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VITA DI CHIESA<br />
Castelvetrano.<br />
Faccia a faccia Vescovo-studenti<br />
nel ricordo del Beato Pino Puglisi<br />
> MAX FIRRERI<br />
n. 4 - 26 aprile <strong>2024</strong><br />
Un colloquio a tu per tu tra<br />
giovani liceali e Vescovo a<br />
partire dalla figura di don<br />
Pino Puglisi. Chi era il parroco di<br />
Brancaccio e cosa ha fatto per la<br />
Chiesa? Per poi arrivare a temi più<br />
caldi sollevati dagli studenti, come il<br />
caso di Emanuela Orlandi e la posizione<br />
della Chiesa in tal senso. Nell’aula<br />
magna del liceo classico “G.<br />
Pantaleo” di Castelvetrano si sono ritrovate<br />
6 classi dei licei cittadini a confronto<br />
col Vescovo monsignor Angelo<br />
Giurdanella. L’incontro è stato organizzato<br />
da suor Cinzia Grisafi, Piera<br />
Mannino, Graziella Campo e Mirella<br />
Bivona. Al centro del colloquio la figura<br />
del beato don Pino Puglisi che in questi<br />
mesi gli alunni hanno studiato, facendo<br />
tappa anche nel quartiere Brancaccio<br />
dove il prete ha vissuto ed è<br />
stato ucciso. Così hanno incalzato di<br />
domande monsignor Angelo Giurdanella,<br />
Vescovo di Mazara del Vallo, al<br />
suo primo confronto pubblico in un<br />
una scuola di Castelvetrano. «Don Puglisi<br />
da un male, quale era la mafia, ha<br />
visto il bene lontano, ecco perché si impegnava<br />
in prima linea nel quartiere<br />
Brancaccio – ha detto il Vescovo – nei<br />
suoi discorsi non era mai “contro”<br />
qualcuno, il suo sorriso gentile veniva<br />
dal di dentro». Per i giovani conoscere<br />
l’impegno di don Puglisi è stata una<br />
scoperta. Da qui l’esigenza di conoscerlo<br />
di più e confrontarsi con un<br />
L’incontro al Liceo<br />
Classico “G. Pantaleo”<br />
uomo di Chiesa quale è il Vescovo. Attorno<br />
alle domande degli studenti per<br />
monsignor Giurdanella gioca l’esigenza<br />
di sapere e il Vescovo risponde:<br />
«La ricchezza che propone la mafia è<br />
un’illusione – dice monsignor Giurdanella<br />
– sono necessari gesti di accoglienza<br />
e d’aiuto concreto». Il Vescovo<br />
cita la sua esperienza con i tossicodipendenti,<br />
li chiama i «giovani di<br />
strada» e afferma che con le droghe<br />
non c’è via, «ma nessun è irrecuperabile»,<br />
dice. I liceali incalzano il Vescovo<br />
e vogliono sapere la posizione della<br />
Chiesa in situazioni scomode, come<br />
quella di Emanuela Orlandi o della pedofilia.<br />
«Se dentro ci sono i pedofili<br />
quella è una Chiesa che non è amabile<br />
– dice il Vescovo – ma la presenza di<br />
Dio la rende bella». Come perdonare<br />
dopo essere stato trattato male?,<br />
chiede una ragazza. Il Vescovo risponde:<br />
«Il perdono è dare a tutti una<br />
possibilità di recuperare restituendo il<br />
mal tolto». La platea sta ad ascoltare il<br />
Vescovo per più di due ore di fila:<br />
«Rendiamo umano questo nostro<br />
tempo», dice Giurdanella ai giovani.<br />
L’applauso degli studenti è spontaneo.<br />
E la preside Tania Barresi afferma: «I<br />
giovani bisogna saperli ascoltare»,<br />
pensiero che trova d’accordo anche il<br />
Vescovo che chiude l’incontro con un<br />
sorriso e con tre parole: «vi voglio<br />
bene».<br />
8<br />
I LICEALI HANNO FATTO TAPPA ANCHE NEL QUARTIERE BRANCACCIO DOVE OPERÒ DON PUGLISI