La rivista istituzionale del Soccorso Alpino e Speleologico - n. 82, ottobre 2023

ficienti, sia in senso socio-culturale, aprendosi
ad accogliere masse di visitatori che,
dal punto di vista delle motivazioni, accettano
sempre meno la “fatica” e la “scomodità”
che ne erano caratteristiche, perché la
cultura contemporanea, i nuovi stili di vita,
e il confronto con altre esperienze turistiche
e di viaggio spingono a modificare la
tipologia e lo standard dei servizi richiesti.
Anche le due categorie delle “famiglie” e
degli “alpinisti”, che avevano decretato il
successo della montagna turistica, sono
nel frattempo profondamente evolute:
senza entrare nei cambiamenti sociali e
culturali che hanno coinvolto le famiglie
contemporanee, e sulle motivazioni di
vacanza che oggi le caratterizzano, basti
pensare al fatto, più volte osservato anche
dal Club Alpino Italiano, che gli “alpinisti”
sono a loro volta profondamente diversi
dal passato, sia per età che per pratiche e
ambizioni nella pratica dell’arrampicata e
degli altri sport di montagna.
La sofisticazione delle aspettative e la “pretesa”
di una maggiore qualità, il desiderio di
vivere “esperienze immersive” nell’ambiente
alpino, ritrovando una presunta “autenticità”
nelle tradizioni, nei modi di vivere e nei
prodotti del territorio, l’attenzione alla motivazione
“salute e benessere”, che porta a
ricercare offerte che valorizzano il binomio
montagna/sport, la tendenza a trascorrere
periodi di vacanza più brevi, ma più frequenti,
determinati talvolta sulla base delle
condizioni meteo previste e/o dalle offerte
trovate in rete, l’importanza che hanno assunto
le varie forme della comunicazione
online (a partire dai social media) in merito
a luoghi, attività e attrazioni da preferire,
hanno radicalmente modificato il quadro
complessivo del turismo alpino.
Nel turismo di montagna convivono oggi
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