19.09.2023 Views

In punta di sellino n. 1 - ottobre 2023

In punta di sellino n. 1 - ottobre 2023

In punta di sellino n. 1 - ottobre 2023

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

6 in <strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong><br />

ITINERARI IN LOMBARDIA<br />

Varesotto, nella terra dei campioni<br />

Attorno a Varese si snodano itinerari percorsi anche dai miti del ciclismo, come<br />

Alfredo Binda, il primo Campionissimo. Sono da provare gli otto chilometri della salita<br />

del Brinzio, l’ascesa impegnativa del Cuvignone e quella del Campo dei Fiori<br />

Più <strong>di</strong> cento chilometri <strong>di</strong> piste ciclabili<br />

da un lago all’altro. Su strada le salite<br />

più <strong>di</strong>verse, con caratteristiche pronte a<br />

sod<strong>di</strong>sfare i ciclisti più esigenti. Panorami<br />

mozzafiato, con esplosioni <strong>di</strong> verde in<br />

estate. L’alto Varesotto è davvero il para<strong>di</strong>so<br />

delle due ruote, luogo ideale per<br />

gite o allenamenti. Sul versante nord del<br />

Campo dei Fiori la strada che sale da<br />

Rancio in Valcuvia a Brinzio, per esempio,<br />

è storicamente <strong>di</strong>ventata una meta<br />

cult. Quegli otto chilometri sono stati inseriti<br />

nel tracciato <strong>di</strong> tantissime e<strong>di</strong>zioni<br />

della classica <strong>di</strong> casa, la Tre Valli Varesine,<br />

nel percorso del Giro <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a<br />

e <strong>di</strong> tappe del Giro d’Italia. Una volta<br />

nelle corse era determinante, ma oggi<br />

telai in carbonio e ruote speciali hanno<br />

<strong>di</strong>a) e del Montello (1,15 km. al 6,5%) e<br />

arrivo all’Ippodromo, come avvenuto<br />

nell’in<strong>di</strong>menticabile Mon<strong>di</strong>ale varesino<br />

del 1951. Questa e<strong>di</strong>zione vide prevalere<br />

lo svizzero “nasone” Kubler che beffò<br />

gli azzurri Magni e Bevilacqua (Bartali<br />

fu protagonista <strong>di</strong> una ritardata rimonta<br />

mentre Coppi, febbricitante, non partecipò).<br />

Lasciato l’Ippodromo, il percorso<br />

si snodava verso Sant’Ambrogio, la<br />

Rasa e Brinzio, imboccando in <strong>di</strong>scesa<br />

la strada che sale dal fondovalle (insomma,<br />

l’ultimo tratto della salita del Brinzio<br />

al contrario).<br />

Mentre il percorso dei Mon<strong>di</strong>ali 2008<br />

poco si presta a passeggiate per via<br />

dell’attraversamento urbano, quello dei<br />

Mon<strong>di</strong>ali 1951 non presenta soverchie<br />

ri (partenza a Masnago, Varese) e il Cuvignone,<br />

già palestra del grande Alfredo<br />

Binda negli anni ’20 e ’30 (tra l’altro<br />

lui abitava proprio all’inizio dell’ascesa,<br />

nel centro <strong>di</strong> Cittiglio).<br />

La palestra <strong>di</strong> allenamento<br />

<strong>di</strong> Ivan Basso<br />

Si tratta <strong>di</strong> due scalate che valgono i<br />

passi dolomitici e possono essere affrontate<br />

solo se ben allenati: hanno pendenze<br />

con punte del 10-11% e circa <strong>di</strong>eci km<br />

<strong>di</strong> lunghezza. Entrambe hanno un punto<br />

<strong>di</strong> riferimento interme<strong>di</strong>o: Vararo<br />

per il Cuvignone e il Sacro Monte per il<br />

Campo dei Fiori. <strong>In</strong> cima, quest’ultima<br />

offre un bellissimo panorama sui laghi,<br />

proprio al termine della strada. Il passo<br />

del Cuvignone è invece immerso nel bosco<br />

e da lì in poi la strada prosegue verso<br />

nuovi orizzonti, nuove <strong>di</strong>scese e salite,<br />

percorsi da scegliere su misura <strong>di</strong><br />

ciascuno in un ambiente che per il ciclista<br />

esperto equivale a una scorpacciata.<br />

Chissà se Ivan Basso, due volte vincitore<br />

del Giro d’Italia, aveva il tempo e la possibilità<br />

<strong>di</strong> godersi il paesaggio quando<br />

affrontava queste salite in allenamento.<br />

Da perfetto stakanovista, era capace<br />

<strong>di</strong> affrontare per tre volte il Cuvignone,<br />

il Brinzio in un’unica sessione e poi per<br />

UNA PEDALATA VERSO<br />

IL LAGO DI LUGANO<br />

Dalla Valganna, proprio da Ganna,<br />

si può salire verso l’Alpe Tedesco<br />

4 km. con la strada che più<br />

volte si impenna al 10-11%) per<br />

poi scendere dal passo in Valceresio,<br />

altra valle dalle mille possibilità<br />

quanto a itinerari. Arrivati a<br />

Cuasso e poi a Porto Ceresio (Lago<br />

<strong>di</strong> Lugano) si può proseguire verso<br />

Brusimpiano e da lì salire al santuario<br />

della Madonna miracolosa<br />

<strong>di</strong> Ardena, dopo tre km. e mezzo<br />

<strong>di</strong> salita non <strong>di</strong>fficile. La mèta è<br />

una località meravigliosa con una<br />

vista mozzafiato e la possibilità <strong>di</strong><br />

raggiungere la Valmarchirolo tramite<br />

due strade: una senza particolari<br />

pendenze e l’altra (per Marzio)<br />

da riservare ai palati forti. Qui<br />

la salita è dura e non a caso anche<br />

“un certo” Vincenzo Nibali l’aveva<br />

scelta per i suoi allenamenti.<br />

Dalla Valmarchirolo si può andare<br />

sul Monte Sette Termini, tornare<br />

a Brinzio, inoltrarsi nel luinese…<br />

insomma le strade da bici nel Varesotto<br />

sono infinite.<br />

Veduta del lago <strong>di</strong> Varese.<br />

appiattito i valori. Così il Brinzio continua<br />

a fare la <strong>di</strong>fferenza solo tra gli amatori<br />

e nelle competizioni giovanili (da 60<br />

anni è il teatro dei campionati provinciali).<br />

Gli otto chilometri (4,9% la pendenza<br />

me<strong>di</strong>a con punte dell’8 e del 10 dopo il<br />

primo km.) sono una meta consigliabile<br />

ad ogni cicloturista, che potrà godere <strong>di</strong><br />

un ambiente immerso nella natura, lontano<br />

dal traffico, e soffermarsi ad ammirare<br />

l’attraversamento <strong>di</strong> Rancio col pavè,<br />

i tornanti fino alla cappelletta della<br />

Madonna dei ciclisti, l’ingresso nel paese<br />

<strong>di</strong> Brinzio (con l’affresco dei miti <strong>di</strong><br />

Ganna, Binda, Coppi e Bartali) per concludere<br />

con l’ultimo strappo che porta al<br />

giogo della Motta Rossa, che invita a lasciar<br />

correre la bici verso Varese.<br />

Le salite dei Mon<strong>di</strong>ali<br />

Per i Mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> ciclismo varesini del<br />

2008 venne scelto un circuito in buona<br />

parte citta<strong>di</strong>no, con le salite dei Ronchi<br />

(3,13 km. al 4,5% <strong>di</strong> pendenza me-<br />

<strong>di</strong>fficoltà altimetriche ed è consigliabile<br />

a tutti. Lasciato Brinzio, ci si in<strong>di</strong>rizza<br />

verso Bedero e Ganna lungo una strada<br />

che presenta la variante per il piccolo<br />

borgo <strong>di</strong> Mondonico (per chi vuole cimentarsi<br />

con la salita). Raggiunta Ganna<br />

(da notare la millenaria Ba<strong>di</strong>a <strong>di</strong> San<br />

Gemolo e il laghetto) e superata una<br />

breve sezione in pavè, si svolta a destra<br />

verso Varese per immettersi in Valganna.<br />

Prima <strong>di</strong> tornare in città, al termine<br />

dei 24 km. del tracciato, si può ammirare<br />

l’affascinante località delle Grotte,<br />

molto fresca anche d’estate, con una cascata<br />

che cade dalla roccia, e più avanti<br />

l’antico stabilimento liberty della<br />

birreria Poretti. Nel 1951 i corridori<br />

gareggiarono su 25 giri per complessivi<br />

295,200 km, percorsi dal vincitore in 8<br />

h 28’ 28” alla me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 34,8 kmh. Oggi,<br />

in tempi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e molto più alte, nelle<br />

competizioni compaiono salite assai<br />

lunghe e impegnative come, per quanto<br />

riguarda il Varesotto, il Campo dei Fio-<br />

L’AUTORE<br />

Scorcio <strong>di</strong> Brinzio.<br />

due volte il Campo dei Fiori. Cose impossibili,<br />

che solo i campioni sanno e possono<br />

fare. A chi preferisse un itinerario<br />

meno impegnativo consigliamo <strong>di</strong> percorrere<br />

la ciclovia del Lago <strong>di</strong> Varese:<br />

un anello <strong>di</strong> 28 chilometri che abbraccia<br />

tutto il lago e che regala paesaggi suggestivi<br />

come la Schiranna con i suoi ampi<br />

prati e gli alberi che regalano ombra anche<br />

nelle giornate più calde o Gavirate,<br />

con il suo suggestivo lungolago. Imper<strong>di</strong>bile<br />

la visita al Chiostro <strong>di</strong> Voltorre, nella<br />

frazione del Comune <strong>di</strong> Gavirate: un<br />

piccolo chiostro, una minuscola chiesa<br />

absidata con il campanile, e alcuni locali<br />

un tempo parte <strong>di</strong> un più ampio e<strong>di</strong>ficio<br />

monastico. L’e<strong>di</strong>ficio è aperto al pubblico<br />

e vi si organizzano mostre e incontri.<br />

Paolo Costa è <strong>di</strong> Varese e quin<strong>di</strong> conosce molto bene la zona. Appassionato<br />

ed esperto <strong>di</strong> ciclismo ha scritto vari libri sull’argomento.<br />

Per i tipi della E <strong>di</strong>ciclo ha pubblicato Gino Bartali, la vita, le<br />

imprese, le polemiche (2015), mentre quest’anno ha licenziato<br />

un bel libro dal titolo Sorrisi e fantasia. Il ciclismo <strong>di</strong> Silvano<br />

Contini, e<strong>di</strong>to da SunRise Me<strong>di</strong>a. I proventi <strong>di</strong> questo lavoro vanno<br />

in beneficenza. Per chi è interessato: info@sunriseme<strong>di</strong>a.it<br />

Il lago <strong>di</strong> Lugano.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!