Sozialkompetenz und Motivationskraft von Dirigenten ist gefragt ...

26 unisono 1-2009
La rivista svizzera di musica bandistica
Un clarinettista ticinese tra i militari brasiliani.
Obiettivo su Minas Gerais, Brasile
Rolando Bonomi, della Società Filarmonica Roveredo, si reca regolarmente
in Brasile dove è in contatto con alcune bande. «unisono» ha approfittato di questo
inviato speciale per aprire una finestra sulla scena bandistica di uno Stato
dell’America Latina. lara bergliaffa
risale a ormai vent’anni fa la chiusura della
Monteforno di SanVittore, un capitolo della
storia ticinese che ha influito in modi diversi
su molte vite. Per Rolando Bonomi,
clarinettista della Società Filarmonica Roveredo
(di cui è già stato pure presidente), questo
episodio è stato alla base di un vero e proprio
cambiamento di rotta: dalla Mesolcina al Brasile.
Il bandista ticinese ha intessuto un profondo
rapporto con questo paese e, anche se
è tornato in Svizzera da tempo, riattraversa
regolarmente l’oceano per ritrovare amici e
parenti acquisiti.
Un salto dal Ticino a Minas Gerais
«Alla Monteforno ero responsabile della manutenzione»,
ci racconta Rolando. «Alla chiusura
della fabbrica, la ditta che ne ha acquistato
alcuni impianti mi ha contattato per
seguire il loro montaggio nello Stato di Minas
Gerais, in Brasile. Più precisamente mi sono
recato a Varzèa da Palma, una cittadina che
conta circa 43 000 abitanti, nata e cresciuta
attorno a tre ditte metallurgiche brasiliane di
proprietari italiani.
Poiché per più di vent’anni ero stato attivo
nelle bande del Sopraceneri, al mio arrivo mi
sono subito informato sull’offerta bandistica
locale. AVarzèa da Palma c’era in effetti una
banda municipale composta da una cinquantina
di elementi. Ho preso contatto con loro e
ho così avuto modo di immergermi in una delle
realtà culturali e sociali della vita brasiliana.
In Brasile ci sono due tipi di bande, quelle
militari, molto attive, e quelle comunali, che
potremmo paragonare alle nostre società, anche
se lavorano con modalità molto diverse
dalle formazioni di casa nostra.»
Prove quotidiane, ma senza direttore
«La banda di Varzèa è una tipica società comunale
brasiliana», continua Rolando. «Le
prove si svolgono ogni giorno, e non solo una
volta alla settimana. I membri ricevono un
piccolo indennizzo quotidiano, e questa modalità
fa sì che l’organico sia composto soprattutto
da studenti o giovani sui vent’anni
che non hanno ancora trovato lavoro. Si tratta
di ragazzi motivati e in stragrande maggioranza
molto dotati: sono rimasto impressionato
da quello che erano in grado di fare;
presi singolarmente dimostravano delle qualità
e delle capacità davvero grandi. Ma quando
suonavano insieme, era tutta un’altra storia!
Infatti, il ritmo delle prove non è l’unica
differenza tra la realtà bandistica brasiliana e
quella Svizzera. Se i suonatori sono molti, i
maestri direttori sono molto pochi, e molti
di loro si occupano di più bande. Siccome le
distanze tra i centri sono molto grandi, il
direttore non fa prova con ogni banda ogni
settimana. Quando mi trovavo a Varzèa, il
maestro della società veniva dalla capitale,
Belo Horizonte, che si trova a ben 400 km di
distanza, una sola volta al mese. Quindi per
le prove quotidiane i musicanti si arrangiavano
da soli, e in quell’unica volta al mese in
cui il direttore li vedeva, non poteva certo fare
miracoli...»
I servizi cominciano appena usciti dalla sede
Insomma, una realtà molto diversa dalla nostra.
Anche le consuetudini delle formazioni
suonano un po’ esotiche alle nostre orecchie:
«La banda municipale diVarzèa da Palma, essendo
comunale, partecipa alle feste e agli
eventi della città. Come le nostre. Ma per ogni
servizio, la banda parte dalla sede suonando,
e suonando marcia fino alla sede del servizio
o al bus per la trasferta. Al termine del servizio
si riparte per la sede sempre suonando,