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L'equazione energetica - Roberto Meregalli

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cause che fa<br />

salire il costo<br />

della<br />

corrente<br />

oltre a quella del costo reale di produzione, che pesa per il 60%. Poco meno del<br />

40% della bolletta è fatto da oneri di varia natura che vanno ad unirsi al costo<br />

vero e proprio della corrente che, come già indicato, viene determinato da un<br />

sistema di contrattazione fra imprese, votate per definizione alla creazione di<br />

profitto, non alla riduzione del prezzo di vendita finale che costituisce il loro<br />

ricavo.<br />

Il mistero della bolletta elettrica: cosa<br />

paghiamo?<br />

Chi di noi sa come viene calcolato il totale della bolletta<br />

elettrica? Il sistema tariffario è quanto mai complicato. Il<br />

grafico a fianco mostra la composizione della bolletta di<br />

una famiglia con normale contratto da 3kW di potenza ed<br />

un consumo annuo di 2.700 kWh, si scopre che il prezzo<br />

dell’ energia più quello del dispacciamento (gestione dei<br />

flussi sulla rete operata da Terna) costituisce il 57% di ciò<br />

che paghiamo. Il resto è costituito da oneri vari ed imposte.<br />

Fonte AEEG, Nota: UC1 : onere a copertura degli squilibri del sistema di perequazione dei costi di acquisto dell'energia elettrica destinata al mercato vincolato<br />

Quali sono i principali oneri di sistema e quanto ci sono costati nel 2008 ?<br />

A2 : per coprire i costi di smantellamento delle centrali nucleari: circa 500 milioni di euro<br />

A3 : per coprire incentivi alle fonti assimilate (CIP6) e rinnovabili. circa 3.160 milioni di euro<br />

A4 : regimi tariffari speciali per aziende energivore. circa 500 milioni di euro<br />

A5 : per costi dell'attività di ricerca e sviluppo del sistema elettrico. circa 60 milioni di euro<br />

A6 : Consente alle imprese elettriche, che nella precedente fase di monopolio hanno sostenuto costi di investimento o contrattuali per<br />

assicurare la copertura del fabbisogno elettrico nazionale, di coprire tali costi nella fase di avvio del libero mercato. circa 200 milioni di euro<br />

UC4: compensazioni per le imprese elettriche minori circa 80 milioni di euro<br />

Abbiamo<br />

abbastanza<br />

centrali?<br />

Ne abbiamo<br />

troppe!<br />

Dopo il black-out del 28 settembre 2003, in molti pensarono che fossimo a<br />

corto di impianti e ci fu in effetti una corsa per costruire centrali a metano a<br />

ciclo combinato. In realtà quel black-out non fu causato da un deficit<br />

produttivo (avvenne notte, in un orario di bassissimi consumi), ma da problemi<br />

di linea elettrica e di gestione del carico.<br />

Oggi nel nostro paese sono allacciate alla rete elettrica 682 centrali termiche e<br />

ben 34.600 impianti da fonte rinnovabile, tutti insieme fanno una potenza di<br />

100 GW, esorbitante rispetto alla potenza massima richiesta dalla rete, che nel<br />

2008 è stata pari a 55 GW. Questo significa che attualmente molti impianti<br />

sono fermi o producono a regime ridotto.<br />

Nei prossimi anni ne entreranno in servizio altri, già ultimati o in costruzione,<br />

pertanto entro il 2020, considerando anche le fonti rinnovabili dovremmo salire<br />

a più di 130 GW di potenza!<br />

Che cosa ne faremo di tanta potenza quando le previsioni dei gestori della rete<br />

elettrica dicono che nel 2020 la domanda non sarà cresciuta di molto rispetto<br />

ad oggi? Ironia della sorte tutta questa potenza termoelettrica ci farà superare i<br />

limiti delle emissioni di CO2.<br />

Già ora, considerando i nuovi impianti a metano e a carbone, si calcola che per<br />

il quinquennio 2008-2012 l’Italia emetterà 56 milioni di tonnellate di CO2 oltre<br />

la quota consentita, e dovrà rimediare pagando una multa stimata in oltre<br />

mezzo miliardo di euro.<br />

Il governo invece di varare un ambizioso piano di generazione con le fonti<br />

rinnovabili, si è rassegnato ad importare energia pulita dall’estero. Nel mese di<br />

febbraio 2010 ha infatti comunicato a Bruxelles che il nostro paese, per<br />

centrare l’obiettivo di consumare nel 2020 il 17% dell’energia da fonti<br />

rinnovabili, ne importerà dall’estero, nella misura di 4,4 Mtep annui.<br />

Produrla in casa non sarebbe meglio?<br />

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