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La rivista istituzionale del Soccorso Alpino e Speleologico - n. 82, ottobre 2023

Un interessantissimo numero che affronta una tematica di grande attualità: i diversi cambiamenti che stanno interessando la montagna, sia dal punto di vista climatico che delle modalità di frequentazione, in termini di preparazione, consapevolezza e percezione del rischio, con diversi interessanti approfondimenti, tra cui il punto di vista del Presidente del Collegio Nazionale delle Guide Alpine. Per il focus istituzionale, occhi puntati sulle novità relative all’app GeoResq, rinnovata e gratuita per tutti, e sugli adempimenti necessari all’iscrizione al RUNTS di tutti i servizi regionali.

Un interessantissimo numero che affronta una tematica di grande attualità: i diversi cambiamenti che stanno interessando la montagna, sia dal punto di vista climatico che delle modalità di frequentazione, in termini di preparazione, consapevolezza e percezione del rischio, con diversi interessanti approfondimenti, tra cui il punto di vista del Presidente del Collegio Nazionale delle Guide Alpine.
Per il focus istituzionale, occhi puntati sulle novità relative all’app GeoResq, rinnovata e gratuita per tutti, e sugli adempimenti necessari all’iscrizione al RUNTS di tutti i servizi regionali.

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M_Risk WP3 Empirical research – Surveys` results<br />

Fig.1: Cause <strong>del</strong>le operazioni di soccorso effettuate dal <strong>Soccorso</strong> <strong>Alpino</strong> in Alto Adige (attività sportive e ricreative) fra gennaio 2020 e dicembre 2021 – 2993 eventi per 3302<br />

persone, elaborazione dalla Banca Dati incidenti alpini (Agenzia per la Protezione Civile <strong>del</strong>la Provincia Autonoma di Bolzano, 2022)<br />

Rispetto alle<br />

capacità personali,<br />

sono state rilevate<br />

importanti differenze<br />

nella preparazione<br />

tra scialpinisti e<br />

ciaspolatori.<br />

pista, più <strong>del</strong> 90% indossa il casco. Tuttavia,<br />

solo un terzo di chi pratica prevalentemente<br />

slittino usa il casco e solo il 62% fra chi<br />

pratica mountain-biking usa protezioni e<br />

attrezzi per riparazioni.<br />

Rispetto alle capacità personali, sono state<br />

rilevate importanti differenze nella preparazione<br />

tra scialpinisti e ciaspolatori. Gli<br />

scialpinisti mostrano un livello di esperienza<br />

e una capacità di riconoscimento<br />

<strong>del</strong> terreno valanghivo più elevati rispetto<br />

ai ciaspolatori. Gli scialpinisti (più <strong>del</strong> 90%)<br />

portano molto più spesso con sé strumenti<br />

di autosoccorso come Artva, sonda e pala<br />

rispetto ai ciaspolatori (meno <strong>del</strong> 20%).<br />

CONSAPEVOLEZZA DEGLI INCIDENTI E<br />

PERCEZIONE DEL RISCHIO<br />

I dati raccolti hanno evidenziato una maggiore<br />

incidenza di incidenti tra chi pratica<br />

sci/snowboard in pista (>70%), seguiti da<br />

chi fa arrampicata e mountain-bike (circa<br />

50%). Inoltre, gli scialpinisti hanno, fra i nostri<br />

rispondenti, subito e/o assistito a una<br />

percentuale molto maggiore di incidenti<br />

rispetto ai ciaspolatori. Inoltre, è da sottolineare<br />

che i rispondenti individuano, con<br />

cognizione di causa, la caduta come principale<br />

causa di incidenti, seguita dall’attrezzatura<br />

non idonea e incapacità. Questo<br />

corrisponde ai dati sui soccorsi effettuati in<br />

Alto Adige (Fig. 1).<br />

PERCEZIONE DEL RISCHIO DI INCIDENTI<br />

<strong>La</strong> percezione <strong>del</strong> rischio di incidenti è risultata<br />

medio-alta per il 52% dei partecipanti,<br />

sia negli sport invernali che estivi. L’analisi<br />

statistica mostra come all’aumentare<br />

<strong>del</strong>l’età e <strong>del</strong>l’esperienza percepita, diminuisce<br />

la percezione <strong>del</strong> rischio, suggerendo<br />

un atteggiamento di overconfidence.<br />

Inoltre, l’esperienza passata di incidenti è<br />

risultata influenzare in modo positivo la<br />

percezione <strong>del</strong> rischio. È anche emerso che<br />

il rischio “zero” non è considerato realistico<br />

negli sport praticati dai rispondenti online;<br />

occorre notare che la diffusione <strong>del</strong> questionario<br />

tra i soci <strong>del</strong>le associazioni sportive<br />

potrebbe aver portato a un bias positivo<br />

nella percezione <strong>del</strong> rischio. Difatti, seppur<br />

non comparabile, ben diversa risulta la percezione<br />

<strong>del</strong> rischio nei turisti intervistati<br />

14 APPROFONDIMENTO

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