SPICILEGIUM HISTORICUM ·Congregationis SSmi Redemptoris
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agguagli che si è sentita dare sullo stato dell'affare relativo alla<br />
Congregazione del SSo Redentore, e i di Lei divisamenti sulla<br />
condotta che ha giudicato di adottare, stante la conoscenzà avutasi<br />
dal S. Padre di una lettera scritta a' r6. Agosto ultimo dal Rettor<br />
Maggiore al Cardinale Patrizj. '<br />
Mi permetter.à V.E. che le faccia osservare, giusta gli oracoli<br />
espressimi dalla Maestà Sua, che l'esistenza della detta lettera non<br />
è un sufficiente motivo di arrestarsi punto dal raddoppiare con<br />
calore ed energia gli uffizj, e le pratiche ch'ella d'ordine Sovrano<br />
era incaricata per lo richiamo del noto Decreto Pontificio. Di fatti<br />
qual peso può manifestare in questa faccenda una semplice lettera<br />
particolare che forse inconsideratamente scrisse il do Rettor Maggiore<br />
di riscontro all'E.mo Patrizj, appena glivenne comunicato il<br />
Pontificio Decreto? Sieno qualsivoglia le espressioni d'ossequio, e<br />
le proteste di adesione e di osservanza del Rettor Maggiore alle<br />
disposizioni emanate, non potrà da ciò menomamente rimanere<br />
attenuata la forza delle ragioni rassegnate in seguito, dopo matura<br />
riflessione, in una formale supplica dallo stesso P. Rettor Maggiore,<br />
e da' Consultori Generali della Congregazione per ottenere il richiamo<br />
del Decreto anzidetto, il di cui adempimento sarebbe produttivo<br />
de' più gravi inconvenienti. La cosa quindi non può cambiare<br />
di essenza per l'occorso incidente, e niuno più di V.E. ch'è tanto<br />
consumata nel maneggio degli affari, e di tanti lumi fornita, avrebbe<br />
dovuto valutarne la frivolezza, e senza esitazione adoperarsi a<br />
distruggere ogni sfavorevole impressione, se pure si fosse destata,<br />
facendo por mente, ed avvalorando con quell'impegno e fermezza<br />
che si conviene i non pochi validissimi argomenti che se Le sono<br />
somministrati a sostenere il nostro assunto, e non fermarsi ad un<br />
atto del Rettor Maggiore che, giudicandolo col maggior rigore, potrebbe<br />
essere al più riguardato come una pruova di debolezza.<br />
Non posso intanto che ripetere all'E. V. esser volere' deciso di<br />
Sua Maestà ch'ella colla maggior forza ed efficacia possibile non<br />
cessi d'insistere per far valere ed apprezzare le sode ragioni esposte,<br />
e gli uffizj che la Maestà Sua si è degnata di far praticare<br />
unicamente nel vivo interesse che nutre il Suo Rea! Animo per lo<br />
bene della detta Congregazione, che nata ne' Suoi Reali Dominj<br />
ha veduto tanto avventurosamente prosperare, mercè il regime che<br />
or si vorrebbe alterare.<br />
Mi auguro che V.E. penetrandosi della viva premura che ha<br />
S.M. per questo affare, voglia in corrispondenza spiegare tutto il<br />
suo noto zelo perché i Sovrani voti sieno pienamente soddisfatti;