SPICILEGIUM HISTORICUM ·Congregationis SSmi Redemptoris

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mer l'uscita de' migliori soggetti che l'abbandoneranno, e ciò che
fa più pena, ciò che è certissimo che niuno de' Congregati ha conosciuto
anticipatamente le novità che se gl'impongono: nel preambolo
del Decreto si asserisce che i Congregati le hanno immaginate,
le hanno proposte, le hanno enixis precibus domandate. Hinc·
Presbjteri ecc. ecc.
Che se a tutto quanto :finora si è esposto dagli Oratori si degnerà
Vostra Santità di aggiungere che per la legge novissima di
questo Regno sulla promiscuità delle destinazioni e delle cariche,.
la Provincia Siciliana prescritta nel Decreto non può aver luogo,
e l'altra negli Stati di Vostra Santità, composta di soggetti quasi
tutti napoletani e che già cominciano a protestarsi di voler ripatriare,
non potrà sussistere. Vedrà la Santità Vostra con quanto
accorgimento gli Oratori al piano proposto dalla Sagra Congregazione
de' Vescovi e Regolari e precisamente dal n. 25 a 26 dichiararono
a pieni voti e con la loro :firma ;< che le Case d 'Italia restino·
come lo erano, sotto l'immediato governo del Rettor Maggiore e
giusta la Regola (Par. III Cap. r. & 2). Ed alle Case de' Regni
fuori d'Italia sì per la lontananza, che per la diversità delle lingue,
sì per l'incompetenza de' climi, si destineranno i Vicarj. Quindi ai
Capitolo novennale e a quello dell'elezione del Rettore Maggioreinterverranno
a dare il voto delle Case d 'Italia i Rettori ed i Vocali
delle Case stesse come sta stabilito nella Regola (Par. III. C. r
& 9.) e dalle Case de' Regni fuori d'Italia essendo troppo difficile
intervenire tutti i Rettori e Vocali delle Case interverranno·
perciò a dare i voti il Padre Vicario e. due Deputati della Provincia
eletti dai Rettori e Vocali della Provincia stessa, i quali saranno
convocati nel Collegio di residenza del Vicario Provinciale che
ne sarà il Presidente».
Ed è questa, Beatissimo Padre, questa e non altra la grazia
che con nuove, pressanti e caldissime istanze vengono gli Oratori
a dimandarla per l'amore di Gesù Redentore, della SS.ma Vergine
e di S. Alfonso. Si degni la Santità Vostra ordinare che la nostra
minima Congregazione in tutta la sua estensione continui a
governarsi come si è governata :finora colle sole Regole approvate ·
dalla Santa Sede senza cambiamento alcuno; e come· da tre secoli
si è governato l'insigne Istituto Religioso de' Padri Teatini ne''
di cui Capitoli Generali sono intervenuti talvolta sino ad 87 votanti.
E qualora credesse nel Suo alto Intendimento di dover fare
qualche cambiamento per il buon governo delle Case Oltramontane,
dichiari, preghiamo, che questi non debbono aver luogo per le·