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1. Tipologie di valutazione Riprendendo la definizione di Bertin, tre ...

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“Tratto dal libro L’educazione socio – affettiva a scuo<strong>la</strong> – a cura <strong>di</strong> Marco Maggi E<strong>di</strong>trice Berti , 2004<br />

<strong>1.</strong> <strong>Tipologie</strong> <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong><br />

<strong>Riprendendo</strong> <strong>la</strong> <strong>definizione</strong> <strong>di</strong> <strong>Bertin</strong>, <strong>tre</strong> sono le tipologie <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> più significative:<br />

<strong>1.</strong> <strong>la</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> risultato;<br />

2. <strong>la</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> processo;<br />

3. <strong>la</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> qualità.<br />

(<strong>Bertin</strong>, 2000)<br />

<strong>1.</strong> La <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> risultato non è nient’altro che <strong>la</strong> rilevazione degli esiti <strong>di</strong> un<br />

progetto. E’ il misurare quali effetti ha provocato l’intervento posto in atto,<br />

confrontando <strong>la</strong> situazione del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> riferimento prima e dopo il<br />

programma attraverso in<strong>di</strong>catori statistici vali<strong>di</strong>.<br />

Per quanto riguarda <strong>la</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> risultato si può procedere secondo una serie <strong>di</strong> tappe<br />

consequenziali, non intendendo con questo una successione temporale, ma piuttosto <strong>di</strong> tipo<br />

concettuale, per cui in mancanza <strong>di</strong> alcuni elementi non si può procedere verso una buona<br />

<strong>valutazione</strong>.<br />

• Definizione del target, cioè del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> riferimento su cui si pensa <strong>di</strong> agire con il<br />

progetto o servizio. Si può anche avere un target che comprende più <strong>di</strong> una fascia d’età, in<br />

questo caso sarà importante tenerle <strong>di</strong>stinte, in<strong>di</strong>viduando obiettivi specifici per ognuna. Si<br />

pensi per esempio ai progetti <strong>di</strong> prevenzione che spesso si rivolgono a minori e genitori, con<br />

però finalità <strong>di</strong>verse.<br />

• In<strong>di</strong>viduazione degli obiettivi da raggiungere, in riferimento al target prescelto. E’<br />

necessario che essi siano stabiliti <strong>di</strong> comune accordo da parte <strong>di</strong> tutti i soggetti che <strong>la</strong>voreranno<br />

nel progetto, questo per creare maggior coinvolgimento per rendere gli operatori protagonisti<br />

del loro operato anche in fase <strong>di</strong> progettazione e impostazione. Si potrà procedere <strong>la</strong>sciando<br />

libero sfogo al<strong>la</strong> creatività, formu<strong>la</strong>ndo una lista <strong>di</strong> tutti i possibili obiettivi. Solo in un secondo<br />

momento si passerà ad una scrematura degli stessi, al fine <strong>di</strong> cogliere i più significativi, i più<br />

idonei e soprattutto i più fattibili e realizzabili.<br />

• E<strong>la</strong>borazione degli obiettivi in termini <strong>di</strong> cambiamento. Questo è un passaggio centrale<br />

per rendere misurabili gli obiettivi. E’ importante in<strong>di</strong>care con precisione il cambiamento che ci<br />

si aspetta <strong>di</strong> ottenere, solo così si potrà realmente definire il risultato raggiunto in rapporto a<br />

quello auspicato. Questa tappa risponde ad un bisogno <strong>di</strong> chiarezza in campo sociale e si<br />

poggia tutto sul<strong>la</strong> capacità e <strong>la</strong> volontà <strong>di</strong> determinare per ogni obiettivo degli in<strong>di</strong>catori<br />

valutativi, misurabili numericamente e che quin<strong>di</strong> permettano un confronto tra i dati auspicati e<br />

quelli ottenuti.<br />

• Creazione <strong>di</strong> una lista <strong>di</strong> priorità, che permetta <strong>di</strong> c<strong>la</strong>ssificare gli obiettivi in base a due<br />

principi: l’importanza in funzione del problema/bisogno affrontato e <strong>la</strong> fattibilità, cioè <strong>la</strong><br />

possibilità <strong>di</strong> realizzazione. Si cercherà infatti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare sempre degli obiettivi con il maggior<br />

grado <strong>di</strong> realizzabilità e utilità.<br />

• La <strong>definizione</strong> dei tempi <strong>di</strong> realizzazione. S’intende <strong>la</strong> pianificazione delle scadenze in cui<br />

si prevede il raggiungimento dei <strong>di</strong>versi obiettivi.<br />

• Il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>. Dopo tutto il percorso precedentemente descritto, si è pronti per<br />

definire un chiaro <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> che, come visto nel paragrafo <strong>1.</strong>5.4., permetterà <strong>di</strong><br />

determinare con chiarezza gli in<strong>di</strong>catori/proprietà dell’evaluando, <strong>di</strong> dare loro un valore e<br />

soprattutto <strong>di</strong> definirli operativamente, ma anche <strong>di</strong> specificare <strong>la</strong> tipologia <strong>di</strong> raccolta, nonché<br />

<strong>di</strong> analisi delle informazioni e le modalità <strong>di</strong> comunicazione e <strong>di</strong>ffusione dei risultati.<br />

2. La <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> processo è il controllo del<strong>la</strong> congruenza dell’intervento rispetto<br />

al progetto stabilito inizialmente. Essa mira quin<strong>di</strong> a verificare che l’intervento<br />

attuato concor<strong>di</strong> con quello prestabilito e per quali motivi vi siano delle <strong>di</strong>fferenze a<br />

volte anche sostanziali.<br />

Essa si poggia su un piano <strong>di</strong> monitoraggio, cioè un insieme <strong>di</strong> schede per <strong>la</strong> raccolta dei dati, <strong>di</strong><br />

modalità e criteri <strong>di</strong> raccolta degli stessi, costituito a priori e possibilmente con<strong>di</strong>viso dagli operatori<br />

che ne faranno uso, se non ad<strong>di</strong>rittura ai livelli territoriali più alti.<br />

Per realizzare un buon monitoraggio, <strong>di</strong> cui una <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> processo non può fare a meno,<br />

occorre seguire anche qui una serie <strong>di</strong> tappe essenziali:<br />

• in<strong>di</strong>viduazione dei criteri <strong>di</strong> monitoraggio, cioè quali criteri si vogliono considerare per<br />

control<strong>la</strong>re il processo del progetto. Tali criteri sono s<strong>tre</strong>ttamente corre<strong>la</strong>ti a ciò che si vuol


valutare: stabilito l’oggetto <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> si potranno infatti decidere <strong>di</strong> conseguenza i criteri a<br />

cui riferirsi nel monitoraggio e costruire quin<strong>di</strong> le schede per <strong>la</strong> raccolta dei dati.<br />

Alcuni possibili criteri, i più utilizzati, possono essere:<br />

- <strong>la</strong> congruenza delle attività previste con le attività realizzate;<br />

- <strong>la</strong> congruenza tra risorse previste e risorse utilizzate;<br />

- il grado <strong>di</strong> raggiungimento del target (tasso <strong>di</strong> penetrazione del progetto);<br />

- il numero <strong>di</strong> contatti realizzati;<br />

- il grado <strong>di</strong> integrazione tra le <strong>di</strong>verse risorse del territorio;<br />

- il grado <strong>di</strong> attivazione <strong>di</strong> altri interventi;<br />

- <strong>la</strong> reazione dei partecipanti.<br />

Si riba<strong>di</strong>sce ancora una volta l’importanza del<strong>la</strong> con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> tali criteri, come del resto<br />

dell’oggetto <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>, da parte <strong>di</strong> tutti i soggetti coinvolti, che dovranno raccogliere in prima<br />

persona le informazioni e devono quin<strong>di</strong> essere convinti dell’importanza del loro operato.<br />

• Costruzione delle schede informative, passaggio obbligato a seguito del<strong>la</strong> <strong>definizione</strong><br />

dei criteri. Devono essere al contempo strumenti maneggevoli, dato il loro uso quoti<strong>di</strong>ano, ma<br />

completi, per non <strong>di</strong>menticare nessuno dato utile.<br />

• Creazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> flussi informativi, cioè <strong>la</strong> chiara <strong>definizione</strong> <strong>di</strong> chi deve<br />

raccogliere le informazioni elementari, <strong>di</strong> chi deve rie<strong>la</strong>borarle e a chi devono ritornare le<br />

informazioni.<br />

• Calcolo <strong>di</strong> alcuni in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> sintesi. Sono così chiamati perché mi permettono <strong>di</strong><br />

sintetizzare al meglio <strong>la</strong> mole <strong>di</strong> informazioni raccolte che, senza una rie<strong>la</strong>borazione, sarebbe <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fficile interpretazione.<br />

• Uso delle informazioni derivanti dal<strong>la</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> processo, al fine <strong>di</strong> poter<br />

rivedere perio<strong>di</strong>camente il progetto, ritararne <strong>la</strong> gestione e se necessario anche gli obiettivi.<br />

• Confronto con altri progetti o interventi. Il monitoraggio permette <strong>di</strong> avere una banca<br />

dati non in<strong>di</strong>fferente, da utilizzarsi volendo anche per una comparazione con interventi svolti<br />

altrove: sicuramente il confronto permette sempre nuovi spunti <strong>di</strong> riflessione e <strong>di</strong> crescita<br />

re<strong>la</strong>tivamente al proprio operato.<br />

3. La <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> qualità, come già visto nel paragrafo<strong>1.</strong>4., è intesa come <strong>la</strong><br />

capacità <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> realizzare al meglio gli scopi per i quali è stato stu<strong>di</strong>ato.<br />

Più semplicemente, fare una <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> qualità significa domandarsi: “sto<br />

procedendo nel<strong>la</strong> <strong>di</strong>rezione giusta e lo sto facendo nel modo migliore possibile?”.<br />

Ho pensato <strong>di</strong> riportare <strong>la</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> qualità tra le tipologie <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>, poiché è un concetto<br />

complesso ed onnicomprensivo, costituito da una molteplicità <strong>di</strong> fattori (già citati in precedenza)<br />

dal cui in<strong>tre</strong>ccio e confronto si può arrivare ad un giu<strong>di</strong>zio equilibrato del servizio in esame. Parlo <strong>di</strong><br />

servizio poiché, data <strong>la</strong> complessità <strong>di</strong> una <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> qualità, essa viene quasi esclusivamente<br />

effettuata proprio in riferimento ai servizi più stabili e duraturi, che garantiscono anche una certa<br />

continuità e stabilità nel tempo.<br />

Per non ripetere quanto detto in precedenza, ma al contempo sintetizzare il concetto <strong>di</strong><br />

<strong>valutazione</strong> si può utilizzare lo schema riportato qui sotto, non certo esaustivo, ma <strong>di</strong> facile<br />

comprensione.<br />

Tabel<strong>la</strong> 1- Ambiti e <strong>di</strong>mensioni del concetto <strong>di</strong> qualità<br />

Efficacia Efficienza Sod<strong>di</strong>sfazione Modello Welfare Prerequisiti<br />

input sì<br />

processo sì sì<br />

risultato sì sì sì sì<br />

Come si può notare, il concetto <strong>di</strong> qualità è qui scomposto rispetto ai <strong>tre</strong> elementi essenziali del<br />

<strong>la</strong>voro sociale: l’input, il processo e il risultato.<br />

Essa li comprende tutti ed è quin<strong>di</strong> in assoluto <strong>la</strong> tipologia <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> più completa ed<br />

esaustiva, che tiene in considerazione tutti i livelli e <strong>la</strong> molteplicità <strong>di</strong> fattori ed elementi presenti<br />

(<strong>Bertin</strong>, 1995).


Attori interessati al<strong>la</strong> <strong>valutazione</strong> degli interventi psicosociali<br />

Più che par<strong>la</strong>re <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>, bisognerebbe par<strong>la</strong>re <strong>di</strong> "valutazioni" in quanto ogni<br />

oggetto, e quin<strong>di</strong> anche un progetto, può essere valutato <strong>di</strong>fferentemente secondo i criteri<br />

utilizzati.<br />

Un padre chiede al figlio le prime settimane <strong>di</strong> scuo<strong>la</strong>: "Com'è <strong>la</strong> nuova insegnante <strong>di</strong><br />

matematica?" "Molto brava" risponde il figlio. "E perché?" continua il padre. "Perché ci<br />

assegna pochissimi compiti". E’evidente che se il padre non avesse chiesto <strong>di</strong> esplicitare il<br />

criterio del giu<strong>di</strong>zio avrebbe potuto pensare che l'insegnante era brava perché spiegava con<br />

chiarezza o per molti altri motivi.<br />

Diversi sono gli attori interessati al<strong>la</strong> <strong>valutazione</strong> dei progetti psicosociali e ognuno <strong>di</strong> loro<br />

utilizza propri criteri <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>. Prendendo spunto da Piva (1993) se ne possono<br />

in<strong>di</strong>viduare alcuni.<br />

• 11 legis<strong>la</strong>tore, il politico sarà interessato al<strong>la</strong> rilevanza sociale del problema sul quale<br />

interviene il progetto e al<strong>la</strong> sua legittimità; cioè giu<strong>di</strong>cherà quanto gli obiettivi perseguiti<br />

dal progetto traducano concretamente le in<strong>di</strong>cazioni legis<strong>la</strong>tive e programmatiche , tira, in<br />

senso inverso, anche se carenze legis<strong>la</strong>tive o d'in<strong>di</strong>rizzo impe<strong>di</strong>scano o rendano <strong>di</strong>fficile <strong>la</strong><br />

realizzazione <strong>di</strong> progetti in alcuni settori che stanno assumendo rilevanza sociale e<br />

politica.<br />

• Gli amministratori saranno soprattutto attenti a questioni <strong>di</strong> bi<strong>la</strong>ncio e quin<strong>di</strong><br />

valuteranno i costi degli interventi e, se più lungimiranti, <strong>la</strong> loro efficienza (rapporto costibenefici)<br />

cercando <strong>di</strong> capire se è possibile ottenere gli stessi risultati contenendo le spese.<br />

• 1 finanziatori, ol<strong>tre</strong> ad essere interessati ai costi, valuteranno <strong>la</strong> congruenza<br />

dell'intervento con il progetto che hanno deciso <strong>di</strong> approvare e finanziare.<br />

• Gli utenti, anche attraverso le associazioni <strong>di</strong> categoria, saranno partico<strong>la</strong>rmente sensibili<br />

al<strong>la</strong> rilevanza sociale del problema, all'accessibilità, cioè se tutti i potenziali beneficiari<br />

possono usufruire con facilità dell'intervento. Inol<strong>tre</strong> giu<strong>di</strong>cheranno se i valori veico<strong>la</strong>ti dal<br />

progetto sono con<strong>di</strong>visibili e se le modalità d'espletamento delle attività sono rispettose<br />

del<strong>la</strong> <strong>di</strong>gnità e lei <strong>di</strong>ritti dei beneficiari.<br />

• Gli operatori detengono il sapere professionale e sono interessati a verificarlo<br />

costantemente e ad ampliarlo. Per loro sarà prioritario comprendere se gli obiettivi del<br />

progetto vengono raggiunti (efficacia) attraverso <strong>la</strong> metodologia impiegata, quali sono<br />

stati eventuali altri cambiamenti non previsti apportati dal progetto (impatto) sta nei<br />

beneficiari o nei sistemi in cui questi sono inseriti (ad es. famiglia) sia nelle<br />

organizzazioni coinvolte nel progetto. Po<strong>tre</strong>bbero verificarsi ad es. cambiamenti<br />

nell'assetto organizzativo, nel clima interno, nel<strong>la</strong> motivazione degli operatori, ma anche<br />

nel<strong>la</strong> visibilità e immagine esterna dell'organizzazione.<br />

• Eventuali consulenti o ricercatori esterni assumeranno l'ottica e il punto <strong>di</strong> vista del<br />

loro commitente e, che può essere uno qualsiasi degli attori appena menzionati.<br />

In questo <strong>la</strong>voro si adotta fondamentalmente l'ottica degli operatori e partico<strong>la</strong>re<br />

importanza viene data al<strong>la</strong> <strong>valutazione</strong> dell'efficacia e al monitoraggio dell'intervento.

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