L'equazione energetica - Roberto Meregalli
L'equazione energetica - Roberto Meregalli
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Sinora abbiamo parlato di generazione di energia elettrica ma prima di pensare a<br />
nuove centrali dovremmo pensare a come utilizzare bene questo bene prezioso.<br />
Quando di parla di efficienza e di risparmio energetico chissà perché viene<br />
sempre da pensar male! Culturalmente associamo il benessere al poter comprare<br />
e consumare, tant’è che i centri commerciali sono considerati come degli<br />
antidepressivi. Ma evitare lo spreco ed usare l’intelligenza devono tornare ad<br />
essere considerati come valori positivi, altrimenti per che cosa ci siamo evoluti<br />
come specie umana?<br />
Si tratta della ricetta indicata da tutti gli istituti mondiali, il grafico seguente<br />
(dell’agenzia internazionale per l’energia), mostra che per ridurre le emissioni di<br />
gas serra la prima soluzione, che risolverebbe il 54% del problema è l’efficienza!<br />
L’ENEA fa fatto qualche conto specifico per il nostro paese confermando che la<br />
ristrutturazione del parco edilizio avrebbe effetti dirompenti nel ridurre i nostri<br />
consumi di energia e nel produrre posti di lavoro. Il suggerimento è che piuttosto<br />
che investire 20 miliardi di euro per nuove centrali si potrebbero investire nel<br />
recupero del patrimonio edilizio italiano che in diverse regioni giace in condizioni<br />
pietose.<br />
In Italia si contano circa 13 milioni di edifici, l’85% a scopo residenziale, che<br />
consumano circa 84 Mtep all’anno di energia (45% del fabbisogno nazionale).<br />
Isolare le pareti esterne, sostituire caldaie e impianti di illuminazione, sfruttare<br />
l’energia solare per scaldare l’acqua e produrre corrente sono interventi che<br />
ridurrebbero drasticamente i consumi citati. Le case del futuro (nel 2020),<br />
dovranno essere <strong>energetica</strong>mente autonome, consumare poco e prodrre da sé<br />
l’energia necessaria attraverso pannelli solari, micropale eoliche e pompe di<br />
calore.<br />
Uno studio ENEA sugli edifici pubblici, in particolare sulle scuole, ha mostrato<br />
che migliorando l’isolamento, l’illuminazione e gli impianti di riscaldamento si<br />
ridurrebbero del 20% i consumi e negli anni seguenti risparmieremmo sulla<br />
bolletta <strong>energetica</strong> 429 milioni di euro (su un campione pari al 35% del totale di<br />
uffici pubblici e scuole italiane).<br />
Sempre l’ENEA, in uno studio del 2008, ha stimato che il nostro paese può<br />
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