenamento.<br />
Da perfetto stakanovista, era capace<br />
<strong>di</strong> affrontare per tre volte il Cuvignone,<br />
il Brinzio in un’unica sessione e poi per<br />
UNA PEDALATA VERSO<br />
IL LAGO DI LUGANO<br />
Dalla Valganna, proprio da Ganna,<br />
si può salire verso l’Alpe Tedesco<br />
4 km. con la strada che più<br />
volte si impenna al 10-11%) per<br />
poi scendere dal passo in Valceresio,<br />
altra valle dalle mille possibilità<br />
quanto a itinerari. Arrivati a<br />
Cuasso e poi a Porto Ceresio (Lago<br />
<strong>di</strong> Lugano) si può proseguire verso<br />
Brusimpiano e da lì salire al santuario<br />
della Madonna miracolosa<br />
<strong>di</strong> Ardena, dopo tre km. e mezzo<br />
<strong>di</strong> salita non <strong>di</strong>fficile. La mèta è<br />
una località meravigliosa con una<br />
vista mozzafiato e la possibilità <strong>di</strong><br />
raggiungere la Valmarchirolo tramite<br />
due strade: una senza particolari<br />
pendenze e l’altra (per Marzio)<br />
da riservare ai palati forti. Qui<br />
la salita è dura e non a caso anche<br />
“un certo” Vincenzo Nibali l’aveva<br />
scelta per i suoi allenamenti.<br />
Dalla Valmarchirolo si può andare<br />
sul Monte Sette Termini, tornare<br />
a Brinzio, inoltrarsi nel luinese…<br />
insomma le strade da bici nel Varesotto<br />
sono infinite.<br />
Veduta del lago <strong>di</strong> Varese.<br />
appiattito i valori. Così il Brinzio continua<br />
a fare la <strong>di</strong>fferenza solo tra gli amatori<br />
e nelle competizioni giovanili (da 60<br />
anni è il teatro dei campionati provinciali).<br />
Gli otto chilometri (4,9% la pendenza<br />
me<strong>di</strong>a con punte dell’8 e del 10 dopo il<br />
primo km.) sono una meta consigliabile<br />
ad ogni cicloturista, che potrà godere <strong>di</strong><br />
un ambiente immerso nella natura, lontano<br />
dal traffico, e soffermarsi ad ammirare<br />
l’attraversamento <strong>di</strong> Rancio col pavè,<br />
i tornanti fino alla cappelletta della<br />
Madonna dei ciclisti, l’ingresso nel paese<br />
<strong>di</strong> Brinzio (con l’affresco dei miti <strong>di</strong><br />
Ganna, Binda, Coppi e Bartali) per concludere<br />
con l’ultimo strappo che porta al<br />
giogo della Motta Rossa, che invita a lasciar<br />
correre la bici verso Varese.<br />
Le salite dei Mon<strong>di</strong>ali<br />
Per i Mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> ciclismo varesini del<br />
2008 venne scelto un circuito in buona<br />
parte citta<strong>di</strong>no, con le salite dei Ronchi<br />
(3,13 km. al 4,5% <strong>di</strong> pendenza me-<br />
<strong>di</strong>fficoltà altimetriche ed è consigliabile<br />
a tutti. Lasciato Brinzio, ci si in<strong>di</strong>rizza<br />
verso Bedero e Ganna lungo una strada<br />
che presenta la variante per il piccolo<br />
borgo <strong>di</strong> Mondonico (per chi vuole cimentarsi<br />
con la salita). Raggiunta Ganna<br />
(da notare la millenaria Ba<strong>di</strong>a <strong>di</strong> San<br />
Gemolo e il laghetto) e superata una<br />
breve sezione in pavè, si svolta a destra<br />
verso Varese per immettersi in Valganna.<br />
Prima <strong>di</strong> tornare in città, al termine<br />
dei 24 km. del tracciato, si può ammirare<br />
l’affascinante località delle Grotte,<br />
molto fresca anche d’estate, con una cascata<br />
che cade dalla roccia, e più avanti<br />
l’antico stabilimento liberty della<br />
birreria Poretti. Nel 1951 i corridori<br />
gareggiarono su 25 giri per complessivi<br />
295,200 km, percorsi dal vincitore in 8<br />
h 28’ 28” alla me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 34,8 kmh. Oggi,<br />
in tempi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e molto più alte, nelle<br />
competizioni compaiono salite assai<br />
lunghe e impegnative come, per quanto<br />
riguarda il Varesotto, il Campo dei Fio-<br />
L’AUTORE<br />
Scorcio <strong>di</strong> Brinzio.<br />
due volte il Campo dei Fiori. Cose impossibili,<br />
che solo i campioni sanno e possono<br />
fare. A chi preferisse un itinerario<br />
meno impegnativo consigliamo <strong>di</strong> percorrere<br />
la ciclovia del Lago <strong>di</strong> Varese:<br />
un anello <strong>di</strong> 28 chilometri che abbraccia<br />
tutto il lago e che regala paesaggi suggestivi<br />
come la Schiranna con i suoi ampi<br />
prati e gli alberi che regalano ombra anche<br />
nelle giornate più calde o Gavirate,<br />
con il suo suggestivo lungolago. Imper<strong>di</strong>bile<br />
la visita al Chiostro <strong>di</strong> Voltorre, nella<br />
frazione del Comune <strong>di</strong> Gavirate: un<br />
piccolo chiostro, una minuscola chiesa<br />
absidata con il campanile, e alcuni locali<br />
un tempo parte <strong>di</strong> un più ampio e<strong>di</strong>ficio<br />
monastico. L’e<strong>di</strong>ficio è aperto al pubblico<br />
e vi si organizzano mostre e incontri.<br />
Paolo Costa è <strong>di</strong> Varese e quin<strong>di</strong> conosce molto bene la zona. Appassionato<br />
ed esperto <strong>di</strong> ciclismo ha scritto vari libri sull’argomento.<br />
Per i tipi della E <strong>di</strong>ciclo ha pubblicato Gino Bartali, la vita, le<br />
imprese, le polemiche (2015), mentre quest’anno ha licenziato<br />
un bel libro dal titolo Sorrisi e fantasia. Il ciclismo <strong>di</strong> Silvano<br />
Contini, e<strong>di</strong>to da SunRise Me<strong>di</strong>a. I proventi <strong>di</strong> questo lavoro vanno<br />
in beneficenza. Per chi è interessato: info@sunriseme<strong>di</strong>a.it<br />
Il lago <strong>di</strong> Lugano.
OSPITALITÀ<br />
Bike hotels: come coccolare i ciclisti<br />
in <strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong> 7<br />
Noleggio, cartine, massaggi. Un ricovero per le bici. Guide cicloturistiche e percorsi<br />
de<strong>di</strong>cati. Persino una lavatrice speciale. S<strong>punta</strong>no come funghi le strutture ricettive con<br />
servizi stu<strong>di</strong>ati per andare incontro alle esigenze <strong>di</strong> chi vuole concedersi una vacanza<br />
Vacanze in bicicletta: dove vai se non<br />
soggiorni in un bike hotel? Se si naviga<br />
su internet non si fatica a trovare varie<br />
forme <strong>di</strong> aggregazione che riuniscono<br />
questa particolare tipologia <strong>di</strong> albergo<br />
che strizza l’occhio all’appassionato<br />
delle due ruote. Che cosa si intende<br />
dunque con questo termine? Un bike<br />
hotel è una struttura ricettiva che promette<br />
i servizi più desiderabili a chi<br />
trascorre una vacanza in bicicletta. Si va<br />
dal noleggio del mezzo alla presenza <strong>di</strong><br />
un ricovero sicuro per le bici, massaggi<br />
e una <strong>di</strong>eta su misura delle necessità<br />
<strong>di</strong> chi pedala. Particolarmente gra<strong>di</strong>ta<br />
è la presenza <strong>di</strong> una guida in grado<br />
<strong>di</strong> accompagnare i clienti. Primi in Italia<br />
ad essersi costituiti in associazione poi<br />
in consorzio, i Riccione Bike Hotel nati<br />
nell’agosto del 1998. Ma non è l’unica realtà<br />
che lavora per offrire un servizio ricettivo<br />
su misura del cicloturista. Mauro<br />
Fumagalli, fondatore <strong>di</strong> MarcheBike-<br />
Life, che riunisce ben 150 bike hotels<br />
con servizi de<strong>di</strong>cati ai cicloviaggiatori,<br />
racconta l’esperienza della realtà marchigiana:<br />
“Siamo presenti sul mercato<br />
da paio d’anni. C’era da fare innanzitutto<br />
una proposta ai potenziali clienti e costruire<br />
un prodotto. Ora dobbiamo farci<br />
conoscere. Nei nostri hotel trovate i servizi<br />
utili ed essenziali per il cicloturista:<br />
bike room, la lavatrice per gli sportivi, bici<br />
a noleggio e guide. <strong>In</strong> ogni albergo c’è<br />
un punto <strong>di</strong> informazione con le cartine<br />
degli itinerari per i ciclisti. Il nostro ospite<br />
tipo? Ama pedalare su percorsi interessanti<br />
dal punto <strong>di</strong> vista paesaggistico<br />
e non <strong>di</strong>sdegna <strong>di</strong> fare qualche visita a<br />
luoghi <strong>di</strong> cultura. Abbiamo anche accor<strong>di</strong><br />
con alcune realtà come le aziende vitivinicole<br />
che si possono visitare durante<br />
le uscite. Lavoriamo molto con i gruppi<br />
italiani, anche aziendali, ma vorremmo<br />
farci conoscere pure all’estero”.<br />
I bike hotels sono un prodotto turistico<br />
sofisticato se l’impren<strong>di</strong>tore vuole offrire<br />
un servizio veramente <strong>di</strong> qualità.<br />
Non basta noleggiare qualche bici, anche<br />
perché i cicloturisti sono sempre più<br />
esigenti. All’interno della voce cicloturismo<br />
c’è un mondo. Puoi trovare la persona<br />
con poco allenamento che viaggia<br />
su percorsi <strong>di</strong> qualche decina <strong>di</strong> chilometri<br />
e chi invece cerca dalla bici percorsi<br />
più lunghi e avventurosi. L’operatore<br />
deve prestare attenzione a gusti e interessi<br />
in continua evoluzione. Da qualche<br />
mese a questa parte, per esempio, è<br />
letteralmente scoppiata la passione per<br />
le bici gravel, mezzi robusti che consentono<br />
ottime prestazioni su percorsi sterrati,<br />
in mezzo alla natura. Chi desidera<br />
scoprire qualcosa <strong>di</strong> più su<br />
queste realtà può dare un’occhiata<br />
ai si internet delle varie aggregazioni:<br />
ci sono le strutture suggerite<br />
dalla FIAB, l’associazione<br />
amici della bicicletta, la Guida ai<br />
bike hotel italiani, l’associazione<br />
in Alto A<strong>di</strong>ge, quella <strong>di</strong> Finale Ligure,<br />
i Girohotel <strong>di</strong> Cesenatico,<br />
quelli in<strong>di</strong>cati da FIAB, quelli <strong>di</strong><br />
fascia più alta <strong>di</strong> Luxurybikehotels,<br />
quelli <strong>di</strong> Ciclosophy e quelli<br />
dell’area <strong>di</strong> Ponte <strong>di</strong> Legno e Passo<br />
del Tonale.<br />
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UN LABORATORIO DEL FARE PER FORMARE<br />
I PROFESSIONISTI DELLA BIKE ECONOMY<br />
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8<br />
in <strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong><br />
ITINERARI TOP<br />
Un percorso <strong>di</strong> delizie nella terra del gusto<br />
L’itinerario slow nella Food Valley Bike, fra città d’arte e case coloniche,<br />
per pedalare lungo gli argini del Po e nei luoghi ver<strong>di</strong>ani, che furono<br />
d’ispirazione anche a Giovannino Guareschi<br />
Un nome anglossasone, la Food Valley<br />
Bike, per proporre agli appassionati <strong>di</strong><br />
bici un itinerario italianissimo, uno scrigno<br />
a cielo aperto fatto <strong>di</strong> cultura, natura<br />
e saperi conta<strong>di</strong>ni, buona cucina<br />
e delizie architettoniche. Non c’è contrasto,<br />
piuttosto amalgama. L’itinerario<br />
muove dalla signorile Parma, un incanto<br />
<strong>di</strong> città, né troppo piccola, né troppo<br />
grande, ricca <strong>di</strong> chiese, musei e monumenti<br />
da visitare. Il “marchio <strong>di</strong> fabbrica”<br />
<strong>di</strong> queste terre è un mix <strong>di</strong> cultura,<br />
arte e buona cucina. Lasciata Parma il<br />
suggerimento è quello <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigersi verso<br />
il comune <strong>di</strong> Mezzani e poi Colorno per<br />
visitare la reggia estiva <strong>di</strong> delizie, con il<br />
suo caratteristico giar<strong>di</strong>no alla francese,<br />
dove nobili e signori trascorrevano il<br />
tempo libero fra battute <strong>di</strong> caccia e giar<strong>di</strong>naggio.<br />
È considerata la Versailles dei<br />
Duchi <strong>di</strong> Parma. Il nobile e<strong>di</strong>ficio presenta<br />
gran<strong>di</strong> sale da parata ornate da<br />
preziosi arre<strong>di</strong>; stucchi e affreschi ostentano<br />
il lusso della corte ducale. L’Osservatorio<br />
Astronomico e la maestosa<br />
cappella <strong>di</strong> corte completano la visita<br />
al complesso monumentale. Tra una pedalata<br />
e l’altra non mancate <strong>di</strong> assaggiare<br />
le specialità del luogo, come gli anolini<br />
e il tortello dolce, accompagnati dal<br />
Lambrusco servito nella tazza, alla maniera<br />
conta<strong>di</strong>na, come si usa qui.<br />
storia». Parole <strong>di</strong> Giovannino Guareschi,<br />
l’autore della fortunatissima saga<br />
<strong>di</strong> don Camillo e Peppone, resa celebre<br />
dalle pellicole interpretate da Gino<br />
Cervi e Fernandel.<br />
Proprio <strong>di</strong> fronte al “Grande Fiume” trovava<br />
ispirazione per i suoi racconti. Lasciata<br />
la bici sul prato veniva spesso a<br />
pescare nel Po. Con questo accompagnatore<br />
immaginario proseguiamo l’itinerario<br />
a due ruote sul sentiero della Food<br />
Valley Bike.<br />
nella quattrocentesca Piazza Ver<strong>di</strong> si erge<br />
la scultura in bronzo de<strong>di</strong>cata al Maestro.<br />
Poco avanti c’è il teatro, ubicato<br />
nella Rocca, <strong>di</strong> fondazione duecentesca<br />
ampiamente rimaneggiato, che oggi si<br />
Il centro storico <strong>di</strong> Parma. Da visitare la cattedrale e il battistero.<br />
presenta nell’aspetto che gli fu dato nella<br />
seconda metà dell’Ottocento. Assomiglia<br />
a una bomboniera, ha una capienza<br />
massima <strong>di</strong> 300 persone e venne inaugurato<br />
il 15 agosto 1865.<br />
Pedalare lungo il Po...<br />
A nord dell’itinerario, sempre lungo la ciclabile,<br />
si lambisce il Po, con il suo movimento<br />
lento e l’incedere secolare delle<br />
acque. Si pedala fra i campi, le balle gialle<br />
raccolte, i poderi e i sentieri conta<strong>di</strong>ni.<br />
E la natura suggerisce le storie. Basta fermare<br />
la bici sulla strada «a guardare una<br />
casa colonica affogata in mezzo al granturco<br />
e alla canapa, e subito nasce una<br />
La nobile facciata della reggia <strong>di</strong> Colorno.<br />
Lasciata Colorno alle spalle si raggiunge<br />
Sissa Trecasali, poi Rocca Bianca fino<br />
ad arrivare a Zibello, nel regno del culatello.<br />
Le cantine dove viene stagionato<br />
conservano i segreti della sua produzione.<br />
Lasciate le tentazioni gastronomiche<br />
si continua a pedalare in tutta sicurezza<br />
fra sentieri e ciclabili. Arriviamo<br />
in piena zona ver<strong>di</strong>ana. Il punto d’approdo<br />
dell’itinerario è infatti Busseto;<br />
CARATTERISTICHE TECNICHE DEL PERCORSO<br />
Lunghezza percorso: circa 80 chilometri<br />
Percorrenza: su piste ciclabili e tracciati gravel<br />
Difficoltà: abbastanza semplice. Il percorso è interamente in pianura e la <strong>di</strong>fficoltà può essere<br />
rappresentata dal chilometraggio se non si è sufficientemente allenati.<br />
Sito <strong>di</strong> riferimento: www.foodvalleybike.com<br />
Il Po ha ispirato i racconti <strong>di</strong> Giovannino Guareschi.
ITINERARI TOP<br />
in <strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong> 9<br />
Sopra: il carrarmato che si trova a Brescello <strong>di</strong>ventato simbolo del<br />
paese.<br />
A sinistra: la statua raffigurante Don Camillo a Brescello.<br />
Sotto: alcune delle bici usate nelle pellicole <strong>di</strong> Peppone e don Camillo.<br />
A destra: la famosa campana <strong>di</strong> Peppone.<br />
Nella terra <strong>di</strong> Giuseppe Ver<strong>di</strong><br />
Busseto è una bella citta<strong>di</strong>na. I portici<br />
<strong>di</strong> via Roma accolgono una salsamenteria<br />
storica che accoglie i suoi ospiti con<br />
le arie <strong>di</strong> Giuseppe Ver<strong>di</strong>. Ai tavoli arriva<br />
tutto il ben <strong>di</strong> Dio della zona: formaggi,<br />
salumi, salsine e aperitivi. Se vi<br />
va <strong>di</strong> fare due passi per smaltire ci sono<br />
da vedere l’esterno della Chiesa <strong>di</strong><br />
Sant’Ignazio <strong>di</strong> Loyola, che attesta la<br />
presenza dei Gesuiti nella citta<strong>di</strong>na, e la<br />
Collegiata <strong>di</strong> San Bartolomeo Apostolo,<br />
dove, sopra l’altare della prima cappella<br />
a sinistra, c’è il Crocifisso utilizzato<br />
nei film della saga <strong>di</strong> don Camillo e<br />
Peppone. Fuori dall’itinerario suggerito<br />
dalla Food Valley Bike, a pochi chilometri<br />
a sud <strong>di</strong> Busseto, si incontra Roncole<br />
Ver<strong>di</strong>, con la casa natale del musicista,<br />
che è anche il paese dove si inse<strong>di</strong>ò<br />
Giovanni Guareschi e famiglia nel 1952,<br />
dopo l’esperienza professionale vissuta<br />
a Milano. Qui si trova la Mostra Antologica<br />
permanente Giovannino nostro<br />
babbo, voluta dai due figli, Carlotta e<br />
Alberto, ricavata dai locali del ristorante<br />
che lo scrittore fece costruire e gestì<br />
– con non grande fortuna – per un certo<br />
periodo. <strong>In</strong> questi locali si trova l’interessantissimo<br />
archivio dello scrittore.<br />
Per gli appassionati delle storie <strong>di</strong> don<br />
Camillo si segnala la possibilità <strong>di</strong> visitare<br />
Brescello con una piccola deviazione<br />
all’inizio del percorso suggerito dalla<br />
Food Valley Bike. Una volta raggiunta<br />
Mezzani si svolta a destra per raggiungere<br />
il luogo dove sono state effettuate le<br />
riprese del film. A Brescello c’è il museo<br />
de<strong>di</strong>cato alla saga guareschiana, le statue<br />
<strong>di</strong> Peppone e don Camillo, un carrarmato<br />
russo e il mitico battocchio, la<br />
campana del parroco.<br />
A destra e sotto: la Rocca Pallavicino con la statua<br />
<strong>di</strong> Giuseppe Ver<strong>di</strong> e le in<strong>di</strong>cazioni dei percorsi<br />
cicloturistici della zona.<br />
Sotto, a destra: la casa natale <strong>di</strong> Giuseppe Ver<strong>di</strong> a<br />
Roncole <strong>di</strong> Busseto.<br />
INFORMAZIONI PER ORGANIZZARE UN VIAGGIO<br />
Food Valley Bike<br />
Piazza Libertà 1, 43058 Sorbolo (PR)<br />
Tel. 0521 669611<br />
E-mail: info@unione.bassaestparmense.pr.it<br />
Iat <strong>di</strong> Busseto<br />
Piazza Giuseppe Ver<strong>di</strong> 10, 43011 Busseto (PR)<br />
Tel. 0524 92487<br />
E-mail: info@bussetolive.com<br />
Fondazione Paese <strong>di</strong> Don Camillo e Peppone<br />
Via Cavallotti 24, 42041 Brescello (RE)<br />
Tel. 0522 482564<br />
E-mail: ufficioturismo@comune.brescello.re.it
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TECNICA<br />
IL NEGOZIO<br />
Il “consulente” per la tua bicicletta<br />
Da Fabio Moto, in via Risorgimento 192 a Cinisello Balsamo, in provincia <strong>di</strong> Milano: piccole e<br />
gran<strong>di</strong> riparazioni, un vasto assortimento <strong>di</strong> bici in ven<strong>di</strong>ta e tanta <strong>di</strong>sponibilità ad ascoltare il cliente<br />
Chi utilizza la bicicletta sa quanto sia<br />
importante avere un punto <strong>di</strong> riferimento<br />
in professionisti in grado <strong>di</strong><br />
assisterti e “coccolarti” in ogni necessità<br />
ciclistica: la sostituzione <strong>di</strong> una sella,<br />
una riparazione o anche un semplice<br />
gonfiaggio <strong>di</strong> pneumatico. Da Fabio<br />
Moto in via Risorgimento 192 a Cinisello<br />
Balsamo hai la percezione <strong>di</strong> essere<br />
uno <strong>di</strong> casa. Fin dalle prime battute<br />
si instaura quel clima favorevole che<br />
consente al cliente <strong>di</strong> esporre le proprie<br />
necessità. Il negozio, da venticinque<br />
anni, è specializzato nella ven<strong>di</strong>ta, assistenza<br />
e riparazione <strong>di</strong> mezzi a due<br />
ruote: moto, scooter e monopattini. <strong>In</strong><br />
vetrina fanno bella mostra <strong>di</strong> sé caschi<br />
e altri articoli sportivi per il viaggio su<br />
strada. <strong>In</strong> parallelo c’è il mondo delle<br />
biciclette con un’ampia offerta <strong>di</strong> prodotti<br />
dalle tra<strong>di</strong>zionali bici muscolari<br />
alle e-bike, passando per le mountain<br />
bike. Il servizio <strong>di</strong> assistenza e riparazione<br />
biciclette è molto curato. Oltre<br />
alla preparazione tecnica entra in gioco<br />
la capacità <strong>di</strong> essere empatici con il<br />
cliente, cioè riuscire a cogliere le reali<br />
esigenze del ciclista. È un aspetto che fa<br />
la <strong>di</strong>fferenza: ascoltare il cliente e magari<br />
suggerire una soluzione migliorativa:<br />
può essere, per esempio, la sostituzione<br />
<strong>di</strong> una sella, che all’inizio può<br />
risultare una spesa, ma poi si rivela un<br />
utile investimento in termini <strong>di</strong> comfort<br />
e un modo per evitare spiacevoli infortuni<br />
in futuro. Fra le marche <strong>di</strong> bici<br />
commercializzate nel negozio <strong>di</strong> via Risorgimento<br />
ci sono Mayland, Brera e<br />
Icone. Non manca l’attenzione per la<br />
sicurezza <strong>di</strong> chi pedala con la proposta<br />
<strong>di</strong> caschi della Wagbike. Un aspetto da<br />
non sottovalutare è quello economico.<br />
Acquistare una buona bici è un ottimo<br />
investimento, ma occorre fare sempre<br />
molta attenzione alle spese. Per andare<br />
incontro alle necessità del cliente da<br />
Fabio Moto viene offerta la possibilità<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>lazionare il pagamento grazie al<br />
servizio PagoDil <strong>di</strong> Cofi<strong>di</strong>s, senza interessi<br />
e costi aggiuntivi. L’importo sarà<br />
sud<strong>di</strong>viso in piccole quote addebitate<br />
ogni mese sul conto corrente.
VIAGGIO TOP<br />
Una ciclabile per pedalare nella storia<br />
Un’esperienza immersiva nella douce France fra borghi, città e castelli da fiaba.<br />
E dove i cicloturisti sono trattati “in <strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong>”, con servizi de<strong>di</strong>cati, stu<strong>di</strong>ati<br />
appositamente per loro<br />
in <strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong> 11<br />
Sono circa 900 chilometri, da Nevers a<br />
Saint Nazare, sull’Atlantico; 22 castelli<br />
da visitare, città, borghi, paesaggi e panorami.<br />
È la prima ciclovia d’Europa,<br />
la più conosciuta e frequentata, attrezzata<br />
con servizi de<strong>di</strong>cati su misura delle<br />
necessità del cicloturista. Stiamo parlando<br />
della Loira in biciletta, la Loire à<br />
Velo. Basta dare un’occhiata alla cartina<br />
per rendersi conto <strong>di</strong> un percorso ricco<br />
<strong>di</strong> spunti artistici, storico e culturali:<br />
Orléans, Blois, Tours, Chinon, Angers,<br />
Nantes…<br />
Prima tappa: partenza da Nevers, arrivo<br />
a Cosnes-Cours-sur-Loire. Un’ottantina<br />
<strong>di</strong> chilometri per rompere il fiato<br />
e prendere il ritmo. Prima <strong>di</strong> iniziare a<br />
pedalare avete la possibilità <strong>di</strong> “perdere”<br />
tempo proprio a Nevers per visitare<br />
la Cattedrale <strong>di</strong> Saint-Cyr-Sainte-Julitte,<br />
l’Hôtel de ville (il municipio), il Palais<br />
Ducal (il palazzo ducale) e il Museo<br />
de la Faïence Frédéric Blan<strong>di</strong>n, dove<br />
si possono ammirare le ceramiche locali<br />
dell’Ottocento. La località è anche un<br />
punto <strong>di</strong> riferimento dei pellegrinaggi<br />
perché qui si trova il Santuario dove<br />
visse santa Bernadette dopo le apparizioni<br />
<strong>di</strong> Lourdes. <strong>In</strong> un’urna <strong>di</strong> vetro<br />
nella cappella del vecchio convento S.<br />
Gildard, sempre a Nevers, si trova la sua<br />
urna con il suo corpo venerato ogni anno<br />
da migliaia <strong>di</strong> pellegrini.<br />
<strong>di</strong> lunghezza e 53 metri <strong>di</strong> larghezza. La<br />
facciata è un capolavoro che toglie il fiato,<br />
mentre all’interno si possono ammirare<br />
le vetrate istoriate, che raccontano<br />
la vita <strong>di</strong> Giovanna d’Arco. La Place du<br />
Martroi è il cuore pulsante della città,<br />
ricca <strong>di</strong> bar e ristoranti e dove si trova<br />
la statua equestre della “pulzella d’Orleans”.<br />
È quasi un obbligo, a questo punto,<br />
fare una visita alla sua casa natale:<br />
ospita una sala multime<strong>di</strong>ale che ripercorre<br />
la sua storia con mappe, filmati<br />
d’animazione e terminali interattivi.<br />
La visita prosegue nella città vecchia fra<br />
incantevoli vicoli, bar, locali e case che<br />
conservano ancora le loro facciate me<strong>di</strong>evali<br />
e rinascimentali.<br />
Altra tappa da Orleans a Blois per circa<br />
70 chilometri. Lungo la fettuccia <strong>di</strong> strada<br />
asfaltata si attraversano boschi, prati<br />
coltivati e naturali avvolti nei colori tipici<br />
della Douce France, un tappeto a volte<br />
infinito <strong>di</strong> gialli, ver<strong>di</strong> e marroni nelle<br />
varie declinazioni e sfumature secondo<br />
la stagione. Da suggerire una breve sosta<br />
a Meung sur Loire per visitare la cattedrale.<br />
Il nostro pedalare è a fianco della<br />
Loira, fiume placido e allo stesso tempo<br />
vigoroso con gli antichi ponti che la<br />
attraversano. La tappa successiva è il castello<br />
<strong>di</strong> Chambord dalla maestosa facciata,<br />
fatto costruire da Francesco I nel<br />
1516 per celebrare la vittoria nella bat-<br />
Sulle tracce <strong>di</strong> Leonardo<br />
Sul percorso incontriamo il castello <strong>di</strong><br />
Amboise. L’e<strong>di</strong>ficio, <strong>di</strong> origine me<strong>di</strong>evale,<br />
deve il suo aspetto attuale ai rimaneggiamenti<br />
e ampliamenti apportati<br />
da Carlo VIII nel 1492 e da Francesco<br />
I che ne fece la sua corte <strong>di</strong> residenza,<br />
portandovi artisti e personaggi <strong>di</strong> fama<br />
europea come Leonardo da Vinci<br />
che trascorse qui gli ultimi anni <strong>di</strong><br />
vita. Arrivati a Tours per la visita della<br />
città e il pernottamento si riprenderà<br />
a pedalare l’indomani per arrivare<br />
a Saumur, non prima <strong>di</strong> incontrare<br />
il castello rinascimentale <strong>di</strong> Villandry<br />
costruito sulle rive della Loira,<br />
splen<strong>di</strong>do per l’architettura e i giar<strong>di</strong>ni<br />
ornamentali. Se amate le atmosfere<br />
da fiaba ecco che arriva il pezzo forte:<br />
il castello <strong>di</strong> Saumur situato alla confluenza<br />
del fiume Thouet nella Loira.<br />
Il Castello <strong>di</strong> Chambord.<br />
La tappa successiva porta ad Angers, fiorente<br />
città del Rinascimento, che unisce<br />
storia e modernità. Si possono ammirare<br />
i monumenti storici, come le mura<br />
colossali della fortezza me<strong>di</strong>evale<br />
del re René, duca d’Angiò dal 1434<br />
al 1480, e scoprire l’attuale <strong>di</strong>namismo<br />
della città, con il teatro contemporaneo<br />
e i numerosi parchi e giar<strong>di</strong>ni. Se non vi<br />
spaventa il chilometraggio, la frazione<br />
successiva, che supera <strong>di</strong> poco i 100 km,<br />
porta <strong>di</strong>rettamente a Nantes, una grande<br />
città dove si può visitare il castello<br />
abitato dai duca <strong>di</strong> Bretagna. L’ultima<br />
frazione, <strong>di</strong> una settantina <strong>di</strong> chilometri,<br />
porta a Saint Nazaire, sull’Atlantico.<br />
Beh, quando si termina un viaggio così<br />
lungo è tanta la sod<strong>di</strong>sfazione e a quel<br />
punto si lascia spazio al meritato riposo.<br />
Il ricordo dell’avventura vi accompagnerà<br />
nel tempo.<br />
CASETTE LUNGO IL PERCORSO<br />
A Orléans ci si tuffa nella storia: è infatti<br />
la città <strong>di</strong> Giovanna d’Arco, eroina<br />
<strong>di</strong> Francia che guidò l’armata del suo<br />
re verso una vittoria decisiva per evitare<br />
la conquista della Francia da parte degli<br />
inglesi durante la Guerra dei Cent’anni.<br />
Da ammirare la cattedrale <strong>di</strong> Sainte-Croix,<br />
una delle più gran<strong>di</strong> cattedrali<br />
gotiche <strong>di</strong> Francia con i suoi 140 metri<br />
Alcuni cicloturisti lungo la Loira.<br />
taglia <strong>di</strong> Marignano. L’e<strong>di</strong>ficio si presenta<br />
come una donna dalle chiome<br />
scompigliate dal vento. Il castello fu una<br />
delle residenze dei re francesi e rappresenta<br />
uno degli esempi più significativi<br />
dell’architettura rinascimentale in Francia.<br />
Si consiglia il pernottamento e la ripresa<br />
del viaggio l’indomani per raggiungere<br />
Tours.<br />
Lungo la ciclabile della Loira si trovano delle piccole strutture in legno dove<br />
si può trascorrere la notte. <strong>In</strong> Francia hanno vari nomi: campétoile, abricyclo,<br />
cabane bivouac: l’ideale per chi desideri viaggiare in economia e con<br />
il senso <strong>di</strong> libertà. Nelle vicinanze si trovano i servizi igienici. Lungo il percorso<br />
ci sono anche strutture d’accoglienza ideali per piccoli gruppi. Per avere informazioni<br />
più dettagliate conviene consultare il sito all’in<strong>di</strong>rizzo www.loireavelo.fr.<br />
Un pozzo <strong>di</strong> informazioni è<br />
il portale de<strong>di</strong>cato ai cicloturisti<br />
che desiderano scoprire<br />
la Francia all’in<strong>di</strong>rizzo<br />
www.francevelotourisme.<br />
com. Qui trovate molte informazioni<br />
utili per pianificare<br />
un viaggio: strutture <strong>di</strong> accoglienza,<br />
consigli, suggerimenti<br />
sui percorsi e su come<br />
utilizzare la ferrovia.
12<br />
in <strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong><br />
APPUNTAMENTI<br />
Gli eventi da segnare in agenda<br />
Nei mesi <strong>di</strong> settembre e <strong>ottobre</strong> si svolgono molte manifestazioni legate alla passione<br />
della bicicletta prima che arrivi l’inverno a rallentare l’attività. Ecco alcuni suggerimenti<br />
per non lasciarvi sfuggire alcune occasioni davvero interessanti<br />
Con la Coppa Agostoni, in programma<br />
il 28 settembre, si svolgerà la prima gara<br />
del Trittico Lombardo riservata ai corridori<br />
professionisti. Partenza e arrivo<br />
da Lissone. Il tracciato propone un tra<strong>di</strong>zionale<br />
giro nella Brianza. Il secondo<br />
ap<strong>punta</strong>mento è con la Coppa Bernocchi<br />
in programma il 2 <strong>di</strong> <strong>ottobre</strong>. La<br />
104esima e<strong>di</strong>zione della gara celebra il<br />
centenario della vittoria del primo campione<br />
mon<strong>di</strong>ale italiano <strong>di</strong> ciclismo su<br />
strada, Libero Ferrario, e per questo<br />
motivo la partenza sarà a Parabiago,<br />
sua città natale. A conclusione del Trittico,<br />
il 3 <strong>ottobre</strong>, si svolgerà la Tre Valli<br />
Varesine con partenza e arrivo a Varese.<br />
Qualche giorno prima, il 1° <strong>di</strong> <strong>ottobre</strong>,<br />
è in programma la Gran Fondo Tre<br />
Valli Varesine lungo un percorso chiuso<br />
al traffico fra laghi, colline, montagne e<br />
borghi prealpini.<br />
30 settembre, l’Eroica <strong>di</strong> Gaiole in<br />
Chianti<br />
Rivolta agli appassionati del ciclismo<br />
vintage è l’Eroica, in programma sabato<br />
30 settembre. Partenza da Gaiole in<br />
Chianti, in provincia <strong>di</strong> Siena. La manifestazione<br />
propone 5 percorsi (210,<br />
135, 106, 81, 46 km) per bici da strada<br />
“eroiche”. I concorrenti partecipano indossando<br />
le <strong>di</strong>vise dei corridori del<br />
passato. La prima e<strong>di</strong>zione si è svolta<br />
nel 1997.<br />
Il Santuario della Madonna del Ghisallo e,<br />
a destra in alto, il Museo del ciclismo.<br />
Sabato 7 <strong>ottobre</strong> si <strong>di</strong>sputerà il Giro <strong>di</strong><br />
Lombar<strong>di</strong>a, la classica <strong>di</strong> fine stagione.<br />
Partenza da Bergamo e arrivo a Como.<br />
Non mancherà, anche quest’anno,<br />
la tra<strong>di</strong>zionale salita del Ghisallo.<br />
Chi vuole cimentarsi con il fuoristrada<br />
può dare un’occhiata al calendario delle<br />
manifestazioni riservate alle bici gravel.<br />
Venerdì 6 <strong>ottobre</strong> è in programma il<br />
Bikepacking Adventure Emilia Gravel<br />
su un percorso <strong>di</strong> 315 chilometri tra le<br />
province <strong>di</strong> Piacenza, Parma e Reggio<br />
Emilia. La partenza è a Busseto.<br />
Per gli appassionati delle due ruote e<br />
gli addetti ai lavori non mancano gli<br />
ap<strong>punta</strong>menti. Dall’11 al 13 <strong>ottobre</strong>,<br />
ad esempio, si svolgerà EuroVelo &<br />
Cycling Tourism Conference, che riunisce<br />
tutti gli attori del settore del cicloturismo.<br />
L’e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> quest’anno si svolgerà<br />
a Izmir, in Turchia.<br />
22 <strong>ottobre</strong>, Mille Mila Bici a Milano<br />
Domenica 22 <strong>ottobre</strong> Milano sarà coinvolta<br />
in una festa de<strong>di</strong>cata alla ciclabilità:<br />
da Piazza del Cannone partirà Mille<br />
Mila Bici, una ‘Pedalata nel cuore <strong>di</strong><br />
Milano’. <strong>In</strong>iziativa <strong>di</strong> cui Legambiente<br />
Lombar<strong>di</strong>a si fa promotrice, insieme<br />
alle altre realtà aderenti, per il recupero<br />
<strong>di</strong> un evento citta<strong>di</strong>no de<strong>di</strong>cato alla<br />
promozione della ciclabilità che in città<br />
manca ormai dal 2017. L’itinerario <strong>di</strong><br />
poco più <strong>di</strong> 16 chilometri, adatto a tutte<br />
le ‘gambe’, parte – alle 10.00 – e arriva<br />
in Piazza del Cannone, passerà per Cadorna,<br />
Buonarroti, Giulio Cesare, Arduino,<br />
cavalcavia Monte Ceneri, Lugano,<br />
Maciachini, Loreto, Venticinque<br />
Aprile, Biancamano, e sarà chiuso al<br />
traffico durante il passaggio del corteo<br />
dalla polizia locale <strong>di</strong> Milano, coa<strong>di</strong>uvata<br />
dai volontari della rete <strong>di</strong> realtà aderenti.<br />
La manifestazione terminerà alle<br />
14.00. Testimonial dell’evento è Ilaria<br />
Fiorillo, creatrice <strong>di</strong> Milano in Bicicletta,<br />
l’account <strong>In</strong>stagram da 28mila follower<br />
che negli ultimi anni ha saputo<br />
raccontare una città <strong>di</strong>versa proprio perché<br />
vista dalla bicicletta. Ilaria è, tra l’altro,<br />
sindaca della Bicicletta <strong>di</strong> Milano<br />
(BYCS Milan Bicycle Mayor), parte <strong>di</strong> un<br />
network globale <strong>di</strong> ambasciatrici e ambasciatori<br />
della ciclabilità.<br />
24-26 <strong>ottobre</strong> a Genova<br />
premiazione Comuni sostenibili<br />
<strong>In</strong> occasione della 40a Assemblea Nazionale<br />
Anci, che si terrà a Genova dal<br />
24 al 26 <strong>ottobre</strong> <strong>2023</strong>, saranno premiati<br />
i vincitori dei Comuni sostenibili. Si tratta<br />
della settima e<strong>di</strong>zione del premio ideato<br />
da Ludovica Casellati, <strong>di</strong>rettrice <strong>di</strong><br />
Viagginbici.com e Luxurybikehotels.<br />
com, organizzato con la collaborazione<br />
<strong>di</strong> Anci, Associazione Nazionale Comuni<br />
Italiani. Sono tra i sostenitori e partner<br />
del premio Urban Award, <strong>In</strong>tesa<br />
Sanpaolo, Bosch e Ancma. Il Comune<br />
vincitore riceverà un parco bici messo<br />
a <strong>di</strong>sposizione dalle aziende <strong>di</strong> Ancma,<br />
Associazione Nazionale Ciclo Motociclo<br />
Accessori, <strong>di</strong> Confindustria.Nella giuria<br />
<strong>di</strong> esperti che tributa il premio anche<br />
Marino Bartoletti, giornalista sportivo,<br />
e Vittorio Brumotti, inviato <strong>di</strong> Striscia<br />
la Notizia e, per l’Osservatorio Bikeconomy,<br />
Silvia Livoni.
L’IMPRESA<br />
in <strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong> 13<br />
Giulia, 8000 Km sulle orme <strong>di</strong> Luigi Masetti<br />
Una ragazza vuole emulare il papà del cicloturismo. È partita dal Polesine ro<strong>di</strong>gino<br />
ed è arrivata sino a Chicago. Un viaggio dalle parte delle ragazze sulla scia<br />
<strong>di</strong> Alfonsina Strada e Annie Londonderry, pioniere del ciclismo rosa<br />
TECNICA DI VIAGGIO<br />
Nel suo viaggio, Giulia utilizza una<br />
bicicletta gravel Bradley artigianale con<br />
pannier laterali GIVI-Bike, che offrono<br />
una maggiore capienza e uno stile più<br />
“classico”. I pannier sono sistemati<br />
posteriormente, mentre una borsa da<br />
manubrio conterrà i materiali per la<br />
notte come la tenda, il sacco a pelo e il<br />
materassino.<br />
C’è anche una borsa top tube per gli<br />
oggetti <strong>di</strong> valore, come i documenti e<br />
i sol<strong>di</strong>, e una borsa half-frame per gli<br />
attrezzi e la giacca antivento. <strong>In</strong>oltre, sono<br />
utilizzate due sacchette per gli snack da<br />
posizionare sul manubrio.<br />
Ottomila chilometri in bicicletta, 80<br />
al giorno. Un viaggio, anzi un “Viaggissimo”,<br />
dall’Italia sino agli Stati Uniti d’America.<br />
A firmare l’impresa un’intrepida<br />
ragazza, Giulia Baroncini, partita il<br />
9 giugno dal paese <strong>di</strong> Trecenta, nel Polesine<br />
ro<strong>di</strong>gino. Il lungo pedalare si è<br />
concluso: dopo tanta strada l’obiettivo<br />
è stato centrato. Dopo aver attraversato<br />
l’Europa e raggiunto Londra, Giulia<br />
ha preso un aereo per gli Stati Uniti. Il<br />
suo viaggio è proseguito per Buffalo,<br />
Niagara, il Lago Erie e infine Chicago.<br />
Lungo il percorso ha utilizzato il reticolo<br />
delle ciclovie Eurovelo che, proprio<br />
nel <strong>2023</strong>, tocca il traguardo del XXV anniversario.<br />
Giulia si è ispirata al viaggio compiuto<br />
nel 1893 da Luigi Masetti, considerato<br />
il primo cicloturista della storia. Masetti,<br />
originario <strong>di</strong> Trecenta, percorse allora<br />
7mila chilometri – Atlantico escluso –<br />
per andare e tornare dall’Italia agli Stati<br />
Uniti e documentare la World Columbian<br />
Exposition (la Grande esposizione<br />
universale <strong>di</strong> Chicago). Il viaggio fu<br />
sponsorizzato dal Corriere della Sera<br />
che pubblicò a <strong>punta</strong>te la cronaca del<br />
viaggio.<br />
Ma come è nata in Giulia questa pazza<br />
idea? Tutto ha avuto origine due anni fa<br />
mentre stava leggendo il libro “L’anarchico<br />
delle due ruote” <strong>di</strong> Luigi Rossi<br />
e<strong>di</strong>to da E<strong>di</strong>ciclo. Una vera e propria crisi<br />
esistenziale l’aveva portata a gironzolare<br />
in una libreria – luogo <strong>di</strong> per<strong>di</strong>zioni,<br />
ma anche <strong>di</strong> ritrovamenti – e a trattenersi<br />
davanti agli scaffali<br />
<strong>di</strong> letteratura <strong>di</strong> viaggio.<br />
Ad attirarla la copertina<br />
argento del libro. E qui<br />
iniziò subito a pedalare,<br />
almeno con la fantasia,<br />
immaginando le strade<br />
percorse dal buon Masetti.<br />
Giulia, oggi sulle orme<br />
<strong>di</strong> un avventuriero<br />
dell’800, vuole essere da<br />
sprone a tante altre donne<br />
per viaggiare in assoluta<br />
libertà con lo strumento<br />
che più favorisce<br />
questa inclinazione: la<br />
bicicletta. Il suo è cicloviaggio,<br />
se non femminista,<br />
perlomeno dalla<br />
parte delle ragazze, sulla<br />
scia <strong>di</strong> Alfonsina Strada,<br />
la prima donna ad<br />
aver partecipato al Giro<br />
d’Italia, o Annie Londonderry, la<br />
prima donna ad aver compiuto il giro<br />
del mondo in bici. Il viaggio è anche<br />
un inno alla sostenibilità in quanto la<br />
bici è un mezzo ecosostenibile. Immaginiamo<br />
8.000 km ad emissioni 0 <strong>di</strong> CO2<br />
(escludendo la tratta in aereo). Uno degli<br />
obiettivi <strong>di</strong> questa impresa è spronare<br />
quanta più gente possibile a viaggiare<br />
in sella per il mondo o anche semplicemente<br />
a utilizzarla come mezzo <strong>di</strong><br />
trasporto nella quoti<strong>di</strong>anità. C’è ancora<br />
troppa gente che prende la macchina<br />
per andare a fare la spesa a pochi metri<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza. <strong>In</strong> chiave sostenibile Giulia<br />
indossa scarpe fatte per buona parte <strong>di</strong><br />
materiali riciclati, camicie prese ai mercatini<br />
vintage e riadattate, borse fatte<br />
con materiali resistenti che durano nel<br />
tempo.
14 in <strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong><br />
NEWS<br />
Le notizie e le curiosità da tutto il mondo<br />
per chi va in bici<br />
CARRIER, BORSE RESISTENTI PER LUNGHI VIAGGI<br />
Givi-Bike, azienda <strong>di</strong> riferimento per il bikepacking,<br />
ha presentato Carrier, la borsa impermeabile<br />
ideata per il cicloturismo. Con una<br />
capienza massima <strong>di</strong> 3,5 litri, grazie al<br />
sistema <strong>di</strong> chiusura ROLL-TOP, il viaggiatore<br />
a due ruote può portare con sè<br />
tutto ciò <strong>di</strong> cui ha bisogno per un’uscita<br />
in bicicletta senza doversi preoccupare<br />
del maltempo, grazie al tessuto in nylon<br />
ripstop alta tenacità e Tpu, che rende la borsa impermeabile e resistente.<br />
Carrier è stata progettata per adattarsi perfettamente alla forcella<br />
della bicicletta, garantendo una stabilità ottimale durante la pedalata,<br />
grazie al suo nuovo sistema <strong>di</strong> attacco che permette <strong>di</strong> agganciarla e<br />
sganciarla al mezzo con un solo movimento. <strong>In</strong>oltre, le stampe logo riflettenti<br />
aumentano la visibilità del ciclista sulla strada.<br />
SCULTURA ENDURANCE GR, L’ULTIMA NATA<br />
IN CASA MERIDA PER IL MONDO GRAVEL<br />
All’interno del mondo gravel, accanto agli amanti dell’avventura e del<br />
bikepacking, continua a crescere la domanda <strong>di</strong> biciclette più focalizzate<br />
sulle gare, <strong>di</strong> pari passo all’aumento <strong>di</strong> competizioni specifiche e <strong>di</strong> atleti<br />
specializzati nella <strong>di</strong>sciplina. Se la Scultura Endurance <strong>di</strong> Merida aveva<br />
già occupato questo spazio, offrendo una geometria confortevole e sportiva<br />
adatta al fuoristrada, ampio spazio per gli pneumatici e una velocità<br />
ispirata alla Scultura, tra le bici più competitive e capaci su strada, la<br />
Scultura Endurance Gr rappresenta un ulteriore passo avanti in questa<br />
<strong>di</strong>rezione. La nuova bici Merida per le gare su sterrato si basa su un telaio<br />
– in carbonio o in alluminio a seconda dei modelli – dal peso ottimizzato<br />
con un profilo dei tubi maggiormente aero<strong>di</strong>namico, integrazione<br />
dei cavi aggiornata, morsetto della sella nascosto, ampio spazio per<br />
gli pneumatici e ponte del reggisella rimovibile. Queste caratteristiche,<br />
insieme a una geometria più orientata alla corsa e alla conformità della<br />
parte posteriore, conferiscono alla Scultura Endurance Gr l’assetto perfetto<br />
per una bici da corsa gravel agonistica.<br />
La Scultura Endurance Gr sarà <strong>di</strong>sponibile<br />
nel mercato italiano in<br />
versione Scultura Endurance Gr<br />
5000, a un prezzo in<strong>di</strong>cativo <strong>di</strong><br />
3.000,00 €.<br />
Dotata <strong>di</strong> un telaio in carbonio,<br />
presenta le seguenti caratteristiche<br />
(in base a una taglia M):<br />
• Peso del telaio: circa 1124 g<br />
• Angolo <strong>di</strong> sterzo: 73°<br />
• Stack: 584 mm<br />
• Reach: 380 mm<br />
• Spazio per gli pneumatici: 35 mm<br />
IL PORTABICI ADATTO A TUTTI<br />
Thule Epos è un nuovo portabici da gancio traino, completamente<br />
ripiegabile e reclinabile, proposto dall’omonima<br />
azienda svedese. Segnaliamo l’innovativo sistema<br />
<strong>di</strong> aggancio telescopico adatto per trasportare biciclette<br />
<strong>di</strong> qualsiasi tipo o <strong>di</strong>mensione, dalle MTB alle bici da strada,<br />
passando per modelli gravel ed e-bike. Il sistema <strong>di</strong><br />
bracci telescopici, dotati <strong>di</strong> testa girevole e cinghie rinforzate,<br />
rende il portabici versatile e facile da utilizzare. Con<br />
Thule Epos si possono trasportare 2 o 3 biciclette del peso<br />
complessivo <strong>di</strong> 60 kg totali, scegliendo se fissarle dal<br />
telaio o dalla ruota posteriore.<br />
A FORLIMPOPOLI IL BIKE PARK PIÙ GRANDE D’ITALIA<br />
Si trova a Forlimpopoli, in provincia<br />
<strong>di</strong> Forlì Cesena, il più<br />
grande bike park gratuito d’Italia.<br />
È il “BRN Village”, inaugurato<br />
lo scorso 3 giugno in occasione<br />
della ‘Giornata Mon<strong>di</strong>ale<br />
della Bicicletta’. Il progetto è<br />
stato realizzato dall’azienda <strong>di</strong><br />
componentistica guidata dai coceo<br />
Gianluca e Marco Bernar<strong>di</strong>,<br />
grazie a un investimento <strong>di</strong> oltre 10 milioni <strong>di</strong> euro. Il bike park, accessibile a tutti, è esteso<br />
su una superficie <strong>di</strong> 70 mila metri quadrati. All’interno ci sono sei <strong>di</strong>fferenti piste. Di<br />
queste, tre sono a pagamento, acquistando un biglietto attraverso l’app MyBRNVillage. Il<br />
biglietto serve in particolare a garantire una copertura assicurativa a tutti coloro che utilizzano<br />
le piste più impegnative. Oltre all’anello ciclabile che percorre tutto il parco, le due<br />
piste gratuite sono quelle <strong>di</strong>dattiche de<strong>di</strong>cate ai più piccoli. L’accesso alle piste a pagamento<br />
parte da 6 euro per l’ingresso serale (dalle 19 alle 21) e 10 euro per il biglietto giornaliero.<br />
Dall’app è anche possibile acquistare abbonamenti annuali, noleggiare una bici<br />
(BMX, <strong>di</strong>rt o balance bike) o un transponder. A completamento dell’offerta al ciclista, anche<br />
colonnine <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dell’acqua, punti <strong>di</strong> ricarica per le bici elettriche, una stazione<br />
per il gonfiaggio delle gomme, un lavaggio a bassa pressione, colonnine attrezzate<br />
per la manutenzione e rastrelliere con lucchetti <strong>di</strong> sicurezza e un bike cafè.<br />
A PESCARENICO APRE SOQQUADRO, UN PUNTO DI RISTORO<br />
CON CICLO OFFICINA E NOLEGGIO BICI<br />
Musica, tavolini esterni, un parco<br />
giochi per i bambini, la ciclofficina<br />
e le docce per i ciclisti: il dehor <strong>di</strong><br />
Pescarenico, in provincia <strong>di</strong> Lecco,<br />
ha preso vita. Il nuovo Chiosco Soqquadro,<br />
nel parco Ad<strong>di</strong>o ai Monti<br />
è stato inaugurato nel mese <strong>di</strong> luglio.<br />
A tagliare il nastro il sindaco <strong>di</strong><br />
Lecco, Mauro Gattinoni, accompagnato<br />
da assessori e consiglieri <strong>di</strong><br />
Palazzo Bovara, e il nuovo gestore<br />
Sam Boutriq che, con Virginia Braga,<br />
è proprietario della società Cadaques,<br />
che ha vinto il bando per i prossimi 12 anni. Il Chiosco, che si trova lungo<br />
la via percorribile in bici che collega Milano con Lecco, si propone come un punto <strong>di</strong><br />
ristoro e accoglienza per i cicloturistici intenzionati a scoprire la zona in bicicletta, richiamati<br />
anche dalle atmosfere manzoniane.
CICLISTA 2.0<br />
È il <strong>di</strong>splay che in<strong>di</strong>ca la strada<br />
in <strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong> 15<br />
Una panoramica alle app che migliorano l’esperienza in bici. Sono tour planner,<br />
ma anche piattaforme social per pedalare in compagnia. Si possono registrare tempi,<br />
<strong>di</strong>stanze e prestazioni o usarle semplicemente per non sbagliare <strong>di</strong>rezione<br />
Scordatevi il ciclista che si ferma in un<br />
bar a chiedere la strada. Dimenticatevi<br />
le cartine geografiche e in<strong>di</strong>ci <strong>punta</strong>ti<br />
per <strong>di</strong>re: “Noi siamo qui!”. Chi va in bici<br />
programma in anticipo l’uscita, ha il <strong>di</strong>to<br />
sull’app, prima, durante e dopo l’escursione.<br />
L’applicazione più conosciuta<br />
è Strava, usata soprattutto dagli agonisti<br />
per tenere traccia delle prestazioni:<br />
chilometri percorsi, me<strong>di</strong>a oraria, calorie<br />
spese, <strong>di</strong>slivello. Negli ultimi tempi,<br />
però, si è sempre più <strong>di</strong>ffusa Komoot,<br />
che oggi fa tendenza e ha una vocazione<br />
a essere social. Nel periodo della<br />
pandemia i tedeschi hanno scaricato<br />
molto questa applicazione. A prima vista<br />
sembra essere particolarmente adatta ai<br />
cicloturisti. Il motto è: scopri, pianifica<br />
e con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong> le esperienze. Komoot unisce<br />
tutte le caratteristiche <strong>di</strong> un sistema<br />
<strong>di</strong> pianificazione percorsi in un pratico<br />
tour planner, un’app <strong>di</strong>sponibile su <strong>di</strong>spositivi<br />
iOS, Android e desktop. Molte<br />
sono le funzioni offerte: mappe topografiche,<br />
informazioni su <strong>di</strong>stanza, <strong>di</strong>slivello<br />
e durata, integrazione con <strong>di</strong>spositivi<br />
GPS tra cui Wahoo e Garmin (inclusa<br />
un’app sviluppata appositamente per<br />
Garmin) e un potente algoritmo che permette<br />
<strong>di</strong> includere solo i tipi <strong>di</strong> strada e<br />
sentiero desiderati. Pianificato<br />
il percorso, l’app<br />
converte il telefono in<br />
un <strong>di</strong>spositivo GPS dotato<br />
<strong>di</strong> voce <strong>di</strong> navigazione<br />
turn-by-turn e consente <strong>di</strong><br />
adattare l’itinerario anche<br />
in movimento. Il sito ha<br />
una grafica accattivante,<br />
suggerisce, consiglia, offre<br />
itinerari. Si può scegliere il<br />
tipo <strong>di</strong> mezzo da impiegare<br />
(bici da corsa, mountain bike o gravel)<br />
da un menu a ten<strong>di</strong>na e il programma<br />
suggerisce itinerari su misura. Basta<br />
<strong>di</strong>gitare la località d’interesse e il motore<br />
<strong>di</strong> ricerca ti porta all’interno della<br />
cartina dove sono evidenziati gli itinerari<br />
consigliati. Il dettaglio orografico è buono,<br />
le cartine sono colorate e si vedono<br />
bene le strade <strong>di</strong> percorrenza. Si può scaricare<br />
la traccia gpx. Gli itinerari suggeriti<br />
nella zona presentano le schede tecniche<br />
con tutte le informazioni necessarie<br />
per pianificare un viaggio. L’app funziona<br />
anche come un social: si può scegliere,<br />
per esempio, <strong>di</strong> seguire un amico nelle<br />
sue uscite in bicicletta, che al termine<br />
in genere posta qualche foto della sua<br />
“impresa”.<br />
Come usare l’applicazione<br />
Ve<strong>di</strong>amo come l’applicazione crea percorsi<br />
su misura per ogni utente. È sufficiente<br />
selezionare sport, punto <strong>di</strong> partenza<br />
e destinazione per ricevere un<br />
itinerario adatto alle proprie<br />
esigenze e alla propria bici.<br />
L’applicazione fornisce informazioni<br />
dettagliate sul percorso,<br />
ad esempio sulla tipologia<br />
delle superfici e sul<br />
<strong>di</strong>slivello. <strong>In</strong> tal modo l’utente<br />
può localizzare facilmente<br />
e in anticipo le salite più impegnative<br />
ed essere sicuro <strong>di</strong><br />
pedalare solo su strade asfaltate,<br />
a meno che non voglia<br />
aggiungere un pizzico <strong>di</strong> avventura<br />
includendo degli sterrati. Gli<br />
Highlight segnati sulla mappa attraverso<br />
punti rossi, sono i consigli dati dai<br />
ciclisti locali. Può trattarsi <strong>di</strong> una salita<br />
o <strong>di</strong> uno sterrato da non perdere, del negozio<br />
bici più fornito della zona o ad<strong>di</strong>rittura<br />
del miglior espresso in città.<br />
Per programmare un’uscita in bici non<br />
c’è solo Komoot. Il cicloturista può usare<br />
anche OpenCycleMap, la versione <strong>di</strong><br />
OpenStreetMap che dal 2008, ispirato a<br />
Wikipe<strong>di</strong>a, evidenzia la presenza <strong>di</strong> piste<br />
ciclabili e ciclovie in un determinato<br />
territorio. Si tratta <strong>di</strong> un progetto collaborativo<br />
cui tutti possono partecipare,<br />
inserendo o correggendo i dati, nello<br />
spirito <strong>di</strong> creare mappe non sostenute<br />
da finalità commerciali. OpenCycle-<br />
Map evidenzia anche i punti <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />
e <strong>di</strong> noleggio biciclette, la presenza <strong>di</strong><br />
fontanelle per riempire la borraccia, ciclofficine,<br />
caffè e toilette. Forse l’unico<br />
limite è che i dati non sono aggiornatissimi,<br />
però è una buona base <strong>di</strong> partenza<br />
per chi ha bisogno <strong>di</strong> saperne il più possibile<br />
prima <strong>di</strong> intraprendere un viaggio.<br />
Per chi è giustamente preoccupato per i<br />
furti consigliamo BiciClope: si inserisce<br />
un <strong>di</strong>spositivo Gps nel manubrio della<br />
bicicletta e l’app funziona come<br />
un social network. Se la bici<br />
viene rubata e passa vicino<br />
a uno degli utenti che la utilizzano,<br />
il suo smartphone dà<br />
imme<strong>di</strong>atamente l’allarme.<br />
Con Bike Repair puoi consultare<br />
guide dettagliate che ti<br />
assistono nella manutenzione<br />
e riparazione del mezzo.<br />
<strong>In</strong><strong>di</strong>cato per chi vuole fare<br />
da sé evitando <strong>di</strong> passare dal<br />
meccanico ciclista.<br />
Con Relive, invece, puoi non solo tracciare<br />
e con<strong>di</strong>videre le tue uscite, ma anche<br />
realizzare dei video in 3D con il<br />
racconto delle escursioni.<br />
<strong>In</strong>fine, per chi ama infine scalare le<br />
montagne in bicicletta, c’è Climbs.bike,<br />
l’app con un database <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> itinerari<br />
verticali, comprese le salite delle<br />
gran<strong>di</strong> corse a tappe come il Tour e il<br />
Giro d’Italia.<br />
Supplemento a NordMilano24<br />
N. 1 - Ottobre <strong>2023</strong><br />
Marketing e pubblicità: DeiNaviganti 3453971562 - 3407012503<br />
E<strong>di</strong>tore: Prima Società Cooperativa Sociale a r.l.<br />
via Canzio 11, 2092 Cinisello Balsamo (MI)<br />
Testi: Angelo De Lorenzi e Paolo Costa<br />
Grafica e impaginazione: Yurij Pezzini<br />
Stampa: La Tipografia - Buccinasco (Mi)<br />
Immagini: Angelo De Lorenzi (8, le due foto in basso e a pag. 9, 12 le foto in alto), Brn Village<br />
(13), Coppa Agostoni (cover, 3 le 2 immagini in basso, 12 foto a metà pagina), Coppa Bernocchi<br />
(3, in alto e in basso a destra, 5), Ciclovia appenninica Alte Marche (10), D.Darrault -CRT<br />
Centre-Val de Loire (cover, 11 in alto e in basso), Eroica Gaiole in Chianti (12, immagini in fondo<br />
alla pagina), Fabio Moto (4), Givi-Bike (13, 14), Mauro Fumagalli (7), Merida (13), Roberto Peia<br />
(cover, 2), Wikipe<strong>di</strong>a (4, in alto a destra), Komoot (14), Adobe Stock (6, 8 in alto e a sinistra).
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in <strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong><br />
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