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DAL TERRITORIO<br />
Mazara del Vallo.<br />
La GdF nell’ex casa<br />
di Gaetano Riina<br />
> A CURA DELLA REDAZIONE<br />
Èstata inaugurata nell’ex<br />
casa di Gaetano Riina,<br />
fratello del boss corleonese,<br />
nel quartiere Trasmazzaro,<br />
a Mazara del Vallo<br />
(Trapani), la nuova caserma<br />
della Guardia di finanza. L’immobile<br />
è stato confiscato nell’84 a<br />
Riina e nel ’98 è stata assegnata alla<br />
Gdf che l’ha ristrutturata con fondi<br />
propri e del demanio. La caserma è<br />
stata intitolata al tenente Luigi Fiorentino,<br />
che si è distinto in due diverse<br />
occasioni durante il primo<br />
conflitto mondiale e per questo è<br />
stato insignito di due medaglie di<br />
bronzo e la croce di guerra al valor<br />
militare. Alla cerimonia era presente<br />
la figlia di Fiorentino, Adele, di 92<br />
anni; il comandante interregionale<br />
dell’Italia sud-occidentale, Rosario<br />
Lo Russo; il sottosegretario all’Interno<br />
Wanda Ferro e il prefetto<br />
Bruno Corda dell’Agenzia nazionale<br />
dei beni confiscati. «Quella di oggi è<br />
la testimonianza dell’affermazione<br />
della legalità e della giustizia sul territorio<br />
– ha detto il comandante Lo<br />
Russo – oggi un bene che ha avuto<br />
origine nell’illegalità torna alla fruizione<br />
della cittadinanza». Nella caserma<br />
lavoreranno 30 agenti già<br />
impiegati nella caserma che si trovava<br />
nei pressi di piazza Matteotti. Al<br />
secondo piano ci sono anche tre alloggi.<br />
«Lo Stato c’è per colpire anche<br />
la zona grigia della criminalità e oggi<br />
l’inaugurazione di questo presidio è<br />
il simbolo tangibile di uno Stato capace<br />
di vincere la battaglia contro la<br />
mafia – ha detto il sottosegretario<br />
Ferro -. Solo nel 2023 sono stati<br />
4.647 i beni confiscati e assegnati agli<br />
enti locali. Il lavoro di squadra a più<br />
livelli è quello che alla fine da risultati».<br />
A benedire l’immobile è stato il<br />
Vescovo monsignor Angelo Giurdanella.<br />
PREFETTO CORDA.<br />
Aiuto ai Comuni<br />
Beni confiscati alla mafia e<br />
poi trasferiti ai Comuni,<br />
che spesso non hanno i<br />
soldi per ristrutturarli e così<br />
metterli a bando d’affidamento.<br />
È questa una delle criticità<br />
degli enti locali nella gestione dei<br />
beni confiscati, che per anni rimangono<br />
abbandonati. «La possibilità di<br />
finanziamenti c’è da parte dello<br />
Stato e della Comunità europea», ha<br />
detto il prefetto Bruno Corda, a capo<br />
dell’Agenzia nazionale per i beni<br />
confiscati. «Ma anche in alcune Regioni,<br />
come la Sicilia, ci sono fondi<br />
disponibili. I soldi per poter ristrutturare<br />
- osserva Corda - si possono<br />
trovare. Ritengo sia molto complicato,<br />
invece, per i piccoli Comuni di<br />
andare a intercettare i fondi e poi di<br />
progettare. Dobbiamo fare uno<br />
sforzo corale per aiutare i Comuni a<br />
presentare delle buone domande per<br />
avere i finanziamenti».<br />
L’IMMOBILE SI TROVA NELLA ZONA TRASMAZZARO: VI LAVORERANNO 30 AGENTI<br />
n. 4 - 26 aprile <strong>2024</strong><br />
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