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<strong>Culture</strong>, più ne abbiamo, più pedaliamo<br />
do enormi soddisfazioni, grazie alla diffusione e all’evoluzione tecnica<br />
che hanno avuto : le biciclette a pedalata assistita. La cultura della<br />
bicicletta si è evoluta e Scott con essa, ma senza nessuna scorciatoia<br />
di tipo commerciale, o tecnica.<br />
No shortcuts, significa proprio che nulla deve essere lasciato al caso :<br />
che un prodotto, che sia una bicicletta, un casco, un paio di scarpe,<br />
un completo, qualunque cosa, prima di uscire sul mercato con il<br />
marchio Scott, dovrà certamente rispondere alle esigenze di chi lo<br />
avrà acquistato. Il mercato ci riconosce che ci stiamo riuscendo, ma<br />
non è facile. E’ necessario, infatti che la cultura della bicicletta, di<br />
qualunque tipo, sia dentro di noi e possa venir esplicitata attraverso<br />
design, tecnologia e funzionalità.<br />
Ritengo che l’importanza che prestiamo alla Cultura della bicicletta,<br />
che, fortunatamente, è parte sempre più integrante della nostra vita,<br />
permetterà a Scott di continuare ad essere considerato fra i marchi<br />
di riferimento anche in questo settore.<br />
L’arte in testa….. al gruppo<br />
Dominique Bergin - LOOK<br />
Dominique Bergin, Presidente di Look ha il gusto del bello. A cominciare<br />
dal logo del marchio, di ispirazione Mondriana, all’architettura stilizzata<br />
che caratterizza le sue biciclette ultra-moderne, Look persegue una<br />
differenziazione culturale, senza tregua. L’uomo che aveva il sogno di far<br />
collaborare Andy Warhol con il proprio ufficio R & D, non poteva certamente<br />
mancare al nostro appuntamento culturale.<br />
L’attuale importanza culturale della bicicletta non è una sorpresa. Gli<br />
artisti illuminano il mondo fin dai tempi antichi. La bicicletta fa la<br />
stessa cosa nella nostra epoca. Costituisce un’ arte di vivere, che si<br />
espleta, alla Look, in un processo di creazione originale. Una parola<br />
che mi piace rivendicare : creare. Fare prove d’audacia, sfidare la<br />
marca ed i nostri clienti, verso qualcosa di migliore, a livello sportivo<br />
ed emozionale, nella cultura del loro sport preferito e basandosi sui<br />
principi basilari della nostra attività. Noi lo dimostriamo ancora oggi,<br />
con il nostro 795 per i modelli strada, o il nuovo 796 Aéroblade nel<br />
triathlon. Biciclette con una spiccata personalità, uniche per come<br />
sono concepite, così come per le particolarità stilistiche e di integrazione<br />
di alcuni particolari, che le caratterizzano. Esse stesse sono lì<br />
a promettere un’esperienza inedita ai nostri clienti, momenti indimenticabili,<br />
a livello di prestazioni ed emozioni.<br />
Arte, artista, artigiano, questa spirale virtuosa della semantica ci<br />
guida dal 1998. Gli artisti inseguono un obiettivo, tendono verso un<br />
ideale, anche noi. Mi è sempre piaciuta l’idea di stabilire delle passerelle<br />
fra universi che troppo spesso si mantengono distanti. L’arte<br />
ci interroga. Le nostre biciclette fanno la stessa cosa : misurano il<br />
nostro potenziale e ci fanno diventare ciò che siamo realmente. Per<br />
questo l’arte e l’industria devono lavorare insieme. Costituiscono<br />
il binomio necessario per creare una dinamica di audacia, la sola<br />
strategia che garantisca creatività e sviluppo nel lungo periodo. La<br />
vera innovazione suscita sempre un momento di sbigottimento e,<br />
una volta passato l’effetto sorpresa, si impone, fissando dei nuovi<br />
standard. I freni integrati nel telaio che sviluppiamo da diversi anni è,<br />
per esempio, diventata una fonte di ispirazione per un buon numero<br />
di nostri concorrenti.<br />
Se numerosi personaggi del mondo dell’arte e della cultura pedalano<br />
con noi oggi è perché Look ha compreso, forse un po’ prima di altri,<br />
che la moda non viene da oltre-oceano e che la vetrina delle corse<br />
non è sufficiente. Ho preferito spostare quei paletti che mi confinano<br />
in un registro meramente contabile. Alla fine degli anni ’90 lo sport<br />
e la cultura avevano bisogno di aprirsi l’uno all’altra. Michel Drucker,<br />
Patrick Poivre d’Arvor, Paul Belmondo, Richard Anconina, Antony<br />
Delan, Alexandre Brasseur, Clovis Cornillac, o ancora Dany Boon,<br />
sono stati sedotti dalla bicicletta e dalla nostra marca. Questo tipo<br />
di relazione particolare io la coltivo. E’ complementare a quella dei<br />
nostri partner nel mondo della competizione. Un’apertura culturale<br />
“Made in Nevers”…. Alla Look siamo liberi. Ciò che è, ai miei occhi, il<br />
paradigma di qualsiasi attività economica ed artistica. Direi umana.<br />
Nulla si può opporre alla volontà di fare innovazione. Siate pronti.<br />
<strong>Culture</strong> Vélo <strong>2016</strong> - La Cultura 7