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11/06/2007 Play Off - Semifinali - Partite di - serie d news

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11/06/2007 Play Off - Semifinali - Partite di - serie d news

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Il Piemonte juniores<br />

alla Uefa Region’s Cup<br />

Sarà il Piemonte a rappresentare<br />

l’Italia alla Uefa Region’s Cup <strong>di</strong><br />

calcio in autunno per la<br />

categoria juniores. Il team gialloblù<br />

si è infatti aggiu<strong>di</strong>cato il 46˚ torneo<br />

delle Regioni battendo 1-0 il Lazio.<br />

SERIE D, PLAYOFF SBANCA CON UN PERENTORIO 2-0 IL TERRENO DELL’USO<br />

Casale ipoteca la finalissima<br />

La partita sempre nelle mani dei nerostellati, a segno nella ripresa<br />

Uso Calcio 0<br />

Casale 2<br />

USO CALCIO: Conti, Forlani, Brambilla<br />

(31’ st Torri), Anesa, Panzeri, Rubinacci,<br />

Manzoni, Galimberti, Mignani, Tagliente,<br />

Manzini (30' st Germani).<br />

CASALE: Pettinari, Marchetti, Chini,<br />

Coletto, Panzanaro, Latarata, Sacco<br />

(1’ st Ton<strong>di</strong>), Priore, Ebagua (34’ st<br />

Spinaci), Cusano, Caredda (10’ st<br />

Giacchino).<br />

ARBITRO: Cafari <strong>di</strong> Cassino.<br />

RETI: st.: 15’ Giacchino, 26’ Ebagua.<br />

NOTE: spettatori 1000 circa. Angoli 3<br />

a 3. Ammoniti Marchetti , Coletto.<br />

Espulso Rubinacci al 27’ st per proteste.<br />

Al 20’ st Giampaolo Chierico viene<br />

allontanato per proteste dalla panchina<br />

dell’Uso. Giornata calda, terreno<br />

in con<strong>di</strong>zioni accettabili. Recupero:<br />

2+4.<br />

GIANNI DI FERDINANDO<br />

CARAVAGGIO<br />

Il Casale espugna con merito<br />

con il punteggio <strong>di</strong> 2-0 il terreno<br />

dell'Uso Calcio nella semifinale<br />

d'andata dei playoff, ipotecando<br />

la qualificazione all'<br />

atto finale della manifestazione<br />

e compiendo un passo fondamentale<br />

per un eventuale<br />

ripescaggio in C2. Vittoria maturata<br />

nella ripresa quella dei<br />

Il neo entrato Giacchino<br />

edEbagua realizzano<br />

la doppietta <strong>di</strong> una<br />

meritatavittoria<br />

nerostellati, dopo l'ingresso<br />

determinante <strong>di</strong> Giacchino,<br />

autore della prima rete, al culmine<br />

<strong>di</strong> una gara che la truppa<br />

<strong>di</strong> Lerda, guidata da un superlativo<br />

Panzarano, ha sempre<br />

<strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> poter controllare,<br />

mostrandosi, superiore<br />

all'avversario. Uso Calcio<br />

che, sull'1-0, è rimasto in<br />

<strong>di</strong>eci, alzando con anticipo<br />

ban<strong>di</strong>era bianca e subendo poi<br />

il raddoppio dei piemontesi.<br />

Basta considerare la cronaca<br />

della gara per rendersi conto<br />

della maggior quadratura<br />

espressa dal Casale, che ha anche<br />

colpito un palo ed un traversa<br />

e fallito nel finale il tris.<br />

Casale che, dopo aver sprecato<br />

troppo nel primo tempo, ha rac-<br />

Volley, Green secondo<br />

alle finali Under 16<br />

Secondo posto per il Green Volley<br />

ai campionati italiani Under 16<br />

<strong>di</strong> Lignano Sabbiadoro. In finale<br />

le vercellesi sono state superate 3-1<br />

dall’Anderlino Modena.<br />

Sesto rango per il Cambiano.<br />

A un passo<br />

dalla finale<br />

Vincendo<br />

2-0l’andata<br />

intrasferta<br />

inerostellati<br />

hannomesso<br />

incassaforte<br />

laqualificazione<br />

colto nella ripresa, dopo l'episo<strong>di</strong>ca<br />

sfuriata dei locali. Il Casale<br />

parte fortissimo, il suo inizio<br />

è arrembante, passano soli pochi<br />

secon<strong>di</strong> e Panzanaro dal limite,<br />

liberatosi <strong>di</strong> Forlani, scarica<br />

il destro sul palo della porta<br />

<strong>di</strong>fesa da Conti. Manzini poi,<br />

impe<strong>di</strong>sce a Cusano <strong>di</strong> mettere<br />

in porta la pronta ribattuta. Ma<br />

SPORT<br />

PIEMONTE<br />

Un<strong>di</strong>ci<br />

minuti<br />

Iltempo<br />

trail15’<br />

eil 26’<br />

dellaripresa<br />

incuiilCasale<br />

hasegnato<br />

iduegol<br />

è solo il primo brivido per i bergamaschi<br />

che, al 25’, subivano<br />

ancora l’assalto ospite. Panzanaro,<br />

sempre lui, incontenibile,<br />

era autore del cross truffal<strong>di</strong>no<br />

dalla sinistra, sul quale Ebagua<br />

sfiorava e Caredda, in spaccata,<br />

non arrivava <strong>di</strong> un soffio all’appuntamento<br />

con il gol. La risposta<br />

degli orobici era affidata<br />

a Mignani: suo il sinistro al<br />

volo al 27’ alto sopra la traversa<br />

<strong>di</strong> Pettinari. Con passare dei<br />

minuti la formazione <strong>di</strong> Chierico<br />

prendeva coraggio: al 29’ Galimberti<br />

scaricava il sinistro<br />

dal vertice sinistro dell’area <strong>di</strong><br />

rigore piemontese, Pettinari si<br />

faceva trovare pronto alla respinta<br />

con i pugni. E ancora al<br />

31', l’estremo <strong>di</strong>fensore ospite<br />

veniva a lungo applau<strong>di</strong>to per il<br />

volo d’angelo sul perfido mancino<br />

<strong>di</strong> Tagliente, <strong>di</strong>retto all’incrocio<br />

dei pali. L'inizio della ripresa<br />

vedeva l'Uso Calcio farsi<br />

subito pericoloso. Al 5’ <strong>di</strong>scesa<br />

<strong>di</strong> Manzini sulla destra, palla al<br />

centro per Galimberti in leggero<br />

ritardo sulla deviazione sottomisura.<br />

Due minuti più tar<strong>di</strong><br />

Tagliente, ispirato da Rubinacci,<br />

centrava il corpo <strong>di</strong> Pettinari.<br />

La risposta del Casale non si<br />

faceva attendere e Giacchino<br />

impegnava Conti all’<strong>11</strong>’. Lo stesso<br />

nuovo entrato, in campo solo<br />

da cinque minuti al posto <strong>di</strong><br />

Caredda, portava in vantaggio<br />

il Casale al 15', superando<br />

l’estremo <strong>di</strong>fensore <strong>di</strong> casa.<br />

L’azione nasceva da un calcio<br />

<strong>di</strong> punizione <strong>di</strong> Panzanaro dalla<br />

destra che finiva sulla traversa,<br />

il pallone tornava in campo<br />

e Giacchino, <strong>di</strong> testa, appoggiava<br />

comodamente in rete. Un<br />

minuto dopo l’Uso restava in<br />

<strong>di</strong>eci per l'espulsione <strong>di</strong> Rubinacci.<br />

Il Casale <strong>di</strong>ventava padrone<br />

della scena e al 26’ il sinistro<br />

teso <strong>di</strong> Ebagua, dai 20 metri,<br />

ingannava Conti per il 2-0<br />

che chiudeva i conti.<br />

NUOTO AL TROFEO SETTE COLLI DI ROMA SCENDE SOTTO I 2’28’’<br />

Chiara Boggiatto risorge nei 200 rana<br />

ENRICO ZAMBRUNO<br />

Rieccola, Chiara Boggiatto.<br />

Erano un po’ <strong>di</strong> mesi che la<br />

moncalierese non graffiava<br />

l’acqua. Per <strong>di</strong>menticare il<br />

Mon<strong>di</strong>ale australiano andato<br />

storto e riprendersi quei successi<br />

ai quali era abituata, ha<br />

aspettato il momento giusto.<br />

Vincere al Sette Colli non è<br />

come vincere gli altri meeting.<br />

Perché Roma è Roma, il<br />

Foro Italico è il Foro Italico e<br />

il pubblico, nella Capitale, è il<br />

più competente d’Italia. Il capitano<br />

della LaPresse si è finalmente<br />

sboccato, tornando<br />

su livelli altissimi. Un 200 rana<br />

nuotato alla perfezione,<br />

chiuso in 2’27’’91 (34’’46,<br />

1’<strong>11</strong>’’94, 1’49’’49 i passaggi), ha<br />

riportato in quota questa ragazza<br />

semplice e dal sorriso sempre<br />

stampato sul volto, che da<br />

grande farà la farmacista e<br />

adesso sogna ad occhi aperti<br />

l’Olimpiade <strong>di</strong> Pechino. Era dal<br />

10 aprile 2005 che non nuotava<br />

così bene i 200 rana in vasca<br />

lunga. Quel giorno, a Riccione,<br />

centrò il nuovo record italiano<br />

in 2’27’’12. Ieri è stata quasi nove<br />

decimi più lenta, ma la cosa<br />

davvero importante è esser scesa<br />

<strong>di</strong> nuovo sotto il tetto dei<br />

2’28’’. Mai facile, soprattutto in<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> massimo carico.<br />

«Sono davvero felice, si tratta<br />

del mio secondo tempo <strong>di</strong> sempre<br />

in vasca da 50 metri. Non<br />

me l’aspettavo, soprattutto perché<br />

in questo periodo sono<br />

stanca morta, solo giovedì scor-<br />

La torinese Chiara Boggiatto è tornata su alti livelli<br />

so abbiamo fatto 15 chilometri.<br />

L'arrivo della Manaudou a Torino<br />

è stato un grande stimolo<br />

per tutta la squadra».<br />

La LaPresse esce dal Foro<br />

Italico con altre due medaglie,<br />

entrambe provenienti dal dor-<br />

La Presse Torino coglie<br />

altre due medaglie nel<br />

dorso, con Catalano nei<br />

50 e Ranfagni nei 200<br />

so. Catalano ha chiuso al terzo<br />

posto i 50 vinti dall'americano<br />

Randal Bal, Ranfagni ha completato<br />

il suo buon meeting con<br />

il po<strong>di</strong>o nei 200 dominati da<br />

Markus Rogan. Le prestigiose<br />

tappe del Mare Nostrum <strong>di</strong><br />

T1 T2<br />

LASTAMPA<br />

LUNEDÌ <strong>11</strong> GIUGNO <strong>2007</strong> 75<br />

BASKET JUNIORES<br />

Finali scudetto<br />

La Banca Sella<br />

affonda (76-51)<br />

la Lottomatica<br />

STEFANO ZAVAGLI<br />

PORDENONE<br />

Sempre in vantaggio, <strong>di</strong>sinvolta,<br />

ben equilibrata. Non poteva<br />

iniziare meglio l'avventura<br />

della Banca Sella Biella alle finali<br />

scudetto juniores in programma<br />

fino al 16 giugno a<br />

Pordenone. Nell'impianto <strong>di</strong><br />

Spilimbergo i biancoblù allenati<br />

da coach Federico Danna<br />

hanno dettato legge dal primo<br />

all'ultimo minuto contro la<br />

Lottomatica Roma. L'unico<br />

vantaggio dei capitolini si registra<br />

sul 2-0, dopo<strong>di</strong>ché l'epore<strong>di</strong>ese<br />

Luca Tar<strong>di</strong>to (19 punti<br />

e 15 rimbalzi, per una valutazione<br />

globale <strong>di</strong> 29) e compagni<br />

hanno gestito con autorità<br />

una partita che vale tanto.<br />

Termina 76-51, match già deciso<br />

al termine del primo tempo<br />

con i piemontesi saldamente<br />

al comando 44-21. Al 10' il parziale<br />

era già stato parecchio<br />

severo nei confronti dei capitolini:<br />

9-25.<br />

All'atto finale partecipano<br />

16 squadre <strong>di</strong>vise in quattro gironi.<br />

Biella è inserita nel girone<br />

B, dove oltre a Roma ci sono<br />

Casalpusterlengo e Pescara.<br />

Club che si sono affrontati<br />

ieri: successo dei lombar<strong>di</strong> per<br />

78-60. Oggi la seconda giornata.<br />

La Banca Sella (palla a due<br />

alle 19) sfida Pescara. Domani<br />

la terza giornata contro Casalpusterlengo.<br />

Il quintetto <strong>di</strong><br />

Danna ha ottime possibilità <strong>di</strong><br />

chiudere il girone <strong>di</strong> qualificazione<br />

in prima posizione. Unica<br />

nota negativa <strong>di</strong> giornata: si<br />

registra un infortunio all'inguine<br />

per Marco Tramona che ne<br />

mette in dubbio la presenza<br />

per la gara o<strong>di</strong>erna.<br />

Banca Sella: Rotondo 8,<br />

Taffettani 8, Tar<strong>di</strong>to 19, Tognara<br />

1, Tramona 15, Danna A.<br />

3, Favario D. 1, Favario L. 4,<br />

Margheri 3, Murta 3, Raspino<br />

6, Raucci 4. All. Danna F.<br />

Barcellona (13-14 giugno) e<br />

Montecarlo (16-17) sono i prossimi<br />

appuntamenti della corazzata<br />

presieduta da Marco Durante,<br />

in questo momento la<br />

squadra tra le più forti e complete<br />

del mondo.<br />

Risultati Trofeo Sette Colli.<br />

Uomini. 50 dorso: 1. Bal (Usa)<br />

25’’04, 3. Catalano 26’’30. 100<br />

dorso: 1. Bal (Usa) 54’’57, 7.<br />

Ranfagni 56’’54. 400 misti: 1.<br />

Verraszto (Ung) 4’16’’14, 4. Boggiatto<br />

A. 4’20’’05, 5. Tumiotto<br />

4’21’’89, 7. Mungai 4’31’’65. 200<br />

dorso: 1. Rogan (Aut) 2’00’’08,<br />

3. Ranfagni 2’01’’19. 50 farfalla:<br />

1. Lauterstein (Aus) 23’’98, 8.<br />

Cantavenna 25’’42. 200 misti: 1.<br />

Tancock (Gbr) 2'01’’81, 7. Tumiotto<br />

2'03’’71.<br />

Donne. 400 sl: 1. Pellegrini<br />

4’08’’61, 8. Ioppi 4’16’’10. 40 misti:<br />

1. Filippi 4’37’’03, 8. Buratto<br />

4’54’’95. 200 dorso: 1. Filippi<br />

2’09’’04 record italiano, 4. Ioppi<br />

2’14’’68. 200 rana: 1. Boggiatto<br />

C. 2’27’’91.


SERIE D<br />

Uso Calcio Caravaggio-Casale 0-2<br />

Uso Calcio Caravaggio<br />

(3-4-3): Conti; Forlani,<br />

Brambilla (31’ st Torri<br />

s.v.), Anesa; Panzeri, Rubinacci,<br />

Manzoni, Galimberti;<br />

Mignani, Tagliente,<br />

Manzini (30’ st Germani).<br />

All.: Chierico.<br />

Casale (4-3-3): Pettinari;<br />

Marchetti, Chini, Coletto,<br />

Panzanaro; Latarata, Sacco<br />

(1’ st Ton<strong>di</strong>), Priore;<br />

Ebagua (34’ st Spinaci),<br />

Cusano, Caredda (10’ st<br />

Giacchino). All.: Lerda.<br />

Arbitro: Cafari <strong>di</strong> Cassino<br />

Reti: 15’ st Giacchino (C),<br />

26’ st Ebagua (C).<br />

Note: giornata calda, terreno<br />

in perfette con<strong>di</strong>zioni.<br />

Spettatori 1000 circa. Recupero<br />

2’+4’. Angoli 3 a 3.<br />

Ammonito Marchetti (C),<br />

Coletto (C). Espulso Rubinacci<br />

(CC) al 16’ st per proteste.<br />

Al 20’ st Giampaolo<br />

Chierico viene allontanato<br />

per proteste dalla panchina<br />

dell’Uso Calcio Caravaggio.<br />

Migliore in campo: Panzanaro<br />

CARAVAGGIO – In vista della<br />

gara <strong>di</strong> ritorno <strong>di</strong> domenica<br />

prossima, il doppio passivo<br />

potrebbe essere più<br />

<strong>di</strong> un «grosso svantaggio»<br />

per l’Uso Calcio Caravaggio.<br />

Finisce 2-0, risultato<br />

con cui il Casale non solo<br />

archivia l’andata della semifinale<br />

play-off ma darà<br />

più tranquillità all’approccio<br />

<strong>di</strong> gara domenica prossima,<br />

quando gli uomini <strong>di</strong><br />

Chierico cercheranno l’impresa<br />

della stagione. Meglio<br />

i piemontesi sotto tutti<br />

i profili: gioco (vivace e<br />

aggressivo), in<strong>di</strong>vidualità<br />

(Panzanaro e Giacchino<br />

su tutti), tattica; aspetti<br />

imprescin<strong>di</strong>bili nella ricostruzione<br />

dell’incontro <strong>di</strong><br />

ieri pomeriggio. Ecco le<br />

azioni salienti.<br />

Arrembante inizio del<br />

Casale, pochi secon<strong>di</strong> e<br />

Panzanaro dal limite, liberatosi<br />

<strong>di</strong> Forlani, scarica-<br />

GIORNALE DI BERGAMO<br />

Pesante doppio passivo per i bergamaschi nella gara d’andata della semifinale play off<br />

All’Uso Calcio servirà un miracolo<br />

Piemontesi meglio anche nelle in<strong>di</strong>vidualità<br />

va il destro sul palo della<br />

porta <strong>di</strong>fesa da Conti;<br />

Manzini poi, impe<strong>di</strong>va a<br />

Cusano <strong>di</strong> mettere in porta<br />

la ribattuta. Ma era solo<br />

il primo brivido per la<br />

squadra <strong>di</strong> Chierico che,<br />

al 25’, subiva ancora l’assalto<br />

del Casale: Panzanaro<br />

era l’autore del cross<br />

truffal<strong>di</strong>no dalla sinistra,<br />

Ebagua sfiorava e Caredda,<br />

in spaccata, non arrivava<br />

<strong>di</strong> un soffio all’appunta-<br />

mento con il gol. La risposta<br />

degli orobici affidata a<br />

Mignani: suo il sinistro al<br />

volo al 27’ sfilava alto sopra<br />

la traversa <strong>di</strong> Pettinari.<br />

Con passare dei minuti<br />

la formazione <strong>di</strong> Chierico<br />

prendeva coraggio: al 29’<br />

Galimberti, servito da Mignani,<br />

scaricava dal vertice<br />

sinistro dell’area <strong>di</strong> rigore<br />

piemontese, Pettinari<br />

si faceva trovare pronto<br />

alla respinta con i pugni<br />

respingendo lontano. E an-<br />

Pagelle. Il più pericoloso dell’attacco orobico: buona gara ma è mancato il gol<br />

Tagliente <strong>di</strong> nome e <strong>di</strong> fatto<br />

Pagelle Uso Calcio<br />

Conti 6: attento, incolpevole<br />

sui gol. Bravo a<br />

chiudere la porta a Giacchino<br />

all’<strong>11</strong>’ della ripresa.<br />

Forlani 6: in <strong>di</strong>fesa non<br />

si lascia intimi<strong>di</strong>re né da<br />

Ebagua né Cusano. Cerca<br />

spesso la cavalcata solitaria<br />

dalla <strong>di</strong>fesa.<br />

Brambilla 6.5: bravo<br />

nelle chiusure <strong>di</strong>fensive<br />

e sulle palle alte. Nessuna<br />

sbavatura da segnalare<br />

(31’ st Torri s.v.)<br />

Anesa 6: l’avvio è blando<br />

ma sale <strong>di</strong> ritmo con il<br />

passare dei minuti. Bene<br />

sulle palle alte e nell’uno<br />

contro uno.<br />

Panzeri 6: largo a destra<br />

viene servito poco e<br />

male nonostante abbia<br />

spazio per rendersi pericoloso.<br />

Prestazione sufficiente.<br />

Rubinacci 6: parte benissimo<br />

entrando subito<br />

Azione <strong>di</strong> gioco<br />

nel vivo della gara. Con il<br />

passare dei minuti cala e,<br />

dopo il raddoppio del Casale,<br />

viene punito con il<br />

cartellino rosso.<br />

Manzoni 6.5: buone geometrie,<br />

solita buona prestazione.<br />

Cala un po’ nella<br />

ripresa, ma palla al pie-<br />

de non sbaglia un passaggio.<br />

Galimberti 6: molte le<br />

opportunità <strong>di</strong> assist, soprattutto<br />

nel primo tempo.<br />

Spesso impreciso, ma<br />

sempre nel vivo dell’azione.<br />

Mignani 6: ispirato, ma<br />

non come in altre giornate.<br />

Tuttavia, nascono sempre<br />

dal suo piede lanci e<br />

aperture <strong>di</strong> gioco pericolose.<br />

Tagliente 6.5: ilpiùpericoloso<br />

dell’attacco biancogranata.<br />

Stupendo il tiro<br />

al 31’ del primo tempo<br />

cora l’estremo <strong>di</strong>fensore<br />

ospite, qualche istante dopo,<br />

veniva sommerso dagli<br />

applausi per il volo<br />

d’angelo al mancino <strong>di</strong> Tagliente,<br />

<strong>di</strong>retto all’incrocio<br />

dei pali; era il 31’.<br />

Ripresa. Ottimo avvio<br />

dei padroni <strong>di</strong> casa: al 5’ <strong>di</strong>scesa<br />

<strong>di</strong> Manzini a destra,<br />

palla al centro per Galimberti<br />

in leggero ritardo alla<br />

deviazione sottomisura.<br />

Due minuti più tar<strong>di</strong> Tagliente,<br />

ispirato da Rubi-<br />

deviato da Pettinari in<br />

calcio d’angolo.<br />

Manzini 6: picchiato e<br />

innervosito dai numerosi<br />

interventi fallosi degli avversari.<br />

Non incide come<br />

in altre situazioni (30’ st<br />

Germani s.v.).<br />

Pagelle Casale<br />

Pettinari 6.5; Marchetti<br />

6, Chini 6, Coletto 6, Panzanaro<br />

7; Latarata 6, Sacco<br />

5.5 (1’ st Ton<strong>di</strong> 6.5),<br />

Priore 6.5; Ebagua 7 (34’<br />

st Spinaci 6), Cusano 6.5,<br />

Caredda 6.5 (10’ st Giacchino<br />

7). All.: Lerda.<br />

Arbitro Cafari <strong>di</strong> Cassino:<br />

6<br />

(gio.bu.)<br />

19<br />

nacci, centrava il corpo <strong>di</strong><br />

Pettinari dopo aver preso<br />

la mira. Giacchino (entrato<br />

al posto <strong>di</strong> Caredda) impegnava<br />

Conti all’<strong>11</strong>’. Gol<br />

rinviato: quattro minuti<br />

più tar<strong>di</strong>, infatti, era proprio<br />

il nuovo entrato a battere<br />

l’estremo <strong>di</strong>fensore<br />

<strong>di</strong> casa, portando in vantaggio<br />

il Casale. L’azione:<br />

il calcio <strong>di</strong> punizione <strong>di</strong><br />

Panzanaro dalla destra finiva<br />

sulla traversa, il pallone<br />

tornava in campo e<br />

Giacchino, <strong>di</strong> testa, appoggiava<br />

comodamente in rete.<br />

Il gol provocava malumore<br />

nella squadra biancogranata,<br />

tanto che Rubinacci<br />

si faceva cacciare<br />

dal campo per qualche<br />

protesta <strong>di</strong> troppo. In <strong>di</strong>eci<br />

l’Uso Calcio Caravaggio<br />

badava a contenere il passivo,<br />

altro non poteva. Ma<br />

il piatto forte dei piemontesi<br />

doveva ancora arrivare.<br />

Al 26’ il sinistro teso <strong>di</strong><br />

Ebagua sparato dai 20 metri<br />

ingannava Conti, per<br />

andare a morire sotto il<br />

«sette» e portare a 2 i gol<br />

<strong>di</strong> vantaggio dei sui. Nel<br />

recupero Giacchino falliva<br />

il terzo centro, quello<br />

della sicurezza. Domenica<br />

prossima il ritorno, ma<br />

per la squadra bergamasca<br />

le speranze non sono<br />

molte.<br />

Giorgio Burreddu<br />

Interviste<br />

Chierico<br />

non si<br />

rassegna<br />

CARAVAGGIO – Allontanato<br />

per una blanda protesta<br />

Giampaolo Chierico ha<br />

dovuto seguire il resto<br />

dell’incontro da lontano,<br />

senza poter incitare i<br />

suoi uomini. A fine partita<br />

resta solo il rammarico<br />

della sconfitta e la speranza<br />

in vista della gara<br />

<strong>di</strong> ritorno: «Non è ancora<br />

finita – ha commentato il<br />

tecnico degli orobici -,<br />

dobbiamo crederci fino all’ultimo.<br />

C’è ancora la gara<br />

<strong>di</strong> ritorno da sfruttare;<br />

la settimana che abbiamo<br />

davanti la de<strong>di</strong>cheremo alla<br />

preparazione dell’incontro<br />

con grande attenzione<br />

senza tralasciare i dettagli.<br />

Il Casale è un’ottima<br />

squadra, ma noi non siamo<br />

da meno». Decisiva<br />

l’espulsione <strong>di</strong> Rubinacci<br />

dopo il gol <strong>di</strong> Giacchino:<br />

«Ha pesato il cartellino<br />

rosso a Rubinacci. giocare<br />

in <strong>di</strong>eci <strong>di</strong>ventava<br />

praticamente impossibile.<br />

Credo che il risultato<br />

più giusto fosse l’1-0, anche<br />

perché nel primo tempo<br />

ci siamo comportati bene<br />

creando le nostre occasioni.<br />

Ora archiviamo questa<br />

partita e pensiamo al<br />

ritorno, domenica prossima».<br />

E a fare le scuse alla<br />

squadra per l’espulsione<br />

è proprio Raffaele Rubinacci,<br />

centrocampista<br />

dell’Uso Calcio Caravaggio:<br />

«Mi <strong>di</strong>spiace per il<br />

cartellino rosso, voglio scusarmi<br />

con tutta la squadra:<br />

sono rimasti in <strong>di</strong>eci.<br />

E’ stato un episo<strong>di</strong>o spiacevole».<br />

(gio.bu.)


Quoti<strong>di</strong>ano Nazionale LUNEDÌ <strong>11</strong> GIUGNO <strong>2007</strong> CALCIO XVII<br />

Brianteo stracolmo in festa<br />

Il Monza batte il Pisa (1-0)<br />

Ora la <strong>serie</strong> B è più vicina<br />

Mister Sonzogni: «Andremo in Toscana concentrati»<br />

<strong>di</strong> LUCA ORNAGO<br />

M ETTE<br />

— MONZA —<br />

LA TESTA<br />

avanti il Monza ma resta<br />

con il laccio pisano ben<br />

stretto attorno al collo. La vittoria<br />

<strong>di</strong> rigore (netto) firmata Fabiano<br />

al 76' e maturata al termine <strong>di</strong> un<br />

pomeriggio <strong>di</strong> sofferenza annunciata,<br />

non mette i biancorossi <strong>di</strong><br />

Sonzogni al riparo da brutte sorprese<br />

in vista del ritorno <strong>di</strong> domenica<br />

prossima, 17 giugno, all'Arena<br />

Garibal<strong>di</strong>.<br />

IL PISA DELLO squalificato<br />

Braglia - ha seguito il match da<br />

unico spettatore dell'area <strong>di</strong>stinti<br />

del Brianteo, chiusa al pubblico -<br />

ha mostrato <strong>di</strong> avere tutte le carte<br />

in regola per tentare la rimonta<br />

ma rischia <strong>di</strong> perdere energie e<br />

concentrazione nei (troppi) veleni<br />

<strong>di</strong> coda in merito al gol annullato<br />

a Biancone per fuorigioco al<br />

14'. Il Monza archivia l'importante<br />

vittoria e tace, in attesa <strong>di</strong> vedere<br />

l'effetto che farà presentarsi nella<br />

tana del lupo con una rete <strong>di</strong><br />

vantaggio e con Menassi, Montesanto,<br />

Perico e Bertolini in più rispetto<br />

a ieri.<br />

IN UN BRIANTEO finalmente<br />

stracolmo (8.900 spettatori, quattromila<br />

dei quali toscani) è il Pisa<br />

a menare le danze per tutto il primo<br />

tempo. Tra il 2' ed il 3' è già<br />

doppio Biancone che prima "liscia"<br />

da buona posizione e poi cerca<br />

la precisione dai se<strong>di</strong>ci metri<br />

lambendo l'incrocio dei pali. Al<br />

14' Biancone va in gol <strong>di</strong> testa su<br />

centro <strong>di</strong> D'Anna ma in posizione<br />

ritenuta <strong>di</strong> fuorigioco. Al 21'<br />

splen<strong>di</strong>do colpo <strong>di</strong> testa in torsione<br />

<strong>di</strong> Beretta sul quale Morello<br />

compie una prodezza deviando in<br />

angolo. Ceravolo e D'Anna sono<br />

spesso incontenibili sulla destra,<br />

mentre i padroni <strong>di</strong> casa pagano<br />

pegno nel mezzo dove Savi si danna<br />

l'anima per assistere un Gentile<br />

non al top. Al 25' angolo <strong>di</strong> Ceravolo<br />

e destro dal limite <strong>di</strong> Passiglia<br />

respinto da Rotoli.<br />

RIPRESA. AL 51' IL solito Ceravolo<br />

dalla destra ma Rotoli c'è.<br />

Un minuto più tar<strong>di</strong> Savi salva<br />

sulla linea su tiro <strong>di</strong> Braiati e ancora<br />

Rotoli si oppone in angolo a<br />

D'Anna dai venti metri. Alla<br />

mezz'ora la svolta. Beretta si beve<br />

De Simone e entra in area dalla<br />

destra dove viene steso dal rientrante<br />

Calori. Russo assegna il rigore<br />

che Fabiano trasforma con sicurezza<br />

(76'). Beretta spreca il match-ball<br />

all'82' presentandosi tutto<br />

solo davanti a Morello (lancio<br />

SERIE C1 PLAYOFF, GARA DI ANDATA<br />

<strong>di</strong> Tricarico) ma calciando<br />

stremato<br />

sull'estremo in uscita.<br />

All'85' Buzzegoli<br />

prova il pallonetto<br />

dal limite, appena<br />

alto. Giuliano Sonzogni<br />

pur elogiando<br />

la maturità del Monza, rimanda<br />

ogni tipo <strong>di</strong> esultanza alla prossima<br />

settimana: «Partita intensa e<br />

bella - ha detto il tecnico -. Il Pisa<br />

ci ha aggre<strong>di</strong>to e messo in <strong>di</strong>fficoltà<br />

per quasi tutto il primo tempo,<br />

al punto che all'intervallo ho dovuto<br />

risollevare il morale alla<br />

squadra, eccessivamente preoccupata.<br />

Fra sette giorni sarà importante<br />

non ricordare <strong>di</strong> aver vinto<br />

e giocare con lo spirito <strong>di</strong> chi sa <strong>di</strong><br />

dover far fronte ad un vero e proprio<br />

asse<strong>di</strong>o senza rinunciare ad<br />

attaccare a propria volta».<br />

È ORA<br />

CONTESTAZIONE<br />

Gli ospiti protestano<br />

per un gol annullato<br />

al 14’ a Biancone<br />

Fabiano alle stelle<br />

SODDISFATTO Gianluca Savol<strong>di</strong>,<br />

figlio d’arte, ha realizzato la rete che<br />

porta avanti il Lecco (Rastelli)<br />

— CARAVAGGIO (Bergamo) —<br />

ALTO IL RISCHIO che si fermi<br />

alla semfinale dei playoff nazionali<br />

il cammino del Calcio/Caravaggio.<br />

C'è ancora una partita <strong>di</strong> ritorno, ma<br />

per quanto si è visto in questa gara, appare<br />

davvero una impresa per i bergamaschi,<br />

riuscire a ribaltare fra sette giorni, la sconfitta<br />

casalinga contro i piemontesi del Casale.<br />

LA SQUADRA OSPITE, che ha fatto vedere<br />

<strong>di</strong> essere davvero un ottimo complesso,<br />

ha <strong>di</strong> fatto già un piede e mezzo in finale.<br />

Più compatti i piemontesi che, davanti a<br />

MONZA BRIAN-<br />

ZA-PISA: 1-0<br />

(0-0) RETI: st 32'<br />

Fabiano (rig.)<br />

MONZA BRIAN-<br />

ZA: Rotoli 7, Campi<br />

6, Fabiano 6.5,<br />

Zaffaroni 6.5,<br />

Barjie 6, Coti 6, Gentile 5.5 (25' st<br />

Tricarico 6), Savi 7 (43' st Guerra<br />

sv), Iacopino 5.5, Beretta 6.5 (47'<br />

st Speranza sv), Borgobello 6. All.<br />

Sonzogni 6.5.<br />

PISA: Morello 6.5, Calori 6, De<br />

Simone 6, Zattarin 6.5, D'Anna 7,<br />

Passiglia 6.5, Bolzan 6, Braiati 6<br />

(25' st Buzzegoli 6.5), Ferrigno<br />

6,5 (42' st Morfù sv), Biancone<br />

6.5, Ceravolo 7 (32' st Ciotola 6).<br />

All. Isetto 6.<br />

ARBITRO: Russo 6.5.<br />

C2 PLAYOFF PERGOCREMA SCONFITTO IN CASA. IL SUO CAMMINO È IN SALITA<br />

Il Lecco prenota il viaggio verso la <strong>serie</strong> C1<br />

Match winner Savol<strong>di</strong> dal dente avvelenato<br />

I L<br />

FELICITÀ<br />

Fabiano esulta<br />

dopo avere<br />

realizzato la rete<br />

della vittoria<br />

(Alive)<br />

— CREMA (Cremona) —<br />

FIGLIO D'ARTE Gian Luca Savol<strong>di</strong> è<br />

stato il match winner del penultimo atto della<br />

C2 col gol decisivo realizzato al 21’ della<br />

ripresa. Il Lecco prenota il biglietto per il viag-<br />

gio in C1. L'un<strong>di</strong>ci lariano espugnando<br />

per 1-0 il Voltini ha ipotecato<br />

la promozione, che potrebbe<br />

essere ratificata domenica nella finale<br />

<strong>di</strong> ritorno al Rigamonti lecchese.<br />

Il Pergo per ribaltare la situazione<br />

e beffare i larani dovrà<br />

vincere con almeno due gol <strong>di</strong><br />

scarto. Un'impresa <strong>di</strong>fficile, ma<br />

non impossibile, anche perché i padroni <strong>di</strong> casa<br />

domenica dovranno fare a meno <strong>di</strong> Bonacina e<br />

Mussoni, che saranno squalificati. Nel rispetto<br />

del proverbio secondo il quale la vendetta è un<br />

piatto che va servito freddo, l'ex Savol<strong>di</strong> ha atte-<br />

circa 1000 spettatori, partono con il piede<br />

sull'acceleratore. La squadra <strong>di</strong> Chierico<br />

sembra riprendersi e al 29' Galimberti, imbeccato<br />

da Mignani, ci prova <strong>di</strong> sinistro<br />

ma Pettinari si fa trovare pronto alla respinta.<br />

IN AVVIO DI RIPRESA gli orobici si fanno<br />

ancora minacciosi. Al 5´Manzini da destra,<br />

manda la palla al centro per Galimberti<br />

che però è in leggero ritardo alla deviazione.<br />

Proprio mentre sembra che gli orobici<br />

siano nel miglior momento al 15' arriva la<br />

doccia fredda. Punizione <strong>di</strong> Panzanaro che<br />

si stampava sulla traversa, e sulla ribattuta<br />

il più pronto a riba<strong>di</strong>re in gol <strong>di</strong> testa era<br />

FIGLIO D’ARTE<br />

L’attaccante<br />

non ha <strong>di</strong>menticato<br />

lo sgarbo<br />

della sua cessione<br />

so degli anni per ven<strong>di</strong>carsi dello sgarbo della<br />

cessione. La finale d'andata dei playoff si è chiusa<br />

nel peggiore dei mo<strong>di</strong> per i cremaschi. Mister<br />

Braghin le ha tentate tutte per cercare <strong>di</strong> conquistare<br />

la vittoria, ma inutilmente.<br />

PERGOCREMA-LECCO 0-1<br />

(0-0). RETE: st 21' Savol<strong>di</strong>. PER-<br />

GOCREMA: Coser 5.5, Zangirolami<br />

6, Muchetti 7 (42' st Facchetti),<br />

Tacchinar<strong>di</strong> 6, Belotti 6, Ragnoli<br />

6, Marconi 6, Piovesan 6<br />

(21' st Sambugaro), Longobar<strong>di</strong> 6<br />

(31' st Gusmini), Bonomi 7, Florean<br />

6. All. Braghin 6. LECCO:<br />

Mazzoni 6, Carnesalini 6 ( 40' st Narducci), Mussoni<br />

6, Del piano 6, Lomi 6, Villagatti 7, Bonacina<br />

6, Corti 6, Barbieri 5 (22' st Savol<strong>di</strong>), Galli 6,<br />

La Cagnina 6 (47' st Chianese). All. Sannino 6.<br />

ARBITRO: Barbirati 6. NOTE: espulso mister<br />

Sannino al 40' st per proteste. Giovanni Ricci<br />

Uso Caravaggio battuto dal Casale, si allontana la finale nazionale<br />

Giacchino. Il gol subito è una mazzata e arriva<br />

anche il bis.<br />

CALCIO CARAVAGGIO-CASALE 0-2<br />

(0-0). RETI: st 15´ Giacchino, 26´ Ebagua.<br />

CARAVAGGIO: Conti 6, Forlani 6, Brambilla<br />

6.5 (31´ st Torri sv), Anesa 6, Panzeri<br />

6, Rubinacci 6.5, Manzoni 6.5, Galimberti<br />

6, Mignani 6, Tagliente 6.5, Manzini 6.<br />

All.: Chierico.<br />

CASALE: Pettinari 6.5, Marchetti 6, Chini<br />

6, Coletto 6, Panzanaro 7, Latarata 6, Sacco<br />

5.5 (1´ st Ton<strong>di</strong> 6.5), Priore 6.5; Ebagua 7<br />

(34´ st Spinaci 6), Cusano 6.5, Caredda 6.5<br />

(10´ st Giacchino 7). All.: Lerda.<br />

ARBITRO: Cafari 6. Valerio Alessandri


La Nuova Sport<br />

Domenica 10 giugno <strong>2007</strong> 45<br />

SERIE D/POULE SCUDETTO<br />

Cau fa il fenomeno, Tempio campione d’Italia<br />

La tripletta dell’attaccante<br />

mette al tappeto la Sangiuseppese<br />

TEMPIO<br />

SANGIUSEPPESE<br />

TEMPIO (4-4-2): Zani 6,5; Idda 6 Cabeccia 6 Cogoni 6 (15’st Farrugia<br />

6) Avallone 6; Demartis 7,5 (40’st Piantadosi sv) Casapulla 6<br />

(15’st Lisai 6) Nativi 7,5 Ferraro 6,5; Rais 6 Cau 8. A <strong>di</strong>sp. Savinelli,<br />

Piras, Mattiello, Pagano. All. Corda.<br />

SANGIUSEPPESE (4-5-1): Iaccarino 6; Civita 6 (28’st De Luca sv) Parisi<br />

5 Scognamiglio 5 Mannone 5; Ven<strong>di</strong>tto 5 Ausoni 6 Cerrato 6<br />

(15’st Vitagliano 6) Corsale 5,5 Moxedano 5 (15’st Maruggi 5); De Cesare<br />

6. A <strong>di</strong>sp. Rastiello, Alterio, Timoniere, Carbonaro. All. Mandragora.<br />

ARBITRO: Barbeno <strong>di</strong> Brescia.<br />

RETI: 10’pt, 25’st e 30’st Cau, 30’pt De Cesare, 47’st Farrugia (rig.).<br />

CITTA’ SANT’ANGELO. Sar<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> gioia a Città Sant’Angelo<br />

dove si è giocata la finale<br />

scudetto <strong>di</strong> <strong>serie</strong> D. Il Tempio<br />

nia, infatti, è la squadra campione<br />

d’Italia della stagione<br />

20<strong>06</strong>/<strong>2007</strong>. La formazione isolana<br />

conquista il tricolore<br />

con una vittoria nettissima<br />

sulla Sangiuseppese (4-1). Gioco,<br />

organizzazione tattica, talenti<br />

al servizio della squadra.<br />

Quando parliamo <strong>di</strong> talento<br />

ci riferiamo in particolare<br />

a Cau che con un tris <strong>di</strong> gol<br />

ha schienato gli avversari.<br />

Tutto, ma proprio tutto quello<br />

che si è visto in campo ha<br />

parlato a favore dei galluresi<br />

che nella prossima stagione<br />

CITTA’ SANT’ANGELO. Chiamatelo<br />

Tiromancino, perché<br />

Roberto Cau col suo sinistro<br />

magico ha regalato il primo,<br />

storico scudetto al Tempio.<br />

Cau ha fatto tripletta in<br />

campo, con i tre gol-scudetto,<br />

e fuori, visto che la moglie<br />

sta per dare alla luce la terzogenita.<br />

«Un successo meritato<br />

- ha detto il mattatore della<br />

finale con la Sangiuseppese -<br />

che mette la ciliegina sulla<br />

torta della nostra stagione».<br />

Una stella sarda purosangue,<br />

cresciuta e sbocciata nel<br />

Bari, con l’esor<strong>di</strong>o in <strong>serie</strong> A<br />

prima ancora che dalla Puglia<br />

venissero fuori i vari<br />

Zambrotta e Cassano. E lo<br />

BREVI<br />

COPPA AMERICA<br />

Maradona dà<br />

il calcio d’inizio<br />

BUENOS AIRES. Diego<br />

Maradona ha annunciato<br />

che si recherà in Venezuela<br />

per dare il calcio d’avvio,<br />

il 26 giugno prossimo,<br />

alla Coppa America. Maradona,<br />

46 anni, dopo una<br />

lunga <strong>serie</strong> <strong>di</strong> problemi <strong>di</strong><br />

salute, era stato ricoverato<br />

il 21 aprile in una clinica<br />

psichiatrica per problemi<br />

<strong>di</strong> alcolismo e ne era<br />

uscito il 7 maggio.<br />

NIENTE GALAXY<br />

Figo: o Inter o nulla<br />

Milano. «O gioco ancora<br />

un anno all’Inter o mi ritiro<br />

dal calcio professionistico».<br />

Luis Figo comincia a<br />

fare chiarezza sul proprio<br />

futuro, escludendo fatto le<br />

ipotesi nate negli ultimi<br />

giorni che riguardano un<br />

suo approdo al Tottenham<br />

oppure ai Los Angeles Galaxy<br />

dove troverebbe l’ex<br />

compagno <strong>di</strong> squadra David<br />

Beckham.<br />

LA POLEMICA<br />

Me<strong>di</strong>aset farà ricorso<br />

Roma. «L’intimazione <strong>di</strong><br />

rendere gratuito un <strong>di</strong>ritto<br />

televisivo a pagamento<br />

per motivi <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne pubblico<br />

non solo ci sembra illegittimo<br />

ma è un autentico<br />

esproprio». Lo <strong>di</strong>ce Me<strong>di</strong>aset<br />

in una nota con la<br />

quale annuncia il ricorso<br />

contro la decisione delle<br />

città <strong>di</strong> Napoli e Genova <strong>di</strong><br />

proiettare la partita su maxischermi:<br />

decisione motivata<br />

da motivi <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne<br />

pubblico che l’emittente<br />

ora contesta.<br />

4<br />

1<br />

raggiungeranno in <strong>serie</strong> C2 le<br />

tre corregionali Torres, Olbia<br />

e Nuorese.<br />

A firmare il successo l’uomo<br />

<strong>di</strong> maggior talento <strong>di</strong> Corda:<br />

Roberto Cau, 31 anni, idolo<br />

dei tifosi, capace <strong>di</strong> infilare<br />

per tre volte Iaccarino e strappare<br />

applausi con giocate <strong>di</strong><br />

classe. La sfida a <strong>di</strong>stanza<br />

con il leader della Sangiuseppese,<br />

Ciro De Cesare, parla<br />

nettamente a favore del fenomeno<br />

<strong>di</strong> Tempio. Proprio Cau<br />

e l’attaccante vesuviano avevano<br />

deciso le sorti della finalissima<br />

nel primo tempo. Una<br />

rete facile facile del sardo al<br />

10’, su assist dalla destra dell’impren<strong>di</strong>bile<br />

Demartis, e la<br />

scudetto arrivato a 31 anni è<br />

una rivincita anche per chi<br />

come lui è rimasto presto tagliato<br />

fuori dal giro che conta<br />

e ha dovuto ripartire dalla C<br />

per ritagliarsi un ruolo da<br />

protagonista. Ruolo che ha saputo<br />

interpretare ancor meglio<br />

nei <strong>di</strong>lettanti, dove la sua<br />

classe cristallina e il suo sinistro<br />

fanno la <strong>di</strong>fferenza.<br />

La conferma è arrivata dal<br />

tripu<strong>di</strong>o col quale l’hanno accolto<br />

i tifosi del Tempio, ova-<br />

Il triplista Cau e a destra il rigorista Farrugia<br />

pronta risposta del bomber<br />

campano al 30’, avevano vivacizzato<br />

la prima parte della<br />

partita, bella nonostante il ritmo<br />

non altissimo dovuto al<br />

caldo e alla fatica <strong>di</strong> una stagione<br />

lunghissima arrivata al<br />

capolinea.<br />

Tempio dominatore alla <strong>di</strong>stanza<br />

nonostante la Sangiuseppese<br />

abbia cercato <strong>di</strong> rispondere<br />

colpo su colpo, com-<br />

zioni che si tributano solo ai<br />

campioni. «Per noi, che eravamo<br />

una neopromossa, è stata<br />

una componente decisiva. A<br />

livello personale, questa tripletta<br />

chiude una stagione<br />

stupenda in cui mi sono tolto<br />

tante sod<strong>di</strong>sfazioni con un<br />

gruppo eccezionale». Ma Cau<br />

ha una de<strong>di</strong>ca speciale per i<br />

tre gol segnati ieri davanti alle<br />

telecamere <strong>di</strong> Raisat. «Sì,<br />

de<strong>di</strong>co i gol a mia moglie Elena,<br />

che aspetta la nostra ter-<br />

prese le giocate <strong>di</strong> qualità dei<br />

suoi uomini <strong>di</strong> spicco. E ai<br />

campani non sono stati sufficienti<br />

agonismo, rigore tattico,<br />

mestiere e tecnica (in questo<br />

caso il riferimento è a De<br />

Cesare) per tenere botta fino<br />

alla fine. La formazione guidata<br />

da Corda ha sfoderato<br />

una prestazione super con<strong>di</strong>ta<br />

dai numeri <strong>di</strong> Cau, ottimamente<br />

imbeccato da Demar-<br />

LE INTERVISTE<br />

Cau, doppio tris de<strong>di</strong>cato alla moglie Elena<br />

Marras: «Settimana decisiva per la società»<br />

Antonello Perra<br />

ARBOREA. Al termine <strong>di</strong> un incontro<br />

emozionante, l’Atletico<br />

Nuoro si aggiu<strong>di</strong>ca l’ultimo posto<br />

utile per il passaggio in Prima<br />

Categoria. L’incontro è stato<br />

ben giocato da entrambe le<br />

formazioni che si sono affrontate<br />

senza particolari tatticismi<br />

dando vita ad un incontro<br />

piacevole e buon livello tecnico.<br />

Alla prima occasione il Decimoputzu<br />

si porta in vantaggio:<br />

e il 2’ quando sugli sviluppi<br />

<strong>di</strong> un contropiede, Cappai infila<br />

la porta avversaria con un<br />

azzeccato colpo <strong>di</strong> testa. La rea-<br />

OLBIA. In attesa <strong>di</strong> avere<br />

una fisionomia ben delineata<br />

dei vari campionati <strong>di</strong>lettantistici<br />

che si potrà conoscere solo<br />

dopo il 17 giugno (giorno in<br />

cui si saprà se il Budoni è riuscito<br />

a conquistare la promozione<br />

in <strong>serie</strong> D al termine<br />

della gara <strong>di</strong> ritorno contro la<br />

formazione umbra del Torgiano)<br />

il mercato dei <strong>di</strong>lettanti<br />

non ha grossi movimenti. Il<br />

Tempio neo promosso in <strong>serie</strong><br />

C2, perde l’allenatore Ninni<br />

Corda che ha accettato la<br />

panchina del blasonato Co-<br />

za bambina. Si chiamerà Angelica.<br />

A lei, e alle piccole Sofia<br />

e Carolina, de<strong>di</strong>co i miei<br />

gol».<br />

In tribuna c’erano la famiglia<br />

al completo e gli amici<br />

del talento sardo: la moglie è<br />

abruzzese, <strong>di</strong> Loreto Aprutino,<br />

pochi chilometri fuori Pescara,<br />

e lui è ormai un abruzzese<br />

d’adozione. Il presidente<br />

del Tempio, Giorgio Fresu, si<br />

gode la festa ma ha il pensiero<br />

rivolto al futuro. La so-<br />

Spareggio ricco <strong>di</strong> gol per l’ultimo posto in Prima<br />

L’Atletico Nuoro brinda<br />

il Decimoputzu piange<br />

DECIMOPUTZU<br />

ATLETICO NUORO<br />

DECIMOPUTZU: Pili, Longobardo, Porcu, Concu, Pirisi, Piras, Collu,<br />

Fois (dal 68’ Farris), Petrella, Mocci (dall’80’ Pischedda), Cappai.<br />

ATLETICO NUORO: Stocchi, Bua, Corraine (dal 46’ Aresu), Schettino,<br />

Murgia, Sanna (dal 71’ Gervasi), Carta (dall’81’ Angheleddu),<br />

Florenzi, Perra, Pala, Gusai.<br />

ARBITRO: Nuvoli <strong>di</strong> Alghero.<br />

RETI: 2’ Cappai, 55’ Aresu, 62’ Florenzi, 68’ Gusai, 85’ Cappai.<br />

zione dell’Atletico non si fa attendere;<br />

la compagine nuorese<br />

si porta costantemente all’attacco<br />

e le occasioni non mancano,<br />

mentre il Decimoputzu potrebbe<br />

colpire in contropiede<br />

con un tiro <strong>di</strong> Collu sfiora la<br />

traversa.<br />

La ripresa vede l’Atletico<br />

protesto all’attacco alla ricerca<br />

del pareggio che arriva al 55’<br />

con una rete <strong>di</strong> buona fattura<br />

messa a segno da Aresu. Reazione<br />

del Decimoputzu con Petrella<br />

che si fa respingere il tiro<br />

da Stocchi. Insiste la forma-<br />

2<br />

3<br />

zione nuorese e porta insi<strong>di</strong>osi<br />

attacchi alla porta <strong>di</strong>fesa da Pili.<br />

Poi, al 62’, sugli sviluppi <strong>di</strong><br />

un calcio d’angolo, Florenzi,<br />

con un bel colpo <strong>di</strong> testa porta<br />

in vantaggio la propria squadra.<br />

I biancoazzurri <strong>di</strong> Decimoputzu<br />

accusano il colpo e al 68’<br />

subiscono la terza rete ad opera<br />

<strong>di</strong> Gusai. Al 75’ l’incontro si<br />

riapre con la rete <strong>di</strong> Cappai<br />

che accorcia le <strong>di</strong>stanze. Ultimi<br />

minuti col Decimoin attacco<br />

ma la squadra è stanca e l’Atletico<br />

vince. Clau<strong>di</strong>o Macchia<br />

tis, che ha fatto la <strong>di</strong>fferenza.<br />

Giocate e risultato finale, ovviamente,<br />

che hanno mandato<br />

in sollucchero i numerosi<br />

tifosi sar<strong>di</strong> arrivati in Abruzzo<br />

per spingere la squadra<br />

verso un sogno chiamato scudetto.<br />

Durante l’intervallo c’è stata<br />

la premiazione, alla presenza<br />

del sottosegretario del Ministero<br />

allo Sport, Giovanni<br />

Lolli, delle nove vincitrici dei<br />

gironi <strong>di</strong> <strong>serie</strong> D, della formazione<br />

più corretta (il Russi) e<br />

<strong>di</strong> quella più giovane (l’Avezzano).<br />

Nella ripresa, la svolta sempre<br />

sull’asse Demartis-Cau:<br />

al 25’ l’esterno destro crossa<br />

Il presidente Giorgio Fresu<br />

al centro e l’attaccante stoppa<br />

col petto e gira in acrobazia<br />

sotto l’incrocio. Roba da<br />

<strong>serie</strong> A, applausi e scudetto<br />

in cassaforte. Basta approfittare<br />

dello spazio lasciato dalla<br />

Sangiuseppese e chiudere i<br />

conti. 5’ dopo il 2 a 1. Cau vola<br />

fino al limite e scarica un<br />

sinistro impren<strong>di</strong>bile.<br />

Arriva anche il quarto gol,<br />

su rigore <strong>di</strong> Farrugia. Al triplice<br />

fischio le note <strong>di</strong> “We<br />

are the champions” salutano<br />

il successo sardo che il Tempio<br />

ha de<strong>di</strong>cato a Ermanno<br />

Giordo, un tifoso speciale<br />

mancato il giorno prima della<br />

finale.<br />

Antonio Fragassi<br />

cietà sarda è in C2, ed è in<br />

ven<strong>di</strong>ta: «La prossima settimana<br />

sarà decisiva - <strong>di</strong>ce<br />

mentre attorno è un continuo<br />

<strong>di</strong> cori e feste de<strong>di</strong>cate a lui -<br />

Stiamo valutando le offerte <strong>di</strong><br />

due gruppi, da Roma, che vorrebbero<br />

entrare o rilevare il<br />

Tempio. Cercheremo <strong>di</strong> chiudere<br />

nei prossimi giorni per<br />

poi de<strong>di</strong>carci alle scadenze relative<br />

all’iscrizione nei professionisti.<br />

Sulla squadra <strong>di</strong>co<br />

che, se dovessi essere ancora<br />

io il presidente, cercherò <strong>di</strong><br />

confermare il blocco che ha<br />

vinto la D perchè, con tre o<br />

quattro pe<strong>di</strong>ne, sarebbe competitivo<br />

per la C2».<br />

A.F.<br />

La squadra <strong>di</strong> Valuzzi promossa in Promozione<br />

Senorbì senza freni<br />

Luogosanto travolto<br />

LUOGOSANTO<br />

SENORBI’<br />

1<br />

4<br />

LUOGOSANTO: Isoni, Riccio<br />

(dal 15’st Loriga), Uscidda, Madeddu,<br />

Tamponi, Concas, Spano,<br />

Gala, Iacoletti (dal 26’st Demuro),<br />

Manzoni, Gori. Allenatore-giocatore<br />

Nicola Spano.<br />

SENORBI’: Sitzia, Tatti (dal 36’st<br />

Orrù), Solinas, Silvi, Ledda,<br />

Chessa, Pusceddu (dal 31’st<br />

Congela), Pinna, Becciu (dal<br />

27’st Congiu), Corona, Podda.<br />

Allenatore Giorgio Valluzzi.<br />

RETI: al 5’pt Pinna, al 1’st e al<br />

10’st Becciu, al 34’st Podda, al<br />

41’st Tamponi.<br />

GHILARZA. Il Senorbì è in<br />

Promozione, mentre sarà il<br />

Luogosanto a sperare nel salto<br />

<strong>di</strong> categoria, nel caso che il<br />

Budoni salga in <strong>serie</strong> D dopo<br />

gli spareggi contro la formazione<br />

umbra del Torgiano. E’<br />

stata una gara in cui la formazione<br />

allenata da Giorgio Val-<br />

MERCATO DILETTANTI<br />

MERCATO DILETTANTI<br />

Bari e Chievo vogliono la promessa Idda<br />

mo. Con lui in Lombar<strong>di</strong>a dovrebbero<br />

arrivare alcuni dei<br />

protagonisti del campionato<br />

appena vinto. Tra questi ci potrebbe<br />

essere anche il <strong>di</strong>fensore<br />

Riccardo Idda, ma sul giovane<br />

(classe 1988) laterale si<br />

sono buttate a capofitto due<br />

squadre <strong>di</strong> <strong>serie</strong> B che stanno<br />

cercando in tutte le maniere<br />

<strong>di</strong> acquistarne il cartellino: si<br />

tratta del Bari e del Chievo<br />

che lo hanno seguito per buona<br />

parte del campionato, raccogliendone<br />

un’ottima impressione.<br />

Altri giovani seguiti da società<br />

<strong>di</strong> categoria superiore<br />

sono Saiu, Magnini e Pitruzzello,<br />

i quali (soprattutto<br />

Saiu che è del 1989) potrebbero<br />

far comodo in D dopo l’ottima<br />

stagione <strong>di</strong>sputata con la<br />

maglia del La Palma Alghero.<br />

Ad Arzachena si riparte da<br />

Luigi Alvar<strong>di</strong> e dallo zoccolo<br />

duro della squadra che ha<br />

fatto un’ottima impressione<br />

nel campionato appena concluso,<br />

così rimarranno i senatori<br />

Fadda (nonostante qualche<br />

richiesta soprattutto del<br />

Castelsardo), capitan Sposito,<br />

Erriu, Malu, Boldarin e<br />

Milia, più tutti i giovani che<br />

hanno meritato la riconfer-<br />

luzzi ha avuto la meglio su<br />

un Luogosanto presentatosi a<br />

Ghilarza in formazione rimaneggiatissima<br />

per via delle assenze<br />

per squalifica <strong>di</strong> giocatori<br />

importanti quali Foresti,<br />

Bitti e Occhioni.<br />

La prima frazione <strong>di</strong> gioco<br />

si chiude con il Senorbì in<br />

vantaggio <strong>di</strong> un gol, ma le cose<br />

si complicano per la formazione<br />

gallurese ad inizio ripresa,<br />

quando il portiere Mario<br />

Isoni subisce il secondo gol<br />

dopo neanche un minuto <strong>di</strong><br />

gioco. La gara si fa in <strong>di</strong>scesa<br />

per il Senorbì che realizza il<br />

terzo e il quarto gol, con la rete<br />

per la squadra allenata dal<br />

giocatore Nicola Spano che<br />

arriva soltanto nel finale.<br />

Gran<strong>di</strong> festeggiamenti nelle<br />

vie <strong>di</strong> Senorbì per tutta la<br />

serata per un traguardo importante<br />

per la squadra allenata<br />

da Valluzzi, che va oltre<br />

ogni più rosea previsione.<br />

P. M.<br />

ma dalla società del presidente<br />

Antonio Giorgioni.<br />

In Eccellenza, il Tortolì sta<br />

cercando <strong>di</strong> convincere il mister<br />

Senigagliesi a tornare<br />

sulla panchina dopo un anno<br />

<strong>di</strong> assenza, mentre è praticamente<br />

sicuro il ritorno, dopo<br />

una stagione altalenante con<br />

la maglia del San Teodoro,<br />

dell’attaccante Roberto Mura,<br />

che cerca rivincite nella<br />

squadra con cui ha realizzato<br />

sino a due anni fa un consistente<br />

numero <strong>di</strong> reti.<br />

Paolo Muggianu


28<br />

Sport<br />

.<br />

SERIE D IN DIRITTURA D’ARRIVO L’OPERAZIONE «SQUADRA UNICA»<br />

Cosenza, settimana decisiva<br />

I promotori del progetto contano <strong>di</strong> chiudere la trattativa con Intrieri e Nucaro<br />

Franco Rosito<br />

COSENZA<br />

Procede la manovra <strong>di</strong> avvicinamento<br />

alla squadra unica,<br />

nonostante alcune situazioni<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo, come le hanno definite<br />

i promotori del progetto<br />

che punta ad avere per la prossima<br />

stagione una sola squadra<br />

<strong>di</strong> calcio nell’area urbana.<br />

Questa settimana sarà sicuramente<br />

decisiva. L’agenda è<br />

zeppa <strong>di</strong> appuntamenti. Come<br />

ricor<strong>di</strong>amo nel pezzo a fianco,<br />

si attende il «sì» dell’on. Sandro<br />

Principe, che incontra il<br />

<strong>di</strong>ggì rendese Massimiliano<br />

Mirabelli. E poi c’è il vertice societario<br />

del club biancorosso<br />

dal quale dovrebbero emergere<br />

elementi importanti e chiari<br />

segnali sul futuro del sodalizio<br />

d’oltre Campagnano e sulle sinergie<br />

sportive con il capoluogo.<br />

Mercoledì invece dovrebbe<br />

esserci un incontro tra l’impren<strong>di</strong>tore<br />

Pasquale Rappoccio<br />

e il gruppo <strong>di</strong> impren<strong>di</strong>tori<br />

pronti ad avviare un nuovo ciclo<br />

calcistico (con gli attuali <strong>di</strong>rigenti<br />

del Rende, Paletta,<br />

Chianello, Pino Citrigno ci dovrebbero<br />

essere in partenza<br />

anche Franco Ippolito Chiappetta,<br />

Ennio Russo e Marcello<br />

Ore <strong>di</strong> attesa per i tifosi della compagine rossoblù<br />

Spadafora: ma sono attese<br />

new entry) per parlare dei programmi<br />

futuri. Ma ci sono appunto<br />

situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo<br />

che rischiano <strong>di</strong> mettere i bastoni<br />

tra le ruote ai promotori<br />

della squadra unica. Infatti se<br />

non ci sarà un accordo tra gli<br />

attuali <strong>di</strong>rigenti del Cosenza<br />

(Intrieri e Nucaro hanno il<br />

50% ciascuno ) e quelli nuovi<br />

(Rende più gli altri che aggiungeranno<br />

strada facendo) l’operazione<br />

fallirebbe in quanto<br />

non potrebbero esistere due<br />

squadre con lo stesso nome.<br />

Mauro Nucaro aveva annunciato<br />

per oggi un incontro con<br />

il <strong>di</strong>esse Fabrizio Maglia (ha un<br />

altro anno <strong>di</strong> contratto con il<br />

club silano) che rappresenta il<br />

“Comitato dei cre<strong>di</strong>tori”, una<br />

PLAYOFF SEMIFINALI SIBILLA CUMA CORSARO, AZZURRI SFORTUNATI (TRAVERSA DI BONARRIGO) E SPRECONI<br />

Il Siracusa perde il primo round, ora serve il miracolo<br />

Siracusa 0<br />

Sibilla Cuma 1<br />

Marcatore: 23’ st Dinolfo Siracu -<br />

sa: Casadei sv, Lieti 6,5, Chiariello 6,5,<br />

De Pascale 7,5, Perrelli 5,5 (39’ st Pellegrino<br />

sv), Io<strong>di</strong>ce 7, Di Maio 6,5, Dima<br />

6 (45’ pt Costanzo 6,5), Palumbo 6,<br />

Bonarrigo 6,5, Romano 5,5. All.: Lombardo.<br />

Sibilla Cuma: Cortese 6, Di<br />

Domenico 7, Zinno 7, Greco 6,5 (1’ st<br />

Rainone 6,5), Allocca 7,5, Tomi 7,5,<br />

Esposito 7 (36’ st Borrino sv), Dinolfo 7,<br />

Giordano 6,5, Manzo sv (10’ pt Salomone<br />

6,5), Napolitano 6,5. All. Carannante.<br />

Arbitro: Giacomelli <strong>di</strong> Trieste 6.<br />

Note: Oltre seimila spettatori (circa 80<br />

i tifosi ospiti). Ammoniti: Allocca (Sc) e<br />

Palumbo (S). Angoli 3 a 1 per il Sibilla<br />

Cuma.<br />

SIRACUSA Il Siracusa “stecca” la<br />

partita più importante, quella<br />

che avrebbe dovuto ipotecare la<br />

qualificazione alla finale. Ed invece,<br />

è arrivata una sconfitta che<br />

certamente costituisce una punizione<br />

eccessiva per la squadra <strong>di</strong><br />

Paolo Lombardo. Ha deciso un<br />

episo<strong>di</strong>o isolato, un gol su calcio<br />

piazzato giunto proprio quando<br />

sembrava che il Siracusa stesse<br />

per assumere il controllo della<br />

partita. Poi, agli azzurri è mancata<br />

la convinzione <strong>di</strong> poter ribaltare<br />

il risultato. Il Siracusa recrimina<br />

per una traversa centrata da<br />

Bonarrigo e per alcune ghiotte<br />

palle-gol sciupate. Ma non è stato<br />

il Siracusa delle altre partite dei<br />

playoff, quella squadra brillante<br />

e briosa che si era fatta ammirare<br />

CENTRATO UN OBIETTIVO IMPORTANTE<br />

Rosarno, varato<br />

il nuovo sodalizio<br />

Marcello Marzialetti<br />

ROSARNO<br />

A Mimmo Varrà è bastato poco<br />

a far tornare il sereno negli ambienti<br />

sportivi rosarnesi. Infatti,<br />

nel giro <strong>di</strong> qualche giorno, il<br />

“traghettatore” ha varato una<br />

nuova Società. Nel sodalizio<br />

entrano l’avv. Saccomanno,<br />

Gianni Zurzulo, Giovanni Arruzzolo,<br />

Enzo Cusato, Enzo Benedetto<br />

e Pino Catalano. Non è<br />

escluso, nei prossimi giorni,<br />

l’ampliamento del gruppo.<br />

Adesso, raggiunto questo primo<br />

obiettivo, sarà necessario programmare<br />

il futuro della squadra<br />

che la prossima stagione<br />

parteciperà al campionato <strong>di</strong><br />

<strong>serie</strong> D.<br />

Varrà spera <strong>di</strong> poter riavvicinare<br />

alla Società anche Gaetano<br />

Rao e Pippo Italiano, i quali,<br />

negli anni passati hanno fatto<br />

davvero tanto per lo sport rosarnese.<br />

Se poi entrasse anche<br />

Peppe Papasidero, troveremmo<br />

per la prima volta nella storia<br />

calcistica rosarnese tutte le forze<br />

politiche a sostegno della<br />

squadra.<br />

«Sono felice per quello che<br />

ho fatto - <strong>di</strong>ce Varrà - grazie ad<br />

amici <strong>di</strong> in<strong>di</strong>scusse qualità morali<br />

e professionali oltre che<br />

umane. Sono sicuro che insieme<br />

riusciranno anche a valorizzare<br />

il calcio a 5 e la pallacanestro,<br />

che assieme alla Rosarnese,<br />

sono il vanto della nostra città».<br />

Il prossimo obiettivo?<br />

«Rivedere sulle tribune del<br />

“Giovanni Paolo II” donne e<br />

bambini per iniziare un nuovo<br />

percorso. Potremo anche perdere<br />

qualche partita. Il calcio va<br />

inteso anche in questo senso».<br />

Non si può ancora parlare <strong>di</strong><br />

acquisti o cessioni. Si aspetta<br />

che si riunisca la nuova <strong>di</strong>rigenza<br />

per formare definitivamente<br />

tutti i quadri con le relative cariche.<br />

Subito dopo si provvederà<br />

a costruire un parco giocatori<br />

prevalentemente giovane. Invece,<br />

per quanto riguarda la<br />

questione del tecnico, l’ipotesi<br />

più accre<strong>di</strong>tata è quella della<br />

conferma dell’ottimo Figliomeni.�<br />

soprattutto nelle gare in casa. La<br />

squadra azzurra è andata in <strong>di</strong>fficoltà<br />

<strong>di</strong> fronte al passo più veloce<br />

dei centrocampisti campani, assai<br />

più giovani rispetto a quelli<br />

del Siracusa. La squadra ha pagato<br />

alla <strong>di</strong>stanza lo stress, fisico e<br />

mentale, degli ultimi due mesi.<br />

Eppure, c’erano le migliori premesse<br />

per un’altra grande giornata<br />

<strong>di</strong> calcio. Una cornice meravigliosa,<br />

con lo sta<strong>di</strong>o gremito,<br />

una coreografia stupenda; e prima<br />

della partita il lungo omaggio<br />

a Corrado Siringo, il giovane talento<br />

siracusano perito in un incidente<br />

stradale, la scopertura <strong>di</strong><br />

una targa a lui intitolata, uno striscione,<br />

portato dai tifosi campani<br />

e da alcuni atleti del Sibilla, con la<br />

scritta “Illumina il cielo d’azzur -<br />

ro...ciao Corrado!”. Infine, la premiazione<br />

della squadra juniores,<br />

vincitrice dello scudetto della <strong>serie</strong><br />

D. Infine, dopo appena 10’ <strong>di</strong><br />

gioco, il Sibilla perdeva Manzo, il<br />

temuto bomber, per infortunio.<br />

Ed invece... Un’ottima occasione<br />

sciupata da Romano all’<strong>11</strong>’, un<br />

rasoterra <strong>di</strong> Di Maio <strong>di</strong> poco fuori<br />

(15’), un gran tiro dello stesso respinto<br />

dal portiere (32’), la traversa<br />

<strong>di</strong> Bonarrigo al 41’, l’occa -<br />

sionissima fallita da Palumbo al<br />

46’ i fatti salienti del primo tempo.<br />

Poi, a metà ripresa, il gol dei<br />

campani: punizione <strong>di</strong> Esposito,<br />

perfetta incornata <strong>di</strong> Dinolfo che<br />

manda la palla all’incrocio dei pali.<br />

Poi, due occasioni sciupate entrambe<br />

da Palumbo al 28’ e al<br />

36’.�Giuseppe Di Silvestro Il gol segnato da Dinolfo con un preciso colpo <strong>di</strong> testa<br />

IOELE OGGI INCONTRA GLI ALTRI SOCI<br />

Castrovillari, vertice<br />

per parlare del futuro<br />

Angelo Biscar<strong>di</strong><br />

CASTROVILLARI<br />

Settimana piena d’impegni per il<br />

presidente Ioele. È prevista per<br />

questa sera, infatti, la prima importante<br />

riunione tra i soci ed il<br />

presidente Ioele. Si tratta del<br />

principale passo <strong>di</strong> un sodalizio<br />

che, come sottolineato nelle<br />

scorse ore dal massimo <strong>di</strong>rigente<br />

rossonero, servirà per stilare<br />

un programma d’ammortamen -<br />

to. E poi, molto probabilmente,<br />

per definire l’impegno economico<br />

della stagione <strong>2007</strong>-2008.<br />

Per domani, inoltre, il presidente<br />

Ioele ha in calendario una seconda<br />

riunione con gli sponsor.<br />

L’intento? Anche qui capire chi<br />

conferma o no l’aiuto economico.<br />

E non è finita: lo spoglio elettorale<br />

<strong>di</strong> stasera decreterà quale<br />

sarà il sindaco con cui programmare<br />

i futuri cinque anni. La passata<br />

stagione, infatti, amministrazione<br />

comunale è stato il<br />

principale “amico” del Castrovillari<br />

calcio. L’ultimo appuntamento<br />

è stato fissato per mercoledì<br />

20 giugno. In quell’occasio -<br />

delegazione <strong>di</strong> tifosi storici, il<br />

suo avvocato e un commercialista.<br />

Per <strong>di</strong> più, sempre Nucaro,<br />

nei prossimi giorni dovrebbe<br />

recarsi a Roma per regolarizzare<br />

l’iscrizione della squadra<br />

al prossimo campionato.<br />

Operazione che in questo momento<br />

è <strong>di</strong>fficile da portare a<br />

termine: <strong>di</strong>fficilmente Federazione<br />

e Lega daranno il via li-<br />

ne Ioele (e soprattutto il vice<br />

presidente Docimo) sceglieranno<br />

il tecnico. Ra<strong>di</strong>o mercato ha<br />

già lanciato i nomi <strong>di</strong> Gigi Marulla<br />

e Angelo Andreoli. Forte è anche<br />

la possibilità <strong>di</strong> rivedere, per<br />

la terza stagione consecutiva,<br />

Franco Viola. I tifosi rossoneri<br />

hanno espresso il loro gra<strong>di</strong>mento<br />

sul tecnico <strong>di</strong> Taurianova.<br />

Anche l’allenatore reggino<br />

ha sottolineato, ove necessario,<br />

la sua <strong>di</strong>sponibilità a restare.<br />

Tuttavia, la settimana passata, il<br />

presidente Ioele si sarebbe incontrato<br />

(in un locale <strong>di</strong> Corigliano)<br />

con Pino Tortora. Quest’ultimo<br />

avrebbe presentato un<br />

progetto estremamente semplice.<br />

Ioele non ha ancora deciso,<br />

riservandosi <strong>di</strong> dare una risposta<br />

soltanto dopo le riunioni che si<br />

terranno nel corso <strong>di</strong> questa settimana.<br />

«Da qualche giorno - ha<br />

detto Tortora - ho lasciato il calcio.<br />

Adesso è arrivato il momento<br />

<strong>di</strong> iniziare una nuova vita, vale<br />

a <strong>di</strong>re quella d’allenatore. A<br />

Castrovillari - ha concluso - sono<br />

stato bene e penso <strong>di</strong> non aver<br />

ancora chiuso un capitolo».�<br />

bera a una Società che ha debiti<br />

per oltre 600 mila euro e<br />

che negli ultimi cinque mesi<br />

della stagione non ha pagato<br />

gli stipen<strong>di</strong> nè ai giocatori, nè<br />

ai tecnici nè agli altri collaboratori.<br />

Senza <strong>di</strong>menticare che<br />

lunedì prossimo (18 giugno) in<br />

Tribunale si terrà l’u<strong>di</strong>enza per<br />

l’istanza <strong>di</strong> fallimento presentata<br />

dalla famiglia Di Dieco e<br />

quella (<strong>di</strong> minore portata, dal<br />

punto <strong>di</strong> vista economico) <strong>di</strong><br />

un ristorante citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> cui la<br />

squadra ha usufruito nel corso<br />

della scorsa stagione. Nucaro<br />

ha però sottolineato che non<br />

intende fare fallire questa Società<br />

e che dopo la riunione del<br />

Cda (attesa da oltre un mese) e<br />

la ricapitalizzazione passerà le<br />

sue quote ai cre<strong>di</strong>tori (squadra<br />

e fornitori).<br />

È evidente che se nel giro <strong>di</strong><br />

pochissimi giorni Intrieri (interessato,<br />

si ba<strong>di</strong> bene alla squadra<br />

unica con il suo amico Rappoccio)<br />

e Nucaro non troveranno<br />

una soluzione a tutti i<br />

problemi economici dovranno<br />

arrendersi, cedendo le quote e<br />

<strong>di</strong> fatto dando il via libera alla<br />

squadra unica. Si sta lavorando<br />

per centrare quest’ultimo<br />

obiettivo. Ma non c’è tempo da<br />

perdere.�<br />

IL PATRON: BASTA CON LE PROMESSE<br />

Ragusa, Antoci aspetta<br />

segnali dalle Istituzioni<br />

Gianni Papa<br />

RAGUSA<br />

Nessun movimento, neppure<br />

un “pour parler” per il Ragusa,<br />

mentre il presidente Pippo Antoci<br />

continua ad attendere che<br />

Comune e Provincia risolvano<br />

i problemi interni prima <strong>di</strong> sbilanciarsi<br />

in una qualsiasi previsione<br />

sul come andranno a<br />

finire le cose. «Di sicuro - afferma<br />

Pippo Antoci - non ho ancora<br />

preso un euro della passata<br />

stagione, ma poichè mi è stato<br />

assicurato che i contributi promessi<br />

arriveranno, non voglio<br />

far professione <strong>di</strong> pessimismo.<br />

Aspetto, come aspetto <strong>di</strong> incontrarmi<br />

coi vertici degli Enti<br />

locali prima <strong>di</strong> decidere. In<br />

ogni caso - confessa - mi sento<br />

come se mi fossi già messo da<br />

parte, anche se riba<strong>di</strong>sco piena<br />

<strong>di</strong>sponibilità ad ogni soluzione:<br />

dal passare la mano, all’ingresso<br />

<strong>di</strong> nuovi soci, al supporto<br />

tramite sponsorizzazioni<br />

varie, oppure ad altre formule<br />

anche nuove. Dell’allenatore e<br />

dei giocatori non è il caso <strong>di</strong><br />

Lunedì <strong>11</strong> Giugno <strong>2007</strong> Gazzetta del Sud<br />

GIORNATA RICCA DI NOVITÀ<br />

Rende, riunione<br />

del Cda per decidere<br />

l’aumento <strong>di</strong> capitale<br />

Franco Segreto<br />

RENDE<br />

Sarà un lunedì importante e ricco<br />

<strong>di</strong> novità, quello o<strong>di</strong>erno, in<br />

casa Rende. Nel pomeriggio, alle<br />

16, i <strong>di</strong>rigenti si ritroveranno<br />

presso la stu<strong>di</strong>o notarile Gisonna<br />

per l’aumento del capitale<br />

sociale. Che sarà portato ad un<br />

milione e mezzo <strong>di</strong> euro. Ci saranno<br />

da ripianare le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong><br />

esercizio che ammontano a 260<br />

mila euro. In più, si dovranno<br />

pre<strong>di</strong>sporre le fidejussioni per<br />

l’iscrizione in <strong>serie</strong> D e, nel contempo,<br />

quella per la C2. Occorre<br />

denaro fresco. La cifra da sottoscrivere<br />

si aggirerà intorno ai<br />

600 mila euro. La riammissione<br />

tra i professionisti è sempre nella<br />

mente del presidente Paletta<br />

e dei suoi collaboratori. Anche<br />

se allo stato delle cose, verranno<br />

ripescate prima le finaliste<br />

degli spareggi playoff della <strong>serie</strong><br />

D, quin<strong>di</strong> si procederà in maniera<br />

alterna iniziando dalle retrocesse<br />

dalla C2. Nel girone C,<br />

scartata la Pro Vasto che ha<br />

usufruito <strong>di</strong> un ripescaggio negli<br />

anni scorsi, ci sarà da valutare<br />

la posizione della Nocerina.<br />

Il Rende si trova attualmente in<br />

quarta posizione. Giocheranno<br />

un fattore pregnante il bacino<br />

parlarne: si fanno sentire spesso<br />

e si <strong>di</strong>cono tutti <strong>di</strong>sposti a ritornare,<br />

ma ho rimandato ogni<br />

<strong>di</strong>scorso a dopo gli incontri<br />

con Comune e Provincia. Sono<br />

convinto <strong>di</strong> aver fatto più del<br />

dovuto per non far morire il<br />

calcio a Ragusa, ma anche che<br />

sia giunto il momento <strong>di</strong> cambiare<br />

decisamente rotta. Quin<strong>di</strong><br />

posso <strong>di</strong>scutere sulla <strong>di</strong>rezione<br />

da prendere, non sul fatto<br />

che bisognerà comunque virare.<br />

La scadenza più prossima<br />

è l’iscrizione al prossimo torneo<br />

<strong>di</strong> <strong>serie</strong> D, che comporta,<br />

ovviamente, adempimenti<br />

economici non proprio “leggerissimi”.<br />

Se non sbaglio nel fiutare<br />

l’aria che tira, credo che la<br />

storia si ripeterà: quin<strong>di</strong>, alla<br />

fine, dovrò accollarmi <strong>di</strong> nuovo,<br />

e da solo, questa incombenza.<br />

Sia ben chiaro che non<br />

è un obbligo: è un dovere morale,<br />

che (forse ingenuamente)<br />

sento verso i tifosi e la città.<br />

Però - conclude - fatto ciò, basta:<br />

o ci saranno novità oppure<br />

riterrò chiuso il mio ciclo alla<br />

guida del Ragusa».�<br />

d’utenza e, a seguire, la storia<br />

del club con relativi incassi.<br />

Una vicenda da seguire, i cui risvolti<br />

vedranno la luce ai primi<br />

del mese <strong>di</strong> luglio. Alla riunione<br />

parteciperà anche la signora<br />

Donatella Costabile, che, come<br />

anticipato dalla Gazzetta nei<br />

giorni scorsi, ha rilevato le quote,<br />

nella misura del 13%,<br />

dell’azionista Massimo Mazza.<br />

La Costabile è la moglie dell’ex<br />

presidente biancorosso Franco<br />

Ippolito Chiappetta. L’altra novità<br />

riguarda il <strong>di</strong>ggì Massimiliano<br />

Mirabelli, che ha un contratto<br />

in scadenza il prossimo<br />

30 giugno. Oggi Mirabelli, come<br />

riferito nell’e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> ieri,<br />

incontrerà l’assessore regionale<br />

alla Cultura, on. Sandro Principe.<br />

Oggetto del <strong>di</strong>alogo,<br />

l’eventuale nascita della squadra<br />

unica <strong>di</strong> cui tanto si parla in<br />

questo periodo. Mirabelli (alcune<br />

squadre <strong>di</strong> <strong>serie</strong> C, tra cui<br />

la Juve Stabia, gli strizzano l’occhio)<br />

tenterà la carta della sinergia<br />

dell’area urbana calcistica,<br />

per far sì che il calcio della<br />

provincia cosentina possa decollare.<br />

Avranno un peso importante<br />

il parere e l’ok <strong>di</strong> Principe,<br />

oltre, naturalmente, quello<br />

dei sindaci <strong>di</strong> Cosenza e Rende,<br />

Perugini e Bernaudo.�<br />

LE INTERVISTE<br />

Lombardo:<br />

giocatori<br />

nervosi<br />

e stanchi<br />

mentalmente<br />

SIRACUSA. Tanta amarezza,<br />

del resto comprensibile, negli<br />

spogliatoi del Siracusa.<br />

Questa sconfitta è proprio<br />

<strong>di</strong>fficile da <strong>di</strong>gerire, soprattutto<br />

per le circostanze con<br />

cui è maturata. Nè serve a<br />

rendere meno amara la pillola<br />

la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> Enzo<br />

Carannante, tecnico della Sibilla<br />

Cuma, il quale esor<strong>di</strong>sce<br />

affermando che il pareggio<br />

sarebbe stato il risultato più<br />

giusto, considerato l’andamento<br />

della partita.<br />

Paolo Lombardo, da parte<br />

sua, si presta ad analizzare la<br />

partita, e soprattutto le cause<br />

che hanno determinato questa<br />

sconfitta.<br />

«Siamo entrati in campo<br />

contratti - <strong>di</strong>ce il tecnico azzurro<br />

- <strong>di</strong>rei ad<strong>di</strong>rittura<br />

preoccupati, e questo ha finito<br />

con il con<strong>di</strong>zionare il resto<br />

della gara, anche se strada facendo<br />

siamo riusciti a fare un<br />

po’ meglio rispetto al primo<br />

quarto d’ora. E nell’ultima<br />

parte della gara abbiamo <strong>di</strong>mostrato<br />

minore convinzione».<br />

- Forse i campani a centrocampo<br />

avevano un passo<br />

in più rispetto agli azzurri.<br />

«Probabilmente, qualcuno<br />

dei nostri ha palesato una<br />

marcia in meno rispetto agli<br />

avversari. Ma il vero problema<br />

è che non siamo riusciti a<br />

rimanere corti, la squadra si è<br />

parecchio allungata. E soprattutto<br />

non siamo riusciti a<br />

superare il <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong>fensivo<br />

del Sibilla Cuma che ha<br />

confermato <strong>di</strong> essere una signora<br />

squadra, con un’organizzazione<br />

<strong>di</strong>fensiva <strong>di</strong> primissimo<br />

or<strong>di</strong>ne. Da parte<br />

mia, ho messo in campo la<br />

squadra che nelle ultime prove<br />

aveva fatto bene. Più che<br />

stanchezza fisica potrebbe<br />

trattarsi <strong>di</strong> stanchezza mentale<br />

per lo stress cui è stata<br />

sottoposta la squadra negli<br />

ultimi tempi».�(g.d.s.)


E il Siracusa si rovina la festa<br />

SIRACUSA 0<br />

SIBILLA CUMA 1<br />

SIRACUSA [4-3-3]: Casadei 5,5, Lieti 5,5, Chiariello 6, De Pascale 7, Perrelli 5,5 (40’ st Pellegrino<br />

s.v.), Io<strong>di</strong>ce 6,5, Di Maio 6, Dima 5 (45’ pt Costanzo 6,5), Palumbo 6, Bonarrigo 5,5, Romano<br />

4. A <strong>di</strong>sp. Rimi, Tomacelli, Marcosano, Bontempo, Longobar<strong>di</strong>. All. Lombardo 5<br />

SIBILLA CUMA [4-3-3]: Cortese 6, Di Domenico 6, Zinno 6,5, Greco 6 (1’ st Rainone 6,5), Allocca<br />

6,5, Tomi 7, Esposito 6,5 (38’ st Borrino s.v.), Dinolfo 7, Giordano 7, Manzo s.v. (<strong>11</strong>’ pt Salomone<br />

6,5), Napolitano 6. A <strong>di</strong>sp. Ciccarelli, Lepre, Pullo, Marotta. All. Carannante 7,5<br />

ARBITRO: Giacomelli <strong>di</strong> Trieste (Scarano <strong>di</strong> Taranto e Genovese <strong>di</strong> Rossano Calabro)<br />

RETE: 22’ st Dinolfo<br />

NOTE: circa 5.000 spettatori, 150 gli ultras campani; prima del fischio iniziale passerella della<br />

Juniores campione d’Italia e toccante cerimonia in tribuna in memoria del giovane Corrado Siringo;<br />

ammoniti: Allocco (Sibilla Cuma) e Palumbo (Siracusa); angoli 1-3 (1-2); recuperi: 2’ e 3’<br />

Aretusei «affondati» dal Sibilla Cuma:<br />

al ritorno adesso servirà un’impresa<br />

MARIO BARRESI<br />

SIRACUSA. Tutto troppo bello per essere vero. Una raggiante domenica<br />

<strong>di</strong> fine primavera, i ragazzi della Juniores che sfilano<br />

con la coppa <strong>di</strong> campioni d’Italia appena conquistata, la de<strong>di</strong>ca<br />

speciale all’"angelo azzurro" Corrado Siringo. E poi il De Simone:<br />

pieno fino all’inverosimile, con un tifo e delle coreografie<br />

che meritano ben altri palcoscenici calcistici. Ma in questo<br />

contesto l’unico assente è... il Siracusa. Che si fa male da solo.<br />

Rovinandosi da la festa. E compromettendo seriamente la finale<br />

dei play off <strong>di</strong> Serie D con un (inatteso quanto meritato) capitombolo<br />

interno a opera del Sibilla Cuma. Che, sia ben chiaro,<br />

non ha rubato niente.<br />

In effetti la <strong>di</strong>sposizione iniziale delle due squadre induce<br />

subito a più che un legittimo sospetto. Da un lato i campani <strong>di</strong><br />

Carannante, ben forgiati da almeno tre campionati portati<br />

avanti con lo stesso gruppo, che arrivano con un 4-3-3 sfacciato<br />

e <strong>di</strong>sciplinato. Dall’altro il Siracusa con un ibrido 4-3-3, costruito<br />

attorno al rientro dal primo minuto <strong>di</strong> Romano, ma che<br />

ingabbia Bonarrigo in una po-<br />

Azzurri lentissimi<br />

e con un modulo<br />

troppo Romano<strong>di</strong>pendente.<br />

Nella ripresa<br />

il gol-vittoria<br />

degli ospiti<br />

con Dinolfo.<br />

Il forcing finale<br />

è infruttoso<br />

ANGELO TUCCIO (PRESIDENTE GELA)<br />

sizione troppo sbilanciata. Ma<br />

la ciambella stavolta non riesce<br />

col buco: Romano delude<br />

tutti con una prestazione irritante,<br />

ma Lombardo lo tiene in<br />

campo fino all’ultimo. E qualsiasi<br />

contromossa si rivela una<br />

toppa su una stoffa sin troppo<br />

sfilacciata. Compresa la sostituzione<br />

dell’infortunato Dima<br />

col pur tonico Costanzo.<br />

S’inizia a doppia velocità:<br />

Siracusa a trotterellare, Sibilla<br />

Cuma a correre. Ospiti pericolosi<br />

al 3’ con una punizione<br />

del temutissimo Manzo (resterà<br />

in campo appena una decina<br />

<strong>di</strong> minuti), che si perde a<br />

lato. Al quarto d’ora "dai e vai"<br />

Di Maio-Perrelli-Di Maio con<br />

conclusione finale fuori misura. Palumbo sfonda sulla destra<br />

(corre il 19’), ma arriva sfiancato e si limita a una "telefonata"<br />

a Cortese. A qualche secondo dalla mezz’ora allarme rosso in<br />

area azzurra. Lancio dell’ex Salomone per Giordano, <strong>di</strong>menticato<br />

da De Pascale: brivido <strong>di</strong>etro la schiena <strong>di</strong> Casadei, ma palla<br />

alta. Il finale <strong>di</strong> tempo coincide con il break più <strong>di</strong>gnitoso del<br />

Siracusa: al 38’ Bonarrigo non concretizza un assist <strong>di</strong> Lieti, al<br />

42’ traversa dello stesso Bonarrigo su punizione (atterramento<br />

<strong>di</strong> Bonarrigo a opera <strong>di</strong> Allocca) e in pieno extra time triangolo<br />

Palumbo-Bonarrigo-Palumbo e tiro alto d’un soffio.<br />

Tra caffè e gelati biscotto, tutto l’intervallo dei tifosi siracusani<br />

trascorre nella speranza <strong>di</strong> un cambio a inizio ripresa.<br />

"Quel" cambio. Che non è mai avvenuto. Lombardo ripresenta<br />

la stessa squadra. Gli ospiti rallentano un po’ il ritmo, ma il<br />

Siracusa sembra avere il piombo ai pie<strong>di</strong>. E al 22’ il patatrac. Costanzo<br />

atterra Dinolfo sulla sinistra. Calcio <strong>di</strong> punizione affidato<br />

al "velenoso" destro <strong>di</strong> Salomone: Casadei fa due passi<br />

avanti e uno in<strong>di</strong>etro, Perrelli abbocca al blocco avversario e Dinolfo<br />

beffa tutti, spizzicando <strong>di</strong> testa, dall’alto (si fa per <strong>di</strong>re) del<br />

suo 1,75. Da qui in poi soltanto confusa <strong>di</strong>sperazione: Perrelli<br />

impreciso su assist <strong>di</strong> Romano (27’), Di Maio lambisce il palo<br />

sinistro su punizione (31’), Palumbo da fuori (37’) e <strong>di</strong> testa<br />

(47’) con poca fortuna. Finisce con una festa che non c’è più.<br />

Tanta rabbia, qualche fischio "ad personam". E l’amara consapevolezza<br />

che tra il Siracusa e la finale play off c’è <strong>di</strong> mezzo un<br />

miracolo al ritorno. O giù <strong>di</strong> lì.<br />

Accanto<br />

la passerella<br />

del Siracusa<br />

Juniores, fresco<br />

campione d’Italia;<br />

a destra il gol<br />

partita <strong>di</strong> Dinolfo<br />

al 22’ della ripresa<br />

[foto Signorelli]<br />

Romano inguardabile, l’unica certezza è De Pascale<br />

5,5 CASADEI Un paio <strong>di</strong><br />

provvidenziali uscite, impacciato sul<br />

cross <strong>di</strong> Salomone che frutta il gol<br />

partita. Impaurito.<br />

5,5 LIETI Bene su Salomone, ma<br />

ingolfato nelle ripartenze. lasciando la<br />

sua fascia in mano agli esterni avversari.<br />

Incompiuto.<br />

6 CHIARIELLO Più propositivo in fase <strong>di</strong><br />

costruzione, soprattutto quando riesce a<br />

raddoppiare su Di Maio, ma poi cala nel<br />

finale. Dignitoso.<br />

7 DE PASCALE Uno dei pochissimi a<br />

usare la testa (ben alta, nelle ripartenze)<br />

e il cuore (non ha mollato per tutti i 90’),<br />

trascinando la squadra. Encomiabile.<br />

5,5 PERRELLI Sono più le cose<br />

sbagliate che quelle giuste; non è un alibi<br />

il fatto che da lui ci si aspetta sempre il<br />

massimo. Deludente.<br />

6,5 IODICE Un’altra mosca bianca<br />

nella <strong>di</strong>sfatta tattica degli azzurri. Si<br />

conferma sui suoi standard abituali.<br />

Confortante.<br />

6 DI MAIO Nel buio <strong>di</strong> centrocampo<br />

cerca <strong>di</strong> accendere la luce, ma talvolta<br />

non trova l’interrutore. Altalenante.<br />

5 DIMA Poco meno <strong>di</strong> un tempo in<br />

I COMMENTI DEI TECNICI NEGLI SPOGLIATOI<br />

Lombardo: «Stanchi e impauriti»<br />

Carannante gongolante con la sua squadra<br />

operaia, mentre Lombardo riferisce <strong>di</strong> un Siracusa<br />

senza lucentezza.<br />

Paolo Lombardo per contro riferisce <strong>di</strong> un<br />

Siracusa contratto e preoccupato sino dal<br />

primo minuto, sotto il peso della vivacità<br />

della giovane squadra campana e come da<br />

questo brutto avvio sia stato con<strong>di</strong>zionato sino<br />

alla fine.<br />

«Non è stato il solito Siracusa - spiega Lombardo<br />

- soprattutto sotto il profilo della lucentezza<br />

e della reattività, anche se ci siamo<br />

confrontati con due reparti, il centrocampo e<br />

la <strong>di</strong>fesa del Sibilla Cuma che sono stati per<br />

davvero formidabili. Bisogna riconoscere i<br />

meriti agli avversari, quando ci sono. Tatticamente<br />

eravamo,ancora una volta, ben messi<br />

in campo ma va riconosciuta la forza dei nostri<br />

avversari che conoscevamo poco. Abbiamo<br />

pagato una stanchezza mentale, anche se<br />

è vero che ad un certo punto la Sibilla Cuma<br />

ha potuto giostrare su due risultati. Non <strong>di</strong>rei<br />

campo, utile a capire che per lui non è<br />

proprio giornata. Latitante.<br />

6 PALUMBO Non certo una prestazione<br />

da raccontare ai nipotini, ma è stato<br />

comunque l’attaccante più incisivo.<br />

Volenteroso.<br />

5,5 BONARRIGO Parte in una<br />

posizione snaturata, poi cresce<br />

lentamente. Il terreno in con<strong>di</strong>zioni<br />

pietose non lo aiuta, ma la verità è che la<br />

benzina, a giugno inoltrato, è finita.<br />

Vacanziero.<br />

4 ROMANO Doveva essere la sua<br />

partita, è stata la sua <strong>di</strong>sfatta. Lombardo,<br />

con un "kamasutra" tattico, gli ha<br />

che siamo stati presi sulla velocità a centrocampo.<br />

I nostri centrocampisti non eccellono<br />

sulla corsa e quando si è allungata la <strong>di</strong>stanza<br />

tra i reparti i nostri avversari hanno avuto<br />

buon gioco». Per quel che riguarda la qualificazione,<br />

niente è ancora compromesso. «Loro<br />

hanno adesso un leggero vantaggio, non<br />

possiamo negarlo. Ma come ricordava anche<br />

Carannante, questo è solo il primo tempo. C’è<br />

un’altra partita da giocare e come è riuscito<br />

oggi a loro può benissimo riuscire domani a<br />

noi».<br />

Raccoglie i frutti <strong>di</strong> una partita ben stu<strong>di</strong>ata<br />

a tavolino, come riba<strong>di</strong>sce in sala stampa ,<br />

Vincenzo Carannante che ci tiene a riba<strong>di</strong>re<br />

<strong>di</strong> conoscere, uno per uno, i giocatori aretusei<br />

e poi esce fuori, irrefrenabile, la solita<br />

storia <strong>di</strong> "Davide e Golia". Nel senso che l’allenatore<br />

ospite non manca <strong>di</strong> rimarcare i<br />

meriti <strong>di</strong> una piccola società che con un bilancio<br />

<strong>di</strong> appena 500 mila euro e, senza gran<strong>di</strong><br />

nomi, è arrivata a questo traguardo.<br />

costruito un’intera formazione attorno.<br />

Ma lui ha deluso clamorosamente: lento,<br />

lezioso, una palla al piede per la manovra<br />

azzurra. Irritante.<br />

6,5 COSTANZO Entra al 45’ al posto<br />

<strong>di</strong> Dima. Lo volevano in campo da subito<br />

e forse avevano ragione. Quando si <strong>di</strong>ce<br />

«vox populi...». Iperattivo<br />

s.v. PELLEGRINO<br />

5 LOMBARDO sbaglia formazione, ma<br />

con caparbietà (tanto cocciuta quanto<br />

onesta) beve il calice amaro fino al 90’,<br />

lasciando inascoltati le implorazioni dei<br />

tifosi. Ostinato.<br />

MA. B.<br />

Spiega infatti Carannante, che proprio sulla<br />

superiore corsa dei suoi giovani centrocampisti<br />

ha costruito le basi <strong>di</strong> questa vittoria.<br />

«Conosco alla perfezione, perché amo<br />

documentarmi vivendo solo <strong>di</strong> calcio sugli<br />

avversari. Eravamo del tutto consapevoli della<br />

forza <strong>di</strong> questo Siracusa che personalmente<br />

davo vincente in campionato. Risiedeva<br />

proprio nel suo centrocampo. Ha pe<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />

buon valore tecnico ma sono piuttosto compassati.<br />

Bonarrigo nel primo tempo ci ha dato<br />

<strong>di</strong>versi grattacapi però nel secondo tempo<br />

abbiamo adottato le giuste contromosse. Abbiamo<br />

perso il campionato dove abbiamo<br />

incamerato 75 punti sol perché nel momento<br />

topico ci sono mancati Allocca, Di Domenico<br />

e Dinolfo che anche oggi s’è visto che peso<br />

hanno nell’economia del nostro gioco.<br />

Non tutto è deciso però perché abbiamo vinto<br />

solo il primo tempo <strong>di</strong> un incontro che dura<br />

180 minuti».<br />

GIUSEPPE BENANTI<br />

SERIE C2: DOPO LA DELUSIONE PLAY OFF IL PRESIDENTE PROGRAMMA LA STAGIONE DEL RILANCIO<br />

Gela, Tuccio volta pagina e pensa in grande<br />

GELA. Angelo Tuccio, presidente del<br />

Gela, sfoglia la margherita per scegliere<br />

il nuovo allenatore della sua<br />

squadra. Il fiore che ha in mano possiede<br />

cinque petali. Uno <strong>di</strong> questi sarà<br />

quello che alla fine dovrà assumere in<br />

carico la squadra che, nei desiderata<br />

del massimo <strong>di</strong>rigente gelese, l’anno<br />

prossimo dovrà riportare in città la<br />

<strong>serie</strong> C1.<br />

Fallito d’un soffio già quest’anno il<br />

tentativo (Tuccio, ad inizio della sua<br />

avventura, la scorsa estate, aveva parlato<br />

<strong>di</strong> un progetto triennale per riconquistare<br />

la Terza Serie), con l’accesso<br />

ai play off e l’amara eliminazione per<br />

mano del Potenza (che, è il caso <strong>di</strong><br />

sottolineare, non ha mai battuto nei<br />

due scontri-<strong>di</strong>retti il Gela), ci si riproverà<br />

la prossima stagione.<br />

Dopo il «no, grazie» <strong>di</strong> Stefano San-<br />

IL TECNICO PAOLO LOMBARDO [SIGNORELLI]<br />

derra, che valorizzato dal Gela ha deciso<br />

<strong>di</strong> non accettare, pare per motivi<br />

familiari, il rinnovo dell’incarico sulla<br />

panchina biancazzurra, a Tuccio non è<br />

rimasto che mettersi sulle tracce del<br />

successore del tecnico romano.<br />

Si <strong>di</strong>ceva della margherita che Tuccio<br />

sta sfogliando in questi giorni. Cinque<br />

i petali, come accennato. E seppure<br />

non siano trattative ufficiali, questi<br />

i nomi dei tecnici che rientrano nei<br />

piani del Gela: Gaetano Auteri (ex allenatore<br />

del Gallipoli, dove ha lavorato<br />

negli ultimi due anni conquistando<br />

in maniera trionfale la C1, nella prima<br />

stagione, e conservandola nella seconda),<br />

Manuele Domenicali (in<strong>di</strong>menticato<br />

ex allenatore del Gela, che<br />

con lui conquistò per la prima volta<br />

nella storia del calcio locale la C1), Pino<br />

Irrera (attuale allenatore della Pri-<br />

mavera del Catania), Fofò Ammirata<br />

(ex allenatore del Gela, e proveniente<br />

dall’Igea Virtus) e Giuseppe Pergolizzi<br />

(allenatore della Primavera del Palermo).<br />

Tutti nomi <strong>di</strong> spicco e <strong>di</strong> allenatori<br />

stimati a 360 gra<strong>di</strong>. Non sarà facile<br />

scegliere tra cotanti bravi tecnici. Chi<br />

più, chi meno, ha ottime referenze<br />

per essere a pieno titolo meritevole <strong>di</strong><br />

una panchina che ambisce al salto <strong>di</strong><br />

categoria in C1. Ecco, però, senza fare<br />

nomi, cosa pensa in merito il presidente<br />

del Gela: «Io posso fare un identikit<br />

generico del tecnico che vorrei alla<br />

guida del Gela - <strong>di</strong>ce Angelo Tuccio<br />

- i nomi li fate voi, a vostro rischio <strong>di</strong><br />

eventuali brutte figure. Sulla nostra<br />

panchina mi piacerebbe portare un<br />

giovane emergente, con idee tattiche<br />

molto aggressive. Mi piacciono, in<br />

LUNEDÌ <strong>11</strong> GIUGNO <strong>2007</strong><br />

particolare, gli allenatori che fanno<br />

giocare le squadre sempre in maniera<br />

offensiva, anche in trasferta. E poi, <strong>di</strong>ciamolo<br />

chiaramente, dopo l’esperienza<br />

con Sanderra, che mi ha declinato<br />

l’offerta per motivi familiari, perchè<br />

non voleva allontanarsi da Latina,<br />

dove vive, beh, non <strong>di</strong>sdegnerei affatto<br />

un tecnico siciliano, anzi. Ma questo,<br />

chiaramente, non significa che<br />

nella scelta <strong>di</strong>venterà pregiu<strong>di</strong>ziale la<br />

residenza familiare del nostro nuovo<br />

tecnico».<br />

Tuccio ha fretta <strong>di</strong> chiudere con l’allenatore.<br />

Vuole mettere mano, il prima<br />

possibile, alla costruzione della<br />

nuova squadra che dovrà "aggre<strong>di</strong>re"<br />

il prossimo campionato <strong>di</strong> C2. «Spero<br />

<strong>di</strong> definire l’ingaggio del nuovo allenatore<br />

entro mercoledì - riprende il patron<br />

del Gela - <strong>di</strong> modo che assieme a<br />

LA SICILIA<br />

Calcio ~ Serie D<br />

.25<br />

lui apriamo il cantiere per completare<br />

l’organico per la prossima stagione.<br />

Degli attuali calciatori penso che confermeremo<br />

dai 13 ai 14 elementi, tra<br />

titolari e rincalzi. Il resto dovrà arrivare<br />

da una cernita <strong>di</strong> giocatori che andremo<br />

a fare con il nuovo allenatore.<br />

Vogliamo fare un campionato importante.<br />

E siccome vorremmo migliorare<br />

il risultato <strong>di</strong> quest’anno, lascio a voi<br />

la risposta sul traguardo che ci siamo<br />

prefissi».<br />

Intanto, però, il Gela deve ancora<br />

risolvere il problema dell’impianto <strong>di</strong><br />

illuminazione dello sta<strong>di</strong>o, che rappresenta<br />

una seria incognita per la<br />

partecipazione al prossimo torneo <strong>di</strong><br />

C2. Urge una soluzione per poter dare<br />

ai gelesi un impianto degno delle loro<br />

aspettative e dei loro progetti.<br />

FRANCO GALLO


PLAY OFF SERIE D<br />

delusione azzurra<br />

I nostri avversari sono stati più reattivi.<br />

Il risultato è giusto anche se ancora<br />

mancano novanta minuti per stabilire<br />

quale delle due squadre dovrà passare»<br />

Battibecco tra Romano e i tifosi, ma la partita è stata persa a centrocampo<br />

Il battibecco che è scoppiato a partita abbondantemente<br />

conclusa tra un gruppo <strong>di</strong><br />

tifosi e Gaetano Romano, poi sedato dall’intervento<br />

dei carabinieri presenti, è il segnale<br />

più evidente non solo del nervosismo della<br />

squadra che non è riuscita ad esprimersi come<br />

suo solito, ma anche l’in<strong>di</strong>cazione più<br />

evidente del malumore della gente <strong>di</strong> fede<br />

azzurra (erano presenti al De Simone oltre<br />

cinquemila) a seguito del risultato maturato<br />

sul campo.<br />

L’analisi più serena e <strong>di</strong>staccata è venuta<br />

proprio da Enzo Carannante ,allenatore del<br />

Sibilla Cuma che nel commento del dopopartita,<br />

<strong>di</strong>etro precisa domanda, cioè <strong>di</strong> conoscere<br />

la sua valutazione sull’esito della partita ha<br />

affermato, senza mezzi termini, che il risultato<br />

più giusto sarebbe stato un pareggio e <strong>di</strong><br />

essere stato favorito da un episo<strong>di</strong>o, badando<br />

nel seguito esclusivamente a controllare le<br />

sfuriate azzurre che, per la verità, sono state<br />

abbastanza evanescenti nei minuti finali. Come,<br />

del resto, ha riconosciuto lo stesso Lombardo.<br />

Il tema <strong>di</strong> una squadra azzurra che è sembrata<br />

svuotata <strong>di</strong> energie soprattutto sul piano<br />

psicologico è stata l’osservazione più rispondente<br />

alla realtà dei fatti, emersi sul<br />

campo, formulata sempre in sede <strong>di</strong> colloquio<br />

con la stampa da Paolo Lombardo.<br />

E i commenti che abbiamo raccolto tra i<br />

tifosi e addetti ai lavori sono tutti incentrati a<br />

sottolineare la maggiore freschezza fisica dei<br />

giocatori <strong>di</strong> Carannante e soprattutto la voglia<br />

<strong>di</strong> fare la partita e <strong>di</strong> correre che li ha sorretti<br />

sino al 90’.<br />

«Prescindendo dall’opaca prestazione <strong>di</strong><br />

Romano - <strong>di</strong>chiara Saro Acquaviva - i nostri<br />

avversari sono stati più reattivi mentre il Siracusa<br />

ha fatto registrare mi pare un calo<br />

atletico. Era evidente che non si conosceva<br />

questa squadra e abbiamo speso tempo per<br />

COREOGRAFIE: Splen<strong>di</strong>de curva e gra<strong>di</strong>nata<br />

Gioia «strozzata» in gola<br />

ovazione solo per la Juniores<br />

Azzurro sbia<strong>di</strong>to. E <strong>di</strong> festa nemmeno l’ombra.<br />

Semmai l’unica ovazione se l’è guadagnata<br />

la Juniores <strong>di</strong> Betta, neo campione d’Italia,<br />

che durante il riscaldamento del Siracusa<br />

ha fatto il giro <strong>di</strong> campo<br />

con la coppa in mano e la tshirt<br />

col tricolore stampato.<br />

Toccante anche il ricordo a<br />

Corrado Siringo, col padre<br />

Ciccio in tribuna accanto a<br />

Salvol<strong>di</strong> a ricevere omaggi e<br />

affettuosi abbracci <strong>di</strong> amici<br />

e personalità del mondo<br />

sportivo e non siracusano.<br />

Tante le lacrime. Quelle<br />

<strong>di</strong> commozione per il ricordo<br />

al <strong>di</strong>ciottenne prematuramente<br />

scomparso (e ricordato<br />

anche dalla tifoseria<br />

ospite con uno striscione)<br />

e a cui è stata intitolata anche la tribuna<br />

con una breve cerimonia pre-gara; quelle <strong>di</strong><br />

rabbia e delusione al termine della gara per<br />

un Siracusa che ha sonnecchiato parecchio.<br />

E’ sembrato quasi ritornare ad inizio stagione.<br />

Lo sta<strong>di</strong>o si è riempito all’inverosimile<br />

(ma questa non è una novità degli ultimi<br />

tempi), ma più che applausi e incitamento,<br />

sono volati fischi e uno «sveglia» <strong>di</strong> quelli che<br />

non sentivamo da tempo.<br />

Commozione<br />

per il ricordo<br />

<strong>di</strong> Siringo<br />

con striscioni<br />

(anche<br />

dagli ospiti) e<br />

l’intitolazione<br />

della tribuna<br />

con una targa<br />

UNA FESTA IN CHIAROSCURO<br />

La curva «Anna» (insieme alla gra<strong>di</strong>nata) ha regalato il<br />

solito splen<strong>di</strong>do colpo d’occhio con il «ban<strong>di</strong>erone» <strong>di</strong><br />

inizio gara e con gli incessanti cori dal primo all’ultimo<br />

minuto nonostante la giornata negativa <strong>di</strong> ieri<br />

Per non parlare <strong>di</strong> quanto è stato detto a<br />

capitan Romano. Probabilmente ci si aspettava<br />

<strong>di</strong> più dal fantasista azzurro, ma l’essere<br />

stato troppo a lungo lontano dal campo, lo<br />

ha penalizzato e lo sta<strong>di</strong>o è stato impietoso.<br />

Fischi a ripetizione, soprattutto dopo la rete<br />

subita e un Paolo Lombardo «imbarazzato»<br />

perchè quasi inconsapevole se sostituirlo o<br />

cercare <strong>di</strong> interpretarla. Il risultato è giusto<br />

anche se ancora mancano novanta minuti,<br />

per stabilire chi dovrà passare».<br />

Si sofferma sulla staticità del nostro centrocampo<br />

preso letteralmente d’infilata dalla<br />

velocità dei centrocampisti campani, Corrado<br />

Bonfiglio, fedelissimo della tribuna coperta.<br />

«La partita non poteva avere una <strong>di</strong>versa<br />

evoluzione considerato il fatto che a cen-<br />

Gaetano Romano,<br />

croce e delizia dei<br />

tifosi azzurri:<br />

attesissimo il suo<br />

rientro dal primo<br />

minuto,<br />

deludente la<br />

prova offerta<br />

contro il Sibilla, in<br />

un contesto <strong>di</strong><br />

rapporti più tesi<br />

con la tifoseria,<br />

che alla fine l’ha<br />

fischiato<br />

meno. Forse ha scelto la soluzione più «<strong>di</strong>plomatica»,<br />

risparmiando al capitano aretuseo<br />

la bordata <strong>di</strong> insulti. Che, comunque,<br />

non sono mancati a fine gara con Romano<br />

che ha applau<strong>di</strong>to ironicamente, sancendo<br />

quasi un <strong>di</strong>vorzio dalla tifoseria per un amore<br />

che non è mai sbocciato veramente. E allora<br />

meglio ricordare le cose più belle della<br />

Siracusa<br />

Il Siracusa<br />

si consegna<br />

al Sibilla<br />

trocampo non c’eravamo e ci hanno letteralmente<br />

surclassato mentre in attacco Romano<br />

si vedeva, lontano un miglio, che è ancora<br />

fuori con<strong>di</strong>zione».<br />

Anche Totò Genovese non manca <strong>di</strong> fare riferimento<br />

all’opaca prestazione <strong>di</strong> Gaetano<br />

Romano: «A mio modesto avviso non doveva<br />

giocare sin dal primo minuto perché abbiamo<br />

regalato un uomo alla Sibilla. Senza trascurare<br />

il fatto che i campani ci conoscevano<br />

alla perfezione, prova ne sia il modo col quale<br />

nel secondo tempo hanno ingabbiato Bonarrigo<br />

che da solo non poteva <strong>di</strong> sicuro fare<br />

reparto».<br />

Su altre corde suona la <strong>di</strong>chiarazione dell’ex<br />

<strong>di</strong>rigente azzurro Paolo Giuliano, presidente<br />

dell’Acer Priolo: «Dichiaro tutto il mio<br />

grande <strong>di</strong>spiacere a dovere registrare la vittoria<br />

della Sibilla Cuma, sopratutto per la città<br />

che è stata presente, ancora una volta in gran<br />

numero al De Simone. Voglio decisamente<br />

pensare che trattandosi <strong>di</strong> un incontro al meglio<br />

<strong>di</strong> 180’ ce lo giocheremo sino all’ultimo e,<br />

quin<strong>di</strong>, andremo a Bacoli per cercare la vittoria.<br />

Non voglio nemmeno arrivare a pensare,<br />

sarebbe troppo deprimente che non si andrà<br />

in C2, proprio per questa sconfitta».<br />

«Che <strong>di</strong>re - aggiunge Antonio Zito - non siamo<br />

riusciti ad esprimere gioco rispetto ad<br />

una squadra ben messa in campo che ha approfittato<br />

<strong>di</strong> un evidente calo fisico degli azzurri».<br />

GIUSEPPE BENANTI<br />

giornata <strong>di</strong> ieri. Le splen<strong>di</strong>de e consuete coreografie<br />

della gra<strong>di</strong>nata con le ban<strong>di</strong>erine<br />

azzurre a sventolare all’ingresso delle squadre<br />

in campo, lo striscione che ad inizio gara<br />

ha ricoperto tutta la curva «Anna», i cui ultrà<br />

hanno ricordato che loro «Di Siracusa sono<br />

le armi». In precedenza gli stessi tifosi<br />

avevano reso omaggio ai «Betta-boys» con lo<br />

LUNEDÌ <strong>11</strong> GIUGNO <strong>2007</strong><br />

Non voglio nemmeno pensare che<br />

potremmo non andare in C2 proprio<br />

per questa sconfitta. C’è un altro match,<br />

andremo a Bacoli per cercare la vittoria<br />

CONTROCAMPO<br />

Rabbia e amore<br />

adesso cercansi<br />

<strong>di</strong>speratamente<br />

MASSIMO LEOTTA<br />

F<br />

sport<br />

rancesco De Gregori, che <strong>di</strong>fficilmente sbaglia,<br />

cantava del campione <strong>di</strong> ciclismo Girardengo:<br />

«Una storia <strong>di</strong> altri tempi <strong>di</strong> prima del motore.<br />

Quando si correva per rabbia o per amore. Ma tra rabbia<br />

ed amore il <strong>di</strong>stacco già cresce. E chi sarà il campione<br />

già si capisce».<br />

Nel ciclismo vince chi ne ha <strong>di</strong> più. Nel calcio e nella<br />

vita anche. Ieri il Siracusa, e probabilmente non è<br />

colpa <strong>di</strong> nessuno, non ne aveva più.<br />

A questo aggiungi una squadra che arriva in un De<br />

Simone stracolmo e non fa una grinza. Non si fa impressionare<br />

da una scenografia (anzi due) da spettacolo<br />

puro. Dai cori e dal sostegno dei tifosi. Metti una<br />

squadra che comincia a<br />

ringhiare sin dal fischio <strong>di</strong><br />

inizio e che per sei minuti<br />

tiene la squadra padrona<br />

<strong>di</strong> casa imbullonata in <strong>di</strong>fesa.<br />

E allora in testa parte<br />

un motivetto irresistibile:<br />

«E chi sarà il campione, già<br />

si capisce». Perché il Siracusa<br />

ieri non aveva mordente,<br />

non aveva idee, forse<br />

aveva voglia ma l’ha tenuta<br />

ben nascosta.<br />

Domenica scorsa a Gra<strong>di</strong>sca<br />

d’Isonzo la formazione<br />

<strong>di</strong> Paolo Lombardo aveva<br />

evidenziato <strong>di</strong> essere in<br />

crisi, ed è arrivata la prima<br />

sconfitta dopo nove successi ed un pareggio. Ieri una<br />

nuova, e più grave sconfitta, con la squadra <strong>di</strong> Lombardo<br />

che ha confermato <strong>di</strong> non avere più benzina. E<br />

viene da pensare che aveva ragione Paolo Lombardo<br />

quando <strong>di</strong>ceva: «Non importa chi affronteremo, mi<br />

piacerebbe solo giocare in trasferta la prima gara<br />

perché è quella che può riservare le maggiori sorprese».<br />

Ma ieri Lombardo ha dato un’altra grande lezione.<br />

Quando ha <strong>di</strong>feso Gaetano Romano che tutto lo<br />

sta<strong>di</strong>o avrebbe voluto lapidare per una prestazione<br />

decisamente sottotono. La sostituzione non è arrivata,<br />

in maniera plateale.<br />

E questa squadra che adesso ha un condottiero degno,<br />

a quel condottiero deve qualcosa. L’occasione c’è,<br />

già. Perché prima <strong>di</strong> smettere <strong>di</strong> sognare c’è comunque<br />

la gara <strong>di</strong> ritorno che sabato si giocherà a Bacoli, un<br />

paesino campano a 35 chilometri da Napoli. Ma non<br />

sarà facile per una combinazione <strong>di</strong> circostanze. Il Siracusa<br />

che non va, e il Sibilla Cuma che gira a mille.<br />

Il Siracusa ha l’obbligo <strong>di</strong> provarci. Nessuno sa come<br />

finirà questa stagione, ma la città era pronta ad<br />

applau<strong>di</strong>re i propri beniamini che negli ultimi due mesi<br />

hanno incantato. Pronta ad applau<strong>di</strong>rli anche in caso<br />

<strong>di</strong> sconfitta. Ma non così.<br />

La seconda<br />

battuta d’arresto<br />

dopo due mesi<br />

<strong>di</strong> affermazioni,<br />

ma in panchina<br />

siede<br />

un condottiero<br />

da gratificare<br />

e in Campania<br />

tutto è possibile<br />

LA SICILIA<br />

Accanto il momento più toccante della giornata<br />

con la scopertura della targa commemorativa a<br />

Corrado Siringo, a cui è stata intitolata la tribuna<br />

coperta. Sopra, il trofeo della Juniores e posizionato<br />

<strong>di</strong>nanzi al parterre d’onore dove si è sistemato<br />

anche il padre dello sfortunato <strong>di</strong>ciottenne<br />

L’autobus sta riportando fuori città i tifosi<br />

campani in attesa <strong>di</strong> fare ritorno a casa. C’è<br />

stato anche gemellaggio con gli ultrà azzurri ed<br />

è stata una delle poche note liete della giornata<br />

striscione «Juniores campione d’Italia...orgoglio<br />

citta<strong>di</strong>no». Sembrava una festa annunciata.<br />

Troppo bello per essere vero. E invece<br />

la festa l’hanno fatta i campani che hanno<br />

cantato persino sull’urbano citta<strong>di</strong>no durante<br />

il viaggio <strong>di</strong> ritorno per lasciare Siracusa.<br />

MANUEL BISCEGLIE<br />

.43

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