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SPICILEGIUM HISTORICUM ·Congregationis SSmi Redemptoris

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redigersi, perché venisse tempestivamente esaminata dal re e, se. del caso,<br />

approvata o modificata, onde essere nel più breve tempo presentata .al S. Padre,<br />

sicuro già della sovrana approvazione.<br />

Al Lo Jacono fu risposto a str.etto giro di posta l'otto novembre r84r (3o}<br />

e, ribadendogli più ampiamente le reali istruzioni, gli fu rimessa anche la.<br />

traccia del Breve con le modificazioni apportatevi in quei punti che erano<br />

stati ritenuti più importanti. Per evitare ulteriori errori o cedimenti da parte<br />

del Rettore Maggiore, il Governo di N a poli si era preoccupato di ottenere<br />

da lui e dai sei wnsultori una preventiva approvazione della traccia del<br />

Breve. Ciò risulta da una loro stessa dichiarazione apposta a piè del testo,.<br />

sia in originale, che in minuta (31).<br />

In novembre le trattative con Roma non progredirono, anzi subirono una.<br />

battuta d'arresto, in quanto, come comunicò da Roma il Ludolf il tre novembre,<br />

il Santo Padre aveva avuto notizia della lettera scritta il r6 agosto<br />

dal P. Ripoli al Card. Patrizi con la quale si annuiva a quanto era stato disposto<br />

col Breve del 2 luglio. Il Principe di Trabia (32) sottomise la comunicazione<br />

ricevuta dal Ludolf all'attenzione sovrana il 23 dicembre e, discusso<br />

con il re l'affare, provvide a compilare la risposta con la quale si trasmettevano<br />

le osservazioni e le decisioni di Ferdinando II (33). In questa.<br />

lettera, che porta la data del r8 dicembre, ma che in effetti fu scritta e spedita<br />

il 23, come risulta dall'annotazione in calce alla minuta, il principe di<br />

Trabia faceva rilevare al I,.udolf che : « ... giusto gli oracoli espressimi dalla<br />

Maestà Sua ... l'esistenza della lettera non è un sufficiente motivo di arrestarsi<br />

punto dal raddoppiare con calore ed energia gli uffizj e le pratiche<br />

ch'Ella d'ordine sovrano era incaricata per lo richiamo del noto Decret!)'<br />

Pontificio. Di fatti qual peso può manifestare in questa faccenda una semplice<br />

lettera particolare che forse inconsideratamente scrisse il d 0 Rettore<br />

Maggiore di riscontro all'E.mo Patrizi, appena gli venne comunicato il Pontificio<br />

Decreto? n Dopo avergli dato un certo numero di consigli, che in<br />

realtà equivalevano ad un vero e proprio rimprovero, così concludeva:<br />

.<br />

(3o) Cfr ASN. AB., f. 852, fol. 27 ss., infra doc. n. 12.<br />

(31) Cfr ASN. AB., f. 852, fol. 31 ss. in fine; infra doc. n. 13.<br />

(32) Lanza e Branciforte Giuseppe, Principe di Trabia, Ministro degli Affari Ecclesiastici<br />

del Regno delle Due Sicilie.<br />

(33) Cfr ASN. AB., f. 852, fol. 25; infra doc. n. 14. Sulla minuta vi è annotato:.« Presentata<br />

a S.M. il giorno 23 Dic. 184r da S.E. il Ministro di Trabia. - Lettera scntta al<br />

Conte di Ludolf in data di xS Dic. x84r, riguardante la Congregazione de' .Liguorini •·

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